Frutta in Piemonte

 

 

 

Frutta Piemonte

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Frutta Piemonte

 

 

FRUTTA

 

STAGIONALITA’

FRUTTO

 

RICETTE

Primavera

Fragola

Fragolina profumata di Tortona

 

FRAGOLE DI TORTONA

La fragola di Tortona è un ecotipo locale. Ha forma rotondeggiante e pezzatura di 2-6 g. La superficie è di colore rosso scuro e la polpa, di colore tendente al biancastro leggermente venato di rosso, è caratterizzata da una profumazione intensa con un penetrante aroma moscato. Il sapore è piacevolmente dolce. La zona di produzione comprende la collina e la zona montana del Tortonese in provincia di Alessandria.

Primavera – estate (Aprile – giugno)

Fragola

Fragole di San Raffaele di Cimena

 

FRAGOLE DI SAN RAFFAELE CIMENA

Le Fragole di San Raffaele Cimena sono costituite per lo più da cultivar con frutto di pezzatura grossa e, solo in minima parte, sono presenti fragole di pezzatura piccola, notoriamente denominate "fragole di bosco". Attualmente sono presenti le varietà Cesena, Addie, Moneoye, fino alle più recenti Favette, Dana, Miss, Idea, Gea e Maya. Quest'ultima costituisce la varietà più interessante: una cultivar precoce dal frutto di forma conico-allungata regolare, di colore rosso brillante e buona consistenza della polpa, con piante di media vigoria e di elevata produttività. L'area di produzione si concentra nella fertile pianura di San Raffaele Cimena in provincia di Torino, denominata "La Piana".

Primavera – estate (Aprile – giugno)

Fragola

Fragolina di San Mauro Torinese

 

FRAGOLINA DI SAN MAURO TORINESE

La Fragolina di S. Mauro è una delle molteplici varietà che appartengono alla specie Fragaria Vesca L., pianta erbacea vivace della famiglia delle Rosacee.
La cultivar presenta frutti di colore rosso vivo a maturazione ed un diametro di 1-1,5 cm. La polpa ha una consistenza carnosa. Il frutto è profumato ed ha un sapore dolce e delicato. La zona di produzione comprende i comuni della collina torinese.

Primavera – estate- fine autunno (Aprile – fine ottobre)

Fragola

Fragolina di Cuneo

 

FRAGOLE DELLE VALLI CUNEESI

Le Fragole delle Valli Cuneesi sono di forma tronco-conica o conico - allungata e presentano una pezzatura medio - grande; hanno una colorazione rosso-aranciata brillante ed un elevato tenore zuccherino associato ad una gradevole acidità dei succhi. Gli alti livelli qualitativi sono la diretta conseguenza di una felice combinazione di fattori naturali e di scelte attente dei coltivatori cuneesi.  La zona di produzione comprende tutti i comuni della provincia di Cuneo.

Estate (luglio)

Albicocca

Albicocca tonda di Castigliole di Saluzzo

 

ALBICOCCA TONDA DI COSTIGLIOLE

L'Albicocca Tonda di Costigliole è di forma tondeggiante a e di pezzatura media. La buccia è di colore giallo-aranciato con marezzature rossastre. La polpa è di colore giallo-aranciato, soda, dolce e dall'aroma intenso, molto succosa. L'albero è vigoroso, di portamento aperto. La maturazione è a scalare. La zona di coltivazione si estende dal comune di Busca fino al comune di Saluzzo in provincia di Cuneo ad un' altitudine di 400 / 500 m s.l.m.

Estate (giugno-luglio)

Amarena

Amarena di Trofarello

Amarena di Moncalieri

 

AMARENA DI TROFARELLO

Le Amarene di Trofarello sono frutti freschi della specie Prunus Cerasus L., a polpa acidula tenera e trasparente; in italiano sono chiamate amarene e, in piemontese, "griote". Nell'areale considerato sono per lo più diffuse vecchie varietà affermatisi localmente. Tra queste, la più presente è Marisa o Amarena Barbero: una cultivar di ciliegio acido con caratteri intermedi tra l'amarena e la ciliegia dolce, con picciolo lungo e frutto più grosso della amarena. Ha scarsa consistenza, colore scuro, sapore dolce-acidulo ed un lieve retrogusto amarognolo. La raccolta si protrae fino a metà luglio. La zona di produzione è limitata ai comuni di Trofarello e Moncalieri in provincia di Torino.

Estate (maggio)

Ciliegia

Ciliegia di Rivarone (Alessandria)

 

CILIEGIA PRECOCE DI RIVARONE

Il prodotto è una ciliegia tenerina, a maturazione precoce (mediamente intorno al 15 maggio), con frutti medio grandi a forma di sfera e colore rosso scuro sia della buccia sia della polpa. Ha una consistenza tenera, mediamente resistente alle manipolazioni, e presenta un sapore buono e delicato.  L'area di produzione comprende il comune di Rivarone, con limitati sconfinamenti nei territori di Montecastello e Bassignana, in provincia di Alesandria.

 

Estate (giugno)

Ciliegia

Ciliegia bella di Garbagna (Alessandria)

Ciliegia precoce di rivarone

CILIEGIA BELLA DI GARBAGNA

La Bella di Garbagna è una varietà autoctona. Il frutto ha una forma rotondeggiante ed una pezzatura medio-grande. La buccia è di colore rosso scuro brillante. La polpa ha una consistenza molto soda e croccante. Il sapore è dolce e persistente. La zona di produzione comprende Garbagna e tutti i comuni della Val Curone in provincia di Alessandria.

