Bocca e cavo orale

 

 

 

Bocca e cavo orale

 

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Bocca e cavo orale

 

Il tubo gastrointestinale inizia con la cavità della bocca, separata per mezzo del palato dalle cavità nasali. Il cavo orale è delimitato anteriormente dalle labbra, lateralmente dalle guance, posteriormente comunica con l’orofaringe, in alto è chiuso dal palato duro e molle, il suo pavimento è formato buona parte dalla lingua, dalla regione sottolinguare e dalla mandibola. Il palato è costituito da una porzione anteriore detta palato duro costituita dai processi palatini mascellari e da porzioni delle ossa palatini rivestiti da mucosa; aderisce a questo e lo continua il palato molle piega mobile costituita internamente da fibre muscolari, vasi sanguigni, tessuto linfatico, nervi, ghiandole mucose, rivestite da mucosa. La porzione mediana del palato molle si prolunga verso il basso formando l’ugola. Da ciascun lato alla base dell’ugola si solleva una piega costituita da tessuto muscolare rivestito da mucosa che delimita due zone una anteriore detta arcata glossopalatina e l’altra posteriore detta faringopalatina. Comprese tra tali arcate si trovano le tonsille palatine. Grazie alla mobilità dell'osso mandibolare e alla presenza dei denti,  in bocca avviene la masticazione del cibo, digestione meccanica che sminuzza il boccone aumentando la superficie di contatto e velocizzando il processo chimico di digestione ulteriormente catalizzato dagli enzimi. In bocca le coppie di ghiandole parotidi, sottomascellari e sottolinguali riversano il loro secreto, la saliva. La saliva è composta da muco e da una soluzione contenente un enzima la ptialina. Presenti anche sali inorganici quali cloruri e carbonati e fosfati di calcio di sodio, calcio e potassio responsabili congiuntamente a sostanze organiche della saliva alla formazione del tartaro.La funzione della ptialina è quella di iniziare la digestione dell'amido e di altri carboidrati trasformandoli in maltosio. Tale processo avviene in modo ottimale alla temperatura corporea e in un ambiente con ph neutro. Il cibo tuttavia resta a contatto della saliva, per poco tempo, sufficiente alla demolizione del 5-10% dell'amido presente, ma l'azione della saliva continua nello stomaco dove il cibo si ferma per un periodo molto più lungo; qui può venir digerito fino al 50% dell'amido.
La secrezione delle ghiandole salivari è controllata da particolari nuclei nervosi, i nuclei salivatori che si trovano nel bulbo dell'encefalo.
Il flusso della saliva è continuo, ma diviene più abbondante per la stimolazione da parte dei cibi. Anche il semplice odore di un cibo gradevole induce la secrezione salivare. Si parla pertanto di una fase psichica della secrezione (l'«acquolina in bocca»).

 

Fonte: http://www.ianua.com/patrizia/scuola/file/5M/appunti.rar

Autore del testo: APPUNTI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA Apparato digerente di Patrizia Moscatelli

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