La seconda guerra mondiale

 


 

La seconda guerra mondiale

 

La seconda guerra mondiale

Le origini della guerra

La seconda guerra mondiale fu originata dall’aggressività della Germania in Europa e del Giappone in Asia. In Germania l’ascesa al potere di Hitler ( il cui simbolo era la svastica ) aveva fatto rinascere il nazionalismo mentre in Giappone si credeva che la creazione di un grande impero fosse la soluzione dei  problemi interni.
Incoraggiato dal potere conquistato da Hitler, Mussolini puntò al colonialismo e nel 1936 proclamò l’Impero d’Etiopia. In seguito, assieme alla Germania, offrì il proprio appoggio militare ed economico alla guerra del dittatore Franco contro il fronte popolare spagnolo. A questi primi atti di violenza, gli stati democratici non reagirono, mentre l’Italia e la Germania erano sempre più unite dall’asse Roma – Berlino. 

 

 il fascio littorio

 

Il fatto scatenante

Il 1° settembre 1939 ci fu l’invasione della Polonia da parte della Germania a causa della rivendicazione della città di Danzica. Questo fu l’ultimo anello di una catena di atti aggressivi con i quali Hitler voleva realizzare il III  Reich, avendo già annesso alla Germania Austria e Cecoslovacchia. Fu a questo punto che Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, il 3 settembre ebbe così inizio il 2° conflitto mondiale. In seguito i due stati condussero trattative per allearsi con l’Unione Sovietica ma i ministri degli esteri sovietici firmarono il patto di non aggressione con la Germania mandando tutto a rotoli. Mussolini nonostante fosse legato ad Hitler e alla Germania dal “ patto d’acciaio “ con il quale si impegnava in caso di conflitto ad intervenire a favore dell’alleato, si vide costretto a causa della grave impreparazione delle forze armate italiane a proclamare, con il consenso del Fuhrer, lo stato di non belligeranza dell’Italia.

 

La guerra lampo di Hitler: l’occupazione della Polonia e l’offensiva ad occidente.

In meno di un mese fu occupato tutto il territorio polacco. La Polonia venne divisa fra la Germania e l’Unione sovietica a questa spettò anche le repubbliche Baltiche e una parte della Finlandia. Hitler intanto, stava preparando l’offensiva anche ad occidente, tale attacco ebbe inizio nel maggio del ’40.
Dopo alcuni successi nell’Atlantico, con l’azione di sommergibili, mine magnetiche e di unità corsare, indirizzò il suo attacco verso le coste del mare del nord. Occupò Danimarca e Norvegia (aprile – giugno 1940) e invase Olanda e Belgio nonostante fossero neutrali.
Le truppe francesi furono aggirate e travolte dalle corazzate tedesche che poterono così raggiungere Parigi il 14 giugno. Nell’arco di dieci giorni tutto il territorio settentrionale francese era in mano ai tedeschi.
Il 10 giugno, nel frattempo Mussolini aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Egli ritenne opportuno anticipare l’intervento dell’Italia in previsione della futura, e ormai prossima, resa della Francia e delle concessioni territoriali che ne sarebbero derivate. L’esercito tuttavia non era in grado di sostenere un tale sforzo bellico;  le truppe italiane, colte di sorpresa dalla dichiarazione di guerra, furono costrette a ritardare l’attacco alle frontiere francesi e Mussolini dovette accontentarsi di modeste assegnazioni territoriali.
L’8 agosto 1940 Hitler ordinò di attaccare la Gran Bretagna con gli aerei. Durò fino al 31 ottobre dello stesso anno. Gli inglesi resistettero ai continui bombardamenti che si scatenarono sulle loro città e l’aviazione tedesca, pur superiore per numero di unità, non riuscì a prevalere su quella inglese. A rendere efficace la difesa inglese contribuì in modo particolare l’impiego del Radar. Hitler fu costretto a rinunciare allo sbarco nell’isola. Questa prima sconfitta si dimostrò determinante per l’esito finale del conflitto.

