Dizionario deontologico
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Dizionario deontologico
DIZIONARIO DEONTOLOGICO
ABILITÀ
Capacità prestazionale generica e totale dell’individuo
ABILITAZIONE
provvedimento amministrativo che rientra nella categoria dell'autorizzazione e che richiede una valutazione tecnica di idoneità dell’individuo o della cosa oggetto dell'abilitazione, nel primo caso non è trasferibile, nel secondo caso segue la cosa.
ABUSO
Uso arbitrario, illecito o eccessivo di cose, di autorità, di cariche o titoli. Nel diritto penale circostanza aggravante comune di un reato, che comporta l'aumento della pena sino a un terzo ( art. 61 c.p.).
ACCANIMENTO TERAPEUTICO
Irragionevole ostinazione in trattamenti da cui non si possa attendere un beneficio per il paziente od un miglioramento della qualità di vita. Si configura come eccesso diagnostico e/o terapeutico. E’ l’insieme della cure praticate su una persona, che prevedono l'uso di macchinari e farmaci allo scopo di sostenere artificialmente le funzioni vitali di individui affetti da patologie inguaribili. E’ vietato dell’art. 20 del codice medico deontologico italiano (2006).
ADEMPIMENTO
Realizzazione della prestazione alla quale è tenuto il debitore in ogni rapporto derivante da obbligazione.
AGGIORNAMENTO
Presupposto fondamentale per un corretto esercizio professionale per l’incessante progredire delle conoscenze, dell’avvento di nuove tecniche mediche e biomediche, di continue revisioni normative in materia di esercizio professionale e ordinamenti didattici.
AGIRE PROFESSIONALE: Capacità di esercitare personalmente i propri diritti, applicare il proprio sapere, erogare corrette prestazioni professionali e di assumere obblighi giuridici.
ALBO PROFESSIONALE
registro o elenco pubblico nel quale vengono iscritti coloro che appartengono a un Ordine o a una professione o che sono abilitati a svolgere una determinata attività, è tenuto da un'autorità o da organismi professionali che ne controllano l'accesso.
ANALISI
Metodo strutturato per correlare gli eventi alle insufficienze del sistema e studia le barriere che possono prevenire o ridurre un evento indesiderato. Separazione e individuazione degli elementi costitutivi di una determinata struttura o funzione
ANAMNESI
il complesso di informazioni sull’ammalato, esatte e dettagliate ricavate interrogando il paziente stesso relativamente a precedenti malattie non solo personali ma anche degli altri membri della famiglia. si divide in: a. familiare (notizie relative alla famiglia del paziente), b. fisiologica (notizie sulle principali funzioni fisiologiche del paziente, dalla nascita al momento della visita), c. patologica remota (notizie su patologie, interventi chirurgici, incidenti ecc.), d. patologica prossima (le ragioni che hanno portato il paziente dal medico).
APPORTO
Contributo di un singolo professionista o di una èquipe al raggiungimento di un fine istituzionale, al perfezionamento di un procedimento amministrativo, allo sviluppo di un processo assistenziale. Può essere di carattere tecnico, culturale, scientifico. Il contributo dell’organizzazione si misura in termini di risorse umane, tecnologiche ed economiche
APPROFONDIMENTO
APPROPRIATEZZA
Adeguato agire professionale nel complesso del processo di cura (preventivo, diagnostico, terapeutico, riabilitativo) e nell’erogazione delle prestazioni sanitarie in risposta ai bisogno dell’utente, con un riscontro in termini di costi-benefici
ASSISTENZA SANITARIA
Attività dello Stato avente ad oggetto la salute dei cittadini, la salute è, infatti, secondo la Costituzione, «fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività» ( art. 32 Cost.). Si realizza con un sistema di promozione e tutela della salute, con servizi erogati da strutture pubbliche, private private convenzionate.
AUTONOMIA
Nello svolgimento di una funzione, essere indipendenti da controlli e fattori esterno
AUTONOMIA (dell’assistito): Principio della bioetica elaborato teoricamente da Beauchamp TL., Childress J (Beauchamp TL., Childress J. (1983) Principles of Biomedical Ethics. New York: Oxford University Press). Prevede il rispetto, da parte dei sanitari, delle libere preferenze del paziente, formulate da esso in modo libero e informato, il rispetto dei valori personali e soggettivi dell’altro, il rispetto dell’autodeterminazione. Il paziente deve essere considerato, in linea di principio, come ‘capace’ di intendere, volere, esprimere le proprie scelte pur tenendo conto delle reali condizioni cliniche limitanti (dolore, depressione, afasia etc).
