Cormorano

 

 

 

Cormorano

 

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Cormorano

 

 

IL  CORMORANO

 

Regno          ANIMALI

Classe          UCCELLI

Famiglia       FALACROCORACIDI

 

Appartiene all’Ordine dei PELECANIFORMI

E’ un grosso uccello acquatico.
Il suo nome scientifico (nomenclatura binomia) :. Phalacrocorax carbo:  Cormorano – dal colore del Carbone)

E’ lungo da 80 a 100 cm.
Ha un’apertura alare che misura dai 130 ai 160 cm.
Pesa circa 1600 –2750 kg.
Vive in media dai 10 ai 12 anni

Si riconosce dai colori del piumaggio, dai metodi di pesca, da particolari posture

 

E’ uno dei pochi uccelli acquatici  che non possiede la  ghiandola  UROPIGIO

 

E’ un uccello di abitudine GREGARIA, cioè VIVE in GRUPPI e nidifica in colonie di dimensioni variabili.

Il Cormorano comune cerca la compagnia di altri uccelli acquatici durante la nidificazione, specialmente nella zona calda  dei Tropici (del Cancro e del Capricorno).
Colonie  miste di cormorani, ibis, spatole, aironi ed egrette sono comuni nelle regioni tropicali.
In Europa invece nidifica assieme ai Pellicani bianchi e ai Marangoni dal ciuffo

Costruisce nidi voluminosi sugli alberi, sulle rocce e sul terreno.

Il maschio sceglie il luogo adatto alla cova, poi porta alla femmina il materiale per costruire il nido – una piattaforma fatta di legni, rami secchi, canne e vegetazione acquatica ( erbe palustri, muschi) foderata con alghe marine se il nido è lungo  le regioni costiere, invece con erba o foglie se è invece nell’entroterra.

Il cormorano impiega cinque settimane a costruire il nido e durante questo tempo la coppia deve stare attenta al pericolo che altre coppie possano rubare il materiale dal nido.

Da   fine   febbraio   vengono   deposte   3-4     uova azzurrognole,   covate   da   entrambi   i genitori per quasi un mese.

 C’è UNA SOLA COVATA ALL’ANNO.  –

I pulcini nascono scaglionati, cioè non tutti insieme, INETTI cioè NIDICOLI e IMPLUMI,  di colore scuro.
Dopo una settimana i pulcini si coprono di piume e dopo circa sette mettono le penne.
Continuano a ricevere cibo dai genitori, da cui dipenderanno per altri 2-3 mesi. Vengono riscaldati dai genitori con le   zampe,  di quattro dita,  che hanno le membrane interdigitali  ricche di  vasi   sanguigni   (ZAMPE PALMATE)

questo   tipo   di   PIEDE è ottimo  per  il nuoto  i n   immersione, paragonabile  a pinne per nuotare più rapidamente, producendo rapidi scatti di accelerazione.

A   50   giorni   di   vita  sono   in   grado  di volare.

Non   avendo  il piumaggio    impermeabilizzato  per  la   mancanza    della    ghiandola  UROPIGIO,   posta vicino alla coda, che secerne un olio con il quale  gli  uccelli  acquatici  lo spargono sulle penne e piume per tenerle in ordine, può immergersi più facilmente a caccia di pesci   anche   per  un minuto   ma poi è costretto a lunghe   soste   sugli   alberi,   con le ali aperte,  per asciugarsi.

Questa   posa   viene   detta:
POSA dello STEMMA ARALDICO

Per molti anni, si è ritenuto   che   questa posizione caratteristica fosse un espediente per asciugarsi le ali   ma   anche   perché   le penne del CORMORANO   sono   fatte in modo da far fuoriuscire rapidamente l’aria   e   quindi   nuotare   agilmente    sott’acqua.

Attualmente   è   stata  proposta   un’altra  teoria, secondo   la  quale   in   questa  posa   gli    uccelli scalderebbero   il pesce  appena   inghiottito   per   favorire  la  digestione.

Le prede, quelle piccole,  vengono inghiottite immediatamente mentre   altre possono  essere di dimensioni notevoli (pesci lunghi fino a 60 cm.)  in rapporto all’animale e, di conseguenza, raffreddarlo   molto.