L’espandersi del conflitto

Durante l’attacco tedesco agli stati occidentali, L’U.R.S.S. procedette alla definitiva incorporazione dei paesi baltici. Per fermare l’avanzata russa, Hitler, si preoccupò d’intervenire nelle regioni orientali dell’Europa e firmò con il Giappone il 27 settembre 1940 un patto che rappresentava un’aperta minaccia all’Unione Sovietica a causa dell’impegno sottoscritto dalle potenze dell’asse di costruire una grande Asia.Intanto Mussolini, combatteva gli inglesi nel Mediterraneo e in Africa dove nell’Agosto del 1940 l’esercito Italiano occupava la Somalia e nel settembre dello stesso anno avanzò verso l’Egitto. Successivamente il Duce tentò la conquista della Grecia, ma l’armata Italiana non solo non riuscì ad occupare il territorio Greco, anzi fu costretta ad arretrare in Albania di fronte alla controffensiva di truppe ben addestrate ( prima dell’attacco Mussolini disse: “ questa volta lo pago della stessa moneta. Saprà dai giornali che ho occupato la Grecia” ). L’apertura da parte dell’Italia di due nuovi fronti non aveva significato per l’Asse alcuna conquista di degno rilievo per il futuro del conflitto e già alla fine del ’40 si registrarono i primi successi inglesi nella controffensiva in Africa orientale.                                                                                                        Un nuovo attacco alla Grecia fallì miseramente e Hitler fu costretto a fare intervenire le proprie armate sui fronti aperti da Mussolini, per rimediare ai fallimenti delle truppe italiane. Le sconfitte subite nel mediterraneo, ebbero l’effetto d’indicare il punto debole dello schieramento nell’Asse e di riportare in equilibrio la situazione che sembrava a favore della Germania.
Nel ’41 la Gran Bretagna, forte degli aiuti militari ed economici ricevuti dagli USA, che le permisero la ripresa, fece si, che alcuni Stati europei uscirono dall’alleanza con Berlino. Nell’aprile del ’41 la Germania iniziò la campagna dei Balcani con un imponente schieramento e l’appoggio degli eserciti italiano, bulgaro e ungherese. I tedeschi conquistarono la Jugoslavia, la Grecia e Creta. Hitler che fino a questo momento aveva riportato molte vittorie ma nessuna decisiva per l’esito finale del conflitto fu costretto ad affrontare l’U.R.S.S.
Sempre nel ’41 la Germania subì una grandissima perdita infatti il 27 maggio 1941 la corazzata Bismark (50.900 t a pieno carico, lunga 251 metri e larga 36, armata con 8 cannoni di 38CM, 12 di 15CM, 16 da 105CM, 16 da 37MM e 12 da 20MM, dotata di una velocità di oltre 30 nodi) venne affondata da parte degli inglesi dopo una estenuante ricerca.
L’Inghilterra per abbatterla ordinò di muovere due corazzate (la King George V e la Prince of Wales ), gli incrociatori da battaglia Hood e Repulse, la portaerei Victorious ( da cui partiranno 8 aerosilurati tipo Swordfish), gli incrociatori pesanti Norfolk e Suffolk, 6 caccia e 6 cacciatorpediniere contro la corazzata Bismark e l’incrociatore pesante Prinz Eugen.
Nel primo scontro la Prince of Wales viene seriamente danneggiata e lo Hood viene affondato.
Dopo questa perdita gli Inglesi chiamano la portaerei Ark Royal ( da cui partiranno 15 aerosilurati tipo Swordfish), le corazzate Ramillies e Rodney, l’incrociatore da battaglia Renown, l’incrociatore Sheffield e 6 cacciatorpediniere.
Il 27 maggio alle ore 8,15 l’incrociatore Norfolk segnalò la posizione della Bismarck alle corazzate King George V (l’ammiraglia) e Rodney che intanto erano sopraggiunte. Ore 8,47. La Rodney aprì il fuoco sulla Bismarck imitata subito dopo dalla King George V e, più tardi, dagli incrociatori Norfolk e Dorsetshire. La Bismarck si difese con attacchi molto precisi, ma la quantità di proiettili che la raggiungerono ne riducono progressivamente la capacità offensiva. Alle ore 10 il colosso tedesco è ridotto a un rottame completamente muto. Dei 2092 uomini della Bismark solo 110 si salvarono.

 

la corazzata King George V

la  corazzata bismark

 

Le campagne di Russia e d’Africa, l’intervento degli Stati Uniti e i successi giapponesi nel Pacifico (1941 – 1942)

Il 22 giugno 1941 ebbe inizio l’attacco a sorpresa della Germania all’U.R.S.S. Le armate tedesche sfondarono le frontiere russe secondo tre diverse linee di marcia. La prima verso Leningrado, la seconda verso Mosca e la terza verso Kijev. I tedeschi raggiunsero in meno di un mese la linea fortificata Stalin, che partiva dal golfo di Finlandia e arrivava fino al Mar Nero.
Nell’agosto la parte occidentale dell’Ucraina finì in mano ai tedeschi, e in ottobre Leningrado restò isolata dal restò dell’U.R.S.S.
Nonostante le rilevanti conquiste, il piano di Hitler poteva dirsi a questo punto fallito. Stalin, infatti, non aveva mobilitato il grosso delle sue forze come il Fuhrer aveva previsto, ma l’aveva mantenuto al di la delle zone conquistate dal nemico. Al termine dell’offensiva i tedeschi subirono perdite rilevanti ma la cosa più drastica era che anche dopo il loro inutile tentativo di conquistare Mosca, dovevano resistere alla controffensiva dei sovietici.

Nello schema dell’attacco a Pearl Harbor vengono mostrati i danni alle navi: quelle rosse sono quelle affondate, quelle arancioni sono gravemente danneggiate, quelle gialle hanno subito danni  moderati mentre quelle in nero non hanno subito danni

  Verso la fine del 1941 anche gli stati uniti entrarono in guerra contro le forze dell’asse. L’episodio che provocò l’intervento statunitense nella seconda guerra mondiale fu l’attacco dei giapponesi alla base aeronavale di Pearl Harbor nelle Hawaii il 7 dicembre 1941. Il Giappone mirava da tempo ad estendere il suo dominio in estremo oriente: aveva conquistato la Manciuria, la Cina e aveva esteso e l’Indocina Francese suscitando la reazione di Roosevelt e Churchill, che avevano deciso la sospensione di rifornimenti di petrolio essenziale all’economia giapponese. Da qui la decisione di attaccare gli Stati Uniti per la conquista della supremazia navale nel Pacifico. Il piano giapponese voleva creare una fascia difensiva intorno allo stato con la possibilità di sfruttare entro questo perimetro le notevoli ricchezze offerte dalle terre del Pacifico sudoccidentale. dopo l’attacco gli U.S.A. dichiararono guerra al Giappone. Germania e Italia su richiesta del governo nipponico dichiararono guerra agli Stati Uniti.
Il 1° gennaio del 1942 venticinque Stati firmarono l’atto costitutivo delle Nazioni Unite e formarono un blocco compatto contro la coalizione Nazifascista. Gli Americani in questa prima fase della guerra nel Pacifico decisero di tenere una condotta puramente difensiva.
Nel frattempo gli Italo–Tedeschi, fecero affluire in Libia un notevole gruppo di forze. Ma ad El-Alamein il contrattacco degli inglesi e dei loro alleati segnò la fine della guerra in Africa.

