La Repubblica italiana e la Costituzione

 

 

 

La Repubblica italiana e la Costituzione

 

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La Repubblica italiana e la Costituzione

 

Breve storia della Repubblica italiana

 

La Repubblica italiana è nata il 2 giugno del 1946, un anno dopo la conclusione in Europa della Seconda guerra mondiale.
La monarchia. Prima di questa data lo Stato italiano era una monarchia retta dalla dinastia dei Savoia.
Il Regno d’Italia, proclamato nel 1861 nacque come monarchia costituzionale: il re si impegnava a rispettare lo Statuto Albertino concesso nel 1848 dal re Carlo Alberto di Savoia ai suoi sudditi.
Nel tempo la monarchia si trasformò in monarchia parlamentare. Questa rimase la forma dello Stato italiano fino al 1922, quando, dopo la “marcia su Roma”, Benito Mussolini trasformò l’Italia in uno Stato autoritario. Lo Statuto Albertino aveva la caratteristica di essere  “flessibile” cioè modificabile con una legge ordinaria, e questo suo punto debole permise le graduali modifiche che portarono  alla dittatura fascista.
Il fascismo. Dal 1922 il re Vittorio Emanuele III aveva  affidato progressivamente ogni potere a Benito Mussolini, capo del partito fascista. Divenuto Capo del Governo, Mussolini sottopose alla censura la stampa, imprigionò o esiliò gli oppositori, tolse al Parlamento ogni potere, mise fuori legge i partiti e proclamò le leggi razziali contro gli ebrei.
La guerra. Il 10 giugno del 1940 il popolo italiano, senza essere stato consultato, fu trascinato in una guerra disastrosa, a fianco della Germania nazista e del Giappone, contro Inghilterra e Francia, alle quali si sarebbero aggiunti in seguito gli Stati Uniti d’America.
Dopo appena tre anni l’Italia aveva perduto ogni possedimento oltremare, vedeva invaso il suo stesso territorio, si era ridotta a un cumulo di macerie sotto i bombardamenti aerei e contava migliaia di morti.
La caduta del fascismo.  Il 25 luglio 1943 il re destituì Mussolini e nominò al suo posto Pietro Badoglio. Due mesi dopo (5 settembre 1943) firmò con gli alleati una pace separata (armistizio) e fuggì da Roma abbandonando la città in mano ai tedeschi. L’armistizio spaccò l’Italia in due: a Nord Mussolini, liberato dai nazisti, costituì la Repubblica Sociale Italiana, sorretta dai tedeschi, al Sud, nelle regioni occupate dalle truppe alleate, si ricostruì  uno spezzone di Regno d’Italia sotto il governo Badoglio. Solo il 9 maggio del 1946, messo davanti alle sue responsabilità, Vittorio Emanuele III si decise ad abdicare in favore del figlio Umberto II, che regnò solo per un mese, fino alla proclamazione della Repubblica.
La Resistenza. Nel Nord occupato dai tedeschi un movimento armato, formato da italiani di ogni idea politica decisi a restituire l’Italia alla democrazia, combattè a fianco degli alleati per sconfiggere i fascisti e i tedeschi. Finalmente, il 25 aprile del 1945 le due Italie si potevano considerare libere e riunite.
La Repubblica. Tutti gli italiani, e per la prima volta anche le donne, votarono il 2 giugno 1946, nel referendum popolare, per stabilire la forma del nuovo Stato: la monarchia o la Repubblica?  Il popolo italiano scelse  la Repubblica e nello stesso giorno veniva eletta una Assemblea Costituente, con il compito di preparare una nuova Costituzione.

Il termine costituzione deriva dal latino constitutio, che faceva riferimento ad una legge di particolare importanza, solitamente emanata dall'imperatore.
L'uso attualmente più comune del termine rimanda, senz'altro, alla legge fondamentale di tutte le leggi, definita “legge fondamentale dello Stato. Lo Stato va inteso come un insieme di persone che risiedono in un determinato territorio e che vogliono vivere secondo regole uguali per tutti. Queste regole vengono formalizzate nella costituzione, la “carta d’identità” dello Stato stesso, un documento solenne, scritto e formale che contiene le norme giuridiche che stanno alla base di ogni altra norma.
Tutte le norme dello Stato si devono conformare alla Costituzione, altrimenti sono dichiarate incostituzionali. L’organo che ha il compito di verificare se una legge è conforme alla Costituzione èchiamato Corte Costituzionale.

