Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale M parte 7

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale M parte 7

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale M parte 7

 

mielogenètico, o mielògeno, agg. In biologia e medicina, relativo a formazione o a processo che ha origine dal midollo osseo o spinale.

mielòide, agg. 1 Che è simile a un mielocito. 2 Relativo al midollo osseo o spinale. 3 Costituito da cellule che derivano dal midollo osseo.

mielòma, sm. (pl.-i) Tumore maligno caratterizzato da un eccessiva produzione di plasmacellule che secernono immunoglobulina. Si presenta in forma di masse multiple o localizzato solo nel midollo osseo, seni mascellari, fosse nasali. Se le plasmacellule si localizzano anche nel sangue si parla di tumore plasmacellulare.

mielopatìa, sf. Denominazione generica di affezioni del midollo osseo o spinale.

mielopoièsi, sf. Processo di formazione e maturazione delle cellule del sangue prodotte nel midollo osseo dalla cellula progenitrice comune, l'emocitoblasto melodie.

mieloscleròsi, sf. Irrigidimento del midollo osseo e il conseguente blocco dell'attività emopoietica.

mielòsi, sf. Termine medico che designa genericamente le alterazioni del midollo osseo causate da infezioni o intossicazioni chimiche e radiologiche.

mientèrico, agg. (pl. m.-ci) In anatomia, della tunica muscolare dell'intestino.

Mieroslawski, Ludwik (Nemours 1814-Parigi 1878) Generale polacco. Di ideologia democratica fu a capo delle insurrezioni del 1848 e 1863. Nel 1848 partecipò anche ai moti siciliani.

Mies van der Rohe, Ludwig (Aquisgrana 1886-Chicago 1969) Architetto tedesco, esponente del movimento moderno e allievo di P. Behrens, presso il quale conobbe Le Corbousier e W. Gropius. Diresse il Bauhaus di Dresda, dopo H. Meyer, dal 1930 al 1933. Nel 1937 emigrò negli Stati Uniti, dove insegnò presso l'Illinois Institute of Technology. Si ispirò a un classicismo tecnologico, attento ai dettagli e improntato a una nuova monumentalità. Le principali opere sono la villa Tugendhat a Brno (1930), la nuova sede dell'Illinois Institute of Technology di Chicago (1939-1940), diverse case di abitazione a Detroit e Chicago e il Seagram Building a New York (1958-1959).

Mieszko Nome di sovrani.
Mieszko I
(?-992) Fu duca di Polonia dal 960, propugnatore della conversione della Polonia al cattolicesimo (966) e fondatore della dinastia dei Pasti.
Mieszko II
(990-1034) Nipote di Mieszko I e figlio di re Boleslao I, salì al trono nel 1025, ma dovette sottomersi all'imperatore Corrado II.
Mieszko III
(1126-1202) Fu nominato principe della Grande Polonia nel 1138 e riuscì a riunire il paese dal 1173 al 1177.

miètere, v. tr. 1 Tagliare il grano o altri cereali. ~ falciare. 2 Tagliare, raccogliere. 3 Falcidiare, distruggere. questa guerra mieterà molte vittime. 4 Ottenere approvazione. ~ raccogliere. mieteva consensi con quei discorsi nazionalistici.
 v. tr. 1 to reap. 2 (fig.) to claim, to take.
 lat. metere.

mietiléga, sf. (pl.-ghe) Macchina agricola che taglia gli steli dei cereali, li lega in covoni e li deposita sul campo.

mietilegatrìce, sf. Macchina agricola che taglia, raccolta e lega in covoni i cereali.

mietitóre, sm. (f.-trìce) Chi miete.

mietitrébbia, o mietitrebbiatrìce, sf. Macchina per mietere e trebbiare il grano e altri cereali.

mietitrìce, sf. Macchina per mietere.

mietitùra, sf. 1 Il mietere. 2 Il periodo in cui si miete. 3 La raccolta.

MIFED Sigla di Mercato Internazionale del Film e del Documentario.

Mifi Dipartimento (242.000 ab.) del Camerun, nella provincia dell'Ovest. Capoluogo Bafoussam.

Mifune, Toshiro (Tsing Tao 1920-Tokio 1997) Attore cinematografico giapponese. Interpretò Rashomon (1951), I sette samurai (1953), Il trono di sangue (1956) e Duello nel Pacifico (1968).

mìgale, sf. Aracnide (Theraphosa leblondi) della famiglia degli Avicularidi e dell'ordine degli Araneidi. Ha il corpo nero e peloso, il suo veleno è mortale.

Miggiàno Comune in provincia di Lecce (3.666 ab., CAP 73035, TEL. 0833).

Migiurtìnia Regione della Somalia, compresa tra il golfo di Aden e l'oceano Indiano.

migliàccio, sm. Vivanda fatta con il sangue del maiale.
 lat. miliaceus, deriv. da milium miglio.

migliàio, sm. (pl. f.-a) Quantità che arriva a mille o circa.
 sm. 1 thousand. 2 (circa) about a thousand. 3 (a migliaia) by the thousand.

Migliànico Comune in provincia di Chieti (4.356 ab., CAP 66010, TEL. 0871).

migliarìno, sm. 1 Pallino di piombo per il fucile da caccia. 2 Uccellino che vive in palude tra i canneti.

Migliarìno Comune in provincia di Ferrara (4.029 ab., CAP 44027, TEL. 0533).

Migliàro Comune in provincia di Ferrara (2.411 ab., CAP 44020, TEL. 0533).

Miglierìna Comune in provincia di Catanzaro (1.096 ab., CAP 88040, TEL. 0961).

mìglio, sm. 1 Unità di misura lineare adottata in vari paesi (miglio anglosassone: 1 mi = 5280 ft = 1609.344 m; miglio marino: 1852 m). 2 Pietra miliare. 3 Distanza notevole. 4 Il frutto del miglio. 5 Pianta appartenente alla famiglia delle Graminacee, dai frutti piccoli che servono da alimento agli uccelli.
 sm. 1 mile. 2 (pianta) millet.

Migliòli, Guìdo (Pozzaglio 1879-Milano 1954) Sindacalista cattolico. Fu sostenitore dell'unità con le leve socialiste in opposizione al fascismo. Nel 1926 fu costretto all'esilio.

Migliònico Comune in provincia di Matera (2.718 ab., CAP 75010, TEL. 0835).

Miglior giudice è il re, Il Dramma in tre atti di Lope de Vega (1635). L'opera presenta una situazione iniziale simile a quella dei Promessi Sposi di A. Manzoni, ambientata in Galizia nello stesso periodo storico. Un signorotto, Don Tello de Neira, rapisce Elvira alla vigilia delle nozze con il contadino Sancho de Roelas. Sancho si rivolge al re, che emana l'ordine di liberare la sposa. Don Tello si rifiuta, anzi usa violenza su Elvira. Allora interviene direttamente il re: ordina a Don Tello di sposare Elvira e di farla erede dei suoi beni prima di essere giustiziato.

Miglior vita, La Romanzo di F. Tomizza (1977).

miglioraménto, sm. Il migliorare. ~ perfezionamento. <> peggioramento.
 sm. improvement.

miglioràre, v. v. tr. e intr. 1 Cambiare in migliore condizione. ~ perfezionare. <> peggiorare. è migliorato con l'allenamento e il passare del tempo. 2 Procedere verso il meglio. ~ potenziare, ottimizzare. cercava di migliorare la sua condizione economica.
v. rifl. Cambiarsi in migliore stato. ~ perfezionarsi.
 v. tr. e intr. to improve.
 lat. tardo meliorare.

miglioratìvo, agg. Atto a migliorare.

miglióre, agg., sm. e sf. agg. Più buono, più comodo, più opportuno. rimandò quel progetto a miglior tempo.
sm. e sf. La cosa o la persona migliore. i migliori devono costituire l'esempio da seguire.
 agg. 1 better. 2 (superlativo) best. 3 (paragone) the better. sm. e sf. the best.
 lat. melior,-oris, compar. di bonus buono

Migliore, Il Film drammatico, americano (1983). Regia di Barry Levinson. Interpreti: Robert Redford, Glenn Close, Kim Basinger. Titolo originale: The Natural

Migliori anni della nostra vita, I Film drammatico, americano (1946). Regia di William Wyler. Interpreti: Fredric March, Myrna Loy, Teresa Wright. Titolo originale: The Best Years of Our Lives

migliorìa, sf. Miglioramento.
 sf. improvement.

Migliorìni, Brùno (Rovigo 1896-Firenze 1975) Linguista. Tra le opere Saggi sulla lingua italiana del Novecento (1941) e Storia della lingua italiana (1960).

migliorìsmo, sm. Concezione del mondo tesa a evidenziare gli aspetti positivi della realtà.

migliorìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Seguace dell'orientamento ideologico del migliorismo.

migmatìte, sf. Roccia cristallina di origine mista che si forma a partire da una roccia metamorfica scistoso-cristallina mediante l'apporto, per iniezione o per metasomatosi, di materiale magmatico, per lo più granitico.
 greco migma mescolanza.

Mignànego Comune in provincia di Genova (3.417 ab., CAP 16018, TEL. 010).

Mignàno Mónte Lùngo Comune in provincia di Caserta (3.317 ab., CAP 81049, TEL. 0823).

Mignard, Pierre (Troyes 1612-Parigi 1695) Pittore francese. Tra le opere Luigi XIV a cavallo (Parigi, Louvre).

mignàtta, sf. 1 Sanguisuga. 2 Usuraio. ~ speculatore. 3 Persona noiosa, importuna. ~ seccatore, piattola.

mignattàio, sm. Nome volgare del Plegadis falcinellus, un uccello ardeiforme appartenente alla famiglia dei Treschiornitidi presente in Europa, Africa e America. Di aspetto simile all'ibis, ha piumaggio tendente al nero con sfumature rosse, più o meno accese, e verdi.

Migne, Jacques-Paul (Saint-Flour 1800-Parigi 1875) Ecclesiastico francese e promotore della pubblicazione dei classici della cultura cristiana.

Mignèco, Giusèppe (Messina 1908) Pittore. Tra le opere Asino nero (1948, Milano, Collezione privata).

mìgnola, sf. Il bocciolo del fiore d'olivo.

mignolatùra, sf. Fioritura dell'olivo.

mìgnolo, sm. Il quinto e il più piccolo dito della mano e del piede.
 sm. 1 little finger. 2 (dito del piede) little toe.

mignon, agg. invar. Di piccole dimensioni.

Mignon Opera in tre atti di A. Thomas, libretto di M. Carré e J. Barbier (Parigi, 1866).

mignonette, sf. invar. Piccola bottiglietta di liquore che riproduce in miniatura la confezione normale.

mignòtta, sf. Prostituta. ~ battona.
 franc. antico mignotte.

migrànte, agg. Che migra.

migràre, v. intr. Emigrare, detto specialmente degli uccelli. ~ emigrare.
 v. intr. to migrate.
 lat. migrare.

migratóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, migra.
 lat. migrator,-oris.

migratòrio, agg. Relativo a migrazione.

migrazióne, sf. 1 Il migrare. 2 Gli spostamenti dei popoli dell'antichità. le migrazioni barbariche portarono alla fine di Roma.
 lat. migratio,-onis.

Miguel, André (Ransart, Hainaut 1920-) Scrittore belga. Nei suoi numerosi viaggi incontrò i più famosi artisti contemporanei, tra cui Prévert e Picasso. Tra le opere, le raccolte di versi Infus d'amour (1952) Toisons (1954) Corps du jour (1974) e Ovales naturels (1979), il saggio L'homme poétique (1974) e i romanzi L'équilibre (1961) L'oiseau vespasien (1977), e Le ver de l'Enfer (1972), scritto in collaborazione con la moglie Cécile, pittrice.

Mihajlovgrad Città (57.000 ab.) della Bulgaria, sul fiume Ogosta. Capoluogo del distretto omonimo (630.000 ab.), al confine con la Romania e la Federazione iugoslava.

Mihajlovic, Draqcljub détto Draza (Ivanijca 1893-Belgrado 1946) Colonnello iugoslavo e organizzatore delle bande dei partigiani cetnici durante la seconda guerra mondiale. Si avvicinò ai tedeschi e perse l'appoggio alleato dopo lo scontro con i comunisti di Tito. Venne arrestato e fucilato.

mihrab, sm. invar. Termine arabo che indica quella nicchia che, all'interno delle moschee, indica la direzione della Mecca.

mikado, sm. invar. In Giappone, nome con cui era indicato il Palazzo imperiale e l'imperatore.
 termine giapponese che significa sublime porta.

Mikkelin Provincia (208.000 ab.) della Finlandia meridionale. Capoluogo Mikkeli.

Mikojan, Anastas Ivanovic (Sanain 1895-Mosca 1978) Politico russo. Nel 1956 denunciò al XX congresso del PCUS i crimini di Stalin, che ben conosceva essendone stato collaboratore. Dal 1955 al 1964, fu presidente del consiglio e quindi, per due anni, presidente del presidium del soviet supremo.

Mikuni Catena montuosa del Giappone, sull'isola di Honshu. Vetta più elevata il monte Iwasuge (2.295 m).

mìla, agg. invar. e sf. pl. È il plurale di mille. Come aggettivo si utilizza di seguito a un numero, al quale in genere si unisce nella scrittura, al fine di moltiplicarlo per mille e indicare così le migliaia.

Mìla, Màssimo (Torino 1910-1988) Musicologo. Fu docente al conservatorio di Torino (1953-1973) e all'università di Torino (dal 1960). Come critico musicale, è stato collaboratore del quotidiano L'Unità di Torino (1946-1967), del settimanale L'Espresso (1955-1967) e del quotidiano La Stampa di Torino. Tra le opere Il melodramma di Verdi (1933), Breve storia della musica (1946), La giovinezza di Verdi (1974) e L'arte di Verdi (1980).

Mìlan (associazione calcio) Società di calcio fondata a Milano nel 1899 con il nome originario di Milan Cricket and Football Club. Ha vinto sedici scudetti (1901, 1906-1907, 1951, 1955, 1957, 1959, 1962, 1968, 1979, 1988, 1992-1994, 1996, 1999), quattro coppe Italia, una Supercoppa (1989), quattro coppe dei Campioni (1963, 1969, 1989-1990), due coppe delle Coppe (1968, 1973), tre coppe Intercontinentali (1969, 1989-1990) e tre Supercoppe europee (1989, 1990, 1995). La maglia è rossonera a strisce verticali.

Milan Obrenovic (Iasi 1854-Vienna 1901) Principe di Serbia dal 1868 al 1882 e quindi re fino al 1889. Nel 1878, al congresso di Berlino, ottenne l'indipendenza del paese dagli ottomani.

milanése, agg., sm. e sf. 1 Relativo alla città di Milano. 2 Secondo l'uso dei milanesi. ~ ambrosiano. 3 Nato o che abita a Milano.

Milanesi, Le Opera di narrativa di G. Marotta (1962).

Milàni, Lorènzo (Firenze 1923-1967) Pedagogista. Ordinato prete nel 1947, si dedicò alla formazione dei ragazzi dei ceti sociali meno favoriti. A Sant'Andrea di Barbiana fondò una scuola per i figli dei contadini. Da quest'esperienza è derivata la Lettera a una professoressa (1967) contenente un'analisi della scuola dell'obbligo realizzata dai ragazzi con il candore e la sincerità disarmante caratteristiche della loro età. Nel 1965 venne processato per la sua posizione a favore dell'obiezione di coscienza. Le sue idee in proposito sono esposte nel libro L'ubbidienza non è più una virtù (1967).

Milàni, Milèna (Savona 1922-) Scrittrice italiana. Anticonformista e spregiudicata, ha scritto Storia di Anna Drei (1947), La ragazza di nome Giulio (1964), Io donna e gli altri (1972), Soltanto amore (1976), La Rossa di via Tadino (1979), Umori e amore (1982) e L'angolo nero e altri ricordi (1984).

milanìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Di giocatore o tifoso del Milan.

Milàno Città (1.435.000 ab., CAP 20100, TEL. 02) della Lombardia e capoluogo della regione e della provincia omonima. È la seconda città in Italia per popolazione, ma la prima per importanza economica, in quanto sede di industrie e attività commerciali, finanziarie e di servizi (terziario avanzato). La struttura urbanistica è monocentrica, con pianta stellare e assi stradali a raggiera, collegati tra loro per mezzo di anelli. Molti comuni limitrofi sono oramai indistinguibili da Milano e formano la grande area metropolitana, con oltre tre milioni di abitanti. Attualmente Milano è importante soprattuto come centro commerciale e come sede di importanti fiere, come la Fiera campionaria. Servita da una fitta rete autostradale e ferroviaria, dispone di due aereoporti (Linate e Malpensa). I principali monumenti e siti di interesse sono il duomo (splendido esempio di architettura gotica, iniziato nel 1336 e giunto a termine nel XIX sec., con le caratteristiche guglie sormontate da statue, la più alta delle quali è dorata ed è famosa con il nome di Madonnina), la basilica paleocristiana di San Lorenzo (V sec.), la basilica di Sant'Ambrogio (IV-XII sec.), le chiese di San Marco (1226), Sant'Eustorgio (1335), Santa Maria delle Grazie (1464-1490, con la celeberrima Ultima Cena di Leonardo da Vinci), San Satiro, San Nazzaro e San Celso, il castello Sforzesco (1368), palazzo Marino (1557), palazzo Litta (XVI sec.), Accademia di Brera (XVII e XVIII sec.), il Teatro alla Scala (XVIII sec.). Numerosi anche i musei: Poldi Pezzoli, Nazionale della Scienza e della Tecnica, Civico di Storia Naturale, Civico del castello Sforzesco, del duomo, Teatro alla Scala, e le pinacoteche di Brera e Ambrosiana. Numerose anche le università: Statale, Politecnico, Cattolica del Sacro Cuore e Commerciale L. Bocconi.
STORIA Milano fu fondata dalla popolazione dei galli insubri intorno all'inizio del V sec. a. C., anche se il periodo è molto incerto. Probabilmente Milano nacque dopo la distruzione delle due importanti città etrusche di Veio e Melpum e divenne la base delle conquiste dei galli in tutta l'Italia settentrionale. Il nome Mediolanum sembra significare città tra due fiumi, identificati nel Lambro e nell'Olona (o Seveso). La crescente potenza dei galli insubri stabilitisi a Milano portò all'inevitabile conflitto con i romani, che effettuarono molte spedizioni nella pianura padana e solo con Cornelio Scipione nel 212 a. C. assoggettarono la città. In base alla Rex Roscia, nel 49 a. C. Milano ottenne come altre città lombarde e colonie romane il titolo di Municipium civium Romanorum. Sotto Augusto la città fu fortificata divenendo importante nodo di comunicazione e polo militare ben difeso.
Fu a Milano che nel 313 Costantino promulgò il famoso editto, emanato con Licinio, in base al quale si sanciva la tolleranza religiosa e il diritto dei cristiani di professare la loro fede. Il cristianesimo si affermò grazie all'opera di Sant'Ambrogio che si oppose fermamente all'eresia ariana. La morte del santo avvenuta nel 387 diede inizio a un periodo di decadenza: la città di Pavia tolse il primato politico a Milano e la situazione economica si aggravò sempre più. La città subì il saccheggio dei goti e fu occupata dai longobardi nel 569. Dopo la riorganizzazione amministrativa voluta dagli Ottoni, Milano divenne prima capitale di una marca e in seguito il suo territorio si divise in feudi legati alle principali famiglie milanesi (Castiglioni, Landriani, Pirovano, Confalonieri). Intorno all'anno 1000 le lotte con la vicina Pavia e quelle tra Enrico II e Arduino portarono distruzioni e tumulti (nel 1024 il palazzo imperiale fu distrutto dai pavesi). Nel 1117 iniziò il regime consolare della città, che stava provvedendo a darsi una forma di governo comunale. Assedi e battaglie videro Milano schierata contro le città vicine (Pavia, Lodi e Cremona) nella lotta contro Federico Barbarossa. La pace di Costanza del 1183 sancì di fatto l'autonomia dei comuni italiani e rappresentò l'inizio di un nuovo periodo fiorente per Milano. Nel 1287 Matteo I Visconti divenne capitano del popolo e conquistò il potere della città con l'aiuto di Arrigo VII. Solo con Gian Galeazzo (1395-1402) Milano raggiunse il massimo splendore sotto la dinastia Visconti; in questo periodo iniziò la costruzione del duomo e della certosa di Pavia allora sotto il dominio dello stato visconteo. Filippo Maria riuscì a riunire nelle sue mani il potere ereditato dal padre e grazie al matrimonio con Beatrice di Tenda, si assicurò le terre piemontesi e un esercito ben preparato. Alla morte di Filippo Maria, i veneziani erano giunti sotto le mura della città, minacciandone l'indipendenza. Francesco Sforza, inizialmente sotto gli ordini di Filippo Maria Visconti come condottiero, alla morte di quest'ultimo e alla proclamazione della Repubblica ambrosiana, si alleò ai veneziani, e nel 1450 entrò vittorioso in Milano, iniziando la dinastia degli Sforza come duca. Sotto Ludovico, detto il Moro (1477), Milano conobbe un periodo di splendore (vi lavorarono tra gli altri Bramante e Leonardo). La rivendicazione da parte di Luigi XII re di Francia, dei territori milanesi, costrinse Ludovico alla fuga. Il dominio francese si protrasse, con parecchie interruzioni, fino al 1535 quando, in seguito alla morte di Francesco II Sforza, Milano passò definitivamente come dominio feudale a Carlo V. Nel 1540 l'imperatore Carlo V assegnò il ducato di Milano al figlio Filippo. Il dominio spagnolo durò fino all'inizio del XVIII sec. quando l'imperatore Giuseppe I d'Asburgo conquistò il territorio e assunse il titolo di duca di Milano, dominio confermato poi dai trattati di Utrecht e Rastatt (1713-1714). Sotto la dominazione spagnola Milano fu flagellata due volte dalla peste (1576 e 1630). L'ingresso di Napoleone in Milano avvenne il 14 maggio 1796 e segnò l'inizio della prima campagna di Napoleone in Italia. Nacque in seguito la Repubblica cisalpina e francesi e austriaci si succedettero a più riprese nel dominio della città. Dopo la battaglia di Marengo, Milano ritornò ai francesi, ricostituendo al Repubblica cisalpina e in seguito il Regno Italico, di cui divenne capitale. Il ritorno austriaco a Milano spense le speranze di maggiore autonomia che animavano la città. Fu costituito il Regno Lombardo-veneto, sotto lo stretto controllo di Vienna. In questo clima maturò l'esperienza del risorgimento milanese, i cui esponenti si raccolsero attorno al gruppo del Conciliatore e nelle società dei carbonari e di ispirazione mazziniana. Milano vide parallelamente lo sviluppo di un'intensa attività culturale, contraddistinta da una dialettica accesa attorno ai temi di politica, critica letteraria, economia, filosofia, linguistica, scienza, storia e sviluppata dalla nascita di riviste e giornali (La rivista europea, Il Politecnico). La rivoluzione contro il dominio austriaco, guidata da Carlo Cattaneo, si concretizzò nel 1848, nel corso delle Cinque Giornate (18-22 marzo) che portarono alla cacciata temporanea della guarnigione comandata dal maresciallo J. J. Radetsky. Gli austriaci ritornarono nell'agosto seguente e solo nel 1959 Milano fu liberata dalle truppe franco-piemontesi e annessa all'Italia unita. Nel 1919 a Milano sorsero i primi fasci di combattimento, movimento fondato da Benito Mussolini il 23 marzo. I fascisti avevano raggiunto nelle elezioni politiche del novembre di quell'anno circa 4.000 voti nell'unica lista presentata appunto a Milano. Sempre nello stesso anno, Milano fu testimone dei primi episodi di violenza del movimento fascista (assalto alla sede del quotidiano socialista Avanti!). Durante la seconda guerra mondiale Milano fu più volte sconvolta dai bombardamenti che cancellarono interi quartieri (compreso il Teatro alla Scala). Il 24 Aprile 1945 la città insorse contro l'occupazione tedesca, preparando l'ingresso degli alleati, avvenuto pochi giorni dopo. Mussolini, catturato e ucciso, fu esposto in piazzale Loreto.
Provincia di Milano
La provincia di Milano conta circa 3.800.000 abitanti e si estende (1.981 km2) tra le regioni collinari prealpine a nord, il pavese a sud, i fiumi Ticino a ovest e Adda a est. Le risorse principali sono rappresentate dall'attività industriale, commerciale e di servizi (con larga prevalenza di piccole e medie imprese) per la parte settentrionale e dall'agricoltura per la parte meridionale, con coltivazione di foraggi e cereali, allevamenti di bovini e industrie alimentari.

