Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale D parte 8
Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale D parte 8
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale D parte 8
disossàto, agg. 1 Di animale, privato delle ossa. 2 Fiacco, molle. ~ indolente. 3 Snodato. ~ dinoccolato.
disossidànte, agg. e sm. Di sostanza usata per disossidare. <> ossidante.
disossidàre, v. tr. Levare o ridurre l'ossigeno da un composto che lo contiene.
disossidazióne, sf. Il disossidare, l'essere disossidato.
disostòsi, sf. Termine utilizzato per designare alcune malformazioni congenite nello sviluppo osseo dovute ad alterazioni a carico delle cartilagini fetali.
disostruìre, v. v. tr. Liberare da un'ostruzione. <> ostruire.
v. intr. pron. Liberarsi da un'ostruzione. <> ostruirsi.
disótto, o di sótto, agg., avv. e sm. agg. invar. 1 Inferiore. 2 Interno. <> disopra.
avv. Giù. ~ sotto. <> sopra.
sm. La parte inferiore o interna.
agg. invar. (inferiore) lower, bottom. avv. 1 underneath, below. 2 (in fondo) at the bottom. 3 (piano inferiore) downstairs. sm. bottom, lower part.
dispàccio, sm. Comunicazione scritta da un'autorità in special modo relativa ad affari di stato. ~ comunicato.
sm. dispatch.
dispaiàre, v. tr. 1 Separare ciò che forma un paio. 2 Rendere sproporzionato. 3 Separare. ~ dividere.
disparàto, agg. Che non ha analogia o relazione con altre persone o cose. ~ differente. <> simile.
disparére, sm. Opinione divergente, parere differente.
dispareunìa, sf. Sindrome dolorosa che si manifesta nella donna durante il rapporto sessuale a causa di infiammazione della vagina o di malattie organiche.
dìspari, agg. invar. 1 Di numero, non divisibile per due. <> pari. 2 Non uguale. ~ diseguale.
agg. uneven, odd.
disparìre, v. intr. Sparire, scomparire.
disparità, sf. L'essere diverso; differenza. ~ diseguaglianza. <> parità.
sf. difference.
disparizióne, sf. Sparizione.
dispàrte, avv. Nella locuzione avverbiale in disparte, in luogo discosto o appartato.
avv. aside, apart.
dispèndio, sm. 1 Spesa notevole. ~ spreco. 2 Consumo eccessivo. ~ sperpero, sciupio. <> conservazione, mantenimento.
sm. waste.
dispendióso, agg. Che porta dispendio. ~ costoso. <> economico.
agg. costly, expensive.
dispènsa, sf. 1 Il dispensare. ~ distribuzione, assegnazione. 2 Luogo in cui si conservano le riserve di viveri. ~ cambusa, cantina, credenza. 3 Ogni fascicolo di opere che si pubblicano con cadenza periodica. ~ puntata. • il suo romanzo fu pubblicato a dispense. 4 Atto concesso da un'autorità che dà la facoltà di non osservare una prescrizione. ~ esenzione. • aveva la dispensa che gli evitava di svolgere il servizio militare.
sf. 1 larder, pantry. 2 (luogo) sideboard. 3 (fascicolo) instalment, number. 4 (rel.) dispensation. 5 (esonero) exemption.
deriv. da dispensare.
dispensàbile, agg. Di cui si può fare a meno.
dispensàre, v. v. tr. 1 Distribuire con una certa larghezza. ~ elargire. <> trattenere. 2 Esimere da un obbligo o levare un impedimento. ~ esentare. <> obbligare, costringere.
v. rifl. Esimersi da fare qualcosa.
v. tr. 1 to dispense, to distribute. 2 (esonerare, esentare) to exempt.
lat. dispensare distribuire, intensivo di dispendere.
dispensàrio, sm. Istituto ospedaliero dove si danno consulti e medicamenti gratuiti.
dispensatìvo, agg. Relativo al dispensare.
dispensatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi dispensa.
dispenser, sm. invar. 1 Supporto per presentare al pubblico prodotti in vendita consentendone il prelievo diretto. ~ espositore. 2 Confezione di un prodotto fatta in modo che se ne possa estrarre una quantità determinata.
dispensière, sm. (f.-a) 1 Chi dispensa. 2 Chi cura e sorveglia la dispensa.
dispepsìa, sf. Disturbo causato da una digestione irregolare.
dispeptico, agg. e sm. agg. Relativo alla dispepsia.
(pl. m.-ci) agg. e sm. Affetto da dispepsia.
disperàre, v. v. tr. Non sperare più di conseguire qualche cosa. <> sperare.
v. intr. Perdere del tutto la speranza. ~ essere pessimista. • disperava ormai di riuscire a farcela.
v. intr. pron. Abbandonarsi alla disperazione. ~ demoralizzarsi. <> confortarsi. • in una situazione simile c'era solo da disperarsi.
v. intr. e intr. pron. to despair.
lat. desperare, comp. da de-+ sperare sperare.
disperàta, sf. 1 Componimento poetico di origine popolare in cui l'amante disperato dà sfogo al proprio dolore. 2 Nel gioco delle carte, specie di tressette con due giocatori.
disperataménte, avv. 1 Con disperazione. ~ sconsolatamente. 2 Con grande solerzia, accanitamente. ~ alacremente.
disperàto, agg. e sm. agg. 1 Privo di speranza. ~ scoraggiato. <> confortato. • era disperato per la perdita del lavoro. 2 Provocato da disperazione. ~ angosciato. • quel gesto disperato, lo fece diventare un eroe. 3 Che non dà speranze. ~ irrimediabile.
sm. 1 Chi è in preda alla disperazione. 2 Chi è senza quattrini. ~ spiantato. • aveva come amicizie solo dei disperati come lui. 3 Persona impegnata senza sosta in qualche attività.
agg. in despair, desperate. sm. wretch.
disperazióne, sf. 1 Il non avere più speranze e lo stato d'animo che ne consegue. ~ sconforto. <> speranza, ottimismo. • ogni suo atto era dettato dalla disperazione. 2 Cosa o persona che fa disperare, che causa molestie. • i suoceri erano la sua disperazione.
sf. desperation, despair.
lat. desperatio,-onis.
disperdènte, sm. Sostanza che si aggiunge a una dispersione per renderla stabile.
dispèrdere, v. v. tr. 1 Allontanare l'uno dall'altro, dividere. ~ sparpagliare. <> radunare, ricomporre. • l'esercito riuscì a disperdere i rivoltosi. 2 Consumare, sperperare. ~ dissipare. <> economizzare, accumulare. • saresti in grado di disperdere tutto ciò che hai accumulato in una sola notte! 3 Mettere in rotta, sconfiggere. ~ sgominare.
v. rifl. 1 Sperdersi, sbandarsi. ~ sparpagliarsi. • il pubblico si disperse lungo le uscite laterali dello stadio. 2 Di energia, andare perduta. • tutto quel moto si disperdeva inevitabilmente in calore. 3 Sprecare le proprie forze intellettuali senza ottenere risultati. 4 Diradarsi. ~ svanire.
v. tr. to scatter, to disperse.
lat. disperdere rovinare, comp. da dis-+ perdere mandare in rovina.
dispersióne, sf. 1 Il disperdere e il disperdersi, l'essere disperso. ~ sparpagliamento. 2 In chimica è un sistema eterogeneo costituito da più fasi liquide, gassose o solide. La fase che prevale è denominata disperdente, le altre disperse. ~ diluizione, emulsione. 3 In fisica fenomeno per il quale un raggio luminoso policromatico, attraversando un elemento rifrangente, viene scomposto in componenti monocromatici, formando uno spettro.
dispersività, sf. L'essere dispersivo.
dispersìvo, agg. 1 Che disperde le proprie forze. 2 Disorganico. ~ disomogeneo.
dispèrso, agg. 1 Perduto, smarrito. • veniva dato per persona dispersa, invece non era vero. 2 Sparso. • le forze militari erano ormai solo forze disperse sui vari fronti, senza alcuna guida.
agg. missing. sm. missing person.
da dis-+ perso.
dispersóre, sm. Corpo in genere metallico che, in una messa a terra, serve a disperdere a terra la corrente elettrica.
dispètto, sm. 1 Azione compiuta con l'intenzione di infastidire. ~ sgarbo. <> cortesia. • a dispetto di tutti, decise di andare comunque alla cerimonia. 2 Irritazione, rabbia. ~ stizza. • il dispetto lo rode dentro. 3 Invidia. ~ rancore.
sm. nasty trick, spitefulness.
lat. despectus,-us disprezzo, deriv. da despectus, p.p. di despicere (comp. da de-+ specere) guardare dall'alto al basso.
dispettóso, agg. 1 Che si compiace di fare dispetti. 2 Che è fatto per dispetto.
agg. spiteful.
dispiacére, sm. e v. sm. Senso di afflizione, amarezza, dolore. ~ pena. <> gioia, piacere. • ha provato molti dispiaceri nella vita.
v. intr. 1 Riuscire sgradito, disturbare. ~ infastidire. <> aggradare. • non gli dispiaceva affatto accompagnarla. 2 Rappresentare motivo di rammarico, pena, noia. ~ addolorare. <> allietare.
v. intr. pron. Provare dispiacere. ~ rammaricarsi. <> rallegrarsi. • si è molto dispiaciuto di vederti in queste condizioni.
sm. 1 regret, sorrow. 2 (preoccupazioni) worries, trouble. 3 (dolore) grief. v. intr. to be sorry, to displease.
lat. displicere, comp. da dis-+ placere piacere, incrociato con l'italiano piacere.
dispiaciùto, agg. Addolorato, rammaricato. ~ afflitto. <> contento.
agg. sorry.
dispiegàre, v. v. tr. Spiegare, distendere. ~ schiudere.
v. rifl. Allargarsi, diffondersi. ~ spargersi.
displasìa, sf. Anomalo sviluppo di un tessuto.
display, sm. invar. 1 Schermo video e quadrante elettronico che rappresenta i dati elaborati da un sistema e i dati stessi. 2 Disposizione efficace dal punto di vista commerciale di prodotti in vendita.
displuviàle, agg. È detto rilievo displuviale quel rilievo che determina lo spartiacque tra due bacini idrografici limitrofi.
displùvio, sm. 1 Spartiacque di un monte. 2 Linea d'intersezione spartiacque formata dalle falde del tetto.
dispnèa, sf. Sensazione di difficoltà nel respirare dovuta a cause diverse.
dispnòico, agg. e sm. agg. Relativo alla dispnea.
(pl. m.-ci) agg. e sm. Affetto da dispnea.
dispondèo, sm. Sequenza metrica costituita di due spondei, ovverossia di quattro sillabe lunghe.
disponìbile, agg. e sf. agg. 1 Di cui si può disporre. ~ accessibile. <> indisponibile. 2 Libero da impegni. ~ disimpegnato, disoccupato. <> affaccendato. 3 Privo di pregiudizi e aperto a nuove esperienze. ~ aperto. <> ottuso.
sf. La parte del patrimonio di cui il testatore può fare l'uso che desidera. <> legittima.
agg. 1 available. 2 (non impegnato) vacant, free.
disponibilità, sf. 1 L'essere disponibile. ~ apertura. 2 Possibilità di disporre di qualcosa. 3 Temporanea sospensione dal servizio di un funzionario per soppressione dell'ufficio, per riduzione del personale o per misura disciplinare. 4 In economia, la somma liquida in banca di cui si può disporre.
deriv. da disponibile.
dispórre, v. v. tr. 1 Porre le cose in modo ordinato. ~ collocare. 2 Rendere incline, disposto. •: :on sembrava molto disposto alla benevolenza. 3 Preparare. ~ apprestare. • dispose tutto affinché la festa riuscisse nel modo migliore. 4 Prescrivere, ordinare. ~ comandare. 5 Risolvere, stabilire. ~ deliberare
v. intr. 1 Poter usufruire di qualcosa. • non poteva disporre completamente del suo tempo. 2 Essere fornito, avere. ~ possedere.
v. rifl. 1 Prepararsi. ~ accingersi. • gli schieramenti si disposero sul campo di battaglia. 2 Ordinarsi. ~ distribuirsi.
v. tr. 1 to arrange. 2 (preparare) to prepare. 3 (stabilire) to provide. v. intr. 1 to dispose. 2 (decidere) to decide. 3 (avere, essere dotato) to have.
lat. disponere, comp. da dis-+ ponere porre, incrociato con l'italiano porre.
dispositìvo, agg. e sm. agg. Atto a disporre.
sm. 1 Elemento che serve a compiere una determinata funzione in un meccanismo. ~ apparato, congegno. 2 La parte della sentenza che contiene le decisioni del giudice. 3 Organizzazione di un reparto sul terreno per affrontare il nemico.
sm. device.
deriv. dal lat. dispositus, p.p. di disponere.
disposizióne, sf. 1 Il disporre, il disporsi, l'essere disposto, il modo in cui una cosa è disposta. ~ assetto. 2 Naturale inclinazione a una cosa. ~ predisposizione. 3 Facoltà di servirsi in libertà di qualcosa o qualcuno. ~ decisione. 4 Prescrizione, norma. ~ volere. 5 Di legge, la cosa prescritta dalla legge. 6 Ordine. ~ assetto.
sf. 1 arrangement, layout. 2 (stato d'animo) mood. 3 (prescrizione) instruction, order. 4 (inclinazione, tendenza) inclination, bent.
lat. dispositio,-onis.
