Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 18
Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 18
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale C parte 18
corresponsàbile, agg. Che è responsabile insieme ad altri. ~ complice, coimputato. <> estraneo, innocente.
da con-+ responsabile.
corresponsabilità, sf. L'essere corresponsabile.
corresponsabilizzàre, v. tr. Rendere corresponsabile.
corresponsióne, sf. Pagamento di una data somma.
da con-+ lat. responsio,-onis risposta.
correttaménte, avv. 1 Con correttezza. ~ giustamente, esattamente, bene. <> scorrettamente. 2 Onestamente, rettamente. ~ lealmente. <> disonestamente. 3 Civilmente. ~ educatamente. <> scortesemente.
correttézza, sf. 1 Qualità di chi è corretto. ~ onestà. <> disonestà, scorrettezza. 2 Educazione. ~ urbanità.
deriv. da corretto.
correttìvo, agg. e sm. agg. Si dice di ciò che serve a correggere.
sm. Ingrediente di una bevanda che ne modifica il sapore.
corrètto, agg. 1 Privo di errori o difetti. ~ esatto. <> errato. • il tuo ragionamento è corretto. 2 Conforme alle regole del vivere civile. ~ educato. <> ineducato. • non era molto corretto da parte sua. 3 Che rispetta le norme dell'ambiente in cui vive. ~ onesto. <> disonesto. 4 Detto di bevanda il cui sapore è stato modificato con l'aggiunta di altro. <> liscio. • caffè corretto con la grappa.
agg. 1 right, correct, proper. 2 (onesto) honest, fair. 3 (caffè) spiked, laced.
lat. correctus, p.p. di corrigere correggere.
correttóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi corregge. 2 Chi attende alla correzione del materiale da stampa.
sm. 1 corrector. 2 (tip.) proofreader.
Corrèze Dipartimento (238.000 ab.) della Francia, nel Limousin. Capoluogo Tulle.
correzionàle, sm. Riformatorio.
correzióne, sf. 1 Il correggere. ~ modifica, rifacimento. 2 Punizione. ~ castigo. 3 Mutamento. ~ modificazione. 4 Educazione corretta.
sf. correction, marking.
lat. correctio,-onis.
Correzzàna Comune in provincia di Milano (1.595 ab., CAP 20050, TEL. 039).
Corrézzola Comune in provincia di Padova (5.195 ab., CAP 35020, TEL. 049).
Corri, coniglio Romanzo di J. Updike (1960).
corricórri, sm. invar. Confusione precipitosa. ~ bolgia.
corrìda, sf. Lotta spettacolare tra uomini e tori in un'arena chiusa; è tipica della Spagna e di altri paesi latinoamericani. Il primo cavaliere castigliano ad affrontare il toro fu il Cid Campeador. Lo scontro a piedi tra toro e uomo si diffuse dal XVIII sec., secondo regole scritte in appositi trattati. La prima scuola tauromaca fu istituita a Siviglia nel 1815 da Ferdinando VII. Oggi la corrida segue le nuove direttive imposte dai grandi toreri dal 1852 (J. Belmonte, Joselito, Manolete). Il tipo di corrida popolare (encierro) viene praticata oltre che in Spagna anche nella Francia del sud, ove si svolge in un quartiere nel quale vengono lasciati liberi dei torelli, oggetto di caccia da parte dell'intera popolazione.
spagn. corrida (de toros) corsa (dei tori).
Còrrido Comune in provincia di Como (722 ab., CAP 22010, TEL. 0344).
corridóio, sm. 1 Passaggio lungo e stretto che mette in comunicazione i vani di uno stesso edificio. 2 Striscia di corridoio incuneata in un altro stato. • corridoio aereo, navale. 3 Nel tennis, la parte laterale del campo compresa tra la linea che delimita lo spazio destinato al singolare e quello destinato al doppio.
sm. corridor.
deriv. da correre.
Corridóni, Filìppo (Pausula, oggi Corridonia 1888-Carso 1915) Politico. Dal 1913 fu dirigente dell'Unione sindacale italiana (USI). Durante la prima guerra mondiale fu tra i sostenitori dell'interventismo rivoluzionario.
Corridònia Comune in provincia di Macerata (12.555 ab., CAP 62014, TEL. 0733). Centro agricolo (coltivazione di frutta e di barbabietole) e industriale (calzaturifici e mobilifici). Fondata dai romani con il nome di Pausolae, nel 1931 le venne dato il nome attuale in onore di F. Corridoni. Nelle vicinanze si trova la chiesa di San Claudio al Chienti, in stile romanico, del XII sec. Gli abitanti sono detti Corridoniani.
corridóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che è atto alla corsa.
sm. Chi disputa gare di corsa.
sm. runner.
deriv. da correre.
Corrientes Città (258.000 ab.) dell'Argentina, capoluogo della provincia omonima.
Corrientes
Provincia (781.000 ab.) dell'Argentina, che si estende sul fiume Paran´. È attraversata dal fiume omonimo.
corrièra, sf. 1 Autoveicolo che trasporta un numero piuttosto elevato di passeggeri su un percorso di linea. ~ autobus, autocorriera. 2 Gabbia in cui si ospitano uccelli di richiamo.
sf. bus, coach.
corrière, sm. 1 Incaricato del recapito di lettere, oggetti, dispacci e altro. ~ messaggero, portaordini. • corriere diplomatico, chi trasporta oggetti o scritti verso una sede diplomatica. 2 Chi esercita il mestiere di servizio di trasporto. ~ trasportatore. 3 Servizio postale. 4 Battello che fa servizio di posta. 5 Denominazione di vari quotidiani.
sm. 1 carrier. 2 (diplomatico) courier. 3 (postale) post, mail.
deriv. da correre, con il suffisso-iere.
Corriere dello Sport Quotidiano sportivo nato nel 1924 a Bologna che rappresenta uno dei giornali sullo sport più seguiti. Dopo numerosi cambi di titolo e di proprietà, riacquistò il titolo attuale nel 1944.
corrigèndo, agg. e sm. Che, chi deve essere corretto.
corrimàno, sm. Barra laterale a una scala o sul tettuccio interno di mezzi di trasporto pubblici per consentire una presa sicura.
sm. handrail.
corrióne bióndo, loc. sost. m. Denominazione volgare del Cursorius cursor, un uccello di colore biondo con macchie nere sulla nuca e zampe lunghe e sottili che vive in Asia, in Africa ed è presente anche in Italia.
corrispettività, sf. L'essere corrispettivo.
corrispettìvo, agg. e sm. agg. 1 Che è in rapporto reciproco con qualcuno. 2 Che si dà in cambio di ciò che si riceve.
sm. Equivalente in denaro o natura di altra prestazione.
sm. amount due.
da con-+ rispettivo.
corrispondènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Somigliante. ~ analogo. 2 Equivalente. ~ pari. • la paga non è corrispondente alla fatica necessaria. 3 Dello stesso significato. • il corrispondente termine inglese non esiste.
sm. e sf. 1 Chi è in relazione epistolare con qualcuno. 2 Il giornalista incaricato dal proprio giornale di inviare servizi dalla città in cui è stato inviato. • corrispondente di guerra per un quotidiano. 3 Istituto di credito o persona privata che svolge affari per conto di un'azienda in luogo diverso da quello dell'azienda stessa.
agg. corresponding. sm. e sf. correspondent.
corrispondènza, sf. 1 Relazione di uguaglianza, somiglianza, proporzione e simili. • non c'era corrispondenza tra quanto affermava e quanto aveva visto il testimone. 2 Scambio di lettere per tempi lunghi. • manteneva una fitta corrispondenza con i vecchi compagni di collegio. 3 Scritto o servizio di un corrispondente o inviato speciale. 4 Contraccambio. 5 In due classi d'oggetti, la possibilità di associare a ciascun oggetto uno dell'altra. • corrispondenza biunivoca, corrispondenza uno a uno.
sf. 1 correspondence. 2 (posta) mail.
da con-+ rispondenza.
Corrispondenza completa Opera epistolare di M. du Deffand (1865).
corrispóndere, v. v. tr. Dare, versare una somma a titolo retributivo. ~ versare. • lo stipendio gli veniva corrisposto direttamente sul suo conto corrente bancario.
v. intr. 1 Avere somiglianza. • il gatto corrisponde, in piccolo, al leone. 2 Equivalere. ~ coincidere. 3 Essere in rapporto di simmetria. 4 Ricambiare un sentimento. ~ ripagare. • per insicurezza, non osava corrispondere al suo amore. 5 Avere relazione epistolare con qualcuno. ~ scrivere. 6 Essere prospiciente. ~ comunicare. 7 Essere all'altezza. ~ valere. 8 Succedere, soddisfare. • il raccolto non ha corrisposto alle aspettative dei contadini.
v. tr. 1 to pay. 2 (contraccambiare) to return, to reciprocate.
lat. correspondere esser conforme, incrociato con rispondere.
corrispósto, agg. 1 Contraccambiato. 2 Pagato. ~ versato.
corrivàre, v. tr Far affluire acque allo stesso bacino o corso d'acqua.
corrivazióne, sf. Confluenza delle acque di precipitazione cadute in un bacino imbrifero nel letto principale.
Tempo di corrivazione
Tempo necessario affinché le acque cadute raggiungano una determinata sezione del letto principale.
corrività, sf. L'essere corrivo.
corrìvo, agg. 1 Che agisce in modo avventato. 2 Credulone, sempliciotto.
corroboraménto, sm. Il corroborare, il corroborarsi.
corroborànte, agg. e sm. agg. Che corrobora. ~ energetico, fortificante. <> debilitante, sfibrante.
sm. Sostanza o farmaco con azione rinvigorente.
corroboràre, v. v. tr. 1 Fortificare. ~ rinvigorire. 2 Avvalorare. ~ convalidare.
v. rifl. Ritemprarsi. ~ fortificarsi.
v. tr. 1 to fortify, to strengthen. 2 (fig.) to corroborate.
lat. corroborare, comp. da con-+ roborare rafforzare.
corroboratìvo, agg. e sm. agg. Corroborante.
sm. Medicinale che corrobora.
corroboratóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che o chi corrobora.
corroborazióne, sf. 1 Rinvigorimento. 2 Conferma.
corroboree, sm. invar. Danza rituale collettiva australiana legata al rito della prolificità.
corródere, v. v. tr. e intr. Sgretolare. ~ intaccare.
v. intr. pron. Sgretolarsi, frantumarsi poco a poco. ~ consumarsi.
v. tr. e v. intr. pron. to corrode.
lat. corrodere, comp. da con-+ rodere rodere.
corrodibilità, sf. Proprietà di materiale che subisce corrosione.
corrómpere, v. v. tr. 1 Esercitare un'azione di disfacimento, deterioramento e simili. ~ alterare, decomporre. <> risanare, bonificare. • l'inquinamento di quegli scarichi corrompe l'aria di questa zona. 2 Depravare, fuorviare. ~ traviare. 3 Indurre con doni o altro a fare cosa lontana dal dovere. ~ comprare. • cercarono così di corrompere i magistrati, in modo da ottenere sconti di pena. 4 Inquinare, ammorbare. ~ contaminare.
v. intr. pron. 1 Andare in putrefazione; degenerare, deteriorarsi, decomporsi. ~ putrefarsi. • i cibi freschi si corrompono se lasciati all'aria aperta. 2 Depravarsi. ~ fuorviarsi.
v. tr. 1 to corrupt. 2 (comprare) to bribe.
lat. corrumpere, comp. da con-+ rumpere.
corrompìbile, agg. Che si può corrompere.
corrompiménto, sm. Il corrompere, il corrompersi.
Corròpoli Comune in provincia di Teramo (3.691 ab., CAP 64013, TEL. 0861).
corrosióne, sf. Fenomeno di deterioramento superficiale di un metallo provocato da agenti ossidanti. Quella chimica è provocata da agenti naturali (ossigeno atmosferico) o artificiali (anidride solforosa); quella elettrochimica è provocata da un fenomeno elettrolitico (tipico della pila) in cui due metalli diversi sono immersi in una soluzione elettrolitica (per esempio acqua di mare).
sf. corrosion.
lat. tardo corrosio,-onis, deriv. da corrosus, p.p. di corrodere.
corrosivaménte, avv. In modo distruttivo, corrosivo.
corrosività, sf. Proprietà di materiale che produce o subisce corrosione.
corrosìvo, agg. e sm. agg. 1 Che corrode. ~ acido. 2 Caustico. ~ mordace.
sm. Sostanza che corrode.
agg. corrosive.
corróso, agg. Sgretolato, attaccato dagli agenti atmosferici.
lat. corrosus, p.p. di corrodere.
corrótto, agg. Deteriorato. ~ depravato. <> onesto.
agg. corrupt.
lat. corruptus, p.p. di corrumpere.
corrucciàre, v. v. tr. Addolorare, muovere a sdegno. ~ rattristare. <> rallegrare.
v. intr. pron. 1 Provare un sentimento di dolore misto a ira e pena. ~ sdegnarsi. 2 Detto dei lineamenti del viso, assumere un'espressione triste e risentita. ~ rabbuiarsi. <> rasserenarsi.
v. intr. pron. to grow angry.
corrucciàrsi, v. intr. pron. 1 Adirarsi. ~ sdegnarsi. 2 Del tempo, rabbuiarsi.
corrùccio, sm. Sentimento di ira, dolore. ~ risentimento.
corruccióso, agg. 1 Che mostra corruccio. ~ corrucciato. 2 Pieno di corruccio. ~ accigliato. 3 Che si corruccia facilmente.
corrugaménto, sm. 1 Atto del corrugare. 2 Complesso di fenomeni tettonici il cui effetto è la formazione di grandi pieghe degli strati della crosta terrestre.
corrugàre, v. v. tr. Increspare, coprire di rughe in segno di turbamento. ~ aggrottare.
v. intr. pron. Aggrinzarsi in segno di sdegno, malumore, collera. ~ accigliarsi.
v. tr. to wrinkle.
lat. corrugare, comp. da con-+ deriv. da ruga grinza.
corruptio optimi pessima, loc. avv. Locuzione latina che significa "la corruzione del migliore è la peggiore"e indica quando un'autorità diventa dispotica o simili.
corruscàre, v. intr. Mandare bagliori. ~ lampeggiare.
corrùsco, agg. (pl. m.-chi) 1 Risplendente di luce vivissima. 2 Fiammeggiante.
corruttèla, sf. Corruzione dei costumi. ~ immoralità.
corruttìbile, agg. Che si può corrompere.
corruttìbilità, sf. Qualità e condizione di ciò che è corruttibile.
corruttìvo, agg. Che può corrompere.
corruttóre, agg. e sm. (f.-trìce) Chi, che corrompe.
corruzióne, sf. Nell'ambito giuridico è una condotta illecita che dà luogo a diversi reati.
sf. 1 corruption. 2 (comprare) bribery.
lat. corruptio,-onis, deriv. da corruptus, p.p. di corrumpere.
Corruzione di minori
Reato commesso da colui che compie atti di libidine su persona o in presenza di persona minore di sedici anni. Il codice penale considera inoltre corruttore di minori anche chi induce una persona minore di sedici anni a compiere atti di libidine su se stesso, sul corruttore o su altre persone. Per la corruzione di minori sono previste pene variabili da sei mesi a tre anni.
Corruzione di pubblico ufficiale
Reato commesso da pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio che ottiene un compenso non dovuto per compiere, ritardare o non compiere affatto un atto d'ufficio (corruzione impropria) o compiere un atto contrario ai suoi doveri (corruzione propria). La corruzione può inoltre avvenire prima o dopo il compimento dell'atto illecito (corruzione antecedente o susseguente). Le pene per i corrotti possono variare da un anno (per la corruzione impropria susseguente) fino a un massimo di cinque anni di reclusione (per la corruzione propria antecedente). Eventuali aggravanti possono anche portare un aumento della pena fino a un massimo di vent'anni di reclusione. Analoghe pene sono previste anche per i corruttori.
