Elementi chimici

 

 

 

Elementi chimici

 

Numero atomico (Z)

Il numero atomico o numero protonico (indicato solitamente con Z, dal tedesco Zahl che significa numero ) corrisponde al numero di protoni contenuti in un nucleo atomico.
Si usa scrivere questo numero come pedice sinistro del simbolo dell'elemento chimico in questione: per esempio scrivere 6C significa che il carbonio (simbolo atomico C) ha sei protoni.
Ad ogni numero atomico corrisponde un diverso elemento chimico. Tutti gli elementi chimici sono ordinati nella Tavola periodica degli elementi  secondo il loro numero atomico. (In figura XX, Z compare al di sopra del simbolo di ogni elemento).
La legge periodica  asserisce che: le proprietà fisiche e chimiche degli elementi variano in modo periodico secondo i loro numeri atomici. In particolare gli elementi appartenenti ad uno stesso gruppo hanno caratteristiche chimiche simili.

 

Ione

La carica elettrica di un protone (+) è uguale e contraria a quella di un elettrone (–), mentre un neutrone è una particella neutra, ovvero priva di carica elettrica. In un atomo (normalmente neutro) il numero atomico, ovvero dei protoni, è dunque uguale al numero di elettroni; in caso contrario l'atomo è detto ione (dal greco ion = che si muove, in riferimento alla sua attitudine a muoversi all’interno di un campo elettrico) . In particolare si definisce catione  uno ione di carica positiva e anione  uno ione di carica negativa.

 

Numero di massa  (A ) di un atomo

Il numero di massa (A) di un generico atomo X è dato dal numero di protoni (Z ) + il numero di neutroni (N ). Viene generalmente indicato in alto a sinistra del simbolo dell’elemento in questo modo:si può pertanto affermare che il numero di massa dell’atomo di carbonio in questione è 12 e che il suo numero atomico è 6. Il numero di neutroni N sarà N = AZ = 6.
Il numero A, nel caso di un atomo, è sempre un numero intero e “piccolo”.

 

Isotopo

Se due atomi possiedono lo stesso numero atomico ma diverso numero di massa (cioè diverso numero di neutroni) si dicono isotopi. Tutti gli isotopi di uno stesso elemento occupano la stessa posizione (“isos”= uguale, “topos”=luogo) all’interno della tavola periodica (vedi fig. XX) in quanto presentano le stesse proprietà chimiche, proprietà che dipendono solo da Z. Variano invece le proprietà fisiche. Tutti gli isotopi hanno lo stesso nome dell’elemento che li contraddistingue ad eccezione dell’atomo di idrogeno che presenta anche dei nomi specifici per ogni isotopo. Esistono tre isotopi dell’idrogeno e i loro nomi specifici sono prozio  . Il trizio è un isotopo radioattivo.

 

Isotopi radioattivi e tempo di dimezzamento  (o emivita )

Un isotopo radioattivo ha la tendenza di espellere (o emettere) nel tempo una parte di sé e trasformarsi in un altro atomo più stabile. Il tempo di dimezzamento è il tempo trascorso il quale un isotopo radioattivo ha il 50% di probabilità di non esistere più nella sua forma originale. Nel caso si consideri una certa quantità di massa (cioè un numero elevato di isotopi tutti uguali), il tempo di dimezzamento esprime il tempo necessario affinché il 50% di questa massa iniziale non esista sicuramente più (la sicurezza è di tipo statistico e dunque tanto maggiore quanto maggiore è il numero iniziale di isotopi).
La conoscenza del tempo di dimezzamento di un particolare isotopo permette di conoscere approssimativamente l’età di una certa massa che lo contenesse a patto di riuscire a stimarne la quantità iniziale. Famoso è ad esempio l’utilizzo del carbonio-14  () per la datazione di reperti organici.
L'ossigeno ha tre isotopi stabili e dieci isotopi radioattivi. Tutti i radioisotopi hanno tempi di decadimento inferiori a tre minuti.

 

Numero di Avogadro  (NA)

È per definizione il numero di atomi contenuti in 12 g di carbonio 12 (). Tale definizione raggira abilmente il problema di sapere il valore numerico esatto, che, come è ovvio immaginare non è possibile quantificare con precisione elevata. Una stima accettabile è NA ≈ 6,022 ´ 1023.

