Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale D parte 9
Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale D parte 9
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale D parte 9
dogàto, o dogàdo, sm. 1 Ufficio e dignità del doge. 2 Durata della carica di un doge. 3 Il Palazzo Ducale a Venezia. 4 Il territorio della Repubblica Veneta.
dòge, sm. Supremo magistrato della repubblica di Venezia dall'VIII al XVIII sec. Il primo doge fu Paoluccio Anafesto (697-717), l'ultimo Ludovico Manin che abdicò nel 1797. A partire dal 1339 anche nella repubblica di Genova, venne usato tale termine per indicare il supremo magistrato.
dòglia, sf. 1 Dolore. ~ sofferenza. 2 Al plurale, dolori che precedono il parto.
Dogliàni Comune in provincia di Cuneo (4.666 ab., CAP 12063, TEL. 0173).
dogliànza, sf. 1 Rimostranza. ~ lamento. 2 Motivo di impugnazione del provvedimento di un giudice.
dòglio, sm. Vaso di terracotta in cui gli antichi conservavano gli alimenti.
Dogliòla Comune in provincia di Chieti (451 ab., CAP 66050, TEL. 0873).
dògma, sm. (pl.-i) 1 Verità rivelata da Dio. 2 Principio indiscutibile. ~ assioma.
• Secondo la religione cattolica, verità di fede rivelata da Dio e proposta dalla chiesa al credo di tutti come oggetto di fede. Nella religione protestante si considera fondamentale solo la rivelazione contenuta nelle scritture.
dogmàtica, sf. La parte della teologia relativa allo studio dei dogmi.
dogmàtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Relativo ai dogmi; che concerne i dogmi. ~ assiomatico, assoluto. <> discutibile, dubbio. 2 Che non ammette contraddizioni, categorico. ~ indiscutibile. • verità dogmatica. 3 Intransigente. ~ inflessibile. 4 Relativo a una dottrina che viene più affermata, mostrata che sentita e provata.
sm. Persona dogmatica.
lat. dogmaticus, dal greco dogmatikòs.
dogmatìsmo, sm. 1 Qualsiasi posizione filosofica che giunge a formulare verità assolutamente certe. 2 Tendenza a considerare assolutamente vere le proprie opinioni, non accettando di metterle in discussione.
dogmatizzàre, v. intr. Parlare o scrivere in tono cattedratico. ~ sentenziare.
Dógna Comune in provincia di Udine (299 ab., CAP 33010, TEL. 0428).
Canale delle Alpi Carniche, tra la Sella di Sompdogna e il centro omonimo.
Dogo Isola (25.000 ab.) del Giappone. La più vasta del gruppo delle Oki.
Doha Città (217.000 ab.) del Qatar, sul golfo Persico. Capitale dello stato.
Dohnányi, Ernö (Bratislava 1877-New York 1960) Compositore ungherese. È autore, tra l'altro, di cinqueopere e balletti.
Doidalsas (Metà del III sec. a. C.) Scultore greco. Tra le opere Afrodite al bagno (ca. 250, Roma, Museo Nazionale Romano, copia romana).
doìna, sf. Nella letteratura popolare romena, è la poesia lirica che esprime amore, rimpianto o dolore.
Doisy, Edward (Hume 1893-Saint Louis 1986) Biochimico statunitense. Insieme a H. Dam nel 1943 fu insignito del premio Nobel. Riuscì a isolare la vitamina K.
Doktor Faust Opera di F. Busoni, libretto proprio, incompiuta e terminata da Ph. Jarnach (Dresda, 1925).
Doktor Faustus Romanzo di T. Mann (1947). È considerato uno dei tre romanzi più importanti di Mann, insieme ai Buddenbrook e alla Montagna incantata. Ispirandosi liberamente al personaggio della tragedia omonima di Christopher Marlowe (1592) e al Faust di J. W. Goethe (1830), Mann narra la storia del compositore Adrian Leverkün, che, per ottenere il dono della creatività, ha venduto l'anima al diavolo. Adrian raggiunge il successo voluto, ma impazzisce subito dopo (nella figura dell'artista è adombrato Arnold Schönberg e la sua rivoluzione dodecafonica). Da questa materia l'autore ricava una grandiosa allegoria dell'esistenza umana e della storia tedesca contemporanea da poco emersa dal baratro della guerra e del nazismo. Il patto col demonio e le sue conseguenze rappresentano un simbolico parallelo del patto della Germania con Hitler che favorì il risveglio della nazione ma la condusse poi al disastro.
Dolabèlla, Pùblio Cornèlio (79?-Laodicea 43 a. C.) Politico romano. In origine cesariano, partecipò alla congiura del 44. Infine passò con Antonio e divenne governatore di Siria. Cassio lo sconfisse a Laudicea ed egli si fece uccidere.
dolby, sm. invar. Sistema per la riduzione del rumore di fondo presente sui nastri magnetici.
Dolby Stereo Marchio registrato di un procedimento cinematografico che permette di ottenere la stereofonia partendo da una pista sonora ottica.
dólce, agg. e sm. agg. 1 Che ha sapore gradevole, come lo zucchero. ~ amabile. <> amaro. • acqua dolce, l'acqua dei fiumi contrapposta all'acqua salata del mare. 2 Più ricco di zuccheri di altri cibi o bevande simili. ~ zuccherato. 3 Povero di sali; di acqua, non dura. <> salato. 4 Gradevole all'udito, all'odorato o alla vista. ~ soave. • serbava dei dolci ricordi di infanzia. 5 Che si può lavorare facilmente. ~ malleabile. <> duro. 6 Di salita, moderata. <> ripido. 7 Confortante, allettante. ~ invitante. 8 Di clima, mite. ~ temperato. <> inclemente, pesante. 9 Gentile, affettuoso. ~ cortese. <> burbero, aspro.
sm. 1 Di sapore dolce. ~ mielato. <> amaro. 2 Qualsiasi alimento dolce, di solito a base di farina, zucchero e uova. • il dolce tipico di Milano è il panettone.
agg. 1 sweet. 2 (persona mite, lieve) gentle, mild. 3 (colore) soft. sm. 1 sweetness. 2 (alimento, portata) dessert, sweet. 3 (torta) cake.
lat. dulcis.
Dolcè Comune in provincia di Verona (2.151 ab., CAP 37020, TEL. 045).
Dolce ala della giovinezza, La Dramma di T. Williams (1959).
dolce stil nòvo => "stil novo"
Dolce vita, La Film commedia, italiano (1960). Regia di Federico Fellini. Interpreti: Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimée.
Dolceàcqua Comune in provincia di Imperia (1.693 ab., CAP 18035, TEL. 0184).
dolceamàro, agg. (pl. m.-i) Che dolce e amaro insieme.
Dolcebuòno, Giovànni Giàcomo (Milano ca. 1440-1506) Architetto. Tra le opere la chiesa dell'Incoronata a Lodi(1488-1513).
Dolcédo Comune in provincia di Imperia (1.117 ab., CAP 18024, TEL. 0183).
dolceménte, avv. Con dolcezza.
dolcétta, sf. Nome comune della Valeriana olitoria; pianta erbacea alta fino a 20 cm., ha fiorellini azzurri riuniti in un'infiorescenza compatta e foglie oblunghe disposte in rosetta alla base.
dolcétto, sm. Vino rosso ottenuto da un vitigno piemontese coltivato nelle Langhe.
dolcevìta, o dólce vìta, agg. e sm. invar. Di indumento di maglia a collo alto.
sf. polo-necked pullover.
dolcézza, sf. 1 Sapore di ciò che è dolce. 2 Qualità del dolce. • la dolcezza di un ricordo. 3 Mitezza, amabilità. ~ bontà. 4 Sentimento di commozione e felicità. ~ tenerezza. 5 Al plurale, ciò che è piacevole, dolce. ~ amenità. <> amarezza. 6 Attenzione, delicatezza. ~ cortesia, premura. <> freddezza, formalità. • la prese con dolcezza fra le sue braccia.
1 sweetness, softness. 2 (gentilezza) kindness, gentleness. 3 mildness.
lat. volg. dulcetia.
Dólci, Danìlo (Sesana 1924-Partinico 1997) Scrittore sociologo ha dedicato la sua opera, in versi e in prosa, alla rinascita delle zone depresse della Sicilia, in seguito alla sua esperienza di assistente sociale svolta principalmente nel Meridione. Insignito del premio Lenin per la pace nel 1959. Opere principali, Banditi a Partinico (1955), Inchiesta a Palermo (1956), Non esiste il silenzio (1974). Tra le opere in versi, Voci dalla città di Dio (1951), Il limone lunare (1970), Creatura di creature (1979), Palpitare di nessi (1986).
dolciamàro, o dolceamàro, agg. Che è nello stesso tempo dolce e amaro.
dolciàrio, agg. e sm. agg. Relativo alla lavorazione e alla produzione dei dolci.
sm. Chi lavora nell'industria dolciaria.
dolciàstro, agg. 1 Di sapore dolce, ma non gradevole. ~ stucchevole. 2 Mellifluo. ~ ambiguo.
agg. sweetish.
dolcificànte, agg. e sm. agg. Che dà sapore dolce.
sm. Sostanza dolcificante.
sm. sweetener.
dolcificàre, v. tr. 1 Rendere dolce. ~ zuccherare. 2 Diminuire la durezza di un'acqua, eliminandone i sali che la rendono tale. ~ addolcire.
dolcificatóre, sm. Apparecchio per dolcificare un'acqua dura.
dolcificazióne, sm. Il dolcificare e l'effetto.
dolcìgno, agg. Di sapore che tende al dolce. ~ dolciastro.
Dolcìno, fra (Prato di Valsesia 1260-Vercelli 1307) Eretico, discepolo di G. Segarelli, a capo della setta degli apostolici, operò principalmente nell'Italia settentrionale, predicando la comunità dei beni e la fine dell'autorità papale. Respinse gli attacchi armati dei vescovi di Novara e Vercelli, ma fu catturato, vinto e arso vivo.
dolciùme, sm. 1 Quantità di cose dolci. 2 Sapore dolce e stucchevole. 3 Al plurale, assortimento di dolci.
sm. pl. sweetmeats.
dólco, agg. (pl. m.-chi) 1 Dolce, clemente riferito al clima. ~ mite. 2 Morbido. ~ malleabile.
Dolégna dél Còllio Comune in provincia di Gorizia (520 ab., CAP 34070, TEL. 0481).
dolènte, agg. 1 Che duole. ~ dolorante. • aveva diverse parti dolenti del corpo, in seguito alla caduta. 2 Che prova dolore. ~ addolorato. <> contento, lieto. • non sembrava dolente per quanto accaduto. 3 Che mostra dolore. ~ afflitto. <> compiaciuto. • aveva occhi dolenti nel fissarmi.
agg. 1 sore, aching. 2 (addolorato) sorry.
dolére, v. v. intr. 1 Provocare una sensazione dolorosa. 2 Rincrescere. ~ dispiacere.
v. intr. pron. 1 Provare rincrescimento, pentirsi. ~ rammaricarsi. <> felicitarsi. • si doleva di non averlo ascoltato. 2 Lamentarsi. ~ lagnarsi. <> compiacersi. • non puoi continuare a dolerti per le tue disgrazie. 3 Soffrire dolori fisici.
v. intr. to ache. v. intr. pron. to regret.
lat. dolere.
dolerìte, sf. Varietà di basalto a struttura ofitica o intersertale con minerali visibili a occhio nudo.
Dolianòva Comune in provincia di Cagliari (7.877 ab., CAP 09041, TEL. 070).
dolico- Primo elemento di parole composte derivanti dal greco dolichós, ossia lungo.
dòlico, sm. Papilionacea erbacea coltivata per i semi commestibili. ~ fagiolo dall'occhio.
Dolicocefala bionda Romanzo di Pitigrilli (1936).
dolicocefalìa, sf. Conformazione del cranio caratterizzata da una forme stretta e allungata.
dolicocèfalo, agg. e sm. Che, chi presenta dolicocefalia.
dolicomòrfo, agg. Di cranio o di qualsiasi parte del corpo che abbia forma allungata.
Dolicopòdidi, sm. pl Famiglia di Insetti Ditteri Brachiceri cui appartengono alcune mosche carnivore.
Dolin, Anton (Slinfold 1904-Neuilly-sur-Seine 1983) Ballerino e coreografo inglese. Lavorò a lungo nel Ballets Russes di Diaghilev, quindi diresse compagnie proprie.
dolìna, sf. Depressione di forma arrotondata dovuta a corrosione carsica o a sprofondamento di cavità sotterranee frequente nei terreni calcarei.
Doliòlidi Ordine di Cordati Taliacei aventi una caratteristica forma a barilotto e muscoli circolari.
Dolj Distretto (762.000 ab.) della Romania, capoluogo Craiova.
dòllaro, sm. Moneta degli Stati Uniti e di altri Paesi come Australia e Canada, è suddivisa in 100 centesimi. Ha assunto il ruolo di moneta mondiale ed è considerata la moneta chiave nel sistema internazionale dei pagamenti.
sm. dollar.
Dollaro d'onore, Un Film western, americano (1959). Regia di Howard Hawks. Interpreti: John Wayne, Dean Martin, Ricky Nelson. Titolo originale: Rio Bravo
Dollfus, Audouin (Parigi 1924-) Astronomo e specialista in studi planetari; nel 1966 scoprì Giano, il decimo satellite di Saturno e nel 1970, insieme a Camichel, dubitò dell'uguaglianza tra il periodo di rotazione e rivoluzione di Mercurio, come si era fino ad allora sostenuto; successivi studi americani (1974-1975) confermarono i suoi risultati, anche grazie all'utilizzo di sonde spaziali che poterono fotografare da vicino il pianeta; il periodo di rotazione di Mercurio è due terzi del periodo di rivoluzione e questo per effetto dell'attrazione gravitazionale del Sole. Ha contribuito alla mappatura di Marte. È astronomo onorario dell'osservatorio di Paris-Meudon, successore di Bernard Lyot come principale ricercatore per il sistema solare.
Dollfuss, Engelbert (Texing 1892-Vienna 1934) Politico austriaco. Appartenente al Partito cristiano-sociale, fu cancelliere dal 1932 e protagonista di un regime autoritario che represse il movimento socialista e sciolse le organizzazioni naziste. Morì assassinato.