• In matematica, nel calcolo combinatorio, è il numero dei raggruppamenti di k elementi che si possono ottenere partendo da un insieme di n elementi. Se in ogni raggruppamento non è possibile ripetere lo stesso elemento la disposizione è detta semplice e il numero dei raggruppamenti è n!/(n-k)!; in caso contrario è detta con ripetizione e il numero dei raggruppamenti è nk. Si ha permutazione nel caso in cui n = k.
dispósto, agg. e sm. agg. 1 Collocato in un certo modo. ~ ordinato. <> indisposto. 2 Incline. ~ orientato. • non sembrava molto ben disposto ad accettare degli estranei in casa. 3 Pronto ad agire in un determinato modo. • era disposto a tutto pur di riuscire. 4 Stabilito, deliberato. ~ deciso. • l'ordine è stato disposto nell'ultima seduta del consiglio.
sm. Contenuto di un atto di disposizione. ~ decreto, delibera, disposizione.
agg. 1 willing, ready. 2 (incline) disposed.
lat. dispositus, p.p. di disponere.
dispòtico, agg. (pl. m.-ci) Proprio di un despota o del dispotismo. ~ tirannico. <> democratico. • governo dai metodi dispotici, poco incline a rispettare le regole democratiche.
greco despotikos, deriv. da despotes padrone.
dispotìsmo, sm. 1 Governo assoluto, esercitato senza alcun rispetto per le leggi. ~ dittatura, tirannia. <> democrazia, tolleranza. 2 Modo di comportarsi autoritario e tirannico.
• Storicamente è collocabile tra il XVI e XVIII sec., quando le monarchie occidentali, raggiunta l'unità nazionale, costituirono lo stato moderno, togliendo i poteri all'aristocrazia, centralizzando e rafforzando l'amministrazione burocratica. Esso scomparve con il diritto illuminato dei sovrani Caterina II di Russia, Federico II di Prussia e Giuseppe II d'Asburgo.
dispregiàre, v. tr. Avere in poco o in nessun pregio.
dispregiatìvo, agg. Che mostra o esprime disprezzo.
dispregiatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi dispregia.
disprègio, sm. Sentimento per cui non ci si interessa o si prova ripugnanza per qualcuno. ~ disprezzo.
disprezzàbile, agg. 1 Che si può o si deve disprezzare. ~ spregevole. 2 Di scarsa importanza. <> apprezzabile.
disprezzàre, v. v. tr. 1 Ritenere indegno di stima. ~ sdegnare. <> stimare. 2 Non obbedire a ordini. ~ disubbidire. <> apprezzare.
v. rifl. Riputarsi indegno di stima. ~ svilirsi. <> apprezzarsi.
v. tr. to scorn, to despise.
lat. dispretiare.
disprèzzo, sm. 1 Mancanza di considerazione verso qualcosa o qualcuno. ~ disistima. <> apprezzamento. 2 Noncuranza. ~ disdegno. <> ammirazione.
sm. scorn, contempt.
deriv. da disprezzare.
disproporzióne, sf. Sproporzione.
dispròsio, sm. Elemento chimico, con simbolo Dy, numero atomico 66, peso atomico 162,5. È un metallo appartenente al gruppo delle terre rare. Ha un aspetto bianco argenteo, lucente; viene utilizzato nelle barre di controllo dei reattori nucleari.
dìsputa, sf. Discussione animata e soggetto della stessa. ~ dibattito.
sf. quarrel, dispute.
disputàre, v. v. tr. 1 Contendersi una cosa. ~ contrastare. • disputare il premio di miglior giocatore. 2 Prendere parte a una competizione sportiva. ~ gareggiare. • disputare una gara sportiva. 3 Prendere in esame. ~ discutere.
v. intr. 1 Difendere con ragionamenti la propria opinione in opposizione a quella di una altro. • disputare di letteratura. 2 Contendere. ~ gareggiare.
v. tr. 1 (contendere) to dispute, to contest. 2 (gareggiare) to take part in. v. intr. to discuss, to quarrel.
lat. disputare discutere, comp. da dis-+ putare fare i conti.
disputazióne, sf. Arbitrata da un magister era una forma di insegnamento tipica della scolastica che consisteva in un dibattito tra due studenti, uno dei quali proponeva un argomento e l'altro la replica.
disquilìbrio, sm. Perdita o mancanza di equilibrio.
disquisìre, v. intr. Trattare con accuratezza, discutere minuziosamente di qualcosa. ~ dissertare.
disquisizióne, sf. 1 Ricerca minuziosa di una verità. 2 Particolareggiata esposizione di una tesi scientifica controversa. ~ dissertazione.
Disraeli, Benjamin (Londra 1804-1881) Conte di Beaconsfield, uomo politico e scrittore britannico, fu deputato dei conservatori, divenendone capo in seguito alla morte di Lord Bentinck. Elaborò un programma di riforme sociali moderate (conservatorismo rinnovato) e fu contrario al liberalismo economico di Peel. La sua politica imperialistica portò alla proclamazione dell'impero delle Indie (1876) e all'opposizione all'espansione russa nei Balcani, ottenendo il controllo di Cipro e della compagnia del Canale di Suez.
disruptìvo, agg. Dicesi scarica disruptiva la scarica elettrica che si verifica in un dielettrico quando l'intensità del campo elettrico generato supera la rigidità dielettrica.
dissacrànte, agg. Dissacratorio.
agg. desecrating.
dissacràre, v. tr. 1 Ridurre alla condizione profana. ~ sconsacrare. 2 Mettere in discussione, sottoporre a critica radicale un'istituzione, un avvenimento storico, una persona ecc. ~ smitizzare.
dissacratóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi dissacra. ~ bestemmiatore.
dissacratòrio, agg. Che dissacra, che tende a dissacrare.
dissacrazióne, sf. Il dissacrare, l'essere dissacrato.
dissalàre, v. tr. 1 Togliere il sale da acque marine. 2 Eliminare l'eccesso di sale da un alimento.
v. tr. to desalinate.
dissalatóre, sm. Apparecchio che serve per dissalare.
dissalazióne, sf. Il dissalare e l'effetto.
dissaldàre, v. v. tr. Staccare levando le saldature. <> saldare.
v. intr. pron. Separarsi per distacco della saldatura. <> saldarsi.
dissanguaménto, sm. Il dissanguare, il dissanguarsi, l'atto e l'effetto.
dissanguàre, v. v. tr. 1 Levare una grande quantità di sangue. ~ salassare. 2 Impoverire. ~ depauperare.
v. intr. pron. 1 Perdere molto sangue. 2 Rovinarsi economicamente. ~ impoverirsi.
v. tr. 1 to bleed. 2 (impoverire) to suck dry. v. intr. 1 to lose blood. 2 (impoverirsi) to ruin oneself.
dissanguàto, agg. 1 Senza più sangue. ~ esangue. 2 Ridotto in miseria. ~ rovinato.
agg. bloodless.
dissapóre, sm. Turbata armonia del rapporto tra due persone. ~ screzio.
sm. disagreement.
dissecàre, v. tr. Separare elementi anatomici dalle strutture circostanti per isolarli ed esaminarli.
disseccàre, v. v. tr. 1 Togliere l'umidità, seccare, prosciugare. ~ essiccare. <> ammollare. 2 Esaurire. ~ isterilire.
v. intr. pron. Prosciugarsi. ~ seccarsi.
lat. dissecare, comp. da dis-+ secare tagliare.
disselciàre, v. tr. Privare del selciato.
dissellàre, v. tr. Togliere la sella.
disseminàre, v. tr. 1 Spargere qua e là. ~ disperdere. <> ammassare, ammucchiare. 2 Divulgare. ~ diffondere.
lat. disseminare, comp. da dis-+ seminare.
disseminatóre, sm. (f.-trìce) Chi dissemina. ~ seminatore.
disseminazióne, sf. 1 Il disseminare, l'essere disseminato. 2 Dispersione dei semi. ~ spargimento.
dissennàre, v. tr. Far perdere il senno.
dissennatézza, sf. L'essere dissennato.
dissennàto, agg. Privo di senno. ~ insensato. <> lucido, savio.
agg. foolish, senseless.
dissensióne, sf. Discordia di opinioni, di intenti, discordia. ~ disparere.
dissènso, sm. 1 Il dissentire. ~ contrasto. <> accordo. • ci fu molto dissenso a quella proposta. 2 Disapprovazione. ~ riprovazione. <> assenso. • il suo dissenso gli provocava insicurezza.
sm. dissent.
lat. dissensus,-us, deriv. da dissensum.
dissentàneo, agg. Non consentaneo. ~ differente. <> consentaneo.
dissenterìa, sf. => "diarrea"
dissentèrico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Di dissenteria.
sm. Chi soffre di dissenteria.
dissentìre, v. intr. Avere opinioni differenti, non essere d'accordo. ~ discordare. <> assentire.
v. intr. to disagree.
lat. dissentire, comp. da dis-+ sentire avere opinione.
dissenziènte, agg. Chi dissente. <> assenziente.
dissepólto, agg. Che è stato tolto dalla sepoltura. ~ esumato. <> sepolto.
disseppelliménto, sm. Atto ed effetto del disseppellire. <> seppellimento.
disseppellìre, v. tr. 1 Togliere dalla sepoltura. ~ esumare. <> seppellire. 2 Rimettere in uso. ~ riesumare. 3 Togliere qualcosa di sotto terra. ~ dissotterrare. <> sotterrare.
dissequestràre, v. tr. Liberare da un sequestro. <> sequestrare.
v. tr. to release from seizure.
dissequèstro, sm. Revoca di un sequestro; liberazione di beni dal vincolo del sequestro. <> sequestro.
disserràre, v. v. tr. Aprire, dissuggellare. ~ schiudere.
v. intr. pron. 1 Aprirsi. ~ schiudersi. 2 Scagliarsi. ~ lanciarsi.
dissertàre, v. intr. Trattare di un argomento con competenza, discutere. ~ disquisire.
dissertatóre, sm. (f.-trìce) Chi disserta.
dissertatòrio, agg. Proprio della dissertazione.
dissertazióne, sf. Scritto o discorso relativo a un argomento scientifico. ~ disquisizione.
sf. dissertation.
disservìzio, sm. Funzionamento difettoso di un servizio.
sm. inefficiency.
dissestàre, v. tr. 1 Privare di stabilità. ~ squilibrare. 2 Recare grave danno alle condizioni economiche. <> assestarsi.
v. tr. (econ.) to ruin.
dissestàto, agg. 1 Ridotto in cattive condizioni. ~ malridotto. <> sano. 2 Gravemente danneggiato. ~ rovinato. <> stabile, solido.
agg. uneven.
dissèsto, sm. Cattivo stato economico e finanziario. ~ fallimento, rovina, crisi, crollo. <> attivo, credito.
sm. financial trouble.
dissetànte, agg. e sm. Di bevanda, che disseta.
agg. refreshing, thirst-quenching.
dissetàre, v. v. tr. 1 Togliere la sete. ~ abbeverare. 2 Soddisfare. ~ appagare. <> assetare.
v. rifl. Togliersi la sete.
da dis-+ deriv. da sete.
dissettóre, sm. Chi fa le dissezioni.
dissezionàre, v. tr. Sottoporre a dissezione.
dissezióne, sf. Il dissecare e l'effetto.
dissidènte, agg., sm. e sf. agg. Che dissente. ~ dissenziente. <> allineato, inquadrato, benpensante.
sm. e sf. Chi, in seno a un gruppo, dissente sulla linea della maggioranza.
agg., sm. e sf. dissident.
lat. dissidens,-entis, p.pres. di dissidere discordare.
dissidènza, sf. 1 Contrasto o dissidio di opinioni. 2 L'insieme dei dissidenti.
dissìdio, sm. Dissenso o contrasto tra due o più persone o gruppi, controversia. ~ discordia.
sm. disagreement.
lat. tardo dissidium separazione, deriv. da dissidere.
dissigillàre, v. tr. Aprire rompendo i sigilli. <> sigillare.
dissimilàre, v. tr. 1 Modificare un fonema sotto l'influsso di un altro fonema. 2 Rendere dissimile.
dissimilazióne, sf. Cambiamento di un suono per la vicinanza di un altro suono simile o identico.
dissìmile, agg. Che ha qualità o caratteristiche diverse. ~ differente. <> simile.
agg. dissimilar, unlike, different.
dissimmetrìa, sf. Mancanza di simmetria. ~ asimmetria. <> simmetria.
dissimulàre, v. tr. 1 Nascondere ciò che una persona ha nell'animo. ~ fingere. 2 Coprire. ~ occultare.
v. tr. 1 to dissimulate, to dissemble. 2 (occultare) to conceal.
dissimulàto, agg. Non manifesto esteriormente, nascosto. ~ celato.
dissimulatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi dissimula.
dissimulazióne, sf. Il dissimulare e l'effetto. ~ mascherare, simulare. <> esibire, esporre.
dissipaménto, sm. Il dissipare, l'essere dissipato. ~ sperpero.
dissipàre, v. v. tr. 1 Disperdere. ~ dissolvere. • il calore dissipa l'umidità della nebbia. 2 Sciupare inutilmente. ~ scialacquare. • aveva dissipato l'intero patrimonio in brevissimo tempo.
v. intr. pron. Disperdersi, svanire. ~ dissolversi. • il fumo si è dissipato anche grazie all'azione del vento.
v. tr. 1 to dispel, to dissipate. 2 (sperperare, scialacquare) to squander, to waste.
lat. dissipare, comp. da dis-+ sipare gettare.
dissipatézza, sf. Tendenza a dissipare; l'essere dissipato.