Milàno Marìttima Frazione del comune di Cervia, in provincia di Ravenna, importante stazione balneare dell'Emilia-Romagna.

Milàzzo Comune in provincia di Messina (32.000 ab., CAP 98057, TEL. 090) sulla costa tirrenica, alla base di un promontorio che chiude a ovest il golfo omonimo. Le principali risorse sono rappresentate dal porto peschereccio e turistico, con i collegamenti per le isole Eolie, e dall'agricoltura (agrumi, viti, olive, ortaggi, frutta) e dalle industrie alimentari. Fu fondata con il nome di Mylae da coloni di Zancle (VII sec. a. C.). Durante la prima guerra punica, C. Duilio vi riportò la prima vittoria in una battaglia navale contro i cartaginesi (260 a. C.). Fiorente centro sotto normanni, svevi e aragonesi, nel 1860 fu teatro della battaglia con la quale Garibaldi, sconfitti i borbonici, si aprì la strada per Messina.

Miléna Comune in provincia di Caltanissetta (3.644 ab., CAP 93010, TEL. 0934).

Miles gloriosus Commedia di T. M. Plauto (205 a. C.). È una delle 21 commedie di Plauto pervenute fino a noi. Protagonista è un soldato fanfarone, Pirgopolinice, che ha rapito una ragazza, amata da un altro. La commedia mette in scena una ben congegnata beffa nella quale, con l'aiuto di uno schiavo furbo, una prostituta viene fatta passare per moglie di Periplecomeno e innamorata di Pirgopolinice. Convinto di aver fatto una grossa conquista, il soldato lascia libera la ragazza rapita. Al momento buono, però, Periplecomeno, protestandosi offeso, fa bastonare il soldato dai propri servi. L'opera è considerata uno dei capolavori di Plauto.

milèsio, agg. e sm. agg. Relativo alla città di Mileto.
sm. Nativo o abitante di Mileto.

Milestone, Louis (Kisinev 1895-Los Angeles 1980) Regista cinematografico statunitense. Diresse All'ovest niente di nuovo (1930) e Lo strano amore di Marta Ivers (1946).

Milèto (Asia Minore) Antica città dell'Asia minore, in prossimità della foce del fiume Meandro e dell'odierna Balàt. Fu colonizzata dagli ioni nel XII e XI sec. a. C. e crebbe di importanza come centro culturale e commerciale fino al VII e VI sec. a. C., dominando il traffico marittimo e fondando numerose colonie. Culturalmente vi nacquero importanti scuole filosofiche. Nel VI sec. entrò nel dominio persiano e nel 494 a. C. fu distrutta a causa della rivolta delle città greche ioniche. Nel 479 a. C. fu ricostruita, ma tornò sotto il dominio persiano, fino alla conquista del 334 a. C. da parte di Alessandro Magno. Nel 133 a. C. fu inclusa nella provincia romana d'Asia. Dopo un periodo di fiorente sviluppo in epoca imperiale, iniziò la decadenza anche a causa dell'insabbiamento dei porti finché con il dominio arabo (1328) perse qualsiasi importanza. Interessanti gli scavi archeologici che hanno portato alla luce la pianta a scacchiera della città, le mura, le terme, un santuario di Apollo e un grande teatro del IV sec. a. C., ricostruito nel II sec. d. C.

Milèto (comune) Comune in provincia di Vibo Valentia (7.492 ab., CAP 88014, TEL. 0963).

Milétto La cima più alta del gruppo del Matese (2050 m), nell'Appennino Campano. Centro di escursionismo, di sport invernali e turistico (per lo stupendo panorama).

Milhaud, Darius (Aix-en-Provence 1892-Ginevra 1974) Compositore francese. Autore tra l'altro di Le pauvre matelot (opera, 1927) e Le boeuf sur le toit (balletto, 1920).

miliardàrio, agg. e sm. Che, o chi, possiede miliardi. ~ capitalista.
 agg. e sm. multimillionaire.
 franc. milliardaire.

miliardèsimo, agg. Che occupa, in una serie, il posto corrispondente a un miliardo.

miliàrdo, sm. Mille milioni e la somma di denaro corrispondente.
 sm. milliard, thousand million.

miliàre, agg. 1 Di colonna o pietra che, sul bordo delle strade, segna il numero delle miglia percorse. 2 Avvenimento di grande importanza.
 agg. (pietra) milestone.
 lat. miliarius, deriv. da milia in milia passuum.

milieu, sm. invar. Ambiente, soprattutto in senso sociale, culturale e simili.

miliòbate Genere della famiglia dei Mielobatidi diffuso nel Mediterraneo e nell'Atlantico al quale appartengono Pesci raiformi con coda munita di uno o due aculei veleniferi, pinne pettorali molto larghe, che si interrompono prima del capo e denti piatti, atti a schiacciare, disposti in file longitudinali.

Miliobàtidi Famiglia di Pesci raiformi a cui appartengono le mielobate.

Miliòlidi Famiglia di Protozoi Sarcodici Foraminiferi, noti fin dal Paleozoico, che vivono nelle acque calde. Hanno guscio calcareo formato da camere di sezione ellittica, avvolte a spirale intorno a un asse allungato su piani diversi.

milionàrio, agg. e sm. Che, o chi, possiede milioni.
 agg. e sm. millionaire.

milióne, sm. 1 Mille migliaia e la somma di denaro corrispondente. 2 Un numero indeterminato di cose o persone.
 sm. 1 million. 2 (numero indeterminato) thousand of.

Milione, Il Opera letteraria di Marco Polo. Benché ricchi di dettagli significativi, i viaggi di Marco Polo narrati nell'opera furono accolti con stupore e incredulità. Solo quando resoconti di altri viaggiatori arrivati in Cina poterono verificare alcune parti del racconto di Marco Polo, essi vennero esaminati con maggiore attenzione e stimolarono l'interesse per il commercio con l'estremo oriente. Inoltre influenzarono gli esploratori e i navigatori come Cristoforo Colombo. Il racconto di Marco Polo rimase la sola descrizione dell'estremo oriente fino alla cronaca del missionario gesuita Matteo Ricci (1552-1610), pubblicata nel 1615. Il libro, che acquistò rapidamente notorietà in numerosi paesi, fu utilizzato anche per la redazione di carte dell'Asia.
I manoscritti de Il Milione sono circa centocinquanta, diversi tra loro per lingua e, in parte, per contenuto. Perduto l'originale in lingua d'oïl (francese antico), il codice più importante, conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi, è in francese e risale ai primi decenni del Trecento.
I primi tredici capitoli dell'opera contengono il racconto dei due viaggi compiuti dai Polo verso la Cina e dalla Cina. I capitoli rimanenti, che costituiscono anche la parte più estesa del libro, contengono la descrizione dei luoghi toccati durante il lungo viaggio o dei quali vennero a conoscenza per via indiretta (Cina, Tibet, Laos, Siam, Cocincina, Giappone, l'arcipelago indiano, l'India, l'impero di Abissinia, l'isola di Socotra, Zenquir, l'isola di Madagascar, la regione artica). Ogni regione viene presentata attraverso una sorta di scheda informativa che illustra il paesaggio, il clima, la flora, la fauna e infine gli usi e i costumi della popolazione. In sostanza l'opera rappresenta un repertorio di notizie e di dati riferiti con spirito scientifico e senza le preoccupazioni moralistiche caratteristiche della tradizione medievale.
L'interesse per l'opera si è mantenuto costante nel tempo. Nel 1982 ne è stata realizzata una trasposizione per la televisione con la regia di Giuliano Montaldo.
Milione, Il
Film musicale, francese (1931). Regia di René Clair. Interpreti: Annabella, René Lefèvre, Louis Allibert. Titolo originale: Le million

milionèsimo, agg. num. ord. e sm. La milionesima parte.

Mìlis Comune in provincia di Oristano (1.694 ab., CAP 09070, TEL. 0783).

militànte, agg., sm. e sf. agg. Che milita.
sm. e sf. Chi è impegnato attivamente in un partito o in un'organizzazione. ~ attivista.
 agg., sm. e sf. militant.

militànza, sf. Partecipazione attiva in un partito, in un'organizzazione o in un movimento d'idee.

militàre, agg., sm. e v. agg. Che appartiene alle forze armate. ~ militaresco. doveva imporre loro una ferrea disciplina militare.
sm. Chi presta servizio militare. ~ combattente, soldato. <> civile, borghese. non aveva ancora fatto il militare, prestato servizio di leva.
v. intr. 1 Fare il soldato. ~ servire. 2 Aderire attivamente a un partito, a un'organizzazione o a un movimento. militava nel partito dei conservatori.
 agg. military. sm. serviceman. v. intr. 1 to be a soldier. 2 (fig.) to be a militant.
 lat. militaris, deriv. da miles,-itis soldato.

militarésco, agg. (pl. m.-chi) Proprio dei militari. ~ guerresco, soldatesco.

militarìsmo, sm. Il prevalere delle forze armate in una nazione.

militarìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Fautore del militarismo.

militarìstico, agg. (pl. m.-ci) Proprio del militarismo.

militarizzàre, v. v. tr. 1 Sottoporre a disciplina militare. il nuovo direttore cercava di militarizzare il reparto di produzione secondo una rigida disciplina. 2 Fortificare per scopi bellici. la città fu militarizzata per rispondere alle esigenze strategiche.
v. rifl. 1 Sottoporsi a disciplina militare. 2 Fortificarsi.
 franc. militariser.

militarizzazióne, sf. Il militarizzare.

mìlite, sm. 1 Soldato. 2 Chi è attivamente impegnato in qualcosa.
 sm. soldier.
 lat. miles,-itis soldato.

Militèllo in Val di Catània Comune in provincia di Catania (10.185 ab., CAP 95043, TEL. 095). Località della piana di Catania. Vi si trova il Museo di arte sacra di San Nicola. Gli abitanti sono detti Militellesi.

Militèllo Rosmarìno Comune in provincia di Messina (1.552 ab., CAP 98070, TEL. 0941).

militesènte, agg. e sm. Detto di chi è libero dagli obblighi militari.
 agg. exempt from military service.

milìzia, sf. 1 L'esercizio e la professione delle armi. 2 Esercito.
 lat. militia, deriv. da miles,-itis soldato.

miliziàno, sm. Soldato appartenente a milizie locali e cittadine.

Miljukov, Pavel Nikolaevic (Mosca 1859-Aix-les-Bains 1943) Politico russo. Nel 1905 fondò il Partito dei cadetti; nel 1917 fece parte del governo L'vov come ministro degli esteri. Dopo la rivoluzione, riparò in Francia.

Milk Fiume (1.006 km) dell'America Settentrionale. Nasce dalle Montagne Rocciose e confluisce nel Missouri.

Mill, James (Northwater Bridge, Scozia 1773-Londra 1836) Filosofo. Tra le opere Analisi dei fenomeni della mente umana (1829) ed Elementi di economia politica (1922).

Mill, John Stuart (Londra 1806-Avignone 1873) Economista e filosofo inglese, figlio di James. Inizialmente influenzato da J. Bentham, ne modificò l'utilitarismo affermando l'importanza della valutazione qualitativa di un'azione, oltre alla valutazione quantitativa. Fu uno dei principali esponenti del positivismo e dell'empirismo radicale, privilegiando la conoscenza empirica e il metodo induttivo. Studiò A. Comte, fu attratto dal socialismo utopico e divenne sostenitore del suffragio universale femminile e della libertà dell'Irlanda. Le opere principali sono Sistema di logica deduttiva e induttiva (1843), Principi di economia politica con alcune applicazioni alla filosofia sociale (1848), Utilitarismo (1863), Sulla servitù delle donne (1869).

Millais, sir John Everett (Southampton 1829-Londra 1896) Pittore inglese. Tra le opere Cristo nella casa dei genitori (1849-1850, Londra, Tate Gallery) e Ofelia (1852, Londra, Tate Gallery).

millànta, agg. 1 Mille. 2 Un gran numero.

millantàre, v. v. tr. Vantare esagerando.
v. rifl. Vantarsi con boria.

millantatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, si millanta. ~ contafrottole, borioso.
 sm. boaster.

millanterìa, sf. 1 L'azione del millantare. 2 Detto o azione da millantatore. ~ spacconata, vanteria.

mìlle, agg. e sm. agg. num. card. indec. Indica una quantità che si compone di dieci centinaia.
sm. Numero mille.
 agg. e sm. thousand.
Spedizione dei Mille
Spedizione militare iniziata da Garibaldi nel 1860 con lo scopo di completare l'unità d'Italia con l'annessione del regno dei Borbone. I patrioti siciliani erano insorti il 4 aprile 1860, ma le truppe borboniche avevano soffocato i moti sul nascere. Garibaldi, che aveva già preso contatti con Francesco Crispi, capo dei patrioti siciliani, si imbarcò con mille volontari il 6 maggio 1860 dallo scoglio di Quarto a bordo di due piroscafi, il Piemonte e il Lombardo, per sbarcare a Marsala cinque giorni dopo. A Salemi Garibaldi proclamò di assumere la dittatura dell'isola a nome di Vittorio Emanuele II. La vittoria di Calatafimi e la successiva presa di Palermo dopo tre giorni di battaglia, nonché la battaglia di Milazzo decretarono la liberazione dell'intera isola. La marcia dei garibaldini non si fermò e passato lo stretto si diressero verso Napoli. Invano Francesco II tentò di concedere la costituzione negoziando con Vittorio Emanuele: il 6 settembre lasciò Napoli riparando a Gaeta.
Contemporaneamente, in seguito all'alleanza segreta tra Cavour e Napoleone III, Cavour poté ordinare l'invasione delle Marche e dell'Umbria da parte delle truppe piemontesi. Le due regioni, dopo un plebiscito, proclamarono l'annessione al regno di Vittorio Emanuele II. Nel frattempo la presa dell'Italia meridionale proseguiva e nella battaglia del Volturno i Borboni persero lo scontro decisivo; il 26 ottobre a Teano Garibaldi incontrò Vittorio Emanuele II, consegnandogli le terre conquistate e salutandolo Re d'Italia. Garibaldi, dopo essere entrato trionfante a Napoli, si ritirò a Caprera (9 novembre).

Mille e una notte Raccolta anonima di novelle arabe (fine XV sec.). La narrazione che funge da cornice per tutti i racconti della raccolta presenta il re di Persia che, convinto dell'inaffidabilità delle donne, decide di sposare ogni giorno una ragazza nuova mettendola a morte al mattino seguente. La bella Shahrazàd riesce a interrompere la tragica catena riuscendo a far rimandare la propria esecuzione tramite l'espediente di un racconto che continua da una notte all'altra per mille e una notte. Quando essa è divenuta ormai madre di tre figli, il re ormai convinto della sua onestà le concede salva la vita e la tiene con sé. Fra i racconti narrati da Shahrazàd si possono distinguere quattro gruppi principali: il ciclo di Sindbad, con la storia di Alì Babà e di Aladino; il ciclo egiziano, al quale appartengono, tra l'altro, le avventure degli Abdallah di terra e di mare; il ciclo iraniano, con Il mercante e il genio e Il pescatore e il genio; il ciclo iracheno, contenente, tra l'altro, le storie del califfo Harùn ar-Rashid (786-809).
I racconti in assoluto più famosi sono la Storia di Sindbad il marinaio (il ricco mercante Sindbad racconta al povero Sindbad sette avventure di viaggio, dimostrandogli come ogni volta sia riuscito, con la tenacia e la buona sorte, a risollevarsi dalle disgrazie, tornando a casa più ricco di prima); la Storia di Aladino e della lampada meravigliosa (la scoperta di una lampada magica in grado di accontentare tutti i desideri del suo padrone è contemporaneamente una sorta di racconto di formazione nel quale un giovane impara a fare un uso accorto dei poteri della lampada, acquisisce la saggezza e la conoscenza del mondo) e la Storia di Alì-Babà e dei quaranta ladroni (Alì scopre una caverna contenente un tesoro e ne approfitta; mentre il fratello Kassìm nella sua avidità resta chiuso nella caverna, Alì agisce con accortezza e diventa ricco).
La presenza di racconti ambientati in aree geografiche diverse è dovuta ad aggiunte successive effettuate su una cornice antica, che furono poi redatte per iscritto nel secolo XV. Alla storia cornice e ai singoli racconti, sono ispirate innumerevoli opere letterarie. A questi racconti notissimi sono legati anche alcuni luoghi comuni relativi alla civiltà araba. Il successo in occidente è dovuto alla traduzione integrale francese eseguita da A. Galland. In oriente non riceve altrettanta considerazione. L'opera è stata portata sullo schermo da P. P. Pasolini nel 1974.

Mille gru Romanzo di Y. Kawabata (1951).

Mille luci di New York, Le Romanzo di J. Mc Inerney (1986).

Mille. Da Genova a Capua, I Memorie di G. Bandi (postuma, 1902).

millefìli In tipografia, gruppo di fili sottili, paralleli e ravvicinati impiegato per comporre ricevute, cambiali e simili, in modo che le cifre soprascritte non possano essere modificate o cancellate.

millefióri, sm. invar. Liquore distillato da essenze di diversi fiori.

millefòglie, sm. invar. 1 Torta di pasta sfoglia a più strati. 2 Pianta delle Composite, detta anche achillea.
 sm. invar. (torta) cream slice.

millefòglio, sm. 1 Nome volgare dell'Achillea millefolium, una composita molto diffusa in Europa, Asia e Africa. 2 Denominazione di piante dalle foglie laciniate.

millenàrio, agg. e sm. agg. 1 Che ha mille anni. 2 Che ha più di mille anni. quella tradizione millenaria rischiava di perdersi.
sm. Il millesimo anniversario.
 lat. tardo millenarius, deriv. da milleni ogni mille.

millenarìsmo, sm. Dottrina che attende l'instaurazione del regno di Dio in terra per mille anni, con il ritorno di Cristo e dei santi risorti. Si basa su un passo dell'Apocalisse (20, 1-4) e sulla tradizione ebraica dell'attesa del Messia per l'instaurazione del regno di Dio. Diffuso nel cristianesimo primitivo, ebbe seguaci in alcune sette medioevali ed è presente tuttora in alcune confessioni protestanti (anabattisti, mormoni, avventisti).

millenarìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Seguace dei movimenti millenaristi.

millenarìstico, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce al millenarismo e ai millenaristi.

millènnio, sm. Spazio di tempo di mille anni.
 sm. millennium.

Millenovecentoottantaquattro (1984) Romanzo di G. Orwell (1949). Winston Smith abita in uno squallido appartamento di Londra. La città è dominata dalle torri piramidali di quattro ministeri: il Ministero della verità per l'informazione, l'educazione e le belle arti; il Ministero dell'Abbondanza per l'economia e il razionamento dei viveri; il Ministero dell'amore per mantenere l'ordine ed esaltare l'odio contro i nemici; il Ministero della pace addetto alle operazioni di guerra. A 39 anni, Winston rievoca le memorie della sua infanzia, risalenti al periodo precedente la rivoluzione, in un diario che serve a mantenere il contatto con una possibile realtà libera. Pur nel terrore di essere scoperto dalle sofisticate apparecchiature installate nella sua come in tutte le abitazioni, egli continua la sua attività venendo in contatto con altre persone che ricordano la vita dei tempi passati. Un tentativo di vita individuale, l'amore di Julia e Winston, viene represso dall'organizzazione in modo feroce, fino ad annientare entrambi i protagonisti. Una narrazione sospesa tra fantascienza e racconto dell'orrore. Un mondo impoverito e desolato, nel quale il partito è tutto ciò in cui si può (e si deve) credere. La popolarità di quest'opera ha diffuso nel linguaggio quotidiano termini come Grande Fratello. Orwell ha percepito in anticipo i pericoli di un uso improprio, nella società burocratizzata, delle tecniche di controllo messe a disposizione dalla scienza.

millepièdi, sm. invar. Nome comune di Artropodi miriapodi, tra cui il porcellino di Sant'Antonio e il millepiedi della sabbia. Hanno corpo cilindrico, segmentato e numerose coppie di zampe. In caso di pericolo si arrotolano su se stessi.
 sm. invar. centipede.

