Poesie di Natale

 

 

 

Poesie di Natale

 

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Poesie di Natale

 

Poesie di Natale

 

A Gesù Bambino
di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

 

C’era
di Juan Ramon Jmenez

L’agnello belava dolcemente.
L’asino, tenero, si allietava
in un caldo chiamare.
Il cane latrava
quasi parlando alle stelle.
Mi svegliai…Uscii. Vidi orme
celesti sul terreno
fiorito
come un cielo capovolto.
Un soffio tiepido e soave
velava l’alberata:
la luna andava declinando
in un occaso d’oro e di seta
apersi la stalla per vedere se Egli
era là…
C’era…


 

 

E' nato Gesù
Ettore Bogno

Il gregge stanco ansando riposava
sotto le stelle nella notte fonda.
Dormivano i pastori. Il tempo andava.
Qund'ecco una gran luce il cielo inonda.
E' mezzanotte. Ed ecco un dolce canto
suona per l'aria, in armonia gioconda.
Si destano i pastori, al gregge accanto,
e ascoltano: "Sia gloria a Dio nei cieli
e pace in terra all'uomo!". O dolce incanto!
E' nato un bimbo tutto luce e amore.
In una stalla, avvolto in pochi veli,
povero è nato e pure é il Re dei cieli.
E dice a tutti: "State cuore a cuore,
come fratelli! Non odiate mai!
L'anima che perdona è come un fiore.
Chi crede in me non perirà mai".

 

 

E’ nato! Alleluia!
di Guido Gozzano


E’ nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
E’ nato, è nato il Signore!
E’ nato nel nostro paese.
Risplende d’un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E’ nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!


I Magi
Angiolo Silvio Novaro

La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.


I Re Magi

Era una notte azzurra
con tante stelle in cielo;
sopra le dune sparse
palme dal lungo stelo.
Dolce silenzio. I Magi
sopra cammelli bianchi
seguivan la cometa...
felici e un poco stanchi.
Venivan da lontano,
da regni d'oltremare,
scrutavan l'orizzonte
desiosi d'arrivare.
Ecco Betlemme alfine;
ecco, nella capanna,
un tenero Bambino
in braccio alla sua Mamma.
I vecchi Re si prostrano
e ognuno di loro
offre un suo dono splendido:
incenso, mirra e oro.
Cantano intorno gli angeli:
"All'umile Giudeo
s'inchinano i potenti:
Gloria in excelsis Deo!"



Il mago di Natale
Gianni Rodari

S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.

In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.

Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?

Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.

Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.

Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.

Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.

Però non lo sono
che posso fare?

Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.



La Befana
Giovanni Pascoli (1855-1912)

Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.


 

La buona novella

Splendete più belle
dolcissime stelle!
Sull’ali dorate
un angelo santo
ci porta Gesù.
E’ nuovo il suo canto:
“Sia pace quaggiù!”.



La buona novella
Giuseppe Fanciulli

Ascoltate la novella
che portiamo a tutto il mondo:
è di tutte la più bella,
è fiorita dal profondo.
Nella stalla, ecco, ora è nato
un dolcissimo bambino.
La Madonna l’ha posato
sulla paglia: poverino!
Ma dal misero giaciglio
già la luce si diffonde,
già sorride il divin Figlio
ed il cielo gli risponde.
Quel sorriso benedetto
porti gioia ad ogni tetto!


La luce
Giuseppe Pellegrino

La luce guardò in basso
e vide le tenebre:
"Là voglio andare" disse la luce.

La pace guardò in basso
e vide la guerra:
"Là voglio andare" disse la pace.

L' amore guardò in basso
e vide l'odio:
"Là voglio andare" disse l' amore.

Così apparve la luce
e innondò la terra;

così apparve la pace
e offrì riposo;

così apparve l' amore
e portò la vita.

"E il Verbo si fece carne
e dimorò in mezzo a noi".