 

Mole

Quantità di sostanza di un sistema che contiene un numero di entità elementari pari al numero di Avogadro. È la grandezza adottata dal Sistema Internazionale (S.I.) per identificare una quantità di materia.
Per meglio coglierne il significato, basti pensare alla sua analogia con il concetto di dozzina, esprimibile come la quantità di sostanza di un sistema che contiene un numero di entità elementari pari al numero 12. Se in 1 dozzina di uova ci sono 1 dozzina di tuorli e 1 dozzina di albumi (ovvero un numero di tuorli pari a 12 ed un numero di albumi pari a 12), così, in 1 mole di acqua, ad esempio, ci sono 1 mole di ossigeno atomico e 1´2 moli di idrogeno atomico (ovvero un numero di atomi di ossigeno pari a 6,022 ´ 1023 ed un numero di aromi di idrogeno pari a 2 ´ 6,022 ´ 1023.
Esprimere le reazioni chimiche attraverso la combinazione di moli di atomi, invece che di atomi, serve a facilitarci le espressioni numeriche e a renderci pratiche le misure. Voler ragionare in termini di atomi invece che di moli sarebbe un po’come entrare in una cartoleria e pretendere 1002 fogli di carta invece che due risme (una risma di carta equivale a 500 fogli ed un errore di 2 fogli su 1000 è assolutamente tollerabile).

 

Legge della conservazione di massa  di Lavoisier

Nulla si crea e nulla si distrugge, ovvero, in una reazione chimica,la massa dei reagenti è esattamente uguale alla massa dei prodotti.
È la legge da cui nasce e su cui si basa la chimica moderna.
Se ad esempio 2 kg di gas idrogeno (H2) reagiscono con 16 kg di gas ossigeno (O2), questo significa che alla fine otterrò 2 + 16 = 18 kg di acqua (H2O). Da notare che se si ragiona unicamente in termini di massa invece che di moli si perde la correlazione tra quantità e realtà molecolare.

 

Massa (o peso ) atomica  assoluta di un atomo

È la massa di un atomo espressa in grammi.
È una grandezza sperimentale misurabile con uno spettrometro di massa.

 

Massa atomica  ( o peso atomico ) assoluta di un elemento

È la massa media di un elemento espressa in grammi.
Un elemento non rappresenta un singolo e specifico atomo ma la miscela di un certo numero di isotopi e pertanto la sua massa atomica assoluta m sarà la media pesata tra le masse mi dei vari isotopi che la compongono.
Tale valore può essere ricavato (a ritroso) come prodotto tra la massa atomica relativa dell’elemento (valore tabulato nella tavola periodica) e l’unità di massa atomica (vedi dopo XX).

 

Unità di massa atomica unificat a (u  / Da (dalton)  u.m.a.  / a.m.u. )

Esprimere la massa di un atomo (o anche di una molecola) usando il grammo o ancor peggio il kg può essere poco pratico ed è per questo che è nata l’esigenza di una unità di massa più adatta. Nasce così l’unità di massa atomica unificata che è definita come la dodicesima parte della massa di un atomo di carbonio-12 ().
Se per definizione, in 12 g di 12/NA g e dunque 1 u equivale a 1/NA g ≈ 1,66 ´ 10-24 g.
Essendo la massa di un atomo interamente concentrata nel suo nucleo (la massa degli elettroni è relativamente trascurabile) e poiché in un nucleo di .
Si potrebbe erroneamente pensare che la massa media di un nucleone sia una costante universale e che quindi fosse possibile ricavare la massa assoluta di un qualsiasi atomo semplicemente moltiplicando u per il suo numero di massa A (calcolo lecito solo nel caso di ). Quando dei protoni e dei neutroni reagiscono per formare un nucleo rilasciano una certa quantità di energia E e dunque, per la equivalenza tra massa ed energia espressa dalla nota legge di Einstein (E = m ´ c2) si ha anche una variazione di massa. Tale equivalenza è sempre valida ma se a reagire sono grandi quantità di atomi e/o le energie in gioco sono “piccole” (entrambi le condizioni sono sempre verificate nelle reazioni chimiche) essa è del tutto ininfluente, per cui resta sempre valida la legge della conservazione di massa di Lavoisier (vedi XX).

 

Massa (o peso ) atomica  relativa di un atomo (M.A.)

