Dizionario enciclopedico dal termine Basilicata a Belgio
Dizionario enciclopedico dal termine Basilicata a Belgio
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Dizionario enciclopedico dal termine Basilicata a Belgio
Basilicàta Regione a statuto ordinario dell'Italia meridionale, detta anche Lucania.
Confina a nord e nord-est con la Puglia, a sud con la Calabria, a ovest con la Campania e si affaccia sul mar Tirreno (golfo di Policastro) a sud-ovest e sul mar Ionio (golfo di Taranto) a sud-est.
È prettamente montuosa, occupata quasi interamente dall'Appennino Lucano; le poche pianure si trovano presso la costa ionica.
Le montagne sono più elevate a sud (Sirino 2.005 m e Pollino 2.248 m), mentre al nord troviamo il vasto massiccio vulcanico del Vulture (1.326 m).
I fiumi sono tutti a regime torrentizio; i più importanti sono il Basento (149 km), il Bradano, il Cavone, l'Agri e il Sinni.
Il clima è mediterraneo sul Tirreno, più caldo sulla costa ionica e continentale all'interno.
Il capoluogo è Potenza (66.000 ab., 822 m) il più elevato capoluogo italiano; l'unico altro centro di rilievo è Matera (53.000 ab.).
La Basilicata è sostanzialmente una regione povera, le cui principali risorse economiche sono legate all'agricoltura (cereali, olivo, vite, frutta e agrumi) e all'allevamento (ovini e caprini).
L'attività industriale riguarda prevalentemente il campo delle costruzioni e quello tessile (fibre artificiali), alimentare e chimico; ancora vivo è l'artigianato.
Il turismo (soprattutto sulla costa tirrenica) sta assumendo una certa importanza, ma è limitato dalla scarsa disponibilità di sbocchi al mare.
• Abitanti-605.940
Superficie-9.992 km2
Densità-60,6 ab./km2
Capoluogo-Potenza
Province (fra parentesi il numero di abitanti del capoluogo espresso in migliaia): Matera (54), Potenza (66)
basìlico, agg. e sm. agg. 1 Regio. 2 Principale.
sm. Angiosperma (Ocymun basilicum) della famiglia delle Labiate e dell'ordine delle Tubiflore. Originario dell'India. Le sue foglie sono usate come aromatizzante.
sm. basil.
Vena basilica
Vena superficiale della parte anteriore interna del braccio.
Basìlide (sec. II) Gnostico alessandrino. Scrisse un Vangelo e altri scritti esegetici, tutti perduti.
Basìlio Nome di sovrani.
Bisanzio Basilio I il Macedone
(Andrianopoli 812?-886) Capostipite della dinastia macedone, e per questo detto il Macedone, salì al potere nell'867. Combatté contro gli arabi e riprese Calabria, Sicilia e Puglie. Compì importanti riforme in ambito finanziario e amministrativo.
Basilio II il Bulgaroctono
(957-1025) Succedette al padre, Romano II, nel 976, dopo un periodo di reggenza di Niceforo II. Conquistò Georgia e Armenia ed estese i confini del suo impero fino al mar Adriatico. Distrusse l'impero dei bulgari (1014).
Russia Basilio I
(1371-1425) Gran principe di Moscovia e di tutta la Russia, iniziò l'espansione del regno a spese dei principati confinanti, fino a giungere in conflitto con i Tartari.
Basilio II il Cieco
(1415-1462) Gran principe di Mosca dal 1425 al 1462. Dopo la morte del padre, solo verso il 1450 riuscì a ottenere la successione a scapito dei cugini. Favorì lo sviluppo della chiesa nazionale.
Basilio III
(1479-1533) Granduca di Moscovia e di tutte le Russie dal 1505 al 1533. Continuò la politica espansionistica del padre Ivan III, cercando di consolidare lo stato limitando il potere dei boiari.
Basilio IV
(1547?-1612) Zar di Russia dal 1606 al 1610. Capo dei boiari, dopo aver appoggiato il falso Demetrio lo uccise facendosi incoronare zar. Subì l'invasione di un esercito polacco comandato da un secondo falso Demetrio e dopo essere stato sconfitto a Klusino dovette abdicare.
Basìlio il Grànde (Cesarea di Cappadocia 330 ca.-379) Santo, padre della chiesa greca. Nativo di Cesarea di Cappadocia, divenne vescovo della stessa e lottò aspramente l'arianesimo. Scrisse le Regole, che posero le basi del monachesimo orientale. Tra le sue opere, Trattato sullo Spirito Santo (375) e Scritti ascetici.
basilìsco, sm. Genere di Rettili sauri diffuso nell'America tropicale della famiglia degli Iguanidi e dell'ordine degli Squamati. La specie più conosciuta è il Basiliscus americanus, di colore verde con fasce nere e di grandi dimensioni (può raggiungere il metro di lunghezza); il capo, il dorso e la coda degli esemplari maschi sono percorsi da una vistosa cresta di cartilagine, nelle femmine è presente solo su capo e dorso. È anche un mostro leggendario dall'aspetto raccapricciante, con corpo di uccello e coda di serpente, capace di uccidere solo con lo sguardo.
basilìssa, sf. Titolo delle regine e imperatrici di Bisanzio.
Basinger, Kim (Athens 1953-) Attrice americana. Iniziò come indossatrice e apparve la prima volta in televisione nel 1976 nella serie Charlie's Angels. Nel 1980 passa al cinema e il suo prima film significativo è Mai dire mai (1982). Raggiunge il definitivo successo con Nove settimane e mezzo (1986). Seguirono Nessuna pietà (1986), Appuntamento al buio (1986), Ho sposato un'aliena (1988), Batman (1989), Analisi finale (1991). Oscar come attrice non protagonista per L.A. Confidential (1997).
basion, sm. invar. Punto craniometrico posto nella metà del margine anteriore del foro occipitale.
dal greco básis base.
basìre, v. intr. Cadere in deliquio, svenire.
basìsta, sm. e sf. Nel gergo della malavita, chi fornisce le basi logistiche per una rapina.
Baskerville, John (Wolverley 1706-Birmingham 1775) Tipografo inglese tra i più noti del sec. XVIII. Da lui presero il nome i caratteri che disegnò e fuse.
basket, o basket-ball, sm. invar. Pallacanestro.
baslik, sm. invar. Termine turco che indica una sciarpa di filo di lana con lunghe nappe, utilizzata da cappuccio.
basòfili Leucociti o globuli bianchi del sangue il cui citoplasma contiene corpuscoli facilmente evidenziabili con coloranti basici. Rappresentano circa il 2% del numero totale dei leucociti e in media non vivono più di tre giorni. Svolgono un compito di protezione contro batteri e parassiti utilizzando, in caso di infezione, le sostanze contenute nei loro granuli come richiamo per gli altri granulociti. Tra le loro secrezioni, quella nota con il nome di eparina ha proprietà anticoagulanti, mentre quella chiamata istamina ha il compito di favorire la reazione infiammatoria. L'anomala attivazione dei basofili può causare gravi disfunzioni allergiche e, nei casi più generalizzati, shock anafilattico e collasso cardiocircolatorio.
In botanica sono così definite quelle piante che preferiscono i terreni neutri o alcalini.
basofobìa, sf. Ossessiva paura di cadere che alcuni individui provano mentre camminano.
basolàto, sm. Pavimentazione stradale eseguita con basoli.
bàsolo, sm. Lastra di pietra che viene utilizzata per le pavimentazioni stradali.
Basov, Nikolaj Gennadievic (Usman 1922-) Fisico russo. I suoi studi su maser e laser gli valsero nel 1964 il premio Nobel in collaborazione con C. H. Townes e A. Prochorov.
Bas-Rhin Dipartimento (953.000 ab.) della Francia, capoluogo Strasburgo. Il suo territorio, solcato dai fiumi Ill e Reno e percorso da numerosi canali navigabili, si estende sulla piana dell'Alsazia e su una parte dei monti Vosgi. È ricco di foreste e sono molto sviluppate l'agricoltura e l'allevamento. Industrie tessili, dell'abbigliamento, metallurgiche, meccaniche, del cuoio, della birra e del legno.
Bass, George (Asworty 1760-acque del Pacifico 1802) Esploratore inglese. Scoprì l'omonimo stretto che divide l'Australia dalla Tasmania (1796-1799).
bàssa, sf. Parte pianeggiante e di minore altitudine in una regione geografica.
Bàssa Califòrnia Penisola del Messico, tra l'oceano Pacifico e il golfo di California.
Bassa marea Film drammatico, americano (1950). Regia di Fritz Lang. Interpreti: Louis Hayward, Dorothy Patrick, Jane Wyatt. Titolo originale: The House by the River
Bassa, Ferrer (Manresa ca. 1285-Barcellona 1348) Pittore spagnolo. Tra le opere Vita di Cristo (ca. 1343-1346, Monastero di Pedralbes, Cappella di San Michele).
bassacórte, sf. Spazio attiguo al fabbricato colonico ove si alleva il pollame.
bassadànza, sf. (pl. bassedànze) Danza di moda nei secc. XIV-XVI i cui passi sono lenti e strisciati.
Bassanési, Giovànni (Aosta 1909-Montelupo Fiorentino 1948) Uomo politico italiano. Esiliato a Parigi durante il regime fascista, qui aderì al movimento antifascista Giustizia e Libertà e organizzò un sorvolo propagandistico di Milano l'11 luglio 1930.
Bassàni, Giórgio (Bologna 1916-) Scrittore. Tra le opere Cinque storie ferraresi (1956) e Il giardino dei Finzi-Contini (1962).
Bassàno Bresciàno Comune in provincia di Brescia (1.466 ab., CAP 25020, TEL. 030).
Bassàno da Pónte Famiglia di pittori originaria di Bassano del Grappa. Jacopo (Bassano del Grappa 1517 ca-1592) è il più celebre artista della famiglia. Dallo stile innovativo, i suoi quadri sono caratterizzati dalla fusione di elementi sacri in contesto agreste, con paesaggi naturalistici (Adorazione dei pastori, Fuga in Egitto). Anche due dei suoi figli seguirono le sue orme: Francesco il Giovane (Bassano 1540-Venezia 1592) optò per una pittura dai toni foschi, vicina alla sensibilità fiamminga, mentre Leandro (Bassano 1557-Venezia 1622) è famoso per i suoi ritratti.
Bassàno del Gràppa Comune in provincia di Vicenza (38.600 ab., 129 m, CAP 36061, TEL. 0424), sulle rive del fiume Brenta. È centro agricolo commerciale e industriale (industrie meccaniche, ceramiche, distillerie di grappa). La città è conosciuta per il noto ponte sul Brenta, ricostruito nel 1948 su progetto originale del Palladio.
Bassàno in Teverìna Comune in provincia di Viterbo (1.125 ab., CAP 01030, TEL. 0761).
Bassàno Romàno Comune in provincia di Viterbo (3.786 ab., CAP 01030, TEL. 0761).
bassàrico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo a Bacco. ~ bacchico. 2 Relativo alle baccanti.
dal greco bássaris menade.
Bassaridi, I Opera seria in un atto di H. W. Henze, libretto di W. H. Auden e C. Kallman (Salisburgo, 1966).
Bassein Città (144.000 ab.) del Myanmar, capoluogo della provincia di Irrawaddy.
basset-hound Cane originario dell'America del Nord, è un segugio dotato di buon fiuto.
bassétta, sf. Antico gioco d'azzardo con le carte.
Bassétti Gruppo di industrie tessili, specializzate nella biancheria per la casa, sorto nel 1830 per opera di Giovanni Bassetti (1853-1893).
bassétto, sm. 1 Denominazione generica di diverse razze di cani segugi di bassa statura e dal corpo allungato. 2 Cane da caccia.
bassézza, sf. 1 L'essere basso. <> altezza. 2 Azione vile. ~ porcata.
Bàssi, Ùgo (Cento 1801-Bologna 1849) Sacerdote. Di ideologia liberale, difese Venezia e poi la Repubblica romana (1849).
Bassiàno Comune in provincia di Latina (1.635 ab., CAP 04010, TEL. 0773).
Bassifondi di San Francisco, I (Crimen) Film drammatico, americano (1949). Regia di Nicholas Ray. Interpreti: Humphrey Bogart, George MacReady, John Derek. Titolo originale: Knock on Any Door
Bassignàna Comune in provincia di Alessandria (1.709 ab., CAP 15042, TEL. 0131).
Bassìni, mètodo di Tecnica classica dell'intervento chirurgico sull'ernia inguinale.
bàsso, agg. e sm. agg. 1 Poco alto, in posizione poco elevata. <> longilineo. 2 Poco profondo. 3 Di regione meridionale, priva di monti, vicina a una fonte. 4 Sommesso; grave. ~ cupo. 5 Modico, esiguo. ~ accessibile. <> esorbitante. 6 Abietto. ~ triviale. <> lodevole. 7 Umile. ~ plebeo. <> aristocratico. 8 Tardo, riferito a periodo storico.
sm. 1 La parte più bassa di qualcosa. 2 Il cantante che ha la voce del registro più grave. 3 A Napoli, abitazione miserabile che si apre a livello della strada.
agg. 1 low. 2 (statura) short. 3 (meridione) southern. 4 (fondale) shallow. sm. 1 bottom. 2 (mus.) bass.
lat. tardo bassus.
Basso continuo
Supporto armonico (accordi) di una composizione, presente per tutta la sua durata. Costituì una parte essenziale della scrittura musicale dalla fine del XVI sec. alla metà del XVIII; l'accompagnatore spesso improvvisava, con il clavicembalo o l'organo, una parte della composizione nel momento stesso dell'esecuzione.
Basso ostinato
Formula tematica che, costituendo la base di una composizione, viene insistentemente ripetuta per tutta la sua durata nel registro più grave; un classico esempio che utilizza il basso ostinato è la passacaglia.
Bàsso, Albèrto (Torino 1931-) Musicologo. Docente presso il conservatorio di Torino. Tra le opere L'Amfiparnaso di O. Vecchi (1960), Il Conservatorio di musica 'Giuseppe Verdi' di Torino (1971). Ha curato La Musica (1966-1970, enciclopedia) e il Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti (1984-1988).
Bàsso, Giànni (Asti 1931-) Tenorsassofonista italiano di jazz. Negli anni '50 lavorò in radio. Successivamente è divenuto direttore, con Oscar Valdambrini, di un complesso.
Bàsso, Lèlio (Varazze 1903-Roma 1978) Politico antifascista. Fu segretario del PSI nel 1948 e 1949; nel 1964 aderì al PSIUP, di cui poi divenne presidente.
bassofóndo, sm. 1 Zona poco profonda del mare. ~ barena. 2 Gli strati più poveri, corrotti, della società; i quartieri che essi abitano. ~ ghetto.
Bassolìno, Antònio (Afragola, Napoli 1947-) Politico italiano, esperto dei problemi del mondo del lavoro. È membro del Comitato centrale del PCI dal 1972, membro della direzione del comitato dal 1979 e sindaco di Napoli dal 1993. È stato anche deputato dal 1987 al 1993.
bassopiàno, sm. Zona pianeggiante poco elevata sul livello del mare, circondata da rilievi montuosi. ~ avvallamento. <> altopiano.
Bàssora Città (617.000 ab.) dell'Iraq, capoluogo del governatorato omonimo. Situata a 120 km dal Golfo Persico, sulla riva destra del fiume Shatt al'Arab, è unita alla capitale mediante una rete fluviale e ferroviaria. È sede di un importante porto internazionale, di un fiorente scalo marittimo ed è polo commerciale per l'esportazione di prodotti agricoli (grano, datteri), di bestiame e di petrolio. Fondata nel 636 d. C. come avamposto militare, divenne centro importante della cultura e della scienza araba. Per la sua importanza strategica subì, nel corso degli anni, numerose guerre e invasioni. Durante la prima e la seconda guerra mondiale, fu occupata dagli inglesi. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, dopo un rapido sviluppo economico grazie allo sfruttamento del petrolio, subì, tra il 1980 e il 1988, gravi danni nel corso della guerra Iran-Iraq, aggravati ulteriormente con la guerra del Golfo del 1991.
bassorilièvo, sm. Scultura in cui le figure sporgono dal fondo con poco stacco. ~ anaglifo. <> altorilievo.
sm. bas-relief.
bassòtto, agg. e sm. agg. Diminutivo di basso. ~ tarchiato. <> slanciato.
sm. Cane da tana.
sm. dachshund.
• Razza di cani selezionata in Germania, originariamente da caccia, specializzata nello stanare la selvaggina, viene ora apprezzata maggiormente per il carattere mite. Il bassotto ha un corpo lungo e forte, con zampe molto corte (25 cm al garrese), orecchie allungate, pelo corto o lungo di colore rossiccio o nero le cui varietà sono state ottenute incrociandolo con terrier e spanel. La testa ha forma simile a quella dei segugi. Il peso può variare dai 7 agli 11 kg.
bassotùba, sm. Principale rappresentante del gruppo delle tube nella famiglia dei flicorni.
bassovèntre, sm. Parte inferiore dell'addome.
bass-reflex, sm. invar. Particolare cassa acustica che viene usualmente utilizzata per la riproduzione musicale di alta fedeltà.
bassùra, sf. Zona pianeggiante.
