Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 10
Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 10
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale G parte 10
guàio, sm. 1 Malanno. 2 Impiccio. ~ seccatura. <> opportunità. 3 Avversità, disgrazia. ~ sventura. <> fortuna.
sm. 1 trouble, mishap. 2 (escl., che guaio) what a nuisance.
guaiolàre, v. intr. Emettere guaiti leggeri.
Guair´ Dipartimento (162.000 ab.) del Paraguay meridionale, capoluogo Villarrica.
guaìre, v. intr. 1 Mandare guaiti. ~ mugolare. 2 Lamentarsi. ~ piagnucolare.
v. intr. to yelp, to whine.
deriv. da guaio.
guaìto, sm. Lamento. ~ gemito.
guaiùle, o guayùle, sm. Nome volgare del Parthenium argentatum suffrutice coltivato per produrre caucciù. Appartiene alla famiglia delle Composite.
Guajira, La Dipartimento (355.000 ab.) della Colombia, capoluogo Ríohacha.
Gualazzìni, Ùgo (Cremona 1905-) Giurista italiano. Studioso delle istituzioni del comune medievale ha scritto Ricerche sulle scuole preuniversitarie del medioevo (1943).
gualcàre, v. tr. Sodare panni con la gualchiera.
gualchièra, sf. Follone tessile ad acqua i cui magli battevano la stoffa per conferirgli l'aspetto del feltro.
gualcìre, v. Sgualcire. ~ spiegazzare, stropicciare.
gualdàna, sf. Manipolo di gente armata a cavallo.
Guàldo Comune in provincia di Macerata (965 ab., CAP 62020, TEL. 0733).
Guàldo Cattàneo Comune in provincia di Perugia (5.883 ab., CAP 06035, TEL. 0742).
Guàldo Tadìno Comune in provincia di Perugia (14.154 ab., CAP 06023, TEL. 075). Centro industriale (prodotti alimentari, dell'abbigliamento e chimici), dell'artigianato artistico della ceramica e turistico (arte). Vi si trovano la Rocca Flea, risalente al XII-XVI sec., un'ex chiesa di San Francesco, del XIV sec., e il duomo del XIII sec. Gli abitanti sono detti Gualdesi.
gualdràppa, sf. Drappo attaccato alla sella che copre la groppa del cavallo. ~ groppiera.
Gualtièri Comune in provincia di Reggio Emilia (6.041 ab., CAP 42044, TEL. 0522).
Gualtièri Sicaminò Comune in provincia di Messina (2.357 ab., CAP 98040, TEL. 090).
Guam Isola (541 km2) situata nell'oceano Pacifico, la maggiore e la più meridionale delle isole Marianne.
Costituisce un territorio non incorporato degli Stati Uniti. La capitale è Agana.
Paese esclusivamente agricolo (si coltivano patate, ortaggi e frutta); praticati anche l'allevamento e la pesca. Buono anche il turismo.
Occupata dai Giapponesi dal 1941 al 1944, l'isola è diventata nel dopoguerra una potente base americana.
Guamaggióre Comune in provincia di Cagliari (1.112 ab., CAP 09040, TEL. 070).
Guanabara Baia del Brasile, sull'oceano Atlantico. Sulla riva occidentale vi sorge Rio de Janeiro.
Guanacaste Provincia (254.000 ab.) di Costa Rica, al confine con il Nicaragua. Capoluogo Liberia.
guanàco, sm. Mammifero (Lama guanicoe) della famiglia dei Camelidi e dell'ordine degli Artiodattili. Lungo circa 2 m, presenta una testa piccola posta su un collo lungo. Vive sulle Ande fino a 4.000 m di altezza.
guanajuatìte, sf. Solfoseleniuro di bismuto che presenta una struttura di cristalli aciculari grigiastri.
Guanajuato Stato (3.983.000 ab.) del Messico centrale.
Guanare Città (64.000 ab.) del Venezuela nordoccidentale, capitale dello stato di Portuguesa.
Guanare
Fiume (340 km) del Venezuela. Nasce dalla Cordigliera de Mérida e confluisce nel fiume Portuguesa.
guància, sf. (pl.-ce) 1 Parte laterale della faccia. ~ gota. • quella bambina aveva delle guance paffute e rosse. 2 Parte carnosa della testa della bestia macellata. 3 Ognuna delle due parti laterali di un oggetto.
sf. cheek.
longob. wankja.
guanciàle, sm. 1 Cuscino rettangolare imbottito, su cui si appoggia la testa quando ci si corica. 2 Parte dell'elmo che difende la guancia. 3 Lardo della guancia del maiale. ~ pancetta.
sm. pillow.
deriv. da guancia.
guancialétto, sm. 1 Imbottitura del vestito per correggere qualche difetto per chi li indossa. 2 Cuscinetto imbevuto per timbri.
guancialìno, sm. Cuscinetto.
guanciàta, sf. Schiaffo.
Guandalìni, Ùgo (Modena 1905-Parma 1971) Fondò nel 1932 a Modena la casa editrice Guanda, che oggi ha sede a Parma.
Guangxi Zhuang Regione (43.800.000 ab.) autonoma della Cina meridionale. Capoluogo Nanning.
Guangzhou Città (2.914.000 ab.) della Cina meridionale, capoluogo della provincia del Guangdong.
guanidìna, sf. Base che si forma nell'ossidazione della guanina.
guanìna, sf. Base del gruppo delle purine che si trova nel guano e nel pancreas di alcuni animali.
guàno, sm. Deposito di escrementi degli uccelli acquatici lungo le coste.
spagn. guano.
guantàio, sm. Che fabbrica o vende guanti.
Guant´namo Città (216.000 ab.) di Cuba, capoluogo della provincia omonima. Mercato agricolo (caffè, canna da zucchero, cotone, banane e cacao) e centro industriale (prodotti alimentari, zuccherifici e del tabacco). Sede di un aeroporto. Durante la guerra contro la Spagna del 1898, nella baia di Guant´namano le truppe americane nel 1903 installarono una base navale rivendicata da Cuba.
guanterìa, sf. 1 Negozio dove si vendono guanti. 2 Fabbrica di guanti.
guantièra, sf. 1 Scatola elegante per tenere i guanti. ~ astuccio. 2 Vassoio per dolci.
guànto, sm. Indumento che riveste e protegge la mano. • quella giacca gli calzava come un guanto, gli si adattava bene; gettare il guanto, lanciare una sfida.
sm. glove.
franco wanth.
Avulsione del guanto
Consiste in un infortunio sul lavoro, nel quale una mano resta incastrata in un cilindro rotante, per cui la cute viene strappata via come un guanto. La parte di cute con tessuti avulsi quasi certamente si troverà sul luogo dell'incidente. Ricercarla e recuperarla, per trasportarla in ospedale insieme all'infortunato.
Guanto di crine Prosa di P. Reverdy (1927).
guantóne, sm. Guanto di cuoio imbottito, usato dai pugili.
Guanzàte Comune in provincia di Como (4.275 ab., CAP 22070, TEL. 031).
Guaporé Fiume (1.200 km) del Brasile. Nasce nel Mato Grosso e confluisce nel fiume Mamoré.
guapperìa, sf. Insieme di guappi.
guàppo, agg. e sm. agg. Sfrontato. ~ insolente.
sm. Camorrista.
guaràna, sm. Nome brasiliano della Paullinia cupana e della droga ottenuta dai suoi semi. Ricca di caffeina è utilizzata come surrogato del caffè.
guaraní Popolazione indigena di lingua tupi guaraní, nel territorio del Paraguay e della Bolivia e nelle aree limitrofe di Brasile e Argentina. Diffusasi per lo più per via fluviale sin dal XV sec., proveniente dalla zona brasiliana più orientale, vive in villaggi agricoli fortificati, formati da lunghe capanne. Dediti principalmente all'agricoltura (cotone, granoturco, tabacco e patate) e all'artigianato, i suoi membri sono monogami e formano la classe sociale più povera dell'area rurale.
Guarany, Il Opera in quattro atti di A. C. Gomes, libretto di T. Scalvini (Milano, 1870).
Guarcìno Comune in provincia di Frosinone (1.691 ab., CAP 03016, TEL. 0775).
Guàrda Vèneta Comune in provincia di Rovigo (1.224 ab., CAP 45030, TEL. 0425).
guardàbile, agg. Che si può guardare.
guardabóschi, sm. Addetto alla sorveglianza dei boschi.
sm. forester.
Guardabosóne Comune in provincia di Vercelli (322 ab., CAP 13015, TEL. 015).
guardacàccia, sm. invar. Guardia giurata incaricata di far rispettare leggi e regolamenti sulla caccia.
sm. invar. gamekeeper.
da guarda + caccia.
guardacòrpo, sm. L'insieme delle draglie delle navi poste a murata per fare in modo che i marinai possano sostare in coperta quando il mare è agitato.
guardacòste, sm. invar. 1 Nave in servizio di vigilanza costiere. 2 Milizia che sorveglia le coste.
sm. invar. coastguard.
guardafìli, sm. Operaio che ha il compito di individuare, a vista, percorrendo il tracciato di una palificazione, guasti ai circuiti aerei causati da rotture.
guardalìnee, sm. 1 Cantoniere ferroviario con compito di vigilanza di un tratto di linea. 2 Nel calcio, ciascuno dei collaboratori dell'arbitro che controllano lo svolgimento del gioco lungo le linee laterali. ~ segnalinee.
sm. (sport, segnalinee) linesman.
guardamàcchine, sm. invar. Addetto alla sorveglianza delle macchine in un parcheggio. ~ posteggiatore.
Guardamàgna, Dànte (Loreo, Rovigo 1922-) Sceneggiatore e regista italiano. In televisione è stato autore di programmi tratti da opere letterarie quali Puccini (1972) e Melodramma (1984). In teatro ha diretto un riadattamento di Delitto e castigo (1972) e Rocambole (1983).
guardamàno, sm. invar. 1 Parte del rifornimento di arma manesca, bianca e da fuoco sotto l'impugnatura a difesa del grilletto. ~ paragrilletto. 2 Manopola da lavoro. 3 Cordone delle scale per appoggio. ~ corrimano.
Guardamìglio Comune in provincia di Lodi (2.492 ab., CAP 20070, TEL. 0377).
guardapàrco, sm. invar. Guardia di un parco nazionale.
guardapésca, sm. invar. Guardia giurata con il compito di far rispettare le leggi sulla pesca.
guardaportóne, sm. invar. Portiere in livrea di palazzi.
guardàre, v. v. tr. 1 Rivolgere e fissare lo sguardo. ~ contemplare. <> ignorare. • guardare in cagnesco, con sguardo torvo. 2 Osservare con attenzione. ~ scrutare, rimirare. • guardare le note delle spese. 3 Vigilare. ~ vegliare. <> trascurare. • aveva il compito di guardare i bambini quel pomeriggio.
v. intr. 1 Fare attenzione. • guardava solo ai fatti suoi. 2 Fare in modo. 3 Essere rivolto. ~ affacciarsi.
rifl. 1 Osservarsi. ~ specchiarsi. 2 Stare in guardia. ~ difendersi. • guardati dalle cattive compagnie. 3 Astenersi.
v. tr. 1 to look at. 2 (osservare) to watch. 3 (custodire) to take care of. 4 (cercare) to look, to search. v. intr. 1 to look. 2 (guardare a) to face. 3 (badare a) to pay attention to, to mind. 4 (considerare) to look on, to regard. v. rifl. 1 (astenersi) to refrain from. 2 (difendersi) to beware of.
francone wardon stare in guardia.
guardaròba, sf. 1 Armadio per la biancheria e il vestiario. 2 Complesso di abiti e altri generi di vestiario. •: :on poteva pensare di rinnovare l'intero guardaroba in un unico colpo
sf. 1 wardrobe. 2 (stanza) linen room. 3 (locale) cloakroom. 4 (armadio) linen cupboard.
da guarda-+ roba.
guardarobière, sm. 1 Persona di servizio che si occupa del vestiario e della biancheria. 2 Chi, in un pubblico locale, si occupa del guardaroba.
sm. cloakroom attendant.
guardasàla, sm. e sf. invar. Sorvegliante di una sala, per esempio di un museo.
guardascèlla, sm. Parte delle armature che proteggeva le ascelle. Generalmente in maglia di ferro era in vigore tra il XV e il XVI sec.
guardasigìlli, sm. In passato alto funzionario di corte che aveva il compito di custodire e apporre sigilli del sovrano.
guardaspàlle, sm. 1 Chi è addetto alla protezione di un personaggio importante. ~ gorilla. 2 Cavo teso tra gli amantigli a protezione dei marinai che lavorano alle tende.
guardàta, sf. Sguardo rapido e superficiale. ~ occhiata.
sf. 1 look. 2 (occhiata) glance.
guardàto, agg. Custodito. ~ difeso.
guardatùra, sf. Modo e atto del guardare.
Guardavàlle Comune in provincia di Catanzaro (5.613 ab., CAP 88065, TEL. 0967).
Guardèa Comune in provincia di Terni (1.709 ab., CAP 05025, TEL. 0744).
Guàrdi, Francésco (Venezia 1712-1793) Pittore. Tra le opere Storie di Tobiolo (1750-1753, Venezia, Chiesa dell'Angelo Raffaele), Piazza San Marco verso la Basilica (1755-1765, Londra, National Gallery) e Il doge nel campo di San Zaccaria per Pasqua (ca. 1770-1775, Parigi, Louvre).
Guàrdi, Giovànni Antònio (Vienna 1699-Venezia 1760) Pittore. Tra le opere Storie romane (ca. 1750, Oslo, Villa di Bogstad) e Madonna in trono e santi (ca. 1760, Cerete Basso, Chiesa parrocchiale).
guàrdia, sf. 1 Atto del guardare a scopo di custodia. ~ sorveglianza. 2 Agente, vigile. ~ sentinella. 3 Pattuglia, picchetto. ~ ronda.
sf. 1 guard. 2 (sorveglianza) watch. 3 (carceraria) warder. 4 (stare in guardia) to be on one's guard. 5 (del corpo) bodyguard.
deriv. da guardare.
Guardia di ferro
Organizzazione paramilitare (Camicie Verdi) istituita in Romania da Codreanu nel 1930. Fu messa al bando dopo il tentativo di colpo di stato del 1941.
Guardia di finanza
Corpo militare alle dipendenze del ministero delle finanze, istituita nel 1862. Ha compiti di polizia tributaria, reprime il contrabbando, concorre al mantenimento dell'ordine pubblico.
