Dizionario enciclopedico dal termine Belgioioso a Besate

 

 

 

Dizionario enciclopedico dal termine Belgioioso a Besate

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

 

Dizionario enciclopedico dal termine Belgioioso a Besate

 

Belgioióso Comune in provincia di Pavia (5.188 ab., CAP 27011, TEL. 0382).

Belgiràte Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (510 ab., CAP 28040, TEL. 0322).

Belgorod Città (300.000 ab.) della Russia, capoluogo della provincia omonima.

Belgràdo Capitale della Serbia (1.470.000 ab.), situata alla confluenza della Sava con il Danubio nella pianura del Danato. Durante la prima guerra mondiale fu completamente demolita dai bombardamenti; poco è sopravvissuto della bella città vecchia e oggi è sostanzialmente una città dall'aspetto moderno. È il principale centro politico e culturale del paese con l'università, la biblioteca nazionale e l'Accademia di Scienze e Arti. Vi sono fabbriche di autoveicoli, tessili, della carta, della gomma e meccaniche. La città sorge nel luogo della romana Singidunum; il nome attuale, che significa "città bianca", le fu assegnato dai bizantini nell'XI sec. Ha un aeroporto internazionale, un attivo porto fluviale ed è un importante svincolo ferroviario e stradale. 
Battaglia di Belgrado 
Fu condotta tra impero ottomano e Austria. Le truppe austriache guidate da Eugenio di Savoia sconfissero i turchi (1717) e occuparono la città.

Belgrano, Manuel (Buenos Aires 1770-1820) Militare e politico argentino. Nel 1810 fu a capo della guerra d'indipendenza contro gli spagnoli.

Bèlice Fiume (77 km) della Sicilia. Nasce dai monti dominanti la piana degli Albanesi e sfocia nel canale di Sicilia. Il suo maggior affluente è il cosiddetto Braccio Sinistro del Belice. La valle del Belice è stata sconvolta nel 1968 da un terremoto che ha provocato gravi danni e distrutto numerosi centri.

Belinskij, Vissarion Grigorevic (Sveaborg, Helsinki 1811-San Pietroburgo 1848) Critico letterario russo. Tra le opere Meditazioni letterarie (1834) e Sguardo sulla letteratura russa (1846).

Belisàrio (500 ca.-Costantinopoli 565) Generale di Giustiniano. A capo dell'esercito vinse i vandali in Africa (534) e gli ostrogoti in Italia (535-540). Venne ingiustamente accusato di complotto contro l'imperatore ma fu presto riabilitato.

Belitung Isola (105.000 ab.) dell'Indonesia, capoluogo Tanjungpandan.

Belize Stato dell'America centrale, confina a nord con il Messico, a ovest e a sud con il Guatemala e si affaccia a est sul Mar delle Antille. Il paese occupa la parte sudorientale della penisola dello Yucatan; la costa è bassa, sabbiosa, ricca di lagune e zone paludose; davanti a essa una barriera corallina (la seconda del mondo per dimensioni) scorre fra isole e isolotti (le principali sono Turneffe e Ambergris Cay). 
Nell'interno a sud si eleva la zona collinare dei monti Maya (Victoria Peak 1.122 m). 
La pianura è percorsa da numerosi fiumi, tra cui il Belize, il New River e l'Hondo che traccia il confine settentrionale con il Messico. 
Il clima è di tipo subtropicale, caldo e molto umido. 
La capitale è Belmopan (6.000 ab.), ricostruita nell'interno dopo essere stata completamente distrutta dall'uragano Hattie nel 1961. 
Sulla costa sorge invece la città più popolosa, Belize City (50.000 ab.), importante centro commerciale, capitale fino al 1970. 
Le principali risorse sono lo sfruttamento delle foreste (che coprono il 44% del territorio e offrono cedro, mogano e chicle) e l'agricoltura: agrumi, banane e zucchero vengono largamente esportati, destinati al mercato interno sono invece cereali e ortaggi. 
Di una certa importanza l'industria, soprattutto quella manifatturiera. 
Colonia britannica dal 1862 al 1964, divenuta Belize nel 1973, il paese ha ottenuto l'indipendenza nel 1981. Attualmente, dopo le elzioni del 1998, è al governo il partito unitario del popolo guidato da S. Musa. 
Abitanti-215.000 
Superficie-22.965 km2 
Densità-9,4 ab./km2 
Capitale-Belmopan 
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth 
Moneta-Dollaro del Belize 
Lingua-Inglese, spagnolo, creolo-inglese 
Religione-Cattolica, con forte minoranza anglicana

Bell Telephone Laboratories Gruppo americano di laboratori che svolgono ricerca in diversi settori delle telecomunicazioni. È controllato dall'American Telephone and Telegraph Company.

Bell, Alexander Graham (Edimburgo 1847-Baddek, Nuova Scozia 1922) Inventore statunitense. Di origine inglese, studiò approfonditamente la fisiologia degli organi vocali dedicandosi alla fonetica, dopo aver lasciato gli studi musicali giovanili; con l'intento di studiare un dispositivo in grado di far udire i sordi, realizzò e avviò le prime applicazioni del telefono nel 1876. La paternità dell'invenzione del telefono fu però contestata dall'italiano Antonio Meucci.

Bell, Gertrude Margaret Lowthian (Washington Hall, Durham 1868-Baghdad 1926) Archeologa e viaggiatrice inglese. Tra le opere, The Desert and the Sowa (1907) e Amurath to Amurath (1911), testimonianza dei numerosi viaggi effettuati in Siria, Palestina, Arabia e in Asia Minore per compiere studi archeologici.

Bell, paràlisi di Paralisidel nervo facciale causata da una lesione funzionale nervosa.

bèlla, sf. 1 Donna bella; fidanzata. fu lasciato dalla sua bella. 2 Partita di spareggio. dopo due incontri in parità si rese necessaria la bella. 3 Bella copia. <> brogliaccio. 
  sf. 1 belle, beauty. 2 (copia) fair copy. 3 (spareggio) decider, final game. 
  lat. bellus, grazioso.

Bèlla Comune in provincia di Potenza (2.789 ab., CAP 85051, TEL. 0976).

Bella addormentata nel bosco, La Balletto in tre atti di P. I. Cajkovskij (San Pietroburgo, 1890). 
Bella addormentata nel bosco, La 
Favola contenuta nella raccolta I racconti di mia madre l'Oca di Ch. Perrault (1697). 
Bella addormentata nel bosco, La 
Film d'animazione, americano (1959). Regia di Clyde Geronimi. Produzione di Walt Disney. Titolo originale: Sleeping Beauty.

Bella brigata, La Film drammatico, francese (1936). Regia di Julien Duvivier. Interpreti: Jean Gabin, Viviane Romance, Charles Vanel. Titolo originale: La belle équipe

bèlla di giórno, loc. sost. f. (pl. bèlle di giórno) Nome comune del Convolvulus tricolor.

Bella di giorno Film drammatico, francese (1968). Regia di Luis Buñuel. Interpreti: Catherine Deneuve, Jean Sorel, Michel Piccoli. Titolo originale: Belle de jour

bèlla di nòtte, loc. sost. f. (pl. bèlle di nòtte) Nome comune della Mirabilis jalapa, una pianta dai fiori gialli-rossi che si aprono nelle ore notturne.

Bella e la bestia, La Film d'animazione, americano (1992). Regia di Gary Trousdale e Kirk Wise. Titolo originale: The Beauty and the Beast

Bella Elena, La Opera buffa in tre atti di J. Offenbach, libretto di H. Meilhac e L. Halévy (Parigi, 1864). Caricatura della guerra di Troia e dell'opera lirica, il lavoro fu uno dei più grandi successi dell'opera buffa.

Bella estate, La Raccolta di romanzi di C. Pavese (1949). Il titolo della raccolta corrisponde a quello del primo dei tre romanzi brevi in essa contenuti (gli altri sono Il diavolo sulle colline e Tra donne sole). Si tratta di tre romanzi ambientati nella città di Torino, tre romanzi di giovanili passioni amorose, di entusiasmi e di sconfitte, ma soprattutto di scoperta della città e del suo squallore, anche morale, appena temperato da qualche visione campestre che l'autore fa brillare qua e là.

Bella scontrosa, La (Divertimento) Film commedia, francese (1991). Regia di Jacques Rivette. Interpreti: Michel Piccoli, Jane Birkin, Emmanuelle Béart. Titolo originale: La Belle Noiseuse

bèlla védova, loc. sost. f. (pl. bèlle védove) Nome comune dell'Hermodactylus tuberosus, pianta detta anche bocca di lupo.

belladònna, sf. Estratto ottenuto dalle foglie e dalle radici della pianta omonima.

Bellàgio Comune in provincia di Como (3.012 ab., CAP 22021, TEL. 031).

bellaménte, avv. 1 In modo garbato ma deciso. 2 Con baldanza. ~ spavaldamente.

Bellàno Comune in provincia di Lecco (3.326 ab., CAP 22051, TEL. 0341).

Bellànte Comune in provincia di Teramo (6.296 ab., CAP 64020, TEL. 0861).

Bell'Antonio, Il Romanzo di V. Brancati (1949). Secondo in ordine di tempo della cosiddetta trilogia del gallismo (insieme a Don Giovanni in Sicilia e Paolo il caldo) è ritenuta l'opera più valida di Brancati. Protagonista della vicenda è Antonio Magnano, il bellissimo, l'ideale conquistatore e dominatore di donne e uomini, che alla prova dei fatti non si rivelerà all'altezza delle aspettative dei suoi compaesani. Un incidente da nulla, che per lui è una tragedia, lo precipita nella vergogna e nell'angoscia. 
Bell'Antonio, Il 
Film drammatico, italiano (1960). Regia di Mauro Bolognini. Interpreti: Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Pierre Brasseur.

Bellària-Igèa Marìna Comune in provincia di Rimini (12.813 ab., CAP 47041, TEL. 0541). Centro turistico e balneare della riviera adriatica. Gli abitanti sono detti Bellariesi.

Bellary Città (201.000 ab.) dell'India, nello stato di Karnataka.

Bellatrix Stella di colore blu bianco, facente parte della costellazione di Orione; è al terzo posto per luminosità nella sua costellazione, avendo magnitudine 1,7.

bellavìsta, sf. 1 Bella veduta. ~ panorama. 2 Di preparazione culinaria servita con gelatina e numerosi decorativi contorni.

belle époque, loc. sost. f. invar. Periodo che va dalla fine dell'Ottocento all'inizio della prima guerra mondiale, caratterizzato, nell'ambito della borghesia, da benessere economico e vita spensierata.

Bellègra Comune in provincia di Roma (3.134 ab., CAP 00030, TEL. 06).

Bellerofónte Personaggio mitologico. Eroe greco cui venne donato da Poseidone Pegaso, il cavallo alato, grazie al quale uccise la Chimera e si batté contro le Amazzoni e i migliori guerrieri lici; fu infine accolto tra gli dei.

Bellessort, André (Laval 1866-Parigi 1942) Poeta, romanziere e critico francese. Durante i suoi frequenti viaggi in America meridionale, Estremo Oriente ed Europa settentrionale si fece portavoce della cultura francese e raccolse spunti e testimonianze per opere come Chili et Bolivie (1897), La Roumainie contemporaine (1905), Le nouveau Japon (1918) e Reflets de la vieille Amérique (1923). Nel 1926 divenne collaboratore del Journal des Débats e segretario della Revue des Deux Mondes e nel 1935 entrò a far parte dell'Académie Française. Altre sue opere di notevole interesse sono Sur les grands chemins de la poésie classique (1914), Virgile, son oeuvre et son temps (1920), Etudes et figures (1921), Balzac (1924), Essai sur Voltaire (1925), Sainte-Beuve (1927), Victor Hugo, essai sur son oeuvre (1930) e Dix-huitième siècle et Romantisme (1941).

bellétta, sf. Fanghiglia, melma.

bellétto, sm. 1 Crema o cosmetico per il trucco del viso. 2 Artifizio stilistico. ~ orpello.

bellézza, sf. 1 Giudizio estetico con il quale si apprezza e ammira la bellezza di una cosa, di una persona o di un discorso, qualità di ciò che è bello. ~ leggiadria. <> laidezza. 2 Persona o cosa bella. ~ splendore. <> squallore. 
  sf. beauty. 
Nel giudizio estetico il soggetto è la cosa giudicata e la bellezza che si esprime o si nega è predicato e logica. Il bello è il predicato positivo, mentre il brutto è il predicato negativo cioè il contrario del bello. Il predicato privativo, riferito a un qualsiasi soggetto, indica l'estraneità al giudizio estetico. Il giudizio estetico può derivare dai sensi o dall'intelletto. La bellezza è una qualità che si riferisce a ogni cosa e diventa fondamentale nell'arte. Un quadro, un romanzo o uno spettacolo possono essere giudicati belli anche se rappresentano cose e soggetti brutti, azioni turpi e argomenti spiacevoli. Un'opera d'arte è molto bella per la sua forma e non per il suo argomento o la materia di cui è fatta. 
Kant cercò di rendere oggettivo il concetto di bellezza, sostenendo che il bello è soggettivo e non è quindi una qualità della cosa giudicata ma anche universale, cioè non dipendente dagli interessi individuali.

Bellezza del diavolo, La Film fantastico, francese/italiano (1950). Regia di René Clair. Interpreti: Gérard Philipe, Michel Simon, Simone Valère. Titolo originale: La beauté du diable

Bellézza, Dàrio (Roma 1944-1996) Poeta e scrittore. Laureatosi in lettere, esordì con il romanzo breve L'innocenza (1970). Tra le opere poetiche Invettive e licenze (1971), Morte segreta (1976, Premio Viareggio), Libro d'amore (1982) e Libro di poesia (1990). Fra i romanzi Lettera da Sodoma (1972), La morte di Pasolini (1981), L'amore felice (1986) e Proclama sul fascino (1996). Nella sua prosa come nella sua poesia, entrambe caratterizzate da uno stile vivace, è rilevabile una prevalenza di toni autobiografici.

Belli e perdenti Romanzo di L. Cohen (1966).

Bèlli, Giusèppe Gioacchìno (Roma 1791-1863) Poeta dialettale romano. Fondatore dell'Accademia Tiberina, impiegato dapprima come funzionario del governo pontificio, scrisse ben 2.279 Sonetti in romanesco (1819-1847), nei quali dipinse, con toni che vanno dall'ironia alla satira, dall'avvilimento al fatalismo, vita e abitudini del popolo romano (specie dell'aristocrazia) a lui contemporaneo. Poco apprezzato in patria, fu lodato da Gogol e da Sainte-Beuve; la critica ha iniziato ad apprezzare la sua poesia solo negli ultimi decenni. Belli occupa un posto di primo piano nel romanticismo europeo per il suo realismo e per l'introduzione di un'audace novità e varietà di temi.

bellicìsmo, sm. Atteggiamento di chi crede di risolvere i problemi internazionali con la forza. ~ militarismo. <> pacifismo.

bèllico, agg. Riguardante la guerra. <> guerresco, militare. <> pacifico.

bellicóso, agg. 1 Che ama la guerra. 2 Combattivo. ~ battagliero. <> remissivo.

belligerànte, agg., sm. e sf. Che, chi è in stato di belligeranza. ~ guerreggiante. <> neutrale.

belligerànza, sf. La condizione, dal punto di vista del diritto internazionale, di uno stato in guerra con un altro.

bellìgero, agg. Bellicoso.

bellimbùsto, sm. Uomo ricercato nel vestire, fatuo e galante. ~ damerino, ganimede, vagheggino, cicisbeo. <> straccione.

Bellini, Giovanni => Giambellino

Bellìni, Lorènzo (Firenze 1643-1704) Medico e scrittore. Espose i propri studi di anatomia, che lo portarono a scoprire la struttura del rene, nell'opera Exercitatio anatomica de structura et usu renum pubblicata postuma nel 1723. Si cimentò anche nel campo letterario scrivendo, tra l'altro, un poema sulla terra dei buccheri, Bucchereide, rimasto incompiuto.

Bellìni, Vincènzo (musica) (Catania 1801-Puteaux, Parigi 1835) Musicista e compositore, tra i maggiori operisti europei. Sia il nonno che il padre erano musicisti di professione, perciò il giovane Vincenzo ricevette un primo insegnamento in ambito familiare. Nel 1819 il comune di Catania gli offrì una borsa di studio per il conservatorio di Napoli. A Napoli fu allievo di N. Zingarelli; in questa città venne rappresentata al teatro San Carlo l'opera Bianca e Fernando (1826) che attirò su di lui l'attenzione dell'impresario milanese Barbaja. Nel 1827, su invito di Barbaja, compose l'opera Il pirata, che ricevette un'accoglienza trionfale al teatro alla Scala di Milano. Allontanandosi d cattolici e protestanti, condotrdi e Rossini, Bellini amplificò la componente lirica e melodica (guadagnandosi l'appellativo di cigno di Catania). Nella sua pur breve vita, oltre alle opere già citate compose La straniera (1829), Zaira (1829), I Capuleti e i Montecchi (1830), La sonnambula (1831), Norma (1831), Beatrice di Tenda (1833), I puritani (1835).

Bellìni, Vincènzo (numismatica) (Gambulaga, Ferrara 1708-Ferrara 1783) Numismatico. Sacerdote e studioso, ha lasciato importanti opere di numismatica, tra le quali Delle monete di Ferrara (1761).

Bellìno Comune in provincia di Cuneo (234 ab., CAP 12020, TEL. 0175).

Bellinzàga o Berinzàga Lomàzzi, Isabèlla Cristìna (Milano 1551-1624) Mistica. Fu collaboratrice di san Carlo Borromeo. Ha lasciato un Breve compendio intorno alla perfezione cristiana, redatto in collaborazione con Achille Gagliardi e pubblicato nel 1611.

