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I NEI
I nei sono delle piccole formazioni scure (di colore dal marrone al nero), piane o in rilievo, presenti sulla pelle di tutte le persone, in numero variabile da poche unità sino a qualche centinaio. I nei costituiscono quindi un aspetto normale ed innocuo della pelle. Una minoranza è presente sin dalla nascita (2%), mentre altri nei si sviluppano durante la prima metà della vita. Di regola hanno piccole dimensioni: un diametro inferiore ai 6 millimetri. Talvolta un neo può trasformarsi in un melanoma, un tumore maligno che compare quasi esclusivamente sulla cute. E' necessario allora imparare a conoscere i propri nei e tenerli sotto controllo perchè questa è la migliore forma di prevenzione. Inoltre, occorre sapere che circa la metà dei melanomi compare direttamente sulla pelle sana (non deriva cioè dalla trasformazione di un neo) e che la causa è spesso costituita da una eccessiva esposizione ai raggi del sole.
Come si manifestano i melanomi
Il melanoma si vede, ma non sempre dà dei fastidi, come dolore, anche se è molto sviluppato. Bisogna imparare a conoscere e ricordare le caratteristiche più importanti che servono a riconoscere precocemente la trasformazione di un neo già esistente in un melanoma o la pericolosità di un nuovo neo.
Per ricordarsi più facilmente può essere utile imparare questa regola:
Un melanoma si presenta con:
- A come ASIMMETRIA della lesione
- B come BORDI irregolari, frastagliati, a ''carta geografica''
- C come COLORE policromo (nero, bruno, rosso, rosa)
- D come DIMENSIONE superiore a 6 millimetri
- E come EVOLUZIONE PROGRESSIVA: la lesione tende a crescere, ad allargarsi (raddoppia in 3-6 mesi) Nessuno deve trascurare segni come quelli descritti, ma nessuno si deve allarmare inutilmente. E' bene allora sapere che i bambini e i ragazzi al di sotto dei 15 anni di regola non sviluppano il melanoma. Inoltre, non tutte le ''macchie'' che insorgono sulla pelle di un adulto sono melanomi: spesso si tratta di lesioni benigne.
Fonte: http://www.massimoparisi.it/docs/Dermatologia%20(elementi%20base%20-%20Corsi%20professionali%20per%20Parrucchiere%20ed%20Estetiste)/Dermatologia%20(elementi%20base).doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
I nevi: quelle piccole imperfezioni della pelle. |
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Dal punto di vista clinico, i nevi melanocitari possono presentarsi con aspetti diversi: si distinguono in nevi piani o lentigginosi, nevi cupoliformi del volto o di Miescher, nevi peduncolati del tronco o di Unna, nevi di Spitz, che insorgono tipicamente nell’infanzia prevalentemente al volto, nevi di Reed, più frequenti agli arti inferiori delle adolescenti e giovani adulte, nevi blu, frequenti al volto e agli arti e caratterizzati da un colore blu verdastro, nevi displastici o di Clark, che sono nevi piani o appena rilevati, spesso numerosi, di colorito non uniforme e di forma spesso irregolare. Raramente i nevi sono presenti alla nascita (nevi congeniti), più spesso insorgono in giovane età fino a 20/30 anni (nevi acquisiti). Possono aumentare molto lentamente in dimensione o rilievo e queste modificazioni, che sono da considerare fisiologiche, ossia normali, hanno il significato di “maturazione” del nevo. Hanno, di regola, dimensioni inferiori a 6 mm. L’importanza dei nevi, che peraltro sono da considerare formazioni benigne, è riconducibile al loro rapporto con il melanoma, tanto che alcuni nevi possono simularlo. D’altra parte il melanoma può essere associato al nevo o nascere su di esso. Il melanoma è il tumore maligno che origina dai melanociti, le cellule da cui dipende la colorazione della pelle e che si trovano nello strato più profondo dell’epidermide. Si tratta di un tumore molto aggressivo, la cui frequenza è in netto aumento in tutto il mondo. Nei giovani di età inferiore ai 15 anni è molto raro. Compare soprattutto tra i 30 e i 60 anni, con una leggera prevalenza nel sesso femminile, dove è spesso localizzato agli arti inferiori; nei maschi è più frequente al tronco. |
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Oggi si tende a considerare fattori predisponenti alla malattia la carnagione chiara, l’appartenenza a famiglie in cui si sono verificati più casi di melanoma, la presenza di numerosi nevi congeniti o acquisiti di grandi dimensioni. Dibattuto è invece il ruolo dell’esposizione alla luce solare. Sembra che non sia tanto la prolungata esposizione durante il corso della vita a rappresentare un fattore di rischio importante per l’insorgenza del melanoma, quanto l’esposizione intermittente e intensa soprattutto in età infantile (bagni di sole estivi in spiaggia). Il melanoma è un tumore che nasce nella pelle e che può crescere sia in superficie, che in profondità. Le cellule che lo compongono possono staccarsi da tale zona e, attraverso la circolazione linfatica, raggiungere i linfonodi della regione del corpo dove si trova il melanoma (in genere linfonodi delle ascelle, inguine, collo), oppure, attraverso la circolazione sanguigna, raggiungere qualsiasi organo (fegato, polmoni, ossa, cervello) e lì formare una nuova massa tumorale (metastasi). Il rischio che il melanoma possa diffonde e dare metastasi è tanto maggiore quanto più esso è spesso. Lo spessore sopra il quale il rischio aumenta è 1 mm. Il melanoma è perciò guaribile solo se viene asportato chirurgicamente nella sua fase iniziale, quando è ancora confinato negli strati più superficiali della pelle.
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autore: Prof. Francesco Di Domenicantonio
Fonte: http://www.istitutofermiverona.it/giornalini/giornalino%20febbraio%20on%20line/7%20I%20nevi.doc
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