Zucchine coltivazione proprietà semina

 

 

 

Zucchine coltivazione proprietà semina

 

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Zucchine coltivazione proprietà semina

 

Zucchina
Cucurbita pepo-Cucurbitaceae

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Generalità e proprietà: pianta annuale con fusto erbaceo flessibile strisciante o rampicante, gracile.
Ipocalorica e povera di amidi, la zucchina è una delle regine delle diete. La zucchina (nome botanico Cucurbita pepo L.) è una specie della famiglia delle Cucurbitaceae appartenenti all'ordine delle Cucurbitales. Ricchissima in acqua (circa 93 grammi su 100 di peso complessivo), è caratterizzata dalla quasi totale assenza di calorie, e da una bassissima presenza di amidi (addirittura l'1% del suo peso). Proprio per quest'ultima sua caratteristica la zucchina è sicuramente sfruttabile anche dai diabetici e da tutti coloro che desiderino seguire un'alimentazione che controlli la curva glicemica (e la conseguente risposta insulinica). La sua struttura e le sue caratteristiche nutrizionali l'hanno pertanto resa in passato cara alle diete ipocaloriche (oggi sicuramente superate da un approccio nutrizionale più equilibrato e sostenibile come quello consigliato dalla dieta Gift).  La zucchina contiene molti minerali preziosi, quali sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, manganese, zolfo e cloro, e altrettanto preziose vitamine (vitamina B2, PP, A, e, in misura molto modesta, vitamina C).  Si tratta di un ortaggio altamente digeribile, soprattutto se cotto al vapore (in modo da non disperderne il contenuto di minerali) e che trova un formidabile impiego in soggetti con problemi gastrici.  Le zucchine svolgono nell'organismo una potente azione diuretica e depurativa, con un discreto effetto lassativo, e risultano quindi particolarmente indicate in caso di stipsi (sarà allora naturalmente consigliabile il consumo della zucchina completa della buccia, dove sono presenti le fibre), di ritenzione idrica, di cellulite, e di tendenza alla calcolosi renale.  Benché simile alla zucca da un punto di vista botanico, non ha invece come quest'ultima semi sfruttabili per finalità terapeutiche (i semi di zucca sono notoriamente vermifughi e antiparassitari).  Si tratta complessivamente di un vegetale versatile in cucina che, per la sua peculiare abbondanza di acqua, risulta ben tollerato e privo di controindicazioni specifiche.  Le zucchine non contengono significative quantità di acido ascorbico, ma possono essere controindicate in caso di intolleranza ai salicilati.        

 

Varietà: molte le varietà delle zucchine. Ricordiamo:  Zucchino genovese, lo Striato d'Italia o di Napoli, il Bianco di Trieste, il Tondo chiaro di Nizza, il Tondo verde scuro di Piacenza.                                                                      

 

Semina e messa a dimora: la semina va effettuata in marzo, aprile e maggio, deponendo due tre semi per buca che avrà dimensioni cm 50x50x50 per le varietà invernali e di cm 30x30x30 per le varietà di consumo allo stato fresco. Il sesto d'impianto sarà di m. 1,50 x 1,50 per la varietà invernale, mentre per quella estiva sarà sufficiente la distanza di m. 1 x 1. Le buche, riempite di letame ben stagionato, ospiteranno i semi che saranno ricoperti da quindici - venti centimetri di terriccio. Si può anche effettuare la semina in semenzaio, utilizzando vasetti con terriccio su cui vengono posti due o tre semi. Il trapianto si effettuerà quando le piante avranno tre o quattro foglie e non ci sarà più pericolo di gelate.
Cure colturali: La pacciamatura, caratteristica delle colture in pieno campo, si effettua con film plastico nero o paglia, allo scopo di combattere le piante infestanti, mantenere l'umidità del terreno ed impedire ai frutti di stare a contatto con la terra. Scerbature e zappettature, se non si usa la pacciamatura, servono ad arieggiare il suolo.
Si può praticare la cimatura dei tralci laterali quando raggiungono una lunghezza superiore ai cinquanta centimetri per favorire la formazione di cacciate fruttifere.
Irrigazione: importante è quella che si effettuerà dopo il trapianto, mentre le altre serviranno a tenere umido il terreno.
Raccolta: si esegue a scalare nell'arco di due mesi o più, quando i frutti raggiungono dimensioni commerciali, di preferenza quando il frutto apicale sta’  per aprirsi.
Avversità: tra i parassiti animali son temibili gli afidi quali causano infestazione alle foglie facendole appassire. Tra le crittogame ricordiamo l'oidio o mal bianco, che colpisce le parti verdi e determina macchie biancastre sulla pagina inferiore delle foglie per cui queste ingialliscono e seccano.

 

Fonte: http://www.beinascogramsci.it/joomla/images/ambiente/vademecum%20coltivazione%20ortaggi.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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