Dissipatio H. G. Romanzo di G. Morselli (postumo 1977).
dissipàto, agg. e sm. agg. 1 Che scialacqua, sperpera. 2 Che è dedito all'ozio e conduce una vita disordinata; sregolato. ~ vizioso.
sm. Persona che trascorre la sua vita cercando solo il divertimento e i piaceri.
dissipatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi dissipa beni e ricchezze proprie o altrui. ~ scialacquatore. 2 Apparecchio elettrodomestico per triturare e convogliare nelle fognature i rifiuti della cucina.
dissipazióne, sf. 1 Sperpero, sciupo, dilapidazione. ~ spreco. 2 Sregolatezza di vita.
dissociàbile, agg. Che si può dissociare.
dissociabilità, sf. L'essere dissociabile.
dissociàre, v. v. tr. 1 Separare cose che stanno insieme. ~ scindere. <> associare. 2 Produrre una dissociazione chimica.
v. rifl. Non aderire a qualcosa, dividersi da altri. ~ staccarsi. <> associarsi.
v. rifl. to dissociate oneself.
dissociatìvo, agg. Atto a dissociare.
dissociàto, agg. e sm. 1 Chi soffre di dissociazione psichica. ~ alienato, folle. <> lucido, normale. 2 Di persona che si scosta dalle idee che lo legavano a un gruppo terroristico o criminale.
dissociazióne, sf. 1 Il dissociare, il dissociarsi, l'essere dissociato. ~ separazione. <> unione. 2 In chimica scissione di molecole in atomi, gruppi atomici o ioni attraverso l'azione del calore o tramite il passaggio della sostanza in soluzione. <> fusione. 3 In psichiatria processo che conduce all'incapacità di effettuare associazioni logiche e alla disintegrazione della personalità; è tipico della schizofrenia. <> associazione.
lat. dissociatio,-onis.
Dissociazione dal terrorismo
In ambito giuridico è il comportamento di un autore di reato di terrorismo, consistente nella rinuncia alla violenza come metodo di lotta, nell'ammissione delle attività criminose svolte, pur senza rinnegare la propria appartenenza ideologica. In caso di riconoscimento di tale comportamento, al dissociato viene concessa una riduzione di pena, in base alla legge del 1987.
dissodàbile, agg. Che si può dissodare.
dissodaménto, sm. Il dissodare.
dissodàre, v. tr. Rompere un terreno per renderlo coltivabile. ~ arare, vangare.
v. tr. to till.
dissogonìa, sf. Fenomeno biologico in cui la maturazione sessuale avviene in due periodi distinti della vita, quello larvale e quello adulto, mentre quando l'animale accresce e si sviluppa non si presenta attività sessuale. Si riscontra principalmente negli ctenofori.
dissòlto, agg. Disfatto. ~ sciolto.
dissolùbile, agg. Che si può dissolvere.
agg. soluble.
dissolubilità, sf. L'essere dissolubile.
dissolutézza, sf. 1 L'essere dissoluto. 2 Sfrenatezza di costumi. ~ depravazione. <> moralità.
dissolutìvo, agg. Atto a dissolvere.
dissolùto, agg. e sm. agg. 1 Che manca di freni morali, sregolato. ~ licenzioso. <> morale. 2 Scostumato, depravato. ~ osceno. <> pudico.
sm. Persona dissoluta.
agg. loose, dissolute, licentious.
dissoluzióne, sf. 1 Il dissolvere, il dissolversi, l'essere dissolto. ~ dissolvimento. 2 Disfacimento, disgregazione. ~ scioglimento. 3 Sfacelo morale. ~ decadenza.
dissolvènte, agg. e sm. Che, chi dissolve.
dissolvènza, sf. 1 Il dissolversi. 2 Trucco cinematografico (o radiofonico) per ottenere la graduale sparizione di ciò che appare sullo schermo (ciò che si sente).
sf. fading, dissolve.
dissòlvere, v. v. tr. 1 Disunire, disgregare. ~ separare. 2 Far sparire, dissipare. ~ disperdere. 3 Sciogliere. ~ stemperare. 3 Chiudersi in dissolvenza (di immagini o suoni).
v. intr. pron. 1 Sciogliersi, disgregarsi. ~ disfarsi. 2 Svanire, dileguarsi. ~ dissiparsi.
v. tr. e intr. pron. 1 to dissolve. 2 (disperdere) to disperse. 3 (sciogliere) to melt 4 to fade out (chiudere o chiudersi in dissolvenza).
lat. dissolvere, comp. da dis-+ solvere sciogliere.
dissolviménto, sm. Dissoluzione.
dissomigliànte, agg. Che non somiglia. ~ dissimile. <> somigliante.
dissomigliànza, sf. Il dissomigliare, l'essere dissomigliante. ~ diversità. <> somiglianza.
dissomigliàre, v. intr. e intr. pron. Essere dissimile, non somigliare. <> somigliare.
dissonànte, agg. 1 Che produce dissonanza. ~ disarmonico. <> armonico. 2 Discordante. ~ divergente. <> concordante.
dissonànza, sf. 1 Disaccordo di suoni. ~ stonatura, disarmonia. <> armonia. 2 Discordanza di idee, di sentimenti. ~ disaccordo. <> consonanza, accordo.
dissonàre, v. intr. 1 Produrre dissonanza. ~ stonare. 2 Essere discordante. ~ discordare.
dissotterraménto, sm. Il dissotterrare, l'essere dissotterrato.
dissotterràre, v. tr. 1 Togliere da sotto terra. ~ disseppellire. <> seppellire. 2 Riportare alla memoria. ~ rievocare. <> sotterrare.
dissuadére, v. v. tr. Convincere qualcuno a desistere da un proposito, distogliere. ~ sconsigliare. <> convincere.
v. rifl. Convincersi a non fare qualcosa.
v. tr. to dissuade.
lat. dissuadere, comp. da dis-+ suadere persuadere.
dissuasióne, sf. Il dissuadere, l'essere dissuaso.
dissuasìvo, agg. Atto a dissuadere.
dissuàso, agg. 1 Rimosso dal suo proposito. 2 Sconsigliato, sviato. ~ distolto.
dissuèto, agg. Non più avvezzo. ~ desueto. <> consueto.
dissuetùdine, sf. Disuso. ~ desuetudine.
dissuggellàre, v. tr. Aprire. ~ dischiudere.
distaccaménto, sm. 1 Il distaccare e il distaccarsi. 2 Parte di un corpo militare posta in permanenza in guarnigione differente da quella del corpo cui appartiene.
distaccàre, v. v. tr. 1 Rimuovere con forza, separare. ~ allontanare. <> attaccare, avvicinare. 2 Destinare a un distaccamento militare. • il reparto fu distaccato in altra sede. 3 Trasferire per motivi di servizio. • la scuola fu distaccata in più sezioni distinte. 4 Acquistare vantaggio in una competizione sportiva.
v. rifl. 1 Allontanarsi. ~ separarsi. <> avvicinarsi. • aveva cominciato lentamente a distaccarsi da quelle amicizie. 2 Distinguersi per qualità o doti particolari, risaltare. ~ emergere. 3 Disaffezionarsi.
v. tr. to separate, to detach. v. rifl. 1 to be detached. 2 (fig.) to grow away.
da staccare.
distaccàto, agg. 1 Separato. ~ distanziare. 2 Indifferente. ~ noncurante. <> attaccato.
agg. detached.
distàcco, sm. (pl.-chi) 1 Il distaccare, il distaccarsi, l'essere distaccato. 2 Il sentirsi indifferente. ~ indifferenza. <> interesse. • fu trattato con molto distacco da quelle persone. 3 Separazione. ~ allontanamento. <> avvicinamento. • il distacco dalla famiglia è sempre poco piacevole. 4 Distanza tra due partecipanti a una competizione sportiva. • il distacco dal gruppo degli inseguitori era aumentato ulteriormente.
sm. 1 (fig.) detachment. 2 (separazione) separation. 3 (distanza fra concorrenti in gara) gap.
deriv. da distaccare.
distàle, agg. Si riferisce alle parti di un organo più lontane dal centro del corpo, dall'asse del ramo o dalla radice di un arto.
distànte, agg. e avv. agg. 1 Lontano nello spazio e nel tempo. ~ discosto. <> vicino. 2 Distaccato, indifferente. ~ riservato. <> partecipe. 3 Diverso. ~ differente.
avv. Lontano. ~ discosto. <> vicino.
agg. distant, far away. avv. far away.
distànza, sf. 1 Intervallo di spazio che intercorre tra due cose, luoghi o persone. ~ lontananza. <> vicinanza. 2 Intervallo di tempo. ~ periodo. 3 Nelle gare di corsa, la lunghezza del percorso. 4 Differenza, diversità. ~ disuguaglianza. <> somiglianza. 5 In matematica la distanza tra due figure è la lunghezza del segmento più breve avente estremi sulle due figure; vi possono comunque essere diverse definizioni del concetto di distanza
sf. distance.
lat. distantia, deriv. da distare.
Distanza angolare
Misura dell'angolo sotto il quale due punti vengono osservati da un determinato punto di osservazione.
Distanza focale
Distanza tra il fuoco e il centro di una lente o il vertice di uno specchio.
In astronomia, uno dei problemi più spinosi è costituito dalla misurazione delle distanze dei corpi celesti tra loro; questo problema è stato risolto ricorrendo a metodi particolari, tra cui quello molto preciso delle parallassi spettroscopiche che, dallo studio dello spettro di un oggetto, riesce a risalire alla sua luminosità e quindi alla sua distanza. Un altro metodo utilizzato è quello trigonometrico che fornisce direttamente la parallassi diurna e annua di un corpo celeste; studiando la prima è possibile stabilire la distanza degli oggetti del sistema solare; dalla seconda si ricava la distanza delle stelle lontane pochi parsec. Un ultimo metodo di indagine, basato sull'effetto Doppler, è quello delle stelle variabili, che analizza l'intensità cangiante delle righe dello spettro del calcio.
distanziamènto, sm. Azione ed effetto del distanziare.
distanziàre, v. tr. 1 Porre a una certa distanza. ~ allontanare. <> accostare, avvicinare. 2 Superare qualcuno in abilità, impegno ecc. 3 Conquistare vantaggio sull'avversario. ~ distaccare.
v. tr. 1 to distance, to space out, to place at intervals. 3 (lasciare indietro) to leave behind, to outdistance.
distanziatóre, agg. e sm. agg. Che serve a distanziare.
sm. Apparecchio che mantiene distanziati due o più pezzi.
distanziomètrico, agg. (pl. m.-ci) Che serve per la misura della distanza.
distanziòmetro, sm. Cannocchiale per misurare la distanza da un'asta graduata.
distàre, v. intr. 1 Essere a una determinata distanza. 2 Discordare. ~ divergere.
disteleologìa, sf. Teoria filosofica che nega l'idea di finalità della natura e quindi le teorie finalistiche, dopo aver verificato l'esistenza di organi senza alcuna funzionalità.
distèndere, v. v. tr. 1 Allungare o allargare cose piegate o ristrette. ~ dispiegare. <> piegare. 2 Rendere meno teso. ~ allentare. <> tendere. 3 Mettere a giacere. ~ coricare, sdraiare. <> alzare, rizzare. 4 Fare un sottile strato di qualcosa. 5 Rilassare. ~ calmare. <> agitare.
v. intr. pron. Estendersi, allargarsi. ~ spargersi. <> raccogliersi.
v. rifl. 1 Mettersi a giacere. ~ sdraiarsi. <> alzarsi. 2 Dilungarsi. 3 Riposarsi. ~ rilassarsi.
v. tr. 1 to extend, to stretch out. 2 (sdraiare) to lay. 3 (tendere) to spread. v. intr. pron. to lie down.
lat. distendere, comp. da dis-+ tendere.
distène, sm. Sinonimo di cianite.
distensióne, sf. 1 Il distendere e il distendersi. 2 Allentamento di una tensione. ~ relax, rilassamento.
sf. 1 (pol.) détente. 2 (relax) relaxation, stretching.
lat. distensio,-onis, deriv. da distendere.
distensìvo, agg. Atto a distendere; che produce una distensione. ~ rasserenante, rilassante. <> faticoso, pesante.
agg. relaxing.
distésa, sf. 1 L'insieme delle cose distese una accanto all'altra. 2 Grande estensione. ~ piana, pianura.
sf. stretch, expanse.
distesaménte, avv. 1 A distesa. 2 Con abbondanza di particolari. ~ diffusamente.
distéso, agg. 1 Steso, allungato. ~ sdraiato. <> dritto, eretto. 2 Di luogo, spazioso. ~ ampio. 3 Che giace. ~ coricato.
dìstico, sm. (pl.-ci) Strofa di due versi.
distillàre, v. v. tr. 1 Sottoporre a distillazione. ~ estrarre. 2 Mandare fuori goccia a goccia. ~ stillare.
v. intr. Colare goccia a goccia.
v. tr. to distil.
distillàto, agg. e sm. agg. Che ha subito distillazione.
sm. Prodotto ottenuto per distillazione.
distillatóio, sm. Apparecchio per distillare. ~ alambicco.
distillatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi distilla.
distillazióne, sf. Metodo di separazione di un liquido volatile da altre sostanze in esso disciolte, o più liquidi a volatilità diverse. Si ottiene facendo bollire il liquido in un distillatore, condensando il vapore in un refrigerante e raccogliendolo poi in un collettore.