È il numero che esprime il rapporto tra la massa assoluta di un atomo (per la precisione del suo nucleo) e la unità di massa atomica u. Questo numero è quasi esattamente uguale al numero di massa A (esattamente uguale solo nel caso di ).
Si  dice, ad esempio, che la massa atomica (relativa) di è 12 u o più semplicemente 12.

 

Massa atomica  (peso atomico ) relativa di un elemento (M.A.)

È il numero che esprime il rapporto tra la massa assoluta di un elemento e la unità di massa atomica u.
Nella tavola periodica della figura XX, i vari numeri di massa degli elementi sono scritti sotto ciascun simbolo chimico e sono in genere dei numeri non interi.
Se ad esempio si trascura la presenza dell’isotopo( M.A. = 13,003354). Riferendosi al carbonio si potrà pertanto dire che la sua massa atomica relativa (media) è:

M.A. = 12 ´ 0,98892 + 13,003354 ´ 0,1108 = 12,011

Come già detto in precedenza (vedi XX), la massa assoluta di un atomo sarà dunque m = M.A. ´ u e quindi nel caso del carbonio ad esempio, la sua massa assoluta (media) sarà m =  12,011 ´ 1,66 ´ 10-24 g = 1,995´ 10-23 g
Un generico atomo di H pesa mediamente: 1,00797 ´ 1,66 ´ 10-24 = 1,67 ´ 10-24 g.
Un generico atomo di O pesa mediamente: 15,9994 ´ 1,66 ´ 10-24 = 2,66 ´ 10-23 g.

 

Massa molecolare (peso molecolare)

Grandezza analoga alla massa atomica (sia assoluta sia relativa) ma riferita a una molecola.
Nel caso dell’acqua, ad esempio, la sua massa molecolare relativa (media) è:

2 ´ M.A. di H + M.A. di O = 2 ´ 1,00797 + 15,9994 = 18,01534

Più semplicemente, a livello pratico, si è solito scrivere che la massa molecolare dell’acqua è 2 ´ 1 + 16 = 18.

 

Peso formula

Equivale alla massa molecolare relativa ma è riferita a composti chimici non molecolari e in particolare ai composti ionici.
Ad esempio, la formula del cloruro di sodio è NaCl (sale da cucina). Non esiste una molecola di NaCl propriamente detta ma solo una struttura in cui, mediamente, per ogni atomo di sodio (Na) è presente un atomo di cloro (Cl). Non è pertanto corretto parlare di massa molecolare di NaCl ma è preferibile dire che il peso formula di NaCl è 23 + 35,5 = 58,5.

 

Massa molare (M.M.)

È la massa (peso) di 1 mole di qualsiasi sostanza.
Viene espressa in g·mol-1. È numericamente (ma non dimensionalmente!) uguale alla massa atomica (relativa).
Il concetto di mole e di massa molare permettono di passare agevolmente da una formula ai pesi dei reagenti e prodotti e viceversa. Vediamo un esempio.
La reazione chimica bilanciata per ottenere acqua a partire da idrogeno e ossigeno gassosi è:

2H2 + O2 à 2H2O
Leggendo la tavola periodica si evince che:
M.A. di H ≈ 1 per cui M.M.di H = 1 g·mol-1 e M.M. di H2 ≈ 2 g·mol-1 (2 = 1 ´ 2) il che significa che 1 mole di H2 pesa 2 grammi.
M.A. di O ≈ 16 per cui M.M.di O = 16 g·mol-1 e M.M. di O2 ≈ 32 g·mol-1 (32 = 16 ´ 2) il che significa che 1 mole di O2 pesa 2 grammi.
Dalla reazione (bilanciata!) io so che 2 molecole di idrogeno (gassoso) reagiscono con 1 molecola di ossigeno (gassoso) per dare 2 molecole di acqua. Questo significa anche che 2 moli di idrogeno (gassoso) reagiscono con 1 mole di ossigeno (gassoso) per dare 2 moli di acqua e quindi passando ai grammi posso dire che 4 g di H2 reagiscono con 32 g di O2 per avere 36 g di H2O.

