Anatomia del cuore
Anatomia del cuore
Anatomia e fisiologia dell’uomo
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Anatomia del cuore
Obiettivi
Riconoscere le parti anatomiche del cuore e i vasi a esso collegati. Ricostruire il percorso del sangue attraverso il cuore.
Materiale occorrente
- cuore di maiale o di pecora
- tavolette di polistirolo
- bisturi, forbici
- microscopio
- vetrini portaoggetti e coprioggetti
- acqua distillata
- blu di metilene
Procedimento
Osservare la superficie esterna: la fascia di grasso che separa orizzontalmente il cuore segna la separazione tra atri e ventricoli. Lungo la fascia di grasso osservare le vene e le arterie per l’irrorazione cardiaca. Asportare la membrana che riveste il cuore (il pericardio) e il grasso.
Aspetto esterno
Per individuare le parti del cuore fare riferimento alla figura sottostante.
superficie ventrale superficie dorsale
Appoggiare il cuore sulla tavoletta in modo da poterne osservare sulla superficie ventrale il solco interventricolare. In questa posizione, le strutture che si trovano sull'animale a sinistra sono a destra e viceversa. I ventricoli appaiono ruotati, per cui il ventricolo sinistro si trova dietro il ventricolo destro. Localizzare gli atri identificando l'atrio destro e l'atrio sinistro. Nella zona compresa tra gli atri si dipartono le arterie. L'arteria polmonare risulta anteriore all’aorta e raccoglie sangue deossigenato dal ventricolo destro portandolo ai polmoni. L'aorta trasporta sangue ossigenato proveniente dal ventricolo sinistro; essa si dirama subito per dare origine al tronco brachio-cefalico (che trasporta sangue all’arto superiore destro e alla testa) e all’arco aortico (che trasporta sangue all’arto superiore sinistro, alla testa e a tutto il resto del corpo).
Tra l'arteria polmonare e l’arco aortico si trova un sottile legamento residuo di un’apertura embrionale che connetteva questi due vasi permettendo di ottenere ossigeno dalla vena ombelicale che entrava nell'atrio destro. Questa struttura fetale si restringe e si chiude dopo la nascita, trasformandosi in un resistente legamento connettivale. Eseguire un disegno e passare all’osservazione della superficie dorsale del cuore. Identificare la vena cava superiore e la vena cava inferiore. Cercare anche di individuare le vene polmonari, vasi che portano sangue ossigenato dai polmoni al cuore.
Dissezione
Per la dissezione seguire le figure. Osservando la superficie dorsale del cuore inserire il bisturi all'interno della vena cava superiore e tagliare la parete dorsale fino alla vena cava inferiore (1). Eseguire l’incisione 2 partendo dalla vena cava inferiore e arrivando alla base dell’arteria polmonare. Infine eseguire una terza incisione attraverso il ventricolo destro.
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Divaricare i lembi ed esaminare la struttura interna. Individuare la valvola tricuspide o atrioventricolare destra che impedisce il riflusso del sangue durante la contrazione del ventricolo destro. Aprire il ventricolo fino alla base dell’arteria polmonare e localizzare le valvole semilunari polmonari. Eseguire un disegno della sezione relativa alla parte destra del cuore.
Rimettere il cuore sulla faccia ventrale ed eseguire le incisioni 4 e 5 attraverso l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro.
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Divaricare i lembi ed esaminare la struttura interna. Individuare dove le vene polmonari entrano nell' atrio sinistro e la valvola bicuspide o mitralica, che impedisce il riflusso del sangue dal ventricolo all'atrio sinistro. Osservare lo spessore delle pareti ventricolari e la somiglianza tra le strutture all’interno dei ventricoli. Proseguire il taglio lungo il tronco dell’aorta e osservare le due valvole aortiche semilunari. Eseguire il disegno della parte sinistra del cuore.
Prelevare un piccolo frammento di muscolatura cardiaca, pestarlo nel mortaio con un po’ di acqua distillata, allestire il preparato a fresco aggiungendo una goccia di blu di metilene e osservare al microscopio.
Conclusioni
Quali sono le differenze tra gli atri e i ventricoli?
Le pareti dei due ventricoli hanno lo stesso spessore? Motivare la risposta.
Quali sono le differenze tra arterie e vene?
Come sono fatte e quale funzione hanno le valvole cardiache?