Bellinzàgo Lombàrdo Comune in provincia di Milano (3.102 ab., CAP 20060, TEL. 02).

Bellinzàgo Novarése Comune in provincia di Novara (8.140 ab., CAP 28043, TEL. 0321).

Bellinzóna Città (17.000 ab.) svizzera, capoluogo del Canton Ticino dal 1803 (ted. Bellenz). Situata sul Ticino, è dominata da tre imponenti castelli del XV sec.

Bellissima Film drammatico, italiano (1951). Regia di Luchino Visconti. Interpreti: Anna Magnani, Walter Chiari, Gastone Renzelli.

Bellissimo novembre, Un Romanzo di E. Patti (1967).

Bellìzzi Comune in provincia di Salerno (12.350 ab., CAP 84092, TEL. 0828).

bèllo, agg., avv. e sm. agg. 1 Che è dotato di bellezza. ~ avvenente. <> sgraziato. 2 Moralmente buono. le belle maniere; giovane di belle speranze, che può aspirare a un futuro radioso; farsi bello con le fatiche altrui, attribuirsene i meriti. 
avv. 1 Adagio adagio, lemme lemme. 2 In modo approssimato. 
sm. 1 Ciò che per aspetto esteriore o per qualità intrinseche provoca impressioni gradevoli. 2 Tempo sereno, bello. 
mi ci volle del bello e del buono per calmarlo, molta fatica. 
  agg. 1 beautiful. 2 (uomo) handsome. 3 (aspetto) good-looking. 
  lat. bellus, grazioso.

Bello, Andrés (Caracas 1781-Santiago del Cile 1865) Poeta venezuelano. Recatosi a Londra al seguito di S. Bolivar, nel 1810 divenne segretario nelle ambasciate di Cile e Colombia. Rimase in Inghilterra fino al 1829, traducendo Byron e Hugo e scrivendo Alocución a la Poesia (1823) e Silvas americanas (1826). Poi tornò in America e si stabilì in Cile, dove pubblicò la Gramática de la lengua castellana (1847) e la Filosofia del entendimiento, sua ultima opera.

Bellòcchio, Màrco (Piacenza 1939-) Regista cinematografico. Diresse I pugni in tasca (1965), Salto nel vuoto (1969), Il diavolo in corpo (1985), La condanna (1991) e Il sogno della farfalla (1994). Per la televisione la serie Sogni infranti (1995).

bellòccio, agg. Che ha un tipo di bellezza semplice e non particolarmente raffinata.

Bellóna (geografia) Comune in provincia di Caserta (4.894 ab., CAP 81041, TEL. 0823).

Bellóna (mitologia) Personaggio mitologico. Sorella o moglie di Marte, divinità romana della guerra.

Bellónci, Marìa (Roma 1902-1986) Scrittrice. Tra le opere Tu vipera gentile (1972) e Rinascimento privato (1985).

Bellosguàrdo Comune in provincia di Salerno (1.165 ab., CAP 84020, TEL. 0828).

Bellòtto, Bernàrdo (Venezia 1720-Varsavia 1780) Pittore e incisore. Tra le opere Dresda-La piazza del mercato nuovo dalla Moritzstra¡b¡e (1750-1751, Dresda, Gemäldegalerie) e Pirna-Spiazzo all'Obertor, verso la Marienkirche (1753-1755, Dresda, Gemäldegalerie).

Bellow, Saul (Lachine 1915-) Romanziere statunitense di origine canadese. Nei suoi romanzi l'interesse è rivolto particolarmente verso l'indagine del senso di angoscia e di inquietudine presente nella società contemporanea e il conflitto tra individuo e società; ne derivano personaggi insofferenti alle convenzioni. Tra le sue opere, Le avventure di Augie March (1953), La resa dei conti (1956), Il re della pioggia (1958), Herzog (1964), Il pianeta di Mr. Sammler (1970), Il dono di Humboldt (1975), Il dicembre del professor Corde (1981), Ne muoiono più di crepacuore (1987), La sparizione (1989). Nel 1976 ricevette il premio Nobel per la letteratura.

Belloy, Pierre Laurent Buyrette détto Dormont de (Saint Flour 1727-Parigi 1775) Tragediografo francese. Dopo aver abbandonato gli studi di diritto, intraprese la carriera teatrale esibendosi inizialmente come attore e successivamente come autore. Tra le opere, Titus (1758), Zelmire (1762), Le siège de Calais (1765), Gaston et Bayard (1771).

Bellùgi, Pièro (Firenze 1924-) Direttore d'orchestra italiano. Direttore stabile delle orchestre di Oakland e di Portland (1956-1959), dal 1962 è direttore della Scala di Milano.

belluìno, agg. Pertinente a belva; feroce, selvaggiamente brutale. ~ ferino. <> umano.

Bellum lugurthinum Opera di politica di C. G. Sallustio (43-42 a. C.).

bellumóre, o bell'umóre, sm. o loc. sost. m. (pl. bègli umóri) Persona allegra e spiritosa.

bellunése, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Belluno. 
sm. Abitante o nativo di Belluno.

Bellùno Città del Veneto (147,18 km2, 36.000 ab., 383 m, CAP 32100, TEL. 0437), capoluogo dell'omonima provincia, situata sulla riva destra del Piave, nella conca montana della val Belluna, tra le Prealpi venete e le ramificazioni laterali delle Dolomiti. Posta su quella che una volta era la strada d'Alemagna, è importante centro turistico invernale ed estivo; attivi il commercio e l'agricoltura; discrete le industrie del legno, della carta, delle confezioni, dei laterizi, meccaniche e alimentari. Già esistente prima dell'epoca romana, fu sottomessa a longobardi e franchi; divenne libero comune nel medioevo quindi, dal 1404 entrò nell'orbita della Repubblica Veneta, condividendone le sorti. Fu annessa al regno d'Italia nel 1866. È ricca di pregevoli edifici gotici e rinascimentali di stile veneziano, oltre al duomo, iniziato nel XVI sec., con il bel campanile di F. Iuvara e notevoli dipinti di S. Ricci, J. Bassano, Palma il Giovane e altri, il neogotico palazzo del Municipio, la torre civica e il palazzo dei Rettori (1491). 
Provincia di Belluno 
(3.678 km2, 214.000 ab.) Include l'alto bacino del Piave e confina a nord con l'Austria, a est con con la provincia di Udine, a sud con le province di Vicenza e Treviso, a ovest con il Trentino-Alto Adige. Il suo territorio è in prevalenza occupato dalle Alpi: comprende la parte orientale delle Dolomiti (Ampezzo, Cadore, Comelico, Agordino) e le Prealpi Bellunesi. Importanti centri sono Agordo, Cortina d'Ampezzo, Feltre, Pieve di Cadore. L'economia si basa principalmente sull'allevamento, sullo sfruttamento forestale e, nei territori dolomitici del Cadore e dell'Agordino, sul turismo; nella zona vi sono importanti impianti idroelettrici e alcune industrie, tra le quali quelle calzaturiere e degli occhiali e altamente specializzate (elettronica, meccanica di precisione).

bellùria, sf. 1 Bellezza non sostanziale, apparente. 2 Bellezza non naturale, artefatta. 3 Eleganza di cattivo gusto. ~ vistosità.

Bellùsco Comune in provincia di Milano (5.998 ab., CAP 20040, TEL. 039).

Belmondo, Jean-Paul (Neuilly-sur-Seine 1933-) Attore cinematografico francese. Interpretò Fino all'ultimo respiro (1960), Il ladro di Parigi (1967) e Borsalino (1970).

Belmóndo, Stéfania (Vinadio 1969-) Sciatrice di fondo. Vinse tre medaglie olimpiche nel 1992 (oro nella 30 km, argento nella combinata e bronzo nella staffetta 4x5 km); fu campionessa mondiale 1993 (30 km e combinata, argento nella staffetta); si aggiudicò due medaglie di bronzo nelle olimpiadi del 1994 (combinata e staffetta); ai mondiali del 1997 ha vinto la medaglia d'argento (5, 10, 15 e 30 km) e alle olimpiadi 1998 fu seconda nella 30 km.

Belmónte Càlabro Comune in provincia di Cosenza (3.125 ab., CAP 87033, TEL. 0982).

Belmónte Castèllo Comune in provincia di Frosinone (781 ab., CAP 03040, TEL. 0776).

Belmónte dél Sànnio Comune in provincia d'Isernia (1.048 ab., CAP 86080, TEL. 0865).

Belmónte in Sabìna Comune in provincia di Rieti (627 ab., CAP 02020, TEL. 0765).

Belmónte Mezzàgno Comune in provincia di Palermo (9.601 ab., CAP 90031, TEL. 091).

Belmónte Picèno Comune in provincia di Ascoli Piceno (690 ab., CAP 63020, TEL. 0734).

Belmopan Città del Belize (3690 ab.), capitale dello Stato omonimo dal 1970 in sostituzione di Belize City, spesso devastata dai terremoti. Situata al centro del paese, è sede di attività amministrative.

Belo Horizonte Città (2.017.000 ab.) del Brasile sudorientale situata a 850 m di altitudine, capitale dello stato del Minas Gerais. Centro commerciale e industriale (prodotti tessili, alimentari, lavorazione del ferro e del cemento) posta in una regione ricca di materie prime (nichel, ferro, oro e manganese). Fondata nel 1895, divenne capitale dello stato nel 1897 al posto di Ouro Prêto. Vi si trovano un'Accademia di Belle Arti costruita nel 1954, un'università statale e una cattolica e nel quartiere di Pampulha, la cappella di São Francisco, ideata da Oscar Niemeyer, con opere del brasiliano Candido Portinari. Sede di un aeroporto.

belonofobìa, sf. Terrore ossessivo provocato dalla visione di oggetti appuntiti quali, per esempio, gli aghi.

belostòma, sm. (pl.-i) Genere di Insetti Emitteri comprendente cimici sudamericane e asiatiche dalla puntura velenosa che vivono nelle acque dolci.

Below, Otto von (Danzica 1857-Basenhausen 1944) Generale tedesco. Guidò la XIV armata austro-tedesca che sfondò il fronte a Caporetto durante la prima guerra mondiale (1917).

Belpàsso Comune in provincia di Catania (19.183 ab., CAP 95032, TEL. 095). Centro agricolo (coltivazione di nocciole, mandorle e olivi) e industriale (prodotti meccanici e alimentari) alle pendici dell'Etna. Gli abitanti sono detti Belpassesi.

Belsìto Comune in provincia di Cosenza (901 ab., CAP 87030, TEL. 0984).

beltà, sf. 1 Bellezza. ~ avvenenza, fascino. <> bruttezza. 2 Donna di grande bellezza.

Beltà, La Opera di poesia di A. Zanzotto (1968).

Beltràmi, Eugènio (Cremona 1835-Roma 1899) Matematico. Studiò i primi modelli delle geometrie non euclidee, quali spazi e superfici a curvatura costante.

Belucistàn Regione dell'Asia meridionale, tra il fiume Indo, l'Afghanistan, la depressione di Makhran e il monte Arabico. La regione è divisa in due province: capoluoghi Zahedãn e Quetta. Il suo territorio, prevalentemente montuoso e dominato dall'altopiano del Belucistan, è arido e in parte desertico. Le difficili condizioni ambientali hanno reso nomade la popolazione della regione. Le risorse economiche si basano prevalentemente sull'allevamento di cammelli, capre, pecore e, nelle rare zone coltivabili, sulla produzione di cereali e ortaggi. Famosi e pregiati i tappeti. Gli abitanti sono in maggioranza di religione musulmana. Il nome Belucistan deriva dai Beluchi, popolo emigrante proveniente dall'altopiano iraniano.

belùga, sm. invar. Nome comune del Delphinapterus leucas o delfino bianco, un mammifero cetaceo odontoceto dei mari polari della famiglia dei Delfinidi. Ha una pinna caudale suddivisa in due lobi e pinne pettorali corte, è privo della pinna dorsale ed è generalmente lungo 5,5-6 m. Per il suo colore è detto anche delfinattero bianco.

Belushi, John (Chicago 1949-Los Angeles 1982) Attore cinematografico statunitense. Interpretò film comico-demenziali quali Animal House (1978), 1941 (1979), Blues Brothers (1980) e I vicini di casa (1981).

bélva, sf. 1 Animale feroce. ~ fiera. 2 Persona disumana. 
  sf. wild animal. 
  lat. belua.

belvedére, sm. Luogo elevato da cui si vede un ampio panorama. ~ poggio. 
  sm. panoramic viewpoint.

Belvedére di Spinèllo Comune in provincia di Crotone (2.935 ab., CAP 88070, TEL. 0962).

Belvedére Lànghe Comune in provincia di Cuneo (358 ab., CAP 12060, TEL. 0173).

Belvedére Marìttimo Comune in provincia di Cosenza (8.914 ab., CAP 87021, TEL. 0985).

Belvedére Ostrènse Comune in provincia di Ancona (2.227 ab., CAP 60030, TEL. 0731).

Belvèglio Comune in provincia di Asti (339 ab., CAP 14040, TEL. 0141).

Belvì Comune in provincia di Nuoro (803 ab., CAP 08030, TEL. 0784).

Belyj, Andrej (Mosca 1880-1934) Pseudonimo di Boris Nikolaevic Bugaev. Poeta, critico letterario e romanziere russo. Laureato in scienze naturali, si dedicò allo studio della filosofia e dell'arte. Tra le opere, le raccolte di versi Oro in azzurro (1904), Cenere (1908), Urna (1909), Cristo è risorto (1918) e La stella (1922), i romanzi Il colombo d'argento (1909), Pietroburgo (1914), Kotik Letaev (1916) e Mosca (1926-1932), e i saggi Il simbolismo (1910), La tragedia dell'opera (1911), Poesia della parola (1922), La maestria di Gogol (1934) e A cavallo di due secoli (1931).

belzebù, sm. Uno degli appellativi del diavolo. ~ demonio.

Belzóni, Giovànni Battìsta (Padova 1778-Gwato, Nigeria 1823) Egittologo. Esplorò la valle dei re a Tebe nel 1817 scoprendo la tomba di Seti I e nel 1818 per primo penetrò nella piramide di Chefren.

Bèma Comune in provincia di Sondrio (149 ab., CAP 23010, TEL. 0342).

Bèmbo, Bonifàcio (Brescia ca. 1420-not. fino al 1477) Pittore e miniatore. Legato alla cultura del gotico internazionale, lavorò principalmente per gli Sforza, a Milano, Pavia e Cremona. Tra le sue opere di sicura attribuzione sono i Tarocchi (ca. 1440, Bergamo, Accademia Carrara) e i Ritratti di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti (1469, Cremona, Chiesa di Sant'Agostino).

Bèmbo, Piètro (Venezia 1470-Roma 1547) Poeta e prosatore. Studiò a Firenze, Messina e Padova. Dal 1506 al 1512 fu alla corte di Urbino. Nel 1512 entrò nella carriera ecclesiastica. Nel 1530 ebbe l'incarico di bibliotecario e storico ufficiale della repubblica di Venezia. Nel 1539 fu nominato cardinale da papa Paolo III. Tra le opere, sono da ricordare Rime (1530), Prose della volgar lingua (1525) e Rerum Veneticarum Libri XII (una storia di Venezia in dodici libri, del 1551). Nelle Prose della volgar lingua viene proposta per l'uso letterario una lingua modellata sulla produzione dei grandi scrittori toscani del Trecento (Dante, Petrarca e Boccaccio). Di questa lingua, Bembo stabilisce le regole di ortografia e di grammatica. L'influenza dell'opera fu enorme e determinò la particolare impronta aulica e letteraria che caratterizza tuttora l'italiano scritto.

bemòlle, sm. Segno che abbassa di un semitono le note cui si applica. 
  sm. flat.

Bemporad-Marzocco Casa editrice fiorentina specializzata in letteratura per ragazzi. Fondata da Felice e Alessandro Poggi nel 1840, rimase R. Bemporad e F. fino al 1938 per assumere solo dopo la denominazione Marzotto. Negli anni '70 è stata assorbita dalla Giunti.

ben, sm. invar. Parola presente nella lingua ebraica e in alcuni dialetti arabi che significa "figlio". Viene usata nei nomi di persona per indicare la discendenza.

bén alzàto, o benalzàto, inter. e sm. inter. Saluto che viene rivolto a una persona che si è appena alzata da letto. 
sm. Nella locuzione dare il benalzato, salutare in questo modo qualcuno.

Ben Arous Città (52.100 ab.) della Tunisia, capoluogo del governatorato omonimo.

bén arrivàto, o benarrivàto, inter. e sm. inter. Saluto rivolto a una persona appena arrivata. 
sm. Nella locuzione dare il benarrivato, accogliere qualcuno con questo saluto.

bén creàto, o bencreàto, agg. 1 Dabbene. ~ beneducato. <> maleducato. 2 Creato per il bene.

Ben Hur Romanzo di L. Wallace (1880).

Ben Jelloun, Tahar (Fez 1944-) Poeta marocchino. Tra le opere Cicatrici del sole (1972), La preghiera dell'assente (1981), La notte sacra (1987, premio Goncourt), A occhi bassi (1990), Corrotto (1994) e Nadia (1996).

Ben Nevis Cima (1.343 m) più elevata della Gran Bretagna.

Ben Zvi, Isaac (Poltawa 1884-Gerusalemme 1963) Politico israeliano. Di origine russa, organizzò il movimento sionista, firmò la dichiarazione d'indipendenza d'Israele il 14 maggio 1948 e fu quindi eletto presidente della repubblica (1952-1963).

benaccètto, agg. Gradito. ~ benvenuto. <> inviso.

Benàco Il nome classico del lago di Garda.

