Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale E parte 4
Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale E parte 4
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale E parte 4
Ellade Omero la indica sia come una regione della Tessaglia che come una città. In seguito ha indicato le regioni centrali della Grecia e solo dal VI sec. a. C. l'intera Grecia.
ellàdico, agg. Tipico dell'Ellade.
Civiltà elladica
Cultura fiorita nella Grecia continentale dall'età del bronzo alla fine dell'età micenea. È caratterizzata da tre distinti periodi.
Elladico antico
(2800-2000 a. C.) Periodo in cui popolazioni di origine anatolica (pelasgi) diedero vita ai primi centri abitati con l'introduzione di un tipo di ceramica lucida e nera. Le sepolture erano collettive.
Elladico medio
(2000-1570 a. C.) Caratterizzato dall'arrivo di popolazioni indoeuropee dal Nord (achei), che introdussero il cavallo, le sepolture individuali e la ceramica grigia, la cosiddetta minia.
Elladico tardo
(1570-1125 a. C.) Corrispondente all'età micenea. Caratterizzato dall'uso dei carri da combattimento e dai palazzi-fortezza forniti di mura ciclopiche come difesa contro le invasioni provenienti dall'area balcanica. L'economia è prevalentemente agricola e artigianale. Scrittura sillabica del tipo Lineare B (decifrata nel 1952). Uso della ceramica minoica e delle tombe a cupola (thòloi) per il culto degli antenati. Verso il 1150 a. C., la migrazione greca pone fine alla civiltà micenea, grazie alla nuova tecnica di combattimento (guerriero a cavallo con armi di ferro).
ellàgico, agg. (pl. m.-ci) L'acido ellagico è un componente dei tannini in cui è presente come glucoside. Si scioglie negli alcoli.
Èlle => ¤Frisso¤
ellèboro, sm. Genere di piante erbacee (Helleborus) perenni delle Ranuncolacee presenti in Europa meridionale e nell'Asia occidentale. Hanno foglie palmate, fiori con perianzio verde o petaloideo e rizoma velenoso. In Italia è comune la rosa di Natale (Helleborus niger).
Ellef Ringnes Isola del Canada, nel mar Glaciale Artico.
Elleniche Opera di storia di Senofonte (dal 365 a. C.).
ellènico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla Grecia, in particolare a quella classica.
ellenìsmo, sm. Nome dato al periodo storico della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro Magno (323 a. C.) alla conquista dell'Egitto da parte dei romani (31 a. C.).
La cultura greca recepì dal mondo orientale idee religiose e culturali, modi, usi; quando Atene e la civiltà della Grecia decaddero, il centro culturale si spostò ad Alessandria, Antiochia, Pergamo e si affermò una lingua greca universalizzata (koiné), mentre perdettero vigore gli antichi dialetti. L'ampliamento degli orizzonti generò il cosmopolitismo umanistico e la disponibilità a comprendere diverse culture. Si ebbe la diffusione di filosofie etico pratiche che privilegiavano la ricerca della felicità intesa come pace interiore (stoicismo, epicureismo, scetticismo). In campo letterario si affermarono nuovi generi come il mimiambo, l'epillio, l'idillio, l'epigramma, il romanzo. In essi sono trattati argomenti che riguardano l'aspetto quotidiano e non più la dimensione eroica dell'esistenza. Grande opera culturale fu anche la catalogazione e gli studi di testi antichi che contribuirono alla diffusione internazionale della cultura greca e alla sua esportazione. Le scienze astronomiche, con Kidenas, Eraclite Pontico, Aristarco di Samo, Ipparco di Nicea, e matematiche, con Euclide, Archimede, Eratostene, compirono grandi progressi. Nelle corti i nobili contribuirono allo sviluppo di tutte le arti come l'urbanistica, la pittura, la scultura. Grazie a questo le città si riempirono di vie colonnate, di facciate imponenti, di portici; la scultura, con la scuola di Alessandria, e la pittura, con la scuola di Pergamo, gettarono le basi per la futura arte romana.
ellenìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Studioso e dotto della lingua e della letteratura antiche della Grecia.
ellenìstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Dell'ellenismo. 2 Che segue il gusto e lo stile dell'arte ellenistica.
ellenizzànte, agg. Che è modellato sul costume e sullo stile ellenico.
ellenizzàre, v. v. tr. Dare i caratteri dell'antica civiltà ellenista. ~ grecizzare.
v. intr. Usare espressioni o locuzioni greche.
Èlleno Personaggio mitologico, figlio di Deucalione e Pirra e padre di Eolo, Doro e Xuto. Fu il capostipite degli elleni.
ellepì, sm. Disco microsolco. ~ long playing.
èllera, sf. Edera.
Ellesmere Isola artica del Canada, tra la Groenlandia e le isole Sverdrup.
Ellespónto Antico nome dello stretto dei Dardanelli, derivato dalla leggenda di Elle.
Ellington, Duke (Washington 1899-New York 1974) Pianista compositore, direttore d'orchestra statunitense e creatore dello stile jazzistico orchestrale.
ellìsse, sf. (meno corretto ellìssi) In geometria curva piana chiusa definibile in vari modi. Può essere luogo dei punti di un piano per cui il rapporto tra le distanze da un punto (fuoco) e da una retta (direttrice), detto eccentricità (e) è fisso e minore di 1; luogo dei punti di un piano per cui la somma delle distanze da due punti fissi (fuochi) è costante e uguale all'asse maggiore.
In astronomia orbita descritta da un corpo celeste attorno a un altro.
ellìssi, sf. invar. Figura grammaticale per cui si omette qualche parola che sia facile a essere sottintesa.
ellissògrafo, sm. Dispositivo che permette di disegnare un'ellisse con movimento continuo.
ellissoidàle, agg. 1 Relativo a ellissoide. 2 A forma di ellissoide.
ellissòide, sm. Superficie chiusa le cui sezioni piane sono tutte ellissi. Facendo ruotare un'ellisse attorno a uno dei suoi assi, si ottiene un'ellissoide di rotazione.
Ellissoide terrestre
Modello della superficie terrestre ottenuto per rotazione attorno all'asse minore (N-S) dell'ellisse risultante da una sezione meridiana della Terra. La valutazione dell'eccentricità viene effettuata tramite misurazioni triangolari di archi di meridiano e misure locali della gravità ai poli.
ellitticaménte, avv. Con ellissi.
ellìttico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che contiene un'ellissi. 2 Che ha forma di ellisse. ~ ovale, bislungo. 3 Conciso. ~ sintetico. <> prolisso.
Èllo Comune in provincia di Lecco (901 ab., CAP 22040, TEL. 0341).
Ellòbidi Sinonimo di Auriculidi.
Ellsworth, Hardy Vincent (Ridgeway, Ontario 1889-Ottawa 1952) Geologo canadese. Compì studi sui minerali radioattivi per la datazione assoluta delle rocce.
Èlmas Comune in provincia di Cagliari (7.348 ab., CAP 09034, TEL. 070).
elmétto, sm. Copricapo metallico per militari e minatori.
sm. helmet, (minatore) hard hat.
Elmìchi (?-Ravenna 572?) Scudiero del re longobardo Alboino. Uccise il sovrano nel 572, istigato da Rosmunda.
Elmìnti, sm. Nome comune attribuito ai vermi piatti (Platelminti) e ai vermi rotondi (Nematelminti), parassiti dell'uomo e dei vertebrati.
elmintìasi, sf. Nome generico di malattie parassitarie causate dalla presenza di elminti nell'organismo.
elmintologìa, sf. Parte della medicina e della zoologia che studia i vermi parassiti.
elmintòlogo, sm. Studioso di elmintologia.
èlmo, sm. 1 Armatura difensiva del capo. 2 Copricapo protettivo che fa parte dell'attrezzatura di vigili del fuoco e palombari. ~ casco.
sm. helmet, (minatore) hard hat.
gotico hilms.
Elòbie Ordine di piante Monocotiledoni. Comprende specie acquatiche o palustri, d'acqua dolce o di mare.
elocuzióne, sf. Maniera di esporre chiaramente con parole i propri concetti.
elodéa, sf. Genere di piante acquatiche perenni originarie dell'America, ma ora diffuse anche in Italia.
elodèrma, sm. Rettile (noto anche come eloderma sospetto, Heloderma suspectum) della famiglia degli Elodermatidi e dell'ordine degli Squamati. Dotato di coda ad anelli, misura 50 cm di lunghezza. Vive nel deserto del Nevada.