Bassville, Nicolas-Jean-Hugou de (Abbeville 1753-Roma 1793) Diplomatico francese. Fu mandato a Roma per stringere rapporti tra la Francia rivoluzionaria e il papato, ma venne assassinato dalla folla. Questo evento ispirò a Monti la Bassvilliana (1793).
Bassvilliana Opera di poesia di V. Monti (1793).
bàsta, cong., inter. e sf. cong. Purché.
inter. Si usa per imporre il silenzio, per porre fine a qualcosa.
sf. Piega in dentro, fatta a una veste per accorciarla o per poi poterla allungare.
inter. that's enough, stop it, that will do.
bastànte, agg. Che basta. ~ sufficiente. <> scarso.
bastardèlla, sf. Recipiente di terracotta o di rame più fondo del tegame, per cuocervi carne.
bastàrdo, agg. e sm. agg. 1 Detto di persona di nascita illegittima; usato anche come ingiuria. <> legittimo. 2 Detto di animali, ibrido. <> puro. 3 Non genuino. • parlava un linguaggio bastardo.
sm. 1 Figlio nato da un'unione illegittima; in senso spregiativo individuo abietto, di nessuna rispettabilità. 2 Animale, specialmente cane, bastardo. 3 Canaglia. ~ mascalzone.
agg. 1 bastard, illegitimate. 2 (animale) mongrel, crossbreed. sm. bastard, illegitimate child.
franc. bastard.
bastardùme, sm. 1 Progenie bastarda. 2 Insieme di persone o cose spregevoli.
bastàre, v. v. intr. 1 Essere sufficiente. <> mancare. 2 Durare.
v. intr. pron. Durare, conservarsi. ~ mantenersi.
v. intr. to be enough, to be sufficient.
lat. bastare.
bastévole, agg. Bastante. ~ sufficiente. <> insufficiente, scarso.
Basti Città (70.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Uttar Pradesh, capoluogo del distretto omonimo.
bastìa, sf. Fortificazione intorno a città o ad accampamenti. ~ baluardo.
Bastia Città della Corsica (38.000 ab.) capoluogo del dipartimento dell'Alta Corsica. Attivo centro commerciale e turistico. La città si costituì attorno alla fortezza costruita dai genovesi nel 1380. Dopo varie dominazioni (genovesi, sardi, inglesi e francesi) è tornata dal 1796 alla Francia.
Bastìa Mondovì Comune in provincia di Cuneo (604 ab., CAP 12060, TEL. 0174).
Bastìa Ùmbra Comune in provincia di Perugia (16.244 ab., CAP 06083, TEL. 075). Centro agricolo e industriale (prodotti alimentari e mobilifici). Vi si trovano edifici medievali. Gli abitanti sono detti Bastioli.
Bastian, Adolph (Brema 1826-Trinidad 1905) Etnologo tedesco. È considerato il precursore del diffusionismo.
Bastiat, Frédéric (Bayonne 1801-Roma 1850) Economista francese. Fu sostenitore della naturale tendenza del capitalismo all'uguaglianza economica. Scrisse L'influenza dei dazi francesi e inglesi sull'avvenire dei due popoli (1844).
Bastìda de' Dòssi Comune in provincia di Pavia (189 ab., CAP 27050, TEL. 0383).
Bastìda Pancaràna Comune in provincia di Pavia (969 ab., CAP 27050, TEL. 0383).
Bastide, Roger (Nîmes 1898-Maisons-Laffitte 1974) Sociologo e antropologo francese. Si dedicò attivamente all'etnopsichiatria e scrisse Sociologia delle malattie mentali (1965).
Bastìglia (comune) Comune in provincia di Modena (2.276 ab., CAP 41030, TEL. 059).
Bastìglia (fortezza) Castello di Parigi che fungeva da prigione di stato. Costruito nel XIV sec. fu distutto il 14 luglio 1989 dalla rivolta dei parigini. L'episodio segnò il passaggio dalla rivoluzione parlamentare degli Stati Generali all'insurrezione armata che solitamente viene fatta coincidere con l'inizio della rivoluzione francese. Il 14 luglio 1880, la data della presa della Bastiglia divenne festa nazionale.
bastiménto, sm. Nome generico di grosse navi da carico.
sm. vessel, ship.
franc. antico bastir, dal longobardo bastjan intrecciare con graticci.
bastionàre, v. tr. Fortificare impiegando bastioni.
bastionàta, sf. 1 Complesso di bastioni. 2 Grande muraglia rocciosa.
bastióne, sm. Opera di fortificazione, per lo più unita alla cinta delle mura, a difesa di una città.
sm. bastion, rampart.
bastìta, sf. 1 Piccola fortificazione. 2 Baluardo, riparo. ~ barriera.
bàsto, sm. 1 Rozza sella imbottita per muli e asini. 2 Peso eccessivo.
lat. bastum, deriv. dal greco bastàzein portare.
Bastògi, Piètro (Livorno 1808-Firenze 1899) Politico. Ministro delle finanze nel 1861 e 1862, fu tra gli iniziatori della politica finanziaria della destra storica. Nel 1865 fondò la Società italiana per le strade ferrate meridionali, che poi prese il suo nome.
Bastogne Film di guerra, americano (1949). Regia di William A. Wellman. Interpreti: Van Johnson, John Hodiak, George Murphy. Titolo originale: Battle-ground
bastonàre, v. v. tr. 1 Percuotere con un bastone. ~ legnare. 2 Attaccare con violente critiche. ~ strapazzare. <> blandire.
v. rifl. Percuotersi l'un l'altro con bastoni.
to beat, to thrash.
bastonàta, sf. Colpo dato col bastone. ~ randellata.
bastonatùra, sf. L'atto del bastonare e del bastonarsi e anche l'effetto. ~ battuta, pestaggio.
bastoncèllo, sm. Piccolo bastone. ~ bacchetta.
Bastoncello retinico
In anatomia, elemento cellulare che forma lo strato sensoriale della retina assieme ai coni.
bastoncìno, sm. 1 Diminutivo di bastone. ~ astina, bacchetta. 2 Racchetta da sci. 3 Tondino.
sm. (sci) ski pole.
bastóne, sm. 1 Ramo d'albero lavorato, impiegato per svariati usi. 2 Simbolo d'autorità. 3 Pane di forma allungata. 4 Attrezzo utilizzato in vari sport. ~ testimone.
sm. 1 stick. 2 (pane) French loaf.
lat. basto,-onis.
Bat Yam Città (146.000 ab.) di Israele, sobborgo di Giaffa.
Bataan Provincia (323.000 ab.) delle Filippine, nell'isola di Luzon, capoluogo Balañga.
batàcchio, sm. Bacchio, bastone. ~ battaglio.
Batailles, Georges (Billom, Clermont-Ferrand 1897-Parigi 1962) Romanziere e saggista. Tra le opere L'erotismo (1957) e La letteratura e il male (1957).
bàtalo, sm. Lista di panno che, apposta alla toga, indicava la dignità dei dottori.
Batangas Città (144.000 ab.) delle Filippine, capoluogo della provincia omonima.
batàta, sf. Angiosperma (Ipomoea batatas) della famiglia delle Convolvulacee e dell'ordine delle Tubiflore. Pianta erbacea perenne rampicante. Dai tuberi si estrae fecola e alcol. È detta anche patata americana.
batàvia, sm. Armatura utilizzata per fabbricare un tessuto spigato nel quale l'ordito ha un effetto pari a quello della trama.
batèa, sf. Piatto circolare che serve per le prime fasi delle ricerche minerarie, consistenti nel lavaggio sommario di campioni di terreno.
bateau-lavoir Casa di Parigi in cui abitarono artisti come Picasso, Juan Gris, Herbin, Max Jacob e Van Dongen. Deve il suo nome, che significa "battello-lavatoio", alla presenza di una scala in legno al suo interno e all'originalità dell'arredamento.
Batèlli, Vincènzo (Firenze 1786-1858) Tipografo. Pubblicò (1827) a Firenze la prima edizione illustrata del romanzo I promessi sposi di A. Manzoni.
Bates, Alan (Allestree 1930-) Attore cinematografico e teatrale inglese. Interpretò Una maniera d'amare (1962), Zorba il greco (1964) e Messaggero d'amore (1971).
Bates, Herbert Ernst (Rushden, Northampton 1905-Canterbury 1974) Narratore inglese. Tema prevalente dei suoi libri è la vita rurale. Tra le opere My uncle Silas (Mio zio Silas, 1940), The Jaracanda tree (L'albero di Jaracanda, 1949).
Bateson, Gregory (Cambridge 1904-San Francisco 1980) Psichiatra e antropologo statunitense. Scrisse Verso un'ecologia della mente (1972).
Bath Città (80.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di Avon.
Batha Prefettura (288.000 ab.) del Ciad, capoluogo Ati.
bati- Primo elemento di parole composte.
dal greco bathýs profondo.
batiàle, agg. Relativo alle profondità marine
Zona batiale
Regione di profondità compresa tra i 200 e i 1.000 o i 3.000 m, posta tra la regione neridica e la regione abissale e corrispondente alla scarpata continentale.
batigrafìa, sf. Scienza che studia la profondità dei mari e dei laghi.
batigràfico, agg. (pl. m.-ci) Di curva, la curva batigrafica, che rappresenta l'area del fondo di una conca lacustre o marina in funzione della profondità e consente il calcolo della profondità media della conca stessa.
batik, sm. invar. Procedimento di colorazione a disegni delle stoffe tipico dell'Indonesia.
batimetrìa, sf. Parte dell'oceanografia che studia la misurazione della profondità delle acque marine e lacustri.
batimètrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla batimetria.
Carta batimetrica
Carta sulla quale sono riportate le curve di livello del fondo marino rispetto al livello del mare.
Curva batimetrica
Curva di livello del fondo del mare alla quale corrispondono valori negativi rispetto allo zero rappresentato dal livello del mare.
batìmetro, sm. Scandaglio per misurare la profondità delle acque.
Batinah Regione costiera dell'Oman.
batiscàfo, sm. Scafo sommergibile utilizzato per l'esplorazione sottomarina.
batiscòpio, sm. 1 Strumento per la perlustrazione del fondo marino che funziona eliminando i riflessi dell'acqua. 2 Apertura che, nei sottomarini e negli scafi marini, serve per guardare il mare al di sotto della superficie.
batisfèra, sf. Cabina metallica sferica per esplorare le profondità marine. ~ batosfera.
batìsta, sf. invar. Tessuto con armatura a tela, molto fine.
Batista y Zaldivar, Fulgencio (Banés 1901-Marbella 1973) Militare cubano. Dal 1940 al 1944 fu presidente della repubblica, ma nel 1952 instaurò una feroce dittatura, poi sconfitta dalla rivoluzione castrista nel 1959.
batitermògrafo, sm. Strumento atto alla misurazione della temperatura marina assieme alla profondità alla quale avviene l'operazione.
Batman Città (114.000 ab.) della Turchia, nella provincia di Siirt.
Batman (Il ritorno) Film di fantascienza, americano (1992). Regia di Tim Burton. Interpreti: Michael Keaton, Danny De Vito, Michelle Pfeiffer. Titolo originale: Batman Returns
batmòtropo, agg. Relativo a una fibra muscolare che ha un'eccitabilità variabile periodicamente.
dal greco bathmós gradino e trépein girare.
Batna Città (185.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.
batòcchio, sm. 1 Grosso bastone a forma di spatola. 2 Batacchio di campana.
batoidèi 1 Genere di Pesci cartilaginei che vivono nelle acque profonde. 2 In paleontologia, squali fossili del periodo Giurassico, con tenti trituranti, simili alle attuali razze.
dal greco batís-ídos razza.
batolìte, sf. Massiccio di roccia cristallina posto in profondità nella crosta terrestre.
bàtolo => "batalo"
Baton Rouge Città (220.000 ab.) degli USA, capitale dello stato della Louisiana. Importante nodo ferroviario e porto fluviale sul fiume Mississippi. Sede di un'università. Produttrice di canna da zucchero e semi di soia, possiede imponenti raffinerie di petrolio rifornite da oleodotti provenienti dall'interno. Fondata dai francesi nel 1719, passò in seguito sotto gli inglesi. Durante la guerra di indipendenza americana, fu conquistata dagli spagnoli e infine, dopo la battaglia di Baton Rouge del 1810, venne annessa agli Stati Uniti e alla Florida.
Batóni, Pompèo (Lucca 1708-Roma 1787) Pittore. Tra le opere Pietro Leopoldo d'Austria (1769, Vienna, Kunsthistorisches Museum).
batoniàno, agg. e sm. Relativo al piano superiore del Giurassico medio, compreso tra il Baiociano e il Calloviano.
batoscòpico, agg. Atto a esplorare le profondità dei mari e dei laghi.
batosfèra, sf. Batisfera.
batòsta, sf. 1 Legnata. ~ percossa. 2 Grave danno fisico, morale o economico. ~ tracollo.
bàtrace, sm. Rana, rospo.
batracìna, sf. Sostanza tossica contenuta nel veleno cutaneo del Dendrobates tinctorius, un anfibio anuro dell'America tropicale.
dal greco bátrachos rana.
batracomiomachìa, sf. Contesa futile e ridicola.
Batracomiomachia Poema di anonimo (VI sec. a. C.).
battage, sm. invar. Campagna pubblicitaria di vaste dimensioni. ~ propaganda.
Battàgio, Giovànni di Doménico (Lodi, not. 1465-1493) Architetto. Tra le opere Santa Maria Incoronata(1488-1513) a Lodi.
battàglia, sf. 1 Scontro fra eserciti. ~ combattimento. • battaglia campale, che si svolge in campo aperto; cavallo di battaglia, ciò che permette di esprimere il meglio di sé. 2 Contrasto di idee, di interessi. 3 L'insieme delle attività finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. • la battaglia occupazionale, per ridurre la disoccupazione.
sf. 1 battle. 2 (combattimento) fight, struggle.
lat. battalia, deriv. da battere.
Battaglia di Alamo, La Film western, americano (1960). Regia di John Wayne. Interpreti: John Wayne, Richard Widmark, Richard Boone. Titolo originale: The Alamo
Battaglia di Algeri, La Film drammatico, italiano (1966). Regia di Gillo Pontecorvo. Interpreti: Jean Martin, Yacef Saadi, Brahim Haggiag.
Battaglia di Legnano, La Tragedia lirica in quattro atti di G. Verdi, libretto di S. Cammarano (Roma, 1849).
Battàglia Tèrme Comune in provincia di Padova (4.082 ab., CAP 35041, TEL. 049).
Battàglia, Felìce (Palmi Calabro 1902-Bologna 1977) Filosofo e giurista italiano. Tra le opere Corso di filosofia del diritto (1949-1950), Il problema morale dell'esistenzialismo (1949) e Morale e storia nella prospettiva spiritualistica (1954).
battagliàre, v. intr. Far battaglia. ~ combattere, guerreggiare.
battaglièro, agg. Combattivo. ~ bellicoso. <> arrendevole.
Battaglìn, Giovànni (Marostica, Vicenza 1951-) Corridore ciclista italiano. Nel 1981 vinse il Giro d'Italia e quello di Spagna.
battàglio, sm. Grosso ferro pendente al centro della campana per farla risuonare. ~ batocchio.
sm. clapper.
provenz. batalh, dal lat. battuaculum.
battagliòla, sf. Ringhiera di catenella che corre sul bordo dei ponti scoperti delle navi.
battaglióne, sm. Unità tattica di soldati, formata da più compagnie.
sm. battalion.
deriv. da battaglia.
Battambang Provincia (837.000 ab.) della Cambogia. Il suo territorio prevalentemente montuoso è ricoperto da vaste foreste e nel suo sottosuolo si trovano giacimenti di pietre preziose. L'antico centro di Anghor è ricco di grandi monumenti archeologici.
battàna, sf. Piccolo battello a fondo piatto.
Battani, al- (Harran, Mesopotamia 858?-Samarra 929) o Albatenio. Astronomo arabo, molto conosciuto in antichità. Le sue opere infatti furono tradotte in latino con il titolo Opus astronomicum o De motibus stellarum. Con una notevole precisione corresse i calcoli astronomici dell'Almagesto; misurò l'obliquità dell'eclittica e la durata dell'anno solare, rettificando anche la costante di precessione, grazie a un osservatorio ad al-Raqqa sull'Eufrate. Il De scientia stellarum fu tradotto da C. A. Nallino e G. Schiapparelli.
battellière, sm. Chi pilota un battello. ~ barcaiolo.
battellìno, sm. Piccolo battello a remi che, sulle navi e sulle barche da diporto, serve per il servizio di ormeggio e per effettuare il traffico con la terra.
battèllo, sm. Grossa imbarcazione per la navigazione lacustre. ~ imbarcazione, vaporetto.
sm. boat.
franc. antico batel.
