Cure palliative
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LE CURE PALLIATIVE IN ITALIA.
NASCITA, EVOLUZIONE E ARTICOLAZIONE DELLA RETE HOSPICE
di Alessia Ciannelli
INTRODUZIONE
CAPITOLO I
LA MEDICINA PALLIATIVA
1.1 Introduzione alla medicina palliativa
1.2 Le cure palliative
1.3 L’origine delle cure palliative e del movimento Hospice
1.4 Lo Sviluppo delle cure palliative in Italia
1.5 La Fondazione Floriani
1.6 La Società Italiana di Cure Palliative
1.7 La Federazione Italiana di Cure Palliative
1.8 L’Osservatorio Italiano di Cure palliative
1.9 L’assistente sociale e le cure palliative
1.10 In conclusione
CAPITOLO II
L’ASSISTENTE SOCIALE ALL’INTERNO DELL’Equipe DI CURE PALLIATIVE
2.1 L’équipe di cure palliative
2.2 I membri dell’équipe
2.3 Il medico
2.4 L’infermiere
2.5 Lo psicologo
2.6 L’assistente spirituale
2.7 Il volontario
2.8 L’assistente sociale
2.9 Il processo d’aiuto
2.10 I rapporti dell’assistente sociale con la persona malata e la sua famiglia
2.11 Esplorazione della famiglia
2.12 Il mondo interno dell’operatore
2.13 Nuove prospettive per l’assistente sociale nell’ambito delle cure palliative
2.14 In conclusione
CAP III
LA RETE HOSPICE
3.1 La nascita della rete Hospice
3.2 La legislazione delle cure palliative
3.3 Il modello organizzativo delle cure palliative
3.4 Il New Deal della salute
3.5 I diversi livelli d’articolazione della rete
3.6 L’assistenza domiciliare
3.7 L’assistenza domiciliare integrata
3.8 L’assistenza domiciliare specialistica
3.9 La scelta tra l’assistenza domiciliare e l’hospice
3.10 Curare quando non si può guarire
3.11 L’assistente sociale nell’assistenza domiciliare
3.12 I caregivers
3.13 Diritto all’indennità d’accompagnamento per i malati terminali
3.14 In conclusione
CAPITOLO IV
GLI HOSPICE E L’ESPERIENZA CAMPANA DI CURE PALLIATIVE
4.1 Gli hospice
4.2 Evoluzione e diffusione degli hospice
4.3 La via italiana: hospice “sanitari” ed hospice “residenziali”
4.4 L’hospice come luogo di formazione permanente
4.5 Prospettive future del Movimento Hospice in Italia
4.6 Le cure palliative in Campania
4.7 Il diritto a non soffrire
4.8 Alcune esperienze di cure palliative in Campania
4.9 In conclusione
CAPITOLO V
IL DOLORE
5.1 Introduzione
5.2 Gli impedimenti della lotta contro il dolore
5.3 La terapia del dolore
5.4 La legge n. 12/2001
5.5 “L’ospedale senza dolore”
5.6 Il rapporto medico paziente
5.7 Gli aspetti psicologici del dolore
5.8 L’esame psico-sociale
5.9 L’ansia e la depressione
5.10 Gli esperimenti di Elisabeth Kubler-Ross
5.11 La prima fase: il rifiuto e l’isolamento
5.12 La seconda fase: la collera
5.13 La terza fase: il patteggiamento
5.14 La quarta fase: la depressione
5.15 La quinta fase: l’accettazione
5.16 La speranza
5.17 In conclusione
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
SITI CONSULTATI
APPENDICE
INTRODUZIONE
Con questo lavoro mi propongo di esplorare l’universo delle cure palliative, nei suoi molteplici aspetti, con particolare riguardo al ruolo dell’assistente sociale.
Quello delle cure palliative è un ambito giovane e ancora in via di definizione: tale disciplina, sebbene regolata a livello istituzionale, ancora non trova una completa applicazione sul campo; né a livello universitario è prevista una specializzazione per i suoi operatori, nonostante la delicatezza e la complessità della materia.
Le cure palliative sono finalizzate al supporto dei malati terminali e si caratterizzano, rispetto ad altri settori della medicina, per un approccio complessivo alla persona. Questo significa fornire, accanto alla necessaria assistenza medico-infermieristica, anche quella psico-sociale e spirituale, rispondendo a tutte le richieste d’aiuto e di significato da parte del paziente, per apportare un miglioramento alla qualità della vita nella sua fase terminale.
Gli operatori delle cure palliative agiscono attraverso un intervento di èquipe – il cosiddetto “modello Floriani” – sviluppatosi all’inizio degli anni ottanta, nell’ambito del volontariato.
Questo modello si è poi diffuso in tutto il paese, fino a quando è stato recepito dalla Legge 39/99, che ha segnato l’inizio di un articolato iter legislativo.
All’interno dell’équipe l’assistente sociale è una figura in forte evoluzione: da semplice esecutore di pratiche burocratiche, sta divenendo un elemento di raccordo essenziale tra il malato, la sua famiglia e l’équipe. Questo mutamento è frutto di una vivace riflessione teorica, finalizzata a definirne più chiaramente il ruolo. La sua funzione psico-sociale si dispiega attraverso un sostegno al malato e al suo nucleo familiare, per attivarne le risorse e portare al massimo livello possibile la qualità di vita del paziente. Questi dovrà usufruire di uno spazio necessario per esprimere i sentimenti e le paure che lo dominano, potendo esprimere anche la propria aggressività, trovando nell’operatore una figura comprensiva e capace di contenerlo.
L’assistente sociale dovrà porsi verso i malati con atteggiamenti empatici e dando vita ad una comunicazione franca e corretta.
La mia tesi ha cercato di cogliere le varie sfaccettature dell’universo delle cure palliative, con particolare attenzione all’aspetto giuridico-istituzionale.
La letteratura utilizzata per approfondire il mio oggetto di studio è stata piuttosto varia: ho consultato numerosi testi ed articoli giornalistici, oltre ad aver visionato siti che mi hanno fornito tanto le informazioni ricercate, quanto interessanti rimandi bibliografici.
Per delineare il ruolo dell’assistente sociale, la letteratura più consistente è stata quella bibliografica, frutto della sensibilità di molti operatori, soprattutto donne.
In particolare si tratta di psicologhe e assistenti sociali che hanno maturato sul campo, accanto alle competenze tecniche e professionali, un profondo senso d’umanità che traspare dai loro scritti.
Riguardo alla sua organizzazione strutturale, la tesi si articola in sei capitoli.
Il primo capitolo introduce il tema delle cure palliative, ricostruendone le origini e illustrando la situazione attuale. Esso descrive anche le principali istituzioni italiane operanti in questo campo, i loro obiettivi e le attività che svolgono.
Il secondo capitolo analizza le varie figure che costituiscono l’èquipe di cure palliative, chiarendone i ruoli e le competenze. Il capitolo focalizza l’attenzione sull’attività dell’assistente sociale e sulle ulteriori prospettive che si aprono per la sua professione, attraverso un parallelo con la realtà di altri paesi. In alcune nazioni, in cui la cultura delle cure palliative è forte, egli assume un peso maggiore all’interno dell’équipe, presentandosi come un operatore più attivo e sollecitato per consulenze sociali approfondite.
Il terzo capitolo illustra gli aspetti giuridici ed organizzativi delle cure palliative, ricostruendone l’iter legislativo e mostrando i diversi livelli d’articolazione della rete.
Il quarto capitolo delinea l’hospice, vale a dire quella struttura residenziale concepita per rispondere alle esigenze specifiche dei malati terminali. Si tratta di strutture a bassa tecnologia ma ad elevatissimo livello assistenziale, organizzate in modo accogliente e familiare. In questo capitolo viene anche considerata, brevemente, la situazione delle cure palliative in Campania, riportando alcuni esempi di strutture particolarmente efficienti e analizzando i punti critici della rete assistenziale. Il limite più evidente è la quasi totale assenza di hospice, con una conseguente migrazione extra-regionale.
