Anni del centrismo

 

 

 

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Anni del centrismo

 

Gli anni del centrismo

Dal 1948 al 1953 ci furono i primi 5 anni della legislatura repubblicana, il periodo di massimo potere della Democrazia cristiana, sempre con a capo De Gasperi.

Essa puntò sull’alleanza con i partiti laici minori; appoggiò come Presidente della Repubblica Luigi Einaudi; associò ai suoi governi rappresentanti del Pli, del Pri e Psdi→ formula del centrismo: Dc molto forte al centro dello schieramento politico; moderata dose di riformismo che conservasse il consenso delle masse popolari.

1950: riforma agraria→ l’obiettivo è quello di rafforzare il ceto dei contadini indipendenti, guidato dalla Dc attraverso la Confederazione dei coltivatori diretti (Coldiretti); non riesce però a contenere il fenomeno della migrazione dalle campagne.

Agosto 1950: legge che istituisce la Cassaper il Mezzogiorno, un ente pubblicoper promuovere lo sviluppo del Sud attraverso il finanziamento statale e il credito agevolato.

La destra avversò queste riforme dei governi centristi, ed anche le sinistre continuarono una dura opposizione, ancheper lo stato di disagio in cui si trovavano le classi lavoratrici a causa della disoccupazione e dei bassi salari.

I partiti di sinistra e la Cgil organizzarono scioperi e manifestazioni; il governo rispose intensificando i mezzi repressivi: furono creati dei reparti celeri, comunisti e socialisti vennero discriminati.

I militanti di sinistra si schierarono soprattutto contro il ministro degli Interni Mario Scelba, in carica dal ’47 al ’55, a causa della sua politica illiberale e repressiva.

Marzo 1953: Il governo centrista cerca di tutelarsi cercando di modificare i meccanismi elettorali in senso maggioritario, assegnando il 65% dei seggi alla Camera al gruppo di partiti alleati che otteneva almeno la metà più uno dei voti; questa legge elettorale viene soprannominata legge truffa.

Giugno 1953: la coalizione di governo viene sconfitta.

Cominciò così una lunga fase di transizione e di nuovi equilibri politici.

Il paese cominciò a modernizzarsi e ci fu una ripresa economica, con l’aumento dei legami con l’Europa più avanzata.

1955: piano Vanoni→ piano di programmazione economica presentato in Parlamento dal ministro del Bilancio Vanoni.

Dicembre 1956: viene creato il ministero delle Partecipazioni statali,per coordinare le aziende di Stato.

Aprile 1956: creazione della Corte costituzionale→composta da magistrati e membri nominati dal parlamento e dal presidente della Repubblica, aveva la funzione di adeguare la vecchia legislazione ai principi costituzionali e di far cadere le norme più anacronistiche.

1953-1958: seconda legislatura repubblicanaAmintore Fanfani diventa segretario della Dc; egli cercò di rafforzare la struttura organizzativa del partito e divincolarlo dai condizionamenti della grande industria privata, collegandolo invece alle emergenti industrie di stato, in particolare all’ Eni di Enrico Mattei.

1955: elezioni presidenziali→ vince Giovanni Gronchi, democristiano di sinistra, sostenuto da una parte della Dc e dai socialisti e comunisti.

Dopo la denuncia dei crimini di Stalin e l’invasione sovietica dell’Ungheria, il Psi avviò una svolta autonomista, distaccandosi in modo definitivo dal modello sovietico, mentre il Pci vi rimase ancora fedele.

1958: elezioni→ il Psi ha un netto progresso. Ci sono le premesse politiche per l’apertura a sinistra e i margini economici per una politica di riforme.

 

Fonte: http://blog.reteluna.it/comunicazionelecce/wp-content/uploads/2009/03/riassunti-storia-contemporanea.doc

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