Elogi Opera di poesia di Saint-John Perse (1911).
elogiàre, v. tr. Lodare, fare elogi. ~ decantare. <> criticare.
v. tr. to praise.
lat. tardo elogiare.
elogiatìvo, agg. Atto a elogiare.
agg. laudatory.
elogiatóre, sm. (f.-trìce) Chi elogia.
elògio, sm. 1 Scritto o discorso fatto in lode di qualcuno o qualcosa. ~ apologia, esaltazione. <> biasimo, deplorazione. 2 Congratulazioni (generalmente al plurale). ~ encomio. <> condanna.
sm. 1 (scritto o discorso) eulogy. 2 (lode) praise.
Elogio della pazzia Opera filosofica di Erasmo da Rotterdam (1511). Opera pubblicata a Parigi con titolo greco e latino: Morias Encomion seu Stultitiae Laus (con il doppio significato di Elogio della Pazzia e di Elogio di Tommaso Moro). Di fronte a una grande assemblea, la Pazzia annuncia di voler fare l'elogio di se stessa. In una continua inversione ironica, mostra il peso della Pazzia nell'azione degli uomini, lodando ciò che dovrebbe essere biasimato. Con la sua satira impietosa Erasmo prende di mira la superstizione e la teologia scolastica, ma anche grammatici, giuristi, teologi ed ecclesiastici. Alla pazzia del suo tempo oppone la superiore follia del cristiano, capace di perdonare i propri nemici. Un lavoro di grande forza polemica che ha alla base una visione ottimistica dell'uomo.
Elogio dell'ombra, L' Opera in prosa e poesia di J. L. Borges (1965).
elohìsta, o eloìsta, agg. Relativo a quei testi della Bibbia nei quali Dio è nominato con il termine ebraico di Elohim.
Elomìzidi Famiglia di Insetti Ditteri Brachiceri Ciclorafi. Allo stato larvale vivono tra gli escrementi o tra i funghi.
elongazióne, sf. 1 Distanza tra un corpo oscillante e un punto di riferimento. 2 Differenza tra la longitudine celeste di un pianeta e quella del sole. 3 Lesione muscolare distrattiva benigna, che non causa rottura delle fibre muscolari, ma solo una condizione di stress eccessivo. Si manifesta con dolore al movimento, dolenzia diffusa alla palpazione della zona interessata.
eloquènte, agg. 1 Che ha eloquenza. ~ significativo. <> inespressivo. 2 Che esprime chiaramente i concetti. ~ espressivo. <> neutro.
agg. eloquent.
eloquenteménte, avv. In modo eloquente. ~ chiaramente.
eloquènza, sf. 1 L'arte e la facoltà di parlare e scrivere in modo da produrre l'impressione voluta sul pubblico. ~ parlantina. <> laconicità. • eloquenza accademica. 2 Forza di persuasione o forza espressiva. ~ efficacia. • con l'eloquenza del denaro tutto è possibile.
sf. eloquence.
lat. eloquentia.
elòquio, sm. Il modo di parlare. ~ oratoria, loquela.
El-Oued Città (74.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.
èlsa, sf. Indica la barra trasversale metallica posta tra l'impugnatura della spada e l'inizio della lama, con lo scopo di fornire un riparo per la mano. Anche elso, sm.
~ guardamano, paramano.
dall'antico ted. helza
Elsa Fiume della Toscana (lunghezza 63 km). Nasce dalle Colline metallifere, percorre la valle omonima e si getta nell'Arno, dopo aver toccato Colle Val d'Elsa, Poggibonsi, Certaldo e Castelfiorentino.
Elsa, val d'
Valle della Toscana, attraversata dal fiume Elsa, affluente dell'Arno. Nella valle sono ubicati i centri di Colle Val d'Elsa, Poggibonsi, Certaldo e Castelfiorentino.
Elsheimer, Adam (Francoforte 1578-Roma 1610) Pittore tedesco. Tra le opere Incendio di Troia (1603-1604, Monaco, Alte Pinakothek) e Mercurio in visita presso Filemone e Bauci (1608-ca. 1609, Dresda, Gemäldegalerie).
Elskamp, Max (Anversa 1862-1931) Poeta belga di lingua francese. Filtrò l'esperienza simbolista attraverso le tradizioni popolari fiamminghe. Tra le opere La louange de la vie (La lode della vita, 1898) e Sous les tentes de l'exode (Sotto le tende dell'esodo, 1921).
Elssler, Fanny (Gumpendorf 1810-1884) Ballerina austriaca.
Elster Bianco Fiume (247 km) della Germania. Nasce dai Monti Elster e confluisce nella Saale.
eltex, sm. invar. Polietilene ad alta densità.
Eltsin, Boris (Sverdlovsk 1931-) Uomo politico russo. Chiamato da M. Gorbaciov a dirigere il PCUS a Mosca (1985), per le sue posizioni riformatrici, venne allontanato dal partito nel 1987 divenendo il leader più popolare dell'opposizione democratica. Eletto al parlamento dell'Urss nel 1989 divenne presidente della Repubblica russa nel 1990, affiancando e stimolando Gorbaciov, ma spesso criticandolo aspramente. Fu l'artefice del fallimento del tentato colpo di stato militare, nell'agosto del 1991, da parte dei conservatori comunisti, imponendosi così come figura chiave dell'assetto postcomunista del paese. Alla fine del 1991 guidò lo scioglimento dell'URSS e le conseguenti dimissioni di Gorbaciov. La sua leadership fu confermata con il referendum popolare del 1993, ma la crisi cecena (1994-1996) ha causato la sconfitta del suo partito nel 1995. Nel 1996 è stato rieletto presidente, nonostante il suo precario stato di salute.
Éluard, Paul (Saint-Denis, Parigi 1895-Charenton-le-Pont 1952) Pseudonimo di Eugène Grindel. Poeta. Tra le opere Capitale del dolore (1926) e Appuntamento coi tedeschi (1944).
elucidàre, v. tr. Spiegare. ~ chiarire.
elucubràre, v. tr. Meditare con insistenza attorno a un'opera dell'ingegno. ~ almanaccare.
elucubrazióne, sf. 1 L'elucubrare. ~ almanaccare. 2 L'opera che ne risulta (talvolta anche in senso ironico).
elùdere, v. tr. 1 Raggirare. ~ ingannare. <> rispettare. 2 Sottrarsi con scaltrezza a un obbligo. ~ scantonare. <> affrontare.
v. tr. to evade.
lat. eludere prendersi gioco.
eludìbile, agg. Che si può eludere. ~ evitabile.
Eluru Città (130.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Andhra Pradesh.
elusióne, sf. L'eludere e l'effetto.
sf. evasion, elusion.
elusività, sf. L'essere elusivo.
elusìvo, agg. Che tende a eludere. ~ evasivo. <> preciso.
agg. evasive.
elusóre, sm. Cittadino che froda il fisco eludendolo con i mezzi che lo stesso fisco metteva a disposizione.
eluviàle, agg. 1 Relativo alle eluvioni. 2 In pedologia si dice di un orizzonte del suolo che i meccanismi pedogenetici tendono a impoverire di alcuni elementi facendoli migrare verso il basso.
elùvio, sm. Deposito detritico originatosi per degradazione chimica o meccanica delle rocce e rimasto sul posto.
eluvióne, sf. Insieme dei frammenti di roccia disgregati dagli agenti atmosferici e rotolati dai pendii per una breve distanza.
Èlva Comune in provincia di Cuneo (154 ab., CAP 12020, TEL. 0171).
elvèlla, sf. Genere di Funghi Ascomiceti il cui corpo fruttifero risulta commestibile.
elvético, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Dell'antica Elvezia (attuale Svizzera). 2 Della confederazione elvetica. ~ svizzero.
sm. Abitante della Svizzera. ~ svizzero.
agg. e sm. Swiss, Helvetian.
Elveziàno, agg. e sm. Piano del Miocene medio tra il Langhiano e il Tortoniano.
elzevirìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Autore di elzeviri.
elzevìro, agg. e sm. agg. 1 Qualità di carattere da stampa, derivato da quello usato dagli stampatori olandesi Elzevier. 2 Di libro di piccola edizione che imita il formato di quelli editi dagli Elzevier.
sm. L'articolo principale della terza pagina di un giornale, in genere di argomento culturale o letterario.
sm. literary article.
em Sigla di elettromagnetico.
