Struzzi
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Struzzi
Lo STRUZZO ( Struthio camelus )
Il più grande uccello tra i quelli esistenti
Classe UCCELLI
Ordine Struzioniformi - RATITI
Famiglia Struzionidi
UCCELLO CORRIDORE. Inetto al volo come il NANDU’ in Sudamaerica, il KIWI in Nuova Zelanda, il CASUARIO in Africa e l’EMU’ in Australia.
Carta di identità
Peso circa 113 kg. per le femmine e anche 154 per i maschi
Altezza m. 1,8 – per i maschi anche 2,7 m
Maturità sessuale 2 anni per le femmine – 3-4 per i maschi
Riproduzione variabile, spesso determinata dalle condizioni climatiche
locali
Numero di uova Viene deposto 1 uovo ogni 2 giorni per circa 2 settimane
Periodo di incubazione 42 giorni
Frequenza delle nascite sconosciuta
Dieta soprattutto vegetali e qualche invertebrato
Vita media fino a 40 anni
Le sue caratteristiche morfologiche lo rendono un animale inconfondibile.
Il corpo è robusto e compatto ed è ricoperto da uno spesso piumaggio la cui colorazione differisce secondo il sesso:
DIMORFISMO SESSUALE
Il piumaggio è morbido:
la femmina, più piccola del maschio, è bruno-grigia
il maschio, più grande della f. è di color nero carbone, con le pregiate piume delle ali e della coda bianco candide.
Uno dei tratti più caratteristici di questo uccello è il LUNGO COLLO sprovvisto di penne e ricoperto da un piumaggio corto e morbido simile a lanugine: serve a scrutare e perlustrare il territorio in vista di pericoli.
La TESTA è relativamente piccola e piatta, anch’essa ricoperta di lanugine e presenta due enormi occhi tondeggianti neri protetti da palpebre ben sviluppate:la palpebra superiore, inoltre, presenta ciglia lunghe e fitte che formano un elemento di protezione oculare dalla polvere, molto diffusa nel suo habitat e da quella sollevata durante la sua corsa.
Il BECCO, diritto, misura circa 12 cm., è largo e schiacciato alla base, arrotondato verso l ’apice, narici molto ampie, adatto ad una dieta a base di semi e di frutta presenta all’estremità un’unghia cornea
La larga apertura del becco consente allo struzzo di eliminare il calore corporeo in eccesso durante le ore più calde della giornata, ma solo in assenza di vento.
Le ALI
Sono inadatte al volo
Troppo piccole per poter sorreggere il pesante corpo
Servono a regolare la temperatura corporea o a farne sfoggio
Lo sterno è piatto e privo di carena sulla quale, in altre specie di uccelli, si innestano i muscoli del volo.
In mancanza del volo, però lo struzzo ha sviluppato degli adattamenti speciali alla corsa, tipo di locomozione in cui può competere con la maggior parte dei grandi Mammiferi, sia per resistenza che per velocità.
Le ZAMPE grosse, robuste, con squame cornee, sprovviste di piumaggio, permettono allo struzzo passi lunghi fino a 4 metri e superare con un balzo ostacoli alti più di 1,5 metri, posseggono una potente muscolatura e tendini molto sviluppati, che possono esercitare un’enorme forza capace di spingerlo ad una velocità di 65 –70,anche 80 km/h. per 30 minuti, con l’abitudine di correre sempre con il vento alle spalle per sfruttarne la spinta.
Le cosce sono glabre (senza piume) per favorire la dispersione del calore durante la corsa.
Inoltre, tanto la struttura delle zampe, come l’apparato respiratorio, gli consentono di mantenere questa velocità per tempi prolungati.
I piedi dello struzzo hanno soltanto DUE DITA, robuste e rivolte in avanti. Quello più sviluppato possiede un’unghia piatta all’estremità per correre più velocemente, mentre l’altro lo aiuta a tenersi in equlibrio.
Ma le zampe dello struzzo, oltre a consentirgli di correre molto velocemente, sono anche il suo unico sistema di difesa e di sopravvivenza : i suoi muscoli le trasformano in potenti mazze con cui l’uccello può colpire i nemici con grande forza , con potenti calci e provocare seri danni anche a predatori di grandi dimensioni, con cui convive nelle zone aride e semiaride del continente africano.
La riduzione del numero di dita delle zampe dello struzzo, così come il maggior sviluppo di uno di essi – quello esterno - sono aspetti caratteristici di altri animali corridori come i Mammiferi PERISSODATTILI, ( con lo zoccolo intero) fra cui il CAVALLO.
L’adattamento all’ambiente ha provocato ciò che gli zoologi definiscono CONVERGENZA ADATTATIVA fra lo Struzzo e i Mammiferi Corridori.
Il DIMORFISMO SESSUALE negli struzzi è molto accentuato e durante il periodo del CALORE, il collo dei maschi acquisisce un’intensa colorazione ROSSA che indica il loro stato fisiologico ed è usata per corteggiare le femmine, compito che presuppone un enorme consumo energetico perché è un solo maschio che si può accoppiare, essendo la specie è poligama.