Milleporìni Sottordine di idrozoi idrocoralli.

Miller, Arthur (New York 1915-) Scrittore e drammaturgo statunitense. Subì l'inflenza di Ibsen e trattò il tema della lotta tra l'individuo e la società, in particolare quella americana contemporanea, nella quale la bramosia di successo diventa religione e provoca la distruzione dei più deboli. Le opere principali sono Focus (1945, romanzo), Erano tutti miei figli (1947), Morte di un commesso viaggiatore (1949) premio Pulitzer e successo internazionale, Il crogiolo (1953), Uno sguardo dal ponte (1956), Dopo la caduta (1964), Incidente a Vichy (1964), Il prezzo (1968), La creazione del mondo e altri affari (1972), L'orologio americano (1980), Suonando per guadagnare tempo (1981). Oltre ai testi teatrali scrisse anche la sceneggiatura del film Gli spostati (1960) di John Huston, Non ho più bisogno di te (1967), una raccolta di racconti e i Saggi teatrali di Arthur Miller (1978). Lo stile di Miller è semplice ed essenziale, perfettamente aderente all'impegno sociale dell'autore, che ha spaziato dai temi dell'antisemitismo di Focus, ai conflitti familiari di Erano tutti miei figli, ai risvolti negativi del sogno americano di Morte di un commesso viaggiatore, alla responsabilità di Incidente a Vichy e Il prezzo, alle radici della violenza de La creazione del mondo e altri affari, alla grande depressione economica de L'orologio americano.

Miller, Claude (1942-) Regista cinematografico francese. Diresse Guardato a vista (1981), L'effrontée (1985), La piccola ladra (1988) e L'accompagnatrice (1992).

Miller, George (1945-) Regista cinematografico australiano. Diresse Interceptor (1979 e 1981), Le streghe di Eastwick (1987) e L'olio di Lorenzo (1992).

Miller, Glenn (Clarinda 1904-Canale della Manica 1944) Trombonista statunitense. Tra le opere Moonlight serenade e In the mood.

Miller, Henry (Yorkville 1891-Pacific Palisades 1980) Scrittore e saggista statunitense. Dal 1928 risiedette a Parigi dove incontrò L. Durrell e R. Queneau e si affermò per la personalità provocatoria e dissacrante. Tornato in America nel dopoguerra, i suoi atteggiamenti anarchici e spiritualistici ne fecero un simbolo della beat generation. Il rifiuto della società moderna è espresso nell'indicazione della creazione artistica come via di salvezza, cercata attraverso l'introspezione e sottolineata dal continuo riferimento al sesso come forza liberatoria. Le opere principali furono Tropico del cancro (1934), Max e i fagociti bianchi (1938), Tropico del capricorno (1939), Sexus (1941), Ricordati di ricordare (1947), Plexus (1953), Big Sur e le arance di Hyeronymus Bosch (1957) e Nexus (1959).

Millerand, Alexandre (Parigi 1859-Versailles 1943) Politico francese. Di ideologia socialista, venne allontanato dal partito poiché nel 1899 partecipò al governo repubblicano di Waldeck-Rousseau. Dal 1920 al 1924 fu presidente della repubblica.

millerìghe, agg. e sm. invar. Di tessuto a righe molto sottili.

millerìte, sf. Solfuro di nichel che si può trovare nei giacimenti di cobalto e nichel in aggregati di cristalli trigonali gialli a struttura raggiata.

millèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. Che corrisponde al numero mille in una sequenza.
sm. 1 La millesima parte. 2 La cifra delle migliaia in una data.
 agg. e sm. thousandth.
 lat. millesimus.

Millèsimo Comune in provincia di Savona (3.442 ab., CAP 17017, TEL. 019).

Millet, Jean-François (Gruchy 1814-Barbizon 1875) Pittore francese. Tra le opere Le spigolatrici (ca. 1857, Parigi, Louvre) e La primavera (1868-1873, Parigi, Louvre).

milli- Prefisso che divide per mille l'unità fondamentale e viene indicato dal simbolo m.

milliampère, sm. invar. Un millesimo di ampère.

milliamperòmetro, sm. Amperometro per la misurazione delle correnti che hanno un'intensità di corrente dell'ordine dei Milliampere.

millibàr, sm. invar. Un millesimo dell'unità di pressione bar.

milligràmmo, sm. La millesima parte del grammo.
 sm. milligramme.

Millikan, Robert Andrews (Morrison, Illinois 1868-San Marino, California 1953) Fisico statunitense di origini scozzesi. Partendo dallo studio della radioattività dell'uranio e dei suoi minerali, compì importanti scoperte sull'effetto fotoelettrico e sulle radiazioni cosmiche, evidenziando l'effetto delle scariche sui gas. Studiò le radiazioni ai limiti dell'ultravioletto e nel 1910 determinò la carica dell'elettrone mediante un esperimento passato alla storia della fisica. Nel 1923 fu insignito del premio Nobel per la fisica.

millìlitro, sm. La millesima parte del litro.

millimetràre, v. tr. Suddividere in millimetri.

millimetràto, agg. 1 Diviso in millimetri. 2 Tipo di carta da disegno che reca stampata una griglia di linee distanziate di un millimetro l'una dall'altra.

millimètrico, agg. (pl. m.-ci) Pari a un millimetro, diviso in millimetri.

millìmetro, sm. La millesima parte del metro.
 sm. millimetre.

millimìcron, sm. invar. Un millesimo di micron.

milliòoltmetro, sm. Strumento, la cui scala è graduata in millivolt, che serve per misurare le piccole tensioni.

millivòlt, sm. invar. Un millesimo di volt.

milliwatt, sm. invar. Unità di potenza, di simbolo mW, equivalente a un millesimo di watt.

Milloss, Aurel (Ozora 1906-Roma 1988) Coreografo ungherese, naturalizzato italiano. Creò Il mandarino meraviglioso (1942), La follia di Orlando (1947) ed Estri (1968).

Mills, Charles Wright (Waco, Texas 1916-New York 1962) Sociologo statunitense. Compì un'importante analisi del sistema delle classi e del potere negli USA. Tra le sue opere, Colletti bianchi (1951), L'élite del potere (1956) e L'immaginazione sociologica (1959).

Mills, Robert (Charleston 1781-Washington 1855) Architetto statunitense. Tra le opere la chiesa di Richmond in Virginia (1812-1814).

Mìlo (comune) Comune in provincia di Catania (1.126 ab., CAP 95010, TEL. 095).

Mìlo (Grecia) Isola greca delle Cicladi nel mar Egeo (8.600 ab.). Prevalentemente montuosa è ricca di giacimenti di argento, zolfo, piombo e manganese. Altre risorse economiche sono la pesca, il turismo e l'agricoltura (cereali, frutta, olive, uva). Gli scavi archeologici eseguiti nel 1820 hanno portato alla luce la statua di Afrodite che risale al II sec. a. C., attualmente al Louvre di Parigi e nota come la Venere di Milo.

Mìlo, Sàndra (Milano 1935-) Attrice cinematografica. Interpretò Otto e mezzo (1963), La visita (1963) e Giulietta degli spiriti (1965).

Milóne, Tìto Ànnio (?-Conza 48 a. C.) Tribuno della plebe dal 57 e partigiano di Pompeo. Nel 52 uccise Clodio e, nonostante la difesa di Cicerone, venne esiliato a Marsiglia. Morì in una tentata insurrezione anticesariana.

milonìte, sf. Roccia a grana fine di aspetto vetroso con tipica tessitura a banda o brecciata.

milonitizzazióne, sf. Fenomeno geologico che causa la laminazione di alcune rocce in seguito a dinamometamorfismo nei movimenti tettonici.

milòrd, sm. invar. 1 Appellativo rivolto a signori e nobili inglesi. 2 Persona elegante.

Milos I Obrenovic (Srednia Dobrinja 1780-Belgrado 1860) Principe di Serbia per due volte, dal 1815 al 1839 e dal 1858 al 1860. Nel 1830 ottenne l'autonomia dall'impero ottomano.

Milosevic, Slobodan (Pozarevac 1941-) Politico serbo. Nella sua carriera fu membro della Lega dei comunisti, leader del Partito comunista serbo, presidente della repubblica di Serbia nel 1989 e nuovamente nel 1990 e 1992; quindi, dopo la divisione iugoslava, divenne il più importante esponente dell'espansionismo e del nazionalismo serbo. Nel 1997 divenne presidente della repubblica federale di Iugoslavia.

Mi¿Ó¿osz, Czes¿Ó¿aw (Szetejny 1911-) Poeta e scrittore polacco. Emigrò in Francia nel 1951, trasferendosi poi negli Stati Uniti. Nel 1980 ottenne il premio Nobel per la letteratura. Fu noto come poeta del catastrofismo per la visione pessimista del futuro dell'umanità. Dopo la seconda guerra mondiale, si dedicò anche alla scrittura di saggi. Le opere principali sono le raccolte di versi Poema del tempo impietrito (1933), Tre inverni (1936), Salvezza (1945), Dove sorge e dove tramonta il sole (1974), Terra sconfinata (1984) e Cronache (1987), i romanzi La conquista del potere (1954) e La valle dell'Issa (1955) e i saggi La mente prigioniera (1953) e Storia della letteratura polacca (1969).

Milton, John (Londra 1608-1674) Poeta inglese. Studiò le lingue classiche, il francese e l'italiano e fu in Italia nel 1638-1639. Rientrato in Inghilterra fu seguace di O. Cromwell e pubblicò alcuni libri polemici in difesa del puritanesimo (Dottrina e disciplina del divorzio, 1643; Aeropagitica, discorso per la libertà di stampa dalla censura e Sull'istruzione, 1644) e sull'opportunità della condanna a morte di Carlo I (Defensio pro populo anglicano, 1651). Quando nel 1660 fu restaurata la monarchia, si ritirò dalla vita pubblica e si dedicò alla composizione delle sue opere principali, il Paradiso perduto (1667) e il Paradiso riguadagnato (1671), poemi epici in decasillabi non rimati (blank verse), sulla caduta dell'uomo e sulla possibilità di riscatto seguendo l'esempio di Cristo nella vittoria contro le tentazioni di Satana. Nel 1671 scrisse la tragedia, sempre a sfondo biblico, Sansone agonista. Altre opere giovanili, di carattere accademico, sono l'ode Sulla mattina della natività di Cristo (1629), i poemetti filosofici con titoli italiani L'allegro e Il penseroso (1931), il poemetto pastorale Comus (1634) e l'elegia Licida (1637).

miluògo, sm. Ritrovo intellettuale.

Milwaukee Città (628.000 ab.) degli USA, nello stato del Wisconsin, sul lago Michigan. Porto commerciale e mercato agricolo, è una delle maggiori città industrializzate del paese. Le industrie presenti sono quelle alimentari, metalmeccaniche, della birra, dei pellami, meccaniche (automobili e macchine agricole), tessili e grafiche. Sede di un aeroporto e di un'università.

mìlza, sf. Organo addominale, situato nella parte sinistra, a contatto con il diaframma in alto e lateralmente, con il rene sinistro medialmente e con stomaco e pancreas anteriormente. Ha sezione triangolare, peso di circa 200 g e consistenza molle. La milza fa parte del sistema ematopoietico e le sue funzioni consistono nella distruzione dei vecchi globuli rossi, nella riserva di globuli rossi sani e nella produzione della maggior parte dei linfociti.
 sf. spleen.
 longob. milzi.

Milzàno Comune in provincia di Brescia (1.340 ab., CAP 25020, TEL. 030).

Milzìade (Atene 550-489 a. C.) Uomo politico e generale ateniese. Appartenne alla potente famiglia dei Filaidi. Tornato ad Atene dopo la sconfitta delle città ioniche ribellatesi alla Persia, fu eletto stratego e sconfisse i persiani a Maratona (490 a. C.). Successivamente fu sconfitto nella guerra delle Cicladi, nel tentativo di riconquistare Paro. Fu perciò accusato di tradimento e incarcerato.

mìma, sf. Attrice o danzatrice comica.

mimàre, v. tr. Rappresentare con gesti e movimenti senza parole. ~ parodiare.
 v. tr. to mime.
 franc. mimer, deriv. da mime mimo.

Mimas Satellite di Saturno, scoperto nel 1789 da W. Herschel, il cui periodo di rotazione è di 0,94 giorni; per la grandezza del raggio (196 km) si trova al settimo posto, mentre è al sesto per la distanza (185.600 km).

mimèsi, sf. invar. Imitazione.

Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale Opera di filologia e critica letteraria di E. Auerbach (1946).

mimètica, sf. L'arte della rappresentazione attraverso l'imitazione della realtà.

mimètico, agg. (pl. m.-ci) 1 Imitativo. 2 Di mimetismo. 3 Mimetizzato. ~ criptico.
 greco mimetikòs, deriv. da mìmesis imitazione.

Mimètidi Famiglia di Aracnidi Araneidi non costruttori di ragnatele; camminano con lentezza su piante e cespugli.

mimetìsmo, sm. 1 Fenomeno che si manifesta in alcune specie animali i cui individui possiedono o assumono caratteristiche cromatiche o morfologiche che permettono loro di confondersi con l'ambiente circostante. 2 Capacità di modificarsi in base all'ambiente in cui si vive.
 franc. mimétisme, deriv. dal greco mimetìzein imitare.
Il mimetismo è utile sia alle prede che ai predatori, per impedire di essere visti. Un esempio noto è il mimetismo criptico del camaleonte. Un tipo particolare di mimetismo è il mimetismo batesiano, nel quale una specie presenta sembianze simili a una specie diversa, pericolosa o disgustosa, per sfuggire ai propri predatori.

mimetìte, sf. Cloroarsenicato di piombo in cristalli esagonali gialli o verdi.

mimetizzàre, v. v. tr. Mascherare uomini, armi e simili, in modo da confonderli nell'ambiente. ~ dissimulare. <> evidenziare, sottolineare. non mimetizzarono al meglio la trincea e furono falcidiati dalle bombe.
v. rifl. Mascherarsi a scopo difensivo. ~ confondersi, nascondersi. <> emergere, risaltare. si dipinsero il volto con colori scuri per mimetizzarsi.
 v. tr. to camouflage. v. rifl. to camouflage oneself.
 deriv. da mimesi.

mimetizzazióne, sf. L'azione del mimetizzare e il mimetizzarsi.

mimiàmbo, sm. Termine che indicava i mimi, ossia dei composti in giambi, che rappresentavano in forma di dramma scene di vita quotidiana.

mìmica, sf. (pl.-che) 1 L'accompagnare il discorso con gesti caratteristici. 2 Arte di rappresentazione mediante gesti e movimenti opportuni. ~ gestualità.
 sf. mime.

mìmico, agg. (pl. m.-ci) 1 Con movenze da mimo. 2 Di gesti.

mìmo, sm. 1 Attore che rappresenta un'azione con i gesti e i movimenti. 2 Farsa del mondo classico.
 sm. mime.
 lat. mimus, dal greco mìmos.
In letteratura è un breve componimento popolare destinato alla recitazione nel quale venivano rappresentati brevi momenti di vita quotidiana, spesso a carattere scurrile. A Roma divenne noto nel I sec. a. C. e all'azione, puro pretesto per improvvisazioni buffe e licenziose e accompagnata da musica e balli, partecipavano anche le donne. In teatro indica una rappresentazione basata sulla mimica e sulla danza, nella quale gli attori comunicano soltanto con le movenze del corpo e l'espressione del volto.

mimògrafo, sm. Scrittore di mimi dell'antichità classica.

mimósa, sf. Angiosperma (Mimosa pudica) della famiglia delle Mimosacee e dell'ordine delle Rosali. Arbusto spinoso originario del Brasile. Viene coltivata per scopi ornamentali.
 sf. mimosa.

Mimosàcee Famiglia di piante arboree e arbustacee a piccoli fiori irregolari. È una delle tre famiglie che compongono le leguminose e appartiene all'ordine delle Rosali.

mimulus, sm. invar. Genere di piante erbacee o suffruticose delle regioni extratropicali dell'America del nord. Hanno grandi fiori solitari con macchie rosse sui labbri della corolla e il frutto è una capsula loculicida. Appartiene alla famiglia delle Scrofulariacee.

Min Jiang Fiume (793 km) della Cina, nella provincia di Sichuan. Confluisce nel fiume Chang Jiang.

Min Shan Catena montuosa della Cina, sul confine tra le province di Jiangsu, Sichuan e Qinghai. Culmina a 4.360 m.

min. Abbreviazione di minimo.

mìna, sf. 1 Cavità artificiale nella quale vengono fatte esplodere cariche esplosive. 2 Apparecchio esplosivo. per loro fortuna la mina non esplose. 3 Cilindretto di grafite inserito nella matita. aveva spezzato la mina della matita per il nervosismo.
 sf. 1 mine. 2 (di matita) lead.
 franc. mine.
Mina antiuomo
Ordigno militare che ha lo scopo d'impedire l'accesso a una determinata zona, esplodendo per pressione. Il 17 settembre 1997 a Oslo 97 paesi di tutto il mondo hanno bandito la produzione e il commercio delle mine antiuomo. Solo gli Stati Uniti non hanno aderito all'iniziativa.

Mìna (Busto Arsizio, Varese 1940-) Pseudonimo di Anna Maria Mazzini. Cantante di musica leggera. La più grande interprete della canzone italiana. Nel 1959 esordì sul piccolo schermo, cantando ne Il musichiere e in Lascia o raddoppia. Numerosissime furono poi le apparizioni che seguirono: Il teatrino di Walter Chiari (1959), Canzonissima, Studio uno (1961, 1965 e 1966), Sabato sera (1967), Teatro 10 (1970 e 1972) e Milleluci (1974), che fu la sua ultima esibizione televisiva. Tra le canzoni di maggiore successo, Tintarella di luna, Grande grande grande e Parole parole.

minàccia, sf. 1 Il minacciare. ~ intimidazione. 2 Pericolo incombente.
 sf. menace, threat.
 lat. minaciae, da minax,-acis minaccioso.

minacciàre, v. tr. 1 Promettere un male futuro. ~ intimorire. fu minacciato di morte più volte per la sua attività contro gli usurai. 2 Preannunciare l'imminenza di un fatto grave o spiacevole. ~ mettere all'erta. un'epidemia minacciava di provocare una strage nel paese. 3 Danneggiare. non lasciare che la tua salute sia minacciata dall'eccessivo lavoro.
 v. tr. to menace, to threaten.
 deriv. da minaccia.

minaccióso, agg. 1 Che minaccia, facendo paura. ~ minatorio. <> rasserenante. quelle parole minacciose non lo spaventarono. 2 Che rappresenta un pericolo. ~ pericoloso, spaventoso. <> tranquillizzante. il fiume minaccioso rischiava di travolgere tutto il borgo.
 agg. threatening.

Minàrdi, Tomàso (Faenza 1787-Roma 1871) Pittore. Tra le opere Autoritratto nello studio (1807, Firenze, Uffizi).

minàre, v. tr. 1 Porre mine. 2 Rovinare, insidiare. ~ indebolire.
 v. tr. 1 to mine. 2 (fig.) to undermine.

minaréto, sm. Torre annessa alla moschea, dall'alto della quale il muezzin chiama i fedeli alla preghiera.

Minas Gerais Stato (15.732.000 ab.) del Brasile, nel Sudeste. Capitale Belo Horizonte.

minatóre, sm. 1 Chi lavora nelle miniere. 2 Militare geniere addetto alle mine.
 sm. miner.

minatòrio, agg. Che minaccia. ~ minaccioso.
 agg. minatory, threatening.

mìnchia, sf. Espressione volgare per definire il membro maschile.
dal lat. mentùla

minchionàggine, sf. Dabbenaggine.

minchionàre, v. tr. Burlare, schernire.

minchióne, sm. Babbeo, balordo, credulone.

minchionerìa, sf. Atto o detto da minchione.

Mìncio Fiume (74 km) della Lombardia. Emissario del lago di Garda (a monte del lago prende il nome di Sarca) a Peschiera e affluente di sinistra del Po. A Mantova forma i tre laghi Superiore, di Mezzo e Inferiore che circondano la città. Il bacino del fiume comprende diverse centrali idroelettriche, le più importanti delle quali sono quelle di Torbole e Villa Gargnano. Le sue rive furono teatro di combattimenti tra francesi e austriaci durante la seconda campagna d'Italia, nel dicembre del 1800. Inoltre ebbe notevole importanza strategica durante le tre guerre d'indipendenza italiane, trovandosi inserito tra le fortezze austriache del quadrilatero.

minculpòp, sm. invar. Abbreviazione del "ministero della cultura popolare", organo che nel periodo fascista impartiva direttive alla stampa e al mondo culturale in genere.

Mindanao Isola (94.630 km2, 10.500.000 ab.) dell'arcipelago delle Filippine, seconda per estensione dopo Luzon. Il territorio è prevalentemente montuoso e le uniche pianure sono costituite dalle valli dei fiumi Rio Grande e Agusan e dalle rive dei laghi Buluan, Mainit, Lanao. Le vette più alte sono vulcaniche (Apo, 1.954 m; Ragang, 2.815 m). La parte orientale dell'isola è coperta da foreste tropicali. Le principali risorse sono l'agricoltura (riso, mais, agrumi, ananas, cocco) e l'industria estrattiva del ferro.

mindel, sm. invar. Seconda glaciazione del Quaternario, compresa tra il Günz e il Riss.

mindeliàno, agg. Riferito alla glaciazione Mindel.

Mindoro Isola (480.000 ab.) delle Filippine, a sud dell'isola di Luzon. Territorio montuoso, vetta più elevata il monte Halcon (2.585 m). Con altre isole minori, forma le due provincie di Mindoro Oriental (capoluogo Calapan) e Mindoro Occidental (capoluogo Mamburao). Il territorio, prevalentemente montuoso, è coltivato lungo la costa a riso, canna da zucchero e cocco. Importante lo sfruttamento forestale e del sottosuolo (oro). Attiva anche la pesca.