Döllinger, Ignaz von (Bamberg 1799-Monaco 1890) Ecclesiastico tedesco. Ispirò lo scisma dei vecchi cattolici, in quanto contrario al dogma dell'infallibilità papale.
dòlman, sm. Giubba militare attillata ornata di alamari. Di origine turca, ma introdotto in Europa dagli ungheresi, nel XVI sec. era una sopravveste lunga fino al ginocchio usata dagli arcieri turchi.
dolmen, sm. Monumento funerario megalitico preistorico, formato da blocchi di pietra infissi verticalmente nel terreno, che sostengono un lastrone di pietra orizzontale di copertura. Eretti dai tempi neolitici fino all'età del bronzo. Sono molto diffusi in Europa: in Bretagna a Carnac e Blanc-Val, in Inghilterra a Westkennett, in Italia a Bisceglie e in Sardegna.
dòlo, sm. Volontà di compiere un atto illecito. ~ inganno, malafede. <> buona fede.
sm. malice.
lat. dolus.
Dòlo Comune in provincia di Venezia (13.723 ab., CAP 30031, TEL. 041). Centro sul Naviglio del Brenta. Vi si trovano ville risalenti al XVII e XVIII sec. Gli abitanti sono detti Dolesi.
dolòmia, sf. Roccia costituita prevalentemente da dolomite.
Dolomieu, Dieudonné (Dolomieu, Isère 1750-Châteauneuf, Saona e Loira 1801) Geologo e mineralogista francese. Compì importanti studi sulle rocce carbonatiche di calcio e magnesio, sui basalti e sulle rocce calcaree alle quali è stato dato il nome dolomia. Scrisse delle memorie sui terremoti (1791) e sui suoi viaggi, come Viaggio nelle isole Lipari (1783), Memorie sulle Isole Ponziane e i prodotti vulcanici dell'Etna (1788) e ultimo l'opera postuma Ultimo viaggio sulle Alpi (1802).
dolomìte, sf. Carbonato doppio di calcio e magnesio di formula CaMg(CO3)2. Si presenta in cristalli romboedrici incolori se puri o gialli e bruni se impuri.
Dolomìti Gruppo montuoso del Veneto e del Trentino Alto Adige, compreso tra la Val Pusteria, la valle dell'Adige, dell'Isarco e del Brenta. Formate da rocce principalmente sedimentarie (dolomite e calcite) su scogliere di origine corallina, hanno forma di guglie e torrioni, rocce e spuntoni che si alzano da falde detritiche ricoperte da boschi e pascoli. Si dividono in due gruppi principali, Dolomiti occidentali e orientali con i gruppi dei massicci del Sassolungo (3.179 m), del Sella (3.151 m), della Marmolada (3.342 m), dell'Antelao (3.264 m), della Croda Rossa (3.146 m), delle Tofane (3.243 m); numerosi sono i laghi (Misurina, Carezza, Alleghe, Dobbiaco, Levico, Braise), rari i ghiacciai. Il turismo è molto sviluppato, sia quello invernale che quello estivo e costituisce la principale risorsa economica.
dolomìtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Di dolomite. 2 Delle Dolomiti.
dolomitizzazióne, sf. Processo di trasformazione di una roccia calcarea in dolomia.
dolorànte, agg. 1 Che sente dolore fisico. ~ dolente. 2 Angoscioso, doloroso. ~ penoso.
doloràre, v. v. tr. Addolorare. ~ rattristare.
v. intr. 1 Soffrire di dolore. 2 Manifestare dolore.
dolóre, sm. 1 Sofferenza provocata da un male fisico. ~ patimento. <> benessere. 2 Sofferenza spirituale, morale. ~ afflizione. <> beatitudine, appagamento. 3 Cordoglio, rammarico. ~ rincrescimento.
sm. 1 ache, pain. 2 (morale) grief, sorrow.
lat. dolor,-oris, deriv. da dolere.
Dolore, Il Romanzo di M. Duras (1985).
Dolori del giovane Werther, I Romanzo epistolare di J. W. Goethe (1774). La pubblicazione dell'opera, nella quale Goethe trasfigurò un'esperienza autobiografica, ebbe vasta risonanza internazionale ed ebbe notevole influenza nello sviluppo del movimento romantico. Il romanzo racconta, attraverso la corrispondenza, la passione infelice di Albert Werther per la giovane Lotte, già promessa a un altro giovane. Il protagonista si allontana dalla città, ma non riesce ad adattarsi all'ambiente e alle sue convenzioni. Tornato presso Lotte, leggendo con lei una traduzione da Ossian, capisce che Lotte ama ormai Albert. Disperato, si uccide. Il libro esprime l'impossibilità per l'artista, in quanto essere eccezionale, di inserirsi nella società borghese e nelle sue convenzioni. In Italia, il tema verrà ripreso da U. Foscolo nel suo romanzo Le ultime lettere di Iacopo Ortis (1798).
dolorìfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al dolore, in particolare quello fisico.
dolorosaménte, avv. Con dolore, con grande pena. ~ penosamente.
doloróso, agg. 1 Che provoca dolore. ~ affliggente. 2 Che è pieno di dolore. 3 Che esprime dolore. ~ penoso. <> allegro.
agg. 1 painful. 2 (penoso) sad, sorrowful.
dolosaménte, avv. In modo doloso.
dolosità, sf. L'essere doloso.
dolóso, agg. Di dolo, fatto con dolo. ~ fraudolento, criminoso.
agg. malicious, fraudulent.
Dolto, Françoise (1908-1988) Neuropsichiatra francese. Si occupò prevalentemente di psicoanalisi infantile.
dolus malus abesto, loc. avv. Formula latina che significa "sia lungi ogni frode" usata presso i Romani nei contratti e negli atti di vendita sotto l'abbreviazione D.M.A.
Dolzàgo Comune in provincia di Lecco (1.898 ab., CAP 22042, TEL. 0341).
DOM Sigla di Deo Optimo Maximo (a Dio, ottimo e grandissimo).
dòma, sm. 1 Forma di cristallo costituita da due facce simmetriche rispetto a un piano. 2 Atto di domare un cavallo.
domàbile, agg. Che si può domare.
Domagk, Gerhard (Lagow 1895-Burgberg 1964) Biochimico tedesco. Si occupò dell'effetto antibatterico di composti coloranti, scoprendo così i sulfamidici. Nel 1939 fu insignito del premio Nobel per la medicina.
domain, sm. invar. Nel linguaggio informatico designa un livello di responsabilità in una rete all'interno del quale l'amministratore di sistema può creare liberamente gruppi subordinati.
domànda, sf. 1 Il domandare; l'insieme delle parole che costituiscono la domanda. 2 Atto del domandare; quesito. ~ interrogazione. <> risposta. 3 La quantità di un bene che gli acquirenti intendono acquistare a un dato prezzo. <> offerta. 4 Richiesta scritta. ~ istanza. 5 In economia è il quantitativo di prodotto o di servizio che un produttore o un consumatore, dotato di potere di acquisto, è disposto a comperare, in determinate circostanze a un prezzo richiesto.
sf. 1 question. 2 (richiesta) demand, request. 3 (econ.) demand.
deriv. da domandare.
Domanda estera
Esportazioni.
Domanda giudiziale, processuale
In diritto è l'atto contenente l'esposizione della pretesa che si intende far valere in un giudizio civile.
Domanda globale o aggregata
È la somma dei consumi, degli investimenti, dei servizi pubblici e privati e delle esportazioni effettuati in un determinato sistema economico.
Domanda interna
Somma dei consumi degli investimenti, in uno stato.
domandàre, v. v. tr. 1 Chiedere per sapere. ~ interrogare. <> rispondere. 2 Chiedere per ottenere. ~ richiedere, scongiurare. 3 Invitare. ~ esortare.
v. intr. Chiedere notizie. ~ informarsi.
v. tr. 1 (per sapere) to ask. 2 (per ottenere) to ask for.
lat. demandare affidare.
domàni, avv. e sm. avv. 1 Nel giorno che segue immediatamente oggi. <> ieri. • domani l'altro, dopodomani. 2 In un tempo futuro. ~ avvenire. <> passato. • un domani potrei anche decidere di lavorare all'estero.
sm. 1 Il giorno successivo a quello in cui si parla. ~ indomani. <> ieri. 2 Il futuro. ~ avvenire. <> passato.
avv. e sm. 1 tomorrow. 2 (fig., futuro) future. 3 (giorno seguente) next day.
lat. de mane di mattina.
• Oggi a me, domani a te. Variazione della frase biblica Mihi heri et tibi hodie.
Domànico Comune in provincia di Cosenza (1.006 ab., CAP 87030, TEL. 0984).
domàre, v. tr. 1 Rendere mansueto. ~ ammansire. ~ rinselvatichire. 2 Sottomettere, padroneggiare. ~ soggiogare. • i pompieri riuscirono a domare l'incendio in brevissimo tempo. 3 Rendere docile e ubbidiente, rabbonire. ~ addomesticare. • il maestro non riusciva a domare la scolaresca. 4 Rendere più flessibile, malleabile.
v. tr. to tame.
lat. domare.
Domàso Comune in provincia di Como (1.454 ab., CAP 22013, TEL. 0344).
domatóre, sm. (f.-trìce) Chi doma animali feroci o selvatici, relativo in particolare a chi presenta bestie feroci in un circo.
domattìna, avv. Domani mattina.
avv. tomorrow morning.
domatùra, o dóma, sf. Complesso delle pratiche utilizzate dall'uomo per rendere docili e capaci di eseguire lavori specifici gli animali selvatici appartenenti a specie domestiche come gli equini o i bovini.
Domégge di Cadóre Comune in provincia di Belluno (2.695 ab., CAP 32040, TEL. 0435).
Domenech y Montaner, Luis (Barcellona 1850-1924) Architetto spagnolo. Tra le opere il palazzo della Musica Catalana a Barcellona (1905-1908).
doménica, sm. Settimo giorno della settimana dedicato, presso i popoli cristiani, al riposo e alle pratiche religiose.
sm. Sunday.
Domenica d'agosto, Una Film commedia, italiano (1950). Regia di Luciano Emmer. Interpreti: Massimo Serato, Ave Ninchi, Franco Interlenghi.
Domenica, maledetta domenica Film drammatico, britannico (1971). Regia di Yohn Schlesinger. Interpreti: Glenda Jackson, Peter Finch, Murray Head. Titolo originale: Sunday, Bloody Sunday
domenicàle, agg. 1 Della domenica. 2 Festoso, spensierato. ~ gaio. 3 Del Signore.
domenicàno, agg. e sm. agg. Dell'ordine di monaci fondato da San Domenico di Guzmàn e relativo al santo stesso.
sm. Appartenente all'ordine di monaci fondato da San Domenico di Guzmàn.
Domenichìno (Bologna 1581-Napoli 1641) Soprannome di Domenico Zampieri, pittore, allievo e collaboratore dei Carracci. Dipinse quadri di soggetto sacro e mitologico, paesaggi e ritratti oltre a numerosi affreschi, testimonianza dell'eclettismo del suo stile, che resta, comunque, orientato verso un classico equilibrio compositivo e una notevole raffinatezza formale. Dal 1602 al 1630 fu attivo a Roma dove creò i lavori più importanti della sua produzione. Dal 1630, dopo l'insuccesso del tentativo di aggiornamento di alcuni affreschi in Sant'Andrea della Valle, si trasferì a Napoli, dove realizzò la decorazione della cappella di San Gennaro in duomo. Tra le sue opere, Storie di San Nilo (1608-1610, abbazia di Grottaferrata), Caccia di Diana (1610-1620, Roma, Galleria Borghese), Comunione di San Gerolamo (1614, Roma, Pinacoteca Vaticana), Il guado (Roma, Galleria Doria), La fuga in Egitto (Parigi, Louvre) e La carità di Santa Cecilia (1611, Roma, San Luigi dei Francesi).
Doménico di Bàrtolo (Asciano, Siena, not. 1428-1447) Pittore. Tra le opere Madonna con il Bambino e Angeli (1433, Siena, Pinacoteca Nazionale).
Doménico di Giovànni (Firenze 1404-Roma 1449) detto il Burchiello. Poeta. Esercitò a Firenze la professione di barbiere, accogliendo nel suo locale letterati e artisti. Per la sua ostilità al regime mediceo, venne esiliato nel 1434. Dopo un soggiorno a Siena, si recò a Roma, dove morì in povertà. La sua produzione consiste nei Sonetti, messi insieme alla burchia (alla rinfusa, come vengono caricate le barche) con un linguaggio originale, basato più sulle assonanze che su legami grammaticali e logici. Ne deriva una poesia suggestiva, spesso surreale ante litteram, che apparentemente è sorretta da strutture grammaticali tradizionali, ma che in realtà vive per gli accostamenti sonori più che per i legami logici di senso comune, della quale non sempre è possibile intravedere un senso; talvolta si ha l'impressione di una sorta di trasposizione in codice. Tra i sonetti caudati composti dal Burchiello, si citano Nominativi fritti e mappamondi e Sospiri azzurri di speranze bianche. È considerato l'inventore di questo tipo di componimento, che conoscerà vari imitatori nella storia della letteratura.
Doménico di Guzmán (Careluega 1170 ca.-Bologna 1221) Santo spagnolo. Fu inviato per convertire gli albigesi in Linguadoca, dove nel 1215 fondò l'ordine dei predicatori. S'impegnò assieme ai legati di Innocenzo III per contrastare l'eresia albigese e fondò un monastero di monache a Notre-Dame-de-Prouille nel 1206. La fondazione tolosiana da lui creata fu riconosciuta da papa Onorio III nel 1216. Terminò la sua vita predicando e dedicandosi all'ordine da lui fondato, riunitosi nel suo primo capitolo a Bologna nel 1220. Gregorio IX lo canonizzò nel 1234.
Doménico Marìa da Novàra Maestro italiano di Copernico, durante il suo soggiorno nelle varie università dell'Italia; molto importante fu l'apporto del maestro, soprattutto perché riconosceva la veridicità delle tesi di Aristarco, relative all'eliocentrismo; esse costituiranno la base dei successivi studi compiuti da Copernico, che lo porteranno a sfidare il sistema della chiesa, contrastandolo con la teoria geocentrica, a lungo considerata come l'unica vera.