Lettera a Gesù
M. Lodi

Caro Gesù,

dà la salute a Mamma e Papà
un pò di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un pò di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.


Nasce Gesù
di Luisa Nason

Campana piccina
che attandi lassù
intona il tuo canto
che nasce Gesù.
O stella, stellina
che brilli lassù,
ravviva il tuo lume
che passa Gesù
O cuore piccino
che attendi quaggiù
prepara i tuoi doni
che nasce Gesù.


Natale oggi!
di Augusto Torre

Le luci variopinte,
nei negozi
battono strade illuminate
al neon,
sovraffollate.
La gente ha fretta
non può stare
un minuto a pensare
ad ascoltare il cuore.
“Per mamma questo
e quest’altro per il nonno,
un pacchetto modesto
per il tale
così sarà contento
il giorno di Natale”.
E’ tutto bene in mostra,
già scelto
impacchettato,
infiocchettato,
così bene,ch’è peccato
aprirlo, e lo si acquista
così confezionato.
Che ci sarà?
Doppia sorpresa: a chi lo riceve
a chi lo dà

Natale
Giuseppe Ungaretti
Non ho voglia di tuffarmi 
in un gomitolo di strade
Ho tanta stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi cosi
come una cosa posata
in un angolo
e dimenticata
Qui non si sente altro
che il caldo buono
Sto con le quattro
capriole di fumo
del focolare.

LA NOTTE SANTA

di Guido Gozzano


- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.

Il campanile scocca
lentamente le sei.

- Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po' di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe

Il campanile scocca
lentamente le sette.

- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto.

Il campanile scocca
lentamente le otto.

- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove.

Il campanile scocca
lentamente le nove.

- Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci...

Il campanile scocca
lentamente le dieci.

- Oste di Cesarea... - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell'alta e bassa gente.

Il campanile scocca
le undici lentamente.

La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?
- Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...

Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.

È nato!
Alleluja! Alleluja!

È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!

Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill'anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d'un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.

È nato!
Alleluja! Alleluja

 

Fonte: http://emmanice.files.wordpress.com/2011/11/poesie-di-natale.doc

Sito web: http://emmanice.wordpress.com/poesie/

 

Poesia     
Natale

Nove regali
Amore e felicità
Tante palline
A fiocchi
Luce
Emanano.

Elisa B. e Francesca C.

Poesia
Natale

Non andare
A scuola
Tanto è Natale!
Al fuoco stai a
Leggere
E gioire.

Simone S.

 

Poesia
Natale

Natale.
A casa si sta.
Tanti festoni natalizi
Addobbano
L’albero
E la città.

Sofia P.

Poesia
Natale

Natale.
A casa possiam restare
Tanta neve
A fiocchi.
L’albero è pronto
E tutto è neve.

Federico S.

 

Poesia
Natale

Natale è bello.
A casa si sta
Tanti fiocchi
Addobbano
L’albero
E illuminano la notte.

Sara M.

Poesia
Natale

Non
Andare
Troppo
A
Lavorare
E resta a casa.

Elisa D.G.

 

Poesia
Natale

Non
Andare al lavoro
Tu stai qui
A casa a
Leggere
E ad amare.

Sara B.

Poesia
Natale

Non
Andare
Troppo
A
Lavorare
E rimani a giocare!

Alberto B.

Poesia
Natale

Non
Andare
Troppo
Al
Lavoro
E stai a casa.

Giacomo e
Anna D.A.

Poesia
Natale

Natale piace
A tutti,
Tanto bello da
Amare e
Letizia da
Esprimere.

Andrea B.

Poesia
Natale

Natale
A casa si può restare
Tanti regali si può scartare
A Livorno può nevicare
L’albero può illuminare
E tutto si può fare!

Giulio P.

Poesia
Natale

Natale è una festa
Amore nel cuore
Tanti amici e uno splendido fiore
A Natale ogni bacio è amore nel cuore
Le campane suonano allegre
E a Natale ogni bacio vale.

Aurora T.