EMA Sigla di European Monetary Agreement (accordo monetario europeo).
emaciaménto, sm. Azione ed effetto dell'emaciare.
emaciàre, v. v. tr. Far divenire estremamente magro. ~ scarnire.
v. intr. Divenire magro e smunto.
emaciàto, agg. Estremamente magro. ~ cadaverico. <> paffuto.
agg. emaciated.
e-mail, sf. invar. => "email"
email, sf. invar. Nel linguaggio informatico indica programmi finalizzati alla gestione della posta elettronica (electronic mail). Il termine indica sia il messaggio sia il protocollo che ne consente la trasmissione.
E-mail, sf. invar. Sistema di posta elettronica utilizzato sulle reti di computer.
dall'inglese Electronic Mail.
emàle, agg. Relativo al sistema vascolare o circolatorio.
emanàre, v. v. tr. 1 Pubblicare, emettere. ~ promulgare. 2 Mandar fuori, diffondere. ~ esalare. <> contenere.
v. intr. Derivare. ~ provenire.
v. tr. 1 to give off, to send out. 2 (leggi, decreti) to enact, to issue. v. intr. to come from.
lat. emanare, comp. da e(x) + manare sgorgare.
emanatìsta, sm. e sf. Sostenitore dell'emanatismo.
emanatìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'emanatismo.
emanazióne, sf. 1 L'emanare o l'effetto. ~ emissione. 2 La cosa emanata. 3 Esalazione. ~ fuoriuscita. 4 Conseguenza, derivazione. ~ espressione.
emancipàre, v. v. tr. 1 Liberare eccezionalmente un minore dalla soggezione della patria potestà. 2 Liberare da un vincolo o da una soggezione. ~ affrancare. <> asservire.
v. rifl. Liberarsi da un vincolo di soggezione materiale o morale. ~ svincolarsi. <> sottomettersi.
v. tr. to emancipate. v. rifl. to become emancipated, to become liberated.
emancipàto, agg. 1 Libero da soggezione. ~ indipendente. <> subordinato. 2 Evoluto, esperto. ~ spregiudicato. <> retrogrado.
emancipatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che o chi emancipa.
emancipazióne, sf. 1 L'emancipare o l'effetto. ~ liberazione. <> dipendenza. 2 Evoluzione. ~ progresso. <> involuzione.
sf. emancipation.
lat. emancipatio,-onis.
emangiòma, sm. Tumore vascolare costituito da capillari sanguigni. Essendo congeniti, si osservano già nel neonato. Si hanno ottimi risultati con il trattamento radioterapico.
Emanuèle Nome di sovrani.
Emanuele I il Grande
(Ancochete 1469-Lisbona 1521) Re del Portogallo dal 1495. Fu promotore dei viaggi di Vasco de Gama (1498) e A. Cabral (1500).
Emanuele II
(Lisbona 1889-Twickenham 1932) Re del Portogallo dal 1908, due anni dopo venne deposto durante la rivoluzione.
Emanuèle Filibèrto, détto Tèsta di Fèrro (Chambéry 1528-Torino 1580) Duca di Savoia dal 1553, al servizio di Carlo V batté i francesi nel 1557 a San Quintino. Riottenne il suo ducato, che era stato precedentemente occupato dai francesi, nel 1559 e si occupò della riorganizzazione finanziaria e amministrativa.
Emanuèlli, Enrìco (Novara 1909-Milano 1967) Romanziere e saggista. Tra le opere La congiura dei sentimenti (1943) e Settimana nera (1961).
Emarése Comune in provincia di Aosta (199 ab., CAP 11020, TEL. 0166).
emarginàre, v. tr. 1 Annotare a margine di carte amministrative. 2 Relegare ai margini. ~ isolare. <> accettare.
v. tr. to marginalize.
emarginàto, agg. e sm. agg. Indicato sul margine. ~ segnato. 2 Messo ai margini della vita sociale. ~ escluso. <> integrato.
sm. 1 Annotazione sul margine di un documento. 2 Persona emarginata. ~ ghettizzato, isolato. <> integrato, inserito.
sm. social outcast.
emarginazióne, sf. L'emarginare o l'essere emarginato. ~ segregazione.
sf. marginalization.
emàrtro, sm. Versamento sanguigno all'interno di un'articolazione. Di natura traumatica può sorgere anche in presenza di emofilia o di sindromi emorragiche.
emasculatóre, sm. Tenaglia utilizzata per castrare i maschi degli animali.
emasculazióne, sf. 1 In medicina e veterinaria è l'asportazione chirurgica dei testicoli. ~ castrazione. 2 In botanica è la soppressione degli stami prima della deiscenza delle antere.
emat(o)- Primo elemento di termini composti di significato sangue.
ematemèsi, sf. Fuoriuscita di sangue dalla bocca causata da conati di vomito proveniente dall'apparato digerente.
Emathia Nomo (138.000 ab.) della Grecia, nella Macedonia. Capoluogo Véroia.
emàtico, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce al sangue.
ematidròsi, sf. Sudore del sangue. Si osserva in certi animali, come buoi e cavalli, e più raramente nell'uomo.
ematìna, sf. Composto che si ottiene per scissione dalla metaemoglobina. ~ eme ferrico.
ematìte, sf. Sesquiossido di ferro noto anche come ferro oligisto che cristallizza nel sistema trigonale, in cristalli zomboedrici o lamellari (disposti a rosa di ferro) o in masse granulari o terrose (ocra rossa). Ha colore grigio scuro, con lucentezza metallica, o rosso vivo se in polvere. È importante per l'estrazione del ferro.
ematocèle, sm. Termine che designa varie forme emorragiche incistate.
ematocòcco, sm. Genere di Alghe unicellulari cui appartiene l'Hematococcus pluvialis, molto comune nelle vasche dei giardini e nelle pozze d'acqua.
ematòcrito, sm. Valore percentuale che i globuli rossi occupano all'interno di una quantità definita di sangue.
ematòfago, agg. 1 Che si nutre di sangue. 2 Detto di un parassita che si nutre delle emazie del suo ospite.
ematologìa, sf. Studio del sangue.
ematològico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'ematologia.
ematòlogo, sm. (pl.-gi) Specialista in ematologia.
ematòma, sm. Tumefazione caratterizzata da raccolta di sangue all'interno del corpo, in un tessuto o in uno spazio. Spesso è causato da un trauma contusivo, anche se possono concorrere alla sua formazione altre cause (tumori, processi patologici vari). L'ematoma si rende evidente con il gonfiore e il colorito bluastro della cute, spesso accompagnato da dolore e impotenza funzionale. Nelle situazioni più comuni e meno gravi, basta applicare nel più breve tempo possibile del freddo sulla parte interessata. L'applicazione di pomate nella fase acuta di formazione dell'ematoma non è giustificabile.
ematomielìa, sf. Emorragia dell'interno del midollo spinale causata da un trauma della colonna vertebrale.
ematoparassìta, sm. Sinonimo di ematozoo.
Ematopòdidi Famiglia di Uccelli Caradriformi che comprende un solo genere, l'Hematopus, con varie specie.
ematopoièsi, sf. Serie di processi che portano alla formazione e alla maturazione del sangue. => "emopoiesi".
ematopoiètico, agg. (pl. m.-ci) Sinonimo di emopoietico.
ematosalpìnge, sm. Versamento di sangue nella tromba dell'utero.
ematòsi, sf. Processo di ossigenazione del sangue.
ematossilìna, sf. Sostanza che costituisce il legno di campeggio che per ossidazione dà il colorante rosso.
ematozòo, sm. Parassita dei globuli rossi del sangue. Fra i più importanti c'è il genere Plasmodium, che è quello responsabile della malaria.
ematùria, sf. Presenza di sangue nelle urine che può esprimere un aspetto patologico (calcoli, tumore o altro) del rene, dell'uretere, della vescica, dell'uretra.
emàzia, sf. Globulo rosso del sangue dei Vertebrati, chiamato anche eritrocita (o eritrocito). Sono cellule circolari, dalla caratteristica forma biconcava e sprovviste di nucleo, che vengono generate dal midollo osseo e, al termine della loro vita, sono distrutte dalla milza. All'interno della sottile membrana cellulare che le circonda, il citoplasma delle emazie è costituito per circa il 35% da una sostanza proteica chiamata emoglobina, che ne determina il tipico colore rosso. Tramite l'emoglobina le emazie trasportano l'ossigeno dal polmone (o dalle branchie) alle cellule del corpo e l'anidride carbonica dalle cellule ai polmoni. In ogni mm3 di sangue si trovano da quattro a sei milioni di emazie. Particolari patologie possono causare mutamenti della loro forma o volume oppure determinarne variazioni numeriche (anemia, policitemia).