Corruzione al palazzo di giustizia Dramma di U. Betti (1949).
córsa, sf. 1 Movimento veloce compiuto con il proprio corpo. ~ rapidità, velocità. <> lentezza. 2 Competizione sportiva di velocità. 3 Tentativo frenetico di superare gli altri nell'accaparrarsi qualcosa. 4 Ciascuno dei viaggi di un mezzo di trasporto pubblico tra due stazioni terminali. 5 Spazio percorso da un mezzo di locomozione pubblico. 6 Percorso ripetuto e uguale delle oscillazioni del pendolo e di qualsiasi oggetto a moto alterno. 7 Insieme di azioni belliche con navi per danneggiare il commercio marittimo dei nemici e impedire quello dei neutrali.
sf. 1 run. 2 (su mezzo pubblico) journey, trip. 3 (sport) race.
da corso, p.p. di correre al f.
Guerra di corsa
Insieme delle operazioni di guerra navale, compiute da privati, per impedire il traffico navale nemico; viene autorizzata dallo stato, contrariamente alla pirateria. Venne praticata dai grandi esploratori e marinai, quali F. Drake, W. Releigh, J. Howkins, J. Bart, che finirono per agevolare il diffondersi della pirateria e per rendere difficile e pericolosa la navigazione. Venne disciplinata dal trattato di Utrecht (1713) e abolita nel secolo scorso.
corsac, sm. invar. Nome comune di una piccola volpe dalla pelliccia fulvo-biancastra che vive nell'Europa orientale e nell'Asia sudoccidentale.
corsalétto, sm. Corazza del solo petto e schiena di ferro.
Corsàno Comune in provincia di Lecce (5.345 ab., CAP 73033, TEL. 0833).
corsarésco, agg. (pl.-chi) Di corsaro.
corsàro, agg. e sm. agg. Di corsaro.
sm. Comandante di nave privata autorizzato dal proprio stato alla guerra contro navi nemiche. ~ pirata, bucaniere, predone.
lat. mediev. cursarius, deriv. da cursus,-us viaggio.
Corsaro dell'isola verde, Il Film d'avventura, americano (1952). Regia di Robert Siodmak. Interpreti: Burt Lancaster, Eva Bartok, Nick Cravat. Titolo originale: The Crimson Pirate
Corsaro Nero, Il Romanzo di E. Salgari (1899).
corseggiàre, v. v. tr. Saccheggiare come un corsaro.
v. intr. Praticare la guerra di corsa.
corsetterìa, sf. 1 Articoli di abbigliamento intimo femminile. 2 Fabbrica o negozio di tali articoli.
corsétto, sm. 1 Bustino di tessuto resistente con pareti elastiche e stecche. 2 Corsaletto.
sm. corset.
franc. corset.
corsìa, sf. 1 Passaggio tra due file di letti in un dormitorio. ~ corridoio. •: :e corsie degli ospedali non potevano più ospitare altri degenti. 2 Settore di una pista o di un campo sportivo, entro cui procede ciascun concorrente in una competizione. 3 Sezione di un'autostrada. • la corsia d'emergenza è riservata a particolari mezzi di intervento. 4 Lungo tappeto che si stende nei corridoi o nelle scale. 5 Il lungo tavolato che andava da poppa a prua nelle galee. 6 Acqua corrente di fiumi o di torrenti
sf. 1 aisle. 2 (ospedale) ward. 3 (stradale) lane.
da acqua corsiva.
Còrsica Isola della Francia (241.000 ab., 8.680 km2), nel mar Mediterraneo, a nord della Sardegna. dalla quale è divisa dalle Bocche di Bonifacio. È divisa in Corse du Sud, con capitale Ajaccio e Haute-Corse, la cui capitale è Bastia. I centri principali sono Ajaccio, Bastia, Propriano, Calvi. Il territorio è prevalentemente montuoso; le coste si estendono per 1.200 km, assumendo caratteristiche diverse tra est e ovest; quella occidentale è ricca di insenature (golfo di Calvi, Porto, Sagone, Ajaccio, Valinco), mentre quella orientale è bassa e regolare. Il clima è mediterraneo. Fonti di ricchezza economica sono l'agricoltura (olivi, frutta, viti), l'allevamento e l'industria di trasformazione. Il fattore più importante rimane sempre il turismo. Fu ceduta alla Francia dalla repubblica di Genova con il trattato di Versailles nel 1768.
Còrsico Comune in provincia di Milano (37.385 ab., CAP 20094, TEL. 02). Centro industriale (fabbriche di materiali refrattari, della carta, vetrarie, conciarie e della ceramica) sul Naviglio Grande. Gli abitanti sono detti Corsichesi.
corsièro, sm. Cavallo da corsa e da battaglia.
Corsìni Canale lungo 11 km, tra Ravenna e il mar Adriatico.
Corsìni, Néri (Firenze 1771-1845) Politico. Nel 1815 fu plenipotenziario al Congresso di Vienna. In seguito, sotto Leopoldo II, fu ministro dell'interno, quindi presidente del consiglio nel 1804. Durante questa carica seguì una politica di assolutismo illuminato.
Corsiòne Comune in provincia di Asti (185 ab., CAP 14020, TEL. 0141).
corsìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi frequenta un corso di studi professionale.
corsivìsta, sm. e sf. (pl.-i) Redattore, autore di corsivi.
corsìvo, agg. e sm. agg. 1 Si dice della scrittura corrente inclinata verso destra. ~ italico. <> tondo. • carattere corsivo, carattere tipografico inclinato sulla destra. 2 Che scorre. 3 Corrente, detto di moneta.
sm. 1 La scrittura corsiva. 2 Breve articolo satirico, brillante o polemico. ~ trafiletto. • era uno scrittore di corsivi molto taglienti.
agg. (tip.) italic. sm. cursive writing.
lat. cursivus, deriv. da cursus corso.
Còrso Penisola della Corsica, percorsa dai rilievi montuosi La Serra.
còrso (1), agg. e sm. agg. Relativo alla Corsica.
sm. Nativo o abitante della Corsica.
córso (2), sm. 1 Lo scorrere delle acque. ~ scorrimento. • i salmoni risalgono il corso dei fiumi. 2 L'atto del correre. 3 Il procedere del tempo. • nel corso degli anni avrebbe imparato. 4 Viaggio fatto per mare. • era un capitano di lungo corso, di grande esperienza. 5 Il movimento reale o apparente degli astri. 6 Serie ordinata di lezioni o esercitazioni. • i corsi accademici sarebbero iniziati la settimana successiva. 7 Periodo che comprende un ciclo di studi. • corso di laurea; studente fuori corso. 8 Movimento di persone in una strada. 9 Strada cittadina di particolare importanza. ~ passeggiata, passeggio, viale. 10 La condizione della moneta in rapporto al suo uso e all'obbligo di accettarla per legge. 11 Detto di titoli o valute, prezzo determinatosi in borsa. 12 Nelle opere murarie, elementi uguali disposti in linea. 13 Fila longitudinale di tavole o lamiere che formano il fasciame di una nave.
sm. 1 course. 2 (strada) main street. 3 (serie di lezioni) course.
lat. cursus,-us, deriv. da currere correre.
còrso, sm. e agg.
agg. Della Corsica.
sm. Nativo, abitante della Corsica.
Corso di filosofia positiva Opera di filosofia di A. Comte (1830-1842).
Corso di linguistica generale Opera di linguistica di F. de Saussure (1916).
Corso, Gregory (New York 1930-) Poeta. Tra le opere Benzina (1958) ed Elegiaci sentimenti americani (1970).
corsóio, agg. e sm. agg. Scorsoio.
sm. 1 Guida entro cui scorre un organo meccanico. 2 Nel regolo calcolatore, telaietto trasparente con linee di fede.
Cortàccia Sùlla Stràda dél Vìno (in ted. Kurtatsch An Der Weinstrasse) Comune in provincia di Bolzano (1.812 ab., CAP 39040, TEL. 0471).
Cortàle Comune in provincia di Catanzaro (2.898 ab., CAP 88020, TEL. 0968).
Cortandóne Comune in provincia di Asti (253 ab., CAP 14010, TEL. 0141).
Cortànze Comune in provincia di Asti (295 ab., CAP 14020, TEL. 0141).
Cort´zar, Julio (Bruxelles 1914-Parigi 1984) Scrittore argentino. Tra le opere Il gioco del mondo (1963) e Tanto amore per Glenda (1980).
Cortazzóne Comune in provincia di Asti (539 ab., CAP 14010, TEL. 0141).
córte, sf. 1 Cortile delle case di città. 2 Nel medioevo, l'insieme degli edifici attorno al castello feudale. 3 Residenza di un sovrano. ~ palazzo reale, reggia. 4 Collegio, organo.
sf. court.
lat. cohors, cohortis luogo recintato.
Corte costituzionale
Organo della costituzione che vaglia la rispondenza delle leggi ordinarie ai principi costituzionali, togliendo loro efficacia in caso di contrasto. Risolve i conflitti tra poteri dello stato e fra stato e regioni; giudica anche sul presidente della repubblica e sull'ammissibilità dei referendum.
Corte d'appello
Organo giudiziario che svolge la funzione di giudice di secondo grado nei processi civili e penali.
Corte di Cassazione
Organo giurisdizionale supremo, con sede a Roma, che controlla le sentenze. Giudica in terzo e ultimo grado, con autorità di cassare, o annullare, una sentenza precedente. Garantisce l'osservanza della legge. Regola i conflitti d'attribuzione e di competenza.
Córte Brugnatèlla Comune in provincia di Piacenza (914 ab., CAP 29020, TEL. 0523).
Córte de' Cortési cón Cignóne Comune in provincia di Cremona (993 ab., CAP 26020, TEL. 0372).
Córte de' Fràti Comune in provincia di Cremona (1.395 ab., CAP 26010, TEL. 0372).
Córte Frànca Comune in provincia di Brescia (5.305 ab., CAP 25040, TEL. 030).
córte marziàle Tribunale militare straordinario che generalmente adottava una procedura sommaria.
Córte Palàsio Comune in provincia di Lodi (1.190 ab., CAP 20070, TEL. 0371).
cortéccia, sf. (pl.-ce) 1 Involucro che ricopre il tronco e i rami di un albero. 2 Parte esterna di qualche cosa.
sf. bark.
• Complesso di tessuti vegetali compresi tra l'epidermide e il cilindro centrale presenti nei fusti e nelle radici. Parte esterna di rami e fusti staccati opportunamente e commercialmente utili; in molte cortecce abbonda il tannino.
Corteccia cerebrale
Parte esterna del cervello rivestita dalla pia madre. È di colore grigio.
Corteccia renale
Porzione periferica del rene, di colore rosso giallastro.
Corteccia surrenale
Parte esterna del surrene, ove vengono sintetizzati numerosi ormoni (cortisone, aldosterone, testosterone, estrogeni).
corteggiaménto, sm. Attività rivolta a corteggiare.
corteggiàre, v. tr. 1 Rendere servizi a un principe. 2 Fare la corte a qualcuno. ~ filare, ronzare attorno a. 3 Far corteggio intorno a qualcuno. ~ adulare.
v. tr. to court.
deriv. da corte.
corteggiatóre, sm. (f.-trìce) Chi corteggia. ~ ammiratore, cavaliere.
sm. suitor.
cortéggio, agg. Seguito di persone che accompagnano un corteo. ~ corteo, corte.
Cortegiano, Il ved. ¤Libro del Cortegiano, Il¤
Cortemaggióre Comune in provincia di Piacenza (4.481 ab., CAP 29016, TEL. 0523).
Cortemìlia Comune in provincia di Cuneo (2.587 ab., CAP 12074, TEL. 0173).
Córteno Gòlgi Comune in provincia di Brescia (2.100 ab., CAP 25040, TEL. 0364).
Cortenòva Comune in provincia di Lecco (1.217 ab., CAP 22040, TEL. 0341).
Cortenuòva Comune in provincia di Bergamo (1.410 ab., CAP 24058, TEL. 0363).
cortèo, sm. Seguito di persone che accompagnano una cerimonia in modo ordinato. ~ corte, corteggio.
sm. cortege, procession.
Corteolóna Comune in provincia di Pavia (1.733 ab., CAP 27014, TEL. 0382).
Cortés Dipartimento (706.000 ab.) dell'Honduras, al confine con il Guatemala. Capoluogo San Pedro Sula.
Cortés, Hern´n (Medellin 1485-Castillejia de la Cuesta 1547) Conquistatore spagnolo, membro di famiglia nobile decaduta, conquistò con un esercito limitato, il Messico e le coste dello Yucat´n, fondando la città di Vera Cruz; sottomise la repubblica di Tlaxcala e, giunto a Tenochtitlan, capitale dell'impero azteco, catturò Montezuma. Venne nominato da Carlo V governatore e capitano della Nuova Spagna (1522).
cortése, agg. 1 Gentile. ~ garbato. <> scortese. • aveva sempre mostrato modi cortesi. 2 Generoso. ~ prodigo. <> avaro. 3 Di corte. • armi cortesi, le armi impiegate nei tornei di corte.
agg. 1 kind. 2 (garbato) polite, courteous.
provenz. cortes, proprio della corte.
Cortése, Valentìna (Milano 1924-) Attrice teatrale e cinematografica. In teatro interpretò validamente Pirandello, Shakespeare, Schiller e Brecht. Per il cinema Effetto notte (1973).
corteseménte, avv. In modo cortese. ~ amabilmente, cordialmente, educatamente. <> scortesemente.
cortesìa, sf. 1 L'essere cortese. ~ affabilità, garbo. <> scortese, sgarbato. 2 Atto cortese. ~ gentilezza. <> scortesia, sgarbatezza. 3 L'insieme delle qualità richieste a un cavaliere di corte. 4 Liberalità di modi e di vita. 5 Omaggio. ~ servizio.
sf. kindness, courtesy.
deriv. da cortese.
cortèzza, sf. L'essere corto.
Córti, Alfònso (Gambarana 1821-Corvino San Quirico 1876) Anatomista. Fu lo scopritore di un organo a spirale posizionato nell'orecchio interno, precisamente nella chiocciola, mediante il quale le sensazioni uditive vengono tradotte in vibrazioni sonore.
Córti, Marìa (Milano 1915-) Critico letterario. Tra le opere Metodi e fantasmi (1969), Principi della comunicazione letteraria (1976), Metamorfosi di Marcolfo (1990), lo studio su Dante, Percorsi dell'invenzione. Il linguaggio poetico e Dante (1991) e il romanzo Ombre dal fondo (1997).
corticàle, sf. Di corteccia.
Zona corticale
Il termine designa la parte più esterna di un organo, morfologicamente differenziata rispetto a quella più interna (cervello, rene, surrene).
corticìcolo, agg. Riferito alle piante che crescono sulla corteccia degli alberi.
cortico- Primo termine di parole composte.
dal lat. cortex-icis corteccia.
corticosteròide, sm. Nome di ormone secreto dalla corteccia surrenale sotto lo stimolo dell'ACTH o ormone adrenocorticotropo. La suddivisione dei corticosteroidi è funzione del loro tipo di attività: i glicoattivi agiscono sul metabolismo delle proteine, dei lipidi e dei glucidi; i mineralattivi invece provvedono al ricambio dell'acqua e degli ioni salini. Fra essi il cortisone, il cortisolo, il corticosterone e l'aldosterone.
corticosurrenàle, agg. Della corteccia surrenale.
corticotropìna, sf. Sinonimo di ACTH.
cortigiàna, sf. Donna di corte.
sf. courtesan.
Cortigiana, La Commedia di P. L'Aretino (1525 e 1534). È basata su due burle, l'una giocata a un aspirante cortigiano, l'altra a un innamorato di una nobile romana. Quest'ultima burla, in particolare, consente all'Aretino di imbastire un convegno amoroso equivoco, che gli dà occasione di mettere in mostra tutte le sue risorse istrioniche. È l'opera teatrale più famosa dell'Aretino, nella quale viene rappresentata la corruzione della società romana, che l'autore era stato costretto ad abbandonare dopo gli scandali e l'attentato subìto il 28 luglio 1527.
cortigianerìa, sf. L'essere cortigiano.
cortigianésco, agg. (pl. m.-chi) 1 Di, da cortigiano. 2 Cerimonioso.
cortigiàno, agg. e sm. agg. 1 Di, da corte. 2 Che lusinga.
sm. 1 Gentiluomo di corte. 2 Adulatore.
deriv. da corte.