Benadir Regione (520.000 ab.) della Somalia, capoluogo Mogadiscio.

benamàto, agg. Che è molto amato. ~ adorato. <> aborrito.

Benares Città sacra per gli indù dell'Unione Indiana (793.000 ab.), nello stato di Uttar Pradesh, sul fiume Gange presso la confluenza del Gomati. Il suo nome hindi è Varanasi. Nodo stradale e ferroviario, possiede anche un aeroporto. La città, di antichissime origini, è centro religioso e di culto indù; ogni anno è meta di pellegrinaggio per la cerimonia della purificazione nel fiume. Molti i templi (circa 1.500) e i luoghi di culto. È centro commerciale, industriale e artigianale (tappeti, tessuti pregiati, gioielli, broccati); è anche centro culturale con tre università.

benarrivàto, agg. e sm. Benvenuto.

Benàssi, Doménico (Sorbolo 1891-Bologna 1957) Attore teatrale. Interpretò egregiamente Goldoni, Molière e Shakespeare.

benaugurànte, agg. Che è di buon augurio.

Benavente, Jacinto (Madrid 1866-1954) Drammaturgo. Tra le opere Il nido altrui (1894) e Gli interessi creati (1907).

benché, cong. Sebbene. ~ quantunque. 
  cong. although.

benchmark Nel linguaggio informatico indica il test che viene eseguito per valutare le prestazioni hardware e software di un elaboratore.

Benckiser, anomalìa di Difettosa inserzione del cordone ombelicale la cui estremità si allarga a ventaglio.

bènda, sf. Striscia di garza, tela usata per fasciare ferite o fratture. ~ fascia, striscia. 
  sf. 1 bandage. 2 (per gli occhi) blindfold. 
  german. binda.

Benda, Julien (Parigi 1867-1956) Saggista. Tra le opere Il tradimento dei chierici (1927) e Discorso alla nazione europea (1933).

bendàggio, sm. Atto del bendare; insieme delle bende con cui si effettua una medicazione. 2 Fasciatura che protegge le mani e i polsi del pugile sotto i guantoni. 
  sm. bandage.

bendàre, v. tr. 1 Fasciare con bende. ~ medicare. 2 Coprire gli occhi con delle bende per impedire di vedere. 3 Nascondere la verità. bendare gli occhi a qualcuno
  v. tr. 1 to bandage. 2 (gli occhi) to blindfold. 
  deriv. da benda.

bendatùra, sf. Operazione del bendare; fasciatura.

benderèlla, sf. Denominazione di un organo o di una parte di un organo avente la forma di striscia una allungata. 
Benderelle ottiche 
I cordoni bianchi che si trovano agli angoli posteriori del chiasma ottico.

Bendery Città (130.000 ab.) della Moldavia.

bendir, sm. invar. Strumento musicale arabo a percussione dalla forma simile a quella di un piccolo tamburo. Viene utilizzato per accompagnare danze e canti oppure la musica di un flauto di canna.

bendispósto, agg. Favorevole a qualcosa o qualcuno. <> maldisposto. 
  agg. well-disposed.

Bendix, Vincent (Moline, Illinois 1882-1945) Inventore statunitense. Fondatore delle società Bendix Brake (1912) e Bendix Aviation (1926), ideò un sistema di avviamento dei veicoli e un sistema di frenatura sulle quattro ruote.

bène, agg., avv., inter. e sm. agg. Di alta levatura sociale. 
avv. 1 In modo buono, giusto, corretto. <> ingiustamente. 2 Con valore rafforzativo pure, proprio. 3 In modo soddisfacente. 4 In espressioni esclamative esprime consenso. 
inter. 1 Esprime soddisfazione, ammirazione, entusiasmo. 2 Si usa per introdurre o concludere un discorso. 
sm. 1 In generale, tutto ciò che è buono, ha valore, dignità, pregio e prezzo. 2 Opera buona. 3 Nella visione cristiana, Dio, fine ultimo dell'uomo. 4 Amore, persona amata. 5 Ciò che soddisfa un bisogno. 6 Proprietà. 7 Vantaggio. <> danno. 
  avv. well; (bene o male) somehow; (né bene né male) so-so; (un uomo per bene) a respectable man; (fare del bene a qualcuno) to do somebody a good turn. sm. 1 good. 2 (proprietà, pl.) goods; (beni mobili) movable property; (beni immobili) real estate; (beni di consumo) consumer goods. 
Nel linguaggio moderno è indicato con il termine valore. In questa accezione, bene è anche la bellezza, l'amore, un'azione buona o la virtù umana. Ugualmente usato con lo stesso significato è il termine buono. All'interno della specificazione, si colloca il riferimento alla morale, cioè ai costumi e ai comportamenti umani: in questo caso il bene è soggetto dell'etica. 
In economia indica un'entità che procura utilità, vantaggio o soddisfa un'esigenza materiale o un bisogno dell'essere umano. 
Nella filosofia platonica è il principio da cui scaturiscono le idee e l'essere: esso dà valore agli oggetti conoscibili ed è sorgente dell'essere dentro e fuori dell'uomo. Nella epicurea è la condizione personale di quieto appagamento delle brame umane; il pensiero cristiano nel Sommo Bene ravvisa il Dio; per Kant è la conformità tra volontà individuale e legge universale. 
In diritto si definisce bene tutto ciò che può divenire oggetto di diritto; si può trattare anche di beni non commerciabili, come quelli demaniali, o soltanto ideali, come il diritto d'autore, i diritti al nome, al marchio ecc., che si definiscono beni immateriali. I beni possono essere mobili o immobili, in relazione alla loro trasportabilità o meno; materiali e immateriali, privati e pubblici, semplici e composti. Le cose che tutti possono avere a disposizione in quantità infinita (res communes omnium), come la luce naturale e l'aria, non sono beni tutelati giuridicamente. Fino al 1975 esistevano i cosiddetti beni parafernali, cioè quelli appartenenti alla moglie, separati da quelli del marito; la legge 19 maggio 1975 del nuovo diritto di famiglia, ha abrogato questo istituto.

Bene! Poema di V. V. Majakovskij (1927).

Bene Beraq Città (121.200 ab.) di Israele, nelle vicinanze di Tel Aviv.

Bène Làrio Comune in provincia di Como (314 ab., CAP 22010, TEL. 0344).

bène pùbblico (lega del) Lega che venne istituita nel 1465 dai grandi feudatari francesi che si opponevano al re Luigi XI, accusandolo di essere autoritario e di commettere soprusi contro la chiesa e i nobili.

Bène Vagiènna Comune in provincia di Cuneo (3.193 ab., CAP 12041, TEL. 0172).

Benedétti, Arrìgo (Lucca 1910-Roma 1976) Giornalista e saggista. Tra le opere Tempo di guerra (1934) e Paura all'alba (1945).

Benedétti, Mario (Paso de los Toros 1920-) Poeta uruguaiano. Tra le opere La tregua (1959) e Poesie di altri (1974).

Benedetti, Vincent (Bastia 1817-Parigi 1900) Diplomatico francese. Nel 1860 trattò con il conte di Cavour la cessione della Savoia e di Nizza alla Francia. Fu ambasciatore a Torino fino al 1864.

benedettìno, agg. e sm. agg. Di San Benedetto da Norcia; che si riferisce a un ordine monastico di S Benedetto. 
sm. 1 Appartenente a un ordine benedettino. 2 Persona molto erudita e paziente.

benedétto, agg. 1 Che ha ricevuto la benedizione. <> maledetto. 2 Santo. 3 Felice, propizio. giornata benedetta. 4 In espressioni di ringraziamento o di rimprovero benevolo. benedetto ragazzo, vuoi proprio farti cacciare? 
  agg. holy, blessed.

Benedétto Nome di papi e antipapi. 
Benedetto I 
(?-579) Papa dal 575 al 579. 
Benedetto II 
(?-Roma 685) Papa nel 684 e 685. 
Benedetto III 
(?-Roma 858) Papa dall'855 all'858. 
Benedetto IV 
(?-Roma 903) Papa dal 900 al 903. 
Benedetto V 
(?-Amburgo 965) Papa nel 964 e 965. 
Benedetto VI 
(?-Roma 974) Papa nel 973 e 974. 
Benedetto VII 
(?-Roma 985) Papa dal 975 al 985. 
Benedetto VIII 
(?-Roma 1024) Papa dal 1012 al 1024. Teofilatto, dei conti di Toscolo, con l'appoggio dell'imperatore Enrico II, che incoronò nel 1014, prevalse sui Crescenzi, e operò per la riforma del clero. 
Benedetto IX 
(?-1055?) Teofilatto, nipote di Benedetto VIII, papa dal 1032 al 1044, anno in cui fu cacciato da una sollevazione appoggiata dai Crescenzi. Riprese poi la tiara ad anni alterni (1045, 1047-1048). 
Benedetto X (antipapa) 
Giovanni, vescovo di Velletri, antipapa nel 1058 e 1059. Fu scomunicato e dovette riconoscere Niccolò II. 
Benedetto XI 
(Treviso 1240-Perugia 1304). Niccolò di Boccassio, succedette nel 1303 a Bonifacio VIII come papa, e tentò di riavvicinare il papato alla Francia. Si oppose agli spirituali
Benedetto XII 
(Saverdun 1280 ca.-Avignone 1342) Jacques Fournier, fu papa dal 1334 al 1342. Confermò la residenza ad Avignone e disciplinò benedettini e frati minori. 
Benedetto XIII (antipapa) 
(1342?-Valenza 1424) Pedro de Luna, fu antipapa dal 1394 al 1417 ad Avignone. Succedette a Clemente VII durante lo scisma d'occidente. 
Benedetto XIII 
(Gravina di Puglia 1649-Roma 1730) Pierfrancesco Orsini, fu papa dal 1724 al 1730. Figlio di Ferrante Orsini, a soli ventidue anni venne nominato cardinale. Debole in politica estera, non riuscì a realizzare un progetto di riforma nello stato della chiesa. 
Benedetto XIV 
(Bologna 1675-Roma 1758) Prospero Lambertini, fu papa dal 1740 al 1758. Scrittore brillante ed erudito, fu protettore delle arti, fu abile in politica europea e difese la dottrina della chiesa. 
Benedetto XV 
(Genova 1854-Roma 1922) Giacomo Della Chiesa, papa dal 1914. Definì la prima guerra mondiale un'inutile strage e tolse il veto all'attività politica ufficiale dei cattolici in Italia. Emanò il Codice di diritto canonico (1917).

Benedétto da Milàno (Attivo a Vigevano, not. 1504-1511) Creatore di arazzi. Tra le opere Serie dei Mesi (su cartoni del Bramantino, ca. 1504-1509, Milano, Castello Sforzesco).

Benedétto da Nòrcia (Norcia 480-Montecassino 547) Santo fondatore dei benedettini. Appartenente a una famiglia di nobili origini, compì i suoi studi a Roma poi si ritirò in un monastero a Vicovaro, da dove se ne andò per la mancanza di disciplina che vigeva nella comunità. Fu poi a Subiaco e Montecassino (529), ove vi fece costruire il noto monastero e nel 540 istituì la Regola benedettina (ora et labora). Fondò dodici monasteri nella valle dell'Aniene. Si festeggia il 21 marzo.

benedìcite, inter. e sm. invar. inter. 1 Termine della liturgia con la quale si invita a benedire. 2 Parola usata per la benedizione dei pasti. 3 Formula di saluto con la quale un monaco benedettino più giovane si rivolge a uno più anziano. 
sm. 1 Il momento della liturgia nella quale si invita a benedire. 2 Il momento in cui si invita a benedire un pasto.

Benedict, Ruth (New Jork 1887-1948) Antropologo statunitense. Nel 1934 scrisse Modelli di cultura. Diede importanza al sostrato affettivo e ideologico che plasma le istituzioni e i comportamenti di una società.

benedìre, v. tr. 1 Pronunciare una benedizione. ~ maledire. 2 Lodare, esaltare. 3 Invocare la protezione di Dio. Dio vi benedica, per l'aiuto che mi avete dato! 
  v. tr. to consecrate, to bless. 
  lat. benedicere, dir bene di.

benedizionàle, sm. Libro in cui sono raccolte formule di benedizioni.

benedizióne, sf. 1 Il benedire. 2 Grazia, favore. ~ fortuna. <> disgrazia. la pioggia fu una benedizione per le campagne arse dal sole. 3 L'ultima parte delle funzioni nelle chiese cattoliche. 
  sf. blessing. 
  lat. benedictio,-onis, deriv. da benedicere.

beneducàto, agg. Che ha ricevuto una buona educazione e ha maniere garbate. <> maleducato 
  agg. 1 well-mannered. 2 well-brought-up.

benefattóre, agg. e sm. Che, chi fa del bene al prossimo. ~ filantropo. <> egoista. 
  lat. tardo benefactor,-oris, deriv. da benefacere benificare.

Benefiàl, Màrco (Roma 1684-1764) Pittore. Allievo di Lamberti, fu uno dei primi artisti della corrente neoclassica. Tra le opere, la Morte di S. Agnese nella chiesa della SS. Trinità, la Flagellazione nella chiesa delle Stimmate e i due dipinti su tela dedicati alle Storie di S. Margherita da Cortona (1732, Roma, S. Maria in Aracoeli).

beneficàre, v. tr. Far del bene a qualcuno. ~ assistere. <> danneggiare.

beneficènte, agg. Benefico. <> malefico.

beneficènza, sf. Forma di aiuto ad attività private e volontarie dei cittadini, enti e istituti religiosi. ~ carità. 
  sf. charity. 
  lat. beneficentia, deriv. da beneficus benefico. 
Il cristianesimo incominciò a esortare i ricchi a dare quello che essi avevano di superfluo ai poveri, cercando di superare le diseguaglianze sociali, secondo il precetto evangelico ama il prossimo tuo come te stesso. Con l'affermarsi del cristianesimo, la beneficenza si diffuse e si diede al clero il compito di gestirla e amministrarla. Beneficenza furono le donazioni in denaro e in immobili gestite dal clero; nel V sec. a Roma i vescovi iniziarono la costruzione di ospizi per aiutare i pellegrini. 
Nel medioevo furono associazioni laiche a occuparsene, sotto il controllo della Chiesa. Nella seconda metà del XV sec., soprattutto in Francia, l'opera della Chiesa ebbe un periodo di crisi e nel secolo successivo si diede allo Stato il compito di occuparsi delle opere di beneficenza. Si riorganizzarono i Monti di Pietà, nati nel Quattrocento, e furono aperti anche orfanotrofi. Nacquero nuovi ordini religiosi (teatini, barnabiti, gesuiti, figlie della carità di San Vincenzo di Paola). Per tutto il Seicento e verso la fine del Settecento le forme assistenziali crebbero con l'apertura di centri per non abbienti. 
Nel 1601 in Inghilterra il Poor Law dava alle parrocchie la funzione di aiutare i poveri. Con l'illuminismo iniziò la discussione sulla natura del volontariato e ben presto s'introdusse il concetto di assistenza come dovere morale. Con la rivoluzione francese le opere di beneficenza furono riorganizzate. Nel 1793 la Convenzione abolì l'elemosina privata e fece confluire in un fondo comune tutti i fondi di beneficenza. Attualmente al concetto di beneficenza volontaria si è affiancato quello di assistenza sociale gestita dallo Stato.

beneficiàre, v. intr. Ricevere un beneficio. ~ avvantaggiarsi. 
  v. intr. to take advantage of, to benefit from. 
  lat. mediev. beneficiare.

beneficiàrio, agg. e sm. agg. Che fruisce di un beneficio. 
sm. Persona in favore della quale si compie un atto o si rilascia un titolo.

beneficiàta, sf. 1 Rappresentazione teatrale il cui introito va a profitto di uno o più attori. 2 Periodo di tempo durante il quale la sorte favorisce più volte la stessa persona.

beneficiàto, agg. e sm. agg. e sm. Che, chi è titolare di un beneficio ecclesiastico. 
sm. 1 Chi ha ricevuto un vantaggio, un beneficio. ~ raccomandato. 2 Colui a cui viene attribuita una beneficiata o una serata d'onore.

benefìcio, sm. 1 Atto del beneficiare. 2 Vantaggio. <> perdita. 
  sm. 1 benefit. 2 (vantaggio) advantage. 3 (con beneficio d'inventario) with reservations. 
  lat. beneficium, comp. da bene bene + ficium, da facere fare. 
Nel diritto romano era un vantaggio che i singoli richiedevano in concessione all'autorità. Nel medioevo indicava la concessione di terreno come compenso di servizi; insieme al vassallaggio era alla base del rapporto feudale. 
Beneficio d'inventario 
Procedimento per cui l'erede può tenere distinto il proprio patrimonio da quello del defunto procedendo all'inventario dei beni ereditati. 
Benefici di legge 
Espressione che indica un vantaggio concesso a certi imputati dopo che è stata pronunziata la sentenza di condanna; può indicare la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale e/o la concessione della sospensione condizionale della pena. 
Beneficio ecclesiastico 
Complesso di beni stabilmente destinati al mantenimento del titolare di un ufficio sacro ammesso dallo stato (vescovadi, parrocchie, canonicati ecc.).

benèfico, agg. 1 Che fa bene. 2 Dedito a opere di bene. ~ caritatevole. <> avaro. ha un cuore benefico. 3 Provvidenziale, positivo, vantaggioso. ~ giovevole. <> deleterio. pioggia benefica
  agg. 1 beneficial. 2 (beneficenza) charitable. 
  lat. beneficus.

benefìzio e derivati => "benefìcio e derivati"

Benèlli, Sèm (Prato 1877-Zoagli, Genova 1949) Drammaturgo. Tra le opere La cena delle beffe (1909) e Paura (1947).

