Npt nutrizione parenterale totale
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Npt nutrizione parenterale totale
LA N.P.T. (NUTRIZIONE PARENTERALE TOTALE)
si intende la somministrazione di nutrienti attraverso una via venosa generalmente un accesso vascolare centrale.
Il paziente che necessita di N.P.T. presenta generalmente una o più dei seguenti problemi:
- Non può mangiare
- Non deve mangiare
- Non mangia
- Non è in grado di mangiare a sufficienza
La corretta impostazione di un programma nutrizionale deve tener presente i seguenti scopi:
- Mantenere una situazione di equilibrio nell’apporto di acqua, elettroliti e nutrienti.
- Regolare l’equilibrio acido-base.
- Coprire il fabbisogno energetico e proteico.
- Compensare situazioni di carenze soggettive e/o patologiche.
- Indurre la proteino- genesi.
Solo dopo un’accurata valutazione del tipo di malato, delle sue caratteristiche e delle sue esigenze soggettive e patologiche, si può procedere all’impostazione di una nutrizione parenterale personalizzata; questa parte è di competenza e responsabilità medica, si basa sulla valutazione di parametri emato-chimici giornalieri, inerenti alla funzionalità renale, epatica e pancreatica, sulla concentrazione elettrolitica ematica e urinaria, ma non solo sull’equilibrio acido-base e soprattutto sul tipo di malato e specifico per il tipo di patologia da cui è affetto.
E’ bene escludere la possibilità di infondere perifericamente la TPN prendendo in considerazione l’ipertonicità delle soluzioni utilizzate, vi è dunque l’esigenza di infondere la miscela in un vaso venoso di calibro maggiore e centrale.
Si impiegano sacche di etilene vinil acetato (EVA) che escludono la possibilità di liberare sostanze chimiche e tossiche e che i componenti nutrizionali della miscela aderiscano alle pareti del contenitore; queste poi sono coperte se contengono farmaci fotosensibili (vitamine).
Controllare la glicemia ogni 6 ore. Le soluzioni devono essere preparate ogni 24 ore in condizioni asettiche e somministrate entro 24 ore dall’inizio dell’impiego, mentre per le emulsioni lipidiche non oltre le 12 ore dall’inizio dell’impiego.
I set di infusione devono essere sostituiti ogni 24 ore.
La somministrazione di NPT è sicura quando sono rispettati 4 principi assistenziali basilari:
- Tecnica asettica per l’inserimento del catetere.
- Tecnica asettica per la cura del catetere.
- Idonea preparazione e somministrazione della soluzione per N.P.
- Scrupoloso controllo del paziente.
Il medico prescriverà la velocità di infusione, tuttavia l’infermiere è responsabile della sua impostazione e del suo controllo nel tempo.
Per controllare il flusso delle infusioni vi sono due tipi di regolatori:
Regolatori manuali (dial - flow)
- Regolatori elettronici (pompe volumetriche)
CONTROLLI DURANTE LA TPN
Presupposto fondamentale per intraprendere un trattamento con TPN è la conoscenza accurata dello stato fisico del malato da sottoporvi, e della funzionalità dei tre apparati fondamentali: cardiaco – respiratorio – renale.
E’ quindi basilare impostare una serie di controlli clinici prima di cominciare il trattamento e fissare, nell’arco della sua esecuzione un programma di controlli ematici utili a stabilire l’andamento della terapia, la tollerabilità all’infusione e la comparsa di alterazioni dei parametri di laboratorio in modo da intervenire tempestivamente sulla insorgenza di eventuali complicanze.
La responsabilità infermieristica si esplicita in un monitoraggio assistenziale emodinamico, respiratorio, idroelettrolitico e metabolico.
Fonte: http://www.area-c54.it/public/npt.doc
Sito web da visitare: http://www.area-c54.it
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