Cortiglióne Comune in provincia di Asti (560 ab., CAP 14040, TEL. 0141).
cortìle, sm. 1 Area libera interna a uno o più edifici. ~ corte. 2 Corte della casa colonica.
sm. 1 court, courtyard, (per la ricreazione) playground. 2 (aia) barnyard.
deriv. da corte.
cortìna, sf. 1 Tenda che si alza e abbassa. ~ tendaggio, drappo. 2 Qualsiasi cosa che si frapponga tra due elementi. 3 Nelle fortificazioni, muro compreso tra due torri o due bastioni. 4 Sipario. ~ scena. 5 Il tripode di Apollo.
sf. curtain.
lat. cortina.
Cortìna d'Ampèzzo Comune di Belluno (7.100 ab., CAP 32043, TEL. 0436) situato nelle Dolomiti. Tra le più frequentate e rinomate stazioni climatiche e di sport invernali ed estivi d'Europa. La sua importanza turistica ha visto un rapido incremento dopo le olimpiadi invernali nel 1956.
Cortìna Sùlla Stràda dél Vìno (in ted. Kurtinig An Der Weinstrasse) Comune in provincia di Bolzano (1.812 ab., CAP 39040, TEL. 0471).
cortinàggio, sm. Tendaggio.
cortinàrio, sm. Genere di funghi della famiglia delle Cortinariacee e della classe dei Basidiomiceti. Vi appartengono il cortinario orellano (Cortinarius orellanus), letale per l'uomo, e il cortinario prestante (Cortinarius praestans), commestibile.
Cortìno Comune in provincia di Teramo (1.028 ab., CAP 64040, TEL. 0861).
cortisòlo, sm. Ormone corticosteroide prodotto dalle cellule della zona fascicolata della corteccia surrenale.
cortisóne, sm. Ormone prodotto dalla corteccia surrenale che svolge la sua attività sull'equilibrio glucidico ed elettrolitico, scoperto nel 1938 dagli americani E. Kendall e P. Hench. La secrezione del cortisone avviene partendo dal colesterolo ed è governata dall'ipofisi che, per mezzo del suo ormone adrenocorticotropo (ACTH), ne stimola la produzione al mattino e ne provoca una riduzione nelle ore serali. È utilizzato nella terapia di allergie, shock, malattie neurologiche e immunitarie. Il cortisone possiede inoltre proprietà immunodeprimenti, sfruttate nel trattamento successivo ai trapianti d'organo. Proprio per questa ragione, quando viene impiegato in qualità di antinfiammatorio, come nei casi di artrite, reumatismo articolare e pleurite, deve essere associato a una terapia antibiotica. La sua somministrazione comporta numerosi effetti collaterali.
cortisònico, agg., sm. (pl. m.-ci) agg. Del cortisone.
sm. Preparato farmaceutico di sintesi dotato di proprietà simili a quelle del cortisone.
còrto, agg. e avv. agg. 1 Di poca lunghezza. ~ breve. <> lungo. • ferri corti, armi utilizzate nei combattimenti corpo a corpo; essere ai ferri corti, lottare, contendere con durezza. 2 Che non dura a lungo. ~ breve, ridotto. 3 Scarso. ~ insufficiente. • avere la vista corta, essere miope. 4 Succinto. ~ limitato. • per farla corta, per farla breve.
avv. In poco tempo. ~ brevemente. • tagliar corto, concludere in modo netto.
agg. short.
lat. curtus.
Corto circuito Film di fantasia, americano (1986). Regia di John Badham. Interpreti: Ally Sheedy, Steve Guttenberg, Fisher Steven. Titolo originale: Short Circuit
Corto circuito 2 Film commedia, americano, (1988). Regia di Kenneth Johnson. Interpreti: Fisher Stevens, Michael McKean, Jack Western. Titolo originale: Short Circuit II
cortocircuitàre, v. tr. Mandare in cortocircuito.
cortocircùito, sm. Improvvisa esclusione da un circuito elettrico di una parte di esso per effetto di un guasto con conseguente sensibile aumento dell'intensità di corrente.
sm. short circuit.
cortometràggio, sm. (pl. cortometràggi) Film di durata non superiore a 15 minuti.
sm. short film.
Cortóna Comune di Arezzo (22.400 ab., CAP 52044, TEL. 0575) situato su un colle ai margini della val di Chiaia. Fu importante città etrusca (Coryto) e romana; divenne comune libero fin dall'XI sec. e dal 1412 subì la dominazione fiorentina. Sono ancora visibili i resti della cinta muraria etrusca e le tombe; importanti edifici medievali e rinascimentali. Tra le attività si ricorda l'importante mercato dell'antiquariato.
cortonése, agg. e sm. agg. Relativo a Cortona.
sm. Nativo o abitante di Cortona.
Corubal Fiume (483 km) dell'Africa occidentale. Nasce in Guinea e sfocia nell'oceano Atlantico.
Çoruh Fiume (376 km) della Turchia nordorientale. Nasce dal Monte Mescit e sfocia nel mar Nero.
Çorum Città (116.000 ab.) della Turchia, nell'Anatolia. Capoluogo della provincia omonima.
Çorum
Provincia (622.000 ab.) della Turchia, sul fiume Kizilirmak.
Coruña, La Città della Spagna (245.000 ab.) capoluogo della provincia omonima. Situata in Galizia, nella parte occidentale del paese, è un importante porto commerciale e peschereccio sull'Atlantico e centro industriale (cantieri navali, industrie meccaniche, chimiche, del tabacco). Da visitare la Collegiata di Santa Maria del Campo e la chiesa di Santiago (XII sec.), il Castillo de San Antón (XVI sec.), il museo de Bellas Artes.
Coruña
Provincia (1.097.000 ab.) della Spagna estesa su territori prevalentemente boscosi.
Corvàra Comune in provincia di Pescara (333 ab., CAP 65020, TEL. 085).
Corvàra in Badìa (in ted. Kurfar) Comune in provincia di Bolzano (1.236 ab., CAP 39033, TEL. 0471).
corvè, o corvé, sf. In età feudale, prestazione di lavoro dovuta al signore e al vassallo. ~ faticata, sforzo.
corvétta, sf. 1 Nave da guerra leggera. 2 Andatura ritmica del cavallo che si alza sulle zampe posteriori e avanza contemporaneamente.
franc. corvette.
corvettàre, v. intr. 1 Far corvette. 2 Saltellare.
Còrvidi Famiglia di Uccelli Passeriformi di grosse dimensioni, dal piumaggio variopinto o uniforme e intenso e dal becco generalmente grosso e robusto.
corvìna, sf. Nome comune del pesce Sciaena umbra.
corvìno, agg. Che ha il colore nero lucido caratteristico delle penne del corvo.
lat. corvinus.
Corvìno San Quìrico Comune in provincia di Pavia (1.164 ab., CAP 27050, TEL. 0383).
còrvo, sm. 1 Genere d'uccello dei Passeriformi con piume blu nere, iridescente, becco robusto e appuntito. Appartiene alla famiglia dei Corvidi. 2 Pesce degli Scienidi, dal dorso scuro, commestibile.
sm. raven, crow.
Corvo comune (Corvus frugilegus)
Onnivoro, si nutre di carogne d'animali, vive in montagna, in radure aperte ed è di passaggio anche in Italia.
Corvo imperiale (Corvus corax)
Il più grosso dei Passeriformi (70 cm) vive perennemente in Italia.
Còrvo (costellazione) Costellazione di piccole dimensioni, visibile nelle notti primaverili; si trova a sud-ovest della Vergine, nell'emisfero celeste australe.
Corvo (isola) Isola delle Azzorre, nell'oceano Atlantico. Fa parte del distretto portoghese di Horta.
Corvo e altre poesie, Il Opera di poesia di E. A. Poe (1845).
Corvo rosso non avrai il mio scalpo Film western, americano (1972). Regia di Sydney Pollack. Interpreti: Robert Redford, Will Geer, Stefan Gierasch. Titolo originale: Jeremiah Johnson
Corvo, Il Film drammatico, francese (1943). Regia di Henri-Georges Clouzot. Interpreti: Pierre Fresnay, Ginette Leclerc, Pierre Larquey. Titolo originale: Le corbeau
corydalis, sf. invar. Genere di piante spontanee della famiglia delle Papaveracee a fiori bianchi o rossi in genere tuberose.
Corydon Racconto di A. Gide (1924).
corymbites, sm. invar. Genere di piccoli Insetti Coleotteri Diversicorni della famiglia degli Elateridi che presentano una livrea dai colori vivaci.
Corynebacteriàcee Famiglia di Batteri.
corynebacterium, sm. invar. Genere di Schizomiceti che comprende specie contraddistinte dalla presenza di granulazioni che assumono colorazioni particolari.
corypha, sf. invar. Genere di palme asiatiche dal fusto alto e sottile e foglie a forma di ventaglio il cui legname viene usato per costruzioni.
coryphée, sf. invar. Ballerino o ballerina facente parte del corpo di ballo e che esegue brani come solista.
Corzàno Comune in provincia di Brescia (896 ab., CAP 25030, TEL. 030).
cos Simbolo del coseno.
cosà, avv. In questo modo.
còsa, sf. 1 Termine generico per indicare qualsiasi entità. ~ aggeggio, roba. • le cose del creato. 2 In senso più ristretto, oggetto materiale concreto. • è un personaggio fra i cui meriti si annovera l'aver fatto tante cose buone per questo borgo. 3 Averi, affari. ~ beni. • badare solo alle proprie cose, ai fatti propri. 4 Ciò che si pensa, conosce, scrive e simili. 5 Lavoro, opera, fatto, gesto. ~ azione. 6 Causa, ragione. ~ scopo. 7 Circostanza. • quante cose mi sono successe da stamattina!
sf. 1 thing. 2 (faccenda) matter, business, affair.
lat. causa causa, affare.
Cosa buffa, La Romanzo di G. Berto (1966).
Còsa Nòstra Appellativo utilizzato dalla mafia siciliana per autodefinirsi e che veniva comunemente usata per indicare la mafia americana.
cosàcco, agg. e sm. agg. Relativo ai cosacchi.
(pl. m.-chi; f.-che) sm. Membro di popolazione di stirpe tartara.
cosàre, v. tr. e intr. Verbo utilizzato quando non si riesce a trovare un verbo o un'espressione appropriata.
Cos-B Primo satellite scientifico dell'ESA, fu lanciato il 7 agosto 1975 allo scopo di identificare oggetti stellari emittenti radiazioni gamma.
còsca, sf. Gruppo organizzato, malavitoso. ~ banda, ghenga.
còscia, sf. (pl.-sce) 1 Parte della gamba situata fra le ginocchia e le anche. • per essere una ballerina, aveva le cosce corte. 2 Parte dei calzoni che ricopre la coscia. 3 Ciascuno dei due pilastri che fanno da sostegno al torchio da stampa. 4 Parte di un ponte fondata sulla riva.
sf. 1 thigh. 2 (pollo, tacchino) leg, drumstick.
lat. coxa, anca.
cosciàle, sm. 1 In antichità, la parte dell'abito e dell'armatura che copriva la coscia. 2 Parte del letto operatorio su cui si appoggiano le cosce del paziente.
cosciènte, agg. Che ha coscienza.
agg. conscious.
coscienteménte, avv. 1 Con coscienza. ~ coscienziosamente. <> incoscientemente. 2 Consciamente. ~ consapevolmente.
cosciènza, sf. 1 Consapevolezza che l'uomo ha di sé. ~ cognizione. <> incoscienza. 2 Sistema dei valori di una persona. 3 Lealtà. ~ onestà. 4 Senso del dovere. ~ scrupolo. 5 Sensibilità e interesse.
sf. 1 conscience. 2 (conoscenza, consapevolezza) consciousness.
lat. conscientia, deriv. da conscire essere consapevole.
• Normalmente è collegata alla conoscenza o al giudizio della morale (Sant'Agostino, Kant); nelle correnti idealistiche spesso si identifica con lo spirito.
Coscienza delle parole, La Saggio di E. Canetti (1975).
Coscienza di Zeno, La Romanzo di I. Svevo (1923). Pubblicato a spese dell'autore, fu accolto dal pubblico con indifferenza. Presentato come una raccolta di memorie pubblicate da uno psicanalista, il libro ripercorre gli anni dell'infanzia del protagonista Zeno Cosini, per passare in rassegna le fasi cruciali della sua vita (capitoli Il fumo, La morte di mio padre, La storia del mio matrimonio, La moglie e l'amante, Storia di un'associazione commerciale e Psico-analisi). È l'opera più famosa di I. Svevo (gli altri due suoi romanzi sono Una vita e Senilità) e appartiene al genere cosiddetto del monologo interiore. Spesso considerata iniziatrice del romanzo psicanalitico, l'opera di Svevo è stata paragonata ai lavori di M. Proust (La strada di Swann è del 1913) e di J. Joyce (l'Ulisse è del 1922).
coscienziosaménte, avv. In modo coscienzioso. ~ scrupolosamente, seriamente.
coscienziosità, sf. Qualità di coscienzioso. ~ diligenza, serietà.
coscienzióso, agg. 1 Che ha molta coscienza. ~ serio, scrupoloso, diligente. <> negligente. 2 Attuato con grande scrupolo. • aveva fatto una ricerca coscienziosa.
agg. conscientious.
deriv. da coscienza.
Coscìle Fiume (50 km) della Calabria. Nasce dal Monte Pollino e sfocia nel mar Ionio.
còscio, sm. Coscia di bestia grossa macellata.
cosciòtto, sm. Coscia di animale macellato.
sm. leg.
coscrìtto, agg. e sm. agg. Relativo ai senatori romani.
sm. Soldato di leva appena arruolato.
sm. conscript.
lat. conscriptus, p.p. di conscribere.
coscrìvere, v. tr. Chiamare sotto le armi.
lat. conscribere, comp. da cum con + scribere scrivere.
coscrizióne, sf. Arruolamento.
Cose di carnevale Commedia di I. L. Caragiale (1885).
Coseàno Comune in provincia di Udine (2.205 ab., CAP 33030, TEL. 0432).
cosec Simbolo di cosecante.
cosecànte, sf. Funzione trigonometrica reciproca del seno.
Cosegüina Penisola del Nicaragua, dominata dal vulcano (859 m) omonimo.
coséno, sm. Funzione trigonometrica periodica con periodo 2, il cui valore assoluto oscilla tra zero e uno. Nel piano cartesiano è l'ascissa di un punto su una circonferenza di raggio unitario con il centro collocato nell'origine.
In geometria è la funzione, in un triangolo rettangolo, definita come il rapporto tra il cateto adiacente all'angolo e l'ipotenusa.
Coseno iperbolico
Funzione iperbolica, con rappresentazione grafica costituita da una catenaria, la cui formula è coshx=(ex+e-x)/2.
cosine
cosentìno, agg. e sm. agg. Relativo a Cosenza.
sm. Nativo o abitante di Cosenza.
Cosènza Città della Calabria (104.000 ab., CAP 87100, TEL. 0984) capoluogo di provincia alla confluenza dei fiumi Crati e Busento. Tra le sue risorse l'agricoltura (cereali, prodotti ortofrutticoli, vini, bestiame) e industrie alimentari, chimiche, meccaniche, del mobile e dell'abbigliamento. L'università ha sede nella vicina Arcavacata. L'antica Cosentia, fondata dai bruzi, divenne colonia romana nel II sec. a. C. Fu in seguito conquistata da Alarico e nel Trecento dagli Angioini. Fu centro dei moti mazziniani del 1844 che diedero vita all'impresa dei fratelli Bandiera. Monumenti di rilievo sono il duomo gotico circestense del XIII sec., il castello normanno gotico, la chiesa di San Francesco (XIII sec.), la chiesa di Santa Caterina (XV sec.).
Provincia di Cosenza
La provincia (6.650 km2; 787.000 ab.) si estende tra il golfo di Taranto e il mar Tirreno, con territorio in parte montuoso e collinare. Le principali fonti di reddito sono l'attività agricola (olio, vino, cereali), l'allevamento ovino, la produzione di energia elettrica, lo sfruttamento delle foreste e il turismo balneare. Località principali Paola, Acri, Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Rossano.