Il quinto capitolo, invece, approfondisce la tematica del dolore, descrivendo l’evoluzione del suo significato nel tempo e illustrando l’attuale situazione della terapia del dolore. Essa è regolamentata con la Legge 12/2001 che agevola l’uso di sostanze oppiacee per fini terapeutici. Il capitolo affronta, inoltre, gli aspetti psicologici del dolore, evidenziando le paure che affliggono il malato e la sua famiglia. Tali conoscenze costituiscono degli utili strumenti per il lavoro dell’assistente sociale.
A conclusione di questo percorso, mi auguro che la tesi possa costituire uno stimolo per l’approfondimento delle cure palliative, focalizzando l’attenzione sul contributo che l’assistente sociale può apportare in questo campo.
CAPITOLO I
LA MEDICINA PALLIATIVA
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Introduzione alla medicina palliativa
“Non dubitate mai che un piccolo gruppo di cittadini attenti e impegnati possa cambiare il mondo. In effetti, è l’unico in grado di farlo.”
Margaret Mead
La medicina palliativa deriva il suo nome dal termine latino “pallium” cioè mantello, con particolare riferimento a quello utilizzato nel Medioevo per avvolgere il corpo dei defunti.
L’O.M.S. definisce la medicina palliativa come “…un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza, per mezzo di un’identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale.”
Il malato terminale è, dunque, un paziente che non può più trarre alcun beneficio dalle terapie miranti a prolungargli la vita, giacché si trova in una fase in cui l’inevitabilità della morte è così evidente che questi interventi non sarebbero più ragionevoli, né rispettosi della sua dignità.
Oltretutto gli effetti collaterali di certi interventi, spesso, sono così devastanti che, prima di impiegarli, dovrebbe essere accuratamente valutato il rapporto costi-benefici.
Nella fase terminale della malattia la medicina curativa deve lasciare il posto alle cure palliative. Esse, in senso strettamente medico, consistono nel riconoscimento e nella quantificazione dei sintomi fisici, al fine di adottare terapie sintomatiche adeguate a controllare il dolore e a ridurre la sofferenza provocata dall’avanzamento della malattia.
Attualmente l’ottica dell’ospedale è quasi del tutto rivolta verso il “guarire”, piuttosto che il “curare” malati cronici ed inguaribili. Le risposte dell’ospedale, nei confronti di questi malati, convergono troppo spesso nell’isolamento o nell’accanimento terapeutico.
L’origine di quest’atteggiamento va ricercata nella formazione della classe medico-sanitaria, orientata solo all’ottenimento della guarigione senza contemplare l’evento morte, considerato e vissuto come un fallimento personale e professionale.
La medicina palliativa, invece, si rivolge ai pazienti ormai inguaribili, ma considerati tali fino alla fine. La cura costituisce “l’ultimo stadio della medicina, altrettanto importante quanto la terapia per guarire, di cui spesso utilizza i medesimi strumenti, ma con obiettivi primari diversi che sono la qualità di vita e la dignità di morte dei malati.”
Occorre, in proposito, evidenziare due distinzioni fondamentali:
La prima tra inguaribilità ed incurabilità. Per inguaribilità s’intende uno stato clinico derivato dalla progressione di una patologia cronico-degenerativa per la quale ogni terapia farmacologia, chirurgica, radioterapica o altro intervento non è più in grado di modificare lo stato e l’evoluzione della patologia stessa, che condurrà verso una morte prevista.
Il malato inguaribile, secondo la filosofia e i principi sottesi alle cure palliative, deve essere curato sino agli ultimi istanti della vita, con attenzione a tutte le sue necessità.
La seconda tra la cura e l’aver cura, ben espressa dalla lingua inglese attraverso i verbi “to cure” (curare) e “to care” (assistere, prendersi cura).
La “cura” riguarda la diagnosi e il trattamento della malattia, mentre “l’aver cura” si riferisce alle indagini e agli interventi necessari ad assicurare il benessere della persona.
Quando il decorso della malattia diventa irreversibile e tale da condurre in breve tempo alla morte, si evidenzia un complesso quadro di problemi definito come “dolore totale” che comprende, accanto ai problemi fisici, sofferenza psicologica e spirituale, difficoltà nei rapporti interpersonali e sociali e problemi economici.
Il malato inguaribile non chiede più salute, ma qualità di vita; la medicina ha il dovere di adeguarsi a questa richiesta, attraverso una risposta olistica che consideri tutte le sue necessità.
In questa specifica situazione si può dispiegare efficacemente l’azione dell’assistente sociale. L’ascolto empatico, da parte di chi assiste allo spegnersi di una vita, si basa sostanzialmente nella capacità di essere presente, tollerando la frustrazione di non poter fare più nulla se non attendere, divenendo il testimone attento e silenzioso di un momento così importante. Aiutare a vivere quest’ultima fase nella sua pienezza costituisce il modo migliore per accompagnare la vita fino alla fine.
1.2 Le cure palliative
“La consapevolezza della morte c’incoraggia a vivere.”
Paulo Coelho
Prendersi cura del malato terminale significa affrontare i diversi aspetti della sofferenza umana. In quest’ottica le cure palliative:
affermano il valore della vita, considerando la morte come un evento naturale;
non intendono prolungare né abbreviare l’esistenza del malato;
provvedono al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi;
curano anche gli aspetti psicologici e spirituali;
offrono un sistema di supporto per aiutare il paziente a vivere il più attivamente possibile sino al decesso;
aiutano la famiglia dell’ammalato a convivere con la malattia e poi ad elaborare il lutto.
Le cure palliative poggiano il loro operato su alcuni principi fondamentali che sono:
Il principio d’autonomia, in base al quale il malato è libero di decidere come affrontare la malattia. In tal modo si vuole porre in rilievo la volontà della persona, con la consapevolezza che possa decidere per condotte moralmente non condivise dagli operatori. Da questo principio scaturisce la possibilità, per il malato, di scegliere come e dove vivere gli ultimi giorni di vita, il diritto di essere informato sul proprio stato di salute e quello di rifiutare una terapia che abbia, per lui, effetti inaccettabili.
Il principio della beneficialità, che richiede all’operatore sanitario di agire in modo da prevenire o eliminare qualsiasi danno, per recare il massimo del bene al malato.
Il principio di giustizia, in base al quale “tutti vanno trattati in modo uguale”.
Il principio circa la dignità e la dipendenza della professione sanitaria, secondo cui “ogni singolo operatore ha il diritto di restare fedele al proprio credo morale e religioso e ha la chiara responsabilità di agire in accordo al mandato etico della propria professione.”
L’origine delle cure palliative e del movimento Hospice
“Le cure palliative iniziano nel momento in cui si comprende che ogni malato ha la sua storia personale, specifiche relazioni e cultura che merita rispetto poiché individuo unico. Il rispetto include l’erogazione delle migliori cure sanitarie disponibili e la possibilità di utilizzare tutte le scoperte degli ultimi anni, in modo che ogni malato sia in grado di impiegare al meglio la propria vita”.
Dame Cicely Saunders
La medicina palliativa e il “movimento Hospice” trovano la loro radice nel pensiero e nell’opera di Dame Cicely Saunders.
Questa donna straordinaria, nata a Londra nel 1918 e convertitasi al cristianesimo nel 1945, era destinata a fondare un nuovo campo della medicina.
Cicely, appartenendo ad una famiglia dell’alta borghesia, a vent’anni entra in un College di Oxford che, però, abbandona nel ‘40 per frequentare la scuola per infermieri professionali Nightinghale. Quest’occupazione ben si conciliava con il dramma della guerra, facendole intuire una vera vocazione per l’assistenza ai malati. Non potrà, però, praticare questa professione, a causa di una grave scoliosi con ernia discale, per cui torna agli studi conseguendo, in un solo anno, un diploma di assistente sociale (da cui il titolo di “Dame”).
Nel 1947, a ventiquattro anni, ottiene il suo primo incarico in un ospedale londinese, dove inizia a specializzarsi nel campo dei pazienti oncologici.