AUTORITÀ COMPETENTE: Organismo o persona abilitato a rilasciare un provvedimento, a elaborare una interpretazione, ad avviare un procedimento amministrativo, a condurre un confronto a superamento di un problema a tutela di un interesse collettivo. L’effetto delle determinazioni dell’autorità competente (in sanità in via gerarchica il coordinatore infermieristico, il responsabile dell’unità operativa, il direttore di dipartimento o presidio, il direttore infermieristico sanitario amministrativo o generale, il difensore civico, il collegio ipasvi, ect ect)
AZIONE
Comportamento di chi causa determinati effetti compiendo intenzionalmente atti che li realizzano
BENEFICIO
Vantaggio che si può trarre da certe circostanze.
BIOETICA
Disciplina che tende ad affrontare i problemi posti dalla ricerca scientifica ed in particolare quella avanzata in campo biomedico. Si deve sviluppare attraverso un continuo confronto fra studiosi e operatori di matrice diversa quali filosofi, teologi, giuristi, medici. In Italia è istituito il Comitato Nazionale di Bioetica ed esprime pareri su problematiche anche laceranti.
BISOGNI
Ciò che è necessario. Bisogni fisiologici = bisogni necessari per mantenere la vita (bisogno di respirazione, di alimentazione, di eliminazione, di sonno e riposo, di mantenere la giusta temperatura corporea…). Altri bisogni = di sicurezza, di stima…..
CAPACITA’
idoneità di un individuo a compire atti o a essere soggetto di diritti e doveri.
condizione necessaria per essere assoggettato a pena. Si veda anche: imputabilità.
qualità, spettante, in linea di massima, ad ogni individuo, di essere titolare di diritti e di obblighi giuridici.
CARENZE
Mancanza o insufficienza quanti qualitativa di fattori indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi assistenziali e istituzionali.
CAUSA
Fattore antecedente necessario e sufficiente per il determinarsi di un evento, effetto, risultato od esito
CIRCOSTANZE
Elementi eventuali, nel senso che la loro presenza non è indispensabile alla configurazione di un determinato processo assistenziale o procedimento amministrativo
CODICE DEONTOLOGICO
Insieme di regole e norme elaborate dagli stessi operatori e che disciplinano il comportamento di ogni professionista sia nei confronti dei clienti che dei colleghi. Essa dovrebbe essere osservata sempre e ispirare l’infermiere nell’esercizio della propria attività. Ha la funzione di facilitare la conoscenza del sistema dei principi etici generali e specifici mediante norme “codificate” alle quali ogni professionista deve attenersi nell’esercizio delle sue funzioni e nella sua condotta.
COERENZA
L’agire professionale, etico, deontologico, conformemente al proprio pensiero e cultura e senza esprimere contraddizioni dal dire e il fare
COLLEGA DI LAVORO
Altri infermieri e altri lavoratori e professionisti operanti in ambito sanitario o in altri ambiti.
COLLEGIO IPASVI
insieme di persone cui sono attribuiti compiti da esercitare in comune.
COLLETTIVITÀ
Gruppo sociale verso il quale si agisce collegialmente e solidalmente
COMPENSARE
Controbilanciare la mancanza o il venir meno di una funzione, un ruolo, una struttura.
COMPETENZA
È la “messa in atto” di comportamenti che consentono di eseguire con sicurezza ed efficacia le specifiche attività professionali, ottenendo esiti compatibili con best practice o standard di qualità definiti. Ciò richiede conoscenze, attitudini, appropriati atteggiamenti e abilità intellettuali e psicomotorie. Competenza del personale: capacità di eseguire una prestazione secondo gli standard di qualità richiesti dal sistema. Il giudizio di competenza include: conoscenza ed abilità clinica, capacità di giudizio, unitamente a capacità di comunicazione, condotta personale ed etica professionale. Competenza del paziente: capacità di affrontare le situazioni che riguardano il suo processo assistenziale, ad es. prendere decisioni, fornire o rifiutare il consenso
COMPORTAMENTO PROFESSIONALE
Comportamento capace di ispirare fiducia nel singolo e nel gruppo interprofessionale cui afferisce l’infermiere. Si connota per i principi di lealtà, rispetto, fedeltà, amicizia, disponibilità all’aiuto reciproco.