Estate (maggio-giugno)

Ciliegia

Ciliegie di Pecetto Torinese

CILIEGIE DI PECETTO

Le Ciliegie di Pecetto sono frutti freschi delle specie:·Prunus avium var. Juliana, a polpa tenera, in italiano ciliegie propriamente dette, in piemontese cirese o cerese e Prunus avium var. Duracina, a polpa consistente, in italiano duroni, in piemontese graffion.Si sono affermate, negli anni, varietà caratteristiche per il sapore, il colore o la resistenza allo spacco. Le principali di esse sono:Vittona, Galuciu, Galucia
Graffione di Pecetto o Grafiun d'la Spirit o Graffione Bianco, Vigevano e Vittona della spiga. La zona di produzione comprende Pecetto Torinese ed i comuni limitrofi in provincia di Torino.

Estate (giugno – settembre)

Pesca

Pesche del Piemonte (Cuneo, , Volpedo)

PESCHE DEL CUNEESE

Le pesche possono avere la buccia glabra o ricoperta da una sottile peluria; la polpa è succolenta, più o meno aderente al nocciolo a seconda delle varietà. Ha forma globosa, subglobosa o allungata.
Le varietà coltivate si distinguono schematicamente in cinque grandi categorie: a polpa gialla, che raggruppano tutte le varietà di pesca a polpa gialla e le Nettarine, che comprendono le varietà conosciute come "pesche noci"; a polpa bianca, le Nettarine a polpa bianca e le Per cocche. Il pesco è molto diffuso nella provincia di Cuneo, specialmente nella fascia di terreni compresi tra il Saluzzese e la città di Cuneo. Si riscontrano, altresì, impianti nella zona dell'albese.

 

PESCHE DI VOLPEDO

Nell'areale di produzione, per coprire tutto l'arco produttivo della stagione, sono messe a coltura numerose varietà con epoche di maturazione progressive. Le cultivar prescelte sono riconducibili alle cultivar appartenenti a due diverse categorie: Pesche a polpa gialla, che sono decisamente più diffuse, e Pesche a polpa bianca. I frutti sono profumati e molto serbevoli e dall'aspetto attraente per la loro forte colorazione. Le Pesche di Volpedo sono prodotte a Volpedo, a Monleale e nei comuni limitrofi in provincia di Alessandria.

Estate (luglio – agosto)

Pesca

Bella pesca di Borgo d’Ale

PESCHE DI BORGO D'ALE

Nell'areale considerato sono coltivate numerose varietà, quali la Bella di Borgo d'Ale, una varietà autoctona di pesca bianca ed inconfondibile per i suoi aromi, e le cultivar Cervetto, Maria Bianca e Rosa del West, pesche a polpa bianca particolarmente aromatiche. Sono presenti, inoltre, numerose cultivar appartenenti alle Nettarine a polpa gialla. L'area è prevalentemente quella dei comuni di Borgo d'Ale e Maglione e di alcuni comuni limitrofi, quali Alice Castello, Cigliano, Moncrivello in provincia di Vercelli, Cossano Canavese, in provincia di Torino e Viverone in provincia di Biella.

Estate (luglio – agosto)

Pesca

Pesche autoctone di Bandissero Torinese

PESCHE DI BALDISSERO

Le Pesche di Baldissero sono ottenute da selezioni locali. Esse sono, in parte, indicate con il nome generico di "pesche di vigna" e, in parte, derivano da innesti introdotti a Baldissero in anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale.
Fra le "Pesche di Vigna" sono ancora oggi presenti le seguenti cultivar: Pesche Selvatiche, Pesca del Vino, Piccola Pesca o Persi Limun Servaj, Limunin e pesche selvatiche
Fra le "Pesche Innestate", le principali sono: Fior di Maggio, San Giovanni, Golden, Vitu. Sono diffuse anche alcune cultivar più produttive: Elberta, Morettini 1, Morettini 1/14, Hale La zona di produzione comprende Baldissero Torinese ed i comuni limitrofi in provincia di Torino.

Estate (luglio – agosto)

Pesca

Pesche di Canale

PESCHE DI CANALE

Le varietà locali di Pesche di Canale presentano frutti di modesta pezzatura. La buccia è spessa, molto tomentosa e scarsamente colorata; la polpa, spiccagnola e soda, è generalmente bianca con frequenti venature di rosso e presenta un intenso aroma amarognolo.
Nel corso del tempo, sono state selezionate e diffuse numerose cultivar, con caratteristiche organolettiche superiori, quali: S. Anna, S. Michele, Beica Bin (in italiano, guarda bene), Prete, Giallo del Poret, Badoglio, Begnin, Botto, Lenin, Repubblica, Tabalet. Tradizionalmente le Pesche di Canale sono coltivate sia a Canale sia nelle zone limitrofe del Roero in provincia di Cuneo.

Estate (giugno – agosto)

Susina

Susina della collina torinese

SUSINE DELLA COLLINA TORINESE

Vi sono trenta varietà locali di susino. Tra queste meritano di essere citate: San Luigi, San Giovanni, Saluzzo, Santa Rosa, Ramassin dla Nebbia, Settembrina Tonda, Settembrina Ovale. Altre varietà sono: Bertola, Spagna, Gaiotti, Sant'Anna, Ramassin d'Agosto, Aprà, Bernarda, Frignone, Uova di tacchino, Rosa, Maribulan, Ramassin Bianca, Del Col Viola, Maddalena. La zona di produzione comprende i comuni della collina torinese (territori a destra del Po) e del Chierese in provincia di Torino.