Guardia forestale
Appartenente al corpo forestale dello stato.
Guardia nazionale
Organismo costituito a Parigi durante la rivoluzione (1789) per volontà dell'assemblea nazionale, come forza armata autonoma della borghesia in funzione antimonarchica, ma anche antipopolare.
Guardia regia
Corpo di polizia istituito dal governo Nitti nel 1919. Fu soppresso dal fascismo nel 1922.
Guardia svizzera
Corpo militare preposto alla difesa e alla protezione del pontefice, istituito da Giulio II nel 1506 e costituita da mercenari svizzeri. Ha ancora la tipica uniforme disegnata da Michelangelo.
Guardie rosse
Organizzazione giovanile cinese, protagonista della rivoluzione culturale, in appoggio a Mao Tse-tung, sorta nel 1964, fu sciolta nel 1969.
Guardia bianca, La Romanzo di M. A. Bulgakov (1925).
Guardia del corpo Film poliziesco, americano (1992). Regia di Mick Jackson. Interpreti: Kevin Costner, Whitney Houston, Gary Camp. Titolo originale: Bodyguard
Guàrdia Lombàrdi Comune in provincia di Avellino (2.361 ab., CAP 83040, TEL. 0827).
Guàrdia Perticàra Comune in provincia di Potenza (817 ab., CAP 85010, TEL. 0971).
Guàrdia Piemontése Comune in provincia di Cosenza (1.630 ab., CAP 87020, TEL. 0982).
Guàrdia Sanframóndi Comune in provincia di Benevento (5.786 ab., CAP 82034, TEL. 0824).
guardiacàccia => "guardacaccia"
guardiacòste => "guardacoste"
Guardiagrèle Comune in provincia di Chieti (10.120 ab., CAP 66016, TEL. 0871). Centro industriale (prodotti alimentari e calzaturifici), dell'artigianato del ferro battuto e dell'oreficeria. Vi si trovano la chiesa di San Francesco, del XIV sec., e la collegiata di Santa Maria Maggiore, dell'XI sec. Gli abitanti sono detti Guardiesi.
Guardialfièra Comune in provincia di Campobasso (1.154 ab., CAP 86030, TEL. 0874).
guardialìnee => "guardalinee"
guardiamarìna, sm. Primo grado degli ufficiali di vascello.
guardiàno, sm. 1 Chi ha l'incarico di custodire. ~ custode. 2 Priore o padre superiore di un convento. 3 Secondino.
sm. 1 guard. 2 (secondino) warder. 3 (custode) custodian. 4 (notturno) night watchman.
deriv. da guardia.
Guardiano dei coccodrilli
Nome volgare del Pluvianus aegyptius uccello caradriforme che prende il nome perché ripulisce la bocca e il dorso dei coccodrilli dai parassiti che li infestano. Appartiene alla famiglia dei Glareolidi.
Guardiano, Il Dramma di H. Pinter (1959).
Guardiarègia Comune in provincia di Campobasso (855 ab., CAP 86014, TEL. 0874).
Guardie e ladri Film commedia, italiano (1951). Regia di Steno e Mario Monicelli. Interpreti: Totò, Aldo Fabrizi, Ave Ninchi.
guardìna, sf. Camera di sicurezza dove vengono trattenute temporaneamente le persone fermate dalla polizia. ~ camera di sicurezza, galera.
guardinfànte, sm. Cerchio di ferro o vimini che si portava un tempo per scostare le gonne dal corpo.
guardìngo, agg. (pl. m.-ghi) Di chi procede cauto e circospetto. ~ oculato. <> imprudente.
agg. cautious, wary.
guardiòla, sf. 1 Piccolo locale riservato al portiere situato all'ingresso degli edifici. ~ portineria. 2 Nelle antiche fabbricazioni piccola torretta sporgente dall'alto delle mura, per postarvi le sentinelle.
sf. 1 porter's lodge. 2 (torretta) look-out tower.
Guardistàllo Comune in provincia di Pisa (938 ab., CAP 56040, TEL. 0586).
guàrdo, sm. Sguardo, espressione degli occhi.
guàrdolo, sm. Banda di cuoio utilizzata per cucire la tomaia e il fondo delle calzature.
guardóne, sm. Chi per morbosa curiosità spia le nudità o gli atti sessuali degli altri. ~ voyeur.
guardrail, sm. invar. Robusta ringhiera di lamiera o di cemento posta ai margini delle strade per impedire l'uscita dei veicoli.
Guardùcci, Margherìta (Firenze 1902-) Epigrafista. Docente di epigrafia greca, si occupò delle Inscriptiones Creticae, che furono inserite nelle Inscriptiones Grecae a cura dell'Accademia di Berlino. Interpretò le iscrizioni delle grotte vaticane, trovandovi conferma della sepoltura di San Pietro sotto la basilica vaticana. Tra le opere, I graffiti sotto la Confessione di San Pietro, La cosiddetta Fibula Prenestina e Antiquari, eruditi e falsari nella Roma dell'Ottocento (1980).
Guarène Comune in provincia di Cuneo (2.546 ab., CAP 12050, TEL. 0173).
guarentìgia, sf. Garanzia assicurata dalla legge. ~ malleveria.
Guaréschi, Giovànni (Parma 1908-Cervia, Ravenna 1968) Umorista. Dal 1936 al 1943 fu caporedattore del settimanale Bertoldo. Durante la seconda guerra mondiale fu prigioniero dei tedeschi dal 1943 al 1945. Dal 1945 al 1957 fu direttore del settimanale Candido. Sul Bertoldo pubblicò i racconti di satira politica di Mondo Piccolo (1948) ottenendo uno straordinario successo e Don Camillo (1948). Le avventure del parroco Don Camillo alle prese con il sindaco comunista Peppone sono narrate con spassosa comicità che ne fece rapidamente un successo internazionale. Il successo spinse l'autore a moltiplicare gli episodi della guerra paesana, tra i quali si ricordano Don Camillo e il suo gregge (1953), Il compagno don Camillo (1963) e Don Camillo in Russia (1963). I personaggi di Guareschi divennero famosi soprattutto per una fortunata serie di film interpretati da Fernandel nella parte del parroco Don Camillo e Gino Cervi nella parte del sindaco Peppone. Tra le altre opere, si ricordano Il destino si chiama Clotilde (1942), Diario clandestino (1946) e Lo zibaldino (1948).
guàri, avv. Molto, assai.
guarìbile, agg. Che può guarire. ~ sanabile. <> incurabile.
Gu´rico Stato (526.000 ab.) del Venezuela, capitale San Juan de los Morros.
Guariènto di Àrpo (not. 1338-1370) Pittore. Tra le opere Gerarchie angeliche (1350-1380, Padova, Museo Civico).
guarigióne, sf. 1 Il ristabilirsi in salute. ~ risanamento. 2 Il restituire la salute. ~ ristabilimento.
sf. recovery.
deriv. da guarire.
Guarìni, Battìsta (Ferrara 1538-Venezia 1612) Poeta. Professore di poetica e retorica all'università di Ferrara, ricoprì vari incarichi diplomatici per la corte estense. Fu amico di Torquato Tasso. Scrisse numerose poesie liriche, una commedia e alcuni saggi, ma la sua fama è legata soprattutto alla favola pastorale Il pastor fido (1590). Essa narra le intricate vicissitudini amorose di due coppie di giovani pastori (Mirtillo e Amarilli, Silvio e Dorinda), che devono superare innumerevoli ostacoli prima di giungere alle sospirate nozze. Guarini intendeva proporre la favola pastorale come un genere drammaturgico esemplare, superando la tradizionale distinzione fra tragedia e commedia.
Guarìni, Guarìno (Modena 1624-Milano 1683) Architetto. Dopo aver operato a Modena, Messina e Parigi, nel 1666 fu chiamato a Torino da Carlo Emanuele di Savoia, che due anni dopo lo nominò proprio ingegnere e matematico. Tra le opere la chiesa di San Lorenzo (1666-1680), la cappella della Santa Sindone nel Duomo (1668-1694), la chiesa dell'Immacolata Concezione (dal 1673) e il progetto per palazzo Carignano (1679) a Torino.
guarinìte, sf. Fluorosilicato di calcio, sodio e zirconio.
Guarìno, Giusèppe (Napoli 1922-) Giurista italiano. Ministro delle finanze nel quarto governo Fanfani (1987) ha scritto Potere giuridico e diritto soggettivo (1949), Dizionario amministrativo (1978), Quale costituzione (1987) e Dalla Costituzione alla Unione Europea. Del fare diritto per cinquant'anni (1994).
guarìre, v. v. tr. 1 Far ritornare in salute. ~ sanare. 2 Far passare la malattie. ~ risanare. 3 Liberare da un vizio. • non riusciva a guarire dal vizio di fumare.
v. rifl. Ristabilirsi. ~ rimettersi. <> ammalarsi. • si stava guarendo dalla polmonite.
v. intr. Scomparire. • non sembrava che il suo raffreddore volesse guarire.
v. tr. 1 to cure. 2 (ferita) to heal. v. intr. 1 to recover, to be cured. 2 (ferita, rimarginarsi) to heal.
longob. warjian tener lontano.
guaritóre, sm. 1 Chi opera una guarigione. 2 Chi pretende di avere la capacità di guarire. ~ medicone.
guarnàcca, sf. 1 Sopravveste medievale maschile e femminile, rassomigliante a un mantello. 2 Grossa e lunga veste di fatica dei contadini.
guarnèllo, sm. Tipo di sottoveste femminile scollata senza maniche.
Guarnièri, Ànna Marìa (Milano 1934-) Attrice teatrale, cinematografica e televisiva. Debuttò in teatro nel 1954 con la tragedia di W. Shakespeare Romeo e Giulietta. Dal 1954 al 1963 fece parte della Compagnia dei giovani (con G. De Lullo, R. Falk e R. Valli) e interpretò Il diario di Anna Frank (1957) che rappresentò il suo primo grande successo. Tra le altre interpretazioni La locandiera (1972), Lo zio Vanja, Antonio e Cleopatra (1982), Le tre sorelle (1989), La pazza di Chaillot (1991), La dama e il cavaliere (1995). Fu pregevole interprete di vari personaggi in sceneggiati e teleromanzi, tra i quali, Umiliati e offesi (1958), L'idiota (1959), La cittadella (1964), E le stelle stanno a guardare (1971).
Guarniéri, Antònio (Venezia 1880-Milano 1952) Direttore d'orchestra italiano. Diplomato in violoncello, organo e composizione, debuttò in qualità di violoncellista nel Quartetto Martucci. Divenuto direttore d'orchestra, diresse il teatro Colón di Buenos Aires e l'Opera italiana di Vienna. Compose diversi brani orchestrali e da camera e l'opera teatrale Giuditta (1913).
guarnigióne, sf. 1 Corpo di truppa a guardia di una fortezza. ~ distaccamento. 2 Il luogo dove ha sede la guarnigione. ~ presidio. 3 Complesso degli archibugieri che fiancheggiavano il battaglione nel XVI sec.
guarnìre, v. tr. 1 Munire, corredare di tutto quanto serve per ornare. ~ agghindare. <> imbruttire. 2 Munire di armi la gente. 3 Provvedere un vascello dei suoi attrezzi. ~ corredare. <> privare. 4 Accompagnare una pietanza con un contorno. ~ completare. <> sguarnire.
v. tr. 1 to trim. 2 (pietanza) to garnish.
guarnitùra, sf. 1 Atto del guarnire. 2 Guarnigione. 3 Rivestimento di tavole o fascine disposto sulle pareti della miniera.
guarnizióne, sf. 1 Tutto ciò che serve per guarnire. ~ decorazione. 2 Il contorno di una pietanza. 3 Elemento di varia forma, per lo più sottile, di gomma, cuoio, rame o altro per assicurare la tenuta di un recipiente. ~ anello di tenuta, protezione.
sf. 1 decoration, trimming. 2 (pietanza) garnish. 3 (idraulica) washer. 4 (tecn.) gasket.
Guarulhos Città (786.000 ab.) del Brasile, nello stato di San Paolo.
Guascógna Regione storica della Francia sudoccidentale, delimitata a sud dai Pirenei, a est e nord dalla Garonna e bagnata a ovest dall'oceano Atlantico (golfo di Guascogna). È attraversata dal fiume Adour. Comprende le città di Bayonne, Lourdes, Tarbes, Biarritz, sulla costa, Auch, Arachon.
Conquistata da Cesare (56 a. C.) appartenne alla provincia romana di Aquitania e divenne nel 296 la provincia di Novempopulonia. Prese poi il nome dai vascones (popolazioni spagnole che vi immigrarono nel VII sec.) e divenne ducato fino al 1088 quando passò a Guglielmo IX di Aquitania. Possedimento inglese dal 1154 (esportazione di vini verso le isole britanniche), tornò alla Francia dopo la guerra dei cent'anni (1453).
Golfo di Guascogna (golfo di Biscaglia)
Insenatura dell'oceano Atlantico tra le coste occidentali della Francia e quelle settentrionali della Spagna.
guasconàta, sf. Gesto da guascone.
guascóne, agg. e sm. agg. Della Guascogna.
sm. 1 Abitante della Guascogna. 2 Fanfarone.
Guasìla Comune in provincia di Cagliari (3.063 ab., CAP 09040, TEL. 070).
guastafèste, sm. e invar. 1 Chi guasta l'atmosfera allegra di un ambiente in festa. ~ rompiscatole. 2 Chi, intervenendo d'improvviso sconvolge l'attuazione di un piano prestabilito. ~ disturbatore. • quel guastafeste ha mandato a monte tutto il piano di vendita che avevo preparato.
sm. e sf. spoilsport.
da guasta, imperfetto di guastare + feste.
Guastàlla Comune in provincia di Reggio Emilia (13.354 ab., CAP 42016, TEL. 0522). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di ortaggi, uva e cereali), dell'allevamento di bovini e industriale (prodotti del legno, meccanici, alimentari e dell'abbigliamento). Fondata nel VII sec. dai longobardi. Vi si trovano il palazzo Gonzaga, del XVI sec., e il duomo, costruito tra il XVI e il XVIII sec. Gli abitanti sono detti Guastellesi.