La controffensiva alleata su ogni fronte (1942 – 1943)

Dal maggio ’42 gli Stati Uniti, terminata la fase difensiva nella guerra del Pacifico iniziarono una fase di difesa attiva. La flotta americana, si rivelò più efficiente e meglio organizzata che quella giapponese. Le parti erano ormai invertite: il Giappone modificò il proprio piano operativo riducendo in modo notevole il progettato “perimetro difensivo”, mentre gli Stati Uniti tendevano alla conquista delle isole del Pacifico. La disparità di forze divenne evidente nel ’43 quando gli americani avanzarono sia nel Pacifico centrale sia in quello sudoccidentale. La presenza americana si faceva sentire anche sui fronti occidentali. Le forze inglesi e statunitensi eseguivano le direttive di un unico comando in ogni luogo. I bombardieri, inviati in Gran Bretagna, iniziarono nell’agosto del’42 i loro voli sull’Europa, arrecando gravi danni all’industria bellica tedesca. Quando le truppe statunitensi sbarcarono in Marocco e Algeria, i tedeschi si trovarono serrati tra le armate anglo–americane. Nell’aprile del ‘43 le truppe americane si congiunsero con quelle inglesi e le ultime forze italo–tedesche furono costrette a firmare la resa.
Le coste tunisine costituirono la base per la campagna d’Italia. Gli alleati effettuarono lo sbarco sulle coste meridionali della Sicilia ad Anzio. Gli americani occuparono l’isola in circa quaranta giorni e le previsioni ottimistiche fatte da Mussolini crollarono in breve tempo. Del resto solo una minoranza credeva ancora nella vittoria dell’Asse. Questo si poteva capire perché nel marzo del ’43 le masse popolari scioperarono contro il governo, i partiti politici, disciolti dal regime, ripresero clandestinamente la propria attività e alcuni gruppi avevano posto come priorità l’uscita dell’Italia dalla guerra. Il 25 luglio Vittorio Emanuele III  fece arrestare Mussolini e affidò il governo a Badoglio. Questo dapprima continuò il conflitto poi, iniziò le trattative per l’armistizio. L’annuncio avvenne l’8 settembre del 1943 ma, le truppe italiane si ritrovarono indifese contro la reazione tedesca.
Gli anglo–americani sbarcati in Calabria entrarono il 1° ottobre a Napoli, ormai in mano alla popolazione insorta contro i nazisti. La loro marcia a nord incontro delle forti linee di resistenza: alla fine del ’43 mentre Mussolini, liberato dai tedeschi, costituiva la repubblica di Salò, le truppe americane erano ferme sulla linea Gustav. E’ da dire che la lentezza delle operazioni rientrava nel piano statunitense, infatti, lo scopo non era quello di raggiungere la Germania attraverso l’Italia ma quello di indebolire la difesa tedesca, tenendo impegnato nella penisola un rilevante numero di divisioni avversarie ed evitandone così l’impiego su altri fronti strategicamente più importanti.
La controffensiva Russa cominciata nel ’42 trovò il suo epicentro nella città di Stalingrado, che raggiunta dall’armata tedesca e attaccata da ogni lato non rese le armi. I tedeschi assedianti Stalingrado divennero assediati. Hitler ordinò di non abbandonare il campo ma la sua armata dovette arrendersi nel febbraio del’43. Nella ritirata resa ancora più problematica dall’inverno russo, persero la vita migliaia di soldati di cui la maggior parte italiani.

 

La guerra in Europa: Dallo sbarco in Normandia alla resa tedesca
(1944 – 1945)

Sconfitta in Africa, costretta in U.R.S.S. ad abbandonare quasi tutte le posizioni conquistate, martellata dai bombardamenti che ridussero le sue città ad ammassi informi di rovine, la Germania iniziò il 1944 già sull’orlo della sconfitta. La Resistenza che nacque come moto spontaneo di reazione alla politica della Germania, divenne un vero e proprio “secondo fronte” che creò gravi problemi organizzativi e militari ai tedeschi. In Italia e in Francia gli anglo – americani ebbero i primi rapporti con i movimenti clandestini.
Solo nel maggio del’44, a causa del sistema appenninico e delle condizioni meteorologiche, gli alleati statunitensi riuscirono a sfondare il fronte della linea Gustav giungendo a Roma nel giugno ’44 e a Firenze nel settembre dello stesso anno. Qui le operazioni alleate dovettero subire al sopraggiungere dell’inverno una nuova sosta sulla linea Gotica. Nella primavera del ’45, con la ripresa dell’avanzata alleata e dell’azione partigiana anche l’Italia del Nord fu liberata: il 25 aprile gli alleati entrarono a Milano e Genova, il 26 a Torino. Il 29 aprile Mussolini fu catturato mentre tentava la fuga in Svizzera e successivamente giustiziato.
Nel frattempo il comando anglo–americano sferrò il suo attacco ad Ovest della Francia, precisamente in Normandia. Occupata la Bretagna, le truppe alleate avanzarono nell’interno della Francia verso Parigi. Qui il 19 agosto venne dato l’ordine di insurrezione: i carri armati americani, preceduti da quelli francesi, entrarono nella città e il comando della guarnigione tedesca firmò la resa. Ai primi di settembre quasi tutta la Francia era ormai liberata e De Gaulle poteva costituire il nuovo governo. Intanto gli alleati entravano nel Belgio e nell’Olanda.
Sul fronte sovietico, i russi dopo aver sgomberato tutto il proprio territorio dall’esercito invasore, lanciarono successivi attacchi che all’inizio dell’ultimo anno di guerra, portarono il suo esercito al confine germanico.
All’inizio del 1945 la situazione in Europa era già ben definita. Ad est la Germania aveva perso tutti i suoi stati satelliti. Nella Iugoslavia il movimento di resistenza Tito aveva già rioccupato gran parte del territorio. In Grecia gli Inglesi avevano liberato Atene con l’ausilio delle forze partigiane. Nelle regioni dell’Italia settentrionale le comunità di resistenza avevano impegnato una parte considerevole delle forze nazifasciste.                
Quando gli alleati avevano da poco iniziato l’ultima offensiva contro la Germania, Stalin, Roosevelt e Churchill si incontrarono a Jalta per concordare il coordinamento del piano d’attacco e la successiva spartizione in zona d’influenza dei territori liberati. Il 13 febbraio, si scateno l’attacco contro le linee fortificate della Germania occidentale, mentre sull’altro confine i russi forzavano le frontiere orientali. L’armata inglese nel frattempo avanzava da settentrione. Il 30 aprile Hitler si suicidò insieme con alcuni suoi fidati collaboratori. L’armata rossa entrò a Berlino il 2 maggio e il 7 la resa della Germania segnò la fine della 2a guerra mondiale in Europa.     