Estate (luglio)

Susina

Susina Santa Clara del  Saluzzese

SUSINA S. CLARA DEL SALUZZESE

La S. Clara - nota anche con il nome di Stanley - è un'antica varietà di susino ottenuta nel 1913 negli USA. Fa parte del gruppo dei susini europei (Prunus domestica L.): sono circa un centinaio e vantano una storia ottocentesca. È una varietà rustica e dotata di buona adattabilità a terreni e condizioni difficili; è diffusa in tutto il Saluzzese, dove si spinge anche a altitudini piuttosto elevate.Entrando in vegetazione più tardi rispetto alle altre drupacee, si difende meglio dalle gelate primaverili tardive. Anche per quanto riguarda le esigenze pedologiche questa specie, pur prediligendo i terreni sciolti e profondi e le posizioni soleggiate, dove si sviluppa bene la coltura industriale, si adatta ad una ampia varietà di situazioni sia in collina che in pianura. La coltivazione è estesa su tutti i comuni dell'areale frutticolo saluzzese, in provincia di Cuneo.

Estate (luglio – agosto)

Susina

Ramassin del Saluzzese

Ramassin del Monviso Val Bronda

RAMASSIN (SUSINO DAMASCHINO) DEL SALUZZESE

Il Ramassin del Saluzzese è la varietà di susino tipica del Cuneese. Il ramassin è una susina di piccole dimensioni, ciascun frutto pesa circa 10 g e solo in rari casi supera i 15, ha forma ovale e colore variabile dal giallo ambrato al blu fino al viola intenso. Uno dei segni particolari del Ramassin del Saluzzese è la caratteristica pruinosità, che ne impreziosisce l'aspetto: la buccia è velata da una sottile pellicola di cera bianca, la pruina, appunto, naturalmente prodotta dalle cellule superficiali dell'epidermide. La polpa del frutto - delicato e poco serbevole - è morbida, dolce e aromatica, ha color giallo tenue e si stacca con facilità dal nocciolo. Giunti a maturazione i ramassin si staccano dal ramo e per questa ragione vengono tradizionalmente raccolti a terra. I frutti maturano a partire dalla seconda decade di luglio fino a fine mese, ma la finestra di raccolta può variare a seconda della fascia altimetrica di coltivazione La zona di produzione comprende il territorio saluzzese di pianura e soprattutto la collina; la zona maggiormente interessata dalla coltura è sicuramente la Valle Bronda in provincia di Cuneo.

Estate – autunno (giugno – ottobre)

Piccoli frutti del Piemonte

Fragolina di bosco, lampone, mirtillo, ribes, mora, uva spina)

PICCOLI FRUTTI DELLA PROVINCIA DI TORINO

I Piccoli Frutti della provincia di Torino sono riconducibili a sei cultivar diverse: Fragolina di Bosco, Lampone, Mirtillo, Ribes, Rovo ed Uva Spina. La zona di produzione comprende le aree montane, pedemontane e collinari di numerosi comuni della provincia di Torino.

 

PICCOLI FRUTTI DELLE VALLI CUNEESI

I Piccoli Frutti di Cuneo sono riconducibili a sei cultivar diverse: Lampone, Ribes, Mirtillo, Rovo, Uva Spina, Fragolina di Bosco.
Gli alti livelli qualitativi dei Piccoli Frutti di Cuneo sono dovuti alla combinazione di fattori naturali e di scelte degli agricoltori. L'adozione della coltivazione esclusivamente "su suolo", infatti, consente di sfruttare al meglio le caratteristiche del territorio di produzione, dotato di un livello ideale di acidità naturale e di una buona presenza di elementi fertilizzanti. La zona di produzione dei frutti di bosco comprende tutti i comuni della provincia di Cuneo.

Estate – autunno (agosto – ottobre)

Mela

Mela golden di Cuneo

MELA GOLDEN DI CUNEO

Le caratteristiche fondamentali sono la consistenza, la croccantezza e la succosità della polpa abbinate ad un giusto equilibrio di dolcezza ed acidità. Ha forma allungata, colore giallo-oro, sfaccettatura rosata - aranciata e limitata o assenza di rugginosità. Può subire con ottimi risultati conservazioni anche prolungate. La zona di produzione comprende il territorio della provincia di Cuneo.

Fine estate – Autunno (terza decade di settembre)

Mela

Mela Carla della Val Borbera

Mela renetta grigia di Torriana

MELA CARLA DELLA VAL BORBERA

La Mela Carla è una mela di medie dimensioni caratteristica della media e alta Val Borbera.
I frutti hanno una pezzatura medio piccola, la buccia è liscia e di colore giallo verde con sovra colore rosso aranciato. La polpa è fondente, bianca, di tessitura fine e di sapore dolce. La zona di produzione comprende i comuni di: Albera Ligure, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Grondona, Mongiardino Ligure, Roccaforte Ligure e Rocchetta Ligure in provincia di Alessandria

 

MELA RENETTA GRIGIA DI TORRIANA

La Renetta Grigia di Torriana prende il nome dalla caratteristica della sua buccia, totalmente rugginosa, e dalla omonima località di Barge, dove viene coltivata. La Renetta Grigia di Torriana ha pezzatura media, forma tronco conica, un profilo trasversale circolare. Ha un peduncolo corto e medio basso ed una buccia ruvida e rugginosa. La polpa del frutto ha tessitura grossolana, sapore dolce acidulo e colore bianco-crema.La zona di coltivazione comprende la frazione S. Martino di Barge - località Torriana - il comune di Barge, di Bagnolo in provincia di Cuneo e di Cavour in provincia di Torino.