Concilio di Guastalla
Celebrato il 22 ottobre 1106 da papa Pasquale II esso riconobbe le ordinazioni sacerdotali a coloro che erano stati scomunicati nelle lotte tra il papato e Enrico II.
guastamestièri, sm. 1 Chi esercita male una qualsiasi attività. 2 Chi in commercio inganna il pubblico.
guastàre, v. v. tr. Danneggiare. ~ rovinare. <> accomodare, aggiustare. 2 Deteriorare. ~ adulterare. • l'umidità può guastare i cibi freschi. 3 Manomettere. ~ sabotare. 4 Mandare all'aria. ~ compromettere. • aveva guastato un'amicizia con quel gesto impulsivo. 5 Traviare, sviare. ~ corrompere. <> redimere. 6 Disturbare. ~ turbare. • se non ti guasta attendere, possiamo fare quel lavoro con calma più tardi.
v. intr. 1 Andare a male. 2 Non funzionare più. 3 Volgere a brutto.
v. rifl. 1 Rompere l'amicizia. ~ litigare. 2 Andare a male. ~ avariarsi. <> conservarsi. 3 Peggiorare, annuvolarsi. ~ oscurarsi. <> rasserenarsi. • il tempo cominciava a guastarsi.
v. tr. 1 to spoil. 2 (danneggiare) to ruin. 3 (meccanismo) to break. v. rifl. 1 (alimento) to go bad. 2 (amicizia) to quarrel. 3 (tempo) to change for the worse. 4 (meccanismo) to break down.
lat. vastare.
guastatóre, agg. Soldato del genio specializzato in azioni di sabotaggio.
guàsto, agg. e sm. agg. 1 Che è stato guastato, danneggiato. ~ avariato. <> integro 2 Inutilizzabile. ~ inservibile. <> in ordine, funzionante. 3 Marcito, rancido. ~ ammuffito. <> inalterato. 4 Cariato. 5 Corrotto, depravato. ~ bacato. <> onesto, sano.
sm. 1 Danno, rottura. ~ avaria. 2 Degenerazione. ~ corruzione.
agg. 1 spoilt, damaged. 2 (non funzionante) broken. 3 (fuori servizio) out of order. 4 (marcito) rotten, bad. sm. failure, fault.
guatàre, v. tr. 1 Guardare a lungo e insistentemente. 2 Vedere.
Guatemala (città) Città (836.000 ab.) del Guatemala, capitale dello Stato e capoluogo del dipartimento omonimo, situata a 1.493 m di quota, nei pressi dei vulcani Agua e Fuego che dominano il Pacifico. Importante mercato agricolo (caffè, banane, cotone, caucciù). Grande centro amministrativo e commerciale (maggiore città dell'America centrale) ha industrie tessili, farmaceutiche, dell'abbigliamento e delle calzature. Sede arcivescovile, di due università, di un'accademia di scienze e di un conservatorio. La città sorge nei pressi di Antigua che era stata fondata, nel 1524, da Pedro Alvarado, sul luogo di un antico centro e ricostruita dopo l'alluvione del 1543. In seguito fu più volte distrutta da terremoti, l'ultimo del 1976. Conserva nei pressi della città, a Kaminal Juyu (valle della Morte), le rovine di una città maya (XVI-X sec. a. C.).
Guatemala (stato) Repubblica dell'America centrale, confina a nord e a ovest con il Messico, a nord-est con il Belize, a est con l'Honduras, a sud-est con Salvador. È bagnato a est dal mare delle Antille e a sud-ovest dall'oceano Pacifico.
A ovest il territorio è in gran parte occupato da rilievi vulcanici (Tajumulco, Santa Marìa, Atitlàn, Fuego, Agua, Pacaya, Tacanà), che scendono ripidi sulla costa e sono in parte attivi, procurando frequenti fenomeni sismici.
A nord si estende invece una regione bassa e uniforme, il tavolato calcareo del Petén; la costa sul Pacifico è di natura alluvionale, priva di porti naturali, spesso orlata da lagune. Verso est invece il territorio è pianeggiante fino alla costa caraibica.
I fiumi del versante pacifico hanno carattere torrentizio, a differenza dei tributari del Mar delle Antille, più lunghi e con regime più regolari; tra questi il maggior fiume del paese è il Motagua, navigabile per un buon tratto; rilevante il Polochic che forma il maggior lago del paese, l'Izabal.
Numerosi anche i laghi di origine vulcanica nella parte montuosa, tra i quali il più noto è l'Atitlàn.
Il clima di tipo tropicale, subisce sensibili variazioni in base all'altitudine; si distinguono infatti le Tierras Calientes nelle regioni pianeggianti, le Tierras Templadas, di media altitudine, con temperature moderate e infine le Tierras Frìas, con escursioni termiche notevoli e inverni molto rigidi nelle zone montuose.
La capitale è Guatemala, grossa città con più di un milione di abitanti; altre città sono Antigua, Chiquimula, Cob´n, Escuintla, Jutiapa, Quetzaltenango e Totonicap´n.
L'economia è ancora oggi prevalentemente agricola, con prodotti destinati esclusivamente alla sussistenza della popolazione (mais, sorgo, frumento, riso, patate e fagioli), e altri coltivati in modo intensivo e destinati all'esportazione. Tra questi ultimi prevale in assoluto il caffè di cui il Guatemala, insieme a El Salvador, è il massimo produttore dell'America centrale. Notevoli inoltre le produzioni di canna da zucchero, banane e cotone; non trascurabili sono il tabacco, il cacao e gli agrumi.
Lo sfruttamento della foresta, che occupa più di un terzo del paese, patrimonio ricchissimo di legni ed essenze pregiate, è ostacolato dalla mancanza di adeguate vie di comunicazione.
L'allevamento è piuttosto diffuso (bovini, ovini e suini, cavalli e volativi da cortile).
La pesca è condotta con tecniche tradizionali.
Le risorse minerarie sempre ritenute scarse, vanno rivelando maggiore consistenza; si estraggono sale, zinco, piombo, antimonio, tungsteno e petrolio, non sufficiente però a coprire l'intero fabbisogno energetico del paese. Per questo motivo il petrolio viene in gran parte importato.
Tradizionali sono le industrie di trasformazione alimentare (zuccherifici, birrifici, lavorazione del caffè, manifatture di tabacchi).
Sopravvivono le attività artigianali del mondo indio, in particolare l'attività di tessitura e tintura a mano e la produzione di ceramiche.
Sono discretamente rappresentate il settore del cemento, quello petrolchimico, chimico e farmaceutico, cartario e della gomma.
STORIA Popolato da maya-quiché, il Guatemala viene conquistato nel 1524 da Pedro de Alvarado. Nel 1542 la regione diventa capitaneria generale che dipende dal vicereame del Messico. Nel 1821-1823 si unisce al Messico sotto l'autorità di Augustin De Iturbide. Dal 1824 al 1839 il Guatemala fa parte delle Province Unite dell'America centrale. Nel 1839 il paese riprende la propria indipendenza. Nel periodo 1840-1865, Rafael Carrera, governa in modo autoritario fino alla morte. Negli anni 1873-1885, Justo Rufino Barrios, liberale e positivista, modernizza il paese; si sviluppa la coltivazione del caffè.
Il successore Manuel Hestrada Cabrera, prosegue la sua opera mentre si costituisce l'impero delle banane dell'United Fruit. Dal 1931 al 1944 il paese subisce la dittatura del generale Jorge Ubico. Il tentativo di riforma agraria, intrapreso dal colonnello Jacobo Arbenz Guzm´n nel 1951-1954 fa in modo che egli venga deposto dai generali sostenuti dagli Stati Uniti. Nel 1970-1982, il paese, devastato nel 1976 da un terremoto, deve far fronte a una guerra civile portata avanti dai guerriglieri di tipo castrista o sandinista. Nel 1982 si assiste al colpo di stato del generale Efrain Rios Montt. Nel 1983 un nuovo colpo di stato porta al potere il generale Oscar Mejia Victores. Nel 1985 viene eletto alla presidenza della repubblica il democratico cristiano Vinico Cerezo Arévalo. A partire dal 1987, il Guatemala partecipa allo sforzo di pace nell'America centrale (firma degli accordi del 1987 e del 1989 con Costa Rica, Honduras, Nicaragua ed El Salvador). Nel 1989 vengono avviati negoziati di pace con la guerriglia. Due anni dopo è eletto presidente della repubblica l'evangelista Jorge Serrano, dirigente del Movimento d'azione (centro destra). Nel 1993 J. Serrano viene destituito. Il parlamento designa come successore Ramiro León De Carpio. L'anno successivo, i negoziati di pace tra il governo e la guerriglia vengono portati avanti sotto l'egida dell'ONU. Nel 1996 è eletto alla presidenza della repubblica Alvaro Arzú Irigoyen, leader del partito del Progresso nazionale (destra progressista).
• Abitanti-10.621.000
Superficie-108.889 km2
Densità-97,5 ab./km2
Capitale-Guatemala
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Quetzal
Lingua-Spagnolo, diffusi vari dialetti indiani
Religione-Cattolica, protestante
guatemaltèco, agg. e sm. agg. Del Guatemala.
sm. Abitante del Guatemala.
Guatimozìno (Messico 1497?-Aculan, Tabasco 1525) in azteco, Cuauhtémoc. Ultimo imperatore azteco nel 1520 e 1521. Nel 1520, dopo aver cacciato Cortés dalla capitale, fu a capo della resistenza antispagnola. Fu costretto ad arrendersi e venne ucciso.
guattìre, v. intr. Abbaiare.
Guaviare Fiume (1.200 km) della Colombia. Nasce dalla Cordigliera Orientale e confluisce nell'Orinoco.
Guayana (regione) (anche spagn. Guyana, ital. Guaiana) Regione geografica dell'America Meridionale affacciata all'oceano Atlantico. Si estende tra l'Orinoco, il Casiquiare, il Río Negro e il Rio delle Amazzoni. Divisa tra Venezuela, Brasile e le tre unità che ne prendono il nome: Guayana (ex Guayana britannica), Suriname (ex Guayana olandese) e Guayana francese. Vi si trovano rilievi che toccano i 3.000 m (monte Pakaraima). L'economia della regione si basa sull'agricoltura (coltivazione di canna da zucchero, riso, frutta, arance, limoni, banane e caffè), sullo sfruttamento forestale (legni pregiati), sull'allevamento (bovini, ovini, caprini, suini e volatili), sulle industrie (lavorazione di prodotti agricoli, distillazione di rhum e alcool, produzione di birra e zucchero) e minerarie (estrazione di oro, diamanti, amianto, manganese e bauxite).
Guayana
Altopiano dell'America Meridionale delimitato dall'oceano Atlantico, dai fiumi Orinoco, Río Negro e Rio delle Amazzoni.
Guayana (stato) Repubblica dell'America meridionale, che confina a nord-ovest con il Venezuela, a sud-ovest e a sud con il Brasile e a est con il Suriname. La sua costa si affaccia per 500 km a nord-est sull'oceano Atlantico.
Il territorio in gran parte pianeggiante, scende verso una costa bassa e paludosa, mentre nelle zone occidentali e meridionali si innalzano rilievi del massiccio del Guyana (monte Roraima 2.810 m) e la Serra Acaraì.
Fiume principale è l'Essequibo, ricco di affluenti; da ricordare anche le cascate sul fiume Potaro.
Il clima è caldo e umido, influenzato dagli alisei.
La capitale è Georgetown, moderna città sulla costa.
I principali prodotti sono la canna da zucchero, il riso e il caffè.
Le riserve di legname della foresta tropicale sono ingenti.
Il sottosuolo ha giacimenti di bauxite (di cui la Guyana è tra i massimi produttori al mondo), oro e diamanti.
L'industria è rappresentata da impianti per la lavorazione della canna da zucchero e l'estrazione della bauxite.
STORIA Nel 1595-1596 Sir Walter Raleigh esplora la Guyana. Dal 1621 al 1629 la Compagnia delle Indie occidentali, olandese, garantisce lo sviluppo del paese (canna da zucchero, cotone). Nel 1814 la Gran Bretagna riceve la parte occidentale della Guyana, battezzata Guyana Britannica nel 1831. Zona di coltivazioni tropicali, la regione viene popolata da neri, indù e bianchi. Nel 1928 il paese è dotato di una costituzione fondata sul suffragio ristretto. Una nuova costituzione introduce nel 1953 bicameralismo e suffragio universale.
Dal 1961 al 1964 Cheddi Jagan, primo ministro, governa appoggiandosi alla popolazione originaria dell'India (50%). Esso deve far fronte ai bianchi dell'United Force e all'opposizione dei neri (35%) guidata da Forbes Burnham. Il paese diventa indipendente nel 1966. Nel 1970 costituisce all'interno del Commonwealth una repubblica cooperativa presieduta da Arthur Chung. Dal 1980 al 1985 è presidente della Guyana F. Burnham. Alla sua morte, gli succede il primo ministro Hugh Desmond Hoyte. Nel 1992 viene eletto alla presidenza della repubblica Cheddi Jagan., sostituito poi da D. Hoyte. Nel 1997 vince le elezioni presidenziali Janet Jagan del partito progressista del popolo.
• Abitanti-835.000
Superficie-214.970 km2
Densità-3,9 ab./km2
Capitale-Georgetown
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Dollaro della Guyana
Lingua-Inglese, creolo-inglese, hindi
Religione-Induista, protestante, anglicana, cattolica
Guayana brasiliàna Regione naturale del Brasile che si estende tra il Río Branco, il Rio delle Amazzoni e l'oceano Atlantico.
Guayana dél Venezuèla Regione naturale del Venezuela sudorientale tra la Guayana e il Brasile.
Guayana francése Dipartimento d'oltremare della repubblica francese nell'America meridionale; confina a est e a sud con il Brasile, a ovest col Suriname. Si affaccia a nord e nord-est sull'oceano Atlantico.
La costa è bassa e ricca di vegetazione (savana), mentre l'interno è formato da un altopiano coperto da fitte foreste.
I fiumi principali, ricchi di acque, sono il Maroni e l'Oyapock.
Il clima è tropicale, caldo e umido.
Il capoluogo è Caienna, sulla costa.
La popolazione è formata da meticci e neri di origine africana e da una minoranza di amerindi ed europei.
Le risorse economiche sono costituite dai prodotti agricoli (canna da zucchero, caffè, cacao) e da legnami pregiati. La pesca dei gamberi è una notevole fonte di reddito. Famose le distillerie di rhum.