Battello ebbro, Il Poema di A. Rimbaud (1871).
battentatùra, sf. Rilievo tratto dalle soglie di porte-finestre e porte esterne avente lo scopo di arrestare la parte inferiore di un infisso e rendere quindi ermetica la chiusura.
battènte, agg. e sm. agg. 1 Che batte. • risposta a tamburo battente, senza la minima esitazione. 2 Martellante, scrosciante. ~ incessante.
sm. 1 Ciascuna delle due metà di una finestra o di una porta. ~ anta. • chiudere i battenti, cessare un'attività. 2 Martelletto che rintocca le ore negli orologi con soneria.
sm. 1 (finestra) shutter. 2 (porta) wing, leaf. 3 (orologio) hammer.
Batterbee Catena montuosa dell'Antartide, vetta più elevata 2.600 m.
bàttere, v. v. tr. 1 Picchiare, colpire. • battere la carne per ammorbidirla; batter cassa, richiedere dei soldi; battere il ferro finché è caldo, approfittare di una situazione positiva fino a quando è possibile. 2 Vincere. <> perdere. 3 In giochi con la palla, effettuare una battuta. 4 Percorrere.
v. intr. 1 Cadere, picchiare su qualcosa. ~ sbattere. 2 Insistere. ~ accanirsi. <> rinunciare. •: :attendo su quell'argomento riuscii finalmente a farlo rinsavire. 3 Pulsare. • il cuore gli batteva fortemente a causa dell'agitazione
v. intr. pron. Lottare, combattere. • battersi per delle idee.
v. rifl. Combattere, duellare. ~ scontrarsi. • si batterono per quella donna.
v. tr. (picchiare) to beat. v. intr. (bussare alla porta) to knock; (a macchina) to type. 2 (tennis) to serve. 3 (cuore) to beat. 4 (mani) to clap. 5 (in un batter d'occhio) in the twinkling of an eye. v. intr. pron. to fight.
lat. volg. battere.
batterìa, sf. 1 Unità fondamentale dell'artiglieria. 2 Complesso di strumenti a percussione suonati da un unico esecutore. ~ percussioni. 3 Insieme di pile o accumulatori collegati tra loro. 4 Complesso di elementi necessari per un dato scopo. ~ kit.
sf. 1 battery. 2 (mus.) percussion, pl. drums.
deriv. da battere.
• In elettrotecnica è un aggregato di celle elettriche connesse tra loro per generare energia. Le batterie elettriche sono formate da elementi galvanici (pile, accumulatori) collegati in serie o in parallelo, in cui l'energia elettrica scaturisce da reazioni chimiche. La più comune tra le batterie elettriche di accumulatori è quella formata da celle in serie contenenti elettrodi in piombo immersi in acqua acidulata con acido solforico (elettrolita). Esistono però attualmente altri tipi di batterie di accumulatori (al nichel-cadmio, al cloruro di zinco, al litio-ferro ecc.) che, pur avendo peso e dimensioni ridotte, forniscono prestazioni migliori di quelle al piombo. L'unico ostacolo alla loro diffusione è la maggiore criticità nella ricarica e il costo elevato. Le batterie solari sono invece sistemi che convertono l'energia solare in energia elettrica sfruttando le proprietà di determinati materiali semiconduttori fotosensibili (silicio, arseniuro di gallio ecc.). Dato che ogni cella è in grado di generare correnti e tensioni piuttosto basse, le batterie solari sono abitualmente composte da pannelli che contengono diversi gruppi di celle collegate fra loro in serie, mentre i gruppi sono in parallelo fra di loro. Le batterie solari hanno un rendimento molto limitato e vengono quindi tipicamente utilizzate per alimentare apparecchiature collocate fuori della portata di altre fonti energetiche (come i satelliti artificiali). Le batterie tampone, collocate parallelamente alla rete elettrica che le mantiene in carica, vengono di solito impiegate nei sistemi che assorbono limitate quantità di energia elettrica, ma devono essere ininterrottamente alimentate; sono dotate di questo tipo di batteria le reti telefoniche, i calcolatori, i dispositivi di controllo e sorveglianza. In caso di deficienza di energia nella rete di distribuzione si attivano le batterie tampone fino all'entrata in funzione dei gruppi di continuità.
In musica è un insieme di strumenti nato e affermatosi con la musica jazz. Gli strumenti base della batteria sono la grancassa, percossa tramite un meccanismo a pedale, il tamburo, il tom-tom (tamburi cilindrici affiancati, derivati dal tamburo militare), i piatti sospesi e i due piccoli piatti contrapposti e manovrati anch'essi tramite un pedale che ne produce la percussione reciproca.
battericìda, agg. e sm. Termine medico che designa sostanze ed elementi che provocano la morte di batteri.
battèrico, agg. Dei batteri.
batteriemìa, sf. Presenza transitoria di germi patogeni nel sangue.
battério, sm. Piccolissimi esseri viventi visibili solo all'ingrandimento microscopico, il cui corpo risulta formato da una sola cellula; le loro dimensioni vanno da 0,2 a 2 micron di larghezza e fino a 100 micron di lunghezza. Presentano una parete cellulare e non sono dotati di clorofille. A seconda della loro forma si suddividono fondamentalmente in cocchi, se di forma ovolare, e bacilli, se allungati e sottili a guisa di bastoncino. Entrambi i tipi frequentemente non sono isolati poiché al momento della divisione cellulare la scissione di ogni cellula può dimostrarsi non completa, dando luogo a diplococchi (cocchi in coppia), streptococchi (cocchi a catena), stafilococchi (cocchi a grappolo) o a cocchi a tetrade. Anche i bacilli possono avere forme diverse: a bastoncino, streptobacillari (raggruppamento di bacilli che si moltiplicano senza disgiungersi, formando agglomerati simili a canne di bambù), fusiformi (con i lembi assottigliati), con una o due curve o spirali (vibrioni o spirilli), con varie curve (spirochete). I batteri si sviluppano generalmente per scissione binaria, cioè una cellula ne origina due con lo stesso genotipo; questo tipo di generazione facilita la trasmissione immutata delle caratteristiche ereditarie. Rispetto al modo in cui si nutrono, si dividono in schizomiceti autotrofi, che si servono di carbonio e azoto, e schizomiceti eterotrofi, che richiedono invece composti organici; di quest'ultima categoria fanno parte tutti i batteri patogeni e alcuni batteri non patogeni. Le necessità nutritive sono alla base di un'ulteriore differenziazione dei batteri in saprofiti, che conducono la loro vita su sostanze inanimate e sono assai frequenti nel terreno, nelle acque e nella natura in genere, e parassiti, che vivono su organismi viventi dai quali ricavano nutrimento. I parassiti si dividono a loro volta in commensali (simbionti), se non causano malattie all'organismo ospite, e patogeni, se provocano malattie o intossicazioni. I batteri sono presenti su tutta l'area terrestre e rivestono grande importanza; possono vivere anche in assenza di ossigeno, mentre molti di quelli che vivono su sostanze organiche, impiegano i prodotti di scarto del metabolismo di altri organismi e, attraverso processi di fermentazione, rilasciano carbonio, azoto e idrogeno. ~ bacillo, germe.
batteriocecìdi Formazioni ipertrofiche che possono apparire sui vegetali a opera di batteri. Possono avere sia carattere patologico che fisiologico, come i tubercoli radicali delle leguminose.
batteriologìa, sf. Branca della medicina che studia i batteri. Originatasi con gli studi di Spallanzani, Bassi e Pacini, ebbe un notevole impulso dopo il 1850 con le scoperte di Pasteur e di Koch.
batteriològico, agg. Che si riferisce alla batteriologia o ai batteri.
batteriòlogo, sm. Studioso di batteriologia.
batterioscopìa, sf. Studio microscopico dei batteri.
batterioscòpico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla batterioscopia.
batteriòsi, sf. Gruppo di malattie determinate da batteri.
batteriostàsi, sf. Arresto della moltiplicazione di un germe ottenuta con un batteriostatico.
batteriostàtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Relativo a un farmaco antibiotico atto a impedire la proliferazione dei germi.
batterioterapìa, sf. Somministrazione di batteri all'organismo a scopo curativo.
batterìsta, sm. e sf. Chi suona la batteria. ~ percussionista.
battesimàle, agg. Relativo al battesimo.
battésimo, sm. 1 Nel Cristianesimo, il primo dei sacramenti, con cui si entra a far parte della Chiesa. ~ iniziazione. 2 Inaugurazione. ~ varo. • battesimo di una linea ferroviaria.
sm. christening, baptism.
lat. baptismus, dal greco baptismos immersione, deriv. da baptizein immergere.
battezzàndo, agg. e sm. Chi deve ricevere il battesimo.
battezzàre, v. v. tr. 1Amministrare il battesimo a una persona. ~ consacrare. 2 Bagnare con acqua. •: :a pioggia battezzò la cerimonia all'aperto
v. intr. pron. 1 Ricevere il battesimo. 2 Assumere abusivamente un titolo.
v. tr. to christen, to baptize.
lat. baptizare, dal greco baptìzein immergere.
Battiàto, Frànco (Jonia, Catania 1945-) Cantante e compositore. Tra le opere Pollution (1972), La voce del padrone (1981), Fisiognomica (1989), Messa arcaica (1992), Il cavaliere dell'intelletto (1994) e Imboscata (1996).
battibaléno, sm. Attimo, momento brevissimo.
battibécco, sm. Breve disputa verbale. ~ diverbio.
batticàrne, sm. Utensile di cucina per pestare la carne.
batticóda, sf. invar. Altro nome della cutrettola.
batticòffa, sm. In marina, rinforzo in tela che protegge le vele dallo sfregamento.
batticùlo, sm. Parte dell'armatura dei secc. XIV e XV che era posta a protezione delle natiche. In genere era a rete, a lamine o a scaglie.
batticuòre, sm. 1 Acceleramento del battito del cuore provocato da spavento o altra forte commozione. ~ palpitazione. 2 Ansia. ~ trepidazione.
sm. pl. palpitations.
battifàlce, sm. invar. Piccola incudine su cui si batte la lama della falce quando ha perso il filo.
battifiànco, sm. Parete o asse mobile che separa i cavalli nella stalla.
battifòlle, sm. Antica fortificazione in legno che veniva posta in campo aperto per fronteggiare il nemico. Spesso aveva forma di torre.
Battifòllo Comune in provincia di Cuneo (273 ab., CAP 12070, TEL. 0174).
battifóndo, sm. Gioco d'azzardo al biliardo.
battifrédo, sm. 1 Torre lignea medievale stabile, provvista di campana per dare l'allarme. 2 Torre mobile, utilizzata per attaccare durante gli assedi.
battìgia, sf. (pl.-gie) Striscia di spiaggia lungo la quale si smorzano le onde. ~ battima.
battilàrdo, sm. Tagliere in legno su cui si battono carne, lardo, verdure e similari.
battiliàno, sm. Operaio addetto alla preparazione della lana per imbottiture.
battilòro, sm. invar. Artigiano che riduce l'oro e l'argento in lamine o in foglie.
bàttima, sf. Battigia. ~ bagnasciuga, riva.
battimàno, o battimàni, sm. Applauso. ~ approvazione. <> fischi.
sm. applause.
battimàre, sm. invar. Riparo delle navi a poppa.
battiménto, sm. Modo e atto del battere.
battìo, sm. 1 Il battere rapido. 2 Applauso prolungato.
Battipàglia Comune in provincia di Salerno (47.139 ab., CAP 84091, TEL. 0828). Centro agricolo, industriale (produzione di mozzarelle) e dell'allevamento di bufali. Gli abitanti sono detti Battipagliesi.
battipàlo, sm. 1 Macchina utilizzata per infiggere pali nel terreno mediante caduta di un maglio. 2 Operaio addetto alla manovra di tale macchina.
battipànni, sm. Arnese di vimini intrecciati o plastica, per battere i panni e farne uscire la polvere.
sm. carpet-beater.
battipìsta, sm. invar. Mezzo cingolato che prepara una pista battendola.
battipòrta, sm. 1 Batacchio, picchiotto. 2 Seconda porta, di rinforzo alla prima.
battiscópa, sm. invar. Fascia di legno o altro materiale che corre in basso lungo le pareti di una stanza a protezione di un muro. ~ zoccolo.
battìsta, agg., sm. e sf. Appartenente a una delle confessioni cristiane riformate che amministrano il battesimo solo al fedele adulto.
Battìsta, Vincènzo Marìa (Napoli 1823-1873) Compositore. Autore di 12 opere teatrali che ottennero un certo successo tra i contemporanei.
Battistèlli, Stéfano (Roma 1969-) Nuotatore. Nel 1988 ottenne, per primo in Italia, un titolo olimpico (bronzo nei 400 misti). Nel 1991 fu medaglia d'argento ai mondiali nei 200 dorso e nella stessa disciplina nel 1992 fu primatista italiano e bronzo olimpico.
battistèro, sm. 1 Edificio minore costruito presso la chiesa per amministrarvi il battesimo. 2 Fonte battesimale.
sm. baptistery.
Battìsti, Césare (Trento 1875-1916) Politico e patriota. Di ideologia socialista, combatté per l'autonomia del Trentino dall'Austria-Ungheria. Fu deputato al parlamento di Vienna nel 1911. Durante la prima guerra mondiale si arruolò nell'esercito italiano (alpini) ma fu catturato e impiccato come disertore dagli austriaci il 12 luglio 1916 insieme a F. Filzi.
Battìsti, Lùcio (Poggio Bustone 1943-Milano 1998) Cantante e cantautore. Agli inizi degli anni '70 ha diffuso in Italia la canzone d'autore (Mi ritorni in mente, Emozioni, Giardini di marzo e Pensieri e parole).
battistràda, sm. invar. 1 Chi apre la strada a cortei, processioni e similari. 2 Parte del pneumatico che viene a contatto con la strada. 3 Chi precede o annunzia qualcuno. ~ precursore. 4 In una gara di corsa, chi, in testa, fa l'andatura.
sm. 1 (nelle gare) pacemaker. 2 (pneumatico) tread.
battitàcco, sm. Nastro rinforzato per proteggere l'orlo interno dei calzoni.
battitappéto, sm. Aspirapolvere per pulire tappeti e moquette.
sm. 1 carpet sweeper, carpet cleaner. 2 vacuum cleaner.
bàttito, sm. 1 Atto di battere, palpitare. 2 In anatomia si chiama battito cardiaco il fenomeno acustico determinato dalla pulsazione arteriosa e dalla contrazione cardiaca. ~ pulsazione. 3 Rintocco.
sm. 1 beat, throb. 2 (cardiaco) heartbeat.
Battito cardiaco
Originato da stimoli che hanno origine in un nodo nervoso all'interno dello stesso miocardio, il battito cardiaco non è altro che la manifestazione sonora di due fasi della pulsazione del cuore. L'attività cardiaca si sviluppa con un susseguirsi di contrazione (sistole) e distensione (diastole) dei muscoli che avvolgono ventricoli e atri. In particolare, si susseguono una sistole atriale (accompagnata dall'apertura delle valvole mitrale e tricuspide), una sistole ventricolare (con chiusura delle valvole atrioventricolari e apertura di quelle semilunari) e un periodo di riposo. È proprio la sistole ventricolare a produrre i due suoni che compongono il battito cardiaco, con la chiusura delle valvole atrioventricolari, immediatamente seguita da quella delle valvole semilunari (che controllano il flusso sanguigno tra ventricoli e arterie). A ognuna delle fasi appena descritte è associata la produzione di debolissime correnti elettriche; l'esame elettrocardiografico, registrando queste correnti, è in grado di tracciare un grafico che rispecchia fedelmente l'attività cardiaca. La normale frequenza del battito cardiaco (circa settanta pulsazioni al minuto) può essere rallentata (bradicardia) o accelerata (tachicardia) da cause esterne.
Battito in testa
Fenomeno di combustione irregolare nei motori a benzina che si manifesta come una rapida successione di rumori metallici; è dovuto al fatto che la miscela si accende prima di aver raggiunto il punto morto superiore. Le cause possono essere una scorretta regolazione del circuito elettrico di accensione o l'impiego di un carburante a basso numero di ottani che esplode indipendentemente per compressione.
battitóio, sm. Macchina per la filatura che ha lo scopo di pulire e sfilacciare.
battitóre, sm. 1 Chi, nella caccia, batte i cespugli per stanare la selvaggina. ~ perlustratore. 2 Chi batte la palla per primo. 3 Nelle aste, chi aggiudica l'oggetto al miglior offerente. ~ banditore. 4 Chi batteva il grano.
sm. 1 (sport) batsman, batter. 2 (nelle vendite all'incanto) auctioneer.
deriv. da battere.
battitrìce, sf. Trebbiatrice.
battitùra, sf. 1 Il battere. ~ battuta. 2 L'operazione di battere il grano. 3 Impronta lasciata dal battere, specialmente col martello. ~ colpo.