Durante questo periodo i maschi emettono potenti richiami e si esibiscono eseguendo un elaborato rituale, dove sollevano e aprono la coda a ventaglio.
Le lotte per il territorio e per il diritto di accoppiarsi sono frequenti.
La RIPRODUZIONE
Il maschio vincitore rimane in possesso di un territorio e forma un harem di varie femmine, dove esiste una marcata gerarchia con una che domina sulle altre, perché considerata la più importante, quella che deporrà circa 8 uova e coverà la nidiata aiutata dal maschio, nonché anche ad allevare i pulcini, anche se non sono figli suoi, poiché tutte le femmine del gruppo -fecondate dallo stesso maschio- depongono le uova - (dalle 2 alle 6 uova) in UN SOLO NIDO, scavato dal maschio nel terreno, in un avallamento della sabbia, di circa un metro di diametro, dove vengono radunate circa 30-40 uova,delle quali, al massimo 25 riusciranno a svilupparsi.
Si sono osservate fino a 78 uova deposte nello stesso nido!
Entrambi i sessi provvedono alla incubazione :il MASCHIO cova di notte mentre la FEMMINA dominante dotata di piumaggio mimetico cova durante il giorno.
Dopo la schiusa delle uova, 42-48 giorni di incubazione, nascono i pulcini , PROLE PRECOCE, subito attivi e benché non tutte le uova siano state deposte nella stessa data, i pulcini nascono tutti insieme
Questa strategia ha un’enorme importanza per gli Struzzi poiché permette loro di abbandonare il nido insieme ed evitare così i pericoli dal restare troppo tempo in un luogo aperto con numerosi predatori.
I pulcini, alla nascita, sono già grossi come un pollo e risultano rivestiti di piume rigide come aculei, di colore grigio, che li fanno sembrare tanti ricci, poi diventano striati, maculati e di colore neutro, caratteristiche che li mimetizzano quando si acquattano al suolo.
A volte il pulcino impiega più di un giorno per forare il guscio dell’uovo, dopo di che abbandona subito il nido per seguire i genitori al pascolo: al momento della nascita sono già in grado di correre e potrebbero procurarsi il cibo senza difficoltà,ma i genitori si occupano comunque della loro crescita e non li lasciano mai soli; già a tre giorni di vita i piccoli trotterellano dietro ai loro genitori, mentre all’età di un mese sono già in grado di correre a 50 km/h.
La famiglia si mette in viaggio in cerca di cibo incontrando spesso un’altra famiglia sul proprio cammino: le due coppie si fronteggiano con comportamenti aggressivi finchè una delle due si sottomette e cede.
Il maschio che porta a spasso i pulcini, li difende e protegge dal cocente sole africano allargando le ali per procurare loro l’ombra e la frescura.
I pulcini vengono affidati ad uno dei genitori dominanti fino a 9 mesi, quando raggiungono l’età adulta.
HABITAT .- Si estendeva fino al Medio Oriente,in Siria, nella penisola Arabica, nell’Asia,in Persia ( oggi IRAN) e in India , in Egitto dove al tempo della Civiltà Egizia era conosciuto e le sue piume erano il copricapo di diverse divinità femminili, come la dea Maat, - il rito dell’ipostasia – la pesatura del cuore sulla bilancia su un piatto e dall’altro il peso della piuma - ma oggi si trova solo più confinato nel continente africano a sud dell’Equatore:
TANZANIA
RIFT VALLEY
NAMIBIA
ANGOLA MERIDIONALE
BOTSWANA
La fascia a sud del deserto del Sahara, i parchi nazionali dell’Africa Orientale come la zona del Kenya Riserva Nazionale del Parco Masai Mara, - l’Africa del Sud
In libertà sono animali seminomadi, che percorrono le savane africane e le pianure in lunghe distanze in cerca di cibo e vivono in comunità, sono animali socievoli che si radunano in branchi più o meno numerosi.
Tende ad evitare le zone con erba alta e boschi fitti, dove possono trovarsi i predatori e grazie alla sua altezza e all’UDITO ECCEZIONALE, è spesso il primo animale del avvistarli, mettendo in allarme gli altri.
Predilige i terreni ondulati e le pianura mentre si tiene lontano dalle zone in cui è intervenuto l’uomo
Quando il branco è piccolo, un solo maschio ne assume il comando, mentre nei branchi più numerosi, mescolati alle numerose femmine ed è dato trovare parecchi individui di sesso maschile.
Sono camminatori instancabili.
Nomade, può percorrere fino a 40 km. al giorno in cerca di acqua e di cibo.
Sono onnivori, la loro alimentazione si compone essenzialmente di erbe,foglie e di germogli di piante, graminacee e di tanto in tanto di piccoli animali come Mammiferi, soprattutto Roditori, Rettili come lucertole e tartarughe, Insetti come termiti e cavallette.