In questo periodo conoscerà il primo paziente che ispirerà la sua futura carriera, David Tasma e con lui, nelle poche settimane che precedono la sua morte, elaborerà molti dei concetti che daranno forma al St Christopher, il prototipo del moderno hospice. Dame Cicely si rese conto che la medicina stava dimenticando i morenti, al meglio relegandoli in luoghi dove l’assistenza era essenzialmente caritatevole ma non aveva nessuna base scientifica, né riconoscimento alcuno da parte della medicina ufficiale. David Tasma alla sua morte lasciò a Cicely 500 sterline per essere “una finestra nella tua casa”. La simbologia della finestra come apertura verso i pazienti, verso il mondo e verso noi stessi rimase scolpita nella mente e nelle parole di Dame Cicely fino a quando la finestra fu effettivamente costruita all’interno del St. Christopher.
Dopo la morte di David, Cicely inizia a frequentare, come infermiera volontaria, un istituto per i morenti e per i poveri dove apprende l’uso della morfina per bocca ad orari fissi.
Al contempo sostituisce la segretaria di un importante chirurgo, a cui confida la sua volontà di aiutare i malati terminali. Questi le consiglia, allora, di studiare medicina giacché “sono i medici che trascurano i morenti”. Così nel 1951, all’età di trentatré anni, Cicely s’iscrive a Medicina, conseguendo l’abilitazione sei anni dopo.
Nel ‘58, grazie ad una borsa di studio dedicata alla farmacologia degli analgesici, inizia a frequentare il St Joseph’s Hospice, un ospedale gestito da suore cattoliche e stabilmente occupato da pazienti con cancro terminale. Le suore accolgono con entusiasmo l’introduzione dell’uso della morfina per os, ad orari regolari, da parte della dottoressa Saunders e l’attenzione scrupolosa alla cura farmacologica dei sintomi fisici.
Le annotazioni meticolose su più di 1000 casi seguiti costituiscono l’inizio delle moderne cure palliative e di quel modo, tutto personale, di Cicely Saunders di utilizzare le storie dei malati come elemento di conoscenza e d’insegnamento.
Già nel 1959 aveva scritto “Lo schema” e “Le necessità”, che saranno la base della costituzione del St. Christopher Hospice. Nel 1961 è costituita la fondazione del St Christopher come un’opera di carità ed inizia la raccolta di fondi, partendo dalle 500 sterline di David Tasma; ce ne vorranno 400.000 per terminare la costruzione. Nel 1965 è posata la prima pietra del St Christopher Hospice, che apre al primo paziente nel 1967.
Cicely Saunders era passata nel 1960 attraverso il lutto della perdita del secondo paziente, Antoni Michniewicz, che ebbe gran significato sul suo lavoro e sulla sua vita. Da quest’esperienza maturò, in modo indelebile, il senso di realizzazione personale che può derivare da un periodo così breve e drammatico come quello che precede la morte, utilizzando la frase “vivere sino alla morte”, divenuta un principio della filosofia dell’hospice.
Il St. Christopher e Cicely Saunders hanno influenzato lo sviluppo degli hospice negli Stati Uniti prima, e nel mondo poi. La Saunders fu invitata a partecipare a convegni e a tenere lezioni universitarie, ricevendo lauree ad honorem dalle istituzioni più prestigiose degli Stati Uniti e del Regno Unito.
Esemplari rimangono certe intuizioni, come l’idea dell’assistenza alla famiglia e al lutto, l’assistenza domiciliare, il day care e la medicina palliativa come specialità autonoma.
Il suo entusiasmo si è concretizzato nella fondazione delle prime riviste scientifiche di medicina palliativa e nella costituzione della Società Europea di Cure Palliative.
Questo percorso di vita è stato caratterizzato dalla lucida intuizione che i veri fondatori del St. Christopher (e quindi delle cure palliative) siano stati i pazienti: David Tasma che le aveva suggerito la necessità e il modo di intervenire, Antoni e tutti gli altri pazienti che si ritrovano negli scritti e nel pensiero di Cicely Saunders. La sua capacità di dare un significato generale alle manifestazioni dei malati, l’ha portata a coniare l’espressione “total pain”, cioè dolore totale, divenuta oggi d’uso comune.
1.4 Sviluppo delle cure palliative in Italia
In Italia le cure palliative si sviluppano all’inizio degli anni ottanta, su iniziativa del Professor Vittorio Ventafridda, allora Direttore del Servizio di Terapia del dolore dell’Istituto Nazionale per la ricerca e la cura dei tumori di Milano, e dell’Ingegner Virgilio Floriani, fondatore dell’omonima associazione.
Ci si rese conto che le problematiche del malato oncologico non potevano trovare una soluzione solo nel controllo del dolore fisico. Inoltre l’ospedale, per la sua strutturazione e per la sua organizzazione interna, non era un luogo adatto per vivere bene l’ultima fase della vita.
Nasce così il “modello Floriani” che ha come base operativa l’ospedale, ma con l’obiettivo di espandersi sul territorio mediante l’attività di équipes domiciliari, creando un’integrazione tra ente pubblico e privato. Tale modello si è diffuso in tutta Italia, attraverso l’attività di organizzazioni no-profit e la nascita delle prime unità di cure palliative. Continuità della cura, formazione specifica degli operatori delle équipes multidisciplinari, sostegno costante alla loro motivazione e l’inserimento di volontari nell’èquipe sono stati i fattori principali che hanno portato al successo di questo modello, confermando che i principi della medicina palliativa, definiti già dagli anni quaranta da Cicely Saunders, potevano essere attuati anche in Italia.
L’altro momento fondamentale del loro sviluppo in Italia è stato il riconoscimento che le cure palliative rientrano nei Livelli essenziali di assistenza (L.E.A.), per cui lo Stato e le regioni dal 2002 devono fornire, gratuitamente, alla popolazione un modello assistenziale in rete, garante della qualità di vita e della dignità della persona.
Dal 1999 ogni Piano sanitario nazionale, approvato con cadenza triennale in seguito ad un accordo fra Stato-Regioni e Province Autonome, prevede uno specifico capitolo sulle cure palliative.
La Società Italiana di Cure Palliative (SICP), fondata nel 1986, si sta trasformando da movimento d’opinione a soggetto collettivo impegnato a mantenere alta l’attenzione ai principi etici e solidaristici sui quali queste cure si fondano, così da salvaguardare l’elevata qualità assistenziale che, sin dall’inizio, ha caratterizzato la loro diffusione a livello internazionale.
L’esperienza italiana ha trovato nell’assistenza domiciliare la principale sede di realizzazione delle cure palliative, a differenza di altri paesi dove sono stati creati numerosi hospice sul territorio, a causa di differenti condizioni economiche, organizzative e di cultura dei servizi sanitari.
In ogni caso, per garantire al malato un sistema di cure valido, efficiente e continuo sono necessari tre luoghi: l’ambulatorio, il domicilio e la struttura ospedaliera, in considerazione dei diversi livelli di autosufficienza e di gravità della malattia, lasciando, quando è possibile, libertà di scelta al paziente.
1.5 La Fondazione Floriani
La Fondazione Floriani è un ente apolitico, aconfessionale e senza fini di lucro
che si prefigge l’obiettivo di diffondere ed applicare, nell’assistenza al paziente
in fase terminale, le cure palliative.
Essa nasce nel 1977 da una donazione dei coniugi Virgilio e Loredana Floriani, in seguito ad una dolorosa esperienza di famiglia: la perdita del fratello di Virgilio, a causa di una malattia improvvisa e devastante, e lo stupore per l’inesistenza di cure capaci di lenire tanto dolore.
La Fondazione Floriani, per prima in Italia, ha sollevato il problema dei malati terminali, offrendo un’assistenza domiciliare gratuita ai pazienti dimessi perché inguaribili.
Quest’attività si realizza con l’invio, presso le abitazioni dei malati, di personale esperto nel trattare il dolore e i sintomi connessi, aiutando le famiglie a convivere con una situazione difficile e consentendo alla persona cara di terminare la propria vita dignitosamente.
Il “modello Floriani”, fondato sul lavoro di équipe, non solo si è diffuso in tutto il paese, ma anche in altre nazioni.