Emba Fiume (647 km) del Kazakistan occidentale. Nasce dai Monti Mugodzary e sfocia nel mar Caspio.
emballonùra, sf. Genere di Mammiferi Chirotteri della famiglia degli Emballonuridi, comprendente pipistrelli malesi con la coda parzialmente libera dal patagio.
embàrgo, sm. (pl.-ghi) 1 Divieto di esportazione nei confronti di uno stato. ~ sanzione. • embargo del petrolio. 2 Provvedimento con cui una nave mercantile viene sequestrata in un porto o gli si impedisce di salpare senza una specifica autorizzazione.
spagn. embargo impedimento.
embatèrio, sm. Canto di marcia di alcuni popoli dell'antica Grecia.
greco embáinein avanzare.
èmbia, sf. Insetto (Embia rabreri) della famiglia degli Embidi e dell'ordine degli Embiotteri. Di colore rosso scuro, vive sotto le pietre.
emblèma, sm. (pl. m.-i) 1 Figura simbolica. ~ vessillo. • la colomba è l'emblema della pace universale. 2 Figurazione di un certo pregio, incastrata in un'altra opera.
sm. symbol, emblem.
lat. emblema, dal greco èmblema decorazione.
emblematicaménte, avv. In modo emblematico.
emblemàtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Proprio dell'emblema. 2 Simbolico, molto significativo. ~ esemplare.
embolectomìa, sf. Estrazione chirurgica di un embolo da un'arteria.
embolìa, sf. Improvvisa ostruzione di un vaso sanguigno causata da un corpo di diversa natura interno alla corrente sanguigna.
sf. embolism.
Embolia gassosa.
È l'occlusione dei vasi sanguigni, causata dalla presenza di bolle d'aria nel sistema circolatorio. Occorre precisare che sono necessari almeno 100 ml d'aria per provocare l'embolia e, quindi, le piccole quantità (introdotte, per esempio, con una qualsiasi terapia endovenosa) sono del tutto innocue.
L'infortunato manifesta alterazioni della personalità e turbe sensoriali (per esempio una visione confusa) come se avesse assunto alcol o stupefacenti. Può lamentare dolori al torace e una debolezza che può sfociare nella comparsa di una paralisi. A volte nel naso o nella bocca è presente del sangue schiumoso. Possono presentarsi anche convulsioni. Nei casi più gravi l'infortunato può perdere coscienza e andare incontro ad arresto cardio-circolatorio.
Occorre avvertire prontamente un presidio ospedaliero: i soggetti colpiti necessitano di somministrazione di ossigeno e di ricovero in camera iperbarica. Nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi, mantenere al caldo l'infortunato e, se non presenta lesioni al collo, posizionarlo sul fianco sinistro, con il corpo leggermente inclinato verso il basso in direzione del capo (cioè con i piedi più in alto della testa), facendo sempre attenzione a mantenere libere le vie respiratorie, tutto ciò allo scopo di prevenire che le bolle di gas presenti nel sangue raggiungano il circolo ematico del cervello provocando gravi lesioni.
Embolia polmonare.
Consiste nella repentina occlusione di un vaso arterioso del sistema circolatorio polmonare da parte di una bolla d'aria o di un trombo.
èmbolo, sm. Corpo estraneo solido (coaguli sanguigni o frammenti di grasso), liquido (grassi, oli) oppure gassoso (bollicine d'azoto o d'aria), immesso nella corrente sanguigna. Quando arriva in un vaso di sezione inferiore lo occlude provocando embolia.
embrassons-nous Locuzione francese che significa "abbracciamoci", derivata dal vaudeville Embrasson-nous, Folleville di Lebiche (1850). Viene utilizzata in relazione a proposte di pacificazione o di intesa troppo ottimistiche o prive di spessore.
embricàto, agg. Coperto con embrici.
embricazióne, sf. Sovrapposizione parziale di squame, strutture anatomiche laminari e simili.
émbrice, sm. Lastra di terracotta che serve per la copertura dei tetti, fatta a forma di trapezio con rialzo lungo i lati maggiori.
embriofìllo => "cotiledone"
Embriofìte Vasto gruppo di vegetali, introdotto da Engler, che comprende archegoniate e spermatofite.
embriòforo, sm. Sospensore dell'embrione.
embriogènesi, sf. invar. Processo di formazione e crescita dell'embrione.
embriologìa, sf. Disciplina che studia i processi di formazione e lo sviluppo degli embrioni degli organismi pluricellulari. Studiata fin dall'antichità, nacque nel XVIII sec. con K. F. Wolf e si sviluppò successivamente con la scoperta nel 1817, da parte di Ch. H. Pander, dei foglietti germinali (ectoderma, entoderma, mesoderma), sui quali Von Bauer elaborò la teoria secondo cui ogni foglietto è la matrice di organi e tessuti, fornendo il punto di partenza all'embriologia comparata. E. Haechel, dai dati di quest'ultima e basandosi sulle teorie evolutive, enunciò la sua legge biogenetica fondamentale, l'ontogenesi, o sviluppo dell'individuo, come ricapitolazione della filogenesi, l'evoluzione della specie. Con l'embriologia sperimentale che si avvale di tecniche di trapianto, fecondazioni artificiali, coltivazioni in vitro ecc., si è giunti a conclusioni sempre più precise.
Embriologia comparata
Studio comparato dello sviluppo degli embrioni di specie, ordini e classi, per analizzare le analogie e differenze.
embriològico, agg. (pl. m.-ci) Proprio dell'embriologia.
embriòlogo, sm. (pl.-gi) Studioso dell'embriologia.
embriòma, sm. (pl.-i) Tumore derivante da un disturbo nello sviluppo dell'embrione o da una malformazione congenita.
embrionàle, agg. 1 Dell'embrione o che è nello stato d'embrione. ~ nascente. <> sviluppato. 2 Accennato. ~ abbozzato. <> particolareggiato.
agg. embryonic.
embrióne, sm. 1 Il germe della pianta. ~ germoglio. 2 Il germe animale fino al suo completo sviluppo in feto. 3 Idea che comincia a prendere corpo nella nostra mente. ~ abbozzo.
sm. embryo.
• In biologia l'organismo vivente, dal momento in cui ha inizio lo sviluppo dell'uovo fecondato o attivato, fino al compimento di differenziazione dei diversi organi. Si dicono annessi embrionali i quattro organi (sacco vitellino, amnio, allantoide, corion) che hanno la funzione di proteggere l'embrione e di favorirne le funzioni vitali. Nella specie umana l'embrione, alla fine del terzo mese di vita, forma la placenta e passa allo stato fetale. Lo sviluppo dell'embrione di un organismo osserva uno schematico riassunto delle fasi evolutive della sua specie: per esempio in una primissima fase dello sviluppo dell'embrione umano, esso richiama la forma di un pesce e presenta le strutture branchiali che sono assolutamente assenti nell'adulto.
embriopatìa, sf. Malformazione causata dalla trasmissione, da parte della madre in gravidanza al feto, di una malattia, infettiva o tossica.
embrocazióne, sf. 1 Applicazione topica calda eseguita mediante un liquido oleoso, grasso. 2 Il liquido che viene utilizzato per l'applicazione.
Emden Città porto della Germania (51.000 ab.), situata nella Frisia orientale, a nord dell'estuario dell'Ems. Capolinea per l'isola di Borkum, è unita all'Ems e alla Ruhr da canali navigabili.
Emden, abìsso di Sezione centrale delle Filippine, presso Mindanao.
