Inquinamento dell'acqua

 

 

 

Inquinamento dell'acqua

 

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Inquinamento dell'acqua

 

Inquinamento dell’ acqua dolce

 

Non c’è vita senza acqua. L’acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane. La mancanza di acqua nel pianeta può rivelarsi una vera catastrofe. L’acqua dolce non è sufficiente a tutti gli usi a cui è destinata: irrigazione, produzione industriale e esagerato consumo domestico.

 

L’acqua è presente sulla Terra in tre stati fisici: si trova come vapore nell’atmosfera e nelle emanazioni vulcaniche; allo stato solido, come neve e ghiaccio, copre ampie aree delle terre emerse e degli oceani; allo stato liquido è contenuta nei mari, nei fiumi, nei laghi, è conservata nelle falde sotterranee,concorre a formare gli organismi.

 

L'acqua può essere così classificata:

 

·     “acque superficiali: le acque interne; le acque di transizione e le acque costiere, tranne per quanto riguarda lo stato chimico, in relazione al quale sono incluse anche le acque territoriali.”

·     “acque sotterranee: tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona di saturazione e a contatto diretto con il suolo o il sottosuolo.”

 

Inquinare l’acqua, dunque, vuol dire modificare le sue caratteristiche qualificative, al punto da renderla inadatta al consumo degli esseri viventi.

 

Le sostanze inquinanti arrivano ai corpi idrici come scarichi localizzati (fognature) oppure diffusi (drenaggio di terreni agricoli). Un inquinante viene definito tale quando il corpo idrico che lo riceve non riesce a smaltirlo. Le attività umane producono rifiuti che in parte vengono riciclati, in parte depurati, e in parte trascurati e abbandonati nel suolo e nelle acque, ed è proprio questa una delle cause principali dell’inquinamento. L’inquinamento delle acque può essere distinto in:

- biodegradabile, quando il corpo idrico è in grado di autodepurarsi dalle sostanze in esso presenti.Questo tipo di inquinamento è dovuto a sostanze organiche di origine biologica provenienti da scarichi civili, agricoli, zootecnici, industriali. Il grado viene misurato attraverso il BOD (domanda biochimica di ossigeno) che indica la quantità di ossigeno richiesta dai decompositori per degradare le sostanze presenti fino allo stato di minerali (CO2, nitrati, solfati, ecc…).

Il valore del BOD è direttamente proporzionale alla quantità di sostanze decomponibili presenti, quindi tanto più è elevato tanto maggiore è il grado di inquinamento.

- non biodegradabile, quando è dato da sostanze inorganiche che provengono da lavorazioni industriali del settore chimico, metallurgico, conciario, e da molte sostanze organiche di sintesi.Questo tipo di inquinamento può essere stimato attraverso la misura del COD (domanda chimica di ossigeno).

 

  

FONTI DELL’ INQUINAMENTO IDRICO

 

Gli inquinanti delle acque provengono soprattutto dagli scarichi urbani e industriali, dai terreni agricoli e dalle aziende zootecniche. Le acque di scarico urbane e industriali rappresentano una delle fonti principali di inquinamento idrico. Finora l’obbiettivo primario è stato quello di ridurre la concentrazione delle sostanze solide in sospensione per potere scaricare le acque depurate nell’ambiente.

 

La concentrazione di inquinanti può essere ridotta limitandone la produzione all’origine, sottoponendo il materiale a trattamento preventivo prima di scaricarlo nella rete fognaria o depurando completamente gli scarichi presso lo stesso impianto industriale, recuperando, eventualmente, le sostanze che possono essere reintrodotte nei processi produttivi.

 

 

 

Principali inquinanti

Alcuni dei principali inquinanti idrici sono: le acque di scarico contenenti materiali organici che per decomporsi assorbono grandi quantità di ossigeno; parassiti e batteri; i fertilizzanti e tutte le sostanze che favoriscono una crescita eccessiva di alghe e piante acquatiche; i pesticidi e svariate sostanze chimiche organiche (residui industriali, tensioattivi contenuti nei detersivi, sottoprodotti della decomposizione dei composti organici); il petrolio e i suoi derivati; metalli, sali minerali e composti chimici inorganici; sabbie e detriti dilavati dai terreni agricoli, dai suoli spogli di vegetazione, da cave, sedi stradali e cantieri; sostanze o scorie radioattive provenienti dalle miniere di uranio e torio e dagli impianti di trasformazione di questi metalli, dalle centrali nucleari, dalle industrie e dai laboratori medici e di ricerca che fanno uso di materiali radioattivi.

