Verruche plantari

 

 

 

Verruche plantari

 

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Verruche plantari

 

L'HPV delle verruche plantari

Le verruche plantari sono causate dall'HPV, un virus che si introduce nei piedi attraverso le abrasioni ed i minuscoli tagli che si formano sulla loro superficie cutane: questo intruso non si rivela immediatamente dopo essersi infiltrato, ma può necessitare anche di un paio d'anni prima di cominciare ad affliggere il soggetto con la comparsa delle verruche plantari. Sono moltissimi i medici che consigliano di sottoporsi ai trattamenti per eliminare le verruche plantari, non tanto perché risultino pericolose per la salute, ma principalmente per evitare di soffrire a causa di questi piccoli e fastidiosi inestetismi della pelle.

Dovete sapere che se le verruche plantari non vengono trattate continueranno a crescere, diventando automaticamente sempre più fastidiose e dolorose: non solo, perché questo virus si può anche propagare nella pelle, moltiplicandosi e dando origine alla formazione di nuove verruche. Pensate che alcuni casi gravi di verruche plantari possono addirittura portare a problemi legati alla postura e, di conseguenza, alla salute della colonna vertebrale.

 

I sintomi delle verruche plantari

Le verruche plantari sono molto facili da individuare, in quanto si manifestano sulla pelle come dei piccoli bozzi di colore grigiastro/marrone, caratterizzati da un effetto simile ad una spugna. Non aspettatevi però di poter vedere tutta la verruca in superficie, in quanto la parte scoperta non risulta altro che un quarto della dimensione totale della verruca plantare, che si forma principalmente nel sotto pelle. Di per sè, le verruche plantari, non creano problemi al corpo, ma se viene effettuata una determinata pressione sulla zona interessata, porterà solamente dolore e fastidio al soggetto. Per capire quale trattamento risulti più efficace per sbarazzarsi delle verruche plantari, sarà bene innanzitutto dare uno sguardo alle cause da cui derivano.

 

Fonte: http://www.inerboristeria.com/verruche-plantari-le-verruche-del-piede.html

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Visitate il sito : http://www.inerboristeria.com/

 

LE VERRUCHE:

Le verruche sono delle lesioni di varie dimensioni che si manifestano sulla cute. La loro evoluzione è cronica, e determina un ispessimento dell’epidermide. La pelle della verruca assume anche un colorito diverso tendente al grigio-giallo. La formazione delle verruche è dovuta ad un’infezione virale, il virus in questione è un virus a DNA appartenente alla famiglia dei Papoa virus. La diagnosi della verruca dovrebbe essere fatta da un dermatologo attraverso un attento esame visivo della lesione. La guarigione dalle verruche avviene di solito attraverso  la loro completa asportazione mediante l’utilizzo di un bisturi elettrico o elettrocoagulatore. Il dermatologo inizia sempre con la rimozione della verruca più grande, a volte asportando la verruca che ha le dimensioni maggiori quelle più piccole possono regredire spontaneamente. La prevenzione all’infezione e alla conseguente formazione delle verruche può essere fatta da ogni singola persona, rispettando le più basilari norme igieniche-sanitarie. E’ ormai noto a tutti che le piscine, le palestre, gli spogliatoi pubblici e tutti gli ambienti promiscui sono possibili luoghi d’infezione. Per evitare di contagiarsi bisogna assolutamente non camminare in questi luoghi a piedi nudi, il contatto della pelle con il virus potrebbe generare la possibilità di infezione. Lo sfaldamento delle verruche e la conseguente caduta di frammenti di cute al suolo determina la possibilità di contagio per altri individui.  Non bisogna pensare che se viene eliminata una verruca non si è più soggetti all’infezione, infatti si può essere contagiati dal virus più di una volta nella vita, per cui si può dire tranquillamente che la formazione delle verruche può essere recidiva. Le verruche oltre che essere antiestetiche possono dare anche dolore, soprattutto quelle che si sviluppano sotto la pianta dei piedi. Esse sono molto dolorose soprattutto perché la pianta del piede è sottoposta a continui microtraumi. La formazione delle verruche può avvenire in tutte le età, il virus riesce a contagiare qualsiasi persona, con maggior facilità però per i soggetti immunocompromessi. Le zone più colpite dalle verruche sono il palmo della mano e la pianta dei piedi, tuttavia le verruche possono svilupparsi anche in altri distretti corporei. Il linguaggio popolare identifica le verruche anche con il nome di “porro”  e numerose credenze fanno pensare che esse possano sparire senza l’ausilio di nessuna forma di terapia medica, credenze queste tutte sbagliate. Purtroppo le verruche possono essere guarite soltanto con il piccolo inervento chirurgico o in alcuni casi con l’utilizzo di cerotti a cessione controllata di acido acetil salicidico. L’utilizzo di tali cerotti deve comunque sempre essere consigliato dal proprio medico di famiglia o da un dermatologo. L’intervento con l’elettrocoaugulatore è senza ombra di dubbio il metodo più efficace per poter rimuovere le verruche alla radice.

