Dizionario enciclopedico dal termine besciamella a blandimento

 

 

 

Dizionario enciclopedico dal termine besciamella a blandimento

 

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Dizionario enciclopedico dal termine besciamella a blandimento

 

besciamèlla, sf. Salsa francese. 
  sf. bechamel.

Besenèllo Comune in provincia di Trento (1.531 ab., CAP 38060, TEL. 0464).

Besenzóne Comune in provincia di Piacenza (1.047 ab., CAP 29010, TEL. 0523).

Beskidi Sistema montuoso dei Carpazi, al confine tra la repubblica Slovacca e la Polonia.

Besnàte Comune in provincia di Varese (4.645 ab., CAP 21010, TEL. 0331).

Besòzzi, Nìno (Milano 1901-1971) Attore italiano. Fece parte di numerose compagnie teatrali specializzandosi nelle parti comico-sentimentali. Esordì nel 1919 con un ruolo drammatico.

Besòzzo Comune in provincia di Varese (7.617 ab., CAP 21023, TEL. 0332).

Bessaràbia Regione storica dell'Europa centro orientale, oggi Moldavia, situata tra il mar Nero e i fiumi Prut, Dnestr e Danubio. La parte settentrionale è occupata da colline ricche di boschi; quella meridionale è costituita da steppe e paludi (Budjak). L'economia è prevalentemente agricola (cereali, frutta); diffusi l'allevamento bovino ed equino e la pesca. Importante l'estrazione e la lavorazione del sale. Il centro principale è Chisinau.

Bessel, Friedrich Wilhelm (Minden, Westfalia 1748-Königsberg 1846) Fisico e matematico tedesco. Si dedicò attivamente all'astronomia, facendo costruire l'osservatorio di Königsberg, da lui stesso diretto a partire dal 1812. Calcolò per primo la distanza di una stella (61 Cygni) e l'orbita della cometa di Halley (1838). In una delle sue molteplici osservazioni (ne raccolse 75.000 in un catalogo stellare) giunse a ipotizzare la presenza di un compagno per Sirio. Si occupò di un'importante classe di funzioni (dette appunto funzioni di Bessel). La sua Opera Omnia fu pubblicata postuma a Lipsia (1875).

Bessel, malattìa di Malformazione congenita dell'arto superiore (malattia di Bessel-Hagen).

Bessemer, Henry (Charlton 1813-Londra 1898) Inventore inglese. Creò un convertitore per la produzione di acciaio.

Bèsso, Màrco (Trieste 1843-Milano 1920) Uomo d'affari e letterato. Direttore e amministratore delle Assicurazioni Generali di Venezia, accanto alle opere di carattere finanziario pubblicò numerosi saggi letterari come, per esempio, La fortuna di Dante fuori d'Italia (1912).

Besson, Benno (Yverdon 1922-) Regista teatrale svizzero. Collaborò con B. Brecht e fu autore di importanti messinscene shakespeariane.

Besson, Luc (1959-) Regista cinematografico francese. Diresse Subway (1985), Nikita (1990), Léon (1995) e Il quinto elemento (1997).

Bessùde Comune in provincia di Sassari (509 ab., CAP 07040, TEL. 079).

bestémmia, sf. Espressione ingiuriosa contro Dio. 
  sf. 1 curse. 2 (rel.) blasphemy. 
  lat. blasphemia, dal greco blasphemìa.

bestemmiàre, v. tr. 1 Pronunciare bestemmie. ~ sproloquiare. 2 Imprecare. ~ maledire. 
  v. tr. to curse, to blasphemy, to swear. 
  lat. blasphemare, dal greco blasphemèin.

bestemmiatóre, sm. Chi bestemmia abitualmente. ~ blasfemo.

béstia, sf. 1 Ogni animale, in quanto privo di coscienza. ~ animale. bestie da macello, animali allevati per essere successivamente macellati e produrre carni per alimentazione; lavorare come una bestia, faticare molto. 2 Persona ignorante. ~ bruto. 3 Brutalità. 4 Cosa spiacevole. la fame è una brutta bestia
  sf. 1 beast, animal. 2 (fig., mandare in bestia) to fly into a rage. 
  lat. bestia.

Bestia umana, La Romanzo di É. Zola contenuto nel ciclo I Rougon-Macquart (1890). 
Bestia umana, La 
Film drammatico, americano (1954). Regia di Fritz Lang. Interpreti: Glenn Ford, Gloria Grahame, Broderick Crawford. Titolo originale: The Human Desire

bestiàle, agg. 1 Degno di una bestia e non di un uomo. 2 Disumano. ~ brutale. <> mite. 3 Intensissimo. ~ sensazionale. 
  agg. 1 beastly. 2 animal.

bestialità, sf. Atto, parola di persona ignorante. ~ crudeltà. <> umanità.

bestiàme, sm. L'insieme degli animali domestici. 
  sm. 1 livestock. 2 (bovino) cattle. 
  deriv. da bestia.

bestiàrio, sm. 1 Nell'antica Roma, chi aveva cura delle fiere o combatteva con le fiere nel circo. 2 Chi custodisce bestie feroci.

Bestiario Racconto di J. Cort´zar (1951).

Bestie Romanzo di F. Tozzi (1917).

bestinàra, sf. Rete da posta per la pesca dei pesci grossi, verticale e tramagliata.

bestìno, agg. e sm. 1 Di odore di animale selvatico. 2 Di odore di pesce non fresco. 3 Di pesce non pregiato.

best-seller, loc. sost. m. invar. Libro, disco e simili di cui si vende un gran numero di copie.

bèta, sm. o sf. invar. 1 Nome della seconda lettera dell'alfabeto greco. 2 Particelle beta, in fisica sono gli elettroni emessi da corpi radioattivi.

Beta Centauri Stella appartenente alla costellazione del Centauro, all'undicesimo posto in tutto il cielo per luminosità; ha una magnitudine apparente 0,7, magnitudine assoluta-4 e dista 280 anni luce.

Beta Crucis Stella della costellazione della Croce del Sud, tra le meno luminose, avendo magnitudine apparente 1,3 e assoluta-4; dista 375 anni luce.

betabloccànte, agg. e sm. Farmaco efficace nel diminuire l'attività dei recettori beta del sistema vegetativo simpatico. I betabloccanti sono usati nel trattamento dell'ipertensione, dell'asma e di alcune malattie cardiache.

beta-lattamìne Gruppo di antibiotici, comprendente penicilline, cefalosporine e antibiotici monolattici, caratterizzati dalla presenza di un nucleo betalattamico.

beta-lipotropìna, sf. Polipeptide sintetizzato dalle cellule dell'adenoipofisi che stimola l'utilizzo dei lipidi come fonte di energia.

Betancourt, Ròmulo (Miranda 1908-New York 1981) Politico venezuelano. Tra i fondatori del Partito di azione democratica (1941), fu a capo della giunta provvisoria dal 1945 al 1948. Fu quindi eletto presidente della repubblica e rimase in carica dal 1959 al 1964.

beta-ossidazióne, sf. Principale mezzo di degradazione dei grassi che si fonda sulla rimozione sequenziale di unità bicarboniose.

betasincrotróne, sm. Acceleratore di particelle formato da un sincrotrone in cui vengono introdotti elettroni previamente accelerati da un campo magnetico alternato.

beta-stimolànti Sostanze chimiche stimolanti dei recettori beta-1 e beta-2 simpatici, utilizzate nella terapia dell'asma bronchiale e per ritardare i parti prematuri.

betaterapìa, sf. Terapia radiante che utilizza particelle beta nella cura delle forme tumorali.

betatróne, sm. Termine derivante da beta e da ciclotrone, indica un apparecchio utilizzato come sorgente di raggi X, in grado di accelerare elettroni mediante induzione elettromagnetica allo scopo di generare radiazioni molto penetranti. Fu inventato da D. W. Kerst nel 1941 e trova impiego nella fisica teorica e nelle cure in oncologia.

bètel, sm. Bolo da masticare costituito da noce di areca, calce viva, aromi avvolti in una foglia di betel, usato nel mondo indo-malese.

Betelgeuse Stella facente parte della costellazione di Orione, segue Beta Centauri come luminosità, collocandosi al dodicesimo posto di tutto il cielo; ha una magnitudine apparente 0,7 e una magnitudine assoluta-5; si trova a 650 anni luce e appartiene alla classe delle giganti rosse.

betharramìti Altra denominazione dei preti del Sacro Cuore di Gesù di Béthrram, una congregazione religiosa, fondata da Michele Garicoïts a Bétharram nel 1832, che ha come scopo l'opera missionaria e l'educazione cristiana della gioventù.

Bethe, Hans Albrecht (Strasburgo 1906) Fisico americano, ma di origine tedesca, dedicò i suoi studi all'osservazione dell'interazione tra la materia e i raggi b. La scoperta della produzione di energia nelle stelle gli valse il premio Nobel nel 1967.

Bethmann-Hollweg, Theobald von (Hohenfinow 1856-1921) Politico tedesco. Cancelliere del Reich dal 1909 al 1917, fu sostenitore dei circoli imperialistici che condussero la Germania verso la prima guerra mondiale. Fu autore della famosa esclamazione secondo la quale i trattati sono pezzi di carta.

bethylus, sm. invar. Genere di Insetti Imenotteri apocriti della famiglia dei Betilidi che parassitano larve di altri Insetti, soprattutto farfalle.

Betìa, La Commedia in 5 atti, in dialetto padovano, di Ruzante (1524-1525). Due amici contadini, Zilio e Nale, si sono entrambi invaghiti della giovane Betìa. Tra l'altro, Nale ha già una moglie, Tamia. Dopo varie vicende ed equivoci, la commedia si conclude con un accordo nel quale le due coppie decidono di avere comunanza di tutto, compresi mogli e mariti. L'opera è ambientata in campagna e celebra la vitale sensualità dei contadini in contrapposizione ai modelli amorosi platonici, che andavano di moda a quel tempo.

Bètica Cordigliera della Penisola Iberica, tra lo stretto di Gibilterra e il canale Nao. Vetta più elevata il monte Mulhacén (3.478 m).

Betlèmme Città della Giordania (25.000 ab.) situata sui monti della Giudea. Sede di pellegrinaggi, come luogo santo della nascita di Gesù, è anche centro agricolo e di artigianato. Fu al centro di molte crociate, conquistata definitivamente dai musulmani nel 1187. Dal 1967 è controllata dagli israeliani.

betòn, sm. Calcestruzzo.

betònica => "bettonica"

betonièra, sf. Macchina rotante utilizzata per impastare calcestruzzo e simili. ~ impastatrice. 
  franc. bétonnière, deriv. da béton. 
  sf. concrete mixer.

Betsiboka Il maggior fiume (520 km) del Madagascar.

bétta, sf. Piccola nave ausiliaria, per trasporto.

Bèttega, Robèrto (Torino 1950-) Calciatore italiano, ha giocato come ala sinistra e poi come centravanti. Giocatore della Juventus, ha partecipato alla conquista di sette campionati italiani, due coppe Italia e una coppa UEFA.

Bettelheim, Bruno (Vienna 1903-New York 1990) Psicologo austriaco. Tra le opere Il prezzo della vita (1960) e La fortezza vuota (1967).

Bétti, Làura (Bologna 1934-) Attrice e cantante di cabaret. Interpretò Teorema (1968), Novecento (1976) e Il gabbiano (1977).

Bétti, Ùgo (Camerino, Macerata 1892-Roma 1953) Drammaturgo. Tra le opere Frana allo scalo nord (1936) e Corruzione al Palazzo di Giustizia (1949).

Bettinèlli, Savèrio (Mantova 1718-1808) Critico letterario. Tra le opere Lettere virgiliane (1758) e Lettere inglesi (1766).

Bèttiza, Ènzo (Spalato 1927-) Giornalista e scrittore. Collaboratore di vari giornali, tra i quali Il Corriere della Sera di Milano, fondò il Giornale nuovo insieme a I. Montanelli. Tra le opere, La nuova cultura tedesca (saggio, 1965), Il comunismo europeo (saggio, 1978) e L'anno della Tigre. Viaggio nella Cina di Deng (saggio, 1987).

béttola, sf. Osteria di infimo ordine. ~ taverna. 
  sf. dive.

Bèttola Comune in provincia di Piacenza (3.452 ab., CAP 29021, TEL. 0523).

bettolière, sm. Chi gestisce una bettola. ~ oste, taverniere.

bettolìna, sf. Grossa chiatta per trasporto di materiali e di merci.

bettolìno, sm. 1 Diminutivo di bettola. 2 Spaccio di bevande e cibi nelle stazioni, caserme, carceri.

Bettóna Comune in provincia di Perugia (3.535 ab., CAP 06084, TEL. 075).

bettònica, sf. Pianta erbacea medicinale delle Labiate.

Betulàcee Famiglia di piante arboree o arbustacee dell'ordine delle Fagali, comprendente un centinaio di specie tra cui la betulla, il carpino e il nocciolo. Si trovano nelle zone temperate dell'emisfero boreale.

betùlla, sf. Angiosperma (Betula) della famiglia delle Betulacee e dell'ordine delle Fagali, tipica delle zone climatiche temperate e artiche dell'emisfero boreale. Le betulle sono suddivise in sei generi, che comprendono circa 150 specie. Il legno del genere tipico Betula è utilizzato nella fabbricazione di mobili e di pavimentazioni. La corteccia della Betula papyrifera veniva utilizzata dagli indiani d'America per la costruzione di canoe. Dalla linfa fermentata della Betula verrucosa si ricava la cosiddetta birra di betulla, diffusa nelle regioni nordiche. La Betula pendula (o betulla bianca), molto diffusa in Europa, è usata soprattutto quale ornamento. 
  sf. birch.

Bèura-Cardézza Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (91.351 ab., CAP 28040, TEL. 0324). Località della val d'Ossola, nella quale si trovano cave di beola.

Beuren, cardiopatìa di Malformazione cardiaca congenita caratterizzata da anomalia dell'aorta.

Beust, Friedrich Ferdinand von (Dresda 1809-Altenberg 1886) Politico tedesco. Dal 1867 al 1871 fu presidente del consiglio dell'impero asburgico e realizzò l'Ausgleich (1967).

bèuta, sf. Recipiente conico di vetro resistente al calore, usato per analisi chimiche.

Beuys, Joseph (Krefeld 1921-Düsseldorf 1986) Pittore tedesco. Tra le opere Infiltrazione omogenea (Parigi, Musée National d'Art Moderne).

BeV Sigla di Billion electron Volts (unità di misura di energia di particelle).

béva, sf. 1 Momento in cui il vino è pronto per essere bevuto. 2 Bevanda di gusto non gradevole.

Bevàgna Comune in provincia di Perugia (4.614 ab., CAP 06031, TEL. 0742).

bevalac, sm. invar. L'acceleratore per ioni pesanti dell'università di Berkeley, ottenuto modificando il vecchio bevatrone.

Bevan, Aneurin (Tredegar 1897-Chesham 1960) Politico britannico. Di ideologia laburista, fu ministro della sanità nel governo Attlee (1945). Emanò l'Health Act nel 1948, che garantiva l'assistenza medica gratuita generalizzata.

bevànda, sf. Ogni liquido che si beve. ~ bibita. 
  sf. beverage, drink. 
  da bevere bere.

bevànte, sm. Parte del bicchiere dove si appoggiano le labbra per bere.

bevatróne, sm. Il protosincrotrone del Radiation Laboratory dell'università di Berkeley in California dal quale si è ottenuto, attraverso alcune modifiche, il bevalac.

beveràggio, sm. Beverone. ~ intruglio.

beveréccio, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si beve volentieri. ~ gradevole. 2 Che s'imbeve con facilità.

Beveridge, William Henry (Rangpur 1879-Oxford 1963) Economista inglese. Fu autore dell'omonimo piano, dal titolo Assicurazioni sociali e servizi connessi (1942). Ispirò il sistema di sicurezza sociale britannico.

beverìno, sm. Abbeveratoio nelle gabbie degli uccelli. ~ beriolo.

Beverìno Comune in provincia di La Spezia (2.174 ab., CAP 19020, TEL. 0187).

Beverly Hills Città degli Stati Uniti (32.382 ab.), situata in California alla periferia di Los Angeles. Ospita le ville di numerosi attori cinematografici.

Beverly Hills Cop (Un piedipiatti a Beverly Hills) Film poliziesco, americano (1984). Regia di Martin Brest. Interpreti: Eddie Murphy, Judge Reinhold, John Ashton. Titolo originale: Beverly Hills Cop

Beverly Hills Cop II (Un piedipiatti a Beverly Hills II) Film poliziesco, americano (1987). Regia di Tony Scott. Interpreti: Eddie Murphy, Judge Reinhold, Brigitte Nielsen. Titolo originale: Beverly Hills Cop II

Beverly Hills Cop III Film commedia, americano (1994). Regia di John Landis. Interpreti Eddie Marphy, Judge Reinhold, Hector Elizondo. Titolo originale: Beverly Hills Cop III

beveróne, sm. 1 Bevanda per le bestie, composta di acqua e farina o crusca. 2 Bevanda abbondante e insipida o disgustosa; bevanda medicamentosa. ~ pozione.

bevìbile, agg. Potabile, buono a bersi.

bevicchiàre, v. intr. Bere poco e adagio, a più riprese.

Bevilàcqua Comune in provincia di Verona (1.583 ab., CAP 37040, TEL. 0442).

Bevilàcqua, Albèrto (Parma 1934-) Romanziere e poeta. Tra le opere di narrativa La califfa (1964), Questa specie d'amore (1966), L'occhio del gatto (1968), Il viaggio misterioso (1972), Il curioso delle donne (1983), La donna delle meraviglie (1984), Il gioco delle passioni (1989), I sensi incantati (1991). Tra le opere di poesia, L'amicizia perdura (1961), L'indignazione (1973), La crudeltà (1976), Immagine e somiglianza (1982), Vita mia (1985), Il corpo desiderato (1988). Ha svolto anche l'attività di regista cinematografico, curando la riduzione dei suoi romanzi La califfa e Questa specie d'amore per il cinema.

Bevin, Ernest (Winsford 1881-Londra 1951) Politico britannico. Di ideologia laburista, fondò la British Transport and General Workers' Union (1922), considerato il maggior sindacato del mondo. Fu ministro del lavoro dal 1941 al 1945 e ministro degli esteri dal 1945 al 1951.

bevitóre, sm. Chi o che beve e specialmente bevande alcoliche. ~ beone. <> astemio. 
  sm. drinker.

Bevitore del vino di palma, Il Opera di narrativa di A. Tutuola (1952).

bevùta, sf. 1 L'atto del bere. 2 Bicchierata, rinfresco. 3 Nel gioco del biliardo, perdere punti a favore dell'avversario a causa di un tiro sbagliato. 
  sf. drink.

Bexley Città (216.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di Londra.

bèy, sm. invar. Dignità politica e amministrativa nell'impero ottomano.

Bey daglari Gruppo montuoso della Turchia, nell'Anatolia sudoccidentale.

Beza, Teodoro (Vézelay 1519-Ginevra 1605) Thèodore de Bèze, riformatore francese. Impose all'Accademia di Ginevra l'ortodossia calvinista, succedendo a Calvino nella direzione della stessa. Scrisse Vita di Calvino (1564-1565).

Béziers Città (71.000 ab.) della Francia, nel dipartimento di Hérault.

bezoàr, sm. Termine medico che designa materiali inghiottiti che stazionano nello stomaco senza poter transitare negli organi successivi.

Bezold, mastoidìte di Infiammazione purulenta della mastoide.

Bezzécca Comune in provincia di Trento (546 ab., CAP 38060, TEL. 0464).

bezzicàre, v. tr. 1 Beccare in modo rapido con piccoli colpi ravvicinati. 2 Punzecchiare a parole. ~ molestare.

bezzicatùra, sf. 1 Il bezzicare. 2 Segno o ferita prodotta dall'azione del bezzicare. 3 Parola che ferisce.

bézzo, sm. 1 Antica moneta veneziana da mezzo soldo. 2 Soldi, quattrini.

BF Sigla di Bassa Frequenza.

Bhagalpur Città (225.000 ab.) dell'India, nello stato di Bihar.

Bhagavadg¿Ì¿ta Poema di anonimo contenuto nell'opera Mah¿ª¿bh¿ª¿rata (ca. IV sec. a. C.).

bhakti, sf. invar. Dottrina religiosa dell'India nordorientale che si basa sull'adorazione di una divinità, il bhadavat, da parte del credente, o bhakta.

bhakti-sutra Denominazione di raccolte di aforismi sull'adorazione del Divino, attribuite, tra gli altri, a Sandilya e a Narada.

Bhandara Città (56.000 ab.) dell'India, nello stato di Maharashtra, capoluogo del distretto omonimo.

Bhatpara Città (160.000 ab.) dell'India, nello stato del Bengala Occidentale.

Bhaunagar Città (400.600 ab.) dell'India, nello stato del Gujarat.

bhiksu, sm. invar. Monaco buddista. 
  voce sanscrita che significa "mendicante".

Bhima Fiume (725 km) dell'India, nel Deccan. Nasce dai Ghati occidentali e confluisce nel Krishna.

Bhojpur Distretto (1.995.000 ab.) dell'India, nello stato di Bihar. Capoluogo Arrah.

Bhopal Città (1.064.000 ab.) dell'India, capitale dello stato di Madhya Pradesh.

Bhubaneswar Città (412.000 ab.) dell'India, capitale dello stato di Orissa.

Bhumipol, Adulyadet (Cambridge 1927-) Succedette al fratello Ananda Mahidol come re di Thailandia, con il nome di Rama IX, dal 1946.

Bhutan Monarchia dell'Asia, confina a sud con l'India e a nord con la Cina (Tibet). 
Il territorio, esclusivamente montano, è occupato dalla catena dell'Himalaya e si innalza da sud verso nord, passando da una zona collinare ricchissima di vegetazione a una zona di alta montagna le cui vette superano i 7.000 m. 
La popolazione è di origine tibetana con presenze nepalesi. 
Due sono le capitali: quella estiva Thimphu (20.000 ab.) e quella invernale Punakha. La struttura sociale del paese è molto arretrata (vige ancora il feudalesimo e i centri più importanti sono punti focali di culto piuttosto che di vita amministrativa). Le attività economiche sono pertanto orientate all'autosostentamento e si basano sull'agricoltura, la pastorizia e lo sfruttamento delle foreste. L'allevamento riguarda yak, ovini e caprini. Le risorse idroelettriche costituiscono l'unica alternativa attuale all'agricoltura. 
Il commercio è quasi esclusivamente con l'India; il turismo è attivo, ma è ostacolato da un'insufficiente rete di comunicazioni. 
Vassallo dell'India nel 1865, sottoposto a un semiprotettorato britannico (1910) e quindi indiano (1949), è indipendente dal 1971. 
Abitanti-1.630.000 
Superficie-47.000 km2 
Densità-34,7 ab./km2 
Capitale-Estiva Thimphu e invernale Punakha 
Governo-Monarchia costituzionale 
Moneta-Ngultrum 
Lingua-Dzongkha 
Religione-Buddhista (mahayana), induista

Bhutto, Zulfikar Alì (Larkana 1928-Rawalpindi 1979) Politico pakistano, fondò nel 1967 il Partito del popolo pakistano (PPP), che divenne nel 1970 il più importante del Pakistan occidentale. Accusato di condurre una politica dittatoriale, nel 1968 venne arrestato per un breve periodo. Nel 1971, dopo la secessione del Bangladesh e la guerra con l'India, fu eletto presidente della repubblica e nel 1973 primo ministro; venne deposto nel 1977 con un colpo di stato militare effettuato dal generale Zia-ul-Haq e, accusato di aver ordinato l'assassinio di un avversario politico, fu condannato e giustiziato nel 1979. La figlia Benazir (Karachi 1953), dopo l'uccisione del padre, si dedicò alla vita politica e quindi venne eletta primo ministro il 1° dicembre 1988. Si dimise il 6 agosto 1990. Guidò il Partito del popolo pakistano (PPP) che nell'ottobre del 1993 vinse le elezioni politiche.