L’attività della fondazione è molto ampia; essa, come si evince dall’articolo 2 dello Statuto, è finalizzata a:
“promuovere studi e ricerche scientifiche di nuovi mezzi e tecniche applicate alle cure palliative;
favorire e diffondere l’apprendimento di tali tecniche;
preparare ed organizzare strutture operative per l’assistenza e l’intervento domiciliare, per l’applicazione pratica di modelli di cura sempre più efficaci, operando anche all’interno di strutture pubbliche e in collegamento con esse, o per loro espresso incarico;
favorire, con il trasferimento delle proprie competenze, la creazione di nuovi centri d’assistenza;
sensibilizzare l’opinione pubblica;
stimolare le Facoltà di Medicina ad istituire corsi di medicina palliativa”.
A tutela dei bisogni dei malati terminali, il Comitato Etico presso la Fondazione Floriani (CEFF) ha predisposto una “Carta dei diritti dei morenti.” Essa stabilisce che “chi sta morendo ha il diritto:
ad essere considerato come persona sino alla morte;
ad essere informato sulle sue condizioni, se lo vuole;
a non essere ingannato e a ricevere risposte veritiere;
a partecipare alle decisioni che lo riguardano ed al rispetto della sua volontà;
al sollievo del dolore e della sofferenza;
a cure ed assistenza continue nell’ambiente desiderato;
a non subire interventi che prolunghino il morire;
a esprimere le sue emozioni;
all’aiuto psicologico e al conforto spirituale, secondo le sue convinzioni e la sua fede;
alla vicinanza dei suoi cari;
a non morire nell’isolamento ed in solitudine;
a morire in pace e con dignità.”
La Carta intende tutelare i malati terminali da una medicina che, troppo spesso, li abbandona a loro stessi. La dignità del morire, in questo caso, diviene il vero obiettivo terapeutico: la morte, per i curanti, non deve segnare limite ed impotenza, ma essere considerata come un momento solenne in cui la persona porta a compimento l’esperienza terrena per volgersi alla trascendenza.
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SITI CONSULTATI
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www.cittadinolex.kataweb.it
www.denaro.it
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www.giannigrassi.it
www.governo.it
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www.kwsalute.kataweb.it
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www.ospedalecardarelli.it
www.qlmed.org
www.scienzaesperienza.it
www.sicp.it
www.simg.it
www.terapiadolorecaserta.it
www.terzaeta.com.
APPENDICE
A) ELENCO DEGLI HOSPICE ITALIANI
(aggiornato al 7 settembre 2006)
ABRUZZO:
UOS Terapie di supporto e riabilitazione, U.O. Oncologia Medica Ospedale S. Salvatore,Viale Nizza 67100 L’Aquila, Tel: 0862.368522, Fax: 0862.368264, E-mail: porzio1@interfree.it, Dott. G. Porzio e Dr.ssa R. Favato, 4 posti letto.
BASILICATA:
Hospice S. Carlo c/o Dipartimento di Onco-Ematologia, UCPTD A.O. S. Carlo, Via Potito Perone 85100 Potenza, Tel: 0971.612300, Fax: 0971.612470, E-mail: ricciuti.m@alice.it, Dott. M. Ricciuti, 12 posti letto.
CALABRIA:
Hospice Centro di Medicina Palliativa e del Dolore - ASL 3 della Sibartide - Rossano, Via Ponte Nuovo 8711 Cassano allo Ionio (CS), Tel: 0981.780339, 0981.780340, Dott. G. Nicotera, 8 posti letto.
CAMPANIA:
Hospice p/o Presidio Ospedaliero di S. Arsenio, Via Luigi Curto 84035 Polla Sant’Arsenio (Salerno), Tel: 0975.373111, 10 posti letto.
EMILIA ROMAGNA:
Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli, Via Marconi 43, 40010 Bentivoglio (Bologna), Tel: 051.8909611, Fax: 051.8909647, E-mail: info@hospiceseragnoli.it, Dr.ssa D. Valenti, 30 posti letto;
Hospice Casa della Solidarietà A.D.O., Via Veneziani 54, 44100 Ferrara, Tel: 0532.977672, Fax: 0532.977531, E-mail: adonlus@libero.it, Dott. S. Giordani, 12 posti letto;
A-USL Forlì Oncologia Medica Hospice Forlimpopoli, Via Duca D’Aosta 33, 47034 Forlimpopoli (Forlì), Tel: 0543.733332/33, Fax: 0543.733344, E-mail1: hospice@ausl.fo.it, E-mail2: i.o.r.@fo.nettuno.it, Dott. M. Maltoni, 11 posti letto;
Hospice Presidio S. Colomba di Savignano sul Rubicone, Corso Perticari 117, 47039 Savignano sul Rubicone (Forlì), Tel: 0541.809952, Fax: 0541.809950, E-mail: hospice.svg@ausl-cesena.emr.it, Sito: www.ausl-cesena.emr.it, Dott. A. Rossi, 12 posti letto;
Hospice S. Domenico di Lugo c/RSA, Via Emaldi 23/2, 48022 Lugo (RA), Tel Segreteria: 0545.214081, Tel Hospice: 0545.31036, Fax Segreteria: 0545.214090, Fax Hospice: 0545.288777, E-mail: g.cruciani@ausl.ra.it, l.montanari@ausl.ra.it, Dott. G. Cruciani (Primario), Dott. L. Montanari (Resp. Medico), 8 posti letto;
Hospice Centro Oncoematologico Policlinico di Modena, Via del Pozzo 71, 41100 Modena, Tel: 059.4222472, Fax: 059.4223258, E-mail: piccinini@unimo.it, Prof. L. Piccinini, Caposala sig.ra Pelliciciani, Tel: 059.4225191, 10 posti letto;
Hospice Casa Madonna dell’Uliveto Centro Residenziale Cure Palliative, Via Oliveto 37, 42020 Montericco di Albinea (RE), Tel: 0522.597710/18, Fax: 0522.597726, E-mail: info@madonna-uliveto.org, sig.ra A. Marzi (San.), sig.ra M.G. Solimè (Resp. Amm.vo), 12 posti letto;
Terapia Antalgica e Cure Palliative Hospice Ospedale Rimini, Via Ovidio 5, 47900 Rimini, Tel: 0541.705250-255, Fax: 0541.705457, E-mail: w.raffaeli@ausirn.net, Dott. W. Raffaelli, 10 posti letto;
Hospice Centro di Cure Palliative di Fidenza, Via Don Trincati 5, 43036 Fidenza, Tel: 0524.515815, Fax: 0524.532307, E-mail: ccp.fidenza@auroracoop.it, Dr.ssa M.G. Manghi, 15 posti letto;
Hospice “La Valle del Sole” Borgo Val di Taro (PR), Via Benefattori 12, Borgo Val di Taro (PR), Tel: 0525.970394, Giuseppina Del Nevo (referente), 8 posti letto;
Centro Cure Progressive-Hospice, Via Langhirano 2, 43013 Langhirano (PR), Tel: 0521.864107, Fax: 0521.858102, E-mail: centrocureprogressive@ausl.pr.it, Dott. G. Papi, 12 posti letto;
Hospice Centro Residenziale di Cure Palliative, Viale Oriani 1, 40024 Castel San Pietro Terme (Bo), Tel: 051.6955330, Fax: 051.6955339, E-mail: caposalahospice@ausl.imola.bo.it, Dott. A. Masina, 12 posti letto;
Hospice c/o Istituto Enrico Andreoli, Via Pianello100, Borgonovo Val di Taro (PC), Tel: 0523.865611, Fax: 0523.864295, E-mail: istituto.andreoli@libero.it, Dr.ssa M. Saccò, 10 posti letto;
Hospice di Dovadola IPAB “Opera Pia Zauli”, P.le S.S. Annunziata 6, 47013 Dovadola, Tel: 0543.934607, Dr.ssa M.T. Rinieri.
FRIULI VENEZIA GIULIA:
Hospice Casa di Cura “Pineta del Carso”, Viale Stazione 26, 34011 Duino Aurisina (Trieste), Tel: 0403.784111/150, Fax: 0403.784150, E-mail: hospice@pinetadelcarso, Dr.ssa M. Conte, 20 posti letto;
Hospice “Via di Natale”, Via Pedemontana Occ. 10/B, 33081 Aviano (Pordenone), Tel: 0434.652109, Fax: 0434.651800, E-mail: hospvn@tin.it, Web: www.viadinatale.org, Dott. Spazzapan, 12 posti letto.