Cosènza, Luìgi (Napoli 1905-1984) Ingegnere italiano. Esponente del razionalismo napoletano, cercò sempre di mantenere la tradizione locale e il rispetto dell'ambiente. Tra le opere, lo stabilimento Olivetti a Pozzuoli (1957-1959 e 1961-1969).
cosh. Simbolo di coseno iperbolico.
così, agg., avv. e cong. agg. Siffatto. ~ tale.
avv. 1 In questo modo. • sono fatto così e non posso cambiare. 2 Tanto. ~ talmente. • era così giovane eppure mostrava una grande saggezza.
cong. 1 In proposizioni modali, unito a come. 2 In correlazione con che introduce proposizioni consecutive. • come tratterai gli altri, così sarai trattato. 3 Con valore conclusivo. 4 Con valore desiderativo. • così sia! 5 Quantunque. ~ sebbene. 6 In correlazione con appena che, indica azione immediata.
agg. 1 (così come) like that. 2 (tale) such. avv. 1 thus, so. 2 (in quel modo) that way, like that. 3 (in questo modo) this way, like this.
lat. eccum sic.
Così bella così dolce Film drammatico, francese (1969). Regia di Robert Bresson. Interpreti: Dominique Sanda, Guy Frangin, Jane Lobre. Titolo originale: Une femme douce
Così è (se vi pare) Dramma in 3 atti di L. Pirandello (1917). In un capoluogo di provincia arriva il signor Ponza, impiegato alla prefettura, con la moglie e la suocera, signora Frola, la quale vive da sola e sembra possa comunicare con la figlia solo attraverso bigliettini calati in un paniere. La stranezza della situazione fa moltiplicare le supposizioni e i pettegolezzi dei curiosi. I protagonisti racconteranno ciascuno la propria verità. La signora Frola e il signor Ponza si credono reciprocamente pazzi, mentre i curiosi del paese sono condannati a non sapere chi dei due abbia ragione. Tratto dalla novella La Signora Frola e il Signor Ponza suo genero (1915), ruota intorno al problema dei rapporti tra apparenza e realtà.
Così fan tutte (ovvero La scuola degli amanti) Dramma giocoso in due atti di W. A. Mozart, libretto di L. Da Ponte (Vienna, 1790).
Così muore la carne Romanzo di S. Butler (postumo 1903).
Così parlò Zarathustra Opera di filosofia di F. W. Nietzsche (1883-1885).
Così va il mondo Commedia di W. Congreve (1700).
cosicché, cong. Di modo che, in conseguenza di ciò.
cosiddétto, agg. Denominato in questo modo.
agg. so-called.
Cosiddetto male, Il Opera di etologia di K. Z. Lorenz (1963).
cosiffàtto, agg. Tale. ~ simile.
Còsimo Nome di duchi e granduchi di Toscana.
Cosimo I de' Medici
(Firenze 1519-Villa di Castello 1574) Figlio di Giovanni dalle Bande Nere succedette (1537) nel ducato di Firenze, in seguito all'uccisione di Alessandro da parte del cugino Lorenzino, con l'approvazione di Carlo V. Con l'aiuto degli spagnoli conquistò Siena e divenne granduca con l'appoggio dell'imperatore e di Pio V (1569). Negli ultimi anni affidò il potere al figlio Francesco. A Firenze fece costruire il Palazzo degli Uffizi, il Ponte di Santa Trinità e ingrandì Palazzo Pitti.
Cosimo II de' Medici
(Firenze 1590-1621) Figlio di Ferdinando I e Cristina di Lorena, dal 1609 alla morte fu granduca di Toscana. Applicò una politica filospagnola, potenziò il porto di Livorno e richiamò allo studio pisano Galileo.
Cosimo III de' Medici
(Firenze 1639-1723) Dal 1670 fu granduca di Toscana. Concesse grandi favori al clero e lasciò il governo nelle mani di cortigiani e avventurieri.
cosinusòide, sf. In un sistema di coordinate cartesiane, curva che rappresenta il coseno dell'angolo in funzione dell'angolo stesso.
Còsio di Arròscia Comune in provincia di Imperia (359 ab., CAP 18020, TEL. 0183).
Còsio Valtellìna Comune in provincia di Sondrio (4.990 ab., CAP 23013, TEL. 0342).
Còsma e Damiàno (secc. III-IV) Santi e martiri, fratelli, patroni dei medici.
cosmatésco, agg. (pl. m.-chi) Dei maestri Cosmati, decoratori e architetti, attivi nel XII, XIII e XIV sec. nell'Italia Centrale.
Cosmàti Artisti del marmo romani (tra cui i Vassalletto), attivi nel Lazio nel XII e XIII sec., che elaborarono uno stile decorativo incentrato sull'uso di tasselli marmorei. Tra le opere più significative, le decorazioni delle chiese romane di Santa Maria in Cosmedin, di San Clemente, di Santa Maria in Trastevere, la facciata del Duomo di Castellana, i chiostri di San Giovanni in Laterano e di San Paolo, a Roma, il portale di San Pietro a Tuscania.
cosmèsi, sf. Arte che cura la conservazione della bellezza del corpo.
greco kòsmesis, deriv. da kosmèin abbellire.
cosmètica, sf. Cosmesi.
cosmètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Che è atto a conservare il corpo.
sm. Prodotto cosmetico. ~ belletto, trucco.
agg. e sm. cosmetic.
cosmetologìa, sf. (pl.-gìe) Scienza della cosmesi.
cosmicaménte, avv. Universalmente.
cosmicità, sf. Il sentimento dell'infinito, della vita universa.
còsmico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si riferisce al cosmo. • i raggi cosmici. 2 Universale. •: :l pessimismo cosmico del Leopardi.
lat. cosmicus, dal greco kosmikòs, da kòsmos cosmo.
Cosmicomiche, Le Racconto di I. Calvino (1965).
còsmo, sm. 1 L'universo come insieme ordinato e armonico. 2 Gli astri e la materia esistente nell'universo. ~ infinito, spazio, galassia.
sm. cosmos.
greco kosmo-, da kòsmos universo.
cosmobiologìa, sf. Disciplina che si occupa dello studio di tutti i fenomeni e problemi collegati alla diffusione della vita nell'universo. Può essere galattica o solare, secondo il campo di indagine.
cosmòdromo, sm. Stazione spaziale.
cosmogonìa, sf. Spiegazione dell'origine dell'universo, sia dal punto di vista religioso, sia da quello scientifico.
cosmogònico, agg. Relativo alla cosmogonia.
cosmografìa, sf. 1 Descrizione dell'universo. 2 Sezione dell'astronomia che si occupa di descrivere i moti diurni della sfera celeste, la sfera stessa e tutto l'universo. La sua origine è molto antica e costituisce ancora oggi uno strumento molto importante per la navigazione astronomica.
cosmogràfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla cosmografia.
cosmògrafo, sm. Studioso di cosmografia.
Cosmoledo Arcipelago delle Seicelle, nell'oceano Indiano.
cosmologìa, sf. (pl.-gìe) Scienza che si occupa della nascita, evoluzione e struttura dell'universo.
• Esistono due teorie sulla nascita dell'universo, entrambe formulate nel corso del XX sec.: la prima, detta teoria dello stato stazionario, fu proposta da tre studiosi inglesi, Thomas Gold, Herman Bondi e Fred Hoyle, agli inizi degli anni '50. Secondo questa ipotesi, non è possibile identificare l'istante in cui l'universo ha avuto origine, in quanto quest'ultimo è sempre esistito e si evolverebbe con la creazione di materia per mantenere costante la sua densità media, essendo in continua espansione nello spazio. La teoria oggi più accreditata è tuttavia la seconda, detta del big bang, secondo la quale circa quindici miliardi di anni fa l'universo ha cominciato a espandersi dopo un istante zero (quello appunto della grande esplosione o big bang). Negli attimi successivi al big bang, in seguito al raffreddamento dovuto all'espansione, si formarono le particelle elementari (protoni, elettroni e neutroni). Solo dopo un periodo di tempo enorme (600.000 anni) si ebbe la formazione dei primi atomi di idrogeno, dando origine alla materia, che si cominciò a distinguere dalla radiazione. Quest'ultima continuò a diminuire e secondo la teoria la radiazione fossile rilevata nel 1965 da Wilson è ciò che rimane del big bang iniziale. La radiazione fossile (o radiazione di fondo a 3 K) sarebbe quindi un indizio a favore della teoria del big bang, mentre non verrebbe giustificata dalla teoria dello stato stazionario.
cosmològico, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce alla cosmologia.
cosmòlogo, sm. (pl.-gi) Studioso di cosmologia.
cosmonàuta, sm. e sf. (pl. m.-i) Navigatore degli spazi cosmici. Il termine originariamente indicava gli astronauti sovietici. ~ astronauta.
cosmonàutica, sf. Navigazione spaziale.
cosmonàve, sf. Veicolo spaziale.
cosmopolìta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. 1 Detto di luogo frequentato da gente di ogni nazione. • c'era una folla cosmopolita. 2 Detto di persona che osserva da un punto di vista universale. 3 Di animale diffuso nella maggioranza delle regioni della Terra.
sm. e sf. Chi ha per patria il mondo.
agg. cosmopolitan.
greco kosmopolites, comp. da kosmos-cosmo + polites cittadino.
cosmopolìtico, agg. (pl. m.-ci) Di cosmopolita.
cosmopolitìsmo, sm. Dottrina che rifiuta le divisioni nazionalistiche e propende per la visione di uomini come cittadini del mondo.
cosmoràma, sm. (pl.-i) Strumento ottico usato un tempo per vedere immagini panoramiche ingrandite e in rilievo.
Cosmos Denominazione di numerosi satelliti artificiali sovietici, il primo dei quali venne lanciato il 16 marzo 1962.
cosmotrìche, sf. invar. Genere di Insetti Lepidotteri Eteroneuri (farfalle) della famiglia dei Lasiocampidi.
cosmotróne, sm. Nome del protosincrotrone di Brookhaven negli Stati Uniti.
còso, sm. Oggetto di cui non si ricorda il nome.
sm. whatsit.
Cosoléto Comune in provincia di Reggio Calabria (1.154 ab., CAP 89050, TEL. 0966).
COSPAR Sigla di Committee on Space Research (Comitato di ricerca spaziale).
cospàrgere, v. tr. 1 Disseminare, spargere di qua e di là. ~ diffondere. 2 Spruzzare, spolverizzare, spalmare. ~ aspergere.
v. tr. to strew, to sprinkle.
lat. conspargere.
cospàrso, agg. Disseminato qua e là. ~ sparso.
cospèrgere, v. tr. 1 Bagnare. <> asciugare. 2 Cospargere.
lat. conspergere, comp. da con-+ spargere.
cospètto, sm. 1 Presenza. ~ vista. 2 Mente. ~ pensiero.
sm. in the presence of.
lat. conspectus,-us, deriv. da conspicere vedere.
cospicuità, sf. L'essere cospicuo.
cospìcuo, agg. 1 Degno di nota. 2 Ingente. ~ notevole. <> esiguo, irrilevante. 3 Visibile.
agg. considerable, large.
cospidòsoma, sm. (pl.-i) Genere di piccoli Insetti Imenotteri Terebranti della famiglia dei Calcididi. Sono parassiti dei bruchi.
cospiràre, v. intr. 1 Accordarsi segretamente per perseguire un fine. ~ complottare. • cercavano di cospirare contro il regime. 2 Tentare di nuocere a qualcuno 3 Concorrere. LOC. hanno cospirato in molti a questo successo.
v. intr. to conspire.
lat. conspirare, comp. da con-, da cum con + spirare soffiare.
cospiratìvo, agg. Di cospirazione.
cospiratóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi cospira. 2 Persona sospettosa.
cospiratòrio, agg. Di cospirazione.
cospirazióne, sf. 1 Atto, effetto del cospirare. 2 Unione di più persone o elementi che tendono al medesimo fine. ~ congiura.
sf. conspiracy.
lat. conspiratio,-onis.
Cospirazione, La Romanzo di P. Nizan (1938).
Còsroe Nome di sovrani.
Cosroe I il Grande
(531-579) Re di Persia dal 531, lottò contro Bisanzio dal 540 al 562, contro gli unni eftaliti nel 560 e contro gli armeni ribelli nel 571. Diede forte impulso alle opere pubbliche e alle riforme.
Cosroe II
(590-628) Nipote di Cosroe I, fu re di Persia dal 590. Riuscì a conquistare ai bizantini Gerusalemme nel 614 e l'Egitto (616). Eraclio lo sconfisse a Ninive nel 627.
Còssa, Francésco dél (Ferrara ca. 1436-ca. 1478) Pittore. Esponente della cultura figurativa ferrarese del Quattrocento, svolse buona parte della propria attività a Bologna. Subì l'influenza di C. Tura e P. della Francesca, i cui affreschi (eseguiti a Ferrara nel 1449) ebbe modo di studiare. Tra le opere Mesi (1470-1490, Ferrara, Palazzo Schifanoia) e Santa. Lucia e San Floriano (1473, Washington, National Gallery of Art).
Cossàno Bèlbo Comune in provincia di Cuneo (1.145 ab., CAP 12054, TEL. 0141).
Cossàno Canavése Comune in provincia di Torino (528 ab., CAP 10010, TEL. 0125).
Cossàto Comune in provincia di Biella (15.321 ab., CAP 13014, TEL. 015). Centro industriale (prodotti tessili, del legno e meccanici). Gli abitanti sono detti Cossatesi.
Cossèria Comune in provincia di Savona (974 ab., CAP 17010, TEL. 019).
Cossìga, Francésco (Sassari 1928-) Politico democristiano. Dal 1976 al 1978 fu ministro degli interni, quindi divenne presidente del consiglio (1979-1980) e infine presidente della repubblica (1985-1992). Nel 1998 ha costituito l'UDR (Unione Democratica per la Repubblica) con lo scopo di riunire le forze di centro. Nel 1999 ha lasciato la formazione.
Cossignàno Comune in provincia di Ascoli Piceno (1.043 ab., CAP 63030, TEL. 0735).
Cossógno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (577 ab., CAP 28054, TEL. 0323).
Cossoìne Comune in provincia di Sassari (1.077 ab., CAP 07010, TEL. 079).
Cossombràto Comune in provincia di Asti (426 ab., CAP 14020, TEL. 0141).
Cossòtto, Fiorènza (Crescentino, Vercelli 1935-) Mezzosoprano italiano, interprete di rilievo delle opere di Bellini e di Verdi.
Còssovo ved. ¤Kosovo¤
costà, avv. In codesto luogo.
avv. there.
lat. eccum istac.
Costa Catena montuosa del Venezuela, lungo il mar delle Antille. Vetta più elevata il Picco Naiguat´ (2.765 m).
còsta, sf. 1 Osso del torace. 2 Dorso di un libro. 3 Nervatura centrale di una foglia. 4 Cucitura che tiene unite due parti di un indumento. 5 Nelle navi, pezzo trasversale che tiene unito il fasciame esterno. ~ fianco. 6 Falda di monte molto ripida, rocciosa, coperta di vegetazione. ~ pendice. 7 Zona di terraferma prospiciente il mare. ~ litorale, riva, spiaggia.
sf. 1 coastline, coast, shore. 2 (bordo di libro) spine. 3 (pendio) slope. 4 (anat.) rib.
lat. costa.
• Ognuna delle ossa piatte, a forma di arco, che costituiscono la gabbia toracica. Sono 12 paia, simmetriche rispetto alla colonna vertebrale e, tranne le ultime tre (fluttuanti), sono articolate anteriormente con lo sterno.
Còsta Azzùrra Costa mediterranea della Francia (Côte d'Azur), compresa tra la frontiera italiana e originariamente Cannes, oggi estesa fino a Marsiglia. La costa, frastagliata, ricca di insenature e rocciosa, grazie a un clima mite, è una rinomata meta turistica; basta ricordare i centri di Montecarlo, Mentone, Cannes, Antibes, Nizza e Saint-Tropez. Coltivazioni di frutta e ortaggi e importante zona per la floricoltura.
Costa Brava Costa della Spagna, nella Catalogna. Si estende tra il golfo de Rosas e la foce del fiume Tordera, poco distante da Barcellona. Fortemente urbanizzata è una delle aree turistiche e balneari più famose dell'Europa.
Còsta d'Avòrio Repubblica di tipo presidenziale dell'Africa occidentale confina a est con la Liberia e la Guinea, a nord con il Mali e il Burkina, a est con il Ghana mentre si affaccia a sud sul golfo di Guinea.
Il paese ha una forma all'incirca quadrata ed è occupato da un altopiano di altezza media di 350 m, caratterizzato da vegetazione di savana; l'altopiano si innalza a ovest fino a culminare con i 1.752 m del monte Nimba. La fascia costiera è bassa e sabbiosa, orlata di lagune, fittamente coperta di foreste ricche di legnami pregiati; si estende per circa 550 km.