Poesia
Natale

Notte
Allegra
Tutto
Addobbato
Letizia
Esprime.

Giulia S.

Poesia
Natale

Natale
A casa
Tante palline
Adornano e
Luce
Emanano.

Erika C.

Poesia
Natale

Il Natale è un giorno speciale
perché porta i regali
a tutti i bambini del mondo.

Lucrezia D. P.

Poesia
Natale

Il Natale
è una festa bellissima
perché io so che Lui esiste.

Sara C.

Poesia
Natale

Sulla terra bianca bianca
un albero con palline attaccate sta
e un regalo arriverà.

Elisa B.

Poesia
Natale

Il Natale è un giorno speciale
perché posso sciare
e molti regali possono arrivare.

Giacomo M.

 

Fonte: http://www.ddlarosalivorno.gov.it/edicolaonline/poesie/Cattaneo/Poesie%20Natale.doc

Autore del testo: indicati nel testo

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                                   NATALE


Nasce  Gesù, c è  molta  allegria, 
si fa  il  presepe e si  festeggia  tutti  assieme.
Si  ricevono   tanti  bei  regali  che  porta   Babbo  Natale.
Si va   a  messa,  si   va   anche  alla  novena.
C è  la  neve  ed  è  soffice,  bianca  come  una  colomba.

 

GABRIELE  E  SARAH

 

 

 

 





 

 


NATALE  è ALLE PORTE
CON CARAMELLE E TORTE
TANTI    REGALI  COMPRIAMO
E I  BAMBINI  FELICI   FACCIAMO
NATALE  è  MOLTO   BELLO
CON   IL  PRESEPE  E  L’ ALBERELLO
A NATALE  POSSIAMO CANTARE
E  CON LE  CARTE   POSSIAMO  GIOCARE
BABBO NATALE CON LA SUA SCIA
E  CON LE SUE RENNE VOLA VIA
I  REGALI  SONO  ARRIVATI
CON  PANINI  E  CIOCCOLATTI

MATTIA E CRISTIAN

 

 


Oggi è Santa Lucia
e si mangia la cuccia.
Natale è vicino
e sta nascendo Gesù bambino.
A Natale c’è tanta gioia
e i bambini non hanno noia.
Babbo Natale porta i regali
ai bambini tanto bravi.
A Natale vengono i Re Magi
con tanti  tatuaggi.

 

 

 


Natale birichino
tu ci porti un regalino
e ci fai un bell’ inchino.
Noi per te facciamo l’alberello
che è molto bello.
Viva il Natale
viva la festa dell’amore.

 

 

 


Il natale è una festa molto bella
Perché nasce Gesù che è figlio
Di Maria.
A natale c’è Babbo Natale
Che porta i regali ai bambini.
A natale si fa il presepe
E a volte anche l’albero.
A natale si mangia  anche il panettone
Che piace molto ai bambini.

 

   
Natale  è  una festa in  famiglia.
Le persone  decorano le case
Decorano gli  alberi e  il presepe.
Babbo natale scende dal camino
Porta  i regali
Le persone mangiano il panettone e bevono lo spumante
 

 

 

 

 

 



Natale, natale
fiocchi di neve cadono dal cielo.
A natale si mangia il panettone,
lo spumante e il torrone.
L’albero è addobbato
e il presepe è preparato.
Babbo Natale scende dal camino
e porta regali ad ogni bambino.
A natale nasce Gesù
E preghiere c’è ne di più.

 

Natale grande  festa
Arriva   un  carro  di   felicità
pieno   di    regali   e  dolciumi  a  volontà
Grande  festa  si  farà 
BABBO  NATALEi  regali   consegnerà
e  a  tutto  il  mondoli  darà.
Dopo  a  tutti  saluterà 
e nel  suo  mondo  se ne  andrà .       

 


                                                        

Fonte: http://www.giovanniventitreesimo.it/santamaria/doc/poesie%20di%20natale.doc

 

 

 

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