Il giornale

 

 

 

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IL GIORNALE

Il termine “giornale” deriva da “giorno”.
Tra i giornali distinguiamo i periodici (settimanali, quindicinali, mensili, trimestrali ecc.) e i quotidiani (dal latino “cotidie” che significa “ogni giorno”).
I quotidiani infatti si trovano in edicola ogni giorno, compresi i festivi (tranne poche eccezioni come Natale, Capodanno, Ferragosto..)

DI CHE COSA PARLANO I GIORNALI

  • La maggior parte dei quotidiani si occupa di argomenti molto vari, per poter informare su tutto ciò che c’è di importante in una giornata.
  • Alcuni quotidiani sono, invece, “specializzati”, cioè sono dedicati ad aspetti specifici, quali l’economia (es. “Il Sole 24 ore”) o lo sport (es. “La Gazzetta dello Sport”).
  • I periodici, invece, sono in genere molto diversificati, sia per il pubblico a cui si rivolgono (le donne, gli uomini, gli amanti degli animali, i ragazzi ecc.), sia per l’argomento che trattano (la moda, l’arte, l’arredamento, la cucina, le automobili, il giardinaggio,la caccia, la pesca ecc.).

 

A CHI SI RIVOLGONO

  • I contenuti dei giornali variano anche in relazione al loro target.
  • Con questo termine inglese, che significa “bersaglio”, si indica, nel linguaggio commerciale e della comunicazione, il pubblico a cui è destinato un prodotto e che si vuole conquistare.
  • Nel linguaggio giornalistico target indica i lettori ai quali ci si rivolge, perché preferiscano quella testata piuttosto che un’altra.
  • Il target è dunque importante per definire i contenuti del giornale e anche il modo di affrontarli, lo stile, il linguaggio.
  • Dal target di un giornale dipende anche la raccolta pubblicitaria. Infatti gli inserzionisti comprano gli spazi pubblicitari in relazione al tipo di pubblico al quale il giornale si rivolge.
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TESTATA, TIRATURA, DIFFUSIONE

  • Il titolo di un giornale, il suo “nome proprio” si chiama testata
  • La tiratura è il numero di copie stampate
  • La diffusione è il numero di copie vendute

 

La tiratura non è necessariamente la stessa ogni giorno. Quando si prevede una vendita superiore al normale, si stampano più copie.

Ecco l’elenco delle principali testate di quotidiani italiani:

Corriere della Sera                              La Repubblica
La Stampa                                           Il Sole 24 Ore
Il Giornale                                           La Nazione
Il Mattino                                            Il Messaggero
Il Fatto Quotidiano                              Il Tempo

 

TIPI DI QUOTIDIANI

  • I quotidiani si distinguono in base all’area di diffusione e alla linea culturale e politica a cui si ispirano
  • Per quanto riguarda l’area di diffusione, la stampa quotidiana si divide tra testate a diffusione nazionale e testate a diffusione locale. Le prime si possono acquistare in qualsiasi città d’Italia, le seconde si trovano nella città o nella zona in cui vengono pubblicate.
  • Per quanto riguarda la linea culturale e politica dei quotidiani, cioè i loro orientamenti di pensiero, possiamo distinguere quelli indipendenti da quelli esplicitamente legati ad un partito o ad una istituzione (ad esempio “L’osservatore Romano”, giornale ufficiale del Vaticano).
  • Ricordiamo poi che in tutte le città, almeno nelle edicole più importanti, si possono trovar i principali quotidiani stranieri, es. Le Mond, Le Figaro (Francia), The Times, The Indipendent (Gran Bretagna), New York Times (USA).
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I GIORNALI ON LINE

  • In questi ultimi anni si sono diffusi anche i giornali on line. Si tratta di giornali che non sono stampati su carta, ma vengono diffusi via Internet. Il loro vantaggio,rispetto ai giornali tradizionali, è dato dal fatto che le notizie vengono aggiornate in tempi rapidissimi. Inoltre si possono presentare brevi filmati o gallerie fotografiche e sono spesso interattivi, cioè permettono al lettore di dialogare con il giornale, inserendo commenti o rispondendo a sondaggi.
  • Esempi:www.corriere.it,www.repubblica.it,www.lastampa.it, www.ilmessaggero.it

 

 

LA STAMPA GRATUITA

Recentemente si sono diffuse pubblicazioni quotidiane distribuite gratuitamente, soprattutto nelle grandi città, nei punti di maggior passaggio di pubblico (metropolitane, stazioni ecc.)
Si tratta di quotidiani di formato piccolo, che si sostengono con le inserzioni pubblicitarie e pubblicano quasi esclusivamente notizie di agenzia.

 

IL LINGUAGGIO DEI GIORNALI

Il gergo giornalistico è piuttosto particolare. Ecco qualche termine…

  • Uscire in edicola: questa espressione indica l’arrivo del giornale nei punti vendita.
  • La linea è l’orientamento ideologico, cioè di pensiero, di un articolo o di un giornale (di destra, di sinistra…)
  • Dare una notizia significa comunicarla.
  • La redazione è il luogo dove si decide cosa scrivere.
  • I redattori sono i giornalisti che scrivono i pezzi per il giornale.
  • Il pezzo è l’articolo.
  • La parola taglio ha due accezioni, due significati diversi: a) può essere il tono (ad esempio polemico, ironico ecc.) che si dà all’articolo; b) il punto della pagina in cui viene pubblicato (taglio alto, basso, medio).
  • Il carattere indica il nome specifico della lettera che viene utilizzata per comporre i testi e per stampare (Times New Roman, Arial, Helvetita ecc.) e che può avere diversi stili (stampatello, corsivo, grassetto, maiuscolo, minuscolo ecc.). Il corpo è la dimensione del carattere.