Bi Simbolo chimico del bismuto. 
BI 
Sigla di Banca d'Italia.

biàcca, sf. Carbonato di piombo o di zinco, usato dai pittori come colore, per dipingere il bianco.

biàcco Rettile (Coluber viridiflavus) ascritto alla famiglia dei Colubridi, chiamato anche milordo, abbastanza comune in Italia e nell'Europa centromeridionale. Il suo agile corpo può raggiungere i 2 m di lunghezza; il capo è generalmente nero con piccole strisce verdi e gialle, le parti inferiori del corpo si presentano chiazzate con gli stessi colori della testa. È di indole aggressiva ma non è velenoso. Si nutre di lucertole, rane e bisce.

biàda, sf. Termine che indica genericamente i cereali per l'alimentazione del bestiame. ~ foraggio. 
  sf. fodder.

biadesìvo, agg. Che è adesivo da ambo i lati.

Biafo Ghiacciaio (3.108 m) del Karakoram, nel Kashmir settentrionale.

Biafra Regione della Nigeria sudorientale, racchiusa tra il Camerun, il fiume Niger, il fiume Benue e affacciata a sud al golfo di Guinea. Il Biafra comprende gli stati di Anambra, Rivers e Cross, facenti parte della confederazione nigeriana ed è ricco di giacimenti petroliferi e di carbone. Tra il 1967 e il 1970, vi fu il tentativo secessionista degli ibo di costituire la Repubblica del Biafra, ma il tentativo si concluse con un cruento insuccesso e la regione venne riannessa alla Repubblica federale nigeriana.

Biàggi, Massimiliàno (Roma 1971-) Corridore motociclista italiano, detto Max. Ha vinto tre volte il campionato mondiale delle 250 cm3 su Aprilia (1994, 1995, 1996).

Biàgi, Ènzo (Lizzano in Belvedere, Bologna 1920-) Giornalista e scrittore. Collaboratore di numerosi quotidiani e riviste, diresse il settimanale Epoca dal 1953 al 1960. Come scrittore, si distingue per l'agilità del suo humour. Tra le sue numerose prose, America (1973), Italia (1975), 1935 e dintorni (1983) e 1983 e dintorni (1983).

Biàgio (?-316) Santo martire e vescovo armeno. Fa parte dei quattordici santi ausiliatori. Nella tradizione popolare è invocato contro il mal di gola perché, secondo la leggenda, avrebbe salvato miracolosamente un bambino che si era conficcato una spina in gola.

Biala Podlaska Città (55.000 ab.) della Polonia, capoluogo del voivodato omonimo.

Bialik, Hayyim Nahman (Radi, Ucraina 1873-Vienna 1934) Poeta di lingua ebraica. Tra le opere Lo studente di talmud (1894) e Il rotolo di fuoco (1906).

Bialystok Città (275.000 ab.) della Polonia, capoluogo del voivodato omonimo.

biànca, sf. 1 Primo sonno dei bachi da seta. 2 Facciata del foglio stampata per prima.

Biànca di Castìglia (Palencia 1188-Maubuisson 1252) Figlia di Alfonso IX di Castiglia. Nel 1200 sposò Luigi VIII di Francia e fu reggente per il figlio Luigi IX durante la minorità (1226-1234) e la crociata (1248-1252).

Bianca e Fernando Melodramma in tre atti di V. Bellini, libretto di D. Gilardoni (Napoli, 1826).

Biànca Marìa Sfòrza (Milano 1472-Innsbruck 1510) Figlia del duca Galeazzo Maria e di Bona di Savoia. Fu moglie di Massimiliano I d'Asburgo (1494).

biancàna, sf. Collina caratteristica del senese e del volterrano, costituita da un dosso tondeggiante privo di vegetazione.

Biancanéve e i sètte nàni Fiaba dei fratelli Grimm dalla quale è stato tratto il primo lungometraggio animato di Walt Disney nel 1937. 
Biancaneve e i sette nani 
Film d'animazione, americano (1937). Regia di David Hand. Produzione di Walt Disney. Titolo originale: Snow White and the Seven Dwarfs

biancàstro, agg. Che tende al bianco. ~ bianchiccio. <> nerastro.

Biancavìlla Comune in provincia di Catania (22.226 ab., CAP 95033, TEL. 095). Centro agricolo (coltivazione di mandorle e viti) alle pendici dell'Etna. Gli abitanti sono detti Biancavillesi.

Bianche scogliere di Dover, Le Film drammatico, americano (1944). Regia di Clarence Brown. Interpreti: Irene Dunne, Alan Marshall, Peter Lawford. Titolo originale: The White Cliffs of Dover

Biancheggia una vela solitaria Film d'avventura, russo (1937). Regia di Vladimir Legoscin. Interpreti: Igor But, Boris Rung. Titolo originale: Beleet Parus Odinokij

biancheggiaménto, sm. Il biancheggiare.

biancheggiàre, v. v. intr. 1 Apparire bianco. 2 Diventare bianco di capelli. ~ incanutire. 3 Albeggiare. <> annottare. 
v. tr. Imbiancare. <> annerire.

biancherìa, sf. Il complesso dei panni per uso domestico o personale. ~ lingeria. 
  sf. 1 linen, (personale) underwear. 2 (da donna) lingerie, ladies' underwear.

bianchétti, sm. pl. I piccoli di acciughe e sardine.

bianchétto, sm. Sostanza imbiancante per cancellare errori in testi scritti.

bianchézza, sf. Qualità di ciò che è bianco. ~ candore.

Biànchi Comune in provincia di Cosenza (1.629 ab., CAP 87050, TEL. 0984).

Biànchi Bandinèlli, Ranùccio (Siena 1900-Roma 1975) Archeologo. Dal 1956 al 1966 ideò e diresse l'Enciclopedia dell'arte antica, classica e orientale.

Biànchi, Michèle (Belmonte Calabro 1883-Roma 1930) Politico. Fu il primo segretario del Partito fascista dal 1921 al 1923, e nel 1922 fu quadrumviro.

Biànchi, Mosè (Monza 1840-1904) Pittore. Tra le opere I fratelli al campo (1869, Milano, Galleria d'Arte Moderna) e Laguna in burrasca a Chioggia (1879, Milano, Collezione privata).

bianchìccio, agg. Di colore tendente al bianco.

bianchìre, v. tr. 1 Far diventare bianco. 2 Scottare, per rapida immersione in acqua bollente. 3 Pulire metalli preziosi.

Bianciàrdi, Luciàno (Grosseto 1922-Milano 1972) Romanziere. Tra le opere Il lavoro culturale (1957) e La vita agra (1962).

biancicàre, v. intr. Biancheggiare.

biànco, agg. e sm. agg. 1 Detto di tutto ciò che ha colore chiaro, in antitesi a un equivalente scuro. <> nero. 2 Pulito, senza macchia. ~ immacolato. 3 Pallido, canuto. ~ argentato. 
sm. 1 Il colore bianco. 2 Parte bianca di qualcosa. 3 Vino bianco. 4 Appartenente alla razza bianca. 
  agg. e sm. white; (in bianco) blank; (senza dormire) sleepless. 
  german. blank. 
In ottica è così detta la luce che è formata dall'insieme di tutte le radiazioni dello spettro visibile in rapporto uguale o analogo a quella dello spettro solare. 
In chimica è il nome di un pigmento. Il bianco di titanio è biossido di titanio (al 98-99%) e ha un elevato potere colorante; il bianco di zinco è ossido di zinco ottenuto dal solfuro di zinco.

Biànco (comune) Comune in provincia di Reggio Calabria (3.873 ab., CAP 89032, TEL. 0964).

Biànco (Russia) Lago (1.125 km2) della Russia, tra i laghi Onega e Rybinsk.

Biànco (Sicilia) Promontorio della Sicilia meridionale, nei pressi della foce del fiume Platani.

Biànco (Tunisia) Promontorio della Tunisia settentrionale, sul mar Mediterraneo.

biànco fióre Titolo di un inno dei lavoratori cristiani composto da don Dario Flori che divenne l'inno ufficiale della Democrazia cristiana.

Bianco rosso e verdone Film commedia, italiano (1981). Regia di Carlo Verdone, Interpreti: Carlo Verdone, Angelo Infanti, Mario Brega.

Biànco, Bartolomèo (Como ca. 1590-Genova 1657) Architetto. Tra le opere il palazzo dell'Università(1634-1638) a Genova.

Biànco, Geràrdo (Guardia dei Lombardi 1931-) Politico. Ex deputato democristiano, fu eletto segretario dei popolari nel 1995.

Biànco, mar Mare (95.000 km2) formato dal mar Glaciale Artico fra la penisola di Kola, il massiccio carelo-finnico e la pianura della Russia settentrionale. Ha una profondità massima di 345 m.

Biànco, mónte Imponente gruppo montuoso delle Alpi Graie; situato al confine tra Francia e Italia, è compreso tra le valli dei fiumi Arve e Dora Baltea. Il monte Bianco propriamente detto è il monte più elevato della catena delle Alpi e dell'Europa (4.810 m). È situato nelle Alpi Graie al confine con Svizzera e Francia; è costituito da un nucleo granitico, che risale al carbonifero, attorno la quale affiorano micascisti e calcescisti. Il versante sud è formato da una ripida muraglia, quello nord presenta un pendio più dolce. L'azione erosiva degli agenti atmosferici ha prodotto le cosiddette aiguilles, creste terminanti a punta e dentelli (Dente del Gigante, Grandes Jorasses). Molti e maestosi i ghiacciai; sul versante francese notevoli sono il Mer de Glace e l'Argentière, su quello italiano quelli del Miage e della Brenva. La zona è di primaria rilevanza turistica; una lunga funivia, che scorre sopra il mer de Glace, collega Chamonix e Courmayeur. Nel 1965 è stato inaugurato il tunnel autostradale del monte Bianco che, con i suoi 11,6 km di lunghezza, collega Italia e Francia; agli inizi del 1999 il traforo è stato teatro di un disatroso incendio (45 vittime) che ha comportato la chiusura del tunnel. I primi a scalare il monte Bianco furono Balmat e Paccard che, l'8 agosto 1786, raggiunsero la vetta dal versante francese.

Biancolèlli, Giusèppe Doménico (Bologna 1636-Parigi 1688) Attore della commedia dell'arte, famoso interprete di Arlecchino.

biancomangiàre, sm. Dolce preparato con latte, zucchero, farina e amido e aromatizzato con mandorla o cannella.

biancóne, sm. Uccello (Circaëtus gallicus) della famiglia degli Accipitridi e dell'ordine dei Falconiformi. Di colore scuro, ha un'apertura alare di quasi 2 m. Vive in Europa, in Asia e nell'Africa settentrionale. Riesce a reggersi fermo nell'aria grazie al battito delle ali.

Biancóni, Lorénzo (Minusio 1946-) Musicologo svizzero. Condirettore della Rivista italiana di musicologia, è ora direttore della collana Studi e testi per la storia della musica e di Monumenti musicali italiani. Ha scritto Il teatro d'opera in Italia (1993).

biancóre, sm. Candore, bianchezza. <> oscurità.

biancoségno, sf. Documento in bianco già firmato da riempire in seguito. La compilazione abusiva comporta una trasgressione e sanzione della legge.

biancospìno, sm. Arbusto spontaneo della famiglia delle Rosacee, spinoso, a fiori bianchi, frutti rossi e legno giallo, duro e compatto. Cresce nelle siepi e nei boschi. Alcune varietà sono coltivate a scopo ornamentale. I fiori di biancospino ancora in boccio vengono utilizzati in medicina per preparare infusi ed estratti sedativi, da utilizzare per la cura delle disfunzioni cardiache di origine nervosa. 
  sm. hawthorn.

biancostàto, sm. Spuntatura di maiale e di bue.

biancùme, sm. Insieme di cose bianche, sgradevole alla vista.

Biandràte Comune in provincia di Novara (1.184 ab., CAP 28061, TEL. 0321).

Biandrònno Comune in provincia di Varese (3.115 ab., CAP 21024, TEL. 0332).

Bianzàno Comune in provincia di Bergamo (526 ab., CAP 24060, TEL. 035).

Bianzè Comune in provincia di Vercelli (2.166 ab., CAP 13041, TEL. 0161).

Bianzóne Comune in provincia di Sondrio (1.362 ab., CAP 23030, TEL. 0342).

Biarritz Città della Francia (27.000 ab.) situata nella zona sudoccidentale sul golfo di Guascogna. È apprezzato centro balneare.

biàscia, sf. Saliva. ~ bava.

biascicaménto, sm. Il biascicare.

biascicàre, v. tr. Pronunciare male e a stento. ~ farfugliare. <> scandire.

biascichìo, sm. 1 Il biascicare continuo. 2 Brusio, mormorio. ~ bisbiglio.

biasimàre, v. tr. Criticare aspramente, disapprovare. ~ rimproverare. <> incensare. 
  v. tr. to blame, to disapprove of. 
  franc. antico blasmer, provenz. blasmar.

biasimatóre, agg. e sm. Che, chi biasima.

biasimévole, agg. Degno di biasimo. ~ riprovevole. <> lodevole.

biàsimo, sm. Dura critica, rimprovero. ~ disapprovazione. <> elogio. 
  sm. blame, disapproval. 
  deriv. da biasimare.

Biasiòn, Màssimo (Bassano del Grappa 1958-) Pilota automobilistico. Attivo nelle corse di rally, ha vinto il titolo italiano nel 1980; il titolo italiano e quello europeo nel 1983; il titolo mondiale nel 1988 e nel 1989.

biasse, sf. invar. Tessuto in seta cruda proveniente dal levante.

biàssico, agg. (pl. m.-ci) Di cristallo birifrangente con due assi ottici.

Biassòno Comune in provincia di Milano (10.017 ab., CAP 20046, TEL. 039). Centro industriale della Brianza. Gli abitanti sono detti Biassonesi.

bìathlon, o bìatlon, sm. 1 Negli sport invernali, gara comprendente lo sci da fondo e il tiro alla carabina. 2 Gara comprendente due prove di diverse specialità.

biatòmico, agg. Detto di molecola costituita da due atomi.

Biavàti, Amedéo (Bologna 1915-1979) Calciatore italiano ricordato per il passo doppio che giocò come ala destra. Esordì in nazionale nel 1938.

biàvo, agg. Azzurro chiaro.

Bibàculo, Màrco Fùrio (sec. I a. C.) Poeta latino. Cremonese d'origine, scrisse numerosi e mordaci epigrammi contro Augusto.

bibàsico, agg. (pl. m.-ci) Termine impropriamente usato al posto di biprotico.

bibax, sm. invar. Elemento di caucciù con anima centrale e rivestimento in acciaio di forma cilindrica che viene utilizzato per collegare in modo elastico organi in vibrazione.

Bìbbia Libro sacro dell'ebraismo e del cristianesimo, costituito da vari libri. La prima parte, chiamata dai cristiani Antico Testamento, consta di libri scritti in ebraico e aramaico prima della venuta di Cristo, che sono sacri per gli ebrei e per tutte le confessioni cristiane. A questi libri, detti protocanonici, i cattolici e gli ortodossi incorporano anche alcuni libri entrati in un secondo tempo, scritti in greco, detti deuterocanonici (Tobia, Giuditta, Sapienza, Ecclesiastico, Baruc, Maccabei, Lettera di Geremia, parti in greco di Ester e Daniele). La seconda parte, chiamata dai cristiani Nuovo Testamento, è scritta in greco ellenistico (koiné). La Bibbia occupa un posto importantissimo nella storia del cristianesimo; è un monumento di storia e letteratura scritto nell'arco di più di un millennio. Il canone ebraico divide la Bibbia in ventiquattro libri dei quali i primi cinque formano la Legge (in ebraico Torah) o Pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio); otto portano il nome di profeti (in ebraico Nebi'im), divisi in Profeti anteriori (Giosuè, Giudici, Samuele, Re), posteriori (Isaia, Geremia, Ezechiele); un libro è intitolato a dodici profeti minori (Osea, Amos, Gioele, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia); vi sono poi undici libri di Scritti (in ebraico Ketubim) che sono Salmi, Giobbe, Proverbi, Cantico dei Cantici, Ruth, Lamentazioni, Ecclesiaste, Ester, Daniele, Esdra e Neemia, Cronache. Il canone cattolico ortodosso, invece, riunisce i libri biblici in libri storici (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Ruth, Samuele, Re, Cronache, Esrda e Neemia, Tobia, Giuditta, Ester e Maccabei), libri didattici (Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei Cantici, Sapienza, Ecclesiastico), libri profetici (Isaia, Geremia, Lamentazioni, Baruc, Ezechiele, Daniele, Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia). Il Nuovo Testamento, che narra fatti e insegnamenti di Gesù e degli Apostoli, è stato scritto in circa mezzo secolo (50-100 d. C.); comprende i quattro Vangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni), gli Atti degli Apostoli, le Lettere di San Paolo (Ai romani, I e II ai corinzi, Ai galati, Agli efesini, Ai filippesi, Ai colossesi, I e II ai tessalonicesi, I e II a Timoteo, A Tito, A Filemone, Agli ebrei), le Lettere di Giacomo, I e II di Pietro, I, II e II di Giuda, l'Apocalisse
  dal greco tà biblìa i libri 
  sf. bible.

Bìbbia, Nìno (Bianzine, Sondrio 1922-) Slittinista italiano, specialista di skeleton. Ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi del 1948.

Bibbiàno Comune in provincia di Reggio Emilia (7.239 ab., CAP 42021, TEL. 0522).

Bibbièna (Bibbiena, Arezzo 1470-Roma 1520) Pseudonimo di Bernardo Dovizi. Commediografo. Tra le opere La Calandria (1513).

Bibbièna (comune) Comune in provincia di Arezzo (10.969 ab., CAP 52011, TEL. 0575). Centro agricolo, commerciale e industriale. Vi si trovano la chiesa dei Santi Ippolito e Donato, del XII sec. e il palazzo Dovizi, del XVI sec. Gli abitanti sono detti Bibbienesi.

Bibbóna Comune in provincia di Livorno (2.793 ab., CAP 57020, TEL. 0586).

bibelot, sm. invar. Soprammobile di poco pregio, anche se grazioso; oggettino decorativo.

biberòn, sm. Poppatoio. 
  sm. baby's bottle, feeding bottle.

Bibiàna Comune in provincia di Torino (2.616 ab., CAP 10060, TEL. 0121).

Bibièna Ferdinando Maria Galli da (Bologna 1657-1743) Architetto, scultore, pittore e scenografo di chiara fama, fu al servizio dei Farnese e di Carlo VI d'Austria. Lavorò anche a Venezia, Roma, Barcellona e Milano. Tra le opere la villa Farnese a Colorno(1687-1708). È autore del trattato Architettura civile (1711).

bìbio, sm. Genere di Insetti Ditteri della famiglia dei Bibionidi. A questo genere appartiene il Bibio hortolanus le cui larve si nutrono di radici danneggiando così gravemente le piante.

Bibiònidi Famiglia di Insetti Ditteri Nematoceri, i cui generi principali sono Bibio e Dilophus, che comprende mosche di dimensioni medie.

bìbita, sf. Bevanda dissetante. ~ beveraggio. 
  sf. soft drink. 
  lat. bibita.

bibl(i)o- Primo elemento di parole composte. 
  dal greco biblíon libro.

bìblico, agg. 1 Della Bibbia. 2 Grandioso. ~ apocalittico. 
  agg. biblical. 
  lat. mediev. biblia Bibbia.

bibliòfago, agg. (pl. m.-gi) 1 Di insetti le cui larve si nutrono di carta, cartone e cuoio. 2 Di lettore assiduo.

bibliofilìa, sf. Amore per i libri, specialmente pregevoli e rari.

bibliòfilo, sm. Amatore, ricercatore e collezionista di libri.

bibliografìa, sf. Elenco degli scritti apparsi su un argomento o un autore.

bibliogràfico, agg. Di bibliografia.

bibliògrafo, sm. Chi è versato nella cognizione dei libri, delle loro diverse edizioni e sa valutarli.

biblioiàtrica, sf. Arte del restauro e manutenzione dei libri.

bibliologìa, sf. Scienza che raggruppa tutte le discipline incentrate sui libri.

bibliòlogo, sm. (pl.-gi) Chi si occupa di bibliologia.

bibliòmane, sm. e sf. Chi dimostra bibliomania.

bibliomanìa, sf. Mania di ricercare e collezionare libri, specialmente antichi e rari.

bibliomanzìa, sf. Predizione del futuro eseguita a partire da un brano di un libro aperto a caso.

bibliotèca, sf. 1 Edificio in cui sono raccolti e ordinati i libri a disposizione del pubblico. 2 Raccolta di volumi o manoscritti la cui gestione può essere sia pubblica che privata. ~ collana. 3 Mobile provvisto di scaffali atto a contenere libri. 
  sf. 1 (edificio) library. 2 (mobile) bookcase. 
  lat. bibliotheca, dal greco bibliothèke, comp. da biblìon libro + thèke deposito. 
Non ha scopo commerciale bensì conservativo, con l'intento di incrementare la cultura attraverso la consultazione e lo studio. 
Le biblioteche più antiche risalgono agli ittiti, assiro-babilonesi, ebrei ed egiziani. Le biblioteche assiro-babilonesi (4000 a. C.) avevano intere collezioni di testi e tavolette d'argilla incise in caratteri cuneiformi. A causa della struttura dei libri (fatti con fogli di papiro), nelle biblioteche egiziane sono stati ritrovati soltanto pochi frammenti. La cultura orientale era coltivata dai sacerdoti mentre quella greca era di carattere laico. La maggior parte dei testi trovati in Grecia sono su pergamena e riguardano opere filosofiche. Aristotele fu il primo a sistemare organicamente le proprie opere che furono divise nelle due principali biblioteche dell'epoca: quella di Alessandria e quella di Pergamo. 
A Roma fu Giulio Cesare a istituire la prima biblioteca: Terenzio Varrone e, dopo la sua morte Asinio Pollione, completarono la biblioteca pubblica nell'atrio del tempio della Libertà sull'Aventino. Con la diffusione della cultura, nell'età imperiale a Roma furono aperte ben 28 biblioteche. 
Dopo la caduta dell'impero romano, in oriente ebbe grande importanza la biblioteca di Costantinopoli mentre in occidente la conservazione dei testi fu affidata ai monaci; questi ultimi passarono a poco a poco da una mera opera di conservazione alla produzione di copie di testi antichi (monaci amanuensi). Nel VI sec. l'irlandese San Colombano fondò a Bobbio un'abbazia; il catalogo della sua ricchissima biblioteca è conservato tuttora all'Ambrosiana di Milano. Dopo il Mille, in parallelo a quelle monastiche, presso le prime università si svilupparono altre biblioteche di carattere giuridico e, più raramente, scientifico. L'Umanesimo accentuò il progresso della laicizzazione della cultura, segnando il declino delle biblioteche monastiche. Sorsero così la Sforzesca a Pavia, la Malatestiana a Cesena, l'Estense a Ferrara, l'Urbinate di Federico da Montefeltro, la Gonzaghesca a Mantova, la Mediceo-Laurenziana a Firenze, l'Aragonese a Napoli, la Marciana a Venezia, la biblioteca Vaticana a Roma. Nel 1609 il cardinale Federico Borromeo aprì al pubblico l'Ambrosiana, nel 1614 a Roma fu aperta l'Angelica e nel 1670 l'Alessandrina per merito di papa Alessandro VII. Dello stesso periodo sono in Inghilterra la Bodleiana di Oxford e quella dell'Università di Cambridge, a Parigi la Mazariniana. Nel XVII sec. fu fondata la Nazionale di Berlino, ingrandita poi da Federico il Grande. Nel 1712 Filippo V fondò la Nazionale di Madrid. Verso la metà del Settecento nacque a Londra la British Museum. In Francia la Biblioteca Nazionale di Parigi è lo sviluppo dell'antica biblioteca dei re fondata nel XIV sec. Nel 1789, anno del primo congresso degli Stati Uniti, nacque la Library of Congress (Washington) che oggi contiene dieci milioni di volumi. In Russia è notevole la Biblioteca Lenin a Mosca. 
In Cina la prima biblioteca pubblica fu aperta nel 1905; la Biblioteca Nazionale di Pechino contiene oggi più di 2 milioni di volumi. 
In Italia dopo l'unificazione si tentò di migliorare le biblioteche comunali, provinciali, di accademie, enti culturali e istituti scientifici. Le maggiori biblioteche hanno sede nelle maggiori città: la Braidense (Brera) a Milano, la Marciana a Venezia, la Nazionale a Torino, a Napoli e a Palermo. 
Biblioteca rosa 
(in francese Bibliotèque rose) Raccolta di opere destinate ai ragazzi e bambini. Sono compresi in questa raccolta i racconti della contessa di Ségur. Raccolta fondata dall'editore Hachette a Parigi nel 1857.