STORIA Nel 1643 viene fondata la Cayenna. Nel 1663 Colbert organizza la colonizzazione sistematica della Guayana. Nel 1677, contesa agli inglesi e agli olandesi, la Guayana viene definitivamente riconquistata dall'ammiraglio d'Estreés. Terra di missioni gesuite e di coltivazioni tropicali (caffè, cacao), nel XVIII sec. la regione è il punto di partenza di tentativi ambiziosi di colonizzazione che falliscono per il clima. Dal 1794 al 1805 essa viene utilizzata come luogo di deportazione politica (ghigliottina secca).
Occupato dalla Gran Bretagna, il paese viene reso alla Francia con i trattati del 1814 e del 1817. Nel 1848 viene abolita la schiavitù. L'insediamento di un bagno penale nel 1852 alla Cayenna sminuisce l'importanza della colonia. La scoperta dell'oro nel 1855, dona al paese una relativa prosperità. Nel 1946 la Guyana diventa un dipartimento d'oltremare; decretata nel 1938, la chiusura del bagno penale diventa effettiva. Nel 1968 viene installata a Kourou una base per il lancio di missili. Nel 1983 viene eletto un consiglio regionale nel quadro della legge francese sul decentramento.
Guayaquil Città (1.509.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo della provincia di Guayas.
Guayas Provincia (2.515.000 ab.) dell'Ecuador, capoluogo Guayaquil.
guàzza, sf. Rugiada che bagna come pioggia il terreno e le piante.
guazzabùglio, sm. 1 Miscuglio confuso di cose diverse. ~ farragine. 2 Acqua mescolata a neve che si liquefà appena.
sm. muddle.
guazzàre, v. intr. 1 Muoversi in un liquido agitandolo. ~ nuotare. 2 Scuotersi in un recipiente non pieno. ~ sguazzare.
guazzétto, sm. Manicaretto in umido, con abbondante sugo. ~ intingolo.
guàzzo, sm. 1 Bagnato per terra. ~ pozza. 2 Tempera nella quale si usa la gomma come collante. ~ gouache. 3 Melma, fradiciume. ~ fanghiglia.
Guazzóni, Enrìco (Roma 1876-1949) Regista cinematografico italiano. Prima pittore e scenografo, passò alla regia firmando i più grandi film storici e in costume tra il 1910 e il 1923. Tra essi si ricordano Quo vadis? (1913), Fabiola (1917) e Messalina (1923).
Guazzòra Comune in provincia di Alessandria (353 ab., CAP 15050, TEL. 0131).
guazzóso, agg. Bagnato di rugiada.
Gùbbio Comune dell'Umbria (32.000 ab., CAP 06024, TEL. 075) in provincia di Perugia, situato a 522 m di altitudine sulle pendici del monte Ingino. L'economia si basa prevalentemente sull'agricoltura: cereali, viti, olive e ortaggi. Industrie alimentari, tipografiche, ceramiche, meccaniche, delle calzature e abbigliamento sono le principali risorse economiche. Importante è l'artigianato della ceramica e del ferro battuto. Centro turistico frequentato per la ricchezza dei monumenti e per l'aspetto medievale che la città ha conservato nei secoli. Sede vescovile e della pinacoteca che raccoglie dipinti dal XIV al XVI sec. (Madonna col bambino-Madonna della misericordia e altri importanti oggetti in oro e ceramica). Già municipio romano (Iguvium), ebbe alterni governi guelfi e ghibellini; divenne stabilmente guelfa nel XIII sec. Passata alla chiesa nel 1354, divenne libero comune nel ducato di Urbino dal 1384 sotto Antonio di Montefeltro, rimanendovi fino al 1631 quando a causa dell'estinzione dei Della Rovere succeduti ai Montefeltro (1508), passò di nuovo allo Stato pontificio. La città conserva ancora un centro storico medievale di grande interesse ed è ricca di monumenti tra cui il duomo del XIII sec., la chiesa di San Francesco (XIII sec.), la chiesa di San Domenico (XIV sec.), il palazzo del Bargello (XIII sec.), il palazzo dei Consoli (XIV sec.), il palazzo Pretorio (XIV sec.), il palazzo Ducale (XV sec.) con lo splendido cortile d'onore opera di Francesco di Giorgio. Vi si trovano resti archeologici come il teatro che risale alla metà del I sec. d. C. e il mausoleo di Pomponio Grecino. Nel XV sec. vi fiorì, per opera di Giorgio da Gubbio e della sua famiglia, l'arte della maiolica.
Guccióne, Pièro (Scicli, Reggio di Calabria 1935-) Artista italiano. Esordì come pittore figurativo-realista per passare poi al descrittivismo e infine l naturalismo.
Guderian, Heinz (Culm 1888-Schwangau 1954) Generale tedesco. Teorizzatore della blitzkrieg, durante la seconda guerra mondiale organizzò i corpi corazzati protagonisti di questa tecnica in Polonia, Francia e URSS. Nel 1944 e 1945 fu capo di stato maggiore.
Gùdo Viscónti Comune in provincia di Milano (955 ab., CAP 20088, TEL. 02).
guelfìsmo, sm. Ideologia guelfa.
guèlfo, agg. e sm. Nel medioevo si diceva di chi sosteneva il papa contro l'imperatore, in contrapposizione ai ghibellini. Le due fazioni hanno origine in Germania, alla morte dell'imperatore Enrico V (1125) per contendersi la corona imperiale, tra i due gruppi tedeschi dei Welfen, duchi della casa di Baviera e dei Waiblingen duchi di Svevia. Nel XIII e XIV sec. in Italia i due termini erano usati per indicare le due opposte fazioni politiche delle città italiane, l'una sostenitrice del papato (guelfi), l'altra dell'imperatore (ghibellini), ma spesso divise da rivalità familiari esclusivamente municipali. Nel XV e XVI sec. dopo la discesa di Carlo VIII in Italia, si chiamarono guelfi i sostenitori dei francesi e ghibellini quelli dell'imperatore.
Guelma Città (85.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.
Guénon, Réné (Blois 1886-Il Cairo 1951) Antropologo francese. Tra le opere La crisi del mondo moderno (1927) e Gli stati molteplici dell'essere (postumo, 1965).
guêpière, sf. invar. Busto femminile munito di stecche e di stringhe per assottigliare le curve. ~ corsetto.
Guercìno (Cento 1591-Bologna 1666) Soprannome di Giovan Francesco Barbieri, pittore. Formatosi a Modena, fu seguace di L. Carracci e seguì gli esempi della tradizione cromatica ferrarese, realizzando, a Bologna, le prime importanti opere (San Guglielmo d'Aquitania, 1620 ca., Bologna, Pinacoteca Nazionale) preludio alla realizzazione dei capolavori eseguiti a Roma (L'Aurora e la notte, 1621, Casino Ludovisi, Roma, e Il martirio di Sant'Agnese, Galleria Doria Pamphili, Roma) i quali rappresentano alcuni degli esempi più alti del primo barocco. Dopo il periodo romano, si stabilì definitivamente a Bologna dove si accostò alla pittura di G. Reni, conferendo alle successive opere una compostezza formale più classica (Cristo che appare alla Maddalena, pinacoteca, Cento).
guèrcio, agg. e sm. agg. (pl. f.-ce) Strabico. ~ bircio.
sm. Chi per difetto fisico ha un occhio storto. ~ strabico.
agg. cross-eyed.
gotico thwaìrhs rabbioso.
guerèza, sf. Scimmia catarrina (Colobus polykomos) caratterizzata dal folto pelame nero con criniera bianca. Lunga 70 cm ca., vive sugli alberi in piccoli branchi in Etiopia e nell'Africa centrale.
Guericke, Otto von (Magdeburgo 1602-Amburgo 1686) Fisico tedesco. Costruì una macchina pneumatica, con la quale dimostrò l'esistenza della pressione atmosferica, e la prima macchina elettrostatica a strofinio.
guéridon, sm. invar. Tavolino rotondo con un solo piede centrale.
Guerin Meschino Prosa di Andrea da Barberino (XIV-XV sec.).
Guermantes, I Romanzo di M. Proust (1920), terzo del ciclo di 7 romanzi intitolato Alla ricerca del tempo perduto (La strada di Swann; All'ombra delle fanciulle in fiore; I Guermantes; Sodoma e Gomorra; La prigioniera; Albertine scomparsa; Il tempo ritrovato). Tornato a Parigi dal mare, Marcel va ad abitare in un appartamento nel palazzo dei duchi di Guermantes. Affascinato dalla duchessa, riuscirà a farsi presentare solo quando ella gli sarà divenuta indifferente. Robert de Saint-Loup gli presenta la sua amante, che Marcel conosce già come prostituta. Viene invitato a un ricevimento da Madame de Villeparisis e poi a una cena dai duchi di Guermantes. Conosciuti da vicino, anche i Guermantes perdono il loro fascino e offrono a Marcel motivo di delusione. Tra gli episodi del romanzo è da ricordare la morte della nonna, grave perdita non percepita pienamente dal protagonista, e la malattia di Swann, nell'indifferenza della duchessa, sua amica. Complessivamente una serie di delusioni, dietro l'apparenza fascinosa della vita mondana.
Guernìca Dipinto a olio di Picasso ispirato alla distruzione operata dai tedeschi il 26 aprile 1937 della cittadina basca di Guernica y Luno. Di dimensioni 351 x 782 si trova ora al Centro d'arte e Museo d'arte contemporanea Reina Sofia di Madrid.
Guernsey Isola (53.000 ab.) della Gran Bretagna, capoluogo Saint Peter Port.
guèrra, sf. 1 Conflitto armato. ~ belligeranza. <> pace. 2 Contrasto. ~ disputa. 3 Antagonismo. ~ rivalità.
sf. 1 war. 2 (chimica) warfare. 3 (in tempo di guerra) in wartime.
Guerra atomica
Condotta con l'uso di bombe atomiche o nucleari, basate su materiali fissili come uranio e plutonio.
Guerra batteriologica o biologica
Si combatte diffondendo nel territorio nemico microrganismi dannosi all'uomo, alla vegetazione, agli animali. È vietata dalle convenzioni internazionali.
Guerra chimica
Condotta con l'uso di prodotti chimici tossici. È vietata dalle convenzioni internazionali.
Letteratura di guerra
Le due grandi guerre di questo secolo hanno prodotto una quantità notevole di scritti che hanno la guerra come tema o che nascono dal clima esistenziale che ha accompagnato i due conflitti. L'elemento che accomuna opere differenti per genere e livello artistico è il carattere di testimonianza storica, indipendentemente dal livello di elaborazione artistica. Tra le opere legate alla prima guerra mondiale, Canti della guerra latina, 1914-1918 di G. D'Annunzio, Un anno sull'altipiano (1938) di E. Lussu, Con me e con gli alpini (1920) di P. Jahier, Esame di coscienza di un letterato (1915) di R. Serra, Giornale di guerra e di prigionia (1955) di C. E. Gadda, Guerra del '15 (1931) di G. Stuparich, Niente di nuovo sul fronte occidentale (1929) di E. M. Remarque, Le avventure del buon soldato Švejk durante la guerra mondiale (1923) di J. Hasek, Addio alle armi (1929) di E. Hemingway. Sono da aggiungere molti film, fra cui spiccano Orizzonti di gloria (1957) di S. Kubrik e All'ovest niente di nuovo (1930) di L. Milestone. Tra le opere legate alla seconda guerra mondiale e alla Resistenza, Lettere di condannati a morte della resistenza italiana, Il sergente nella neve di M. Rigoni Stern, Il deserto della Libia di M. Tobino, Uomini e no di E. Vittorini, I ventitré giorni della città di Alba e Il partigiano Johnny di B. Fenoglio, Il sentiero dei nidi di ragno e Ultimo venne il corvo di I. Calvino, L'Agnese va a morire di R. Viganò.
Zona di guerra
Luoghi sottoposti a particolari regimi in quanto coinvolti nella preparazione degli eventi bellici, spesso l'autorità militare prevale su quella civile.
Guerra dei mondi, La Romanzo di H. G. Wells (1898). Grazie ai tre romanzi La macchina del tempo (1895), L'uomo invisibile (1897) e La guerra dei mondi, H. G. Wells è considerato l'inventore del romanzo di fantascienza insieme a J. Verne. Le sue storie sono collocate in un futuro che vede lo sviluppo tecnologico produrre indesiderati effetti negativi.
Guerra dei Roses, La Film drammatico, americano (1989). Regia di Danny De Vito. Interpreti: Michael Douglas, Kathleen Turner, Danny De Vito. Titolo originale: The War of the Roses
Guerra del '15 Memorie di G. Stuparich (1931).
Guerra del Peloponneso, La Opera di storia di Tucidide (dopo il 404 a. C.).
Guerra della fine del mondo, La Romanzo di M. Vargas Llosa (1981).
Guerra delle salamandre, La Romanzo di K. Capek (1936).
Guerra di Chocin, La Poema di W. Potocki (1670).
Guerra di Troia non si farà, La Dramma di J. Giraudoux (1935).
Guerra e l'universo, La Opera di poesia di V. V. Majakovskij (1917).
Guerra e pace Romanzo di L. N. Tolstoj (1863-1869). L'opera è considerata da taluni critici il romanzo più importante mai scritto. L'opera segue le vicende di innumerevoli personaggi (ne sono stati contati circa 560!) durante il periodo delle guerre napoleoniche, dal 1805 al 1820, e traccia un ineguagliabile affresco della società russa del tempo. Poche opere presentano una simile ricchezza di elementi ideologici e tematici come Guerra e pace.
Dal punto di vista cronologico, nell'opera si riconoscono tre periodi distinti più un epilogo:
dal 1805 al 1806: battaglia di Austerlitz;
dal 1806 al 1811: presentazione della vita normale della nobiltà russa, divisa tra la vita mondana a Mosca e a San Pietroburgo e le tenute di campagna;
dal 1811 al 1812: battaglia di Borodinò, occupazione e incendio di Mosca, ritirata francese;
epilogo della narrazione, con notizie sulle vicende dei personaggi essenziali nel periodo dal 1812 al 1820.
I personaggi creati da Tolstoj, che sono anche protagonisti del racconto, si concentrano in due famiglie nobili, i Bolkonskij e i Rostòv. Tra le tante figure che si muovono nella narrazione, due personaggi hanno la funzione di impersonare le idee dell'autore: il principe Andrej Bolkonskij, che rappresenta le idee illuministiche, e Pierre Bezuchov, che rappresenta il romanticismo ispirato a Rousseau.