Benelux Nome dell'unione doganale tra Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, operante dal 1° gennaio 1948 e successivamente trasformata in accordo di integrazione economica (1960). Nacque per istituire una tariffa doganale unica tra i tre paesi, tesa a facilitare la circolazione e lo scambio di merci e prodotti e una politica estera comune.

benemerènza, sf. Merito acquisito. ~ riconoscimento. <> demerito. 
  sf. merit.

benemèrito, agg. e sm. Che, chi si è acquistato meriti. ~ encomiabile. <> indegno. 
  agg. meritorious. 
  lat. bene meritus, p.p. di bene mereri bene meritare.

beneplàcito, sm. Consenso. ~ autorizzazione. <> disapprovazione.

benèssere, sm. 1 Stato prospero di salute. ~ appagamento. <> disagio. 2 Agiatezza. ~ prosperità. <> indigenza. 
  1 welfare, well-being. 2 comfort. 
  da bene + essere. 
Economia del benessere 
Teoria che tratta degli effetti delle diverse politiche economiche sulla prosperità della società moderna, ossia mirante a indagare i fattori attraverso i quali sia possibile aumentare il benessere, inteso come una certa misura di beni sociali non esclusivamente materiali. A tale scopo è stato definito in modo abbastanza preciso il concetto di benessere individuale, mentre resta controverso quello di benessere collettivo. Secondo il pensiero utilitarista, il benessere della collettività può essere calcolato mediante la somma algebrica di quello degli individui che compongono la collettività stessa. Tuttavia tale teoria non tiene minimamente conto della distribuzione del benessere, giustificando quindi quelle politiche economiche che, pur di ottenere il benessere generalizzato della popolazione, inducono uno stato di bisogno in alcune minoranze. Altre correnti di pensiero non si discostano molto da quello utilitarista oppure arrivano alla dimostrazione dell'inesistenza del benessere collettivo. L'attuale metro economico utilizzato per misurare il benessere collettivo è il reddito nazionale lordo o netto. Questa grandezza non permette di evidenziare la distribuzione della ricchezza o l'eventuale presenza di minoranze povere. È tuttavia possibile ipotizzare che un aumento del reddito nazionale porti a un aumento del benessere medio della collettività, con vantaggi anche per le classi meno abbienti.

benestànte, sm. e sf. Che vive agiatamente. ~ abbiente, agiato. <> nullatenente. 
  sm. e sf. well-off, well-to-do.

benestàre, sm. invar. 1 Benessere. 2 Esplicita e formale approvazione. ~ beneplacito, consenso. <> divieto. 
  sm. 1 consent, authorization. 2 approval.

Benestàre Comune in provincia di Reggio Calabria (2.462 ab., CAP 89030, TEL. 0964).

Benét, Stephen Vincent (Bethlehem, Pennsylvania 1898-New York 1943) Poeta e narratore statunitense. Autore di ispirazione epica, vinse due volte il premio Pulitzer: nel 1929 con il poema John's Brown body (Il corpo di John Brown) e nel 1944 con Western Star (Stella dell'ovest, 1943).

Benetton Azienda tessile e commerciale veneta con sede a Ponzano Veneto. Fondata dai fratelli Benetton nel 1965, è divenuta società per azioni negli anni '70, nel 1986 è entrata nella Borsa italiana e nel 1988 è stata quotata all'estero.

Benetùtti Comune in provincia di Sassari (2.292 ab., CAP 07010, TEL. 079).

Benevèllo Comune in provincia di Cuneo (419 ab., CAP 12050, TEL. 0173).

Benevènto Città della Campania (129,96 km2, 65.000 ab., 135 m, CAP 82100, TEL. 0824), capoluogo dell'omonima provincia, posta su di un colle alla confluenza dei fiumi Sabato e Calore. Importante nodo di comunicazione e di scambi commerciali. Industria e commercio hanno subito un apprezzabile incremento negli ultimi anni: nuovi insediamenti, per la lavorazione del legno, birrifici ecc., si sono aggiunti a quelli già esistenti (molini, pastifici, fabbriche di liquori). Anticamente si chiamava Maleventum; dopo la battaglia contro Pirro (275 a. C) da cui uscirono vittoriosi, i romani le mutarono il nome in Beneventum. Rasa al suolo dai goti, nel 571 divenne centro del ducato che qui fondarono i longobardi. Nel 1051 si mise sotto la protezione della chiesa per ricevere una difesa contro gli attacchi normanni. Fino al 1860, anno in cui entrò nel regno d'Italia, rimase quasi ininterrottamente di proprietà della Santa Sede. 
Provincia di Benevento 
(2.071 km2, 301.000 ab.) Il suo territorio, solcato dal fiume Calore, è in prevalenza montuoso e collinoso. Diffusa l'agricoltura (olivi, vigneti, cereali, frutta, tabacco) e l'allevamento. 
Battaglie di Benevento 
Una fu quella vinta dai romani contro Pirro (275 a. C.), in seguito alla quale venne deciso l'odierno nome della città. L'altra pose fine al dominio svevo in Italia e si svolse tra Carlo d'Angiò e Manfredi di Svevia nel 1266; Manfredi fu sconfitto e morì sul campo.

benevolènza, sf. 1 Buona disposizione d'animo verso qualcuno. <> malevolenza. 2 Indulgenza, favore specifico in rapporti gerarchici. 
  lat. benevolentia.

benevolménte, avv. In modo benevolo.

benèvolo, agg. 1 Ben disposto verso qualcuno. <> avverso. 2 Favorevole, indulgente. <> inflessibile. 
  agg. 1 benevolent well-disposed. 2 (favorevole, indulgente) indulgent.

benfàtto, agg. 1 Ben formato fisicamente. ~ armonico. <> malfatto. 2 Compiuto bene.

Benfica Società polisportiva di Lisbona. È nota soprattutto per la sezione calcistica che ha vinto la coppa dei Campioni nel 1961 e nel 1962.

bengàla, sm. Fuoco d'artificio variamente colorato.

Bengàla Regione (214.000 km2) dell'Asia meridionale, divisa tra l'India e il Bangladesh, con capitale Calcutta che si estende sul delta dei fiumi Gange e Brahmaputra. Il Bengala è una delle regioni più popolate dell'India e del mondo. La densità media raggiunge gli 800 ab/km2. Il suo territorio, a eccezione della parte settentrionale montuosa dell'Himalaya, è prevalentemente costituito da una fertile pianura alluvionale. Le acque dei fiumi e il clima monsonico caratterizzato da piogge abbondanti, consentono un'agricoltura intensiva, basata fondamentalmente sulla coltivazione del riso, con due raccolti all'anno. Altre risorse agricole sono la canna da zucchero, il thè e la juta. Diffuso anche l'allevamento di elefanti, bovini e baco da seta. Nella regione si trovano miniere di carbone. La popolazione è prevalentemente induista. Nel secolo scorso, durante l'occupazione dell'India, gli inglesi contribuirono a diffondere in questa zona la coltivazione della juta, pianta da cui si trae una fibra tessile che viene poi lavorata industrialmente e che ha economicamente irrobustito l'economia della regione. 
Bengala, golfo del 
Golfo dell'oceano Indiano, tra l'isola di Sri Lanka (Ceylon), l'India e la penisola indocinese.

Bengàla Occidentàle Stato federato (68.000.000 ab.) dell'India, capitale Calcutta.

bengalìno, sm. Nome commerciale attribuito a Uccelli Passeriformi africani appartenenti a generi diversi della famiglia dei Ploceidi, tutti caratterizzati da un piumaggio variopinto.

Bengàsi Città (446.200 ab.) della Libia, capitale dello stato e capoluogo del baladiya omonimo. Porto commerciale e della pesca sul Mediterraneo, nel golfo della Sirte. Sede di un'università e di un aeroporto. Di origine greca, fu distrutta dai vandali e ricostruita nel XV secolo; il suo sviluppo si è accelerato durante l'occupazione italiana e soprattutto dopo la scoperta dei vicini giacimenti petroliferi che hanno dato impulso all'economia cittadina. Altre risorse economiche sono le industrie chimiche, l'agricoltura (frumento, agrumi, ortaggi, datteri e tabacco), la pesca (tonno e sardine) e l'allevamento.

Bengbu Città (450.000 ab.) della Cina, nell'Anhui.

Bengkulu Città (147.000 ab.) dell'Indonesia, sull'isola di Sumatra, capoluogo della provincia omonima.

bengòdi, sm. Paese immaginario di abbondanza. ~ cuccagna.

Benha Città (116.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato di Qalyzbîya.

Ben-Hur Film d'avventura, americano (1959). Regia di William Wyler. Interpreti: Charlton Heston, Jack Hawkins, Stephen Boyd. Titolo originale: Ben-Hur

Beni Fiume (970 km) della Bolivia. Nasce dalle Ande e confluisce nel fiume Mamoré. 
Beni 
Dipartimento (252.000 ab.) della Bolivia, capoluogo Trinidad.

Beni Suêf Città (152.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo.

beniaminìti Denominazione degli israeliti che discendono da Beniamino.

beniamìno, sm. 1 Figlio prediletto. 2 Persona che gode di particolare predilezione. <> cenerentola.

Beniamìno Personaggio biblico, ultimo figlio di Giacobbe e Rachele. Fu capostipite dell'omonima tribù di Israele cui appartennero Geremia, Saul e l'apostolo Paolo.

Benìgni, Robèrto (Misericordia, Arezzo 1952-) Attore e regista cinematografico. Nato artisticamente come cabarettista irriverente e dissacrante, esordì in televisione nello sceneggiato Le sorelle Materassi (1972), ma fu con le trasmissioni Onda libera (1976) e L'altra domenica (1976) che ottenne un notevole successo. Come attore ha interpretato Berlinguer ti voglio bene (1977) di G. Bertolucci, Chiedo asilo (1979) di M. Ferreri, Il pop'occhio (1981) di R. Arbore. Come regista e interprete ha diretto Tu mi turbi (1982), Non ci resta che piangere (1984), Il piccolo diavolo (1989), Johnny Stecchino (1991), Il mostro (1994), La vita è bella (1998, tre premi Oscar 1999 fra cui quelli come miglior attore e miglior film straniero).

benignità, sf. 1 Qualità di benigno. 2 Indulgenza, clemenza.

benìgno, agg. 1 Benevolo. ~ affabile. <> maldisposto. commissione benigna, ben disposta. 2 Di natura non letale. ~ curabile. <> inguaribile. tumore benigno
  agg. 1 kind, kindly. 2 (med.) benign. 3 (commissione) favourable. 
  lat. benignus, comp. da bene + gignere generare.

Beni-Mellal Città (95.000 ab.) del Marocco, capoluogo della provincia omonima.

Benin Repubblica dell'Africa occidentale, confina a nord con il Burkina e il Niger, a est con la Nigeria e a ovest con il Togo, si affaccia a sud sul golfo di Guinea nell'oceano Atlantico. 
Il paese disposto longitudinalmente da nord a sud si affaccia al mare con un breve tratto di costa con molte lagune; procedendo verso l'interno il territorio si innalza gradualmente e raggiunge un'altitudine di 800 m (massiccio dell'Atakora) verso il confine con il Burkina. 
Il fiume principale che percorre il paese da nord a sud per 450 km è l'Ouémé che sfocia nella laguna di Nokouè. Altri corsi scendono paralleli all'Ouémé; tra questi il Momo che traccia nella sua parte inferiore il confine con il Togo. L'area settentrionale del paese interessa il bacino del Niger per 150 km. Il Niger stesso traccia il confine con l'omonimo stato; numerosi i suoi affluenti, tra cui l'Alivori e il Mèkrou. 
Il clima varia sensibilmente tra la costa e l'interno; sulla costa è tipicamente guineiano, ovvero caldo umido con due stagioni piovose (da marzo a luglio e da settembre a ottobre). L'interno invece presenta un clima cosiddetto sudanese, più asciutto e con escursioni termiche giornaliere e stagionali assai più marcate. 
Capitale è Portonovo, città di vecchio stampo africano. Molto attiva è anche Cotonou, moderno porto e rilevante centro commerciale. 
All'interno sorge Parakou importante mercato agricolo. 
La popolazione è composta da più di sessanta gruppi che si possono dividere in guineiani al sud (i fon, i più numerosi, gli yoruba, gli adja) e sudanesi al nord. 
Il paese è assai povero e l'economia si basa su un'agricoltura limitata a una coltura principale, la palma da olio; minore importanza hanno il cotone, il caffè e il cacao. 
Di una certa importanza l'allevamento e la pesca. 
L'industria è quella tipica di trasformazione dei prodotti agricoli; la principale risorsa naturale del sottosuolo è il petrolio, scoperto (1982) nelle acque territoriali. 
STORIA Nel XVI sec. si formano alcuni principati, in particolare quello di Porto Novo, Allada e Abomey. L'espansione, nei secoli successivi, di questi primi principati, determina la creazione del regno Dan Homé che trae gran parte delle proprie entrate dalla tratta degli schiavi. Nel XIX sec. cresce l'influenza francese malgrado gli sforzi del re Glélé e del figlio Béanzin, fatto prigioniero nel 1894. Il Dahomey, colonia inclusa nell'Africa Occidentale Francese (1895), territorio d'oltremare (1946) e quindi membro della comunità (1958), diventa repubblica indipendente nel 1960. Guidato dal 1972 da Kérékou, diventa nel 1975 la Repubblica Popolare del Benin. Nel 1990, Kérékou, abbandonando ogni riferimento al marxismo-leninismo, avvia la democratizzazione del paese (nuova costituzione che instaura un regime presidenziale). Nell'elezione del 1991, viene battuto da Nicéphore Soglo che gli succede alla guida dello stato. 
Abitanti-5.500.000 
Superficie-112.622 km2 
Densità-49 ab./km2 
Capitale-Porto Novo 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Franco CFA 
Lingua-Francese, idiomi locali 
Religione-Animista, cattolica, musulmana

Benin City Città (213.000 ab.) della Nigeria, capoluogo dello stato di Edo.

benintenzionàto, agg. Che ha buoni propositi. ~ disponibile. <> malintenzionato. 
  agg. well-intentioned.

benintéso, avv. Certamente, naturalmente, come risposta affermativa o rafforzativo. ~ ovviamente. 
  avv. of course.

Benito Cereno Racconto di H. Melville contenuto nell'opera I racconti della veranda (1856).

Benjamin, Walter (Berlino 1892-Port Bou, Spagna 1940) Critico letterario tedesco. Tra le opere Dramma barocco tedesco (1923-1925) e L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica (1936).

Benjedid, Chadli (Bouteldja 1929-) Militare e uomo politico algerino. Fu a capo delle forze armate e presidente della repubblica dal 1979 al 1992.

Benn, Gottfried (Mansfeld, Prussia occidentale 1886-Berlino 1956) Poeta. Tra le opere Morgue (1912) e Poesie statiche (1948).

Bènna Comune in provincia di Biella (1.111 ab., CAP 13030, TEL. 015).

bènna, sf. 1 Macchinario per la presa e lo spostamento di materiali sciolti. 2 Porzione lavorante di macchine per lo spostamento della terra (scavatrici). ~ treggia. 
  lat. benna.

bennàto, agg. Gentile. ~ beneducato. <> villano.

Bennàto, Edoàrdo (Bagnoli 1949-) Cantante e cantautore. Tra le opere Burattino senza fili (1977).

Bennet Disordinata proliferazione del midollo che produce il sangue (morbo di Bennet).

Bennett, James G. (Keith 1795-New York 1872) Giornalista statunitense. Nel 1834 fondò il New York Herald.

Bènni, Stéfano (Bologna 1947-) Scrittore e giornalista. Tra le opere, di impostazione satirica e parodistica, Bar sport (1976), Non siamo stati noi (1978), Il Benni furioso (1979), Terra! (1983), Comici, spaventati guerrieri (1986), Il bar sotto il mare (1987), Baol (1990), La compagnia dei Celestini (1992) e L'ultima lacrima (1994).

Bennóne (1010-1066) Santo, vescovo di Meissen. È il patrono di Monaco di Baviera.

Benoni Città (207.000 ab.) della Repubblica Sudafricana, nella provincia del Transvaal.

Bénoué Dipartimento (448.000 ab.) del Camerun, capoluogo Garoua.

benpensànte, agg., sm. e sf. Che, chi pensa come la maggioranza delle persone; conformista. ~ giudizioso. <> irragionevole.

benportànte, sm. Florido, prosperoso. ~ giovanile. <> malandato.

Bense, Max (Strasburgo 1910-1990) Filosofo tedesco. Si è occupato in particolare di semiotica e di teoria dell'informazione. Tra le opere Estetica (1954-1960).

benservìto, sm. Attestato rilasciato a chi ha servito bene.

bensì, cong. Ma, invece. 
  cong. but rather.

Bentham, Jeremy (Londra 1748-1832) Filosofo. Tra le opere Introduzione ai principi della morale e della legislazione (1789) e Deontologia o scienza della moralità (postumo, 1834).

bènthos, sm. Il complesso degli organismi che vivono sui fondi marini o delle acque interne.

Bentinck, William (Portland 1774-Parigi 1839) Militare e politico inglese. Comandò le forze inglesi nel Mediterraneo dal 1811, fu ministro plenipotenziario in Sicilia, esautorò Ferdinando IV di Borbone e fece approvare dal parlamento siciliano una costituzione liberale nel 1812.

Bentivòglio Comune in provincia di Bologna (4.094 ab., CAP 40010, TEL. 051).

Bentivòglio, Annìbale Signore di Bologna di parte guelfa dal 1443 al 1445.

Bentivòglio, Antòn Galeàzzo Signore di Bologna di parte guelfa (1420).

Bentivòglio, Giovànni I Signore di Bologna di parte guelfa (1401).