ème, sm. Composto organico costituito da un atomo di ferro e da una molecola di protoporfirina, che rappresenta il nucleo centrale (non proteico) di emoglobina e mioglobina (sangue), e conferisce loro la caratteristica di trasportatori di ossigeno.
emendàbile, agg. Che si può emendare.
emendaménto, sm. 1 L'emendare o l'effetto. 2 Variazione a disegni di legge proposta in parlamento. ~ rettifica.
sm. amendment.
emendàre, v. v. tr. 1 Togliere i difetti. ~ correggere. 2 Modificare una legge.
v. rifl. Correggersi. ~ redimersi. <> sbagliarsi.
v. tr. to amend.
emendatóre, sm. (f.-trìce) Chi o che emenda.
emendazióne, sf. Emendamento.
emeralopìa, sf. Forte diminuzione della vista in corrispondenza all'abbassamento o alla riduzione della luce.
emergènte, agg. Che va acquistando un particolare rilievo.
agg. emerging, emergent.
emergènza, sf. Circostanza particolarmente critica. <> normalità.
sf. emergency.
emèrgere, v. intr. 1 Venire a galla dal liquido ove la cosa è immersa. ~ affiorare. <> sprofondare. 2 Mostrarsi al di sopra, venire fuori. ~ apparire. <> scomparire. 3 Manifestarsi con chiarezza. ~ risultare. • finalmente dopo tanto penare emerse la verità. 4 Rendersi illustre. ~ distinguersi. <> confondersi. • è riuscito a emergere dalla mediocrità con la costanza e il lavoro.
v. intr. 1 to emerge. 2 (mostrarsi) to stand out. 3 (sommergibile) to surface.
lat. emergere, comp. da ex-+ mergere tuffare.
emèrito, agg. 1 Chi, non esercitando più un ufficio pubblico, ne conserva tuttavia il grado e gli onori. 2 Famoso, egregio. ~ insigne.
Emeròbidi Famiglia di Insetti Neurotteri di piccole dimensioni che vivono nelle regioni temperate soprattutto dell'emisfero boreale. Hanno antenne moniliformi e sono privi di ocelli.
emerocàllide, sf. (pl.-i) Genere di piante erbacee perenni rizomatose della famiglia delle Gigliacee, caratterizzate da grandi fiori gialli o arancio e da lunghe foglie radicali. Sono emerocallidi il giglio dorato e il giglio turco.
emerotèca, sf. Raccolta ordinata di giornali e periodici disponibile per consultazione.
emersióne, sf. L'emergere o l'effetto. ~ galleggiamento. <> immersione.
emèrso, agg. Che sta fuori dall'acqua.
Emerson, Ralph Waldo (Boston 1803-Concord 1882) Poeta, filosofo e saggista statunitense; pastore protestante, per rifiuto del dogmatismo, abbandonò la carriera ecclesiastica nel 1832. Durante un viaggio in Europa conobbe S. T. Coleridge, W. Wordsworth, Th. Carlyle e si avvicinò all'idealismo romantico tedesco. Di ritorno dall'Europa si stabilì a Concord dove fondò il trascendentalismo. Pubblicò nel 1836 il saggio La natura in cui elaborò i principi fondamentali dell'idealismo tedesco applicandoli alla situazione americana. Altre opere sono Uomini rappresentativi (1850), in cui espone la sua concezione democratica della storia, Il dotto americano (1837), Saggi (1841-1843) e Diario (1820-1876), testimonianza della sua continua ricerca spirituale.
emètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Di medicamento che fa vomitare e il medicamento stesso.
emetìna, sf. Sostanza dall'azione emetica e irritante della mucosa gastrica, ricavata dall'ipecacuana.
eméttere, v. tr. 1 Mandar fuori. ~ fare uscire. <> immettere. 2 Mettere in circolazione (monete, francobolli). 3 Emanare, diffondere. ~ promulgare. 4 Esprimere. ~ pronunciare.
v. tr. 1 to emit, to give out. 2 (monete, francobolli) to issue. 3 (leggi) to enact. 4 (esprimere) to express. 5 (sentenza) to pronounce.
lat. emittere, comp. da e(x)-+ mittere mandare.
emettitóre, sm. 1 Uno degli elettrodi di un transistore. 2 Trasmettitore.
• In elettronica, costituisce l'elettrodo di un transistore che provvede a emettere cariche positive (nel caso dei transistori p-n-p) oppure elettroni (nei transistori n-p-n). Analogamente alle altre due parti chiamate collettore e base, l'emettitore è formato da un sottile strato di materiale semiconduttore (tipicamente germanio o silicio) "drogato" con impurità costituite da elementi come gallio e boro (per gli emettitori di tipo p) oppure come arsenico e fosforo (negli emettitori di tipo n). Allo strato semiconduttore viene poi normalmente unito un sottile filo metallico che ne consente il collegamento con gli altri componenti del circuito elettronico.
emi- Primo elemento di parole composte derivante da un termine greco che significa "metà, mezzo".
emianestesìa, sf. Perdita di sensibilità in una metà del corpo.
emianopsìa, sf. Perdita o diminuzione della visione in metà del campo visivo.
comp. da emi-+ il greco ópsis vista.
emiballìsmo, sm. Disturbo provocato da una lesione del corpo di Luys consistente nel verificarsi di ampi movimenti involontari nel lato opposto a quello colpito dalla lesione.
emicellulósa, sf. Denominazione generica di polisaccaridi complessi, costituenti della cellula vegetale, caratterizzati dal fatto che producono zuccheri per idrolisi enzimatica.
emicìclo, sm. Spazio o costruzione semicircolare. ~ semicerchio.
Emicordàti Metazoi Deuterostomi marini, comprendenti le classi degli pterobranchi e quella degli enteropneusti, che presentano un piccolo diverticolo della faringe.
emicrània, sf. Nevralgia che colpisce una parte sola del cranio. ~ cefalea.
sf. migraine.
emidàttilo, sm. Genere e nome comune di Rettili Lacertili della famiglia dei Geconidi, tipici delle regioni calde del Mediterraneo, caratterizzati dalla presenza di cuscinetti adesivi nella prima metà delle falangi.
emiedrìa, sf. Proprietà dei cristalli che appartengono a una classe emiedrica.
emièlitra, sf. Ala anteriore degli Insetti Eterotteri, caratterizzata dall'avere la prima metà coriacea e l'estremità membranosa.
emigrànte, agg. e sm. e sf. Che o chi emigra. ~ espatriato, emigrato. <> immigrato, rimpatriato.
agg., sm. e sf. emigrant.
emigràre, v. intr. 1 Lasciare il proprio luogo d'origine per trasferirsi altrove. ~ espatriare. <> immigrare. 2 Spostarsi degli uccelli da una regione all'altra al mutare delle stagioni.
v. intr. 1 to emigrate. 2 (uccelli) to migrate.
emigràto, agg. e sm. Chi è emigrato per ragioni politiche o di lavoro. ~ emigrante. <> immigrato.
emigratòrio, agg. Relativo all'emigrazione.
emigrazióne, sf. 1 L'emigrare. ~ espatrio. <> immigrazione. 2 Migrazione di animali. ~ esodo. 3 Il complesso degli emigrati da uno stesso paese.
sf. emigration.
Emìli, Romàno (Bologna 1937-) Tenore italiano. Ha esordito nel 1965 con La gazza ladra di Rossini e ha continuato a esibirsi fino agli anni '90, vincendo diversi concorsi di canto. Nel 1966 è entrato a far parte del teatro d'opera di Düsseldorf.
Emilia Galotti Dramma di G. E. Lessing (1772).
Emìlia Romàgna Regione a statuto ordinario dell'Italia settentrionale.
Confina a nord con la Lombardia e il Veneto, a sud-ovest e a sud con la Liguria, la Toscana, le Marche e la repubblica di San Marino, a ovest per un brevissimo tratto con il Piemonte e si affaccia a est sul mar Adriatico.
Il territorio si può distinguere nettamente in due parti: quella meridionale, caratterizzata dal versante settentrionale dell'Appennino tosco-emiliano e quella settentrionale, delimitata a nord dal corso del fiume Po (tranne che per il tratto dell'Oltrepò mantovano, amministrativamente appartenente alla Lombardia), interamente pianeggiante, che si estende fino ai piedi delle colline dell'Appennino.
La pianura è attraversata in direzione sud nord nella parte occidentale dagli affluenti di destra del Po (Tidone, Trebbia, Arda, Taro, Parma, Enza, Secchia e Panaro), mentre nella parte orientale è percorsa dai tributari diretti del mar Adriatico (i fiumi Reno, Idice, Lamone, Montone-Ronco, Savio, Rubicone, Marecchia).
Sul confine tra la zona montana e quella pianeggiante, lungo l'antica via Emilia, si sono sviluppati sette capoluoghi di provincia (Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Bologna, il capoluogo, Forlì e Rimini), mentre gli altri due, Ferrara e Ravenna, sorgono in mezzo alla pianura.
La costa adriatica è bassa, sabbiosa e rettilinea, interrotta dalle foci dei fiumi.
La parte nordorientale della regione è occupata dalle valli di Comacchio, zona depressa, un tempo paludosa e ora ampiamente risanata.
Il clima ha caratteristiche subcontinentali con inverni freddi ed estati calde, mitigate tuttavia dalle brezze marine in prossimità della costa.