Il principe Andrej ricerca la verità e il significato della vita ma non trova né l'una né l'altro perché troppo preoccupato di tenere sotto controllo la propria vita. Per trovare un senso alla sua vita, si arruola, alla ricerca della gloria. Ad Austerlitz trascina all'attacco tutto un battaglione, ma viene ferito. Mentre giace sul terreno abbandonato da tutti, la improvvisa visione del cielo e della sua vastità gli suggerisce riflessioni sulla vanità degli uomini e lo spinge a riconsiderare le sue idee di gloria. Si congederà dal servizio militare e tornerà a casa. Muore la sua giovane moglie. La contessa Natasa Rostòva, una delle figure positive del romanzo, impersona la spontaneità e l'impulsività. Per un breve momento riesce a dare il senso della vita al principe Andrej. Poi però sceglierà il brillante Anatolij Kuragin; Andreij, sentitosi tradito, tornerà al fronte. Nella battaglia di Borodinò verrà ferito a morte; la visione di Kuragin, anche lui ferito, lo farà riconciliare con il mondo e morirà perdonando tutti.
Il conte Pierre Bezuchov è un uomo aperto ai ritmi imprevedibili e irrazionali della vita. Intelligente e umano, si interessa alle idee nuove, alle speranze di libertà, alla massoneria, a Napoleone, salvo poi restare deluso e avere l'onestà e il coraggio di rivolgere altrove il proprio interesse. Fatto prigioniero dai francesi, incontra un soldato semplice, Platon Karataev e viene influenzato dalla sua visione fatalistica della vita. Dopo la morte della moglie, sposerà Natasa e troverà l'armonia e la felicità.
Tolstoj è convinto che gli eventi personali siano più importanti di quelli pubblici e che i generali e i re si illudono ritenendo di essere loro a determinare l'esito delle battaglie o le vie imboccate dalle nazioni (ad Austerlitz, Napoleone appare ad Andreij piccolo e insignificante). In effetti, le persone umili sono spesso in contatto con la storia più dei potenti, perché esse si muovono con le correnti storiche senza tentare di prenderne la guida. L'autore esprime in questo modo la sua visione deterministica della storia. Nel grandioso quadro tracciato dalla narrazione, il fondamento e l'anima della storia risulta il popolo russo.
Tra le varie riduzioni per lo schermo, si ricordano i lavori di K. Vidor (1956) e S. Bondarciuk (1965-1967).
Guerra e pace
Film drammatico, italiano/americano (1956). Regia di King Vidor. Interpreti: Audrey Hepburn, Mel Ferrer, Henry Fonda, Anita Ekberg. Titolo originale: War and Peace
Guerra giudaica, La Opera di storia di Giuseppe Flavio (prima metà I sec.).
guerra mondiale mondiale
Guerra sola igiene del mondo Opera di prosa e politica di F. T. Marinetti (1915).
Guèrra, Leàrco (Mantova 1902-Milano 1963) Corridore ciclista. Nel 1931 fu campione mondiale su strada e nel 1934 vinse il Giro d'Italia.
Guèrra, Tonìno (Sant'Arcangelo di Romagna, Forlì 1920-) Poeta, scrittore e sceneggiatore. Tra le opere poetiche I bu (1972) e Il miele (1973). Come sceneggiatore lavorò con Antonioni per Zabrinskie Point (1971), con Fellini per Amarcord (1973), con Rosi per Tre fratelli (1981). Come scrittore ha pubblicato La pioggia tiepida (1984), La capanna (1985). Alcune sue opere sono state portate in teatro: Cenere (1988), Racconto orientale (1990), Il grande racconto (1991) e La casa dei giardini interni (1995).
guerrafondàio, sm. 1 Chi è sostenitore e fautore della guerra. ~ interventista. <> antimilitarista. 2 Falco. <> colomba.
Guerràzzi, Francésco Doménico (Livorno 1804-Cecina 1873) Politico e scrittore, attivista durante i moti rivoluzionari del 1848 e fondatore del giornale Indicatore livornese (1828-1830). Membro nel 1849, con G. Montanelli e G. Mazzini, del governo provvisorio, fu poi eletto dittatore della Toscana. Alla restaurazione di Leopoldo II fu condannato al carcere e all'esilio (Corsica e Genova). Opere principali, i romanzi storici L'assedio di Firenze (1836), Beatrice Cenci (1853), Pasquale Paoli (1860), L'assedio di Roma (1863-1865), il romanzo naturalista Il secolo che muore (postumo, 1865), le memorie scritte in carcere (Note autobiografiche, 1877) e il ricco epistolario Memorie (1848).
Guerràzzi, Vincènzo (Mammola, Reggio di Calabria 1940-) Scrittore italiano. Con La fabbrica del sogno (1977) e La fabbrica dei pazzi (1978) è uno dei maggiori rappresentanti della letteratura di fabbrica provocatoria.
Guerre del rosmarino e della maggiorana Dramma di A. J. da Silva (1737).
Guerre stellari Film di fantascienza, americano (1977). Regia di George Lucas. Interpreti: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher. Titolo originale: Star Wars
guerreggiànte, sm. e sf. Chi o che fa la guerra.
guerreggiàre, v. v. intr. Fare la guerra. ~ battagliare. 2 Rivaleggiare. ~ contendere. <> collaborare.
v. tr. Combattere.
v. intr. to wage war.
guerreggiàtore, agg. Chi fa la guerra.
Guerrero Stato (2.621.000 ab.) del Messico, capitale Chilpancingo.
Guerréschi, Giusèppe (Milano 1929-Ospedaletti, Imperia 1985) Pittore italiano. Fu esponente del gruppo dei pittori milanesi che intorno al 1956 rinnovarono la pittura figurativa sfruttando l'esperienza dell'informale e della pop art. Tra le opere Vietnam (1972-1973).
guerrésco, agg. 1 Relativo alla guerra. ~ bellico. 2 Battagliero, aggressivo. ~ combattivo. <> mite.
Guèrri, Giordàno Brùno (Siena 1950-) Scrittore italiano. Studioso dell'epoca fascista ha pubblicato saggi polemici e taglienti come Italo Balbo (1984) e Fascisti (1995). H pubblicato anche l'edizione dei Diari di Bottai (1982).
guerrièro, agg. e sm. agg. 1 Bellicoso. ~ bellico. 2 Combattivo. 3 Guerresco. ~ militare.
sm. Uomo d'arme. ~ armigero.
agg. warlike. sm. warrior.
Guerrièro, Augùsto (Avellino 1893-Roma 1981) Giornalista e narratore. Tra le opere Guerra e dopoguerra (1943) e Tempo perduto (1959).
Guerriero, Vicente (Tuxtla 1783-Chilapa 1831) Politico messicano. Di idee liberali, si distinse nella lotta contro gli spagnoli e fu eletto presidente della Repubblica messicana nel 1829. Fu deposto dai conservatori nello stesso anno.
guerrìglia, sf. Forma di lotta condotta da formazioni irregolari armate. ~ resistenza.
sf. guerrilla warfare.
spagn. guerrilla, dimin. di guerra guerra.
guerriglièro, sm. Combattente civile o militare che svolge la guerriglia.
sm. guerrilla.
spagn. guerrillero.
Guerrìni Olìndo (Forlì 1854-Bologna 1916) Poeta e letterato. Prima impiegato e poi direttore della biblioteca universitaria di Bologna, fu amico del poeta Giosuè Carducci. È più conosciuto con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti, con il quale firmò la raccolta di versi Postuma pubblicata nel 1877. L'opera è caratterizzata dall'uso spregiudicato della lingua goliardica, essenzialmente basata sull'erotismo, sull'anticlericalismo e sulla satira. Tra le altre opere poetiche, Polemica e Nova polemica (1878) e le Rime di Argia Sbolenfi (1897) sempre di intonazione goliardica; i Sonetti romagnoli (1920, postumi) e le Ciacole di Bepi (1914) in dialetto. Tra le opere di prosa, Brandelli (1883) e Brani di vita (1908).
gueux Termine di gergo francese dal significato di pezzenti, mendicanti, coniato, pare, dal conte di Berlaymont nel presentare alla reggente dei Paesi Bassi, Margherita di Parma, il gruppo di nobili e borghesi ricevuti nel 1566 come delegati del compromesso di Breda. Il termine venne assunto, come simbolo della lotta clandestina antispagnola e anticattolica, dai calvinisti dopo la scissione tra cattolici e protestanti. Guidati da Guglielmo I il Taciturno, durante il dominio del duca d'Alba (1567-1572), condussero azioni di guerriglia, riuscendo a impossessarsi dell'isola di Voorn (1572) e a scatenare la rivolta di tutte le province settentrionali.
Guevara de la Serna, Ernesto (Rosario 1928-Higueras 1967) Detto Che, uomo politico e guerrigliero. Di origine argentina, si laureò in medicina a Buenos Aires, partecipò ai movimenti rivoluzionari in Guatemala, in Cile e in Messico. Con Fidel Castro partecipò alla guerriglia e alla rivoluzione contro il regime di F. Batista a Cuba, distinguendosi per la sue doti di comandante militare. Partecipò al governo della repubblica cubana come presidente della banca nazionale cubana e come ministro dell'industria. Lasciati gli incarichi di governo passò clandestinamente in vari paesi dell'America Latina per organizzare la guerriglia. Intorno alla sua figura di grande rivoluzionario si formò un alone di leggenda che si propagò in tutto il mondo. Morì in Bolivia dove stava organizzando la rivoluzione contro il governo Barrientos. Fu catturato e ucciso in un'imboscata, nel 1967. Il 6 luglio 1997 il suo corpo fu ritrovato a Villagrande in Bolivia e sepolto in seguito a Cuba. Scrisse vari trattati sulla guerriglia, La guerra di guerriglia (1959) e Scritti, discorsi e diari di guerriglia. Diario del Che in Bolivia (postumo, 1968).
Guevara, Antonio de (Asturie di Santillana 1480-Mondoñedo 1545) Francescano, inquisitore di Toledo al tempo di Carlo V, compose varie opere morali e didattiche. Tra esse, Orologio dei principi o Libro aureo dell'imperatore Marc'Aurelio (1529, trattato di buon governo), Disprezzo della corte e lode del villaggio (1539, elogio della vita rusticana) e le Epistole familiari (1539-1541).
gufàggine, sf. Tendenza di una persona a vivere isolata. ~ misoginia.
gufàre, v. v. intr. 1 Emettere il proprio grido caratteristico. 2 Imitare il verso del gufo.
v. tr. Portare sfortuna.
Gufler, Edith (Bolzano 1962-) Tiratrice italiana. Ha vinto la medaglia d'argento alle olimpiadi del 1984 nella specialità della carabina a 10 m.
gùfo, sm. 1 Uccelli predatori notturni. 2 Persona poco socievole. 3 Persona avida nel mangiare.
sm. owl.
• Denominazione di vari Uccelli predatori notturni della famiglia degli Strigidi.
Gufo comune (Asio otus)
Più piccolo del gufo reale vive nei parchi e in boschi di latifoglie.
Gufo delle nevi (Nyctea scandiaca)
Ha piumaggio bianco, candido, senza ciuffi auricolari e con il disco facciale poco evidente. Vive nel Nordeuropa, raro in Italia.
Gufo di palude (Asio flammeus)
Dimora in torbiere, paludi e campi umidi cibandosi di piccoli uccelli e rettili. Dal piumaggio vario (bianco, bruno, grigio), gli esemplari presentano ciuffi auricolari evidenti.
Gufo reale (Bubo bubo)
Lungo fino a 70 cm, con corpo robusto, grandi ciuffi sovraoculari di colore ruggine, ha occhi arancioni e becco adunco. Vive in foreste e spesso si stabilisce nei ruderi.
gùglia, sf. 1 Elemento terminale di una costruzione a forma conica o piramidale posta specialmente a scopo ornamentale. ~ pinnacolo. 2 Snella formazione rocciosa dalla punta aguzza. ~ picco.
sf. spire.
gugliàta, sf. Pezzo di filo che si passa nell'ago per cucire.
sf. needleful.
Guglielmétti, Savìno (Milano 1911-) Ginnasta italiano. Olimpionico nel volteggio del cavallo e nel concorso a squadre nel 1932 a Los Angeles.
Guglièlmi, Giusèppe (Bari 1923-1995) Poeta italiano. Pubblicò Combestiario (1974) e Ipsometrie (1980) sulla falsariga di uno sperimentalismo visionario.
Guglièlmi, Guìdo (Rimini 1930-) Critico italiano. Ha focalizzato la sua attenzione sui problemi della letteratura novecentesca con scritti come La prosa italiana del Novecento (1976) e La parola del testo: letteratura come storia (1993).
Guglielmìna d'Olànda (L'Aja 1880-Appeldoorn 1962) Figlia di Guglielmo II, fu regina dei Paesi Bassi dal 1890 al 1948, e nel 1917 concesse il suffragio universale. Contraria alla decolonizzazione voluta dal governo, abdicò in favore della figlia Giuliana III.
Guglielminétti, Amàlia (Torino 1881-1941) Scrittrice italiana. Ispirata dallo stile dannunziano fu poetessa sensuale e irrequieta. Le Lettere d'amore pubblicate solo nel 1951 testimoniano la sua passione corrisposta con lo scrittore Guido Gozzano.
guglielmìno, agg. Riferito a ogni personaggio di nome Guglielmo con particolare riguardo all'imperatore di Germania Guglielmo II.
Guglièlmo (scultura) (Attivo verso la metà del XII sec.) Scultore. Tra le opere Rilievi del pulpito (1159-1162, Cagliari, Duomo).
Guglièlmo (sovrani) Nome di sovrani.
Germania Guglielmo I di Germania
(Berlino 1797-1888) Figlio di Guglielmo III di Prussia e di Luisa Meclemburgo-Strelitz, divenne re di Prussia nel 1861 alla morte del fratello Guglielmo IV. Ancora giovanissimo partecipò alle guerre contro Napoleone e fu avversario tenace dei moti rivoluzionari del 1848. Fautore di una politica autoritaria e antiliberale, trovò un appoggio nel cancelliere O. von Bismarck cui affidò, dal 1862, la direzione del suo governo. Dopo le vittoriose campagne di guerra contro l'Austria (1866) e la Francia (1861), fu incoronato imperatore di Germania (1871), a Versailles.