Tipi di costituzione
Si intende per costituzione in senso stretto un corpo di leggi fondamentali prodotte dalla sovranità del popolo, di solito per il tramite di una assemblea costituente.
Se la costituzione è invece il risultato di una cessione di autorità da parte di un monarca si parla più propriamente di statuto (es. statuto albertino del 1848) o di carta costituzionale. Lo statuto è una costituzione ottriata (cioè concessa).
La maggioranza degli stati ha alla base del proprio ordinamento una Costituzione scritta (come ad esempio quella dell'Italia e quella degli Stati Uniti d'America), mentre altri - solitamente di lunga tradizione democratica - non hanno una costituzione esplicita, ma alcune leggi di riferimento e delle consuetudini, che nel loro complesso possono essere considerate una costituzione materiale (ad esempio la Magna Charta del Regno Unito).

Costituzioni rigide e flessibili

Alcune costituzioni sono protette contro modifiche, nel senso che per modificarle è richiesta un procedimento legislativo più complesso rispetto alle leggi normali. Un esempio è l'Italia, dove servono due passaggi in Parlamento, distanti non meno di tre mesi l'uno dall'altro, ed una maggioranza assoluta o di due terzi dei componenti, nella seconda votazione, per le modifiche costituzionali. Se i due terzi non sono raggiunti, alcuni soggetti possono chiedere la sottoposizione a referendum del progetto.
Le costituzioni si dicono rigidequando sono protette contro modifiche rispetto alle leggi ordinarie,ma anche quando operano organi di garanzia della Costituzione (caso della Costituzione italiana). Sono invece flessibilinegli altri casi, quando cioè il procedimento per modificarla è semplice e veloce e lo si può fare con leggi ordinarie.

Costituzioni brevi e lunghe

Le costituzioni , si dicono "brevi" se contengono un numero ristretto di disposizioni riguardanti principi fondamentali, stabiliscono regole basilari della struttura statale e degli organi costituzionali e garantiscono alcuni diritti fondamentali dell'individuo. Con le costituzioni "lunghe" si amplia l'ambito di interesse , passando talvolta a disciplinare vari aspetti della società civile dettando regole oltre che generali , anche particolari.

Le diverse fonti d’ispirazione

L’Italia è attualmente una Repubblica democratica parlamentare.
Legge fondamentale della Repubblica italiana è la Costituzione che è stata approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, promulgata (cioè  pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale) il 27 dicembre ed entrata in vigore il 1° gennaio1948.
Nella Costituzione l’Assemblea Costituente tradusse  in articoli gli ideali che avevano animato la Resistenza e portato alla liberazione dall’Italia dal fascismo.
Le fonti di espirazione della nostra carta Costituzionale sono stati:

  • la Carta dei diritti dell’Uomo proclamato dall’Assemblea Nazionale francese nel 1789;
  • il liberalismo, dottrina che rivendica la libertà dell’individuo, un’esigenza profondamente sentita dai popoli dopo la Rivoluzione francese;
  • il liberismo, dottrina che sostiene un sistema economico basato sulla libera concorrenza e la libertà del mercato, senza le quali non crescono le risorse materiali che danno all’uomo il lavoro e quindi l’indipendenza e le conoscenze per tutelare ed esercitare la libertà politica;
  • il socialismo teoria economica e sociale volta a promuovere l’emancipazione dei lavoratori e giustizia sociale ;
  • il solidarismo cristiano, dottrina ispirata agli insegnamenti di Cristo e fondata sul rispetto della persona e la fratellanza.

 

LA  STRUTTURA E CONTENUTI

La Costituzione italiana è una Costituzione:
Scritta                perché tutti gli articoli sono dettagliatamente scritti
Rigida                perché può essere modificata solo attraverso un procedimento
complesso che impone alle istituzioni coinvolte un’attenta  
valutazione
Lunga                 perché è molto dettagliata ed è considerata ancor oggi una delle più
complete del mondo
Votata                perché rappresenta un patto tra i componenti del popolo italiano.