Battle, Kathleen (Portsmouth, Ohio 1948-) Soprano statunitense. Nel 1976 debuttò all'Opera di New York, interpretando il ruolo di Susanna nelle Nozze di Figaro di W. A. Mozart. Dopo varie esibizioni nei migliori teatri del mondo, nel 1985 cantò al Covent Garden di Londra nel ruolo di Zerbinetta nell'Arianna a Nasso di Richard Strauss.
bàttola, sf. 1 Tabella. 2 Utensile utilizzato per spianare il cemento fresco. 3 Arnese in legno che agitato produce rumore secco; era utilizzato nelle battute di caccia o per richiamare l'attenzione dei fedeli alle funzioni religiose.
deriv. da battere.
battologìa, sf. Ripetizione inutile di una stessa parola, frase o idea. ~ pleonasmo.
dal greco battología balbuzie.
battóna, sf. Prostituta che batte il marciapiede. ~ puttana.
Battriàna Antica regione dell'Asia che si stende tra l'Amudarja e la catena dell'Hindukush (oggi Afghanistan settentrionale, a Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan). Fu una provincia dell'impero persiano (a partire da Ciro il Grande), della quale si impadronì Alessandro Magno (329 a. C.); in seguito fece parte del regno ellenistico, passò sotto il dominio dei popoli nomadi (saci) dell'Asia settentrionale, ai quali seguirono turchi e arabi, che vi introdussero l'islamismo.
Battùda Comune in provincia di Pavia (375 ab., CAP 27020, TEL. 0382).
battùta, sf. 1 Percossa, carica di botte. ~ bastonatura. 2 Misura di tempo musicale. 3 Colpo dato sul tasto della macchina per scrivere. ~ carattere. 4 Caccia con più cacciatori; vasta azione della polizia contro i malviventi. ~ perlustrazione. 5 Frase di un dialogo teatrale; risposta spiritosa. ~ arguzia. 6 Colpo di chi mette in gioco la palla.
sf. 1 (macchina per scrivere) stroke. 2 (mus.) bar. 3 (caccia) hunting, hunt. 4 (spiritosa) witticism, witty remark. 5 (tennis) service.
• Nella notazione musicale indica la frazione del pentagramma racchiusa tra due barre verticali e che comprende le note il cui valore complessivo eguaglia la misura del tempo del brano musicale.
battùto, agg. e sm. agg. 1 Percosso. 2 Vinto, sconfitto. • è stato battuto su tutta la linea, ha subito una completa sconfitta. 3 Lavorato col martello. • ferro battuto. 4 Di strada, frequentato.
sm. 1 Composto di lardo, erbe, carne e spezie, tritati per condimento di vivande. 2 Pavimento costruito con terra compressa o calcestruzzo di cemento.
• a spron battuto, in modo molto rapido.
p.p. di battere.
Batu Monte (4.310 m) dell'Etiopia, in provincia di Bale.
batùffolo, sm. Piccolo ammasso di materiale soffice. ~ bioccolo.
sm. flock.
Batumi Città (138.000 ab.) della Georgia, capoluogo della Repubblica autonoma dell'Adzaristan.
Baty, Gaston (Pélussin 1885-1952) Regista e teorico teatrale francese. Sostenitore della superiorità della regia e della messinscena rispetto alla parola, considerava il teatro delle marionette la più alta forma di rappresentazione.
bàu, inter. Riproduce l'abbaiare del cane.
Baucìna Comune in provincia di Palermo (2.105 ab., CAP 90020, TEL. 091).
baud Unità di misura della velocità di trasmissione dei dati usata in telegrafia e in telematica e nelle comunicazioni digitali; è la quantità massima di elementi di codice inviata in un secondo. Così chiamato in onore di Jean-Maurice Emile Baudot, ingegnere francese inventore della telescrivente, il baud viene spesso confuso con il numero di bit per secondo (bps). In realtà, soprattutto nelle attuali comunicazioni telematiche, a ogni cambiamento di livello della linea corrisponde la trasmissione di più bit di dati. I più moderni modem utilizzano protocolli di trasmissione che comprimono quattro, otto o più bit in un solo impulso di uscita; pertanto, una velocità di 1.200 baud può corrispondere alla trasmissione di 4.800 bps, 9.600 bps ecc. Anche il cosiddetto baud rate (velocità massima che un modem può utilizzare nella trasmissione dei dati) viene attualmente espresso in bit per secondo.
Baudelaire critico Opera di critica letteraria di G. Macchia (1939).
Baudelaire, Charles (Parigi 1821-1867) Poeta e critico francese, ritenuto il padre del simbolismo; esercitò una notevole influenza sui poeti successivi. Nel 1841 compì un lungo viaggio in oriente dove raccolse impressioni e immagini che si ritrovano nelle sue liriche. Tornato a Parigi, si diede a condurre una vita di sperperi all'insegna della sregolatezza, dell'alcol e della droga, dissipando in breve tempo l'eredità paterna. La sua famiglia giunse al punto di interdirlo; egli cercò più volte di suicidarsi. La sua prima raccolta di liriche, I fiori del male, uscì nel 1857; si tratta di composizioni nelle quali l'occhio del poeta scruta le profondità dell'animo umano in modo ardito e fortemente innovativo. Il poeta può sublimare il male nel candore puro del canto, illuminando gli angoli tenebrosi dello spirito umano con la luce dell'idealismo. Altre sue opere furono i Poemetti in prosa, pubblicati dal 1857, il cui influsso fu cruciale sulla lirica successiva e sulla creazione del verso libero (alcuni vennero pubblicati sul Figaro con il titolo di Lo spleen di Parigi); I paradisi artificiali, del 1861, in cui il poeta disserta sull'effetto che alcune sostanze eccitanti hanno sull'immaginazione; i Diari intimi furono pubblicati postumi nel 1909. Fu anche critico letterario, musicale e un grande teorico dell'impressionismo come testimoniano le opere Salons (1845-1846) e L'arte romantica (uscita postuma nel 1868).
baudìsmo, sm. Sostantivo derivato dal presentatore catanese Pippo Baudo: sta a indicare un uomo di spettacolo o un mega conduttore.
Bàudo, Pìppo (Militello 1936-) Presentatore e conduttore televisivo e dal 1989 direttore artistico del Teatro stabile di Catania. Condusse Domenica in (1975-1985) e Fantastico (1981-1986; 1990). Fu direttore artistico della RAI dal 1994 al 1996.
Baudot, Jean-Maurice Émile (Magneaux 1845-Sceaux 1903) Inventore francese. Appose perfezionamenti al telegrafo.
Baudrillard, Jean (Parigi 1929-) Sociologo. Tra le opere Il sistema degli oggetti (1967), Lo scambio simbolico e la morte (1976), Della seduzione (1980), L'illusione della fine (1993), La televisione ha ucciso la realtà? (1996).
Bauer, Otto (Vienna 1881-Parigi 1938) Politico austriaco. Di ideologia socialista, sostenitore dell'austromarxismo, fu ministro degli esteri nel 1918 e 1919.
Bàuer, Riccàrdo (Milano 1896-1982) Una delle grandi figure della Resistenza con P. Gobetti e F. Parri. Fu responsabile della giunta militare del CLN con G. Amendola e S. Pertini.
Bauernfeind, Karl Maximilian von (Arzberg 1818-Monaco di Baviera 1894) Ingegnere tedesco. Studioso di geodesia, progettò strumenti destinati a migliorare la precisione delle rilevazioni topografiche.
Bauhaus Scuola tedesca d'arte applicata e di architettura fondata a Weimar, nel 1919, dall'architetto Walter Gropius; in seguito fu trasferita a Dessau (1925). Scopo principale della scuola, e del movimento artistico a essa legato, era quello di giungere alla creazione di un'opera d'arte unitaria mediante lavoro di gruppo nella quale si fondessero compiutamente le esigenze di progettazione e produzione, colmando, per quanto possibile, il distacco tra arte e artigianato. Insigni artisti di fama mondiale (L. Feininger, P. Klee, V. V. Kandinskij, L. Moholy-Nagy, T. Van Doesburg, A. Meyer) collaborarono e insegnarono in questa scuola che, nonostante sia stata soppressa dal nazismo per il suo carattere internazionale, continuò a influenzare l'architettura e l'arredamento.
Baulàdu Comune in provincia di Oristano (685 ab., CAP 09070, TEL. 0783).
baulàre, v. tr. Effettuare una baulatura, ossia sistemare un terreno con opportuni lavori di aratura e di sterro.
baùle, sm. Cassa con coperchio che serve per trasportare abiti, biancheria. ~ cassapanca.
sm. 1 trunk. 2 (aut.) boot.
spagn. baùl.
baulétto, sm. 1 Diminutivo di baule. 2 Cofanetto per oggetti femminili, specialmente per gioielli.
baumé L'unità di misura della densità dei liquidi e la scala corrispondente. Il grado baumé viene indicato con le abbreviazioni °Bé o °B.
Baumé, Antoine (Senlis 1728-Parigi 1804) Chimico francese. Fu inventore di un areometro tarato in gradi che prese il suo nome.
Baumeister, Willy (Stoccarda 1889-1955) Pittore tedesco. Tra le opere Ideogramma colorato II (1939, Colonia, Collezione privata) e Safer 1, con punti II (1954, Milano, Collezione privata).
Baumgarten, Alexander Gottlieb (Berlino 1714-Francoforte sull'Oder 1762) Filosofo. Tra le opere Estetica (1750-1758).
Baunèi Comune in provincia di Nuoro (4.071 ab., CAP 08040, TEL. 0782).
Bauru Città (179.000 ab.) del Brasile, nello stato di São Paulo.
baùtta, sf. 1 Mantellina nera con cappuccio e maschera usata dai veneziani durante il carnevale nel Settecento. 2 Mascherina di seta o velluto per coprire la parte superiore del volto.
voce venez. baùta, deriv. da bava.
bauxìte, sf. Miscela di idrossidi di alluminio (Al2O3 · nH2O) e ferro, gibbsite, diaspro, boehmite, parzialmente sotto forma di gel amorfi. Caratterizzata da un colore variabile dal paglierino al rosso bruno, determinato dalla prevalenza di impurità, ha densità 2 e durezza compresa tra 1 e 3. È il più importante minerale dal quale, con processi di purificazione e conversione, si ricava l'allume o l'alluminio metallico. I maggiori fornitori di bauxite sono Guinea, Giamaica, Australia, Croazia e Slovenia.
bàva, sf. 1 Liquido viscoso che cola dalla bocca di animali o persone in condizioni fisiche anormali. ~ saliva. • far venire la bava alla bocca, innervosire fortemente. 2 Soffio lieve. • durante la notte, alita una bava di vento.
sf. 1 (vento lieve) breath. 2 (animali o persone) slobber, slaver. 3 (lumaca) slime.
lat. baba.
Bàva Beccàris, Fiorènzo (Fossano 1831-Roma 1924) Generale. Comandò la sanguinosa repressione dei moti popolari di Milano contro il carovita nel maggio 1898.
Bàva, Màrio (Sanremo 1914-Roma 1980) Regista cinematografico e direttore della fotografia italiano. Nel suo repertorio figurano film dell'orrore, di fantascienza o che narrano le leggende di eroi mitologici quali Sansone ed Ercole. Il suo primo film come regista fu La maschera del demonio (1960).
bavaglìno, sm. Tovagliolino da legare al collo dei bambini.
sm. bib.
bavàglio, sm. Fazzoletto che si applica alla bocca di persone cui si vuol impedire di gridare.
sm. gag.
deriv. da bava.
bavarése, agg., sm. e sf. agg., sm. e sf. Della Baviera.
sf. Semifreddo a base di latte, uova, panna.
Bavarése, sèlva Massiccio tedesco situato tra il Danubio e il confine cecoslovacco che limita a sud-ovest la Boemia. Dal 1970 ospita il primo parco nazionale della Germania Federale (131 Km2). In tedesco Bayrischer Wald.
Bavarési, Àlpi Settore delle Alpi centrorientali, situate sul versante esterno, tra il Fernpass e l'Inn. Le cime principali sono il Parseier Spitze (3.037 m, in Austria) e lo Zugspizte (2.967 m, in Germania). In tedesco Bayrischer Alpen.
bavèlla, sf. 1 Insieme delle bave esterne del bozzolo del filugello. 2 Tessuto ricavato dal filo omonimo.
Bavéno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (4.510 ab., CAP 28042, TEL. 0323).
bàvera, sf. Collo ampio pieghettato o increspato attorno a una scollatura.
baverìna, sf. Colletto femminile ricamato a merletto.
bàvero, sm. Colletto.
sm. collar.
bavétta, sf. 1 Sbavatura che si forma talvolta nella fusione dei metalli. 2 Al plurale, linguine.
bavièra, sf. Parte della celata.
Bavièra Stato confederato (Land) della Germania (70.553 km2, 11.221.000 ab.; capitale Monaco), il più vasto del paese; confina a nord con Turingia e Sassonia, a est con Cecoslovacchia e Austria, a ovest con il Baden-Württemberg, a nord-ovest con l'Assia. Tra le città principali Augusta, Norimberga, Ratisbona, Bayreuth. Il suolo è prevalentemente montuoso e culmina a sud nella cima della Zugspitze (2.963 m); i principali fiumi che lo solcano sono Danubio, Meno, Inn, Naab, Lech e Isar. L'economia si basa sull'agricoltura (frutta, luppolo, patate, orzo), sull'allevamento e sulle industrie in prevalenza tessili, chimiche, del vetro e del legno. Fece parte della provincia Rezia, in epoca romana fu abitata da una popolazione celtica e, nel V sec., entrò in possesso dei bavari dai quali prese il nome. Subì il processo di cristianizzazione nel VII sec. ed entrò a far parte dell'impero franco di Carlo Magno. A partire dall'XI sec. fu un ducato sotto la casa Welfen e nel XII sec. sotto la dinastia dei Wittelsbach che governarono fino al 1918. Schierata con Napoleone, Massimiliano I ne fece un regno (1806) ed entrò nella Confederazione germanica. Dopo il 1866 si alleò con la Prussia; nel 1870 entrò nel Reich germanico. Dopo la prima guerra mondiale fu centro propulsore del nazismo.
bavósa, sf. Nome comune dei Pesci del genere blennio.
bavóso, agg. Pieno di bava.
Bawean Isola (53.000 ab.) dell'Indonesia, nel mar di Giava.
Baxter, Anne (Michigan City, Indiana 1923-New York 1985) Attrice. Tra le sue interpretazioni di successo, si cita Eva contro Eva (1950) del regista Joseph Mankiewicz, a fianco di Bette Davis.
Bayamo Città (139.000 ab.) di Cuba, capoluogo della provincia di Gramma.
Bayamón Città (220.000 ab.) del Puerto Rico.
Bayard, Pierre Terrail signóre di (Bayard 1473-Romagnano Sesia 1524) Militare francese, chiamato in Italia Baiardo. Difese strenuamente Mézières che era assediata dalle truppe imperiali (1521).
Bayazid Nome di sultani.
Bayazid I
(Demotika 1354-Aksehir 1403) Successore del padre Murad I al sultanato ottomano, combatté i cristiani infliggendo loro gravi perdite a Nicopoli e nell'assedio di Costantinopoli. Durante la conquista mongola, fu fatto prigioniero da Tamerlano dopo la disfatta nella battaglia di Ankara (1402).
Bayazid II
(Demotika 1448?-1512) Figlio di Maometto II, fu sultano ottomano dal 1481 al 1512. Strappò a Venezia alcune città e isole ioniche e conquistò Croazia ed Erzegovina.
Baybars I (Kiptchak 1223-Damasco 1277) Sultano mamelucco di Egitto, Siria e Palestina dal 1260 al 1277.
Bayer, Herbert (Haag 1900-Santa Barbara, California 1985) Pittore austriaco naturalizzato statunitense. Allievo di V. Kandinskij, insegnò dal 1925 al 1929. Riparò negli Stati Uniti d'America nel 1938. La sua pittura risente dell'influenza surrealista.
Bayern Nome tedesco della Baviera.
Bayes, Thomas (Tunbridge Wells 1702-1761) Matematico inglese, membro della Royal Society. Con l'omonimo teorema spiegò il passaggio dalla probabilità a priori alla probabilità a posteriori che tiene conto della modificazione dell'informazione originale derivante dal risultato sperimentale. Scrisse un'opera (postuma) sulle serie asintotiche.
Bayle, Antoine-Laurent-Jessé (Vernet, Provenza 1799-Parigi 1858) Medico francese. Il suo nome è legato allo studio sulla paralisi progressiva (malattia di Bayle). Scrisse trattati di anatomia e opere di storia della medicina.
Bayle, Pierre (Carlat, Foix 1647-Rotterdam 1706) Filosofo. Tra le opere Pensieri diversi sulla cometa (1682) e Dizionario storico-critico (1696-1697).
Bayonne Città della Francia (42.000 ab.) nel dipartimento dei Pirenei Atlantici. In italiano Baiona.
