Definizioni cosa vuol dire

 

 

 

Definizioni cosa vuol dire

 

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Definizioni cosa vuol dire significato

 

DEFINIZIONI

Economia
Nell'ambito delle scienze sociali l'economia - dal greco οἱκονομία composto da οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" e quindi "regole della casa" ma anche, più estensivamente, "gestione del patrimonio", "amministrazione"- è la scienza che analizza la produzione, lo scambio, la distribuzione ed il consumo di beni e servizi.
L'economia è, pertanto, la scienza che studia le scelte razionali, compiute dai singoli e della società, per impiegare risorse scarse, che possono avere usi alternativi, allo scopo di produrre vari tipi di beni e servizi, nonché le scelte volte a distribuire questi ultimi tra gli individui e i gruppi sociali per soddisfare al meglio i bisogni individuali e collettivi.
Con tale termine si intende, inoltre, il sistema di organizzazione delle attività di tale natura poste in essere da un insieme di persone, organizzazioni e istituzioni ovvero un sistema economico.

 

Inquinamento
L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente, naturale o antropico, e può essere altrettanto di origine antropica o naturale. Esso produce disagi temporanei, patologie o danni permanenti per la vita in una data area, e può porre la zona in disequilibrio con i cicli naturali esistenti. L'alterazione può essere di svariata origine, chimica o fisica.

 

Conformismo
Questo termine indica una tendenza a conformarsi a opinioni, usi e comportamenti già definiti in precedenza e politicamente o socialmente prevalenti.

 

Consumismo

E’ un termine usato per descrivere gli effetti dell'identificazione della felicità personale con l'acquisto, il possesso e il consumo continuo di beni materiali, generalmente favorito dall'eccessiva pubblicità.
il consumismo consiste quindi nell'aumento dei consumi, sostenuto in gran parte dalla pubblicità, con effetto espansivo sulla produzione e ulteriore bisogno indotto di nuovi consumi.

 

Discriminazione

La discriminazione è il trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o un gruppo di individui in virtù della loro appartenenza ad una particolare categoria. Alcuni esempi di discriminazione possono essere legati al sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali.

 

Disuguaglianza sociale
Si parla di disuguaglianza sociale quando gli individui che appartengono a una certa società non hanno uguale accesso alle risorse che essa mette loro a disposizione.
Al contrario la parità di opportunità, in senso generale, implica l'idea che le persone dovrebbero essere nelle stesse condizioni di partenza nella vita, ovvero che tutti dovrebbero avere pari opportunità indipendentemente dalla loro nascita.

 

Deficit
In economia il termine deficit (dalla terza persona del presente indicativo latino "defìcit", "manca") indica la situazione economica di un'impresa nella quale i costi superano i ricavi, o di un ente pubblico nel quale le uscite superano le entrate.
L'uso più frequente del termine deficit riguarda il settore pubblico dove si parla di deficit pubblico con riferimento alla differenza (per ciascun anno) tra i costi dell'amministrazione statale e le entrate derivanti dalle imposte dirette e indirette versate da imprese e singoli cittadini.
Le dimensioni del deficit pubblico vengono solitamente prese in considerazione in rapporto al prodotto interno lordo (PIL): si vuol mettere in relazione il deficit con la capacità di produrre ricchezza e quindi di ripagare il debito che si accumula per effetto della presenza di deficit ricorrenti.
Nel caso di deficit pubblici, il rapporto deficit/PIL rappresenta l'indicatore più semplice da usare per fare confronti internazionali.

 

PIL
Il Prodotto Interno Lordo ( in inglese GDP, gross domestic product ) è il valore totale dei beni e servizi prodotti in un Paese in un certo intervallo di tempo, solitamente l'anno, e destinati al consumo dell'acquirente finale, agli investimenti, alle esportazioni.

 

Economia Capitalistica

Una combinazione di pratiche economiche, che venne istituzionalizzata in Europa, tra il XVII e il XIX secolo, che coinvolge in particolar modo il diritto da parte di individui e gruppi di individui che agiscono come "persone giuridiche" (o società) di comprare e vendere beni capitali (compresi la terra e il lavoro) in un libero mercato (libero dal controllo statale).
E’ quindi il sistema economico, e per estensione l'intera società, il cui funzionamento si basa sulla possibilità di accumulare e concentrare ricchezza in una forma trasformabile (in denaro) e re-investibile, in modo che tale concentrazione sia sfruttata come mezzo produttivo.

 

Svalutazione

In economia la svalutazione è la perdita di valore di una moneta nei confronti di una o più monete.
La svalutazione rende più costose le merci importate (import) e di conseguenza può avere conseguenze sull'inflazione del paese che svaluta, ma rende più convenienti i prodotti del paese che svaluta esportati (export) sui mercati esteri.