Biblioteca Opera di storia di Diodoro Siculo (60-30 a. C.).

bibliotecàrio, sm. Chi ha l'ufficio di soprintendere a una biblioteca. 
  sm. librarian.

biblioteconomìa, sf. Scienza che studia l'amministrazione e il funzionamento delle biblioteche.

biblioteconòmico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla biblioteconomia.

biblioteconomìsta, sm. e sf. Chi è esperto di biblioteconomia.

biblìsta, sm. (pl.-i) Studioso della Bibbia.

bìbulo, agg. 1 Che s'impregna con facilità. 2 Che beve volentieri.

bic, agg. e sf. invar. Particolare tipo di penna a sfera, prodotta in grande serie e molto economica, il cui marchio, derivante dal nome suo ideatore, Marcello Bich, è depositato.

bìca, sf. Mucchio di covoni.

bicameràle, agg. Che ha due camere di rappresentanti. 
  agg. bicameral.

bicameralìsmo, sm. Sistema parlamentare ove il potere legislativo è affidato a due Camere.

bicarbonàto, sm. Sale usato per preparare acqua effervescente e come medicinale. 
  bicarbonate.

Bìccari Comune in provincia di Foggia (3.642 ab., CAP 71032, TEL. 0881).

bicchèrna, sf. A Siena dal XIII al XVIII sec, denominazione dell'erario del comune e dell'ufficio, con a capo un camarlingo e quattro provveditori, che la presiedeva.

bicchieràta, sf. Bevuta fatta in allegra compagnia. ~ brindisi.

bicchière, sm. 1 Piccolo recipiente di svariate forme usato per bere. ~ boccale. alzare i bicchieri, fare un brindisi. 2 La quantità di liquido che è contenuta in un bicchiere. gli diede un bicchiere di vino
  sm. glass. 
  franc. bichier, dal franco bikari.

bicèfalo, agg. Che ha due teste.

bicentenàrio, sm. Secondo centenario di un avvenimento memorabile.

Bich, Marcèllo (Torino 1914-Parigi 1994) Industriale italiano naturalizzato francese che divenne famoso dopo la seconda guerra mondiale per merito della grande diffusione avuta dalla penna a sfera bic da lui ideata e prodotta in serie con una tecnologia automatizzata di alta precisione.

Bichat, Xavier (Thoirette-en-Bresse 1771-Parigi 1802) Anatomista francese. Fu tra i primi a fare differenziazioni tra il tessuto animale.

Biches, Les Balletto in un atto di F. Poulenc (Montecarlo, 1924).

bichìni => "bikini"

bichon, sm. invar. Cane da compagnia di origine francese dal lungo pelo bianco.

bìci, sf. Abbreviativo familiare di bicicletta.

biciclètta, sf. Veicolo leggero provvisto di due ruote aventi lo stesso diametro, fornite di pneumatici e montate su un telaio di metallo l'una dietro l'altra. 
  sf. bicycle. 
  deriv. da biciclo. 
La forza di propulsione della bicicletta è trasmessa alla ruota posteriore per mezzo di una catena che scorre su due ruote dentate, la più grande delle quali è munita di pedali. Il manubrio permette di cambiare la direzione. La bicicletta da passeggio o da turismo pesa circa 15 chili, mentre quella da ciclismo varia dai 5 ai 10 chili. La mountain bike viene usata per percorsi con notevoli dislivelli e terreni con fondo poco scorrevole. 
Sembra che la prima biclicletta sia apparsa nel 1691 per merito del francese Ozman che creò un veicolo simile alla bicicletta attuale. Soltanto nel 1796 il conte Méde de Sivrac presentò il primo celerifero; era una specie di cavallo di legno montato su due ruote, era senza pedali e per muoverlo si dovevano puntare alternativamente i piedi a terra. Intorno al 1815 il tedesco K. F. Drais von Sauerbrounn migliorò il celerifero di De Sivrac creando la draisina. Era sprovvista di pedali, aveva una sella rudimentale e un manubrio che dirigeva la ruota anteriore. Più avanti D. Johnson realizzò un telaio in ferro. 
Nel 1838 Kirkpatrick MacMillan costruì un velocipede che funzionava con la forza delle gambe che agivano su due leve collegate alla ruota posteriore per mezzo di bielle. Nel 1855 il fabbro Ernest Michaux realizzò il primo vero velocipede a pedali e nel 1861 costruì la michaudine. Nel 1866 Eduard Cooper utilizzò per la prima volta una ruota in ferro. Nel 1868 Rowley Turner creò il biciclo interamente in metallo, immesso nel mercato nel 1869 dalla Conventry Sewing Machine, una fabbrica di macchine da cucire. Nel 1877 il meccanico francese Victoire Renard costruì un velocipede con la ruota anteriore (2,50 metri di diametro) molto più grande di quella posteriore, creando problemi di equilibrio. 
Nel 1878 il francese Sarget ridusse le dimensioni della ruota anteriore in modo da avere le due ruote della stessa dimensione. Intanto l'americano Bradford inventò le ruote di gomma piena. Nel 1890 il veterinario inglese John Dunlop sostituì le ruote di gomma con pneumatici. All'inizio del secolo la bicicletta assunse un aspetto simile a quello attuale. 
In Italia il primo a produrre industrialmente la bicicletta fu Costantino Vianzone (1884). Nel 1885 Edoardo Bianchi costruì una bicicletta completamente in metallo che prese il suo nome. Seguì l'Olimpia nel 1893, la Prinetti & Stucchi nel 1894, la Welleys di Giovanni Ceirano nel 1895, la Frera nel 1897, la Legnano nel 1902, la Lygie nel 1905 e l'Atala nel 1907. Alcuni corridori cominciarono ad aprire industrie di biciclette (Ganna, Gerbi, Benotto, Climatti, Viscontea, Olmo, Welter, Bartali). 
La bicicletta di oggi è composta da un telaio di tubi di acciaio il cui spessore varia secondo l'uso. La forma del telaio della bicicletta da donna è modificato per permettere l'uso della gonna. Le biciclette moderne hanno spesso un cambio di velocità sul mozzo della ruota posteriore. Il sistema di illuminazione è composto da una dinamo unita alla ruota anteriore che genera corrente elettrica che accende le lampadine sistemate in appositi fanalini anteriori e posteriori. Le selle sono di vario tipo e sono generalmente formate da un telaio di metallo e da molle a spirale; il tutto è ricoperto da cuoio o da materiale sintetico.

bicìclico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a un composto organico la cui formula contiene due sistemi ciclici.

bicìclo, sm. Veicolo a due ruote di diverso diametro, progenitore dell'odierna bicicletta. 
  franc. bicycle, comp. da bi-+ greco kyklos cerchio.

bicigìte, sf. Sindrome che presenta disturbi intestinali e tumefazioni linfoghiandolari.

bicilìndrico, agg. 1 Dotato di due cilindri. 2 Di lente avente due superfici cilindriche.

Bicinìcco Comune in provincia di Udine (1.779 ab., CAP 33050, TEL. 0432).

bicipitàle, agg. Relativo al bicipite.

bicìpite, agg. e sm. agg. Che ha due teste. 
sm. Ogni muscolo a due capi confluente in una massa comune. 
In anatomia è la denominazione di due muscoli omologhi, uno dell'arto superiore e l'altro dell'arto inferiore; essi prendono origine da due punti differenti mediante due capi che poi confluiscono in un'unico tendine. Nel bicipite del braccio, potente flessore dell'avambraccio, i due capi si originano l'uno alla scapola, l'altro sul radio, vicino al gomito; nel bicipite della coscia, flessore della gamba, i due capi si originano alla tuberosità ischiatica e alla linea aspra del femore e, il secondo, alla fibula.

biclorùro, sm. Sale contenente due atomi di cloro.

bicòcca, sf. Catapecchia, baracca. ~ stamberga.

bicollateràle, agg. In botanica, relativo al fascio conduttore formato da una parte centrale legnosa racchiusa nel libro.

bicolóre, agg. e sm. agg. 1 Che ha due colori. 2 Di governo formato da due partiti. ~ bipartitico. 
sm. Governo bicolore.

bicòncavo, agg. Di oggetto limitato da due superfici concave.

bicònico, agg. (pl. m.-ci) Di solido formato da due coni aventi la base o il vertice in comune.

biconvèsso, agg. Di oggetto con due superfici convesse.

bicòrdo, sm. Elemento di circuito degli impianti telefonici manuali atto a consentire il collegamento tra due utenti, uno chiamante e uno chiamato.

bicoriàle, agg. Relativo a una gravidanza gemellare derivante dalla fecondazione di due uova distinte. ~ biovulare.

bicòrna, o bicòrnia, sf. Piccola incudine a due corni.

bicòrne, agg. Che ha due corna o punte.

bicòrno, sm. Cappello a due punte. 
  lat. bicornis, comp. da bi-+ deriv. da cornu corno.

bicromàto, sm. 1 Sale derivante dall'acido dicromico. ~ dicromato. 2 Dicromato di potassio.

bicromìa, sf. Procedimento per ottenere una riproduzione colorata utilizzando due colori. ~ dicromia.

bicròmico, agg. Di composto chimico la cui molecola contenga due atomi di cromo.

bicuspidàto, agg. Che termina con due punte.

bicùspide, agg. 1 Che è formato da due cuspidi. 2 Valvola mitrale.

Bidar Città (79.000 ab.) dell'India, nello stato di Karnataka. Capoluogo del distretto omonimo.

Bidault, Georges (Moulins 1899-Cambo-les-Bains 1983) Politico francese. Militante della Resistenza, fu presidente del consiglio nel 1949 e 1950 e poi ministro degli esteri. Durante la guerra d'Algeria fu a capo della destra colonialista e organizzatore dell'OAS (1961).

bidè, sm. Apparecchio igienico per lavare le parti intime del corpo. 
  sm. bidet.

bidèllo, sm. Addetto alla custodia e alla pulizia delle scuole. ~ inserviente. 
  sm. 1 caretaker. 2 (università) porter. 
  lat. mediev. bidellus.

bidentàle, sm. Nell'antica Roma, il luogo colpito da un fulmine e il tempietto che qui si costruiva e nel quale si sacrificava una pecora di due anni.

bidentàto, agg. Fornito di due denti.

bidènte, sm. Forca a due denti.

Bidènte Fiume romagnolo che nasce con tre rami sorgentiferi dall'Appennino tosco-emiliano.

Bidermann, Jakob (Ehingen, Württemberg 1578-Roma 1639) Drammaturgo. Tra le opere Cenodoxus (1602).

bidimensionàle, agg. Che ha due dimensioni. ~ piano, piatto. <> solido, tridimensionale.

bidirezionàle, agg. Che procede in due direzioni.

bidonàre, v. tr. Ingannare. ~ abbindolare. 
  deriv. da bidone.

bidonàta, sf. Imbroglio, truffa. ~ fregatura.

bidóne, sm. 1 Grosso recipiente di lamiera o plastica. ~ bidone, fusto. 2 Imbroglio. ~ raggiro. 
  sm. 1 drum, can, tank. 2 (imbroglio) cheat, swindle. 
  franc. bidon.

Bidone, Il Film drammatico, italiano (1955). Regia di Federico Fellini. Interpreti: Broderick Crawford, Giulietta Masina, Richard Basehart.

Bidonì Comune in provincia di Oristano (188 ab., CAP 09080, TEL. 0783).

bidonìsta, sm. Chi compie un imbroglio. ~ truffatore.

bidonvìa, sf. Cabinovia.

bidonville, sf. invar. Agglomerato di abitazioni costruite con mezzi di fortuna, ai margini di una grande città. ~ baraccopoli.

Bié Provincia (1.184.000 ab.) dell'Angola, capoluogo Kuito.

bièco, agg. 1 Obliquo, torvo, dell'occhio o dello sguardo che rivela malanimo o astio. ~ malvagio. <> rassicurante. 2 Sinistro, minaccioso.

Biel Città (53.000 ab.) della Svizzera, nel Cantone di Berna.

Biela, Wilhelm von (Rosslau 1782-Venezia 1856) Astronomo tedesco, scoprì la cometa che ancora oggi porta il suo nome. 
Cometa di Biela 
Cometa scoperta da Biela nel 1826, identificata con quella osservata nel 1772 e nel 1806; durante il passaggio al perielio del 1846, si frantumò in due tronconi e non fu più possibile osservarla. Lo sciame meteorico delle Bielidi è visibile nelle notti di fine novembre.

Bielefeld Città (325.000 ab.) della Germania, della Renania-Westfalia.

bièlidi Sciame di meteore; nel caso specifico, il termine deriva dal fatto che sono il risultato della frantumazione della cometa di Biela. Si è osservato che la loro composizione è sostanzialmente pietrosa (meteoriti litoidi) o metallica; per tale ragione si ritiene che possa trattarsi di resti di pianetini scomparsi.

Bièlla Città del Piemonte (46,68 km2, 51.000 ab., 420 m, CAP 13051, TEL. 015), capoluogo della provincia omonima. È il principale centro italiano dell'industria della lana e uno dei più importanti in Europa; altre industrie notevoli sono quelle della concia, del cotone, meccaniche, alimentari. Anticamente si chiamava Bugella; fu feudo dei vescovi di Vercelli dal X al XIV sec.; nel 1559 passò in modo duraturo sotto il dominio dei Savoia, tranne che per brevi periodi in cui la città subì l'occupazione francese e spagnola. Nella parte vecchia della città sono conservati diversi edifici di epoche che vanno da quella tardoromanica al barocco. 
Provincia di Biella 
(905 km2, 195.000 ab.) È nata nel 1992 dalla divisione del territorio nordoccidentale della provincia di Vercelli. L'economia è basata sull'industria tessile laniera e del mobile.

bièlla, sf. Organo meccanico costituito da un'asta con due cerniere alle estremità per trasformare il movimento rotatorio in alternativo e viceversa. 

biellése, agg. e sm. agg. Relativo a Biella. 
sm. Abitante o nativo di Biella.

Bielorùssia Stato dell'Europa orientale, confina a ovest con la Polonia, a nord-ovest con la Lituania e la Lettonia, a est e a nord-est con la Russia e a sud con l'Ucraina; è nota anche con la denominazione di Russia Bianca. 
Si estende su un territorio pianeggiante, ricco di acque, soprattutto di laghi (circa 4.000) e di paludi; solo verso nord si trova qualche formazione collinare (massima elevazione 346 m). 
I fiumi più importanti sono la Dvina occidentale (1.026 km) a nord, il Dnepr (2.201 km) a est e il Pripjat a sud. 
Il clima è spiccatamente continentale con notevoli escursioni stagionali, basse temperature invernali e abbondanti precipitazioni. 
La popolazione è composta da russi bianchi, russi e da comunità polacche, ucraine ed ebree. 
Minsk (1.600.000 ab.) è la capitale, altri centri importanti sono Gomel, Mogilev, Vitebsk, Grodno e Brest, le capitali delle province in cui è diviso il paese. 
L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, patate, ortaggi, frutta, vino e barbabietola da zucchero); notevole la lavorazione del legname, data la presenza di vaste foreste. Importanti sono l'industria estrattiva (potassa, salgemma, petrolio, torba, gas naturale; questi ultimi prodotti supportano lo sviluppo di numerose centrali termoelettriche) e quella meccanica. 
STORIA Nei secoli IX-XII, la regione popolata da slavi orientali fa parte della Russia di Kiév. Nei secoli XIII-XIV, essa viene integrata nel granducato di Lituania, unito alla Polonia a partire dal 1385. Nei secoli successivi si determina la differenziazione tra le tre diramazioni di slavi orientali: bielorussi, russi e ucraini. L'influenza polacca diventa preponderante. Negli anni 1772-1793, la suddivisione della Polonia assegna la Bielorussia all'Impero Russo. Nel 1919 viene proclamata una repubblica socialista sovietica (RSS) di Bielorussia indipendente. La parte occidentale della Bielorussia viene annessa alla Polonia nel 1921. L'anno successivo la RSS di Bielorussia aderisce all'URSS. Nel 1939 viene annessa la Bielorussia occidentale. Alla fine della seconda guerra mondiale, la RSS di Bielorussia diventa membro dell'ONU. Nel 1991 il Soviet Supremo proclama l'indipendenza del paese (agosto), che aderisce alla CSI. Nel 1994 la Bielorussia instaura un regime presidenziale e intraprende un riavvicinamento sempre più marcato con la Russia. 
Abitanti-10.300.000 
Superficie-207.600 km2 
Densità-49,6 ab./km2 
Capitale-Minsk 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Rublo bielorusso 
Lingua-Bielorusso, russo 
Religione-Ortodossa e cattolica

Bielsko-Biala Città (180.000 ab.) della Polonia, capoluogo del voivodato omonimo.

biennàle, agg. e sf. agg. 1 Che dura due anni. 2 Che avviene ogni due anni. 
sf. Manifestazione che si organizza ogni due anni. 
  agg. 1 (durata) two-year. 2 (cadenza) biennial.

biènne, agg. Che ha due anni.

biènnio, sm. 1 Periodo di due anni. 2 Corso di studi di due anni. 
  sm. period of two years.

Biènno Comune in provincia di Brescia (3.517 ab., CAP 25040, TEL. 0364).

Bièno Comune in provincia di Trento (422 ab., CAP 38050, TEL. 0461).

Biéntina Comune in provincia di Pisa (5.291 ab., CAP 56031, TEL. 0587).

bièta => "bietola"

bietìcolo, agg. Relativo alla bieticoltura.

bieticoltóre, sm. Chi coltiva barbabietole da zucchero.

bieticoltùra, sf. Coltivazione delle barbabietole da zucchero.

biètola, sf. Pianta delle Chenopodiacee (Beta vulgaris o rapa cicla). Coltivata negli orti, ha una foglia con nervatura molto ingrossata e bianca, usata in cucina. È sinonimo anche di barbabietola.

bietolóne, sm. 1 Accrescitivo di bietola. 2 Persona insulsa e sciocca. ~ tonto. <> scaltro.

Biett, Laurent Théodore (Schams 1781-Parigi 1840) Dermatologo francese. Compì importanti studi e ricerche nel campo delle malattie veneree con particolare riguardo alla sifilide. L'eruzione cutanea che compare nello stadio secondario della malattia viene anche chiamata segno di Biett.

biétta, sf. 1 Pezzo di legno o di metallo, di forma troncoconica, per rendere solidali legni o organi meccanici. 2 Pezzo di legno di forma parallelepipeda inserito trasversalmente in due travi tra loro collegate. 3 Elemento utilizzato per regolare la trazione negli strumenti a corde. 
  lat. bleta.

Bietti Malattia corneale diffusa nei paesi caldi (cheratite a bandellette di Bietti).

BIF Sigla di British Industries Fair (fiera industriale britannica).

bifacciàle, agg. Dorsoventrale.

bifàse, agg. Che ha due fasi.

bìfera, agg. Relativo a pianta che produce fiori e frutti due volte all'anno.

Bifèrno Principale fiume del Molise. Nasce dai monti del Matese e, dopo aver percorso 93 km tutti nel territorio della regione, sfocia nel mar Adriatico, presso Termoli. Immissario ed emissario del lago di Guardialfiera, durante il suo corso forma la valle più estesa del Molise.

bìffa, sf. 1 Asta usata in operazioni di livellamento. 2 Piastra in legno o gesso a X posta alle fenditure di un muro per verificare se si allargano.

biffàre, v. tr. 1 Marcare un terreno con biffe. 2 Apporre biffe alle fenditure di un muro.

Bìffi, Giàn Andrèa (?-Milano 1631) Scultore italiano. Fu direttore della scuola di scultura dell'Accademia Ambrosiana e dal 1593 al 1629 collaborò alla fabbrica del Duomo, dove fu autore dei rilievi nel coro con Storie della Vergine (1612), di alcune statue all'esterno (Giosuè, Mosè, Geremia, Daniele, Davide) e del rilievo sulla porta della facciata raffigurante Ester e Assuero (1629), che eseguì insieme a suo figlio Carlo.

bìfido, agg. Diviso in due parti. ~ biforcuto.

bifilàre, agg. Composto da due fili.

bifocàle, agg. Detto di lente divisa in due sezioni per mettere a fuoco alternativamente gli oggetti vicini e lontani.

bifogliàto, agg. Che ha due foglie.

bifogliolàto, agg. Di foglia composta da due foglioline.

bifolcherìa, sf. Comportamento o azione da bifolco. ~ villania.

bifólco, sm. 1 Chi ara la terra con i buoi e ha cura del bestiame. ~ bovaro. 2 Uomo rozzo, villano, zotico. ~ buzzurro. 
  lat. volg. bufulcus.