                                                                             

Autore:  Dott. Luciano Leonio

fonte: http://www.crisilvi.it/wp-content/uploads/2009/06/le-verruche.doc

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Le Verruche

 

Cosa sono?

Le Verruche sono formazioni dure che crescono soprattutto alle mani e ai piedi dovute al contagio con un Virus detto Papilloma Virus

Sono contagiose?

Si, le Verruche sono contagiose e si diffondono nello stesso individuo o in altri individui venuti a contatto con chi ha le verruche

Fanno male?

Quelle delle mani di solito no mentre quelle dei piedi fanno male quando ci si cammina sopra.

Devono essere tolte?

Le Verruche dei piedi devono essere eliminate perché sono dolorose ma anche quelle delle mani perché ci si può contagiare o si può contagiare altri.

 

Fonte estratto / citazione da http://www.humanitasonline.com/Repository/Utenti/Generale/Le%20Verruche.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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Verruche plantari

 

Le Virosi Cutanee

 

Le virosi cutanee sono patologie virali che possono coinvolgere principalmente la cute.
Non ci sono tantissime patologie virali cutanee ma, quelle che ci sono, possono essere di un certo interesse soprattutto per la loro  TENDENZA a RECIDIVARE , per il loro aspetto epidemiologico poiché sono patologie di comunità e per la presenza di POTENZIALITA' ONCOGENETICHE(alcuni virus cutanei in determinate condizioni sono in grado di causare tumori cutanei).

 

PAPILLOMAVIRUS  (HPV)

Le verruche normali sono legate all' HPV 1-2.
Le verruche dei macellai sono legate all'HPV 4-7
L'HPV 13 è legato al carcinoma linguale, l'HPV 16-18 sono cause più frequenti di tumori cutanei delle zone periorifiziali ( papulosi Bowenoide), l'HPV 16 è anche causa del CIN, neoplasia della cervice uterina.
Le verruche in sede mucosa vengono chiamate condilomi; i condilomi genitali sono causati da HPV 6-11 ( questi non hanno potenzialità oncogenetiche).
Quando ci sono quadri di papillomatosi è sempre importante andare a curare il sottotipo di HPV coinvolto ( lo fanno i dermatologi ma anche i ginecologi e gli urologi negli MTS ( centri per le malattie a trasmissione sessuale).

 

TIPI DI VERRUCHE

 

  • VERRUCA VOLGARE (HPV2) o PORRO volgarmente detto

Singola lesione ipercheratosica localizzata sul dorso delle mani

  • VERRUCHE PALMOPLANTARI ( HPV 1-2)

Come le verruche volgari però in sede palmoplantare

  • CONDILOMI ACUMINATI (HPV 6-11)

Verruche in sede mucosa o pseudomucosa. Vengono detti acuminati per distinguerli da quelli piani che insorgono nelle stesse sedi ma come lesioni secondarie della sifilide

  • VERRUCHE FILIFORMI

Verruche in sede nasale, sublinguale……….sono allungate, molto sottili con un modesto peduncolo di impianto

  • VERRUCHE PIANE ( HPV 3-10 )

Difficili da riconoscere se non si ha un minimo di pratica. Sono legate ad HPV non oncogeni ( a differenza dell'HPV 16-18-31-33 che sono sottotipi coinvolti nella patogenesi di neoplasie della cervice uterina e dei carcinomi periorifiziali della zona genitale in entrambi i sessi)

I NB. Quando vedete un soggetto che ha tante verruche (150-200) non potete pensare bene!
Il virus della verruca infatti è controllato dal sistema immunitario ( linfociti T CD4 e CD8 ) e quando c'è riduzione del sistema immunitario (soggetti trapiantati, AIDS, leucemia….) le verruche aumentano di numero. In condizioni quindi di immunodeficienza e/o di immunosoppressione che determinano una carenza T linfocitaria si può avere l'insorgenza di numerose verruche o condilomatosi che vanno viste sempre con sospetto a meno di una condizione specifica tipo quella del macellaio.
Spesso si riscontrano quadri di verruche multiple o condilomatosi recidivanti dopo sospensione del trattamento in soggetti HIV+.
Se non ci sono ragioni specifiche che possono giustificare un quadro multiplo va sempre indagato il sistema immunitario.