COMUNICAZIONE
scambio di messaggi, informazioni tra due o più persone. La comunicazione può essere verbale: lo scambio avviene con la parola, non verbale: la comunicazione avviene con gesti, espressioni, atteggiamenti, silenzi…..
CONCEZIONE
Elaborare un pensiero, un agire professionale, un comportamento, un concetto
CONDIZIONE CLINICA
Stato del paziente conseguente alla patologia per la quale i sanitari effettuano l’esame obiettivo e l’osservazione dei relativi segni e sintomi
CONOSCENZE VALIDATE: Cultura e sapere infermieristico conseguenza di un approccio all'assistenza infermieristica dove le decisioni del processo di nursing e le prestazioni che ne conseguono risultano dall'integrazione tra l'esperienza e l'utilizzo delle migliori evidenze scientifiche disponibili.
CONTENZIONE: Limitazione totale o parziale della libertà personale e delle azioni possibili per la sua fruizione, finalizzata a mantenere meccanicamente o farmacologicamente una persona e i suoi comportamenti in una zona di sicurezza e sotto assoluto controllo sanitari, spesso contro la volontà dell’assistito
CONSAPEVOLE
Comportamento responsabile conseguente alla attenta valutazione delle scelte e delle conseguenze di ogni singola decisione assunta nei confronti dell’assistito e del contesto organizzativo
CONSENSO: Manifestazione di volontà liberamente espressa in riferimento a un trattamento chiaramente individuato. E’ l’adesione che il paziente dà a qualsiasi intervento sanitario che venga fatto sulla sua persona. Perché il consenso sia valido, il paziente deve conoscere e capire la proposta terapeutica, le sue conseguenze e le possibili alternative. Il consenso informato si concretizza in un documento scritto che viene firmato dal paziente. Si realizza quando, dopo adeguata informazione, è preventivamente richiesto agli assistiti di assentire a sottoporli ad accertamenti diagnostici, atti terapeutici, sperimentazione
CONSULENZA
Parere specifico nei riguardi di una diagnosi medica o infermieristica, di una pratica o di una tecnica, pur non avendo la diretta responsabilità per l’assistito o la tecnica per la quale si viene interpellati
COSCIENZA: Il termine coscienza deriva dal latino Cum-scire ("sapere insieme") ed indicava originariamente un determinato stato interiore. A seconda dell'ambito nel quale viene osservata, la coscienza può essere intesa nei seguenti modi:
- Coscienza, in ambito etico, come capacità di distinguere il bene e il male per comportarsi di conseguenza, contrapposta all'incoscienza.
- Coscienza, in ambito filosofico, ha assunto nel corso della storia della filosofia significati particolari e specifici distinguendosi dal termine generico di consapevolezza, attività con la quale il soggetto entra in possesso di un sapere.
- Autocoscienza, come riflessione del pensiero su se stesso.
Avere coscienza: essere consapevole, cioè sapere di conoscere o provare qualcosa. Prendere coscienza: diventare consapevole.
COSTI BENEFICI
Analisi volta a stabilire l’azione adeguata rispetto alla comparazione e al perseguimento di strategie diverse
CULTURA
è l’insieme dei comportamenti, dei costumi, delle credenze, dei modi di vivere di una popolazione.
CURA PALLIATIVA: E’ l’insieme dei trattamenti per i pazienti affetti da malattie evolutive e irreversibili, che si propongono di controllare i sintomi , e in particolare il dolore, anche con l’uso di oppiacei. Lo scopo principale è quello di assicurare, attraverso un’assistenza continua al malato (e alla sua famiglia) una migliore qualità di vita più che la sopravvivenza. E’ l’ambito della medicina che riguarda quindi i malati al termine della vita.