 

Fonte: http://didattica-online.polito.it/CHIMICA/dismic/approfondimento/Riassunto%20numero%20atomico%20etc.doc

 

Tabella elementi chimici

 

Elementi chimici, pesi atomici, e loro scopritori

Fonti: Glenn T. Seaborg, Ph.D., Lawrence Berkeley National Laboratory, Berkeley, CA

I pesi atomici, basati sul numero esatto 12 come massa atomica assegnata del principale isotopo del carbonio, il carbonio 12, ci sono stati forniti cortesemente dalla International Union of Pure and Applied Chemistry  (IUPAC) e dalle Butterworth Scientific Publications. Con l'eccezione dell'uranio e del torio per gli elementi  radioattivi sono indicati il numero di massa o dell'isotopo con il più lungo periodo di metà vita (*) o dell'isotopo meglio conosciuto (**). I nomi sono quelli delle tavole internazionali in inglese. 

 

Elemento chimico  Simbolo   Numero atomico  Peso atomico  Anno scoperta Scopritore  
Actinium   Ac  89 227.03  1899   Debierne  
Aluminum   Al  13   26.9815  1825   Oersted  
Americium  Am 95 243* 1944  Seaborg, e al.  
Antimony Sb 51  121.75  1450   Valentine  
Argon  Ar   18  39.948   1894  Rayleigh, Ramsay  
Arsenic  As  33  74.9216  XIII sec.  Albertus Magnus  
Astatine  At    85  210*  1940  Corson, e al.  
Barium   Ba   56  137.33  1808  Davy  
Berkelium Bk  97   247* 1949 Thompson,Ghiorso,Sea borg  
Beryllium  Be   9.0122 1798 Vauquelin  
Bismuth  Bi 83 208.980 XV sec. Valentine
Bohrium Bh 107 264* 1981 Münzenberg, e al.
Boron  B 5 10.811a 1808 Gay-Lussac
Bromine Br  35  79.904b 1826  Balard  
Cadmium  Cd  48  112.41 1817 Stromeyer  
Calcium  Ca  20 40.08   1808 Davy  
Californium  Cf  98  251* 1950 Thompson, e al.  
Carbon 6 12.01115a a.C sconosciuto  
Cerium  Ce 58  140.12  1803 Klaproth
Cesium Cs 55 132.905 1860 Bunsen, Kirchhoff  
Chlorine Cl 17 35.453b 1774  Scheele  
Chromium Cr 24 51.996b 1797 Vauquelin
Cobalt Co 27 58.9332 1735 Brandt  
Copper (rame) Cu  29  63.546b a.C1944 sconosciuto  
Curium Cm 96 247* 1944 Seaborg, James,Ghiorso
Dysprosium  Dy  66 162.50* 1886 Boisbaudran  
Einsteinium Es 99  252* 1952 Ghiorso, e al.  
Erbium Er 68 167.26 1843 Mosander  
Europium  Eu  63  151.96 1901 Demarcay
Fermium Fm 100 257* 1953 Ghiorso, e al.
Fluorine F 9 18.9984  1771  Scheele
Francium Fr 87 223* 1939 Perey  
Gadolinium  Gd 64 157.25 1886 Marignac  
Gallium Ga  31 69.72 1875 Boisbaudran
Germanium  Ge 32 72.59 1886 Winkler  
Gold (oro) Au 79 196.967 a.C sconosciuto  
Hafnium  Hf  72 178.49  1923 Coster, Hevesy  
Hahnium1 Ha 105 262* 1970 Ghiorso, e al.  
Hassium Hs 108 269* 1984 Münzenberg, e al.  
Helium  He 2 4.0026  1868  Janssen, Lockyer
Holmium Ho 67 164.930 1878 Soret,Delafontaine  
Hydrogen  1 1.00797a  1766 Cavendish  
Indium In 49 114.82  1863  Reich, Richter  
Iodine I 53  126.9044 1811  Courtois  
Iridium  Ir  77 192.22 1804 Tennant  
Iron (ferro) Fe 26 55.847b a.C sconosciuto  
Krypton   Kr  36 83.80 1898 Ramsay, Travers  
Lanthanum La 57 138.91 1839 Mosander   
Lawrencium  Lr  103 262* 1961 Ghiorso,   T.Sikkeland,  A.E. Larsh, R.M. Latimer  
Lead (piombo) Pb 82 207.19 a.C sconosciuto  