Le sostanze inquinanti principali responsabili di depositi acidi (o della pioggia acida) sono anidride solforosa (SO2) ed ossidi dell'azoto (NOx). La deposizione di sostanze acide influenza soprattutto il pH di dell'acqua dolce.

 

 

Ci sono altri tipi di inquinamento che si ritorcono contro l’uomo, in forma di riduzione delle risorse idriche, avvelenamento dell’ambiente e malattie. queste provengono da:

 

….. DA DETERSIVI

I detersivi tendono a formare schiume che impediscono il contatto tra l’acqua e l’aria e quindi l’ossigenazione dell’acqua stessa. .

 

…..DA OLI, GRASSI, E SOLIDI SOSPESI.

Questo tipo di inquinamento è molto dannoso per l’ambiente, in quanto impedisce all’ossigeno di venire a contatto con l’acqua formando una barriera tra i due. Inoltre impedisce alla luce di entrare nella massa acquosa, ostacolando la fotosintesi clorofilliana.

 

….. INDUSTRIALE

 è causato dall’immissione di sostanze chimiche non biodegradabili nelle acque dei fiumi, dei laghi e dei mari. Ogni giorno migliaia di fabbriche scaricano nel sistema idrico quantitativi enormi di coloranti, acidi, tinture, schiume, polveri di metalli e mille altri veleni che danneggiano irrimediabilmente la flora e la fauna acquatica.

(A destra  l’inquinamento di un industria.)

 

…..TERMICO

 è dovuto all’immissione, nei fiumi e nei torrenti, dell’acqua calda usata per raffreddare gli impianti. Ne sono responsabili le centrali termoelettriche e termonucleari, oppure le industrie siderurgiche. Il   calore liberato attraverso le acque di raffreddamento è considerato un inquinante, in quanto provoca alterazioni della temperatura che possono compromettere l’equilibrio ecologico degli ecosistemi acquatici e causare la morte degli organismi meno resistenti.

 

…. DA USO CIVILE

L’inquinamento di origine civile è quello derivante dallo scarico dei liquami di fogna, che contengono alte quantità di sostanze organiche e di saponi. Queste sostanze si riversano generalmente nei corsi di acqua superficiali, ma a volte si infiltrano nel sottosuolo,raggiungendo le falde acquifere. Nei mari, nei fiumi e nei laghi finiscono gli scarichi urbani. La acque di scarico dei lavandini delle lavatrici ecc… contengono detersivi  che i batteri decompositori non riescono a distruggere. Nelle grandi città queste acque, vengono convogliate in depuratori che non riescono a smaltire gli elementi inquinanti. Questi raggiungono e si concentrano nel mare portando il loro carico di batteri e virus, che possono provocare malattie. L’inquinamento domestico può essere tollerato della natura entro certi limiti, grazie al potere autodepurante dell’acqua, ma quando raggiunge livelli eccessivi essa non ce la fa più.

 

….. DA PETROLIO:

l petrolio è una miscela di idrocarburi che galleggia sull’acqua formando una patina impermeabile che impedisce all’ossigeno atmosferico di sciogliersi nell’acqua compromettendo, così, vita di molti organismi. Il greggio che si deposita sulle piume degli uccelli li rende incapaci di volare provocandone la morte. Il petrolio che inquina le acque proviene spesso da incidenti a petroliere, a pozzi di perforazione marini o dal lavaggio delle cisterne delle navi trasportatrici .

 

 

LE PIOGGE ACIDE

Le piogge acide sono un’alterazione del ciclo dell’acqua causato dall’attività umana.

Le ragioni che traggono maggiori danni da questo fenomeno sono quelle silicee, perché le rocce con alta percentuale di silicio resistono alle intemperie e quindi sono incapaci di neutralizzare il fenomeno acido.