DECLARATORIA CONTRATTUALE
La descrizione delle caratteristiche professionali dalle quali dipende l'attribuzione al lavoratore di una delle categorie d'inquadramento previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro (8 nel contratto dei metalmeccanici, con altrettante “declaratorie”).
DECORO PERSONALE
Comportamento ineccepibile sotto il profilo deontologico a tutto vantaggio della migliore immagine professionale tra i mass media e la società
DEONTOLOGIA
Insieme di regole e norme elaborate dagli stessi operatori e che disciplinano il comportamento di ogni professionista sia nei confronti dei clienti che dei colleghi. Essa dovrebbe essere osservata sempre e ispirare l’infermiere nell’esercizio della propria attività
DIAGNOSI: (Dal greco: dià, 'attraverso' e gnosis, 'conoscenza'). Il processo di identificazione e categorizzazione di una malattia o di una condizione. Nella medicina occidentale la procedura comprende un'anamnesi e l'elenco dei sintomi del paziente, i segni visibili e i risultati dell'analisi di laboratorio di sangue, urine, biopsia di tessuti o di altre sostanze che possono identificare i segni clinici di una malattia. In fase finale, vengono assemblate tutte le informazioni rilevanti per decidere se i sintomi e le analisi corrispondono a uno specifico tipo di malattia o meno.
DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Problema di salute o bisogni insoddisfatti, reali o potenziali, considerati, identificati e analizzati dall’infermiere con interventi autonomi o in collaborazione. Giudizio clinico sulle reazioni ai problemi di salute reali o potenziali, ai processi di vita di una persona, di una famiglia, di una collettività.
DIGNITÀ
Mantenere nell’agire professionale presupposti e valori etici e morali
DIGNITÀ DELL’ASSISTITO
Favorire la cura e la tutela la persona nella sua interezza
DILEMMA ETICO
Condizione nella quale si deve scegliere tra due valori che pur essendo in apparenza eticamente accettabili, sono tra di essi in conflitto
DIMENSIONE INTERCULTURALE
Capacità di comprendere e rispettare le diverse convinzioni e culture
DIRITTI
Richieste che si pretendono nei confronti di terzi per condotte che si ritiene debbano essere riconosciute come un dovere o un obbligo
DIRITTI FONDAMENTALI
ogni cittadino è titolare di diritti, che tutelano la sua persona nei valori essenziali, e di doveri, che attuano il principio della solidarietà sociale.
DIRITTI DEL MALATO
Diritto di essere curato, con immediato riscontro negli ordinamenti delle professioni sanitarie, ricevendo l’assistenza nei modi più corretti e con implicazioni etiche deontologiche, morali, giuridiche. Il diritto alle cure si esprime attraverso il consenso informato, autorizzazione resa dall’assistito in grado di intendere e di volere all’attuazione dei trattamenti scientificamente ammessi.
Diritto di essere informato, in quanto una consapevole nozione del proprio stato e delle reali prospettive di diagnosi cura e guarigione costituisce presupposto irrinunciabile alla validità del consenso.
Diritto alla riservatezza, condizione da parte dell’infermiere di mantenere un segreto avendone avuto notizia diretta o indiretta in ragione del proprio ufficio e della propria professione.
DISABILITÀ
Qualsiasi tipo di alterazione di parte del corpo o di una sua funzione che comporta una limitazione delle attività e/o una restrizione alla partecipazione alla vita sociale
DOCUMENTAZIONE
Raccolta per ogni singolo assistito delle certificazioni diagnostiche cliniche anamnestiche terapeutiche amministrative facenti parte della cartella sanitaria integrata
DOVERI
Atti e comportamenti che non si possono non compiere in quanto codificati da regole, principi e consuetudini
EFFICACIA
Raggiungimento degli obiettivi assistenziali e organizzativi prefissati
EFFICIENZA
E’ il miglior risultato ottenuto a fronte dell’utilizzo di metodologie, strumenti specifici, risorse impiegate e scelte compiute
ELABORAZIONE DEL LUTTO
Supporto psicologico alla famiglia nella fase di superamento del dolore per la perdita del proprio congiunto
EMOZIONE: Reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale; provoca una modificazione a livello somatico, vegetativo e psichico
EMPATIA: Capacità di condividere i sentimenti positivi o negativi degli altri
EQUIPE
Composta da altri infermieri, altri professionisti o operatori sanitari che offrono servizi alla persona, alla famiglia o alla collettività e che operano congiuntamente per il raggiungimento degli obiettivi desiderati.
