Professione giornalista
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Professione giornalista
PROFESSIONE GIORNALISTA
Il giornalista è colui che per professione scrive o collabora alla redazione di un giornale.
L’Ordine dei Giornalisti è stato istituito con la legge del 3 febbraio 1963, n. 69 e ad esso vengono iscritti, nei rispettivi albi esistenti presso ogni Consiglio dell’Ordine regionale o interregionale, i professionisti e i pubblicisti.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, istituito con sede presso il Ministero di Grazia e Giustizia, è composto da due professionisti e un pubblicista per ogni ordine regionale o interregionale. In seno al Consiglio Nazionale vengono eletti un presidente, un vicepresidente, un segretario e un tesoriere, oltre a un comitato esecutivo composto da sei professionisti e tre pubblicisti e a un collegio di revisori dei conti composto da tre giornalisti.
I Consigli regionali o interregionali sono composti da sei professionisti e tre pubblicisti che abbiano almeno cinque anni di anzianità di iscrizione. Ogni consiglio elegge un presidente, un vicepresidente, un segretario ed un tesoriere.
I giornalisti sono rappresentati sindacalmente dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana mentre, l’ente che si occupa della gestione e della erogazione delle pensioni, dei trattamenti di disoccupazione e cassa integrazione e di tutte le forme di assistenza previste dal suo statuto è l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani. L’assistenza sanitaria è fornita dalla Casagit, la Cassa di assistenza sanitaria dei giornalisti italiani.
Il contratto nazionale di lavoro giornalistico, comunque, regola il rapporto professionale ed economico tra editore e giornalista.
All’interno di ogni azienda editoriale con più di dieci redattori esiste un importante organo di tutela del lavoro dei giornalisti: il cdr, cioè il comitato di redazione, composto da tre membri eletti dall’assemblea di redazione. Esso ha il compito di controllare l’applicazione del contratto di lavoro e formulare proposte e iniziative.
Nella professione giornalistica è possibile distinguere svariate figure professionali che corrispondono sia ad uno status lavorativo che ad una classificazione propria dell’Albo Professionale dei Giornalisti.
Il giornalista professionista è colui che svolge la professione giornalistica in modo esclusivo e continuativo. Per l’iscrizione nell’elenco dei professionisti (art. 29 – capo I Legge 3.2.63 n.69) sono richiesti: l’età non inferiore ai 21 anni, l’iscrizione nell’albo dei praticanti, l’esercizio della pratica giornalistica per almeno 18 mesi ed il superamento di una prova di idoneità professionale, a Roma, consistente in una prova scritta ed una orale incentrata su temi giuridici, politici e sulla professione giornalistica. La parte scritta prevede tre prove, svolte tutte nella stessa giornata e nel tempo complessivo di cinque ore: bisogna elaborare un articolo a scelta partendo da varie tracce consegnate dalla commissione. La seconda prova consiste nella sintesi di uno scritto che viene proposto dalla commissione e la terza, in cinque quiz di cultura generale. Il colloquio orale mira, invece, ad accertare la conoscenza del contratto nazionale di lavoro, a verificare le conoscenze giuridiche e costituzionali e a testare le nozioni di tecnica giornalistica del candidato.Al momento dell’iscrizione all’albo verrà rilasciata al giornalista un apposito tesserino, di colorerosso, attestante l’avvenuta registrazione nell’elenco professionale regionale.
Il giornalista pubblicista è colui che svolge attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercita altre professioni o impieghi. Condizioni necessarie per l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti: aver compiuto diciotto anni di età, aver svolto per due anni un’attività giornalistica non occasionale (almeno 60-70 articoli pubblicati su giornali e periodici) e retribuita regolarmente (attestata da una dichiarazione del direttore amministrativo). Al momento dell’iscrizione all’albo verrà rilasciato al giornalista un apposito tesserino, anch'esso di colore rosso, attestante l’avvenuta registrazione nell’elenco professionale regionale.
I giornalisti praticanti sono coloro che, dopo un periodo di apprendistato di 18 mesi in un’azienda editoriale, sono ammessi a sostenere l’esame di Stato per diventare professionisti. La pratica giornalistica deve svolgersi presso un quotidiano, o presso il servizio giornalistico della radio o della televisione o presso un’agenzia quotidiana di stampa a diffusione nazionale e con almeno 4 giornalisti professionisti redattori ordinari, o presso un periodico a diffusione nazionale e con almeno 6 giornalisti professionisti redattori ordinari. Per l’iscrizione nel registro dei praticanti è necessario avere superato un esame di cultura generale, diretto ad accertare l’attitudine all’esercizio della professione. Un praticante non può rimanere iscritto per più di tre anni nel registro.
Il giornalista free-lance è fondamentalmente un battitore libero, un collaboratore esterno che pratica l’attività giornalistica in modo del tutto autonomo e indipendente. Può essere occasionale o fisso; in entrambi i casi, comunque, è colui che fornisce una prestazione giornalistica, senza essere vincolato ad orari di lavoro o alla presenza in redazione.
Con la nascita delle nuove tecnologie e, soprattutto di Internet, si è andata sempre più facendo strada la figura del redattore web, ossia colui che si occupa dei contenuti dei siti siano essi di news, notizie o specialistici. Il lavoro di redazione assume un carattere assai particolare perché il web writer o web editor o web content deve essere necessariamente ferrato, oltre che nella conoscenza del mondo giornalistico ed editoriale, anche e soprattutto, sul mondo multimediale ed informatico. Importante requisito è infatti la conoscenza approfondita dei principali programmi di videoscrittura e di elaborazione di testi, nonché una basilare conoscenza dei programmi di grafica e dei principali linguaggi di programmazione.
All'albo dei giornalisti sono annessi gli elenchi speciali in cui vengono iscritti i giornalisti di nazionalità straniera e coloro che, pur non esercitando l'attività di giornalista, assumano la qualifica di direttore responsabile di periodici o riviste a carattere tecnico, professionale o scientifico, esclusi quelli sportivi e cinematografici.
Fonte: http://www.milano.ana.it/download/corso_stampa/Compendio_Giornalista_01.doc
Sito web da visitare: http://www.milano.ana.it/
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