La conseguenza è che in tutti i corsi d’acqua aumenta il tasso di acidità.

Questo ha gravi riscontri negativi sulla salute di chi le utilizza.

 

 

EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE

fenomeno che provoca nel bacino colpito un aumento incontrollato di alcuni organismi (per es. alghe) che si nutrono delle sostanze inquinanti. La fine del ciclo vitale di questi organismi ne comporta la conseguente decomposizione e provocherà quindi un’ulteriore inquinamento. si manifesta perciò con lo sviluppo anormale e la salita in superficie di alghe determinando "fioriture algali" che ostruiscono le branchie ai pesci, alterano l’equilibrio nella distribuzione dell’ossigeno nell’acqua, liberando sostanze tossiche e maleodoranti che colorano lo acque togliendo loro limpidità e trasparenza.

 

 


 

R.Bertolli

 

L’inquinamento delle acque dolci

 

 

Cos'e' l'inquinamento dell'acqua?

L'inquinamento dell'acqua è ogni cambiamento chimico, fisico o biologico nella qualità dell'acqua che ha un effetto nocivo su chiunque la beve o la usa o vive in essa. Quando gli esseri umani bevono acqua inquinata ciò ha spesso effetti seri sulla loro salute. L'inquinamento dell'acqua può anche renderla inadatta per l'uso voluto.

Le acque reflue grezze costituiscono il 99.9 % dell'acqua, e lo 0.1 % dei solidi, il 70 % sono organici (65 % di proteine, 25 % di carboidrati, 10 % di grassi). I rifiuti organici prodotti da persone e animali possono anche essere ricchi di organismi (patogeni) che causano malattie.

 

Quali sono i maggiori inquinanti presenti in acqua?

Ci sono parecchie classi di inquinanti acquatici. I primi sono agenti che causano malattie: batteri, virus, protozoi e vermi parassitici che entrano nei sistemi di fognatura e in acqua non trattata.

Le sostanze inquinanti per l’acqua sono i rifiuti che consumano ossigeno, che possono cioè essere decomposti dai batteri che sfruttano ossigeno. Quando le numerose popolazioni di batteri di decomposizione convertono tali rifiuti, i livelli dell'ossigeno nell'acqua si possono esaurire. Ciò porta alla morte di altri organismi acquatici, quali i pesci. 

Una seconda categoria di sostanze inquinanti per l'acqua sono gli inquinanti inorganici solubili in acqua, quali gli acidi, i sali e i metalli tossici.

Grandi quantità di questi composti rendono l'acqua inadatta da bere e causano la morte della vita acquatica. 

Una terza categoria di sostanze inquinanti per l'acqua sono le sostanze nutrienti: nitrati e fosfati solubili in acqua che causano uno sviluppo eccessivo delle alghe e di altre piante acquatiche, che esauriscono le riserve di ossigeno dell'acqua. Esse uccidono i pesci e, se si trovano in acqua potabile, possono uccidere bambini piccoli. 

L'acqua può anche essere inquinata da un certo numero di residui organici quali oli, plastiche e antiparassitari, che sono nocivi per gli esseri umani e per tutte le piante ed gli animali presenti nell'acqua.

Una categoria molto pericolosa sono i sedimenti sospesi, perché causano una diminuzione nell'assorbimento della luce da parte dell'acqua e le particelle spargono nell'acqua residui pericolosi come antiparassitari. 

Infine, residui radioattivi solubili in acqua possono causare il cancro, i difetti di nascita e danni genetici e sono quindi sostanze inquinanti molto pericolose.

 

Da dove proviene l'inquinamento dell'acqua?

 

L'inquinamento dell'acqua è causato solitamente da attività umane: diverse sorgenti artificiali contribuiscono all'inquinamento dell'acqua. Ci sono due tipi di sorgenti, puntuali e non puntuali. Le sorgenti puntuali scaricano le sostanze inquinanti in punti specifici all'interno di condutture o fognature nell'acqua di superficie. Le sorgenti non puntuali sono sorgenti che non hanno un singolo luogo di scarico. 