 

La fine della guerra in Estremo Oriente (1944 – 1945)

Al momento della resa tedesca il Giappone resisteva ancora agli americani. Mentre andava restringendosi il cerchio intorno al Giappone, questo tentò di rafforzare le proprie posizioni all’interno della zona di difesa colpendo le basi americane in Cina. Con queste operazioni i giapponesi ottennero qualche risultato, ma non riuscirono a contrastare il rifornimento alleato della Cina. Intanto gli americani proseguivano nella loro avanzata.
Gli U.S.A. possedevano intorno al Giappone tutti i punti strategici utili per lo scatenamento dell’offensiva finale ma, il Giappone non accennava ad arrendersi, anzi ricorse all’impiego di nuovi mezzi (i Kamikaze) e risparmiò la propria aviazione per resistere all’ultimo attacco nemico. In ogni modo il Giappone appariva già battuto e il 26 luglio ricevette dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, l’intimazione della resa incondizionata. Al rifiuto, gli U.S.A. lanciarono su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto) le bombe atomiche. Il 14 agosto l’Impero Nipponico accettò la resa e la guerra ebbe fine in tutto il mondo.

“e la guerra finì con un lampo”

 

Ecco le nazione principali che scesero in guerra

Con la Germania, il Giappone e l’Italia scesero come alleate: Finlandia, Bulgaria, Cecoslovacchia, Romania e Ungheria più le colonie e i protettorati di questi Stati

Con la Francia e l’Inghilterra scesero come alleate: U.R.S.S. e U.S.A. più le colonie e i protettorati di questi Stati.
 

Fonte: http://digilander.libero.it/ricerchescolastiche/storia/rc/seconda_guerra_mondiale.doc

 