Pascola come il Tacchino, brucando l’erba e becchettando qua e là.
Ingerisce vari bocconi contemporaneamente e il passaggio del cibo attraverso l’esofago è visibile sotto forma di una piccola protuberanza, detta BOLO.
Insieme al cibo, lo struzzo ingerisce sassolini e ghiaia che lo aiutano a spezzettare e quindi, a digerire, i vegetali.
Si è perfettamente adattato alla vita nelle regioni caratterizzate da lunghi periodi di siccità ed è in grado di resistere a una perdita di peso del 25% per disidratazione.
Beve copiosamente e all’ora di pranzo gli struzzi formano gruppi compatti vicino all’acqua: uno di loro monta di guardia e con versi gutturali avverte i compagni al minimo pericolo.
Quando l’acqua scarseggia, la ricava da Piante Grasse con foglie succulente, cioè ricche di acqua (ALOFITE) e da frutti.
Se non è in cerca di cibo, lo struzzo passa il tempo riposandosi, lisciandosi le penne con il becco e ripulendosi dalla polvere
Il verso sordo e gutturale del MASCHIO ha una triplice funzione:
- sedurre, cioè conquistare le femmine
- delimitare il territorio
- mantenere a distanza gli altri animali.
Si alza 40 minuti prima dell’alba e va a dormire 40 minuti dopo il tramonto.
Dorme sonnecchiando accovacciato al sole con il collo alzato, mentre quando dorme profondamente allunga il collo a terra o lo ripiega lungo il corpo.
Il SUPER UOVO
L’uovo dello struzzo fa onore alle dimensioni di questo grande uccello.
E’ di colore bianco e si avvicina ai 15 cm. di lunghezza per 11 di larghezza, anche se queste misure possono variare leggermente in funzione delle caratteristiche della femmina che lo ha deposto.
Il GUSCIO è spesso , resistente, duro e brillante e presenta pori su tutta la superficie.
L’insieme arriva a pesare circa 1,5 Kg. e l’interno è occupato dall’ abbondante ALBUME ( il bianco) e da un grosso TUORLO (il rosso ) che costituisce uno squisito nutrimento per molti predatori, alla ricerca attiva di queste uova
Il peso di ogni uovo è l’equivalente di una dozzina di uova di gallina, cioè può pesare fino a due kg.
I gusci sono usati dalla popolazione dei BOSCIMANI del deserto del Kalahari, sud dell’Africa, che perforano la punta più stretta e, dopo averlo svuotato del nutriente contenuto, lo usano come recipiente per l’acqua
CURIOSITA’
Per quanto prevalentemente vegetariani gli struzzo ingoiano qualunque oggetto attiri la loro attenzione, soprattutto se luccicante: da queste abitudini ha tratto origine il detto STOMACO di STRUZZO.
Quando è minacciato da un pericolo, lo struzzo allunga la testa e il collo per terra.
Questo comportamento potrebbe essere all’origine del detto :
“ nascondere la testa nella sabbia “ cioè “vuol dire fare finta di non vedere situazioni sgradevoli, ignorare volutamente i problemi gravi”
Ma non è così, per un malinteso:
lo STRUZZO, questo grande pennuto africano, incapace di volare, può reagire all’approssimarsi di un predatore abbassando le testa per meglio mimetizzare il suo corpo, ma in caso di ulteriore avvicinamento, si dà alla fuga, da bravissimo corridore, con falcate che toccano i 70 km all’ora
Per la forma del suo corpo, largo e tozzo è stata attribuita la denominazione araba di UCCELLO BAULE
Un uomo del peso di 115 kg. Può salire su un uovo senza romperlo
Gli avvoltoi egiziani rompono il guscio delle uova bombardandole con dei sassi.
Le possibilità di vita
Gli struzzo dimostrano un mirabile adattamento ai climi più svariati e, purchè dispongano di ampio spazio e della possibilità di ricoveri adeguati, sopportano bene le rigide temperature dei climi temperati o freddi dove, nella stagione invernale, la natura provvede a rivestire il loro corpo di piume più ampie e folte
In allevamento si riproducono facilmente e prosperano bene, tanto che in alcune regioni, soprattutto in Sud Africa, se ne fanno tuttora allevamenti sia per la produzione di penne – oggi comunque molto meno utilizzate che un tempo e che vengono asportate ogni otto mesi usate per ornamento e nella realizzazione di costumi teatrali - che per la commestibilità della carne.
In cattività lo struzzo corre il pericolo di ingerire gli oggetti più strani al posto della piccola ghiaia: in uno zoo, un esemplare è morto precocemente per aver cercato di ingerire una corda lunga oltre un metro.
Fonte: http://www.regione.piemonte.it/parchi/junior/art/2010/dwd/prim_matteotti/STRUZZO.doc
Autori del testo: G. Prestipino P.Sansone C. Volpe G. Sorba M. Giordanino F. Bertino
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