Fine estate – Autunno (seconda e terza decade di settembre)

Mela

Mela gialla del Piemonte (San Marzano Oliveto (At) – val Curone (Al) – Cavour (To))

Mele autoctone del biellese

Mele della Val Bronda

Mele rosse delle Valli Cuneesi

 

Mele autoctone del Piemonte (Biellese, Valsessera, Monferrato, Valle Grana, Valsesia, Val Sangone, Valle di Susa, Valle di Lanzo)

MELA DI SAN MARZANO OLIVETO

La mela di San Marzano, grazie alle peculiari caratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione, ha eccellenti qualità organolettiche che ne esaltano, in particolare, i profumi, ed hanno un giusto equilibrio tra acidi e zuccheri assicurando anche una buona conservabilità del prodotto. Ha buona pezzatura, alto valore biologico e particolare croccantezza.  La zona di produzione comprende il comune di San Marzano Oliveto, Mosca, Calamandrana e Nizza Monferrato in provincia di Asti.

 

MELE AUTOCTONE DEL BIELLESE

Le mele a larga diffusione nel biellese sono:
Pum d'la biula: la buccia è liscia, sottile, di colore rosso vivo. La polpa è di colore bianco-verdastra, succosa, soda e croccante, sapore gradevolmente acidulo e poco profumata;
Dosc piàt: la buccia è liscia piuttosto coriacea. La polpa è bianca, soda, lievemente succosa, sapore dolciastro e leggermente profumata. Il retrogusto ricorda le spezie; Piatlin (Piatarlini in alcune zone della Serra): la buccia, di colore rugginoso tra il verdastro ed il bronzato, è rugosa, grinzosa, bitorzoluta ed è particolarmente sottile. La polpa, leggermente profumata, è croccante, succosa e lievemente acidula, aromatica ed ha un gusto spiccato tra nocciola e mandorla;
Rigadin Piantassùn: la buccia, untuosa al tatto, è di colore giallo intenso striata di rosso violaceo, è abbastanza spessa e mediamente coriacea. La polpa, intensamente profumata, è soda, succosa e acidula. Ha un colore bianco puro;
Tra le mele di origine biellese a media diffusione vi sono:
Pum d'aràm: la buccia, lievemente cerosa su un lato è liscia, sottile e rugosa. La polpa, gradevolmente dolce verso la buccia e piacevolmente acidula verso l'interno, è croccante e succosa;
Dosc dur: la buccia è liscia, cerosa, spessa ed amarognola. La polpa è sodo - compatta, abbastanza asciutta e dolce ma con poco gusto e profumo;
Partùs: la polpa è croccante, succosa, acidula ed ha un colore da bianco-verdastro a bianco-crema. La lunga conservabilità è la caratteristica più apprezzata;
Ruzg-nént o rizgiulént: la buccia è rugosa, lievemente bitorzoluta, rugginosa uniforme e mediamente sottile. La polpa, di sapore gradevolmente acidulo ed aromatico, è croccante, succosa e di colore bianco-crema.La zona di coltivazione corrisponde, a seconda della varietà, alle diverse zone del biellese.

 

MELE DEL MONFERRATO

Varietà locali di mele ancora coltivate e commercializzate nel Basso Monferrato:
Canditin-a: i frutti sono grossi, di forma arrotondata, di colore rosso sfumato. La polpa bianca è leggermente asprigna e molto succosa. Si ipotizza che il nome di questa varietà sia derivato da Candida, nome della proprietaria di una vigna contenente un melo selvatico.
Ciucarin-a: ha forma allungata e colore giallo sfumato rosso. La polpa è croccante e dolce. I semi, al momento della maturazione, si staccano dal loro alveolo e producono un suono caratteristico, percepibile con lo scuotimento della mela.
Pom Marcoun: la forma è arrotondata, il colore rosso verde, la polpa è croccante, dolce e aromatica. Può essere conservata fino a marzo se mantenuta in ambienti freschi.
Ruscai-o: ha forma arrotondata leggermente appiattita, il colore verde giallo sfumato di rosso e la polpa croccante non esageratamente dolce. Si distingue anche per l'ottima conservabilità. La coltivazione delle cultivar di melo del Basso Monferrato avviene da Cavagnolo in provincia di Torino ad Asti. Comprende anche Moncalvo, Odalengo Piccolo, Vignale e Casale Monferrato in provincia di Alessandria.

 

MELE DELLA VAL CURONE

Caratteristica della Mele della Val Curone è la coltivazione senza irrigazione nella fascia
collinare e pedemontana.
Nella zona, si è avuto, in questi ultimi anni, l'aggiornamento varietale e, quindi, anche economico dei frutteti, con il conseguente aumento del numero di ettari coltivati a meleti. La zona di produzione comprende la zona collinare e montana della Val Curone in provincia di Alessandria.

 

MELE DELLA VAL SANGONE

Le principali caratteristiche delle varietà locali di mele ancora coltivate e commercializzate nell'areale di Giaveno: Magnana: i frutti hanno una pezzatura piccola, la buccia è liscia, di colore rosso/giallo e la polpa ha sapore acidulo;
Cantin: i frutti hanno una pezzatura piccola, la buccia è rugosa, di colore rosso screziato mentre la polpa è caratterizzata da un sapore acidulo;
Ronzè: mela di colore rosso amaranto, di pezzatura media; la buccia è liscia e setosa mentre la polpa è farinosa, sugosa ed ha un sapore delicato e dolce;
Prun: le caratteristiche di questa mela sono la buccia sottile e setosa e di colore giallo/rosso; la pezzatura è piccola; il sapore è acidulo;
Domenici: mela di pezzatura grande e di colore giallo con striature rosse. La buccia è liscia;
Morella: i frutti sono di pezzatura grande; la buccia è setosa e liscia, mentre la polpa
tenera ha un sapore acidulo. La coltivazione delle cultivar del melo erano, un tempo, tipiche della Alta Val Sangone ma, oggigiorno, sono coltivate solo più a Giaveno.