Doménico Veneziàno (Venezia inizio del XV sec.-Firenze 1461) Domenico di Bartolomeo detto Domenico Veneziano. Pittore. Attorno al 1422 fu a Firenze, dove probabilmente conobbe personalmente il Masaccio. Nel 1439 ebbe tra i suoi aiutanti Piero della Francesca. Tra le opere Pala di Santa Lucia dei Magnoli (1445-1448, Firenze, Uffizi), Martirio di Santa Lucia (1445-1448, Berlino, Gemäldegalerie) e Adorazione dei Magi (prima metà del XV sec., Berlino, Gemäldegalerie).
domènse, agg., sm. e sf. agg. Di Domodossola.
sm. e sf. Chi è nato o vive a Domodossola.
domesticàre, v. tr. Rendere domestico. ~ addomesticare.
domesticazióne, sf. L'atto e l'effetto del domesticare.
domesticità, sf. Di piante e animali, l'essere domestico.
domèstico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Della casa, della famiglia. ~ casalingo. • il focolare domestico, il centro della vita familiare. 2 Di pianta, coltivata; di animale, che vive con l'uomo e da lui è accudito. <> selvatico. 3 Locale, nazionale. • usi e costumi domestici, propri di un paese. 4 Confidenziale. 5 Mansueto.
sm. Persona che si occupa dei lavori domestici presso una famiglia percependo una retribuzione. ~ collaboratore.
agg. domestic. sm. domestic, servant.
lat. domesticus, deriv. da domus casa.
Domicèlla Comune in provincia di Avellino (1.410 ab., CAP 83020, TEL. 081).
domiciliàre, agg. e v. agg. Di, del domicilio.
v. tr. Recapitare a domicilio.
v. intr. pron. Prendere domicilio. ~ installarsi.
agg. house.
domiciliatàrio, sm. Persona presso la quale è pagabile una cambiale differente dall'emittente o dall'accettante.
domiciliàto, agg. Che ha domicilio in un dato luogo.
domiciliazióne, sf. L'operazione del domiciliare una cambiale, una tratta.
domicìlio, sm. 1 Luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei propri interessi e affari. ~ residenza. 2 Abitazione, dimora. ~ casa.
sm. 1 residence. 2 (dir.) domicile, place of residence. 3 (coatto) internal exile.
lat. domicilium, comp. da domus casa + deriv. da colere abitare.
• Può essere generale se riferito alla località in cui l'individuo ha i suoi interessi; speciale se relativo solamente ad alcuni atti giuridici; volontario se scelto liberamente; necessario se imposto dalla legge.
Domicilio coatto
Misura di prevenzione che comporta l'obbligo di residenza, da uno a cinque anni, in un determinato comune stabilito nei confronti delle persone ritenute pericolose per la sicurezza pubblica.
Domicilio fiscale
Domicilio di un individuo ai fini dell'applicazione delle imposte sui redditi.
dominàbile, agg. Che si può dominare.
dominànte, agg. e sf. agg. 1 Che domina. ~ sovrastante, prevalente. • classe dominante (classe sociale che detiene il potere politico). 2 Di luogo, più alto degli altri. ~ sovrastante. 3 Che prevale su altri. ~ predominante. <> secondario. • carattere (allele) dominante (in biologia, carattere ereditario, presente in un cromosoma, che prevale sul carattere simile presente nel cromosoma omologo derivato dall'altro genitore; "allele")
sf. 1 Colorazione in cui uno dei tre colori fondamentali prevale sugli altri. 2 Il quinto grado di una scala musicale. • accordo di dominante.
agg. dominant.
p.pres. di dominare.
dominànza, sf. 1 L'essere dominante. 2 L'essere prevalente di un carattere genetico sugli altri in un incrocio di individui.
dominàre, v. v. tr. 1 Tenere soggetto. ~ padroneggiare. <> comandare. 2 Di luogo o costruzione posta in posizione sopraelevata, sovrastante. ~ sovrastare. <> sottostare. • la torre dominava la piazza. 3 Reprimere, soffocare, controllare. ~ frenare. • era in grado di dominare i propri scatti d'ira.
v. intr. 1 Avere dominio, limitarsi. ~ controllarsi. 2 Distinguersi. ~ primeggiare. 3 Prevalere. ~ imporsi. 4 Regnare. ~ prevalere. • il disordine dominava in quella casa.
v. tr. 1 to rule, to dominate. 2 (fig.) to control, to master. 3 (sovrastare) to command. v. intr. 1 to rule over. 2 to be in the dominant position. 3 (prevalere) to stand out.
lat. dominari, deriv. da dominus padrone.
dominatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi domina o sovrasta. ~ governante, padrone, vincitore. <> governato, dipendente, vinto.
dominazióne, sf. 1 Il dominare. 2 Dominio esercitato da una nazione sull'altra o da un sovrano sul popolo. ~ sovranità. 3 Ordine della seconda gerarchia degli angeli.
sf. rule, domination.
domine Antica formula latina di invocazione equivalente all'italiano O signore.
domineddìo, sm. Dio, il Signore Iddio.
Domingo, Placido (Madrid 1941-) Tenore spagnolo di fama internazionale, con repertorio ottocentesco e verista.
Dominguín, Louis Miguel (Madrid 1925-Cadice 1996) Soprannome di Lucas Miguel Gonzalez, celebre torero spagnolo.
Dominica Isola delle Piccole Antille (751 km2, 83.000 abitanti) nelle isole Windward (Sopravento) tra la Guadalupa e la Martinica.
L'isola di origine vulcanica è prettamente montuosa e raggiunge i 1.447 m nel Morne Diablotin con coste ripide sul mare.
Nel sud si trova il Boiling Lake (lago bollente), le cui acque calde sono riscaldate da correnti vulcaniche sotterranee.
Il clima è costantemente caldo umido con lievi variazioni stagionali.
La popolazione per due terzi è nera e ha densità piuttosto elevata.
La capitale è Roseau (20.000 ab.); altri centri sono Portsmouth e Marigot.
L'economia è basata prettamente sull'agricoltura con la produzione di banane, esportate tipicamente in Gran Bretagna; si coltivano inoltre agrumi, frutta tropicale, canna da zucchero, ortaggi e palma da cocco. Queste coltivazioni alimentano una discreta attività di trasformazione. Destinati al consumo locale manioca e altri tuberi.
Modesta l'attività zootecnica, mentre più rilevante è la pesca, in fase di modernizzazione, organizzata prevalentemente in cooperative di pescatori.
Potenzialmente ricco il patrimonio forestale non ancora sfruttato.
Il turismo infine rappresenta la seconda attività economica del paese.
• Abitanti-71.000
Superficie-751 km2
Densità-94,5 ab./km2
Capitale-Roseau
Governo-Repubblica parlamentare
Moneta-Dollaro dei Caraibi orientali
Lingua-Inglese, parlato un creolo-francese
Religione-Cattolica
dominicàle, agg. Del padrone. ~ padronale.
Dominicana (Repubblica) Stato dell'America centrale, occupa la parte orientale dell'isola d'Hispaniola e confina a ovest con Haiti.
Il territorio è caratterizzato dalla Cordillera Central, una catena elevata che raggiunge i 3.175 m del Pico Duarte e i 3.140 nella Loma Tina.
La catena è fronteggiata a nord, oltre la fertile valle del Cibao, dalla Cordigliera Settentrionale o Sierra de Monte Christi, che culmina nella Loma Diego de Ocampo e scende a nord su una costa alta e rocciosa.
A sud della Cordigliera Centrale, superata la valle di San Joanne, si innalza la Sierra de Neiba (2.262 m) fronteggiata a sua volta dalla Sierra de Bahoruco. Tra le due sierre si apre una profonda depressione che si protende in territorio haitiano ed è in parte occupata dal lago salato Enriquillo, 42 m sotto il livello del mare.
La parte orientale del paese è una penisola prevalentemente pianeggiante attraversata dalla Cordigliera Orientale che non supera i 1.000 m di altitudine e digrada in un'ampia zona pianeggiante che arriva al mare con coste basse e sabbiose.
Le acque territoriali sono ricche di formazioni coralline e povere di isole e isolotti; da ricordare l'isola Beata, dal territorio pianeggiante che rappresenta anche il punto più meridionale del territorio dominicano.
Il clima è tipicamente tropicale, caldo e non eccessivamente umido, determinato, oltre che dalla latitudine, dall'influsso degli alisei di nord-est.
Due fiumi sfociano nell'oceano Atlantico (Yaque del Nord e Yuno) mentre nel Mar delle Antille sfocia lo Yaque del Sud.
La capitale è Santo Domingo de Guzmán (1.323.000 ab.), porto commerciale e importante centro industriale; altre città sono San Pedro de Macorìs (79.000 ab.), Barahaona, San Cristóbal, La Romana sulla costa meridionale.
Altre città nella parte centrosettentrionale del paese sono Santiago de los Caballeros, San Francisco de Macorís, La Vega, Puerto Plata e Samaná.
L'agricoltura presenta aspetti contraddittori: da una parte la coltivazione tradizionale in proprietà di media o piccola estensione, da cui provengono i generi di consumo interno, e dall'altra la grande piantagione moderna, meccanizzata, riservata alla produzione di prodotti per l'esportazione, in particolare canna da zucchero, ma anche caffè e cotone, affiancati in anni recenti alla coltivazione della canna da zucchero per far fronte alla crisi della domanda mondiale di tale prodotto.
Destinati al consumo interno sono invece cereali, in particolare riso e manioca, la patata dolce e ortaggi; le banane vengono esportate.
Notevole è il patrimonio forestale, in particolare per quanto riguarda la produzione di essenze pregiate e di legname.
Le risorse minerarie non sono certo irrilevanti, ma sono adeguatamente sfruttati soltanto i giacimenti di bauxite i minerali nichel-ferrosi, oro e salgemma.
In fase di potenziamento sono i programmi di estrazione petrolifera che potrebbe garantire i due terzi del fabbisogno nazionale.
L'attività manifatturiera è quasi del tutto limitata alla trasformazione dei prodotti agricoli locali; si tratta infatti di zuccherifici, distillerie, manifatture di tabacchi, cotonifici, oleifici e birrifici.
Le esportazioni riguardano prevalentemente i prodotti agricoli e sono per il 60% destinate agli Stati Uniti.
STORIA Nel 1492 Cristoforo Colombo raggiunge l'isola di Haiti, che chiama Hispaniola. Nei due secoli successivi, la prima colonizzazione spagnola determina la scomparsa delle popolazioni autoctone (indiani arawak). Nel 1697 l'isola viene suddivisa tra la Francia (Haiti) e la Spagna con il trattato di Ryswick. Nel 1795 la colonia spagnola è ceduta alla Francia con il trattato di Basilea.
Nel 1809 i dominicani si liberano delle truppe francesi. Negli anni 1822-1844 la repubblica di Haiti mantiene il proprio dominio su tutta l'isola. Nel 1844-1861, a seguito di una ribellione contro gli haitiani, viene proclamata la Repubblica Dominicana. Successivamente il presidente Pedro Santana proclama il ritorno della repubblica alla Spagna. Nel 1865 la Spagna rinuncia definitivamente alle sue pretese. Nel 1870-1916, il paese è scosso da numerosi colpi di stato e finisce per cadere nelle mani degli Stati Uniti.
Gli americani portano avanti una politica di ordine che facilita l'arrivo al potere di Rafael Leonidas Trujillo. Dal 1930 al 1961 quest'ultimo esercita una dittatura assoluta. Egli viene assassinato nel 1961. Il suo successore Juan Bosch, eletto presidente, viene rovesciato dai militari. Nel 1965, temendo il contagio castrista, gli Stati Uniti, intervengono militarmente. Negli anni successivi Joaquin Balaguer si mantiene al potere appoggiandosi sull'esercito. Nel 1978 Antonio Guzmán Fernandez, candidato del partito rivoluzionario domenicano, viene eletto presidente. Quattro anni dopo gli succede Jorge Blanco. Nel 1986 J. Balaguer ritorna alla presidenza della repubblica e viene successivamente rieletto alla guida dello stato.
• Abitanti-7.910.000
Superficie-48.730 km2
Densità-162,3 ab./km2
Capitale-Santo Domingo de Guzmán
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Peso dominicano
Lingua-Spagnolo
Religione-Cattolica
dominicàno, agg. e sm. agg. Della Repubblica Domenicana.
sm. Chi è nato o vive nella Repubblica Domenicana.
domìnio, sm. 1 Il dominare, l'avere autorità su qualcuno o qualcosa; signoria, potere. ~ supremazia. <> sudditanza. 2 Territorio sottomesso all'autorità o al controllo di uno stato. ~ giurisdizione, possedimento. 3 Proprietà. ~ possesso. 4 Ambito di un'attività o di una ricerca; campo, ambito, settore. ~ branca. 5 Padronanza, potere incontrastato. ~ controllo.
sm. 1 control, rule. 2 (territorio) dominion.
lat. dominium, deriv. da dominari.
• In matematica è sinonimo di insieme di definizione, ossia del complesso di valori della variabile indipendente. Nel caso comune di funzioni di numeri reali, è l'insieme dei valori che definiscono la funzione.
In fisica è la porzione di materiale ferromagnetico, nel quale i magnetini elementari sono tutti egualmente orientati.
In infomatica è la porzione di indirizzo Internet che indica il tipo di sito.
dominion, sm. invar. Nome attribuito agli stati indipendenti membri del Commonwealth britannico.
Dominique Romanzo di E. Fromentin (1863).
dòmino, sm. 1 Abito per mascherarsi a foggia di mantello e persona così mascherata. 2 Gioco tra due o più giocatori.
• Gioco antichissimo, diffuso in Italia dal 1700, formato da ventotto tessere rettangolari di osso, avorio, plastica, con un lato nero e uno bianco diviso in due, ciascuno con uno dei punti da zero a sei, secondo tutte le possibili combinazioni. I giocatori (da due a sei), devono liberarsi di tutte le tessere, disponendole sul tavolo una alla volta in una lunga catena, quando risulta possibile collegarsi a un'altra tessera con lo stesso punteggio sul lato libero.
Dominus vobiscum, loc. avv. Espressione latina, il Signore sia con voi, utilizzata più volte dal sacerdote durante la celebrazione della messa in latino, rivolgendosi ai fedeli.
Domitìlla, Flàvia (?-100 ca.) Santa e matrona romana. Nipote di Vespasiano, fu cacciata nell'isola di Pandataria da Domiziano poiché cristiana. Diede nome ad alcune tra le più vaste catacombe di Roma.