 

I CONTENUTI DEL GIORNALE

  • Il giornale riferisce avvenimenti. Naturalmente non tutti gli avvenimenti rivestono un iterasse tale da meritare di essere pubblicati.
  • Gli eventi di cui il giornale dà notizia devono essere degni di nota, perché sono eccezionali, oppure perché incidono sulla vita di un numero considerevole di persone, oppure perché si ritiene che interessino un numero molto alto di persone.
  • Un suggerimento per un giovane giornalista è di fare attenzione alla “qualità” del fatto di cui vuole occuparsi.

L’esempio che viene proposto è il seguente: “Se un cane morde un uomo, non è una notizia, ma se un uomo morde un cane, questa è una notizia”.

  • Una delle regole del giornalismo classico è che bisogna riferire i fatti separatamente dalle opinioni. In realtà questa regola, in apparenza semplice, è estremamente difficile da applicare. Ognuno di noi, infatti, messo di fronte a qualunque fatto, lo “vede” attraverso il suo personale modo di pensare.
  • C’è poi il modo di dare la notizia”, che dipende dalle convinzioni del giornalista e dalla “linea” del giornale per cui scrive. Infatti, il rilievo che sul giornale si dà alla notizia, la pagina in cui viene pubblicata, il titolo, la lunghezza dell’articolo, la presenza di foto ecc., sono già una manipolazione della notizia stessa.

 

COME SI COSTRUISCE IL GIORNALE

  • Il giornale viene prodotto dalle redazioni, composte da un gruppo di giornalisti che si occupano di temi specifici (interni, esteri, cronaca, economia ecc.).
  • Ogni redazione ha un caporedattore. L’insieme dei capiredattori forma il comitato di redazione, che insieme al direttore, responsabile di tutto ciò che viene pubblicato, progetta il quotidiano.
  • Si definisce così il menabò, una specie di scaletta, di quel numero del quotidiano.
  • I grafici, poi, impaginano gli articoli e compongono le pagine del giornale.

 

COME SI TROVANO LE INFORMAZIONI

Il giornale riceve informazioni, basandosi su alcune fonti:

  • Gli inviati, giornalisti che dalla redazione si spostano sul luogo in cui è accaduto il fatto di cui si vuole dare notizia.
  • I corrispondenti, giornalisti che vivono in un Paese straniero e si occupano di reperire e inviare notizie di quel Paese.
  • Le agenzie di stampa, che garantiscono informazioni in tempo reale da tutto il mondo.
  • Gli archivi, che contengono informazioni necessarie per ricostruire la storia di alcuni eventi.

 

LA STRUTTURA DEL GIORNALE

La pagina più importante del quotidiano è la prima. Essa infatti è la vetrina del giornale e presenta le notizie più importanti, stabilendo tra esse una gerarchia, attraverso:

  • il tono dei titoli e la grandezza dei caratteri tipografici
  • la posizione degli articoli nella pagina
  • la presenza di fotografie

In generale nella prima pagina trovano posto:

  • L’articolo di apertura, che presenta il fatto ritenuto il più importante del giorno. Si trova in alto.
  • L’articolo di spalla, anch’esso in alto, a destra dell’articolo di apertura, che presenta un articolo meno importante o un approfondimento dell’articolo di apertura.
  • L’articolo di fondo o editoriale, sulla sinistra della pagina, a sinistra dell’articolo di apertura. E’ scritto dal direttore del giornale o da un importante collaboratore. Ha il compito di definire la “linea”, cioè l’opinione del giornale in riferimento all’evento di cui si parla.
  • Articoli di “taglio” alto, medio, basso. Gli articoli di apertura e di fondo sono tagli alti; i tagli medi si trovano nella zona centrale della pagina; i tagli bassi in fondo. Ovviamente la scelta della collocazione dipende dall’importanza dell’argomento affrontato.
  • Sommari, civette e contornati sono i termini con cui vengono chiamati i piccoli riquadri che annunciano, attraverso brevissime sintesi, le notizie importanti trattate negli articoli interni.

 

Dobbiamo dire che in un quotidiano le pagine di destra sono più importanti di quelle di sinistra, i numeri dispari più dei pari.
In passato la cultura era trattata in terza pagina e alla terza pagina collaboravano personalità famose: scrittori, poeti, filosofi.
Anche oggi, nei principali quotidiani, alla sezione culturale collaborano personalità importanti e le è rimasto il nome di “terza pagina”, anche se la pagina ad essa dedicata è ormai un’altra.

 

I TITOLI

  • La dimensione del titolo e la sua collocazione nella pagina sono importantissime!
  • Il titolo si compone di una frase, spesso mancante del verbo (= ellittica del predicato), che dichiara il contenuto dell’articolo. Più grande è il titolo, più importante viene considerato l’argomento.
  • Il titolo può essere corredato da altre parti: a) l’occhiello, che consiste in una breve frase posta sopra il titolo; b) il sommario, fatto di alcune righe poste immediatamente sotto il titolo, nelle quali si indicano i passi fondamentali dell’articolo.

 

TITOLI CALDI E TITOLI FREDDI

Il titolo di un articolo può essere creato per motivazioni molto diverse.

  • Può sollecitare le emozioni e i sentimenti del lettore: si tratta in questo caso di un titolo caldo.
  • Può voler mettere in rilievo in modo oggettivo le informazioni fondamentali relative ad un fatto: questo è un titolo freddo.

 

Fonte: http://www.scuolacrosara.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/02/Il-giornale.doc

Sito web da visitare: http://www.scuolacrosara.it/

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