Casa Tua2 c/o Ospedale S. Martino, Viale Europa 32100 Belluno, Tel: 0437.516652, Fax: 0437.516658, E-mail: casatua2@ulss.belluno, Dott. A. Mascanzoni, 8 posti letto.
LAZIO:
Antea Hospice, Via Mattia Battistini 46, 00167 Roma, Tel: 06.6620701, Fax: 06.6620124, E-mail: info@anteahospice.org, Dott. G. Casale, 10 posti letto;
Hospice Oncologico Villa Speranza Università Cattolica Sacro Cuore, Via Della Pineta Sacchetti 235, 00168 Roma, Tel: 06.3053262, Fax: 06.3053208, E-mail: hospicevillasperanza@virgilio.it, Dott. F. La Commare, 30 posti letto;
Policlinico Militare di Roma Celio, Piazzale Cefalonia 50, 00184 Roma, Tel: 06.70196031, Fax: 06.7096204, E-mail: oncologiacelio@mclink.it, Dott. P. Pastore, 4 posti letto;
Hospice “S. Francesca Romana”, Vicolo del Canale 14, 00153 Roma, Tel: 06.47824187 opp. 06.4885624, Fax: 06.4885604, Dr.ssa G. Stringini, 10 posti letto;
Hospice Sacro Cuore, Via A. Poerio100, 00152 Roma, Tel: 06.588991, Fax: 06.5818619, E-mail: clinicasacrocuore@infinito.it; direzionesanitaria@hospicesacrocuore.it, Prof. E. Arcuri, 24 posti letto;
My Life, Via Cassia Km 37, 13036 Nepi (VT), Fax: 0761.527949, E-mail: info@casadicuranepi.it, Dott. Capia (Direttore Sanitario), Dott. Ballatore, 25 posti letto;
Hospice Casa di Cura S. Antonio da Padova, Via Mecenate 14, 00184 Roma, Tel: 06.4872413, Fax: 06.4872390, E-mail: accettazione@santantoniodapadova.com, Dr.ssa M. Salerno, 25 posti letto;
Hospice S. Francesco Caracciolo srl, Via Tirreno 200, 00141 Roma, Tel: 06.8172526, Fax: 06.8173203, Dott. L. De Marchis, 23 posti letto;
San Raffaele Velletri, Via dei Laghi 00049 Velletri, Tel: 06.52252614, Fax: 06.52252565, E-mail: damianotassone@sanraffaele.it, Dott. V. Ascoli Marchetti (responsabile), Dott. D. Tassone, 14 posti letto;
Hospice S. Raffaele Rocca di Papa, Via Ariccia 16, 00040 Rocca di Papa (Roma), Call Center: 06.94286030 (da lun a ven h 8-18), E-mail: mariasilvaroli@sanraffaele.it, Dr.ssa M. Silvaroli, Dott. V. Ascoli Marchetti, 16 posti letto;
Hospice Ospedale Israelitico, Via Fulda 14, Roma, Tel: 06.655891, 10 posti letto.
Hospice Villa Rosa, Viale F. Baracca 21, 01100 Viterbo, Tel: 0761.337899, Fax: 0761.220602, E-mail: hscviterbo@tiscalinet.it, Dott. L. Galli, 10 posti letto;
Hospice Ospedale S. Camillo de Lellis, Viale Kennedy 02100 Rieti, Tel e fax: 0746278, Dott. A. Tesoriere, 4 posti letto.
LIGURIA:
Hospice Gigi Ghiotti, P.le Ospedale Pastorino 1, 16162 Genova, Tel: 010.6449637, Fax: 010.6449647, E-mail: hospicegigighirotti@fiscali.it, Dr.ssa N. Balletto,12 posti letto;
Centro Misericordia Santa Rossello per le Cure Palliative, Via Naselli Feo 4, 17100 Savona, Tel: 091.8336621, Fax: 019.8336622, Dott. F. Cortese, 6 posti letto.
Hospice ASL 1 Imperiese P.O. Costarainera Padiglione Barellai, Via Aurelia 2, 18017 Costarainera (IM), Tel: 0183.91524, 10 posti letto.
LOMBARDIA:
U.O. di Cure Palliative Hospice Casa di Cura Beato Palazzolo, Via S. Bernardino 56, 24122 Bergamo, Tel: 035.389348/111, Fax: 035.223238, E-mail: aldobrevi@tiscali.it, Dott. Aldo Brevi, 12 posti;
U.O. di Cure Palliative A.O. Ospedali Riuniti di Bergamo, Via Borgo Palazzo 130, 24128 Bergamo, Tel: 035.390640, E-mail: seghospice@ospedaliriuniti.bergamo.it, Dott. Gianbattista Cossolini, 12 posti;
Casa di Cura S. Giuseppe RSA, Via Aspersi 1, 24060 Gorlago (BG), Tel: 035.4251158, Fax: 035.4251822, E-mail: rsacasasangiuseppe@virgilio.it, Dr.ssa Simona Posterla, 10 posti letto;
U.O. di Cure Palliative Casa di Cura Domus Salutis, Via Lazzaretto 3, 25123 Brescia, Tel: 030.3709418, Fax: 030.3709417, E-mail: dirsanitaria-segreteria.domus@poliambulanza.it, Dott. Giovanni Zaninetta, 29 posti letto;
U.O. Di Cure Palliative A.O. Mellino Mellini di Chiari, Via Galileo Galilei 1, 25034 Orzinuovi (BS), Tel: 030.9944370, Fax: 030.9944371, Dott. Giacomo Bertinetti, 15 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative A.O. Desenzano del Garda, Piazza Bresciani 5, Salò (BS), Tel: 0365.2971, E-mail: mauriziodegiuli@aod.it, Dott. Maurizio De Giuli, 6 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative ASL Valcamonica, Via Manzoni 142, 25040 Esine (BS), Tel: 0364.3691, E-mail: med@ospedalevalcamonica.it, Dr.ssa Renata Luoni, 4 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative “F.Villa” di Mariano Comense A.O. S. Anna di Como, Via Isonzo 42b, 22100 Mariano Comense (CO), Tel 031.755111, Fax 031.755279, N. VERDE 800.362822, E-mail: giovanni.rovagnati@hsac.org, Dott. Giovanni Rovagnati, 8 posti letto;
Hospice S. Martino, Via Castelnuovo 1, 22100 Como, Tel: 031.305888, Fax: 031.3109794, E-mail: hospicesanmartino@tiscali.it, Dott. Daniele Isidori, 10 posti letto;
U.O. di Cure Palliative Hospice Casa di Cura San Camillo di Cremona, Via Mantova 113, 26100 Cremona, Tel: 0372.567200, E-mail: respcurepalliative@casadicurasancamillo.it, Dott. Massimo Danini, 10 posti letto;
Unità Cure Palliative Hospice Casa di Cura Ancelle della Carità, Via Aselli 14, 26100 Cremona, Tel: 0372.535711, Fax: 0372.5357700, E-mail: pignata-michele@ancelle.it, Dott. Paolo Bini, 12 posti letto;
U.O. di Terapia del Dolore e Cure Palliative-Hospice A.O. Istituti Ospitalieri di Cremona, Largo Priori 1, 26100 Cremona, Tel: 0372.405330/269, Dr.ssa Donatella Giannunzio, 14 posti letto;
Hospice “Il Nespolo”, Via S. Francesco 18/22, 23881 Aiuruno (LC), Tel: 039.99451, Fax: 039.9271083, E-mail: hospiceilnespolo@libero.it, Dott. Maurizio Marinari, 12 posti letto;
Residenza S. Pietro, Via S. Pietro 28/b, 46023 Castiglione delle Stiviere (MN), Tel: 0376.861211, Fax: 0376.8612130, E-mail: info@residenzasanpietro.it, Dr.ssa Claudia Bellini, 10 posti letto;
Hospice “Virgilio Floriani” Istituto Nazionale dei Tumori, Via Venezian 1, 20133 Milano, Tel: 02.23901, Tel Segreteria: 02.23903272, Fax: 02.23903393, Dott. Augusto Caraceni, 10 posti letto;