Bayreuth Città della Germania, nel Land della Baviera (70.000 ab.). L'industria è rappresentata da officine meccaniche di precisione, tessili, della carta, della porcellana. Ogni anno durante il periodo estivo ospita il più importante festival mondiale di musiche di Wagner, al quale ha anche dedicato il teatro (progettato da G. Semper) e un importante museo. Fu capitale di principato nel XII sec., nel XIII sec. passò agli Hohenzollern e nel 1791 alla Prussia.
bazàr, sm. invar. 1 Mercato tipico dell'Oriente islamico e dell'Africa settentrionale. 2 Emporio di merci d'ogni genere.
sm. invar. bazaar.
Bazard, Saint-Armand (Parigi 1791-Courtry 1832) Politico francese. Fu tra i principali esponenti del sansimonismo con Enfantin.
Bazega Provincia (307.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Kombissiri.
Bazille, Jean-Frédéric (Montpellier 1841-Beaune-la-Rolande 1870) Pittore francese. Tra le opere Il vestito rosa (1864, Parigi, Musée d'Orsay).
bazooka, sm. invar. 1 Lanciarazzi anticarro portatile. 2 Cavalletto a un solo piede per sostenere la cinepresa.
bàzza, sf. 1 Colpo di fortuna, pacchia. 2 Mento.
bazzàna, sf. Pelle assai morbida di pecora, usata per rilegare libri.
Bazzàno Comune in provincia di Bologna (5.309 ab., CAP 40053, TEL. 051).
bazzècola, sf. Cosa da nulla, insignificante. ~ quisquilia.
sf. trifle.
bàzzica, sf. 1 Gioco alle carte simile alla briscola. 2 Gioco al biliardo.
bazzicàre, v. v. tr. Frequentare abitualmente. ~ praticare. <> scansare.
v. intr. Recarsi sistematicamente in un luogo. ~ aggirarsi.
v. tr. e intr. to frequent.
bazzìte, sf. Silicato di berillio e scandio che si presenta in cristalli prismatici esagonali di colore azzurro cielo.
bazzòtto, agg. Detto di uovo cotto in acqua bollente ma non completamente sodo.
BBC Sigla di British Broadcasting Corporation, organismo radiofonico e televisivo britannico fondato nel 1922.
BBPR Sigla dello studio degli architetti e urbanisti Banfi Gian Luigi (Milano 1910-Mauthausen 1945), Barbiano di Belgioioso Ludovico (Milano 1909), Peressutti Enrico (Pinzano di Tagliamento 1908-Milano 1976) e Rogers Ernesto Nathan (Trieste 1910-Gardone 1968). Tra le opere Torre Velasca (Milano, 1956-1958).
BBS Sigla di Bullettin Board System. In informatica indica un sistema di accesso pubblico remoto per personal computer che offre vari servizi agli utenti.
BCC Sigla di Blind Courtesy Copy (copia di cieca cortesia). Nel linguaggio informatico indica un messaggio in posta elettronica inviato senza che i destinatari vengano a conoscenza delle altre persone che hanno ricevuto lo stesso messaggio.
BCD Sigla di Binary Coded Decimal (decimale codificato in binario).
BCG Sigla di Bacillo di Calmette e Guérin. Si tratta di un vaccino utilizzato nella prevenzione della tubercolosi.
BCI Sigla di Banca Commerciale Italiana.
bdèllio, sm. Gommoresina ricavata dalla Commiphora africana e dal Mukul, arbusti africani e indiani, che viene sfruttata per preparati farmaceutici.
bè => "bèe"
be' => "bèh"
Be Simbolo chimico del berillio.
BEA Sigla di British European Airways (linee aeree britanniche per l'Europa).
Bea, Augustin (Balden 1881-Roma 1968) Gesuita tedesco e poi cardinale. Le Dichiarazioni del Vaticano II su libertà religiosa e religioni non cristiane furono in gran parte ispirate da lui.
beach volley, loc. sost. m. invar. Pallavolo che si gioca sulla spiaggia con squadre formate da due giocatori.
Beadle, George Wells (Wahoo 1903-Pomona 1989) Biologo statunitense. I suoi studi con J. Lederberg e F. L. Tatum gli valsero il premio Nobel nel 1958.
beagle, sm. Cane originario dell'Inghilterra, bassotto a zampe diritte, è un segugio dotato di particolare velocità.
Beal, congiuntivìte di Infiammazione congiuntivale (congiuntivite di Beal e Morex) dovuta a cause virali.
bealèra, sf. Canale o roggia che trasporta acqua allo scopo di irrigare o per essere utilizzata come forza motrice.
beam test, loc. sost. m. invar. Tipo unificato di prova di aderenza nell'armatura di una trave tra una barra dell'armatura e il calcestruzzo.
locuzione inglese che significa "prova della trave".
Beamon, Bob (New York 1946-) Atleta statunitense. Detentore del primato di salto in lungo dal 1968 al 1992 con 8,90 m.
Bear Fiume (563 km) degli USA.
Beardsley, Aubrey (Brighton 1872-Mentone 1898) Incisore e disegnatore inglese. Tra le opere illustrazioni per Salomé di Oscar Wilde(1893-1894) e per Il ricciolo rapito di A. Pope(1896).
beàre, v. v. tr. Far beato, felice.
v. rifl. Dilettarsi, estasiarsi. ~ deliziarsi. <> rattristarsi.
lat. beare.
Bearzòt, Ènzo (Gorizia 1927-) Allenatore di calcio. Giocatore nel ruolo di mediano destro, passò all'attività di allenatore nel 1964. Fu commissario tecnico della nazionale azzurra dal 1975 al 1986 e con essa vinse il campionato mondiale di calcio nel 1982 in Spagna.
Beas Fiume (460 km) dell'India.
beat, agg., sm. e sf. invar. agg. invar. Dei beat.
sm. e sf. invar. 1 Appartenente a un movimento letterario e culturale di protesta nato negli Stati Uniti d'America negli anni '50. 2 Negli anni '60, giovane protestatario verso la società contemporanea. ~ anticonformista.
beatificàre, v. tr. 1 Colmare di beatitudine. ~ gratificare. <> denigrare. 2 Dichiarare beato, per autorità ecclesiastica.
lat. mediev. beatificare.
beatificazióne, sf. Atto con il quale la chiesa cattolica permette che un servo di Dio sia onorato con culto pubblico e con titolo di beato.
beatìfico, agg. Che fa beato.
beatitùdine, sf. 1 Felicità perfetta. ~ gaudio. <> mestizia. 2 Benessere, appagamento. ~ serenità.
Beatitudine e altri racconti Racconti di K. Mansfield (1920).
Beatles, The Celebre complesso musicale inglese divenuto famoso negli anni '60; trovò largo seguito tra i giovani dell'epoca e fu l'emblema del fenomeno beat. Il gruppo era composto da John Lennon (1940-1980), Paul McCartney (1942), George Harrison (1943) e Ringo Starr (pseudonimo di Richard Starkey, 1942); i famosi quattro di Liverpool si divisero nel 1970, dopo aver ottenuto un successo mondiale che era iniziato con Please Please me (1962).
beàto, agg. e sm. agg. 1 Che gode di perfetta felicità. ~ sereno. <> addolorato. • viveva beato in mezzo ai suoi libri antichi. 2 Pago, tranquillo. ~ soddisfatto. <> inappagato. 3 Attributo della Madonna. •: :a Beata Vergine. 4 Che comunica, manifesta gioia. • vita beata
sm. Chi gode della visione di Dio in cielo.
agg. 1 blissful, blessed. 2 (fig.) happy.
lat. beatus, p.p. di beare, rendere felice.
• Beati i poveri di spirito, perché loro è il regno dei cieli. Vangelo di S. Matteo, cap. V-S. Luca, cap. VI.
beàto amedèo Denominazione che venne data alla moneta d'argento coniata a Torino e Vercelli sotto il ducato di Carlo Emanuele I di Savoia (1580-1630), recante sul rovescio l'immagine del beato Amedeo IX di Savoia (1465-1472).
Beàto Angèlico (Vicchio di Mugello 1400 ca-Roma 1455) Pseudomino del frate domenicano Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro. La sua opera pittorica, connubio di ispirazione religiosa e artistica, fatta di sapiente trattamento del colore unito a linea gotica delle forme e prospettiva rinascimentale, è la trionfante affermazione dello spirito naturalistico del Quattrocento. L'originalità inimitata dei suoi lavori, volta a rendere visibile tra gli uomini l'essenza divina, si ritrova in opere come Incoronazione della Vergine (1430-1435, Parigi, Louvre), Tabernacolo dei Linaioli (1433, Firenze, Museo di San Marco), Storie dei Santi Stefano e Lorenzo (1447-1450, Roma, Vaticano) e affreschi nel convento di San Marco a Firenze.
Beaton, Cecil (Londra 1904-Broadchalke 1980) Fotografo inglese e scenografo attivo soprattutto nel musical (My Fair Lady, 1959).
beatrìce, agg. e sf. 1 Che, chi rende beato, dona felicità spirituale. 2 Che, chi ispira nobili sentimenti.
Beatrìce Nome di sovrane, duchesse e marchese.
Beatrice d'Aragona
(Napoli 1457-1508) Figlia di Ferdinando I, re di Napoli, nel 1475 sposò il re d'Ungheria Mattia Corvino. Alla morte del marito (1490) si sposò segretamente con Ladislao Jagellone, re di Boemia. Dall'Italia portò alla corte magiara un seguito di artisti e letterati che influirono notevolmente sulla vita di corte e sull'intera nazione, diffondendo la cultura italiana. Dopo il ripudio, ritornò a Napoli.
Beatrice d'Este
(Ferrara 1475-Milano 1497) Figlia di Ercole I d'Este, duca di Ferrara, giovanissima sposò Ludovico il Moro (1491), assumendo il titolo di duchessa di Milano.
Beatrice di Toscana
(1015?-Pisa 1076) Figlia del duca Federico di Lussemburgo, sposò Bonifacio di Toscana (1037) divenendo marchesa di Toscana; dall'unione nacque Matilde.
Beatrice di Savoia
(1206-1266) Figlia di Tommaso I di Savoia, nel 1219 sposò Berengario IV, conte di Provenza, e divenne contessa di Provenza.
Beatrice di Tenda
(Tenda 1372-Binasco 1418) Duchessa di Milano. Figlia di Pietro Balbo Lascaris, sposò in prime nozze Facino Cane; alla morte del marito si risposò con Filippo Maria Visconti. Fu decapitata con la presunta accusa di adulterio, dopo essere stata imprigionata nel castello di Binasco (Milano).
Beatrice d'Olanda
(Soestdijk, Baarn 1938-) Regina dei Paesi Bassi, subentrata alla madre Giuliana che ha abdicato nel 1980.
Beatrice di Tenda Tragedia lirica in due atti di V. Bellini, libretto di F. Romani (Venezia, 1833).
Beattie, Ann (Washington 1947-) Scrittrice americana. In apparenza, la sua vita è priva di eventi particolari. Cresciuta in un sobborgo della classe media di Washington, si laureò all'università del Connecticut. Iniziò presto a scrivere racconti e a inviarl al New Yorker. A venticinque anni era già una scrittrice con una posizione invidiata. Nel 1976 pubblicò contemporaneamente Distorsioni e il suo primo romanzo Fredde scene invernali. Nei suoi libri vengono ritratti personaggi contemporanei con attenzione ai particolari più minuti della vita quotidiana, con uno stile essenziale e brillante, che risente delle esperienze dell'avanguardia letteraria americana. Tra le sue opere, si ricordano Distorsioni (1976) e Dove mi troverai (1986) che raccolgono racconti apparsi precedentemente nel New Yorker; oltre ai romanzi Amore sempre (1985) e Picturing Will (1990).
Beatty, Warren (Richmond 1937-) Attore statunitense. Interpretò Splendore nell'erba (1961), Gangster story (1967) e Bugsy (1991). Interpretò e diresse come regista Reds (1981), Dick Tracy (1990) e Love affair-Un grande amore (1995).
Beau Geste Film d'avventura, americano (1939). Regia di William A. Wellman. Interpreti: Gary Cooper, Ray Milland, Robert Preston. Titolo originale: Beau Geste
beauburg, sm. Appellativo con cui è noto il centro parigino George Pompidou.
beaufort, sm. invar. Formaggio francese simile al gruviera. Viene prodotto nella regione di Beaufort e in Tarantasia.
Beaufort, Francis (Navan 1774-1857) Ammiraglio inglese, ideatore dell'omonima scala per la classificazione dei venti (1806) che nel 1874 venne adottata internazionalmente (fu rivista nel 1926 e nel 1954).
Beauharnais, Alexandre (Fort-Royal 1760-Parigi 1794) Politico francese. Deputato agli stati generali, fu poi vittima del Terrore. Nel 1796, Napoleone ne sposò la vedova e adottò i figli Eugenio e Ortensia.
Beauharnais, Eugènio (Parigi 1781-Monaco 1824) Figliastro di Napoleone. Fu viceré d'Italia dal 1805 al 1814.
beaujolais, sm. invar. Vino prodotto nella regione del Beaujolais, in Borgogna.
Beaujolais Regione storica della Francia sudorientale, a nord-ovest di Lione, nella valle del Rodano. Zona collinare ricoperta di vigneti, è famosa per la produzione vinicola. L'agricoltura (cereali), l'allevamento, la silvicoltura e il turismo sono le altre risorse economiche.
Beaumarchais, Pierre-Augustin Caron de (Parigi 1732-1799) Scrittore e drammaturgo francese, appassionato di musica. Iniziò l'attività scrivendo due drammi (Eugenia,1767 e I due amici, 1770) e componendo parades, cioè corti componimenti di tono comico popolare, ma la sua fama è legata ai capolavori Il barbiere di Siviglia (1775), musicato da Paisiello nel 1780 e da Rossini nel 1816, e Il matrimonio di Figaro rappresentato nel 1784 e musicato da Mozart due anni dopo. Il successo delle due commedie si spiega con la vivacità delle situazioni e dei personaggi, assai diversi da quelli del teatro tradizionale. Il personaggio di Figaro resta una delle creazioni più vive di tutta la storia del melodramma.
Beaumont Città (118.000 ab.) degli USA, nel Texas.
Beaumont, Léonce Élie de (Canon 1798-Parigi 1874) Geologo francese. Secondo la sua teoria le catene montuose deriverebbero da una contrazione della Terra dovuta a raffreddamento.
Beauneveu, André (Valenciennes 1330-prima del 1413) Miniatore francese. Tra le opere le miniature per il Libro d'ore del duca di Berry (Bruxelles, Bibliothèque Royale) e un salterio (1386, Parigi, Bibliothèque Nationale).
Beaunier, André (Évreux 1869-Parigi 1925) Scrittore e critico francese. Collaboratore della Revue des Deux Mondes e dell'Écho de Paris, fu prima di tutto un affermato romanziere e saggista. Tra le opere, Les Dupont-Leterrier (1900), La fille de Polichinelle (1909), Trois amies de Chateaubriand (1910), Visages de femmes (1913), Sidonia ou le malheur d'être jolie (1920) e Suzanne et le plaisir (1921).
beauty, sm. invar. Termine inglese che significa "bellezza".
beauty-case, loc. sost. m. invar. Bauletto atto ad accogliere gli oggetti di toeletta e i prodotti per il trucco. ~ necessaire.
Beauvais Città (54.000 ab.) della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Oise.
Beauval, Jeanne-Olivier Bourguignon Pitel de (1648-Parigi 1720) Attrice francese. Componente della compagnia di Molière, sposò l'attore Jean Pitel de Beauval (1635-1709). Impersonò prevalentemente parti comiche.
Beauvoir, Simone de (Parigi 1908-1986) Scrittrice francese, autrice di romanzi e saggi nei quali trattò energicamente e con profondità concettuale i diritti e la condizione della donna nella società occidentale moderna. Incontrò J. P. Sartre durante la preparazione dell'esame di stato per l'insegnamento della filosofia superato da entrambi nel 1929. Ammirata per un'intelligenza che riconosceva superiore alla sua, divenne la compagna di Sartre. Insegnante a Marsiglia, a Rouen e poi a Parigi (fino al 1943), Simone de Beauvoir non trovò nella professione le condizioni favorevoli a un'emancipazione totale. La sua carriera di scrittrice iniziò nel 1943. Tra le sue opere sono da ricordare romanzi e saggi, oltre ai quattro volumi dell'autobiografia: L'invitata (romanzo, 1943), Per una morale dell'ambiguità (saggio, 1947), Il secondo sesso (saggio, 1949-1950), I mandarini (romanzo, 1954), Le belle immagini (saggio), La terza età (saggio sulla vecchiaia, 1979), Memorie di una ragazza perbene (autobiografia vol. 1, 1959), La forza dell'età (autobiografia vol. 2, 1960), La forza delle cose (autobiografia vol. 3, 1963), A conti fatti (autobiografia vol. 4, 1972), Una dolcissima morte (riflessioni sulla morte della madre, 1964), Una donna spezzata (1967), La cerimonia degli addii (narrazione della morte del compagno della sua vita, Jean-Paul Sartre, 1981).