Sulla base delle osservazioni fatte schematizzare il percorso del sangue attraverso il cuore, tenendo conto anche delle valvole coinvolte.
Fonte: http://gallery.pianetascuola.it/albums/galleria/risorse/secondaria_secondo/biologia/alberghina_biolab/30_MOD9lab28.doc
Anatomia del cuore
Anatomia delle coronarie
Le arterie coronarie destra e sinistra originano rispettivamente dal seno di Valsalva anteriore destro e dal seno di Valsalva anteriore sinistro. I seni di Valsalva sono in tutto tre: i due anteriori sopracitati sono anche definiti "coronarici" mentre quello posteriore è detto "non coronarico" in quanto non si apre un seno coronarico in corrispondenza di esso.
- La coronaria sinistra inizia con un tronco comune (TC) di lunghezza variabile, a volte talmente breve da non essere visibile. I due rami di divisione del tronco comune sono l'arteria interventricolare anteriore e l'arteria circonflessa sinistra.
- L'arteria interventricolare anteriore (IVA), definita anche "discendente anteriore"( DA), decorre nel solco interventricolare anteriore, dà origine a
A- rami diagonali che si distribuiscono alle pareti laterali del ventricolo sinistro
B- rami che perforano il setto interventricolare in senso anteroposteriore e lo nutrono per i 2/3 anteriori.
- L'arteria circonflessa sinistra decorre nel solco atrioventricolare sinistro. Dà origine a
A- un ramo atriale, che decorre verso l'alto
B- rami per il margine ottuso del cuore
C- rami posterolaterali, il cui sviluppo è variabile.
- La coronaria destra origina con un ramo principale che decorre nel solco atrioventricolare destro in senso anteroposteriore in maniera speculare alla circonflessa sinistra fino al punto in cui si incrociano il solco interatriale, quello interventricolare e i solchi atrioventricolari (c.d. crux cordis o croce del cuore). Dal ramo principale origina l'arteria interventricolare posteriore che decorre nell'omonimo solco. Quest'ultima dà origine a dei piccoli rami (18) che perforano la porzione posteriore del setto e ne nutrono il 1/3 posteriore.
La coronaria destra dà anche origine a rami per l'atrio destro (e tra questi è importante un ramo che nutre il nodo del seno), rami per il ventricolo destro, un ramo per il nodo atrioventricolare (che origina alla crux cordis e decorre nel solco atrioventricolare).
Dal maggiore o minore sviluppo dei rami posterolaterali rispettivamente della coronaria destra e della coronaria sinistra dipende il concetto di dominanza dell'una o dell'altra coronaria nel nutrire il cuore. Da questo concetto scaturisce che non basta rilevare in coronarografia una stenosi suboccludente ma bisogna anche determinare quanto è "sviluppata quella coronaria" e quindi la dominanza.
Ci sono tre modalità di sviluppo dei rami della coronaria destra e sinistra:
- Circolazione coronarica bilanciata: i rami posterolaterali originano in egual misura dalla coronaria destra e sinistra.
- Predominanza sinistra: la circonflessa sx dà enormi rami posterolaterali e anche un'arteria interventricolare posteriore che di solito origina dalla coronaria destra che si ferma prima di raggiungere la crux cordis.
- Predominanza destra: la circonflessa sinistra si ferma molto prima di raggiungere la crux cordis e la coronaria destra è molto sviluppata e dà l'arteria interventricolare posteriore e tutti i rami posterolaterali.
Questa è la dominanza per quanto riguarda la parete posteriore dei ventricoli ma c'è anche una dominanza che concerne l'irrorazione del setto interventricolare.
Da una coronarografia: l'interventricolare anteriore si ferma prima dell'apice del cuore e invece l'interventricolare posteriore non solo raggiunge l'apice ma lo supera, vascolarizzando così la porzione anteriore del setto; questa è una enorme dominanza destra. Inoltre il ramo principale della coronaria destra presenta, all'origine, un restringimento. Si può quindi pensare che una patologia di una coronaria destra, è molto importante per l'economia di questo miocardio in quanto è la principale responsabile della sua nutrizione.
Da un'altra coronarografia : interventricolare anteriore percorre anche tutto il solco interventricolare posteriore e l'arteria interventricolare posteriore è fornita dalla circonflessa sinistra; enorme dominanza della coronaria sinistra.
Fonte: http://xoomer.virgilio.it/cattolix/appunti/coronarie.doc
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