Lithium Li 3 6.939  1817 Arfvedson  
Lutetium Lu  71 174.97 1907 Welsbach, Urbain  
Magnesium Mg  12  24.312 1829 Bussy  
Manganese  Mn 25 54.9380 1774 Gahn  
Meitnerium  Mt 109 268* 1982 Münzenberg, e al.
Mendelevium  Md 101 258* 1955  Ghiorso, e al.  
Mercury Hg 80  200.59 a.C  sconosciuto  
Molybdenum  Mo 42  95.94  1782 Hjelm  
Neodymium Nd  60  144.24 1885                                Welsbach  
Neon Ne 10 20.183  1898 Ramsay,Travers  
Neptunium  Np 93 237.05* 1940 McMillan,Abelson  
Nickel Ni  28 58.70  1751  Cronstedt  
Niobium2 Nb 41  92.906 1801 Hatchett  
Nitrogen (azoto) N 14.0067 1772  Rutherford  
Nobelium No 102  259* 1958 Ghiorso, e al.  
Osmium    Os  76 190.2  1804  Tennant  
Oxygen O 8 15.9994a 1774  Priestley, Scheele  
Palladium  Pd 46 106.4  1803 Wollaston  
Phosphorus P 15 30.9738  1669 Brand  
Platinum Pt 78 195.09 1735 Ulloa  
Plutonium Pu 94 244* 1940 Seaborg, e al.
Polonium  Po  84 210** 1898 P. and M. Curie  
Potassium K 19 39.102 1807 Davy  
Praseodymium Pr 59 140.907 1885 Welsbach  
Promethium Pm 61 147** 1945 Glendenin, Marinsky,Coryell  
Protactinium  Pa 91 231.04* 1917 Hahn, Meitner  
Radium Ra 88 226.03* 1898 P. e M. Curie, Bemont Dorn  
Radon  Rn 86 222* 1900  
Rhenium  Re  75 186.21  1925  Noddack, Tacke,  Berg
Rhodium  Rh 45 102.905 1803 Wollaston  
Rubidium  Rb 37 85.47 1861 Bunsen, Kirchhoff  
Ruthenium Ru 44 101.07 1845 Klaus  
Rutherfordium Rf 104 261* 1969  Ghiorso, e al.  
Samarium Sm 62 150.35 1879 Boisbaudran  
Scandium  Sc 21 44.956 1879 Nilson  
Seaborgium Sg 106 266* 1974  Ghiorso, e al.  
Selenium Se  34 78.96 1817 Berzelius  
Silicon  Si 14 28.086a 1823 Berzelius  
Silver (argento) Ag 47 107.868b a.C sconosciuto  
Sodium Na 11 22.9898 1807 Davy
Strontium Sr 38 87.62 1790 Crawford  
Sulfur (zolfo) S 16 32.064a a.C sconosciuto  
Tantalum Ta 73 180.948  1802 Ekeberg  
Technetium  Tc  43 99** 1937 Perrier, Segre
Tellurium  Te 52 127.60 1782  Von Reichenstein  
Terbium  Tb  65 158.9324 1843 Mosander
Thallium Tl 81 204.37 1861 Crookes  
Thorium Th  90 232.038 1828 Berzelius
Thulium Tm 69 168.934 1879 Cleve  
Tin (stagno) Sn 50 118.69  a.C  sconosciuto  
Titanium   Ti 22 47.90  1791  Gregor  
Tungsten (Wolfram) W 74 183.85 1783 d'Elhujar  
Uranium  U 92 238.03  1789 Klaproth  
Vanadium  V 23  50.942  1830 Sefstrom  
Xenon Xe  54 131.30 1898  Ramsay, Travers  
Ytterbium  Yb 70 173.04 1878 Marignac  
Yttrium  Y 39 88.905 1794  Gadolin  
Zinc  Zn  30  65.37 a.C  sconosciuto  
Zirconium  Zr  40 91.22 1789  Klaproth  

fonte:  http://www.gorpaderno.it/Pagine/Elementi%20Chimici.htm

 

Numeri di ossidazione degli elementi chimici più comuni, riferiti all’ossigeno e all’idrogeno.
I numeri di ossidazione indicano il numero di elettroni che l’elemento è in grado di acquistare o di cedere o di mettere a comune con altri elementi. Il numero di ossidazione positivo sta ad indicare che l’elemento in questione è meno elettronegativo dell’elemento preso come riferimento, quando è negativo sta ad indicare che l’elemento in questione è più elettronegativo rispetto a quello di riferimento.