Data la struttura del paese, una sorta di piano inclinato da nord a sud, i fiumi percorrono il territorio più o meno paralleli l'uno all'altro da nord a sud; i principali sono il Sassandra (1.000 km) il Bandama (720 km), il Comoé (765 km) e il Cavally (515 km) che traccia in parte il confine con la Liberia, tutti poco navigabili per la presenza di rapide. Nella parte settentrionale del paese il Bagoè e il Baoulè appartengono al bacino del Niger, essendo affluenti del Bani a sua volta affluente del Niger.
Il clima è di transizione tra il subequatoriale e il tropicale, la parte meridionale del paese è caratterizzata da abbondanti piogge concentrate in due stagioni, la tardo-primaverile e l'autunnale, con temperature costantemente elevate; nella parte settentrionale le precipitazioni diminuiscono e sono concentrate in un'unica stagione estiva a cui si contrappone una stagione secca.
La vecchia capitale è Abidjan (1.700.000 ab.), situata nel golfo di Guinea, principale porto di esportazione e sede di industrie. La nuova capitale (costruita a partire dal 1983) è Yamoussoukro.
Centro portuale è Grand-Bassan e all'interno Bouaké di recente industrializzazione. Da segnalare anche le cittadine di Daloa e Man.
Attualmente la Costa d'Avorio (ex Dahomey) è uno dei paesi con una maggiore espansione del settore centro occidentale dell'Africa.
L'agricoltura rappresenta una delle risorse principali; si coltivano prodotti destinati al consumo locale quali la manioca e altri cereali (miglio, sorgo, mais e riso), ma assai più rilevanti per l'economia del paese sono i prodotti destinati all'esportazione, in particolare il caffè di cui il paese è tra i primi produttori mondiali e il cacao di cui è il massimo produttore mondiale.
Non si devono trascurare i prodotti ortofrutticoli e le piante destinate all'industria di trasformazione: cotone, tabacco, canna da zucchero e oleaginose.
Un'altra grande risorsa sono le foreste, da cui si ricavano legnami pregiati, soprattutto mogano nella zona di Ona, mentre di recente introduzione è la coltura del caucciù.
L'allevamento è assai meno sviluppato e non riesce a soddisfare il fabbisogno interno; anche la pesca, praticata per lo più con metodi tradizionali, dà una produzione piuttosto modesta.
Buone le prospettive del settore minerario, soprattutto per il petrolio (cospicui giacimenti scoperti nelle acque territoriali), il manganese e il minerale di ferro. Queste risorse hanno dato un notevole impulso ai settori chimico, petrolchimico e metallurgico.
Assai articolata l'attività manifatturiera della trasformazione dei prodotti agricoli e forestali, cotonifici, tabacchifici, segherie e industrie conserviere.
STORIA Nel XVI sec., popolazioni mandingo islamizzate si uniscono alle popolazioni senoufo. Nei secoli XVII-XVIII vengono formati alcuni regni (in particolare quello dioula di Kong). Nel 1984 i francesi s'impadroniscono della zona lagunare. Negli anni 1895-1896 la colonia della Costa d'Avorio, creata nel 1893, entra a far parte dell'Africa Occidentale Francese. Il governatore Angoulvant (1872-1932) conquista militarmente il paese tra il 1908 e il 1915. Nel 1934 diventa capitale Abidjan.
Il paese vive delle piantagioni di cacao e di caffè e dello sfruttamento delle foreste, facilitato dalla creazione della ferrovia Abidjan-Niger, che arrivava prima della guerra fino alla frontiera con l'Alto Volta (collegata in parte alla Costa d'Avorio dal 1932 al 1947). Territorio d'oltremare dal 1946, il paese diventa Repubblica autonoma della Costa d'Avorio nel 1958. Nel 1960 ottiene l'indipendenza e ha come presidente Felix Houphouët-Boigny, fedele alla cooperazione con la Francia e successivamente costantemente rieletto. Nel 1990 una grave crisi politica e sociale porta Houphouët-Boigny ad aprire il paese al multipartitismo. Dopo la morte di Houphouët-Boigny (1993), gli succede il presidente dell'assemblea nazionale, Henri Konan Bédié, secondo la costituzione. Nel 1995 H. K. Bédié si conferma a capo dello stato.
• Abitanti-14.230.000
Superficie-322.462
Densità-44,1 ab./km2
Capitale-Yamoussoukro
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Franco CFA
Lingua-Francese e lingue delle diverse tribù (sulla costa il kwa, nell'interno dialetti sudanesi)
Religione-Musulmana, animista, cattolica e protestante
Costa de la Luz Tratto spagnolo della costa atlantica, nell'Andalusia. Si estende tra la foce del fiume Guadiana e la punta de Tarifa.
Còsta de' Nòbili Comune in provincia di Pavia (395 ab., CAP 27010, TEL. 0382).
Còsta dégli Schiàvi Regione costiera del golfo di Guinea nell'oceano Atlantico. Condivisa da Ghana, Togo, Benin e Nigeria.
Còsta déi Piràti Regione costiera degli Emirati Arabi, nel golfo Persico, tra il Qatar e la penisola di Musandam.
Costa del Sol Tratto spagnolo della costa mediterranea, tra il canale de Gata e la punta de Tarifa. Sviluppato il turismo.
Còsta di Mezzàte Comune in provincia di Bergamo (2.098 ab., CAP 24060, TEL. 035).
Còsta di Rovìgo Comune in provincia di Rovigo (3.060 ab., CAP 45023, TEL. 0425).
Còsta di Serìna Comune in provincia di Bergamo (888 ab., CAP 24010, TEL. 0345).
Costa Dorada Tratto spagnolo della costa mediterranea, tra la foce del fiume Tordera e quella del fiume Ebro. Vi si affacciano le città di Barcellona, Tarragona e Sitges. Area di interesse turistico e balneare.
Còsta d'Oro Ghana
Còsta Masnàga Comune in provincia di Lecco (4.331 ab., CAP 22041, TEL. 031).
Costa Rica Repubblica di tipo presidenziale dell'America centrale, confina a nord con il Nicaragua e a sud con Panam´, si affaccia a ovest e sud-ovest sull'oceano Pacifico e a nord-est sul mar delle Antille.
Il territorio è percorso in senso nord-ovest/sud-est da rilievi, molti dei quali di origine vulcanica.
I rilievi raggiungono i 3.432 m del monte Irazù e i 3.820 m del Chirripò nella Cordigliera di Talamanca.
Tra le due catene troviamo un altopiano sui 1.000 m, la cosiddetta Meseta Central, le cui condizioni territoriali e climatiche sono particolarmente adatte all'insediamento umano.
Lungo la costa orientale si estende una pianura relativamente vasta, di tipo alluvionale con coste basse e rettilinee; di limitate dimensioni sono invece le pianure del versante del Pacifico con coste accidentate e articolate in promontori, penisole (di Nicoya e di Osa) e insenature.
I fiumi sono brevi (100-150 km), ma di portata notevole e spesso facilmente navigabili.
Nel mar delle Antille si gettano il San Joan (che segna per un buon tratto il confine con il Nicaragua), il Reventazon e il Sixaola che scorre al confine con il Panam´; nel Pacifico si gettano il Tempisque e il Rio Grande del Tarcoles.
Il clima è tipicamente tropicale, caldo e umido, con precipitazioni particolarmente copiose sul versante atlantico (fino a 4.000 mm annui), mentre sul Pacifico si alternano una stagione più piovosa estiva e una più secca invernale; le temperature sono uniformemente elevate durante l'anno. All'interno invece il clima è condizionato dall'altitudine: le Tierras Templadas sono comprese tra gli 800 e i 1.600 m e le Tierras Frìas superano i 1.600 m, con temperature nettamente più basse e forti escursioni giornaliere.
La capitale San José (270.000 ab.) sorge sulla Meseta Central nella regione delle piantagioni di caffè; altri centri sono Puntarenas (50.000 ab.) sul Pacifico e Limòn (48.000 ab.) sulla costa Atlantica, entrambi centri industrializzati.
L'economia del paese si basa tuttora ampiamente sull'agricoltura e ha le colture più redditizie nel caffè, diffuso nelle alte terre centrali, e nelle banane coltivate nelle piantagioni lungo la costa.
Altre colture industriali o destinate all'esportazione sono il cacao, la canna da zucchero, il tabacco e il cotone.
Le foreste, nonostante una discreta estensione, sono scarsamente sfruttate; infatti contenuta è la produzione di legname, soprattutto cedro e balsa.
Assai più rilevante invece il settore zootecnico (prevalentemente bovini, ma anche suini e animali da cortile) che alimenta l'industria conserviera e incrementa le esportazioni.
Ridotta è l'attività della pesca prevalentemente sul Pacifico; da segnalare la pesca al tonno, gestita da imprese statunitensi.
Le risorse minerarie sono pressoché nulle. Notevole invece il patrimonio idroelettrico che sfrutta il potenziale delle acque che scendono dalle terre alte.
Il Costa Rica è il paese più industrializzato del centro America. Attivo è il settore manifatturiero e recenti interventi governativi e aiuti statunitensi hanno incrementato grandi complessi industriali, meccanici, farmaceutici, chimici e di raffinazione del petrolio (Limon).
STORIA Il Costa Rica viene scoperto da Cristoforo Colombo nel 1502. Nel 1569 viene aggregato alla capitaneria generale del Guatemala. Nel 1821, senza alcuna insurrezione, il paese ottiene l'indipendenza. Negli anni 1824-1838 diventa una delle cinque repubbliche delle Provincie Unite dell'America centrale, prima di essere stato sovrano (1839). Negli anni successivi, l'espansione della coltivazione del caffè porta la prosperità economica e consente una vita democratica duratura.
Nel 1857 il Costa Rica, riesce a respingere l'armata dell'avventuriero americano William Walker. Nel 1871, si stabilisce nel paese l'United Fruit Company, che sviluppa la coltivazione delle banane; il paese passa sotto la dipendenza economica degli Stati Uniti. Negli anni dal 1949 al 1974 la vita politica è dominata da José Figueres. Nel 1986, Oscar Arias succede a Alberto Monge. Per sua iniziativa, vengono firmati accordi tra Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Salvador, tesi a ristabilire la pace nell'America centrale. Nel 1990 viene eletto alla presidenza della repubblica Angel Rafael Calderón. Quattro anni dopo diventa presidente della repubblica José Maria Figueres (figlio del presidente con lo stesso nome), sostituito nel 1998 dall'esponente del partito unitario sociale-cristiano M. A. Rodriguez Echevarria.
• Abitanti-3.424.000
Superficie-50.700 km2
Densità-67,5 ab./km2
Capitale-San José
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Colón
Lingua-Spagnolo, creolo-inglese
Religione-Cattolica
Còsta Smeràlda Costa nordorientale della Sardegna, in provincia di Sassari, sul mar Tirreno, tra il golfo di Cugnana e quello di Arzachena. Prende il nome dalla caratteristica colorazione delle acque; presenza di insenature, scogliere, calette e dirupi. Centri turistici principali (presenza di lussuosi complessi alberghieri): Porto Cervo, Porto Rotondo e Baia Sardinia. Vegetazione di tipo mediterraneo.
Còsta Vàlle Imàgna Comune in provincia di Bergamo (654 ab., CAP 24030, TEL. 035).
Còsta Vescovàto Comune in provincia di Alessandria (363 ab., CAP 15050, TEL. 0131).
Còsta Volpìno Comune in provincia di Bergamo (8.213 ab., CAP 24062, TEL. 035).
Còsta, Andrèa (Imola 1851-1910) Politico. Nel 1881 fondò il Partito socialista rivoluzionario di Romagna. Nel 1882 fu il primo socialista a essere eletto deputato.
Còsta, Àngelo (Genova 1901-1976) Armatore e fondatore dell'omonima società di navigazione. Fu due volte presidente della Confindustria, dal 1945 al 1955 e dal 1966 al 1970.
Còsta, Giovànni (Roma 1826-Bocca d'Arno 1903) detto Nino. Pittore. Tra le opere Donne sulla spiaggia di Anzio (1852, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).
Còsta, Lorènzo (Ferrara 1460-Mantova 1535) Pittore. Svolse la propria attività a Bologna, dal 1483 al 1506, realizzando opere come gli affreschi del palazzo Bentivoglio (1483), le tele dei Trionfi della Fama e della Morte in S. Giacomo Maggiore (1488-1490) e quindi alla corte dei Gonzaga a Mantova, dove fu chiamato nel 1506 per sostituire il Mantegna. Tra le opere di questo periodo il Regno delle Muse (Parigi, Louvre), il Ritratto di Isabella d'Este (1506, Parigi, Louvre) e il Ritratto di Giovanni II Bentivoglio (Firenze, Uffizi).
Còsta, Lùcio (Tolone 1902-) Architetto brasiliano. Tra le opere il piano urbanistico di Brasilia(1957).
Còsta, Oràzio (Roma 1911-) Regista teatrale. Allievo di Copeau, diresse una serie di spettacoli ispirati a una concezione religiosa della rappresentazione e della parola con il medesimo rigore del maestro.
Costabissàra Comune in provincia di Vicenza (4.957 ab., CAP 36030, TEL. 0444).
Costacciàro Comune in provincia di Perugia (1.289 ab., CAP 06021, TEL. 075).
costaggiù, avv. In codesto luogo.
costàle, agg. Della costola.
Costalùnga Passo (1.753 m) delle Dolomiti, tra il Catinaccio e il Latemar.
costantàna, sf. Lega composta al 55% di rame e al 45% di nichel utilizzata per la costruzione di resistori per la bassa conducibilità elettrica.
costànte, agg. e sf. agg. 1 Che non subisce variazioni. ~ stabile. <> incostante. 2 In fisica numero, puro o dimensionale, che entra in un rapporto tra grandezze fisiche e non cambia valore al variare delle grandezze stesse. ~ fisso. <> variabile. 3 Detto di persona, saldo nei suoi propositi. ~ perseverante, tenace. <> incostante.
sf. 1 Quantità non variabile. 2 Elemento fisso e caratteristico.
agg. e sf. 1 constant. 2 (persona tenace) steadfast.
lat. constans,-antis, p.pres. di constare arrestarsi.
Costante solare
Quantità di energia solare che riceve 1 cm2 di superficie, quando questa viene colpita dai raggi solari in modo perpendicolare, in un minuto e alla distanza media Terra Sole. Ha un valore medio di 1,97 cal · cm-2 · min-1; possibili cambiamenti sono dovuti al ciclo undecennale delle macchie solari.
Costànte Nome di imperatori.
Costante I
(320 ca.-Illiberis 350) Figlio di Costantino, fu imperatore dal 337 insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo III. Nel 340 uccise il primo di questi ottenendo così tutto l'impero d'occidente. Venne ucciso in una rivolta scatenata da Magnenzio.
Costante II Eraclio
(630-Siracusa 668) Figlio di Costantino III, fu imperatore bizantino dal 641. Dal 642 al 659 fu occupato a tentare di arginare l'espansione araba. Tra il 663 e il 668 sconfisse gli slavi e tentò di riconquistare l'Italia.
costanteménte, avv. In modo costante, continuamente. ~ fermamente.
Costantìna Città dell'Algeria (450.000 ab.) situata a 640 m di altezza in una ricca regione forestale e cerealicola. Importante mercato agricolo e centro industriale (industrie tessili, alimentari, del pellame). Strategica fortezza naturale fu capitale del Regno di Numidia e poi romana. Devastata nel III sec., fu restaurata da Costantino, da cui prese il nome; fu conquistata nell'VIII sec. dagli arabi e nel 1837 passò ai francesi. Numerose le moschee situate nella parte antica della città.
costantiniàno, agg. Di Costantino il Grande.
Costantìno Nome di papi e di sovrani.
Papi Costantino I
(?-715) Papa dal 708.
Costantino II (antipapa)
Alla morte di Paolo I, nel 767, venne eletto, ma venne deposto l'anno successivo.
Impero romano d'oriente Costantino I
ved. ¤Costantino I il Grande¤
Costantino II
(Arles 317?-Aquileia 340) Figlio di Costantino I, nella divisione dell'impero romano d'oriente, nel 337, ebbe Britannia, Gallia e Spagna. Tentò di invadere l'Italia, ma venne sconfitto e ucciso dal fratello minore Costante I.