ERRORE
Fallimento nella pianificazione e/o nell’esecuzione di una sequenza di azioni che determina il mancato raggiungimento, non attribuibile al caso, dell’obiettivo desiderato
ESERCIZIO ABUSIVO
Delitto commesso da chiunque eserciti una professione senza avere la speciale abilitazione richiesta dallo Stato ( art. 348 c.p.).
ESPERIENZA
Complesso di attività poste in essere al fine di realizzare un dato fenomeno o perseguire un dato risultato nelle condizioni ritenute più opportune
ETICA: E’ un sistema di principi morali che regolano il comportamento e, più in particolare, si riferisce alle specifiche scelte morali che l’individuo compie interagendo con gli altri (J.L. Vincent, 1999). E’ la giustificazione razionale delle valutazioni morali. L’etica, come riflessione, si propone come ambito di ragionamento nel quale si mira a far risultare quali siano, in una determinata circostanza, le linee d’azione da considerarsi giuste, in forza del fatto che si possono addurre a loro sostegno degli argomenti che valgono come ragioni giustificanti.
ETICA DEONTOLOGICA: Basa il suo giudizio sul rispetto del principio che la giustifica, la cosa rilevante è la conformità alla norma. Per il deontologo il divieto (e il corrispondente valore) vale di per sé indipendentemente dalle conseguenze. L’etica deontologica ha sempre affermato l’esistenza di divieti assoluti.
EVENTO (Incident)
Accadimento che ha dato o aveva la potenzialità di dare origine ad un danno non intenzionale e/o non necessario nei riguardi di un paziente
EVIDENCE BASED NURSING: la EBN costituisce un approccio all'assistenza infermieristica dove le decisioni del processo di nursing risultano dall'integrazione tra l'esperienza e l'utilizzo delle migliori evidenze scientifiche disponibili.
EVOLUZIONE
Successione di eventi che caratterizzano le varie fasi di un processo
FAMIGLIA
Un’unità sociale composta da membri legati tra loro per consanguineità, parentela o relazioni affettive o legali.
FIDUCIA
Impulso di convincimento positivo che si manifesta nei confronti del prossimo per quanto ci si può attendere da esso. Caratterizza la relazione tra assistiti e operatori sanitari
ILLECITO
oltre che come aggettivo, è usato come sostantivo per gli atti compiuti in violazione di una norma di legge. Comportamento che viola una disposizione di legge
IMPERIZIA
una delle ipotesi che determinano la colpa nel diritto penale.
INCOLUMITÀ
fatti che si contraddistinguono per la loro capacità di mettere in pericolo la vita, l'incolumità fisica e la salute di un numero indeterminato di individui, provocando effetti che mettono, inoltre, in pericolo la sicurezza sociale.
INFERMIERE
Professionista impegnato sia nel versante assistenziale che nel campo della promozione della salute
INTENZIONE
Situazione per la quale si è protesi a produrre o evitare un determinato stato di cose
INTERAZIONE INTERPROFESSIONALE
Rapporto professionale basato su azioni collegiali e interazioni reciproche, nonché comportamento che mira al raggiungimento di certi obiettivi.
LIVELLI DI ASSISTENZA
Sono lo strumento con cui si garantisce omogeneità e razionalità dell’offerta assistenziale con riferimento a indicatori di efficienza ed efficacia, evidenza scientifica, nonché a una metodologia di processo assistenziale.
MANDATO ISTITUZIONALE
identifica il complesso delle funzioni che un professionista è tenuto a svolgere sulla base della normativa generale e specifica che informa l’organizzazione alla quale appartiene e alla quale deve rispondere nel suo operato; indica le competenze, i contenuti, le modalità attraverso i quali può e deve operare a favore dei fruitori del servizio che eroga; il mandato istituzionale è sostanzialmente interagente con il mandato professionale e con il mandato sociale.