 

MELE DELLA VALLE BRONDA

Le principali varietà di mela che vengono coltivati in Valle Bronda sono:
Golden e Red Delicious: hanno frutto dolce e succoso, con polpa croccante di color bianco, esente da rugginosità ed untuosità. Nel tipo Red il colore è rosso brillante e in quello Golden è giallo dorato con sfaccettature rossastre.
Gala: frutto di maturazione estiva, molto profumata e dall'ottimo sapore.
Renetta del Canada: dal sapore un po' acidulo, è particolarmente indicata per coloro che hanno problemi diabetici. Ha forma un po' appiattita e una pezzatura medio-grossa.
Altre varietà in via di espansione sono la Fuji, di tardiva maturazione, dal sapore ottimo e di buona conservazione e la Jona Gold, l' El Star e la Jubilè.La zona di produzione comprende la Valle Bronda in particolare i comuni di Castellar, Pagno e Brondello in provincia di Cuneo.

 

MELE DELLA VALLE DI SUSA

In Valle di Susa esiste un patrimonio ingente di vecchie varietà di mele:
Carpendù: la produttività è scarsa. I frutti hanno forma tronco conica e sono di pezzatura medio-grossa. La buccia è liscia con rugginosità abbondante; il colore di fondo è giallo-verde talvolta con un leggero sopraccolore aranciato. La polpa è di colore giallo crema, di tessitura mediamente fine, croccante e di sapore dolce-acidulo.
Dolce di Chiomonte: la produttività è media. I frutti sono di media pezzatura, di forma tronco conica. Il colore della buccia è verde con sovra colore rosso brillante. La polpa si presenta di tessitura fine, croccante e succosa, di colore giallo crema e sapore dolce-acidulo.
Giachetta: la produttività è media. I frutti sono simmetrici, di forma appiattita, con pezzatura medio-piccola. Presentano colore di fondo verde, sopraccolore aranciato poco esteso e una rugginosità mediamente diffusa. La polpa è di tessitura fine, di colore giallo crema, croccante, succosa e di sapore dolce-acidulo.
Rosso di Mafiotto: la produttività è piuttosto limitata. I frutti sono di pezzatura medio-piccola e forma ellissoidale. La buccia è liscia, di colore rosso brillante uniforme. La polpa è bianca, fondente e di sapore dolce.
Rusnenta Col di Mosso: i frutti sono di piccola pezzatura, appiattiti, simmetrici; la buccia è ruvida, di colore giallo verde e sovra colore aranciato o rosso a seconda delle annate, con rugginosità estesa. La polpa è di colore bianco, tendente al farinoso, di tessitura fine e sapore dolce-acidulo.
Susina: i frutti sono medio-piccoli, di forma appiattita, simmetrici. La buccia è liscia e cerosa con colore di fondo verde e sovra colore rosso brillante, la polpa è di colore bianco consistente e leggermente croccante, a tessitura fine e sapore dolce.
Altre mele risultano ancora coltivate quali: Losa, Magnana, Rus da po', Cantin, Bella di bosco.La coltivazione è diffusa in tutti i comuni della media e bassa valle di Susa in provincia di Torino, nella fascia tra i 400 e i 900 metri, con specifico riguardo alla varietà.

 

MELE DELLA VALLE GRANA

Le cultivar locali ancora oggi coltivate nella Valle Grana sono le seguenti:
Renetta Grigia Champagne: frutto grosso di colore verde, buccia liscia, rugginosità 25-50%, polpa bianco verde, fine, croccante di sapore dolce acidulo;
Grigia di Torriana: frutto verde, medio con buccia ruvida, rugginosità fino al 100%; polpa bianco crema, fondente di sapore dolce acidulo;
Buras: raccolta medio precoce (seconda decade di settembre), frutti di pezzatura media, giallo verde, buccia lievemente ruvida, rugginosità fino al 100%, polpa bianco verde, grossolana, croccante di sapore dolce acidulo;
Bella di Bosco: raccolta tardiva (seconda decade di ottobre); frutti di pezzatura grossa, giallo verde, rugginosità assente, polpa bianca con tessitura fine e croccante;
Carla: raccolta medio precoce (seconda-terza decade di settembre); elevata produttività; frutto medio piccolo, giallo verde di fondo con sovra colore rosso aranciato, buccia liscia, polpa bianca fondente, dolce;
Contessa: raccolta medio precoce (seconda-terza decade di settembre); frutto grosso liscio, rugginosa, giallo verde con sovra colore rosso sfumato, polpa bianca, croccante e dolce;
Gamba Fina: raccolta medio precoce, frutto medio piccolo liscio, rugginoso, colore di fondo giallo verde sopra colore rosso vinoso, polpa bianca, fondente e dolce.
Si stanno affermando, negli ultimi anni, varietà come la Florina, Golden Rush, Golden Lasa, Golden Orange non prettamente locali, ma interessanti poiché resistenti alla ticchiolatura.La zona di produzione comprende tutti i comuni della Valle Grana in provincia di Cuneo.

 

MELE DELLA VALSESIA

Si è verificato l'abbandono di numerosi ettari di meleti perché non vi è stato, come in altri luoghi, l'aggiornamento varietale e, quindi, anche economico dei frutteti. Per questo motivo si sono mantenute, sia pur in piccole quantità, quasi tutte le vecchie varietà di mele più o meno pregiate.
Sulle numerose varietà (Vitorio, Carla, Carpandù, Sunaja, Vinà, Bela d'macc, Giuda, ecc.) sono in corso studi ed approfondimenti genetici, oltre alla realizzazione di un frutteto collezione.  La zona di produzione comprende tutti i comuni della Valsesia in provincia di Vercelli.