Bentivòglio, Giovànni II Signore di Bologna di parte guelfa dal 1463 al 1506. Dovette infine cedere Bologna a papa Giulio II nel 1506.

Bentivòglio, Guìdo (Ferrara 1577-Roma 1644) Ecclesiastico e storico. In qualità di prefetto della congregazione del Sant'Uffizio, nel 1633 pronunziò la condanna di Galileo.

Bentivòglio, Màrco Cornélio (Ferrara 1668-Roma 1732) Cardinale e letterato. Dopo un lungo soggiorno in Francia in qualità di nunzio apostolico, venne eletto cardinale e ottenne l'incarico di ambasciatore del regno di Spagna in Vaticano. Tra le sue opere è da segnalare la traduzione della Tebaide di Stazio.

Bentivòglio, Sànte Signore di Bologna di parte guelfa dal 1446 al 1463.

Bentlage, Margarete zur (Menslage 1891-Garmisch-Partenkirchen 1954) Scrittrice tedesca. Nelle sue opere, ambientate nella terra natale, traspose la naturalezza del mondo contadino, percepito nella vita di ogni giorno, come in Sotto le querce (1933).

bentònico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al bentos.

bentonìte, sf. Tipo di argilla di origine vulcanica.

bentornàto, agg. e sm. agg. Saluto a chi torna. 
sm. Persona bene accolta al suo ritorno.

bèntos, sm. invar. Il complesso di tutti gli organismi, animali o vegetali, fissi o mobili, che vivono o sono legati in qualche modo al fondo marino.

bentrovàto, agg. Si usa come saluto, anche come risposta a "bentornato".

Benue Fiume (1.400 km) dell'Africa occidentale, principale affluente del Niger. 
Benue 
Stato (2.780.000 ab.) della Nigeria, capoluogo Makurdi.

Benùssi, Vittòrio (Trieste 1878-Padova 1927) Psicologo. Introdusse tra i primi la psicologia sperimentale e la psicoanalisi in Italia.

Benveniste, Émile (Aleppo, Siria 1902-Parigi 1976) Linguista francese. Tra le opere Le origini della formazione dei nomi in indoeuropeo (1935) e Problemi di linguistica generale (1966-1974).

Benvenùti, Nìno (Isola d'Istria, Trieste 1938-) Pugile. Fu campione olimpico dei welter (1960), campione mondiale dei medi junior (1965 e 1966) e dei medi (1967-1970).

benvenùto, inter. e sm. inter. Saluto con cui si dimostra di gradire l'arrivo di una persona. 
sm. 1 Nella locuzione dare il benvenuto, accogliere qualcuno con questo saluto; accogliere festosamente. 2 Nella locuzione essere il benvenuto, essere bene accetto.

Benvenuto Cellini Opera in due atti di H. Berlioz, libretto di L. de Wailly e A. Barbier (Parigi, 1838).

Benvenùto, Giórgio (Gaeta 1937-) Politico. Fu segretario generale della UIL dal 1976 al 1992 e per un breve periodo succedette a B. Craxi come segretario del PSI nel 1993.

benvìsto, agg. Visto di buon occhio. ~ benaccetto. <> sgradito.

benvolére, v. tr. Voler bene, stimare.

benvolùto, agg. Caro, amato. ~ benamato. <> detestato.

Benxi Città (768.000 ab.) della Cina, nel Liaoning.

Benz, Karl Friedrich (Karlsruhe 1844-Landenburg, Baden 1929) Inventore tedesco. Fu il costruttore di uno dei primi motori a combustione interna a due tempi nel 1878 e quindi impiantò una delle prime fabbriche di automobili (1883). La prima vettura aveva tre ruote ed era spinta da un motore a quattro tempi. La società di Benz si fuse con la Daimler Motoren Gesellschaft nel 1926.

benzaldèide, sf. Aldeide benzoica.

benzàle, sm. Gruppo bivalente avente formula C6H6CH=.

benzedrìna, sf. Nome commerciale dell'anfetammina.

benzène, sm. Chiamato anche benzolo, è un idrocarburo aromatico di formula C6H6. Si presenta come un liquido incolore, volatile e infiammabile; bolle a + 80,1 °C, solidifica a + 5,5 °C, ha una densità di 0,9. È strutturato ad anello (anello benzenico), con i sei atomi di carbonio e idrogeno disposti ognuno al vertice di un esagono regolare, legati fra loro alternativamente da un legame semplice e doppio; è il primo termine degli idrocarburi aromatici della serie benzenica di formula generale CnH2n-6, derivanti da una serie di anelli benzenici addizionati tra loro. Si deriva da carbon fossile e petrolio. È impiegato come solvente, specialmente per grassi, gomme, resine, nella preparazione di esplosivi, prodotti farmaceutici e fibre; si usa anche per molte miscele carburanti. Una inalazione protratta di vapori di benzene (cancerogeni) può provocare pericolose intossicazioni (benzolismo).

benzènico, agg. (pl. m.-ci) Di una sostanza o di un gruppo molecolare simile al benzene per costituzione.

benzidìna, sf. Diarilammina derivata dal difenile che viene usata come colorante per il cotone non mordenzato.

benzidìnico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla benzidina. 
Trasposizione benzidinica 
Reazione degli idrazoderivati dalla quale si ottiene la formazione di sostanze analoghe alla benzidina.

benzìna, sf. Mistura di idrocarburi liquidi della serie alifatica, saturi e insaturi, a catena aperta o chiusa, che contengono da quattro a dodici atomi di carbonio, e idrocarburi della serie etilenica e aromatica. Le benzine di migliore qualità sono ottenute per cracking e per idrogenazione; si procede quindi al processo di reforming, durante il quale si acquisiscono benzene, isottano e altri idrocarburi con elevato potere antidetonante. La benzine hanno una densità tra 0,72 e 0,76, un punto di ebollizione tra 20 °C e 200 °C e un potere calorifico fino a 11.300 kcal/kg. In base alla composizione e utilizzo la benzina viene detta normale, usata in ambito farmaceutico, auto (normale, super e verde cioè senza additivi al piombo), gasolina (ricavata da gas naturali e molto leggera), stabilizzata, senza idrocarburi gassosi e primaria, prodotta dalla prima distillazione del prodotto grezzo. A partire dagli anni '80 sono state commercializzate le benzine verdi dove, in luogo del piombo, sono i composti aromatici o l'etanolo a conferire il potere detonante. Le benzine sono usate anche come solventi oltre che come carburanti. 
  sf. petrol, (americ.) gasoline. 
  deriv. da benzoino.

Benzina Opera di poesia di G. Corso (1958).

benzinàio, sm. Persona addetta a un distributore di benzina. 
  sm. petrol pump attendant.

benzoàto, sm. Salo o estere dell'acido benzoico.

benzochinóne, sm. Chinone.

benzodiazepìne Nome generico di un gruppo di sostanze dotate di attività ansiolitica, tranquillante, miorilassante o antiepilettica.

benzòico, acido Acido carbossilico aromatico. Presente anche in resine naturali, deriva dal benzene sostituendo un atomo di idrogeno con il gruppo carbossilico-COOH. Quasi insolubile in acqua, si diluisce facilmente con l'etere. Grazie alle sue proprietà antisettiche, viene utilizzato per la conservazione di prodotti alimentari. Tra i composti derivati dall'acido benzoico, il sale sodico è impiegato come disinfettante, mentre gli esteri vengono utilizzati per la produzione di profumi.

benzoìno, sm. Resina odorosa che stilla da alcuni alberi di Giava, usata in medicina e come profumo.

benzolìsmo, sm. Intossicazione provocata dal benzolo, idrocarburo utilizzato nell'industria come solvente.

benzòlo, sm. Idrocarburo liquido che si ottiene dalla distillazione del catrame.

benzopirène, sm. Idrocarburo aromatico policiclico fortemente cancerogeno.

bèola, sf. Gneiss micaceo a tessitura tabulare; particolarmente usato in lastre per balconi, scale ecc.

beóne, sm. Chi ha il vizio del bere. ~ avvinazzato. <> astemio. 
  lat. bibo,-onis, deriv. da bibere bere.

beòta, sm. 1 Abitante della Beozia. 2 Tardo d'ingegno. ~ sciocco. <> intelligente.

beotàrca, sm. (pl.-chi) Membro del consiglio della Lega beotica che era il rappresentante ufficiale delle città che vi appartenevano.

beòtico, agg. (pl. m.-ci) Della Beozia.

Beowulf Poema di anonimo (VIII-IX sec.).

Beòzia Nomo della Grecia centrale (2.952 km2, 117.000 ab., capoluogo Livadia). Provincia attica dal territorio prevalentemente montuoso e collinare che si protende sui golfi di Corinto e dell'Eubea e la Focide. Sviluppati, nella zona pianeggiante, l'agricoltura (coltivazione di tabacco, ortaggi, frumento e cotone) e l'allevamento; è nota per le sue cave di marmo. Fu sede dei regni di Orcomeno, Tebe e Arne e successivamente venne conquistata dagli eoli e poi dai beoti che fondarono numerose città. La più importante di esse fu Tebe che costituì intorno al 600 a. C. la Lega beotica, una sorta di confederazione formata da quattordici città stato. La Lega beotica venne sciolta a seguito della sconfitta subita contro gli ateniesi, ma ricostituitasi nel 447 a. C. sconfisse gli spartani a Leuttra nel 371 a. C., facendo in modo così che la Beozia dominasse sulla Grecia fino al 338 a. C. Nel 335 a. C. Tebe venne distrutta da Alessandro Magno e questo decretò definitivamente la fine dell'influenza politica della Beozia sulla Grecia.

Béqaa Provincia (204.000 ab.) del Libano, capoluogo Zahlé. Le principali risorse economiche sono l'agricoltura, l'allevamento, il legno.

bequàdro, o beqquàdro, sm. Segno musicale, che, posto davanti a una nota, annulla il valore dei diesis e dei bemolle. 
  sm. natural.

bequille, sf. invar. In aeronautica, pattino di coda per l'atterraggio sulla neve.

Beràrdi, Màrco (Cosenza sec. XVI) Brigante soprannominato re Marcòne. Con la sua banda arrivò a controllare un territorio molto esteso e fu reso inoffensivo solo grazie al massiccio intervento del vicerè di Napoli.

Berbènno Comune in provincia di Bergamo (2.197 ab., CAP 24030, TEL. 035).

Berbènno di Valtellìna Comune in provincia di Sondrio (4.135 ab., CAP 23010, TEL. 0342).

bèrberi Nuclei di individui stanziati nell'Africa settentrionale a ovest dell'Egitto (Algeria, Libia, Tunisia e Marocco). Discendono dai più antichi abitanti della regione del ramo europoide; vivono divisi in varie tribù e sono in prevalenza musulmani e di lingua camitica (con molti dialetti). Quelli che vivono nelle vicinanze delle coste praticano principalmente l'agricoltura; nelle zone interne invece è più diffuso l'allevamento.

Berberian, Cathy (Attleboro, Massachusetts 1928-Roma 1983) Soprano statunitense. Artista poliedrica, oltre agli studi musicali si dedicò all'arte scenica, alla danza e alla letteratura. Fu anche compositrice di varie opere come Anatema con varie azioni per sette strumenti e Stripsody per viola sola. Grazie alla dimestichezza con le tecniche di canto non tradizionali, si fece apprezzare come interprete di musica contemporanea. Per lei scrissero autori come I. Stravinskij, J. Cage, S. Bussotti e il marito, il maestro e compositore Luciano Berio.

berberìna, sf. Alcaloide estratto dalle Rutacee, dal crespino e dalle specie affini al crespino. Ha sapore amaro e colore giallo.

bèrbero, agg. e sm. agg. Di una popolazione diffusa nelle regioni interne dell'Africa nordoccidentale. 
sm. 1 Chi appartiene alla popolazione berbera. 2 Cavallo berbero. 
  arabo al-Barbar, dal greco barbaroi barbari.

berceau, sm. invar. Pergolato o chiosco situato in un giardino o simili avente la forma di cupola o di galleria. ~ bersò.

Berceo, Gonzalo de (Berceo, Logroño, ca. 1198-ca. 1264) Poeta spagnolo. Tra le opere I miracoli di Nostra Signora (prima metà XIII sec.).

Bercéto Comune in provincia di Parma (2.746 ab., CAP 43042, TEL. 0525).

berceuse, sf. invar. Composizione musicale ispirata alla ninnananna.

berchèlio, sm. Elemento chimico avente numero atomico 97 e simbolo Bk. 
  da Berkeley città degli Stati Uniti.

Berchet, Giovànni (Milano 1783-Torino 1851) Patriota, poeta e teorico del romanticismo italiano. Nel 1816 scrisse l'opuscolo Sul Cacciatore feroce e sulla Eleonora di G. A. Bürger: Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo, nel quale, prendendo posizione per i romantici, l'autore chiarisce i programmi e i limiti del romanticismo italiano: lo scrittore deve utilizzare un linguaggio semplice per rivolgersi al popolo ed educarlo. Nel 1818 fu tra i fondatori del Conciliatore. Esule in Belgio e in Inghilterra, tornò in Italia nel 1845 e partecipò all'insurrezione di Milano (le Cinque giornate). Rifugiatosi in Piemonte, fu eletto deputato. Nelle sue opere torna spesso il tema dell'esilio accanto a quello del Medioevo nelle sue liriche patriottiche e sentimentali. Tra le sue opere sono da ricordare, I profughi di Parga (1822); Romanze,tra le quali Il giuramento di Pontida (1822-1827); Fantasie (1829).

Berchìdda Comune in provincia di Sassari (3.353 ab., CAP 07022, TEL. 079).

berciàre, v. v. tr. 1 Gridare una frase in modo sguaiato. 2 Cantare in modo sgraziato. 
v. intr. Strillare, sbraitare. ~ gridare.

bèrcio, sm. (pl.-ci) Grido scomposto. ~ strillo.

bercióne, sm. Chi bercia in continuazione.

bére, sm. e v. tr. sm. Il vizio del bere. 
v. tr. 1 Inghiottire un liquido. bere a piccoli sorsi. 2 Assorbire. 3 Credere ingenuamente. non tutti bevvero la sua storia. <> diffidare. 4 Dissetarsi. ~ abbeverarsi. 5 Nel biliardo, concedere dei punti all'avversario. 
  sm. drinking. v. tr. to drink. 
  lat. bibere.

Beregàzzo cón Figliàro Comune in provincia di Como (2.221 ab., CAP 22070, TEL. 031).

Bereguàrdo Comune in provincia di Pavia (2.215 ab., CAP 27021, TEL. 0382).

Berengàrio Nome di sovrani. 
Berengario I 
(850 ca.-Verona 924) Marchese e duca del Friuli (874), fu incoronato re d'Italia a Pavia nell'888; nel 915 divenne imperatore con l'appoggio del pontefice Giovanni X. Nel 923 Berengario fu sconfitto e destituito a Fiorenzuola dal suo avversario Rodolfo di Borgogna. 
Berengario II 
(900 circa-Bamberg 966) Marchese di Ivrea, ottenne la corona d'Italia nel 950 insieme al figlio Adalberto. Per la sua ferocia suscitò anche l'opposizione del pontefice che chiamò in soccorso Ottone I (951), incoronato re d'Italia a Pavia. Ottone intervenne una seconda volta nel 961, obbligando Berengario all'esilio a Bamberga.

Berenìce (28 d. C.-?) Principessa giudea figlia di Erode Agrippa I. Innamoratasi di Tito, lo seguì a Roma, ma egli dovette abbandonarla per evitare lo scandalo. La vicenda ispirò Corneille e Racine. 
Berenice 
Opera di poesia di Teocrito (III sec. a. C.). 
Berenice 
Tragedia di J. Racine (1670).

Berenson, Bernhard (Butremanz, Lituania 1865-Settignano, Firenze 1959) Critico d'arte statunitense. Trascorse gran parte della sua vita a Settignano (Firenze), dove morì. Fu collezionista e autore di importanti trattati sul rinascimento (Pittura italiana del rinascimento,1932).

Beresìna Fiume (613 km) della Bielorussia e affluente di destra del fiume Dnepr. Nel 1812, durante la ritirata napoleonica vi morirono migliaia di soldati francesi sotto il fuoco dell'armata russa.

Beretta Pietro s.p.a. Fabbrica di armi da fuoco che rappresenta un grande complesso industriale titolare di molti brevetti in tutti il mondo. Fondata da Pietro Beretta nel 1680, ha sede a Gardone val Trompia.

Berétta, Caterìna (?1840 ca.-Milano 1911) Ballerina e maestra di danza. Dotata di una tecnica straordinaria, divenne prima ballerina al teatro alla Scala di Milano, alla Fenice di Venezia e al teatro Regio di Torino. Nel 1887 si trasferì a Pietroburgo per assumere l'incarico di insegnante di danza al teatro Mariinskij. Tra le sue allieve ebbe O. Préobrajenska e A. Pavlova. Nel 1902 fece ritorno in Italia per dirigere, fino al 1908, la scuola di ballo del teatro alla Scala.

Berezniki Città (201.000 ab.) della Russia, nella provincia di Perm.

Berg, Alban (Vienna 1885-1935) Compositore austriaco. È autore, tra l'altro, di Wozzeck (opera, 1921), Lulu (opera incompiuta), Concerto per violino (1935), Kammerkonzert per violino, pianoforte e tredici fiati(1925), Suite lirica per quartetto d'archi (1926) e Sonata per pianoforte(1908).

Berg, Max (Stettino 1870-Baden-Baden 1947) Architetto tedesco. Pioniere nello sviluppo della tecnologia del cemento armato. Tra le opere Jahrhunderthalle a Breslavia (1912-1913) e la stazione ferroviaria di Breslavia (1914).