Domiziàno, Tìto Flàvio (Roma 51-96) Imperatore romano, figlio di Vespasiano, succedette al fratello Tito nell'81. Il suo governo si caratterizzò per il rafforzamento militare e l'accentramento di potere arrivando al punto d'instaurare una tirannia. Cacciò da Roma filosofi e matematici e perseguitò i cristiani. Condusse guerre contro i catti, i daci e i sarmati. Morì vittima di una congiura.
Domìzio Enobàrbo, Gnèo (?-104? a. C.) Politico romano. Nel 122 fu eletto console e ultimò la conquista della Gallia meridionale.
Domìzio Enobarbo Gneo
Politico romano. Console dal 32 a. C. partecipò direttamente all'omicidio di Cesare e combatté al fianco di Antonio contro i parti nel 36.
Domìzio Enobàrbo, Lùcio Politico romano, nonno di Nerone. Console dal 16 a. C. combatté aspramente in Germania.
Domìzio Enobarbo Lucio
(?-Farsalo 48 a. C.) Politico romano. Avversario di Cesare, nel 49 fu proconsole in Gallia.
domn, sm. Titolo dei principi di Moldavia e Valacchia.
dòmo, o dómo, agg. Domato. ~ addomesticato.
Domodòssola Comune di Verbano-Cusio-Ossola (18.900 ab., CAP 28037, TEL. 0324) nella val d'Ossola, sulla ferrovia del Sempione. Sviluppata l'industria siderurgica, meccanica, del cemento, chimica (fertilizzanti) e calzaturiera. Tra i monumenti, piazza del Mercato, palazzo Silva, palazzo di San Francesco. Nel 1944 fu sede del governo partigiano della repubblica dell'Ossola.
Dòmus de Marìa Comune in provincia di Cagliari (1.444 ab., CAP 09010, TEL. 070). Centro agricolo (frutta e vino), della silvicoltura e dell'allevamento (ovini e caprini).
Domusnòvas Comune in provincia di Cagliari (6.926 ab., CAP 09015, TEL. 0781).
dòn, inter. e sm. invar. inter. Riproduce il suono di una campana o i rintocchi di un orologio.
sm invar. 1 Titolo d'onore riservato ai sacerdoti. 2 Titolo che si anteponeva al nome di principi e nobili. 3 Nell'Italia meridionale, titolo che si premette al nome di una persona di riguardo.
Don (Russia) Fiume della Federazione Russa (1.870 km). Nasce dal rialto centrale russo e sfocia nel golfo di Taganrog, nel mar d'Azov. È navigabile da aprile a novembre fino a Kalack-na-Donu. È collegato al Volga con un canale di 102 km. I fiumi Manyc e Donec sono i principali affluenti.
Don
Alture della Russia, nel Rialto Centrale, fra i fiumi Don e Donec.
Dòn (Trento) Comune in provincia di Trento (227 ab., CAP 38010, TEL. 0463).
Don Alvaro o la forza del destino Dramma di Á. Saavedra (1835).
Don Camillo Film commedia, italiano/francese (1952)
Regia Julien Duvivier. Interpreti: Gino Cervi, Fernandel, Leda Gloria. Titolo originale: Le petit monde de Don Camillo
Don Camillo Monsignore ... ma non troppo Film commedia, italiano (1961). Regia di Carmine Gallone. Interpreti: Fernandel, Gino Cervi, Gina Rovere.
Don Carlos Opera in cinque atti di G. Verdi, libretto di J. Méry (Bologna, 1867).
Don Carlos, Infante di Spagna, ama Elisabetta di Valois e ne è ricambiato. Ella deve però sposare il padre di Don Carlos. Don Carlos accetta una proposta dell'amico Rodrigo e si allontana dalla patria. Elisabetta, nel frattempo tenta di raggiungerlo, ma Carlos incontra un'altra donna innamorata di lui: la principessa di Eboli che, sentendosi tradita, vuole vendicarsi. Carlos viene imprigionato per le agitazioni sorte nelle Fiandre e Rodrigo tenta di salvarlo proclamandosi lui stesso responsabile. Questi viene però ucciso. Elisabetta intanto prega sulla tomba di Carlo V che protegga l'amato e quando, durante un ultimo incontro con Carlos, venuto a darle l'addio, arrivano le guardie, Carlo V, apparendo come fantasma, si porta via l'Infante.
Don Carlos
Poema drammatico di F. Schiller (1787).
Don Chisciotte Opera in cinque atti di J. Massenet, libretto di H. Cain (Montecarlo, 1910).
Don Chisciotte della Mancia Romanzo di M. de Cervantes y Saavedra (1605-1615). Il titolo originale completo è El ingenioso hidalgo Don Quixote de la Mancha. L'ampio romanzo è suddiviso in due parti, pubblicate la prima nel 1605, la seconda nel 1615. Un povero nobiluomo della Mancia resta talmente impressionato dalla lettura dei romanzi cavallereschi che, esaltato, decide di partire alla ventura come cavaliere errante. Ribattezzato il suo magro cavallo con il nome di Ronzinante, scelta come dama Dulcinea del Toboso, assume il titolo di Don Chisciotte della Mancia e si fa armare cavaliere da un oste scambiato per castellano. Già alla seconda impresa, le cose si mettono male per il protagonista, che viene addirittura ferito e costretto a tornare al paese. Gli amici, il curato e il barbiere, lo curano, ma decidono di bruciare i romanzi di cavalleria più pericolosi. Appena guarito, Don Chisciotte riparte accompagnato dallo scudiero Sancio Panza sul suo asino. L'immane lotta contro i mulini a vento, scambiati per giganti è solo la prima delle avventure affrontate dalla coppia. Ne ricavano tante di quelle botte che Don Chisciotte ritiene opportuno ritirarsi in penitenza sulla Sierra Morena, a imitazione di Amadigi, uno dei suoi eroi preferiti. La prima parte termina con il protagonista che viene riportato a casa grazie a uno stratagemma organizzato dal barbiere e dal curato.
Nella seconda parte, finalmente Don Chisciotte dà segni di ravvedimento. Fino al giorno in cui l'intervento dello studente Sanson Carrasco, che si mostra entusiasta delle imprese di Don Chisciotte appena pubblicate, provoca la ripresa delle avventure. Sancio partecipa entusiasta per il gusto alla vita errante, per la fama acquistata con la pubblicazione delle avventure e soprattutto perché attirato dalla promessa di diventare governatore di un'isola, avuta dal suo padrone. La comitiva parte per Saragozza, come suggerito da Carrasco. Carrasco intende sfidare a duello Don Chisciotte e costringerlo a tornare a casa dopo averlo battuto. Accade che a vincere il duello sia Don Chisciotte, che può proseguire il viaggio e le avventure. Ormai famoso, viene riconosciuto da una Duchessa la quale gli offre ospitalità per divertirsi alle sue spalle. A Sancio viene offerto addirittura il governo di un paese che viene fatto passare per l'isola dei suoi sogni. L'incarico di governo ha presto termine con una solenne bastonatura. Continuando il viaggio, i nostri eroi giungono a Barcellona ove il protagonista viene sfidato dal cavaliere della Bianca Luna, che è ancora una volta Carrasco. Questa volta Carrasco ha la meglio e lo obbliga a tornare a casa. Tornato al paese e alla realtà, il cavaliere errante cade ammalato, rinsavisce improvvisamente, abbandona il nome di Don Chisciotte per riprendere quello di Alonso Chisciana detto il Buono. Dopo aver rinnegato le sue imprese e salutato gli amici, muore.
L'opera, che si ispira variamente alla narrativa di tipo cavalleresco e a quella picaresca, ebbe fin dall'inizio un enorme successo: numerose edizioni in patria, traduzione in inglese nel 1612 e 1620, in francese nel 1614 e nel 1618, in italiano nel 1622 e 1625, in tedesco nel 1779 e 1801. Per opera di G. F. W. Hegel, dei fratelli A. W. e F. Schlegel e di F. W. Schelling l'opera venne vista come espressione della lotta tra ideale e reale, tra l'individuo e la società e Cervantes considerato il fondatore della letteratura moderna. Da segnalare i recenti studi di C. Segre e di V. B. Sklovskij sui modi di organizzazione del racconto.
Don Duardos Dramma di G. Vicente (1521-1525).
Don Gil dalle calze verdi Commedia di Tirso de Molina (1635).
Don Giovanni Dramma in due atti di W. A. Mozart, libretto di L. Da Ponte (Praga, 1787). Viene considerato uno degli esempi più alti di tutto il teatro musicale, caratterizzato dall'equilibrio tra l'aspetto comico, rappresentato dai personaggi secondari, e quello tragico rappresentato dallo scontro fra Don Giovanni e le leggi della morale. Don Giovanni insidia Anna e uccide in duello il padre di lei. Il protagonista corteggia varie donne, ma la voce minacciosa del morto annuncia la tragica fine di Don Giovanni. Questi risponde invitando a cena la statua parlante del defunto che, accettando l'invito gli intima di pentirsi. Al rifiuto di Don Giovanni, alte fiamme si alzano dalla terra aperta, inghiottendo il peccatore.
Don Giovanni
Poema di G. G. Byron (1819-1824).
Don Giovanni
Film musicale, francese-italiano-tedesco (1979). Regia di Joseph Losey. Interpreti: Ruggero Raimondi, Teresa Berganza, Kiri Te Kanawa. Titolo originale: Don Giovanni
Don Giovanni e il convitato di pietra Commedia di Molière (1665). Il lavoro si ispirava alla vicenda, trattata per la prima volta da Tirso de Molina (1584?-1648), dell'uomo libertino e irrispettoso di tutte le leggi umane e divine. Nonostante la conclusione tragica, con la punizione esemplare del malvagio, intorno al protagonista non è assente un certo alone di fascino perverso. Del resto, l'autore non aveva mancato di mettere sulle labbra di Don Giovanni una tirata contro l'ipocrisia vizio privilegiato e impunito, chiaramente indirizzata ai nemici di Molière. Ciò produsse il divieto di rappresentare la commedia in pubblico. Il fascino tenebroso di Don Giovanni ha ispirato numerosi artisti: tra gli altri W. A. Mozart e G. Byron.
Don Giovanni in Sicilia Romanzo di V. Brancati (1942). Primo dei tre romanzi denominati la trilogia del gallismo (gli altri due sono Il bell'Antonio, 1944, e Paolo il caldo, 1954). Ambientato nella città di Catania, narra le vicende di Giovanni Percolla, scapolo quarantenne che vive con tre sorelle che lo servono e lo riveriscono, permettendogli di dedicarsi insieme a due amici al passatempo preferito, cioè la ricerca teorica delle donne e delle avventure. Ricambiato finalmente dalla donna più ambita della città, si sposa e si trasferisce a Milano, modificando le sue pigre abitudini catanesi per una vita attiva. Tornati a Catania per una breve vacanza, ritrovandosi con le sorelle ricade nelle vecchie abitudini. Un libro che è una critica esplicita alle cattive abitudini della società siciliana.
Don Giovanni o l'amore per la geometria Dramma di M. Frisch (1953).
Don Giovanni Tenorio Dramma di J. Zorrilla (1844).
Don Julián Romanzo di J. Goytisolo (1970).
Don Pasquale Opera in tre atti di G. Donizetti, libretto di G. Ruffini (Parigi, 1843).
A Roma, all'inizio del secolo XIX, Don Pasquale, ricco e vecchio scapolo, decide di sposarsi. La scelta cade su Sofronia, che in realtà è Norina, amata dal nipote del protagonista. Dopo il matrimonio, Sofronia si mostra però autoritaria e aggressiva. Don Pasquale, pentitosi, cerca di sorprendere la moglie con l'amante di cui è venuto a conoscenza attraverso un biglietto. Viene in tal modo a sapere che Sofronia e Norina sono la stessa persona e, di fronte all'amore dei due, li perdona e consente al loro matrimonio.
Don Segundo Sombra Romanzo di R. Güiraldes (1926).
Donàda Comune (5.886 ab., CAP 45016, tel. 0426) del Polesine a economia agricola.
Donais, Stefan Augustin (Arad 1922-) Poeta di origine romena. Esordì nel 1964 con Il libro delle maree, cui seguirono L'uomo col compasso (1966) e La semenza di Laocoonte (1967). Tra le altre opere, Ipostasi (1968), Alter ego (1970), Poesia e moda poetica (1972), Orfeo e le tentazioni del reale e Papyrus (1974), Alfabeto poetico (1978), La lettura della poesia (1980), Poemi (1983) e La caccia con l'aquila (1985). Della sua attività di critico si ricorda la raccolta di saggi La lampada di Diogene (1970).
donàre, v. v. tr. 1 Dare qualcosa liberamente e senza aspettarsi ricompense. ~ regalare. <> accettare, ricevere. 2 Dedicare. ~ consacrare. • le donò il suo amore, le diede tutto il suo affetto.
v. intr. 1 Fare una donazione, devolvere. ~ elargire. <> prendere. 2 Conferire bellezza, pregio. ~ addirsi. • questa giacca ti dona molto, è perfetta per la persona.
v. tr. to donate, to present, to give. v. intr. to become, to suit.
lat. donare, deriv. da donum dono.
donatàrio, sm. Colui che beneficia di una donazione.
Donatèllo (Firenze 1386-1466) Soprannome di Donato di Niccolò Betto Bardi. Scultore, fu aiuto di Ghiberti nella seconda porta del battistero fiorentino; grazie a Brunelleschi si avvicinò al mondo dell'antichità classica e imparò il concetto della prospettiva lineare e del rapporto forma-spazio. Dal 1407 al 1443 lavorò a Firenze, tranne la parentesi di un viaggio a Roma nel 1433; dal 1443 al 1453 lavorò a Padova dove era stato chiamato per il monumento equestre del Gattamelata. Nel 1454 tornò a Firenze. La sua ultima attività si svolse a Firenze e a Siena. La struttura plastica e lineare, la tensione dinamica e l'impostazione prospettica delle sue sculture in marmo, bronzo, terracotta e il pittoricismo illusionistico vibrante, ebbero grande risonanza nella cultura e nella pittura italiane del 1300. Tra le sue opere, San Giovanni Evangelista (1413-1415, Firenze, Museo dell'Opera del duomo), San Giorgio (1416-1420, Firenze, Museo Nazionale del Bargello), David (Firenze, Museo Nazionale del Bargello), Banchetto di Erode (1423-1427, Siena, fonte del battistero), Madonna col Bambino (1446-1450, Padova, basilica di Sant'Antonio), Crocifisso (1444-1446, Padova, basilica di Sant'Antonio), la Cantoria del Duomo di Firenze (1433-1439, Firenze, Museo dell'Opera del duomo), la 2statua equestre del Gattamelata (1447-1453, Padova, piazza del Santo), Deposizione (rilievo in pietra, 1448, Padova, basilica di Sant'Antonio), Compianto sul Cristo morto (1460-1466, Firenze, formella del pulpito di San Lorenzo), Maddalena in legno (Firenze, Museo dell'Opera del duomo).