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Le cause dello scoppio della seconda guerra mondiale vanno ricercate nella politica espansionistica e di potenza intrapresa dalla Germania nazista, ai danni dei paesi dell’Europa orientale, che Hitler  considerava di naturale appartenenza alla Germania. Questa politica di conquista fu messa in atto da Hitler già a partire dal 1936, quando inglobò all’interno del Terzo reich l’Austria, continuò poi con l’annessione della regione dei Sudeti nell’ottobre del 1938 e con la rivendicazione di annessione della Boemia e della Moravia (regioni della Cecoslovacchia). Di fronte a questa politica estera aggressiva Francia e Inghilterra non reagirono in modo pronto e adeguato, pensando che si sarebbe fermata. Intanto nelle intenzioni di Hitler c’era anche la conquista della Polonia e la preparazione del conflitto. Infatti la Germania aveva stabilito rapporti di amicizia con il Giappone e con L’Italia, con la quale si trasformò in un vero e proprio Patto d’acciaio (maggio 1939), che impegnava le due nazioni ad intervenire, in caso di guerra, al fianco dell’altra. Inoltre Hitler per coprirsi le spalle stipulò con il patto Molotov – Ribbentrop, un accordo con l’U.R.S.S. di non intervento reciproco in caso di guerra. Così il 1° settembre 1939 la Germania invase la Polonia e la costrinse ad arrendersi in meno di tre settimane. Con questo fatto Francia e Gran Bretagna dichiararono l’inizio della seconda guerra mondiale. L’Unione Sovietica occupò la Polonia Orientale per poi proseguire verso altri stati ( Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia). Nel 1940 anche la Germania riprese l’iniziativa e occupò altri paesi (Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda e Francia). In questi stati i nazisti imposero governi collaborazionisti cioè fatti da persone disposte a collaborare con gli invasori. Il 10 giugno 1940, l’ Italia dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. La prima ormai stava crollando e   l’iniziativa dell’Italia fu per lei un colpo molto duro. Mussolini aveva paura che la guerra stesse per finire e temeva di rimanere a mani vuote, ma aveva sottovalutato la forza della Gran Bretagna e non tenne conto che gli Stati Uniti potessero entrare in guerra, e questo fu un grave errore. L’esercito italiano disponeva di armamenti limitati e oltretutto arretrati. Le prime iniziative dell’Italia rivelarono subito l’insufficienza delle sue forze armate. Il tentativo di strappare Malta agli inglesi fallì. Dopo iniziali successi, anche l’attacco contro i possedimenti inglesi dell’Africa settentrionale fu fermato. Ma il fallimento più grave fu il tentativo di invasione della Grecia. Sia in Africa che in Grecia solo l’intervento dei tedeschi consentì di riprendere la conquista. Con la sconfitta della Francia, Hitler era riuscito ad imporre il dominio tedesco sull’Europa. Restava solo la Gran Bretagna a contrastarlo; infatti il governo inglese, guidato da Winston Churchill, respinse le proposte di pace avanzate dal Furher. Vista l’impossibilità di raggiungere un accordo, Hitler decise di invadere la Gran Bretagna. Per due mesi l’aviazione britannica ( la RAF = Royal Air Force) e quella tedesca si scontrarono nella battaglia d’Inghilterra. La RAF riuscì ad infliggere pesanti perdite ai tedeschi. Perciò il 17 settembre Hitler rinunciò al progetto di invadere la Gran Bretagna. Le forze nazi-fasciste mantenevano l’iniziativa ma era ormai svanita l’idea di una guerra lampo. Nel 1941 la Germania intervenne a sostegno delle truppe italiane in Africa e nei Balcani. Ma lo sforzo maggiore dell’esercito tedesco fu l’invasione dell’ URSS. Dopo l’accordo per la spartizione della Polonia, Hitler aveva deciso di tornare al suo programma iniziale: conquista di spazio vitale ai danni dell’Unione Sovietica e distruzione dello Stato comunista. Il 22 giugno 1941 iniziò l’invasione, seguendo il cosiddetto “piano Barbarossa”, che prevedeva il rapido annientamento di ogni resistenza sovietica. Il 7 dicembre 1941 un inatteso intervento causò una svolta decisiva nella guerra. Il Giappone attaccò e distrusse quasi metà della flotta degli Stati Uniti nel porto di Pearl Harbour. Gli Stati Uniti e l’Inghilterra dichiararono guerra al Giappone. Nel giro di pochi mesi i giapponesi riuscirono ad occupare vastissimi territori. Dopo l’iniziale sorpresa, però, gli Stati Uniti riuscirono a rovesciare la situazione. Un generale inglese ottenne l'importante vittoria di El Alamein che costrinse  gli italo- tedeschi ad abbandonare l Africa. L’armata rossa, intanto aveva bloccato un imponente attacco tedesco. Infine, con la lunga battaglia di Stalingrado, i sovietici riuscirono a sconfiggere i nazifascisti. L’armata tedesca e il corpo di spedizione italiano furono costretti a ritirarsi disordinatamente. Dopo la vittoria in Africa, le forze anglo- americane ( gli Alleati) controllavano il Mediterraneo. Così, nel 1943 gli Alleati sbarcarono in Sicilia. Essi venivano accolti dalla popolazione come dei liberatori. Gli italiani volevano la fine della guerra ma erano anche stanchi del fascismo. Nel marzo 1943 vi furono molti scioperi operai contro il di esso. Di fronte a questa situazione il Gran Consiglio del Fascismo votò la sfiducia a Mussolini (25 luglio 1943). Lo stesso giorno il re informò il duce che aveva affidato l’incarico di formare un nuovo governo al maresciallo Pietro Badoglio. Subito dopo Mussolini venne arrestato. Il nuovo 1° ministro firmò a Cassibile ( in Sicilia) l’armistizio con gli Alleati. Quest’ultimo venne reso noto l’ 8 settembre. Ma nessuno diede al popolo e all’esercito le indicazione per affrontare la nuova situazione. I tedeschi occuparono l’Italia centrale e settentrionale e il 12 settembre liberarono Mussolini. Hitler consentì al duce di fondare nel nord la Repubblica sociale italiana, con sede a Salò. Ora l’Italia era divisa in due: Il centro nord sotto la repubblica di Salò e il sud dove sopravviveva il Regno d’Italia. Gli Alleati il 6 giugno 1944, prendevano terra in Normandia con la più grande flotta da sbarco, così che i tedeschi dovettero ritirarsi. Alla metà di settembre la Francia era completamente liberata. Ad est, intanto, la Germania doveva subire una forte controffensiva russa. Nel 1945 la sorte della Germania appariva segnata. Il 30 aprile Hitler si tolse la vita. Nella Berlino  occupata dai Russi, il 7 Maggio 1945 l’ammiraglio Donitz firmava la resa senza condizioni della Germania. L’Italia era stata liberata pochi giorni prima, il 25 aprile 1945. La resa del Giappone avvenne solo dopo che due bombe atomiche avevano distrutto le città di Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945) . Il 2 settembre 1945 però anche lui firmò la resa. La seconda guerra mondiale si chiudeva con 50 milioni di morti.
I trattati di pace, che chiusero la Seconda guerra mondiale, iniziarono già prima che essa si concludesse, infatti il primo incontro fra Roosevelt, Churchill e Stalin, capi dei governi degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell'Unione Sovietica, si tenne nella Conferenza di Jalta in Crimea, nel palazzo imperiale di Jalta, fra il 4 e l'11 febbraio 1945, pochi mesi prima della sconfitta della Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale. Esso fu il secondo ed il più importante di una serie di tre incontri fra i massimi rappresentanti delle grandi potenze alleate, iniziati con la Conferenza di Casablanca (14-24 gennaio 1943) e conclusisi con la Conferenza di Potsdam (17 luglio-2 agosto 1945). Questi incontri si proponevano di stabilire l'assetto internazionale post-bellico, ed effettivamente gran parte delle decisioni prese a Jalta (ad esempio la divisione dell'Europa in sfere di influenza) ebbero profonde ripercussioni sulla storia mondiale, perlomeno fino alla caduta dell'Unione Sovietica del 1991. Per quanto nei mesi immediatamente successivi russi ed anglo-americani proseguissero con successo la loro lotta contro tedeschi e giapponesi, molti vedono nella conferenza di Jalta il preludio della Guerra fredda.
Nel dettaglio, gli accordi ufficialmente raggiunti a Jalta includono:

  • una dichiarazione in cui si affermava che l'Europa era libera e che invitava allo svolgimento di elezioni democratiche in tutti i territori liberati dal giogo nazista.
  • la proposta di una conferenza (da tenere nell'aprile 1945 a San Francisco) in cui discutere l'istituzione di una nuova organizzazione mondiale, le Nazioni Unite (ONU); in particolare a Jalta si considerò l'istituzione del Consiglio di Sicurezza
  • lo smembramento, il disarmo e la smilitarizzazione della Germania, visti come "prerequisiti per la pace futura"; lo smembramento (che prevedeva che USA, URSS, Regno Unito e Francia gestissero ciascuno una zona di occupazione) doveva essere provvisorio, ma si risolse nella divisione della Germania fra Est ed Ovest che finì solo nel 1989
  • furono fissate delle riparazioni dovute dalla Germania, nella misura di 22 miliardi di dollari:
  • in Polonia si sarebbe dovuto installare un "governo democratico provvisorio" che avrebbe dovuto condurre il paese a libere elezioni nel più breve tempo possibile
  • riguardo alla Jugoslavia, fu approvato l'accordo fra Tito e Subasic (capo del governo monarchico in esilio) che prevedeva la fusione fra il governo comunista e quello in esilio
  • i sovietici avrebbero dichiarato guerra al Giappone entro tre mesi dalla sconfitta della Germania; in cambio avrebbero ricevuto la metà meridionale dell'isola di Sakhalin, le isole Kurili e avrebbero visti riconosciuti i loro "interessi" nei porti cinesi di Port Arthur e Dalian
  • tutti i prigionieri di guerra sovietici sarebbero stati rimandati in URSS, indipendentemente dalla loro volontà.

Fonte: http://www.alberghierabormio.it/Didattica/LA%20SECONDA%20GUERRA%20MONDIALE.doc

 

La seconda guerra mondiale

L A    S  E C O N D A     G U E R R A     M O N D I A L E  ( 1939 / 1945 )

1 . LA POLITICA DI AGGRESSIONE DI HITLER


 La Conferenza di Pace di Parigi aveva deciso che la Germania doveva ridurre l’esercito e la flotta. Invece Hitler, diventato dittatore, rafforza l’esercito e la flotta, perchè vuole ingrandire la Germania e conquistare tutta l’Europa. Si allea con l’Italia di Mussolini e con il Giappone ed inizia una politica di aggressione contro gli stati dell’Europa :
Marzo    1936    -   occupa la Renania                                                                                 SCHIERAMENTI
 ( al confine tra Germania e Francia)                                                                       ALLEATI                 POTENZE DELL’ASSE
Marzo    1938    -  invade e conquista l’ AUSTRIA                                                   Inghilterra               Germania

Marzo    1939    -   conquista   la  CECOSLOVACCHIA                                           Francia                   Italia
1 Settembre  1939    -   invade la  POLONIA                                                            Russia                    Giappone