La regione era un tempo essenzialmente agricola, ma si è profondamente trasformata nel tempo e oggi solo una piccola parte della popolazione attiva (12%) è occupata nel settore agricolo. L'agricoltura ha comunque subito un profondo processo di modernizzazione ed è al primo posto in Italia per produttività; infatti accanto ad alcune grandi aziende capitalistiche, si è sviluppato un gran numero di piccole e medie aziende unite in cooperative, organizzazione che ha permesso la diffusa modernizzazione delle tecniche di coltivazione.
Si coltivano principalmente frumento, barbabietola da zucchero, frutta, nonché ortaggi, legumi e vite.
Rinomate sono la produzione di vino, latte e derivati (celebre il Parmigiano Reggiano), carni (prosciutti di Parma); infatti tecnicamente molto evoluto è l'allevamento sia di suini che di bovini; rilevante anche il numero degli animali da cortile.
Il settore più tradizionale dell'industria è legato alla trasformazione dei prodotti agricoli; accanto a questo sono sorti e si sono sviluppati il settore metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento, chimico, vetrario, farmaceutico, del mobile e dei prodotti per l'edilizia.
Un notevole impulso ha subito il settore dei servizi, legati al turismo sulla riviera romagnola e alle rinomate stazioni termali.
• Abitanti-3.921.357
Superficie-22.123 km2
Densità-177,2 ab./km2
Capoluogo-Bologna
Province (fra parentesi il numero di abitanti del capoluogo espresso in migliaia): Bologna (497), Ferrara (137), Forlì-Cesena (109), Modena (176), Parma (169), Piacenza (102), Ravenna (135), Reggio nell'Emilia (131), Rimini (131)
Emìlia, vìa Antica strada romana voluta dal console M. Emilio Lepido nel 187 a. C. che collegava Rimini a Piacenza per un totale di 270 km ca. Diede il nome a tutta la regione e divenne la principale via di collegamento dell'Italia settentrionale. In epoca imperiale fu prolungata ad Aosta (Augusta Praetoria) e ad Aquileia.
Emiliàni, Andrèa (Bologna 1931-) Storico dell'arte italiano. Esperto di pittura del Seicento, ricoprì l'incarico di Soprintendente ai Beni artistici e storici e direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Tra le sue pubblicazioni, La conservazione come pubblico servizio (1971), Una politica dei Beni Culturali (1974) e Dal museo al territorio (1974).
emiliàno, agg. e sm. agg. Dell'Emilia.
sm. Abitante o nativo dell'Emilia.
Emiliàno, Màrco Emìlio (206?-Spoleto 253) Imperatore romano. Legato imperiale in Mesia, venne eletto nel 253 dall'esercito, ma dopo la vittoria sui goti fu assassinato dagli stessi soldati.
Emilio o dell'educazione Romanzo pedagogico di J. J. Rousseau (1762).
Emìlius Monte (3.559 m) della Val d'Aosta, nelle Alpi Graie, tra le valli della Dora Baltea e di Cogne.
emimelìa, sf. Malformazione congenita consistente nell'assenza della parte distale (avambraccio e gamba) degli arti.
comp. da emi-+ il greco mélos membro.
emimetàbolo, agg. Di insetto a metamorfosi incompleta che vive allo stato larvale in un ambiente diverso rispetto a quello degli individui adulti.
emìna, sf. Cloridrato di ematina che si ottiene scaldando a bagnomaria una soluzione di emoglobina addizionata ad acido acetico e a cloruro di sodio.
eminènte, agg. 1 Che sovrasta in altezza. ~ elevato. • una torre eminente caratterizzava la piazza. 2 Che si distingue fra tutti. ~ eccelso. <> sconosciuto. • era un eminente professore dell'università di Pavia.
agg. eminent, distinguished.
lat. eminens,-entis, p.pres. di eminere, comp. da ex-+ minere sporgere.
eminenteménte, avv. Prevalentemente. ~ specialmente.
eminènza, sf. 1 Titolo d'onore che spetta ai cardinali. 2 L'essere eminente. 3 Eccellenza. ~ superiorità. • eminenza di ingegno. 4 Luogo elevato. 5 Protuberanza.
dal lat. eminentia.
Eminescu, Mihail (Botomani 1850-Bucarest 1889) Romanziere e poeta. Tra le opere Angelo e demone (1870) e Genio solitario (postumo, 1904).
emiparèsi, sf. Diminuzione del movimento volontario di una metà del corpo causata da una lesione cerebrale o del tronco encefalico o delle vie piramidali.
emiplegìa, sf. Blocco del movimento volontario di una metà del corpo causata da una lesione cerebrale o del tronco encefalico o delle vie piramidali.
emiplègico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Relativo all'emiplegia.
agg. e sm. Colpito dall'emiplegia.
Emiràti àrabi unìti Stato sovrano, costituito da una federazione di monarchie assolute, indipendente dal 1971, comprendente i sette sceiccati (Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm Al Qaiwain, Ras Al Khaimah e Fujayrah) della Costa dei Pirati (posta sotto il dominio britannico nel 1853 con la denominazione di Stati della Tregua).
Il paese confina a nord-ovest con il Qatar, a sud con l'Arabia Saudita e a est con l'Oman. Si affaccia sul golfo Persico al nord e sul golfo di Oman a nord-est. Morfologicamente, il territorio è costituito da un vasto bassopiano sabbioso, con le coste ricche di scogliere coralline.
Il territorio è a cavallo del Tropico del Cancro e ha un clima molto arido con temperature elevate, forti escursioni termiche e scarse precipitazioni. Il paese è privo di una rete idrografica.
Le principali città sono Abu Dhabi e Dubai, poste entrambe sul golfo Persico.
L'economia degli Emirati arabi uniti si basa sul petrolio, di cui sono i principali produttori al mondo insieme al Kuwait. Il petrolio è estratto da numerosi giacimenti costieri e sottomarini.
L'agricoltura è possibile solo nelle oasi, ed è molto modesta (ortaggi, frutta tropicale), limitato anche l'allevamento (bovini, ovini e cammelli).
Oggetto di esportazione è il prodotto della pesca.
• Abitanti-2.310.000
Superficie-83.600 km2
Densità-27,6 ab./km2
Capitale-Abu Dhabi
Governo-Federazione di monarchie assolute(sceiccati)
Moneta-Dirham
Lingua-Arabo
Religione-Musulmana sunnita e sciita
emiràto, sm. Titolo e giurisdizione dell'emiro.
sm. emirate.
emìro, sm. Titolo di capo tribù arabo.
sm. emir.
emisfèrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'emisfero.
emisfèro, sm. 1 La metà di una sfera. 2 Una delle due parti in cui la Terra viene divisa da un circolo massimo. • la Terra è composta dall'emisfero boreale e dall'emisfero australe. 3 In anatomia, emisfero cerebrale, ognuna delle due parti in cui è diviso il cervello umano.
sm. 1 hemisphere. 2 (australe) southern hemisphere. 3 (boreale) northern hemisphere.
lat. hemisphaerium, dal greco hemisphairion, comp. da hemi-emi + deriv. da sphàira sfera.
Emisfero australe
Parte di sfera celeste o terrestre, compresa tra l'equatore e il polo sud.
Emisfero boreale
Porzione di sfera celeste o terrestre, che si trova tra l'equatore e il polo nord.
emissàrio, sm. 1 Fiume o canale che raccoglie e scarica le acque di un lago. <> immissario. 2 Persona mandata segretamente per investigare o per trattare affari. ~ informatore.
emissióne, sf. 1 L'emettere o l'effetto. 2 Operazione con la quale si pongono in circolazione banconote o assegni. 3 Cessione di energia da un sistema fisico all'ambiente circostante. 4 Diffusione nello spazio di onde elettromagnetiche che portano segnali.
sf. 1 emission, sending out, issue. 2 (segnali) broadcast.
• In fisica fenomeno per cui da parte di un corpo si origina un flusso di energia (onde elettromagnetiche o sonore) o di materia (particelle). Riveste particolare importanza applicativa l'emissione di elettroni da parte di un elettrodo (emissione elettronica), che può essere prodotta per effetto fotoelettrico (fotoemissione), termoionico (effetto Edison), sotto l'azione di un forte campo elettrico (emissione fredda) o per effetto del bombardamento con elettroni ad alta energia (emissione secondaria).