Donath, Helen (Corpus Christi, Texas 1940-) Cantante lirica, soprano. Iniziò la propria carriera nel 1961, in Europa e specialmente in Germania. Al Festival di Salisburgo fu ospite fissa dal 1967. La sua raffinata sensibilità come interprete le permise di affrontare repertori diversi, alternandosi nel rappresentare autori come Haydn, Mozart, Wagner e Lieder nei maggiori teatri internazionali.
Donàti, Giovànni Battìsta (Pisa 1826-Firenze 1873) Astronomo e direttore dell'osservatorio di Arcetri. Tra i primi spettroscopisti del Sole e delle stelle, scoprì alcune comete.
donatìsmo, sm. Movimento scismatico rigorista, eretico cristiano diffusosi in Africa settentrionale nel IV sec. Capo della setta fu il vescovo di Cartagine Donato. I seguaci sostenevano che la chiesa doveva essere governata dai sacerdoti degni e dai santi. Combattuto sul piano dottrinale da Sant'Agostino e condannato da vari concili, scomparve solo nel VII sec. con l'invasione araba.
donatìvo, sm. Dono fatto per ricompensa. ~ elargizione.
Donàto Comune in provincia di Biella (731 ab., CAP 13050, TEL. 015).
donatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi dona. ~ benefattore, datore. <> donatario, beneficato.
sm. donor.
Donaudy, Stéfano (Palermo 1879-Napoli 1925) Compositore siciliano famoso per la composizione di Arie dal sapore antico che tra il 1916 e il 1918, si diffusero negli ambienti "bene" dell'epoca.
donazióne, sf. 1 Il donare. ~ elargizione, erogazione. 2 Contratto con il quale un donatore si spoglia irrevocabilmente di una cosa a favore di un donatario.
lat. donatio,-onis.
• In diritto è il contratto mediante il quale una parte, donante, cede al donatario, per puro spirito di liberalità, un diritto o assume nei suoi confronti un'obbligazione, senza riceverne un corrispettivo. Può essere revocata per ingratitudine del donatario o per sopravvenienza di figli del donante.
Donazione costantiniana
Documento attribuito all'imperatore Costantino, diretto a papa Silvestro, con il quale l'imperatore avrebbe definito le dignità ecclesiastiche e i beni temporali del papato. Il documento fu ritenuto falso da Nicolò di Cusa e da Lorenzo Valla.
Donbass Regione industriale dell'Ucraina, tra il fiume Donec e il Mare d'Azov.
Doncaster Città (292.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea del South Yorkshire.
donchisciòtte, sm. invar. Chi combatte ingenuamente per ideali superati o vani.
donchisciottésco, agg. (pl. m.-chi) Di, da donchisciotte.
donchisciottìsmo, sm. Comportamento da donchisciotte.
dónde, avv. 1 Da dove. 2 Dal luogo dal quale. 3 Da cui. 4 Di cui. 5 Per cui. 6 Per quale motivo. ~ perché.
dondolaménto, sm. Il dondolare, il dondolarsi, l'essere dondolato.
dondolàre, v. v. tr. 1 Fare oscillare, muovere in qua e in là qualcosa che sta in bilico o poggia su un solo punto. ~ agitare, ondeggiare. <> fissare, fermare. • dondolare un neonato.
v. intr. e rifl. 1 Muoversi in qua e in là. ~ oscillare. 2 Stare senza far nulla, consumare il tempo oziosamente. ~ ciondolare. 3 Restare in una situazione di incertezza fra scelte opposte.
v. tr. e intr. to rock, to swing. v. rifl. to sway, to swing.
dal lat. undula, dimin. di unda onda, incrociato con il suono onomatopeico don.
dondolìo, sm. Dondolamento leggero e continuo. ~ dondolamento, ondeggiamento.
dóndolo, sm. 1 Il dondolare. 2 Cosa che dondola.
sm. 1 swing. 2 (sedia) rocking chair. 3 (cavallo) rocking horse.
dondolóni, avv. 1 Dondolando, dondolandosi. 2 Oziosamente, bighellonando. ~ pigramente.
Donec Fiume (1.053 km) della Russia e dell'Ucraina. Nasce dal Rialto Centrale russo e confluisce nel Don.
Doneck Città (1.121.000 ab.) dell'Ucraina, capoluogo della provincia omonima.
Donegal Contea (128.000 ab.) dell'Irlanda, nell'Ulster. Capoluogo Lifford.
Donegàni, Guìdo (Livorno 1877-Bordighera 1947) Industriale. Amministratore delegato della Montecatini dal 1910, allora impresa mineraria, ne divenne presidente nel 1918 e la indirizzò verso la chimica.
Donen, Stanley (Columbia 1924-) Coreografo e regista cinematografico statunitense. Diresse Cantando sotto la pioggia (1952), Sette spose per sette fratelli (1954), Sharada (1964), Arabesque (1966) e Quel giorno a Rio (1984).
Dònghi, Antònio (Roma 1897-1963) Pittore. Tra le opere Il cacciatore (1929, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).
dongiovànni, sm. invar. Corteggiatore e seduttore di donne. ~ casanova, donnaiolo.
Dòngo Comune in provincia di Como (3.405 ab., CAP 22014, TEL. 0344).
Dongting Hu Lago (3.100 km2) della Cina, nella provincia dell'Hunan.
Dóni, Antòn Francésco (Firenze 1513-Monselice, Padova 1574) Scrittore italiano. Abbandonato nel 1540 il convento dell'Annunciata, dove aveva cercato la vocazione di frate servita, vagabondò a lungo per l'Italia centrosettentrionale, guadagnandosi da vivere con il mestiere di precettore. Stabilitosi a Venezia, divenne editore e tipografo. Tra le opere, Le lettere, i Pistolotti amorosi, i compendi bibliografici la Libraria prima (1550) e la Libraria seconda (1558), i Mondi celesti terrestri ed infernali (1552-1553), i Marmi (1553), Le pitture, I dialoghi sulla musica (1554), La zucca (1565) e la commedia Lo stufaiolo o l'avaro (1559).
Dönitz, Karl (Grünau 1891-Aumühle 1980) Militare tedesco. Ammiraglio, dal 1935 fu al comando della flotta subacquea e dal 1943 della marina da guerra. Il 30 aprile 1945 succedette a Hitler come presidente del Reich e firmò la resa della Germania il 9 maggio.
Donizétti, Gaetàno Doménico Marìa (Bergamo 1797-1848) Compositore, dal 1806 al 1815 studiò musica sotto la guida di Simone Mayr che comprese la genialità e la bravura dell'allievo e lo mandò a Bologna per completare la sua formazione e preparazione. Ebbe successo a Roma con la Zoraide di Granada (1822) e a Napoli con La zingara (1822). Nel 1838, dopo la morte della moglie, si trasferì a Parigi, dove rimase fino al 1845 ottenendo notevoli successi di pubblico. Tra le sue numerose opere, sono da ricordare Anna Bolena (1830), L'elisir d'amore (1832), Lucrezia Borgia (1833), La figlia del reggimento (1840), La favorita (1840), Linda di Chamonix (1842), Don Pasquale (1843). Il suo capolavoro è Lucia di Lammermoor (1835, su libretto di S. Cammarano) dove si rivela pienamente la tecnica solida e accurata del musicista e una melodia ricca di sfumature che ben rappresenta il clima romantico e nordico della vicenda. Il melodramma di Donizetti rappresenta un po' il prodotto della borghesia italiana prima del risorgimento. A Donizetti viene riconosciuta l'accuratezza dell'orchestrazione e l'impiego raffinato dei legni, che nelle opere migliori, tra cui L'elisir d'amore, Don Pasquale e Lucia di Lammermoor, raggiunge risultati brillanti ed espressivi. L'alto numero delle opere prodotte (più di settanta) non ha impedito a Donizetti di introdurre alcune notevoli innovazioni nel teatro operistico: adozione di un preludio in luogo della sinfonia iniziale; adozione di finali d'atto drammatici; invenzione del baritono romantico; drammatizzazione dell'azione tramite contrazione progressiva della durata degli atti.
dònna, sf. 1 La femmina adulta della specie umana. <> uomo. • donna di mondo, che fa vita mondana; abiti da donna, adatti per le donne; andare a donne, cercare facili conquiste. 2 Moglie, compagna, donna amata. • la propria donna. 3 Domestica. ~ serva. 4 Signora e titolo d'onore che si premetteva alle donne nobili. ~ padrona. 5 Figura del gioco delle carte francesi.
sf. 1 woman. 2 (domestica) maid, help. 3 (figura a carte) queen.
lat. domna, da domina signora, padrona.
• Cherchez la femme. (Cercate la donna) Frase detta da un poliziotto nel dramma I moicani di Parigi di Alexandre Dumas padre rappresentato nel 1864.
Donna che visse due volte, La Film giallo, americano (1958). Regia di Alfred Hitchcock. Interpreti: James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes. Titolo originale: Vertigo
Donna del giorno, La Film commedia, americano (1936)
Regia Jack Conway. Interpreti: Jean Harlow, William Powell, Spencer Tracy, Myrna Loy. Titolo originale: Libeled Lady
Donna del giorno, La
Film commedia, Americano (1942). Regia di George Stevens. Interpreti: Spencer Tracy, Katharine Hepburn, William Bendix. Titolo originale: Woman of the Year
Donna del lago, La Melodramma in due atti di G. Rossini, testo di A. L. Tottola (Napoli, 1819).
Donna del lago, La
Poema di W. Scott (1810).
Donna del mare, La Dramma in 3 atti di H. Ibsen (1888). Come gli altri drammi dell'autore norvegese, la Donna del mare affronta un problema tratto dalla realtà borghese contemporanea: la protagonista, Ellida, che ha una relazione con un forestiero misterioso, di fronte alla concreta possibilità di andarsene con lui (il marito la lascia libera di scegliere) decide di non seguire l'uomo.
Donna del Paradiso Lauda drammatica di Iacopone da Todi (seconda metà XIII sec.).
Donna del tenente francese, La Film drammatico, americano (1981). Regia di Karel Reisz. Interpreti: Meryl Streep, Jeremy Irons, Leo McKern. Titolo originale: The French Lieutenant's Woman
Donna della domenica, La Romanzo di C. Fruttero e F. Lucentini (1972).
Donna di picche, La Racconto di A. S. Puskin (1834).
Donna di sabbia, La Romanzo di K. Abe (1962).
Donna fantasma, La Commedia di P. Calderón de La Barca (1629).
Donna Fior e i suoi due mariti Romanzo di J. Amado (1966).
Donna mancina, La Romanzo di P. Handke (1976).
Donna senz'ombra, La Opera in tre atti di R. Strauss, libretto di H. von Hofmannsthal (Vienna, 1919).
Donna serpente, La Opera fiaba in un prologo, tre atti e sette quadri di A. Casella, libretto di C. Ludovici (Roma, 1932).
Donna uccisa con dolcezza, Una Dramma di Th. Heywood (1603).
Donna, Una Romanzo di S. Aleramo (1906).
donnàccia, sf. (pl.-ce) Prostituta. ~ sgualdrina.
donnaiòlo, sm. Chi corteggia continuamente e con successo le donne ed è sempre in cerca di successi amorosi. ~ playboy
sm. ladykiller.
Donnarumma all'assalto Romanzo di O. Ottieri (1959).
Donnas Comune in provincia di Aosta (2.533 ab., CAP 11020, TEL. 0125).
Donne Film commedia, americano (1939). Regia di George Cukor. Interpreti: Norma Shearer, Joan Crawford, Rosalind Russel. Titolo originale: The Women
Donne a parlamento (o Ecclesiazuse) Commedia di Aristofane (392 a. C.). È una delle 11 commedie di Aristofane conservate (delle oltre 40 attribuitegli). Insoddisfatte del regime gestito dagli uomini, le donne si travestono e occupano i posti dell'assemblea per presentare proposte innovative. Alla base del nuovo programma di governo sta il principio della comunanza dei beni e delle donne. I cittadini non gradiscono tutti il nuovo regime e alcuni cercano di guadagnare tempo prima di adeguarsi. Una disposizione curiosa, intesa a evitare le disuguaglianze, è quella che stabilisce che un giovane non possa fare l'amore con una giovane se prima non ha fatto altrettanto con una vecchia. Una commedia alquanto amara, sembra da mettere in relazione alla situazione politica di disagio.
Donne in amore Film drammatico, britannico (1969). Regia di Ken Russel. Interpreti: Glenda Jackson, Oliver Reed, Alan Bates. Titolo originale: Women in Love
Donne saccenti, Le Commedia di Molière (1672).
Donne verso l'ignoto Film western, americano (1951). Regia di William A Wellman. Interpreti: Robert Taylor, Denise Darcel, Henry Nakamura. Titolo originale: Westward the Women
Donne, John (Londra 1572-1631) Poeta. Tra le opere Poesie (postumo, 1633).
Donnerstag (aus Licht) Opera in tre atti di K. Stockhausen, libretto proprio (Milano, 1981).
donnésco, agg. (pl. m.-chi) Proprio delle donne, muliebre. ~ femminile.
agg. woman's, women's.
donnétta, sf. Donna mediocre o di bassa condizione sociale. ~ popolana, plebea.
donnicciòla, sf. Donna meschina, paurosa, pettegola.
donnìna, o donnìno, sf. o sm. 1 Donna piccola e graziosa. 2 Bambina assennata.
dònnola, sf. Mammifero (Mustela rivalis) della famiglia dei Mustelidi e dell'ordine dei Carnivori. Lunga sino a 18 cm, è diffusa in Europa e Asia. Aggredisce conigli e lepri, uccelli e topi. È molto agile. Costituisce una seria minaccia per i pollai che generalmente attacca di notte.
dóno, sm. 1 Il donare. 2 La cosa donata. ~ presente. 3 Qualità, virtù. ~ dote. • aveva il dono dell'intelligenza. 4 Ciò che giunge indipendentemente dalla propria volontà. ~ talento, dote. • un dono della fortuna.
sm. gift.
lat. donum.