Bifólco Nome italiano della costellazione di Boote, situata nell'emisfero celeste boreale, costituita da molte stelle luminose, che formano una specie di aquilone pentagonale; è facilmente osservabile nelle notti di primavera ed estate, guardando a sud-est del Carro Maggiore.

bìfora, sf. Finestra con due aperture, divisa da un colonnino.

biforcaménto, sm. Biforcazione. ~ biforcatura.

biforcàre, v. v. tr. Dividere in due a guisa di forca. 
v. intr. pron. Dividersi in due. 
  v. tr. pron. to bifurcate.

biforcatùra, sf. Biforcazione. ~ biforcamento.

biforcazióne, sf. 1 Il biforcare. 2 Il punto in cui una strada o altro si biforca. ~ bivio. 
  sf. fork.

biforcùto, agg. Diviso in due. ~ bifido.

bifórme, agg. Che ha due forme.

bifrónte, agg. Che ha due facce. ~ subdolo. <> leale.

big, sm. invar. Personaggio importante, autorevole. ~ vip. 
  sm. big name.

big bang Teoria cosmologica secondo la quale una grande esplosione verificatasi quindici miliardi di anni fa avrebbe dato origine all'universo. La radiazione cosmica di fondo a 3 °K scoperta da Wilson e Penzias nel 1965 sarebbe una conferma sperimentale di questa teoria. 
Tale esplosione si sarebbe verificata da un punto dell'universo in cui tutta la materia e la radiazione avevano densità infinita; una continua espansione ci avrebbe portato allo stato attuale. 
Dopo aver condotto molte indagini di natura stroboscopica della luce proveniente dalle galassie, si è potuto affermare che le righe di emissione degli atomi della materia galattica sono spostate verso frequenze molto basse, rispetto a quelle individuate nei laboratori terrestri; partendo dal fatto che la materia è uguale in tutto l'universo, questo cambiamento di frequenza sarebbe imputabile all'effetto Doppler causato dal moto di allontanamento delle galassie rispetto alla Terra. Tutte le galassie si allontanano le une dalle altre con una velocità proporzionale alla distanza; in base a ciò, le galassie più lontane avrebbero una velocità maggiore. Studiando questo rapporto tra velocità e distanza è possibile stabilire l'età dell'universo. Ancora oggi tale teoria viene accettata come l'unica in grado di descrivere la formazione dell'universo; malgrado ciò, però, non si è ancora riusciti a stabilire se l'espansione dell'universo avrà una fine oppure no, ossia se sia possibile un ritorno a uno stadio di contrazione prima e poi di espansione con un altro big bang.

Big Ben Nome della campana del palazzo di Westminster, a Londra. Del peso di 13 t, venne fusa nel 1856.

Big Blue Letteralmente significa grande blu. Nel gergo informatico è l'appellativo che viene utilizzato per designare l'IBM.

Big Horn Mountains Catena montuosa delle Montagne Rocciose, negli USA.

Big Sur Romanzo di J. Kerouac (1962).

bìga, sf. Nell'antichità classica, cocchio a due ruote scoperto.

bigàllo (Compagnia del) Confraternita nata a Firenze del XIII sec. con scopi caritatevoli.

bigamìa, sf. La condizione di chi ha due mogli o due mariti contemporaneamente. 
  deriv. da bigamo.

bìgamo, agg. e sm. Che, chi ha due mogli, entrambe vive, nello stesso tempo. 
  agg. bigamous. sm. bigamist. 
  lat. tardo bigamus, comp. da bi-+ deriv. dal greco gàmos nozze.

Bigarèllo Comune in provincia di Mantova (1.712 ab., CAP 46030, TEL. 0376).

bigattièra, sf. Edificio o locale adibito alla coltivazione dei bachi da seta. ~ bacheria.

bigattière, sm. Addetto all'allevamento dei bachi da seta.

bigàtto, sm. Baco da seta, verme.

bigèllo, sm. 1 Stoffa di lana grossa di colore grigio. 2 Tipo di acconciatura che andava di moda alla fine del 1400.

bigeminàto, agg. Di foglie aventi un picciolo comune che si divide in due piccioli secondari ognuno dei quali con un paio di foglioline.

bigeminìsmo, sm. Irregolarità del ritmo cardiaco causata da un'extrasistole.

bigèmino, agg. 1 Di parto in cui nascono due bambini. 2 Relativo al polso in cui ogni pulsazione è seguita da un'extrasistole.

bighellonàre, v. intr. Perdere il tempo senza concludere nulla; andare in giro senza scopo, oziando. ~ vagabondare. 
  v. intr. to loaf about.

bighellóne, sm. Chi bighellona. ~ scansafatiche.

bìghero, sm. Trina cucita agli orli delle vesti femminili.

bìgia, sf. Nome comune di Uccelli Passeriformi di piccole dimensioni del genere Sylvia, famiglia dei Silvidi. Le bigie sono molto comuni in Italia.

bigiàre, v. tr. Marinare la scuola. ~ saltare. <> presenziare.

bigiarèlla, sf. Nome comune della Sylvia carruca, un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Silvidi dal piumaggio grigio, macchiato di nero e rosso sul petto.

bigìno, sm. 1 Libretto con la traduzione letterale degli autori greci e latini. 2 Per estensione, libretto che riassume i concetti essenziali di un argomento o di una materia.

bìgio, agg. 1 Che ha un colore grigio spento. ~ fumoso, grigiastro. 2 Indeciso.

bigiotterìa, sf. Insieme di collane, orecchini e simili realizzati con materiali non preziosi. 
  sf. 1 (ornamenti) costume jewellery. 2 (negozio) jeweller's. 
  franc. bijouterie, deriv da bijou gioiello.

bigiù, sm. invar. 1 Monile. ~ gioiello. 2 Cosa piccola e graziosa.

bìglia => "bilia"

Bìglia o Bìllia, Andrèa (Milano 1395?-Siena 1435) Frate agostiniano e storico italiano. Tra le opere, la Mediolanensium rerum historia ab anno 1402 ad annum 1435.

bigliardière => "biliardiere"

bigliàrdo => "biliardo"

bigliettàio, sm. Chi vende biglietti su tram, treni e simili o in locali pubblici. 
  sm. ticket seller.

biglietterìa, sf. Luogo dove si vendono i biglietti. 
  sf. 1 (teatro, cinema) box office. 2 (stazione) booking office.

bigliétto, sm. 1 Cartoncino per brevi comunicazioni. biglietto di auguri. 2 Foglietto che consente di usufruire di un servizio. biglietto ferroviario. 3 Pezzo di carta contenente alcune informazioni. ~ messaggio. biglietto da visita. 
  sm. 1 (cartoncino) card. 2 (ferroviario, per spettacoli ecc.) ticket. 3 (da visita) visiting card. 
  franc. billet, deriv. dal lat. bulla bolla.

bignàmi, sm. Manualetto riassuntivo di materie scolastiche.

bignè, sm. 1 Specie di pasta dolce, cotta in forno e farcita di crema, zabaione e similari. 2 Panino a forma di grossa rosetta. 
  sm. cream puff.

bignònia, sf. Genere di piante tropicali arbustacee e lianose appartenenti alla famiglia delle Bignoniacee, coltivate a scopo ornamentale per i fiori campanulati.

Bignoniàcee Famiglia di piante tropicali arboree, arbustacee, rampicanti o lianose dell'ordine delle Tubiflore, aventi foglie composte o semplici.

bigodìno, sm. Piccolo cilindro su cui si avvolgono le ciocche di capelli per metterli in piega. ~ diavoletto. 
  sm. roller, curler.

bìgoli, sm. pl. Spaghetti di pasta scura fatti in casa.

bigóncia, agg. 1 Recipiente di legno, a doghe, senza coperchio, più largo nella bocca che nel fondo, senza manici, usato nella vendemmia. 2 Pulpito, cattedra da cui si parlava nelle accademie e nelle università.

bigóncio, sm. 1 Bigoncia più bassa, larga, con due manici forati nei quali s'infila una pertica per trasportarla. ~ secchia, mastello, tinozza. 2 All'ingresso dei teatri e dei cinema cassetta in cui l'addetto introduce il tagliando del biglietto presentato dallo spettatore.

Bigongiàri, Pièro (Novacchio, Pisa 1914-Firenze 1997) Critico letterario. Tra le opere Il senso della lirica italiana (1952) e Dal barocco all'informale (1981).

bigòtta, sf. Attrezzo di legno duro che i marinai utilizzano per tesare le cime.

bigotterìa, sf. Bigottismo; azione del bigotto.

bigottìsmo, sm. Atteggiamento da bigotto.

bigòtto, sm. Persona che bada solo alle pratiche esterne della religione. ~ bacchettone. 
  sm. church fiend.

bigùtta, sf. 1 Marmitta di terraglia utilizzata per la cottura della minestra. 2 Minestra cotta con la bigutta, per gente povera.

Bihar Città (151.000 ab.) dell'India, nello stato omonimo. 
Bihar 
Stato (86.338.000) dell'India, capitale Patna.

bihari, sm. invar. Lingua indoaria parlata in India, nel Bihar, da circa trentasei milioni di persone.

Bihzad Behzad Kemal ad-Din (1450-ca. 1536) Pittore e miniatore persiano. Tra le opere Miniature del Bustan di Sadi (Il Cairo, Biblioteca Nazionale) e Miniature di un Nizami (Londra, British Museum).

biidràto, agg. e sm. 1 Di composto cristallino che contiene due molecole di acqua di cristallizzazione. 2 Di composto la cui molecola contiene due ossidrili.

Bijapur Città (147.000 ab.) dell'India, nello stato di Karnataka.

Bijins, Anna (1493-1575) Poetessa. Nota per alcune composizioni poetiche (Refreinen, ritornelli) nelle quali attacca Martin Lutero e i suoi seguaci. Gli sono attribuiti anche una raccolta di versi di argomento amoroso (Nuovi ritornelli). Un'attribuzione discussa riguarda il dramma Mariken van Nieumeghen (1519).

Bijnor Città (57.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Uttar Pradesh.

bijou, sm. invar. 1 Pietra preziosa. ~ gioiello. 2 Persona o cosa elegante e raffinata.

Bijsk Città (234.600 ab.) della Russia, nel territorio dell'Altaj.

Bikaner Città (415.300 ab.) dell'India, nello stato del Rajasthan.

Bikila, Abebe (Mout 1932-Addis Abeba 1973) Atleta etiope. Vinse la gara della maratona alle Olimpiadi di Roma del 1960 e in quelle di Tokio del 1964.

bikini, sm. invar. Costume da bagno in due pezzi succinti. Lanciato in epoca moderna dagli stilisti francesi J. Heim e L. Réard, compare già nei mosaici (IV sec) di Piazza Armerina in Sicilia.

Bikini Atollo dell'oceano Pacifico, nelle isole Marshall.

Biko, Stephen (Sudafrica 1946-1977) Attivista politico sudafricano. Tra i principali oppositori dell'apartheid. Primo presidente eletto nel 1968 a capo del movimento studentesco del Sudafrica, per la sua attività nel 1972 venne espulso dalla facoltà di medicina all'università del Natal. Fu tra i promotori della nasciata del movimento nero BCM (Black Consciousness Movement) al quale il governo sudafricano oppose una violenta repressione. Arrestato più volte, morì a seguito delle percosse subite dalla polizia.

bilabiàle, agg. Detto di suono articolato per mezzo delle due labbra.

bilabiàto, agg. Di corolla o calice i cui elementi sono saldati alla base, ma si dividono all'apice in due formazioni distinte.

bilàma, agg. e sm. invar. agg. Relativo a un tipo di rasoio con due lame. 
sm. Specie di coltello con due lame.

bilancèlla, sf. Piccola barca da pesca.

Bilància Settima costellazione dello zodiaco, si trova nell'emisfero celeste australe; il Sole entra nel suo segno dal 23 settembre al 22 ottobre, mentre è nella sua costellazione dall'1 al 22 novembre.

bilància, sf. (pl.-ce) 1 Strumento per misurare il peso di un corpo. ~ stadera. 2 Registrazione delle importazioni e delle esportazioni (bilancia commerciale). 
  sf. 1 pl. scales. 2 (commerciale) balance. 
  lat. tardo bilanx,-ancis. 
In fisica è lo strumento usato per effettuare il confronto tra due pesi (forze peso) o tra una forza peso e un'altra forza. Nel suo schema più semplice e tradizionale la bilancia è costituita da una leva con due bracci uguali (giogo) che, nel suo punto mediano (fulcro), poggia sullo spigolo di un prisma triangolare di acciaio o di materiale duro (coltello); alle estremità dei bracci sono sistemati due piatti uguali destinati a contenere le masse da misurare; un indice unito al giogo, oscillando su una scala graduata, visualizza il peso. Nella bilancia elettronica, che rientra nelle bilance automatiche, il peso è indicato da un display digitale. Altri semplici tipi di bilancia sono la stadera e la bascula; un tipo di bilancia di precisione è la bilancia analitica. Le bilance di torsione sono formate da una piccola barra appesa per il baricentro a un filo il cui angolo di torsione è determinato dalla coppia di forze torcente in atto. Queste bilance sono molto sensibili e possono misurare anche forze esigue, come quelle presenti tra due cariche elettriche (bilancia di Coulomb) e quelle suscitate dall'attrazione gravitazionale (bilancia di Eotvos). Le bilance automatiche e semiautomatiche sono provviste di un quadrante graduato sul quale l'indice, muovendosi, mostra immediatamente il peso. Per la comparazione tra forze peso e altre forze si usano le bilance a molla (dinamometro), dove la forza di riferimento è elastica, le bilance idrauliche e quelle pneumatiche; in quest'ultimo tipo il peso viene convertito in una pressione misurata da un manometro. La bilancia idrostatica serve per calcolare la massa volumetrica misurando la spinta di un corpo immerso in un liquido (principio di Archimede), il tipo più comune è quello di Mohr-Westphal.

bilanciàre, v. v. tr. 1 Mettere, tenere in equilibrio. <> sbilanciare. bilanciare il carico della nave. 2 Pareggiare. <> differenziare. bilanciare il dare con l'avere. 3 Pesare, valutare in modo minuzioso. bilanciare i pro e i contro
v. intr. Essere esatto, corrispondere. 
v. rifl. Tenersi in equilibrio. ~ equilibrarsi. 
  v. tr. 1 to balance. 2 (pesare) to weigh. 
  deriv. da bilancia.

bilancière, sm. 1 Organo meccanico costituito da un braccio oscillante, e animato da moto alternativo. 2 In alcune imbarcazioni, elemento che bilancia i movimenti di rollio. 3 Lunga pertica per trasportare pesi, usata appoggiandola alle spalle; lunga e sottile asta degli equilibristi; nel sollevamento pesi, asta di acciaio su cui si assicurano dischi di vario peso. 4 Pressa utilizzata per coniare le monete. 
  deriv. da bilancia.

bilancìno, sm. 1 Parte del calesse cui si attaccano le tirelle del cavallo. 2 Cavallo da tiro aggiunto di rinforzo a fianco di quello che è tra le stanghe. 3 Impugnatura a forma di croce cui sono collegati i fili che muovono le marionette.

bilàncio, sm. 1 Prospetto contabile di un ente redatto al termine di un periodo amministrativo, generalmente l'anno, con lo scopo di evidenziare la consistenza patrimoniale dell'ente stesso confrontando le attività e le passività. ~ rendiconto. 2 Valutazione degli aspetti di una situazione. ~ esame. 
  sm. 1 balance. 2 (preventivo) budget. 3 (consuntivo) balance, balance sheet. 
Vi sono vari tipi e varie forme di bilancio. Il bilancio dello stato è lo strumento contabile che registra le entrate e le spese dello stato concernenti un dato anno finanziario a livello preventivo (bilancio propriamente detto) e a livello consuntivo (rendiconto generale): il bilancio preventivo indica le entrate e le uscite previste all'inizio dell'anno finanziario; il bilancio consuntivo contiene il rendiconto dell'andamento economico durante l'anno considerato. Il bilancio di cassa contiene entrate e uscite reali dell'ente pubblico o dello stato; il bilancio di competenza include anche i debiti e i crediti. 
Bilancio di società 
Documento elaborato periodicamente dagli addetti amministrativi della società; è suddiviso in profitti e perdite e stato patrimoniale. Il codice civile indica i contenuti essenziali da inserire affidando alla facoltà degli amministratori di inserire tutto ciò che ritengano opportuno per rendere il più intelligibile possibile il documento.

Bilaspur Città (187.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh. Capoluogo del distretto omonimo.

bilateràle, agg. Che riguarda due lati o due parti. ~ bifronte. <> unilaterale. 
  agg. bilateral.

bilateralità, sf. L'essere bilaterale.

bilàtero, agg. 1 Di ente che è invariante sia a sinistra sia a destra rispetto a una determinata operazione. 2 Di superficie orientabile.

Bilbao Città della Spagna (382.000 ab.) situata nelle Province Basche, capoluogo della provincia di Biscaglia (Vizcaya). Ha un grande porto commerciale (si esportano lana e ferro) a pochi chilometri dall'oceano Atlantico (golfo di Biscaglia), sulle rive del fiume Nervión. È anche importante centro industriale, con industrie meccaniche, siderurgiche, metallurgiche, chimiche, della ceramica, del vetro, del cemento, alimentari, tessili e cantieri navali.

bìle, sf. 1 Liquido giallo verdastro secreto dal fegato. ~ fiele. 2 Rabbia. ~ collera. 
  sf. 1 anger. 2 (fig.) rage. 
Liquido di colore giallo verde e di sapore molto amaro che, continuamente prodotto dalle cellule del fegato, si immagazzina nella cistifellea e, dopo i pasti, defluisce attraverso i dotti biliari (epatico, cistico, coledoco, sfintere di Oddi) verso il duodeno; è costituito principalmente da bilirubina e acido glicocolico). Normalmente il fegato di una persona adulta ne secerne, nelle ventiquattro ore, una media di 700-1.200 cm3. Nella bile sono contenuti pigmenti (bilirubina, di color rosso aranciato, biliverdina, di color verdastro) che concorrono alla digestione, oltre a sali biliari, colesterina, acqua. Svolge un'importante e specifica funzione digestiva (emulsionamento delle sostanze grasse del cibo, solubilizzazione degli acidi grassi con conseguente loro facile assorbimento) e stimola la peristalsi. La condizione morbosa conseguente ad alterazioni secretive e meccaniche del flusso della bile può manifestarsi con dispepsia, ittero o colecistiti.

Bilènchi, Romàno (Colle di Val d'Elsa, Siena 1909-Firenze 1989) Romanziere. Tra le opere Conservatorio di Santa Teresa (1940) e Il gelo (1982).

bilhàrzia, sf. Genere di vermi Pletelminti trematodi di piccole dimensioni. Le bilharzie sono parassiti del sangue dell'uomo e degli animali domestici e provocano delle malattie denominate bilharziosi.

bilharziòsi, sf. Malattia causata all'organismo umano da vermi dell'ordine dei Trematodi che possono danneggiare seriamente il fegato.

bìlia, sf. 1 Palla d'avorio impiegata per il gioco del biliardo. 2 Pallina di vetro per giochi infantili. 
  sf. marble.

biliardière, sm. Gestore o custode di una sala da biliardo.

biliardìno, o bigliardìno, sm. 1 Biliardo di dimensioni ridotte in cui si gioca con stecche più corte, con nove palle e seguendo regole simili a quelle del biliardo. 2 Piccolo biliardo con palle guidate elettronicamente. ~ flipper. 3 Giocattolo simile al biliardo.

biliàrdo, sm. 1 Gioco che consiste nel colpire una palla d'avorio con le mani o con la punta di un bastone (stecca) in modo che essa colpisca un'altra palla con conseguenze previste da regole di gioco. 2 Speciale tavolo per il gioco omonimo. 
  sm. billiards. 
  franc. billard. 
Le partite si svolgono su di un apposito tavolo di forma rettangolare, coperto di panno verde, ai cui lati sono disposte le sei buche in cui le palle possono cadere.

biliàre, agg. Che concerne la bile. 
Calcolo biliare 
Ammasso solido, conseguenza della precipitazione delle sostanze disciolte nella bile. Ha sede nella colecisti o nelle vie biliari. 
Vie biliari 
Insieme dei condotti deputati al convogliamento della bile; si originano tra le cellule epatiche e confluiscono nel coledoco e da qui al duodeno.

bìlico, sm. 1 Posizione di un corpo in equilibrio instabile. 2 Incertezza, dubbio. ~ precarietà. rimanere in bilico fra due opposte coalizioni
  sm. 1 to be balanced. 2 (incertezza) to be undecided. 
  deriv. da bilicare.

bilicoltùra, sf. Metodo di indagine batteriologica basato sulla coltura della bile su terreni adatti in modo da potere evidenziare eventuali microrganismi patogeni.

bilìfero, agg. Di canale intraepatico, che porta la bile.

biliflavìna, sf. Pigmento biliare di colore giallo derivato dalla biliverdina.

bilifucsìna, sf. Pigmento biliare, presente nella bile e nei calcoli biliari, derivato dalla biliverdina.

biligènesi, sf. invar. Il complesso dei processi istofisiologici che portano alla formazione della bile da parte del fegato.

bilineurìna, sf. => "colina"

bilìngue, agg., sm. e sf. agg. 1 Scritto in due lingue. 2 Che usa o parla correntemente due lingue. 
sm. Persona bilingue. <> monolingue. 
  agg. bilingual. 
  lat. bilinguis, comp. da bi-due + deriv. da lingua.

bilinguìsmo, sm. 1 Qualità di chi è bilingue. 2 Divisione di una regione o di uno Stato in due diversi gruppi linguistici; situazione linguistica in cui si usano due diverse lingue.

bilióne, sm. 1 Miliardo, secondo l'uso contemporaneo italiano, francese e statunitense. 2 Milione di milioni, mille miliardi, secondo l'uso italiano antico e quello contemporaneo inglese e tedesco. 
  sm. 1 billion. 2 (milione di milioni) trillion.

biliosèttico, agg. Innalzamento della temperatura corporea provocato da un'infezione delle vie biliari.

bilióso, agg. 1 Pieno di bile. 2 Collerico. ~ iracondo, irascibile, stizzoso, iroso. <> pacifico.

bilirubìna, sf. Pigmento di colore rossastro secreto dal fegato e componente della bile (pigmento biliare insieme alla biliverdina). Presente nella cistifellea dove la bile si raccoglie giornalmente prima di essere travasata nel duodeno dopo il pasto.

bilirubinemìa, sf. Presenza di bilirubina nel sangue.

bilirubinùria, sf. Presenza di bilirubina nelle urine.

biliverdìna, sf. Pigmento biliare che deriva dall'ossidazione della bilirubina.

bill, sm. invar. Progetto di legge che, nell'ordinamento anglosassone, viene sottoposto all'approvazione delle due camere del parlamento. Una volta accettato, un bill diventa un act. 
  termine inglese che deriva dal lat. bulla documento sigillato.

Bill of Rights La dichiarazione dei diritti del 1689.

Bill, Max (Winterthur 1908-Berlino 1994) Architetto svizzero. Tra le opere gli edifici della Hochschule a Ulm(1953-1954).

Billanovich, Giusèppe (Cittadella, Padova 1913-) Filologo italiano, professore di filologia medievale e umanistica all'Università cattolica di Milano. Fondatore della rivista Italia medievale e umanistica (1958), ha anche curato l'edizione critica del Rerum memorandum libri del Petrarca.

billbergìa, sf. Genere di piante erbacee sempreverdi, della famiglia delle Bromeliacee, originarie dell'America del sud e caratterizzate da lunghe foglie lineari ensiformi.

Billroth, operazióni di Gli interventi chirurgici di resezione per il trattamento delle affezioni gastroduodenali e dell'ulcera peptica.

Billy Budd Romanzo di H. Melville (postumo 1924). 
Billy Budd 
Opera in due atti di B. Britten, libretto di E. M. Foster ed E. Crozier (Londra, 1951).