Mindszenty, Jozsef (Cschimindszent 1892-Vienna 1975) Cardinale ungherese. Nel 1948 fu condannato all'ergastolo poiché si opponeva al regime comunista. Nel 1956, venne liberato e riparò all'estero.

Minèo Comune in provincia di Catania (5.888 ab., CAP 95044, TEL. 0933).

mineràle, agg. e sm. agg. 1 Che ha natura di minerale. 2 Il complesso delle sostanze inorganiche della terra.
sm. Ogni corpo inorganico sulla terra.
 agg. mineral. sm. 1 mineral. 2 (naturale, grezzo) ore.
 lat. mediev. mineralis, deriv. dal franc. antico minière miniera.
Ciascuna sostanza naturale, generalmente inorganica, caratterizzata da una composizione chimica definita e omogenea. I minerali hanno origine nella litosfera e sono presenti nelle rocce come componenti essenziali, quando costituiscono la maggior parte della massa rocciosa, oppure come componenti accessori o accidentali, quando rappresentano percentuali meno abbondanti o minime rispetto alla stessa. In funzione della loro origine, si distinguono in minerali primitivi, se si trovano nelle formazioni rocciose dove sono stati originati, e minerali secondari, se hanno subito alterazioni nella struttura o se sono stati trasportati, da agenti naturali come l'acqua, a distanza dal luogo di origine. La struttura dei minerali è normalmente cristallina, ma esistono anche specie allo stato amorfo o liquido (come il mercurio). Alcuni minerali presentano anche caratteristiche fisiche peculiari, come la capacità di elettrizzarsi facilmente per compressione (minerali piezoelettrici) o riscaldamento (minerali piroelettrici), oppure la proprietà di magnetizzarsi o di assumere tonalità cromatiche proprie.

mineralìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Mineralogista.

mineralizzàre, v. tr. Rendere simile a un minerale.

mineralizzatóre, agg. Che genera un processo di mineralizzazione.
Agenti mineralizzatori
Sostanze volatili che si trovano nel magma che, a temperatura normale, generano liquidi o gas.

mineralizzazióne, sf. Il mineralizzare.

mineralogìa, sf. È la scienza che studia i minerali, ovvero le sostanze naturali generalmente a struttura cristallina di composizione chimica definita, le loro proprietà chimiche e fisiche e la loro distribuzione (mineralogia generale). La mineralogia sistematica si occupa dell'identificazione e classificazione dei minerali dal punto di vista scientifico in tipi, gruppi, serie, famiglie e specie e dal punto di vista dell'impiego come materie prime.

mineralògico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a mineralogia.

mineralogìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Naturalista che studia i minerali, la mineralogia.

mineràrio, agg. Relativo alle miniere, ai minerali.
 agg. 1 mining. 2 (dei minerali) ore. 3 (risorse minerarie) mineral resources.
 deriv. da miniera.

Minèrbe Comune in provincia di Verona (4.618 ab., CAP 37046, TEL. 0442).

Minèrbio Comune in provincia di Bologna (6.774 ab., CAP 40061, TEL. 051).

minerogènesi, sf. invar. Formazione e trasformazione dei minerali.

minerosìntesi, sf. Insieme dei processi per generare artificialmente i minerali.

minèrva, sm. invar. 1 Tipo di fiammiferi disposti su più file e contenuti in una bustina di cartone. 2 Apparecchio ortopedico che blocca la testa in posizione di estensione.

Minèrva Personaggio mitologico, dea italica della sapienza e delle arti pacifiche. In seguito, divenne identificazione della greca Atena assumendo il carattere guerriero e di protettrice della città. Formava la triade capitolina, con Giove e Giunone.

Minerva oscura Saggio di G. Pascoli (1898).

Minervìno di Lécce Comune in provincia di Lecce (4.113 ab., CAP 73027, TEL. 0836).

Minervìno Mùrge Comune in provincia di Bari (10.982 ab., CAP 70055, TEL. 0883). Centro agricolo (produzione di vino e olio) e dell'allevamento. Vi si trova la chiesa della Madonna della Croce. Gli abitanti sono detti Minervinesi.

minèstra, sf. 1 Vivanda di pasta o di riso, con verdure o legumi cotti; può essere asciutta o in brodo. 2 La solita cosa. odiava vedere a ogni elezione sempre la stessa minestra.
 sf. 1 soup. 2 (di verdure) vegetable soup.
 deriv. da minestrare.

minestràre, v. tr. Mettere la minestra in una scodella.

minestrìna, sf. Minestra leggera in brodo.

minestróne, sm. 1 Minestra di riso o pasta, con molte verdure. 2 Insieme caotico.
 sm. thick vegetable and pasta soup.

minette, sf. invar. Tipici sedimenti ferriferi oolitici sfruttati nei giacimenti della Lorena e del Lussemburgo.

Ming Dinastia cinese che sostituì gli Yüan e regnò sulla Cina dal 1368 al 1644 con diciassette imperatori. Dapprima la dinastia elesse come capitale Nanchino, ma dal 1409 passò a Pechino dove vennero costruiti palazzi e templi di rara bellezza. La Cina sotto i Ming conobbe un periodo di enorme prosperità, finché nella seconda parte della dinastia le lotte intestine non indebolirono il loro potere. Sconfitti dai Manciù, si rifugiarono nello Yunnan, dove l'ultimo discendente fu giustiziato nel 1661. Porcellane Ming
La produzione delle celebri ceramiche avveniva nello regione dello Jianxi, dove la ricchezza di caolino e di feldspati consentiva di ottenere una porcellana bianca durissima. Tipica la colorazione in bianco e blu.

mìngere, v. intr. Orinare. ~ urinare.
 lat. mingere.

mingherlìno, agg. Relativo a persona magra e sottile. ~ gracile. <> robusto, grasso.
 agg. slender, thin.

Minghétti, Màrco (Bologna 1818-Roma 1886) Politico. Autore di un piano di risanamento finanziario, fu presidente del consiglio nel 1863 e 1864. Dal 1873 al 1876 quale capo del governo e ministro delle finanze, riuscì a pareggiare il bilancio.

Mingùzzi, Luciàno (Bologna 1911-) Scultore. Tra le opere Porta del Duomo di Milano (1950-1952).

mìni, agg. e sf. agg. indec. 1 Indumento corto o cortissimo. 2 Cosa piccola o poco importante.
sf. indec. Abbreviazione di minigonna.
 agg. indec. mini. sf. invar. miniskirt.

miniàbito, sm. Abito femminile molto corto.

miniappartaménto, sm. Appartamento con una superficie molto ridotta, generalmente costituito da un unico locale.
 sm. flatlet.

miniàre, v. tr. 1 Dipingere con colori finissimi su cartapecora o avorio. ~ decorare. 2 Scrivere, dipingere con grande raffinatezza e precisione. ~ fregiare.
 lat. miniare.

miniatóre, sm. Chi minia.

miniatùra, sf. Arte e tecnica di pittura su materiali vari (pergamena, avorio, rame ecc.), anche come illustrazione di manoscritti e talvolta con disegni di dimensioni ridottissime e colori vivaci. In origine indicava la scrittura di codici su pergamena, le cui iniziali venivano scritte con una tinta rossastra detta minio. Ebbe il periodo di massimo splendore tra il IX e il XIV sec., per essere poi dimenticata con l'avvento dei caratteri a stampa. I principali esponenti furono artisti delle scuole italiana, francese e fiamminga come G. de Grassi, Beato Angelico, Liberale da Verona, J. Fouquet e i fratelli de Limbourg.
 sf. miniature.

miniaturìsta, sm. e sf. Miniatore.

miniaturìstico, agg. (pl. m.-ci) Che riguarda la miniatura.

miniaturizzàre, v. tr. Ridurre a dimensioni minime.

miniaturizzàto, sm. Ridotto a dimensioni minime.
 sm. miniaturized.

miniaturizzazióne, sf. Il miniaturizzare.

minibàr, sm. invar. Mobile bar di piccole dimensioni.

minibàsket, sm. invar. Gioco simile alla pallacanestro, ma con cesto più basso.

minibùs, sm. invar. Autoveicolo simile a un autobus, di dimensioni ridotte.

minidìsco, sm. Piccolo disco magnetico per la registrazione elettronica di dati.

minièra, sf. 1 Complesso di opere e impianti per lo sfruttamento di un giacimento di minerali, a scopo industriale. 2 Fonte abbondante.
 sf. mine.
 franc. minière, deriv. da mine mina.
Generalmente sotterranea, è costituita da una rete di gallerie orizzontali che seguono i filoni di minerale consentendone l'estrazione e di pozzi verticali attraverso i quali il minerale estratto viene portato in superficie. Le miniere sotterranee devono essere dotate di opportuni impianti di ventilazione e aspirazione dell'acqua infiltrata nelle gallerie. Esistono anche miniere a cielo aperto, costituite da giacimenti superficiali nei quali l'estrazione avviene con tecniche di sbancamento e che, nel caso di materiali inerti come marmo, argille, marne, sono dette cave.

minigòlf, sm. invar. Gioco simile al golf, ma effettuato su un campo in miniatura.
 sm. invar. miniature golf.

minigónna, sf. Gonna corta o cortissima.
 sf. miniskirt.

mìnima, sf. 1 Nota musicale, equivalente alla metà della semibreve. 2 La temperatura più bassa registrata in un determinato luogo. la minima non sarebbe scesa sotto 0° almeno per quella notte.
 da semibreve minima; nel significato [2]: lat. minimus.

Minima moralia Opera di filosofia di T. Adorno (1951).

minimàle, agg. Che rappresenta il minimo.

minimalìsmo, sm. 1 Tendenza letteraria caratterizzata da particolare attenzione per le vicende quotidiane. 2 Tendenza a realizzare solo un programma politico minimo. il minimalismo socialista.
 deriv. da minimo.

minimalìsta, sm. (pl.-i) Seguace del minimalismo.

minimalìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al minimalismo.

minimaménte, avv. Quasi per niente.

minimàssimo, sm. Minimo tra i valori massimi di una funzione.

minìmetro, sm. Dispositivo meccanico per misurare le lunghezze.

minimizzàre, v. tr. 1 Ridurre a minime proporzioni. ~ rimpicciolire. <> ingrandire, aumentare. 2 Dare poca importanza a un avvenimento. ~ sminuire. <> ingigantire.
 v. tr. to minimize.
 franc. minimiser, deriv. dal lat. minimus.

mìnimo, agg. e sm. agg. 1 Piccolissimo. ~ insignificante. <> massimo. 2 Presentato nella maniera più semplice.
sm. 1 La minima quantità. 2 Il livello più piccolo. 3 La pena minore. 4 Il regime di giri più basso di un motore.
 agg. 1 slightest, smallest, least. 2 (piccolissimo) very small. 3 (il più basso) lowest, minimum. 4 (bassissimo) very low. sm. 1 minimum. 2 (al minimo) at least. 3 (aut., girare al minimo) to idle. 4 (aut., regime minimo) idling.
 lat. minimus, superlat. di parvus piccolo.
In matematica è l'elemento di una classe inferiore a tutti gli altri e, se il numero di elementi è finito, esiste sempre. Nello studio delle funzioni, si dice minimo relativo il valore minimo assunto dalla funzione all'interno di un intervallo chiuso, mentre il minimo assoluto è il valore minimo assunto dalla funzione nell'intervallo di definizione.
Minimo comune multiplo
In matematica si dice minimo comune multiplo tra due o più numeri il minore dei numeri che sono divisibili per i numeri dati. Si trova scomponendo i numeri dati in fattori primi e facendo il prodotto di tutti i fattori, comuni e non comuni, ognuno con il massimo esponente.

mìnio, sm. Colorante rosso anche detto cinabro, anticamente usato nella pittura.
Ossido di piombo usato per vernici antiruggine, di color rosso vivo.
 lat. minium.

miniòttero, sm. Genere di Mammiferi Chirotteri Microchirotteri cui appartiene il Miniopterus schreibersi, pipistrello che vive dall'Europa fino al Madagascar, lungo 10 cm. ca. con un'apertura alare di più di 30 cm. Appartiene alla famiglia dei Vespertilionidi.

ministeriàle, agg. 1 Che attiene al ministro o al ministero. 2 Governativo.
 agg. ministerial.

ministèro, sm. 1 Compito o ufficio elevato e importante. 2 Organo giudiziario (pubblico ministero) che sostiene l'accusa in un processo. 3 Complesso di risorse gestito da un ministro (e la relativa sede) che presiede a un settore della pubblica amministrazione. ministero delle finanze, per la gestione del fisco. 4 Ufficio di ministro.
 sm. 1 ministry. 2 (dir., pubblico ministero) public prosecutor. 3 (governo) government.
 lat. ministerium, deriv. da minister,-stri servo.

minìstra, sf. Donna che svolge una particolare mansione o amministra qualcosa.

ministrànte, sm. o sf. Laico che partecipa a una celebrazione liturgica.

ministràre, v. tr. 1 Eseguire il proprio ufficio. 2 Servire la minestra o un cibo in genere. 3 Fornire. ~ somministrare.

minìstro, sm. 1 Chi esercita un ministero. 2 Membro del governo e capo di un ministero dell'amministrazione dello stato.
 sm. minister.
 lat. minister,-tri servo.
I ministri sono designati dal presidente del consiglio e nominati dal presidente della repubblica. La responsabilità del ministro è collegiale per gli atti del consiglio dei ministri e individuale per gli atti del proprio ministero. Nel caso di reati commessi dai ministri, la competenza è della magistratura ordinaria, ma occorre l'autorizzazione del senato per i ministri non parlamentari e della camera di appartenza per i parlamentari.
Ministro senza portafoglio
Ministro che appartiene al governo, senza però essere responsabile di un ministero.
Primo ministro
Capo del governo.

Minkowski, Eugène (San Pietroburgo 1885-Zurigo 1972) Psicologo francese. Di origine polacca, fondò con altri la psicopatologia di indirizzo fenomenologico. Tra le sue opere, La schizofrenia (1927) e Il tempo vissuto (1933).

Minkowski, Hermann (Aleksotas Kaunas 1864-Gottinga 1909) Matematico tedesco. Di origine russa, diede importanti contributi all'interpretazione geometrica della teoria della relatività ristretta di Einstein, con l'idea di uno spazio a quattro dimensioni, che in suo onore prese il nome di spazio-tempo di Minkowski, e alla teoria dei numeri nella quale introdusse concetti geometrici per lo studio di numeri algebrici.

Minna Città (112.000 ab.) della Nigeria, capoluogo dello stato di Niger.

Minna von Barnhelm Dramma di G. E. Lessing (1767).

Minne, George (Gand 1866-Laethem 1941) Scultore belga. Tra le opere Il pozzo con cinque adolescenti inginocchiati (1898, Essen, Folkwang Museum).

Minneapolis Città (368.000 ab.) degli USA, nello stato del Minnesota, sul fiume Mississippi. Importante porto fluviale e nodo ferroviario dove convergono numerose linee che servono tutta la zona settentrionale delle Grandi Pianure. Grande mercato agricolo di cerali (frumento), farina e prodotti lattiero-caseari. Le industrie sono collegate soprattutto alla trasfomazione dei prodotti agricoli come mulini, stabilimenti per la lavorazione del latte e degli oli. Vi sono anche officine ferroviarie, industrie meccaniche, tessili ecc. Sede di un aeroporto e di un famoso istituto d'arte ricco di collezioni varie: arte egiziana, assira, cinese; sculture europee del XII e XV sec., tra cui dipinti di Tiziano, Rembrandt, Degas; raccolta di antichità precolombiane. Già sede di un forte (1820), fu colonizzata a partire dal 1848, quando sulle rive orientali del Mississippi sorse il villaggio di Saint Anthony. Nel 1854 venne fondato sulla sponda occidentale il villaggio di Minneapolis; i due villaggi si riunirono nel 1872 formando l'attuale città.

Minnelli, Liza (Los Angeles 1946-) Attrice e cantante americana. Figlia del regista Vincente Minnelli e dell'attrice J. Garland, iniziò l'attività di attrice a tre anni partecipando al film I fidanzati sconosciuti di Robert Z. Leonard. Tra le interpretazioni, Charlie Bubbles (1967), di Albert Finney, Dimmi che mi ami Junie Moon (1969), di Otto Preminger, Pookie di Alan J. Pakula, Cabaret (1972), di Bob Fosse, con il quale si aggiudicò l'oscar come miglior interprete, Nina (1976), diretto dal padre Vincente, New York New York (1977), Arturo (1981).

Minnelli, Vincent (Chicago 1910-Los Angeles 1986) Regista cinematografico statunitense. Diresse Un americano a Parigi (1951), Il bruto e la bella (1952), Gigi (1958), Qualcuno verrà (1959) e Nina (1976).

Minnesota Stato (218.601 km2, 4.360.000 ab.) federato degli Stati Uniti d'America, con capitale Saint Paul. Confina con il Canada, i due Dakota, lo Iowa, il Wisconsin, e il lago Superiore. Il territorio è pianeggiante, attraversato dai fiumi Minnesota e Mississippi, con numerosi laghi e ricoperto da praterie e foreste. Le principali risorse sono l'agricoltura (grano) e la produzione lattiero casearia. Importanti anche le attività estrattive (ferro) e le industrie meccaniche, chimiche e della carta. La città principale è Minneapolis. Fu esplorato dai francesi nel XVII sec. e poi entrò a far parte del dominio degli inglesi (1763), benché la colonizzazione fosse rallentata dall'opposizione dei sioux. Nel 1803 entrò a far parte degli Stati Uniti e nel 1858 dell'Unione.

Minnie la candida Dramma di M. Bontempelli (1928).

Miño Fiume (310 km) della penisola Iberica. Nasce in Spagna dai monti della Galizia e sfocia nell'oceano Atlantico.

Mìno da Fièsole (Poggi 1429-Firenze 1484) Scultore. Tra le opere Nicolò Strozzi (1454, Berlino, Staatliche Museen) e Tomba del conte Ugo di Toscana (1469-1481, Firenze, Chiesa di Badia).

minòico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla civiltà che ebbe come centro Creta, fiorita tra l'inizio del terzo millennio e il XV sec. a. C.

Minòli, Giovànni (Torino 1945-) Giornalista televisivo. Approdò in televisione nel 1971 ed ebbe un grande successo con Mixer (1980). Inoltre, curò numerose rubriche e spettacoli, tra i quali, Quelli della notte, Piccoli fans, Più sani e più belli. Fu nominato direttore di Raidue (1994) e, in seguito, direttore di Raitre (1996).

minorànte, sm. Un numero è un minorante di (o per) un insieme S di numeri se è minore o uguale a tutti gli elementi di S.
 lower bound.

minorànza, sf. L'insieme numericamente inferiore di una totalità. ~ minorità. <> maggioranza. si era trovato all'improvviso in minoranza; minoranza etnica, gruppo di cittadini di uno stato appartenenti a un ceppo meno numeroso.
 sf. minority.
 deriv. da minore.

minoràre, v. tr. Menomare, diminuire.

minoràsco, sm. (pl.-chi) Sistema di successione basato sulla preferenza del figlio minore di una famiglia per l'acquisizione del patrimonio ereditario.

minoratìvo, agg. Che tende a sminuire.

minoràto, agg. e sm. Menomato nelle facoltà fisiche o psichiche. ~ manchevole.
 agg. handicapped. sm. disabled person.

minorazióne, sf. 1 Il minorare. 2 Diminuzione, riduzione.
 lat. tardo minoratio,-onis, deriv. da minor,-oris minore.

Minòrca È la seconda isola per estensione dell'arcipelago delle Baleari (Spagna, 689 km2, 50.000 ab.), nel mar Mediterraneo occidentale. Il capoluogo è Mahón. Il territorio è costituito da un pianoro di altezza massima 350 m. Il clima è mite, con poche precipitazioni e la flora è la classica macchia di tipo mediterraneo. Le principali risorse sono l'agricoltura (frumento, orzo, patate, uva, olivo, frutta e ortaggi) e le miniere di ferro e rame, oltre al turismo. Fu colonizzata dai cartaginesi e poi entrò a far parte dei domini romano e arabo, per passare nel 1287 al regno di Aragona. Nel XVIII sec. fu conquistata prima dagli inglesi e poi dai francesi e, nel 1802 con la pace di Amiens, tornò alla Spagna.

minóre, agg. e sm. agg. 1 Più piccolo quanto all'altezza, all'ampiezza e simili. <> maggiore. aveva forza minore rispetto all'altro. 2 Di importanza inferiore. ~ subordinato. <> superiore. cercò di scegliere il minore dei mali. 3 Più giovane d'età. <> vecchio, anziano. il figlio minore riservò grandi soddisfazioni alla famiglia.
sm. 1 Chi è più giovane d'età. 2 Minorenne.
 agg. 1 less. 2 (più basso) lower. 3 (più corto) shorter. 4 (più piccolo) smaller. 5 (più giovane) younger. sm. minor.
 lat. minor,-oris, comparat. di parvus piccolo.

minorènne, agg. e sm. Che, o chi, è ancora in età inferiore ai diciotto anni. ~ minore. <> maggiorenne.
 agg. under age. sm. person under age, minor.

Minóri Comune in provincia di Salerno (3.091 ab., CAP 84010, TEL. 089).

minorìle, agg. Che concerne i minorenni.
 agg. 1 juvenile. 2 (carcere) detention home.

minorità, sf. L'essere minorenne.

minorìta, sm. Frate appartenente all'ordine dei Minori francescani.

minoritàrio, agg. Relativo alla minoranza. ~ inferiore. <> maggioritario.

minorìtico, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce ai frati minori.

Minòsse Mitologico re di Creta, figlio di Zeus e di Europa, marito di Pasifae e padre di molti figli tra i quali Arianna, Fedra e Deucalione. Ebbe dal dio Poseidone in dono un toro con il quale Pasifae generò il Minotauro, rinchiuso da Minosse in un labirinto costruito da Dedalo. Sconfisse Atene, obbligando la città a inviare a Creta quattordici giovani ogni anno da dare in pasto al Minotauro. Descritto nella leggenda come saggio legislatore, nell'Odissea è posto come giudice dei morti nell'Ade e Dante ripropone la leggenda indicando Minosse come giudice nell'inferno. Al suo nome è legato il periodo di massimo splendore della cultura e della civiltà cretese, detta anche minoica.

