Riproduzione batteri virus funghi e alghe
Riproduzione batteri virus funghi e alghe
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Riproduzione batteri virus funghi e alghe
LA RIPRODUZIONE
Può avvenire per via agamica o sessuata. La riproduzione agamica può avvenire per tre modi: scissione (dalla cellula madre si formano 2 cellule figlie equivalenti), gemmazione (sulla cellula madre si forma una protuberanza di dimensioni più piccole rispetto alla cellula che l’ha generata), sporificazione (questo tipo di riproduzione è usato in particolari condizioni di difficoltà dell’organismo. La spora è una cellula di sopravvivenza che contiene DNA e citoplasma protetto da una spessa parete dagli agenti esterni, quando trova un ambiente favorevole subisce la mitosi e dà luogo ad un individuo pluricellulare completo). Il meccanismo biologico della riproduzione agamica è la mitosi che consiste nella divisione della cellula madre in due cellule figlie con un numero di cromosomi perfettamente uguali a quelli della cellula madre. Alcune piante hanno anche la capacità di riprodursi vegetativamente. La riproduzione agamica o sessuata si realizza per mezzo della fecondazione ad opera di 2 genitori, mediante cellule specializzate dette gameti apolidi, cioè che contengono metà numero dei cromosomi che si incontrano e si fecondano fondendosi tra loro in un’unica cellula detta zigote. Durante la fecondazione avviene un fenomeno di grandissima importanza: l’unione dei 2 DNA che dà luogo ad una combinazione nuova che presenta caratteri simili a quelli dei genitori ma assolutamente unici nella sua individualità. La base biologica della formazione dei gameti è la meiosi cioè il processo che determina il dimezzamento del numero dei cromosomi. In essa avviene inoltre quel fenomeno chiamato “crossing over” che permette ai cromosomi di scambiarsi reciprocamente pezzi portando alla formazione di gameti tutti diversi fra loro. In tutte le piante esiste un ciclo vitale per cui le cellule si trovano ad un certo momento nella forma apolide ed in una fase successiva nella forma diploide. Ogni pianta ha dunque uno specifico ciclo detto ciclo ontogenetico
I BATTERI
Come tutti sappiamo noi dipendiamo dalle piante, esse a loro volta si nutrono fabbricando materiale vivente per mezzo della sintesi clorofilliana, utilizzando composti chimici che si trovano nel terreno. Le piante tuttavia non sono capaci di utilizzare i tessuti di altre piante o di animali così come sono, occorre che esso venga smontato in sostanze più semplici. Ciò avviene in parte grazie ai funghi ma soprattutto grazie ai batteri. Microscopici organismi prodigiosamente prolifici che possono essere saprofiti o parassiti e che in particolari condizioni possono rivestirsi di un involucro protettivo che gli permette di sopravvivere in condizioni impossibili con la vita. I batteri preparano quindi il nutrimento per le piane, sono cioè i cuochi del suolo, il loro lavoro è indicato con nomi che suonano sgradevoli: putrefazione, decomposizione, deterioramento, ecc. Molte specie di batteri sono mobili perché provvisti di flagelli o ciglia, ciò li fa rassomigliare ad animali unicellulari. Altri sono in grado di svolgere la fotosintesi, come i vegetali; altri in grado di ricavare energia da reazioni chimiche diverse e vengono detti chemiosintetici ma in entrambi questi ultimi due casi sono autotrofi come i vegetali. Altri batteri vivono come parassiti di diversi organismi, piante o animali e sono eterotrofi come gli animali. Nonostante questa ambiguità essi vengono considerati appartenenti al regno vegetale in particolare alla classe degli schizomiceti. I batteri si riproducono oltre che per scissione con un processo chiamato coniugazione che permette il passaggio di porzioni di DNA da un batterio all’altro modificando le proprietà di moltissimi geni. Questo spiega in parte la straordinaria capacità di adattarsi dimostrata da alcuni batteri. I più tipici hanno la forma a bastoncino e sono detti bacilli. Esistono però dei batteri di forma sferica detti cocchi o a forma ondulata detti spirilli. Sono tutti microscopici per questo vengono detti microbi cioè piccoli viventi. Spesso essi si uniscono a formare colonie che prendono vari nomi secondo il numero e le forme.
Il primo a vedere un batterio non fu uno scienziato professionista, ma un mercante della città olandese di Delft. Tale Anton Van Leeuwenhoek, che nel 1673 spinto da una passione che lo costringeva a trascurare gli affari realizzò il primo microscopio, scoprì alcuni batteri stemperando nell’acqua del tartaro dei denti e vedendo che era composto da una miriade di minutissimi corpiccioli a forma di bastoncino, che oggi indichiamo con il nome di bacilli.
I VIRUS
Il virus è sostanzialmente una molecola di acido nucleico (DNA o RNA) contenuta in un astuccio fatto di proteine che si chiama capside. È quindi un pezzetto di gene racchiuso in un involucro protettore che fuori da una cellula non sa vivere ma è inerte come un cristallo minerale. Per moltiplicarsi deve sfruttare, con un brillante meccanismo, i processi vitali che avvengono all’interno di una cellula che invade. Quindi i virus non hanno una loro esistenza autonoma come i batteri ma passano da uno stato di quiete cristallina ad uno stato vitale sotto forma di parassita. Il virus ha una struttura definita e regolare che insieme alle proprietà antigene ne permette la classificazione. Le strutture fondamentali sono con il capside a forma di icosaedro (un poliedro con 20 facce regolari) più diffusi e virus a capside a forma elicoidale simile ad una molla a spirale. Esistono più di 150 specie di virus riunite in una ventina di gruppi. I virus attaccano animali quindi anche l’uomo nel quale provocano la formazione di anticorpi specifici che gli consentono una immunità alla malattia da essi provocata che può essere permanente o temporanea.