 

MELE DELLA VALSESSERA

Le vecchie varietà di mele rimaste sono in parte tradizionali del territorio piemontese ed in parte autoctone.
Tra le numerose varietà ancora presenti nel territorio vi sono:
Gran Alesander: il frutto è molto bello, grande appiattito, a buccia prevalentemente rosso vivo lucido e giallo nella parte inferiore, a coste. La polpa è leggera, succosa, saporita. Prende il nome dallo zar russo, in quanto si ritiene sia stata importata dalla Russia nel 1800.
Presec: piccola mela tonda, con peduncolo fine, buccia verde vivo liscia con guancia rosa acceso; pasta bianca succosa, soda e dolce;
Limunin: mela molto apprezzata e diffusa localmente .Ha forma simile a quella di un limone. Buccia completamente gialla. Polpa molto dolce e tenera. E' sinonimo del Pum Purtigal Valsesiana ovvero del Belfiore giallo;
Sunaja: mela autunnale dalla forma allungata inconfondibile; buccia a fondo verde striato di rosso; polpa tendente al farinoso, ma abbastanza succosa e sfumata di rosso in prossimità della buccia. Prende il nome dalla particolarità dei semi che suonano scuotendo il frutto a maturazione raggiunta;
Sciarle: mela a forma conica di dimensioni medio piccole. La buccia verde brillante prima e gialla a piena maturazione è liscia e spessa. La polpa è soda, succosa, dolce con un gradevole retrogusto di frutta secca;
Gerb: nome che prende in Valsessera il Bell 'd Magg, cultivar valsesiana. Mela molto apprezzata per la fioritura tardiva da cui prende il nome. Frutto medio grande, tondo, a buccia verde brillante con caratteristica rugginosità. Polpa granulosa, come di renetta, ma meno dolce;
Cumian-a: mela molto apprezzata in zona per la grande capacità di conservazione: può essere consumata fino alla tarda primavera e oltre. Tipica del paese di Guardabosone è però diffusa in tutta la valle. Forma conica allungata, buccia a fondo giallo in maggioranza striata di rosso scuro. Polpa molto soda e croccante di scarso sapore appena raccolta, ma decisamente apprezzabile con l'avanzare della stagione;
Bela Giusepina: mela di buona pezzatura dall'aspetto molto invitante: tondo piatta dai bei colori vermigli accesi su fondo giallo, molto simile ad una renetta rossa anche nella polpa a grana un po' pastosa, pezzatura medio grande. Molto saporita;
Piatlin: la più tipica delle ruggini locali per il suo aspetto molto piatto (da cui il nome). Buccia completamente ruggine, scagliosa e rilevata di piccole protuberanze. Ottimo frutto da tavola a pasta densa e saporita dolce, e gradevolmente acidula con retrogusto di nocciole tostate;
Mutuneta: graziosa piccola mela,probabilmente un semenzale locale, che prende le origini dal paese di Sostegno. Di forma conica, rugginosa nella parte superiore, buccia verde con guancia rosa vivo. Molto saporita, dolce e gradevolmente acidula;
Giarun: frutto diffuso nella zona di Guardabosone. Ha dimensione medio piccola, buccia a fondo verde striata di rosso sulla maggior parte della superficie. Dolce, leggermente acidula a polpa bianca durissima;
Bel d'Anmerica: mela diffusa sia in Valsessera che in Valsesia un tempo molto apprezzata per la serbevolezza e per il caratteristico aroma della polpa che raggiunge solo tardivamente,a gennaio. Di aspetto gradevole, a buccia quasi bianca con guancia rosa acceso; polpa soda e saporita, tonda e di pezzatura media. Alcune varietà di mele, come Gran Alesander, Limunin e Gerbi sono presenti su tutto il territorio Valsesserino, mentre altre si possono ancora trovare a Sostegno, Coggiola , Guardabosone in provincia di Biella.

 

MELE DELLE VALLI DI LANZO

Le principali varietà locali ancora coltivate e commercializzate nelle Valli di Lanzo:
Bugin: la maturazione avviene in inverno, già in fruttaio, dopo essere state raccolte a fine ottobre, si conservano fino a inizio estate.Buccia con colore di fondo tendente al giallo, marezzata di rosso, in modo non uniforme; polpa bianca con sfumatura verdastra, profumo dolce, sapore zuccherino leggermente acidulo.
Rigadin: viene chiamata anche Niclot e Michlet a seconda delle zone. I frutti sono di media pezzatura, raccolti alla metà di ottobre, non hanno una lunga conservabilità.
Buccia con colore di fondo giallo striato di rosso; la polpa è bianca, profumata e di sapore
spiccatamente acidulo.
Coronei: i frutti di pezzatura medio grande.La buccia è ruvida, con colore di fondo giallo più o meno marezzato di rosso. La polpa è bianca, poco profumata, di sapore acidulo.
Magnetti Domenico: la buccia è giallo e rosso inteso, la polpa è bianca, profumata con sapore dolce acidulo.
Bianco di Bogno: buccia giallo-verde chiaro e polpa bianca, poco profumata e acidula.
Contessa: ha frutti di grandi dimensioni. La buccia è di colore verde-giallo, macchiata di rosso, e la polpa è bianca e succosa e acidula.
Pum dla lira: la buccia ha un colore verde intenso, sfumata di rosa, mentre la polpa è bianca attraversata da venature verdastre, croccante ed acidula. I frutti si raccolgono a fine settembre e si conservano 15 giorni prima di essere consumati.
Molte altre sono coltivate tra cui:
Losa, con buone caratteristiche organolettiche, Senatore, Composta Vera, Pin dal Vis per la sua polpa intensamente aromatica, Bella del Bosco con polpa succosa, leggermente croccante, Cafasse simile alla Rigadin ma con maturazione più tardiva, Carpendo Brusc, tipica mela acidula. La coltivazione del melo nelle Valli di Lanzo in provincia di Torino comprende essenzialmente i comuni di bassa e media valle.