Banca di emissione
Banca centrale.
emissìvo, agg. Di emissione.
emistìchio, sm. Prima o seconda parte di un verso, diviso dalla cesura.
emìtrago, sm. (pl.-ghi) Genere di Mammiferi Artiodattili Bovidi comprendente capre senza barba originarie di India meridionale, Himalaya e Arabia.
emittènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che fa un'emissione. 2 Che trasmette. • la stazione radiofonica emittente ha subito un attacco terroristico.
sm. e sf. 1 Chi emette un pagherò. • il signor Rossi è l'emittente di queste cambiali. 2 Nella teoria della comunicazione, chi emette un messaggio.
sf. Stazione radio o video trasmittente.
agg. 1 issuing. 2 (che trasmette) transmitting. sf. transmitter, transmitting station, broadcasting station.
dal lat. emittens,-entis.
emittènza, sf. 1 Trasmissione di programmi televisivi. ~ emissione. 2 L'insieme delle emittenti radiotelevisive.
Emìtteri Ordine degli Insetti comprendente circa 73.000 specie suddivise nei due sottordini degli Eterotteri e degli Omotteri. Esemplari conosciuti sono le cimici, le cicale, le cocciniglie e gli afidi.
Emma Romanzo di J. Austen (1816).
Emmaus Villaggio citato nel Nuovo Testamento situato in Palestina (Galilea) ove Gesù risorto sarebbe apparso ai discepoli. Viene identificato con il villaggio di Amwas nei pressi di Gerusalemme. Conserva i resti di una basilica del IV-VI sec.
èmme, sm. o sf. invar. La lettera m (M) e il segno che la rappresenta.
emmenagògo, agg. e sm. (pl. m.-ghi) Relativo a un medicamento che causa la comparsa di mestruazioni.
Emmental Vallata prealpina della Svizzera, percorsa dal fiume Emme, nel Cantone di Berna.
emmenthal, sm. Formaggio svizzero di pasta dura con nutrita presenza di buchi.
Emmerich, Anna Katharina (Flamske, Vestfalia 1774-Dülmen 1824) Mistica tedesca conosciuta anche come La Suora di Dülmen, dal nome del villaggio presso il quale si trovava il monastero agostiniano di Agnetenberg in cui la Emmerich entrò nel 1802. Clemens Brentano raccolse la Meditazione sulla passione di Cristo da lei esposta durante le visioni mistiche. Ricevette le stimmate.
emmetropìa, sf. Visione oculare emmetrope, ossia regolare.
emo- Primo elemento di parole composte.
greco hâima sangue.
emoagglutinazióne, sf. Conglutinazione degli elementi figurati del sangue.
emoagglutinìna, sf. Anticorpo in grado di agglutinare gli elementi figurati del sangue (emazie, leucociti e piastrine).
emocatéresi, sf. Il fenomeno fisiologico della distruzione dei globuli rossi alla conclusione del loro ciclo vitale.
emocianìna, sf. Pigmento incolore, caratteristico del sangue di Crostacei e Molluschi, che diventa azzurro quando è ossidato.
emocoltùra, sf. 1 In microbiologia, coltura di sangue effettuata su terreni diversi allo scopo di isolarne i germi. 2 In microbiologia, coltura su sangue.
emocromatòsi, sf. Malattia metabolica che si manifesta con cloasma, accumulo diffuso di ferro e sclerosi viscerali.
emodiàlisi, sf. Tecnica di depurazione del sangue mediante un rene artificiale utilizzata quando i reni non assolvono a questa funzione.
emodializzàto, agg. Che, chi è sottoposto a emodialisi.
emodìna, sf. Nome generico di triossiantrachinoni sostituiti che si possono trovare in droghe medicinali ad azione purgativa di origine vegetale.
emodinàmica, sf. (pl.-che) Branca della fisiologia che studia la circolazione del sangue.
emofilìa, sf. Malattia ereditaria che colpisce gli uomini e viene trasmessa dalla madre portatrice del gene responsabile; è causa di grande facilità di emorragie, spontanee o provocate, dovute a difetto di coagulazione del sangue.
emofilìaco, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Relativo all'emofilia.
agg. e sm. Che o chi è effetto o portatore di emofilia.
emoftàlmo, sm. Versamento di sangue nell'occhio.
comp. da emo-+ il greco ophtalmós occhio.
emoftòe, sf. invar. Espettorato contenente del sangue derivato da lesioni delle vie respiratorie. ~ emottisi.
emoglobìna, sf. Proteina dei globuli rossi (o emazie) del sangue (globina) contenente ferro (eme), la cui struttura è stata precisata solo nel 1959 dall'austriaco Max Perutz. Si combina facilmente con l'ossigeno dell'aria contenuta negli alveoli polmonari, formando un composto (ossioemoglobina) di colore rosso purpureo che viene trasportato all'interno delle arterie e successivamente ceduto alle cellule durante il passaggio degli eritrociti nei vasi capillari. Sempre nei capillari, poi l'emoglobina si combina con l'anidride carbonica prodotta dalle cellule e la trasporta nei polmoni, iniziando un nuovo ciclo. Quando i globuli rossi giungono alla fine della propria vita, l'emoglobina viene liberata e trasformata dal fegato in biliverdina e bilirubina, che sono poi utilizzati nella produzione della bile. Il ferro viene invece immediatamente recuperato e inviato al midollo osseo per la produzione di altra emoglobina per i nuovi eritrociti.
emoglobinopatìa, sf. Malattia causata da un'alterazione dell'emoglobina.
emolìnfa, sf. Liquido equivalente al sangue, ma privo di globuli rossi, che scorre negli invertebrati. Può essere incolore o presentare una colorazione verde, blu o rossa a seconda dei componenti che vi sono disciolti.
emolìsi, sf. Rottura delle emazie che si verifica in seguito a un eccessivo rigonfiamento, quando la pressione osmotica del sangue diminuisce, o per altri fattori fisici o chimici. Può ad es. riscontrarsi in seguito a un'iniezione endovenosa di acqua distillata. ~ emocateresi.
emolìtico, agg. (pl. m.-ci) 1 Caratterizzato da emolisi. ~ emocateretico. 2 Che è in grado di distruggere i globuli rossi del sangue per emolisi. 3 Che si accompagna a emolisi.
emolliènte, agg. e sm. 1 Di rimedio che serve per attenuare le infiammazioni dei tessuti e il rimedio stesso. ~ lenitivo. 2 Fluidificante. ~ ammorbidente. <> indurente.
emoluménto, sm. Compenso occasionale. ~ retribuzione.
emopatìa, sf. Malattia che colpisce il sangue e gli organi emopoietici.
emopericàrdio, sm. Travaso ematico nella cavità pericardica.
emoperitonèo, sm. Versamento ematico nella cavità peritoneale.
emopoièsi, sf. Anche ematopoiesi, è la formazione delle cellule del sangue e del plasma. Nell'embrione inizia sia dal mesenchima che da un'area extraembrionale del sacco vitellino. Nel mesenchima si differenziano leucociti ed eritrociti, mentre nel feto ha luogo in timo, milza, tonsille e fegato. Infine, nell'adulto, essa si localizza nel midollo rosso delle ossa, per i globuli rossi, e in timo, milza, tonsille e organi linfatici per i vari leucociti.
emopoiètico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Che riguarda l'emopoiesi.
agg. e sm. Sostanza o medicinale che stimola l'emopoiesi.
emorragìa, sf. (pl.-gìe) Fuoriuscita di sangue per la rottura dei vasi sanguigni in seguito a traumi, processi infiammatori, ferite, processi tumorali. Di particolare gravità sono le emorragie dei tessuti nervosi (emorragie cerebrali, emorragie subaracnoidee), l'emorragia gastrica e intestinale, riguardante l'apparato digerente, le emorragie interessanti gli organi genitali maschili e femminili e le emorragie dovute a ferite.
sf. hemorrhage o haemorrhage.
emorràgico, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce a emorragia.
emorroidàle, agg. Relativo alle emorroidi. ~ emorroidario.
emorroidàrio, agg. Relativo a emorroidi. ~ emorroidale.
emorròide, sf. Ingrossamento varicoso di una o più vene del retto o dell'ano.
sf. hemorrhoids.
emosiderìna, sf. Pigmento giallo bruno, granulare e amorfo, derivante dalla demolizione di pigmenti contenenti ferro. Si può trovare negli organi in cui si verifica un'emolisi.
emostàsi, sf. Blocco dell'uscita del sangue da un vaso aperto.
emostàtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Si dice di ogni farmaco o mezzo capace di arrestare le emorragie.