Dipartimento Oncologico Struttura Semplice di Cure Palliative - Hospice S.Francesca Cabrini, C/O CdC Columbus Via Buonarroti 48, 20100 Milano, Tel: 02.39042493, Tel 02.48080999-2606, E-mail: oncologiasacco@libero.it, Dr.ssa Maria Teresa Cattaneo, 15 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative - Hospice, Via G.B. Grassi 74, 20157 Milano, Tel: 02.39043160-2991, E-mail: a.Zambelli@sacco.it, Dott. Agostino Zambelli, 10 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative A.O. Fatebenefratelli e Oftalmico, C.so di Porta Nuova 23, 20121 Milano, Tel: 02.63631, Fax: 02.63632216, E-mail: c.mantica@fbfonco.com, Dr.ssa Maria Cristina Mantica, 8 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative Ospedale S. Paolo, Via A. Di Rudinì 8, 20142 Milano, Tel: 02.81841, Fax: 02.89121690, E-mail: foa@hsanpaolo.mi.it, Dr.ssa Laura Piva, 4 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative A.O. San Carlo Borromeo, Via Pio II 3, 20153 Milano, Tel: 02.40222270, E-mail: Seg.Oncologia@sancarlo.mi.it, Dr.ssa Maria Vinci, 4 posti letto;
Hospice Pio Albergo Trivulzio (P.A.T.), Via Trivulzio 15, 20146 Milano, Tel: 02.4029541, Fax: 02.4017617, E-mail: hospice@pioalbergotrivulzio.it, Dr.ssa Lucia Castellani, 9 posti letto;
Hospice Istituto Geriatrico “Pietro Radaelli”, Via B. d’Alviano 78, 20146 Milano, Tel: 02.41315242, Tel: 02.41315234, Fax: 02.4156603, E-mail: medici.redaelli@pab.mi.it, Dr.ssa Paola Zinna, 10 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative A.O. di Melegnano, Via Bellini 20069 Gorgonzola (MI), Tel: 02.957071, Tel: 02.95707207, E-mail: luciano.isa@tiscali.it, Dott. Luciano Isa, 10 posti letto;
U.O. di Cure Palliative A.O. Civile di Legnano, Via Candiani 2, 25025 Legnano (MI), Tel: 0331.449398-286, Fax: 0331.453558, E-mail: curepalliative@aolegnano.it, Prof. Ivanoe Pellerin, 9 posti letto;
Unità di Cure Palliative e Terapia del Dolore Hospice Ospedaliero A.O. “G.Salvini”, Viale Forlanini 121, 20024 Garbagnate M.se (MI), Tel Reception: 02.99430.2735, Tel/Fax Segreteria: 02.99430.2522, E-mail: ucptd@aogarbagnate.lombardia.it, Dott. Furio Zucco, 10 posti letto;
U.O. di Cure Palliative Casa di Cura Clinica Zucchi, P.zza Madonnina 1, 20048 Carate Brianza, Tel: 0362.986438, Fax: 0362.986439, E-mail: amedeo.salvioni@grupposandonato.it, Dott. Amedeo Salvioni, 10 posti letto;
Hospice di Abbiategrasso, Via Dei Mille 8/10, 20081 Abbiategrasso (MI), Tel: 02.94963802, Fax: 02.94962279, E-mail: hospice@netsys.it, Dr.ssa Giancarla Moscatelli, 14 posti letto;
Hospice Fondazione Casa di Riposo Melegnano, Via Cavour 21, 20077 Melegnano (MI), Tel: 02.98220, Fax: 02.9832154, E-mail: segreteria.fcmr@tiscali.it, Dr.ssa Ornella Schito, 10 posti letto;
S. Maria Delle Grazie, Via Monte Cassino 8, 20052 Monza (MI), Tel: 039.235991-231, E-mail: hospice@dongnocchi.it, Dott. Carlo Cacioppo, 18 posti letto;
U.O. di Cure Palliative Casa di Cura Salvatore Maugeri, Via Boezio 26, 27100 Pavia, Tel: 0382.593721, Fax: 0382.592096, E-mail: preti@fsm.it, Dott. Danilo Miotti, 30 posti letto;
U.O. di Cure Palliative IRCCS Centro Medico di Pavia, Via A. Ferrata 8, 27100 Pavia, Tel: 0382.592744, E-mail: p.preti@fsm.it, Dott. Pietro Preti, 10 posti letto;
U.O. di Cure Palliative A.O. Provincia di Pavia, Via dei Mille 23, 27035 Mede (PV), Tel: 0384.808320, Fax: 0384.808323, E-mail: pietropreti@ospedali.pavia.it, Dott. Pietro Preti, 9 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative Hospice “Siro Mauro” A.O. della Valtellina e Valchiavenna, Via Zubiani 33, 23039 Sondalo (SO), Tel: 0342.808782, Fax: 0342.808792, E-mail: curepalliative@ospedale.sondalo.it, Dott. Donato Valenti, 5 posti letto;
Struttura Semplice di Cure Palliative A.O. Busto Arstizio, P.le Solaro 3, 21052 Busto Arsizio (VA), Tel: 0331.699303/381800, Fax: 0331.699411, E-mail: pbottura@aobusto.it, D.ssa Patrizia Bottura, 10 posti letto;
Istituto di Cura Santa Margherita, Via Emilia 10, 27100 Pavia, Tel: 0382.3811, Fax: 0382.381218, E-mail: dssm.ilarr@virgilio.it, Dr.ssa Lorenza Bergamaschi, 10 posti letto;
Hospice Altachiara, Via Padre Lega 54, 21050 Gallarate (VA), Tel: 0331.750301, E-mail: prcamelot@3sg.it, Dr.ssa Simonetta Vernocchi, 8 posti letto;
Hospice Fondazione Ospedale e Casa di Riposo Nobile Paolo Richiedei, Via Richiedei 16, 25064 Gussago (BS), Tel: 030.25281, Fax: 030.2521594, E-mail: gussago@richiedei.it, Dr.ssa Monica De Martinis, 10 posti letto;
Hospice Ospedale di Gavardo - A.O. Desenzano del Garda, Via Andrea Gosa 74, 25085 Gavardo (BS), Tel: 0365.3781, Fax: 0365.378218, E-mail: maurizio.degiuli@aod.it, Dott. Maurizio De Giuli, 8 posti letto;
Hospice dell’A.S.P. “Villa Carpaneda” Casa di Cura e Riabilitazione, Via Castello 13, 46040 Rodigo (MN), Tel: 0376.650201, Fax: 0376.650372, E-mail: info@villacarpaneda.it, Sito Web: www.villacarpaneda.it, Dott. Giovanni Paganini, 8 posti letto.
Hospice “Il gelso” c/o Casa di riposo Prina, P.zza Prina 1, 22036 Erba (Como), Tel: 031.641532, Fax.: 031.641941, 9 posti letto.
Hospice Fondatori Benefattori Cremaschi, Via Kennedy 2, 26013 Crema (CR), Tel: 0373.206270, Fax: 0373.206296, E-mail: hospice@fbconlus.it, E-mail Resp.: cure.palliative@hcrema.it, Tel: 0373.280827, Fax: 0373.280828, Dott. Luciano Orsi, 8 posti letto.
MARCHE:
A.O. Umberto I, Via Conca 60020 Torrette di Ancona, Tel: 071.5963152, Fax: 071.5963140, E-mail: d.analgesia@aoumbertoprimo.marche.it, Prof. Caputi, 5 posti letto;
Hospice Loreto c/o Ospedale Santa Casa di Loreto, Via S. Francesco 60025 Loreto (AN), Tel: 071.7509330, Fax: 071.7509330, E-mail: all.ps@keypass.it, Dott. P. Allegrezza, 8 posti letto.
MOLISE:
Hospice Larino A.S.L. n. 4 “Basso Molise” Via Marra 4, 86035 Larino (CB), Tel: 0874.827790, Fax: 0874.820377, E-mail: travaglinionco@yahoo.it, Dott. C. Travaglino, 19 posti letto.