 

MELE DI CAVOUR

I preziosi terreni alluvionali della zona di Cavour si sono rivelati ideali per lo sviluppo di una fiorente melicoltura che è, ormai, all'avanguardia nella regione.
Nell'areale considerato l'indicazione "Mele di Cavour" designa i frutti appartenenti sia ai gruppi varietali Golden delicious, Starking e Renetta (in particolare la Renetta grigia di Torriana), che hanno trovato nel cavourese condizioni pedoclimatiche ottimali per produrre frutti di elevato livello qualitativo, sia varietà di mele locali, tuttora particolarmente apprezzate dai consumatori.
Le principali varietà di mele locali sono: Bella di Barge (in altri areali è conosciuta anche come Bella di Bosco), Bianc Brusc, Buras, Champagne, Dominici, Fornas, Gamba Fina Lunga (conosciuta anche come Gamba Fina), Gamba Fina Piatta, Gian d'Andrè, Grenoble, Lòsa, Magnana, Piatlin, Rus Tomasin, Sapis e Sconosciuta Benech.Le Mele di Cavour sono prodotte a Cavour e nei comuni limitrofi in provincia di Torino.

 

MELE ROSSE DELLE VALLI CUNEESI

L'indicazione "Mele Rosse delle Valli Cuneesi" designa esclusivamente il frutto delle cultivar appartenenti ai due gruppi varietali Red Delicious e Gala.
Il colore particolarmente intenso delle mele delle Valli Cuneesi è dato dalla particolare irradiazione dei raggi solari cui questo frutto è esposto. Le sostanze responsabili della colorazione delle mele, oltre a contribuire all'aspetto estetico, possiedono anche favorevoli azioni salutistiche. La zona di produzione delle "Mele Rosse delle Valli Cuneesi" comprende il territorio della provincia di Cuneo ed alcuni comuni della provincia di Torino.

 

 

 

 

Fine estate – autunno (agosto – ottobre)

Pera

Pere delle Valli di Lanzo

 

Fine estate – autunno (settembre)

Uva fragola

Uva fragola di Borgo d’Ale

UVA FRAGOLA DI BORGO D'ALE

L'uva fragola è un'uva da tavola. Ha un acino tondo di piccolo-media pezzatura; la buccia è nera e la polpa è rossastra. Possiede un sapore dolce molto aromatico che si avvicina al gusto della fragola o della banana. L'area vocata per la coltura dell'uva fragola coincide col comune di Borgo d'Ale e di alcuni comuni limitrofi, quali Alice Castello, Cigliano, Moncrivello, in provincia di Vercelli e Maglione, in provincia di Torino.

 

Autunno (settembre – ottobre)

Pera

Pere cuneesi

 

Autunno – inverno (settembre – novembre)

Pera

Pera madernassa (Roero e Valle Grana)

PERA MADERNASSA CUNEESE (D'ALBA E DELLA VALLE GRANA)

La pera Madernassa è una cultivar di pero dal seme del "Martin sec".
Il particolare tipo di terreno franco sabbioso, tendente all'argilloso, la dislocazione territoriale (collinare) ed il clima particolarmente caldo, conferiscono a tale varietà un aspetto particolarmente attraente ed un sapore unico. Ha polpa biancastra, croccante, leggermente profumata e di sapore dolce e leggermente tannico; un buon tenore zuccherino; una buccia sottile e dura con fondo verde scuro tendente al giallo con zone più o meno ampie di ruggine o riflessi rossicci, in particolari annate. La pera Madernassa viene coltivata in tutti i comuni della provincia di Cuneo, ma le zone più vocate sono l'Albese e la Valle Grana.

 

PERE DELLE VALLI DI LANZO

Le principali varietà locali ancora coltivate e commercializzate nelle Valli di Lanzo sono:
Ciatin: ha una buccia ruvida con colore di fondo verde giallo; la polpa è bianca, di sapore leggermente acidula.
Brut e bon d'istà: ha una buccia ruvida con colore verde rossiccio; la polpa, di colore crema, è profumata, saporita e gustosa.
Pruss dl'eva: la caratteristica di questa cultivar è di produrre pere acquose; la buccia è di coloreverde con sfumature rosse, la polpa è bianca, succosa, dolce acidula.
Campagna: la buccia è liscia, verde tendente al giallo, la polpa è bianca, succosa e fondente.
Airola maria: ha una buccia giallo paglierino e polpa bianca, fondente, molto succosa, poco dolce.
Molte altre sono coltivate tra le quali ancora: Prusutin 'd la Gioia, Barutello Rino, Brut e Bon d'otogn, Bernagion Busiard, ed altre. La coltivazione comprende, essenzialmente, i comuni di bassa e media valle di Lanzo in provincia di Torino.

