Dermatosi solari e da luce artificiale
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Dermatosi solari e da luce artificiale
DERMATOSI SOLARI E DA LUCE ARTIFICIALE
Nel caso di esposizione ai raggi Ultravioletti B (UVB 280-320 nm) o agli Ultravioletti A (UVA 320-340 nm) una cute normale reagisce con aspetti acuti e cronici. Tali aspetti sono osservabili in tutti gli esposti, ma in alcuni individui suscettibili con cute chiara si presenteranno a più basse esposizioni.
Effetti acuti e cronici
Tra gli effetti acuti si ricorda l’eritema solare caratterizzato da eritema, edema e talora formazione di vescicole e bolle mentre tra gli effetti cronici si riporta l’invecchiamento precoce della cute esposta che tende ad essere secca, anelastica e raggrinzita e la potenziale formazione di tumori cutanei.
Esposizioni professionali
Le occupazioni svolte in outdoor che espongono i lavoratori ai raggi UV sono classicamente quelle agricole, forestali, ittiche, edili etc., mentre l’esposizione a sorgenti UV artificiali riguarda principalmente i saldatori, ricercatori universitari, tecnici ospedalieri e infermieri, addetti a centri estetici e solarium.
Fototossicità
L’esposizione ad un agente fotosensibilizzante può rendere un soggetto normale artificialmente suscettibile all’irradiazione ultravioletta visibile. Una reazione fototossica si elicita in presenza di un agente fotosensibile e dell’adeguata sorgente: esempi di agenti fotosensibili (sistemici e da contatto) sono elencati nella tabella seguente con accanto le occupazioni correlate.
Agenti |
Occupazioni a rischio |
Sistemici |
Tutti gli esposti ad alto rischio agli UV |
Topici |
Distillatori e asfaltatori |
Fonte: http://www.medicocompetente.it/files/documenti/67-Dermatosi-Professionali.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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