II NB.Le verruche plantari, a differenza di quelle volgari che tendono a crescere all'esterno con aree ipercheratosiche, si presentano come lesioni tondeggianti a limiti netti puntinate con tanti piccoli capillari trombizzati ( punti neri). Un'altra caratteristica che permette di differenziare la verruca plantare dal callo è la interruzione del disegno cutaneo (dermatoglifi) in corrispondenza della verruca; nel callo invece i dermatoglifi  si vedono quasi più del normale.
Casi dubbi possono essere rappresentati dal tiloma callosità presente nelle zone di pressione in cui il disegno cutaneo può essere parzialmente interrotto. La verruca rispetto al tiloma è però vascolarizzata.

III NB Le verruche filiformi sono delle papillomatosi ritrovabili anche nel frenulo linguale, ricordano condilomi ritrovabili nel cavo orale anziché a livello genitale

Ô Quello che si può dedurre è che, acquisito che l'HPV tende ad infettare gli strati superficiali della cute, si potranno manifestare lesioni cliniche differenti a seconda di quanto spessa è l'epidermide e di conseguenza di quanto è favorito il virus nella crescita

 

TRATTAMENTO

  • CRIOTERAPIA         :eradica la lesione a livello della giunzione dermo-

epidermica

  • LASERTERAPIA ( con un termocoagulatore ) :necrotizza tutta la zona

ritenuta infetta

  • STIMOLAZIONE RISPOSTA IMMUNITARIA (linfocitaria e macrofagica)

al fine di creare una risposta antivirale locale.

  • E' il tipo di trattamento cui si ricorre nel caso in cui ci siano numerose verruche (100-200).

La stimolazione della risposta immune si può fare formalmente con la vitamina Cche, poiché da sola non fa quasi nulla, si associa spesso alla cimetidina ( è nata come preparato antiulcera ma ha anche un'azione stimolante del sistema immunitario, può dare una sregolazione della prolattina, parametro che va monitorato soprattutto nel maschio) alla dose di 3-4 compresse da 400 mg al giorno per 40-60 giorni.

  • Un'altra strategia però meno utilizzata soprattutto per il costo è l'utilizzo dell'IMICHIMOD (è un immunostimolatore locale), viene utilizzato sempre in condizioni di condilomatosi multiple importanti o che recidivano. Questo preparato è un gel che si può mettere nella zona genitale ma anche in viso.
  • L'immunostimolazione locale si può ottenere anche con i retinoidi che sono cheratolitici e immunostimolanti. I retinoidi per via sistemica vanno utilizzati in pazienti in buone condizioni generali.In quanto potenti inibitori della produzione di sebo vengono utilizzati anche nell'acne grave. Pazienti che prendevano l'acido cis-retinoico per l'acne vedevano scomparire le loro verruche nell'arco di 15 giorni.

 

N.B.        L'IMICHIMOD è un preparato costoso ( 80 euro al tubetto)così come per i retinoidi, per cui queste non sono terapie né di prima né di seconda linea ma di terza (IMICHIMOD) e quarta (retinoidi): Vengono comunque prima della chirurgia. Se pensate di avere a che fare con un paziente normale tutto ciò che è stato detto sulla immunostimolazione non serve : sono sufficienti le tecniche di couretage, ma se pensate di avere a che fare con un paziente trapiantato siete già autorizzati a partire dalla cimetidina.

 

  • CHIRURGIA TRADIZIONALE :non è la soluzione migliore per una infezione

superficiale..pensate ad un intervento chirurgico a livello plantare….il paziente non può camminare per 20 giorni, deve togliere i punti, ha un esito di cicatrice chirurgica……insomma la chirurgia viene tenuta come ultima possibilità! ( tenendo comunque presente che non si può eradicare chirurgicamente un'infezione).