 

 

 

 

Autunno – inverno (ottobre – novembre)

Actinidia (kiwi)

Actinidia di cuneo

L'Actinidia di Cuneo, comunemente conosciuta con il nome di kiwi, appartiene principalmente alla varietà Hayward. È una specie dioica, cioè con piante che hanno solo fiori maschili o solo femminili. Il frutto è una bacca di forma ellissoidale di grosse dimensioni; la buccia è sottile e coriacea, presenta un colore verdastro ed è ricoperta da una fine peluria brunastra; la polpa è di colore verde brillante e, al suo interno, sono presenti numerosi semi, di colore nero e di piccole dimensioni, disposti a raggiera intorno al torsolo, di colore bianco.
Si producono nel periodo tra ottobre e novembre. La zona di produzione dell'Actinidia di Cuneo comprende il territorio della provincia di Cuneo. Nella provincia di Cuneo, l'Actinidia è stata introdotta nel 1974, anno in cui furono messe a dimora 1.900 piante principalmente in tre aziende di Verzuolo. Negli anni successivi si diffuse rapidamente negli areali che occupa attualmente.

 

 

 

 

 

 

CAstagna

Castagna Cuneo IGP

Castagna della Val Borbera

Castagne delle Valli di Lanzo

CASTAGNA CUNEO IGP

Le Castagne Cuneo IGP sono i frutti freschi e secchi, ottenuti da fùstaia di castagno da frutto (Castanea sativa) che si distinguono per il sapore dolce e delicato e per la particolare croccantezza dell'epicarpo.
Nella provincia di Cuneo i primi riferimenti al castagno si attestano addirittura verso la fine del XII secolo, così come testimoniato nel carteggio della Certosa di Pesio relativo alle acquisizioni territoriali, in cui si può notare già allora un quinto delle terre coltivabili era rappresentato proprio dal castagno che caratterizzava il paesaggio agrario ed era al centro dell'organizzazione della vita contadina costituendo una delle poche possibilità di commercializzazione della montagna.
Il mercato più significativo, fin dal 1500 era proprio quello di Cuneo tanto da divenire un mercato di fama europea ma anche di altri Paesi, quali gli Stati Uniti e l'Argentina. A dimostrazione della notorietà della Castagna di Cuneo si possono citare anche numerose sagre e convegni organizzati per esaltare le qualità del prodotto, tra le quali la «Fiera fredda di San Dalmazzo», che con i suoi 430 anni di storia rappresenta da sempre il legame indiscutibile esistente tra la zona di origine, la popolazione e la castagna.
I castagneti da cui si ottengono le Castagne Cuneo IGP sono situati a quote non troppo elevate (da 200 a 1000 m s.l.m.) in posizioni soleggiate e riparate dal vento. La zona di produzione della «Castagna Cuneo» I.G.P. comprende circa 110 comuni della provincia di Cuneo. Tutte le operazioni di cernita, calibratura, trattamento, conservazione dei frutti, devono avvenire nella zona di produzione. La zona di produzione della «Castagna Cuneo» I.G.P. comprende circa 110 comuni della provincia di Cuneo. Tutte le operazioni di cernita, calibratura, trattamento, conservazione dei frutti, devono avvenire nella zona di produzione.

 

CASTAGNA DELLA VAL BORBERA

Le principali varietà di castagne innestate e conosciute in loco coi nomi dialettali sono: Tempurja, Serviasca, Russainna. Allo stato fresco presentano una pezzatura medio-piccola. La colorazione esterna varia dal marrone chiaro al bruno scuro, l'epicarpo è di color nocciola e si separa con difficoltà dal seme. La polpa è croccante e dolce.
Sono assai limitate le produzioni di varietà classificabili come marroni.

La zona di produzione comprende alcuni comuni della provincia di Alessandria quali: Albera Ligure, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Grondona, Mongiardino Ligure, Roccaforte Ligure e Rocchetta Ligure.

 

CASTAGNE DELLE VALLI DI LANZO

Nell'areale considerato vi sono vecchie varietà locali di castagneti tra le quali: Tempurive, Spinacorta, Qua, Spinalunga, Viri, Viri Tardivo e Riundette.
Il prodotto rientra commercialmente nella categoria delle castagne poichè non ha produzioni di varietà classificabili come marroni.
Sono castagne di media pezzatura talvolta alcune sono anche piccole. I castagneti sono presenti in una fascia altimetrica tra i 500 e i 900 m coincidente con i comuni di media e bassa valle nella provincia di Torino.

 

Marroni

Marrone della Val Pellice

Marrone della Val Di Susa IGP

MARRONE DELLA VAL PELLICE

Il Marrone si differenzia dalla più comune castagna non solo per la pezzatura maggiore, ma anche per le caratteristiche striature brune ben evidenti sulla superficie, per la scarsa resistenza alla sbucciatura ed per un limitatissimo sviluppo e penetrazione della pellicola interna al frutto. I castagneti della Val Pellice, localizzati nella fascia pedemontana e montana fra i 500 e i 1.000 metri di quota, si trovano nei comuni di Bobbio Pellice, Villar Pellice, Torre Pellice, Luserna S. Giovanni e Lusernetta in provincia di Torino.

 

Melone

Meloni di Isola Sant. Antonio

MELONI DI ISOLA S. ANTONIO

Il frutto del melone, a maturazione ultimata, ha forma tipicamente ovale oppure tonda a seconda delle varietà. La buccia di colore giallo paglierino può essere liscia oppure rugosa e ispessita. Può presentare delle solcature da un apice all'altro del peponide che costituiscono la cosiddetta "fetta del melone". La zona di produzione coincide con la Bassa Valle Scrivia e, in particolare, i comuni di Isola S. Antonio e Castelnuovo Scrivia. È presente anche nei comuni di Casalcermelli, Castellazzo Bormida e Rivalta Bormida in provincia di Alessandria.

 

Fonte: http://www.ecomeal.info/Ppiemonte/docs/ORTAGGI.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Frutta Piemonte tipo file : doc

 

Frutta Piemonte

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Frutta Piemonte

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

Frutta Piemonte