Esempi di sorgenti puntuali sono: fabbriche, stabilimenti di trattamento di acque reflue, miniere sotterranee, pozzi petroliferi, serbatoi per olio ed agricoltura. 
Esempi di sorgenti non puntuali sono: depositi acidi prevenenti dall'aria, traffico, sostanze inquinanti che sono sparse nei fiumi e sostanze inquinanti che entrano nell'acqua attraverso la falda freatica. L'inquinamento non puntuale è difficile da controllare perché gli inquinanti non possono essere seguiti.

 

SOSTANZE INQUINANTI

Le sostanze inquinanti possono restare nei fiumi o in sospensione nell’atmosfera per giorni o mesi, ma gli oceani possono conservare gli stessi materiali, in soluzione o in sospensione per tempi misurabili in anni o addirittura in centinaia di milioni di anni.

 

Idrocarburi

Gli idrocarburi, formano con maggiore frequenza sottili pellicole, talvolta addirittura monomolecolari, alla superficie dell’acqua che vengono ossidate alla luce e degradate, almeno parzialmente da batteri, lieviti e funghi filamentosi. È evidente che gli organismi planctonici sono fra i più esposti all’azione degli idrocarburi perché il sottile velo oleoso può ostacolare il passaggio delle radiazioni solari e, di conseguenza interferire sul ciclo vitale di microrganismi vegetali e animali.

 

Radioattività
Per le loro particolari caratteristiche le sostanze radioattive sono fra gli inquinanti più pericolosi, inoltre, alcuni elementi come il plutonio ed i suoi composti sono anche molto tossici.

 

Inquinamento da "Metalli Pesanti"

La produzione globale di mercurio, 8800 tonnellate all’anno è notevolmente inferiore ai quantitativi liberati nell’atmosfera per cause naturali. Alcuni autori hanno trovato valori di mercurio più elevati nei pesci carnivori rispetto agli erbivori, nei pesci di maggiori dimensioni rispetto a quelli più piccoli ed infine in aree in cui vengono versate acque industriali in confronto con acque più pulite o dove arriva mercurio proveniente da giacimenti naturali. Molti organismi hanno la capacità di concentrare, fino a valori pari ad alcune migliaia di volte, elementi presenti anche in tracce nell’acqua. Quando essi vengono mangiati, le sostanze concentrate vengono accumulate nelle cellule e nei tessuti dell’animale che le ha ingerite e siccome molto spesso, vengono eliminate molto lentamente, se la ingestione è continua il loro quantitativo tende ad aumentare.

L’assunzione continuata di pesci e molluschi contaminati da mercurio può causare gravi danni anche all’uomo. Sono pertanto opportune le norme che fissano i quantitativi massimi di mercurio che possono essere presenti nei pesci.

 

Inquinamento da scarichi urbani

Le acque di fogna sono un’altra causa di inquinamento. Le sostanze inquinanti in esse contenute sono di natura molto diversa, perché nei collettori oltre alle acque luride possono venir convogliate acque di origine industriale, acque di piccole officine e laboratori che trattano i prodotti più eterogenei e le acque piovane che hanno dilavato il suolo delle città raccogliendo ogni sorta di sostanze, molte delle quali solubili. I componenti principali sono i liquami di natura organica, ed i detersivi usati nelle industrie e nelle lavatrici domestiche in sostituzione del sapone. Le sostanze organiche, quando vengono mineralizzate dai batteri, producono sali nutritivi, nitriti, nitrati e fosfati che hanno un’azione diretta sulla produzione primaria, cioè sulla quantità di sostanza organica prodotta dai vegetali.

Le acque di fogna e le sostanze in esse contenute producono modificazioni ambientali di vario tipo ed intensità come: diminuzione della trasparenza e dell’ossigeno, variazioni del pH, aumento della anidride carbonica (CO2) e di altri prodotti della degradazione delle sostanze organiche (H2S, NH3, CH4, ecc.).

 

POTABILITA’ DELLE ACQUE

Le acque superficiali possono essere inquinate da liquami domestici e scarichi industriali; è possibile che tali tipi di contaminazione raggiungano le falde acquifere profonde quando i sistemi di smaltimento non sono adeguati. L’inquinamento dell’acqua può avvenire anche a livello dei condotti quando il sistema dell’acquedotto è stato costruito in maniera impropria o con materiali poco idonei (ad esempio, tubature di piombo).