 

Fonte: https://lavorincorsob.wikispaces.com/file/view/scheda+su+definizioni+di+economia,+inquinamento,+etc.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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Definizioni

Accantonamento: Per Passività di scadenza ed ammontare incerti

Aggregazioni di imprese: Formazione di un’unica entità economica da più imprese distinte, derivante dal controllo della target in cambio di trasferimento di beni, sostenimento di passività o emissione di capitale

Attività / Passività potenziali: Incerte nell’evento (verificarsi) e nell’ammontare

Attività immateriale: Attività non monetaria, priva di consistenza fisica, posseduta per l’utilizzo nella produzione

CGU (Cash Generating Unit): Il più piccolo gruppo identificabile di attività generante Cash Flows in entrata, indipendenti da altre attività o gruppi di attività

Componenti straordinari: Ricavi o costi della gestione extracaratteristica, irripetibili ed estranei all’attività

Contributi in conto capitale: Contributi per il cui ottenimento è necessario l’acquisto, la costruzione o l’acquisizione di attività immobilizzate

Contributi pubblici: Trasferimenti di risorse a condizione del rispetto di date condizioni

Controllo: potere di determinare scelte amministrative e gestionali ottenendone i benefici relativi

Costo: importo pagato o fair value

Costo Storico: Costo al quale si è effettuate la transazione effettiva

Errori determinanti: Scoperti nell’esercizio corrente, talmente importanti che i bilanci precedenti non sono più attendibili

Fair Value: corrispettivo al quale un’attività è scambiata in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti
Immobili, impianti e macchinari: Attività materiali possedute e ad utilità pluriennale

Mercato Attivo: Se esistono contemporaneamente le seguenti condizioni: Elementi omogenei, compratori e venditori rintracciabili, prezzi disponibili al pubblico

NSP (Net Selling Price): Prezzo di mercato, ammontare ottenibile – costi di dismissione – costi di vendita

Obbligazione implicita: Derivante dalla prassi o ingenerata nell’aspettativa di terzi

Obbligazione Legale: Originata da contratti e norme

Passività: obbligazione attuale derivante da fatti passati

Perdita durevole: Valore contabile – Valore di realizzo

Rimanenze: Beni posseduti per la vendita, impiegati nel processo produttivo, materiali da impiegare

Svalutazione: Ripartizione sistematica del valore ammortizzabile di un’attività lungo il corso della sua vita utile

Unione di imprese: Aggregazione in cui non si può identificare l’acquirente

Valore ammortizzabile: Costo di un bene – valore residuo

Valore contabile: Valore iscritto a bilancio – Ammortamenti accumulati – Perdite durevoli accumulate

Valore di realizzo netto: Prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento di attività, detratti i costi di completamento ed i costi per realizzare la vendita

 

Valore residuo: Prezzo di vendita – costi di cessione

Vita utile: Periodo di utilizzo o quantità prodotte in futuro

Fonte: http://www.alexpander.it/IAS_Definizioni.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

DEFINIZIONI DI ALGEBRA: 

  1. Definizione[Numero relativo]:E’ un numero che ha un segno davanti.
  2. Lo zero non ha segno ma è un numero relativo.
  3. Due numero si dicono concordi se hanno lo stesso segno, discordi se hanno segno diverso.
  4. Il modulo o valore assoluto di un numero relativo è quel numero senza segno. Esempio: |-3|=3.
  5. Due numeri si dicono opposti se sono discordi e hanno lo stesso modulo. Esempio: +5;-5
  6. Due numeri si dicono uguali se sono concordi e hanno lo stesso modulo.
  7. Ogni numero positivo è maggiore di zero; ogni numero negativo è minore di zero pertanto lo zero è il più piccolo di tutti i numeri positivi e il più grande tra tutti i numeri negativi.
  8. Osservazioni sulle grandezze.;-7>-11 e +7<+11 .
  9. La somma di due numeri relativi concordi è un numero relativo concorde con gli addendi che ha per valore assoluto la somma dei loro valori.  Esempio:   -5-11=-16; Esempio:  +7+12=+19.
  10. La somma di due numeri relativi discordi è un numero relativo che ha come segno quello che ha modulo maggiore e come valore assoluto la differenza. Esempio:  -30+12=-18.
  11. La somma di due numeri relativi opposti è sempre zero.
  12. Ripasso proprietà dell’addizione: commutativa, associativa, zero è l’elemento neutro.
  13. Abilità: ordinare sull’asse reale i numeri relativi anche fratti.
  14. Abilità: (-3)+(+5)+(-4)=[quando davanti alla parentesi c’è il più rimane lo stesso segno]=-3+5-4=-2
  15. Abilità: (-3)-(-5)+(-14)=[quando davanti alla parentesi c’è il meno devo cambiare segno]=-3+5-14=-12.
  16. Esercizio svolto:[3+(6-7)+(2-1)-3+5-(+2-3)]=[3+(-1)+(1)-3+5-(-1)]=3-1+1-3+5+1=+6.
  17. Regola della moltiplicazione dei segni: se sono concordi è più; se sono discordi è meno.

