Intestino colon irritabile
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Intestino colon irritabile
Che cos’è.
La sindrome del colon irritabile, detta anche colon spastico o colite spastica, è un particolare disturbo che interessa le funzioni dell’intestino. E’ caratterizzata da dolore diffuso all’addome, alleviato dalla defecazione o dall’emissione di gas, senso di gonfiore e notevole flatulenza (gas intestinale), periodi di stitichezza alternati a periodi di diarrea. Le feci possono essere piccole, dure, ricoperte di muco. Talvolta si ha l’emissione di muco senza feci.
Chi ne è colpito.
La sindrome del colon irritabile rappresenta una malattia molto comune ed in aumento; interessa circa il 14-22% della popolazione. Le donne sono più colpite degli uomini (rap-
porto 2:1). La razza bianca è più colpita della razza nera e la fascia di età più frequentemente interessata è compresa tra i 30 e i 50 anni.
Quali sono le cause.
I sintomi del colon irritabile sono riconducibili ad alterazioni della motilità intestinale. In particolare il dolore e la stitichezza sono dovuti ad alterazioni dei movimenti dell’intestino che impediscono la progressione del materiale fecale; la diarrea riconosce come causa un aumento della motilità intestinale accompagnato da una potente spinta verso l’esterno del contenuto intestinale.
Spesso si verifica un’alterazione quali-quantitativa della flora batterica intestinale, si ha cioè un aumento dei batteri più aggressivi e una diminuzione di quelli protettivi, con la conseguenza di meteorismo, stipsi e diarrea.
Fattori psicologici sono certamente responsabili di colon irritabile e ciò è sostenuto dall’evidenza che lo stress e le emozioni possono alterare la motilità del colon, sia nei soggetti normali sia, soprattutto, in quelli con irritabilità intestinale. Inoltre, disturbi psicolo-
gici (specie ansia, depressione e difficoltà di concentrazione mentale) sono abbastanza comuni nei pazienti con colon irritabile (70-90% dei casi)
Altra causa è la dieta delle popolazioni occidentali, generalmente povera di fibre; ciò deter-
mina dolore addominale, gonfiore e stitichezza per riduzione del volume delle feci, rallentamento del passaggio degli alimenti all’interno dell’apparato digerente e ad un aumento delle contrazioni della muscolatura intestinale che si accompagna ad una difficoltosa progressione del contenuto intestinale. Altre volte i disturbi intestinali vengono collegati a disordini alimentari, quali pasti irregolari e/o affrettati o assunzione di cibi in grado di scatenare la diarrea (in questo caso vi può essere un’intolleranza alimentare come ad esempio al latte)
Sintomi caratteristici.
I sintomi del colon irritabile hanno la caratteristica di presentare una certa alternanza tra periodi in cui essi sono particolarmente intensi con periodi in cui sono praticamente assenti. I sintomi caratteristici del colon irritabile sono: stitichezza e/o diarrea, presenza di aria all’interno dell’intestino e dolore addominale. Questi sintomi sono spesso variamente associati ma possono essere presenti anche da soli.
Come si riconosce.
In presenza dei sintomi descritti bisogna consultare il Medico specialista che sospetterà una sindrome del colon irritabile. Per poter dimostrare tale diagnosi occorre escludere la presenza di malattie organiche del colon e dell’intestino che possono presentarsi con sintomi simili. Pertanto il Medico, dopo accurata visita potrà prescrivere esami clinici e strumentali per escludere la presenza di malattie organiche( esami del sangue e delle feci, radiografie, esami endoscopici).
Come si cura.
I disturbi della sindrome del colon irritabile, patologia assolutamente benigna, possono essere curati, ma è necessaria la piena collaborazione tra Medico e paziente. Siccome lo stress e la tensione nervosa sono riconosciuti come agenti scatenanti dei sintomi del colon irritabile, una regola elementare è evitare situazioni stressanti per quanto è possibile. Anche una modificazione della dieta abituale può influire positivamente sui sintomi, così come l’esercizio fisico che aiuta a ridurre la tensione nervosa, avendo ben chiaro che la sindrome del colon irritabile è una condizione cronica dalla quale comunque difficilmente si può guarire in modo completo. La terapia medica, con l’assunzione di farmaci per curare la diarrea, il dolore addominale o la stipsi o per ridurre l’ansia e la depressione è utile sotto l’attenta osservazione medica: infatti gli effetti collaterali dei farmaci possono essere responsabili di un peggioramento dei sintomi.