2. INIZIO  DELLA SECONDA  GUERRA  MONDIALE (1 Settembre 1939 )            Stati Uniti
Con l’invasione della Polonia inizia la Seconda Guerra Mondiale, perchè la Francia e l’Inghilterra vogliono fermare le aggressioni di Hitler . Così vengono in aiuto della Polonia e dichiarano guerra alla Germania.  Dalla parte della Germania ci sono il Giappone e l’Italia. ( Germania, Italia e Giappone sono  dittature e sono chiamate “Potenze dell’Asse”  dal nome della loro alleanza  ) 
Insieme alla Francia e Inghilterra  più tardi entra anche la Russia  e più tardi gli Stati Uniti. ( Francia, Inghilterra, Russia, Stati Uniti sono   stati democratici  e  sono chiamati   gli “Alleati” )
Quindi la Seconda Guerra Mondiale è una guerra degli stati democratici contro le dittature
Come già nella Prima  Guerra Mondiale la Germania decide di fare una “guerra lampo”  e questa volta ci riesce : dal Settembre 1939 al Maggio 1940 Hitler conquista anche  DANIMARCA, NORVEGIA, OLANDA, BELGIO,  FRANCIA SETTENTRIONALE.
3. ENTRATA IN GUERRA DELL’ITALIA
A questo  punto Mussolini  pensa che  la Germania in poco tempo può vincere la guerra e l’Italia non avrà niente. Così il 10 Giugno 1940 decide di entrare in guerra a fianco della Germania, anche se l’Italia non è pronta per entrare in guerra ; Mussolini dice che “gli bastano  alcune migliaia di morti per sedersi al tavolo della pace”.
4. CONTINUAZIONE DELLA GUERRA E DELLE AGGRESSIONI DI HITLER
La Germania di Hitler continua le aggressioni contro gli stati dell’Europa :
- da luglio a settembre 1940 cerca di invadere l’Inghilterra, ma non ci riesce
- nell’aprile 1941 invade la Penisola Balcanica e conquista la Iugoslavia e la Grecia
- nel  Giugno 1941 invade la Russia, ma i Russi si ritirano  verso Mosca dopo aver bruciato tutto. Quando i soldati tedeschi  che erano insieme ai soldati italiani, arrivano a Mosca   è iniziato il terribile inverno russo. Allora l’esercito russo attacca  e nel 1942 sconfigge a Stalingrado Tedeschi e Italiani, che sono costretti a ritirarsi e molti muoiono anche per il freddo.
5.  ENTRATA  IN  GUERRA  DEGLI  USA  Gli USA entrano in guerra nel Dicembre 1941 insieme a  Inghilterra, Francia e Russia perché il Giappone,  che combatteva a fianco di Germania  e Italia , attacca improvvisamente  la flotta degli  USA  nel porto di PEARL HARBOUR nelle  Isole Haway .
6. INIZIO DELLA RIVINCITA DEGLI ALLEATI
La  fallita invasione dell’Inghilterra (1940 ), l’entrata in guerra degli USA (1941 ) e la sconfitta subita in Russia ( 1942 ) interrompono i successi delle potenze dell’Asse  e inizia la rivincita degli alleati.
Nel 1943  Inglesi e Americani conquistano tutto il Nord Africa, da lì sbarcano in Sicilia e cominciano a risalire la penisola
7.  ITALIA : CADUTA DEL FASCISMO E RESISTENZA
-  Il 25 Luglio 1943  in Italia  finisce il Fascismo e Mussolini viene portato prigioniero sul Gran Sasso, in Abruzzo.
-  L’8 Settembre 1943  il  Governo italiano firma l’armistizio e si impegna a non combattere più insieme ai Tedeschi e contro gli Alleati.   La mattina seguente la famiglia reale dei Savoia  fugge a Brindisi, dove erano arrivati gli  Alleati e lascia l’esercito italiano senza ordini e con i Tedeschi in Italia, che ora erano diventati nostri nemici. Molti soldati  sono uccisi o presi dai Tedeschi, molti fuggono sulle montagne, dove danno inizio alla RESISTENZA che è una lotta per la liberazione dell’Italia dai Tedeschi e dai Fascisti.  Intanto Mussolini è stato liberato dai Tedeschi ed i Fascisti riprendono il potere, formano la Repubblica di Salò,  combattono insieme ai Tedeschi contro gli Alleati e chiamano i giovani a combattere con loro.  Ma molti giovani, che hanno ormai capito che cosa è il Fascismo,  si rifiutano di  combattere con loro e fuggono sulle montagne, dove insieme ai soldati che già ci sono  formano un esercito di liberazione, che alla fine conterà  20.000 uomini . Non è un esercito come gli altri, non ci sono  solo soldati, ma anche operai, contadini,  studenti  e anche donne e ragazzi : sono chiamati  PARTIGIANI. 
La Resistenza non è una guerra come le altre,  non avviene al fronte,  ma sulle montagne e nelle città per mezzo di attentati,  attacchi ai trasporti dei Tedeschi,  bombe sui depositi di munizioni.  I partigiani combattono insieme agli Alleati per  liberare l’Italia dai Tedeschi e dai Fascisti, che  hanno ripreso di nuovo il potere.   Non tutti gli Italiani però combattono per la libertà dell’Italia , ci sono anche degli Italiani che stanno dalla parte dei Fascisti e dei Tedeschi. Così la guerra di liberazione o Resistenza diventa anche una guerra civile, cioè di Italiani contro Italiani.
8.  LA VITTORIA DEGLI ALLEATI
Il 6 Giugno 1944  migliaia di soldati  trasportati da 4000 navi  e protetti da 13.000 aerei  fanno lo SBARCO IN NORMANDIA e in tre mesi, con l’aiuto dei partigiani francesi,  liberano la Francia dai Tedeschi.  Il 25 Aprile 1945,   oggi Festa della Liberazione,  gli Alleati insieme ai partigiani liberano l’Italia e costringono i Tedeschi a ritirarsi. Ormai la Germania è accerchiata  : gli eserciti alleati arrivano dalla Francia, dalla Russia, dall’Italia  e il 7 Maggio 1945  la Germania si arrende.  
9.  LE BOMBE ATOMICHE
Dopo che la Germania si era arresa, i Giapponesi continuano  a resistere. Per sconfiggerli gli Americani decidono di  colpire con la bomba atomica la città di Hiroshima e la città di  Nagasaki in Giappone. Le due bombe distruggono completamente le due città  e ci sono  migliaia e migliaia di morti subito e molti altri più tardi a causa delle radiazioni.  Il 2 Settembre 1945 il Giappone  è costretto ad arrendersi.  Finisce così la Seconda Guerra Mondiale che ha provocato in Europa, Asia, Africa oltre 50 milioni di morti, tra cui 6 milioni di Ebrei nei campi di concentramento.
10.  NASCITA  DELLA  REPUBBLICA  ITALIANA
Dopo la fine della guerra e la caduta del Fascismo, il re d’Italia Vittorio Emanuele III, accusato di aver  permesso di prendere il potere al Fascismo, che ha portato l’Italia in una guerra disastrosa, di essere fuggito dopo l’armistizio e di aver lasciato l’esercito senza ordini,  rinuncia al trono in favore di suo figlio Umberto.  Poiché gli Italiani non hanno più fiducia nella monarchia,  nel 1946 si fa il REFERENDUM ( cioè una votazione) per scegliere tra monarchia e repubblica : il 2 Giugno  ( oggi festa della Repubblica )  vince  la  repubblica  e  nasce così  la  REPUBBLICA   ITALIANA.  ( nel referendum per la prima volta votano anche  le donne )   Il 1° Gennaio 1948  entra in vigore  la  COSTITUZIONE.

 

Fonte: http://www.strarete.it/documenti/lidia/itstoria/2GuerraMond.doc

 

La seconda guerra mondiale

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

 

 

 

 

 

  • La Germania ha iniziato la seconda guerra mondiale invadendo la Polonia il primo settembre 1939.

Dopo pochi giorni la Gran Bretagna e la Francia hanno dichiarato guerra alla Germania.

 

 

Guarda la cartina e cerca la Germania, la Polonia, la Gran Bretagna e la Francia.

 

 

  • All’inizio Hitler vinceva le battaglie con la strategia della guerra lampo, cioè usando l’aviazione e i mezzi corazzati.

 

 


HITLER

 

 

L’AVIAZIONE…

 

 

 

…E I MEZZI CORAZZATI


 

  • I tedeschi in pochi mesi hanno occupato la Polonia occidentale, la Danimarca e la Norvegia, mentre L’Unione sovietica ha occupato la Polonia orientale e la Finlandia.
  • Le truppe tedesche hanno poi invaso la Francia e anche il Belgio, l’Olanda e il Lussemburgo che si erano dichiarati neutrali.
  • Metà Francia era occupata direttamente dai nazisti, mentre nell’altra metà c’era un governo collaborazionista.

 

 

Colora in rosso i Paesi occupati da Hitler.

  • Poi Hitler ha deciso l’invasione dell’Inghilterra usando l’aviazione ma non è riuscito a realizzare il suo obiettivo perché gli inglesi con l’uso del radar riuscivano a vedere gli aerei tedeschi e abbatterli.