emotèca, sf. Luogo o mezzo adibito alla conservazione del sangue per trasfusione.
emoterapìa, sf. Introduzione di sangue a scopo terapeutico, effettuata per via parenterale.
emotivaménte, avv. Dal punto di vista emotivo.
emotività, sf. 1 Sensibilità eccessiva. ~ ipersensibilità. <> controllo. 2 Facilità a commuoversi.
emotìvo, agg. e sm. 1 Facile a impressionarsi. ~ impressionabile. <> imperturbabile. • era un ragazzo timido ed emotivo. 2 Dovuto a emozione. • sono scelte emotive più che razionali.
agg. emotional.
franc. emotif, deriv. dal lat. emotus, p.p. di emovere commuovere.
emotoràce, sm. Travaso sanguigno nella cavità pleurica e negli spazi extrapleurici.
emotossìna, sf. Tossina che agisce sugli elementi del sangue.
emottìsi, sf. Sbocco di sangue dalla bocca causato da lesione delle vie aeree profonde bronchiali o alveolari.
emozionàle, agg. Di emozione o dovuto a emozione.
emozionànte, agg. Commovente. ~ eccitante.
agg. thrilling, exciting.
emozionàre, v. v. tr. Mettere in uno stato d'emozione, turbare. ~ eccitare. • l'addio del fratello la emozionò, provocandole lacrime.
v. rifl. Provare emozione, impressionarsi. ~ turbarsi. •: : un tipo che si emoziona facilmente
v. tr. 1 to thrill, to excite. 2 (commuovere) to move. v. rifl. to be excited, to be moved.
franc. emotionner, deriv. dal lat. emotio,-onis, da emotus, p.p. di emovere commuovere.
emozionàto, agg. In preda all'emozione. ~ agitato.
agg. deeply moved, excited.
emozióne, sf. Impressione viva. ~ commozione. <> impassibilità.
sf. emotion.
• Sentimento vivo e intenso, che può essere di paura, ira o gioia. Turbamento, impressione, spesso accompagnati da attività ghiandolari e fisiologiche.
empatìa, sf. 1 Proiezione dei propri stati emotivi nell'oggetto estetico. 2 Capacità di immedesimarsi in un'altra persona e di calarsi nei suoi pensieri.
Empèdocle (Agrigento ca. 490-ca. 430 a. C.) Filosofo greco. Tra le opere Sulla natura delle cose e Purificazioni.
empièma, sm. Raccolta di pus all'interno di una cavità quale la pleura, l'appendice ecc.
émpiere => "empire"
empietà, sf. 1 L'essere empio. 2 Comportamento da persona empia. ~ irriverenza. <> devozione. 3 Cattiveria, crudeltà. ~ malvagità. <> bontà.
émpio, agg. e sm. 1 Contrario alla religione. ~ sacrilego. <> devoto, pio, religioso. 2 Senza pietà. ~ scellerato. <> pietoso.
agg. 1 impious. 2 (spietato) pitiless, cruel.
empìre, v. v. tr. 1 Mettere in un recipiente tanta roba quanta ne può contenere. • cercava di empire la valigia oltre il massimo possibile. 2 Soddisfare. ~ saziare. 3 Coprire, riempire. • la folla empiva la piazza per ascoltare il discorso del presidente.
v. rifl. Mangiare a sazietà. ~ rimpinzarsi. • si empì la pancia il più possibile.
lat. volg. implire, da implere.
empìreo, agg. e sm. agg. Celestiale, divino. ~ sublime.
sm. Nella filosofia tomistica era la parte più alta del cielo.
empirìa, sf. L'esperienza intesa come attività pratica.
empiricaménte, avv. In modo empirico.
empìrico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Che si fonda sulla pratica, senza cognizioni scientifiche. ~ sperimentale. <> teorico.
sm. Chi agisce secondo un metodo empirico.
Empirikos, Andreas (Braila di Romania 1901-Atene 1975) Poeta greco. Tra le opere, Scritti o Mitologia personale (1960), La strada (1974), Argot o navigazione di aerostato (1980) e le raccolte di versi Altoforno (1935) e Entroterra (1945).
empirìsmo, sm. 1 Metodo, criterio fondato sull'esperienza. ~ pratica.
• In filosofia è l'indirizzo di pensiero che fa derivare dall'esperienza i concetti della conoscenza. Nell'antichità seguaci di questa filosofia furono gli epicurei e gli scettici; in età moderna R. Bacone ha posto le basi di quella tradizione che si è affermata in seguito in Inghilterra i cui maggiori rappresentati sono stati G. Locke e Hobbes.
Empirismo logico
Neopositivismo, ossia un indirizzo filosofico della prima metà del 1900, che considerava la filosofia come analisi del linguaggio scientifico, mirante a determinare regole formali e generali, base per la formazione di un qualsiasi linguaggio. Lo scopo è di eliminare quei problemi metafisici, tipici della filosofia, inutili quando il linguaggio viene ricondotto a quelle regole. La distinzione riguarda le proposizioni che creano idee (quelle matematiche) e quelle di fatto; le prime presuppongono la logica, le seconde una teoria dell'esperienza. L'empirismo divenne indirizzo filosofico con il Circolo di Vienna (1928), attorno al quale gravitarono personaggi importanti quali R. Carnap, H. Reichenbach e A. Tarski.
empirìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi segue l'empirismo.
empiristicaménte, avv. Basandosi sull'esperienza.
empirìstico, agg. (pl. m.-ci) Che ha relazione con l'empirismo o con gli empiristi.
émpito, sm. Forza violenta. ~ impeto.
Èmpoli Comune (44.000 ab., CAP 50053, TEL. 0571) situato alla sinistra dell'Arno, uno dei più industrializzati della Toscana. Parecchie infatti le industrie (abbigliamento, alimentari, vetro).
Feudo dei conti Guidi vi si tenne, nel 1260, dopo la battaglia di Montaperti, un celebre convegno di ghibellini. Passò al comune di Firenze nel 1273. Saccheggiata dagli imperiali nel 1530, fu spesso al centro di aspre battaglie. Monumenti d'interesse storico sono la bella collegiata ricostruita di Sant'Andrea (1093), in stile romanico fiorentino; la chiesa di Santo Stefano (XIV sec.), con pregevoli affreschi di Masolino; la chiesa della Madonna del Pozzo (1621) e il Museo della Collegiata con dipinti e sculture del XIV e XVII sec.
empòrio, sm. 1 Magazzino di merci eterogenee. ~ bazar. 2 Centro commerciale. 3 Gran quantità di cose non sempre ordinate. • hai una casa che sembra un emporio.
lat. emporium, dal greco emporion, deriv. da èmporos viaggiatore di commercio.
Ems Fiume (371 km) della Germania che nasce dalla Selva di Teutoburgo e sfocia nel mar del Nord.
Ems-Jade Canale (72 km) della Germania, nella Bassa Sassonia. Collega Emden con Wilhelmshaven.
emù, sm. Uccello tipico dell'Australia (Dromiceius novaehollandiae) della famiglia dei Dromiceidi e dell'ordine dei Casuariformi. Alto poco meno di due metri, non è adatto al volo. Ha zampe corte e robuste, ali molto ridotte, piumaggio bruno, setoloso e piedi a tre dita. Simile allo struzzo africano, è un velocissimo corridore.
emulàre, v. tr. 1 Cercare di sorpassare qualcuno in opere lodevoli. ~ competere. 2 Prendere a esempio. ~ imitare.
v. tr. to emulate.
lat. aemulari, deriv. da aemulus rivale.
emulatìvo, agg. Che tende a emulare; di emulazione.
emulatóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Che o chi emula. ~ emulo. 2 In informatica indica un programma che rende disponibile su un calcolatore un insieme di comandi proprio di un altro.
emulazióne, sf. Impegno o sforzo nell'imitare qualcuno. ~ imitazione.
lat. aemulatio,-onis, deriv. da aemulari.
èmulo, sm. 1 Chi emula. ~ seguace. 2 Chi è considerato pari a un altro per perizia. ~ rivale.
emulsìna, sf. Complesso enzimatico, estratto dalla sansa delle mandorle torchiate, in grado di idrolizzare parecchi glucosidi.
emulsionànte, agg. e sm. Si dice di sostanze che facilitano la formazione di emulsioni o ne aumentano la stabilità.
emulsionàre, v. tr. Ridurre a emulsione.
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
indica l'etimologia | |
~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo" | |
<> indica (in genere) un "contrario" |
Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_e.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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