È detta frazionata quando i componenti della miscela, per diverse temperature di ebollizione, vengono raccolti distintamente.
distillerìa, sf. Stabilimento ove si effettua la distillazione.
sf. distillery.
dìstilo, agg. Relativo a una costruzione che presenta due colonne sulla fronte.
distimìa, sf. Disturbo psichico consistente in una grave alterazione del tono dell'umore che provoca l'insorgere di stati depressivi o euforici, spesso alternantisi ciclicamente.
distìnguere, v. v. tr. 1 Separare con la mente una cosa da un'altra notandone la differenza. ~ differenziare. <> uniformare. • non era capace di distinguere il bene dal male. 2 Ripartire, dividere. ~ separare. <> unificare. • l'intervento era distinto in due parti. 3 Discernere usando uno dei sensi. ~ discernere. • non riusciva bene a distinguere gli odori, in seguito al raffreddore. 4 Segnare per rendere riconoscibile. ~ contrassegnare. 5 Rendere famoso. ~ segnalare.
v. intr. pron. Emergere, segnalarsi. ~ evidenziarsi. • in mezzo agli altri si distingueva per le sue capacità.
v. tr. to distinguish. v. intr. pron. to stand out.
lat. distinguere, comp. da dis-+ stinguere pungere.
distinguìbile, agg. Che si può distinguere. ~ riconoscibile. <> indistinguibile.
distìnguo, sm. invar. Distinzione cavillosa. ~ cernita. <> unificazione.
distìnta, sf. Nota analitica di più cose. ~ lista.
sf. note, list.
distintaménte, avv. 1 In modo distinto. 2 Separatamente. ~ disgiuntamente.
distintìvo, agg. e sm. agg. Atto a distinguere.
sm. Contrassegno che serve a distinguere.
agg. distinguishing, distinctive. sm. 1 badge. 2 (pol.) emblem.
distìnto, agg. 1 Separato, differente. ~ diverso. <> indistinto. • l'edificio era composto da due parti distinte. 2 Facilmente percepibile. ~ chiaro. <> confuso. • si avvertivano due suoni chiaramente distinti. 3 Dai modi signorili, nobile. ~ esimio. <> rozzo.
agg. refined, distinguished.
lat. distinctus, p.p. di distinguere distinguere.
distinzióne, sf. 1 Il distinguere e l'effetto. 2 Differenza. ~ diversità. <> uniformazione. 3 Maniere che denotano una persona raffinata. ~ finezza. <> grossolanità, rozzezza. 4 Segno d'onore, preferenza. ~ riguardo. 5 Raffinatezza, signorilità. ~ eleganza. <> ordinarietà.
sf. distinction.
distocìa, sf. Parto molto difficoltoso.
distògliere, v. v. tr. 1 Rimuovere qualcuno dal suo proposito. ~ dissuadere. <> convincere. 2 Allontanare. ~ sviare. 3 Distrarre. ~ fuorviare.
v. rifl. Allontanarsi.
v. tr. 1 to take away. 2 (fig.) to dissuade.
distomatòsi, sf. Malattia, tipica dei ruminanti, causata dalla presenza nell'organismo di vermi parassiti trematodi, detti appunto distomi. Si differenziano in polmonari, epatiche, intestinali e buccofaringee a seconda dell'apparato che colpiscono.
Distòmidi Ordine di Platelminti Trematodi cui appartengono il piccolo e grande distoma e alcuni altri vermi piatti. Lunghi fino a 30 mm, sono provvisti di due ventose prive di uncini.
distonìa, sf. Alterazione del tono dei tessuti e del sistema nervoso.
distòrcere, v. v. tr. 1 Torcere con violenza. ~ storcere. 2 Produrre una distorsione. 3 Falsare. ~ travisare.
v. rifl. Contorcersi. ~ torcersi.
distòrre, v. tr. Distogliere.
distorsiòmetro, sm. Strumento usato in elettroacustica per valutare la qualità di un trasduttore tramite misura della distorsione.
distorsióne, sf. 1 Alterazione, stravolgimento. ~ deformazione. 2 In medicina è un evento traumatico che colpisce le strutture capsulo-legamentose di un'articolazione senza determinare uno spostamento delle superfici articolari. 3 In fisica è il fenomeno per il quale la forma d'onda del segnale di uscita da un sistema non è uguale a quella d'entrata. 4 In ottica è un tipo di aberrazione per cui i contorni dell'immagine ottenuta sono deformati rispetto all'immagine reale.
sf. 1 sprain. 2 (fis.) distortion.
• La distorsione spesso si verifica durante le attività sportive. Molto frequenti quelle a livello del ginocchio, della caviglia, delle dita della mano. La parte interessata si presenta tumefatta e gonfia e il soggetto avverte vivo dolore all'esecuzione dei movimenti. La prima cosa da fare è quella di applicare del freddo sulla zona traumatizzata (possibilmente del ghiaccio). Unitamente a ciò, sollevare l'arto colpito e se è possibile eseguire un bendaggio. Utile, comunque, effettuare un controllo in una struttura specialistica.
distòrto, agg. 1 Torto. ~ storto. <> dritto. 2 Falsato. 3 Sbagliato, traviato. ~ perverso.
agg. warped, twisted.
distràrre, v. v. tr. 1 Trarre qua e là con forza. 2 Volgere altrove, sviare. ~ distogliere. • certi rumori lo distraevano dallo studio. 3 Sottrarre e utilizzare qualcosa per scopi diversi da quelli previsti. 4 Divertire. ~ svagare. • si sentiva in dovere di distrarla, dopo la fatica di quel periodo.
v. rifl. 1 Sviare l'attenzione da ciò che si sta facendo. 2 Divertirsi. ~ svagarsi. • aveva bisogno di distrarsi un po' quella sera.
v. tr. 1 to divert, to distract. 2 (svagare) to amuse, to entertain. v. rifl. 1 to be distracted. 2 (divertirsi) to amuse oneself, to enjoy oneself.
lat. distrahere, comp. da dis-+ trahere trarre, incrociato con l'italiano trarre.
distrattaménte, avv. Con distrazione.
distràtto, agg. e sm. Di persona distratta. ~ sbadato. <> attento.
agg. 1 absent-minded. 2 (disattento) inattentive.
distrazióne, sf. 1 Il distrarre e il distrarsi. 2 La cosa che distrae; svago. ~ diversivo. • devi concederti qualche distrazione ogni tanto. 3 Impiego di una somma di denaro o di un altro bene per uno scopo diverso da quello a cui era destinato. 4 Mancanza di attenzione. ~ deconcentrazione, attenzione, concentrazione. • la sua distrazione è ben nota a tutti. 5 Estensione con lacerazione di un tessuto muscolare.
sf. 1 inattention. 2 (svago) distraction, recreation, entertainment. 3 (sbadataggine) carelessness.
lat. distractio,-onis, deriv. da distractus.
• Le distrazioni sono lesioni muscolari gravi in quanto si verifica la rottura di un certo numero di fibre muscolari. Sono quelle situazioni che normalmente vengono definite come strappo. Si manifestano con dolore spontaneo, tumefazione, ecchimosi, limitata possibilità di compiere movimento.
distrétta, sf. Grave difficoltà per mancanza di denaro.
distrétto, sm. Circoscrizione amministrativa, militare o giudiziaria. ~ ambito, dipartimento.
sm. district.
distrettuàle, agg. Del distretto.
distribuìre, v. tr. 1 Dividere tra diverse persone in base a determinati criteri. ~ ripartire. <> conglobare. 2 Disporre, ordinare cose o persone secondo un criterio. 3 Dare, assegnare. ~ dispensare.
v. tr. 1 to give out, to distribute. 2 (disporre) to arrange, to place. 3 (ripartire) to share out.
lat. distribuere, comp. da dis-+ tribuere attribuire.
distributìvo, agg. Che vale a distribuire.
• In matematica una struttura dotata delle operazioni binarie "*" e "o" soddisfa la proprietà distributiva di "*" rispetto a "o" se valgono le seguenti relazioni: (x o y) * z = (x * z) o (y * z); z * (x o y) = (z * y) o (z * y). Nel caso dei numeri reali abbiamo che vale la proprietà distributiva della moltplicazione rispetto alla addizione.
distributóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi distribuisce. 2 Nome di diversi apparecchi meccanici per distribuire oggetti o erogare sostanze.
sm. 1 distributor. 2 (automatico) vending. 3 (benzina) service station.
distribuzionàle, agg. Relativo al modo in cui una serie di elementi viene distribuita in un insieme.
distribuzióne, sf. 1 Il distribuire, l'essere distribuito. ~ assegnazione. <> conglobamento. 2 Il complesso degli organi che regolano l'alimentazione di un motore termico. 3 L'insieme delle attività commerciali e di servizio intermedie tra la produzione delle merci e il consumo. 4 Fornitura al domicilio degli utenti di vari servizi pubblici.
sf. 1 distribution. 2 (postale) delivery.
• In statistica è la associazione alle varie modalità che può assumere una variabile casuale le relative frequenze rilevate in una indagine statistica [].
• In analisi matematica è un funzionale lineare e continuo tra certe funzioni continue di variabile reale e l'insieme dei numeri reali.
• Nei motori a combustione interna, è l'insieme delle operazioni meccaniche, regolanti la successione e la durata delle varie fasi del ciclo termodinamico; indica anche il complesso degli organi preposti a tali funzioni. Nelle macchine a vapore, la distribuzione del vapore avviene attraverso un insieme di tubazioni in un dispositivo detto cassetto della distribuzione.
Distribuzione del reddito
Attribuzione del reddito prodotto agli operatori economici del sistema.
districàre, v. v. tr. Liberare da un intrigo. ~ sbrogliare. <> intricare.
v. rifl. Liberarsi. ~ sciogliersi.
v. tr. to unravel, to disentangle.
District of Columbia Distretto federale (606.000 ab.) degli USA, tra lo stato del Maryland e quello della Virginia. Sede della capitale Washington. Il territorio è attraversato dal fiume Potomac. I suoi abitanti sono in maggioranza impiegati negli uffici statali e dipartimentali. Le risorse economiche si basano sulla ricerca e lo sviluppo nel settore scientifico e sul turismo. Fondata dal Congresso nel 1790, è sede governativa dal 1871.
Distrito Nacional Distretto (2.313.000 ab.) della Repubblica Dominicana. Sede della capitale Santo Domingo.
distrofìa, sf. Crescita anomala di un tessuto a causa di un irregolare nutrimento dello stesso. Le forme più conosciute sono le distrofie muscolari, che colpiscono soprattutto soggetti in giovane età e sono causate da alterazioni genetiche ereditarie. Esse provocano atrofie o pseudoipertrofie (muscoli ingrossati, ma scarsamente funzionali) e, negli stadi più avanzati delle patologie, sostituzione delle masse muscolari con tessuto fibroso o adiposo. Non esistono terapie in grado di curare le distrofie, per cui è essenziale che il paziente venga sottoposto a fisioterapia, allo scopo di prevenire la degenerazione delle masse muscolari.
distròfico, agg. (pl. m.-ci) Di distrofia o affetto da distrofia.
distrùggere, v. v. tr. 1 Ridurre in rovina, abbattere. ~ demolire. <> costruire. • la campagna è stata distrutta dall'uragano. 2 Ridurre in nulla, sterminare. ~ annientare. <> risparmiare. • il fuoco contribuì a distruggere il resto della città. 3 Ridurre in pessime condizioni, guastare. ~ rovinare. <> aggiustare. • le fatiche della giornata lo avevano completamente distrutto. 4 Estenuare. ~ stancare. 5 Uccidere. ~ ammazzare. <> graziare, salvare.
v. intr. pron. Andare in rovina. ~ rovinarsi.
v. rifl. 1 Ridursi in pessime condizioni di salute. ~ rovinarsi. 2 Struggersi. ~ consumarsi.
v. tr. to destroy.
lat. destruere, demolire, comp. da de-+ struere costruire.
distruttìvo, agg. Che distrugge, atto a distruggere.
distrùtto, agg. 1 Che ha subito una distruzione; stroncato, devastato, demolito. ~ annientato. 2 Privato di energia. ~ affaticato.
agg. 1 (esausto) exhausted. 2 (abbattuto) broken, shattered.
distruttóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi distrugge. ~ vandalo.
distruzióne, sf. 1 Annientamento, devastazione. ~ soppressione. 2 Rovina, morte. ~ sterminio. 3 Demolizione. ~ malora. <> ricostruzione.
sf. destruction.
lat. destructio,-onis.
Distruzione della distruzione, La Opera di filosofia di Averroè (XII sec.).