Beaverbrook, William Maxwell Aitken lord (Maple 1879-Leater Lead 1964) Editore e politico britannico. Di origine canadese, divenne proprietario a partire dagli anni '20 di un'importante catena di quotidiani.
beaviorìsmo, sm. => "behaviorismo"
Beazley, John David (Glasgow 1885-Oxford 1970) Archeologo inglese. Fornì una classificazione stilistica e cronologica della ceramica greca.
bebè, sm. invar. Bambino molto piccolo. ~ lattante.
Bebel, August Friedrich (Köln 1840-Passug 1913) Politico tedesco. Di ideologia marxista e ortodosso, si oppose al revisionismo di Bernstein; è considerato tra i fondatori del Partito socialdemocratico (1869).
be-bop, loc. sost. m. invar. 1 Stile di jazz caratterizzato da libertà degli strumenti ritmici e dall'uso di tempi speciali e salti di note. 2 Ballo moderno a ritmo veloce.
bécca, sf. 1 Cocca del fazzoletto. 2 Sciarpa di seta che veniva portata a tracolla da professori universitari, accademici, magistrati e prelati. 3 Nastro, generalmente di seta, che veniva utilizzato un tempo per legare le calze sotto al ginocchio. 4 A Venezia, copricapo a due punte del doge. 5 Nelle Alpi, voce dialettale indicante una cima aguzza.
beccàccia, sf. Uccello caradriforme (Scolopax rusticola) ascritto alla famiglia degli Scolopacidi; ha un lungo becco e una livrea poco vistosa che gli consente di mimetizzarsi con il terreno del sottobosco. Vive nelle zone boscose e umide di pianura e di montagna. In Italia è di passo.
sf. woodcock.
Beccaccia di mare
Uccello (Haematopus ostralegus) della famiglia degli Ematopodidi e dell'ordine dei Caradriformi. Di colore bianco e nero, è dotata di un lungo becco arancione. Vive sulle spiagge di tutti i continenti cibandosi di molluschi.
beccaccìno, sm. 1 Piccola imbarcazione a vela da regata con scafo in legno, progettata nel 1931 da W. Crosby. 2 Famiglia di Uccelli caradriformi ascritti a tre generi della famiglia degli Scolopacidi (Gallinago, Lymnocryptes e Coenocorypha), somiglianti alla beccaccia, ma più piccoli e con arti più lunghi.
• Il beccaccino comune (Gallinago gallinago) ha piume nere e bianche con strisce rossastre. Vive nelle zone paludose e nidifica a terra. Caratteristico il lungo e sottile becco, molto sensibile, che viene usato come sonda per cercare semi, vermi e insetti di cui nutrirsi. Preda dei cacciatori, si difende volando a zig zag. Si riproduce nell'Europa settentrionale e durante le migrazioni invernali lo si può ritrovare anche in Italia.
sm. (uccello) snipe.
beccafìco, sm. (pl.-chi) Nome comune di Uccelli Passeriformi europei di piccole dimensioni del genere Sylvia, famiglia dei Silvidi. I beccafichi si nutrono di frutta, larve e insetti.
Beccafùmi, Doménico (Montaperti, Siena 1486-Siena 1551) Pittore. Tra le opere Stimmate di Santa Caterina (ca. 1515, Siena, Pinacoteca Nazionale) e San Michele scaccia gli angeli ribelli (ca. 1524-1525, Siena, Pinacoteca Nazionale).
beccàio, sm. 1 Macellaio. 2 Carnefice.
Beccàli, Luìgi (Milano 1907-Rapallo 1990) Atleta. Nel 1932 a Los Angeles conquistò il titolo olimpico nei 1.500 m piani e fu primatista mondiale con 3'49''.
beccamòrti, sm. Becchino. ~ necroforo.
beccamòrto, sm. 1 Beccamorti. 2 Corteggiatore, spasimante.
beccamoschìno, sm. Nome comune della Cisticola juncidis, un uccello passeriforme palustre di piccole dimensioni della famiglia dei Silvidi, dalla coda corta e dal piumaggio fulvo striato di nero.
beccapésci, sm. invar. Nome comune della Sterna sandwicensis, un uccello gabbianiforme acquatico della famiglia dei Laridi, con il ventre di colore rosso e bianco e il dorso bluastro.
beccàre, v. v. tr. 1 Afferrare il cibo col becco. 2 Colpire col becco. 3 Ottenere; cogliere sul fatto. ~ acciuffare. • sei già stato beccato una volta, fa che non accada più. 4 Mangiucchiare, piluccare. ~ spizzicare. <> divorare. 5 Molestare. • è una persona che ha come unico divertimento quello di beccare il prossimo. 6 Guadagnare. • sei riuscito finalmente a beccarti uno stipendio decente.
v. rifl. Polemizzare. ~ bisticciare.
v. tr. 1 to peck. 2 (acchiappare) to catch. v. rifl. (fig.) to squabble.
deriv. da becco.
Beccarìa, Césare (Milano 1738-1794) Giurista ed economista tra i più eminenti del Settecento, fece parte del gruppo che fondò la rivista illuminista Il Caffè. Ispirandosi a Montesquieu, s'interessò ai problemi dello stato della giustiziae trattò l'argomento nel libro Dei delitti e delle pene (Livorno, 1764), dove affermò l'urgenza di riforma del sistema giudiziario penale e, in particolare, si schierò per l'abrogazione della tortura e della pena di morte a favore di un periodo di detenzione adeguato al delitto. La sua posizione contribuì a innescare polemiche e discussioni in tutt'Europa, dando inizio a un processo di ammodernamento del sistema penale. Gran parte dei principi da lui enunciati in polemica contro l'arbitrio e la crudeltà del sistema penale dell'antico regime costituiscono ancora oggi i fondamenti di un ordinamento penale razionale e garantista. Tra gli altri suoi scritti si ricordano Dei disordini e dei rimedi delle monete nello stato di Milano nel 1762 (1762) e le Lezioni di economia pubblica (1769).
beccastrìno, sm. Zappa grossa e stretta per lavorare terreni sassosi.
beccàta, sf. 1 Colpo di becco; quantità di cibo che un uccello prende con il becco. 2 In teatro, commento derisorio del pubblico. ~ frecciata.
beccatèllo, sm. 1 Mensola in legno per sostenere parti in aggetto di un edificio. 2 Piolo dell'attaccapanni.
beccatóio, sm. Recipiente per il becchime degli uccelli in gabbia.
beccatùra, sf. Atto del beccare; il segno lasciato da un colpo di becco.
beccheggiàre, v. intr. Detto di natanti e aeromobili, oscillare in senso longitudinale. ~ dondolare.
v. intr. to pitch.
beccheggiàta, sf. Nel movimento di beccheggio, oscillazione del galleggiante.
becchéggio, sm. Il beccheggiare.
sm. pitching.
beccherìa, sf. Macelleria.
becchettàre, v. v. tr. Beccare con colpi leggeri e ravvicinati.
v. rifl. rec. Bisticciare.
becchettìo, sm. 1 Il becchettare. 2 Il rumore prodotto dal becchettare degli uccelli.
becchétto, sm. Finimento laterale delle scarpe munito di buchi atti a infilarvi stringhe, lacci o simili.
becchìme, sm. Mangime per uccelli.
sm. birdseed.
becchìno, sm. Chi, per mestiere, seppellisce i morti. ~ beccamorti.
sm. gravedigger.
deriv. da beccare.
bécco, sm. 1 Formazione cornea che avvolge le mascelle di Cheloni, Uccelli e Monotremi senza denti. ~ rostro. 2 Terminazione appuntita di un oggetto. 1 Maschio della capra. ~ montone. 2 Marito di donna infedele. ~ cornuto.
sm. bill, beak.
lat. beccus.
• Si presenta con grande varietà di forma, dimensione e consistenza; è composto da due parti, tra le quali si trova la lingua; generalmente in corrispondenza dell'attaccatura della parte superiore sono presenti le narici. L'organo è fondamentalmente destinato alla ricerca, presa e frantumazione del cibo, ma può costituire anche un'arma di difesa o di offesa, oppure essere usato dagli Uccelli per incidere e forare il legno, per intrecciare nidi ecc.
In tecnica è un bruciatore per gas o vapori. Il becco Bunsen è un bruciatore di gas formato da un tubo di rame o di ottone all'interno del quale si immette il gas, fornito di fori laterali attraverso i quali si immette l'aria.
In botanica è un'estensione, sagomata a becco d'uccello, riscontrabile su alcuni organi, in particolare frutti.
Becco a cucchiaio
Nome comune del Cochlearius cochlearius, un uccello trampoliere.
Becco a scarpa
Uccello (Balaeniceps rex) della famiglia dei Balenicipitidi e dell'ordine dei Ciconiformi. Dotato di un grosso becco, piatto e uncinato, vive nelle paludi dell'Africa. Si ciba di pesci e animali acquatici.
Becco di clarino
Potatura di un ramo attraverso un taglio trasversale o taglio di una marza per innesto.
Becco di luccio
Callo che si forma su tronchi e rami in corrispondenza di una fenditura cicatrizzata.
beccofrusóne, sm. Uccello (Bombycilla garrulus) della famiglia dei Bombicillidi e dell'ordine dei Passeriformi. Di colore marrone, migra in grandi stormi verso l'Europa dal Circolo Polare Artico in cerca di cibo.
beccùccio, sm. 1 Dimensione di becco. 2 Piccolo prolungamento sporgente di ampolle, anfore e similari da cui si versa il liquido. ~ cannello. 3 Pinzetta per conservare l'arricciatura ai capelli.
beceràta, sf. Frase oscena, grossolana e volgare.
bécero, agg. e sm. agg. Volgare, insolente. ~ triviale. <> raffinato.
sm. Persona volgare, rozza e ineducata. ~ cafone. <> educato.
becerùme, sm. Marmaglia, gentaglia.
béchamel, sf. invar. Besciamella.
becher, sm. invar. Recipiente di vetro o di porcellana con beccuccio, usato in laboratorio.
bèchico, agg. Termine medico che designa le sostanze che calmano la tosse.
bécio, sm. (pl.-ci) Lombrico, verme.
Beck, Julian (New York 1925-1985) Regista e attore statunitense. In collaborazione con la moglie J. Malina, fondò il Living Theatre nel 1951.
Beck, Ludwig (Biebrich 1880-Berlino 1944) Generale tedesco. Nel luglio del 1944 fu arrestato e ucciso per essere stato uno degli organizzatori del fallito attentato a Hitler.
Beck, Max Vladimir (Währing 1851-Vienna 1943) Politico austriaco. Presidente del consiglio (1906-1908). Il suo nome è legato all'introduzione del suffragio universale in Austria.
Becke, Friedrich (Praga 1855-Vienna 1931) Mineralogista boemo. Ideò un metodo per determinare l'indice di rifrazione dei minerali (linea di Becke).
Beckenbauer, Franz (Monaco di Baviera 1945-) Calciatore tedesco. Nel 1974 fu campione del mondo con la Germania, e nel 1990 riconquistò il titolo come commissario tecnico della stessa nazionale.
Becker, Boris (Heidelberg 1967-) Tennista tedesco. Tra i principali successi il torneo di Wimbledon (1985, 1986 e 1989), il Master (1988), l'Open USA (1989) e l'Open d'Australia (1991); conquistò inoltre l'oro olimpico a Barcellona nel 1992 in coppia con Stich.
Becker, Gary Stanley (Pottsville 1930-) Economista statunitense. I suoi contributi alla teoria del capitale umano e all'economia della famiglia gli valsero il premio Nobel nel 1992.
Becker, Jacques (Parigi 1906-1960) Regista cinematografico francese. Tra i maggiori esponenti del realismo, diresse Casco d'oro (1952), Grisbi (1954) e Il buco (1960).
Becket e il suo re Dramma di J. Anouilh (1959).
Becket e il suo re
Film storico, britannico (1964). Regia di Peter Glenville. Interpreti: Richard Burton, Peter O'Toole, John Gielgud. Titolo originale: Becket
Beckett, Samuel (Foxrock 1906-Parigi 1989) Scrittore e drammaturgo irlandese, studiò all'università protestante di Dublino (Trinity College) e si trasferì definitivamente a Parigi nel 1937. Dapprima insegnante, occasionalmente segretario di James Joyce e traduttore. In inglese scrisse il suo primo romanzo, Murphy (1938), con scarso successo. Nel 1945 iniziò a scrivere in francese, lingua nella quale compose le sue opere più importanti. Subito dopo la guerra, tra il 1951 e il 1953, pubblicò tre romanzi correlati tra loro, Molloy (1951), Malone muore (1952) e L'innominabile (1953). Si affermò con le opere teatrali, che lo consacrarono come una delle personalità più rappresentative del teatro dell'assurdo (assieme a Ionesco e Adamov): Aspettando Godot (1948), Finale di partita (1957), Tutti quelli che cadono (1957), Giorni felici (1961), Non io (1972). L'opera più nota è senza dubbio Aspettando Godot. La commedia è estremamente semplice. Due derelitti (Vladimir ed Estragon) aspettano invano l'arrivo di un enigmatico personaggio di nome Godot. Una commedia divertente e amara, che manca di qualsiasi sviluppo e nella quale non accade assolutamente nulla, cupo specchio dell'esistenza umana disperata. Nel 1969 fu insignito del premio Nobel per la letteratura.
Beckmann, Ernst (Lipsia 1884-New York 1950) Pittore tedesco. Vicino alla pittura della Nuova Oggettività, presenta influenze cubiste ed espressioniste. Tra le opere La notte (1919, Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen), Zingara (1928, Zurigo, Kunsthaus) e Partenza (1932, New York, Museum of Modern Art).
Beckmann, Max (Lipsia 1884-New York 1950) Pittore tedesco. Tra le opere La notte (1919, Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen) e Zingara (1928, Zurigo, Kunsthaus).
beclometasóne, sm. Antinfiammatorio topico steroideo che viene utilizzato nella terapia dell'asma tramite aerosol.
Becque, Henry (Parigi 1837-1899) Drammaturgo. Tra le opere I corvi (1877) e La parigina (1885).
becquerel Unità del Sistema Internazionale (simbolo Bq) che misura l'attività di una sostanza radioattiva in riferimento all'attività di una sostanza che subisce un decadimento al secondo. Ha preso il posto del curie.
Becquerel, Antoine-Henri (Parigi 1852-Croisic 1908) Fisico francese. Insegnante di fisica al Museo di storia naturale (1892) e all'Ecole Polytechnique (1895) di Parigi, continuò l'opera del padre, Edmond (studioso degli spettri ultravioletti), e del nonno svolgendo ricerche sulla spettroscopia, sulla fosforescenza e sulla fluorescenza. Nel corso dei propri studi, nel 1896 scoprì casualmente le emissioni radioattive dell'uranio. Nel 1903 gli fu conferito il premio Nobel per la fisica insieme ai coniugi Curie. Tra le opere di divulgazione scientifica Ricerche sulla fosforescenza (1882-1897) e Scoperta delle radiazioni invisibili emesse dall'uranio (1896).
Bèda il Veneràbile (Monkton 672-Jarrow 735) Santo e dottore della chiesa anglosassone. Monaco erudito, scrisse omelie, vite di santi e la Historia ecclesiastica gentis anglorum. Influenzò enormemente la cultura scolastica medievale.
bedàno, sm. Scalpello d'acciaio fuso e temprato usato per la mortasatura, di spessore maggiore della lunghezza.
bedeguàr, sm. invar. Galla midollare cespugliosa provocata nelle piante di rosa dalla puntura dei Rhodites rosae, Insetti Imenotteri della famiglia dei Cinipidi.
Bèdero Valcùvia Comune in provincia di Varese (504 ab., CAP 21039, TEL. 0332).
Bedéschi, Giùlio (Arzignano, Vicenza 1915-Verona 1990) Memorialista. Tra le opere Centomila gavette di ghiaccio (1963).
Bédier, Joseph (Parigi 1864-Grand-Serre, Drôme 1938) Filologo. Tra le opere Favolelli (1893) e Le leggende epiche (1908-1913).
Bedizzòle Comune in provincia di Brescia (8.196 ab., CAP 25081, TEL. 030).
bedlington terrier, loc. sost. m. invar. Razza di cani da tana dal pelo denso e cotonato di colore blu, sabbia o fegato.
Bedóllo Comune in provincia di Trento (1.436 ab., CAP 38043, TEL. 0461).
Bedònia Comune in provincia di Parma (4.443 ab., CAP 43041, TEL. 0525).
beduìna, sf. Lungo mantello femminile con cappuccio, usato un tempo per la sera.
beduìno, sm. 1 Tribù di nomadi che abitano le zone desertiche e steppose dell'Africa settentrionale, del Medio Oriente e della penisola arabica, di lingua araba e religione islamica. 2 Persona di apparenza rozza o strana.
arabo bedewin abitatore del deserto.