Si  può osservarlo molto bene: piumaggio nero del corpo tranne una macchia   bianca sulla gola  e, nel periodo riproduttivo, un’altra sulle cosce    formare    cosiddetti   “ CALZONI “,    mentre  i     giovani   --   IMMATURI  —  prima   della   MUTA   DEFINITIVA   presentano  tutto il ventre  e le   parti inferiori di colore   bianco e il corpo brunastro.

Il  BECCO di  colore  bianco-  giallo  è lungo e robusto  con  la  punta  adunca consente una presa salda, mentre la lingua è ruvida: queste caratteristiche permettono al cormorano di afferrare e trattenere anche pesci  rapidi, che possono essere spesso anche scivolosi e pesanti.
E’ un    abilissimo   pescatore:  si   nutre  esclusivamente  di  pesci  che  cattura  con  grande   abilità immergendosi in acqua fino   a   nove   metri   di   profondità.

Essendo   una  specie PARZIALMENTE    MIGRATRICE, SEDENTARIA e  DISPERSIVA    sverna lungo le   COSTE ATLANTICHE  e nel  MEDITERRANEO, frequenta fiumi  a  corso lento,  le foci a estuario, le lagune e anche i laghi   di   modeste   dimensioni.

Per le nostre zone è presente  nei  fiumi torinesi : PO,  STURA, DORA RIPARIA -  SANGONE   nel LAGO   PICCOLO   di   AVIGLIANA    e   nel   LAGO   BORGARINO   di   SANGILLIO.

 

La popolazione europea viene censita da 140 mila a  146 mila coppie

 

Viene considerato COSMOPOLITA  (presente un po’ dappertutto):

è diffuso  nell’Isola della GROENLANDIA
nel NORDAMERICA Orientale
In EUROPA
In  AFRICA
nell’ASIA Centrale e nel SUD EST Asiatico
in  INDIA
nel  GIAPPONE
in  AUSTRALIA

 ma assente   nell’America Centrale   e Meridionale.

 

CURIOSITA’

 

1°  -  Nei   Paesi   Orientali   il CORMORANO   viene   addomesticato   dai   pescatori   che,   dopo   avergli   applicato   un  anello  al collo   che   gli   impedisce   di   ingoiare il pesce catturato, lo portano a pescare per loro conto.
Dopo aver riportato la preda alla barca ,il pescatore   allenta   il   laccio consentendo così   al   CORMORANO  di   mangiare   un   pesce   catturato    ogni   cinque-sei,  come premio.

2°  -  Il   CORMORANO  Comune pesca insieme al  PELLICANO  DALMATA dell’Europa,  in alcune zone della GRECIA  Settentrionale.

E’ un caso di mutuo aiuto e vantaggio per  entrambi:

il  PELLICANO aiuta il cormorano a pescare riparandolo dal sole con la propria ombra e cattura poi i pesci che fuggono via dal cormorano.

Da ricordare:

il  CORMORANO è anche chiamato   MARANGONE   da   non   confondersi   con   l’altro   cormorano  detto    MARANGONE  dal   CIUFFO   (Phalacrocorax aristotelis) , grande uccello,  presente soprattutto in Sardegna, dove è possibile osservarlo in numerosi gruppetti sulle alte coste (falesie)  tra  Bosa e Alghero o sugli isolotti   al   largo   della   costa   e   nell’isola   di  Lampedusa, nell’arcipelago delle Isole Pelagie,  a sud della Sicilia, dove è presente una numerosa colonia nidificante. Deve questo nome al ciuffo di piume sul capo  che presenta nel periodo nuziale.

In ITALIA è presente la sottospecie detta  SINENSIS  più    leggera di quella  CARBO e presenta penne   bianche sul   collo e    sulla testa :In   Italia,   una   parte   della   popolazione   del   CORMORANO   è   localizzata  in  SARDEGNA e nidifica sulle scogliere vicino al mare.    Alcune colonie  sono numerose    e   i   nidi   possono   toccarsi fra di loro.
In    questa   condizione,    atterrare      può    a   volte   non   essere    facile   per     un uccello della mole del CORMORANO

 Di   solito,    l' uccello   che  torna   al   nido   è     salutato     dal    compagno,   che   lo   accoglie   a   becco  spalancato.
Il   maschio  è   più   espansivo  della   femmina.