Distruzione della ragione, La Opera di filosofia di G. Luk´cs (1954).
disturbàre, v. v. tr. 1 Recare molestia. ~ molestare. • non voleva essere disturbato da nessuno in quel pomeriggio. 2 Comportare conseguenze negative a un'attività. • le manifestazioni di piazza disturbarono i lavori dell'assemblea.
v. rifl. Prendersi il disturbo di fare qualcosa. ~ incomodarsi. • non avrebbe dovuto disturbarsi per queste inezie!
1 to disturb. 2 (molestare) to bother, to trouble. 3 (dare malessere) to upset. v. rifl. to put oneself out.
lat. disturbare sconvolgere, comp. da dis-+ turbare turbare.
disturbàto, agg. 1 Che è affetto da disturbi mentali o da nevrosi. 2 Affetto da qualche malessere.
disturbatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi disturba. ~ importuno.
distùrbo, sm. 1 Il disturbare e l'effetto; la cosa che disturba. ~ molestia. 2 Leggera irregolarità nel funzionamento di un organo. ~ affezione. 3 Fastidio, incomodo. 4 Difetto di funzionamento di un apparecchio. ~ malfunzionamento.
sm. 1 trouble. 2 (intenzionale) jamming. 3 (interferenza) noise.
disubbidiènte, agg. Che non ubbidisce. <> ubbidiente.
agg. disobedient.
disubbidiènza, sf. Il disubbidire. <> ubbidienza.
sf. disobedience.
disubbidìre, v. intr. e tr. Non ubbidire. ~ trasgredire. <> ubbidire.
v. intr. to disobey.
disuggellàre, o dissuggellàre, v. tr. 1 Rompere i sigilli. 2 Aprire lettere o simili.
disuguagliànza, sf. 1 L'essere disuguale. ~ disparità. <> pariteticità. 2 Relazione matematica tra due grandezze o numeri una maggiore dell'altra. ~ ineguaglianza. <> uguaglianza.
• Relazione tra due numeri o grandezze a e b, omogenei e non uguali. Viene espressa con i simboli > (maggiore di) e < (minore di). Essa gode di alcune proprietà ossia non cambia aggiungendo o sottraendo, moltiplicando o dividendo a entrambi i membri le stesse quantità; moltiplicando o dividendo i membri per una quantità negativa, il segno va modificato con il suo simmetrico (< con >).
Disuguaglianza triangolare
Disuguaglianza sussistente tra i lati di un triangolo, tale per cui un lato risulta essere inferiore alla somma degli altri due e superiore alla loro differenza.
inequality.
disuguagliàre, v. tr. Rendere diseguale. <> uguagliare.
disuguàle, agg. 1 Non uguale. ~ diverso. <> uguale. 2 Non uniforme. ~ irregolare. 3 Mancante di unità. ~ disorganico. 4 Discontinuo. ~ incostante.
agg. 1 unequal. 2 (non uniforme) uneven. 3 (non uguale) different.
disumanàre, v. tr. Togliere le qualità proprie dell'uomo.
disumanità, sf. 1 L'essere disumano. ~ brutalità. 2 Atto disumano. ~ crudeltà.
disumanizzàre, v. v. tr. Privare delle qualità proprie dell'uomo.
v. intr. pron. Divenire disumano.
Disumanizzazione dell'arte, La Opera di estetica di J. Ortega y Gasset (1925).
disumàno, agg. 1 Privo di umanità, crudele. ~ feroce. <> umano. 2 Che non sembra umano, selvaggio. ~ bestiale.
agg. cruel, inhuman.
disuniformità, sf. Mancanza di uniformità.
disunióne, sm. 1 Separazione di ciò che è unito. 2 Discordia. ~ disaccordo. <> unione.
disunìre, v. v. tr. 1 Separare ciò che è unito, distaccare. ~ dividere. 2 Disgregare. ~ disaggregare.
v. rifl. e rifl. rec. Dividersi. ~ separarsi.
disunìto, agg. Privo di unione, di coesione. ~ diviso. <> unito.
disùria, sf. Difficoltà nella minzione dovuta a cause varie.
disusàre, v. tr. 1 Far cadere in disuso. 2 Smettere di usare.
disusàto, agg. 1 Caduto in disuso. ~ obsoleto. 2 Non abituato. ~ desueto. 3 Uscito di moda. ~ antiquato.
disùso, sm. Cessazione d'uso. ~ desuetudine. <> uso.
sm. disuse.
disùtile, agg. e sm. 1 Non utile. ~ inutile. <> utile. 2 Di persona, inetto. ~ ozioso.
disutilità, sf. L'essere disutile. <> utilità.
disvèllere, v. tr. Svellere, strappare.
disvestìre, v. tr. 1 Svestire. 2 Liberare.
disviàre, v. v. tr. Far uscire di strada.
v. intr. Deviare.
disvitaminòsi, sf. Difetto di produzione o di apporto di vitamine.
disvogliàre, v. tr. Far perdere la voglia o l'interesse.
disvolére, v. tr. 1 Non volere più quello che si voleva prima. 2 Cambiare volontà.
ditàle, sm. Piccolo cappuccio usato per proteggere il dito quando si usa l'ago.
sm. thimble.
ditalìno, sm. Tipo di pasta da minestra.
ditàta, sf. 1 Segno lasciato da un dito. 2 Colpo dato con un dito.
sf. fingerprint, fingermark.
Dìte Personaggio mitologico, dio romano della ricchezza e dell'oltretomba. Fu l'identificazione del greco Plutone.
diteggiàre, v. v. tr. Marcare le note con cifre corrispondenti al dito che le esegue.
v. intr. Muovere opportunamente le dita per eseguire un pezzo musicale.
diteggiatùra, sf. Atto e tecnica del diteggiare.
diteìsmo, sm. Credenza in due dei uguali, uno buono e uno malvagio.
ditio- Prefisso di vocaboli chimici indicante la presenza di due atomi di zolfo nella molecola.
ditiràmbico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo al ditirambo. 2 Esagerato, sperticato. ~ eccessivo.
ditiràmbo, sm. 1 Canto corale in onore del dio dell'antica Grecia Dionisio. 2 Componimento discorsivo destinato a lodare con entusiasmo.
• Il ditirambo era accompagnato da musiche e danze, per esaltarne il carattere orgiastico. Aristotele afferma che sia all'origine della tragedia. Nelle letterature moderne è un componimento polimetro gioioso e vivace legato al tema dell'ebbrezza e dell'allegrezza conviviale. In Italia venne introdotto G. Chiabrera, anche se il capolavoro fu il Bacco in Toscana di F. Redi.
Ditirambo della rosa Dramma di A. Sikelianos (1932).
ditìsco, sm. Genere di Insetti coleotteri (Dytiscus), il cui principale esponente è il Dytiscus marginalis, lungo quasi 4 cm, di forma ovale e di colore verde-giallastro. Vola di notte ed è buon nuotatore. Le larve sono note per la loro voracità.
dìto, sm. (pl. dita) 1 Parte estrema, articolata e mobile con la quale terminano mani e piedi. 2 Cosa la cui forma richiama quella del dito. 3 Parte del guanto che riveste il dito. 4 Misura o quantità pari a circa la larghezza di un dito.
[plurale: i diti (considerati distintamente l'uno dall'altro), le dita (considerate nel loro insieme)]
sm. 1 finger. 2 (piede) toe.
lat. digitus.
• Il dito è costituito da tre ossa, falange, falangina e falangetta tranne alluce e pollice che ne hanno due. La parte dorsale della falangetta termina con l'unghia.
Dito nell'occhio, Il Commedia di D. Fo (1953).
dìtola, sf. Fungo (Ramaria aurea) della famiglia delle Claviriacee e della classe dei Basidiomiceti. Commestibile.
ditóne, sm. 1 Accrescitivo di dito. 2 Alluce.
ditrochèo, sm. Sequenza di due trochei, a volte considerata come unità metrica indivisibile.
dìtta, sf. Titolo di un'impresa industriale e commerciale e l'impresa stessa. ~ impresa.
sf. house, firm, company.
dittàfono, sm. Apparecchio provvisto di altoparlante che si usa negli uffici per comunicare da una stanza all'altra.
Dittàino Fiume (81 km) della Sicilia orientale. Nasce dai Monti Erei e confluisce nel Simeto.
Dittamondo Poema di F. degli Uberti (1347-1367).
dittatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi governa o comanda con pieni poteri e in modo autoritario. ~ despota, tiranno. 2 Nell'antica Roma magistrato supremo straordinario, con pieni poteri. 3 Persona autoritaria, dispotica. ~ oppressore.
sm. dictator.
Dittatore, Il (Il grande dittatore) Film commedia, americano (1940). Regia di Charlie Chaplin. Interpreti: Charlie Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie. Titolo originale: The Great Dictator
dittatoriàle, agg. 1 Esercitato da un dittatore. ~ tirannico. <> democratico. 2 Da dittatore, dispotico. ~ autoritario.
dittatòrio, agg. Dittatoriale.
dittatùra, sf. 1 Regime politico in cui tutti i poteri sono concentrati in una sola persona o organo. ~ dispotismo, tirannia. • la dittatura dei paesi del petrolio, situazione in cui i produttori di greggio condizionano le scelte degli altri paesi. 2 Ufficio e dignità del dittatore; durata della carica del dittatore.
lat. dictatura.
sf. dictatorship.
• Magistratura straordinaria a cui i romani ricorrevano in gravi situazioni che richiedevano unità di comando. Il dittatore, nominato dai consoli col senatus consultum, veniva scelto fra i più validi consulares (ex consoli). Esso era indipendente dal senato, insindacabile e la sua carica non poteva durare più di sei mesi. Il primo dittatore fu nominato intorno al 500 a. C. e si occupò delle lotte seguite alla cacciata dei Tarquini da Roma. Fino al 356 a. C., potevano essere eletti dittatori solo i patrizi, successivamente anche i plebei. Dopo il III sec. a. C. la dittatura fu utilizzata solo da Cesare e da Silla per motivi politici, cambiandone però la modalità di elezione, fino a essere abolita nel 44 a. C. con la legge di Antonio.
Attualmente la dittatura rappresenta una forma di governo con potere dato a una sola persona che assume le funzioni legislative ed esecutive, acquisendo un significato che si avvicina più alla tirannia dei greci che alla dittatura romana.
Dìtteri Ordine di Insetti di medie e piccole dimensioni, con ali anteriori molto sviluppate e quelle posteriori, modificate in bilancieri, adatte al volo. Hanno apparato boccale pungente succhiatore e metamorfosi completa. Sono dannosi a piante e animali. Tra gli esemplari, zanzare, tafani e mosche.
dìttero, o dìptero, agg. Termine con cui viene indicato il tempio avente una doppia fila di colonne intorno alla cella.
Dittersdorf, Karl Ditters von (Vienna 1739-Neuhof 1799) Compositore austriaco. Autore di oltre 100sinfonie e concerti per vari strumenti solisti.
dìttico, sm. (pl.-ci) Insieme di due tavole, di legno o di avorio (valve), unite da una cerniera, scolpite o dipinte e collegate da cerniere con chiusura a libro.
dittologìa, sf. Struttura della lingua letteraria e poetica costituita da una coppia di elementi omologhi collegati da una congiunzione, in genere la e.
dittongàre, v. tr. e intr. Far dittongo.
dittongazióne, sf. Trasformazione di una vocale semplice in un dittongo.
dittòngo, sm. (pl.-ghi) Unione di due elementi vocalici in una sola emissione di voce.
sm. diphthong.
diurèsi, sf. (alla greca diùresi) Emissione di urina nell'arco delle 24 ore. Una diuresi di 1.000-1.800 ml è normale per un individuo adulto di corporatura media. Tuttavia tale valore può subire considerevoli variazioni conseguenti a fattori esterni, come la stagione, la temperatura e l'umidità ambientale e la quantità di liquidi introdotti nell'organismo.
diurètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Capace di far aumentare la diuresi.
sm. Farmaco capace di far aumentare la diuresi.
diurnìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Lavoratore assunto a tempo indeterminato, ma retribuito a giornata.
diùrno, agg. e sm. agg. 1 Del giorno. 2 Che avviene durante il giorno. <> notturno. 3 Di tutti i giorni. ~ giornaliero. 4 Di ogni giorno. ~ quotidiano.
sm. Albergo diurno.
agg. daytime, day.
diutùrno, agg. Che dura a lungo.
dìva, sf. 1 Dea. 2 Attrice o cantante molto famosa. ~ star.
star.
divagaménto, sm. Il divagare.
divagàre, v. v. tr. Svagare. ~ distrarre.
v. intr. 1 Andare qua e là. 2 Allontanarsi dall'argomento di cui si sta parlando. ~ esulare. 3 Divertire. ~ ricreare.
v. rifl. Svagarsi. ~ distrarsi.
v. intr. to digress.
lat. tardo divagari, comp. da dis-+ vagari vagare.
divagazióne, sf. Il divagare e il divagarsi. ~ distrazione.
divampàre, v. intr. 1 Accendersi con fiamma grande e improvvisa. ~ esplodere. 2 Manifestarsi con violenza. 3 Infiammarsi. ~ ardere. <> smorzare.
v. intr. to blaze up, to flare up.
divàno, sm. Lungo sedile imbottito, con uno schienale e due braccioli. ~ canapé, sofà.
sm. sofa, divan.
arabo diwan.
