CARTA D’IDENTITA’
Calamaro Mediterraneo
Ordine
Decadopa
Famiglia
Loliginidae
Genere
Loligo vulgaris
Misure minime consentite:
le dimensioni variano da una lunghezza minima di circa un centimetro a quella massima del calamaro gigante (Architeuthis princeps), il più grande invertebrato che si conosca, che a braccia distese può arrivare a 18 metri di lughezza
può raggiungere
i 2-3 anni di vita
È una specie ambita dai pescatori sportivi
Nome comune Inglese:
Squid
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Loligo vulgaris
a) Loligo vulgaris (Lamark,1798)
b) loligo forbesi (
"dal lat. Calamãrîus, stelo, cannuccia– apprezzata fin dai tempi di Roma antica
Caratteristiche Morfologiche
I Calamari, sono molluschi cefalopodi dal corpo affusolato e allungato, sono veloci nuotatori dotati di otto braccia e di due lunghi tentacoli, caratteristici per il piede che si è trasformato in otto o dieci lunghi bracci o tentacoli, che circondano la testa dell’animale. Ogni braccio è dotato di numerose ventose che servono per afferrare la preda. I gangli cerebrali ben sviluppati sono protetti da una capsula cranica cartilaginea e gli occhi, i più evoluti fra quelli degli invertebrati, possono rivaleggiare con quelli dell’uomo.
Ottopodi e calamari appartengono a questo gruppo. Nei calamari, la conchiglia è ridotta ad uno strato sottile e delicato sotto la pelle del dorso, detto penna. Negli ottopodi, spesso la conchiglia non esiste affatto. I calamari nuotano a propulsione: l’acqua entra nella cavità del mantello tutt’intorno alla testa e viene espulsa con una contrazione muscolare attraverso il sifone o imbuto. I calamari possono anche nuotare lentamente usando le pinne triangolari formate dal loro mantello.
Osservazioni sul genere:
la specie vive dai 2 ai 3 anni
Caratteristiche organolettiche e consumo
Dal punto di vista alimentare viene apprezzato per la bontà delle sue carni
L’Istituto Nazionale della Nutrizione riferisce che 100 g. di Orata fresca contengono:
Cosa mangia
I calamari si nutrono di pesci, gamberetti ed anche di altri calamari, catturano mediante i loro lunghi tentacoli. Fanno a pezzi la preda con il becco, simile a quello dei pappagalli
La riproduzione
Nel Mediterraneo, questa specie si riproduce durante gran parte dell’anno ed in misura maggiore all’inizio della primavera e dell’autunno
Mercato
Il calamaro ha un notevole valore commerciale e viene importato in notevoli quantità, sia fresco che congelato, per il consumo immediato e per essere avviato alla lavorazione. E’ una specie apprezzata fin dall’antichità, infatti, raffigurazioni di questa specie sono presenti su piatti di epoca Attica e della Magna Grecia
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Calameri
Dove vive
I calamari vivono sia a riva che in mare aperto, alcuni anche a grandi profondità. Alcuni nuotano così rapidamente che, balzando fuori dall’acqua, possono percorrere lunghi tratti, in modo analogo ai pesci volanti. Quando si trovano in pericolo, i calamari emettono un liquido simile ad inchiostro che si espande in una nuvola a forma di sigaro delle dimensioni dell’animale stesso. Successivamente diventano incolori e si allontanano rapidamente, mentre il nemico ancora brancola nel buio: la nuvola di inchiostro serve da vera e propria cortina fumogena.
Molti di essi vivono a grandi profondità, sono luminescenti e alcuni sono letteralmente cosparsi di centinaia di minuscoli organi che scintillano negli abissi.
Gli organi luminescenti di alcuni sono simili ai fari delle automobili. Altri sono invece situati internamente e la luce traspare attraverso il corpo stesso. Presumibilmente, la luminescenza ha lo scopo di attrarre i piccoli pesci e gli animali dei quali i calamari si nutrono. Un gruppo di calamari ha due occhi di dimensioni differenti che li rendono in grado di vedere altrettanto bene nelle oscure profondità del mare.
Metodi di cattura
Viene pescato con le reti a strascico con i divergenti, con reti a circuizione, con numerosi attrezzi da posta, ami ed esche artificiali, occasionalmente anche con la pesca volante. E’ catturato anche durante la notte utilizzando fonti luminose.
le tecniche più impiegate sono:
- Rete a strascico nei fondali sabbiosi
- Rete di circuizione e schiabichelli nelle vicinanze dei fiumi e delle zone salmastre
- Tramagli e palangari galleggianti
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