• Originariamente stanziati prima in Egitto e Siria, poi in Caldea e Mesopotamia, i beduini si spinsero nel VII sec. fino all'Africa settentrionale, minando l'equilibrio delle attività urbane e agricole dei territori invasi. Tuttora i beduini sono organizzati in famiglie patriarcali rette da uno sceicco che trasmette il proprio titolo al primogenito. Si distinguono quattro classi sociali determinate dalla nascita e dalla ricchezza personale. I beduini vivono di pastorizia e allevamento e in Medio Oriente la maggior parte della popolazione è ora dedita a un nomadismo stagionale.
Bedulìta Comune in provincia di Bergamo (613 ab., CAP 24030, TEL. 035).
bèe, inter. Riproduce il belato della pecora.
Bèe Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (675 ab., CAP 28050, TEL. 0323).
Bee Gees Gruppo musicale costituito in Australia dai fratelli inglesi Brian, Robin e Maurice Gibb negli anni '60. Tra gli album New York Mining Disaster 1941 (1967), Massachusetts (1967), Words (1968), Broken Heart (1971), Stayin' Alive (1977), Night Fever (1977), Tragedy (1979), Woman in You (1983). Recentemente Still Waters (1997).
bèen, sm. invar. Olio estratto dai semi della Moringa oleifera. Viene utilizzato come commestibile, come lubrificante e nell'industria chimica.
Beer, tècnica di Elettrofolgorazione endoscopica dei tumori vescicali.
Beerbohm, Max (Londra 1872-Rapallo 1956) Narratore e critico inglese. Collaboratore della rivista Saturday Review. Tra le opere Zuleika Dobson (1911), Rossetti and his circle (Rossetti e il suo circolo, 1922) e Observations (Osservazioni, 1925).
Beersmans, Maria Catharina (Turnhout 1844-Rotterdam 1889) Attrice. Considerata la più grande attrice fiamminga dell'epoca, si esibì ad Anversa, a Rotterdam e anche all'estero.
Beethoven Film commedia, americano (1992). Regia di Brian Levant. Interpreti: Charles Grodin, Bonnie Hunt, Dean Jones. Titolo originale: Beethoven
Beethoven, Ludwig van (Bonn 1770-Vienna 1827) Compositore tedesco. Ludwig van Beethoven nacque a Bonn il 16 dicembre 1770, da Johann van Beethoven e Maria Magdalena Keverich. La sua carriera, iniziata a soli otto anni con il debutto in pubblico, può essere divisa in tre periodi stilistici. Il periodo della preparazione, corrispondente alla giovinezza, è trascorso a Bonn. Il periodo di mezzo, dal 1793 al 1814, rappresenta quello creativo, mentre gli ultimi tredici anni portano alla trasfigurazione nell'ultimo Beethoven. In quell'epoca Bonn, sede principale degli arcivescovi di Colonia, era una città di grande fioritura culturale. In questo ambiente trovò spazio anche il protestante Christian Gottlob Neefe, organista di corte, che come maestro del giovane, lo influenzò non tanto dal punto di vista artistico, quanto dal punto di vista umano. È di questo periodo (1782) la pubblicazione della sua prima opera, Variazioni per clavicembalo su una marcia di (Ernst Christoph) Dresler. Il 27 giugno 1784 Beethoven venne assunto come secondo organista di corte. In quel periodo a Bonn fioriva la produzione moderna: sinfonie, opera seria e buffa, commedia musicale tedesca, concerti e musica da camera. Su questo terreno di attualità si basa l'esperienza del giovane Beethoven. I lavori di questi anni sono principalmente per pianoforte con l'eccezione di un unico abbozzo di un tema in campo sinfonico. Nel 1787, consigliato da Neefe, Beethoven si recò per la prima volta a Vienna da Mozart. Quest'ultimo era però molto occupato per la prima esecuzione del Don Giovanni e Beethoven venne presto richiamato in patria per la malattia della madre, che morì nello stesso anno. Nel 1789 iniziò a frequentare la facoltà di filosofia di Bonn. In questo periodo la sua formazione umana è influenzata da Breuning e dall'amicizia con Franz Wegeler, suo amico sino alla morte. Nel luglio del 1792 Joseph Haydn si trattenne per un breve periodo a Bonn e incoraggiò Beethoven a ritornare a Vienna. Fu così che, nel novembre del 1792, lasciò definitivamente Bonn. Le prime opere di questo nuovo periodo viennese (i trii op. 1, i quartetti, le prime sonate per pianoforte, le sinfonie) furono improntate allo stile di Mozart e Haydn anche se in esse comparve una personalità completamente nuova e unica. Beethoven non era dotato di grande facilità nel comporre e le sue opere furono continuamente riviste e sottoposte a severa autocritica. A Vienna, grazie alla protezione del conte di Waldstein, Beethoven riuscì a introdursi subito nei circoli liberali dove il principe Karl Lichnowsky divenne il suo primo protettore ufficiale. Nel 1794, abbandonati gli insegnamenti di Haydn perché troppo lenti, Beethoven iniziò a studiare con il teorico Johann Georg Albrechtsberger e prese lezioni dal maestro di corte, Antonio Salieri, sull'arte di accompagnare le parole con la musica, pur continuando, anche in questo periodo di studio, la sua attività artistica con concerti pubblici nei saloni della nobiltà e della borghesia agiata. Nel 1796, accompagnato da Lichnowsky, si recò in tournée a Norimberga, a Praga, a Dresda e a Berlino dove suonò a corte. Per il berlinese Duport, amante della musica da camera, Beethoven compose le due sonate per pianoforte e violoncello op. 5, pezzi tipicamente virtuosi. Gli anni di Vienna videro affermarsi la sua originalità artistica e le sinfonie ne furono la prova. La prima fu subito all'altezza delle sinfonie dell'epoca (Haydn, Mozart). Nella seconda si fecero strada il suo genio e la sua soggettiva espressione musicale che trovarono completo sfogo nella terza sinfonia, l'Eroica. Questo è un periodo di intensa produzione. Beethoven compone tutte le opere numerate dall'1 al 21, tra cui ricordiamo il Canto di addio ai cittadini di Vienna alla partenza dei volontari (1797), Settimino op. 20 (1799) dedicato a Maria Teresa, seconda moglie di Francesco I d'Austria; sei quartetti per archi op. 18 (1800), la sonata Primavera op. 24 (1800), la Sonata a Kreutzer (1802). Sempre a questo periodo appartengono le due romanze per violino opp. 40 e 50 (1802), Cristo sul monte degli ulivi op. 85 (1803), il lied Adelaide, il sestetto per strumenti a fiato op. 71, la scena e l'aria Ah perfido op. 65, due concerti per pianoforte, due sonate per violoncello, la musica per il balletto Gli uomini di Prometeo, l'Eroica (1803) e, a conclusione di questo periodo, la Sonata a Waldestein e Appassionata (1804). Per l'Eroica il pubblico si divise in due gruppi: quelli che desideravano che il compositore tornasse al suo vecchio stile, quello delle prime due sinfonie e di Settimino, e un ristretto gruppo di quelli che entusiasticamente gli tributarono un enorme riconoscimento. Già nel 1798 Beethoven ebbe l'idea di una sinfonia eroica per esaltare il console Napoleone, ma quando questi si fece proclamare imperatore, egli vide cadere l'immagine del suo mito. Dopo il simbolico gesto di strappare la dedica a Napoleone, il reale contenuto della poderosa opera risultò comunque evidente: sparì l'eroicità esteriore e comparì quella interiore, quella che l'autore stesso viveva, diviso tra la rinuncia alla vita e la ribellione contro il destino. Questa grande opera sinfonica prese forma proprio quando Beethoven riuscì a rivestire di eroici panni i sentimenti dell'umanità, vittoriosa o sofferente che fosse. In questo periodo viennese egli raggiunse la perfezione tecnico-compositiva, l'epoca che segnò il conseguimento di una completa libertà artistica dello spirito; la commissione divenne sempre meno importante, mentre ebbe sempre più spazio l'impulso personale e soggettivo. Già in questo felice periodo, Beethoven aveva avuto i primi segnali della sua sordità, che segnò inequivocabilmente lo stile della sua maturità. Il senso del suono, fortunatamente, rimase chiarissimo, anzi la malattia riuscì a sublimare i suoni e i toni. Quando si manifestarono i primi sintomi della sordità, Beethoven si vide costretto a rinunciare alla carriera di pianista. Si chiuse, per lui, il mondo della società viennese e morì il lato espansivo della sua personalità. Soltanto la natura e la sua bellezza gli furono di conforto, diventando una fonte delle più nobili energie umane. Spesso Beethoven, durante questi anni, si rifugiò a Heiligenstadt, un luogo vicino a Vienna, e lì, nell'estate del 1802, scrisse quello che oggi noi conosciamo come il Testamento di Heiligenstadt, indirizzato ai suoi due fratelli. L'autore vi scrisse tutto il suo dolore, la sua perplessità sul mondo e su se stesso, cercò di spiegare come il suo comportamento, apparentemente da misantropo, fosse completamente opposto alla sua indole. Con l'Eroica il prestigio e la fama di Beethoven non rimasero circoscritti a Vienna e le sue opere ottennero grandi successi in Francia e in Inghilterra. Iniziò il periodo creativo di mezzo che trovò i suoi estremi nella terza e ottava sinfonia.
Di questo periodo sono: il magnifico concerto per violino op. 61, i tre quartetti Rasumosky op. 59, i due quartetti per archi opp. 74 e 95, la fantasia per coro op. 80, il grande concerto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 73, le sonate per pianoforte opp. 78 e 81 a (Les adieux), l'ultima sonata per violino op. 96, le musiche operistiche per il Coriolano e per l'Egmont, la quinta e la sesta sinfonia (Pastorale) opp. 67 e 68. Le opere di questo periodo furono le confessioni di una personalità che volle mostrare a quell'ambiente detestabile la propria immagine umana del mondo, a dispetto di tutti i colpi del destino. Nel 1808 Beethoven ricevette la nomina di direttore dell'orchestra di Kassel alla corte di re Girolamo, che egli accettò, dopo molte perplessità. Ciò gli conferì una posizione di totale sicurezza economica, situazione ideale per un artista che voglia dedicarsi completamente all'elaborazione di grandi opere, senza assilli di ordine pratico. Nel 1813, con la curiosa sinfonia La battaglia di Victoria op. 91, Beethoven registrò il più grande trionfo di pubblico della sua vita. Nel 1814, anno dei massimi successi della sua vita ci furono due repliche davanti ai principi del Congresso di Vienna. Sempre in questo anno Beethoven ritrovò una vena creativa piena di freschezza, prima che iniziasse il periodo di isolamento, di completamento e perfezionamento, cioè il terzo e ultimo periodo stilistico. Nel 1814 il compositore rielaborò definitivamente il Fidelio. Nel 1803 Beethoven, ancora principiante nel campo operistico, aveva iniziato la prima redazione del Fidelio. La prima esecuzione di quest'opera avvenne nel 1805 con il nome di Leonora. Fu un fiasco; cominciò così la completa revisione che portò il Fidelio al successo nel 1814. Le opere drammatiche di Beethoven iniziarono col Fidelio e continuarono con l'ouverture del Coriolano (1807), e dell'Egmont. Queste tre ouverture fanno parte del repertorio fisso di tutti i programmi concertistici. Il terzo periodo stilistico coincide con l'ultimo decennio di vita dell'artista. Divenne sempre più solitario, la sua sordità sempre più completa. A quest'ultimo periodo appartengono le tre ultime sonate per pianoforte opp. 109, 110, 111, iniziate nel 1820 e terminate nel 1822, gli ultimi quartetti (1822-1826), il canone a cinque voci Ottimo Signor Conte, Lei è una pecora (dedicata al conte Lichnowsky), 33 Variazioni Diabelli op. 120, la nona sinfonia e la Missa solemnis eseguite per la prima volta nel 1822 e infine Dottore chiudete la porta alla morte (1825). La nona sinfonia fu la chiave di volta di tutte le opere sinfoniche e insieme l'apoteosi che le sintetizzò. In essa vennero riuniti tutti i temi fondamentali delle grandi sinfonie drammatiche: l'eroicità della terza, il fatalismo della quinta, l'esaltazione vitale della settima. Fattore innovativo fu l'inserimento di una parte dell'inno di Schiller, Alla gioia, che da tempo Beethoven pensava di musicare. L'introduzione di un coro in un'opera strumentale derivò, probabilmente, dal desiderio di esprimere, grazie alle voci umane, la gioia di vivere e l'affermazione dei valori della vita. La Missa solemnis si configurò come un opera maestosa che occupò a pieno Beethoven. L'adattamento al testo della messa divenne una lotta spasmodica e personale con i problemi religiosi; alla fine risultò più una confessione personale che un'opera liturgica. Le ultime sonate per pianoforte furono composte in una forma nuova e con suoni nuovi, suoni esplicitamente voluti e non causati dalla sordità. Esse riflettono la profondità della vita spirituale dell'artista: i sentimenti, la tenerezza, il romanticismo, il dolore, la tempesta, la potenza demoniaca. I quartetti per archi, i primi tre commissionati dal principe Galitzin, furono l'epilogo della vita del compositore, un epilogo di massimo vigore, intriso di forza creatrice e alto grado di spiritualizzazione. Questi ultimi quartetti (opp. 127, 130, 133 e 135) furono rivalutati e veramente amati solo nel nostro secolo, tanto da essere divenuti oggi un punto di partenza e di riferimento per la creazione della moderna musica da camera. Per capire i quartetti, come per molte altre opere di Beethoven, fu fondamentale la lettura dei libri di abbozzi. Beethoven lavorò sempre lentamente e faticosamente, i pensieri gli venivano a sprazzi, doveva provarli più volte, rivederli, correggerli prima di stendere la forma definitiva. Beethoven, instancabile, continuò a lavorare su nuovi abbozzi: una ouverture B-A-C-H, la decima sinfonia e una messa in do diesis. Pensò a un requiem, a un oratorio, a una musica per il Faust e a un'opera (Melusina). La fantasia lavorò più che mai. Purtroppo la salute di Beethoven peggiorava rapidamente. Nel 1820 ebbe un'itterizia come primo segno della malattia di fegato che lo portò, in seguito, alla morte. Nel 1826 le condizioni fisiche subirono un brusco decadimento, ma lo spirito non perdette vigore se non negli ultimissimi giorni. Beethoven morì il 26 marzo 1827 verso le sei di sera mentre un temporale, accompagnato da una tempesta di neve, infuriava sulla città.
befàna, sf. 1 Epifania. 2 Personaggio fantastico raffigurato come una vecchia brutta ma benefica. 3 Donna brutta.
sf. 1 Epiphany. 2 (fig., donna vecchia e brutta) hag, witch.
greco apiphàneia apparizione.
• La tradizione popolare la dipinge come una vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una scopa, entra in segreto attraverso i camini nelle case e lascia regali nelle calze (un tempo appese ai camini) dei bambini. L'origine di questa figura, assai antica, è legata a tradizioni magico popolari antecedenti il cristianesimo.
bèffa, sf. 1 Burla. ~ celia. 2 Parola di scherno. ~ sfottò.
sf. 1 joke, practical joke. 2 (scherno) mockery.
beffàrdo, agg. 1 Che si compiace di deridere e beffare. 2 Che rivela scherno o ironia. ~ canzonatorio.
agg. mocking, scornful.
beffàre, v. v. tr. 1 Schernire, prendere in giro. ~ deridere. 2 Imbrogliare, truffare. ~ turlupinare.
v. rifl. Disinteressarsi. ~ infischiarsene. <> preoccuparsi.
v. tr. to make a fool of.
deriv. da beffa.
beffatóre, sm. Chi schernisce qualcuno o lo mette in ridicolo con malignità o insolenza.
Beffatore di Siviglia e Convitato di pietra, Il Dramma di Tirso de Molina (1630).
beffeggiàre, v. tr. Beffare con particolare accanimento. ~ burlare, canzonare.
beffeggiatóre, agg. e sm. Che o chi fa le beffe.
beffroi, sm. invar. Torre comunale di guardia con campana e, a partire dal XIV sec., orologio, presente in Fiandra, Artois e Hainaut.
bèga, sf. 1 Bisticcio futile. ~ litigio 2 Faccenda fastidiosa. ~ grattacapo.
sf. quarrel.
gotico bega lite.
Beggar's opera, The Opera di J. Gay, musica di J. P. Pepusch (Londra, 1728).
Beggiatoàcee Famiglia di Schizomiceti del gruppo dei Solfobatteri, molto utili per la purificazione delle acque, che vivono nelle acque contenenti zolfo.
beghìna, sf. 1 Religiosa di comunità cattoliche fondate nel XII secolo. 2 Donna che vive in una comunità religiosa osservando i voti temporanei di castità e ubbidienza. 3 Bigotta.
beghìnàggio, sm. 1 Comunità delle beghine. 2 Devozione esagerata e ostentata.
beghìno, sm. 1 Nel XII sec., appartenente ad associazioni religiose aventi tendenze ereticali. 2 Persona smodatamente zelante nelle pratiche religiose. ~ bigotto, bacchettone.
bègia, sm. Lingua parlata dai begia. Appartiene al gruppo cuscitico.