Dono di Humboldt, Il Romanzo di S. Bellow (1973).
Donóri Comune in provincia di Cagliari (2.045 ab., CAP 09040, TEL. 070).
Donoso, José (Santiago 1924-1996) Romanziere cileno. Tra le opere Incoronazione (1957) e La misteriosa scomparsa della marchesina di Loria (1980).
dont, sm. Contratto a premio con cui si concede al compratore la possibilità di recedere dal contratto.
donzèlla, sf. Giovinetta. ~ fanciulla.
donzèllo, sm. 1 Giovane di nobile famiglia. 2 Usciere del tribunale o del comune. 3 Paggio di un nobile personaggio. 4 Domestico. ~ servitore.
Doors, The Film musicale, americano (1990). Regia di Oliver Stone. Interpreti: Val Kilmer, Meg Ryan, Kile MacLachlan. Titolo originale: The Doors
dòpa, sf. Sinonimo di diossifenilalanina.
dopammìna, sf. Denominazione della 3,4-diidrossifenetilammina; è presente negli organismi viventi ed è dotata di azione vasocostrittrice.
doping, sm. invar. Uso o somministrazione di sostanze chimiche ad atleti o ad animali da competizione, per accrescerne le prestazioni e il rendimento agonistico. I farmaci utilizzati per il doping sono di varia natura e producono effetti diversi. I più comuni sono le anfetamine, che eliminano gli effetti della fatica, generando false sensazioni di benessere psichico e fisico. Insieme ai prodotti alcalinizzanti, ai vasodilatatori, ai cardiotonici e ai cardiocinetici impediscono al soggetto di rendersi conto del proprio stato di affaticamento, inducendolo a sforzi che possono risultare pericolosi o addirittura letali. Vengono anche usati farmaci che facilitano la perdita di peso (diuretici) o lo sviluppo muscolare (anabolizzanti). I pericoli connessi a queste sostanze sono legati allo scompenso fisiologico indotto dal loro uso continuo e prolungato nel tempo. Nelle gare sportive, negli ultimi anni, i controlli sono diventati più severi al fine di limitare l'uso di tali droghe.
dópo, agg., avv., cong., prep. e sm. agg. invar. Successivo. ~ seguente. <> precedente.
avv. 1 In seguito, più tardi. ~ poi. <> prima. • ciò che accadde dopo, costituisce un'altra storia. 2 Più avanti. ~ oltre.
cong. 1 Indica posteriorità nel tempo. ~ successivamente. <> precedentemente. 2 Di là da, più avanti di. ~ oltre. 3 Dietro. <> innanzi.
prep. 1 Poi (introduce una proposizione temporale implicita con il verbo all'infinito o al participio passato). 2 Successivamente a. • dopo il pranzo. 3 Oltre, dietro. • dopo il semaforo. 4
sm. invar. Ciò che accadrà più avanti.
agg. after, next. avv. 1 after. 2 (tempo) afterwards. 3 (poi) then. 4 (più tardi) later. cong. after. prep. 1 after. 2 (oltre) past. sm. what appens next.
lat. de post.
Dopo la caduta Dramma di A. Miller (1964).
Dopo la Russia Opera di poesia di M. I. Cvetaeva (1925).
Dopo l'intervallo Romanzo di M. Walser (1960).
dopobàrba, sm. invar. Cosmetico per la pelle da usare dopo la rasatura.
sm. invar. after-shave.
dopobórsa, sm. invar. Periodo di tempo immediatamente successivo alla chiusura delle riunioni ufficiali della borsa.
dopocéna, sm. invar. Il tempo che intercorre tra la fine della cena e l'inizio del sonno notturno.
dopoché, o dópo che, cong. 1 Successivamente al momento in cui, da quando. • dopo che avrai ricevuto l'assenso, potrai procedere con il lavoro. 2 Una volta che.
dopodiché, o dópo di che, avv. Dopo la qual cosa; e poi.
dopodomàni, o dópo domàni, avv. e sm. invar. avv. Tra due giorni.
sm. Il giorno dopo domani.
avv. the day after tomorrow.
dopoguèrra, sm. invar. Periodo di tempo immediatamente successivo a una guerra.
sm. postwar years.
dopolavóro, sm. invar. Ente che organizza le attività ricreative e culturali dei lavoratori nel tempo libero.
dopolistìno, sm. Lo stesso che dopoborsa.
dopoprànzo, sm. invar. Primo pomeriggio. ~ meriggio, vespro. <> mattina, mattinata.
avv. after lunch.
doposcì, sm. Capo di vestiario o tipo di calzatura portato dagli sciatori durante il riposo.
sm. après-ski outfit, après-ski boots.
doposcuòla, sm. Istituzione che un tempo era dedicata all'assistenza degli scolari dopo le ore di lezione regolari.
doposóle, agg. e sm. invar. Di cosmetico per idratare e rinfrescare la pelle dopo l'esposizione ai raggi solari.
sm. after sun lotion.
dopotùtto, o dópo tùtto, avv. Alla fin fine, in conclusione. ~ insomma.
avv. after all.
dóppia, sf. Sistema di due stelle che si osservano molto vicine tra loro. Il termine viene esteso anche ai sistemi multipli costituiti da più di due stelle.
Doppia incostanza, La Commedia di P. C. de Marivaux (1723).
Doppia vita Film drammatico, americano (1948). Regia di George Cukor. Interpreti: Ronald Colman, Signe Hasso, Edmond O'Brien. Titolo originale: A Double Life
Doppia vita
Opera autobiografica di G. Benn (1950).
doppiàggio, sm. L'operazione del doppiare nel cinematografo.
sm. dubbing.
doppiaménte, avv. 1 In modo doppio, due volte. ~ duplicemente. <> semplicemente. 2 Con doppiezza. ~ falsamente. <> correttamente, sinceramente.
doppiàre, v. tr. 1 Raddoppiare. 2 Oltrepassare con la nave una punta di terra. 3 Nelle gare di corsa, superare di un giro di pista o di circuito un avversario. 4 Registrare nuovamente la colonna sonora di una pellicola cinematografica, traducendola in un'altra lingua.
v. tr. 1 to round. 2 (sport) to lap. 3 (registrare nuovamente) to dub.
lat. tardo duplare raddoppiare, deriv. da duplus doppio.
doppiàto, agg. e sm. Di colonna sonora cinematografica, che è stata sottoposta a doppiaggio.
doppiatóre, sm. (f.-trìce) L'attore che presta la sua voce per doppiare una colonna cinematografica straniera.
doppière, sm. Candelabro a due bracci e due candele.
doppiétta, sf. 1 Tipo di fucile da caccia a due canne. 2 Doppio colpo di fucile. ~ coppiola. 3 Nello sport, coppia di vittorie consecutive o di reti segnate dallo stesso giocatore o di colpi sferrati da un pugile.
sf. double-barrelled shot gun.
doppiétto, sm. In spettroscopia è la coppia di linee spettrali, con una minima differenza di frequenza, ottenute da transizioni ottiche tra due stati finali e uno iniziale, differenti solo per il valore del momento angolare totale. Il più noto è quello del sodio, la cui lunghezza d'onda corrisponde a luce gialla; viene utilizzato nella taratura degli strumenti spettroscopici.
In ottica è lo strumento formato da due lenti, utilizzato per ridurre o cancellare le aberrazioni cromatiche.
In fisica nucleare è la coppia di due particelle, considerate come due parti di una stessa unità (nucleone).
doppiézza, sf. L'essere doppio; falsità, ambiguità. ~ ipocrisia. <> correttezza, onestà.
dóppio, agg., avv. e sm. agg. 1 Composto di due pezzi uguali, sovrapposti o uniti. <> semplice, unico, singolo. 2 Che è due volte tanto. ~ spesso. 3 Che si fa o che avviene due volte. ~ duplice. 4 Di senso, che può intendersi in due modi. 5 Ambiguo, subdolo, falso. ~ ipocrita. 6 Di fiore, che ha più petali del normale.
avv. Due volte.
sm. 1 Quantità o misura doppia. 2 Nel tennis, incontro disputato tra quattro giocatori divisi in due coppie. 3 Nel canottaggio, imbarcazione con due vogatori. 4 Nel bridge, coppia di carte dello stesso seme possedute da un giocatore.
agg. 1 double. 2 (ambiguo, falso) double-dealing, two-faced, deceitful. sm. 1 twice, double. 2 (tennis) doubles. avv. double.
• In astronomia aggettivo relativo a una stella o a un asteroide che risulta essere legata a un'altra stella o a un altro asteroide. Un esempio di stella doppia è quello di Cor Caroli, stella più splendente della costellazione del Gran Carro.
doppiofóndo, o dóppio fóndo, sm. 1 Intercapedine che si trova nel fondo degli scafi. 2 Cavità nascosta nel fondo di un oggetto.
sm. false bottom.
doppiogiochìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Persona che fa il doppio gioco. ~ traditore, opportunista.
doppióne, sm. 1 Cosa identica a un'altra. ~ copia, duplicato. 2 Altro esemplare di un'opera o di un oggetto che già si possiede. ~ imitazione, riproduzione. <> originale.
sm. duplicate.
doppiopètto, o dóppio pètto, sm. (pl. doppiopètto o doppiopètti) Giacca o mantello con i due davanti più o meno sovrapposti e chiusi da due file di bottoni.
sm. double-breasted jacket.
doppìsta, sm. e sf. (pl.-m. i) Chi nel tennis gioca a doppio.
Doppler, Christian Johann (Salisburgo 1803-Venezia 1854) Fisico e matematico austriaco, famoso per il fenomeno da lui descritto, sperimentato nel campo dell'acustica da C. H. Buys Ballott e nello spostamento delle righe spettrali degli astri da A. Fizeau.
Effetto Doppler
Variazione della frequenza delle onde che si verifica qualora la sorgente e l'osservatore siano in moto l'uno rispetto all'altro. La frequenza diminuisce quando l'oggetto si allontana dall'osservatore (la lunghezza d'onda aumenta); aumenta nel caso contrario. In astronomia ciò produce lo spostamento verso il rosso della luce proveniente dalle galassie lontane. Esso viene utilizzato nella fisica stellare in quanto consente di calcolare la velocità radiale delle stelle e di parte della materia cosmica; ciò perché il loro moto lungo la visuale causa uno spostamento delle righe generate, in confronto alle stesse righe create da una sorgente terrestre.
Navigazione Doppler
Metodo, tipico del pilota automatico, utilizzato dai piloti di aereo per sapere con certezza la direzione del moto e la velocità rispetto al suolo.
Dòra Fiume affluente del Po.
Dora Baltea
Affluente di sinistra del Po (160 km), nasce in Val d'Aosta dal massiccio del monte Bianco e si getta nel Po a valle di Chivasso, dopo aver percorso la Val d'Aosta e il Piemonte.
Dora di Rhêmes
Torrente (28 km) che nasce nel Col di Rhêmes, in Val d'Aosta. Sfocia nelle vicinanze di Villeneuve nella Dora Baltea.
Dora di Valgrisenche
Torrente (26 km) che nasce dall'Aiguille de la Grande Sassière in Val d'Aosta. Sfocia nelle vicinanze di Arvier nella Dora Baltea.
Dora di Verney
Torrente (20 km) chiamato anche Dora della Thuile che nasce presso La Thuile in Val d'Aosta. Nelle vicinanze di Pré-Saint-Didier sfocia nella Dora Baltea.
Dora Riparia
Affluente di sinistra del Po (125 km), nasce dalle Alpi Cozie (Monginevro) e si getta nel Po a Torino dopo aver attraversato la val di Susa.
Doràdo Costellazione, scoperta da J. Bayer nel 1604, dell'emisfero celeste australe; in essa si trova la Grande Nube di Magellano ed è visibile anche dalle latitudini italiane.
doràre, v. tr. 1 Applicare un sottile strato d'oro sulla superficie di un oggetto. 2 Cuocere un cibo fino a fargli prendere un colore simile a quello dell'oro; indorare. ~ abbrustolire. 3 Rendere simile all'oro. 4 Cingere di luce dorata.
v. tr. 1 to gild. 2 (cottura) to brown.
lat. deaurare, comp. da de-+ deriv. da aurum oro.
doràto, agg. 1 Coperto di uno strato d'oro. ~ aureo. 2 Di colore dell'oro. ~ giallo. 3 Di colore, con riflessi caldi. ~ indorato.
agg. 1 golden. 2 (ricoperto) gilded, gilt.
doratóre, sm. (f.-trìce) Chi esegue lavori di doratura.
doratùra, sf. 1 Il dorare e l'essere dorato. ~ indoratura. 2 Gli ornamenti e i decori dorati.
sf. gilding.
Doràzio, Pièro (Roma 1927-) Pittore. Tra le opere Reversible Curtain (1964, New York, Marlborough Gerson Gallery).
Dordogne Fiume (472 km) della Francia. Nasce dal Puy-de-Dôme e confluisce nella Garonna.
Dordogne
Dipartimento (386.000 ab.) della Francia, capoluogo Périgueux.
Dordóni, Giusèppe (Piacenza 1926-) Atleta. Nelle olimpiadi del 1952 fu campione sui 50 km di marcia.
Dordrecht Città (112.000 ab.) dei Paesi Bassi, nella provincia dell'Olanda Meridionale.
Doré, Gustave (Strasburgo 1832-Parigi 1883) Disegnatore e incisore. Tra le opere Illustrazioni per Gargantua di Rabelais (1854), Illustrazioni per la Divina Commedia di Dante (1861-1868) e Illustrazioni per il Don Chisciotte di Cervantes (1862).
(Meda 1937-) Pseudonimo di Giorgio Gianluca Guidi, cantante, attore e conduttore televisivo. Come cantante ottenne notevole successo, vincendo anche due edizioni del Festival di Sanremo (1958 e 1959). In televisione alternò le esibizioni canore con la conduzione di vari programmi, Johnny 7 (1963), Canzonissima (1969), Teatro 10 (1972), Premiatissima (1983) e l'interpretazione di La coscienza di Zeno (1988) e di Ma tu mi vuoi bene (1992). Come attore, interpretò i film Una sera ci incontrammo (1965), Il mostro (1977), Amori miei (1978) e Vediamoci chiaro (1984); in teatro, Taxi a due piazze (1984), Se devi dire una bugia dilla grossa (1986) e Ma per fortuna che c'è la musica (1993-1995).