Costantino III
(612-641) Figlio di Eraclio, alla sua morte divise il potere con il fratellastro Eracleone e la matrigna Martina.
Costantino IV Pogonato
(654?-685) Figlio di Costante II, gli succedette nel 668. Nel 678 sconfisse gli arabi che assediavano Costantinopoli e si oppose ai bulgari.
Costantino V Copronimo
(718-Costantinopoli 775) Figlio di Leone III l'Isautrico, gli succedette nel 741 e ne proseguì la politica iconoclastica. Sconfisse bulgari e arabi.
Costantino VI
(771-797) Imperatore del regno sotto la reggenza della madre Irene dal 780, venne da lei deposto e accecato.
Costantino VII Porfirogenito
(905-959) Figlio di Leone VI, fu imperatore dal 912.
Costantino VIII
(960-1028) Nel 1025 succedette al potere al fratello Basilio.
Costantino IX Monomaco
(1000-1055) Fu incoronato imperatore in seguito al matrimonio del 1042 con l'imperatrice Zoe. La moglie mantenne comunque il governo effettivo.
Costantino X Ducas
(?-1067) Nel 1059 succedette a Isacco I. Non riuscì a contenere l'espansione di ungari, normanni e turchi.
Costantino XI Paleologo, detto Dragazes
(1404-1453) Nel 1449 succedette all'imperatore Giovanni VIII come imperatore d'oriente. Venne sconfitto mentre difendeva eroicamente Costantinopoli assediata dagli ottomani. Fu l'ultimo imperatore d'oriente.
Grecia Costantino I
(Atene 1868-Palermo 1923) Re dal 1913 al 1917 e dal 1920 al 1922, all'inizio della prima guerra mondiale abdicò; in seguito tentò di tornare sul trono, ma abdicò nuovamente dopo la sconfitta contro i turchi.
Costantino II
(Psychiko 1940-) Re dal 1964 al 1974. In quest'ultimo anno un referendum popolare sancì la nascita della repubblica privandolo del trono.
Costantìno I il Grande (Naisso 280-Nicomedia 337) Figlio di Costanzo Cloro e di Elena, crebbe alla corte di Diocleziano; fu chiamato in Britannia dal padre e venne acclamato imperatore augusto (306) dall'esercito, avvenimento che, spezzando le regole del sistema tetrarchico, scatenò un'aspra guerra di successione che vide ben sei pretendenti combattersi per guadagnare il titolo di imperatore: oltre a Costantino, Massimiano, Massenzio, Licinio, Galerio e Massimino. Costantino ristabilì la pace interna, dopo l'eliminazione di Massimiano e la morte di Galerio: scese in Italia e a Roma sconfisse definitivamente Massenzio, figlio di Massimiano, nella battaglia del ponte Milvio. Secondo la tradizione, in questa battaglia Costantino ebbe la visione di una croce, alla quale si farebbe risalire la sua conversione. Sempre secondo la leggenda, Massenzio morì affogato nel Tevere. Al nord dapprima si alleò con Licinio, che aveva ereditato le terre di Massimino alla sua morte; in seguito lo sconfisse e condannò a morte restando così unico imperatore. Il regno di Costantino è legato all'importante editto di Milano del 313, con il quale l'imperatore accordava la libertà di culto ai cristiani; il paganesimo era tollerato ma il cristianesimo diveniva la religione ufficiale dello stato cui erano riconosciute immunità fiscale e autorità giurisdizionale. Inoltre prese alcune decisioni che legavano in modo sempre più stretto lo stato al culto cristiano; riconobbe la santità della domenica e l'autorità dei tribunali dei vescovi, che potevano sostituire quella del governatore. Con lui si venne consolidando l'idea di imperatore per volontà di Dio. Nel 330 Costantino portò la capitale dell'impero a Bisanzio (che in suo onore fu ribattezzata Costantinopoli), chiudendo così l'epoca della supremazia della città di Roma nella storia antica.
Costantino, arco di trionfo di
Eretto nel 315 d. C. dal Senato di Roma per celebrare la vittoria di Costantino su Massenzio, avvenuta tre anni prima nei pressi del Ponte Milvio. La battaglia è circondata dalla leggenda secondo la quale Costantino ebbe una visione in cui Cristo gli ordinava di tracciare una croce sugli scudi. L'episodio ha una particolare valenza, in quanto vi si fa risalire la prima conversione di un imperatore romano. Il monumento ha ricevuto parecchi contributi di diverse epoche. Il nucleo più antico risale al II sec., in quanto alcune statue di prigionieri daci provengono dal Foro di Traiano, altri fregi da quello di Marco Aurelio e Adriano. Ulteriori aggiunte al monumento si ebbero nel medioevo e l'ultimo restauro che lo portò nella veste attuale è datato alla fine del XVIII sec.
Il lato settentrionale, che guarda il Colosseo, porta su un piedistallo le quattro statue dei prigionieri daci, oltre ad alcuni bassorilievi raffiguranti il trionfo di Marco Aurelio. I quattro medaglioni si riferiscono invece ad Adriano e al suo sport preferito, la caccia. Le sculture più recenti, del IV sec., raffigurano invece Costantino e il suo regno. Sul lato meridionale vi sono altri riferimenti a Marco Aurelio, con scene di guerra e di sacrifici. I medaglioni hanno invece come tema la caccia e il sacrificio di Diana.
Costantìno Porfirogènito (905-959) Trattatista. Tra le opere Le cerimonie e I temi.
Costantinòpoli Nome di Bisanzio attribuitole da Costantino I, che la fece capitale del regno bizantino. Venne ampliata, abbellita, inaugurata nel 330 e rimase capitale fino al 1453; in seguito prese il nome di Istanbul.
Concili di Costantinopoli
Vari concili ecumenici tenuti nella città; il secondo (381) fu convocato da Teodosio I per definire la questione trinitaria, affermando la consustanzialità dello Spirito Santo. Il quinto (553) venne convocato da Giustiniano al fine di ristabilire l'unità religiosa dell'impero e il sesto (680), convocato da Costantino IV, per condannare il monotelitismo. Il settimo (787), convocato dall'imperatrice Irene e da papa Adriano I, causò disordini e venne trasferito a Nicea. L'ottavo (869), convocato dall'imperatore Basilio I, fissò il primato della chiesa di Roma sull'oriente.
costantinopolitàno, agg. e sm. agg. Relativo a Costantinopoli.
sm. Abitante o nativo di Costantinopoli.
costànza, sf. 1 Qualità di costante. <> incostanza. 2 Nel linguaggio scientifico, invariabilità di una grandezza al variare dei parametri a essa relativi.
sf. constancy, steadiness.
lat. constantia.
Costànza (Germania) Città della Germania (68.000 ab), nel Baden-Württemberg, affacciata sul lago omonimo al confine con la Svizzera. È un importante centro turistico, anche per il porto che consente la navigazione sul lago. Sviluppato è anche il settore industriale (meccanica, legno, chimica). Venne fondata nel IV sec. dall'imperatore Costanzo, acquisendo notevole importanza nell'ambito commerciale; passò agli Asburgo e nel 1805 al granducato di Baden. Di notevole pregio il centro storico medievale; importanti centri della vita cittadina sono il mercato del pesce e il municipio.
Concilio di Costanza
Concilio ecumenico, convocato nel 1414 da Sigismondo di Lussemburgo, per porre termine allo scisma d'occidente con l'elezione di Martino V. Ribadita la superiorità del concilio ecumenico sul papa, ci fu la condanna al rogo per eresia di G. Hus, Girolamo da Praga e di John Wycliffe.
Pace di Costanza
Pace stipulata nel 1183 tra Federico Barbarossa e gli inviati di molte città dell'Italia settentrionale e centrale, con la quale si sancì il riconoscimento, da parte dell'imperatore, delle libertà comunali.
Lago di Costanza
Lago subalpino, generato dal Reno, tra Germania, Austria e Svizzera.
Costanza (Romania) Città (351.000 ab.) della Romania, nella Dobrugia, capoluogo del distretto omonimo, sul mar Nero. Principale porto del paese, esporta cereali e petrolio. Vi si trovano industrie meccaniche, tessili, chimiche, alimentari e cantieristiche. Sviluppato il turismo. Fondata nel IV sec. da Costantino I.
Costànza d'Altavìlla (1146-Palermo 1198) Ultima erede dei re normanni. Figlia di Ruggero II di Sicilia, nel 1186 sposò Enrico di Svevia, il quale acquisì quindi il diritto di successione nel regno di Sicilia. Alla morte di questi nel 1197 governò in nome del figlio, futuro Federico II.
Costànza d'Aragóna (1247-Barcellona 1302) Figlia di Manfredi di Svevia e moglie (1262) di Pietro III d'Aragona. Il marito dopo i vespri siciliani del 1282 rivendicò i diritti di lei, ottenendo la corona di Sicilia.
Costanzàna Comune in provincia di Vercelli (912 ab., CAP 13033, TEL. 0161).
Costànzo Nome di sovrani.
Costanzo I
(250 ca.-Eboracum 306) Imperatore romano di origine illirica. Nel 293 fu adottato dal suocero Massimiliano, quindi nominato cesare in occidente e in seguito all'abdicazione di Diocleziano e Massimiano, nel 305, proclamato imperatore con Galerio. Perì combattendo in Britannia.
Costanzo II
(Sirmio 317-Mopsucrene 361) Figlio di Costantino il Grande. Augusto in oriente dal 337 insieme ai fratelli Costantino II e Costante I, rimase unico imperatore dal 353 dopo aver sconfitto l'usurpatore Magnenzio. Fu un aperto sostenitore dell'arianesimo.
Costànzo, Maurìzio (Roma 1938-) Giornalista e conduttore radiofonico e televisivo. Diresse Bontà loro (1976-1978) e dal 1982 il Maurizio Costanzo show.
Costarainèra Comune in provincia di Imperia (639 ab., CAP 18017, TEL. 0183).
costàre, v. intr. 1 Avere un costo. ~ valere. • quel vestito costava molto salato. 2 Richiedere fatica e dolore. • non gli costava nulla accontentarla.
v. intr. 1 to cost. 2 (caro) to cost a lot, to be expensive.
lat. constare, consistere, comp. da con-+ stare.
costaricàno, agg. e sm. agg. Della Costarica.
sm. Abitante o nativo della Costarica.
costàta, sf. Taglio di carne bovina o suina prelevata lungo le costole o le vertebre dorsali. ~ braciola, costoletta, nodino.
sf. large chop.
costatàre ved. ¤constatare¤
costàto, sm. Il complesso delle costole.
sm. pl. ribs.
costeggiàre, v. tr. 1 Navigare senza allontanarsi dalle coste. ~ bordeggiare, stare sottocosta. 2 Camminare lungo la riva di un fiume. 3 Fiancheggiare.
v. tr. 1 (per mare) to coast. 2 (per terra) to skirt. 3 (fiancheggiare) to be close to, to run alongside.
costèi, pron. dimostr. f. sing. Femminile di costui.
costellàre, v. tr. 1 Cospargere di stelle. 2 Cospargere in modo uguale.
costellàto, agg. Cosparso, disseminato. ~ punteggiato.
costellazióne, sf. 1 Gruppo di stelle nella stessa zona di cielo. 2 Gruppo di persone celebri e ammirate.
sf. constellation.
lat. tardo constellatio,-onis.
• Nel 1930 l'Unione astronomica internazionale ha suddiviso la sfera celeste in ottantotto zone, rappresentanti le costellazioni, delle quali quarantotto di origine antica (già elencate da Tolomeo) e quaranta moderne. I nomi delle costellazioni sono forniti in latino e in forma abbreviata (Ursa Maior = Uma). Le stelle più splendenti vengono denominate ricorrendo a lettere greche minuscole seguite dal genitivo del nome latino della costellazione. Le ottantotto costellazioni presenti nella sfera celeste si dividono in boreali, australi e zodiacali, in relazione alla loro posizione (nell'emisfero boreale, nell'emisfero australe o nella fascia zodiacale). Le dodici costellazioni zodiacali si trovano sul piano dell'eclittica per cui il Sole le attraversa tutte durante l'anno.
Coster, Laurens Janszoon (Haarlem 1405-1484) Xilografo olandese. Secondo fonti olandesi del XVI sec., peraltro prive di riscontro storico certo, sarebbe stato l'inventore della stampa, avendo stampato lo Speculum humanae salvationis, utilizzando dei caratteri di legno.
costeréccio, sm. La carne del maiale attorno alle costole.
Costermàno Comune in provincia di Verona (2.385 ab., CAP 37010, TEL. 045).
costernàre, v. tr. Avvilire, affliggere. ~ sconfortare.
lat. consternare.
costernàto, agg. Gravemente afflitto. ~ abbattuto.
agg. dismayed.
costernazióne, sf. Smarrimento, abbattimento dell'animo. ~ disperazione, dolore.
lat. consternatio,-onis.
costì, avv. In codesto luogo, nel luogo vicino a chi parla o scrive.
lat. eccum istic.
costièra, sf. 1 Tratto di costa. 2 Pendio montano poco accidentato.
sf. stretch of coast.
deriv. da costa.
Costiera Catena montuosa degli USA, nelle Montagne Rocciose. Vetta più elevata il monte Olympus (2.424 m).
Costiere Montagne dell'Alaska e della Columbia Britannica. Vetta più elevata il monte Waddington (4.042 m).
costièro, agg. Della costa.
agg. coast, coastal.
costifórme, agg. Simile alle coste.
Costigliòle d'Àsti Comune in provincia di Asti (5.940 ab., CAP 14055, TEL. 0141).
Costigliòle Salùzzo Comune in provincia di Cuneo (3.097 ab., CAP 12024, TEL. 0175).
costìna, sf. Taglio di carne suina costituita dalle costole e dalla carne circostante.
costipaménto, sm. Atto, effetto del costipare.
costipànte, agg. Che provoca costipazione.
costipàre, v. v. tr. 1 Comprimere il terreno per ridurne la sofficità. 2 Rendere stitico. ~ astringere.
v. intr. pron. 1 Divenire stitico. 2 Prendersi un forte raffreddore.
lat. constipare, comp. da cum con + stipare raccogliere.
costipàto, agg. 1 Ammassato. ~ accatastato. 2 Raffreddato. 3 Stitico.
costipatóre, sm. Rullo per costipare un terreno.
costipazióne, sf. 1 Compressione per cause naturali di un terreno di natura organica. 2 Stitichezza. ~ stipsi.
sf. (raffreddore) cold.
lat. constipatio,-onis.
costituènte, agg. e sm. agg. 1 Che costituisce. 2 L'assemblea eletta dal popolo per correggere o redigere la costituzione.
sm. 1 Ogni elemento di un composto. 2 Membro di un'assemblea costituente. •: :l costituente puntava a far valere le ragioni collettive e non individuali
costituìre, v. v. tr. 1 Organizzare. ~ fondare. • è uno stato costituito da pochi rivoluzionari. 2 Mettere insieme. ~ dar vita a. 3 Formare. ~ comporre. • costituirono allora una società per occuparsi di quell'affare. 4 Essere. ~ rappresentare. •: :iò che hai detto costituisce per me motivo di grande orgoglio. 5 Dichiarare. 6 Eleggere. ~ nominare
v. intr. pron. 1 Formarsi. ~ comporsi. •: :n seguito alla guerra si costituirono numerose piccole repubbliche. 2 Presentarsi spontaneamente a un'autorità giudiziaria. • costituirsi parte civile
v. tr. 1 to set up, to constitute. 2 (comporre) to make up. v. intr. pron. to give oneself up.
lat. constituere, comp. da con-+ statuere.
costitùito, agg. Istituito per legge.
costitutàrio, sm. Chi fa o modifica le costituzioni di una società commerciale.
costitutìvo, agg. Che costituisce.
costitutóre, sm. Chi costituisce.
costituzionàle, agg. 1 Relativo alla costituzione. <> incostituzionale. • spirito costituzionale, l'insieme dei principi ispiratori della costituzione. 2 Che è fondato su una costituzione. • monarchia costituzionale. 3 Della costituzione fisica dell'individuo. • malattia costituzionale.
agg. constitutional.
costituzionalìsmo, sm. Sistema politico in cui i diritti e i doveri dei cittadini e dello stato sono regolati da una costituzione.
costituzionalìsta, sm. e sf. (pl.-i) Studioso di diritto costituzionale.
costituzionalìstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al costituzionalismo. 2 Parte della medicina che studia la costituzione fisica dell'individuo e le malattie connesse.
costituzionalìtà, sf. L'essere costituzionale.
costituzionalménte, avv. 1 In modo costituzionale, secondo la costituzione. <> incostituzionalmente. 2 Fisicamente.
costituzionàrio, agg. Sostenitore della costituzione.
costituzióne, sf. 1 Atto, effetto del costituire. ~ formazione, fondazione. <> scioglimento. 2 L'insieme delle condizioni di un corpo o di un oggetto. ~ corporatura, struttura. 3 La legge fondamentale di uno stato alla quale tutte le altre devono adeguarsi. 4 Atto, decreto emanato dall'autorità. 5 Il costituirsi alla giustizia dichiarandosi colpevole. 6 Il depositare nella cancelleria del tribunale i documenti necessari per entrare in giudizio come attore o convenuto.
sf. 1 constitution. 2 (fondazione) setting up.
lat. constitutio,-onis, deriv. da constitutus, p.p. di constituere.