MANDATO PROFESSIONALE
indica i contenuti della professione (principi e valori, metodologia e modelli di riferimento, livelli di competenza, deontologia) storicamente definiti nella comunità professionale di riferimento nelle sue diverse espressioni (comunità scientifica, associazioni, ordine professionale); il mandato professionale è sostanzialmente interagente con il mandato istituzionale e con il mandato sociale.
MANDATO SOCIALE
Rappresenta le indicazioni che provengono (e che devono essere colte) da ciò di cui la comunità necessita e ciò che la comunità richiede attraverso la domanda esplicita o implicita, recepita nel sistema normativo fondato sui principi costituzionali, che può essere rappresentata più o meno adeguatamente dalle istituzioni preposte e che si rivolge direttamente ad esse oppure alle istituzioni politiche, oppure alla comunità scientifica, alle comunità professionali, con ciascuno dei quali esercita un ruolo attivo; anche il mandato sociale è sostanzialmente interagente con il mandato istituzionale e con il mandato professionale.
MANIFESTAZIONE DI VOLONTÀ: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione» ( art. 21 Cost.). L'esercizio di tale diritto incontra dei limiti affinché altri diritti con cui venga in conflitto siano tutelati. Può anche essere definito con un atto con il quale si esprime l'interesse di un determinato soggetto a ottenere una certa cosa.
MATURITÀ
Stato di sviluppo completo di un organismo o di un processo biologico
MEDICALIZZAZIONE
Rilevante trasformazione in termini medici di eventi di natura diversa (cura della persona, morte) o condizioni personali (benessere psicofisico)
MEDICINA LEGALE
Disciplina che contribuisce all’elaborazione e all’interpretazione di norme giuridiche
Metodo e norme per l’impiego o l’applicazione di una tecnica
MODELLI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Modalità di gestione organizzativa di riferimento attraverso cui vengono coordinate le funzioni assistenziali infermieristiche
OBBLIGHI
Si indica un obbligo di comportamento attraverso l’autorità e gli atti del legislatore, e in caso di azioni contrarie o di omissioni può proporre sanzioni
OBBLIGO GIURIDICO
termine generico che indica un vincolo giuridicamente previsto nell'ambito di un ordinamento o di una normativa.
OBIEZIONE DI COSCIENZA
atteggiamento di chi rifiuta di obbedire a un'imposizione della legge o di attenersi a condotte che la legge prevede per la generalità dei cittadini, in base a principi morali, religiosi, umanitari o ideologici che rendono personalmente intollerabile quanto viene ingiunto dall'autorità.
ORDINE PROFESSIONALE
organismi previsti per il controllo dei requisiti di ammissione ad albi professionali.
ORIENTAMENTO
Attitudine a svolgere, con adattamento soggettivo e rendimento obiettivo, una determinata professione
PARTECIPAZIONE
termine usato giuridicamente nel senso proprio, cioè del prender parte, in alcune situazioni e casi particolari.
PERSONA
Nozione che identifica uomini e donne che devono essere protetti portando loro rispetto sul piano morale, tutelandoli giuridicamente quando ve ne siano le possibilità e condizioni
PERSONALE SANITARIO
Insieme di operatori e figure professionali coinvolte nella cura della salute
PIANIFICAZIONE: Stabilire obiettivi e priorità, valutare risorse, attuare l’intervento assistenziale infermieristico
PIANO DI ASSISTENZA: E’ lo strumento di attuazione del processo di nursing e permette di schematizzarne tutte le varie fasi e documentarne gli elementi (dati, diagnosi, obiettivi, azioni, risultati)
PRESCRIZIONE MEDICA: Atto scritto e controfirmato dal medico finalizzato a definire e trasmettere all’èquipe di riferimento un piano terapeutico successivo ad una valutazione diagnostica. L’ordine/prescrizione può essere rivalutato criticamente in qualsiasi momento
PRINCIPI ETICI
Valori che devono ispirare ogni azione umana e che scaturiscono dalle convinzioni più profonde dell’individuo (filosofiche, politiche, religiose) per poi confrontarsi con la routine professionale cui afferiscono i diversi comportamenti del singolo operatore che deve comunque agire con potestà e limiti specifici senza ledere in alcun caso i diritti fondamentali dell’assistito.