Billy il bugiardo Film commedia, britannico (1963). Regia di John Schlesinger. Interpreti: Tom Courtenay, Julie Christie, Finlay Currie. Titolo originale: Billy Liar

Billy, André (Saint-Quentin 1882-Fontainebleau 1971) Romanziere e critico letterario francese. Collaboratore del Mercure de France e di Le Figaro, pubblicò numerosi saggi letterari, come Histoire de la littérature française contemporaine (1927), Vie de Balzac (1944), Un singulier bénédictin, l'abbé Prévost, auteur de Manon Lescaut (1969) e Stanislas de Guaite (1971). Fu anche autore di romanzi, tra i quali Introïbo (1939), Le narthex (1950) e Sur les bords de la Veule (1965).

bilobàto, agg. Diviso in due lobi. ~ bilobo.

bilobìte, sf. Fossile molto diffuso nelle arenarie del siluriano, ma di classificazione incerta, costituito dalle piste di spostamento di Crostacei o Anellidi. Ha la forma di un nastro con delle pieghe longitudinali.

bìlobo, agg. Diviso in due lobi. ~ bilobato.

bilocàle, sm. Unità immobiliare costituita da due locali. 
  sm. two-roomed flat.

bilocazióne, sf. In occultismo, presenza contemporanea della stessa persona fisica in due posti diversi.

biloculàre, agg. Relativo a ovario o ad antera che presenta una cavità interna suddivisa in due logge.

Biltine Città (167.000 ab.) del Ciad, capoluogo della prefettura omonima.

bìmano, agg. Provvisto di due mani, detto specialmente dell'uomo in contrapposizione ai quadrumani.

bìmare, agg. Che si affaccia su due mari; bagnato da due mari.

bìmbo, sm. Bambino. ~ marmocchio. 
  sm. little boy.

bimèmbre, agg. Che ha membra di due nature diverse.

bimensìle, agg. Che avviene, esce, ricorre due volte al mese. 
  agg. fortnightly.

bimestràle, agg. 1 Che dura un bimestre. 2 Che scade ogni bimestre. 
  agg. 1 (durata) two-month. 2 (ogni bimestre) bimonthly.

bimèstre, sm. Periodo di due mesi. 
  sm. two-month period.

bimetàllico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al bimetallismo. 2 Che è costituito da due metalli diversi.

bimetallìsmo, sm. Sistema monetario fondato sull'uso di due metalli base, solitamente oro e argento.

bimillenàrio, agg. e sm. agg. Che ha duemila anni. 
sm. Ricorrenza relativa a un fatto che si è verificato duemila anni prima.

bimolecolàre, agg. Di relazione chimica che per effettuarsi necessita della collisione di due molecole.

bimotóre, agg. e sm. agg. Fornito di due motori. 
sm. Apparecchio aereo che è munito di due motori.

Binàghi, Lorènzo (Milano 1554-1629) Architetto. Esponente del tardomanierismo. La sua opera più significativa fu la chiesa di Sant'Alessandroa Milano (dal 1602), in cui riprese lo schema adottato per la realizzazione della basilica di San Pietro: a croce greca, con la cupola centrale cinta da quattro cupole di dimensioni minori. Lavorò anche alla facciata di San Vincenzo a Cremona (1588) e a progetti per l'Escorial (1604).

Binàgo Comune in provincia di Como (3.814 ab., CAP 22070, TEL. 031).

binàre, v. tr. 1 Fare due volte la stessa cosa. 2 Mettere insieme le cose a due a due. ~ accoppiare. 3 Raddoppiare. ~ duplicare. 
  dal latini bini due alla volta.

binàrio, agg. e sm. agg. Costituito di due parti. ~ duplice. <> singolo. 
sm. Coppia di rotaie o guide parallele che, insieme ai relativi dispositivi necessari a mantenerle correttamente distanziate, consentono la circolazione di treni, tram, funicolari ecc. 
  agg. binary. sm. 1 track, line. 2 (partenza e arrivo) platform. 
  lat. tardo binarius. 
Le rotaie di un binario possono essere, in base alla loro forma, a fungo oppure a gola. Il sistema più utilizzato per il distanziamento delle rotaie è quello a traversine (in legno o in cemento) collegate alle rotaie con elementi rigidi o elastici. La distanza normale che intercorre tra le facce interne delle due rotaie, detta scartamento, è stata fissata in Europa (e adottata in quasi tutto il mondo) in 1.435 mm. Esistono tuttavia alcuni paesi (come Spagna, Portogallo, Irlanda, Finlandia e Russia) che, per ragioni diverse, impiegano binari con uno scartamento più largo. Altre linee ferroviarie, soprattutto nelle regioni montuose, utilizzano invece binari a scartamento ridotto (i più comuni misurano 1.067, 1.000, 950 o 914 mm) che, pur limitando portata e velocità, consentono la realizzazione di curve più strette. 
In matematica, si dice binario il sistema di rappresentazione dei numeri in base 2, in cui sono previste solo due cifre (generalmente 0 e 1). Le singole cifre di un numero binario rappresentano, procedendo da destra verso sinistra, i coefficienti delle potenze successive della base. In pratica, considerando il numero binario 10011101, è possibile conoscerne il corrispondente decimale eseguendo i calcoli dell'espressione: 
(1·20) + (0·21) + (1·22) + (1·23) + (1·24) + (0·25) + (0·26) + (1·27) = 1 + 0 + 4 + 8 + 16 + 0 + 128 = 157. 
I numeri binari possono essere sommati, sottratti o moltiplicati con metodi simili a quelli del sistema decimale. Il sistema binario è stato adottato prima in elettronica e in informatica per la relativa facilità di rappresentare i suoi due stati (1 e 0) per mezzo di interruttori (chiuso o aperto) o di segnali registrati su nastro o disco magnetico. 

 

Binàsco Comune in provincia di Milano (6.437 ab., CAP 20082, TEL. 02).

binàto, agg. Accoppiato, duplicato. <> unico.

binauràle, agg. Relativo ai due orecchi. ~ biauricolare.

binazióne, sf. Celebrazione di due messe nello stesso giorno da parte dello stesso sacerdote. La binazione è consentita solo in casi eccezionali.

Binàzzi, Màssimo (Assisi 1922-Perugia 1983) Autore e regista. Attento alla realtà contemporanea e alle sue aberrazioni, ha realizzato lavori drammatici, tra i quali si citano Gli estranei (1956), Le furie (1963) e Il gioco del sangue (1973).

Binboga Gruppo montuoso della Turchia, nel sistema del Tauro Orientale. Vetta più elevata (2.830 m) il monte omonimo.

Binchois, Gilles (Mons ca. 1400-1460) Compositore fiammingo. Autore di chansonspolifoniche e di composizioni sacre.

bìnda, sf. Macchina, azionata a manovella, per il sollevamento di carichi a piccola altezza. ~ cricco.

Bìnda, Alfrédo (Cittiglio 1902-1986) Corridore ciclista. Fu campione mondiale su strada (1927, 1930 e 1932) e vinse cinque volte il giro d'Italia (1925, 1927, 1928, 1929 e 1933).

bindèlla, sf. 1 Fettuccia, nastro. 2 Striscia di acciaio che unisce le canne di una doppietta.

bindellìna, sf. Passamaneria, usata nei paramenti ecclesiastici, formata da una piccola lamina di metallo ricoperta di seta.

bindèllo, sm. 1 Striscia di latta sottile che serve a fissare il coperchio al corpo di una scatola di lamiera per prodotti alimentari. 2 Fettuccia. ~ nastro.

binder, sm. invar. Strato di pavimentazione stradale situato sotto lo strato di usura.

Bìndi, Ròsy (Sinalunga, Siena 1951-) Politica italiana. Laureata in scienze politiche, è stata eletta deputata nel 1996. Ministro della sanità, ha dovuto occuparsi della sperimentazione della cura anticancro denominata "metodo Di Bella".

bìndolo, sm. 1 Macchina idrovora per prosciugare, irrigare. 2 Arcolaio, aspo. 3 Inganno. ~ raggiro.

Binet, Alfred (Nizza 1857-Parigi 1911) Psicologo francese. Creò in collaborazione con J. Simon una scala di misurazione dell'intelligenza che, sebbene con la revisione Stanford, è tuttora utilizzata. Scrisse Introduzione alla psicologia sperimentale (1894).

Binétto Comune in provincia di Bari (1.629 ab., CAP 70020, TEL. 080).

bineutróne, sm. Corpuscolo subatomico, formato da due neutroni, che può essere impiegato per il bombardamento atomico. È stato isolato nel 1948.

Bingham, George Caleb (Augusta County 1811-Kansas City 1879) Pittore statunitense. Tra le opere Mercanti di pellicce che discendono il corso del fiume Missouri (ca. 1845, New York, Metropolitan Museum of Art) e Barcaioli che giocano a carte (1847, St Louis, City Art Museum).

bìngo, sm. invar. Gioco a premi simile alla tombola.

biniou, sm. invar. Strumento simile alla cornamusa che veniva utilizzato per accompagnare le danze bretoni.

binit, sm. invar. Unità di misura dell'informazione. ~ bit.

Bìnni, Wàlter (Perugia 1913-Roma 1997) Critico letterario. Tra le opere La poetica del decadentismo (1936) e La nuova poetica leopardiana (1947).

Binnig, Gerd (Francoforte 1947-) Fisico svizzero. In collaborazione con H. Rohrer realizzò un microscopio elettronico a effetto tunnel; per questa invenzione furono insigniti del premio Nobel nel 1986.

binnìte, sf. Varietà di tennantite costituita da un solfosale di piombo, rame, zinco, argento.

bìno, agg. 1 Gemello, accoppiato. ~ appaiato. 2 Doppio. ~ duplice. 
  dal lat. bini a due a due.

binòcolo, sm. Strumento ottico formato da due cannocchiali terrestri uguali, affiancati ad assi ottici fra loro paralleli. Il modello più antico e semplice è quello galileiano, mentre quelli più sofisticati sono quelli a prisma, che vengono utilizzati perchè consentono di aumentare la distanza tra gli assi degli obiettivi, fungendo così da stereoscopi. 
  sm. pl. binoculars. 
  lat. binoculus, comp. da bini a due a due + oculus occhio.

binoculàre, agg. Detto di una visione di un oggetto fatta con i due occhi contemporaneamente.

binomiàle, agg. Relativo al binomio. 
Coefficienti binomiali 
I coefficienti dello sviluppo della potenza del binomio di Newton. 
Distribuzione binomiale 
Distribuzione statistica secondo la quale le frequenze di avvenimento di un evento sono proporzionali ai coefficienti del binomio di Newton. 
Formula binomiale 
La formula, detta anche formula di Newton, relativa allo sviluppo della potenza n-esima del binomio, con n positivo.

binòmio, agg. e sm. agg. Che si compone di due nomi o termini. 
sm. 1 Polinomio costituito da due termini. 2 Accostamento di due concetti o due persone. ~ combinazione. 
Termine della forma t1 + t2. La cosiddetta formula del binomio fornisce lo svolgimento della potenza n-esima del binomio a + b. Tale formula, già enunciata nel medioevo, fu poi perfezionata nel 1676 da Isaac Newton, che ne estese l'applicazione anche agli esponenti frazionari e la utilizzò per sviluppare nuovi metodi di calcolo infinitesimale.

binormàle, agg. Relativo a ogni retta passante per un punto di una curva, perpendicolare al piano osculatore alla curva in quel punto.

Binswanger, Ludwig (Kreuzlingen 1881-1966) Psichiatra svizzero. Scrisse Melanconia e mania (1957) e ideò l'analisi esistenziale, indirizzo psicopatologico basato sulle tesi filosofiche di Husserl e Heidegger.

binturong, sm. invar. Genere di Mammiferi onnivori ad abitudini notturne appartenenti alla famiglia dei Viverridi che vivono nelle isole della Sonda e nelle foreste dell'India.

bìnubo, sm. Che si è sposato due volte. 
  dal lat. bis due volte e nubere sposare.

binucleàto, agg. Contenente due nuclei.

Binyon, Laurence (Lancaster 1869-Reading 1943) Poeta e drammaturgo inglese. Tra le opere, il Catalogue of English Drawings in the British Museum (1898 e seguenti, Catalogo dei disegni di autori inglesi del British Museum), le raccolte di poesia Lyric Poems (1894), Poems (1895), London Visions (1895-1898) in due volumi, The Sirens, an Ode (1924), la tragedia Paris and Oenone (1906) e il poema drammatico Attila (1907).

bio- Primo elemento di parole composte. 
  dal greco bíos vita.

bioastronomìa, sf. Settore dell'esobiologia che ricerca le forme di vita extraterrestri.

Bíobío Fiume (380 km) del Cile. Nasce dalle Ande centrali e sfocia nell'oceano Pacifico. 
Biobio 
Regione VIII (1.675.000 ab.) del Cile, capoluogo Concepción.

biocalorimetrìa, sf. Settore della biologia che studia i fenomeni calorifici dell'attività organica.

biocatalizzatóre, sm. Sostanza, presente in piccole quantità nei tessuti viventi, avente la funzione di favorire o provocare una o più delle reazioni chimiche necessarie alla vita.

biòccolo, sm. Ciuffo di cotone o di lana non ancora filati; batuffolo di materiale soffice. ~ ciocca, fiocco.

biocenologìa, sf. Scienza che si occupa delle associazioni biologiche tra le specie animali o tra quelle vegetali.

biocenòsi, sf. Il complesso di flora e fauna che convivono in equilibrio tra di loro in una data regione o in determinato ambiente.

biochìmica, sf. Branca della biologia che studia la composizione chimica degli organismi viventi e i processi chimico fisici che si verificano nei processi e cicli vitali. Questa scienza nacque con Lavoisier, il quale dimostrò che la respirazione è un meccanismo di combustione; un altro importante passo nell'evoluzione di questa disciplina è costituito dalla sintesi dell'urea (Wöhler). La biochimica è progredita nello studio e nelle scoperte delle reazioni a catena, degli effetti degli enzimi, dei processi di ossidoriduzione (ATP, ADP) e di sintesi e le rilevanti funzioni degli acidi nucleici DNA e RNA. 
  sf. biochemistry.

biochìmico, agg. e sm. agg. Della biochimica. 
sm. Studioso di biochimica.

bioclimatologìa, sf. Scienza che studia le relazioni tra organismi viventi e clima.

biocompatìbile, agg. Che non ha effetti dannosi sulle funzioni biologiche.

bioconversióne, sf. Biotrasformazione.

biodegradàbile, agg. Che va soggetto a biodegradazione. 
  agg. biodegradable.

biodegradabilità, sf. Caratteristica che può avere di una sostanza consistente nel poter essere demolita in altri composti più semplici per opera dei batteri.

biodegradazióne, sf. Degradazione di una sostanza per via microbica.

biodinàmica, sf. (pl.-che) Branca della psicofisiologia moderna che tratta le attività degli organismi viventi da un punto di vista esclusivamente energetico.

biodinàmico, agg. Che segue i principi e le tecniche dell'agricoltura biologica.

biòdo, sm. Nome comune di alcune piante erbacee palustri, come lo Scipus lacustris.

bioelettricità, sf. L'insieme dei fenomeni elettrici che si riscontrano nei tessuti viventi.

bioelèttrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al carico di elettricità che attraversa il corpo umano in un determinato intervallo di tempo.

bioenergètica, o bioenergia, sf. (pl.-che) Settore della fisiologia che si occupa delle trasformazioni dell'energia negli esseri viventi. ~ bioenergia.

bioètica, sf. Disciplina che studia i problemi etici o sociali connessi alla ricerca scientifica in campo biologico e medico. I suoi temi principali sono le conseguenze e la leicità delle manipolazioni genetiche, dei trapianti d'organo e dell'eutanasia.

biofilàssi, sf. Reazione dell'organismo nei confronti di patologie.

biofìsica, sf. Settore scientifico della biologia che studia i fenomeni legati agli organismi viventi con le tecniche e le conoscenze della fisica. Discipline specialistiche della biofisica sono la biofisica molecolare, la biofisica matematica e teorica, la radiobiologia o biofisica delle radiazioni e la biofisica fisiologica. Iniziatore di questa scienza fu Galvani; è solo però nel nostro secolo che sono stati conseguiti i maggiori successi, grazie all'invenzione e all'uso del microscopio elettronico, dei raggi X e di altre scoperte tecnologiche.

biofìsico, agg. e sm. agg. Della biofisica. 
sm. Studioso di biofisica.

biogàs, sm. invar. Gas prodotto dalla fermentazione anaerobica di sostanze organiche (per es. i rifiuti).

biogènesi, sf. Teoria biologica secondo la quale ogni essere vivente deriva da un altro essere vivente che lo ha generato.

biogenètico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla biogenesi. 2 Di un elemento semplice, normalmente presente nella costituzione della materia vivente.

biògeno, agg. e sm. agg. Che genera la vita. 
agg. e sm. Di elementi chimici, gli elementi biogeni, che fanno parte della composizione della materia vivente.

biogeografìa, sf. Settore della geografia che studia la distribuzione delle forme di vita sulla Terra in rapporto con le condizioni ambientali.

Biòglio Comune in provincia di Biella (1.084 ab., CAP 13050, TEL. 015).

biografìa, sf. Esposizione ordinata cronologicamente degli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita di una persona, in genere molto nota. Famosi biografi greci furono Plutarco e Senofonte; tra i latini si ricordano Cornelio Nepote, Tacito e Svetonio. Le biografie medievali riguardavano santi (agiografia) e sovrani dei quali si narravano i miracoli e le res gestae. Nel periodo umanistico l'attenzione è rivolta verso famosi personaggi del mondo politico o artistico (G. Vasari). Sul finire del Seicento la biografia acquista un carattere maggiormente basato su una diligente verifica dei fatti (saggistica). 
  sf. biography. 
  da bio-+-grafia.

biogràfico, agg. Di biografia.

biògrafo, sm. Autore di biografie. 
  sm. biographer.

biohèrma, sm. invar. Struttura fossile di materia arganogena, in prevalenza calcarea, costituita da uno strato di scheletri di organismi posato di un piedistallo formato da organismi calcificati. Tali scheletri appartengono a esseri dotati di notevole capacità riproduttiva e viventi in colonie. 
  da bio-e dal greco herma scoglio, roccia.

bio-imaging, sm. invar. Visualizzazione del corpo umano e dei suoi organi che sfrutta le nuove tecniche elettroniche e informatiche. 
  dal greco bíos vita e dall'inglese to image rappresentare.

bioinformàtica, sf. (pl.-che) Settore della bioingegneria che studia l'utilizzo e l'applicazione dell'informatica in sistemi in cui il funzionamento delle apparecchiature necessita della presenza di una persona competente.

bioingegnerìa, sf. Disciplina che applica nozioni di ingegneria per realizzare strumenti utilizzati in medicina e biologia.

biointegrazióne, sf. Partecipazione del biomateriale o di alcuni suoi componenti alle strutture del sistema cellulare.

Bioko Isola (61.000 ab.) della Guinea Equatoriale, nell'oceano Atlantico.

biòlca, sf. (pl.-che) Antica misura italiana di superficie, ma ancora in auge in diverse regioni, che assume valori diversi da luogo a luogo.

biologìa, sf. Scienza che abbraccia le discipline che si occupano dei problemi e dei fenomeni riguardanti gli esseri viventi, dalla zoologia alla botanica, alla genetica, all'etologia; in senso più ristretto indica lo studio delle relazioni che intercorrono tra individuo e ambiente e il modo di vita degli esseri viventi. La parte della biologia che si occupa dei fenomeni vitali così come si mostrano nel complesso dei sistemi viventi viene detta biologia generale. La biologia potrebbe essere suddivisa in tante branche quante sono le categorie viventi prese in esame o le loro relazioni (etologia, parassitologia, virologia ecc.). Oggi la biologia studia in primo luogo le forme elementari di vita (batteri, batteriofagi, virus) a livello microscopico (genetica e biologia molecolare) testando le complicate sintesi chimiche con i nuovi e potenti mezzi di cui dispone ed esaminando i composti basilari per il meccanismo della vita (DNA, RNA ecc.). 
  sf. biology.

biològico, agg. Di biologia. 
  agg. biological.

biòlogo, sm. Studioso di biologia.

bioluminescènza, sf. Produzione di energia luminosa, legata a fenomeni organici, presente in alcune specie animali.

biòma, sm. (pl.-i) Associazione di piante e animali formatasi a causa di fattori ambientali quali il clima, il terreno ecc.

biomarcatóre, sm. Struttura o sostanza biologica che rivela la presenza di una situazione patologica o fisiologica.

biomàssa, sf. In oceanografia, indica la produttività dei fondali marini. Per estensione indica la massa complessiva degli esseri viventi sulla Terra o relativi a un limitato biotopo. Nella tecnologia moderna, materiale organico ottenuto mediante fotosintesi e usato per generare energia, paricolarmente nei processi ecologici di riciclaggio.

biomatemàtica, sf. (pl.-che) Il complesso delle applicazioni della matematica alla biologia.

biomeccànica, sf. (pl.-che) Branca della biologia che ricerca le spiegazioni meccaniche o fisicodinamiche dei fenomeni legati alla vita.

biometeorologìa, sf. Studio di come i fenomeni meteorologici possano influenzare gli esseri viventi e degli effetti prodotti.

biometrìa, sf. Disciplina che studia gli aspetti quantitativi di fenomeni biologici o medici, come l'incidenza di malattie, l'eredità o l'evoluzione. Si avvale di metodologie statistiche o matematiche.

biomicroscopìa, sf. Studio delle strutture biologiche tramite il microscopio.

biomolècola, sf. Composto organico essenziale che fa parte della composizione normale degli organismi viventi.

biomorfìsmo, sm. Biologismo.

biomorfòsi, sf. Fenomeno secondo il quale in una pianta si hanno delle anomalie nell'accrescimento o nella forma provocate dall'influenza esercitata su di essa da altri esseri viventi. Se l'influenza è esercitata da un animale si parla di zoomorfosi, mentre, in caso contrario, si parla di fitomorfosi.

Biònaz Comune in provincia di Aosta (260 ab., CAP 11010, TEL. 0165).

biondàstro, agg. Che tende al biondo.

biondeggiàre, v. intr. Essere o apparire biondo.

biondézza, sf. 1 L'essere biondo. 2 Il colore biondo.

Biondi, Matt (Noraga 1965-) Nuotatore statunitense. Fu primatista mondiale dal 1986 al 1994 nei 100 m stile libero.

biondìccio, agg. Che ha un colore biondo pallido.

bióndo, agg. e sm. agg. Di colore tra il giallo e il castano chiaro. ~ fulvo. colore biondo oro
sm. 1 Il colore biondo. 2 Persona che ha i capelli biondi. 
  agg. fair, blond. 
  lat. blundus.

Bióndo, Flàvio Nome umanistico di Biondo Biondi (Forlì 1392-Roma 1463) Storico. Tra le opere Italia illustrata (1448-1453).