Costituzione civile del clero
Decreto votato il 12 luglio 1790 dall'Assemblea nazionale costituente francese e sancito il 24 agosto dal Luigi XVI, che adattò l'organizzazione ecclesiastica a quella civile. Il clero secolare si trasformò in un complesso di funzionari statali, con l'obbligo di fedeltà alla costituzione. Papa Pio VI condannò la costituzione il 10 marzo 1791.
Costituzione italiana
Testo costituzionale elaborato e approvato dall'assemblea costituente, entrato in vigore il 1° gennaio 1948. È formato da 139 articoli, seguiti da diciotto disposizioni finali e transitorie. È una costituzione rigida, vale a dire impossibile da modificare attraverso leggi ordinarie.
Costner, Kevin (Compton 1955-) Attore cinematografico statunitense. Interpretò Silverado (1985), Gli intoccabili (1987), Bull Durham (1988), JFK (1991), Guardia del corpo (1992) e Waterworld (1995). Interpretò inoltre e diresse Balla coi lupi (1990) e Wyatt Earp (1994).
costo- Primo elemento di parole composte.
dal lat. costa costola.
còsto, sm. 1 Spesa che bisogna sostenere per acquistare qualcosa. ~ esborso. <> entrata, guadagno. 2 Sacrificio sostenuto per la produzione di beni. 3 Prezzo. ~ valore.
sm. cost.
deriv. da costare.
Costo opportunità
Concetto economico di costo che spesso coincide con quello rilevato dalla contabilità generale dell'azienda. L'impresa rinuncia alla somma di denaro investita nell'acquisto di servizi del fattore produttivo (lavoro, materie prime).
Costo del lavoro
Insieme dei costi diretti (retribuzione) e indiretti (oneri contributivi), che l'imprenditore sostiene al fine di assicurarsi che la forza lavoro sia disponibile.
costoclavicolàre, agg. Di legamento teso tra la clavicola e la prima cartilagine costale.
còstola, sf. 1 Costa. 2 Linea in rilievo. ~ spigolo. 3 Di un oggetto tagliente, la parte opposta alla lama. 4 In una imbarcazione, ciascuno degli elementi di legno o ferro che costituiscono l'ossatura dello scafo.
sf. rib.
lat. tardo costula, dimin. di costa costola.
Costola di Adamo, La Film commedia, americano (1949). Regia di George Cukor. Interpreti: Spencer Tracy, Katharine Hepburn, David Wayne. Titolo originale: Adam's Rib
costolàto, agg. e sm. agg. Che presenta costole.
sm. La parte da cui, in un animale macellato, si ottengono le bistecche.
costolatùra, sf. 1 L'insieme delle costole. 2 Rilievo o gruppo di rilievi a forma di costola.
costolétta, sf. Parte piana di carne di vitello, agnello, maiale, comprendente la rosetta e l'osso.
sf. cutlet.
costolóne, sm. 1 Nervatura in pietra o in mattoni delle cupole o delle volte. 2 Lungo dosso montano. 3 Uomo grande, grosso e rozzo.
costóne, sm. Cresta spigolosa di montagne, formata di rocce.
costóro, pron. dimostr. Forma plurale di costui e costei.
costosaménte, avv. In modo costoso. <> economicamente.
costóso, agg. 1 Che costa molto. <> caro. <> economico. 2 Che richiede fatica. ~ gravoso.
agg. dear, costly, expensive.
costotomìa, sf. Resezione chirurgica di una o più coste.
costòtomo, sm. Sega usata per tagliare le coste.
costotraversàrio, agg. Relativo alle articolazioni formate dalle coste insieme alle apofisi trasverse delle vertebre e ai legamenti relativi.
costovertebràle, agg. Delle articolazioni formate dalla testa delle coste insieme ai corpi vertebrali.
costrìngere, v. tr. 1 Obbligare. ~ coartare, forzare. 2 Stringere. ~ comprimere. <> allentare.
v. tr. to compel, to force.
lat. constringere, comp. da con-+ stringere.
costrittìvo, agg. Che costringe.
costrittóre, agg. Detto di muscolo che contraendosi diminuisce l'apertura di un orifizio.
costrizióne, sf. 1 Atto, effetto del costringere. ~ imposizione, vincolo, obbligo. <> liberazione. 2 Restringimento.
sf. compulsion, constraint.
lat. tardo constrictio,-onis.
costruìbile, agg. Che si può costruire.
costruìre, v. tr. 1 Edificare. ~ fabbricare. <> demolire. 2 Mettere insieme. ~ congegnare. • ha costruito un castello di bugie. 3 Disegnare una figura geometrica. • costruire il quadrato sul cateto.
v. tr. 1 to construct. 2 (fabbricare) to build.
lat. costruere, comp. da con-+ struere costruire.
costruttivìsmo, sm. Nome di alcune tendenze artistiche d'avanguardia rivoluzionaria russa; si ispirò inizialmente al cubofuturismo ed ebbe in Tatlin (1915) il maggiore esponente (autore del monumento alla terza Internazionale). Nega l'estetica borghese, individuando nell'arte uno strumento di azione rivoluzionaria. Tra i maggiori architetti costruttivisti, si ricordano Ginzburg, Burov, Vesnin.
In matematica corrente di pensiero che correla le entità matematiche all'attività del pensiero umano.
costruttìvo, agg. 1 Che è atto a costruire. ~ produttivo. <> distruttivo. 2 Che mira a rendere positivo qualcosa. ~ positivo. <> negativo.
agg. constructive.
costrùtto, agg. e sm. agg. Messo insieme con ordine.
lat. constructus, p.p. di construere.
sm. 1 Disposizione delle parole in una frase. 2 Utilità. ~ vantaggio.
lat. constructum.
costruttóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi costruisce.
costruzióne, sf. 1 L'operazione del costruire. ~ fabbricazione. <> demolizione, distruzione. 2 La cosa costruita. ~ edificio. 3 Il modo in cui una cosa è costruita. 4 Ordinata disposizione delle parole in una frase o di frasi in una proposizione.
sf. building, construction.
lat. constructio,-onis, deriv. da construere.
• In matematica concetto, posto alla base del costruttivismo, che riguarda enti matematici astratti, la cui esistenza non è assicurata a priori.
Costruzione geometrica
Determinazione di una grandezza attraverso il disegno; generalmente antitetica alla determinazione numerica. Il problema viene cioè risolto costruendo geometricamente la soluzione.
Scienza delle costruzioni
Complesso di teorie utilizzate nella progettazione delle costruzioni, per determinare il comportamento delle strutture sottoposte a carichi.
Costruzione della muraglia cinese, La Romanzo di F. Kafka (1918).
Costruzione logica del mondo, La Opera di filosofia di R. Carnap (1928).
cost-saving, sm. invar. Tipo di ristrutturazione industriale che si pone per obiettivo la diminuzione del costo del prodotto venduto. Insieme al capital-intensive ha caratterizzato l'industria italiana degli anni Ottanta.
costùi, pron. dimostr. Questa persona vicina a chi parla o a chi ascolta.
pron. 1 (soggetto) he, she. 2 (complemento) him, her, pl. them.
• Carneade! Chi era costui?. Domanda che nei Promessi Sposi Don Abbondio si faceva a proposito del filosofo greco Carneade, vissuto fra il 213 e il 129 a. C.; da qui il detto rimasto a significare una persona priva di fama.
costumànza, sf. Usanza propria di una persona o di un popolo.
costumàre, v. intr. Essere consueto.
costumatézza, sf. Qualità di chi ha buona educazione.
costumàto, agg. Cortese, pudico, composto. ~ morigerato. <> scostumato.
costumbrìsmo, sm. Movimento letterario spagnolo della prima metà del XIX sec. che descriveva scene o quadri di costume popolare con lo scopo di divertire.
costùme, sm. 1 Modo in cui un individuo abitualmente pensa e agisce. ~ uso, abitudine. • aveva dei costumi che gli imponevano di riposare dopo aver mangiato. 2 Condotta morale di una persona. • mal costume. 3 Proprietà. ~ potere. 4 Vesti indicative di un periodo storico. • secondo i costumi del luogo. 5 Abiti, specialmente costume da bagno. • costume da bagno, ballo in costume.
sm. 1 use, custom. 2 (indumento) costume. 3 (condotta morale) morality, morals. 4 (da bagno) bathing costume. 5 (da bagno femminile) swimsuit.
lat. consuetumen,-inis, deriv. da consuetudo,-inis consuetudine.
costumìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi si occupa di tutto ciò che riguarda i costumi per una rappresentazione teatrale o cinematografica.
costùra, sf. Cucitura di rilievo a costa che unisce due pezzi di stoffa, cuoio e simili.
Cotabato Città (84.000 ab.) delle Filippine, nell'isola di Mindanao.
cotàle, agg. e pron. agg. invar. m. e f. Tale. ~ siffatto.
pron. invar. m. e f. Un tale, una certa persona.
cotangènte, sf. Funzione trigonometrica reciproca della tangente.
cotangentòide, sf. Curva piana di equazione y=cotg x.
cotànto, agg., avv. e pron. agg. invar. Tanto, così grande.
avv. Tanto, così a lungo. ~ talmente.
pron. invar. Questa cosa soltanto.
còte, sf. Pietra nerastra ricca di quarzo granulare, usata per affilare ferri da taglio.
cotechìno, sm. Specie di salame da cuocere composto di cotenne e di carne di maiale pestate insieme.
settentrionale codeghin, deriv. da codega cotica.
Côte-d'Or Dipartimento (494.000 ab.) della Francia, nella Borgogna, capoluogo Digione. Le principali risorse economiche sono rappresentate dall'agricoltura (vite, frutta e luppolo), dall'allevamento bovino, dalle attività forestali, dalle industrie enologiche, siderurgiche, meccaniche e del legno. Le città più importanti del dipartimento sono Beaune, Auxonne e Montbard.
côtelé, agg. Di tessuto avente le coste in rilievo.
coténna, sf. 1 Pelle dura e spessa del maiale. ~ cotica. 2 Pelle dell'uomo.
sf. bacon rind.
lat. cutinna, deriv. da cutis pelle.
cotennóso, agg. Fornito di grossa cotenna.
Cotentin Penisola della Francia, nella Normandia. Si protende, nella Manica, tra la foce del fiume Vire e il golfo di Saint Malo.
Côtes-d'Armor Dipartimento (539.000 ab.) della Francia, nella Bretagna. Capoluogo Saint-Brieuc.
cotésto ved. ¤codesto¤
cotestùi, o codestùi, pron. dimostr. (f. codestèi, pl. m. e f. codestóro) Costui.
cotg. Simbolo di cotangente.
cothon, sm. invar. Grande tazza di ceramica che in epoca minoica veniva usata per scopi rituali e funerari. In età classica veniva usato nei banchetti.
cótica, sf. 1 Cotenna del maiale. 2 Strato superficiale compatto del terreno prativo costituito dalle erbe e dalle loro radici.
lat. tardo cutica, deriv. da cutis pelle.
cotidàle, agg. invar. In oceonografia indica una linea che passa tra tutti i punti di un alta marea.
Cotignòla Comune in provincia di Ravenna (6.921 ab., CAP 48010, TEL. 0545).
còtile, sm. Cavità articolare di un osso.
cotilèdone, sm. Piccola foglia embrionale, intera, carnosa, che si trova all'interno del seme, con funzione di assorbimento, riserva (nel pisello) e di protezione.
cotillon, sm. invar. 1 Regalo distribuito durante una festa o simile. 2 In passato, danza terminante con la distribuzione di regali.
Cotilosàuri Ordine di Rettili Anapsidi, simili agli Anfibi Stegocefali, vissuti tra il Carbonifero e il Triassico.
Cotìngidi Famiglia di Uccelli Passeriformi dal piumaggio variopinto e dal becco largo e forte originari dell'America tropicale.
cotógna, agg. e sf. 1 Frutto del cotogno. 2 Mela.
sf. quince.
cotognàta, sf. Marmellata solida di mele cotogne.
cotógno, sm. Pianta appartenente alle Rosacee (Cydonia oblonga), alta 4-5 m, con foglie ovali, fiori solitari con petali rosei e grosso frutto mangereccio. È originario dell'Asia.
cotolétta, sf. Fetta di carne passata nell'uovo, impanata e fritta.
sf. 1 cutlet. 2 (maiale, montone) chop.
franc. côtelette.
cotonàceo, agg. Simile al cotone.
cotonàre, v. tr. 1 Trattare un tessuto in modo da renderlo simile al cotone. 2 Eseguire la cotonatura dei capelli.
cotonàto, agg. e sm. agg. Si dice di capelli che hanno subito la cotonatura.
agg. e sm. Si dice di tessuto trattato in modo da renderlo simile al cotone.
cotonatùra, sf. Atto, effetto del cotonare i capelli.
cotóne, sm. Nome comune di varie specie di piante erbacee e arboree delle Malvacee, della famiglia Gossypium. Diffuso nelle zone tropicali e subtropicali, dai suoi semi si ricava la fibra tessile omonima. È coltivato anche in Italia; può raggiungere i 2 m di altezza, ha foglie lobate, fiori gialli e capsule con molti semi ricoperti di peli bianchi che formano la bambagia. I maggiori produttori sono Cina, USA, Pakistan, Uzbekistan, Kazakistan, Ucraina, India, Federazione Russa.
sm. 1 cotton. 2 (idrofilo) cotton wool.
arabo qutun.
Cotone collodio
Prodotto di nitrazione della cellulosa che viene utilizzato nella preparazione di esplosivi, polveri senza fumo e collodio.
cotoneaster, sm. invar. Genere di piante della famiglia delle Rosacee aventi foglie vellutate o grigiastre, frutti rossi e fiori rossi, bianchi o rosati.
cotonerìa, sf. Insieme di filati o stoffe di cotone.
cotonicoltùra, sf. Coltivazione di cotone.
cotonière, sm. Industriale del cotone.
cotonièro, agg. Del cotone.
cotonifìcio, sm. Fabbrica dove si fila e si tesse il cotone.
sm. cotton mill.
da cotone +-ficio.
cotonìna, sf. Tela leggera di cotone.
cotonizzàre, v. tr. Trattare una materia tessile in modo da renderla simile al cotone per aspetto e qualità.
cotonóso, agg. Che ha l'aspetto del cotone.
Cotonou Città (533.000 ab.) del Benin, capoluogo della provincia di Atlantique.
Cotopaxi Vulcano (5.897 m) dell'Ecuador, nella cordigliera crientale delle Ande. È il vulcano attivo più alto della terra e la sua cima è perennemente ricoperta di neve.
Cotopaxi
Provincia (277.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo Latacunga.
Cotronèi Comune in provincia di Crotone (5.331 ab., CAP 88073, TEL. 0962).
Cotronèi, Adólfo (Napoli 1878-Milano 1950) Giornalista sportivo e schermitore italiano. Fu redattore del Corriere della Sera e redattore capo della Gazzetta dello Sport.
còtta, sf. 1 L'azione del cuocere. 2 Nel linguaggio sportivo, lo stato di prostrazione e intontimento in cui viene a trovarsi durante la competizione un atleta per aver mal dosato le forze. 3 Ubriacatura. 4 Forte innamoramento. ~ sbandata. • aveva preso una cotta per lei. 5 Sopravveste femminile o maschile usata nell'antichità. 6 Veste liturgica di lino bianco. 7 Tunica medievale dalle larghe maniche. • cotta d'arme, indossata dai soldati sopra l'armatura.
sf. (innamoramento) crush.
deriv. da cotto, p.p. di cuocere; nel significato [6] e [7]: german. kotta.
còttabo, sm. Gioco usato in Etruria e in Grecia durante i banchetti dal quale si traevano presagi. Consisteva nel gettare le ultime gocce di una coppa di vino su di un bersaglio.
cottage, sm. invar. Casetta di campagna, elegante, di stile rustico. ~ villetta.