Berg, Paul (New York 1926-) Genetista statunitense. Tra gli iniziatori delle manipolazioni genetiche, ne mise in luce la pericolosità. I suoi lavori in collaborazione con F. Sanger e W. Gilbert gli valsero nel 1980 il premio Nobel per la chimica.

Bergàlli, Luisa (Venezia 1703-1779) Letterata. Moglie di Gaspare Gozzi, ne fu la collaboratrice. Curò traduzioni del commediografo latino Publio Terenzio Afro e del drammaturgo francese Jean Racine. Tra le opere, Agide (melodramma, 1725), Teba (tragedia, 1728), Le avventure del poeta (commedia in versi, 1730).

Bergamàsco Comune in provincia di Alessandria (806 ab., CAP 15022, TEL. 0131).

bergamìna, sf. In Lombardia, azienda agricola che si occupa principalmente dell'allevamento dei bovini da latte.

Bergamìni, Albèrto (San Giovanni in Persiceto 1871-Roma 1962) Giornalista e politico. Direttore del Giornale d'Italia (1901-1923), senatore (1920), presidente dell'Associazione stampa italiana (1923-1924), antifascista, fu costretto a lasciare l'attività giornalistica nel 1924. Dopo la caduta del fascismo, fu eletto deputato nel 1946 e quindi senatore nel 1948.

bergamìno, agg. e sm. agg. Di Bergamo. 
sm. Addetto alla cura dei bovini.

Bèrgamo Città della Lombardia (38,76 km2, 118.000 ab., 249 m, CAP 24100, TEL. 035) e capoluogo dell'omonima provincia; posta ai piedi delle Prealpi nella pianura padana dove sboccano la valle del Serio e la valle Brembana. È nettamente divisa in due parti: quella moderna, che si estende ai piedi di un colle, e quella antica di aspetto tipicamente medievale, che si sviluppa sul colle stesso. L'industria nei settori metallurgico, meccanico e tessile è molto sviluppata. Conserva notevoli monumenti, tra cui il palazzo della ragione (1198), la basilica di Santa Maria Maggiore (XII sec.), la cappella Colleoni (Amadeo, 1470-1475) che contiene la tomba di Colleoni e affreschi eseguiti da Tiepolo, il duomo, la chiesa di San Bartolomeo, il battistero, la chiesa di Santo Spirito con dipinti di Lotto, Previtali e Borgognone. L'Accademia Carrara è sede di una fornita pinacoteca (opere di Raffaello, Tiepolo, Beato Angelico). Ben conservate le mura veneziane che ancora oggi attorniano la città alta, risalenti al 1561, epoca in cui Bergamo era di proprietà della Repubblica veneta (1427-1796). Dopo che Napoleone smembrò la Serenissima, fu capoluogo del dipartimento del Serio nel regno Italico; passata all'Austria, entrò nel regno d'Italia nel 1859. 
Provincia di Bergamo 
(2723 km2, 910.000 ab.) Include le valli del Serio e del Brembo e le dorsali collinose poste ai lati di queste, dalle Alpi Orobie alla pianura padana. Il settore agricolo produce cereali e frutta in particolare; estesi i pascoli e i boschi (produzione di legname). Si produce energia elettrica.

bergamòtta, sf. Il frutto del bergamotto.

bergamòtto, sm. Angiosperma (Citrus bergamia) della famiglia delle Rutacee e dell'ordine delle Terebintali, originario della Persia. In Italia viene coltivato nelle regioni mediterranee e soprattutto sulla costa ionica della Calabria. Somigliante all'albero dell'arancio, ha tronco liscio, altezza di circa 3 m, rami con foglie ovali, perenni e lucide e piccoli fiori bianchi. Produce frutti di forma sferica dalla polpa verdognola (succosa e dal sapore agrodolce) e dalla buccia gialla e liscia, contenente oli essenziali che vengono estratti per la preparazione di profumi, liquori e canditi.

Bergantìno Comune in provincia di Rovigo (2.839 ab., CAP 45032, TEL. 0425).

Bergànza, Terèsa (Madrid 1934-) Mezzosoprano spagnolo, apprezzata interprete di Mozart e Rossini.

Bergéggi Comune in provincia di Savona (987 ab., CAP 17042, TEL. 019).

Bergelson, David (Ochrimovo, Ucraina 1884-Mosca 1952) Romanziere. Tra le opere Dopotutto (1913) e Presso il Dnepr (1936).

Bergen Città della Norvegia (218.000 ab.), capoluogo della contea di Hordaland. Situata in due insenature del Byfjord, ha un importante porto che smista le merci importate nel paese e fa da base a numerosi pescherecci soprattutto di merluzzi e aringhe. Cantieri navali, industrie del legno, della carta, alimentari, conserviere, dei tessuti. Noto centro culturale.

bergère, sf. invar. Poltrona imbottita, ampia e profonda, provvista di poggiatesta laterali.

bergerette, sf. invar. Canzone a strofe del XVIII sec. a soggetto amoroso o pastorale e talvolta licenzioso.

Bergisches Land Regione della Germania, nella Renania-Westfalia.

Bergius, Friedrick Karl Rudolf (Goldschmieden 1884-Buenos Aires 1949) Chimico tedesco. Di origine polacca, fu insignito del premio Nobel nel 1931 insieme a C. Bosch.

Bergman, Ingmar (Uppsala 1918-) Regista teatrale e cinematografico svedese. Il suo nome rientra a diritto nella storia del cinema. In particolare ha indagato con acutezza la situazione di solitudine e di inquietudine dell'uomo di fronte alla morte e a Dio. Tra i suoi lavori cinematografici, Il settimo sigillo (1956), Il posto delle fragole (1957), La fontana della vergine (1959), Il volto (1959), Il silenzio (1963), Sussurri e grida (1973), Scene da un matrimonio (1974), Il flauto magico (1975), trasposizione dell'opera mozartiana, Sinfonia d'autunno (1978), Fanny e Alexander (1981), Il segno (1986). Tra le regie teatrali, Amleto (1987) e Long Day's Javonay Into Night (1988). Ha scritto un'autobiografia nel 1987 (Lanterna magica).

Bergman, Ingrid (Stoccolma 1915-Londra 1982) Grande attrice cinematografica svedese, lavorò principalmente a Hollywood. Tra le sue interpretazioni, Casablanca (1943), Per chi suona la campana (1943), Angoscia (1944), Notorius (1946), Anastasia (1956), Assassinio sull'Orient-Express (1974), Sinfonia d'autunno (1978), Una donna di nome Golda (film per la televisione, 1978).

Bergmann, Max (Fürth 1886-New York 1944) Chimico tedesco. Docente a Berlino e a Dresda, emigrò negli Stati Uniti d'America nel 1936. Studiò in particolare la chimica dei carboidrati.

Bergognóne (not. 1451-1522) Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Pittore. La sua pittura è satura di elementi franco provenzali e fiamminghi; nelle opere più tarde, rivela l'influsso di Leonardo e Bramante. Tra le opere Sant'Ambrogio e santi (1490, Pavia, Certosa), Incoronazione della Vergine (ca. 1508, Milano, San Simpliciano) e Presentazione al tempio (ca. 1510, Lodi, Chiesa dell'Incoronata).

Bèrgolo Comune in provincia di Cuneo (73 ab., CAP 12070, TEL. 0173).

bèrgolo, agg. e sm. agg. e sm. Ciarlatano. 
sm. Grossa gabbia di vimini che viene riempita di sassi e utilizzata per proteggere le rive dei fiumi.

Bèrgomi, Giusèppe (Milano 1963-) Calciatore. Nell'Inter, ha vinto una Coppa Italia (1982) e uno scudetto (1989). Ha fatto parte della squadra azzurra campione del mondo nel 1982 in Spagna.

Bergóndi, Andrèa (attivo nel sec. XVIII) Scultore italiano. Tra le opere, le sculture per la chiesa della SS. Annunziata e il bassorilievo con Agrippa per la fontana di Trevi.

Bergónzi, Càrlo (Vidalenzo, Parma 1924-) Tenore italiano, ritiratosi dalle scene nel 1988. Dapprima baritono, in seguito, come tenore, si è imposto come uno dei maggiori interpreti delle opere verdiane.

Bergson, Henri (Parigi 1859-1941) Filosofo francese. Il suo pensiero si oppone al materialismo e al positivismo; in particolare è celebre la sua critica al concetto di tempo così come lo interpretava la scienza positivista, cioè come un avvicendamento di attimi indistinti esprimibili in modo matematico quantitativo. Bergson oppose a questa valutazione un concetto di tempo visto nel suo aspetto qualitativo, caratterizzato dall'unitarietà che scaturisce dalla coscienza interiore. Intese la realtà come manifestazione di una carica creatrice intelligibile con l'intuizione e non con la ragione. Tra le sue opere, Materia e memoria (1896), Il riso (1900), L'evoluzione creatrice (1907), Le due fonti della morale e della religione (1932). Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura.

Berhampur Città (162.000 ab.) dell'India, nello stato di Orissa.

beribèri, sm. Sindrome causata dalla mancanza di vitamina B, diffusa nei paesi sottosviluppati.

beri-bèri, o beribèri, sm. invar. Malattia provocata dalla mancanza di vitamina B1.

Bèrici Colline di origine vulcanica del Veneto centrale nei pressi di Vicenza. La cima più elevata è il monte Alto.

Bèrico Rilievo (111 m) dei colli Bèrici, nei pressi di Vicenza.

Berija, Lavrentij Pavlovic (1899-Mosca 1953) Uomo politico sovietico. Capo della polizia segreta NKVD (1938), eseguì la politica repressiva di Stalin e organizzò i campi di lavoro coatto (Gulag). Fu quindi vicepresidente del consiglio dei ministri e ministro dell'interno. Alla morte di Stalin (1953), fu accusato di alto tradimento e fucilato nel dicembre dello stesso anno.

berìllio, sm. Elemento metallico di simbolo Be, numero atomico 4, peso atomico 9,0122. Si tratta di un metallo alcalino-terroso, buon conduttore, bivalente, che si trova in più di trenta diversi metalli, il più importante dei quali è il berillo. I suoi sali sono tossici. È usato nelle leghe di rame, alluminio, cobalto, ferro, nichel per conferire a questi metalli maggiore durezza e resistenza e nei reattori nucleari come moderatore.

berilliòsi, sf. Patologia dell'apparato respiratorio causata dall'inalazione di biossido di berillio.

Bering, Vitus Johansen (Horsens 1681-Isola di B. 1741) Navigatore danese. Esplorò la Kamcatka (1725-1728) e scoprì l'omonimo stretto fornendo la prova della separazione fisica tra Asia e America. 
Mare di Bering 
Porzione dell'oceano Pacifico (2.280.000 km2) che è racchiusa fra le Aleutine, la Siberia e l'Alaska, ghiacciata per gran parte dell'anno. 
Stretto di Bering 
Stretto (90 km ca.) compreso fra la penisola asiatica dei Ciukci e la penisola americana Seward.

Bèrio, Luciàno (Oneglia 1925-Roma 2003) Compositore dell'avanguardia musicale italiana e direttore d'orchestra, è stato uno dei primi a dedicarsi alla musica elettronica con l'opera Mutazioni (1955). Ha fondato nel 1954 lo studio di fonologia musicale alla RAI di Milano. Tra le sue opere, Omaggio a Joyce (1958), Composizioni elettroniche (1958), 9 sequenze per strumenti solisti (1957-1975), Sinfonia con 8 voci (1969), La vera storia (opera, 1979), Un re in ascolto (opera, 1983), Voci (1984), Shofar (1995) e Outis (1996).

beriòlo, sm. Beverino per uccelli.

Berkeley Città (103.000 ab.) degli USA, nello stato della California, che si affaccia sulla baia di San Francisco. Collegata a San Francisco mediante un ponte, forma con Oakland un unico centro urbano. Sede dell'Università della California, di numerosi istituti di ricerca e di impianti atomici. Sono presenti industrie metallurgiche, meccaniche, chimiche e farmaceutiche.

Berkeley, George (Dysert 1685-Oxford 1753) Seguace delle dottrine filosofiche empiristica e nominalistica, il pensiero centrale del suo sistema filosofico è contenuto e riassunto nel motto esse est percipi,che riduce la sostanza delle cose alla sola percezione. Giunse a mettere in dubbio anche l'esistenza della realtà materiale. Tra le sue opere, Trattato dei principi della conoscenza umana (1710), Tre dialoghi fra Hylas e Philonous (1713).

berkèlio, sm. Elemento chimico artificiale di numero atomico 97, simbolo Bk, transuranico. Viene ottenuto per reazione nucleare dall'americio. Fu scoperto nel 1949 e prende nome dall'università di Berkeley, California. Ha tempo di dimezzamento di 4,8 ore.

Berkoff, Steven (1937-) Regista inglese. Diresse Alla greca (1979) e Decadence (1981).

Berkshire Contea della Gran Bretagna (1.261 Km2, 764.000 ab.), situata a est dei Malborough Downs e a sud del corso superiore del Tamigi.

Berlage, Hendrik Petrus (Amsterdam 1856-L'Aia 1934) Architetto olandese. Tra le opere il palazzo della Borsa(1898-1903) e la chiesa scientista(1925-1927) ad Amsterdam.

Berle, Adolf (Boston 1895-New York 1971) Giurista statunitense. Studiò approfonditamente la separazione di proprietà e la direzione nell'impresa moderna e scrisse in collaborazione con G. Means nel 1932 Società per azioni e proprietà privata.

Berlese, Antònio (Padova 1852-Firenze 1927) Entomologo. Introdusse la Prospaltella berlisei dall'oriente per combattere la cocciniglia del gelso.

berlìcche, sm. Il diavolo secondo il gergo popolare.

Berlichingen, Götz von (Jagsthausen 1480-Hornberg 1562) Capitano di ventura tedesco. Fu a capo della rivolta dei contadini del 1525, lottò poi al servizio di Carlo V contro i turchi (1542) e contro i francesi (1544). Ispirò a Goethe l'omonimo dramma.

Berlin Alexanderplatz Romanzo di A. Döblin (1929).

berlìna, sf. 1 Automobile dotata di carrozzeria chiusa. 2 Scherno. ~ derisione. 
  sf. saloon, (americ.) sedan. 
  da Berlino.

Berlin-Alexanderplatz Film drammatico, tedesco/italiano (1979). Regia di Rainer Werner Fassbinder. Interpreti: Gunter Lamprecht, Hanna Schygulla, Barbara Sukowa. Titolo originale: Berlin-Alexanderplatz

berlinése, agg., sm. e sf. Di Berlino.

berlìnga, sf. (pl.-ghe) Moneta d'argento che veniva coniata a Milano durante il ducato di Filippo Maria Visconti (1412-1447). Riporta su di un lato il duca a cavallo e sull'altro lato la figura di Sant'Ambrogio seduto con staffile e pastorale.

berlingàccio, sm. (pl.-ci) 1 Il giovedì grasso. 2 La maschera che lo rappresentava.

Berlìngo Comune in provincia di Brescia (1.682 ab., CAP 25030, TEL. 030).

berlingòzzo, sm. Sorta di ciambella tipica della Toscana.

Berlinguèr, Enrico (Sassari 1922-Padova 1984) Entrato nel Partito comunista italiano (PCI) nel 1943, occupò la carica di segretario nazionale della Federazione giovanile comunista fino al 1956; nel XXIII congresso del PCI, nel 1972, fu eletto segretario del partito. Principale rappresentante dell'eurocomunismo, sotto la sua guida il PCI prese gradatamente le distanze da Mosca; cercò di entrare nel governo dando vita al cosiddetto compromesso storico con la DC.

Berlìno Città della Germania nordorientale (3.410.000 ab., 883 km2), capitale dello Stato e Stato confederato. Si estende nel territorio del Brandeburgo, solcato dai fiumi Sprea e Havel. La sua felice posizione, agevole da difendere e alla confluenza di vie fluviali, ne ha permesso lo sviluppo sin dal medioevo (XIII sec.), da quando cioè la città è stata fondata. Divenne capitale della marca di Brandeburgo nel 1470. Dopo l'occupazione francese (1806-1808), nel 1870 divenne capitale dell'impero germanico, assumendo le caratteristiche proprie di una metropoli e trasformandosi in centro industriale, economico e finanziario di primaria importanza. Dopo il secondo conflitto mondiale la città, che già si presentava ripartita in quattro settori amministrativi appartenenti ciascuno a una potenza vincitrice (Francia, Gran Bretagna, URSS e USA), venne suddivisa in altri due settori, quello occidentale (sotto la supremazia della Repubblica federale di Germania, divenendo un Land separato dal rimanente territorio) e quello orientale (sotto la Repubblica democratica tedesca, di cui fu capitale dal 1949); i due settori furono separati da un muro eretto nel 1961. Nel 1989 il muro venne abbattuto e le due Germanie poterono essere nuovamente riunite; dopo un periodo di assestamento, nel 1991 la città è tornata a essere la capitale della Germania a tutti gli effetti. L'economia è prevalentemente industriale: vi sono fiorenti industrie meccaniche, elettrotecniche (trasformatori, lampadine e impianti per l'energia), elettroniche, chimiche, dell'abbigliamento, calzaturiere, alimentari, del tabacco; elevate le entrate derivanti dal turismo, dal terziario e dal commercio. Possedeva svariati monumenti che per la maggior parte sono stati distrutti nel corso della seconda guerra mondiale; si ricordano il castello Reale, ritoccato da A. Schlüter, il Teatro dell'Opera di G. W. Knobelsdorff, la porta di Brandeburgo di C. G. Langhans, la Neue Wache di C. F. Schinkel, il palazzo del Reichstag, il duomo, oltre a vari istituti culturali (università Federico Guglielmo, ora W. von Humboldt, il Conservatorio e l'Accademia di Belle Arti), teatri e musei. 
Trattati, congressi, conferenze 
Trattato del 1742. Pose fine alla prima guerra di Slesia tra Austria e Prussia. 
Congresso del 1878. La circostanza vide Austria, Francia, Inghilterra, Italia e Prussia raccolte attorno allo stesso tavolo per stabilire l'ordine dell'Europa balcanica invasa dalla Russia dopo la vittoria contro i turchi. Bulgaria e Rumelia furono dichiarate stati autonomi, sudditi della Turchia. Si riconobbe l'indipendenza di Serbia, Romania, Montenegro; all'Austria andò l'amministrazione della Bosnia Erzegovina, alla Russia quella della Bessarabia e all'Inghilterra l'isola di Cipro. 
Conferenza per il Congo del 1884-1885. Riconobbe la divisione dei territori coloniali in base alla reale occupazione degli stessi; fu seguita dalle lotte per la ripartizione dell'Africa tra le potenze europee. 
Trattato del 1926. Concluso tra Germania e Repubblica dei Soviet, prevedeva la non aggressione e la reciproca neutralità tra gli stipulanti. 
Trattato del 1939. Firmato da G. G. Ciano, per l'Italia, e da J. von Ribbentrop, per la Germania, dava luogo al cosiddetto Patto d'acciaio, un'alleanza politico militare tra i due Paesi.

