Anguille

 

 

 

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Anguille

 

CARTA D’IDENTITA’
ANGUILLA

Ordine
Anguilliformi o Apodi
Famiglia
Anguillidae
Genere
Anguilla anguilla

DIMENSIONE
L’anguilla maschio può raggiungere una lunghezza 30-50 cm e un peso massimo di poco superiore ai 200 grammi, la femmina può raggiungere alcuni chilogrammi di peso e una lunghezza 40 – 150 cm e in questi casi prende il nome di capitone.
COLORAZIONE
Variabile secondo l’habitat e dell’età; nella fase immatura nera sul dorso oppure bruno olivastro; fianchi sfumati al giallo; ventre bianco giallastro. Con la maturità, il dorso diventa grigio o verde-blu; i fianchi e il ventre diventano argentei.
CARATTERISTICHE
Una caratteristica peculiare dell’anguilla al punto di divenire Proverbiale è l’istinto totalmente forte che supera ogni ostacolo per colonizzare fiumi e laghi
Misure minime consentite:
Lungh. Min. cons.ta:25 cm.  
Lungh. Max.: 150 cm.
Peso Max.: 5 Kg.
  Tasso di mercurio:1 mg/k
   
  nome comune Inglese:
Eel

 

 

Anguilla anguilla
(Linneo, 1758)
"dal lat. Anguilla  ma il suo allevamento ha radici antiche, infatti, i Greci come pure i Romani, li  pescavano per poi tabularle  in vasche piene d’acqua    dove era allevata, tanto che Plinio notava come le anguille fossero l’unico pesce che quando muore, non viene a galla.

 

Caratteristiche Morfologiche

L’anguilla ha un corpo serpentino, cilindrico, allungato, la pelle è spessa, lubrica, la testa è piccola, le fessure bronchiali strettissime, le pinne sono pettorali, non ha pinne ventrali, la pinna dorsale e l’anale formano una specie di orlo lungo il corpo e si unisce alla pinna caudale, ha il colore verdastro, gialliccio sul ventre. La bocca è ampia e munita  di denti piccolissimi, uguali tra loro. Gli occhi sono piccoli, però, al momento della riproduzione il diametro dell’occhio aumenta in maniera assai evidente per poter sfruttare la luce della profondità marina. La pelle, come ho già detto in precedenza, è molto viscida è ricoperta di un’abbondantissima secrezione mucosa. Sembra, apparentemente, senza squame, in realtà sono incluse nella pelle e sono piccolissime. Questo pesce riesce ad assimilare il 40% dell’ossigeno che gli abbisogna con la respirazione attraverso la cute, perciò ha una lunghissima vitalità anche fuori dell’ambiente acquatico. 

Osservazioni sul genere:

E’ un pesce essenzialmente di fondo. È molto resistente è forse il più vitale tra le specie conosciute
                

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anghidda, Angina, Capituni,

Cirrimibja (Nicotera)

Dove vive

L’anguilla è una specie di fondo, comune in tutta Europa, si adatta bene tanto alle acque salate e salmastre quanto a quelle dolci, sotterranee (anche caverne e pozzi) e terminali.
; resiste tanto alle temperature elevate (32°-34°) quanto a quelle rigide (di qualche decimo al di sopra di 0°C.) vive nei laghi e nei fiumi, che risale fino a notevoli quote, ha tenace vitalità e può resistere a lungo fuori dell’acqua Contrariamente a tutti gli altri Apodi che sono marini, le anguille vivono in diversi habitat d’acqua dolce.
Cosa mangia
L’anguilla è un predatore vorace, mangia di tutto e caccia prevalentemente nelle ore notturne, e si serve del fine olfatto per individuare larve di insetti, vermi, molluschi, crostacei,  piccoli anfibi e pesci(ad esempio Cyprinodon calarinatus, specie senza valore commerciale che si riproduce in grande abbondanza negli stagni salmastri) . Le larve si nutrono di piccoli organismi (Plancton) animali.  
La riproduzione
Si riproduce solo in maniera naturale in un periodo dell’anno che è ancora sconosciuto forse probabilmente da Ottobre a Gennaio
All’epoca della riproduzione, un misterioso orologio interno ordina all’anguilla femmina che  ha raggiunto l’età di dodici anni di tornare tra le Bermude e il Mar dei Sargassi in una profondità di circa mille metri. Gli individui adulti, come sopra detto ,prima di intraprendere questo mitico viaggio nuziale, che può essere lungo migliaia di chilometri, si alimentano fino a che il loro corpo diventa per 1/3 di grasso. Poi smettono di nutrirsi e i loro occhi si ingrandiscono per poter sfruttare la luce delle profondità marine e iniziano il loro viaggio nuziale dove l’acqua è più calda e più salata
Metodi di cattura
La pesca di questo pesce si pratica tutto l’anno con le nasse, le reti a strascico, le lenze. Vengono attivamente cacciate a scopo commerciale, con reti o trappole fornite di esca. I pescatori singoli usano pescarle con l’arpione. In Italia la pesca delle anguille è importantissima nelle valli di Comacchio, che sono un’area depressa nella pianura emiliana orientale, antico residuo del delta padano, invase da acque poco profonde e separate dal mare da dune sabbiose. Gli sbocchi delle valli al mare sono regolati da apposite chiuse dette lavorieri. Quando le giovani anguille, le ceche, entrano nella laguna, alla ricerca dell’acqua dolce, i lavorieri sono aperti e consentono il passaggio; ma nel momento in cui le anguille argentine, giunte alla maturità sessuale si dirigono al mare, i lavorieri si chiudono e le imprigionano, consentendo una pesca abbondantissima.
Mercato
Le anguille sono oggetto di una fiorente industria, in quanto alimento molto apprezzato dai consumatori in tutto il mondo, ed è  ricercata  per le sue  carni bianche e gustose. Sui mercati il prezzo è alto, perciò esse vengono attivamente cacciate a scopo commerciale.
È  specie di elevato pregio, specie se “argentina” (sessualmente matura)
L’anguilla si commercializza ancora viva, fresca, conservata (anguilla marinata, fritta e messa in salsa di aceto, anguilla affumicata, marinata,  salata ed anche congelata.
L’ Italia è il primo produttore europeo di anguille e parte della
produzione nazionale prende la strada dei mercati europei