PIEMONTE:
Fondazione “L’Orsa Maggiore”- Onlus, Via Belletti Bona 20, 13900 Biella, Tel: 015.8352111, Fax: 015.8352112 , E-mail: hospicebiella@tin.it, Dott. E Franchino, 10 posti letto;
ASL15 di Cuneo Hospice di Busca, P.zza Regina Margherita 10, 12022 Busca (CN), Tel 0171.948731, Fax: 0171.948732, E-mail: asl15@sanitacn.it, Dott. P. La Ciura, 11 posti letto;
Hospice Fondazione Faro, Strada San Vito-Revigliasco 34, 10100 Torino, Tel: 011.630281, Fax: 02.63028201, E-mail: hospice@fondazionefaro.it, Dott. A. Valle, 14 posti letto;
Hospice ASL 6, Via Marchesi della Rocca 30, 10074 Lanzo Torinese, Tel: 0123.300545, Fax: 0123.300617, Dr.ssa Sabba, 8 posti letto.
PUGLIA:
Hospice di S. Cesario AUSL LE/1, Via Immacolata 73016 S. Cesario (LE), Tel: 0832.215555, Fax: 0832.2215400, Dott. V.L. Caprese, 8 posti letto.
Hospice AUSL BA/3, Via della Repubblica c/o Ospedale Civile, 70025 Grumo Appula (BA), Tel: 080.3830163, Fax: 080.3830867, Sito web: www.auslba3.it, Dott. L. Savino, 8 posti letto.
Hospice S. Camillo, Viale Aldo Moro 102, 70043 Monopoli (BA), Tel: 080.4149111, Dott. A. Conversano, 8 posti letto.
SARDEGNA:
A.S.L. 8 Ospedale Oncologico Businco, Via Jenner 09121 Cagliari, Tel: 070.6095149, Fax: 070.504208, E-mail: sergiomameli@libero.it, Dott. Mameli, 4 posti letto;
A.S.L 3 Ospedale Zonchello, P.zza Sardegna, snc 08100 Nuoro, Tel: 0784.240770-71, E-mail: hzhospice@aslnuoro.it, Dr.ssa A. Sias, 10 posti letto.
SICILIA:
Dipartimento Oncologico ad Alta Specialità Clinica Maddalena, Via S. Lorenzo 312, 90146 Palermo, Tel: 091.686524/21, Fax: 091.686906, E-mail: mercadsa@tin.it, Dott. D. Mercadante, 7 posti;
Hospice c/o ARNAS Civico e Benfratelli, Via C. Lazzaro 2, 90127 Palermo, Tel: 091.6664668, Dott. G. Trizzino, 14 posti letto;
Hospice Clinica del Dolore “Giovanni Paolo II” A. O. “S. Giovanni di Dio”, Contrada Consolida 92100 Agrigento, Tel: 0922.442323, Fax: 0922.442321, E-mail: novamedi@Virgilio.it, Dott. Antonio Lotta, 12 posti letto.
Hospice Giovanni Paolo II P.O. Garibaldi-Nesima-ARNAS Catania, Via Palermo 636, 95122 Catania, Tel: 095.759854, Fax: 095.7598572, E-mail: angelo.alaimo@libero.it, Dott. A. Alaimo, 12 posti letto.
TOSCANA:
A.S.L. 10 Firenze Osp. I.O.T. Santa Maria Nuova Sangiovanni Di Dio, Viale Michelangelo 41, 50125 Firenze, Tel: 055.6577609, Fax: 055.6577628, E-mail: uccosma@libero.it, Dott. Morino, 6 posti letto;
Ospedale Nuovo Valdarno, La Gruccia P.zza del Volontariato 2, 52025 Montevarchi (AR), Tel: 055.91061, Dr.ssa A. Marseglia, 12 posti letto.
TRENTINO ALTO ADIGE:
Ospedale Classificato S. Camillo Sezione Hospice di Trento, Via Giovannelli 19, 38100 Trento, Tel: 0461.216111, Fax: 0461.230334, E-mail: sctnet@tin.it, Dr.ssa G. Santangelo, 12 posti.
Hospice di Mezzolombardo, Via degli Alpini 7, 38017 Mezzolombardo (TN), Tel: 0461.902484, Fax:0461.902485, Tel Resp. Medico: 046/902488, Tel Coord. Inferm.: 0461/902482, Dott. L. Ottolini, 6 posti letto.
UMBRIA:
Non ce ne sono.
VAL D’AOSTA:
Non ce ne sono.
VENETO:
Casa Tua 2 c/o Ospedale S.Martino, Viale Europa 32100 Belluno, Tel: 0437.216652, Fax: 0437.216658, E-mail: casatua2@ulss.belluno.it, Dott. A. Mascanzoni, 8 posti letto;
Hospice Ospedale San Cristoforo, Via Rinascimento 20, 37044 Cologna Veneta (VR), Tel: 0442.822555066, Fax: 0442.411818, Dott. R. Borin, 7 posti letto;
USSL 17 Regione Veneto Hospice, Via Santa Maria 3, 35044 Montagnana (PD), Tel: 0429.808111, Fax: 0429.808720, Dott. T. Girotto, 8 posti letto;
Casa di Cura e di Sollievo Paolo VI, Via Gemona 8, 35142 Padova, Tel: 049.8672300, Fax: 049.8672310, Dott. M. Zago, 19 posti letto;
U.L.S.S. Ospedale Civile di Rovigo, Via Tre Martiri 45100 Rovigo, Tel: 0425.393203, Fax: 0425.393203, E-mail: terapant.ro@azisanrovigo.it, Dott. B. Piva, 2 posti letto;
Hospice c/o Centro Servizi per anziani “A. Moretti Bonora” Casa di Riposo, Via Moretti Bonora 30, 35012 Camposanpietro (PD), Tel: 049.9317103-32, Fax: 049.9317165, Dott. G. Faion, 6 posti letto;
Hospice Casa di Cura Policlinico San Marco, Via Zanotto 40, 30173 Mestre (VE), Tel: 041.5071700, Fax: 041.985833, E-mail: info@policlinicosanmarco.it, Dott. L. Menegaldo, 10 posti letto;
Hospice Casa dei Gelsi ADVAR, Via Fossagera 4/C, 31100 Treviso, Tel: 0422.358311, Fax: 0422.358333, E-mail: info@advar.it, Dott. A. Orlando, 10 posti letto + 1 matrimoniale.
Centro Residenziale di Cure Palliative “Casa del vento rosa” c/o Casa Albergo per anziani, Via del Santuario 31, 45026 Lendinara (Rovigo), Tel: 0425.641015, Tel: 0425.600370, Fax: 0425.604336, E-mail: casalbergo@netmarket.it, Dott. B. Piva, 8 posti letto.
Hospice Centro Nazaret, Castellana 69, 30170 Mestre-Venezia, Zelanino (VE), Tel: 041.5055988, E-mail: robiperin@inwind.it, Dr.ssa R. Perin, 8 posti letto.
Hospice Casa S. Giovanni di Dio c/o Ospedale Fatebenefratelli S. Raffaele Arcangelo, Cannaregio 3458, 30121 Venezia, Tel: 041.783111, 8 posti letto.
Hospice S. Giuseppe, P.zza Lambranzi 37, 3711 Verona (Loc. Marzana), Tel: 045.8075486, Fax: 045.8075471, E-mail: roberto.born@ulss20.verona.it, Dott. R. Borin, 14 posti letto.
ULSS 2 Feltre Hospice Le Vette, Via Bagnols sur Cèze 3, 23032 Feltre (BL), Tel: 0439.883057, Fax: 0439.883227, 4 posti letto.
Hospice Villa Gerosa c/o Casa di riposo Gerosa, Via Ognissanti 6, 360161, Bassano del Grappa (VI), Tel: 0424.228301, Sr. P. Sottana, 8 posti letto.
Hospice c/o Centro Residenziale “Guido Negri” Opera Immacolata Concezione, Via Liguria 22, 36016 Thiene, Tel 0445.309000, 9 posti letto.
B) CENTRI DI CURE PALLIATIVE E TERAPIA DEL DOLORE IN CAMPANIA
(aggiornato al 18/01/2006)
AVELLINO
Fisiopatologia, Terapia del Dolore e Cure Palliative, Azienda Ospedaliera “S. Giuseppe Moscati”, Via Otranto 8 Avellino, Tel: 0825.203111;
Sub Unità di Terapia Antalgica, A.S.L. Avellino 1, Corso Vittorio Emanuele 1 Ariano Irpino, Tel: 0825.877210-32-31, Fax: 0825.877200.