Bióne Comune in provincia di Brescia (1.299 ab., CAP 25070, TEL. 0365).

biònica, sf. Scienza che studia l'applicazione della biologia alla realizzazione di dispositivi che simulano il funzionamento di organi o apparati di esseri viventi.

biònico, agg. 1 Attinente alla bionica. 2 Ottenuto dalle applicazioni della bionica.

bioplasticità, sf. Ripristino delle strutture cellulari perdute da parte delle cellule.

biopoièsi, sf. Scienza biologica che studia l'origine della vita.

biopolìmero, sm. Macromolecola costituita da una sequenza di biomolecole di base o di monomeri legati saldamente tra di loro. I biopolimeri sono caratteristici degli organismi viventi.

bioproteìna, sf. Proteina prodotta da microrganismi, quali funghi, lieviti, alghe o batteri, fatta crescere su rifiuti agricoli, industriali o petroliferi e utilizzata come integratore nelle diete standard degli animali.

biopsìa, sf. Asportazione dal vivo di un frammento di organo o tessuto al fine di studiarne la costituzione. Il prelievo può essere effettuato mediante incisione del tessuto da esaminare (per quelle patologie che interessano zone superficiali, come la mammella e la tiroide), oppure con l'impiego di speciali aghi. In questo caso è anche possibile eseguire la biopsia di organi interni (come il fegato, la prostata ecc.) utilizzando un monitoraggio tramite apparecchiature ultrasoniche o TAC. Per gli organi che presentano cavità naturali (bronchi, stomaco ecc.) la biopsia può essere realizzata con speciali pinze collegate a un endoscopio. In genere viene praticata nei casi di tumore, sia per la diagnosi precoce che per lo studio delle neoplasie in relazione a particolari terapie. Anche altre patologie, come alcune affezioni neurologiche, trovano nella biopsia un valido strumento diagnostico.

biòptico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla biopsia.

biorìtmo, sm. Teoria che ipotizza un andamento periodico di determinate attività biologiche (di tipo biochimico, comportamentale o fisiologico) che si ripresentano in relazione a naturali periodi temporali. Ogni individuo sarebbe legato a tre distinti cicli fondamentali: fisico, emotivo e intellettuale. Ciascun ciclo ha una durata fissa (23 giorni per il ciclo fisico, 28 per quello emotivo e 33 per l'intellettuale), inizia con la nascita dell'individuo e si ripete senza soluzioni di continuità per tutta la sua vita, con un andamento sinusoidale che, partendo da zero, sale a un massimo (positivo), scende a un minimo (negativo) e torna nuovamente a zero. La coincidenza di tre valori massimi determinerebbe un periodo di intensa attività personale, mentre tre minimi dovrebbero coincidere con giornate decisamente negative per il soggetto interessato. Esiste naturalmente un numero molto elevato di sfumature intermedie che permetterebbero di stabilire i periodi migliori per affrontare particolari attività relative ai singoli cicli di energia.

BIOS In informatica è la sigla di Basic Input/Output System (sistema di input output di base). Identifica l'interfaccia tra l'hardware e il sistema operativo in un elaboratore (in pratica, è il programma che, dopo l'accensione, controlla i componenti del computer e avvia il sistema operativo).

biosatèllite, sm. Satellite artificiale impiegato per esperimenti biologici.

bioscopìa, sf. 1 Indagine medicolegale avente lo scopo di assodare la presenza o l'assenza della vita. 2 Esame eseguito su di un feto morto al fine di appurarne la vitalità al momento della nascita. 3 Esame di un essere vivente.

biosfèra, sf. Insieme delle parti della Terra abitate da organismi viventi, atmosfera e idrosfera comprese; insieme degli organismi viventi nella biosfera.

biosìntesi, sf. Termine che designa il processo di elaborazione di una sostanza da parte di un organismo vivente.

biòssido, sm. Composto chimico in cui sono presenti due atomi di ossigeno non legati tra loro. Il biossido più comune è il biossido di carbonio o anidride carbonica.

biostratigrafìa, sf. Metodo di suddivisione e classificazione delle successioni di rocce sedimentarie che ha come base l'analisi del contenuto paleontologico delle stesse.

biostratinomìa, sf. Studio di come i fattori ambientali modificano i resti organici dal momento della morte fino al loro seppellimento nei sedimenti.

Biot, Jean-Baptiste (Parigi 1774-1862) Fisico francese. Enunciò in collaborazione con F. Savart la legge che calcola l'intensità del campo magnetico prodotto da una corrente elettrica.

biotassìa, sf. Parte della biologia che studia e definisce le regole della classificazione degli esseri viventi attuali e dei fossili.

biotattìsmo, sm. Movimento migratorio di una o più cellule che viene provocato dall'attrazione esercitata da altre cellule. ~ biotassi.

bioterapìa, sf. Trattamento terapeutico delle malattie che utilizza microrganismi o i mezzi in cui questi vivono.

biòtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla vita. 2 Relativo agli esseri viventi.

biotìna, sf. Vitamina idrosolubile del gruppo B che si trova nell'uomo, in animali superiori, in lieviti, muffe e batteri. È chiamata anche bios II o vitamina H.

biotìpico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a quella parte della struttura della personalità di un individuo che dipende da fattori ereditari.

biotìpo, sm. Gruppo di individui aventi una costituzione genetica identica, derivante dall'avere gli stessi genitori.

biotìte, sf. Silicato di alluminio, magnesio, ferro e potassio presente in lamine pseudoesagonali di colore bruno o nero.

biòtopo, sm. Unità ambientale in cui vive una popolazione vegetale o animale.

biovètro, sm. Tipo di vetro che può essere utilizzato all'interno del corpo umano per sostituire tessuti o per rivestire le componenti protesiche.

bip, sm. invar. Voce onomatopeica che riproduce il segnale acustico di alcuni apparecchi elettronici.

bip bip, loc. sost. m. invar. Voce onomatopeica che indica il segnale intermittente dei satelliti artificiali o degli apparecchi radio.

biparietàle, agg. Relativo al diametro cranico compreso tra i due parietali.

bipàro, agg. In botanica, relativo a un particolare tipo di cima, la cima bipara, che ramifica in rami doppi. Un esempio di cima bipara è quello del vischio.

bipartìre, v. v. tr. Dividere e dividersi in due parti. <> congiungere. 
v. intr. pron. Biforcarsi.

bipartìtico, agg. Composto o attuato da due partiti.

bipartitìsmo, sm. Sistema politico in cui due soli partiti si alternano al governo e all'opposizione.

bipartìto, agg. e sm. agg. Pertinente a due partiti o parti politiche. 
sm. Alleanza di due partiti o parti politiche.

bipartizióne, sf. Il bipartire.

bìpede, agg. e sm. agg. Fornito di due piedi. 
sm. Animale con due piedi.

bipennàto, agg. Di organismo allungato con due file opposte di appendici.

bipènne, sf. Scure a due tagli.

bipiràmide, sf. Forma cristallina semplice composta da due piramidi unite per la base, nella quale si possono presentare minerali a simmetria esagonale, tetragonale, rombica e trigonale.

biplàno, agg. e sm. Aereo con due piani alari sovrapposti.

BIPM Sigla di Bureau International des Poids et Mesures (ufficio internazionale dei pesi e delle misure).

bipolàre, agg. Che ha due poli. 
  agg. bipolar.

bipolarìsmo, sm. 1 Nella politica internazionale, sistema di accordi fondato su due sole grandi potenze. 2 In un sistema statale, tendenza a convergere sui due partiti maggioritari.

bipolarità, sf. Proprietà o stato di un corpo che ha due poli.

bipòlo, sm. Dispositivo elettrico generico che possiede due soli morsetti per collegarsi al circuito esterno.

bipòsto, agg. invar. Che ha due posti. In genere viene utilizzato per i mezzi di locomozione.

bipùnto, agg. In geometria, relativo al punto di contatto di due curve che sono tangenti tra di loro in tale punto, quando questo rappresenta un'intersezione di molteplicità due.

biquadràtico, agg. (pl. m.-ci) Di equazione di quarto grado contenente solo potenze pari dell'incognita. Un'equazione biquadratica è rappresentata dalla seguente equazione generale: ax4+bx2+c=0.

Birabeau, André (Parigi 1890-?) Commediografo francese. Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali scrisse diverse commedie ambientate nella società contemporanea, come Un déjeuner de soleil (1926) e Les baisers perdus (1932). Fu poi autore di saggi autobiografici, come La bouche en coeur. Des pensées sur la vie, la nature et l'amour (1970) e En catimini (1973).

birazionàle, agg. Trasformazione che stabilisce una corrispondenza biunivoca tra i punti di due curve piane.

bìrba, sf. Monello. ~ discolo.

birbantàggine, sf. Comportamento di, da birbante.

birbànte, sm. 1 Ragazzo vivace e un po' scapestrato. ~ monello. 2 Persona astuta e disonesta. ~ brigante. 
  sm. rascal, rogue. 
  deriv. da birba.

birbanterìa, sf. 1 L'essere birbante. 2 Azione da birbante. ~ birbonata, birboneria, bricconata.

birbantésco, agg. Di birbante.

birberìa, sf. 1 L'essere birba. ~ birbanteria. 2 Azione da birba, birichinata. ~ monelleria. 3 Malizia, astuzia. ~ furberia.

birbonàggine, sf. 1 Azione da birbone. ~ bricconata, monelleria. 2 L'essere birbone. ~ birbanteria, furfanteria.

birbonàta, sf. Azione da birbone. ~ birbanteria, bricconata.

birbóne, agg. e sm. agg. Cattivo, maligno. 
sm. 1 Furfante, persona scaltra e malvagia. ~ birbante, briccone. 2 Monello.

birbonerìa, sf. Birbanteria, bricconata.

birbonésco, agg. Birbantesco.

Bird, mòrbo di Incremento anomalo della concentrazione di ossalati nell'organismo che causa disturbi all'apparato urinario.

bird-watching, sm. invar. Attività amatoriale consistente nell'osservazione del comportamento degli uccelli che si trovano allo stato libero. 
  termine inglese che significa "osservazione degli uccelli".

bireattóre, agg. e sm. Detto di aeroplano munito di due reattori.

birème, sf. Antica nave leggera, a due ordini di remi. ~ galea.

Birger, Jarl (1210 ca.-1266) Aristocratico svedese. Morto il cognato re Erik XI, mise sul trono il figlio Valdemaro ancora fanciullo e governò in sua vece fino alla propria morte.

bìrgo, sm. invar. Genere di Crostacei Decapodi tropicali terrestri della famiglia dei Cenobitidi, diffusi nelle regioni austromalesi e oceaniche. Dotati di robuste chele, i birgo si nutrono dei frutti della palma del cocco.

biribìssi, sm. invar. Gioco d'azzardo.

birichinàta, sf. Azione da birichino. ~ scappatella.

birichìno, agg. e sm. agg. Vivace e impertinente. 
sm. Monello. ~ birba, discolo. 
  agg. 1 mischievous, naughty. 2 cheeky. sm. rascal, scamp.

birifrangènte, agg. Corpo che ha la proprietà di dividere in due un raggio luminoso che lo attraversi; dotato di birifrangenza.

birifrangènza, sf. Proprietà di corpi anisotropi per cui a un raggio incidente corrispondono due raggi rifratti. Alcune sostanze diventano birifrangenti se sottoposte a campi elettrici, magnetici o a distorsioni meccaniche.

birignào, sm. Voce onomatopeica che, nel gergo teatrale, indica la nasalizzazione e il prolungamento affettato delle sillabe finali.

birìllo, sm. 1 Cilindretto di legno o avorio che, in alcuni giochi, si tenta di far cadere mediante palle o bocce. 2 Gioco infantile, consistente nell'abbattere cilindri di legno con delle palle. 
  sm. skittle.

Birkenhead Città (124.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di Merseyside.

Birkhoff, George David (Overisel 1884-Cambridge 1944) Matematico statunitense. Studiò la teoria dei reticoli.

Birkin, Jane (Londra 1947-) Attrice cinematografica inglese. Dopo un iniziale esordio teatrale, si segnalò con una partecipazione in Blow-up di Michelangelo Antonioni, ma raggiunse il successo internazionale come interprete di una canzone erotica, Je t'aime moi non plus, in collaborazione con il compositore e regista Serge Gainsbourg, diventando uno dei simboli degli anni Sessanta. Tra i suoi film, La piscina (1968), Je t'aime, moi non plus (1974), Assassinio sul Nilo (1978), Delitto sotto il sole (1982).

Birmània (Myanmar) Stato dell'Asia sudorientale, confina a ovest con il Bangladesh e l'India, a nord-est con la Cina, a est con il Laos e la Thailandia e si affaccia per un lungo tratto costiero sul golfo del Bengala e sul mare delle Andamane. Il territorio è costituito sostanzialmente da quattro zone: quella himalayana a nord e a ovest dove si trova l'elevazione massima nel massiccio dell'Hkakabo Razi (5.881 m); l'altopiano di Shan nella parte centroorientale si estende fra i 1.000 e i 2.000 m ed è nella sua parte più orientale orlato da una fascia montuosa (monti Patkai, monti Letha e monti Arakan); la pianura dell'Irrawaddy nella zona centrale del paese e il Tenasserim a sud, la stretta regione birmana della penisola di Malacca. 
Il territorio è attraversato da nord a sud dall'Irrawaddy (2.250 km) che si getta nel mare delle Andamane con un ampio delta (38.000 km2). Parallelamente al grande fiume scorre il Sittang il cui delta è unito a quello dell'Irrawaddy. Il fiume più lungo è il Salween che sfocia nel Tenasserim. 
La costa è piuttosto lineare, se si eccettua la penisola del Tenasserim, dove è molto frastagliata e fronteggiata da isole (arcipelago di Mergui). 
Il clima è tipicamente monsonico (temperature e precipitazioni elevate), ma al nord è influenzato anche dall'altitudine. Circa metà del territorio è coperta da fitte foreste tuttora vergini. 
La capitale è Rangoon (2.750.000 ab.), notevole porto sul delta dell'Irrawaddy e luogo sacro; più all'interno lungo il fiume si trova Mandalay l'antica capitale, fondata nel 1857 dal re Mindon Min. Altri centri sono Moulmein sulla costa del Tenasserim, Bassein porto sul delta dell'Irrawaddy e Pegu. 
L'agricoltura è praticata nelle fertili pianure centrali e su metà circa del territorio si produce riso. Altre coltivazioni (nelle zone più asciutte) sono rappresentate da cotone, arachidi, caucciù e canna da zucchero. La maggiore ricchezza deve essere considerata comunque la produzione illegale di oppio, coltivato soprattutto nel Triangolo d'oro ai confini con Thailandia e Laos. 
L'allevamento è discretamente sviluppato (bovini e bufali); notevole risorsa è la pesca praticata anche nelle acque interne, mentre le foreste che coprono vaste estensioni di territorio costituiscono un'inesauribile riserva di legname. 
Le industrie sono per la maggior parte legate alla trasformazione dei prodotti agricoli. 
Tra le risorse del sottosuolo, rilevanti sono i giacimenti di petrolio e di gas naturale, che rendono il paese autonomo dal punto di vista energetico. Si estraggono inoltre piombo, zinco, stagno, tungsteno, argento e nichel. 
STORIA Nell'832 la civiltà molto antica dei pyu scompare sotto i colpi delle tribù thai. Nel IX sec. i mon instaurano nella bassa Birmania il regno Pegu e i birmani provenienti dal nord-est si insediano nella Birmania centrale. Nell'XI sec. essi vi costruiscono uno stato attorno a Pagan (fondata nell'849) che soccombe sotto i colpi dei cinesi e successivamente dei Chan (1287-1299). 
Negli anni 1347-1752 i birmani ricreano un regno la cui capitale è Tungoo. Nel 1539-1541 essi conquistano il territorio mon e controllano dopo il 1555 la regione governata dal 1364 dalla dinastia chan di Ava. Nel 1752 i mon si impadroniscono di Ava e mettono fine al regno di Tungoo. 
Negli anni 1752-1760, Alaungpaya ricostituisce l'impero birmano. Negli anni successivi questo s'impadronisce del Manipur e dell'Assam che gli inglesi riprendono di nuovo nel 1826. Negli anni 1852-1855 questi ultimi conquistano Pegu e annettono la Birmania all'impero delle Indie. 
Invasa dai giapponesi nel 1942, riconquistata dagli Alleati nel 1944-1945, la Birmania raggiunge l'indipendenza nel 1948. 
U Nu, primo ministro dell'unione birmana (1948-1958; 1960-1962), deve far fronte alla guerra civile scatenata dai comunisti e alla ribellione dei Karen (1949-1955). Nel 1962 il generale Ne Win prende il potere, insedia un partito unico e avvia il paese verso la costruzione del socialismo. 
Ma le ribellioni etniche riprendono e le tensioni tra le minoranze indù, musulmane, cristiane e la maggioranza buddhista resistono. 
Nel 1981 Ne Win viene sostituito dal generale San Yu alla guida dello stato ma conserva il potere effettivo. Nel 1988 Ne Win e San Yu presentano le dimissioni dalle relative funzioni; l'opposizione al regime militare si estende e reclama la democratizzazione del regime. 
Due anni dopo l'opposizione vince le elezioni, ma i militari difendono il potere. Nel 1992 la giunta al potere viene condannata all'unanimità dall'ONU per la sua politica repressiva. Una certa apertura viene avviata nel 1995 con la liberazione di Aung San Suu Kyi leader dell'opposizione. 
Abitanti-46.530.000 
Superficie-676.552 km2 
Densità-68,8 ab./km2 
Capitale-Rangoon (Yangon) 
Governo-Regime militare 
Moneta-Kyat 
Lingua-Birmano e inglese 
Religione-Buddhista, min. cristiane, musulmane, animiste

birmàno, agg. e sm. Della Birmania.

Birmingham (Gran Bretagna) Città della Gran Bretagna (1 milione ab.) nella contea metropolitana di West Midlands (Inghilterra). Importante nodo ferroviario e stradale, è la seconda città del Regno Unito: la sua espansione iniziò nel XVI sec. con lo sfruttamento dei giacimenti di ferro e carbone; fu allora che si stabilirono i primi impianti siderurgici. Fiorenti le industrie nel settore metallurgico, siderurgico, della meccanica di precisione, della chimica, dell'aeronautica, della lavorazione della gomma e del vetro. Nel 1552 re Edoardo VI vi fondò la King Edward's School, la più antica scuola pubblica inglese.

Birmingham (USA) Città (266.000 ab.) degli USA, nello stato dell'Alabama, ai piedi della catena montuosa degli Appalachi meridionali. Vi si trova un'università. Il suo sottosuolo è ricco di giacimenti di carbone e ferro. Sede di industrie siderurgiche, chimiche, tessili, alimentari e del tabacco.

bìro, sf. Penna a sfera, inventata dall'ungherese L. G: Biró. 
  sf. ballpoint pen, biro.

Biró, L´szló (Ungheria 1899-Buenos Aires 1985) Inventore ungherese. Creò la penna a sfera che prese il suo nome.

Birobidzan Città (84.000 ab.) della Russia, capoluogo della Provincia autonoma degli Ebrei.

biròccio, sm. Variante di barroccio. ~ biroccino.

Biròlli, Renàto (Verona 1905-Milano 1959) Pittore. Tra le opere Eldorado (1935, Milano, Galleria d'Arte Moderna) e Gineceo (1941, Milano, Brera).

Bìrori Comune in provincia di Nuoro (557 ab., CAP 08010, TEL. 0785).

bìrra, sf. Bevanda alcolica con gradazioni che variano dal 2 all'8-9% di alcol. 
  sf. 1 beer. 2 (alla spina) draught beer. 3 (scura) stout. 4 (chiara) lager. 5 (amara) bitter (beer). 6 (fig., a tutta birra) at top speed. 
  ted. Bier. 
Derivata dalla fermentazione di cereali, è una delle bevande alcoliche più antiche. Usata in Mesopotamia all'inizio del III millennio a. C., era nota anche in Germania, Inghilterra e Gallia. Meno diffusa nei paesi al di sotto del Mediterraneo poiché veniva più utilizzato il vino. 
Risale al XIII sec. l'utilizzazione del luppolo per aromatizzare la birra e solo verso la fine del XIX sec., ricerche fatte da Pasteur e altri scienziati migliorarono il procedimento della fermentazione. L'agente normale della fermentazione è il Saccaromyces cerevisiae, ma possono essere utilizzati anche altri miceti. 
Si possono distinguere due tipi di procedimento: l'alta fermentazione, che avviene tra i 15° e i 25° C e la bassa fermentazione, tra i 5° e i 10° C. 
Il primo trattamento per la produzione della birra è la tostatura del malto. Per ottenere birre chiare, viene effettuata a 70° C mentre per quelle scure a 110° C. La preparazione del mosto si divide in decozione e infusione. L'ammostatura viene fatta a temperature tra i 70° e 75° C; il mosto viene separato dal malto grazie alla decantazione o per la filtrazione. Il mosto decantato viene messo a bollire con una piccola quantità di luppolo che consentirà l'aromatizzazione. 
Ottenuta la fermentazione principale, la birra deve stagionare in ambienti molto freddi per qualche settimana, mentre avvengono altre fermentazioni che aiutano a completare i caratteri organolettici. La birra stagionata prima di essere messa in vendita deve essere filtrata. La birra nella bottiglia viene pastorizzata per assicurarne un'ottima sterilità e una lunga conservazione. Quella messa nei fusti, destinata a un consumo immediato, non viene pastorizzata. 
Il tasso alcolico della birra varia dai 4° ai 15°. La birra d'orzo è l'unica prodotta industrialmente.

birràio, sm. Chi fabbrica o vende birra.

birrerìa, sf. 1 Locale pubblico dove si vende birra. 2 Fabbrica di birra. 
  sf. 1 beer-house. 2 (fabbrica) brewery.

birrésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Di, da birro. 2 Poliziesco, dispotico. ~ oppressivo.

Bìrridi Famiglia di piccoli Insetti Coleotteri notturni del gruppo dei Clavicorni che vivono in fango, sabbia ed escrementi e riescono a raggomitolarsi a palla ritirando zampe e antenne.

bìrro => "sbirro"

Biruni, al- (Khiwa 973-Ghazni 1048) Scienziato arabo. Contribuì a diffondere nel mondo islamico e in Europa la tradizione scientifica indiana. Ebbe notevole conoscenza della trigonometria e della geometria greca. Tra le sue opere, Canone masudico e Descrizione dell'India.

bis- Primo elemento di parole composte usato con il significato di due, doppio e simili, come rafforzativo o come peggiorativo. 
  dal lat. bis due volte.

bis, avv. Due volte, usato per richiedere la replica di un pezzo o di una scena. l'artista non amava ripetere il bis
  lat. bis due volte.

bis dat qui cito dat Espressione latina usata dal filosofo Seneca che significa "dona il doppio chi dona subito". Significa che un aiuto è doppiamente efficace quando sia sollecito.

bisàccia, sf. Sacca o borsa a due sacche. ~ tascapane. 
  lat. tardo bisaccium doppio sacco.

Bisàccia Comune in provincia di Avellino (4.952 ab., CAP 93044, TEL. 0827).

Bisacquìno Comune in provincia di Palermo (5.484 ab., CAP 90032, TEL. 091).

bisànte, sm. 1 Moneta d'oro che venne battuta a Costantinopoli nei secc. XII e XIII dagli imperatori d'Oriente. 2 Nella locuzione non valere un bisante, non avere alcun valore. 
  dal greco byzántion moneta di Bisanzio.

bisantìno, agg. Bizantino.

Bisànzio Colonia greca fondata dai megaresi nel VII sec., divenne nel 330 capitale dell'impero romano d'oriente con il nome di Costantinopoli.

bisàrca, sf. Autocarro per il trasporto di autovetture.

bisàvolo, sm. Bisnonno. <> bisnipote.