Fonte: http://www.docvadis.it/carmine-pietrantoni/document/carmine-pietrantoni/colon_irritabile/fr/metadata/files/0/file/presc.ibs.doc
Autore del testo: Dott. Carmine Pietrantoni
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Intestino colon irritabile
SINDROME DEL "COLON IRRITABILE"
- eliminare lo stress, conducendo una vita tranquilla e regolare
- aumentare con regolarità e quotidianamente l'attività fisica
- distribuire i pasti uniformemente nella giornata, ad intervalli regolari, con almeno una merenda
- seguire un'alimentazione equilibrata, di tipo "mediterraneo", cioé sana e ricca di fibre naturali (frutta, verdura, cereali integrali, in totale più 25 g di fibre nella giornata), la tecnica di preparazione dei cibi altera la struttura delle fibre alimentari, non il loro contenuto; identificare e usare i prodotti meglio tollerati
- graduare l'introduzione delle fibre alimentari (fino a un massimo di 50 g)
- non sospendere la dieta in caso di aumentato meteorismo (flatulenza, borborigmi), dato che il disturbo si risolve in breve tempo
- sfruttare i naturali riflessi di svuotamento intestinali: evacuare sempre alla stessa ora, sfruttare il riflesso gastrocolico, particolarmente valido dopo la prima colazione del mattino
- evitare l'indiscriminato uso dei lassativi
- evitare: fritture, spezie, bevande gassate e fredde, caffé e bibite caffeinate, frutta secca e superalcolici
- evitare latte e latticini nei casi sospetti o documentati di intolleranza al lattosio
- evitare legumi, cipolla, melone nei casi con spiccato meteorismo.
N.B.
Il presente materiale non intende in alcuna maniera, nè direttamente, nè indirettamente, delineare percorsi terapeutici che rimangono di esclusiva responsabilita del medico curante. Le indicazioni contenute in questa pubblicazione non devono essere valutate in sostituzione di cura professionale medica. E’ necessario, pertanto, consultare il medico prima di intraprendere qualsiasi cambiamento dello stile di vita.
Fonte: http://www.docvadis.it/docbrucato/document/docbrucato/norme_igienico_dietetiche_nel_colon_irritabile/fr/metadata/files/0/file/Colon%20irritabile.rtf
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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La sindrome del colon irritabile o “colite” funzionale/motoria.
La sindrome del colon irritabile o quella che più comunemente viene chiamata popolarmente “colite” colpisce circa il 10-15 % degli individui adulti.
Pur essendo una malattia che non necessità, per il suo inquadramento e cura, ricoveri ospedalieri od interventi chirurgici, può in maniera rilevante compromettere la qualità della vita di chi ne è affetto.
Oltre il 20 % dei pazienti affetti dalla malattia lamenta disturbi dell’evacuazione per lo più di tipo stitico (vedi Stitichezza) che sono, con il dolore, una frequente causa di malessere e che possono compromettere saltuariamente la capacità lavorativa; per questo il colon irritabile con le malattie da raffreddamento è una delle maggiori cause di astensione dal lavoro.
Essa non deve essere confusa con le vere forme di colite, quelle infiammatorie, come le enterocoliti infettive, la colite ulcerosa ed il Morbo di Crohn.
Criteri diagnostici del Colon irritabile o “colite”funzionale/motoria |
E’ caratterizzata da dolore addominale o fastidiose sensazioni all’addome(meterorismo, movimenti intestinali, doloretti) e deve durare almeno da 6-9mesi. Si associa a 2 o più di questi sintomi anche in relazioni alla sensibilità viscerale soggetiva:
Di questa sindrome vi sono alcuni sottotipi basandosi sulla frequenza e consistenza delle feci:
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Che cosa è la sindrome del colon irritabile ?
La sindrome del colon irritabile è un’alterazione della funzione del colon caratterizzata da sensazione di fastidio addominale e talvolta irritazione alla regione ano-rettale, gonfiore e da alterata funzione intestinale. La forma con stipsi è più frequente della forma con diarrea ma possono anche alternarsi l’una all’altra. Il senso di fastidio e dolenzia può essere alleviato dalla defecazione o dalla espulsione di gas intestinali.
Il medico visitando il paziente non riscontra nulla di anormale all’addome, se non una certa dolorabilità lungo la proiezione del colon o grosso intestino.
Il problema principale nella diagnosi di colon irritabile è quello di escludere in maniera certa altre malattie organiche, ilche potrà essere valutato con esami più approfonditi, come un clisma opaco o meglio una colonscopia (specie se avete superato i 50 anni ed anche prima se avete una eredità di tumori del colon).
Comunque l'anemia, il sanguinamento con le feci, la febbre o la perdita di peso non possono entrare nella diagnosi di colon irritabile, ma possono essere causate da una malattia più seria e devono essere sempre denunciate al medico.
Che cosa s'intende per “irritabile”
Per irritabile si intende che le terminazione dei nervi sensori che innervano l’intestino sono inconsuetamente sensibili e che i nervi che controllano i movimenti muscolari dell’intestino sono particolarmente attivi. Il risultato di ciò è che l’intestino diventa particolarmente suscettibile a tutti quelli che sono dei normali eventi che si svolgono nell’intestino, quali l’accumulo ed il passaggio di aria e di fluidi in tutta la sua lunghezza, e questo comporterà un'attività muscolare inappropriata che può arrestare momentaneamente i movimenti intestinali o, al contrario, stimolarlo ad inopportuni sforzi per espellere il materiale fecale dall’intestino
Quale è la causa del colon irritabile?