Berlìno, pittóre di (not. 500-460 a. C.) Ceramista greco. Tra le opere Anfora con Hermes (Berlino, Staatliche Museen).

Berlioz, Louis-Hector (La-Côte-Saint-André, Isère 1803-Parigi 1869) Musicista francese, esponente del romanticismo e sostenitore della musica a programma. Contrario al cromatismo wagneriano, arricchì la sua musica conferendole caratteri maestosi ravvivando la scrittura orchestrale e impiegando organici molto ricchi (nel 1855 il suo Te Deum venne eseguito da ben 900 coristi!). Seppe trarre dall'orchestra effetti eccezionali, con un'abilità ed efficacia singolare e con straordinaria intuizione moderna. Scrisse musica sinfonica (Sinfonia fantastica, 1830; Aroldo in Italia, 1834; Romeo e Giulietta, 1839; La Grande sinfonia funebre e trionfale, 1840), ouverture (Re Lear, 1831; Il carnevale romano, 1839 e Il corsaro, 1845), opere teatrali (Benvenuto Cellini, 1838; La dannazione di Faust, 1846; I Troiani, 1858; Beatrice e Benedetto, 1860-1862) e musica sacra (la Grande messa dei morti, 1837; Te Deum, 1849;la trilogia L'infanzia di Cristo, 1850-1854). Lasciò anche molti articoli e un Trattato di strumentazione (1843) ancora oggi utilizzato e apprezzato.

Berlitz, Maximilian David (Württemberg 1852-New York 1921) Pedagogista di origine tedesca naturalizzato statunitense. Docente di lingue moderne, fondò la sua prima scuola di lingue a Providence nello stato del New England nel 1878. Il metodo diretto adottato nelle scuole Berlitz privilegiava la conversazione come mezzo di apprendimento delle lingue straniere. Le scuole Berlitz sono più di trecento, distribuite in trenta paesi.

Berluscóni, Sìlvio (Milano 1936-) Uomo d'affari e politico. La sua carriera è iniziata con una serie di felici investimenti nell'edilizia ed è continuata nei settori editoriale, televisivo, assicurativo e della grande distribuzione, sotto il controllo della finanziaria Fininvest. Ha iniziato a dedicarsi alla politica fondando il partito Forza Italia. Nel 1994 è divenuto presidente del consiglio (periodo maggio-dicembre) a capo della coalizione del Polo delle libertà, vincitrice delle elezioni. A causa del distacco dalla coalizione della Lega Nord, il suo governo è caduto. Sconfitto nelle elezioni del 1996, è stato confermato a capo della coalizione del Polo. Alle elezioni politiche del 2001, Berlusconi recupera il rapporto con la Lega di Bossi e consolida il rapporto con Fini; la "Casa delle libertà" vince le elezioni e Berlusconi sale alla Presidenza del Consiglio. La sua ascesa politica è stata oggetto di numerose critiche, anche all'estero, a causa del suo controllo su gran parte dei mass-media italiani, sui conflitti di interessi tra le sue attività imprenditoriali e quelle politiche e per i vari processi (per falsa testimonianza, corruzione, finanziamento illecito ai partiti, falso in bilancio, frode fiscale, corruzione in atti giudiziari, concussione, ...) in cui è stato coinvolto.

bèrma, sm. (pl.-i) Ripiano o stretto passaggio che separa una trincea, un fosso o un camminamento dalla terra da riporto dello scavo in modo da impedire le frane.

Bermejo (Córdoba ca. 1440-not. fino al 1495) Bartolomé de C´rdenas detto il Bermejo. Pittore spagnolo. Tra le opere Pietà (1490, Barcellona, Cattedrale).

Bermejo (Paraguay) Fiume (1.600 km), affluente di destra del Paraguay.

bermùda, sm. pl. Calzoni che arrivano al ginocchio. 
  sm. pl. Bermudas, Bermuda shorts. 
  dal nome delle isole Bermude.

Bermuda Arcipelago dell'oceano Atlantico, costituito da 150 isolotti, di cui solo una ventina abitati, a circa 900 km al largo della costa della Carolina del Nord. 
La capitale è Hamilton (3.000 ab.), sull'isola di Gran Bermuda. 
La popolazione è formata da neri e meticci; i bianchi sono circa il 30%. 
La principale risorsa è il turismo, favorito da un clima mite e da uno splendido paesaggio. Non trascurabile la produzione agricola, ortaggi e fiori in particolare (essenze e bulbi costituiscono prodotti di esportazione). 
Scoperto nel 1515 dagli spagnoli, inglese nel 1612, l'arcipelago beneficia a partire dal 1968 di un regime di autonomia interna.

Bèrna Città della Svizzera (135.000 ab., 540 m), capitale della confederazione elvetica e dell'omonimo cantone (6.049 km2, 949.000 ab.). Giace sull'Aare, principale fiume del paese, che lambisce la vecchia città medievale su tre lati. È importante centro commerciale (cereali, latticini, bestiame, legname, birra, carta ecc.), con prospere industrie di meccanica di precisione (orologi), di tessitura del cotone, farmaceutiche e del cioccolato. Ospita varie istituzioni internazionali, tra cui l'Unione Postale Universale e la Croce Rossa. Fu fondata nel 1191 dal duca Bertoldo V di Zähringen. Divenne libera città nel 1218 e nel 1353 divenne membro della confederazione. È capitale dello Stato e sede del governo federale dal 1848. Vanta numerosi edifici di epoche diverse, dal gotico al rococò, come il duomo (XV-XVI sec.), il municipio (XV sec.) e la torre dell'Orologio (XVIII sec.). 
Convenzione di Berna 
Siglata nel 1886 per la salvaguardia internazionale del diritto d'autore, subì successive modifiche ed emendamenti a Parigi (1896), Berlino (1908), Roma (1928), Bruxelles (1948) e Stoccolma (1967).

Bernadette (Lisbona 1844-Nevers 1879) Marie-Bernarde Soubirous, santa. Di povere origini, ebbe a quattordici anni diciotto apparizioni (11 febbraio-16 luglio) di una giovane donna presso Lourdes. Dopo tre anni di inchieste, promosse dal vescovo Laurence, le esperienze di Bernadette furono riconosciute dalla chiesa come reali apparizioni della Vergine Maria. Lo stesso papa Pio IX riconobbe il culto della Madonna di Lourdes. Nel 1866 Bernadette si fece suora a Nerves. Fu canonizzata nel 1933.

Bernadot, Marie-Vincent (? 1883-Labastide l'Êvêque 1941) Religioso e giornalista francese. Frate domenicano, fondò le riviste La vie spirituelle (La vita spirituale, 1920) e La vie intellectuelle (La vita intellettuale, 1928) e la casa editrice Les Éditions du Cerf (1970). Tra le opere, Dall'Eucaristia alla Trinità (1919).

Bernadotte, Folke (Stoccolma 1895-Gerusalemme 1948) Politico svedese. Fu presidente della Croce Rossa svedese dal 1946 e mediatore per l'ONU in Palestina dal 1948. Venne assassinato dagli estremisti israeliani della banda Stern.

Bernadotte, Jean-Baptiste-Jules (Pau 1763-Stoccolma 1844) Fondatore dell'omonima dinastia regnante in Svezia, di origine francese, regnò con il nome di Carlo XIV.

Bernàlda Comune in provincia di Matera (12.037 ab., CAP 75012, TEL. 0835). Centro agricolo e industriale (prodotti alimentari e tessili) della valle del Basento. Nelle vicinanze si trovano i resti di Metaponto. Gli abitanti sono detti Bernaldesi.

Bernanos, Georges (Parigi 1888-1948) Scrittore. Tra le opere Sotto il sole di satana (1926), Diario di un curato di campagna (1936) e Dialoghi delle Carmelitane (postumo, 1952).

Bernard, Claude (Saint-Julien 1813-Parigi 1878) Fisiologo francese. Scoprì teorie basilari per la moderna fisiologia sperimentale e scrisse Introduzione allo studio della medicina sperimentale (1865).

Bernardin de Saint-Pierre, Jacques-Henri (Le Havre 1737-Éragny, Seine-et-Oise 1814) Romanziere. Tra le opere Paolo e Virginia (1787) e La capanna indiana (1790).

bernardìni Religiosi benedettini della riforma cisterciense.

Bernardìno da Féltre (Feltre 1439-Pavia 1494) Martino Tomitano, predicatore francescano italiano fatto beato. Istituì i monti di pietà, il primo dei quali fu quello che fondò a Mantova nel 1484.

Bernardìno da Sièna (Massa Marittima 1380-L'Aquila 1444) Santo francescano. Autore di vivaci prediche in volgare tenute a Firenze (1424-1425) e a Siena (1427), poi raccolte da anonimi fedeli. Descrisse con realismo e vivace capacità di analisi le tradizioni e i costumi della Toscana del suo tempo. Cercò di promuovere nelle sue orazioni il rinnovamento del suo ordine, anche se per alcuni aspetti poco conformi alla chiesa venne più volte accusato di eresia.

Bernàrdo d'Aòsta, o di Mentóne (Menton-Saint-Bernard 923-Novara 1081) Santo. Predicatore e arcidiacono della cattedrale di Aosta, è il patrono degli alpinisti. Fece restaurare l'ospizio del Gran San Bernardo e quello del Piccolo San Bernardo.

Bernàrdo di Chiaravàlle (Fontaines-lès-Dijon 1090 ca-Clairvaux 1153) Santo e dottore della chiesa (Doctor mellifluus), nel 1115 fondò l'abbazia di Chiaravalle, in francese Clairvaux, di cui fu il primo abate; diede l'avvio alla riforma cistercense dei benedettini. Fu l'anima del nuovo ordine, riconosciuto nel 1119. Avversò con ardore il razionalismo di Abelardo, difese l'ortodossia della chiesa dalle eresie e fu per questo definito il padre della dottrina cristiana. Dispose la regola dei templari. Tra le sue tante opere, Della considerazione, Gradi dell'umiltà e della superbia, Dell'amore divino e un Epistolario. La chiesa lo festeggia il 20 agosto.

Bernaréggio Comune in provincia di Milano (6.898 ab., CAP 20044, TEL. 039).

Bernàri, Càrlo (Napoli 1909-Roma 1992) Pseudonimo di Carlo Bernard. Romanziere. Tra le opere Tre operai (1934) e Era l'anno del sole quieto (1964).

Bernàte Ticìno Comune in provincia di Milano (2.758 ab., CAP 20010, TEL. 02).

Bernays, Paul (Londra 1888-Zurigo 1977) Matematico svizzero. Fu autore degli assiomi della teoria degli insiemi. In collaborazione con David Hilbert scrisse I fondamenti della matematica (1934-1939).

Bernèri, Camìllo (Lodi 1897-Barcellona 1937) Anarchico. Fece parte delle brigate internazionali che combatterono in Spagna durante al guerra civile.

bernésco, agg. Scherzoso, giocoso, alla maniera del Berni. ~ faceto. <> serio.

Bernési, Àlpi Sezione settentrionale delle Alpi Centrali in Svizzera.

Bernézzo Comune in provincia di Cuneo (2.554 ab., CAP 12010, TEL. 0171).

Bernhard, Thomas (Heerlen, Olanda 1931-Gmunden 1989) Romanziere austriaco. Tra le opere Perturbamento (1968) e La cantina (1976).

Bernhardt, Sarah (Parigi 1844-1923) Attrice francese, molto nota nell'Ottocento. Interpretò La signora delle camelie (di Dumas), Lorenzaccio (di Musset) e La città morta (di D'Annunzio).

Bèrni, Francésco (Lamporecchio in Val di Nievole, Pistoia, ca. 1497-Firenze 1535) Poeta. Tra le opere Capitoli (postumo, 1537).

Bernìna Imponente gruppo montuoso delle Alpi Retiche posto sul confine italo svizzero, tra la Valtellina e il cantone svizzero dei Grigioni. Situato nella valle dell'Inn, la vetta più elevata è rappresentata dal Pizzo Bernina (4.050 m). Vi si trovano note stazioni sciistiche: Pontresina e Saint Moritz. 
Passo del Bernina 
Passo montano delle Alpi Retiche in territorio svizzero (2.323 m), facente parte del gruppo montuoso del Bernina; è percorso dalla strada e dalla ferrovia Tirano-Saint-Moritz.

Bernini, Doménico Stéfano (Roma 1657-1723) Figlio di Gian Lorenzo, storico della religione. Tra le opere, Memorie historiche (1685), Historia di tutte le heresie (1711) e la biografia del padre Vita del Cavalier Gio. Lorenzo Bernini (1713).

Bernìni, Giàn Lorènzo (Napoli 1598-Roma 1680) Architetto, scultore e pittore, scenografo, costumista, commediografo, realizzò concretamente l'unione di tutte le arti, che costituiva uno degli ideali dell'uomo rinascimentale. Fu allievo del padre Pietro Bernini (Sesto Fiorentino, Firenze 1562-Roma 1629). Con il collega e rivale, Francesco Borromini, fu uno dei protagonisti principali del Seicento romano. La sua opera scultorea, contraddistinta dal ricco movimento e dall'uso delle forme scenografiche, che animano di dinamicità i soggetti classici raffigurati, rimane uno degli esempi più insigni del barocco e costituisce uno dei risultati più alti dell'arte italiana. Tra le sue opere di scultura romane si ricordano Enea e Anchise (opera realizzata insieme al padre Pietro), Ratto di Proserpina, David (1623) e Apollo e Dafne (1622-1624), il Ritratto del cardinale Scipione Borghese (1632) della galleria Borghese; la cattedra di San Pietro (in marmo, bronzo e stucco dorato, 1657-1666), l'Estasi di Santa Teresa in Santa Maria della Vittoria (Cappella Cornaro, 1644-1652), la fontana del Tritone (in piazza Barberini, 1640) e quella dei Fiumi (in piazza Navona, 1648-1651). Ugualmente notevoli sono le opere architettoniche. Debuttò come architetto ad appena ventisei anni, quando il nuovo papa, Urbano VIII Barberini, gli commissionò il Baldacchino di San Pietro (una specie di tabernacolo sostenuto da quattro colonne, posto sopra l'altare maggiore, con lo scopo di indicare visivamente la sottostante tomba del martire). Il difficile compito di non turbare lo spazio michelangiolesco viene risolto con una costruzione apparentemente mobile, alleggerendone le colonne mediante linee avvitate e l'uso di materiali compositi (bronzo con dorature, legno e marmo, 1624-1633). Nel 1642 ricevette da papa Urbano VIII l'incarico di realizzare il monumento funebre da collocare nell'abside di San Pietro (1642-1647). Anche in questo caso, il lontano richiamo delle tombe medicee viene elaborato dinamicamente, attraverso l'uso sapiente del marmo bianco e del bronzo. Con il pontificato di Alessandro VII Chigi, Bernini realizzò la Cattedra e il Colonnato di San Pietro (1657-1665), la Scala regia in Vaticano (1656-1667), la chiesa di Sant'Andrea al Quirinale (1658-1670), il palazzo Barberini (iniziato nel 1625 da C. Maderno con l'aiuto del Borromini, compiuto nel 1633) e il palazzo di Montecitorio (1650-1655). La fama lo portò anche a Parigi, dove eseguì ben tre progetti per il Louvre (1665). Delle opere architettoniche, quella più imponente (284 colonne, 88 pilastri e una corona con 162 statue di santi) e universalmente nota è il colonnato di San Pietro. L'artista è riuscito a trasfondere un fortissimo significato simbolico nella struttura a pianta ellittica che abbraccia idealmente tutta la cristianità.

bernòccolo, sm. 1 Protuberanza della testa, naturale o causata da un colpo. ~ bitorzolo. 2 Disposizione naturale. ~ inclinazione. 
  sm. 1 bump. 2 (fig.) bent, flair. 
  deriv. da nocca, con il prefisso ber-.

bernoccolùto, agg. Che ha bernoccoli.