 

Elemento

Simbolo

Numero di ossidazione rispetto all’ossigeno

Numero di ossidazione rispetto all’idrogeno

Idrogeno

H

+1

0

Litio

Li

+1

+1

Sodio

Na

+1

+1

Potassio

K

+1

+1

Berillio

Be

+2

+2

Magnesio

Mg

+2

+2

Calcio

Ca

+2

+2

Stronzio

Sr

+2

+2

Bario

Ba

+2

+2

Boro

B

+3

+3

Alluminio

Al

+3

 

Carbonio

C

+2, +4

-4

Silicio

Si

+4

 

Stagno

Sn

+2, +4

 

Piombo

Pb

+2, +4

 

Azoto

N

+1, +2, +3, +4, +5

-2, -3

Fosforo

P

+3, +5

-3

Arsenico

As

+3, +5

-3

Antimonio

Sb

+3, +5

-3

Bismuto

Bi

+3

 

Ossigeno

O

0

-2

Zolfo

S

+2, +4, +6

-2

Fluoro

F

-1

-1

Cloro

Cl

+1, +3, +5, +7

-1

Bromo

Br

+1, +3, +5

-1

Iodio

I

+1, +5, +7

-1

Cromo

Cr

+2, +3, +6

 

Manganese

Mn

+2, +4, +6, +7

 

Ferro

Fe

+2, +3

 

Cobalto

Co

+2, +3

 

Nichel

Ni

+2, +3

 

Rame

Cu

+1, +2

 

Argento

Ag

+1

 

Zinco

Zn

+2

 

Cadmio

Cd

+2

 

Mercurio

Hg

+1, +2

 

 

N. B. Il numero di ossidazione di un elemento rispetto a se stesso è zero perché atomi uguali hanno uguale elettronegatività.

Fonte: http://www.itcgmerendino.it/public/Appunti/Numeri_di_ossidazione.doc

 

Elementi chimici

Nomenclatura dei composti chimici inorganici (F: cap. 1):
Le regole di nomenclatura qui riportate sono ricavate dal documento redatto nel 1971 dalla Unione Internazionale di Chimica Pura ed Applicata (IUPAC).
Gli elementi sono raccolti nella Tavola Periodica, dove sono rappresentati da un simbolo, costituito da una o due lettere, di cui la prima maiuscola e la seconda, quando c'è, minuscola. Attorno al simbolo dell'elemento possono essere raccolti quattro diversi numeri: 1) In alto a sinistra il numero di massa (A), cioè il numero di protoni e neutroni. 2) In basso a sinistra il numero atomico (Z), cioè il numero di protoni. 3) In alto a destra la eventuale carica, positiva o negativa, dello ione derivato dall'elemento. 4) In basso a destra, il numero di atomi della molecola.
Gli elementi sono divisi in metalli (quelli che si trovano alla sinistra, nella Tavola Periodica, della diagonale dal boro all'astato) e non metalli ( quelli che si trovano alla destra della medesima diagonale). Vicino alla diagonale si trovano i semi-metalli di caratteristiche intermedie fra metalli e non metalli.
Gli isotopi di un elemento, conservano il nome e il simbolo dell'elemento stesso, con, a sinistra in alto, il numero di massa. Se scritto per esteso , il nome di un isotopo reca, fra parentesi e senza spazio, il numero di massa. Per esempio: carbonio(12), uranio(235) ecc. Solo l'idrogeno possiede tre isotopi che hanno, storicamente, tre nomi diversi: idrogeno(1), deuterio o idrogeno(2) con simbolo D, trizio o idrogeno(3) di simbolo T.
Gli ossidi: sono composti che tutti gli elementi, eccetto il fluoro, formano con l'ossigeno. Si dividono in ossidi basici, ossidi acidi o anidridi e ossidi anfoteri.