 

Fonte: http://www.calasanzio-roma.it/adami/archive/DEFINIZIONI.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

Alcune definizioni di fisica e matematica.

Assioma

 

Proposizione che si assume vera senza dimostrazione.

Corollario

Conseguenza immediata di un teorema.

Criterio

Condizione sufficiente.

Epistemologia

 

Filosofia della scienza.

Legge

In matematica è sinonimo di teorema.
In fisica è una regola dimostrata da dati sperimentali.

Lemma

Teorema, ritenuto di scarso interesse in sé, che viene dimostrato prima di un altro teorema.

Postulato

Sinonimo di assioma nella matematica moderna. Anticamente, da Euclide in poi, era usato in geometria, mentre assioma era usato in tutte le altre discipline.

Principio

Legge fondamentale.

Regola

In matematica è l’applicazione di un metodo.
In fisica è il comportamento di elementi fisici. Si può vedere come sinonimo di legge.

Tautologia

Proposizione sempre vera, qualunque sia il valore di verità delle proposizioni che la compongono.

Teorema

Proposizione del tipo “se A allora B”.

Teoria

Legge che inquadra tutta una serie di fenomeni in modo unitario.

 

Fonte: http://digilander.libero.it/luigilombardo/documenti/mate/severi/Alcune%20definizioni%20di%20fisica%20e%20matematica.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

Alcune definizioni

IMMIGRATO: persona temporaneamente o definitivamente stabilita in un luogo, diverso da quello di origine, specialmente per ragioni di lavoro.

CLANDESTINO: persona che ha varcato il confine di uno stato estero senza il visto di ingresso, e che non ha con sé alcun documento di riconoscimento.

IRREGOLARE: cittadino straniero non in regola con il permesso di soggiorno.
Altrimenti definito come migrante “privo di documenti” o “illegale”. Persone che entrano e vivono in un paese di cui non sono cittadini, senza il permesso legale di restarvi. Alcuni sono persone che lavorano o cercano un’occupazione senza un valido permesso per lavorare; altri possedevano un regolare permesso di soggiorno, poi scaduto; altri possono essere richiedenti asilo che hanno ottenuto un diniego, ma non hanno lasciato il Paese, sebbene la legge imponesse loro di farlo.

RIFUGIATO: “ciascun rifugiato è il risultato del fallimento di un governo nella protezione dei diritti umani”.
La Convenzione delle Nazioni Unite sullo status dei rifugiati (Convenzione di Ginevra, 1951) stabilisce che gli stati hanno l’obbligo di proteggere coloro che a motivo della propria razza, appartenenza religiosa, politica, preferenza sessuale o altro, rischiano gravi violazioni dei diritti umani in caso di ritorno nei propri Paesi di origine. La Convezione stabilisce inoltre che queste persone non dovrebbero mai essere sottoposte a rimpatrio forzato. I rifugiati godono della protezione internazionale e di alcuni diritti specifici. Dovrebbero poter accedere a soluzioni durevoli come: un’integrazione nel Paese in cui hanno ottenuto l’asilo, il reinsediamento in un altro Paese, o il rimpatrio volontario nel proprio paese di origine. 

PROFUGO: è una più vasta popolazione che vive l’esperienza della fuga e della persecuzione senza ottenere riconoscimento giuridico. Questa percezione non è presente in inglese che utilizza la sola parola refugees per profugo e rifugiato.

RICHIEDENTE ASILO: qualcuno che ha lasciato il proprio Paese ma non ha trovato ancora protezione come rifugiato. Gode tuttavia, della protezione del diritto internazionale dei rifugiati. L’art. 14 della Dichiarazione universale dei Diritti Umani afferma che “ ogni individuo ha il diritto di cercare e di ottenere, in altri Paesi, asilo dalle persecuzioni”. Si deve presumere che un richiedente asilo sia un rifugiato fino a prova contraria, cioè fino a quando non si determini che non ha bisogno della protezione internazionale.

 

Fonte: http://www.caritasmarche.it/files/UserFiles/File/Alcune%20definizioni.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

 

 

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