Begin, Menahem (Brest-Litovsk 1913-Gerusalemme 1992) Politico israeliano. Leader del Likud e primo ministro dal 1967 al 1983. Condusse le trattative con il presidente egiziano Sadat che portarono all'accordo di Camp David (USA 1978), accordo per il quale fu insignito con lui del premio Nobel. Il 26 marzo 1979 firmò il trattato di pace a Washington.
begònia, sf. Angiosperma (Begonia) della famiglia delle Begoniacee e dell'ordine delle Parietali. Presenta fiori semplici o doppi variamente colorati.
Begoniàcee Famiglia di piante tropicali dell'ordine delle Parietali a cui appartiene la begonia.
béguine, sf. invar. Ballo originario dei Caraibi, a ritmo lento.
bégum, sf. invar. Principessa, signora di rango elevato nel mondo musulmano.
beh, inter. 1 Bene, proprio così. 2 Ebbene, dunque.
inter. 1 well. 2 (allora?) so what?, and then?
behaviorìsmo, sm. Comportamentismo.
Behrens, Peter (Amburgo 1868-Berlino 1940) Architetto tedesco. Tra le opere le fabbriche AEG a Berlino (1909-1913), la fabbrica Höechst a Francoforte (1920-1924) e i grandi magazzini in Alexanderplatz a Berlino (1927).
Behring, Emil von (Handsdorf 1854-Marburg 1917) Batteriologo tedesco. Le sue scoperte gli valsero nel 1901 il premio Nobel per la medicina: trovò infatti il siero antidifterico e in collaborazione con S. Kitasato quello antitetanico.
BEI Sigla di Banque Européenne d'Investissement (banca europea per l'investimento).
Bei tempi Romanzo di F. Innerhofer (1974).
Beida, El Città (67.000 ab.) della Libia, capoluogo del baladya Gebel e Achdar.
beidellìte, sf. Silicato idrato di alluminio del gruppo dei minerali delle argille.
beige, agg. e sm. invar. agg. invar. Detto di sfumatura di grigio tendente al nocciola più o meno chiaro.
sm. invar. Il colore beige.
beilicàle, agg. Relativo al bey.
beilicàto, sm. 1 Dignità di bey. 2 Governo di un bey. 3 Territorio governato da un bey.
Beinàsco Comune in provincia di Torino (18.744 ab., CAP 10092, TEL. 011). Centro industriale (prodotti meccanici). Gli abitanti sono detti Beinaschesi.
Beineix, Jean-Jacques (Parigi 1947-) Regista cinematografico francese. Diresse Diva (1981), Betty Blue (1986) e IP5 (1992).
Beinétte Comune in provincia di Cuneo (2.656 ab., CAP 12081, TEL. 0171).
Beira (Mozambico) Città (350.000 ab.) del Mozambico, capoluogo della provincia di Sofala.
Beira (Portogallo) Regione storica del Portogallo.
Beirut Capitale del Libano (700.000 ab.) e della provincia omonima, sulle rive del Mediterraneo. Possiede un aeroporto internazionale e un attivo porto. Il commercio è basato sull'esportazione di cereali, ortaggi, agrumi, olio, vino, lana, seta e sull'importazione di petrolio, prodotti meccanici, legnami e tessuti. Con le sue industrie (in particolare tessili e alimentari) e le sue università (cattolica, francese e americana) è il più importante centro commerciale e culturale del paese. La città conobbe periodi di splendore dopo essere stata riedificata dai romani, durante l'occupazione araba (VII-X secc.), all'epoca delle crociate e poi sotto il possesso dei musulmani; iniziò a sfiorire quando fu occupata dai turchi ottomani nel 1516. Divenne provincia autonoma sotto l'influenza dei francesi dopo il 1861. Nel 1975 ebbe inizio la guerra civile religiosa tra musulmani e cristiano-maroniti. Nel 1982 fu occupata dagli israeliani e nel 1990 dall'esercito siriano. Possiede un museo archeologico; tra i monumenti notevoli si ricordano la chiesa di San Giovanni Battista (XII sec.) trasformata in moschea e la cattedrale maronita di San Giorgio.
Provincia di Beirut
La più piccola provincia del Libano, comprende solo il nucleo dell'omonima cittadina.
Béjard, Armande (1642-1700) Attrice francese. Nel 1662 sposò Molière.
Béjard, Maurice (Marsilia 1927-) Coreografo francese. Ideò balletti rappresentati in luoghi non tradizionali con spettacolari effetti scenici. Lavorò a lungo a Bruxelles (Ballet du XX siécle) dove nel 1988 fondò il Ballet Lausanne.
Béjart, Madeleine (1618-1672) Attrice francese e amante di Molière, si associò con lui per la fondazione dell'Illustre Thèâtre.
Békéscsaba Città (68.000 ab.) dell'Ungheria, capoluogo della contea di Békés.
Bekési, Georg von (Budapest 1889-Honolulu 1972) Fisico statunitense. Di origine ungherese, studiò attivamente l'acustica fisiologica e per questi studi fu insignito del premio Nobel per la medicina nel 1961.
bèl, sm. invar. Unità di misura dell'attenuazione acustica ed elettroacustica.
Bel Paese, Il Prosa di A. Stoppani (1875).
Béla Nome di sovrani.
Bela I
(?-1063) Re d'Ungheria della dinastia degli Arp´d dal 1061 al 1063. Tolse il regno al fratello Andrea I.
Bela II il Cieco
(?-1141) Succedette a Stefano II come re d'Ungheria nel 1131. Appartenente alla dinastia Arp´d, conquistò la Bosnia.
Bela III
(?-1196) Succedette a Stefano III come re d'Ungheria nel 1172. Appartenente alla dinastia Arp´d, combatté contro Venezia per conservare la Dalmazia dal 1180 al 1188.
Bela IV
(1206?-1270) Re d'Ungheria dal 1235, della dinastia Arp´d. Ricostruì il paese distrutto dall'invasione mongola del 1241. Dal 1254 regnò sul ducato di Stiria, che gli venne poi tolto da Ottocaro II di Boemia (1260). Risottomise la Serbia nel 1268.
Belaja Fiume (1.430 km) della Russia.
Belaja Cerkov Città (176.000 ab.) dell'Ucraina, nella provincia di Kijev.
Bel-Ami Romanzo di G. de Maupassant (1885). Uno dei sei romanzi pubblicati da Maupassant tra il 1881 e il 1890 insieme a circa 300 novelle, al colmo del suo successo letterario. Il pessimismo dell'autore porta a esasperare il tema della scalata sociale effettuata con tutti i mezzi. Il protagonista, Georges Duroy, soprannominato Bel-Ami, sfrutta la propria bellezza fisica e il successo con le donne per arricchirsi e calpesta senza pietà i sentimenti di quelle che si innamorano sinceramente di lui.
belàre, v. intr. 1 Emettere belati. 2 Lamentarsi. ~ frignare.
v. intr. to bleat.
lat. tardo belare.
belàto, sm. Verso di pecore e capre.
Belaúnde Terry, Fernando (Lima 1912-) Politico peruviano di ideologia moderatamente progressista. Fu presidente della repubblica dal 1963 al 1968. Venne esautorato dal golpe di J. V. Alvardo, ma fu nuovamente eletto presidente dal 1980 al 1985. Gli succedette Alan Garcìa.
Belbèllo da Pavìa (not. 1430-1462) Miniatore. Tra le opere miniature del Messale del Duomo di Mantova (1461).
Bèlbo Torrente (86 km) del Piemonte sudorientale. Nasce dai colli di Montezemolo e confluisce nel Tanaro.
belcànto, sm. 1 Stile di canto molto ornato che veniva praticato dagli evirati e dalle cantanti liriche italiane nei secc. XVII-XIX. 2 L'arte del canto virtuosistico.
Belcàstro Comune in provincia di Catanzaro (1.648 ab., CAP 88050, TEL. 0961).
Belcher Arcipelago del Canada, della baia di Hudson.
Belém Città (1.245.000 ab.) del Brasile, capitale dello stato di Par´.
belemnìte, sf. Genere di Molluschi Cefalopodi dibranchiati fossili della famiglia delle Belemnitidi.
Belemnòidi Sottordine di Molluschi Cefalopodi Dibranchiati fossili comprendente le famiglie degli Aulacoceratidi, dei Chitinoteutidi, dei Belemnitidi, dei Neobelemnitidi e dei Belemnoteutidi.
Belfagor arcidiavolo Novella di N. Machiavelli (1515).
Belfast Capitale dell'Irlanda del Nord (318.000 ab.) dal 1920 e capoluogo dell'Ulster sotto il governo della Gran Bretagna. Giace alla foce del fiume Lagan, nel Belfast Lough, sul canale del Nord. È un importante porto e un ragguardevole centro industriale per costruzioni navali, aeronautiche, tessitura del lino, siderurgia, prodotti chimici, manifattura del tabacco, calzaturifici. Fondata nel XII sec. con la costruzione di un castello da parte dei normanni, venne poi occupata nel XVI sec. dagli inglesi. La sua annessione alla Gran Bretagna avvenne nel 1613. Il suo sviluppo iniziò nella seconda metà del XVII sec. quando sorse il quartiere industriale e venne avviata, in particolare, l'industria calzaturiera. Dal 1958 è teatro delle tragiche lotte tra cattolici e protestanti, condotte per ottenere l'indipendenza. Vi si trovano la cattedrale di St. Anne, l'Ulster Museum del 1890, il Belfast College of Technology, l'Union Theological College e la Queen's University. Presso Aldergrove ha sede l'aeroporto della città.
Belfióre Comune in provincia di Verona (2.623 ab., CAP 37050, TEL. 045).
Belfort Città (50.100 ab.) della Francia, capoluogo del territorio omonimo (134.000 ab.), tra i monti Vosgi e Giura.
Belfòrte all'Isàuro Comune in provincia di Pesaro (707 ab., CAP 61020, TEL. 0722).
Belfòrte dél Chiènti Comune in provincia di Macerata (1.476 ab., CAP 62031, TEL. 0733).
Belfòrte Monferràto Comune in provincia di Alessandria (396 ab., CAP 15070, TEL. 0143).
bèlga, agg., sm. e sf. Del Belgio.
agg., sm. e sf. Belgian.
Belgaum Città (326.000 ab.) dell'India, nello stato del Karnataka.
bèlgica, sf. Nave norvegese che effettuò la spedizione antartica del 1897-1899, guidata dal belga Adrien de Gerlache.
Bèlgio Monarchia costituzionale dell'Europa occidentale, confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e il Lussemburgo, a sud e a ovest con la Francia, mentre si affaccia a nord-ovest sul Mare del Nord.
La costa è lineare, bassa e sabbiosa, l'interno è costituito da una vasta pianura (Fiandra) con alcune formazioni collinari (Brabante e Limburgo) e si estende fino al mare.
Nel sud-est del paese troviamo il massiccio delle Ardenne, vasto altopiano con profonde vallate, che ha l'elevazione massima a 694 m.
Il clima è tipicamente atlantico con inverni non troppo rigidi ed estati fresche, le precipitazioni sono distribuite uniformemente nell'arco dell'anno, sui rilievi dell'interno il clima tende a essere più continentale. Date le piogge regolari e abbondanti, i corsi fluviali hanno un regime costante.
Principali fiumi sono la Mosa e la Schelda (entrambi hanno solo una parte del loro percorso in territorio belga). Importante per la navigazione anche l'Yser.
La capitale è Bruxelles (circa 1 milione di ab.), grande area metropolitana, centro amministrativo e industriale. Altre città sono Bruges (117.000 ab.), Anversa (490.000 ab.), Gand, Liegi (200.000 ab.) e Ostenda.
In Belgio vivono due gruppi etnici ben distinti: i fiamminghi nel nord (attualmente più numerosi) e i valloni a sud.
La principale fonte di ricchezza è l'industria che si basa sui grandi giacimenti carboniferi (regioni della Sambre e della Mosa) che con la vicinanza degli sbocchi marittimi ha costituito un elemento fortemente propulsivo per l'industria; molto sviluppata l'industria estrattiva e siderurgica, chimica, metallurgica, dello zinco e del piombo, del rame e dei minerali uraniferi.
Ben rappresentati tutti i settori industriali, dal meccanico al chimico, dal siderurgico all'alimentare; un'importanza particolare ha il settore tessile e quello dell'abbigliamento, discendenti diretti dell'artigianato belga medioevale (tessuti delle Fiandre). Questo artigianato continua a essere fiorente nella produzione di pizzi e merletti (Bruges e Bruxelles), vetri e cristalli.
L'agricoltura è di scarsa rilevanza, a causa dell'indisponibilità di zone agricole; una certa importanza hanno le colture in serra e la produzione del lino.
Il terziario ha un ruolo fondamentale e produce circa i due terzi del prodotto lordo del paese.
Da ricordare infine l'importanza dei porti (Anversa, Gand, Bruges).
Anversa è uno dei maggiori centri mondiali per la lavorazione dei diamanti.
STORIA Nel 57 a. C. la Gallia belga, occupata dai celti, viene conquistata da Cesare. Sotto l'impero, essa svolge un ruolo importante nella strategia e nell'economia romana. Alla caduta dell'impero romano il nord è invaso dai franchi.
Nell'843 con il trattato di Verdun, il paese viene suddiviso tra la Francia (a ovest di l'Escaut) e la Lotaringia (inclusa nel regno di Germania nel 925). Più tardi si formano i principati, e le città diventano importanti centri commerciali (tessuti fiamminghi). Nel XIV sec. i Paesi Bassi, all'interno dei quali è integrato il Belgio, si costituiscono in un insieme progressivamente unificato nelle mani dei duchi di Borgogna.
Nel 1477 il matrimonio di Maria di Borgogna con Massimiliano d'Austria fa passare i Paesi Bassi sotto la casa degli Asburgo. Nel 1555 Filippo II di Spagna sale al trono, ma il suo assolutismo e gli eccessi del duca d'Alba provocano la rivolta dei Paesi Bassi (1572). Nel 1579 le sette provincie del nord diventano indipendenti e formano le Provincie Unite; quelle del sud si pongono sotto l'autorità spagnola. Nel XVII sec. il quadro territoriale del Belgio diventa meglio definito a seguito delle guerre condotte da Luigi XIV. Nel 1713 il trattato di Utrecht riassegna i Paesi Bassi alla casa d'Austria.
Nel 1789 le riforme che l'imperatore Giuseppe II vuole imporre provocano l'insurrezione e la proclamazione dell'indipendenza (1790) degli Stati Uniti del Belgio. I francesi occupano il paese e l'unificano amministrativamente, ma, alla caduta di Napoleone, nel 1815 le future provincie belghe e le antiche Provincie Unite sono riunificate nel regno dei Paesi Bassi, creato a vantaggio del conte Guglielmo d'Orange, Guglielmo I. Nel 1830 la politica inetta del re provoca la secessione delle province belghe, che proclamano l'indipendenza.
Nel 1831 la conferenza di Londra riconosce l'indipendenza del Belgio, monarchia costituzionale ed ereditaria, di cui Leopoldo I diventa primo sovrano. Il regno di Leopoldo II (1865-1909) è proficuo, con uno sviluppo industriale che penetra anche in Africa, consentendo al Belgio di annettere il Congo. Sotto Alberto I (1909-1934) e Leopoldo III (1934-1951), il Belgio, stato neutrale, è occupato dai tedeschi durante le due guerre mondiali.
Nel 1951 Leopoldo III abdica a favore del figlio Baldovino I. Sul piano internazionale, il Belgio aderisce all'ONU (1945), al Benelux (1948) e alla CEE (1957). Nel 1960 il Congo belga viene proclamato indipendente. Nel 1977 sotto il governo di Leo Tindemans, il patto di Egmont suddivide il Belgio in tre regioni: Fiandre, Vallonia e Bruxelles. Questa regionalizzazione è adottata per le Fiandre e la Vallonia dal parlamento nel 1980. Dal 1979 al 1992 a capo del governo è Wilfried Martens, che avvia un processo di decentramento che assegna maggiori poteri alle regioni e alle comunità. A lui succede come primo ministro Jean-Luc Dehaene e nel 1993 la revisione costituzionale trasforma il Belgio in uno stato confederale con poteri decentrati. Alberto II succede al fratello Baldovino I.
• Abitanti-10.113.000
Superficie-30.514 km2
Densità-331,4 ab./km2
Capitale-Bruxelles
Governo-Monarchia costituzionale
Moneta-Franco belga
Lingua-Fiammingo, francese, tedesco
Religione-Cattolica
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
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Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/view/dictionario_b.doc/34501403/dictionario_b.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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