Bisbetica domata, La Commedia in 5 atti, in versi e prosa, di W. Shakespeare (1593-1594). Caterina, ragazza intelligente e vivace, ma non conforme al modello atteso dalla società dell'epoca, viene ridotta alla mansuetudine tramite una serie di angherie e umiliazioni. Un lavoro teatrale assai noto, come tutte le opere di Shakespeare, che affronta in modo ambiguo, per non dire misogino, il tema dell'educazione delle donne. 
Bisbetica domata, La 
Film commedia, americano/italiano (1967). Regia di Franco Zeffirelli. Interpreti: Elizabeth Taylor, Richard Burton, Michael York. Titolo originale: The Taming of the Shrew

bisbètico, agg. Scontroso. ~ stizzoso. <> bonario. 
  agg. 1 ill-tempered, bad-tempered. 2 crabby.

bisbigliaménto, sm. Il bisbigliare continuo.

bisbigliàre, v. v. intr. 1 Parlare sottovoce. ~ sussurrare. <> vociare. nell'attesa le persone bisbigliavano in modo sempre più forte. 2 Far pettegolezzi. ~ spettegolare. 
v. tr. Dire sottovoce. ~ mormorare. gli bisbigliò la soluzione
  v. intr. e tr. to whisper. 
  voce onom.

bisbiglìo, sm. Il bisbigliare prolungato. ~ brusio. 
bisbìglio, sm. 
Il bisbigliare; il rumore di chi bisbiglia. ~ sussurro, mormorio. <> urlo. 
  sm. murmur, whisper.

bisbòccia, sf. Allegra mangiata, baldoria. ~ bagordo.

bisbocciàre, v. intr. Fare bisboccia.

bisboccióne, sm. Chi fa spesso bisboccia.

bìsca, sf. Locale in cui si gioca d'azzardo. ~ casinò. 
  sf. gambling-house.

Biscàglia Provincia (1.156.000 ab.) della Spagna, sul golfo omonimo, con capoluogo Bilbao. Il suo territorio prevalentemente sconnesso è solcato da valli che scendono dalla cordigliera cantabrica verso la costa. Boschi, pascoli e zone coltivabili si sviluppano favoriti dal clima umido e piovoso. Le risorse economiche della città sono i giacimenti di ferro (ora in via di esaurimento), le industrie casearie e di trasformazione di prodotti agricoli. 
Golfo di Biscaglia 
Golfo dell'oceano Atlantico, tra l'Aquitania e la Spagna, detto anche Golfo di Guascogna. Ampia insenatura dell'oceano Atlantico situata tra la costa cantabrica della Spagna e la costa francese dell'Aquitania.

biscaglìno, agg. e sm. agg. Relativo alla Biscaglia. 
sm. 1 Abitante o nativo della Biscaglia. 2 Dialetto basco della Biscaglia. 3 Fucile di grosso calibro che nel XVIII sec. veniva utilizzato come arma da posta.

biscànto, sm. 1 Angolo sporgente da una parte e rientrante dall'altra. 2 Angolo. ~ spigolo. 3 Cantonata. ~ canto.

biscazzàre, v. v. tr. Buttare soldi giocando d'azzardo. 
v. intr. 1 Giocare d'azzardo nelle bische. 2 Frequentare le bische.

biscazzière, sm. Chi tiene bisca; chi segna i punti al gioco del biliardo.

Biscéglie Comune in provincia di Bari (48.000 ab., 16 m, CAP 70052, TEL. 080), sulla costa adriatica tra Molfetta e Trani. È un attivo porto peschereccio; centro commerciale, industriale (cantieristica) e agricolo (uva, mandorle, olive, frutta). Conserva resti del XII sec. e un castello normanno.

bischeràta, sf. Azione scriteriata, stolta.

bìschero, sm. 1 Legnetto per tendere le corde negli strumenti musicali a corda. 2 Uomo sciocco. 3 Denominazione popolare del membro virile.

bischétto, sm. Il tavolo basso usato da ciabattini e calzolai. ~ deschetto.

Bischof, Werner (Zurigo 1916-Parcoy 1954) Fotografo svizzero. Luminare del fotogiornalismo moderno.

bìscia, sf. Denominazione comune di serpente non velenoso. 
  sf. 1 snake. 2 (d'acqua) grass snake. 
  lat. tardo bistia. 
Biscia d'acqua 
Rettile appartenente alla famiglia dei Colubridi, anche detta natrice o biscia del collare. Ha corpo lungo fino a 110 cm e colore grigio olivastro con macchie nere. Nuotatrice, innocua, si nutre di pesci e rane avendo come habitat luoghi erbosi nei pressi dei corsi d'acqua.

bìsciolo, agg. e sm. Di persona che non pronuncia bene la lettera s. ~ bleso.

biscióne, sm. 1 Denominazione dello stemma dei Visconti di Milano, raffigurante appunto un grosso serpente. 2 Grossa biscia.

biscottàio, sm. Chi fabbrica o vende biscotti.

biscottàre, v. tr. Cuocere due volte o a lungo, togliendo ogni umidità.

biscottàto, agg. Riferito soprattutto al pane o alle fette di pane, seccato in forno.

biscottatùra, sf. La prima cottura di un prodotto ceramico.

biscotterìa, sf. 1 Fabbrica o negozio di biscotti. 2 Assortimento di biscotti.

biscottièra, sf. Recipiente per biscotti.

biscottière, sm. Chi ha una fabbrica o è addetto alla produzione di biscotti.

biscottifìcio, sm. Fabbrica di biscotti.

biscottìno, sm. Piccola biella presente nelle molle a balestra che collega la foglia maestra al longherone del telaio.

biscòtto, sm. Piccola pasta dolce, secca e croccante. ~ galletta. 
  sm. biscuit. 
  da bis-+ cotto, p.p. di cuocere.

biscròma, sf. Nota musicale che vale metà della semicroma.

biscugìno, sm. Cugino di secondo o terzo grado.

biscuit, sm. invar. 1 Porcellana bianca, opaca, senza smalto, usata per oggetti ornamentali; oggetto fabbricato con tale porcellana. 2 Gelato semifreddo.

bisdòsso, avv. 1 Nella locuzione a bisdosso, sul dorso nudo di un animale. 2 Nella locuzione a bisdosso di un monte, sulla dorsale di un monte.

bisdrùcciolo, agg. Detto di parola accentata sulla quartultima sillaba.

bisecànte, agg. e sf. agg. Che biseca. 
sf. Retta o semiretta bisecante.

bisecàre, v. tr. Dividere a metà un angolo.

bisecolàre, agg. Che ha due secoli.

Biségna Comune in provincia di L'Aquila (467 ab., CAP 67050, TEL. 0863).

biségolo, sm. Arnese con il quale il calzolaio liscia le suole e i tacchi.

bisellatùra, sf. Smussatura dello spigolo formato tra due superfici tra di loro perpendicolari.

bisèllio, sm. Nell'antica Roma, seggio a due posti che veniva concesso a titolo onorifico.

bisènso, sm. 1 Parola di doppio significato. 2 Gioco enigmistico consistente nel trovare da una definizione data una parola con due significati diversi.

Bisènti Comune in provincia di Teramo (2.511 ab., CAP 64033, TEL. 0861).

Bisènzio Fiume (47 km) della Toscana. Nasce dall'Appennino Toscano e confluisce nell'Arno.

Bisèrta Città (95.000 ab.) della Tunisia, capoluogo del governatorato omonimo.

bisessuàle, agg. Che ha i caratteri di entrambi i sessi. ~ ermafrodito.

bisessualità, sf. Proprietà di ciò che è bisessuale.

bisessuàto, agg. Bisessuale.

bisestìle, agg. Si dice dell'anno di 366 giorni. 
  agg. leap year. 
  lat. bisextilis, deriv. da bisexctus due volte sesto.

bisèsto, sm. Il giorno 29 di febbraio, aggiunto al mese negli anni bisestili. 
  dal lat. bissextus due volte sesto.

bisettimanàle, agg. Che ricorre, ha luogo, si fa due volte ogni settimana. 
  agg. twice weekly, twice a week.

bisettóre, agg. (f.-trìce) 1 In generale, relativo a un piano o a una linea che divide una superficie, uno spazio o una figura generica in due parti uguali. 2 In matematica, piano o retta passante per il vertice di un angolo e dividente l'angolo e il suo opposto al vertice in due parti uguali.

bisettrìce, sf. La bisettrice di un angolo è la retta che lo divide in due parti uguali, ovvero è il suo asso di simmetria

bisezióne, sf. Operazione mediante la quale si divide in due parti uguali un angolo piano o un diedro.

Bishop, Elizabeth (Worcester, Massachusetts 1911-Boston 1979) Poetessa. Tra le opere Nord e sud (1946) e Geografia III (1976).

Bishop, Isabella (Baroughbridge Hall 1831-Edimburgo 1904) Missionaria inglese. Ha lasciato libri di viaggi, nei quali descrive accuratamente i diversi paesi visitati. Tra le opere, Viaggi in Persia e in Curdistan (1891), In mezzo ai tibetani (1894), Immagini cinesi (1900).

Bisignàno Comune in provincia di Cosenza (10.304 ab., CAP 87043, TEL. 0984). Centro agricolo della Sila Greca. Gli abitanti sono detti Bisignanesi.

bisìllabo, agg. Di due sillabe.

bisimmetrìa, sf. Simmetria doppia.

Biskek Città del Kirghizistan (641.000 ab.). Capitale dello Stato che dal 1991 divenne indipendente. Dal 1926 al 1991 si chiamò Frunze. In russo Pišpek. Importante mercato agricolo dei prodotti della regione quali tabacco e barbabietole. Le industrie presenti sono quelle alimentari e tessili. Sede di un'università.

Biskra Città (130.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.

bislàcco, agg. Stravagante, sconclusionato. ~ strampalato. <> equilibrato.

bislùngo, agg. Di forma allungata. ~ oblungo. 
  agg. oblong.

Bismàntova Monte (1.047 m) dell'Appennino Emiliano.

Bismarck Gruppo di circa 200 isole situate a nord-est della Nuova Guinea, nell'oceano Pacifico (Melanesia); appartengono alla Papua Nuova Guinea. Scoperte nel XIII sec., furono possedimento tedesco dal 1884 al 1914. Città principale Rabaul. 
Bismarck 
Catena montuosa della Nuova Guinea. Vetta più elevata Monte Wilhelm (4.509 m). 
Bismarck 
Settore dell'oceano Pacifico sudoccidentale della Nuova Guinea.

Bismarck-Schönhausen, Otto von (Schönhausen 1815-Friedrichsruh 1898) Principe e statista tedesco. Deputato della destra nel parlamento di Prussia, in qualità di cancelliere di Guglielmo I (1862) svolse un ruolo fondamentale nel processo di unificazione della Germania. Occupò lo Schleswig-Holstein e il Lauenburg combattendo a fianco dell'Austria contro la Danimarca (1864-1865). Schierato con l'Italia, sconfisse l'Austria (1866) e la espulse dalla confederazione germanica del Nord; l'unificazione del paese si concluse con la vittoria sulla Francia (1870) e l'acclamazione dell'impero germanico a Versailles (1871). Lottò contro i cattolici (1872-1879), nel conflitto noto con il nome di Kulturkampf; si oppose alle conquiste socialiste emanando leggi straordinarie (1878) e con un programma di riforme sociali (1883-1885). Fu presidente del Congresso di Berlino (1878) e strinse la Triplice Alleanza (Austria, Ungheria e Italia, 1882); pose le basi per una politica coloniale tedesca nel territorio meridionale dell'Africa (Camerun, Togo, Tanganika, 1884-1885). Quando salì al trono Guglielmo II, avverso alla politica del suo cancelliere, Otto Bismarck rassegnò le sue dimissioni (1890).

bismutinìte, sf. Solfuro di bismuto che si presenta di cristalli rombici di colore bianco stagno. Serve per l'estrazione del bismuto. I più grossi giacimenti di bismutinite si trovano in Messico e in Bolivia; ne sono presenti alcuni anche in Italia.

bismutìsmo, sm. Intossicazione provocata dal bismuto, un metallo che viene utilizzato nella cura di varie patologie.

bismùto, sm. Elemento chimico di simbolo Bi, numero atomico 83, peso atomico 208,98. Analogo all'antimonio, è cristallino e piuttosto delicato, di colore bianco con riflessi rosa o rossicci, ha lucentezza metallica, peso specifico 9,78, punto di fusione a 271 °C, punto di ebollizione a 1.560 °C. In natura si trova libero o sotto forma di solfuro. Il principale minerale del bismuto è la bismunite (ossido). Serve, in particolare, per la fabbricazione di leghe usate nelle valvole elettriche di sicurezza e negli indicatori di temperatura negli apparecchi di allarme antincendio. Certi composti organici sono impiegati in medicina.

bisnipóte, sm. e sf. Figlio o figlia d'un nipote e d'una nipote; pronipote.

bisnònno, sm. Padre del nonno o della nonna. 
  sm. great-grandfather.

bisógna, sf. Affare, faccenda. ~ necessità.

bisognàre, v. intr. impers. 1 Essere utile, necessario. ~ occorrere. bisogna operare la gamba. 2 Essere d'obbligo. bisogna mostrare i documenti al posto di blocco. 3 Essere doveroso. bisogna onorare i propri genitori
  v. intr. to have to do. 
  deriv. da bisogno.

bisognévole, agg. e sm. agg. 1 Che è necessario, opportuno. 2 Bisognoso. 
sm. Ciò che è necessario.

bisógno, sm. 1 Il non disporre del necessario; necessità. 2 Esigenza diffusa di beni economici che si traduce in domanda. 3 Motivazione. 4 La cosa che occorre. 5 Povertà, penuria. ~ indigenza. <> ricchezza. 
  sm. necessity, need. 
  lat. mediev. bisonium, dal franco bisonnjon. 
In psicologia è una condizione di ansia e tensione (anche inconscia) provocata dalla carenza di qualcosa e imputabile a una necessità congenita o acquisita dell'organismo. 
In economia è la premessa basilare che muove una persona a intraprendere iniziative economiche. 
In diritto penale definisce una condizione tale da indurre un soggetto a commettere un reato. Lo stato di bisogno viene accettato come attenuante solo nei casi in cui la persona che commette il reato risulti minacciata da pericolo grave, evitabile solo per mezzo della condotta criminosa.

bisognóso, agg. e sm. 1 Che, chi ha bisogno di qualcosa. 2 Povero. ~ misero. <> abbiente. 
  agg. poor, needy.

bisolfàto, sm. Sale decomponibile dell'acido solforico, detto anche solfato acido o idrogenosolfato. Noti sono i bisolfati alcalini, solubili in acqua con reazione acida e il bisolfato di sodio, utilizzato nell'industria del raion, per lieviti artificiali e altro.

bisolfìto, sm. Sale dell'acido solforoso. I bisolfiti sono quasi tutti solubili in acqua e gli acidi forti li decompongono liberando anidride solforosa. I più noti sono il bisolfito di calcio e il bisolfito di sodio.

bisolfùro, sm. Composto contenente due atomi di zolfo.

bisónte, sm. Genere (Bison) di Mammiferi Artiodattili ascritto alla famiglia dei Bovidi. Di questo genere oggi vivono il bisonte americano (Bison bison) e il bisonte europeo (Bison bonasus), di dimensioni maggiori del primo; entrambi sono contraddistinti da un maggior sviluppo della parte anteriore del tronco rispetto alla posteriore, da una gibbosità posta nella regione del garrese e da corna di media grandezza inserite in prossimità delle orbite. Il bisonte americano è stato quasi completamente distrutto dai primi pionieri; mentre un tempo viveva in mandrie numerosissime nell'America settentrionale, oggi lo si trova solo in riserve e parchi. Anche il bisonte europeo ha rischiato l'estinzione; attualmente lo si può trovare in pochi parchi, tra cui quello di Bialowieska (Polonia). 
  sm. bison.

bissàre, v. tr. Fare il bis, ripetere un pezzo, una scena, un canto.

Bissau Città (127.000 ab.) della Guinea-Bissau, capoluogo della regione omonima e capitale del paese. Il porto della città (il più importante del paese), situato all'estuario del fiume Geba sull'oceano Atlantico, è oggi mercato per l'esportazione di riso, legname e copra. Gli abitanti sono prevalentemente musulmani. Fondata nel secolo XVI dai portoghesi, fu in passato un centro famoso per il commercio degli schiavi.

bissinòsi, sf. Patologia polmonare causata dall'inalazione di polveri di fibre vegetali.

bìsso, sm. 1 Tela di lino finissima usata dagli antichi. 2 Sostanza filamentosa secreta da Molluschi bivalvi.

bissóna, sf. Imbarcazione veneziana da parata a otto remi, per feste e regate.

Bistàgno Comune in provincia di Alessandria (1.737 ab., CAP 15012, TEL. 0144).

bistécca, sf. Fetta di carne di manzo o vitello, tagliata dalla schiena con l'osso e cotta alla graticola o nel tegame. 
  sf. beefsteak, steak. 
  ingl. beef carne di bue + steak braciola.

bistecchièra, sf. Piastra o graticola per cuocere la bistecca. ~ griglia.

bisticciàre, v. intr. Altercare con particolare vivacità. ~ litigare. <> rappacificarsi. 
  v. intr. to quarrel, to squabble, to bicker.

bistìccio, sm. 1 Il bisticciare. ~ battibecco. 2 Accostamento di parole di suono simile, fatto per gioco. 
  sm. 1 quarrel, squabble. 2 (gioco di parole) pun, quibble.

Bistòlfi, Leonàrdo (Casale Monferrato 1859-Torino 1933) Scultore. Tra le opere Purificazione (1900-1903, Belgirate, Cimitero, Tomba di Hierschel De Minerbi) e La Morte e la Vita (1902, Zurigo, Cimitero, Tomba Abegg).

bistóndo, agg. 1 Che ha forma tondeggiante. ~ rotondo. 2 Sciocco. ~ tonto.

bistòrta, sf. Nome comune del Polygonum bistorta, una pianta erbacea perenne della famiglia delle Poligonacee che presenta fiori rosa disposti in spighe e rizoma ricco di tannino utilizzato come astringente.

bistòrto, agg. 1 Piegato in modo non usuale, non ordinato. ~ contorto. 2 Stravagante. ~ originale. 3 Malizioso.

bistràre, v. tr. 1 Dare il bistro. 2 Segnare col bistro.

bistràto, agg. Truccare col bistro.

bistrattàre, v. tr. Trattar male. ~ strapazzare.

Bistrita Città (88.000 ab.) della Romania, nella Transilvania. Capoluogo del distretto di Bistrita-Nasaud.

bìstro, sm. Colore nero o bruno cupo che viene preparato con la fuliggine.

bistrot, sm. invar. Caffè, specialmente a Parigi. ~ pub.

bìsturi, sm. Strumento tagliente usato in chirurgia per incidere tessuti. Con il bisturi elettrico, detto anche elettrobisturi, che esercita la sua funzione attraverso un arco elettrico, il tessuto viene inciso e la ferita cauterizzata per agevolare l'emostasi. 
  sm. lancet, scalpel.

Bisturi, la mafia bianca Film drammatico, italiano (1973). Regia di Luigi Zampa. Interpreti: Gabriele Ferzetti, Senta Berger, Enrico Maria Salerno.

bisùlco, agg. e sm (pl. m.-chi) agg. Diviso in due, riferito all'unghia dei ruminanti. 
sm. Artiodattilo.

bisùnto, agg. Molto unto. ~ lercio. <> immacolato. 
  agg. very greasy.

Bisùschio Comune in provincia di Varese (3.757 ab., CAP 21050, TEL. 0332).

bit, sm. invar. Termine derivato dall'inglese binary digit, ovvero cifra binaria. Indica infatti la cifra del sistema di numerazione binario, basato cioè solo sui due valori (0 e 1); tale sistema trova la sua più importante applicazione nel campo informatico dove il bit è l'unità minima di informazione. Il bit/secondo è la capacità di un canale, cioè l'entità di informazione che può transitare lungo il canale nell'unità di tempo.

BIT Abbreviazione di Bureau International du Travail (Ufficio Internazionale del Lavoro), la cui sede è a Ginevra. È un ente amministrativo dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) che ha l'incarico di tenere i contatti con governi e sindacati e di vigilare sull'applicazione delle convenzioni di lavoro stipulate internazionalmente.

bitagliènte, agg. A doppio taglio.

bitangènte, agg. Relativo a un ente geometrico (retta, curva, piano, superficie o figura) che è tangente in due punti distinti a una stessa curva o superficie.

bitartràto, sm. Sale contenente il radicale monovalente-C4H5O6 derivato dall'acido tartarico.

bitematìsmo, sm. Presenza in una composizione strumentale di due temi solitamente di carattere diverso.

biternàto, agg. Relativo a una foglia composta che presenta un picciolo suddiviso in tre piccioli portanti ognuno una piccola foglia.

Bitétto Comune in provincia di Bari (9.370 ab., CAP 70020, TEL. 080).

Bitìnia Regione storica dell'Asia Minore, compresa fra il mar di Marmara e il mar Nero. Fu colonizzata dai greci nel VI sec. a. C., fu poi regno autonomo dal II sec. a. C. Fu lasciata ai romani nel 75 a. C. dal suo re Nicomede IV. I centri più importanti (Nicomedia, l'attuale Izmit, Nicea e Prusa, l'attuale Brussa) ebbero grande importanza nell'impero romano e in quello bizantino.

bitis, sm. invar. Genere di corti serpenti africani della famiglia dei Viperidi molto velenosi, ma poco aggressivi. A questo genere appartengono la vipera del deserto e la vipera rinoceronte.

bitonàle, agg. 1 In musica, che ha due toni. 2 Detto di clacson a due note.

bitonalità, sf. Impiego simultaneo, nel corso di un pezzo musicale, di due tonalità diverse.

Bitónto Comune in provincia di Bari (53.772 ab., CAP 70032, TEL. 080). Centro agricolo (coltivazione di olive), industriale (prodotti oleari) e turistico. Vi si trovano la chiesa di Santa Caterina di Alessandria, del sec. XI, la cattedrale, costruita tra il XII e il XIII sec., e un quartiere medievale. Gli abitanti sono detti Bitontini.

bitòrzolo, sm. Piccola sporgenza irregolare sulla pelle o su altre superfici. ~ bernoccolo.

bitorzolùto, agg. Pieno di bitorzoli.

Bitot, sìndrome di Secchezza congiuntivale e una riduzione della vista causate da mancanza di vitamina A.

Bitrìtto Comune in provincia di Bari (8.689 ab., CAP 70020, TEL. 080).

bìtta, sf. Colonna di legno o di ferro, alla prua delle navi o sulle banchine dei porti, alla quale si avvolgono catene o gomene per attraccare le navi.

bitter, sm. invar. Bevanda amara, alcolica o analcolica. 
  sm. invar. pl. bitters.

Bitterroot Sezione delle Montagne Rocciose negli USA.