Divano occidentale-orientale Opera di poesia di J. W. Goethe (1814-1819).
divaricaménto, sm. Il divaricare, il divaricarsi, l'essere divaricato.
divaricàre, v. v. tr. Distendere allargando. ~ allargare. <> avvicinare, stringere.
v. rifl. Allargarsi. ~ divergere.
v. tr. to open wide.
divaricàta, sf. In ginnastica, piccolo salto con divaricazione delle gambe.
divaricàto, agg. Allargato, aperto.
divaricatóre, sm. Strumento chirurgico per divaricare.
divaricazióne, sf. 1 Il divaricare e l'essere divaricato. 2 Spazio tra due parti divaricate.
divàrio, sm. Diversità. ~ differenza.
sm. difference.
deriv. da divariare.
divedére, v. tr. Solo nella locazione dare a divedere, mostrare chiaramente.
Divedro, val Solco vallivo della Val d'Ossola in Piemonte. È attraversato dal torrente Diveria.
diveggiàre, v. intr. Assumere atteggiamenti divistici.
divèllere, v. v. tr. Estirpare, strappare. ~ sradicare.
v. rifl. Allontanarsi a fatica.
divèlto, agg. Strappato, estirpato. ~ sradicato.
divenìre, sm. Il passare da uno stato a un altro.
• Concetto filosofico che esprime il cambiamento assoluto e sostanziale del tutto che va dal nulla all'essere e dall'essere al nulla. La concezione della realtà come di un perenne divenire è tipica della filosofia antica di Eraclito (tutto scorre); questi si contrapponeva alla filosofia dell'essere o dell'immortalità di Parmenide. Nella concezione moderna ha avuto la sua elaborazione con la filosofia di Hegel.
diventàre, v. intr. Divenire. ~ formarsi, trasformarsi.
v. intr. to become.
lat. diventare, intensivo di devenire.
divèrbio, sm. Contesa viva a parole. ~ alterco, disputa.
sm. quarrel, dispute, altercation.
divergènte, agg. Che tende a scostarsi. ~ differente. <> convergente.
divergènza, sf. Tendenza a scostarsi. ~ differenza. <> convergenza.
sf. disagreement.
• In matematica, relativamente a un vettore u in un campo vettoriale, che permette la relazione tra il vettore e una quantità scalare data dalla somma delle derivate parziali delle componenti del vettore in base agli assi coordinati. Se in tutto il campo la divergenza è nulla, il campo è detto solenoidale.
In genetica è la variazione della frequenza genica da una generazione a quella successiva.
divèrgere, v. intr. 1 Muovere in direzioni diverse, tendere a scostarsi. ~ discostarsi. <> confluire. • il suo discorso stava iniziando a divergere dagli obiettivi dell'assemblea. 2 Essere in contrasto. ~ contrastare. <> convergere. • nonostante le opinioni politiche divergessero la loro amicizia rimase sempre ben salda.
v. intr. to diverge.
da convergere, sostituendo dis-a con-.
diversaménte, avv. 1 In modo diverso. ~ differentemente. <> ugualmente. 2 In caso diverso. ~ altrimenti. 3 In caso contrario. ~ contrariamente.
diversificàre, v. v. tr. Rendere diverso. ~ differenziare. <> parificare.
v. intr. pron. Essere diverso. ~ differenziarsi. <> uniformarsi.
v. tr. to vary, to diversify.
diversificazióne, sf. Diversità presente tra due persone o tra due cose.
diversióne, sf. 1 Deviazione. ~ divagazione. 2 Procedimento tattico che consiste nell'attaccare il nemico in un luogo lontano da quello previsto.
sf. diversion.
diversità, sf. 1 L'essere diverso. ~ differenza. <> similarità. 2 Ciò che rende diverso. 3 Varietà. ~ molteplicità. <> uguaglianza.
sf. difference, diversity.
lat. diversitas,-atis.
diversìvo, agg. e sm. agg. Che è atto a divergere, a deviare.
sm. Mezzo per distogliere qualcuno da un'idea, da un'attività, da una preoccupazione e simili. ~ distrazione.
sm. distraction, change, diversion.
divèrso, agg., pron. e sm. agg. 1 Che procede o è rivolto in un'altra direzione. 2 Dissimile, differente. ~ disuguale. <> uguale.
agg. e pron. indef. pl. Molte persone. ~ parecchi. • erano diversi giorni che non si faceva vivo.
sm. Chi si comporta in modo non conforme ai canoni di vita comunemente accettati. • in quella società così conformista, si sentiva un diverso.
agg. 1 (differente) different. 2 pl. (parecchi) several, various. pron. pl. many, quite a few.
lat. diversus, p.p. di divertere deviare.
divertènte, agg. Che diverte. ~ ameno. <> monotono, noioso.
agg. fun, amusing.
divertìcolo, sm. Dilatazione a forma di sacco della parete di una cavità naturale di organi quali, per esempio, la vescica e l'utero, causata dal cedimento della parete stessa.
diverticolòsi, sf. Presenza in un organo di diverticoli; in particolare si riscontra nell'esofago, nel duodeno e nell'intestino tenue.
divertiménto, sm. Ciò che serve a divertire. ~ svago. <> noia, tedio.
sm. 1 pleasure, amusement. 2 (passatempo) recreation, pastime.
Divertimento 1889 Romanzo di G. Morselli (postumo 1975).
divertìre, v. v. tr. 1 Dar sollievo distraendo. ~ ricreare. <> importunare, seccare. 2 Distogliere. ~ distrarre. <> assillare, impensierire.
v. rifl. 1 Occupare il proprio tempo piacevolmente. ~ ricrearsi. • sentiva l'esigenza di divertirsi in modo spensierato, dimenticando tutte le preoccupazioni. 2 Avventurarsi in relazioni amorose non impegnative.
v. tr. to amuse. v. rifl. to enjoy oneself, to amuse oneself, to have a good time.
lat. divertere portare via, comp. da dis-+ vertere volgere.
divertissement, sm. invar. Divertimento, spiritosaggine. ~ facezia.
divertìto, agg. Che mostra divertimento. ~ allegro.
divezzaménto, sm. Il divezzare, l'essere divezzato ~ slattamento.
divezzàre, v. v. tr. Togliere l'abitudine. ~ disabituare. <> abituare. 2 Di lattante, slattare. ~ svezzare. <> allattare.
v. rifl. Perdere un'abitudine.
divide et impera, loc. avv. Espressione latina usata per indicare il criterio politico di dividere e mantenere discordi gli avversari per meglio tenerli sottomessi.
dividèndo, sm. 1 Quantità o numero da dividere. 2 Parte di utile che spetta a ogni azionista di una società.
sm. dividend.
divìdere, v. v. tr. 1 Fare in parti una cosa, spezzettare. ~ scomporre. <> unificare. 2 Distribuire le parti divise di un tutto. ~ suddividere. 3 Separare cose o persone. ~ disgiungere. <> congiungere. 4 Indurre discordia tra le persone. 5 Eseguire una divisione. 6 Separare due litiganti prima che vengano alle mani. ~ allontanare. <> avvicinare. • cercava di dividerli prima che accadesse il peggio. 7 Condividere. • dividono un piccolo appartamento da ormai più di un anno.
v. intr. pron. 1 Essere distinto. ~ distinguersi. 2 Seguire direzioni diverse.
v. rifl. 1 Cessare la convivenza, lasciarsi. ~ separarsi. 2 Dedicarsi contemporaneamente a più attività. • si divideva fra la pratica sportiva agonistica e l'hobby per i motori.
v. tr. 1 to divide. 2 (ripartire) to split. 3 (spartire) to share out. v. intr. pron. 1 (separarsi) to part. 2 (separarsi di coniugi) to separate.
lat. dividere.
• Divide et impera. (Dividi e comanda) Seminando l'odio fra i nemici, li si rende deboli (Filippo II di Macedonia).
divièto, sm. 1 Imposizione per legge di non fare qualcosa. ~ veto. <> autorizzazione. 2 Proibizione in genere. 3 Ostacolo. ~ impedimento.
sm. prohibition.
Divignàno Comune in provincia di Novara (1.093 ab., CAP 28010, TEL. 0321).
Divina Commedia, La Poema di Dante Alighieri (1306-1321). Probabilmente iniziato nel 1307 e terminato appena prima della morte dell'autore nel 1321, originariamente era intitolato semplicemente Commedia. L'aggettivo divina fu usato per la prima volta dal Boccaccio, appassionato estimatore ed editore di Dante, nella sua biografia di Dante (il cosiddetto Trattatello in laude di Dante), ma solo nel 1555 apparve stampato nell'edizione di Ludovico Dolce.
La lunga narrazione è suddivisa in tre sezioni dette cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), per un totale di 100 canti e circa 14000 versi, organizzati in terzine. L'Inferno contiene 34 canti, Purgatorio e Paradiso contengono 33 canti ciascuno.
Il viaggio di Dante viene raccontato con un'efficacia di rappresentazione delle tappe percorse e dei personaggi incontrati da imprimerli in modo indelebile nella mente, anche se il lettore moderno può avere qualche difficoltà a capire la struttura del mondo dell'aldilà immaginato e descritto da Dante, che si basa sulle idee medioevali del sistema tolemaico nel quale la terra si poneva al centro di tutto. Nonostante questo, la descrizione è così realistica che nell'inconscio collettivo dopo Dante è probabilmente difficile immaginare un aldilà strutturato diversamente da come lui l'ha immaginato: un gigantesco imbuto che sprofonda nei pressi di Gerusalemme (Inferno); una montagna che sorge agli antipodi di Gerusalemme (Purgatorio), con in cima il Paradiso Terrestre; un Paradiso distribuito nelle sfere celesti entro una candida rosa.
Il viaggio ideale che l'autore intraprende dura circa una settimana, con inizio nella notte del Venerdì santo dell'8 aprile 1300.
Oltre a comprendere la struttura del mondo e ad avere la visione della condizione delle anime dopo la morte, guidato prima da Virgilio, che lo accompagna per tutti i 9 gironi dell'Inferno e il Purgatorio (2 balzi + 7 cornici), poi da Beatrice nel viaggio attraverso i 9 cieli concentrici del Paradiso, giungerà ad avere la visione di Dio (l'amor che muove il sole e l'altre stelle). Nell'ultimo tratto verrà accompagnato da San Bernardo in sostituzione di Beatrice.
Il viaggio iniziato tra gli orrori dell'Inferno, attraverso un percorso di redenzione, sale progressivamente fino alla Verità e alla Luce. Nell'ultimo canto della Commedia (XXXIII del Paradiso) Dante mette sulle labbra di San Bernardo una preghiera alla Vergine che è insieme dichiarazione di fede e rappresenta la sintesi del viaggio ultraterreno (Vergine Madre, figlia del tuo figlio, / umile e alta più che creatura, / termine fisso d'eterno consiglio, / tu se' colei che l'umana natura /nobilitasti sì, che il suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura / ... Or questi, che da l'infima lacuna / dell'universo infin qui ha vedute / le vite spiritali ad una ad una, / supplica a te, per grazia, di virtute / tanto che possa con gli occhi levarsi / più alto verso l'ultima salute.).
Animata da un'alta coscienza civile, morale e religiosa, la Divina Commedia è l'opera poetica più importante composta in lingua italiana e possiede un'umanità e una bellezza che trascendono il tempo nel quale il poema fu creato.
divinaménte, avv. 1 In modo divino. ~ celestialmente. 2 Ottimamente. ~ perfettamente.
divinàre, v. tr. Indovinare il futuro mediante tecniche divinatorie. ~ predire, profetare.
divinatóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Profetico.
sm. Chi esercita la divinazione.
divinatòrio, agg. 1 Che si riferisce alla divinazione. 2 Profetico.
divinazióne, sf. Tecnica per indovinare il futuro da segni manifestati dagli dei. ~ predizione.
divincolaménto, sm. Il divincolare e il divincolarsi. ~ contorcimento.
divincolàre, v. v. tr. Piegare e torcere in qua e in là.
v. rifl. Torcersi, dimenarsi, dibattersi. ~ contorcersi. <> abbandonarsi.
v. rifl. to writhe, to wriggle.
divincolàrsi, v. rifl. Agitarsi per liberarsi da una presa. ~ contorcersi.
divinità, sf. 1 L'essere divino, dio. ~ ente supremo. 2 Essenza o natura di dio.
sf. divinity.
divinizzàre, v. tr. 1 Rendere o considerare divino. ~ deificare. <> umanizzare. 2 Esaltare come cosa divina; glorificare. ~ celebrare.
divinizzazióne, sf. Il divinizzare, l'essere divinizzato. ~ apoteosi.
divìno, agg. 1 Di Dio, della divinità. <> umano. • la natura divina. 2 Che viene da Dio, dalla divinità. 3 Che appartiene a Dio. 4 Che è degno di Dio. 5 Perfetto. ~ eccellente. <> satanico, abietto. • è un artista dal tocco divino.
agg. divine, godlike.
lat. divinus, deriv. da divus.
• Errare è umano, perdonare è divino. Citazione contenuta nell'Essay on Criticism di Alexander Pope.