Compromissoria              perché alla sua formazione ha collaborato una pluralità dei
partiti.
Democratica                     perché è dato particolare rilievo a sindacati e partiti politici e
c'è la partecipazione del popolo. 
Programmatica              perché rappresenta un programma (attribuisce alle forze
politiche il compito di rendere effettivi gli obiettivi fissati dai
costituenti, e ciò attraverso provvedimenti legislativi non  
contrastanti con le disposizioni costituzionali).

La Costituzione italiana è composta da 139 articoli  (ma 5 articoli sono stati abrogati nel 2001: il 115, il 124 il 128, il 129 e il 130), cui si sommano 18 disposizioni transitorie e finali.
Ogni articolo è formato da una o più parti, ciascuna delle quali è detta “comma”. Ogni comma è separato dal precedente da un punto fermo e comincia sempre a inizio riga”.
La Costituzione è divisa in quattro sezioni

  • principi fondamentali (artt. 1-12);
  • parte prima, diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54);
  • parte seconda, concernente l'ordinamento della Repubblica (artt. 55-139);
  • 18 disposizioni transitorie e finali, riguardanti situazioni relative al trapasso dal vecchio al nuovo regime e destinate a non ripresentarsi.

I principi fondamentali

  • Art. 1  L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

           La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.

  • Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

 

  • Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

  • Art. 4  La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

  • Art. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
  • Art. 6    La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
  • Art.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
  • Art. 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di   organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

  • Art. 9  La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
  • Art. 10  L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

         La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità 
delle norme e dei trattati internazionali.

  • Art. 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
  • Art. 12   La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

 

 

 

QUESTIONARIO

  • Quando l’Italia divenne una repubblica?  (Il 2 giugno 1946 con il referendum popolare).
  • In che anno fu proclamato il Regno d’Italia?           (Nel 1861)
  • Quando e in quale occasione l’Italia si trasformò in uno Stato autoritario?  (Nel 1922 con la Marcia su Roma)
  • Quale era la caratteristica dello Statuto Albertino?  (Di essere flessibile, cioè di essere modificato con una legge ordinaria).
  • Quale compito aveva l’Assemblea Costituente?   ( Redigere una nuova Costituzione)
  • Il 1° gennaio 1948 è una data importante, perché?  (E’ entrata in vigore la Costituzione italiana).
  • Dai una definizione di Costituzione. ( E’ la legge fondamentale dello Stato)
  • Come si possono distinguere le Costituzioni?  (Rigide, flessibili, brevi e lunghe).
  • Quali sono le caratteristiche della Costituzione italiana?  (Rigida,  Scritta, Lunga, Votata, Compromissoria, Democratica, Programmatica).
  • Da quanti articoli è composta la Costituzione italiana?  (Da 139 articoli)
  • In quante sezioni è divisa la Costituzione Italiana? (In 4 parti:  principi fondamentali (artt. 1-12);  parte prima, diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54); parte seconda, concernente l'ordinamento della Repubblica (artt. 55-139); 18 disposizioni transitorie e finali).
  • Cosa recita l’articolo 1?  (L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.  La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione).
  • Cosa recita l’articolo 2?  (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo )
  • Cosa recita l’articolo 3 ?  (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali).
  • Cosa recita l’articolo 4? (  La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
  • Cosa recita l’articolo 5?  ( La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali).
  • Cosa recita l’articolo 6?  ( La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche).
  • Cosa recita l’articolo 7 ?   (Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani).
  • Cosa recita l’articolo 8?  ( Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge).
  • Cosa recita l’articolo 9? ( La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica).
  • Cosa recita l’articolo 10?  ( La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità  delle norme e dei trattati internazionali).
  • Cosa recita l’articolo 11?  ( L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali).
  • Cosa recita l’articolo 12?  ( La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni).

 

Fonte: http://www.comprensivoposatora.it/JOOMLA/images/M_images/quiz_senza_frontiere/la%20costituzione.doc
Sito web: http://www.comprensivoposatora.it/

 

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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