 

Caratteristiche organolettiche e consumo
Dal punto di vista alimentare è un pesce classificabile come semigrasso, mentre per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, bisogna fare un distinguo, mentre la composizione in grassi, zuccheri e proteine dell’Anguilla di fiume sono diversa da quella dell’Anguilla di mare.
L’Istituto Nazionale della Nutrizione riferisce che 100 g. di parte edibile (carni) d’Anguille di fiume contengono un maggiore contenuto in proteine e zuccheri ed un minor contenuto in grassi (14.6 g. di proteine, 0.67 g. di carboidrati e 19.63 g. di grassi, contro gli 11.18 g. di proteine, 0.06 g. di zuccheri e 23.74 g. di grassi dell’Anguilla di mare).
Al contrario, il contenuto in sali minerali e vitamine è lo stesso
Vitamina B1:   80    mcg
Vitamina B2: 210    mcg
Calcio:                   38    mg.
Fosforo:               264    mg.
Ferro                        1.2 g.

 

Caratteristiche organolettiche e consumo
Dal punto di vista alimentare viene apprezzato per la bontà delle sue carni
L’Istituto Nazionale della Nutrizione riferisce che 100 g. d’ Anguilla fresco contengono:

 

                                           

“(…) Egli  solo ha compiuto meraviglie :
Ha creato i cieli con sapienza: perché eterna è la sua misericordia….
(Salmo – 136, 5.6 – 13.14)

sotto, riporto una canzone popolare  tramandataci  dal Padula, che per la sua ricchezza di contenuti a mio avviso , dovrebbe fare da cappello ad ogni Poeta che si accinge a descrive il creato
Sia benidittu chi fici lu munnu!
Sia benidittu chi lu seppi fari!
Fici lu cielu cu lu giru tunnu,
fici li stilli pé  ci accumpagnari,
fici lu mari, e pua ci fici l’unna,
fici la varca pe ci navicari,
E pua facetti a tia, janca palumma,
Chi porti i carti de lu navicari

 

                            

NEL CARRUGGETTO DELLE POESIE

Da
La bufera e altro
DI EUGENIO MONTALE

L’anguilla, la sirena
dei  mari freddi che lascia il Baltico
per giungere ai nostri mari,
ai nostri estuari, ai  fiumi
che risale in profondo, sotto la piena avversa,
di ramo in ramo e poi
di capello in capello, assottigliati,
sempre più addentro, sempre più nel cuore
del macigno, filtrando
tra gorielli di melma finché un giorno
una luce scoccata dai castagni
ne accende il guizzo in pozze d’acquamorta,
nei fossi che declinano
dai balzi d’Appennino alla Romagna;
l’anguilla, torcia, frusta,
freccia d’Amore in terra
che solo i nostri  botri o i disseccati
ruscelli pirenaici riconducono
a paradisi di fecondazione;
l’anima verde che cerca
vita là dove solo
morde l’arsura e la desolazione,
la scintilla che dicembre
tutto comincia quando tutto pare
incarbonirsi, bronco seppellito;
l’iride breve, gemella
di quella che incastonano i tuoi cigli
e fai brillare intatta in mezzo ai figli
dell’uomo, immersi nel tuo fango, puoi tu
non crederla sorella?

I Greci come pure i Romani, che le  pescavano li   tabulavano in vasche piene d’acqua    dove era allevata, tanto che Plinio notava come le anguille fossero l’unico pesce che quando muore, non viene a galla.

 

Fonte: http://gold.indire.it/datafiles/BDP-GOLD000000000018BCCC/Carta%20Identita.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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