Inghilterra, Irlanda e Gran Bretagna Guglielmo I
=> "Guglielmo il Conquistatore"
Guglielmo II il Rosso
(1060 ca.-New Forest 1100) Figlio di Guglielmo I il Conquistatore, gli succedette nel 1087. Finanziò la partecipazione alla prima crociata nel 1099 del fratello Roberto di Normandia e resse il ducato in sua assenza.
Guglielmo III d'Orange-Nassau
(L'Aia 1650-Hampton Court 1702) Principe di Orange, statolder d'Olanda e successivamente re d'Inghilterra. Figlio di Guglielmo II d'Orange e di Enrichetta Maria Stuart, dopo l'invasione delle Province Unite da parte della Francia (1672), messo a capo dell'esercito riuscì a sconfiggere Luigi XIV costringendolo alla pace di Nimega (1678). Sbarcato in Gran Bretagna su richiesta degli oppositori di Guglielmo II, suo suocero, ottenne la corona inglese dal parlamento e, con la firma del Bill of Rights (dichiarazione dei Diritti), inaugurò una prima forma di monarchia costituzionale.
Guglielmo IV d'Inghilterra
(Londra 1765-Windsor 1837) Fratello di Giorgio IV, gli succedette come re di Gran Bretagna e Irlanda dal 1830.
Olanda e Paesi Bassi Guglielmo I di Orange-Nassau, detto il Taciturno
(Dillenburg 1533-Delft 1584) Figlio di Guglielmo VIII di Nassau, fu statolder di Olanda e Zelanda dal 1559. Nel 1573 diventò calvinista, e in seguito capeggiò la rivolta dei pezzenti contro gli spagnoli, divenendo così statolder della repubblica delle Province Unite. Venne assassinato da un sicario di Filippo II.
Guglielmo II di Orange-Nassau
(L'Aia 1626-1650) Figlio di Federico Enrico, fu statolder delle Province Unite e dei Paesi Bassi dal 1647. Sposò Maria Stuart, figlia di Carlo I d'Inghilterra.
Guglielmo III di Orange-Nassau
=> Guglielmo III di Gran Bretagna e Irlanda.
Guglielmo IV di Orange-Nassau
(Leeuwarden 1711-L'Aia 1747) Statolder delle Province Unite e dei Paesi Bassi, riuscì nell'anno della sua morte a riunire sotto il suo governo tutte e sette le province della repubblica.
Guglielmo V di Orange-Nassau
(L'Aia 1748-Brunswick 1806) Statolder delle Province Unite e dei Paesi Bassi. Nel 1795 venne spodestato dai francesi.
Guglielmo I
(L'Aia 1772-Berlino 1843) Re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo dal 1815 al 1840, designato dal Congresso di Vienna. Nel 1831 tentò invano di contrastare il processo d'indipendenza del Belgio.
Guglielmo II
(L'Aia 1792-Tilburg 1849) Figlio di Guglielmo I, gli succedette come re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo dal 1840. Introdusse una costituzione parlamentare.
Guglielmo III
(Bruxelles 1817-Apeldoorn 1890) Figlio di Guglielmo II, gli succedette come re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo nel 1849. Applicò una politica liberale, e alla sua morte il Lussemburgo si separò dai Paesi Bassi.
Sicilia Guglielmo I il Malo
(1120-1166) Figlio di Ruggero II, gli succedette come re di Sicilia nel 1154. Represse le rivolte feudali in Puglia e respinse gli attacchi bizantini.
Guglielmo II il Buono
(1153?-1189) Figlio di Guglielmo I il Malo, gli succedette nel 1166 come re di Sicilia. Accordò nel 1186 la mano di sua sorella Costanza a Enrico VI, figlio del Barbarossa, e così pose le premesse per l'avvento degli Svevi in Sicilia.
Guglielmo III di Sicilia
(1185?-1198) Figlio di Tancredi di Lecce, nel 1194 venne eletto re di Sicilia dai normanni contro Enrico VI di Svevia. Quest'ultimo lo imprigionò.
Guglièlmo di Occam (Ockham, Surrey, ca. 1280-Monaco di Baviera ca. 1350) Filosofo e teologo. Entrò nell'ordine francescano. Fu studente (1316-1320) e insegnante di logica e di teologia a Oxford (1321-1323). Accusato di eresia dal cancelliere dell'università, venne convocato ad Avignone, nel 1324, dove fu trattenuto fino al 1328 nel Palazzo dei Papi durante l'esame delle tesi sospettate di eresia. Schieratosi con i francescani più radicali contro il papa nella disputa sul voto di povertà, nel 1328 fuggì prima in Italia e poi a Monaco di Baviera, dove ottenne la protezione dell'imperatore Ludovico IV il Bavaro, contrario al potere temporale dei papi. A Monaco restò fino alla morte, avvenuta per la peste. Sostenne che anche la metafisica necessita di una rigorosa verifica critica e che alcuni dogmi cristiani (come l'unicità e l'onnipotenza di Dio e l'immortalità dell'anima) non sono dimostrabili grazie alla ragione, ma sono dovuti alla rivelazione divina. In logica formale il suo nome è legato alla definizione del principio di economia (il codiddetto rasoio di Occam), che afferma che non si devono postulare entità non necessarie, in particolare quelle non suffragate dall'esperienza (entia non sunt sine ratione multiplicanda). Il pensiero di Occam costituì la premessa per il rinnovamento del pensiero scientifico operato più tardi da N. Copernico e G. Galilei. Tra le opere Summa totius logicae (1321-1324); Opus nonaginta dierum (1333-1334), sulla questione della povertà francescana; Dialogus e Octo questiones, sull'origine e la natura dello stato; Breviloquium de potestate papae e De imperatorum et pontificum potestate, sui rapporti tra chiesa e stato.
Guglièlmo Gonzàga (Mantova 1538-1587) Succedette al fratello Francesco III come duca di Mantova dal 1550 e di Monferrato dal 1575. Nel 1565 represse la rivolta di Casale e abolì le autonomie della città. Nel 1575 elevò il Monferrato a ducato.
Guglièlmo il Conquistatore (I d'Inghiltèrra) (Falaise 1027-Saint Gervais 1087) Figlio di Roberto di Normandia, gli succedette nel 1035 diventando uno dei più grandi feudatari francesi. Con l'appoggio del papato intraprese una politica di espansione, conquistando prima Maine e Bretagna, in seguito partì alla conquista dell'Inghilterra sulla quale vantava diritti come cugino di Edoardo il Confessore. Nel 1066 a Hastings sconfisse l'esercito inglese e conquistò tutta la regione. Divenuto re instaurò una forte monarchia creando un rigido sistema di feudi. Alla sua morte lasciò il ducato di Normandia al figlio Roberto e il regno inglese al figlio Guglielmo il Rosso.
Guglièlmo IX d'Aquitània Conte di Poitiers (1071-1127) Trovatore francese. È il più antico trovatore di cui ci siano giunte composizioni.
Guglielmo Tell Melodramma tragico in quattro atti di G. Rossini, libretto di E. de Jouy e H. Bis (Parigi, 1829).
In un villaggio svizzero, nel XIV secolo, si trova la capanna di Guglielmo Tell che lì vive con la moglie e il figlio. Il protagonista condivide le idee di libertà di Arnoldo, che lotta contro l'oppressione austriaca, anche se ama una principessa asburgica. Insieme giurano di combattere gli invasori. Tell viene arrestato, ma può avere salva la vita se riesce a centrare una mela posta sul capo del proprio figlio. Guglielmo affronta la prova e la supera. Gli cade però un'altra freccia, destinata al suo nemico Gessler e per questo viene di nuovo imprigionato. Tell viene condotto al castello di Kusmac su una barca, attraversando un lago durante una tempesta. Con un'abile manovra Tell riesce a liberarsi e a uccidere il suo oppressore mentre Arnoldo guida vittoriosamente l'insurrezione.
Guglielmo Tell
Dramma di F. Schiller (1804).
Guglièlmo V di Monferràto (?-1188) Marchese dal 1140.
Guglièlmo VI di Monferràto (?-1225) Marchese dal 1207.
Guglièlmo VII di Monferràto (1240 ca.-Alessandria 1292) Marchese dal 1253, combatté Savoia e Visconti che, coalizzati, lo catturarono (1290) e lo imprigionarono.
Guglièlmo VIII Paleòlogo (?-Casale Monferrato 1483) Marchese del Monferrato dal 1464. Contro l'espansionismo dei Savoia si appoggiò agli Sforza.
Guglionési Comune in provincia di Campobasso (5.464 ab., CAP 86034, TEL. 0875).
GUI Sigla di Graphical User Interface, un'interfaccia progettata con simboli grafici anziché con testo.
Guicciardìni, Francésco (Firenze 1483-Arcetri 1540) Storico e uomo politico, ambasciatore della repubblica fiorentina in Spagna e diplomatico al servizio dei due pontefici di casa Medici, Leone X e Clemente VII. Nato da famiglia di ricchi commercianti, dopo il compimento degli studi di diritto, esercitò l'avvocatura per conto di varie istituzioni pubbliche. A partire dal 1509 ebbe incarichi politici e diplomatici. All'inizio del 1512 si recò in Spagna come ambasciatore della repubblica fiorentina. Nel 1516 Leone X Medici lo nominò governatore di Modena. Per conto del papa, ricoprì altri incarichi importanti. Alla caduta della repubblica fiorentina, Guicciardini tornò a Firenze come uomo di fiducia del pontefice. Con il nuovo papa, Paolo III Farnese (1534), perse ogni incarico. Dedicò gli ultimi anni alla stesura della Storia d'Italia. Fu uno dei più illustri esponenti del pensiero politico del rinascimento italiano. La sua concezione della politica è già ben delineata nella raccolta di pensieri e considerazioni Ricordi (1512-1530 annotazioni sparse redatte sotto forma di massime e di aforismi, pubblicate nel 1576), dai quali traspare il suo scetticismo sulla possibilità per l'uomo di poter intervenire attivamente sulla realtà, opponendosi in tal modo a N. Machiavelli. Opere principali, Storie fiorentine dal 1378 al 1509 (1509), Considerazioni sui discorsi del Machiavelli (1528), Storia d'Italia (1537-1540, pubblicata nel 1561). In quest'opera, che è anche la sua più importante, Guicciardini analizza le vicende che hanno portato l'Italia alla sottomissione allo straniero. Il modello appare quello della storiografia classica che vede nella storia il campo di azione delle virtù individuali. Politico spregiudicato, ritiene che le cause degli eventi siano tutte da ricercare nelle aspirazioni, nelle ambizioni e violenze dei rapporti tra gli uomini.
Guicciardìni, Robèrto (Firenze 1930-) Regista teatrale italiano. Dopo gli esordi nella prosa e nella lirica ha fondato il Gruppo della rocca col quale ha eseguito Nozze di sangue di Garcia Lorca (1983) e La missione di H. Muller (1986). Dal 1994 è direttore del teatro Biondo di Palermo.
guìda, agg. invar. e sf. agg. invar. Che indica la via da seguire.
sf. 1 Azione del guidare. ~ conduzione. 2 Persona o cosa che indica la via. ~ ispiratore. 3 Libro con informazioni turistiche. ~ manuale. 4 Elemento lungo il quale scorre un organo mobile. ~ rotaia. 5 Cicerone. ~ accompagnatore. 6 Direzione. ~ comando. 7 Carreggiata, binario. ~ pista. 8 Passatoia.
sf. 1 guide. 2 (manuale) guidebook. 3 (direzione) direction. 4 (passatoia) carpet runner. 5 (aut.) driving, drive. 6 (telefonica) tourist guide. 7 (scuola guida) driving school.
• In informatica indica l'aiuto in linea (help) disponibile in quasi tutti i programmi commerciali per il funzionamento su computer. Fino a qualche anno fa la guida in linea forniva solo notizie integrative al contenuto del manuale d'uso del programma; successivamente però, a seguito del successo ottenuto dalle interfacce grafiche (come Microsoft Windows o IBM OS/2), si è trasformata in un vero e proprio duplicato dei manuali stessi, arrivando persino a contenere informazioni più complete di quelle presenti nel supporto cartaceo. La guida degli attuali programmi caratterizzati da una particolare complessità, oltre a fornire dettagliate istruzioni circa il funzionamento delle varie opzioni, mette a disposizione dell'utente anche esempi d'uso e consigli per un migliore utilizzo del programma stesso.
Guida d'onda
Nelle telecomunicazioni è un tubo metallico che limita e guida la propagazione di onde elettromagnetiche al suo interno.
Guida degli smarriti Opera di filosofia di M. Maimonide (1170).
Guidàcci, Margherìta (Firenze 1921-Roma 1992) Poetessa. Insegnò letteratura inglese all'università La Sapienza di Roma e curò la traduzione di opere di artisti inglesi e americani. Tra le opere, Giorno dei Santi (1957), Poesie (1965), Terra senza orologi (1974) e Inno alla gioia (1983).
guidafùne, agg. invar. Riferito al rullo guidafune, rullo metallico che permette di far scorrere il cavo di una funivia.
guidaiòlo, sm. Bestia da branco che guida le altre precedendole.
guidalésco, sm. (pl.-chi) 1 Piaga prodotta dall'attrito dei finimenti o del basto sul garrese di animali da tiro. 2 Sbucciatura della pelle umana. 3 Incomodo.
guidàre, v. v. tr. 1 Procedere o accompagnare qualcosa facendo da guida. ~ istradare. • il capo della comitiva guidava il gruppo durante la visita della cappella. 2 Condurre qualcosa. ~ scortare. 3 Dirigere. ~ governare. • guidare uno Stato.
v. rifl. Regolarsi.
v. tr. 1 to guide. 2 (automezzo) to drive. 3 (condurre, capeggiare) to lead.
provenz. guidar, dal franco witan indirizzare.
Guidarèlli, Guidarèllo (?-Imola 1501) Militare ravennate al servizio di Cesare Borgia. Tullio Lombardo gli fece un celebre monumento funebre.
guidatóre, sm. 1 Conducente di un veicolo. ~ macchinista. 2 Che indirizza e consiglia gli altri.
sm. driver.
guiderdóne, sm. Ricompensa.
Guìdi, Alessàndro (Pavia 1650-Frascati 1712) Poeta italiano. Accolto a soli sedici anni alla corte dei Farnese di Parma, si trasferì poi a Roma, dove divenne celebratore ufficiale nell'Accademia degli Arcadi. Tra le sue opere, da ricordare le Poesie liriche (1671), il melodramma Amalasunta in Italia (1681), la favola pastorale Endimione (1692) e le Rime (1704).