Divinópolis Città (110.000 ab.) del Brasile, nello stato di Minas Gerais.
divìsa, sf. 1 Uniforme propria a determinate categorie di persone. ~ livrea. 2 Frase allegorica scritta in uno stemma, in un'insegna. 3 Moneta o titoli esteri. ~ valuta. 4 Discriminatura dei capelli.
sf. 1 uniform. 2 (moneta) currency.
divisaménto, sm. Il divisare e l'effetto.
divisàre, v. tr. Far proposito, ripromettersi. ~ prefiggersi.
divisìbile, agg. 1 Che si può dividere. ~ frazionabile. <> indivisibile. 2 Di numero che si può dividere esattamente per un altro.
divisibilità, sf. L'essere divisibile.
• In matematica è la proprietà di un numero intero di venire espresso quale prodotto di altri due numeri interi. Esistono dei criteri di divisibilità diretti che consentono la verifica di queste proprietà in casi notevoli.
divisionàle, agg. 1 Che concerne la divisione. 2 Di moneta che rappresenta una frazione di unità monetaria. ~ divisionario.
divisionàrio, agg. e sm. agg. Di divisione. ~ divisionale.
sm. Generale comandante di una divisione.
divisióne, sf. 1 Il dividere, il dividersi, l'essere diviso. ~ ripartizione, separazione, distinzione, discordia. 2 Operazione inversa della moltiplicazione. 3 Nell'esercito, unità tattica fondamentale. 4 Ripartizione interna di una pubblica amministrazione comprendente più sezioni o uffici. 5 In biologia è la divisione cellulare che consente la creazione di nuove cellule, uguali tra loro (scissione).
sf. 1 division. 2 (amm.) department.
lat. tardo divisio,-onis.
Divisione del lavoro
In economia è il principio secondo il quale ogni lavoratore si dedica a un'unica operazione elementare. Di origine lontanissima, il concetto è stato ripreso da A. Ferguson e da A. Smith, alla fine del XVII sec.; la divisione economica ha conosciuto un grandissimo sviluppo, passando attraverso tre tappe fondamentali: l'agricoltura, il commercio e l'industria e la relativa ripartizione produttiva, raggiungendo il suo massimo con l'introduzione della catena di montaggio, ossia tramite specializzazioni produttive di reparto.
Divisione Cancro Romanzo di A. I. Solzenicyn (1968).
divisionìsmo, sm. Movimento pittorico diffusosi in Italia tra il 1885 e il 1915. Tendeva alla massima luminosità, proponendosi di ottenerla rinunciando alla mescolanza dei colori sulla tavolozza per accostarli puri alla tela, a pennellate leggere. In Francia fu preceduto dal Pointillisme di G. Seurat e di P. Signac, che nel 1884 adottarono il principio della scomposizione del colore. I massimi esponenti in Italia furono G. Segantini, G. Previati, A. Morbelli, G. Pelizza da Volpedo.
divisionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Pittore seguace del divisionismo.
divìsmo, sm. 1 Ammirazione fanatica verso personaggi molto noti. 2 Comportamento ostentato dai personaggi famosi per attirare l'attenzione. ~ protagonismo.
divìso, agg. Che è frazionato in parti, separato, appartato. ~ scisso.
divisóre, agg. e sm. agg. e sm. Che, chi divide.
sm. 1 Secondo termine di una divisione. 2 Numero contenuto esattamente in più numeri.
divisòrio, agg. e sm. Atto a dividere, che divide. ~ separatorio, tramezza.
sm. partition wall.
divìstico, agg. (pl. m.-ci) Proprio del divismo; di divo o diva.
dìvo, agg. e sm. agg. 1 Divino. ~ sublime. 2 Illustre. ~ celebre.
sm. Personaggio molto noto.
sm. star.
divoràre, v. v. tr. 1 Mangiare con ingordigia. ~ rimpinzarsi. 2 Compiere rapidamente. 3 Distruggere. ~ annientare. • il fuoco divorò rapidamente il bosco. 4 Di beni, consumarli. ~ scialacquare. 5 Di passioni, agitare fortemente. • si sentiva divorato dalla passione per quella ragazza.
v. intr. pron. Struggersi. ~ consumarsi. • si divorava dall'invidia.
v. tr. to devour.
lat. devorare, comp. da de-+ vorare inghiottire.
divoratóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi divora. ~ mangione.
divorziàre, v. intr. Fare divorzio. ~ separarsi, dividersi. <> accasarsi, sposarsi.
v. intr. to divorce, to be divorced.
divorziàto, agg. e sm. Che, chi ha sciolto il proprio matrimonio con il divorzio.
sm. divorcee.
divòrzio, sm. Sentenza del giudice che sancisce lo scioglimento del matrimonio civile e la cessazione degli effetti civili del matrimonio celebrato con rito religioso. I coniugi riacquistano i diritti preesistenti al matrimonio. Con la sentenza di divorzio il tribunale stabilisce le norme circa l'affidamento dei figli, la loro tutela, dispone inoltre circa l'assegno di mantenimento all'ex coniuge che ne ha bisogno. Il divorzio è stato introdotto in Italia nel 1970 e confermato da un referendum popolare nel 1974 e successivamente modificato nel 1987.
sm. divorce.
Divorzio all'italiana Film commedia, italiano (1962). Regia di Pietro Germi. Interpreti: Marcello Mastroianni, Daniela Rocca, Stefania Sandrelli.
divorzìsmo, agg. Atteggiamento di chi è divorzista. <> antidivorzismo.
divorzìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Del divorzio e del divorzismo.
sm. e sf. 1 Chi è favorevole all'introduzione del divorzio. 2 Legale specializzato nelle cause di divorzio. <> antidivorzista.
divozióne, sf. Devozione.
divulgaménto, sm. Il divulgare.
divulgàre, v. v. tr. 1 Rendere nota una cosa. ~ diffondere. <> tacere. 2 Esporre in forma chiara e comprensibile cognizioni di ambito specialistico. ~ chiarire. 3 Rendere disponibile. <> celare.
v. intr. pron. Venire largamente noto. ~ diffondersi.
v. tr. 1 to divulge, to disclose. 2 (rendere comprensibile, volgarizzare) to popularize.
lat. divulgare, comp. da dis-+ deriv. da vulgus volgo.
divulgatìvo, agg. Atto a divulgare.
divulgatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi divulga.
divulgazióne, sf. Il divulgare, il divulgarsi, l'essere divulgato.
lat. tardo divulgatio,-onis.
divulsióne, sf. 1 In patologia ortopedica è il meccanismo di frattura ossea detto anche per strappamento. 2 Terminologia della tecnica chirurgica indicante una dilatazione brusca e forzata di un canale ristretto quale il retto, l'uretra o il collo dell'utero.
Diwaniya Città (61.000 ab.) dell'Iraq, capoluogo del governatorato di Qadissiya.
Dix, Otto (Gera 1891-Singen 1969) Pittore tedesco. Tra le opere Il venditore di fiammiferi (1920, Stoccarda, Staatsgalerie) e Trittico della guerra (1923-1932, Stoccarda, Staatsgalerie).
dixieland, sm. invar. Forma tradizionale di jazz originaria di New Orleans.
Diyarbakir Città (376.000 ab.) della Turchia, nell'Anatolia orientale. Capoluogo della provincia omonima.
dizigòte, o dizigòtico, agg. Relativo a gemelli che si sviluppano in uova fecondate da due differenti spermatozoi e che portano pertanto alla costituzione di due embrioni separati.
dizionàrio, sm. Testo contenente l'elenco alfabetico di tutti i vocaboli di una lingua e le relative definizioni o la corrispondente traduzione in lingua straniera. Può contenere anche i vocaboli di una determinata disciplina (per esempio dizionario medico), oppure nomi propri e termini storico scientifici (per esempio dizionario enciclopedico). ~ glossario, vocabolario.
sm. dictionary.
deriv. da dizione.
Dizionario dei sinonimi Opera di linguistica di N. Tommaseo (1830).
Dizionario della lingua italiana Dizionario di N. Tommaseo (in collaborazione con B. Bellini; terminato da G. Meini) (1858-1879). Opera monumentale di acuta analisi della lingua italiana, che mantiene tuttora un notevole valore come opera di consultazione per un uso appropriato e consapevole del lessico italiano, oltre che per gli studiosi della lingua.
Dizionario filosofico Opera filosofica di Voltaire (1764). Intitolato dall'autore Dictionnaire Philosophique portatif o La Raison par alphabet (Dizionario filosofico portatile o La Ragione in ordine alfabetico) il lavoro fu concepito da Voltaire negli anni della permanenza alla corte di Federico II di Prussia come opera polemica e popolare, rispetto all'Enciclopedia di D. Diderot e J. B. d'Alembert che l'autore riteneva troppo cauta nel proposito di rinnovamento delle coscienze. Venne completato a Ferney e pubblicato proprio in un momento di difficoltà del progetto di D. Diderot. Conteneva 614 articoli: di estetica e critica letteraria (tra cui Antichi e moderni, Arte drammatica, Bello, Epopea, Gusto, Storia); di filosofia (tra cui Anima, Aristotele, Ateismo, Bene, Tutto va bene, Cause finali, Uomo, Natura, Filosofia); di critica religiosa (tra cui Abbazia, Abramo, Corano, Apostoli, Catechismi, Dio, Dogmi, Martiri, Preghiere, Religione); di critica e politica sociale (tra cui Certezza, Democrazia, Uguaglianza, Schiavi, Guerra, Imposte, Leggi, Tortura, Patria). Voltaire riteneva la formula del portatile più adatta a una diffusione capillare. Numerosi articoli, di estrema varietà, tanto per gli argomenti che per la forma e il tono, hanno il fascino delle sue pagine migliori e riportano continuamente al tema preferito della lotta alla superstizione, al fanatismo, agli errori giudiziari e all'ingiustizia sociale.
Dizionario storico-critico Opera di filosofia di P. Bayle (1696-1697).
dizióne, sf. 1 Il pronunciare parole in modo chiaro e intelligibile; modo di pronunciare. ~ pronuncia. 2 Modo di dire. ~ espressione. 3 Recita di versi o di prose; modo di recitare. ~ declamazione.
sf. pronunciation, diction.
lat. dictio,-onis, deriv. da dictus, p.p. di dicere dire.
Dizzàsco Comune in provincia di Como (393 ab., CAP 22020, TEL. 031).
DJ Sigla di Disk Jockey.
Djerba Isola (93.000 ab.) della Tunisia, nel settore meridionale del golfo di Gabès. Il suo territorio è prevalentemente pianeggiante e ricco di acque. L'agricoltura si basa sulla coltivazione di palme, frutta e primizie. Caratteristica dell'isola è la pesca delle spugne. Centro turistico e balneare.
Djerid, Chott Lago (7.700 km2) della Tunisia, nella zona sudoccidentale del paese.
DL Sigla di Decreto Legge.
DM Sigla di Decreto Ministeriale.
DMA Sigla di Direct Memory Access (accesso diretto in memoria). In informatica indica una tecnica di trasferimento dati tra la memoria e una periferica senza intervento diretto della CPU.
Dmytryk, Edward (Grand Forks 1908-) Regista cinematografico statunitense. Diresse L'ombra del passato (1944), Odio implacabile (1947), L'ammutinamento del Caine (1954), I giovani leoni (1958) e Mirage (1965).
DNA Sigla dell'acido desossiribonucleico, composto chimico macromolecolare appartenente agli acidi nucleici; è presente nel nucleo di tutte le cellule, come trasmettitore dell'informazione genetica. Esso costituisce i cromosomi del nucleo cellulare. È un polimero formato da due lunghe catene di nucleotidi, a forma di elica, intrecciate a formare la cosiddetta doppia elica a spirale. La sua struttura fu scoperta nel 1953 da F. Crick e J. Watson che segnarono così una tappa fondamentale nella biologia. Ogni nucleotide è formato a sua volta da unità alternantisi in carboidrati e gruppi fosforici con una base azotata unita a unità di carboidrato. Nel DNA il carboidrato è il desossiribosio; le quattro basi azotate sono la adenina (A), la guanina (G), la timina (T) e la citosina (C). Adenina e guanina sono basi puriniche, mentre timina e citosina sono pirimidiniche. Le quattro basi in una catena di acido nucleico si uniscono alle quattro basi dell'altra al fine di permettere l'appaiamento dell'adenina con la guanina e della timina con la citosina. Le basi in sequenza sono le componenti del codice genetico. Le due catene sono unite da legami d'idrogeno formatisi tra le coppie di basi azotate. Il DNA ha proprietà di autoduplicazione: esso rende possibile il raddoppio dei cromosomi prima della divisione cellulare e la trasmissione dei caratteri ereditari. Durante la riproduzione cellulare per divisione, la doppia elica si apre in due metà, su ciascuna delle quali si associano i corrispondenti nucleotidi presenti nella cellula. Dato che ogni base di ogni elica può unirsi solo con la corrispondente base dell'altra, le due nuove doppie eliche formatesi a seguito della divisione sono identiche all'originaria. Il DNA controlla poi la produzione di RNA e quindi la sintesi delle proteine necessarie alla vita delle cellule e dell'organismo intero.
DNA ricombinante
Tecnica d'ingegneria genetica che consente di trasferire frammenti di DNA da una cellula all'altra indipendentemente dal grado di parentela tra le due cellule. Ciò avviene usando particolari enzimi, detti di restrizione.
DNC Sigla di Direct Numerical Control (Controllo numerico diretto).