Da un punto di vista biologico gli inquinamenti idrici riguardano problemi di tipo infettivo quasi sempre legati a microrganismi di eliminazione fecale. Tali tipi di inquinamento possono dar luogo ad epidemie.

L’acqua distribuita deve essere priva di sostanze tossiche o microrganismi patogeni, gradevole e utilizzabile per la maggior parte degli impieghi. L’acqua di uso comune, in genere, proviene da falde profonde oppure dal trattamento di acque superficiali.

I danni provocati dall’inquinamento non sono solo ecologici, igienici ma anche economici.

 

MEDITERRANEO IN PERICOLO

L'area dell'Europa centrale e orientale, i cui fiumi vanno nel Mare Nero, è tre volte più estesa di quella dei fiumi europei che sfociano direttamente nel Mediterraneo. Ma i fiumi che si riversano nel Mar Nero, all'incirca 300, sono i fiumi più inquinati del mondo, affermano gli scienziati.

Un esempio per tutti: ottanta milioni di europei vivono lungo le rive del Danubio. Il fiume riceve e convoglia verso il Mar Nero annualmente 500 tonnellate di zinco, 36.000 t. di prodotti petroliferi, 3.000 tonnellate di Nikel, 14.000 di manganese. Ma l'inquinamento del fiume è sempre più peggiorato ed il tasso di rame alla foce è decuplicato in dieci anni, mentre il manganese è aumentato di 9 volte.

Più del 30% della fauna ittica dei fiumi dell'Europa orientale è sparita oppure è malata, sottolinea il prof. Mario Pavan del Centro interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell'Università di Pavia.

Il Mar Nero è il mare più inquinato del mondo: ha ossigeno solo nello strato superiore di 100-150 metri, al di sotto le sue acque sono sature di acido solfidrico, le praterie sommerse stanno scomparendo ed, in tali condizioni, la fauna residua ha difficoltà a riprodursi. Negli ultimi 30 anni, 23 specie di pesci commerciabili sono scomparse con gravi ripercussioni economiche dei popoli rivieraschi.

In tale situazione, si calcola che il Mar Nero attraverso il Bosforo, il Mar di Marmara ed i Dardanelli versi annualmente nel Mediterraneo 400 Km cubi di acque inquinate. Per di più il Mediterraneo ha un coefficiente di evaporazione superiore al Mare Nero e, quindi, gli inquinanti vi si concentrano con grave danno per le sue acque.

 

I FIUMI E LAGHI ITALIANI MAGGIORMENTE INQUINATI

I FIUMI ITALIANI PIÙ INQUINATI SONO: IL PO, LA BORMIDA, LA STURA DI DEMONTE ED IL CERVO IN PIEMONTE; IL LAMBRO, L'OLONA, IL SERIO E L'ADDA IN LOMBARDIA; IL BRENTA ED IL BACCHIGLIONE NEL VENETO; IL CROSTOLO, IL PANARO ED IL RENO IN EMILIA; L'ARNO IN TOSCANA; IL TEVERE ED IL LIRI NEL LAZIO; IL VOLTURNO IN CAMPANIA.

 

L'INQUINAMENTO LACUSTRE È PIÙ GRAVE RISPETTO A QUELLO FLUVIALE, PERCHÉ I LAGHI HANNO UN RICAMBIO IDRICO MOLTO LENTO.
I LAGHI PIÙ INQUINATI SONO: IL LAGO D'ORTA, A CAUSA DELL'APERTURA DI UN'INDUSTRIA CHE SCARICA IN ESSO RESIDUI DI RAME ED AMMONIACA; IL LAGO DI VARESE, DI COMO E D'ISEO ED IL LAGO MAGGIORE.


Ricerca sull’inquinamento dell’acqua dolce

 

Fonte: http://www.pacioli.net/ftp/def/inquinamento2//file/INQUINAMENTO%20ACQUA%20DOLCE.doc

Autore del testo: G.MAFFI

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