Ossidi basici:
Sono composti binari tra l'ossigeno e un metallo, ossia un elemento a sinistra della diagonale boro astato. La formula di questi ossidi si ottiene scrivendo prima il simbolo del metallo, seguita da quello dell'ossigeno (p.e. MgO ossido di magnesio). Ciascun simbolo reca un pedice a destra che indica il numero di atomi presenti nel composto (p.e. Fe2O3); il numero 1 non si scrive. Secondo la nomenclatura classica, il nome viene formato facendo precedere la parola ossido alla preposizione di e facendo seguire il nome del metallo (p.e. MgO ossido di magnesio). Se il metallo presenta due numeri di ossidazione si adoperano i suffissi -oso e ico per indicare, rispettivamente, il numero di ossidazione più basso e più alto (p.e.SnO ossido stannoso e SnO2 ossido stannico). Secondo la nomenclatura IUPAC, è necessario esplicitare il numero di atomi di metallo e quelli di ossigeno presenti nella formula del composto. A questo scopo si usano i prefissi mono-, di, tri ecc.. Per esempio l'ossido Fe2O3 è detto triossido di diferro.

 

Ossidi acidi o anidridi:
Gli ossidi acidi o anidridi sono composti tra l'ossigeno e i non metalli, oppure tra l'ossigeno e un metallo con stato di ossidazione elevato (4,5,6,7). La loro nomenclatura segue le regole degli ossidi metallici.

Idrossidi (o idrati):
Derivano, almeno formalmente, dagli ossidi metallici per reazione con acqua:
Na2O  +  H2O  ⇄      2NaOH
Il nome di questi composti si ottiene facendo precedere la parola idrossido ( o idrato) al nome del metallo.

Idracidi:
Sono composti dell'idrogeno con gli alogeni, il cianuro e i calcogeni. Il loro nome corrente è formato dalla parola acido seguita dal nome dell'elemento con il suffisso -idrico. Nella nomenclatura IUPAC si usa il nome dell'anione  (desinenza -uro) seguita da di idrogeno.

 

Gli ossiacidi:
Si ottengono, almeno formalmente per somma di acqua alle rispettive anidridi:
N2O3  +  H2O  ⇄  2HNO2
Secondo la nomenclatura classica lo stato di ossidazione del non metallo viene precisato come segue:

  1. Mediante il suffisso ico per gli elementi che formano un solo ossiacido (p.e. acido carbonico H2CO3);
  2. Mediante il suffisso oso (stato di ossidazione minore) e ico (stato di ossidazione maggiore), per gli elementi che formano due ossiacidi (p.e. acido nitroso HNO2 e nitrico HNO3);
  3. Mediante la combinazione crescente di prefissi e suffissi in ordine crescente di stato di ossidazione: ipo -oso, oso, ico, per -ico, per gli elementi che possono formare quattro ossiacidi

(p.e. ipocloroso, cloroso, clorico, perclorico).
Nella nomenclatura IUPAC il numero di atomi viene indicato mediante l'uso dei prefissi mono (che si può omettere), di-, tri-, ecc. (p.e. acdo triossifosforico H3PO3, acido tetrossifosforico H3PO4, acido eptossodifosforico H4P2O7 ecc. Quando dagli acidi si ottengono i corrispondenti anioni, per perdita di uno o più ioni idrogeno, nella nomenclatura classica la desinenza dell'anione deriva dal corrispondente ossiacido -ato deriva da ico, ito da -oso ecc. Secondo la IUPAC il nome dell'anione si ricava dall'acido aggiungendovi la desinenza -ato. P.e. ClO- e l'anione monossiclorato: E' evidente la semplificazione della IUPAC, ma, di fatto, questa nomenclatura è tutt'altro che entrata nell'uso comune.

Sali:
Almeno formalmente i sali derivano dagli acidi per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con atomi di metalli (o cationi poliatomici).
I sali prendono il nome dal corrispondente anione, seguito dalla preposizione di seguita dal nome del metallo. La corrispondenza delle desinenze è, al solito, -ico -ato; -oso -ito; idrico -uro.
P.e. KMnO4: nomenclatura classica permanganato di potassio, nomenclatura IUPAC tetraossimanganato di potassio.

Sali idrati:
Quando la molecola di un sale è accompagnata da un certo numero di molecole di acqua, il sale viene chiamato sale idrato, e il suo nome viene ottenuto come per gli altri sali, precisando il pentaidrato; nomenclatura IUPAC: tetraosso solfato di rame (II) pentaidrato.numero delle molecole di acqua. Es. CuSO4.5H2O: (nomenclatura classica) solfato rameico

 

http://www.chimica.unipd.it/mario.acampora/pubblica/L49.doc

 

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