Echinodermi
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Echinodermi
Caratteristiche: Animali tutti marini, deuterostomi, con segmentazione radiale, formazione dell’ano a partire dal blastoporo e formazione altrove della bocca; il celoma si genera per enterocelia. Da una cavità celomatica si origina il sistema acquifero, caratteristica unica del philum, che sfrutta la pressione idraulica per muovere i numerosi minuti piedi tubulari, pedicelli, utilizzati per la locomozione e l’alimentazione. Per spostarsi alcune classi sfruttano le braccia o le spine. Il corpo non è metamerico, la cefalizzazione è assente così come gli organi escretori. Hanno un endoscheletro formato da piastre o ossicoli dermici spesso spiniformi, e più esternamente presentano un epidermide il più delle volte ciliata e caratterizzata, in alcune classi, dalla presenza delle pedicellarie, piccole strutture a forma di pinza. La respirazione avviene attraverso branchie dermiche, podia, polmoni acquiferi (oloturoidei) o borse (ofiuroidei). Il sistema digerente è completo e solo negli ofiuroidei l’ano è assente. I sessi sono separati la riproduzione è esterna e lo sviluppo avviene attraverso una larva liberamente natante che inizialmente presenta una simmetria bilaterale; successivamente nel corso della crescita, questa larva va incontro ad una metamorfosi che porta ad una riorientamento di 90° dell’asse del corpo, con la formazione di una nuova bocca sul lato sinistro e un nuovo ano su quello destro; il risultato del processo, è un adulto a simmetria radiale. Gli echinodermi sono capaci di rigenerare parti del corpo andate perdute.
Simmetria: Gli echinodermi sono animali che nella forma larvale presentano una simmetria bilaterale; il loro corpo può essere diviso lungo un piano sagittale in due metà speculari, una destra e una sinistra. Nella forma adulta però tutti gli echinodermi (tranne il caso del riccio a cuore) hanno un corpo a simmetria radiale che può essere quindi diviso in metà uguali da più piani passanti per l’asse longitudinale del corpo. Per questo cambiamento di simmetria le larve degli echinodermi vanno incontro ad una metamorfosi che porta ad un riorientamento di 90 gradi dell’asse del corpo, con la fomazione di una nuova bocca sul lato sinistro e di un nuovo ano sul lato destro; gli organi interni si riorganizzano, l’asse antero-posteriore viene così perso, e si arriva ad una forma adulta a simmetria radiale.
Organizzazione del corpo degli Asteroidei: (stelle marine). Possiedono generalmente 5 braccia tozze che si fondono in un disco centrale; ciascun braccio è attraversato da solchi ambulacrali che convergono nella bocca, posta centralmente sul lato ventrale, inferiore, dell’animale. Dai solchi ambulacrali, aperti, si proiettano numerosi pedicelli, o podia, tubicini muscolosi cavi, importanti per la locomozione e alimentazione. Al centro di ciascun solco è visibile, dal lato orale, il nervo radiale, coperto solo da una sottile epidermide; più internamente si estende il celoma e il canale radiale del sistema acquifero. La superficie aborale è ruvida e generalmente coperta di spine, alla cui base si trovano le pedicellarie, minute strutture a forma di pinza simili a mascelle, che servono per afferrare il cibo per mantenere pulita la superficie corporea e per proteggere le branchie dermali, o papule, piccole proiezioni celomatiche con funzione respiratoria. Sul lato aborale vi sono un piccolo ano e un madreporite circolare, una piastra calcarea forata, collegata, attraverso un canale petroso, al sistema acquifero, un sistema di canali che sfrutta i meccanismi idraulici per compiere la locomozione, escrezione, respirazione, alimentazione. Al di sotto dell’epidermide vi è un endoscheletro mesodermico composto da piccole piastre calcaree od ossicoli, tenuti insieme dal tessuto connettivo.