Dnepr Fiume dell'Europa orientale (terzo per lunghezza dopo Volga e Danubio), lungo 2.201 km. Nasce in Russia, dal Rialto del Valdai, attraversa la Bielorussia e l'Ucraina e sfocia nel mar Nero, presso Herson, nel golfo di Odessa. Navigabile per 1.900 km, è importante per il trasporto di merci. Affluenti principali sono i fiumi Desna, Pripjat e Beresina. Vi sorgono le centrali idroelettriche di Kremencug e Kahovka. Porti principali sono i centri di Dnipropetrovsk, Smolensk, Kiev, Orsa e Zaporozje.
Dnestr Fiume (1.352 km) dell'Ucraina. Nasce dai Carpazi e sfocia nel mar Nero presso Odessa. Il suo corso segna il confine tra Ucraina e Moldavia. Navigabile nel corso medio inferiore, riceve numerosi affluenti e le acque di un bacino idrografico. Nella stagione invernale, un lungo tratto del fiume rimane ghiacciato. Sfruttato per la produzione di energia elettrica, viene utilizzato per il trasporto di cereali, ortaggi, bestiame e legname. Bagna le città di Mogilev-Podolski, Soroki e Tiraspol. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro di numerose e decisive battaglie tra tedeschi, romeni e russi.
Dniprodzerinsk Città (284.000 ab.) dell'Ucraina, nella provincia di Dnipropetrovsk.
Dnipropetrovsk Città (1.189.000 ab.) dell'Ucraina, capoluogo della provincia omonima.
DNS Sigla di Domaine Name System, sistema che in Internet gestisce i nomi di dominio e li trasforma in indirizzi numerici.
do, sm. invar. In Italia e in altri Paesi latini è il nome della prima nota dell'unica tonalità priva di alterazioni in chiave (nel sistema tonale). Questa denominazione nasce dal cognome del musicologo G. B. Doni che la introdusse nel XVII sec. Ha sostituito il nome originario, ut, creato da Guido d'Arezzo. Nei Paesi anglossassoni si indica con la lettera C.
sm. C, do.
Chiave di do
È il segno che indica, sul pentagramma, la posizione del do3.
Dobb, Maurice (Londra 1900-Cambridge 1976) Economista inglese. Tra le sue opere, Problemi di storia del capitalismo (1946) ed Economia del benessere ed economia socialista (1969).
Dobbiàco Comune della provincia di Bolzano (3.000 ab., CAP 39034, TEL. 0474) situato in val Pusteria. Centro di villeggiatura e sport invernali. Monumenti di rilievo sono il castello del XVI sec. e la cattedrale barocca. La denominazione tedesca è Toblach.
Doberdò dél Làgo Comune in provincia di Gorizia (1.422 ab., CAP 34070, TEL. 0481).
dobermann, sm. Originario della Germania, è un fedele cane da guardia. Selezionato da un incrocio tra diverse razze, deve il nome al suo primo allevatore. Impiegato dapprima come cane da guardia e in seguito come cane poliziotto e da guerra. Presenta un mantello di colore nero o marrone.
Döblin, Alfred (Stettino 1878-Freiburg im Breisgau 1957) Romanziere. Tra le opere Berlin Alexanderplatz (1929) e Senza quartiere (1935).
doblóne, sm. Moneta d'oro spagnola.
Dobric Città (116.000 ab.) della Bulgaria, capoluogo del distretto omonimo.
Dobroljubov, Nikolaj Aleksandrovic (Niznij Novgorod 1836-San Pietroburgo 1861) Critico letterario russo. Tra le opere Che cos'è l'oblomovismo? (1859).
DOC Sigla di Denominazione di Origine Controllata.
dóccia, sf. (pl.-ce) 1 Canale in materiale vario che sporge dal muro di un edificio per scaricare all'esterno l'acqua piovana. ~ grondaia. 2 Canale. 3 Apparecchiatura idraulica che serve a spruzzare l'acqua in modo uniforme sul corpo; locale in cui si trova tale impianto. • subire una doccia fredda, far sbollire ogni entusiasmo. 4 Bagno fatto usando la doccia. 5 Apparecchio ortopedico usato per l'immobilizzazione degli arti.
sf. shower.
deriv. dal lat. ductio,-onis conduttura, deriv. da ductus, p.p di ducere condurre.
docciàre, v. v. tr. 1 Lasciar cadere un liquido come una doccia. 2 Sottoporre a una doccia.
v. intr. Scendere o colare riferito a liquidi.
docciatùra, sf. Doccia a scopo curativo.
doccionàta, sf. Insieme di vari doccioni collegati fra loro.
doccióne, sm. Parte terminale della grondaia che serve a scaricare l'acqua lontano dai muri e consistente in un'opera di scultura con figure di animali o grottesche.
Doce, Rio Fiume (1.000 km) del Brasile. Nasce dalla Serra do Espinhaço e sfocia nell'oceano Atlantico.
docènte, agg. e sm. agg. Di chi insegna. ~ insegnante. <> discente.
sm. Chi insegna. ~ insegnante. <> allievo.
agg. teaching. sm. e sf. 1 (universitario) lecturer. 2 (insegnante) teacher.
docènza, sf. Titolo e professione di docente.
sf. university teaching, university lecturing.
DOCG Sigla di Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
dòcile, agg. 1 Disposto a ubbidire, a farsi guidare. ~ arrendevole. <> indocile. 2 Di cose, che si adattano facilmente a un determinato uso. ~ malleabile. <> duro, difficile. 3 Che apprende con grande facilità. ~ versatilità.
agg. meek, docile.
lat. docilis, deriv. da docere insegnare.
docilità, sf. L'essere docile.
docimologìa, sf. Studio scientifico dei criteri di valutazione del profitto scolastico e dei metodi d'esame.
docimològico, agg. (pl. m.-ci) Di docimologia.
docking, sm. invar. Insieme della manovre di aggancio e di attracco fra due veicoli spaziali.
dòcmio, sm. Piede o metro risultante da una breve, due lunghe, una breve e una lunga con un rapporto da 3 a 5 o da 5 a 3. In ogni caso la genesi e la forma sono ancora oggi molto discusse.
Doctor Jekyll and Mister Hyde Film dell'orrore, americano (1921). Regia di John S. Robertson. Interpreti: John Barrymore, Nita Naldi, Martha Mansfield. Titolo originale: Dor. Jekill and Mr. Hyde
doctor test, loc. sost. m. invar. Dosaggio dello zolfo contenuto nelle benzine o nel gas liquido ottenuto per precipitazione di piombito di sodio.
Doctorow, Edgar (New York 1931-) Romanziere. Tra le opere Ragtime (1975) e Il lago delle strolaghe (1979).
documentàbile, agg. Che si può documentare. ~ comprovabile, certificabile. <> indocumentabile.
documentàle, agg. Di documento.
documentàre, v. v. tr. 1 Dimostrare con documenti; corredare di documenti. ~ comprovare. • doveva documentare ciò che era accaduto. 2 Rifornire del materiale che serve a una ricerca.
v. rifl. Procurarsi informazioni dettagliate su qualcosa o qualcuno. • doveva documentarsi sull'argomento prima di potersi esprimere.
v. tr. to document. v. rifl. to gather information.
deriv. da documento.
documentàrio, agg. e sm. agg. 1 Relativo a documenti; proprio di documenti. 2 Di documentazione, che serve a documentare.
sm. Pellicola cinematografica che costituisce un documento con scopo divulgativo, informativo o didattico relativo a particolari aspetti della realtà.
sm. documentary.
• Nacque con il cinema, ossia con le riprese effettuate dal vivo e divenne arte creativa con Vertov, Flaherty e Ivens. Nella storia del cinema è stato considerato la forma più avanzata d'intervento culturale e politico, con il quale si sono cimentati alcuni fra i cineasti più famosi, tra cui Marquer, Herzog, Delvaux, Schmid, Schroeter.
documentarìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Regista o autore di documentari.
documentarìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a un documentario.
documentàrsi, v. intr. pron. 1 Cercare la documentazione. 2 Procurarsi le prove.
documentàto, agg. 1 Che si vale di documenti attendibili. 2 Basato su fonti sicure. 3 Che è frutto di un'attenta indagine. ~ attendibile. 4 Di persona molto informata su qualcosa.
documentazióne, sf. 1 Il documentare, il documentarsi, l'essere documentato. 2 Raccolta di dati, documenti ecc. che servono a documentare qualcosa. ~ archivio, materiale. 3 Prova che si fonda sui documenti.
documénto, sm. 1 Atto che costituisca una prova. ~ attestato, certificato. • il contratto è il documento che ti obbliga a rispettare l'accordo. 2 Testimonianza storica. 3 Qualsiasi cosa che costituisca materiale di informazione. 4 Attestazione rilasciata da una pubblica amministrazione. ~ certificato. • documento di identità.
sm. paper, document.
lat. documentum insegnamento, derivato da docere insegnare.
dodeca- Primo elemento di parole composte il cui significato è dodici.
dodecaèdro, sm. Poliedro con dodici facce.
dodecafonìa, sf. Metodo compositivo creato da A. Schönberg tra il 1919 e il 1924. Usa i dodici suoni della scala cromatica, non sulle basi delle relazioni tonali, ma su quelle della serie; tali relazioni ne determinano il modo d'impiego nelle linee melodiche e negli accordi (musica seriale). Ha caratterizzato buona parte della musica del Novecento. Maggiori esponenti furono A. Webern, Boulez, Stockhausen, L. Nono.
dodecafònico, agg. (pl. m.-ci) Di dodecafonia.
dodecàgono, sm. Figura piana composta da dodici lati e dodici angoli.
Dodecanèso Insieme delle dodici isole del mar Egeo, nell'arcipelago delle Sporadi meridionali, nomo della Grecia (145.000 ab.) con capoluogo Rodi. È composto da dodici isole maggiori, tra cui Rodi, Coo, Calchi, Lero e numerose isolette e scogli. Il territorio è aspro e montuoso con coste frastagliate e scarsa vegetazione. Le risorse economiche sono principalmente agricole (olio, vino, frutta, ortaggi), allevamento, ovini, pesca delle spugne e turismo. Fu colonizzato dai veneziani e dai genovesi nel XII sec.; passato nel 1522 dall'ordine di Malta ai turchi. Nel 1912, durante la guerra italo-turca, fu occupato e colonizzato dagli italiani. Alla fine della seconda guerra mondiale, con il trattato di pace di Parigi (1947), fu definitivamente restituito alla Grecia.
dodecàno, sm. Idrocarburo saturo di formula C12H26; fonde a-12 °C e bolle a 214 °C.
dodecasìllabo, agg. e sm. Di verso composto da dodici sillabe.
dodecìle, sm. Gruppo monovalente di formula C12H25 derivato dal dodecano.
Doderer, Heimito von (Vienna 1896-1966) Romanziere. Tra le opere L'occasione di uccidere (1938), La scalinata (1951) e I demoni (1956).
Dodes' Ka-den Film drammatico, giapponese (1970). Regia di Akira Kurosawa. Interpreti: Yoshitaka Zuschi, Kin Sugal, Kyoko Tange. Titolo originale: Dodes' Ka-den
dodicènne, agg., sm. e sf. Di dodici anni.
Dodicesima notte, La Dramma di W. Shakespeare (1599-1600).
dodicèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. Che occupa il numero dodici in una sequenza.
sm. Ciascuna delle dodici parti uguali in cui è suddivisa un'unità.
agg. e sm. twelfth.
dódici, agg. e sm. agg. num. card. invar. Che è composto di dieci unità più due.
sm. invar. 1 Le cifre o le lettere che indicano il numero dodici. 2 Le dodici: mezzogiorno o mezzanotte.
agg. e sm. twelve.
Dódici Nome di alcune vette delle Alpi. Le più elevate sono nelle Dolomiti (3.094 m) e in Valsugana (2.341 m).
Dodoma Città (204.000 ab.) della Tanzania, capitale dello stato e capoluogo della regione omonima.
dodrànte, sm. Presso i romani rappresentava il tutto di una cosa qualsiasi meno un quarto; per esempio era una moneta che corrispondeva a 3/4 di asse; un verso composto di tre quarto di un dimetro coriambico; un'eredità di tre quarti.
dóga, sf. Ciascuna delle assicelle di legno che formano il corpo di botti, barili ecc.
dogàle, agg. Del doge.
Dògali Villaggio in Eritrea vicino a Massaua. Fu teatro di una sanguinosa sconfitta (500 morti) da parte delle truppe italiano guidate da T. De Cristoforis nella prima guerra italo-etiopica (26 gennaio 1887).
dogalìna, sf. Vestito veneziano a maniche larghe portato in Italia dal XIV al XVI sec. Era lungo fino alle ginocchia per gli uomini e fino alle caviglie per le donne.
dogàna, sf. 1 Dazio d'entrata e di uscita delle merci in uno stato. ~ gabella. 2 L'ufficio che riscuote il dazio relativo passaggio di beni e capitali da uno stato a un altro e il luogo dove si trova.
sf. 1 (dazio) duty. 2 (locale) customs.
doganàle, agg. Relativo alla dogana.
agg. customs.
doganière, sm. Agente dello stato addetto alle operazioni inerenti la dogana.
sm. customs officer.
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
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~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo" | |
<> indica (in genere) un "contrario" |
Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_d.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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