  • TRATTAMENTO CON COURETTE :(tipo una lametta da barba): si fa un

Grattamento superficiale che elimina l'epidermide ( ci si ferma al primo sanguinamento ).
Una volta raggiunto lo stato basale viene coagulato utilizzando acqua ossigenata concentrata concentrata ( a 120 volumi) oppure utilizzo nitrato d'argento.
E' un trattamento abbastanza doloroso che viene fatto in anestesia locale ( anche no se sono 1-2 verruche). Per le verruche piane è il trattamento elettivo!

  • TRATTAMENTO CON ACIDI :unica terapia alternativa al couretage.

Intuitivamente gli acidi che si utilizzano sui piedi o sulle mani sono diversi e a diverse concentrazioni da quelli che si usano in viso. Si utilizzano degli unguenti in cui l'olio di vaselina fa da eccipiente e poi si aggiunge Acido Salicilico al 5-10% non di più ( acidi più potenti potrebbero causare degli esiti importanti che non sono accettabili soprattutto in viso).
Un'alternativa all'Acido Salicilico è l'acido retinoico che è cheratolitico ( si usa a concentrazioni dello 0,05%) ed è utile nella cura e prevenzione delle verruche piane. L'utilizzo di questi acidi va fatto sempre dopo che la verruca è stata decappata con una lametta. In generale non vanno utilizzati in viso perché possono dare esiti cicatriziali e discromie
NB:  L'applicazione di questi acidi può essere fatta sulla ferita a scopo antivirale anche dopo trattamento con courette per circa 20 giorni. Questi acidi favoriscono una più veloce risoluzione della lesione poiché hanno anche una azione pro-infiammatoria locale, in quanto irritanti.

In generale l'unica cosa che si guadagna a togliere le verruche è di far brutta figura! Infatti le verruche possono guarire da sole, se guariscono non è merito del medico e possono recidivare  indipendentemente dalla terapia che si instaura.
Ci sono pazienti con 50 verruche sotto la pianta del piede e che utilizzano cerotti all'acido salicilico al 20% senza risultato, utilizzano immunostimolatori per 2-3 mesi senza risultato, smettono la terapia e 10 giorni dopo non hanno più niente. L'unica grande soddisfazione è che se devono andare via vanno via; sono patologie a cui si deve stare " addosso" perché alla fine ne avrete ragione ma non chiedete perché alcuni pazienti rispondono più ad una forma di terapia che all'altra.       Quindi :


VERRUCHE PALMO-PLANTARI

 

  • Terapia 1^linea :         cerotto callifugo ( acido salicilico al 20%)
  • Terapia 2^linea: se non guarisce in 20-40 giorni si può pensare alla crioterapia  ( solo sul palmo della mano o sulla pianta del piede, non sul viso)

Poiché sono patologie virali superficiali benigne ricordate che nessuno accetta conseguenze, il paziente non è disposto a stare  male per la vostra terapia su di una verruca!
Ci sono alcuni condilomi in cui si utilizza la podofillina( è un acido)per poche ore poi deve essere lavata via altrimenti si gonfia tutto, si può usare l'IMICHIMOD ma prima la laser terapia : con questo non voglio dire che si può fare la laser-terapia in viso (rimane la cicatrice) ma la si fa per esempio in sede mucosa dove rimangono esiti ma meno visibili ( regione genitale, sublinguale….).
Sono patologie assolutamente benigne, non sono gravi a meno che non ci sia uno stato di immunosoppressione.
La terapia quindi va da quella medica (dal semplice cerotto callifugo agli immunostimolanti) a quella chirurgica ( dal semplice couretage alla laser-crio-terapia alla chirurgia tradizionale con i punti di sutura che è comunque l'ultima scelta).
Inoltre la terapia medica ha 2 vie:

  • Sistemica  (Vitamina C,cimetidina,retinoidi)
  • Locale                 (retinoidi e IMICHIMOD)

La terapia deve essere proporzionata alla situazione clinica e più semplice possibile.

                                                                                                                                                                                     

 

Fonte: http://matt7692.altervista.org/Archivio%20Sbobinature%2002-04/sbobinatureX/dermatologia/07.Dermato-02.05.03.doc

Autore del testo: Sbobinatore : Andrea Giampreti

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