 

IL CORMORANO è ingiustamente perseguitato dai pescatori per la sua  voracità  di pesci mentre,  in realtà, va ammirato e difeso   per  il suo notevole talento   nella pesca.
Non è a rischio di estinzione però, come tutti gli UCCELLI ACQUATICI,  ha difficoltà a vivere nei mari inquinati dal petrolio

 

Per  il  CORMORANO,  la   parte   più   faticosa   della  pesca  è   il   decollo   dall’acqua.
Infatti, il    peso    del  suo   corpo   è   già   notevole  e   viene ulteriormente aggravato da quello   dell’acqua:  tutte le piume  ne   sono  intrise e   in  più  c’è  il peso del pesce  che ha   appena   inghiottito

Negli ultimi anni l’ITALIA è diventata un importante sito di   SVERNAMENTO   per la   specie;  un recente censimento ha situato intorno a 60 mila gli individui che   decidono di trascorrere   l’inverno   nel  nostro PAESE

I CORMORANI svernanti arrivano da noi intorno alla fine  di SETTEMBRE per  poi ripartire   verso   i   loro quartieri    riproduttivi    tra   FEBBRAIO   e  MARZO.

La situazione migliore per osservare i   CORMORANI è offerta dalla loro abitudine di raccogliersi in gruppi anche numerosi, in dormitori serali o in   luoghi   di riposo   collettivo   diurno.

I posatoi si trovano   sugli alberi, su isolotti, o   su   qualsiasi struttura   che sporga   dalla superficie dell’acqua, delle rocce ai moli, soprattutto quelli vecchi   e   in disuso, fino ai paletti:  sono   comuni  e  possono  essere impiegati   sia  di  giorno che di  notte -  i migliori vengono   accanitamente difesi contro   i   rivali  –   gli  adulti    non fanno alcuna concessione ai giovani,    nemmeno se sono i loro figli!
Purtroppo   gli escrementi (il GUANO)   che riscoprono un albero ne causano spesso la morte.

Tra le località più note che ospitano questi raduni serali vi sono:

la   laguna   di   VENEZIA   nel   Veneto
il delta del PO  della provincia di FERRARA nell’Emilia Romagna
la   laguna   di   ORBETELLO   in  Toscana
i   laghi    PONTINI,   nel  Lazio
il   golfo di LA SPEZIA, in Liguria
In  Sardegna, nel Parco del Golfo di OROSEI

Notevole aumento delle colonie dei CORMORANI si trova lungo :

i fiumi del PIEMONTE – PO  e i fiumi di Torino  (DORA Riparia,   STURA   di   LANZO,   SANGONE )    SESIA e TICINO
i  fiumi   della   LOMBARDIA   come   l’ADDA

 

La maggior parte delle COLONIE delle SCOGLIERE  è isolata  e   i  CORMORANI  che   vi  si   trovano sono piuttosto   diffidenti   e   nervosi.
Occupano cenge (sporgenze) o terrazzini, anche parzialmente coperti da vegetazione, larghi abbastanza da contenere il suo voluminoso nido di sterpi e alghe.

In questi casi, conviene osservarli a distanza, con il binocolo   o   un   cannocchiale. (pratica del BIRDWATCHING)

 

 

Notizie  varie

IL CORMORANO   CODA LUNGA  (Phalacrocorax africanus) era già  conosciuto al tempo   della  CIVILTA’ degli EGIZI,   veniva   rappresentato  nei geroglifici, in posa eretta,  ad ali chiuse, con il corpo rivolto a sinistra: era presente sul corso del fiume Nilo, insieme a  fenicotteri,  ibis e jacane.

Altro   Cormorano   che   si   riproduce  in   Italia  è il  MARANGONE Minore  (Phalacrocorax   pygmeus),   di dimensioni decisamente inferiore   agli  altri  cormorani -  si ha prova certa di riproduzione  della   specie al  1981 in un bosco della  ZONA UMIDA del  delta  del Po della   zona di Ferrara:   oggi   sono state censite circa 120 coppie  nidificanti sulle  coste del  Veneto  e  nell’Emilia Romagna

Sulle scogliere del PERU, nell’America Meridionale, vive un tipo di Cormorano chiamato   GUANYL   che   dà il nome alla enorme produzione  di   GUANO,  gli  escrementi  degli  uccelli  marini, - palmipedi -  tra i quali la  SULA PERUVIANA e la SULA  dai PIEDI AZZURRI, uccelli dei mari tropicali che pescano con tuffi spettacolari e nidificano in colonie.
La fermentazione degli escrementi origina     questo prodotto che ha determinato lo sviluppo economico dello Stato Sudamericano  del   PERU’  per le notevoli esportazioni.