Cottanèllo Comune in provincia di Rieti (597 ab., CAP 02040, TEL. 0746).
Cottbus Città (129.000 ab.) della Germania, nella Lusazia. Capoluogo del distretto omonimo.
Cotten, Joseph (1905-1994) Attore cinematografico statunitense. Interpretò Quarto potere (1941), L'ombra del dubbio (1942), Il terzo uomo (1949) e Niagara (1953).
Còttidi Famiglia di Pesci Actinopterigi Perciformi caratterizzati dalla mancanza, totale o parziale, di scaglie.
cottimìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi lavora a cottimo.
còttimo, sm. Prestazione d'opera retribuita in base alla quantità di lavoro compiuto.
sm. jobbing, piecework.
còtto, agg. e sm. agg. 1 Che è stato sottoposto a cottura. • farne di cotte e di crude, combinarne di tutti i colori. 2 Bruciato. ~ scottato. 4 Ubriaco. 5 Innamorato. ~ preso. • era cotto di lei. 6 Prostrato, stravolto. ~ sfinito. • era cotto, dopo quella camminata sotto il sole.
sm. 1 Mattone o terracotta. • costruzioni in cotto. 2 Mosto fatto bollire per produrre vini pregiati.
agg. 1 cooked. 2 (al forno) baked. 3 (innamorato) madly in love, head-over-heels in love. sm. pl. terracotta tiles.
lat. coctus, p.p. di coquere cuocere.
Cotton Belt Regione agricola degli USA, che costeggia l'oceano Atlantico fino al Texas.
Cotton club Film drammatico, americano (1984). Regia di Francis Ford Coppola. Interpreti: Richard Gere, Diane Lane, Gregory Hines. Titolo originale: The Cotton Club
cottùra, sf. Preparazione di vivande per mezzo di una fonte di calore.
sf. 1 cooking. 2 (al forno) baking. 3 (in umido) stewing.
lat. coctura, deriv. da coctus.
coturnàto, agg. 1 Che porta il coturno. 2 Proprio dello stile tragico. ~ pomposo.
cotùrnice, sf. Uccello (Alectoris graeca) della famiglia dei Fasianidi e dell'ordine dei Galliformi, detto anche pernice sassatile. Vive su alcune catene montuose dell'Eurasia; in Italia è diffusa sulle Alpi, sugli Appennini e in Sicilia, ma la sua presenza è in forte diminuzione, essendo preda dei cacciatori per le sue carni molto pregiate. Di colore grigio striato di scuro, con collare nero, becco e zampe rosse, nidifica a terra. È onnivora. Il maschio è talvolta coinvolto nella cova.
cotùrno, sm. 1 Calzatura dalla suola alta usata dagli attori greci. 2 La tragedia, lo stile della tragedia.
Coty, René (Le Havre 1882-1962) Politico francese. Fu presidente della repubblica dal 1954 al 1959.
Coubertin, Pierre de (Parigi 1863-Ginevra 1937) Diplomatico francese. Nel 1894 promosse i giochi olimpici moderni. Gli venne assegnata la presidenza del Comitato internazionale olimpico fino al 1925.
coulisse, sf. invar. 1 Incastro. ~ scanalatura. 2 Quinta di teatro. 3 Sistema applicato ad alcuni strumenti a fiato per allungare il tubo.
coulomb, sm. invar. Unità di carica elettrica definibile come la carica che passa in un secondo nella sezione di un conduttore percorso da una corrente costante di un ampere.
Coulomb, Charles-Augustin de (Angoulême 1736-Parigi 1806) Fisico francese, gettò le basi dell'elettrostatica e del magnetismo.
Bilancia di Coulomb
Bilancia di torsione per cui l'angolo di torsione di un filo elastico è direttamente proporzionale alla lunghezza del filo e al momento torcente e inversamente a r4, ove r è il raggio del filo.
Legge di Coulomb
Legge fondamentale dell'elettromagnetismo che afferma che la forza agente tra due cariche puntiformi q1 e q2 (o due poli magnetici) è proporzionale al prodotto delle due cariche elettriche e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza d secondo una costante k dipendente dal mezzo in cui si trovano. La forza è attrattiva se le cariche o i poli sono di segno opposto, repulsiva se di segno uguale.
Teorema di Coulomb
Teorema di elettrostatica che definisce che l'intensità del campo elettrico in un punto infinitamente vicino alla superficie di un conduttore è proporzionale alla densità della carica della superficie del conduttore in quel punto.
coulombiàno, agg. Di grandezza relativa alla legge di Coulomb.
count down, loc. sost. m. invar. Conto alla rovescia.
country, agg. e sm. invar. Si dice dello stile musicale ispirato a quello popolare e campagnolo degli Stati Uniti.
country-club, sm. invar. Insieme di impianti e costruzioni situato di solito nelle vicinanze di zone residenziali.
coup de foudre, loc. sost. m. invar. Colpo di fulmine, amore improvviso.
coupé, sm. invar. 1 Carrozza chiusa a quattro ruote. 2 Automobile di tipo sportivo a due porte.
Couperin, François (Parigi 1668-1733) Compositore francese. Tra le opere composizioni vocali e Pièces de clavecin (quattro libri, 1713-1730).
couperose, sf. Malattia della pelle, che presenta dilatazione dei piccoli vasi sanguigni, originata da microbi o da disturbi del sistema endocrino. Colpisce le donne tra i trenta e i cinquanta anni. È aggravata da condizioni climatiche negative e dallo stress.
couplet, sm. invar. Parte della strofa immediatamente precedente al ritornello.
coupon, sm. invar. Tagliando, cedola. ~ buono.
Courant, Richard (Lubleniec 1888-New York 1972) Matematico statunitense. Di origine polacca, quale assistente di D. Hilbert, compì studi che diedero importanti contributi alla fisica matematica.
Courentyne Fiume (700 km) dell'America Meridionale, che nasce dalla Serra Acaraí, presso il confine col Brasile, e sfocia nell'oceano Atlantico.
Courier, Jim (1970-) Tennista statunitense. Nel 1991 e 1992 vinse gli internazionali di Francia, nel 1992 vinse inoltre il Master e l'Open di Australia. Riconfermò quest'ultimo titolo nel 1993.
Courmayeur Comune in provincia di Aosta (2.545 ab., CAP 11013, TEL. 0165).
Cournand, André (Parigi 1895-Great Barrington 1988) Fisiologo statunitense di origine francese. Le sue ricerche nel campo della cardiologia gli valsero nel 1956 insieme a D. Richards e W. Forsmann il premio Nobel.
Courrèges, André (Pau 1923-) Stilista francese. Trasferitosi a Parigi senza terminare gli studi di ingegneria civile, esercitò il proprio estro creativo lavorando dal 1949 al 1961 nella maison di Balenciaga. Quando fu in grado di aprire una propria casa di moda, si impose subito lanciando modelli di abiti e gonne cortissimi, tailleur pantalone e stivali bianchi.
court-bouillon, sf. invar. Tipo di brodo usato soprattutto per cuocere pesci in bianco.
Courteline, Georges (Tours 1858-Parigi 1929) Pseudonimo di Georges Moinaux. Scrittore. Tra le opere il romanzo Quelli delle mezze maniche (1893) e la commedia Boubourouche (1893).
Cousin, Victor (Parigi 1792-Cannes 1867) Filosofo. Tra le opere Corso di storia della filosofia (1828-1829) e Del vero, del bello e del bene (1853).
Cousteau, Jacques-Yves (Saint-André-de-Cubzac 1910-Parigi 1997) Oceanografo francese. Compì importanti ricerche sull'inquinamento marino, realizzò film (Il mondo del silenzio, 1955, e L'uomo e il mare, 1969) e dal 1988 entrò a far parte dell'Acadèmie Française.
coutènte, sm. e sf. Chi ha diritto di usare insieme ad altri un bene.
couture, sf. invar. L'alta moda femminile e la sua organizzazione.
couturier, sm. Sarto per donna di grande fama e prestigio.
couvade, sf. invar. Antica usanza consistente nella simulazione delle doglie da parte del padre. Nato come rito di compartecipazione dell'uomo al dolore della donna, è divenuto poi un simbolo dell'autorità patriarcale.
cóva, sf. 1 L'azione, il tempo, il luogo del covare. 2 Covo di animali.
Cóva, Albèrto (Cremnago di Invernigo, Como 1958-) Atleta mezzofondista. Nel 1982 fu medaglia d'oro agli europei nei 10.000 m, titolo che riconfermò ai campionati mondiali del 1983 e alle olimpiadi del 1984.
covàccio, sm. 1 Covo di animali. ~ tana, cuccia. 2 Giaciglio dell'uomo. ~ letto.
covacénere, sm. e sf. invar. Persona pigra, che ama oziare.
covalènte, agg. Relativo alla covalenza. ~ omeopolare.
covalènza, sf. Tipo di legame chimico non ionico in cui i due atomi implicati sono collegati da elettroni comuni a entrambi.
covàre, v. v. tr. 1 Curare, custodire gelosamente. ~ difendere. • covava con gli occhi quella splendida ragazza. 2 Nutrire in segreto dentro di sé. ~ celare. • nonostante l'apparenza tranquilla, covava un gran desiderio di vendetta.
v. intr. Stare celato. ~ nascondersi. • qui gatta ci cova, c'è un inganno.
v. tr. 1 to sit, to brood, to hatch. 2 (fig., malattia) to be sickening for.
lat. cubare essere coricato, giacere.
covariànte, agg. Nella teoria dei gruppi, riferito a quantità che ha una legge di trasformazione definita rispetto agli elementi di un gruppo.
Covasna Distretto (234.000 ab.) della Romania, capoluogo Sfîntu Gheorghe.
covàta, sf. 1 Insieme delle uova che un uccello cova in una volta. 2 I bambini di una stessa famiglia.
covatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che o chi cova.
covatrìce, sf. Apparecchio che sostituisce la chioccia nella cova delle uova e ne consente la schiusa.
covatùra, sf. Covata. ~ cova.
covellìte, sf. Solfuro di rame di colore azzurro indaco dalle lamelle esagonali, sfruttato per l'estrazione del rame.
covenant, sm. invar. 1 In Scozia era un'associazione con precise finalità politico-religiose. 2 Denominazione del patto che era alla base della Società delle Nazioni.
covenanter, sm. invar. 1 Membro o aderente di un covenant. 2 Firmatario del National Covenant scozzese del 1638.
coventrizzàre, v. tr. Distruggere per mezzo di bombardamenti aerei.
Coventry Città (306.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di West Midlands, sul fiume Avon.
cover girl, loc. sost. f. invar. Fotomodella la cui immagine compare sulle riviste.
cover-crop, sm. invar. Strumento simile a un polverizzatore formato da due serie di dischi inclinati tra di loro e adiacenti. Viene usato in agricoltura.
covìle, sm. 1 Luogo dove si nascondono e riposano gli animali selvatici. ~ stalla, baracca. 2 Stanza o letto miserabile. ~ stamberga, tugurio.
cóvo, sm. 1 Cavità ove riparano gli animali selvatici. ~ tana. 2 Ricovero, rifugio. ~ nascondiglio.
sm. den, lair.
deriv. da covare.
Cóvo Comune in provincia di Bergamo (2.902 ab., CAP 24050, TEL. 0363).
covolùme, sm. Limite al quale tende il volume di un gas reale, al crescere indefinito della pressione.
covóne, sm. Fascio di spighe tagliate.
sm. sheaf.
accresc. del lat. covus.
cow-boy, sm. invar. Mandriano delle praterie, nell'ovest degli Stati Uniti. ~ bovaro.
cowper, sm. invar. Apparecchio a inversione usato in siderurgia. Viene utilizzato per recuperare il calore latente dei gas che escono dagli altiforni e preriscaldare l'aria indirizzata nelle tubiere.
Cowper, William (Alresbford 1666-Londra 1709) Anatomista e chirurgo inglese. Nel 1702 descrisse le ghiandole bulbo-uretrali, che presero il suo nome.
cowperìte, sf. Infiammazione delle ghiandole di Cowper.
cox(o)- Primo elemento di parole composte. In anatomia viene utilizzato per designare l'anca.
dal lat. coxa coscia.
coxa, sf. 1 In medicina, sinonimo di anca. 2 In zoologia, articolo prossimale dell'arto toracico degli Insetti.
coxalgìa, sf. Artrite tubercolare dell'anca.
Coxalgia isterica
Contrazione isterica dei muscoli della coscia.
coxìte, sf. Infiammazione dell'articolazione dell'anca.
coxofemoràle, agg. Relativo all'articolazione formata dalla testa del femore con quella dell'anca.
coyòte, sm. Carnivoro della famiglia dei Canidi, diffuso in America settentrionale e centrale, di taglia media e dal muso aguzzo, robusto e intelligente cacciatore. Abita le praterie e le foreste e ha abitudini notturne.
Coysevox, Antoine (Lione 1640-Parigi 1720) Scultore francese. Dopo aver realizzato le decorazioni della Galleria degli Specchi e del Salone della Guerra della reggia di Versailles, dal 1670 si dedicò al ritratto scultoreo, eseguendo una serie di busti ornamentali di celebri personaggi dell'epoca. Tra le opere, la statua bronzea di Luigi XIV (1689; Parigi, Museo Carnavalet), il monumento funebre del cardinale Mazzarino (Institut de France), il busto di Luigi II di Borbone, soprannominato Gran Condé (1686, Museo del Louvre, Parigi) e il busto di Luigi XIV (1680, Londra, Wallace Collection).
Còzie Sezione delle Alpi Occidentali, tra i colli della Maddalena e del Moncenisio. Vetta più elevata il Monviso (3.841 m).
Cozumel Isola del Messico, nel mar delle Antille, presso la costa dello Yucat´n.
còzza, sf. 1 Mollusco. 2 Ragazza brutta.
sf. (mollusco) mussel.
• Mollusco (noto anche come mitilo, Mytilus) della famiglia dei Mitilidi e della classe dei Bivalvi. Lunga fino a 8 cm, vive sugli scogli in grandi colonie. Si ciba di microrganismi. È diffusa su tutte le coste europee e americane ed è usata come esca per i pesci, ma è anche commestibile.
cozzàre, v. v. tr. 1 Urtare con violenza. ~ colpire. • alla fine della corsa, l'auto cozzò contro alcune pietre. 2 Contrastare. • avevano idee che cozzavano apertamente fra loro.
v. intr. 1 Colpire con le corna. 2 Urtare con violenza. ~ sbattere. <> scansare, evitare. 3 Mettersi in lite. ~ bisticciare.
v. rifl. rec. Urtarsi con violenza.
v. intr. 1 to butt. 2 (contro) to collide, to bang, to crash.
deriv. da coccia testa.
cozzàta, sf. 1 Colpo dato con le corna. 2 Urto. ~ scontro.
còzzo, sm. 1 Colpo dato cozzando. ~ botto. 2 Urto violento. ~ impatto. 3 Contrasto.
Còzzo Comune in provincia di Pavia (427 ab., CAP 27030, TEL. 0384).
Cozzolìno, Vincènzo (Napoli 1853-1911) Medico. Specialista in otorinolaringoiatria, inventò nuovi strumenti e nuove tecniche per l'effettuazione degli interventi chirurgici. Tra le opere, Igiene dell'orecchio (1888).
cozzóne, sm. Sensale di cavalli.
cp In informatica è il nome di un comando (copy) del sistema operativo UNIX che permette di copiare un file.
CP
Sigla di Casella Postale.
cpi In informatica è la sigla di characters per inch (caratteri per pollice). Misura la densità di stampa.
CPK ved.¤ creatinfosfochinasi¤
cps In informatica è la sigla di characters per second (caratteri al secondo). Misura la velocità di stampa.
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
indica l'etimologia | |
~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo" | |
<> indica (in genere) un "contrario" |
Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_c.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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