Dòrfles, Gìllo (Trieste 1910-) Critico d'arte. Tra le opere Ultime tendenze nell'arte d'oggi (1961).
Dorgàli Comune in provincia di Nuoro (8.035 ab., CAP 08022, TEL. 0784).
Dori Centro del Burkina settentrionale, capoluogo della provincia del Sahel.
Dòria Famosa famiglia genovese del 1100. Ghibellina, dopo un periodo di declino nel 1300 e nel 1400, divenne importantissima nel secolo successivo.
Andrea Doria
(Oneglia 1466-Genova 1560) Condottiero, combatté in Corsica e cacciò i francesi da Genova nel 1512, ottenendo da Carlo V la totale indipendenza della Repubblica genovese (Convenzione di Madrid, 1528). Comandò in Corsica una spedizione diretta a sedare la sollevazione di Sampiero di Bastelica fomentata da francesi e turchi. Alla famiglia appartennero anche altre grandi figure di uomini valorosi, quali Oberto, che sconfisse la flotta pisana, Lamba, che sconfisse quella veneziana, Gian Andrea, principe di Melfi.
dòrico, agg. (pl. m.-ci) Proprio dell'antico popolo dei dori.
dorìfora, sf. Insetto (Leptinotarsa decemlineata) della famiglia dei Crisomelidi e dell'ordine dei Coleotteri. Misura circa 1 cm, si nutre di patate.
dorìforo, sm. 1 Soldato armato di lancia nell'antica Grecia. 2 Guardia del corpo.
Dòrio Comune in provincia di Lecco (349 ab., CAP 22050, TEL. 0341).
Dòrio, Gabrièlla (Veggiano 1957-) Atleta. Nel 1982 stabilì il primato italiano negli 800 e nei 1500 m piani. Alle olimpiadi del 1984 conquistò l'oro nei 1500 m piani.
Doriot, Jacques (Bresles 1898-Memmingen 1945) Politico francese. Di ideologia comunista, dal 1936 passò su posizioni fasciste. In seguito fu fondatore della Legione dei volontari francesi che combatterono al fianco dei nazisti.
dorìsmo, sm. 1 Particolarità del dialetto dorico. 2 Carattere tipico della letteratura greca dorica.
Dormelétto Comune in provincia di Novara (2.593 ab., CAP 28040, TEL. 0322).
dormeuse, sf. invar. Sorta di divano con basso schienale a una delle estremità; divano letto.
dormicchiàre, v. intr. 1 Dormire con sonno leggero. ~ sonnecchiare. <> vegliare, vigilare. 2 Essere stanco.
v. intr. to doze.
dormiènte, agg., sm. e sf. Che, chi dorme. ~ appisolato, assopito. <> desto, sveglio.
dormiglióne, sm. 1 Chi ama dormire molto. ~ ghiro. 2 Pigrone, poltrone. ~ ozioso.
sm. sleepyhead.
dormìre, v. intr. 1 Riposare per mezzo del sonno. ~ riposare. <> vegliare. • dar da dormire, dare ospitalità per la notte; dormire fra due guanciali, non avere alcuna preoccupazione. 2 Essere morto; essere sepolto. ~ giacere. 3 Di negozio o lavoro, essere lasciato in disparte. 4 Essere inerte, rimanere inattivo. ~ poltrire. • se non dormissi negli affari, la tua carriera procederebbe più spedita. 5 Di luogo, essere silenzioso. 6 Essere latente. • l'invidia che dormiva in lui, uscì improvvisamente allo scoperto.
v. intr. to sleep.
lat. dormire.
dormìta, sf. 1 Atto del dormire. 2 Sonno lungo e riposante. 3 Dei bachi da seta, letargo.
sf. sleep.
dormitòrio, sm. 1 Grande stanza in cui possono dormire molte persone appartenenti a una comunità. ~ stanzone, camerata. • dormitorio pubblico, fornito da enti assistenziali ai bisognosi. 2 Città o quartiere periferico con edifici molto addensati, povero di servizi e di spazi verdi.
sm. dormitory.
lat. dormitorium camera da letto, deriv. da dormire dormire.
dormivéglia, sm. e sf. invar. Stato tra il sogno e la veglia.
sm. drowsiness.
dormizióne, sf. Nell'antica liturgia designava la morte di tutti i fedeli, in particolare quella dei martiri. In senso assoluto identifica la morte della Vergine.
Dòrno Comune in provincia di Pavia (4.084 ab., CAP 27020, TEL. 0382).
dorònico, sm. Genere di Composite erbacee perenni con grandi capolini gialli. Presenti con circa venticinque specie, sono spesso coltivati per ornamento.
dorsàle, agg., sm. e sf. agg. Relativo al dorso, posto sul dorso. ~ posteriore. <> ventrale.
sm. Spalliera di sedia, divano o poltrona.
sf. Rilievo o catena montuosa.
• In anatomia è l'organo disposto verso il dorso.
In geografia è il nome con cui si indica una catena montuosa.
Dorsale oceanica
Rilievo che si trova nelle profondità oceaniche; segue una direzione allungata e parallela alle masse continentali. Le dorsali sono attraversate da moltissime fratture verticali, che isolano blocchi in movimento reciproco (faglia trasforme).
Muscolo gran dorsale
Organo posto nella regione posteriore del tronco, utile per l'inspirazione, porta il braccio in basso e indietro e solleva il corpo nell'arrampicata.
dorsay, sm. invar. Vettura a cavalli in uso nel secolo scorso. Deriva dal crowler cab e ha preso il nome dal conte d'Orsay celebre dandy. ~ tight.
Dorsch, Käthe (Neumarkt 1890-Vienna 1957) Attrice drammatica e cinematografica. Dopo un brillante esordio nel mondo dell'operetta, si distinse come attrice di notevole talento interpretando ruoli drammatici. Recitò a Berlino e a Vienna. Positiva e intensa fu anche la sua attività cinematografica. Grazie alla considerevole esperienza maturata, poté interpretare parti drammatiche e comiche.
Dorset Contea (667.000 ab.) della Gran Bretagna, capoluogo Dorchester.
Dorsìno Comune in provincia di Trento (439 ab., CAP 38070, TEL. 0465).
dorsìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Nuotatore specialista nello stile sul dorso.
dòrso, sm. 1 Parte posteriore del torace. ~ schiena. <> petto. • mostrare il dorso, scappare. 2 Parte posteriore o superiore di qualche cosa. • il dorso dell'ala, la parte superiore. 3 Stile di nuoto in cui il nuotatore procede sulla schiena.
sm. 1 back. 2 (nuoto) backstroke. 3 (libro) spine.
lat. dorsum,-us, deriv. dall'avverbio deorsum sotto.
Dòrso, Guìdo (Avellino 1892-1947) Politico. Di ideologia antifascista, ideò un programma meridionalista, che sperava nella formazione di una nuova classe dirigente dal severo rigore morale. Scrisse La rivoluzione meridionale (1925).
dorsoventràle, agg. Relativo sia al dorso che al ventre.
Dortmund Città della Renania settentrionale, in Germania (600.000 ab.). La sua posizione nel distretto carbonifero della Ruhr ne ha permesso lo sviluppo come porto fluviale e importante centro commerciale e industriale. Le principali industrie presenti nella città sono quelle meccaniche, siderurgiche, chimiche, elettrotecniche e alimentari (birra). Centro di formazione tecnica e importante città amministrativa e culturale. È collegata al mare del Nord tramite il canale Dortmund-Ems. La città ospita la Marienkirche del XII sec. e la Reinolkirche del XIII sec. (ristrutturate). Durante il medioevo fu una delle maggiori città dell'ansa. Nel corso della guerra dei Trent'anni fu notevolmente danneggiata. Nel 1803 passò agli Orange-Nassau; fu annessa al granducato di Berg nel 1808 e nel 1815 alla Prussia; fino alla seconda metà del XIX sec. ebbe però un periodo di decadenza ma, con lo sfruttamento delle miniere di carbone, ebbe modo di riprendersi.
Dortmund-Ems Canale (269 km) della Germania, tra il bacino carbonifero della Ruhr e il mar del Nord.
Dorval, Marie (1798-1849) Attrice teatrale francese. Fu grande interprete del teatro romantico di A. de Vigny, V. Hugo ecc.
Dorzàno Comune in provincia di Biella (387 ab., CAP 13042, TEL. 0161).
DOS In informatica è la sigla di Disk Operating System (sistema operativo su disco).
Dos Passos, John (Chicago 1896-Baltimora 1970) Romanziere. Tra le opere New York (1925) e U.S.A. (trilogia, 1930-1936).
Dos Santos, Lucia Pastorella alla quale (insieme ai fratelli Francisco e Giacinta Marto) apparve la Vergine Maria nel 1917, a Fatima. In questa apparizione la Vergine Maria avrebbe consegnato ai tre pastorelli alcuni messaggi legati alla conversione, alla preghiera, alla previsione di alcune guerre e l'ultimo conosciuto come "il terzo segreto di Fatima", è tuttora custodito in Vaticano e noto solo al papa.
dos-à-dos, sm. invar. Divano con due sedili opposti separati da un unico schienale in uso nell'800.
dosage, sm. invar. Operazione consistente nell'aggiunta della liqueur nella preparazione degli spumanti.
dosàggio, sm. Determinazione di una dose. ~ pesatura, dosatura.
franc. dosage.
dosàre, v. tr. 1 Quantificare, mettere o stabilire la dose necessaria. ~ misurare. • dosare le parole, meditare, soppesare con cura i termini detti. 2 Distribuire con parsimonia. ~ centellinare.
v. tr. 1 to measure out. 2 (med.) to dose. 3 (fig.) to dole out.
deriv. da dose.
dosàto, agg. Ben calcolato, stabilito. ~ misurato.
dosatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi dosa. 2 Apparecchio per immettere in un ciclo di lavorazione quantità determinate di sostanze. 3 Recipiente graduato che consente il dosaggio di varie sostanze.
dosatùra, sf. Il dosare, dosaggio.
dòse, sf. (pl.-i) 1 Quantità definita di una sostanza che serve per un determinato utilizzo. ~ quota. <> tutto. • non bisogna eccedere le giuste dosi degli ingredienti. 2 Razione. ~ porzione. <> intero. 3 Quantità minima di una medicina da somministrare.
sf. 1 quantity, amount. 2 (med.) dose. 3 (droga) fix.
greco dosis l'azione del dare, deriv. da didonai dare.
dosimetrìa, sf. 1 Determinazione dell'intensità di un fascio di raggi X o gamma. 2 Determinazione delle dosi nei medicamenti.
dosìmetro, sm. Strumento utilizzato nei trattamenti con raggi X che consente di precisare la quantità di radiazione che deve essere ricevuta dal soggetto, ancora prima di poterla verificare durante l'applicazione. ~ cromoradiometro.
Dòsio, Giovànni Antònio (Firenze o San Gimignano 1533-Roma o Napoli 1609) Architetto e scultore. Tra le opere il palazzo Larderel a Firenze (1580) e la tomba di Annibal Caro (1566, Roma, San Lorenzo in Damaso).
Dòsolo Comune in provincia di Mantova (3.160 ab., CAP 46030, TEL. 0375).
dossàle, sm. Parte anteriore della mensa dell'altare. ~ paliotto.
Dossèna Comune in provincia di Bergamo (940 ab., CAP 24010, TEL. 0345).
Dossèna, Giampàolo (Cremona 1930-) Saggista. Tra le opere Storia confidenziale della letteratura italiana (dal 1987), La zia era assatanata (1988), T'odio, empia vacca (1994) e Dante (1995).
Dossétti, Giusèppe (Genova 1913-Monteveglio 1996) Sacerdote e politico. Di ideologia democristiana, si ritirò dalla politica nel 1951 e nel 1955 fondò una comunità monastica a Monteveglio.
Dòssi Dòsso (ca. 1489-Ferrara 1542) Nome d'arte di Giovanni Luteri. Pittore. Tra le opere Partenza degli Argonauti (Washington, National Gallery) e Madonna con San Giorgio e San Michele (1525, Modena, Galleria Estense).
Dòssi, Càrlo (Zenevredo, Pavia 1849-Cardina, Como 1910) Pseudonimo di Carlo Alberto Pisani Dossi. Romanziere. Tra le opere L'altrieri-nero su bianco (1868) e Vita di Alberto Pisani (1870).
dossier, sm. invar. Insieme di documenti riguardanti il medesimo argomento; cartella, incartamento, pratica. ~ fascicolo.
dòsso, sm. 1 Dorso. ~ schiena. • levarsi un peso di dosso, togliersi una preoccupazione. 2 Lieve rialzo della superficie stradale. <> avvallamento, depressione. 3 Piccola altura. ~ duna. 4 Rilievo. ~ prominenza. <> cunetta.
sm. 1 (strada) bump. 2 (rialzo) rise.
lat. volg. dossum.
Dòsso dél Lìro Comune in provincia di Como (354 ab., CAP 22015, TEL. 0344).
dossògrafo, sm. Nome attribuito agli autori che raccolsero notizie sulla vita e sulle dottrine dei più antichi filosofi greci.
dossologìa, sf. Formula per glorificare Dio, Cristo o la santissima trinità nella liturgia cattolica.