Bìtti Comune in provincia di Nuoro (3.928 ab., CAP 08021, TEL. 0784).

bitumàre, v. tr. Rivestire con bitume. ~ catramare.

bitumatrìce, sf. Macchina per spargere il bitume sul fondo stradale.

bitumatùra, sf. Operazione del bitumare; strato di bitume.

bitùme, sm. Miscela di idrocarburi solidi o semisolidi usata specialmente per rivestimenti stradali. ~ asfalto. 
  sm. 1 bitumen. 2 (rivestimento per barche) pitch. 
  lat. bitumen,-inis.

bituminóso, agg. Che contiene bitume.

bitumizzazióne, sf. Trasformazione in bitume.

biunivocità, sf. La proprietà di trovarsi in corrispondenza biunivoca.

biunìvoco, agg. Univoco in entrambi i sensi.

biùta, sf. 1 Amalgama formato da terra, fango, sterco bovino o sostanze grasse che viene usato dai contadini come intonaco, per riempire buchi o per proteggere gli innesti. 3 Trucco, cosmetico. ~ belletto.

bivaccàre, v. intr. Accamparsi all'aperto per la notte. ~ attendarsi.

bivàcco, sm. Sistemazione di fortuna, all'addiaccio, di escursionisti. ~ accampamento.

bivalènte, agg. Che presenta duplice valore o due possibilità di applicazione, interpretazione. risposta bivalente, equivoca. 
  da bi-+ valente, p.pres. di valere.

bivalénza, sf. Carattere dei corpi bivalenti.

bivàlve, agg. Che presenta due valve.

Bivàlvi Classe del tipo dei Molluschi, sottoregno animale dei Metazoi, in cui figurano Molluschi dotati di conchiglia formata da due valve articolate a cerniera. Sono anche detti Lamellibranchi e hanno il corpo protetto da un mantello. Se un corpo estraneo penetra nel mantello, il mollusco lo isola secernendo una sostanza madreperlacea che formerà la perla. Alcuni di essi possiedono un piede che può fuoriuscire dalle valve ed è usato per procedere o scavare. L'ordine comprende circa 20.000 specie diverse, divise negli Anisomiari (mitilo e ostrica), Eulamellibranchi (vongola) e Tossodonti (nucula).

bìvio, sm. 1 Punto in cui una via di comunicazione si biforca. ~ biforcazione. 2 Punto, momento, in cui due o più soluzioni determinano incertezza nella scelta. ~ alternativa. 
  sm. 1 fork, crossroads. 2 junction. 3 (incertezza) dilemma. 
  lat. bivium.

bivòmere, agg. Relativo a un particolare tipo di aratro composto due corpi operanti, ognuno dei quali munito di un vomere, un coltro, un versoio e, a volte, un avanvomere, montati su di un telaio rigido.

Bivóna Comune in provincia di Agrigento (5.076 ab., CAP 92010, TEL. 0922).

Bivóngi Comune in provincia di Reggio Calabria (1.776 ab., CAP 89040, TEL. 0964).

Biwa Lago (674 km2) del Giappone, nell' Honshu meridionale.

bìxa, sf. Genere di alberi bassi originari dell'America centrale, appartenenti alla famiglia delle Bixacee, che comprende la sola specie Bixa orellana, utilizzata nell'industria tintoria.

bixìna, sf. Colorante naturale per alimentari della classe dei carotenoidi, estratto dai semi della Bixa orellana.

Bìxio, Geròlamo détto Nìno (Genova 1821-Sumatra 1873) Militare, patriota e uomo di mare. Membro della marina sarda, fu amico di Mazzini e capo delle correnti democratiche genovesi. Lottò nelle guerre d'indipendenza del 1848 e 1849 e del 1859, difese la Repubblica romana, partecipò alla spedizione dei Mille (1860) e combatté a Palermo e Calatafimi. Represse i moti contadini in vari centri della Sicilia e fu eletto deputato. Comandante ad Alessandria, si distinse ancora a Custoza (1866) e nella presa di Roma (1870).

bizantineggiàre, v. intr. 1 Imitare lo stile artistico bizantino. 2 Perdersi in tortuose discussioni che non portano a nulla.

bizantinìsmo, sm. 1 In arte e letteratura, ricercatezza affettata e decadente. 2 Tendenza a perdersi in discussioni ridondanti e inutili. 3 Sottigliezza eccessiva e senza scopo.

bizantinìsta, sm. (pl.-i) Cultore di studi bizantini.

bizantìno, agg. 1 Di Bisanzio, dell'impero d'oriente. 2 Eccessivamente raffinato. ~ ricercato. <> essenziale. 3 Cavilloso, pedante. ~ capzioso. <> lineare. 
Arte bizantina 
È così detta l'arte cristiana d'oriente, sviluppatasi a Costantinopoli nel IV e V sec. e poi propagatasi in tutte le regioni dell'impero romano; diffusa principalmente a partire da Costantinopoli, si distingueva per le elaborazioni iconografiche e stilistiche che sorgevano dall'unione della tradizione ellenistica, romana e quella orientale (specie della Persia, della Siria e dell'Armenia). L'architettura impiega giochi di luce e ombra raggiunti con la sfericità di volte e calotte e con i grandiosi mosaici su fondo oro. Le chiese sono sia di tipo basilicale, a tre o cinque navate, con tre absidi aggregate e il presbiterio diviso dal resto dell'edificio tramite l'iconostasi (esempi illustri sono Sant'Apollinare Nuovo e Sant'Apollinare in Classe a Ravenna, San Demetrio a Salonicco), sia a pianta centrale (poligonale, quadrata, circolare, a croce greca) con volte a botte, cupole e molte finestre (San Vitale a Ravenna, Santa Sofia a Salonicco, San Marco a Venezia). La scultura è di carattere decorativo strettamente collegata all'architettura; prezioso esempio di tutto tondo è la testa di Teodora, conservata al castello Sforzesco di Milano o i capitelli di San Vitale a Ravenna. Di grande importanza sono gli avori, lavorati a Costantinopoli e Alessandria; vero e proprio capolavoro è la cattedra di Massimiliano di Ravenna. La pittura si esprime quasi esclusivamente nel mosaico, fatto di tessere policrome e tessere d'oro, negli affreschi (scuola cretese) e nel dipinto su legno; testimonianze di questa suprema ricerca della bellezza artistica sono conservate a Ravenna (San Vitale, Sant'Apollinare in Classe, Sant'Apollinare Nuovo), a Venezia (San Marco), in Sicilia (duomo di Cefalù e di Monreale) a Tessalonica (chiesa di San Demetrio) e a Roma (Sant'Agnese, San Lorenzo). Vi sono anche esempi di affreschi a Hosios Lukas, in Focide, nelle catacombe romane di Ponziano, di Commodilla, di Callisto e in San Demetrio di Salonicco. Pregevoli sono inoltre la pittura di icone (Arcangelo Michele, Museo Nazionale di Pisa), la miniatura, l'oreficeria, la scultura lignea, la ceramica, i manufatti in tessuto (principalmente seta) prodotti a Costantinopoli e in Sicilia. 
Impero bizantino 
Denominazione adottata dall'impero romano d'oriente dopo il crollo dell'impero romano d'occidente (476), desunta dal nome della sua capitale Bisanzio (Costantinopoli). Giustiniano (527-565) perseguì la politica dell'unificazione dei territori che facevano parte del vasto impero e gli diede nuovo splendore unendo la prassi giuridico amministrativa romana, la tradizione culturale ellenistica e la religione cristiana; il sistema risultante aveva un carattere tutto incentrato sulla figura sacra dell'imperatore (basiléus), monarca assoluto per volere di Dio. L'apparato burocratico, molto solido come quello militare e diplomatico, era ben organizzato; funzionale il sistema fiscale e accurato l'ordinamento giuridico (Corpus Iuris). Sotto Eraclio I, dopo che le terre mediterranee occidentali erano state tolte a vandali e goti (VI sec.), a partire dal VII sec., Bisanzio, soffocata dalla forza araba, perdette Siria, Egitto e coste settentrionali dell'Africa; nel frattempo in Italia si insediavano i longobardi e in alcune zone dei Balcani gli slavi. L'impero si trovò in una situazione di inferiorità militare anche perché indebolito dal conflitto con il pontefice e dalle lotte religiose iconoclaste iniziate sotto Leone III nel 726; tutto ciò portò allo scisma del 1054. Nel X e XI sec. la religione greco ortodossa si diffuse nei territori dell'impero che, nel frattempo, aveva preso il controllo dei Balcani sottomettendo i bulgari e influendo anche sui popoli russi; aveva riconquistato anche i territori mediterranei orientali (Siria, Palestina, Creta, Cipro). La decadenza dell'impero fu determinata, a metà dell'XI sec., dalla stretta dei normanni a occidente e dei turchi a oriente; i crociati si impossessarono di Costantinopoli nel 1024 e l'impero bizantino venne trasformato in impero latino d'oriente. La restaurazione del 1261, con la conquista di Costantinopoli da parte di Michele VIII Paleologo, non fu sufficiente a fermare il corso della disgregazione che divenne definitiva quando Costantinopoli cadde in potere del sultano ottomano Maometto II (1453). 
Letteratura bizantina 
Corrisponde convenzionalmente al periodo della letteratura greca che copre l'arco di tempo che va dall'incoronazione di Giustiniano (527 d. C.) alla presa di Costantinopoli da parte dei turchi (1453) e può essere sostanzialmente divisa in due periodi. Il primo, dal VI al IX sec., è pervaso da un fervente cristianesimo (opere in prosa su teologia, retorica e filologia) ed esprime la perfetta sintesi di motivi orientali. Un'importante figura è quella di Romano il Melode, che cantò i misteri del cristianesimo in inni appassionati, altamente lirici. Tra i libri più letti nel medioevo ci fu il Barlaam e Iosafat, il solo romanzo bizantino in lingua volgare a carattere morale e religioso, nel quale componenti orientali, come la teologia buddhista, si adattano perfettamente a componenti cristiane. Scrissero di teologia ortodossa Giovanni Damasceno, Teodoro Studita, il patriarca Niceforo. Nel VI sec. sbocciò la storiografia con Procopio di Cesarea, Agazia e Menandro Protettore; Giovanni Malalas di Antiochia diede il via alla cronografia. La poesia secolare espresse il meglio di se stessa nell'epigramma. Paolo Silenziario e Agazia furono autori di poetici epigrammi erotici; Giorgio di Pisidia, il primo a fare uso del dodecasillabo, si cimentò in epigrammi che riportavano avvenimenti a lui contemporanei. Il secondo periodo, dal IX al XV sec., corrisponde alla rinascita politica dello stato bizantino e vide continuare la fortuna dell'epigramma con Costantino Cefala (X sec.), Massimo Planude (XIV sec.), e degli studi filologici con la compilazione dell'Antologia Palatina. Assai viva la letteratura popolare in prosa e in versi, di carattere epico come il poema Digenis Akrìtas (X-XI secc.). La poesia ebbe tra i suoi esponenti Costantino di Rodi, Giovanni Geometra, Cristoforo di Mitilene. La cultura classica fu conservata grazie anche alla ricostruzione dell'università di Costantinopoli da parte di Bardas (863); Psello e successori vi insegnarono la filosofia, in particolare platonica, mentre Giovanni Tzetze contribuì alla rinascita degli studi filologici. Con i Comneni la storiografia conseguì i più alti livelli (Anna Comnena, Giorgio Acropolita, Niceforo Gregora che scrisse una vastissima Storia bizantina, Teodoro Metochita, Leonico Calcondila, Giorgio Franze). La lingua parlata non viene impiegata in letteratura se non molto tardi e sporadicamente; ciò causò la diglossia caratteristica del greco moderno. Il primo a impiegare il volgare fu Teofane (IX sec.) nelle cronache; nell'XI e XII sec. scrissero poesie in volgare Glikas e Teodoro Prodromo; inoltre, apparvero in volgare anche molti romanzi neoellenici. 
Rito bizantino 
Liturgia delle chiese cristiane orientali. Sorto ad Antiochia, si propagò, subendo varie trasformazioni, in tutto l'impero bizantino, con l'istituzione del patriarcato di Costantinopoli (451). Il rito venne tradotto in molte lingue (siriaco, slavo, armeno, albanese, romeno, ungherese). 
Teatro bizantino 
Fino al periodo iconoclastico il teatro praticamente non esisteva, anche perché era fortemente contrastato dalla chiesa primitiva; nel periodo della dinastia macedone (IX-XI secc.) il dramma sacro venne accettato in chiesa. Poche sono le notizie relative al teatro secolare. Destinati alla lettura erano i Versi su Adamo, di Ignazio Diacono (IX sec.), e il Christòs Paschon, dramma sacro attribuito a Gregorio di Nazianzo; probabilmente destinate alla recitazione erano le opere di Michele Aplúcheir e di Teodoro Prodromo.

Bizet, Georges (Parigi 1838-Bougival 1875) Musicista e compositore francese. Figlio d'arte, cominciò a studiare musica all'età di quattro anni. Benché brillante allievo (e poi genero) di Jacques Halévy non incontrò molta fortuna nella carriera teatrale di operista e morì giovane (forse suicida) nel 1875. Nello stesso anno aveva prodotto il suo capolavoro, il dramma lirico Carmen, senza poter assistere al suo successo.L'opera è caratterizzata da una modernità e ricchezza orchestrale, musicale e drammatica che non trovò il consenso immediato del pubblico. Il successo sarebbe arrivato in seguito, quando la Carmen, finalmente apprezzata, entrò stabilmente a far parte del piccolo numero delle opere regolarmente ripresentate sulle scene. Lavorando appassionatamente su un dramma tratto da una novella di P. Merimée, Bizet modernizzò e ringiovanì la forma ormai cristallizzata dell'opéra comique. Il risultato raggiunto ebbe particolare influenza sulla corrente verista italiana. Tra le altre opere di Bizet, si ricordano I pescatori di perle (1863), La fanciulla di Perth (1866) e L'Arlesiana (1872).

bìzza, sf. Breve stizza. ~ capriccio. 
  sf. tantrum.

Bizzaróne Comune in provincia di Como (1.337 ab., CAP 22020, TEL. 031).

bizzarrìa, sf. 1 Qualità di bizzarro. ~ Stramberia, stravaganza, stranezza. <> normalità. 2 Azione o idea bizzarra.

bizzàrro, agg. 1 Chi non segue i comportamenti considerati comuni e abituali. ~ Bislacco, strano, originale. 2 Focoso, detto di cavallo. 
  agg. bizarre, peculiar, freakish, strange.

bizzèffe, loc. avv. In grande quantità, in abbondanza. 
  loc. avv. plenty, galore.

bizzòco, o bizzòchero, sm. (pl.-chi) Denominazione popolare di gruppi laici appartenenti al terz'ordine francescano, seguaci dei precetti di povertà, carità e preghiera predicati da San Francesco, che si costituirono nel XIII-XIV sec.

bizzóso, agg. Capriccioso. ~ irritabile. <> tranquillo.

Bjerknes, Jacob (Stoccolma 1897-Los Angeles 1975) Meteorologo statunitense. Di origine norvegese, eseguì importanti ricerche sui cicloni.

Bjúrnson, Bjúrnstjerne (Kvikne 1832-Parigi 1910) Drammaturgo norvegese. Tra le opere Al di là delle forze umane (1895) e Quando fiorisce il vino nuovo (1909).

Bk Simbolo chimico del berkelio.

bla bla, o blablà, loc. sost. m. o sm. invar. Voce onomatopeica che indica un insieme sconclusionato di chiacchiere.

black box, loc. sost. m. invar. Oggetto o sistema generico del quale non si conosce il funzionamento, ma il cui comportamento può essere descritto da un osservatore esterno. 
  locuzione inglese che significa "scatola nera".

Black Hills Regione montuosa degli USA, tra gli Stati del South Dakota e del Wyoming. Vetta più elevata Horney Peak (2.207 m).

black hole, loc. sost. m. invar. Espressione inglese equivalente all'italiano buco nero.

black jack, loc. sost. m. invar. Gioco d'azzardo eseguito con due mazzi di carte francesi, simile al sette e mezzo.

Black rain (Pioggia sporca) Film giallo, americano (1989). Regia di Ridley Scott. Interpreti: Michael Douglas, Andy Garcia, Kate Capshaw. Titolo originale: Black Rain

Black River Nome di alcuni fiumi degli USA: un tributario (480 km) del fiume White e un altro tributario (260 km) del Mississippi.

Black, Max (Baku 1909-) Filosofo di origine russa naturalizzato statunitense. Si è occupato dei problemi connessi all'analisi del linguaggio. Tra le opere, Language and philosophy. Studies in method (Linguaggio e filosofia. Studi di metodo, 1949), Problems of analysis (Problemi di analisi, 1954) e The labyrinth of language (Il labirinto del linguaggio, 1968).

black-bottom, sm. invar. Danza comica eseguita su un ritmo di fox-trot che venne creata intorno al 1925 in America dalle persone di colore e divenne famosa nelle sale da ballo europee dei primi anni '30. 
  dall'inglese rivers's black bottom il fondo nero del fiume.

black-out, sm. invar. 1 Mancata erogazione dell'energia elettrica. ~ oscuramento. 2 Mancanza di notizie, silenzio stampa. la città subì un black-out di dodici ore a causa dell'occupazione militare.

Blackpool Città (148.000 ab.) della Gran Bretagna, nel Lancashire.

black-rot, sm. invar. Malattia crittogamica che colpisce le piante. Si manifesta con la presenza di marciume e di annerimento degli organi colpiti. 
  dall'inglese black nero e rot marciume.

Blade runner Film di fantascienza, americano (1982). Regia di Ridley Scott. Interpreti: Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young.

Blagojevgrad Città (80.000 ab.) della Bulgaria, capoluogo del distretto omonimo.

Blagovescensk Città (206.000 ab.) della Russia, capoluogo della provincia dell'Amur.

blague, sf. invar. 1 Sacchetto per riporvi il tabacco. 2 Vanteria. ~ panzana. ~ millanteria. 
  termine francese che deriva dal basso tedesco blagen gonfiarsi.

blagueur, sm. invar. Fanfarone. ~ vanesio.

Blair, Betsy (New York 1923-) Attrice e ballerina americana il cui vero nome è Betsy Boger. Interpretò sia in teatro che al cinema ruoli drammatici; tra i suoi film più famosi si ricordano La fossa dei serpenti del 1949, Marty del 1955 e Calle Mayor del 1956.

Blair, Bonnie Kathleen (Cornwall, New York 1964-) Pattinatrice su ghiaccio statunitense. Vinse la medaglia d'oro nei 500 m e quella di bronzo nei 1.000 m alle olimpiadi di Calgary nel 1988, due medaglie d'oro ad Albertsville nel 1992 e due medaglie d'oro a Lillehammer nel 1994.

Blake, Robert (Bridgewater 1599-Plymouth 1657) Ammiraglio inglese. Dopo essersi schierato con il partito parlamentare nella guerra civile, condusse alla vittoria la flotta repubblicana contro i realisti appoggiati da quella portoghese (1650). Sconfisse la flotta spagnola a Santa Cruz di Tenerife (1657).

Blake, William (Londra 1757-1827) Personalità eclettica, fu poeta, incisore e pittore. Esponente del romanticismo inglese, scrisse liriche e poemi intrisi di misticismo e simbolismo (visioni) illustrati e incisi da lui personalmente. All'età di dieci anni iniziò una scuola di disegno e più tardi studiò per un certo tempo alla Royal Academy of Arts. Sposatosi nel 1781, iniziò a dare lezioni di disegno, a realizzare illustrazioni per libri e a ricavare incisioni da disegni di altri artisti. Nel 1800 andò ad abitare in una casetta a Felpham, sulla costa del Sussex. Qui nel 1803 ebbe un violento litigio, seguito da un processo, dal quale uscì assolto. Tutta la vicenda, però, ebbe l'effetto di amplificare le visioni demoniache che già lo ossessionavano. Nel 1803 fece ritorno a Londra e iniziò a sperimentare un metodo di incisione in rilievo e a produrre direttamente la maggior parte dei suoi libri di poesie con un procedimento lungo e laborioso. In questo modo pubblicò I canti dell'innocenza (1789), Il libro di Thel (1789), Il matrimonio di cielo e inferno (1790), I canti dell'esperienza (1794)e Gerusalemme (1804). Negli ultimi anni della sua vita abbandonò la poesia dedicandosi completamente all'attività pittorica. Alla sua morte era poco noto come artista e quasi sconosciuto come poeta. Sarebbe stato riscoperto negli anni '20 di questo secolo. Altre opere da ricordare, oltre quelle citate, sono America (1793), Il libro di Urizen (1794), I quattro Zoas (postumo) e Milton (1804). Celebri sono pure le sue illustrazioni della Bibbia, di opere di Milton e Young e della Divina Commedia.

Blakett, Patrick Maynard (1897-1974) Fisico inglese. Applicò allo studio dei raggi cosmici le emulsioni fotografiche. Fu insignito del premio Nobel nel 1948.

Blalock, operazióni di Specifici interventi chirurgici volti a correggere alcune gravi malformazioni cardiache.

Blaman, Anna (Rotterdam 1905-1960) Pseudonimo della scrittrice olandese Johanna Petronella Vrught, che ha fortemente influenzato la letteratura olandese di questo secolo con narrazioni realistiche e indagini esistenziali. La sua opera più nota è Una questione di vita o di morte (1954).

Blanc, Albèrto (Chambéry 1835-Torino 1904) Politico e diplomatico. Ambasciatore del regno d'Italia dal 1870 al 1891, senatore nel 1892, fu ministro degli affari esteri nel governo Crispi (1893-1896). Si dimise dopo la sconfitta italiana di Adua.

Blanc, Albèrto Càrlo (Chambéry 1906-Roma 1960) Paletnologo e paeleontologo. Figlio di Gian Alberto Blanc, insegnò all'università di Roma. Fondò la rivista di paleontologia Quaternaria. Tra le sue pubblicazioni scientifiche I paleantropi di Saccopastore e del Circeo (1942) e Origine e sviluppo dei popoli cacciatori e raccoglitori (1946).

Blanc, Giàn Albèrto (New York 1879-Roma 1966) Geochimico e fisico. Figlio di Alberto Blanc, insegnò all'università di Roma dal 1928 al 1949. Compì ricerche sulla geochimica dei suoli delle caverne preistoriche. Collaborò con Marie Curie all'elaborazione delle tavole delle costanti radioattive.

Blanc, Louis (Madrid 1811-Cannes 1882) Politico francese. Precursore del socialismo, progettò un sistema produttivo basato su ateliers sociaux a capitale statale, a cui si ispirarono gli ateliers nationaux, che furono istituiti dopo il 1948. Scrisse L'organizzazione del lavoro (1840).

Blanca Peak Cima alta 4.364 m che si erge al centro della catena Sangre de Cristo Mountains, in Colorado.

Blanchot, Maurice (Quain, Saône-et-Loire 1907-) Critico letterario. Tra le opere Lo spazio letterario (1955).

Blanco Cape Promontorio sull'oceano Atlantico dell'Oregon (USA).

Blandiana, Ana (Timisoara 1942-) Pseudonimo della poetessa rumena Otilia Valeria Rusan. Poetessa il cui impegno politico si è rivolto prima contro il regime socialista di Ceausescu ed è proseguito dopo la rivoluzione del 1989. Tra le sue opere, sono da ricordare Il tallone d'Achille (1966); Il terzo mistero (1989); Ottobre, novembre, dicembre (1972) e Stella predace (1985).

blandiménto, sm. 1 Atto o espressione dolce. 2 Lusinga, moina. ~ adulazione.

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/view/dictionario_b.doc/34501403/dictionario_b.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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