Minotàuro Personaggio mitologico, mostro di Creta, figlio di Pasifae e di un toro sacro, metà uomo e con testa di toro. Si nutriva di carne umana. Venne rinchiuso nel labirinto di Cnosso da Eracle e qui ucciso da Teseo.

Minsk Città (1.634.000 ab.) della Bielorussia, capitale dello stato e capoluogo della provincia omonima (3.256.000 ab.). Sede di importanti vie di comunicazione è centro di imponenti industrie metallurgiche, grafico-editoriali, tessili, alimentari, conciarie e del legno. La città, massimo centro culturale del paese, ospita un'università e vari istituti di medicina e pedagogia, un Politecnico e un'Accademia delle Scienze.

minstrel, sm. invar. Termine inglese per indicare il menestrello.

minstrel show, loc. sost. m. invar. Forma di spettacolo di prosa, canto e danza in voga negli Stati Uniti nel XIX sec., in cui attori bianchi travestiti da neri imitavano i canti e le danze dei negri d'America.

Mintoff, Dominic détto Dom (Cospicua 1916-) Politico di Malta. Di ideologia laburista, fu due volte primo ministro, dal 1955 al 1958 e dal 1971 al 1984.

Mintùrno Comune in provincia di Latina (17.298 ab., CAP 04026, TEL. 0771). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, frutta, uva e olive), industriale (prodotti meccanici) e turistico (balneazione sulla costa). Fondata dai romani con il nome di Minturnae, vi si trovano resti del foro, del teatro e dell'acquedotto. Gli abitanti sono detti Minturnesi.

Minucciàno Comune in provincia di Lucca (2.678 ab., CAP 55034, TEL. 0583).

minuèndo, sm. Primo termine della sottrazione dal quale si sottrae il sottraendo.

minuétto, sm. Raffinata danza francese e la musica che l'accompagna.

Minzfîya Governatorato (2.532.000 ab.) dell'Egitto, esteso tra i rami di Rosetta e di Damietta del Nilo. Capoluogo Shibîn el Kôm.

minùgia, sf. (pl.-gie o-gia) Budello con cui si fanno le corde di alcuni strumenti musicali.

minùscola, sf. Lettera o carattere minuscolo dell'alfabeto.
 sf. small letter.

minùscolo, agg. e sm. 1 Piccolo. ~ minimo. 2 Di lettera dell'alfabeto, più piccola rispetto alla lettera maiuscola. <> maiuscolo.
 agg. 1 small. 2 (piccolissimo) tiny. sm. small letter.
 lat. minusculus, dimin. di minor minore.

minùta, sf. 1 La prima stesura di uno scritto. ~ canovaccio. <> bella copia. 2 Malacopia.
 sf. draft, rough copy.
 lat. minuta (scriptura).

minutàglia, sf. 1 Insieme di cose minute. ~ minuteria. 2 Gente di poco conto.

minutaménte, avv. In modo minuto, particolareggiato.

minutànte, sm. e sf. 1 Chi stende le minute. 2 Chi vende merce al minuto. ~ dettagliante.

minutàre, v. tr. 1 Fare la prima stesura di uno scritto.
Minutare un terreno
Arare superficialmente un terreno tracciando solchi molto vicini.

minuterìa, sf. 1 Minutaglia. 2 Oggetti lavorati di piccole dimensioni.

minutézza, sf. 1 L'essere minuto. 2 Piccolezza.

minùto, agg. e sm. agg. 1 Che è molto piccolo. ~ minuscolo. <> grosso. 2 Mingherlino, gracile.
sm. La sessantesima parte di un minuto. ~ istante, attimo.
 agg. 1 tiny, small, minute. 2 (corporatura) fine, delicate. 3 (al minuto) retail. sm. (tempo) minute.
 lat. minutus. p.p. di minuere diminuire.

minùzia, sf. Particolare minimo e di poco conto. ~ piccolezza.
 lat. minutia, deriv. da minutus.

minuziosàggine, sf. L'essere minuzioso.

minuziosità, sf. L'essere minuzioso.

minuzióso, agg. 1 Che cura ogni particolare. ~ accurato, meticoloso, scrupoloso. <> approssimativo. 2 Di cosa particolareggiata.
 agg. 1 (meticoloso) meticulous. 2 (dettagliato) detailed.

minuzzàglia, sf. Quantità di cose minute.

minùzzolo, sm. Pezzettino, specialmente di pane.

Minya, El Città (203.000 ab.) dell'Egitto, sul Nilo. Capoluogo del governatorato omonimo.

minzióne, sf. L'atto del mingere. ~ orinare.
 lat. tardo minctio,-onis, deriv. da minctus, p.p. di mingere orinare.

Minzóni, Giovànni (Ravenna 1985-Argenta 1923) Arciprete di Argenta e membro del Partito popolare. Il 23 agosto 1923 morì assassinato in un agguato fascista.

mìo, agg., pron. e sm. agg. e pron. poss. 1 Relativo a me, che appartiene a me, fatto da me. 2 Che mi è caratteristico. non puoi criticare sempre i miei difetti.
sm. 1 Ciò che mi appartiene. ci ho rimesso del mio per concludere quell'affare, ha rimesso parte del suo patrimonio. 2 Opinione. volevo dire la mia, ma mi trattenni dal farlo.
 agg. 1 my. 2 (mio proprio) my own.
 lat. meus.

Mio amore eri tu, Il Film drammatico, americano (1936). Regia di Goerge Fitzmaurice. Interpreti: Jean Harlow, Cary Grant, Franchot Tone. Titolo originale: Suzy

Mio Carso, Il Prosa di S. Slataper (1912).

Mio piede sinistro, Il Film drammatico, irlandese (1989). Regia di Jim Sheridan. Interpreti: Daniel Day Lewis, Brenda Fricker, Ruth McCabe. Titolo originale: My Left Foot

Mio zio Film comico, francese (1959). Regia di Jacques Tati. Interpreti: Jacques Tati, Jean-Paul Zola, Adrienne Servantie. Titolo originale: Mon oncle

mioatonìa, sf. Diminuzione o assenza di tonicità muscolare.

mioblàsto, sm. Cellula dell'embrione che si trasformerà in cellula muscolare.

miocardìa, sf. Affezione cronica del miocardio. ~ miocardite.

miocàrdio, sm. La massa del muscolo cardiaco, composta da fibre striate e ricoperta internamente dall'endocardio ed esternamente dall'epicardio. Il miocardio è un muscolo involontario, simile alle fibre volontarie da cui differisce poiché le fibre formano una maglia plessiforme e poiché il nucleo delle cellule è al centro della fibra.
Infarto miocardico acuto (IMA)
L'IMA si verifica quando parte del tessuto cardiaco muore a causa della mancanza di ossigeno determinata da un inadeguato flusso sanguigno nelle arterie coronarie, ristrette a causa di malattia arteriosclerotica. L'IMA rappresenta una delle maggiori cause di morte nel mondo occidentale. Nei casi più gravi è una delle cause di morte improvvisa che si verifica entro breve tempo dall'insorgenza dei sintomi. L'IMA è una condizione dove un tempestivo riconoscimento del quadro patologico e una pronta messa in opera delle manovre rianimatorie appropriate fino al trasferimento in ospedale potrebbero salvare molte vite.
A volte si confondono i primi sintomi con quelli di un'indigestione. È importante indagare sull'aspetto del dolore (ricordare, però che alcuni episodi infartuali possono evolvere anche senza sintomatologia dolorosa). Si localizza nella regione sternale, con irradiazioni alla spalla e al braccio sinistro o a entrambi, al collo, alla mascella, alla mandibola, alla parte superiore della schiena, alla parte superiore mediana dell'addome. Ovviamente non tutte le localizzazioni si verificano contemporaneamente nello stesso soggetto. A volte l'unico segno è dato da un senso di malessere alla spalla, oppure alla mandibola e ai denti ecc. Oltre al dolore il soggetto colpito da IMA potrebbe presentare senso di nausea, respiro breve e affannoso, tosse con sputi, sudorazione, tachicardia, irritabilità, depressione, senso di catastrofe imminente. Tipicamente il riposo non riduce il dolore, il quale può durare anche ore. Il soggetto può andare rapidamente incontro a una situazione di shock. Se si ha anche solo il sospetto di un IMA, chiedere subito l'invio di mezzi di soccorso per un eventuale trasporto del soggetto in un'Unità Coronarica. Nel frattempo osservare attentamente la vittima, stando pronti a intervenire con le manovre di rianimazione.
L'aspetto preventivo rappresenta un capitolo molto importante nel quadro delle patologie cardio-circolatorie. Infatti è stato ormai accertato da numerosi studi e ricerche che esistono alcune condizioni che aumentano, anche di molto, il rischio di andare incontro a questo tipo di patologie. Tra essi si possono ricordare: il fumo di sigaretta, l'ipertensione arteriosa, l'obesità, la sedentarietà, l'eccessivo tasso di colesterolo e di grassi in genere. Risulta chiaro, quindi, come una vita sana e attiva e un'alimentazione corretta ed equilibrata possano contribuire a prevenire di molto questo tipo di patologie.

miocardiopatìa, sf. Termine che indica un'affezione del muscolo cardiaco.
Miocardiopatia dismetabolica
Debolezza del miocardio provocata da una non corretta utilizzazione di ormoni, enzimi o vitamine.
Miocardiopatia primitiva
Denominazione generica di molte affezioni cardiache primitive a carico esclusivamente del miocardio.

miocardìte, sf. Processo infiammatorio del muscolo cardiaco provocato, nella maggioranza dei casi, da difterite, da una malattia reumatica o da tifo addominale.

miocèle, sm. Ernia muscolare.

Miocène, sm. Quarto periodo geologico dell'era terziaria.

miocènico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al Miocene.

mioclonìa, sf. Brusca contrazione muscolare involontaria, spesso ripetuta, ma in modo non ritmico, che interessa un singolo muscolo o fascio muscolare.

miodistrofìa, sf. Distrofia muscolare.

miofibrìlla, sf. In citologia, elemento che costituisce la parte differenziata del citoplasma della fibra muscolare.

miògeno, agg. In embriologia, relativo a elementi del mesoderma dai quali si forma il tessuto muscolare.

Miogipsìnidi In paleontologia, famiglia di grandi Foraminiferi fossili, aventi forma di lente o di triangolo, che vissero nell'Oligocene e nel Miocene.

Miòglia Comune in provincia di Savona (588 ab., CAP 17040, TEL. 019).

mioglobìna, sf. Pigmento delle fibre muscolari, di genesi ancora oscura, avente il compito di trasportare l'ossigeno. Può svolgere tale funzione grazie alla sua grande affinità con l'ossigeno e pertanto ne costituisce una grande riserva utile nella contrazione muscolare, quando lo scarso afflusso di sangue apporta poco ossigeno.

miografìa, sf. In fisiologia, lo studio delle contrazioni muscolari effettuato mediante un miografo.

miògrafo, sm. In fisiologia, apparecchio atto a registrare le contrazioni muscolari.

miogràmma, sf. In fisiologia, il tracciato ottenuto con un miografo.

miologìa, sf. Branca dell'anatomia che studia l'apparato muscolare.

miòma, sm. (pl.-i) Tumore che si sviluppa da cellule muscolari e si differenzia a seconda del tipo di fibre muscolari che colpisce.

miòmeri Nella vecchia classificazione della paleontologia, ordine di trilobiti aventi due o tre segmenti toracici.

Miomòrfi Gruppo di Roditori, il più vasto e complesso, comprendente nove famiglie alle quali appartengono specie aventi caratteri anatomici simili.

miopatìa, sf. Affezione primitiva del muscoli. Solitamente porta all'atrofia dei muscoli colpiti.

mìope, agg., sm. e sf. agg. 1Che è affetto da miopia. 2 Senza acume. ~ ottuso. <> sveglio.
sm. e sf. Persona affetta da miopia.
 agg. short-sighted. sm. short-sighted person.

miopìa, sf. Difetto di rifrazione dell'occhio a causa del quale i raggi provenienti dall'infinito sono focalizzati anteriormente alla retina. Può essere dovuto all'eccessiva lunghezza del bulbo oculare o alla eccessiva convergenza del cristallino. Le persone affette da miopia hanno visione distinta da vicino e devono correggere il difetto con lenti divergenti (ossia concave).
 greco myopìa.

Mioporàcee Famiglia di piante, appartenente all'ordine delle Tubiflore, comprendente cinque generi e più di un centinaio di specie.

miorilassànte, agg. e sm. Di medicamento che attenua o elimina gli spasmi della muscolatura striata. ~ miolitico.

miòsi, sf. Restringimento permanente della pupilla.

miosìna, sf. Proteina solubile in acqua situata nelle fibre muscolari e partecipante alla formazione di actomiosina con l'actina: l'actomiosina reagisce con l'ATP ricevendo l'energia di trasformazione dell'ATP in ADP e contraendosi. Se la contrazione non è possibile, l'energia si trasforma in calore. Alla cessazione delle attività vitali diventa insolubile ed è causa della rigidezza cadaverica.

miosìte, sf. Infiammmazione del tessuto muscolare.

miosòtide, sm. Genere di piante erbacee, appartenente alla famiglia delle Boraginace, con fiorellini azzurri o blu e foglie semplici alterne, chiamate anche non ti scordar di me.

miospàlace, sm. Genere di Mammiferi Roditori Miomorfi che vivono soprattutto nell'Asia centrorientale, appartenente alla famiglia dei Criceridi, con grossi denti incisivi e arti anteriori muniti di unghie lunghe e robuste, adatte a scavare.

miòtico, agg. (pl. m.-ci) Di medicamento, che provoca miosi.

miotomìa, sf. Resezione chirurgica, totale o parziale, di un muscolo.

miòtomo, sm. Segmento metamerico del sistema muscolare di Vertebrati, cefalocordati, Artropodi e Anellidi. ~ miomero.

miotonìa, sf. Disturbo in cui si ha una decontrazione muscolare molto lenta e che si distingue in due principali varietà, la miotonia ipertrofica, o malattia di Thomsen, in cui si ha un aumento delle masse muscolari, e la miotonia atrofica o miotonica, o malattia di Steinert, in cui si ha atrofia di alcuni muscoli, in particolare di quelli degli arti superiori, del collo e della faccia.

miotònico, agg. (pl. m.-ci) 1 In fisiologia, relativo al tono muscolare. 2 In medicina, di una particolare reazione muscolare causata dalla corrente galvanica, consistente nella persistenza della contrazione del muscolo quando la corrente viene interrotta.

MIPS Sigla di Milioni di Istruzioni Per Secondo, unità di misura delle prestazioni di un elaboratore elettronico.

Mir Stazione spaziale russa, messa in orbita nel 1986 con l'obiettivo di effettuare esperimenti e ricerche scientifiche; ha una capienza di cinque o sei astronauti oltre a una precisa disposizione interna (laboratori, servizi, depositi). È in grado di rimanere in orbita permanente.

mir, sm. invar. Forma di organizzazione sociale agraria russa presente già nel XV sec. La comunità contadina era proprietaria della terra ed era guidata da un organismo direttivo costituito dagli anziani, con a capo uno di essi chiamato starosta. Restò in vita fino ai primi anni del Novecento, quando con la riforma agraria di P. Stolypin fu introdotta la proprietà individuale e fu definitivamente abolita dalla rivoluzione nel 1917.

mìra, sf. 1 L'atto del mirare. doveva ancora regolare al meglio la mira; prendere di mira qualcuno, perseguitare. 2 Il bersaglio da colpire. 3 Obiettivo. ~ desiderio. le sue mire non erano poi così difficili da intuire.
 sf. aim.
 deriv. da mirare.

Mìra Comune in provincia di Venezia (36.432 ab., CAP 30034, TEL. 041). Centro industriale (prodotti chimici, detersivi, confezioni, meccanici e tessili). Vi si trovano alcune ville patrizie del XVI sec.: Mocenigo, Foscari, Venier, Contarini e altre. Gli abitanti sono detti Miresi.

Mira Ceti Stella variabile di colore rosso, scoperta nel 1596 da D. Fabricius, la cui magnitudine è compresa tra 1,6 e 9,7 e con periodo di 331 giorni; si trova nella costellazione della Balena.

Mirabeau, Honoré-Gabriel Riqueti de (Bignon 1749-Parigi 1791) Conte e uomo politico francese. In gioventù visse sfrenatamente tra debiti e amori, finché fu imprigionato. Durante il periodo trascorso in carcere scrisse le Lettres a Sophie, le Lettres de cachet et des prisons d'État (1782). Inviato segretamente dal ministro degli esteri francese a Berlino, scrisse Storia segreta della corte di Berlino (1789). Impegnato nella vita politica dopo la rivoluzione, fu eletto deputato ma, per le sue idee moderate, cadde in disgrazia presso i giacobini. Le altre opere principali sono Saggio sul dispotismo (1775), Lettere politiche e Discorsi (1791).

Mirabeau, Victor Riqueti de (Pertuis 1715-Argenteuil 1789) Economista francese. Tra le sue opere Filosofia rurale (1763), in cui sviluppò teorie fisocratiche, e Teoria dell'imposta (1760, con Quesnay).

Mirabèlla Eclàno Comune in provincia di Avellino (8.477 ab., CAP 83036, TEL. 0825).

Mirabèlla Imbàccari Comune in provincia di Catania (9.434 ab., CAP 95040, TEL. 0933).

Mirabèllo Comune in provincia di Ferrara (3.481 ab., CAP 44043, TEL. 0532).

Mirabèllo Monferràto Comune in provincia di Alessandria (1.355 ab., CAP 15040, TEL. 0142).

Mirabèllo Sannìtico Comune in provincia di Campobasso (1.741 ab., CAP 86010, TEL. 0874).

miràbile, agg. Degno d'essere ammirato.
 agg. wonderful, admirable.
 lat. mirabilis, deriv. da mirari ammirare.

Mirabile visione, La Saggio di G. Pascoli (1902).

mirabilia, sf. pl. Cose mirabili, straordinarie, meravigliose.

mirabilis, sf. invar. Genere di piante erbacce della famiglia delle Nictaginacee, originarie delle regioni americane a clima caldo, dai grandi fiori variopinti e con foglie opposte.

mirabilità, sf. L'essere mirabile, stupendo. ~ meraviglia.

mirabilìte, sf. Solfato idrato di sodio che si trova nei giacimenti salini. Si presenta in cristalli monoclini prismatici o in efflorescenze incolori o bianche.

mirabolànte, agg. Stupefacente, straordinario. ~ incredibile. <> normale.

Miracol, On Opera di poesia di C. Porta (1813-1814).

miracolàre, v. tr. Guarire con un miracolo.

miracolàto, agg. e sm. Che, o chi è stato oggetto di un miracolo.

Miracoli di Nostra Signora, I Opera di poesia di Gonzalo de Berceo (prima metà XIII sec.).

miracolìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Che, chi pensa che una situazione possa risolversi con interventi straordinari, al di fuori dei mezzi comuni.

miràcolo, sm. Fenomeno straordinario che avviene al di fuori delle leggi di natura o nel quale le leggi naturali appaiono sospese, per intervento soprannaturale o divino. Nell'ebraismo, il miracolo è un segno dell'onnipotenza di Dio e della benevolenza di Dio nei confronti del popolo eletto, particolarmente frequente nei giorni dell'esodo dall'Egitto. Nell'Antico Testamento sono registrati numerosi eventi considerati miracolosi. Due di questi, in particolare, cioè l'uscita dall'Egitto e la divisione delle acque del mar Rosso, sono diventati simboli di tutte le liberazioni avvenute per opera di Dio nella storia e tema di un'ampia letteratura ebraica. Nell'Islam i miracoli sono considerati segni dell'onnipotenza di Dio. Nei Vangeli, i miracoli sono segni della missione di Cristo, che poi verrà proseguita dagli apostoli e dai discepoli. La dottrina della chiesa, riconosce il miracolo nel quadro più ampio della storia della salvezza come richiamo per gli uomini. Il Nuovo Testamento riferisce di numerosi miracoli operati da Gesù Cristo, che consistono di solito in guarigioni. Essi vengono presentati dagli evangelisti come opere di Cristo, il Messia, e sono considerati come parte della proclamazione del regno di Dio, allo scopo di sollecitare il pentimento e la conversione a Dio. I miracoli fondamentali del cristianesimo sono l'incarnazione (Dio che diventa uomo) e la resurrezione (il risorgere di Cristo dai morti). Su questi due miracoli si basa essenzialmente la fede della chiesa cristiana. Sant'Agostino ha definito il miracolo un evento non contrario alla natura ma contrario solo alla natura che conosciamo. L'ortodossia cattolica insegna che i miracoli avvengono ancora come nei secoli passati. Determinati luoghi, come Lourdes, sono associati alle guarigioni miracolose. La chiesa cattolica romana esige l'attestazione di avvenuti miracoli come presupposto per la causa di canonizzazione dei santi. I filosofi razionalisti, in particolare David Hume, hanno attaccato il concetto stesso di miracolo. Hume affermò che un miracolo sarebbe una violazione delle leggi naturali ordinarie e perciò impossibile. Il punto debole dell'argomentazione di Hume sta nel fatto che è errato presumere che l'uomo possieda una conoscenza completa delle leggi della natura. La scienza ufficiale tende a rifiutare l'intervento soprannaturale sui fenomeni straordinari, come per esempio le guarigioni improvvise, ma, contrariamente alle comuni volgarizzazioni, nessuna prova conclusiva può essere prodotta per dimostrare che un determinato fatto rientra o non rientra nel concetto di miracolo.
Nella storia del teatro, con il termine miracolo si indica una rappresentazione sacra medievale (XIII-XVI sec.) in volgare, nata in Francia nel sec. XII, che narra di miracoli avvenuti per intercessione della Madonna o dei santi o episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Le rappresentazioni denominate miracoli venivano eseguite in occasione della Pasqua e di altre feste popolari come il Corpus Domini. ~ prodigio.
 sm. miracle.
 lat. miraculum, deriv. da mirari, meravigliarsi.