Caratteristiche degli Ofiuroidei: (stelle serpentine).Classe più numerosa e diversificata degli echinodermi. Corpo a forma di stella, con 5braccia sottili nettamente separate dal disco centrale; non hanno pedicellarie o papule e i solchi ambulacrali sono chiusi perché ricoperti da ossicoli. La locomozione non avviene tramite i pedicelli, ma grazie alle braccia, che consistono in una colonna di ossicoli articolati, connessi da muscoli e coperti da piastre. Il madreporite è posto sul lato orale dell’animale, la bocca è circondata da 5 placche mascellari e l’ano è assente; sul lato orale, alla base delle braccia, si aprono 5 paia di borse, che permettono gli scambi gassosi; sulla parete celomatica di ciascuna borsa vi sono piccole gonadi che rilasciano, nelle borse stesse, le cellule sessuali che poi fuoriescono dall’animale. Gli organi viscerali si trovano solo nel disco centrale, l’intestino è assente; come tutti gli echinodermi, possiedono un sistema acquifero e la larva liberamente natante, a simmetria bilaterale, subisce una metamorfosi per cui la forma adulta dell’animale risulta essere a simmetria radiale. Possiedono la capacità di rigenerare parti del loro corpo andate perdute.
Echinoidei:(ricci di mare),corpo compatto racchiuso in una teca endoscheletrica costituita da piastre calcaree strettamente addossate l’una con l’altra; non hanno braccia ma possiedono 5 solchi ambulacrali chiusi che corrono lungo la teca confluendo in una regione, periprocto, che si trova sul lato aborale, superiore, dell’animale, e nella quale si trovano l’ano il madreporite e i pori genitali. I solchi sono rivestiti di pedicelli e la teca è dotata di numerose spine e pedicellarie di vario tipo. La locomozione avviene grazie alla contrazione dei muscoli posti alla base delle spine. Sono caratterizzati dalla presenza della lanterna di Aristotele(vedi…); il sistema acquifero è costituito da una serie di canali radiali che corrono sotto ciascun solco e convergono in un canale anulare intorno alla bocca. I ricci irregolari, i ricci a cuore, hanno una simmetria secondariamente bilaterale.
Oloturoidei: (cetrioli di mare).Corpo sviluppato lungo l’asse oro-aborale a forma di cetriolo; privi di braccia, possiedono tentacoli intorno alla bocca e hanno minuscoli ossicoli immersi nel derma coriaceo. Cavità celomatica funge da scheletro idrostatico; madreporite interna al celoma, pedicellarie assenti, una sola gonade. Possiedono il polmone acquifero (vedi…).
Organizzazione del corpo dei Crinoidei: (gigli di mare e comatulidi). Corpo costituito da 5 braccia flessibili che si ramificamo a formare altre numerose braccia piumate, dotate di pinnule laterali. Le specie sessili, per ancorarsi al substrato, hanno un lungo peduncolo, costituito da una colonna di piastre calcaree articolate; questo peduncolo, dotato di cirri, è attaccato alla superficie aborale dell’animale (calice). Spine, pedicellarie e madreporite sono assenti; le braccia sono percorse da solchi ambulacrali aperti, rivestiti di ciglia che servono per trasportare il cibo alla bocca. L’organizzazione del sistema acquifero è simile a quello delle altre classi di echinodermi. L’epidermide è poco sviluppata. Sono lunghi 15-30 cm.
Lanterna di Aristotele: (echinoidei) Apparato boccale raschiatore che si trova sul lato inferiore del riccio, sotto la teca endoscheletrica. È formato da 5placche calcaree (piramidi) unite da fibre muscolari longitudinali; ciascuna placca porta un dente appuntito. 5 paia di muscoli protrattori spingono la lanterna verso il basso esponendo i denti all’esterno, mentre 5 paia di muscoli retrattori tirano all’interno della teca la lanterna. Polmone acquifero: (Oloturoidei). E’ costituito da due tubi pluriramificati che convergono in una cloaca muscolosa, che pompa acqua marina al loro interno; serve sia per la respirazione che per l’escrezione. Pedicellarie: (asteroideri ed echinoidei). Piccole strutture a pinza simili a mascelle, che servono per afferrare il cibo, mantenere pulita la superficie corporea; il alcuni casi possiedono alla base ghiandole velenifere. Si trovano sull’epidermide, intorno alle spine. Madreporite: (asteroidei, ofiuroidei, echinoidei, oloturoidei). Piccola piastra calcarea forata, collegata, tramite il canale petroso, all’anello anulare del sistema acquifero. La sua funzione non è ancora chiara ma alcuni autori ritengono che il madreporite riequilibri la pressione idrostatica all’interno del corpo dell’animale, nel caso di fluttuazioni esterne della pressione.
Fonte: http://sommofabio.altervista.org/ANNO2/Biodiv/Biodiv-BIX-RisposteAdAlcuneDomande.doc
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