Aragoste
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Aragoste
Ordine
Misure minime consentite: Lungh. min.: 24 cm. a) Palinurus elephas (Fabricius, 1787)
nome comune Inglese:
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PALINURUS elephes
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Utilizzazioni culinarie:
La pesca è particolarmente intensa lungo la secca. Le nasse sono canestri ad una o due aperture, intrecciate di giunco, che vengono calate in mare con un’esca che può essere pesce salato o polpo
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LE FAVOLE DEL MARE
DI E. NAZARI 17 Maggio 1987
C’era una volta….
una favola e il vento,
aveva un nome…..
aveva un volto: il sorriso,
custodiva un sogno :la speranza,
io ero una vela bianca e nel grigiore, di alba dopo alba,
chiudevo gli occhi per incontrare la sua voce non andavo alla deriva,
nascondevo il mio segreto fra le spinte dei germogli
e, la solitudine e l’attesa nelle conchiglie dei sogni.
C’era una volta….
Una favola e l’acqua,
aveva un nome…..
aveva un volto…: il sorriso
custodiva un sogno…: la speranza
io ero la sorgente che l’accoglie e lei scivolava limpida in me
come la luce.
Amavo la mia solitudine e inseguivo il mio silenzio
E lei gentile ,nelle spiagge
Parallele della vita, dipingeva sulle pietre i miei sogni.
C’era una volta l’ amore ,
io, venivo dal mare, avevo l’anima spiegata al vento e respiravo la terra
laddove tramonta l’ acqua.
Fra le aiuole della vita avevo raccolto il più bel fiore che
mi ha donato l’anima e l’ ho lasciato fra le sue mani perché erano
aperte…. In principio c’ era l’ acqua e Dio creò la terra ……
così nacque l’amore……
……. Dalle favole del mare…….
I CROSTACEI
L’aragosta come i suoi simili hanno i centri nervosi distribuiti lungo tutto il corpo, è necessario tagliarli in due, con un colpo solo, per il senso della lunghezza, tenendo il crostaceo capovolto sul tagliere. Naturalmente, affinché non perda i suoi pregi organolettici, l’operazione va effettuata immediatamente prima della cottura. Una volta tagliate, le due metà vanno accuratamente pulite, scartando la sacca contenente sabbia, ma conservando le uova. Anche gli intestini e le varie altre parti cremose del corpo andrebbero lasciate nella corazza o cotte con la polpa, o tenute da parte e utilizzate per fare una salsetta (non dimentichiamo il nero di seppia): ma molti preferiscono gettarle via.. una volta che si è imparato a localizzare questi punti basta trafiggerli in modo indolore. I crostacei più piccoli ( che non vanno necessariamente messi in padella ancora vivi) non presentano problemi di pulizia o preparazione; la sgusciatura va effettuata aprendo la corazza dalla pancia, prima o dopo la cottura, a seconda della ricetta. Sempre dopo la cottura nel caso degli scampi grossi sia per motivi estetici sia per poter gustare la polpa delle pinze, aprendole con lo schiaccianoci. La canocchia va sempre incisa sul dorso prima di qualsiasi tipo di cottura per facilitarne la sgusciatura.
“(…) Frema il mare e quanto racchiude , il mondo e i suoi abitanti. I fiumi battono le mani, esultano insieme le montagne, davanti al Signore che viene:
(Salmo – 98, 8 – 8 - 9)
Fonte: http://gold.indire.it/datafiles/BDP-GOLD000000000018BCCC/Carta%20Identita.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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