La causa del colon irritabile non è completamente nota sappiamo soltanto che i soggetti con colon irritabile, oltre ad avere un alterato comportamento dei movimenti muscolari dell’intestino, mostrano una particolare ed inconscia reattività dell’intestino a molti fattori, in particolare al cibo od a specifici alimenti, allo stress, alle violente emozioni che appaiono essere strettamente correlati alla comparsa dei disturbi.
Sebbene l’ansia, la depressione non siano la causa vera e propria della malattia, i disturbi intestinali, che possono durare da tempo, possono aggravarsi nei momenti di maggiore tensione,d’altra parte anche in soggetti normali particolari eventi, quali ad esempio la perdita del lavoro, il cambiamento di vita, intensi e prolungati stress, talvolta provocano modificazioni del loro intestino più o meno associati ad altri disturbi funzionali quali l’insonnia, la tachicardia, la cattiva digestione,etc.
Il tubo digerente è molto sensibile ai cambiamenti degli ormoni sessuali femminili, cosicché durante il ciclo si possono avere aggravamenti dei sintomi e questo può generare confusione se si tratta di disturbi intestinali oppure ginecologici.
Talvolta il colon irritabile può essere confuso con un Morbo Celiaco da intolleranza al glutine del frumento, e quindi nelle forme difficili da curare è bene fare anche la ricerca degli anticorpi antiglutine
Spesso infine un colon irritabile può far seguito ad un’infezione enterocolitica, spesso da ” intossicazione alimentare”, che provoca un dismicrobismo intestinale (cambiamento della normale flora intestinale o fecale in flora patogena, irritante o anche aumento della flora normale) che perdura nel tempo e per questo viene detto colon irritabile dismicrobico o postinfettivo.
Ma può anche dipendere da infestazione parassitaria cronica dell’intestino
Perché lo stress o le forti emozioni possono alterare la funzione intestinale?
Benché sia considerato un assioma che il soltanto cervello controlla tutte le attività del corpo ciò e vero solo in parte, poiché ad esempio il tubo digerente ha una propria ed indipendente innervazione che regola i processi di digestione e di eliminazione delle scorie: l’intestino non dipende dal cervello per la sua semplici funzioni ma risponde attraverso le vie del sistema neurovegetativo (che non controlliamo consciamente) ai messaggi forti come quelli che, sotto gli stress o in seguito a particolari stati emotivi, il cervello gli invia liberandoo bloccandoanche sostanze neurochimiche come la serotonina; questo crea uno stato irritativo e conflittuale con la normale funzione che viene così alterata e avvertita, in coloro ne sono affetti, attraverso i fastidiosi sintomi addominali che provoca.
Quale è l’effetto della dieta ?
L’effetto della dieta varia da persona a persona: è comunque noto che negli adulti alcuni cibi possono causare i sintomi del colon irritabile, in particolare i grassi sono un fattore che può innescare la loro insorgenza ma anche i cibi a base di latte o ricchi di fibre come il pane integrale, la crusca e i vegetali a foglia non sono tollerati bene da alcuni soggetti; gli stessi cibi tuttavia, particolarmente quelli che aumentano il volume fecale, e quindi la crusca o preparazioni vegetali ricche di psillio o semi di piantagine, possono giovare nel migliorare la funzione intestinale ed ad allontanare i sintomi stessi.
In una percentuale minima di casi si può trattare anche di intolleranza al glutine che è uno dei componenti della farina di grano: provoca disturbi intestinali talvolta simili al colon irritabile e viene chiamata celiachia. Essa deve essere approfondita con la ricerca dei vari anticorpi antiglutine.
Quali gli effetti del latte?
Circa il 18- 20 % della popolazione non riesce a digerire il latte ed i prodotti derivati e questo
dipende dal fatto che in questi soggetti vi è una carenza di enzimi che digeriscono il lattosio,uno dei maggiori componenti del latte stesso, anche se in alcuni casi invece esiste una vera intolleranza alle proteine del latte. L’introduzione di latte in questi casi provoca dei sintomi simili a quelli del colon irritabile.
Una volta che si sia certi di questo bisogna evitare latte e latticini ricchi di lattosio: il latte scremato non migliora i sintomi poiché contiene sempre il lattosio e le proteine, può essere utile invece l’uso di latte senza lattosio ( o latte H.D.) (vedi comunque la lista dei cibi ricchi di latte da evitarsi).
Fonte: estratto da http://servizi.cup2000.it/cup2000/it/servizi/mol/doc/dalmonte//Colon_irritabile_(4).doc
Autore del testo: Professor Pier Roberto Dal Monte. Gastroenterologo
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