PRIVACY
L’infermiere deve garantire che le informazioni riguardanti la sfera privata della persona o della famiglia ‑ ottenute durante il contatto professionale non vengano se rivelate pr non violare il diritto alla privacy e causare disagio, imbarazzo o danno alla persona o alla famiglia e tradire la fiducia riposta dall’assistito nei suoi confronti
PROBLEMA ETICO
Momento in cui si decide, a parte le evidenze e convinzioni scientifiche, ciò che si deve fare per un assistito piuttosto che ciò che si deve fare per lui
PROCEDIMENTO
Complesso degli atti attraverso cui si realizza un determinato evento finale
PROCEDURE DIAGNOSTICHE- PROCEDURE TERAPEUTICHE: Insieme di azioni e tecniche correttamente applicate nel rispetto delle evidenze scientifiche, dei protocolli interni, delle linee guida, delle normative vigenti, delle prescrizioni ricevute, del titolo posseduto, del profilo rivestito e delle declaratorie di riferimento
PROGETTO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO: Sequenza di attività interconnesse finalizzate alla realizzazione del miglior approccio ad uno stato patologico con l’obiettivo di superarlo
PROCESSO DI NURSING
Rappresenta una base metodologica fondamentale per la preparazione e la pratica infermieristica ed è composto sostanzialmente da una serie di passaggi in un ordine ragionato, sistematico e scientifico diretti a individuare, pianificare e soddisfare i bisogni di assistenza infermieristica dei pazienti, dei familiari e della collettività.
PROFESSIONE INFERMIERISTICA
E’ regolata dalla legge 42/99 e le riconosce il totale ambito di professione sanitaria non ausiliaria. E’ quindi caratterizzata da una notevole autonomia nei confronti di altre professioni sanitarie, soprattutto per l’evidenza di continue, continuative e non occasionali relazioni con gli assistiti per quanto attiene all’assistenza, al soddisfacimento dei bisogni e a tutte quelle situazioni che vedono gli infermieri sempre più capaci e tempestivi di comprendere esigenze, intenzioni, desideri. Da qui l’importante di poter decidere in autonomia e secondo scienza e coscienza
PROTOCOLLI: Strumenti attraverso l’applicazione dei quali si possono uniformare e dimostrare i modi di operare, adeguare l’assistenza alle acquisizioni tecniche e pratiche, adeguare i comportamenti alle conoscenze disponibili. Il protocollo infermieristico deve prevedere l’obiettivo da raggiungere, essere realistico e fattibile, basarsi su principi scientifici, motivare gli atti da compiere.
REFERTO
L'atto obbligatorio con il quale ogni esercente una professione sanitaria dà comunicazione alle autorità competenti di quei casi, nei quali ha prestato la propria assistenza od opera, che possono presentare i caratteri di un reato non punibile a querela
RELAZIONE CON L’ASSISTITO: Relazione empatica caratterizzata da conoscenza diretta e completa della condizione sanitaria dell’assistito, da fiducia e stima reciproca. Sviluppo di una corretta comunicazione per instaurare un corretto rapporto con l’assistito e di una vera relazione d’aiuto che esprima una valenza terapeutica.
RELAZIONI PERSONALI
Relazioni caratterizzate da conoscenza diretta, legami e stima reciproca
RESPONSABILE
Colui che deve rispondere o rendere ragione di una sua azione.
RESPONSABILITÀ CIVILE (definizione giuridica)
Obbligo di sopportare le conseguenze stabilite dalla legge per un comportamento illecito che abbia cagionato ad altri un danno ingiusto.
RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE
Obbligo di rispondere del proprio operato se eseguito in modo non corretto. L’infermiere è tenuto a rifondere il danno ingiustamente arrecato a terzi da una condotta illecita, dolosa o colposa.
RIFIUTO DI TRATTAMENTO: Manifestazione di volontà negativa di un paziente, debitamente informato, in merito ad un intervento medico o ad alcune sue modalità. Scelta responsabile di un individuo che rifiuta di sottoporsi a un trattamento medico.