Gli Stati  del  PERU’ e del CILE  sono al 1° POSTO  nella produzione mondiale.

Il  GUANO,  dall’alto potere fertilizzante,viene utilizzato  nel  Florovivaismo.

Altro CORMORANO è quello IMPERIALE(Phalacrocorax albiventer) che   costruisce nidi  conici   utilizzando fango e resti  di vegetali sulle cime delle scogliere                                     
Altre specie utilizzano alghe marine,guano oppure ossa di animali
Vive sulle coste delle fredde acque dell’Australia e forma stormi per tuffarsi all’inseguimento di piccoli pesci e crostacei.

Nella letteratura italiana troviamo citato   il CORMORANO   nella raccolta di poesie  “OSSI di SEPPIA” del poeta  Eugenio Montale:

INCONTRO

 

…sospinta sulla rada
dove l’ultime voci il giorno esala
viaggia una nebbia,
alta si flette un’ala
di CORMORANO.
ALTRI   CORMORANI: ci sono 29-33 specie di cormorani ma si sta discutendo circa il numero esatto della Famiglia dei Falacrocoracidi – sono tutte acquatiche e si presentano completamente nere o nerastre, con chiazze bianche.
10  sono endemiche alle isole: vivono confinate in remote isole dei Mari del Sud

 

CORMORANO  dalla DOPPIA CRESTA
(Phalacrocorax auritus)
Ha  due creste ai lati della testa e una macchia di pelle arancione sotto il becco

 

CORMORANO  FACCIAROSSA
(Phalacrocorax urile)
Macchia rossa intorno all’occhio.
Vive nell’estremo settentrionale dell’Oceano Pacifico

 

CORMORANO dell’ISOLA  di KERGUELEN (a nord dell’Antartide, proprietà dellO Stato Europeo della Francia)
(Phalacrocorax verrucosus)
Piccola macchia gialla sopra il becco e ciuffetto di penne all’inizio del capo

  • una cresta – che si sviluppa in epoca della riproduzione come per l’altro grande cormorano, il MARANGONE dal  CIUFFO (Phalacrocoax artistotelis)
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CORMORANO  PELAGICO
(Phalacrocorax pelagicus)
Vive nel Pacifico nord-occidentale.
Quando nuota mantiene la coda piatta  che funge da timone.

 

MARANGONE  CARUNCOLATO
(Phalacrocorax carunculatus)
Insieme al CORMORANO IMPERIALE  (Phalacrocorax atriceps)   vengono definiti cormorani con piume variopinte e zampe di colore  arancione rosaceo;
appartengono ad un gruppo di  10-12 specie limitate alle coste  e isole sub-antartiche dell’Emisfero sud.

Questo  CORMORANO  viene classificato   nelle categorie:

  • IN PERICOLO CRITICO, cioè a RISCHIO di ESTINZIONE in  NATURA in base ai dati della LISTA ROSSA della   IUCN:
  • Unione  Mondiale per la Conservazione della Natura

CORMORANO  delle ISOLE GALAPAGOS

(Arcipelago di COLON,di proprietà dello Stato Sudamericano dell’ECUADOR, Oceano Pacifico)

(Phalacrocorax harris)

Questa specie ha perso la capacità di nuotare.

 

SPECIE a CONFRONTO

Il    CORMORANO COMUNE (Phalacrocorax carbo) condivide il suo habitat marino europeo con il più piccolo e snello, ma molto simile, MARANGONE dal CIUFFO  (Phalacrocorax aristòtelis) .

Si  tratta di una specie che si nutre quasi esclusivamente di pesci di acqua salata e vive sulle coste e sulle isole rocciose: è raro che vada nell’entroterra.

Durante la riproduzione  il suo piumaggio acquista un colore verde lucido che si accompagna bene al verde smeraldo dei suoi occhi.

A completare il tutto possiede anche una piccola cresta sulla fronte che, quando viene alzata,  sembra un ciuffo.

Entrambi hanno un aspetto che ricorda i RETTILI, sia per il collo snodato sia per il disegno simile a scaglie delle piume del dorso e delle ali.

 

 

Fonte: http://www.regione.piemonte.it/parchi/junior/art/2010/dwd/prim_matteotti/IL%20%20CORMORAN1.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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