Guìdi, Guìdo II détto Guèrra (?-1124?) Venne adottato da Matilde di Canossa, e alla morte di questa divenne marchese di Toscana.
Guìdi, Guìdo Novèllo (?-1293) Capo dei ghibellini, nel 1260 vinse la battaglia di Montaperti. Fu vicario imperiale di Firenze fino al 1266.
Guìdi, Guìdo VI Guèrra (sec. XIII) Politico guelfo, nel 1260 dopo la battaglia di Montaperti venne esiliato. Nel 1266 lottò con Carlo d'Angiò a Benevento e nel 1268 rientrò a Firenze a capo dei guelfi tornati al potere.
Guìdi, Virgìlio (Roma 1891-Venezia 1984) Pittore. Tra le opere Marina San Giorgio (Bergamo, Collezione privata) e In tram (1923, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).
Guidimaka Regione (116.000 ab.) della Mauritania, capoluogo Sélibaby.
guidìstica, sf. L'insieme delle pubblicazioni che guidano nella visita turistica di una città.
Guidizzòlo Comune in provincia di Mantova (4.933 ab., CAP 46040, TEL. 0376).
Guìdo da Pìsa (sec. XIV) Frate carmelitano. Tra le sue opere un commento latino alla Divina Commedia e Fiore d'Italia.
Guìdo d'Arézzo (Arezzo 990 ca.-Fonte Avellana 1050) Teorico musicale e monaco benedettino dell'abbazia di Pomposa (Ferrara), poi di Arezzo dove insegnò musica e teologia nella cattedrale. A lui si deve la notazione musicale, con l'introduzione del principio moderno del rigo, e la teoria e pratica del solfeggio. Fu autore di trattati fondamentali, tra cui il Prologus in Antiphonarium, che raccoglie la teoria del canto gregoriano e della sua notazione, e il Micrologus disciplinae artis musicae, che tratta di alcune forme polifoniche primitive. Per poter distinguere i suoni delle note successive, Guido d'Arezzo li designò, mnemonicamente, con le sillabe dei primi sei emistichi di un inno a San Giovanni (Ut queant laxis Resonare fibris / Mira gestorum / Famuli tuorum / Solve polluti / Labii reatum / Sancte Johannes), da cui derivarono i nomi delle note Ut-Re-Mi-Fa-Sol-La. Nei paesi latini la nota Ut venne sostituita con Do a partire dal XVI sec., mentre la settima nota, Si, introdotta nel XVII sec., deriva dall'unione delle iniziali di Sancte Johannes.
Guìdo di Lusignàno (Lusignano 1129?-Nicosia 1194) Re di Gerusalemme dal 1186, grazie ai diritti della moglie Sibilla d'Angiò, che era sorella di Baldovino IV. Assediò San Giovanni d'Acri (1189) durante la terza crociata, conquistandola due anni più tardi. Nel 1192, alla morte della moglie, perdette il trono, ma ebbe in cambio Cipro.
Guìdo di Spoléto (?-presso il fiume Taro 894) Figlio di Lamberto, marchese di Spoleto. Duca di Spoleto dall'880 e re d'Italia dall'889. Nell'883 ottenne anche la marca di Camerino. Si guadagnò il titolo di re d'Italia dopo aver sconfitto Berengario I, nonostante i prececenti contrasti con papa Marino. In seguito fu anche incoronato imperatore (891) da papa Stefano V. Il potere di Guido divenne però una minaccia per il papato; infatti, grazie al matrimonio con Ageltrude di Benevento, Guido si annesse anche i territori dell'Italia centrale, circondando quelli del papa. Quest'ultimo chiese aiuto ad Arnolfo di Carinzia, il quale invase senza molti risultati l'Italia. Durante questa campagna militare Guido di Spoleto morì nell'894.
Guido Gozzano Opera di critica letteraria di E. Sanguineti (1966).
guidóne, sm. 1 Guida. 2 Bandiera triangolare da segnali o insegna di comando per ufficiali superiori. 3 Piccolo stendardo colorato che i sergenti d'ala dell'antico esercito italiano portavano per indicare l'allineamento ai soldati inquadrati.
provenz. guidon.
Guidònia Montecèlio Comune in provincia di Roma (57.473 ab., CAP 00012, TEL. 0774). Centro industriale (prodotti laterizi, del legno, meccanici e del cemento) e dell'estrazione di travertino e marmo. Vi si trova il Centro Studi dell'Aeronautica. Gli abitanti sono detti Guidoniani o Montecellesi.
guidoslìtta, sf. Bob.
guidrigìldo, sm. Nell'antico diritto germanico, somma che l'uccisore doveva pagare, a titolo di risarcimento.
Guidùcci, Armànda (Napoli 1923-Milano 1993) Scrittrice italiana. Collaborò alle riviste della sinistra critica con brani di estetica e di politica. Legata al movimento femminista scrisse La mela e il serpente (1974), All'ombra di Kalì (1979) e A testa in giù (1984).
Guidùcci, Robèrto (Milano 1923-1998) Scrittore italiano. Ingegnere e urbanista ha scritto numerosi saggi di analisi sociale come I giovani e il futuro (1983) e L'urbanistica dei cittadini (1990).
guìggia, sf. (pl.-ge) Correggia da sandali o per imbracciare lo scudo.
Guìglia Comune in provincia di Modena (2.958 ab., CAP 41052, TEL. 059).
Guillaume de Lorris (Lorris, Loiret, ca. 1200-dopo il 1240) Poeta. Tra le opere Romanzo della rosa (ca. 1230).
Guillaume, Charles-Edouard (Fleurier 1861-Sèvres 1938) Fisico svizzero. Riuscì a produrre leghe metalliche insensibili alle variazioni di temperatura, e fu insignito del premio Nobel nel 1920.
Guillemin, Roger (Digione 1924-) Fisiologo statunitense. Di origine francese, compì importanti studi sugli ormoni ipotalamici. Nel 1977 insieme ad A. Schally e R. Yalow fu insignito del premio Nobel.
Guillén, Jorge (Valladolid 1893-Malaga 1984) Poeta spagnolo. Tra le opere Cantico (1950) e Clamore (1957).
Guillén, Nicol´s (Camaguey 1902-L'Avana 1989) Poeta cubano. Tra le opere Elegie (1955) e Il grande zoo (1968).
Guillotin, Joseph Ignace (Saintes 1738-Parigi 1814) Medico e politico francese. Dopo che fu eletto deputato degli stati generali fu uno dei fautori che la pena capitale doveva essere uguale per tutti e propose la ghigliottina da lui inventata come strumento di morte.
Guìlmi Comune in provincia di Chieti (660 ab., CAP 66050, TEL. 0872).
Guimarães Rosa, João (Cordisburgo, Minas Gerais 1908-Rio de Janeiro 1967) Romanziere brasiliano. Tra le opere Grande sertão (1956) e Queste storie (postumo, 1969).
Guimarães, Bernardo Joacquim da Silva (Ouro Preto, Minas Gerais 1825-1884) Romanziere brasiliano. Tra le opere Il cercatore d'oro (1872) e La schiava Isaura (1875).
Guimaras Isola (60.000 ab.) delle Filippine, fra le isole di Panay e Negros.
Guimard, Hector (Parigi 1867-New York 1942) Architetto francese. Tra le opere il castelloBéranger(1894-1898) e gli ingressi della metropolitana a Parigi (1899-1904).
guìndolo, sm. Arcolaio.
Guinèa (golfo) Golfo dell'Africa occidentale, sull'oceano Atlantico, fra Capo Palmas, in Liberia e Capo López in Gabon. Vi sfociano i fiumi Volta, Ogooué e Niger. Vi si trovano le isole di Bioko, Pagalu, Principe e São Tomé. È attraversato dalla Corrente del Golfo.
Guinèa (stato) Repubblica dell'Africa occidentale, si affaccia sull'oceano Atlantico a ovest e confina con la Guinea Bissau a nord-ovest, col Senegal a nord, con il Mali a nord e a nord-est, con la Costa d'Avorio a sud-est, con la Liberia e la Sierra Leone a sud.
Il territorio della Guinea è per lo più montuoso e collinare.
Nella parte a sud-est del paese si innalza il massiccio dei monti Nimba (1.850 m), mentre a nord si trova il massiccio del Fouta Djalon (1.515 m).
La fascia costiera presenta una riva molto frastagliata.
I fiumi principali sono il Gambia e il Bafing, che hanno origine dai massicci Fouta Djalon, e il Niger, che nasce dai monti Loma e riceve vari affluenti (Milo e Tinkisso) prima di passare in territorio del Mali.
Il clima è del tipo detto appunto guineano, con temperature elevate e precipitazioni copiose, fortemente influenzate dai monsoni nella stagione estiva. In inverno invece soffia l'harmattan, un vento aliseo secco di provenienza desertica.
L'unica vera città è la capitale Conakry, sulla costa, nodo di comunicazione e centro industriale.
Altri centri minori sono Kankan, Labè, Nzèrèkorè.
Le risorse economiche sono principalmente l'agricoltura (cotone, noci di palma, ananas, sesamo, riso, miglio, arachidi, banane, caffè e agrumi) e lo sfruttamento forestale e del sottosuolo (bauxite in primo luogo, poi diamanti, ferro e oro).
L'attività industriale si concentra in quella metallurgica, nella lavorazione del cotone, del tabacco e del tè.
STORIA Nel XII sec., l'alta Guinea, popolata dai malinké, appartiene in parte all'impero del Mali. Il commercio è monopolio dei mercanti musulmani, i dioulas. Nel 1461-1462, l'arrivo dei portoghesi avvia la tratta degli schiavi, che persiste fino alla metà del XIX sec. Nel XVIII sec., i peuls, venuti nel XVI sec. dalle regioni periferiche, istituiscono nel centro del paese uno stato teocratico. I soussou, respinti verso la costa, sottomettono le popolazioni locali. Nella seconda metà del XIX sec., conquistatori musulmani, come Samory Touré, diventano padroni del paese nel quale si impone l'islam contro l'animismo dei malinké. La Francia inizia la conquista della regione. Nel 1889-1893 la Guinea diventa colonia francese. Nel 1895 essa è inserita nell'Africa Occidentale Francese. Nel 1898 la regione viene integrata nel Sudan francese. Nel 1904 l'Inghilterra cede alla Francia le isole di Los di fronte a Conakry.
Nel 1952 il sindacalista Sékou Touré assume la guida del movimento nazionalista. Nel 1958, la Guinea opta per l'indipendenza immediata, rompendo i propri legami con la Francia. Per vincere il proprio isolamento, la Guinea forma con il Ghana e il Mali l'Unione degli Stati Africani. Nel periodo dal 1958 al 1974, il paese è sotto la guida dittatoriale di S. Touré; si verificano numerosi complotti e processi. Negli anni 1975-1978 il paese si riavvicina alla Francia. Alla morte di Sékou Touré, nel 1984, il colonnello Lansana Conté, nuovo capo di stato deve far fronte a gravi difficoltà economiche. Una nuova costituzione, approvata nel 1990, tramite referendum, mette fine al regime militare e introduce il multipartitismo. Nel 1993 L. Conté è confermato alla guida dello stato a seguito delle prime elezioni presidenziali pluraliste.
• Abitanti-6.700.000
Superficie-245.857 km2
Densità-27,2 ab./km2
Capitale-Conakry
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Franco della Guinea
Lingua-Francese
Religione-Musulmana, minoranze cristiane e animiste
Guinèa Bissau Repubblica dell'Africa occidentale, è affacciata a ovest all'oceano Atlantico, confina a nord con il Senegal, a sud e a est con la Guinea. Il paese comprende anche l'arcipelago delle Bijagòs e l'isola di Bolama.
Il territorio, prevalentemente pianeggiante e di origine alluvionale, si estende tra il Fouta Djalon e l'oceano Atlantico. È bagnato da numerosi fiumi: il Cacheu, il Mansoa, il Geba e il Corubal.
Il clima è tropicale (caldo umido e notevolmente piovoso).
La capitale è Bissau alla foce del fiume Geba. Altre città sono: Bolama, Oio, Cacheu, Bafatà.
L'economia è esclusivamente agricola; vi sono piantagioni di canna da zucchero, cocco, arachidi. Si coltiva anche riso, manioca, olio e noci di palma.
Sono praticati l'allevamento del bestiame, la pesca e lo sfruttamento forestale.
Le risorse minerarie sono limitate ai depositi di bauxite di Boè.
L'industria è costituita dalla trasformazione dei prodotti agricoli (olio, birra e conserva del pesce) e delle materie prime locali (bauxite).
STORIA Nel 1446 i portoghesi scoprono il paese popolato da mandingo musulmani e da popolazioni animiste. Nel 1879 la Guinea portoghese diventa una colonia, staccata amministrativamente dal Capo Verde. Nel 1941 Bissau diventa il capoluogo della colonia. Nel 1956 Amilcar Cabral assume la guida del movimento nazionalista. Nel 1962 viene avviata una guerriglia antiportoghese. Nel 1973 viene proclamata la repubblica di Guinea-Bissau da Luis de Almeida Cabral, fratello di Amilcare, appena assassinato. La sua indipendenza è riconosciuta dal Portogallo nel 1974. Nel 1980 L. Cabral è deposto da un colpo di stato. Gli succede il comandante J. B. Vieira. Nel 1991 viene introdotto il multipartitismo. Le prime elezioni presidenziali pluraliste, tenutesi nel 1994, confermano J. B. Vieira alla guida dello stato.
• Abitanti-1.073.000
Superficie-36.125 km2
Densità-29,7 ab./km2
Capitale-Bissau
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Peso Guinea-Bissau
Lingua-Portoghese, creolo-portoghese
Religione-Animista e musulmana
Guinèa equatoriàle Repubblica dell'Africa occidentale, comprende una zona continentale (Mbini, un tempo denominata Rìq Muni) e le isole di Bioko, Pagalu, Corisco, Elobey Grande e Elobey Chico. Confina con il Camerun a nord, con il Gabon a est e a sud e si affaccia a ovest sul golfo di Guinea.
Il territorio è montuoso, con le cime più alte nella catena dei monti Cristallo (1.000 m). La costa è bassa e sabbiosa.
Bioko è caratterizzata dalla presenza di numerosi coni vulcanici che raggiungono i 3.107 m nell'imponente mole del monte St. Isabel.
I fiumi sono: il Mitemele che attraversa la sezione meridionale del Mbini e il Rio Benito che lo solca da est a ovest provenendo dal Gabon.