Miracolo a Milano Film fantastico, italiano (1950). Regia di Vittorio De Sica. Interpreti: Guglielmo Barnabò, Paolo Stoppa, Brunella Bovo.

Miracolo di Teofilo, Il Opera di poesia di Rutebeuf (XIII sec.).

Miracolo sull'8a strada Film commedia, americano (1987). Regia di Matthew Robbins. Interpreti: Hume Cronyn, Jessica Tandy, Michael Carmine. Titolo originale: Batteries not Included

miracolosaménte, avv. In modo miracoloso.

miracolóso, agg. 1 Che compie miracoli. ~ divino. immagine miracolosa di un Santo. 2 Che è fatto, o sembra fatto, per miracolo. ~ prodigioso. aveva trovato una medicina che permetteva guarigioni miracolose.
 agg. 1 miraculous. 2 (prodigioso) wonderful.

Miradòlo Tèrme Comune in provincia di Pavia (2.854 ab., CAP 27010, TEL. 0382).

Mirafiori, Rosa Vercellana Guerrieri contéssa di (Moncalvo, Casale Monferrato 1833-Pisa 1885) Dapprima amante e poi sposa (1869) del re d'Italia Vittorio Emauele II. Ebbe due figli: Vittoria (1850-1919) ed Emanuele Alberto (1851-1894).

mirag, sm. invar. Termine arabo che denomina l'ascensione al cielo di Maometto.

Mirage Film drammatico, americano (1965). Regia di Edward Dmytryk. Interpreti: Gregory Peck, Diane Baker, Walter Matthau. Titolo originale: Mirage

miràggio, sm. Fenomeno ottico dovuto alla rifrazione della luce per cui gli oggetti si vedono in posizione diversa da quella reale. ~ abbaglio, illusione. <> realtà.
 sm. mirage.
 franc. mirage, deriv. da mirer guardare attentamente.

Miramón, Miguel (Città del Messico 1832-Querétaro 1867) Politico messicano. Nel 1859 e 1860 fu presidente della repubblica, quindi le forze liberali di B. Ju´rez lo esiliarono. Nel 1864 si unì a Massimiliano d'Asburgo, con cui venne fucilato.

Mirànda (comune) Comune in provincia di Isernia (1.143 ab., CAP 86080, TEL. 0865).

Mirànda (satèllite) Satellite di Urano, scoperto nel 1948 da G. P. Kuiper, con periodo orbitale di 1,41 giorni, raggio di 150 km e distante 130.100 km; si trova al quinto posto per grandezza e all'undicesimo per distanza.

Miranda (Venezuela) Stato (2.026.000 ab.) del Venezuela, affacciato al mar delle Antille. Capitale Los Teques.

Miranda, Francisco Antonio Gabriel de (Caracas 1750-Cadice 1816) Patriota e uomo politico venezuelano. Partecipò alla guerra d'indipendenza americana (1779-1781) e si recò in Europa per promuovere l'indipendenza dell'America latina. Prese parte alla rivoluzione in Venezuela, Cile e Perú, fu nominato dittatore del Venezuela (1812), ma fu consegnato agli spagnoli da S. Bolivar.

Mirànda, Ìsa (Milano 1909-Roma 1982) Attrice cinematografica. Interpretò La signora di tutti (1934), Malombra (1942), Zazà (1943) e Le mura di Malapaga (1949).

Miràndola Comune in provincia di Modena (21.588 ab., CAP 41037, TEL. 0535). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, frutta, barbabietole e cereali) e industriale (prodotti alimentari, salumifici, caseifici, meccanici e calzaturieri). Vi si trovano i resti del castello dei Pico, la chiesa di San Francesco, del XV sec., e il palazzo del Comune, del XV sec. Gli abitanti sono detti Mirandolesi.

Mirandolìna Personaggio goldoniano, protagonista delle Locandiera.

Miràno Comune in provincia di Venezia (25.792 ab., CAP 30035, TEL. 041). Centro agricolo (coltivazione di frutta, uva e cereali) e industriale (prodotti del vetro, chimici e meccanici). Gli abitanti sono detti Miranesi.

miràre, v. v. tr. 1 Osservare con attenzione. ~ osservare. rimase incantato a mirare quella meraviglia della natura. 2 Puntare un'arma.
v. intr. 1 Dirigere l'occhio verso il punto che si vuol colpire. 2 Avere come scopo. mirava al conseguimento della laurea in tempi brevi.
v. rifl. Guardarsi con compiacenza.
 v. intr. to aim.
 lat. volg. mirari guardare.

miràto, agg. 1 Osservato attentamente. 2 Indirizzato a un obiettivo ben determinato. ~ finalizzato.
 agg. specific.

miratóre, sm. (f.-trìce) Chi mira per colpire un bersaglio.

Mirditë Distretto (52.000 ab.) dell'Albania, nella regione Tirana-Durazzo. Capoluogo Rëshen.

Mirella Romanzo in versi di F. Mistral (1859).
Mirella
Melodramma in tre atti e quattro quadri di C. Gounod, libretto di M. Carré (Parigi, 1864).

Mirgorod Racconto di N. V. Gogol' (1835).

miria- Nella vecchia terminologia metrologica, prefisso delle unità di misura che ne moltiplicava il valore per 104 (diecimila) e veniva indicato col simbolo M.
 greco mýrioi diecimila.

mirìade, sf. Numero grandissimo. ~ infinità.

miriagràmmo, sm. Peso di diecimila grammi, di dieci chilogrammi.

miriàmetro, sm. Misura lineare di diecimila metri.

Miriangiàli Ordine di Funghi Ascomiceti, comprendente le due famiglie delle miriangiacee e delle elsinoacee, a cui appartengono specie parassite delle piante superiori.

Miriàpodi Classe del tipo degli Artropodi, nel sottoregno animale dei Metazoi, in cui figurano 8.500 specie di animali terrestri dal corpo cilindrico, suddiviso in segmenti, ciascuno con uno o due paia di zampe. Non sono soggetti a metamorfosi. Comprendono tre ordini: i Sinfili, i Pauropodi, i Diplopodi, rappresentati dai millepiedi.

Miricàcee Famiglia di piante arbustacee o arboree tipiche delle regioni temperate o subtropicali, appartenente all'ordine delle Miricali, comprendente due generi dai fiori unisessuati e dalle foglie semplici, ricche di ghiandole contenenti oli essenziali.

mirìfico, agg. (pl. m.-ci) Che fa cose mirabili, meraviglioso.

mirìnge, sf. La membrana del timpano.

mirìno, sm. 1 Piccolo rilievo all'estremità della canna delle armi da fuoco che serve per stabilire la direzione del colpo. 2 Congegno ottico delle macchine fotografiche per osservare e inquadrare il soggetto.
 sm. 1 sight. 2 (fotog.) viewfinder, viewer.

miriofìllo, sm. Genere di piante acquatiche sommerse, cosmopolite, della famiglia delle Alorangacee, con foglie verticillate e laciniate.

mirìstica, sf. Pianta delle Miristicacee che produce la noce moscata.

Miristicàcee Famiglia di piante tropicali, appartenente all'ordine delle Policarpiche, molte delle quali hanno legno e foglie aromatici (es. la Myristica il cui seme è la noce moscata).

Mìrko (Udine 1910-Cambridge 1969) Nome d'arte di Mirko Basaldella. Scultore. Tra le opere Cancelli delle Fosse Ardeatine a Roma (1949-1951) e Chimera (1954, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).

mirmeco- Primo elemento di parole composte tratto da un termine greco che significa formica.

Mirmecòbidi, o Mirmecobìidi Famiglia di Mammiferi Marsupiali che comprende l'unico genere mirmecobio.

mirmecòbio, sm. Genere di Mammiferi Marsupiali, appartenente alla famiglia dei Mirmecobidi, comprendente l'unica specie Myrmecobius fasciatus i cui individui, grandi come scoiattoli, sono privi di marsupio e si nutrono di formiche e termiti.

mirmecocòro, agg. Di disseminazione, che avviene tramite le formiche.

Mirmecofàgidi Famiglia di Mammiferi privi di denti a cui appartengono i formichieri.

mirmecòfago, sm. (pl.-gi) Formichiere.

mirmecofilìa, sf. Fenomeno simbiotico in base al quale una pianta attira a sé le formiche.

mirmecologìa, sf. Branca dell'entomologia che studia le formiche.

mirmìdone, sm. Antico abitante della Tessaglia.

mirmillóne, sm. Gladiatore dell'antica Roma che combatteva tenendo sulla testa un elmo gallico sormontato dall'effigie di un pesce e usando una spada corta.

mìro, agg. Ammirabile, straordinario.

Miró, Joan (Montroig 1893-Palma di Maiorca 1983) Pittore spagnolo. Iniziò la sua attività tra il 1914 e il 1918, quindi si trasferì a Parigi. Nella capitale francese, incontrò altri artisti che, dopo aver favorito una tendenza iniziale verso il realismo, lo portarono prima al dadaismo e, successivamente, al surrealismo. Nel 1940 si stabilì a Palma di Maiorca, dove mise la sua arte anche al servizio della grafica, della ceramica e della scultura. Tra le opere Il carnevale di Arlecchino (1924-1925, Buffalo, Albright-Knox Art Gallery) e La corrida (1945, Parigi, Musée National d'Art Moderne).

Miróne (Eleutere, Beozia, not. 470-440 a. C.) Scultore greco. Tra le opere Atena e Marsia (Francoforte, Museum Alter Plastik; Vaticano, Musei Vaticani, copie) e Discobolo (ca. 450 a. C., Roma, Museo Nazionale Romano).

mirosìna, sf. In biologia, enzima che idrolizza i glucosidi sinalbina e sinigrina. Si trova nei semi di senape.

mìrra, sf. Resina prodotta dalla corteccia di alcuni alberi dei climi caldi, usata in profumeria e in farmacia.

Mìrra Personaggio mitologico, figlia di Cinira, re di Cipro. Innamoratasi del padre, mediante un sotterfugio si unì a lui. Scoperta, fu tramutata nell'albero della mirra da Afrodite e dal tronco partorì Adone.
Mirra
Tragedia di V. Alfieri (1784-1786).

Mirren, Helen (Leigh-on-Sea 1946-) Attrice britannica. Dopo aver lavorato nel National Youth Theatre, dal 1967 al 1975 lavorò alla Royal Shakespeare Company. Si impose in ruoli particolarmente impegnativi come Troilo e Cressida, Amleto e Macbeth di Shakespeare. In tempi più recenti ha lavorato con immutato successo per la televisione e per il cinema. Tra le interpretazioni cinematografiche Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1989), e La follia di re Giorgio (1995).

Mirsinàcee Famiglia di piante tropicali arbustacee e arboree dell'ordine delle Primulali, affini alle primulacee.

Mirtàcee Famiglia di piante tropicali e subtropicali, arbustacee e arboree, dell'ordine delle Mirtali, con fiori ermafroditi, frutti di vario tipo e foglie opposte, semplici, spesso ghiandolose.

Mirtàli Grande ordine di piante in prevalenza arbustacee e arboree che comprende una ventina di famiglie con fiori a ovario infero, tra cui le litracee, le mirtacee e le timeleacee.

mìrteo, agg. 1 Di mirto. 2 Di colore simile a quello delle bacche del mirto.

mirtéto, sm. Luogo piantato a mirti.

mirtifórme, agg. Che assomiglia al mirto.
Fossetta mirtiforme
In anatomia, piccola depressione della faccia esterna del mascellare superiore.
Muscolo mirtiforme
In anatomia, piccolo muscolo facciale, situato sotto l'ala del naso.

mirtìllo, sm. Angiosperma (Vaccinium myrtillus) della famiglia delle Ericacee e dell'ordine delle Ericali. Arbusto spontaneo diffuso nei boschi di tutta l'Europa e anche in Italia. Si trova fino a 2.300 m di quota. I suoi frutti, costituiti da piccole bacche molto succose, sono ricchi di vitamina A.
 sm. bilberry, blueberry.
 lat. scientifico myrtillus, dal franc. myrtille.

mìrto, sm. Angiosperma (Myrtus communis) della famiglia delle Mirtacee e dell'ordine delle Mirtali. Arbusto sempreverde, cresce spontaneamente in Italia. Il tannino contenuto nelle foglie viene utilizzato in conceria.
 sm. myrtle.

Mìrto Comune in provincia di Messina (1.244 ab., CAP 98070, TEL. 0941).

mis(o)- Primo elemento di parole composte.
 greco misêin odiare.

Misa Fiume (40 km) delle Marche. Nasce dal colle di San Donnino e sfocia nel mar Adriatico, a Senigallia.

Misamis Occidentale Provincia (386.000 ab.) delle Filippine, sull'isola di Mindanao. Capoluogo Oroquieta.

Misamis Orientale Provincia (690.000 ab.) delle Filippine, sull'isola di Mindanao. Capoluogo Cagayan de Oro.

Misàno Adriàtico Comune in provincia di Rimini (8.831 ab., CAP 47046, TEL. 0541).

Misàno di Gèra d'Àdda Comune in provincia di Bergamo (2.203 ab., CAP 24040, TEL. 0363).

misantropìa, sf. Sentimento e abitudine di misantropo.

misantropicaménte, avv. Da misantropo.

misantròpico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a misantropo.

misàntropo, sm. 1 Chi non ama il genere umano. ~ burbero, scontroso. <> cordiale. 2 Persona poco socievole. ~ asociale. <> socievole.
 greco misànthropos, comp. da misèin odiare + ànthropos essere umano.

Misantropo Commedia di Molière (1666). È una delle commedie più brillanti di Molière. Mette in ridicolo il comportamento cortigianesco dell'età di Luigi XIV. Nella commedia, il linguaggio spiritoso, la cortesia esagerata e i modi galanti dei membri dell'aristocrazia non riescono a nascondere la mediocrità e le tendenze libertine sottostanti. Le critiche non risparmiano nemmeno Alceste, il misantropo non conformista della commedia. Onesto ma privo di spirito, si rende ridicolo nei suoi continui attacchi alla società. Philinte, portavoce di Molière, preciserà che in società una certa dose di compromesso e di tolleranza è indispensabile.

Misantropo, Il Commedia di Menandro (317 a. C.).

miscanthus, sm. invar. Genere di piante erbacee asiatiche appartenente alla famiglia delle Graminacee.

miscèla, sf. 1 Miscuglio omogeneo di due o più sostanze. ~ composto. una miscela esplosiva di elio e ossigeno. 2 Miscuglio di benzina e olio lubrificante che alimenta i motori a due tempi. 3 Mistura. non amava quella miscela di caffè.
 sf. 1 mixture. 2 (di caffè, tè) blend.
 lat. miscellus mescolato, deriv. da miscere mescolare.

miscelàre, v. tr. Mescolare, fare una miscela. ~ amalgamare.

miscelatóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che miscela.
sm. 1 Apparecchio per la preparazione di miscele. 2 Chi prepara le miscele.
 sm. mixer.

miscelatùra, sf. Operazione del miscelare.

miscelazióne, sf. Miscelatura.

miscellànea, sf. 1 Raccolta di scritti di vario argomento o di vari autori. ~ antologia. 2 Mescolanza di cose diverse.
 sf. miscellany.

Miscellanea di poesie Opera di poesia di A. Marvell (postuma, 1681).

Miscellanea di Tottel Antologia di poesie di autori vari (1557).

miscellàneo, agg. Che contiene una miscellanea.

miscere utile dulci, loc. avv. Espressione latina usata da Orazio che significa "unire l'utile al dilettevole". Il poeta si proponeva appunto di ammaestrare il lettore usando la bellezza della poesia.

mìschia, sf. 1 Rissa di più persone insieme. ~ baruffa. riuscì a sottrarsi dalla mischia, portandosi sano e salvo verso casa. 2 Combattimento, zuffa, contesa. ~ lite. fu gettato nella mischia senza rendersene conto.
 sf. scuffle.
 deriv. da mischiare.

mischiàre, v. v. tr. Mescolare.
v. rifl. Mescolarsi.
 v. tr. e v. rifl. 1 to blend, to mix. 2 (le carte) to shuffle.
 lat. tardo misculare, deriv. da miscere.

mischiàta, sf. L'atto di mischiare.

mìschio, sm. 1 Miscuglio di cose diverse, anche in senso figurato. 2 In geologia, varietà di marmo screziato policromo.

miscìbile, agg. Che si può mescolare.
 deriv. dal lat. miscere mescolare.

miscibilità, sf. 1 L'essere miscibile. 2 La caratteristica di due o più sostanze di produrre miscele omogenee.

misconóscere, v. tr. Non riconoscere il valore di qualcuno. ~ rinnegare. <> riconoscere.

miscredènte, agg., sm. e sf. Che, o chi, non crede alle verità di fede. ~ ateo. <> credente.
 sm. e sf. (ateo) atheist.

miscredènza, sf. L'essere miscredente.

miscùglio, sm. 1 Mescolanza confusa di più cose. ~ accozzaglia. 2 Insieme di due o più sostanze. ~ composto.
 sm. mixture, jumble.
 deriv. dal lat. tardo misculare.

mise, sf. 1 Modo di vestire. 2 Abito.

Misèno (geografia) Promontorio della costa campana, collegato da un lembo di terra alla penisola del monte Procida.

Misèno (mitologia) Personaggio mitologico, figlio di Eolo e compagno e trombettiere di Enea. Precipitò in mare e fu sepolto nel golfo di Napoli presso un promontorio, che porta il suo nome.

miseràbile, agg., sm. e sf. agg. 1 Che si deve commiserare. aveva un aspetto miserabile. 2 Estremamente povero. ~ poveraccio. <> fortunato. 3 Scarso. aveva uno stipendio miserabile, appena sufficiente per campare. 4 Spregevole. si trattava solo di un miserabile profittatore.
sm. e sf. Persona abietta e spregevole. ~ turpe, vergognoso. <> ammirevole.
 agg. 1 wretched, miserable. 2 (povero) poverty-stricken. 3 (spregevole) mean, despicable.
 lat. miserabilis che provoca pietà, deriv. da miserari aver compassione.

Miserabili, I Romanzo di V. Hugo (1862). Voluminoso romanzo con intenti sociali. Dichiarando la sua intenzione di denunciare la degradazione degli uomini e delle donne che soffrono la fame, Hugo presenta le disgraziate avventure di Jean Valjean, vittima dell'ingiustizia sociale che conserva intatte la generosità e la bontà in un mondo corrotto. Il romanzo è ben costruito, ricco di suspense e talvolta lirico nella sua appassionata invocazione della pietà e dell'umanità verso i poveri e i sofferenti. Romanzo di eccezionale popolarità per alcuni decenni dopo la pubblicazione, tuttavia presenta il difetto di digressioni, psicologia semplificata e forse della presenza troppo invadente della voce dell'autore. Le pagine migliori sono quelle che descrivono la Parigi postnapoleonica e gli aspetti più squallidi della vita parigina.
Miserabili, I
Film drammatico, americano (1952). Regia di Lewis Milestone. Interpreti: Michael Rennie, Debra Paget, Robert Newton. Titolo originale: Les miserables
Miserabili, I
Film drammatico, francese (1957). Regia di Jean-Paul Le Chanois. Interpreti: Jean Gabin, Danièle Delorme, Serge Reggiani. Titolo originale: Les miserables

miserabilità, sf. L'essere miserabile.

miserabilménte, avv. In modo miserabile, in condizioni di grande povertà.

miseraménte, avv. In modo misero. ~ poveramente, stentatamente. <> agiatamente, lussuosamente.

miseràndo, agg. Degno di compassione.

miserère, sm. invar. 1 Il salmo di penitenza che chiede il perdono divino. 2 Canto liturgico ispirato al salmo omonimo.

miserévole, agg. Miserabile.
 lat. miserabilis.

miserevolménte, avv. In modo miserevole.

misèria, sf. 1 Estrema povertà, indigenza. ~ ristrettezza. <> agiatezza. in breve tempo, facendo investimenti sbagliati, si ritrovò in miseria. 2 Condizione infelice. 3 Scarsità, valore scarso. guadagnava una miseria con quel lavoro.
 sf. 1 poverty. 2 (infelicità) misery. 3 (inezia) trifle. 4 (escl., porca miseria) damn.
 lat. miseria, deriv. da miser,-era,-erum misero.

Miseria dello storicismo Opera di filosofia di K. R. Popper (1957).

Miseria e nobiltà Commedia di E. Scarpetta (1888).

misericòrde, agg. Misericordioso.

misericòrdia, sf. 1 Sentimento di pietà che induce a comprendere e perdonare gli altri. ~ carità. <> disumanità. uomo senza misericordia, dal cuore di pietra, insensibile. 2 Nel medioevo e nel rinascimento, corto pugnale usato per dare il colpo di grazia. ~ stiletto. 3 Confraternita caritatevole.
 sf. mercy.
 lat. misericordia, deriv. da misericors,-ordis misericorde.

Misericordia Romanzo di B. Pérez Galdós (1897).

misericordiosaménte, avv. Con misericordia.

misericordióso, agg. 1 Che ha misericordia. 2 Pietoso, compassionevole.
 agg. merciful.

Miserie di monsù Travet, Le Commedia di V. Bersezio (1863).

mìsero, agg. 1 Povero. ~ stentato. <> abbondante. un paese misero. 2 Sventurato. 3 Insufficiente. ~ insignificante, irrisorio. <> soddisfacente. una paga misera gli imponeva una vita di stenti. 4 Meschino, avaro. ~ miserevole. <> fortunato.
 agg. 1 miserable, poor, wretched. 2 (povero) poverty-stricken.
 lat. miser,-era,-erum.

Miseròcchi, Ànna (Roma 1925-1988) Attrice teatrale. Debuttò nel 1952 con I dialoghi delle carmelitane di G. Bernanos. Le sue innumerevoli interpretazioni hanno spaziato dal teatro classico (W. Shakespeare, Sofocle, Euripide) a quello contemporaneo (D. Fabbri, U. Betti, L. Pirandello), con apparizioni anche in sceneggiati televisivi.

misèrrimo, agg. sup. Molto misero.