I FUNGHI
Anche i funghi fanno parte insieme ai batteri al gruppo degli organismi demolitori che ancor oggi per nostra fortuna continuano la loro preziosa opera. I funghi sono un organismo strano infatti pur essendo dei vegetali sono sprovvisti di clorofilla e per nutrirsi hanno bisogno, come gli animali, di sostanze organiche che provengono da altri organismi. È stato poi osservato che essi accumulano come sostanza di riserva non l’amido come tutte le piante ma il glicogeno, una sostanza che è contenuta nel fegato dell’uomo e di altri animali; inoltre quasi tutti i funghi hanno le cellule costituite da una parete contenente una sostanza simile a quella delle corna, dei peli, delle unghie ecc. la chitina. Insomma i funghi hanno molte caratteristiche insolite per delle piante, sono forse animali? Certamente no, infatti se osserviamo i meccanismi di riproduzione ci accorgiamo che essi si comportano nel modo tipico dei vegetali. Si moltiplicano in generale per via vegetativa cioè con la formazione di un nuovo fungo da una gemma o da un frammento del fungo genitore, inoltre producono particolari cellule dette mitospore utilizzate unicamente per la riproduzione. I funghi si procurano le sostanze di cui hanno bisogno in diversi modi, abbiamo funghi saprofiti, simbionti e parassiti. La maggior parte dei funghi trae il proprio nutrimento da organismi morti o da sostanze in decomposizione, essi si dicono saprofiti. Ne è un esempio il prataiolo che infatti si coltiva nelle grotte su letame fermentato. Altri funghi formano società con gli organismi vegetali viventi cedendogli una parte dell’acqua e delle sostanze minerali da loro assorbite con le ife ricevendo in cambio una parte del nutrimento che l’ospite è in grado di fabbricare. Molto conosciuta è l’unione fra funghi e alghe, un particolare tipo di organismo detto lichene capace di vivere e prosperare negli ambienti più inospitali. Infine i funghi possono svilupparsi nel corpo di un animale o di un vegetale a volte danneggiandolo più o meno seriamente fino al punto di farlo morire. I funghi si sviluppano cioè a spese dell’organismo senza che questi ne tragga alcun vantaggio e sono detti parassiti. Se ne contano diverse migliaia, alcune parassite di altri vegetali gravemente dannose all’agricoltura, altre a carico di animali, uomo compreso che possono crescere in diverse parti del corpo provocando malattie dette micosi. Molti funghi sono microscopici ma vengono utilizzati dall’uomo fin dall’antichità per produrre vino birra o pane. Il vero corpo dei funghi non si vede all’esterno, ma allora cosa raccogliamo? Quello che noi raccogliamo è il cosiddetto corpo fruttifero del fungo che serve a sorreggere delle strutture a lamella, a tubuli o a scodelle che portano le cellule riproduttive, ovvero le spore.
LE ALGHE
Dire cos’è un’alga non è facile, con questo termine indichiamo un insieme di vegetali straordinariamente ricco di specie, oltre 20.000, molto diverse tra loro per forma e modi di vita. È difficile inquadrarle in base alle loro caratteristiche tanto che la sistematica non le considera come un gruppo unitario ma come un nome collettivo con cui vengono raccolti diversi gruppi di vegetali che hanno caratteristiche comuni:
- le alghe non hanno né radici, né fusto, né foglie vere e proprie né fiori, sono delle cellule poste le une vicino alle altre senza vasi dove circoli la linfa, questo corpo così semplice è detto tallo, per questo motivo a volte sono raggruppate insieme ai funghi con il nome di tallofite
- vivono per la maggior parte in acqua dolce o salata
- sono provviste di clorofilla, come le piante superiori, e di altri pigmenti, sono cioè le più semplici tra le piante verdi produttrici di ossigeno.
Le loro dimensioni vanno dalle alghe unicellulari microscopiche alle gigantesche alghe del fondo marino che possono arrivare anche a 100 mt di lunghezza e qualche quintale di peso. Non tutte le alghe però sono acquatiche, ve ne sono alcune che vivono nei fanghi, sulla terra umida dei prati e dei boschi, sulle nevi, su rocce o muri umidi, sulle cortecce degli alberi o sulle foglie e dentro di esse. Ci sono alghe che vivono su altre alghe, su funghi, nelle cellule del sangue di animali, uomo compreso. In genere producono sostanze organiche grazie alla funzione clorofilliana. Non hanno bisogno di foglie e radici perché l’assorbimento avviene attraverso tutta la superficie del corpo. La loro riproduzione avviene spesso per frammentazione anche se è presente la sporificazione o l’emissione di particolari gemme dette bulbilli. Se ne conoscono 7 gruppi di cui le più famose sono le alghe brune, le alghe rosse e le alghe verdi. Le alghe vengono usate moltissimo nell’industria alimentare sia come cibo sia per produrre particolari sostanze (carragenina e alginati) utilizzati come addensanti. Un ulteriore utilizzo è nell’ambito della cosmesi.
Fonte: http://carlocintoni.altervista.org/dispense/dispensa%203%202007.doc
Sito web: http://carlocintoni.altervista.org
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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