Dostoevskij, Fëdor Michajlovic (Mosca 1821-San Pietroburgo 1881) Scrittore russo, condusse una vita travagliata anche a causa delle precarie condizioni di salute. La fama arrivò con il romanzo Povera gente (1845). Nel 1849 venne arrestato per le sue simpatie socialiste e condannato a morte; la pena venne commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia, narrati nei Ricordi di una casa di morti (1861). Tornato a San Pietroburgo nel 1858, si dedicò assiduamente alla scrittura e al giornalismo, tra gravi difficoltà economiche, complicate dal vizio del gioco e dalle sventure familiari (nel 1864 perse la moglie e il figlio). Nel 1867 sposò la propria stenografa e, perseguitato dai creditori, lasciò la Russia viaggiando in Germania, Francia, Svizzera e Italia. Restò all'estero cinque anni. I suoi numerosi capolavori rispecchiano le drammatiche contraddizioni che si agitano nel profondo della coscienza, la disperata ricerca del bene e l'incapacità di raggiungerlo. Alla base dei grandi romanzi dostojevskiani vi sono conflitti irrisolti tra bene e male, impulsi contraddittori e torbidi, un'idea singolare di Dio ("Se Dio non esiste, tutto è permesso"). Questo impasto di temi permea l'opera e avviluppa letteralmente il lettore in una narrazione fortemente soggettivizzata e di volta in volta filtrata attraverso la coscienza dei personaggi, in una straordinaria polifonia di voci. Le vicende si svolgono generalmente nell'arco di pochi giorni convulsi, ma il tempo reale viene enormemente dilatato nel labirinto della coscienza di chi lo vive. I soggetti dei romanzi sono quelli tipici della letteratura del tempo, trasfigurati dal genio narrativo dell'autore. Essi esercitano sul lettore una duplice azione di attrazione per l'articolazione della vicenda umana e di repulsione per quel che di torbido, di irrazionale e talvolta malsano essa contiene. Tra le sue opere, sono da ricordare Il sosia (1846), Le notti bianche (1848), Umiliati e offesi (1862), Memorie del sottosuolo (1865), Delitto e castigo (1866), Il giocatore (1867), L'idiota (1869), I demoni (1871), L'adolescente (1875), I fratelli Karamazov (1879).
dotàle, agg. Relativo alla dote.
dotàre, v. tr. 1 Fornire della dote. ~ equipaggiare. <> spogliare. 2 Corredare, munire, provvedere. ~ fornire. <> deprivare.
v. tr. 1 to equip, to provide. 2 (fig.) to endow with.
lat. dotare.
dotàrio, sm. Diritti o beni che il marito assegnava alla moglie in caso di vedovanza.
dotàto, agg. 1 Fornito, corredato. ~ munito. <> privo, sprovvisto. 2 Provvisto di qualità; capace. ~ valido. <> incapace.
agg. gifted.
dotàzióne, sf. 1 Fornitura. ~ corredo. 2 Complesso di materiali d'armamento ed equipaggiamento assegnati ai soldati. 3 Insieme dei beni e dei mezzi finanziari assegnati a un istituto o a una persona per svolgere un'attività. ~ sovvenzione.
sf. 1 equipment. 2 (beni) endowment.
dòte, sf. 1 Insieme dei beni apportati dalla moglie al marito all'atto del matrimonio. ~ corredo. 2 Insieme dei beni che, negli ordini monastici con voto di povertà, gli ammessi ai voti attribuiscono al monastero all'atto della monacazione. 3 Complesso di beni finanziari assegnati a un ente per il suo funzionamento. 4 Qualità fisica o morale. ~ pregio. <> negazione.
sf. 1 dowry. 2 (fig.) talent, gift. 3 (qualità) quality.
lat. dos, dotis.
Dotòidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi Opistobranchi cui appartiene il genere Doto.
Dòtti, Càrlo Francésco (Bologna ca. 1670-1759) Architetto. Tra le opere il santuario della Madonna di Santa Lucia a Bologna (1723-1757).
dòtto, agg. e sm. 1 Che, chi ha dottrina. ~ erudito. <> incolto, illetterato. 2 Di cosa piena di dottrina. ~ esperto. 3 Canale in cui scorre un liquido fisiologico (linfa, sangue, secrezione).
agg. 1 (erudito) learned. 2 (istruito) scholar. 3 (canale) duct.
lat. doctus, p.p. di docere insegnare; nel significato [3]: lat. ductus,-us, deriv. da ductus, p.p. di ducere condurre.
Dotto toracico
Dotto che nasce dalla cisterna del Pecquet e trasporta la linfa dei villi intestinali e della parte inferiore del corpo nella succlavia sinistra.
Dòtto, Vincènzo (Padova 1572-1629) Architetto. Tra le opere, il palazzo Abriani (1623) e la facciata orientale del Monte di Pietà (1612), entrambe a Padova.
Dottor Antonio, Il Romanzo di G. Ruffini (1855).
Dottor Faust, Il => "Storia del dottor Faust"
Dottor Jekyll e mister Hyde => "Strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Lo"
Dottor Jekyll e Mr. Hyde, Il Film di fantascienza, americano (1941). Regia di Victor Fleming. Interpreti: Spencer Tracy, Ingrid Bergman, Lana Turner. Titolo originale: Dr. Yekill and Mr. Hyde
Dottor Jekyll, Il Film dell'orrore, americano (1932). Regia di Rouben Mamoulian. Interpreti: Fredric March, Miriam Hopkins, Rose Hobart. Titolo originale: Doctor Jekyll and Mr. Hyde
Dottor Mabuse, Il Film dell'orrore, tedesco (1922). Regia di Fritz Lang. Interpreti: Rudolph Kleine-Rogge, Alfred Abel, Lil Dagover. Titolo originale: Dr. Mabuse der Spieler
Dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, Il Film commedia, britannico (1964). Regia di Stanley Kubrick. Interpreti: Peter Sellers, George C. Scott, Sterling Hayden. Titolo originale: Dr. Strangelove
Dottor ¿¦¿ivago, Il Romanzo di B. L. Pasternak (1956). Il romanzo ispirato a esperienze autobiografiche, narra la vita di un medico poeta e del suo amore per Lara, durante gli avvenimenti della rivoluzione russa. Nella prosa di Pasternak, la vita umana è modellata principalmente dall'amore, dalla fede e dal destino. Gli eventi della politica influenzano la vita umana meno dell'arte. Celebrazione dell'intimità, della poesia e dell'individualità, l'opera è contemporaneamente una dimostrazione della fragilità di questi valori di fronte al risveglio di forze distruttive come la rivoluzione russa. Frutto del lavoro di vent'anni, il libro è stato salutato in Occidente come un'attestazione della permanenza dei valori umanistici nella Russia sovietica. L'autore è stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1958. In soli dieci anni dalla pubblicazione, il Dottor ¿¦¿ivago è stato tradotto in 27 lingue e portato sullo schermo nel 1965. In Russia è stato pubblicato solo nel 1988.
Dottor Zivago, Il
Film drammatico, americano (1965). Regia di David Lean. Interpreti: Omar Sharif, Geraldine Chaplin, Julie Christie. Titolo originale: Doctor Zhivago
dottoràle, agg. Di dottore.
dottoràndo, sm. Laureato che frequenta un corso di dottorato di ricerca.
dottoràto, sm. 1 Grado di dottore. 2 Titolo accademico che si consegue dopo la laurea.
sm. degree.
dottóre, sm. (f.-essa) 1 Chi ha ottenuto la laurea all'università. ~ laureato. • parlare come un dottore, con grande sapienza. 2 Titolo del medico, di chi ha una laurea in medicina. ~ sanitario. 3 Maschera della Commedia dell'arte. 4 Chi insegna una dottrina. ~ insegnante. • i dottori della Chiesa, i santi venerati dai cattolici.
sm. 1 graduate. 2 (medico) doctor.
lat. doctor,-oris insegnante, deriv. da doctus, p.p. di docere insegnare.
dottoreggiàre, v. intr. Ostentare dottrina. ~ sdottoreggiare.
Dottóri, Geràrdo (Perugia 1884-1977) Pittore. Tra le opere Miracolo di luci, volando (1932, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).
dottrìna, sf. 1 Insieme delle cognizioni apprese con lo studio; cultura. ~ erudizione. 2 I principi della religione cattolica. ~ catechismo. • la dottrina cattolica. 3 Insieme dei precetti o delle teorie su cui si fonda una scienza o una religione. ~ disciplina. 4 Insieme dei principi relativi a un determinato argomento o sostenuti da un autore. ~ pensiero, scuola. • ha determinato una nuova dottrina scientifica.
sf. doctrine.
lat. doctrina, deriv. da doctor,-oris dottore.
dottrinàle, agg. Attinente a una dottrina.
dottrinàrio, sm. Chi bada più alla teoria che alla pratica.
dottrinarìsmo, sm. L'essere dottrinario.
Dou, Gerrit (Leida 1613-1675) Pittore olandese. Tra le opere Fanciulla con lanterna alla finestra (Vienna, Kunsthistorisches Museum) e Il medico (1653, Vienna, Kunsthistorisches Museum).
Douai Città (200.000 ab.) della Francia, nel dipartimento del Nord.
Douala Città (853.000 ab.) del Camerun, capoluogo del dipartimento di Wouri e della provincia del Litorale.
douar, sm. invar. Insieme di gruppi familiari legati da interessi e abitudini di vita comuni.
ETM: dal maghrebino dwar.
double-face, agg. e sm. invar. 1 Di stoffa che ha due diritti, ognuno con un proprio disegno e colore. 2 Abito confezionato con tale stoffa.
franc. doppia faccia.
Doubs Fiume (430 km) della Francia. Nasce dai Monti Noirmont e confluisce nella Saona.
Doubs
Dipartimento (485.000 ab.) della Francia, capoluogo Besançon.
Doues Comune in provincia di Aosta (403 ab., CAP 11010, TEL. 0165).
Douglas, Donald W. (New York 1892-Palm Springs 1981) Industriale statunitense. Nel 1910 fu fondatore dell'omonima casa produttrice di velivoli della serie DC.
Douglas, Kirk (Amsterdam, New York 1916-) Nome d'arte di Issur Danielovic Demsky. Frequentò l'American Academy of Dramatic Arts e nel 1941 debuttò a Broadway. Attore, regista e produttore cinematografico. Interpretò come primo film, nel 1946, Lo strano amore di Marta Ivers. Tra i numerosi film interpretati, Il grande campione (1949), L'asso nella manica (1951), Il grande cielo (1952), Brama di vivere (1956), Sfida all'O.K. Corral e Orizzonti di gloria (1957), Spartacus (1960), Sette giorni a maggio (1964), La fratellanza e Il compromesso (1969), Uomini e cobra (1970), La lunga notte di Entebbe (1976). Ha diretto Un magnifico ceffo da galera (1973), I giustizieri del West (1975) e Due tipi incorreggibili (1987) e prodotto Il bruto e la bella del 1952.
Douglas, Michael (New York 1945-) Pseudonimo di Michael Demsky, produttore e attore cinematografico statunitense, figlio di Kirk. Produsse Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), col quale vinse 5 Oscar. Interpretò Sindrome cinese (1979), Attrazione fatale (1987), Wall Street (1987, Oscar come miglior attore protagonista), Basic Instinct (1992), Un giorno di ordinaria follia (1993), Rivelazioni (1994), Il presidente. Una storia d'amore (1995), Spiriti nelle tenebre (1996), Delitto perfetto (1998).
douillette, sf. invar. Piccola poltrona bassa a forma di gondola e con guance imbottite in uso nel XIX sec.
Doukkala Regione del Marocco, sulla Costa Atlantica.
Doumergue, Gaston (Aigues-Vives 1863-1937) Politico francese. Di ideologia radical-socialista, fu presidente del consiglio nel 1913 e 1914 e, dal 1924 al 1931, fu presidente della repubblica.
Dourados Città (130.000 ab.) del Brasile, nello stato del Mato Grosso do Sul.
Douro Litoral Provincia del Portogallo, sull'oceano Atlantico.
Douro, Alto Regione del Portogallo, al confine con la Spagna.
doussié, sm. invar. Nome commerciale del legname ricavato dalle specie arboree africane del genere Afzelia.
Dóva, Giànni (Roma 1925-Pisa 1991) Pittore. Tra le opere Nel paesaggio (1955, Milano, Museo d'Arte Contemporanea).
Dovàdola Comune in provincia di Forlì (1.563 ab., CAP 47013, TEL. 0543).
dóve, avv., cong. e sm. avv. 1 In quale luogo. ~ laddove. 2 In cui (preceduto da un sostantivo). 3 Nel luogo in cui. ~ ove. 4 Il luogo in cui. • questa è la casa dove sono nato.
cong. Nel caso. • dove io non potessi arrivare, andate pure avanti senza di me.
sm. Luogo. • giungevano fischi da ogni dove.
avv. 1 where. 2 (in cui) in which. 3 (fino dove) as far as. cong. 1 whereas. 2 (dove sei?) where are you. 3 (di dove sei?) where are you from.
lat. de ubi.
Dove, Arthur (Canandaigua 1880-Geneva 1946) Pittore statunitense. Tra le opere Musica sentimentale (1917, New York, Metropolitan Museum of Art).
Dover Città della Gran Bretagna (35.000 ab.), della contea di Kent, si affaccia sullo stretto omonimo (detto pas-de-Calais), alla base di imponenti scogliere a falesia. È porto di traffico tra il continente e la costa. In cima alla scogliera si trova il castello, la torre romana, la Maison Dieu Hall.
Stretto di Dover
Punto più stretto del canale della Manica, i cui porti principali sono Dover, Folkestone, Calais, Dunkerque, Ostenda, Zeebrugge.
Dovèra Comune in provincia di Cremona (3.197 ab., CAP 26010, TEL. 0373).
dovére, sm. e v. sm. 1 Ciò che si è tenuti a fare secondo la legge, la morale e simili. ~ obbligo. <> scelta. 2 Ciò che è giusto, conveniente. 3 Ossequi. ~ saluti. 4 Compito. ~ mansione.
v. intr. 1 Avere l'obbligo, la necessità, la convenienza. 2 Essere probabile. 3 Essere debitore. 4 Essere in procinto.
sm. duty. v. intr. 1 must, to have got to. 2 (cond.) ought to, should.
doverosaménte, avv. 1 Per dovere. ~ obbligatoriamente. 2 Come si deve, a dovere.
doveróso, agg. 1 Che è di dovere. ~ dovuto. <> arbitrario. 2 Obbligatorio. ~ necessario. <> volontario.
agg. 1 dutiful. 2 (giusto) right.
dovìzia, sf. Grande abbondanza, opulenza. ~ ricchezza. <> povertà.
dovizióso, agg. 1 Abbondante, opulente. ~ copioso. 2 Facoltoso, benestante. ~ ricco. <> povero.
Dovrefjell Massiccio montuoso della Norvegia, nelle Alpi Scandinave. Vetta più elevata il Monte Snohetta (2.286 m).
dovùnque, avv. e cong. avv. In qualunque luogo. ~ dappertutto. <> in nessun posto.
cong.¤ ¤In qualunque luogo in cui.
avv. everywhere, anywhere. cong. wherever.
dovùto, agg. e sm. agg. 1 Che spetta di diritto. ~ legittimo, giusto. <> immeritato, regalato. 2 Conveniente, necessario. ~ adeguato. <> inadatto, inadeguato.
sm. Ciò che è dovuto.
agg. e sm. due.
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
indica l'etimologia | |
~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo" | |
<> indica (in genere) un "contrario" |
Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_d.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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