RISCHIO (Risk)
Condizione o evento potenziale, intrinseco o estrinseco al processo, che può modificare l’esito atteso del processo. È misurato in termini di probabilità e di conseguenze, come prodotto tra la probabilità che accada uno specifico evento (P) e la gravità del danno che ne consegue (D); nel calcolo del rischio si considera anche la capacità del fattore umano di individuare in anticipo e contenere le conseguenze dell’evento potenzialmente dannoso (fattore K)
RISERVATEZZA
Riserbo a cui è tenuto un professionista sanitario per le relazioni delle quali si occupa nel corso del rapporto con l’assistito
RISORSE SANITARIE
Insieme dei mezzi (economici, tecnici, professionali, umani) con i quali si interviene a garanzia della salute dei cittadini. Tali risorse possono essere allocate, cioè ben distribuite
SALUTE
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute un diritto, risultato di una serie di determinanti di tipo genetico, sociale, ambientale ed economico. La salute viene definita come “uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”
SANZIONE
E’ il mezzo con il quale l’ordine professionale infermieristico punisce gli esercenti che contravvengono alle norme deontologiche. Rispetto all’inosservanza commessa, si manifesta per mezzo: dell’avvertimento cioè diffidare il colpevole a non ricadervi; della censura o dichiarazione di biasimo; della sospensione dall’esercizio della professione; della radiazione dall’Albo. Si parla di infrazione disciplinare allorché siano violati doveri previsti dal codice deontologico, tra le quali hanno rilevanza sul piano disciplinare non solo tutte le ipotesi di illecito penale ascrivibili all’infermiere, ma anche parte delle ipotesi di illecito amministrativo e comportamenti o omissioni che di per sé non sono previste come illecito dalla legge La deontologia infatti informa tutti i tipi di responsabilità, per quanto riguarda il riflesso di tale codice sui concetti di "decoro professionale" e di "reputazione e dignità sanitaria", cui è collegata la responsabilità disciplinare. All’infrazione disciplinare consegue quindi La sanzione disciplinare, personale e proporzionate alla gravità delle infrazioni, sono: l'avvertimento, la censura, la sospensione dall'esercizio della professione da uno a sei mesi, la radiazione dall'Albo. La sanzione disciplinare può essere irrogata solo a conclusione di un procedimento previsto e regolamentato dalla legge, ed è opponibile, in ultima istanza, in via giurisdizionale.
SCELTE ALLOCATIVE: Decisioni istituzionali, societarie o organizzative in merito alla distribuzione delle risorse disponibili in termini economici (come l' allocazione di risorse nell'ambito dell'assistenza sanitaria e delle risorse mediche).
SISTEMA
Complesso di fattori intercorrelati, umani e non, che interagiscono per raggiungere uno scopo comune. Per sistema sanitario si intende l’insieme delle attività il cui scopo primario è quello di promuovere, recuperare o mantenere lo stato di salute
SITUAZIONI
Somma complessiva dei fattori che influenzano un soggetto o una relazione ad un tempo determinato
VALUTAZIONE
La complessiva e sistematica valutazione multidisciplinare (descrizione, esame e giudizio) delle conseguenze assistenziali, economiche, sociali ed etiche provocate in modo diretto e indiretto, nel breve e nel lungo periodo, dalle tecnologie sanitarie esistenti e da quelle di nuova introduzione
VALUTAZIONE DEL RISCHIO (Risk assessment)
Processo di identificazione dello spettro dei rischi, intrinseci ed estrinseci, insiti in un’attività sanitaria, di analisi e misura della probabilità di accadimento e del potenziale impatto in termini di danno al paziente, di determinazione del livello di capacità di controllo e gestione da parte dell’organizzazione, di valutazione delle opportunità, in termini di rischio/beneficio e costo/beneficio. Per assicurare la considerazione di tutti i rischi è utile adottare un approccio multidisciplinare
VITA
rientra fra i tipici diritti fondamentali dell'uomo, nonchè previsto dalla nostra Costituzione, ma è stato inserito nel progetto di carta europea dei diritti al fine di evitare la previsione della pena di morte. L'intangibilità del diritto alla vita vale, infatti, anche nei confronti dello Stato: la Costituzione prevedeva infatti la pena di morte solo nei casi previsti dalle leggi militari di guerra, ma una legge ordinaria del 1994 ha abrogato la pena di morte anche in questa circostanza ( art. 27 Cost.).
Fonte: http://www.ipasvi-carbonia-iglesias.it/dizionari/DIZIONARIO_DEONTOLOGICO.doc
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