Misery non deve morire Film d'orrore, americano (1990). Regia di Rob Reiner. Interpreti: James Caan, Kathy Bates, Richard Farnsworth. Titolo originale: Misery

Mises, Ludwig von (Leopoli 1881-New York 1973) Economista statunitense. Di origine austriaca, scrisse Teoria della moneta e del credito (una teoria monetaria del ciclo economico, 1912) e Il calcolo economico in una società socialista (in cui sostenne il liberismo, 1920).

misfàtto, sm. Atto scellerato, orribile delitto. ~ crimine.
 sm. crime, misdeed.

Mishima Film drammatico, americano/giapponese (1985). Regia di Paul Schrader. Interpreti: Ken Ogata, Kenji Sawada, Yasosuke Brando. Titolo originale: Mishima

Mishima, Yukio (Tokyo 1925-1970) Pseudonimo di Hiraoka Kimitake. Scrittore giapponese legato alla tradizione dei samurai e conservatore, fondò la setta della Società dello scudo, su posizioni di estremismo nazionalista e militarista. Morì suicida, secondo il rituale harakiri. Le opere principali sono Confessioni di una maschera (1949), Colori proibiti (1951-1953), Dopo il banchetto (1960), Il sapore della gloria (1963).

Mishnah Il termine Mishnah (dal verbo shanà, ripetere o anche studiare qualcosa oralmente) indica sia l'intero contenuto della tradizione orale così come si è andata sviluppando fino alla fine del II sec. d. C., sia l'insieme degli insegnamenti dei vari maestri attivi fino a quell'epoca, sia (accezione più comune) la codificazione del materiale orale precedente avvenuta, intorno al 200 d. C., sotto la guida di Rabbi Jehudà ha-Nasì (Rabbi Giuda). La Mishnah e la sua esegesi Ghemarà costituiscono il Talmud. Tra il 400 a. C. e l'inizio dell'era cristiana, la legge biblica venne studiata intensamente, applicata a nuove situazioni e completata dalle tradizioni di osservanza popolare e con i precedenti stabiliti da personalità eminenti. Questo materiale, a lungo trasmesso oralmente, definiva il significato delle leggi bibliche. Dopo la caduta di Gerusalemme e la distruzione del tempio nel 70 d. C., gli studiosi ebrei continuarono a elaborare e a sistemare la legge orale. Verso il 200 d. C. Rabbi Jehudà ha-Nasì promulgò una raccolta delle tradizioni più affidabili. Questo lavoro, la Mishnah, è divenuto il testo ufficiale che, a sua volta, è stato sottoposto a ulteriore esegesi. La Mishnah, intesa nel senso più comune di documento letterario codificato all'inizio del III sec. d. C., organizza ordinatamente il materiale normativo senza compiere alcun riferimento diretto all'assetto canonico della Bibbia. Essa codifica un vasto insieme di comportamenti della vita sociale e familiare, dell'economia e del diritto, delle feste e della ritualità quotidiana e così via. L'oggetto dell'interpretazione è principalmente quello di risolvere problemi di casistica, per determinare i divieti e gli obblighi della legge nel modo più preciso possibile. La Mishnah è costituita da sei categorie (sedarim): Semine (leggi sull'agricoltura), Feste (leggi sul sabato e sulle feste), Donne (matrimonio, divorzio e leggi sulla famiglia), Danni (giurisprudenza civile e penale), Cose sante (disposizioni sul culto e sugli alimenti), Purificazioni (riti di purificazione). Queste sezioni occupano sessantatre trattati. La Mishnah comprende una certa parte di materiale non giuridico, come per esempio, I capitoli dei padri,una raccolta di massime di saggezza.

Misidàcei Ordine di Crostacei Malacostraci, per lo più marini, con carapace che si allunga in un rostro, occhi, se presenti, provvisti di peduncolo e femmine munite di una sorta di marsupio nel quale tengono le uova fino al loro completo sviluppo.

Misilmèri Comune in provincia di Palermo (20.072 ab., CAP 90036, TEL. 091). Centro agricolo (coltivazione di mandorle, agrumi, olive e viti). Vi si trovano un orto botanico del 1692 e i resti del castello di origini arabo normanne. Gli abitanti sono detti Misilmeresi.

Misìnto Comune in provincia di Milano (3.689 ab., CAP 20020, TEL. 02).

Misiones Provincia (787.000 ab.) dell'Argentina, nel Litoral. Capoluogo Posadas.

misirìzzi, sm. invar. Giocattolo a forma di pupazzo che sta sempre in piedi.

Miskolc Città (191.000 ab.) dell'Ungheria, capoluogo della contea di Borsod-Abaúj-Zemplén.

Misley, Enrìco (Modena 1801-Barcellona 1863) Nel 1831 fu protagonista della cospirazione liberale di Modena, in cui cadde C. Menotti. Sfuggì alla repressione, ma venne sospettato di tradimento.

Misogallo Opera di poesia e prosa di V. Alfieri (1789).

misogamìa, sf. Avversione al matrimonio.

misoginìa, sf. Avversione o repulsione nei confronti delle donne.
 greco misogynìa, deriv. da misògynos.

misògino, agg. e sm. Che, o chi, non gradisce la compagnia delle donne.
 agg. misogynous. sm. misogynist.

misolìdio, agg. e sm. Relativo a uno dei modi classici dell'antica teoria musicale greca.

misologìa, sf. Avversione nei confronti della ragione, del suo utilizzo.

misoneìsmo, sm. Avversione alle novità.

misoneìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi avversa le novità. 2 Conservatore.

miss, sf. invar. Vincitrice di un concorso di bellezza.

Miss Europa Film drammatico, francese/italiano/tedesco/americano (1930). Regia di Augusto Genina. Interpreti: Louise Brooks, Jean Bradin. Titolo originale: Prix de beauté

missàggio, sm. Registrazione di vari suoni su un unico nastro magnetico. il missaggio dei brani richiese parecchie ore di lavoro.
 sm. (cinema) mixing.
 ingl. americ. mixage mischiatura.

Missàglia Comune in provincia di Lecco (6.733 ab., CAP 22067, TEL. 039).

Missanèllo Comune in provincia di Potenza (713 ab., CAP 85010, TEL. 0971).

missàre, v. tr. Registrare su un unico nastro magnetico vari suoni.

missi dominici, loc. sost. m. pl. Funzionari statali dell'impero carolingio, istituiti da Carlo Magno perché controllassero il comportamento politico, amministrativo e religioso dei nobili. Generalmente erano inviati in coppia, un laico e un ecclesiastico, e la loro istituzione contribuì alla creazione di un forte impero centrale, fino alla decadenza dell'istituzione nel X sec.

mìssile, sm. Aeromobile dotato di sistemi di autopropulsione a reazione, privo di ali e teleguidato o autoguidato. I missili sono normalmente in grado di raggiungere velocità supersoniche e di percorrere grandi distanze e vengono impiegati per scopi civili o per scopi militari. Tra gli scopi civili i principali sono il lancio di veicoli e satelliti spaziali o di sonde per ricerche atmosferiche. I missili militari tattici sono distinti in diverse categorie in funzione del tipo di piattaforma di lancio e dell'obiettivo, missili terra terra, terra aria, aria aria, antimissile e da crociera. I missili dotati di una o più testate nucleari e in grado di colpire bersagli lontani sono detti missili balistici intercontinentali strategici.
 sm. missile.
 lat. missilis, deriv. da missus, p.p. di mittere mandare.

missilìstica, sf. (pl.-che) La tecnica e la scienza relativa alla costruzione e al funzionamento dei missili.
 sf. rocketry.

missilìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo ai missili.

mìssine, sf. Pesce (Myxine glutinosa) della famiglia dei Missinidi e dell'ordine dei Missiniformi. Lunga sino a 50 cm, si nutre di pesci morti o feriti.

missing link, loc. sost. m. invar. In antropologia, espressione indicante un tipo fisico dalle caratteristiche antropologiche che completano un vuoto nella serie dell'ominazione.
 espressione inglese che significa anello mancante.

missìno, agg. Appartenente o sostenitore del Movimento Sociale Italiano.

Missinòidi Ordine di ciclostomi comprendente i più primitivi tra i Vertebrati.

missionàrio, sm. 1 Religioso che predica la fede cristiana. ~ apostolo. andò a fare il missionario in Africa. 2 Chi si dedica a una nobile idea, con spirito di sacrificio. ~ idealista.
 sm. missionary.

missióne, sf. 1 L'apostolato del missionario e la sede in cui opera. 2 Il mandare o l'essere mandato. ~ compito. 3 Commissione, mandato, incarico.
 sf. mission.
 lat. missio,-onis, deriv. da missus, p.p. di mittere mandare.
Missione spaziale
Termine con cui si indicano i progetti di astronautica relativi al lancio di satelliti artificiali, sonde, telescopi, navicelle e stazioni orbitanti. Le missioni sono identificate da un nome, spesso seguito da un numero progressivo. La prima missione spaziale fu il lancio dello Sputnik 1, il primo satellite artificiale che i sovietici mandarono in orbita attorno alla Terra il 4 ottobre 1957. Seguirono poi le missioni Explorer, Vostok, Mercury, Voskhod, Sojuz, Gemini, Lunik, Apollo, fino alle recenti missioni dello Space Shuttle.

Missiròli, Màrio (Bologna 1886-Roma 1974) Giornalista. Tra le opere La monarchia socialista (1913) e Date a Cesare (1929).

Mississauga Città (463.000 ab.) del Canada, nella provincia di Ontario, sul lago Ontario.

Mississippi Fiume (3.778 km) degli Stati Uniti d'America, è il più importante del Nordamerica. Nasce nel Minnesota, dal lago Itasca e attraversa da nord a sud gli Stati Uniti, diventando navigabile dopo Minneapolis e la confluenza del Missouri. Sfocia nel golfo del Messico, allargandosi in un vasto delta sul quale sorge New Orleans. Fu esplorato da H. De Soto nel 1541 e poi utilizzato dai francesi come via d'acqua per l'esplorazione del territorio. Molte importanti città sorgono sulle rive del Mississippi e sono dotate di porti fluviali: Minneapolis, Saint Paul, Saint Louis, Memphis, Baton Rouge. Il Mississippi è collegato ai Grandi Laghi e da qui all'oceano Atlantico.
Stato del Mississippi
Mississippi è anche il nome di uno stato (123.514 km2, 2.535.000 ab., capitale Jackson) federato degli Stati Uniti d'America sudorientali, che confina a ovest con Lousiana e Arkansas, a nord con il Tennessee, a est con l'Alabama e a sud con il golfo del Messico. Il territorio è pianeggiante, con tratti paludosi e ricco di foreste. Le principali risorse sono costituite dall'agricoltura (cotone, canna da zucchero e cereali), dall'allevamento e dall'attività estrattiva (petrolio e gas naturale) oltre alle industrie tessili, del legno, cartarie e petrolchimiche. Fu esplorato da H. De Soto nel 1541 e colonizzato dai francesi nel XVII sec., per essere poi ceduto agli inglesi nel 1763. Fu occupato dalla Spagna dal 1781 al 1798 e poi entrò negli Stati Uniti, dei quali divenne il ventesimo stato nel 1817.

missìva, sf. Lettera. ~ epistola.

Missóni, Ottàvio (Ragusa 1921-) Stilista. Creatore di modelli originali, si guadagnò l'esposizione al Metropolitan Museum di New York.

Missòri, Giusèppe (Mosca 1829-Milano 1911) Miliare. Nella spedizione dei Mille (1860) fu comandante della cavalleria. Accompagnò Garibaldi anche nel 1866 e 1867.

missòrio, sm. Piatto d'argento, detto anche di largizione, che veniva offerto durante circostanze solenni dall'imperatore o da un membro della corte. Era in uso nella tarda età classica e bizantina.

Missospònge Ordine di poriferi tetrattinellidi a cui appartengono spugne prive di scheletro (Oscarella) o con piccole spicole (Plakina). ~ omosceroforidi.

Missospòridi Ordine di Protozoi, parassiti dei tessuti muscolari, connettivi o nervosi di Pesci, Anfibi e Rettili.

Missouri Fiume (3.726 km) degli Stati Uniti d'America che nasce nel Montana dalle Montagne Rocciose a Three Forks. Lungo il suo percorso forma cascate e rapide (Great Falls); i suoi affluenti principali sono il Yellowstone, il Platte River, il Kansas River. A sua volta è affluente di destra del Mississippi vicino a Saint Louis. La sua portata è molto debole e le sue acque sono alimentate solo dalle nevi delle Montagne Rocciose che si sciolgono in primavera. La navigazione è limitata. Attraversa Omaha e Kansas City. L'esplorazione del fiume iniziò verso la metà del XVIII sec. ma solo nel 1811 venne percorso completamente.
Stato del Missouri
Stato federato (180.516 km2, 5.080.000 ab., capitale Jefferson City) degli Stati Uniti d'America. Confina a ovest con il Kansas, a nord con lo Iowa, con l'Illinois a est, con il Kentucky e il Tennessee a sud-est e con l'Arkansas a sud. Il territorio è pianeggiante e collinare (altopiano di Ozark) e traversato dai fiumi Mississippi e Missouri. Le principali risorse sono l'agricoltura (mais, frumento, soia, cotone, frutta), l'allevamento di ovini, bovini e suini, lo sfruttamento delle foreste e delle risorse minerarie (piombo, carbone, ferro, rame e zinco) e le attività industriali nei settori metallurgici, meccanico, chimico, editoriale. Fu colonizzato dai francesi nel XVIII sec. e poi entrò a far parte degli Stati Uniti nel 1803 e dell'Unione nel 1821. Nonostante l'adesione allo schiavismo, restò fedele all'Unione durante la guerra di secessione.

Mistacocàridi Sottordine di Crostacei con il corpo formato da cinque segmenti toracici, con arti ridotti, e lunghe appendici cefaliche.

mistagògo, sm. 1 Sacerdote del rito misterico. 2 Nel rito misterico, chi introduce e inizia ai misteri coloro che aspirano a farne parte. 3 Padrino degli iniziati.

Mistassini Lago (2.175 km2) del Canada, nella provincia di Québec, sulla penisola del Labrador.

mìste, sm. Nell'antica Grecia, iniziato ai misteri.
 greco mýstes, da mýstein tener chiusa la bocca.

mister, sm. invar. 1 Termine inglese che significa "signore". 2 Vincitore di un concorso di bellezza. 3 Nel gioco del calcio, allenatore.

Mister Hobbs va in vacanza Film commedia, americano (1962). Regia di Henry Koster. Interpreti: James Stewart, Maureen O'Hara, Fabian. Titolo originale: Mr. Hobbs Takes a Vacation

Mister Hula Hoop Film commedia, americano (1994). Regia di Joel Coen. Interpreti: Tim Robbins, Jennifer Jason Leigh, Paul Newman. Titolo originale: The Hudsucker Proxy

Mister Roberts (La nave matta di mister Roberts) Film commedia, americano (1955). Regia di John Ford e Mervyn Le Roy. Interpreti: Henry Fonda, James Cagney, Jack Lemmon. Titolo originale: Mister Roberts

Mister Smith va a Washington Film commedia, americano (1939). Regia di Frank Capra. Interpreti: James Stewart, Jean Arthur, Claude Rains. Titolo originale: Mr. Smith Goes to Washington

Misterbiànco Comune in provincia di Catania (40.785 ab., CAP 95045, TEL. 095). Centro agricolo (coltivazione di agrumi) e industriale (prodotti alimentari e mobilifici). Distrutta dall'eruzione dell'Etna nel 1669, vi si trovano i resti del monastero bianco, da cui deriva il nome. Gli abitanti sono detti Misterbianchesi.

Misteri del giardino di Compton House, I Film drammatico, britannico (1982). Regia di Peter Greenaway. Interpreti: Anthony Higgins, Janet Suzman, Anne Lambert. Titolo originale: The Draughtsman's Contract

Misteri della jungla nera, I Romanzo di E. Salgari (1895).

Misteri di Parigi, I Romanzo di E. Sue (1842-1843).

Misteri di Udolfo, I Romanzo di A. Radcliffe (1794).

mistèrico, agg. (pl. m.-ci) Connesso a particolari culti, detti misteri.

Misteriose lontananze Opera di poesia di O. Brezina (1895).

misteriosità, sf. L'essere misterioso.

misterióso, agg. 1 Che desta mistero. ~ ignoto. 2 Oscuro. esistono parecchie leggende la cui origine è misteriosa. 3 Non comprensibile. quel fenomeno misterioso aveva incuriosito diversi scienziati. 4 Che cerca di fare mistero delle proprie azioni. gli piaceva fare la persona misteriosa.
 agg. mysterious.

Misterioso delitto a Manhattan Film commedia, americano (1993). Regia di Woody Allen. Interpreti: Woody Allen, Diane Keaton, Alan Alda. Titolo originale: Manhattan Murder Mystery

mistèro, sm. 1 Nella teologia cristiana indica una verità soprannaturale, non comprensibile dall'uomo. 2 Cosa segreta.
 sm. mystery.
 lat. mysterium, dal greco mystèrion cosa segreta.
Presso gli antichi greci e romani, i misteri erano riti esoterici di iniziazione volti all'ottenimento della salvezza personale. Generalmente indipendenti dai culti ufficiali, erano caratterizzati dalla segretezza dei riti del culto e dall'ammissione riservata a pochi membri. I più famosi furono i misteri eleusini, i misteri orfici e i culti di Cibele, Iside e Osiride.
Nella drammaturgia indica una forma di rappresentazione in volgare di soggetto sacro, diffusa nel medioevo, nella quale scene profane si mescolano a scene rappresentanti la Resurrezione, il Natale, la Passione e la Pasqua.

Mistero buffo Commedia di D. Fo scritta in collaborazione con Franca Rame (1969). Lavoro di struttura originale, suddiviso in 9 episodi (Rosa fresca aulentissima, Lauda dei battuti, Strage degli innocenti, Moralità del cieco e dello storpio, Le nozze di Cana, Nascita del giullare, La nascita del villano, Resurrezione di Lazzaro, Bonifacio VIII). L'elemento che accomuna i diversi episodi è il linguaggio arcaico dialettale e il tono sarcastico o ironico che racconta episodi della storia millenaria dei soprusi patiti dalle classi subalterne. È l'opera (il sottotitolo dice giullarata popolare) più nota di Fo, un testo che ha sollevato molte polemiche.
Mistero buffo
Romanzo di V. V. Majakovskij (1918).

Mistero del falco, Il Film giallo, americano (1941). Regia di John Huston. Interpreti: Humphrey Bogart, Mary Astor, Peter Lorre. Titolo originale: The Maltese Falcon

Mistero della carità di Giovanna d'Arco, Il Opera di poesia di Ch. Péguy (1910).

Misti Vulcano (5.822 m) attivo del Perú, nella Cordigliera Occidentale.

mìstica, sf. Pratica religiosa che ricerca il contatto con la divinità attraverso l'intuizione e l'esperienza. ~ ascetismo.
Nella tradizione delle religioni occidentali la mistica accetta comunque la funzione positiva del mondo reale, in quanto facente parte della creazione. Nel cristianesimo la mistica è stata valorizzata dai padri della chiesa (Clemente, Alessandrino, Atanasio, Agostino, Cassiano), fino all'esperienza di San Francesco d'Assisi, ai mistici tedeschi del XIV sec. e, nel periodo della controriforma, dei mistici spagnoli (Ignazio di Loyola, Teresa d'Avila) e francesi (Francesco di Sales). Nelle religioni orientali la mistica assume l'aspetto di stato estatico, caratterizzato dal distacco dalla realtà fisica e ottenuto con pratiche ed esercizi mentali e fisici.

misticaménte, avv. In modo mistico.

Misticèti Sottordine di Mammiferi Cetacei muniti di fanoni a cui appartengono le famiglie dei balenidi, dei balenotteri e degli escrictidi. Si contrappongono agli Odontoceti che sono provvisti di denti.

misticìsmo, sm. 1 Tendenza religiosa o spirituale che ha come scopo l'unione con la divinità. ~ ascetismo. non gli piacevano le opere cariche di misticismo. 2 Meditazione del divino, astrazione dalla realtà.
 deriv. da mistico.

misticità, sf. L'essere mistico.

mìstico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Relativo al misticismo, alla fede, al divino. ~ ascetico. mensa mistica, l'altare. 2 Che mostra profonda spiritualità. amore mistico.
sm. Chi segue il misticismo. ~ asceta.
 lat. mysticus, dal greco mystikòs, deriv. da mystes iniziato ai misteri.

mistificàre, v. tr. 1 Falsificare, adulterare. 2 Ingannare. ~ frodare.
 v. tr. to bamboozle, to fool.

mistificatóre, sm. (f.-trìce) Chi mistifica.

mistificatòrio, agg. Che tende a mistificare.

mistificazióne, sf. 1 Azione del mistificare. 2 Deformazione della verità. ~ adulterazione. <> verità.

mistilìneo, agg. Di figura geometrica formata da segmenti di retta e da archi di curva.

mistilìngue, agg. Relativo a regione in cui si parlano più lingue differenti.

mistióne, sf. Mescolanza.

mìsto, agg. e sm. agg. 1 Mescolato. ~ mischiato. 2 Composto di elementi diversi. ~ miscelato. classi miste, formate da maschi e femmine.
sm. Mescolanza. ~ miscuglio. un misto di colori abbelliva la casa.
 agg. mixed. sm. mixture.
 lat. mixtus, p.p. di miscere mescolare.

mistrà, sm. Liquore di anice.

Mistrà Località (750 ab.) greca del Peloponneso, vicino a Sparta. Fu fortificata da Guglielmo di Villehardouin, principe d'Acaia, nel 1248 e divenne importante sotto i bizantini, fino a diventare capitale del despotato di Morea. Fece parte del dominio turco e veneziano, prima di essere abbandonata nel XIX sec. Vi sono importanti resti di chiese e monasteri di epoca bizantina.

mistràl, sm. invar. Vento freddo, tipico della Francia meridionale.

Mistral, Frédéric (Maillane 1830-1914). Poeta francese. Fu tra i principali esponenti del felibrismo, il movimento di rinascita della poesia in lingua provenzale. Nel 1904 ricevette il premio Nobel per la letteratura. Le opere principali sono Mirella (1859), Calendau (1867), Le isole d'oro (1875), Il tesoro del felibrismo (1878-1886), La regina Giovanna (1890),il Poema del Rodano (1897) e Discorsi e detti (1906).