BENEVENTO
Ambulatorio e Day-Hospital di Terapia del Dolore, A.O. Rummo, Via Dell’Angelo 1 Benevento, Tel: 0824.57406 (DH) – 0824.57293 (Ambulatorio), Fax: 0824.57603, E-mail: rianirummonb1@Virgilio.it/ palmieri.enzo@tin.it;
Terapia del Dolore, Centro di Ascolto “Aiuto alla Vita”, Contrada Ferrarese Ponte, Tel: 0824.4876384, Fax: 0824.860958, E-mail: centrovita@libero.it.
CASERTA
Fisiopatologia, Terapia del Dolore e Cure Palliative, Ospedale Civile di Caserta, Via Palasciano Caserta, Tel: 0823.2320074-5-6, Fax: 0823.232074, E-mail: terapiadeldolore@ospedalecaserta.it.
NAPOLI
Fisiopatologia, Terapia del dolore e Cure Palliative, A.O. “Antonio Cardarelli”, Via A. Cardarelli 9 Napoli, Tel: 081.7472313-31, Fax: 081.7472312;
Servizio di Terapia Antalgica, A.S.L. Napoli 1, Via Cagnazzi 29 Napoli, Tel: 081.2543130-31, Fax: 081.440143;
U.O. Terapia del Dolore, Cure Palliative e Riabilitazione, Istituto Nazionale dei Tumori “G. Pascale”, Via Mariano Semola Napoli, Tel: 081.5903367- 081.5903365, Fax: 095431683, E-mail: terantalgica@Virgilio.it;
Unità di Cure Palliative, P.O. S. Maria al Loreto Nuovo - ASL Napoli 1, Via Vespucci Napoli, Tel: 081.2542772/2740/2739/2736; Fax: 081.5634346, E-mail: rianimazioneloremare@libero.it;
Servizio di Terapia Antalgica, P.S.I. Loreto Crispi, Via Michelangelo Schipa 135 Napoli, Tel: 081.2547281, E-mail: cribianca@yahoo.it;
Unità di Cure Palliative, U.O. di Anestesia e Rianimazione Ospedale “Pellegrini”, Via Porta Medina alla Pignasecca 41 Napoli, Tel: 081.2543351-3450, Fax: 081.2543351;
A.S.L. Giugliano in Campania, Ospedale S. Giugliano, Via Campo Sportivo Giugliano in Campania, Tel: 081.8955222;
Unità di Cure Palliative, P.O. di Nola - ASL 4, Via Seminario Nola, Tel: 081.8223328/081.82233238, Fax: 081.8223249.
SALERNO
Unità di Cure Palliative, P.O. di Eboli - ASL Salerno 2, Via Scuola Medica Salernitana Eboli, Tel: 082.8362255/253, Fax: 082.8361867, E-mail: senzadolore.eboli@tiscalinet.it;
Unità di Cure Palliative, P.O. di Curteri - ASL Salerno 2, Via Curteri Mercato San Severino, Tel: 089.823295/6, Fax: 089.879153;
Unità di Cure Palliative, U.O. di Ospedalizzazione Domiciliare-ASL Salerno 2, Via M. Clemente 5 Oliveto Citra, Tel: 082.8797134/61 Fax: 082.8797137.
C) ELENCO DELLE ORGANIZZAZIONI ADERENTI ALLA
FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE:
REGIONE ABRUZZO
Progetto Sorriso (Pescara).
REGIONE CALABRIA
Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (Reggio Calabria).
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità (Bettola-PC)
Associazione Amici dell’Hospice di Forlimpopoli (FC)
Associazione Volontari per l’Assistenza Domiciliare (Castelnovo di Sotto-RE)
Istituto Oncologico Romagnolo Coop. Soc. a R.L. (Forlì).
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Via di Natale (Aviano-Pd).
REGIONE LAZIO
ANLAIDS-Associazione Nazionale per la Lotta contro l'AIDS (Roma).
ANTEA Associazione Onlus (Roma).
Associazione AVC S. Pietro - Hospice Sacro Cuore (Roma).
Fondazione Sue Ryder (Roma).
REGIONE LIGURIA
Associazione Gigi Ghirotti (Genova).
REGIONE LOMBARDIA
Associazione ARCA Onlus (Desio - MI).
Associazione Amici dell'Hospice di Abbiategrasso (Abbiategrasso - MI).
Associazione Antonio e Luigi Palma (Como).
Associazione Chicca Raina (Sondrio).
Associazione Cremasca Cura Palliative Alfio Privitera (Crema - CR).
Associazione Cremonese per la Cura del Dolore (Cremona).
Associazione Cure Palliative (Bergamo)
Associazione Fabio Sassi (Merate-Como)
Associazione Gilberto Cominetta per le Cure Palliative in Neurologia (Milano)
Associazione Il Samaritano (Codogno - LO)
Associazione per la Cura ai malati Terminali (Lecco)
Associazione Presenza Amica (Garbagnate M.se - MI)
Associazione Siro Mauro per le Cure Palliative in Provincia di Sondrio (Sondalo-SO)
Associazione Vivere Aiutando a Vivere (Usmate - MI)
Fondazione Floriani (Milano)
Fondazione LU.VI. Onlus (Milano)
Il Mantello (Mariano Comense - (CO)
Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (Milano)
Porta Aperta (Rho - MI)
Una Mano alla Vita (Milano)
Varese con Te Onlus (Varese - MI)
Volontari Assistenza Domiciliare Onlus (Brescia).
REGIONE PIEMONTE
Assistenza Domiciliare ai Sofferenti (Cuneo)
Associazione Enrico Cucchi (Tortona – AL)
Associazione Fulvio Minetti per lo Studio e la Terapia del Dolore e le Cure Palliative (Alessandria)
Associazione VITAS (Casale Monferrato - AL)
Fondo Edo Tempia per la Lotta Contro i Tumori (Biella)
La Scintilla (Borgomanero - NO)
Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (Biella).
REGIONE PUGLIA
Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (Lecce).
REGIONE SICILIA
ANDAF Associazione Neoplastici a Domicilio "Alessandra Fusco" (Catania)
S.A.M.O.T. Onlus(Palermo )
S.A.M.O.T. Onlus (Ragusa).
REGIONE TOSCANA
Associazione Volontari Versiliesi (Lido di Camaiore – LU)
CALCIT Comitato Autonomo Lotta Contro i Tumori Chianti Fiorentino (Grassina - FI)
Fondazione Italiana di Leniterapia® (Firenze).
REGIONE VENETO
A.M.O. Baldo Garda - Associazione "Miki De Beni" (Bardolino - VR)
Assistenza Domiciliare Gratuita "Alberto Rizzotti" (Treviso)
Associazione Assistenza Domiciliare Oncologica (Verona)
Associazione "Francesco Cucchini" (Belluno)
Associazione Mano Amica per l'Assistenza Domiciliare ai Malati Terminali (Feltre - BL)
Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici (Mestre – VE).
In Cannella B., Cavaglià P., Tartaglia F., L’infermiere e il suo paziente. Il contributo del modello psicoanalitico alla comprensione della relazione di aiuto, Il Segnalibro Editore, Torino, 1994. Lo psicanalista W. Bion chiarisce in proposito che “...il contenitore non ha solo una funzione ricettiva, ma anche elaborativa e restitutiva”.
Constable R., Relazionalità e appartenenza: fondamenti di una riflessione etica sul lavoro sociale, in Villa f., Dimensioni del servizio sociale, Vita e Pensiero, Milano, 1992.
Idem.
Fonte: http://www.crcbcp.com/file/Tesi%20-%20LE%20CURE%20PALLIATIVE%20IN%20ITALIA%20-%20NASCITA,%20EVOLUZIONE%20E%20ARTICOLAZIONE%20DELLA%20RETE%20HOSPICE%20-%20Alessia%20Ciannelli.doc
sito web: http://www.crcbcp.com/
autrice: Alessia Ciannelli
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