Bernoulli Famiglia di matematici e scienziati proveniente da Anversa e stabilitasi in Svizzera, a Basilea, verso la fine del 1300. 
Jacques I 
(Basilea 1654-1705) Allievo di Liebniz, matematico, si dedicò al calcolo infinitesimale. Enunciò la legge dei grandi numeri. 
Jean I 
(Basilea 1667-1748) Si occupò di chimica, medicina, astronomia e analisi matematica. Tra i suoi allievi ebbe Eulero e il marchese de L'Hospital. 
Daniel I 
(Groninga 1700-Basilea 1782) Approfondì il calcolo delle probabilità; si interessò di fisica matematica analizzando il problema delle corde vibranti ed enunciando i principi della teoria cinetica dei gas. Dimostrò il teorema fondamentale per l'idrodinamica sulla conservazione dell'energia meccanica nel moto dei fluidi perfetti (1738), che prese il suo nome. 
Principio (o teorema) di Bernoulli 
Già formulato da Eulero e derivato dalla legge di conservazione dell'energia, dimostra che quando un fluido in movimento aumenta la propria velocità si verifica una diminuzione della sua pressione interna. Questo principio è di fondamentale importanza in aerodinamica, in quanto il suo enunciato può essere applicato anche a quei fluidi che, come l'acqua e l'aria, si muovono lungo una superficie (l'elica di un'imbarcazione o l'ala di un aereoplano). Il principio di Bernoulli trova applicazione pratica negli strumenti per la misurazione della velocità di un fluido, come il flussometro di Venturi.

Bernstein, Eduard (Berlino 1850-1932) Politico tedesco di ideologia socialdemocratica dal 1872; esponente della II Internazionale, revisionò il pensiero marxista (I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia, 1899).

Bernstein, Leonard (Lawrence 1918-New York 1990) Compositore, direttore d'orchestra e pianista statunitense. Diresse la New York Philharmonic Orchestra dal 1956 al 1966. Compose numerosi lavori, tra cui si ricordano Trouble in Tahiti (opera in un atto, 1952), A quiet place (opera in un atto, 1983), West side story (commedia musicale, 1957), le sinfonie Jeremiah (1943) e The age of anxiety (1949). Inoltre, Kaddish (1963) e Chichester Psalms (1965) per coro e orchestra.

Bernutz, ascèsso di Infezione della parete addominale causata da agenti piogeni.

Beroso Sacerdote e astronomo caldeo, intorno al 280 a. C. scrisse in greco la storia di Babilonia fino all'epoca di Alessandro Magno. Tale narrazione fu molto importante perché, esponendo la cosmologia, introdusse nel mondo ellenico i primi rudimenti di concezione astrologica caldea. Beroso fondò sull'isola di Coo una scuola di astrologia.

Berounka Fiume (247 km) della Repubblica Ceca, nella Boemia. Si forma a Plzeñ e confluisce nella Moldava.

Bèrra Comune in provincia di Ferrara (6.611 ab., CAP 44033, TEL. 0532).

berrétta, sf. Copertura del capo, di varie fogge. 
Berretta da prete 
Pianta arbustacea della famiglia delle Calastracee i cui semi sono utilizzati per curare le malattie della pelle. ~ fusaggine.

berrettàio, sm. Chi fabbrica o vende berretti o berrette.

Berretti verdi, I Film di guerra, americano (1968). Regia di John Wayne e Ray Kellogg. Interpreti: John Wayne, David Janssen, Jim Hutton. Titolo originale: The Green Berets

berrétto, sm. Copricapo di varie forme, aderente al capo. ~ cappello. 
  sm. cap. 
  provenz. antico berret, dal lat. birrus mantello con cappuccio.

Berretto a sonagli, Il Dramma di L. Pirandello (1917).

Berruguete, Alonso (Paredes de Nava ca. 1486-Toledo 1561) Scultore spagnolo. Tra le opere Trasfigurazione (1543-1548, Toledo, Cattedrale).

Berruguete, Pedro (Paredes de Nava 1450/55-Avila ca. 1504) Pittore spagnolo. Tra le opere Federico da Montefeltro e suo figlio Guidobaldo (ca. 1477, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche).

Berrùti, Lìvio (Torino 1939-) Atleta. Nel 1960 fu campione dei 200 metri piani in 20''5.

Berry Regione storica della Francia centrale, coincidente all'incirca con gli odierni dipartimenti dello Cher, di Loiret, Creuse e dell'Indre. Il territorio è prevalentemente collinoso, ricco di boschi, pascoli e vigneti. I centri più importanti sono Bourges e Châteauroux. Anticamente Bourges e i territori circostanti erano abitati dalla tribù dei bituriges cubi che, seppur difesi valorosamente da Vercingetorige, nel 52 a. C. furono sottomessi da Cesare. Durante la dominazione romana fu una delle più rigogliose regioni della Gallia. Fu contea indipendente durante il regno carolingio; nel 1360 divenne ducato e nel 1434 fu congiunta alla corona francese in modo definitivo.

Berry, Càrlo Ferdinando di Borbone duca di (Versailles 1778-Parigi 1820) Secondo figlio del duca di Artois (futuro Carlo X), fu tra i capi degli ultrarealisti dopo la Restaurazione. Fu ucciso da un rivoluzionario.

Berry, Charles Edward (Saint Louis 1926-) detto Chuck B. Cantante, chitarrista e autore statunitense di blues e rock (rock nero). Tra le opere Roll over Beethoven e Sweet little sixteen.

bersagliàre, v. tr. 1 Tirare a un bersaglio ripetutamente. 2 Prendere di mira ~ perseguitare. 
  v. tr. to shoot at.

bersaglièra, sf. Donna molto pronta e decisa.

bersaglière, sm. 1 Militare di una specialità della fanteria italiana. alla bersagliera, allo stesso modo dei bersaglieri. 2 Persona molto spavalda. ha modi di fare da bersagliere
  deriv. da bersaglio.

bersaglierésco, sm. 1 Tipico di bersagliere. 2 Deciso, impulsivo. ~ spavaldo. <> tentennante.

bersàglio, sm. 1 L'obiettivo da colpire. ~ meta. 2 Oggetto o persona che si vuole colpire. ~ vittima. 
  sm. target, mark. 
  franc. antico bersail, deriv. da berser colpire con l'arco.

Bersaglio di notte Film giallo, americano (1975). Regia di Arthur Penn. Interpreti: Gene Hackman, Susan Clark, Jennifer Warren. Titolo originale: Night Moves

Bersèzio, Vittòrio (Peveragno, Cuneo 1828-Torino 1900) Commediografo. Tra le opere Le miserie d'monsù Travet (1863).

bersò, sm. Pergolato.

Bersóne Comune in provincia di Trento (304 ab., CAP 38085, TEL. 0465).

Bèrta (?-Choish-au-Bac 783) Regina dei franchi, moglie di Pipino il Breve e madre di Carlo Magno, cantata nei poemi del ciclo carolingio, come Berta dai gran pie', romanzo del troviero Adenet le Roi (1275 ca.). Il soprannome dal gran piè deriva dal fatto che, si dice avesse un piede più grande dell'altro.

bèrta, sf. 1 Burla. 2 Macchina per conficcare pali. 
Denominazione di Uccelli della famiglia dei Procellaridi e dell'ordine dei Procellariformi. 
Berta maggiore 
Specie (Procellaria diomedea) di colore scuro, nidifica nelle coste rocciose del Mediterraneo e del Pacifico. Emette grida lamentose. 
Berta minore 
Specie (Procellaria puffinus) di colore scuro, nidifica nelle coste rocciose del Pacifico. Emette grida rauche.

Bèrta di Savòia (1051-1087) Dal 1066 moglie dell'imperatore Enrico IV.

Bertàni, Agostìno (Milano 1812-Roma 1886) Medico e politico. Nel 1842 fondò la Gazzetta medica; nel 1848 promosse le cinque giornate di Milano e in seguito ebbe parte nella spedizione dei Mille. Dal 1878, quale deputato, ispirò la politica del Partito radicale.

Bertarèlli, Achìlle (Milano 1863-Roma 1938) Bibliofilo. Collezionò stampe.

Bertàrio (?-Montecassino 883) Santo. Abate di Montecassino, riordinò e fortificò la città contro i saraceni, dai quali venne ucciso.

berteggiàre, v. tr. e intr. Canzonare, deridere, schernire. ~ beffeggiare.

Bertèlli, Luìgi (Firenze 1858-1920) Vero nome di Vamba. Narratore. Tra le opere Il giornalino di Giamburrasca (1920).

bertésca, sf. 1 Torre o altro riparo di legno nelle fortificazioni. 2 Impalcatura per pittori, muratori e similari.

Berthelot, Pierre-Eugène (Parigi 1827-1907) Chimico e fisico francese. Creò la termochimica.

Berthier, Louis-Alexandre (Versailles 1753-Bamberg 1815) Militare francese. Nella campagna d'Italia (1796-1797) fu capo di stato maggiore; divenne ministro della guerra dal 1800 al 1807 e con Napoleone fu maresciallo di Francia (1804). Nel 1814 si schierò con il Borbone.

Berthollet, Claude-Louis (Talloires, Annecy 1748-Arcueil 1822) Chimico francese. Si occupò del meccanismo delle reazioni chimiche tra sali, acidi e basi, studiò i decoloranti a base di ipocloriti, l'impiego delle tinture e dei clorati nella confezione degli esplosivi. Razionalizzò la nomenclatura chimica e scrisse vari saggi, come Ricerche sulle leggi delle affinità chimiche e Saggi di statistica chimica.

Bèrti, Giovànni Lorènzo (Serravezza 1696-Firenze 1766) Teologo. Fervente studioso della dottrina di Sant'Agostino, ne espose il pensiero nell'opera De theologicis disciplinis. Tra le altre opere, la Historia ecclesiastica seu dissertationes ecclesiasticae.

Bertìni, Francésca (Firenze 1892-Roma 1985) Diva del cinema italiano. Interpretò Assunta Spina (1915), Fedora (1916), La donna nuda (1918) e Novecento (1976).

Bertinòro Comune in provincia di Forlì (8.601 ab., CAP 47032, TEL. 0543).

Bertinòtti, Fàusto (Milano 1940-) Politico e sindacalista. Dopo lunga militanza nella CGIL, divenne segretario di Rifondazione comunista dal 1993.

Bertiòlo Comune in provincia di Udine (2.564 ab., CAP 33032, TEL. 0432).

Bèrto, Giusèppe (Mogliano Veneto, Treviso 1914-Roma 1978) Romanziere. Tra le opere Il cielo è rosso (1947) e Il male oscuro (1964).

Bertolàzzi, Càrlo (Rivolta d'Adda, Cremona 1870-Milano 1916) Commediografo. Tra le opere El nost Milan (1893) e La gibigianna (1898).

Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno Titolo sotto il quale si comprendono i racconti Le sottilissime astuzie di Bertoldo (1606)e Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino (1608) di G. C. Croce e la Novella di Cacasenno, figlio del semplice Bertoldino (1620)di A. Banchieri. I due racconti di G. C. Croce (1550-1609), pur se abbastanza modesti da un punto di vista letterario, sono di grande interesse dal punto di vista storico e antropologico. Essi presentano il contrasto tra il mondo della corte longobarda di re Alboino e quello contadino che trova in Bertoldo il suo campione di astuzia; Bertoldino, che non è affatto astuto, ha la funzione di mettere maggiormente in luce le qualità di Bertoldo. La novella Cacasenno del musicista e scrittore A. Banchieri (1567-1634) è una continuazione dei racconti di G. C. Croce.

Bertolùcci, Attìlio (San Lazzaro, Parma 1911-) Poeta. Tra le opere Fuochi in novembre (1934) e Viaggio d'inverno (1971).

Bertolùcci, Bernàrdo (Parma 1941-) Regista cinematografico. Diresse La strategia del ragno (1970), Ultimo tango a Parigi (1972), Novecento I e II (1976), L'ultimo imperatore (1987, vincitore di nove Oscar nel 1988), Il tè nel deserto (1990), Piccolo Buddha (1993) e Io ballo da sola (1996).

Bertolùcci, Giusèppe (Parma 1943-) Regista cinematografico. Diresse Oggetti smarriti (1979), Tuttobenigni (1986) e Amori in corso (1989).

bertóne, sm. Bastimento da carico con tre alberi, vele quadre e cassero per gli alloggi a piani rientranti, utilizzato nei secc. XVI e XVII.

Bertonicìni, Màrio (Roma 1932-) Pianista e compositore italiano. Autore di opere corali e da camera sperimentali con le quali ha vinto dei primi premi di composizione, svolge anche un'intensa attività concertistica.

Bertònico Comune in provincia di Lodi (1.116 ab., CAP 20070, TEL. 0377).

bertovèllo => "bertuello"

Bertrand, Aloysius (Ceva, Cuneo 1807-Parigi 1841) Prosatore francese. Tra le opere Gaspard de la nuit (postumo, 1842).

Bertràndo dél Poggétto (Pouget 1280 ca.-Avignone 1352) Nipote del papa avignonese Giovanni XXII, prelato francese. Nel 1319 fu mandato in Italia per ricostruire lo stato pontificio; sottrasse Bologna ai Visconti (1327), sottomise la Romagna, ma si inimicò i guelfi, che lo vinsero a Ferrara (1333) e lo costrinsero a tornare ad Avignone.

bertùccia, sf. Scimmia catarrina (Macaca sylvana) appartenente alla famiglia dei Cercopitecidi e all'ordine dei Primati. Di statura media, ha il corpo coperto da una pelliccia folta ma non lunga, di colore grigio o bruno rossastro ed è totalmente priva di coda. Il maschio è poligamo. È diffusa nei paesi dell'Africa settentrionale e a Gibilterra, rappresentando l'unica scimmia che vive allo stato selvaggio in Europa.

bertuèllo, sm. 1 Specie di nassa con più ritrosi per la pesca di orate, saraghi e similari. 2 Rete a imbuto per la cattura di uccelli.

Bérulle, Pierre de (Cerilly 1575-Parigi 1629) Ecclesiastico e teologo francese. Fu cardinale dal 1627 e tra i principali artefici della rinascita religiosa in Francia.

berzamìno, sm. Tipo di uva da cui si producono vini da pasto.

Berzàno di San Piètro Comune in provincia di Asti (354 ab., CAP 14020, TEL. 011). Centro agricolo (uva) del Monferrato.

Berzàno di Tortóna Comune in provincia di Alessandria (143 ab., CAP 15050, TEL. 0131).

berzeliìte, sf. Arseniato di calcio, magnesio, sodio e manganese che presenta cristalli monometrici.

Berzelius, Jöns Jacob (Väversunda 1779-Stoccolma 1848) Barone e chimico svedese. Studiò all'università di Uppsala e insegnò a quella di Stoccolma nella facoltà di medicina e farmacia. Fu membro dell'Accademia delle Scienze di Svezia (1808), che presiedette a partire dal 1810. Scopritore di vari elementi, elaborò una teoria atomica. A lui si deve la suddivisione tra chimica organica e inorganica e la creazione della moderna notazione chimica con lettere e numeri.

Bèrzo Dèmo Comune in provincia di Brescia (1.867 ab., CAP 25040, TEL. 0364).

Bèrzo Inferióre Comune in provincia di Brescia (1.993 ab., CAP 25040, TEL. 0364).

Bèrzo San Férmo Comune in provincia di Bergamo (1.043 ab., CAP 24060, TEL. 035).

Berzolàri, Luìgi (Napoli 1863-Pavia 1949) Matematico italiano, insegnò algebra e geometria analitica e successivamente analisi algebrica infinitesimale all'università di Pavia.

bès, sm. Unità di misura proposta per il chilogrammo-massa.

Besàna in Briànza Comune in provincia di Milano (12.338 ab., CAP 20045, TEL. 0362). Centro industriale (prodotti alimentari, tessili e meccanici). Gli abitanti sono detti Besatesi.

Besançon Città della Francia (130.000 ab.), capoluogo del dipartimento del Doubs. È situata sulla riva sinistra del fiume Doubs in posizione strategica e commerciale molto importante; domina infatti il passaggio che, attraverso i Vosgi e il Giura, porta alla valle del Reno. È centro dell'industria dell'orologeria francese e sede universitaria. Fondata dai sequani con il nome di Vesontio, conquistata da Cesare (58 a. C.), passò poi ai burgundi e agli ungari e rientrò nel Regno dell'Alta Borgogna. Libero comune nel XIII sec., fu quindi occupata dalla Spagna; divenne capoluogo della Franca Contea e nel 1674 rientrò a far parte della Francia. Conserva le rovine di un teatro romano e palazzi del XVI e XVII sec.

Besàno Comune in provincia di Varese (2.154 ab., CAP 21050, TEL. 0332).

Besant, Annie (Londra 1847-Adyar, India 1933) Pensatrice e riformatrice inglese. Sposò nel 1867 Frank Besant, prete anglicano, dal quale si separò cinque anni dopo a causa di divergenze dottrinali. Si iscrisse alla National Secular Society e lottò insieme al giornalista Charles Bradlaugh rivendicando libertà di pensiero, controllo delle nascite e diritti delle donne. Divenne anche membro della Fabian Society di ispirazione socialista. Nel 1889 si convertì alla teosofia, movimento filosofico-religioso basato sulle intuizioni mistiche. Nel 1894 si recò in India, dove rimase per tutta la vita. A Benares fondò il Central Hindu College e svolse attività politica. Dal 1916, per molti anni fece propaganda per l'indipendenza dell'India. Viaggiò molto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti insieme al figlio adottivo Juddu Krishnamurti, inizialmente presentato come il nuovo messia. Fu presidente della sezione inglese della Società teosofica dal 1907 fino alla morte. Lasciò numerosi scritti di teosofia.

Besàte Comune in provincia di Milano (1.507 ab., CAP 20080, TEL. 02).

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/view/dictionario_b.doc/34501403/dictionario_b.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

Significato del termine ?

Cosa vuol dire ?

Come si dice in inglese ?

 

Dizionario enciclopedico dal termine Belgioioso a Besate

 

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Dizionario enciclopedico dal termine Belgioioso a Besate

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

 

Significato del termine ?

Come si dice in inglese ?

Cosa vuol dire ?

Dizionario enciclopedico dal termine Belgioioso a Besate