            → fallisce così la guerra lampo di Hitler

 

Radar inglese del 1940

 

 

 

LA GUERRA CONTINUA

 

  • Nel giugno del 1940 l’Italia, alleata della Germania e del Giappone, è entrata in guerra dichiarando guerra alla Francia e alla Gran Bretagna ma gli attacchi italiani non andavano molto bene perché l’Italia non era preparata per una guerra moderna.
  • Hitler intanto nel giugno del 1941 inizia l’invasione dell’Unione sovietica perché vuole distruggere il comunismo e sottomettere i popoli slavi. Anche l’Italia ha partecipato all’invasione dell’Unione Sovietica

 

 Una signora russa scappa dopo che la sua città è stata distrutta

  • Intanto in Europa i territori occupati da Hitler venivano sfruttati e le popolazioni subivano molte oppressioni; le persone non erano libere e gli ebrei e gli zingari venivano uccisi nei campi di sterminio.

 

Anna Frank: questa ragazzina ebrea è morta in un campo di sterminio. Ha scritto un bellissimo diario.

 

Il campo di concentramento di Auschwitz

  • Nel dicembre del 1941 anche gli Stati Uniti hanno deciso di entrare in guerra con gli Alleati (Francia e Gran Bretagna), dopo che gli aerei giapponesi avevano distrutto le navi americane a Pearl Harbor  nell’oceano Pacifico.

 

Una nave americana distrutta dai giapponesi

 

 

  • Dalla metà del 1942 le potenze dell’Asse (Germania, Italia e Giappone) hanno perso tante battaglie.
  • Sul fronte russo inizia la ritirata dei tedeschi e degli italiani.
  • Sul fronte del Pacifico gli americani vincono tante battaglie e controllano tutto l’Oceano Pacifico.
  • Anche sul fronte africano gli Alleati cacciano gli italo-tedeschi dall’Africa e stipulano la Carta atlantica, un importante documento che dichiara la guerra contro il nazi-fascismo (anche la Russia firma il documento).

 

Guarda in quanti posti c’era la guerra

 

 

  • In quel periodo in Europa nascono varie organizzazioni di resistenza impegnate in azioni di sabotaggio e guerriglia.

 

 

 

Un gruppo di partigiani italiani

 

 

 

 

  • Il 6 agosto 1945 gli americani lanciano in Giappone la bomba atomica.

Dopo pochi giorni anche il Giappone si arrende.

 

 

La bomba atomica su Hiroshima

 

Gli Alleati hanno vinto la guerra.

In tutto il mondo

ci sono stati 55 milioni di morti.

 

 

 

DOMANDE

 I primi mesi della seconda guerra mondiale:
LA GUERRA LAMPO

 

  • Chi inizia la seconda guerra mondiale?
  • Come reagiscono gli altri stati europei all’invasione della Polonia?
  • Quali paesi riesce ad occupare Hitler?
  • Perché Hitler riesce ad occupare tutti questi paesi?
  • Cosa succede quando Hitler cerca di occupare la Francia e la Gran Bretagna?
  • Perché la guerra lampo fallisce?

 

RISPOSTE

 

  • La Germania inizia la seconda guerra mondiale nel 1939, invadendo la Polonia.
  • Pochi giorni dopo Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania.
  • I tedeschi in pochi mesi occupano la Polonia occidentale, la Danimarca, la Norvegia, il Belgio, l’Olanda e il Lussemburgo.
  • Hitler riesce ad occupare tutti questi paesi perché aveva mezzi forti e moderni (aviazione e  mezzi corazzati).
  • Hitler riesce ad occupare la Francia passando dal Belgio e riesce ad occupare solo una parte della Francia, la Francia del Nord (=settentrionale).

     In Gran Bretagna Hitler non riesce ad entrare.
6. La guerra lampo di Hitler fallisce perché gli   inglesi con il radar riuscivano a fermare gli attacchi tedeschi.

 

DOMANDE

 

LA GUERRA CONTINUA

 

  • L’Italia entra in guerra? Quando? Alleandosi con   chi?
  • Perché gli attacchi italiani non sono molto efficaci?
  • Cosa decide di fare Hitler nel 1941?
  • Come è l’occupazione tedesca nei paesi occupati?
  • Cosa succede a milioni di ebrei e molte altre persone?
  • Cosa fanno gli USA nel 1941? In seguito a quale avvenimento?
  • A partire dal 1942, cosa accade sui vari fronti della guerra?
  • Cosa fanno gli americani in Giappone?
  • Chi vince la guerra?

 

 

RISPOSTE

 

 

  • Si, l’Italia entra in guerra nel giugno 1940 e si  allea con i tedeschi e i giapponesi.
  • Gli attacchi italiani non sono molto efficaci perché l’Italia non era pronta a una guerra moderna.
  • Nel 1941 Hitler decide di invadere l’Unione sovietica; anche gli italiani vanno in Unione Sovietica.
  • L’occupazione tedesca nei paesi occupati era molto dura:  le persone non erano libere i territori erano sfruttati.
  • Milioni di ebrei e di zingari sono stati uccisi nei campi di sterminio.
  • Nel 1941 gli USA decidono di entrare in guerra con gli Alleati dopo che gli aerei giapponesi avevano  distrutto le navi americane a Pearl Harbor.
  • A partire dal 1942 sui vari fronti della guerra gli Alleati vincono e le Potenze dell’Asse perdono.
  • Il 6 agosto 1945 gli americani lanciano in Giappone la bomba atomica.
  • Gli Alleati vincono la guerra.

Fonte: http://www.ivanoturco.it/documents/La%20Seconda%20Guerra%20Mondiale%20riassunto%20e%20verifica.doc

 

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