Mistral, Gabriela (Vicuña 1889-Hampstead 1957) Pseudonimo di Lucia Godoy de Alcayaga. Poetessa cilena. Tra le opere Sonetti della morte (1914) e Tala (1938).

Mistrétta Comune in provincia di Messina (6.195 ab., CAP 98073, TEL. 0921).

mistùra, sf. 1 Mescolanza. ~ composto. 2 Corpo formato da diverse sostanze.
 sf. mixture.
 lat. mixtura, deriv. da mixtus, p.p. di miscere mescolare.

misùra, sf. 1 Valore numerico assunto da una grandezza quando questa viene confrontata con un'altra grandezza della stessa specie, considerata per convenzione come unità di misura. ~ dimensione. 2 Oggetto o strumento usato per misurare. ~ metro. 3 Criterio di giudizio.
 sf. 1 measure. 2 (dimensione) size. 3 (misurazione) measurement. 4 (provvedimento) measure. 5 (limite) limit. 6 (moderazione) moderation. 7 (su misura) made to measure.
 lat. mensura, deriv. da mensus, p.p. di metiri misurare.
Il concetto di misura è collegato a quello di dimensione e di sistema di riferimento e può essere generalizzato a qualsiasi ente. Il complesso delle unità di misura, indipendenti tra loro e sufficienti a definire le unità di misura delle altre grandezze, è detto sistema di unità di misura. Nel Sistema Internazionale sono definite le unità di misura per le grandezze fondamentali: lunghezza, massa, tempo, intensità di corrente elettrica, intensità luminosa, temperatura e quantità di materia e per le grandezze supplementari angolo piano e angolo solido; rispettivamente: metro, chilogrammo, secondo, ampère, candela, kelvin, mole, radiante e steradiante

Misura per misura Dramma di W. Shakespeare (1604-1605).

misuràbile, agg. Che si può misurare.

misurabilità, sf. Possibilità di essere misurato.

misuràre, v. v. tr. 1 Determinare la misura. ~ stimare. misurare a occhio, in modo approssimativo. 2 Valutare con attenzione. cercava di misurare i pro e i contro di quella proposta. 3 Indossare.
4 Risultare di una determinata misura. quella torre misurava un centinaio di metri di altezza.
v. rifl. Competere con qualcuno. ~ paragonarsi.
 v. tr. 1 to measure. 2 (stimare) to estimate. 3 (limitare) to limit. 4 (vestito) to try on. 5 (fig.) to weigh up. v. rifl. (confrontarsi) to measure oneself.
 lat. tardo mensurare.

Misuràta Città (285.000 ab.) della Libia, nella Tripolitania (ar. Misratah). Capoluogo del baladiya omonimo.

misuratézza, sf. Moderazione, equilibrio.

misuràto, agg. 1 Calcolato, determinato nell'ampiezza. 2 Che spende con moderazione. 3 Moderato, equilibrato. ~ regolato. <> smisurato.
 agg. 1 (moderato) moderate. 2 (ponderato) measured.

misuratóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Che, o chi, misura. 2 Strumento o macchina usata per misurare grandezze fisiche.

misurazióne, sf. Il misurare.
 sf. measurement.

Misurìna Frazione (1.757 m d'altezza) del comune di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno, in Veneto, nella cui conca si trova il lago di Misurina.

misurìno, sm. Piccolo recipiente per misurare liquidi e sostanze in grani o in polvere.
 sm. small measure.

Mitchell Vetta (2.037 m) degli USA, la più elevata della catena degli Appalachi.

Mitchell, Arthur (New York 1934-) Ballerino statunitense. Divenne famoso al New York City Ballet e nel 1968 fondò il Dance Theatre of Harlem.

Mitchell, Joan (Chicago 1926-Parigi 1992) Pittrice statunitense. Studiò all'Art Institute di Chicago. Nel 1950 si trasferì in Francia, dove restò fino alla morte, continuando la sua ricerca artistica. Il suo stile viene definito espressionismo astratto.

Mitchell, Margaret (Atlanta, Georgia 1900-1949) Scrittrice statunitense. Acquisì fama mondiale con l'unico romanzo che scrisse nel corso di un decennio: Via col vento (1936), ritratto della vita del Sud durante la guerra di secessione. L'anno dopo vinse il prestigioso premio Pulitzer. Nel 1939, dal romanzo venne tratto l'omonimo film, con la regia di Victor Fleming, interpretato da Clark Gable e Vivian Leight, che si aggiudicò otto Oscar.

Mitchell, Peter (Mitcham 1920-Glynn 1992) Biochimico inglese. Compì importanti studi sul meccanismo di attraversamento delle membrane cellulari e nel 1978 fu insignito del premio Nobel.

Mitchum, Robert (Bridgeport, Connecticut 1917-Santa Barbara, California 1997) Attore cinematografico statunitense. Iniziò la carriera con alcuni film di guerra, come I forzati della gloria (1945), Anime ferite (1946) e Odio implacabile (1947) in cui affrontava il delicato argomento dei reduci della guerra. Interpretò Notte senza fine (1947) di R. Walsh, La magnifica preda (1954) e si mise particolarmente in luce in El Dorado (1966), Il temerario (1952), La morte corre sul fiume (1955). In seguito interpretò anche La signora e i suoi mariti (1968), La figlia di Ryan (1970) e Gli amici di Eddie Cole (1973). Ottenne molto successo intepretando il ruolo di detective di R. Chandler in Marlowe, il poliziotto privato (1975) di M. Winner. Recentemente interpretò Quella stagione vincente (1982), Maria's lovers (1984), Mister North (1988). Interpretò anche film televisivi come Venti di guerra (1983), Una famiglia per Joe (1990), Seduzione mortale (1993) e recentemente Dead man (1995).

mìte, agg. 1 Di natura paziente, mansueto. ~ tranquillo. <> impaziente. cavalcava un animale mite. 2 Che dimostra benevolenza. ~ docile. <> aggressivo. aveva miti propositi. 3 Modico, misurato. aveva miti pretese.
 agg. 1 gentle, mild. 2 (moderato) moderate.
 lat. mitis.

miteménte, avv. In modo mite.

mitézza, sf. L'essere mite, benigno.

miticaménte, avv. In modo mitico.

miticizzàre, v. tr. Mitizzare.

mìtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al mito. 2 Leggendario. ~ favoloso. <> reale. personaggio mitico. 3 Grandioso, meraviglioso.
 lat. mythicus, dal greco mythikòs.

mitigàbile, agg. Che si può mitigare.

mitigàre, v. v. tr. 1 Rendere meno intenso. ~ addolcire. 2 Moderare, diminuire. ~ temperare. <> accrescere.
v. rifl. Placarsi, moderarsi.
 v. tr. to mitigate, to lessen. v. rifl. to subside.
 lat. mitigare, deriv. da mitis mite.

mitigazióne, sf. L'azione del mitigare.
 lat. mitigatio,-onis.

mitilicoltùra, sf. L'allevamento dei mitili.

Mitìlidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi filibranchi marini con piede snello, conchiglia equivalve allungata con denti poco evidenti o assenti e che secerne una grande quantità di bisso, a cui appartengono i mitili.

mìtilo, sm. Detto anche cozza o muscolo, mollusco marino a due valve nere esternamente e madreperlacee internamente. Vive nei climi temperati ed è noto e coltivato intensamente anche in Italia per uso commestibile. Lungo circa 7 cm, si attacca al substrato col bisso formando vaste colonie. Si nutre di plancton.
 lat. mytilus, dal greco mytìlos.

mitizzàre, v. v. tr. Rendere simile a un mito, a una leggenda.
v. intr. Creare miti.

mitizzazióne, sf. 1 Attribuzione di un valore mitico. 2 Creazione di miti.

Mito Città (235.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu. Capoluogo della prefettura di Ibaraki.

mìto, sm. 1 Narrazione delle gesta e delle imprese di eroi e dei, che sono entrate a far parte della tradizione popolare. ~ favola. 2 Cosa, persona o fatto leggendario. 3 Ideale, speranza irrealizzabile. ~ utopia.
 sm. myth.
 greco mytos leggenda.
La narrazione ha in genere carattere fantastico e si basa sulla tradizione orale o scritta. Il mito è collegato con la religione nel dare alla struttura sociale di un popolo una motivazione e una giustificazione, spesso accompagnata a una visione del mondo irrazionale, alternativa a quella scientifica.

Mito asburgico nella letteratura austriaca moderna, Il Opera di critica letteraria di C. Magris (1963).

Mito di Sisifo, Il Opera di filosofia di A. Camus (1942).

mitocòndrio, sm. Organello contenuto nel citoplasma delle cellule animali e vegetali, della lunghezza di 1 o 2 m e delimitato da due membrane. La membrana più interna è ripiegata a formare le creste, sedi degli enzimi che intervengono nella respirazione cellulare e produzione di ATP. Sono costituiti da lipoproteine e RNA e vi si svolgono le reazioni energetiche della cellula. Prendono parte alla sintesi delle proteine.

mitogenètico, agg. (pl. m.-ci) Che stimola la mitosi.

mitografìa, sf. Letteratura antica sui miti.

mitògrafo, sm. Scrittore di miti.

mitologìa, sf. Il complesso dei miti dell'antichità classica. Lo studio degli stessi.
 sf. mythology.

mitologicaménte, avv. Secondo la mitologia.

mitològico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla mitologia. 2 Leggendario. ~ fantastico. <> reale.
 agg. mythological.

mitologìsta, sm. e sf. Chi è esperto di mitologia.

mitòlogo, sm. Studioso di mitologia.

mitòmane, sm. e sf. Persona affetta da mitomania. ~ megalomane.
 da mito +-mane.

mitomanìa, sf. Tendenza a raccontare fatti fantasiosi per attirare l'attenzione.

mitopoièsi, sf. L'arte di inventare favole e miti.

mitopoiètico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla creazione dei miti.

mitòsi, sf. Processo di duplicazione cellulare tipico degli organismi eucarioti, nel quale le cellule figlie hanno lo stesso numero di cromosomi della cellula madre. Il processo, detto anche cariocinesi, si divide in quattro fasi: la profase, nella quale all'interno del nucleo si evidenziano e duplicano i cromosomi e scompare la membrana nucleare; la metafase, nella quale si forma il fuso mitotico e i cromosomi si portano sul piano equatoriale; l'anafase, nella quale i cromosomi, attaccati alle fibre del fuso, migrano verso poli opposti della cellula, seguendo le fibre del fuso mitotico; la telofase, nella quale si formano due nuclei, si despiralizzano i cromosomi, si dividono i citoplasmi dando origine a due cellule separate, ognuna con il proprio corredo cromosomico completo.

mitòtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla mitosi.
Indice mitotico
Il tasso delle cellule di un tessuto che sono in mitosi in rapporto al numero totale di cellule.

mìtra, sm. e sf. sm. invar. Pistola mitragliatrice.
sf. Copricapo cerimoniale del vescovo.
 sm. invar. submachine gun. sf. mitre.

mitràglia, sf. 1 Munizione di pallottole o schegge di ferro con cui si caricavano i cannoni. 2 Insieme dei colpi sparati con la mitragliatrice.
 franc. mitraille.

mitragliaménto, sm. Il mitragliare.

mitragliàre, v. tr. 1 Sparare a mitraglia. ~ bersagliare. 2 Fare molte domande. ~ tempestare.
 v. tr. 1 to machinegun. 2 (fig., bombardare) to bombard.

mitragliàta, sf. Raffica di mitragliatrice.

mitragliatóre, agg. (f.-trìce) Arma che mitraglia.

mitragliatrìce, sf. Arma da fuoco automatica e portatile che può sparare un numero elevato di colpi in rapida successione. ~ mitraglia, mitra.
 sf. machinegun.

mitraglièra, sf. Mitragliatrice di calibro superiore a quello del fucile d'ordinanza e fino a 20 mm.

mitraglière, sm. Soldato addetto all'uso della mitragliatrice.

mitragliétta, sf. Pistola mitragliatrice.

mitràico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al culto iranico di Mitra.

mitraìsmo, sm. Religione originaria della regione persiana, dall'Asia minore si diffuse nell'impero romano intorno al I sec. d. C., diventando comune all'interno dell'esercito imperiale e tra gli imperatori, fino al IV sec. Antagonista del cristianesimo, predicava l'immortalità dopo la fine del mondo. Era basata sul mito di Mitra, con il sacrificio del toro cosmico dal quale ha origine l'universo. Dopo l'iniziazione, l'adepto passava attraverso tre livelli di purificazione e infine l'anima purificata raggiungeva il cielo.

mitràle, agg. e sf. agg. 1 Relativo alla valvola che chiude il ventricolo sinistro del cuore. 2 Simile alla mitra, ovvero alla fascia portata dagli antichi guerrieri greci per proteggere il ventre.
sf. Valvola cardiaca
In anatomia la valvola mitrale è la valvola bicuspide posta tra l'atrio e il ventricolo sinistro del cuore. Si apre durante la diastole per lasciare passare il sangue ossigenato proveniente dai polmoni dall'atrio al ventricolo, e si chiude durante la sistole per impedirne il reflusso e inviare il sangue all'aorta.

mitràlico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla valvola mitralica.

mitràto, agg. Di prelato che ha diritto a portare la mitra.

Mitre, Bartolomé (Buenos Aires 1821-1906) Politico argentino. Combatté a lungo contro J. J. De Urquiza e il dittatore J. M. De Rosas. Considerato tra i padri della moderna Argentina, dal 1862 al 1868 fu presidente della repubblica.

mitrèo, sm. Il luogo nel quale si svolgeva il culto di Mitra.

mìtria => "mitra"

mitrìaco => "mitraico"

Mitridate (letteratura) Tragedia di J. Racine (1673).

Mitridàte (sovrani) Nome di sovrani.
Parti Mitridate I
(171?-138? a. C.) Re dei parti dal 171 al 160 a. C. Costruì un potente regno conquistando anche la Battriana, l'Elam, la Mesopotamia e la Media.
Mitridate II
=> "Mitridate II il Grande"
Mitridate III
Figlio di Fraate III, uccise quest'ultimo con la complicità del fratello Orode II e regnò con lui dal 57 a. C. sui parti. Nel 54, il fratello lo tradì e lo uccise.
Ponto Mitridate I di Cio
(?-302 a. C.) Re del Ponto e fondatore nel 337 ca. a. C. della dinastia.
Mitridate II Ctiste
(340 ca.-266 a. C.) Nipote di Mitridate I, tra il 302 e il 366 a. C., fondò il regno del Ponto, conquistando Paflagonia e Cappadocia.
Mitridate III del Ponto
(250 ca.-185? a. C.) Nipote di Mitridate II, succedette, ancora fanciullo, al padre Ariobarzane II e regnò fino al 185 a. C. Respinse i Galati.
Mitridate IV Filopatore, Filadelfo
(169-150 a. C.) Figlio di Mitridate III, fu re del Ponto fino al 150 ca. a. C.
Mitridate V Evergete
(?-120 a. C.) Figlio di Mitridate IV, fu re del Ponto dal 150 ca. al 120 a. C. Durante la terza guerra punica, tra il 149 e il 146 aiutò Roma in cambio della Frigia. Pose le basi della futura potenza del suo regno con il rafforzamento militare e la politica espansionistica.

Mitridàte II il Grànde (Sinope 132?-63 a. C.) Re dei parti. Per impadronirsi del trono, nel 112 a. C. uccise il fratello Mitridate Cresto. Iniziò subito una politica aggressiva di conquista, annettendosi i territori circostanti compresa la Cappadocia. All'intimazione di Roma di ritirarsi dalla Cappadocia rispose invadendo la provincia d'Asia (88 a. C.), sconfiggendo ripetutamente i generali romani, sbarcando in Grecia e liberando Atene. La prima guerra mitridatica si concluse però con la vittoria di L. Silla che costrinse Mitridate a ritirarsi nel Ponto. Nella seconda guerra mitridatica, combattuta dall'83 all'81 a. C. Mitridate riuscì a sconfiggere l'esercito romano guidato da Lucio Licinio Murena, ma infine Lucullo e Pompeo con la terza guerra mitridatica occuparono il Ponto, dichiarandolo provincia romana (64 a. C.) e costrinsero Mitridate a rifugiarsi nella Colchide. Morì suicida per la rivolta organizzata contro di lui dal figlio Farnace.

Mitridate re del Ponto Dramma in musica di W. A. Mozart, libretto di V. A. Cigna-Santi (Milano, 1770).

mitridàtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a un Mitridate, in particolare a Mitridate VI re del Ponto.

mitridatìsmo, sm. Acquisizione di immunità verso le sostanze velenose grazie all'assunzione in dosi sempre maggiori delle stesse.

mitridatizzàre, v. v. tr. Usare il mitridatismo per rendere immune dai veleni.
v. intr. pron. Immunizzarsi nei confronti degli influssi nocivi.

Mitrìdi Famiglia di Molluschi Gasteropodi Prosobranchi, appartenente all'ordine degli Stenoglossi, comprendente numerose specie predatrici che vivono nei mari caldi o temperati.

Mitsubishi Trust giapponese fondato nel 1868 che ha controllato, fino al 1945, la maggior parte delle banche e delle industrie industriali ed estrattive del Giappone.

mitteleuropèo, agg. Relativo all'Europa centrale e alla cultura che la contraddistingue.
 agg. Central European.

Mittelland Regione della Svizzera che si estende dal lago di Ginevra a quello di Costanza.

Mittellandkanal Complesso di vie d'acqua della Germania, tra i fiumi Ems ed Elb.

mittènte, sm. e sf. Chi spedisce lettere, pacchi e simili, tramite la posta.
 sm. e sf. sender.
 lat. mittens,-entis, p.pres. di mittere mandare.

Mitterrand, François Maurice Marie (Jarnac 1916-1996) Uomo politico e presidente della repubblica francese. Avvocato appartenente al Partito socialista fu eletto deputato nel 1946 e ripetutamente ministro durante la quarta repubblica. Avversò politicamente C. De Gaulle e nel 1971 diventò segretario del Partito socialista. Dopo essere stato sconfitto per pochi voti nel 1974 alle elezioni presidenziali da V. Giscard d'Estaing, fu eletto presidente della repubblica nel 1981 e rieletto nel 1988. Sconfitto nel 1995 da J. Chirac, morì poco dopo.

mix, sm. invar. Mescolanza, miscela.

Mix, Tom (Clearfield County 1880-Florence 1940) Attore e regista cinematografico statunitense. Interpretò I falchi neri (1923) e La legge del Nord (1924). Fu tra i più popolari cowboy dello schermo.

mixage, sm. invar. Missaggio.

mixàre, v. tr. Effettuare il missaggio.

mixèdema, o mixedèma, sf. Sindrome che deriva da un cattivo funzionamento, assenza o atrofia della tiroide e le cui manifestazioni sono la presenza di edema e di grande pallore, turbe intellettive e ritardo psichico.

mixer, sm. invar. 1 Recipiente graduato per miscelare le bevande. 2 L'apparecchio (e anche l'addetto) che effettua il missaggio. 3 Parte di un frullatore elettrico.
 ingl. mixer.

Mixomicèti Classe delle Protofìte, nel regno vegetale, a suo tempo inclusa nei Funghi, ma oggi riconosciuta indipendente. Vivono assumendo sostanze organiche in decomposizione e si riproducono tramite spore portate dal vento.

mixta religio, loc. sost. f. invar. Locuzione latina che significa "religione mista" e con cui si indica un impedimento al matrimonio di due persone delle quali una è cattolica e l'altra appartiene a una setta cristiana eretica o scismatica.

Miyagi Prefettura (2.777.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu. Capoluogo Sendai.

Miyazaki Città (287.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Kyushu. Capoluogo della prefettura omonima.

Mizar Seconda stella tripla dell'Orsa Maggiore, di colore bianco, separata dalla stella Alcor di soli 11" di arco; tale vicinanza è frutto di un effetto prospettico. Ha una magnitudine complessiva 2,2.

Mizoguchi, Kengji (Tokyo 1898-Kyoto 1956) Regista cinematografico giapponese. Diresse La vita di O-Haru, donna galante (1952), I racconti della luna pallida d'agosto (1953), Amanti crocifissi (1954) e La strada della vergogna (1956).

Mizoram Stato (686.000 ab.) federato dell'India, al confine con il Bangladesh e il Myanmar. Capoluogo Aizawl.

Mizostòmidi Classe di Anellidi, parassiti quasi esclusivamente di Crinoidi, costituiti da individui privi di apparato respiratorio e circolatorio, muniti di cinque paia di parapodi e di cirri con setole sensitive e con il corpo breve e appiattito, di forma allungata o discoidale.

mizzonìte, sf. Alluminosilicato di sodio e calcio che si presenta in cristalli tetragonali di colore bianco o giallo. Contiene anche ioni di carbonato, cloruro e solfato.

Mjúsa Il più vasto lago (368 km2) della Norvegia. Principale immissario il fiume Lågen, emissario il fiume Vorma.

mkdir In informatica è il nome del comando UNIX che permette di creare una directory.

MKS Sigla di Metro Kilogrammo Secondo.

MKSA Sigla di Metro Kilogrammo Secondo Ampere.

MLS Sigla di Microwave Landing System (sistema di atterraggio a microonde).

MM Sigla di Metropolitana Milanese.

mm Simbolo di millimetro.

Mn Simbolo chimico del manganese.

mnème, sf. In psicologia, traccia organica che consente di ricordare.

mnemònica, sf. La tecnica di esercitare la memoria.

mnemònico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla memoria. 2 Fondato solamente sulle capacità della memoria.

mnemonìsmo, sm. Istruzione basata sul puro apprendimento mnemonico.

mnemotècnica, sf. (pl.-che) Mnemonica.

mnemotècnico, agg. (pl. m.-chi) Mnemonico.

Mnèsicle (Attivo nella seconda metà del V sec. a. C.) Architetto greco. Tra le opere i propilei dell'Acropoli di Atene (437-431).

mo', avv. 1 Ora, adesso. 2 D'ora in poi.

Mo Simbolo chimico del molibdeno.
MO
Sigla di Medio Oriente.

Moàsca Comune in provincia di Asti (398 ab., CAP 14050, TEL. 0141).

 

 

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_m.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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