Il clima tipicamente equatoriale con piogge abbondanti, forte umidità e temperature costantemente elevate (media 25-26 gradi centigradi), favorisce la crescita di ricche ed estese foreste (ricoprono più della metà del territorio del paese) dalle quali si ricavano materiali pregiati come palissandro, ebano e okoumé.
La capitale è Malabo, sulla costa settentrionale dell'isola Bioko; altre città sono Bata (capoluogo di Mbini) ed Ebebiyin.
Il paese è fortemente arretrato con un'economia basata sulla coltura del cacao e sullo sfruttamento del legname.
Si coltivano per il consumo interno manioca e patate dolci, palme da olio e da cocco e banane. I prodotti esportati sono cacao (Bioko) e caffè (coltivato soprattutto a Mbini); ancora più importante è il legname, potenzialmente fonte di essenze preziose, ma tuttora scarsamente sfruttato.
Quanto alle risorse minerarie, hanno dato risultati positivi le ricerche di petrolio nei giacimenti sottomarini, ancora poco sfruttati.
STORIA Nel 1777-1778 il Portogallo cede alla Spagna le isole di Annobón e di Fernando Po, che occupa dal XV sec. Esse rappresentano il nucleo della Guinea equatoriale. La Spagna assume l'effettivo possesso della colonia, in parte occupata dall'Inghilterra, solo nel 1858. La Francia le si oppone per il possesso delle coste. Nel 1900 vengono definitivamente fissate le frontiere del paese, mentre l'interno del Rio Muni viene occupato solo nel 1926. La colonia diventa nel 1959 una provincia spagnola.
Nel 1964 viene accordata l'autonomia. Nel 1968 è proclamata l'indipendenza. Macias Nguema stabilisce un regime dispotico e rompe con la Spagna. Nel 1979 il colonnello T. O. Nguema Mbasogo assume il potere e ristabilisce le relazioni con la Spagna e l'occidente. Nel 1992 il paese s'impegna sulla via del multipartitismo. L'anno successivo, il partito al potere vince le prime elezioni legislative pluraliste, boicottate dai principali partiti all'opposizione.
• Abitanti-400.000
Superficie-28.051 km2
Densità-14,2 ab./km2
Capitale-Malabo
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Franco CFA
Lingua-Spagnolo, fang
Religione-Cattolica
Guinèa Spagnòla Fino al 1963 nome della colonia spagnola della Guinea Equatoriale oggi indipendente.
Guinizèlli, Guìdo (Bologna 1235 ca.-Monselice 1276) Poeta. Giudice e podestà di Castelfranco (1270), fu costretto all'esilio dopo la sconfitta (1274) della fazione ghibellina degli Albertazzi, di cui era seguace. Dante vide in lui un maestro e un precursore dello stil novo. Nel componimento Al cor gentil la figura della donna angelica funge da tramite tra gli uomini e Dio.
guinzàglio, sm. 1 Laccio di cuoio o catenella di metallo che si usa per tenere legati i cani. ~ laccio. 2 Freno. ~ briglia.
sm. lead, leash.
Guipúzcoa Provincia (676.000 ab.) della Spagna, capoluogo San Sebasti´n.
Güiraldes, Ricardo (Buenos Aires 1886-Parigi 1927) Romanziere argentino. Tra le opere Raucho (1917) e Don Segundo Sombra (1926).
guìsa, sf. Modo, maniera.
sf. in the manner.
Guìsa, Enrìco (1550-Blois 1588) Capo del Partito cattolico sotto Carlo IX ed Enrico III, venne ucciso poiché aspirava alla corona di Francia.
Guìsa, Francésco (Bar-de-Duc 1519-Saint-Mesmin 1563) Capo dei cattolici durante le guerre di religione in Francia, li guidò contro gli ugonotti, e sconfisse il Condé (1562); conquistò Calais e perì assassinato.
Guitry, Sacha (San Pietroburgo 1885-Parigi 1957) Attore e regista francese. Interpretò Il romanzo di un baro (1936).
guìtto, agg. e sm. agg. 1 Che vive in modo misero e sudicio. ~ miserabile. <> liberale. 2 Gretto, pidocchioso. ~ taccagno. <> prodigo.
sm. 1 Persona meschina. 2 Attore comico, commediante. ~ istrione.
Guittóne d'Arézzo (Santa Firmina 1235 ca.-Bologna 1294) Poeta, figura più rappresentativa del periodo tra la scuola siciliana e lo stil novo. Rappresentante della borghesia agiata guelfa, andò in esilio ed entrò successivamente nell'ordine dei cavalieri di Santa Maria (frati gaudenti). Le sue opere si suddividono in rime d'amore, politiche, morali e religiose. Di lui restano 50 Lettere e le Rime. La canzone più poeticamente riuscita (Ahi, lasso, or è stagion de doler tanto) è stata scritta dopo la sconfitta guelfa a Montaperti.
Guiyang Città (1.019.000 ab.) della Cina, capoluogo della provincia di Guizhou.
Guizhou Provincia (33.610.000 ab.) della Cina sudoccidentale, capoluogo Guiyang.
Guizot, François-Pierre-Guillaume (Nimês 1787-Val-Richer 1874) Politico e storico francese. Di ideologia liberale fu ministro degli esteri e presidente del consiglio nel 1847 e 1848. Tra le sue opere, Storia della civiltà di Francia (1832) e Storia della rivoluzione inglese (1854).
guizzànte, agg. Scattante.
guizzàre, v. intr. 1 Muoversi rapidamente. ~ scattare. 2 Fuggire. 3 Oscillare orizzontalmente a destra e a sinistra con la prua. 4 Balenare, baluginare. ~ lampeggiare.
v. intr. 1 to dart, to flash. 2 (scappare via) to slip away.
guìzzo, sm. Atto, effetto del guizzare. ~ sussulto.
sm. dart, flash.
deriv. da guizzare.
Gujarat Stato (41.174.000 ab.) federato dell'India, capitale Ganchinagar.
Gujon, Jean (ca. 1510-Bologna ca. 1566) Scultore francese. Tra le opere Ninfe (1547-1549, Parigi, Louvre) e Cariatidi (1550, Parigi, Louvre, Sala della Guardia).
Gujranwala Città (659.000 ab.) del Pakistan, nella provincia di Punjab.
Gujrat Città (155.000 ab.) del Pakistan, nella provincia di Punjab.
gulag, sm. invar. 1 Campo di lavoro forzato dell'Unione Sovietica. ~ lager. 2 Sistema politico statale chiuso e repressivo.
GULAG Sigla della direzione generale centrale dei campi di lavoro sovietici (Gosudarstvennoe Upravlenie LAGerniej).
gulasch, sm. invar. Spezzatino di manzo tipico della cucina ungherese.
Gulda, Friedrich (Vienna 1930-) Pianista austriaco. Esordì a diciassette anni come interprete dei classici e dei romantici tedeschi. Con la banda da lui stesso fondata esegue anche concerti mistici di jazz e musica classica.
Guldberg, Cato (Cristiania 1836-1902) Matematico e chimico norvegese. Elaborò in collaborazione con P. Waage una teoria quantitativa della cinetica delle reazioni chimiche semplici, che prese il loro nome.
Guldberg, Cato Maximilian (Oslo 1836-1902) Chimico norvegese. Noto per la scoperta, insieme a P. Waage, della legge detta di Guldberg e Waage, secondo la quale una reazione chimica tende a raggiungere uno stato di equilibrio che, in assenza di interventi esterni, permane nel tempo. Lo stato di equilibrio viene definito da una costante di equilibrio.
gulden, sm. invar. Unità monetaria dei Paesi Bassi dal 1798 è detto anche fiorino. In origine era d'oro ed equivaleva al fiorino di Firenze.
Gullit, Ruud Dill (Amsterdam 1962-) Calciatore olandese. Originario del Suriname, giocò nel Milan dal 1987 al 1993.
Gulliver Protagonista del romanzo di J. Swift Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani del mondo.
Gullstrand, Alvar (Landshrona 1862-Stoccolma 1930) Medico svedese. Compì importanti studi sulla rifrazione del cristallino e nel 1911 fu insignito del premio Nobel.
gulp, inter. Riproduce il suono che si fa deglutendo ed esprime paura, sorpresa.
Gulu Distretto (339.000 ab.) dell'Uganda, nella Regione Settentrionale. Capoluogo l'omonima città.
Gumma Prefettura (1.983.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu. Capoluogo Maebashi.
gummìte, sf. Ossido idrato di uranio ottenuto dall'alterazione della pechblenda. Lo si trova in concrezioni.
Gumti Fiume (800 km) dell'India. Confluisce nel Gange.
Gunderode, Karoline von (Karlsruhe 1780-Winkel sul Reno 1806) Poetessa. Tra le opere Poesie e fantasie (1804) e Frammenti poetici (1805).
Güney, Ylmaz (Adana 1937-Parigi 1984) Attore e regista cinematografico turco. Interpretò La speranza (1970), Yol (1982) e Il muro (1983).
gunìte, sf. Particolare tipo di intonaco utilizzato per impermeabilizzare canali.
Gunn, effètto Generazione di oscillazioni ad altissima frequenza in un semiconduttore in presenza di un campo elettrico scoperto nel 1963 dal fisico J. B. Gunn.
gunnèllo, sm. Nome volgare del Pholis gunellus pesce perciforme della famiglia dei Folididi.
Gunneràcee Famiglia di piante cui appartiene l'unico genere Gunnera. Appartiene all'ordine delle Mitrali.
Gunsan Città (186.000 ab.) della Corea del Sud, nella provincia di Jeonra Settentrionale.
Günther, Ignaz (Altmannstein 1725-Monaco 1775) Scultore tedesco. Tra le opere Statue di santi (1760-1762) per la chiesa di Roth am Inn presso Wasserburg.
Guntur Città (471.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Andhra Pradesh.
guppy, sm. Nome volgare della Poecilia reticulata detta anche pesce milione.
Gupta Dinastia indiana che regnò tra il VI e il V sec. nell'India centrale e in particolare nel bacino del Gange lasciando numerosi esempi di fioritura artistica. Il suo primo esponente era Chandragupta I (320-335), che mise fine alla disgregazione dell'impero indio e impose il suo dominio sulle regioni di Magadha, di Doab e del Bengala. In questo periodo in India l'arte ebbe un notevole impulso, come testimoniano i resti della città di Mathura, pregevoli esempi di arte statuaria. La dinastia dei Gupta regnò su tutto il bacino del Gange e nell'India centrale per tutto il IV secolo, ma fu annientata solo attorno alla metà del V secolo, in seguito all'invasione degli unni eftaliti. Lo stile gutpa tuttavia sopravvisse alla stessa dinastia, e influenzò enormemente l'arte dell'Asia e dell'Estremo Oriente fino all'VIII secolo.
gùra, sf. Nome comune di un genere di colombe di grandi dimensioni che vivono nelle foreste della Nuova Guinea.
guraghè, sm. invar. Gruppo di dialetti parlati nella regione a sud dello Scioa.
Gurjev Città (149.000 ab.) del Kazakistan, capoluogo della provincia omonima.
Guro, Elena (Pietroburgo 1877-Usikirko, Finlandia 1913) Poetessa russa. Il suo pensiero, originale per l'atteggiamento naturalista, rifiutò il futurismo accademico a favore di un'interpretazione del tutto nuova e personale del ruolo dell'arte e della poesia. La realtà viene superata, nei suoi aspetti peggiori, da una spiritualità destinata a filtrarla, attraverso un "velo di Maya". Da qui il rifiuto di aderire alle apparenze della civiltà moderna e la scelta del ruolo etico e aristocratico dell'arte poetica. Tra le opere I cammellini del cielo (1914).
Gurrida Lago temporaneo della Sicilia, sulle falde dell'Etna.
Gùrro Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (466 ab., CAP 28050, TEL. 0323).
Gürsel, Cemal (Erzincan 1895-Ankara 1966) Militare turco. In qualità di generale guidò il colpo di stato che rovesciò Menderes nel 1960. Divenne presidente della repubblica, dal 1961 al 1966.
gùru, sm. invar. 1 In India maestro spirituale, religioso. ~ santone. 2 Abito a casacca lungo fino quasi alle ginocchia con maniche lunghe e scollato.
Gurvitch, Georges (Novorossijsk 1894-Parigi 1965) Sociologo francese. Di origine russa, distinse la microsociologia dalla macrosociologia.
gùscio, sm. 1 Involucro rigido ed esterno di alcuni semi o frutti. ~ buccia, scorza. 2 Ambiente abituale. ~ nido. • cercava di uscire dal guscio, di emanciparsi, di uscire dal silenzio. 3 Corteccia, pellicola. ~ crosta.
sm. 1 shell. 2 (baccello) husk.
greco kystion, dimin. di kystis vescica.
gùsla => "guzla"
Gusmàni, Robèrto (Novara 1935-) Linguista italiano. Direttore della rivista Incontri linguistici, si è occupato di lingue anatoliche, di germanistica e di indoeuropeistica, nonché di interferenza linguistica. Tra le opere Vocabolario indio (1964), Il lessico ittito (1968) e Nuove testimonianze scritte epicoriche da Sardi (1975).
Gùspini Comune in provincia di Cagliari (13.380 ab., CAP 09036, TEL. 070). Centro agricolo e dell'attività estrattiva di zinco e piombo del Campidano. Vi si trovano alcuni nuraghi e la chiesa di San Nicola di Mira, del XV sec. Gli abitanti sono detti Guspinesi.
Gussàgo Comune in provincia di Brescia (13.265 ab., CAP 25064, TEL. 030). Centro agricolo (coltivazione di cereali e viti) e industriale (prodotti dell'abbigliamento, tessili, metalmeccanici, del legno e chimici). Gli abitanti sono detti Gussaghesi.
Gussòla Comune in provincia di Cremona (2.664 ab., CAP 26040, TEL. 0375).
gustàbile, agg. Che si può gustare.
gustàre, v. v. tr. Distinguere il sapore di qualcosa. ~ degustare. 2 Assaporare con piacere cibi, bevande. ~ centellinare. • mangiava lentamente perché gli piaceva gustare i cibi. 3 Apprezzare. ~ gradire. • voleva gustarsi lo spettacolo della serata.
v. intr. Piacere ~ garbare. <> disgustare. • quel silenzio gli gustava bene.
v. rifl. Prendere piacere di qualcosa.
v. tr. 1 to try, to taste. 2 (assaporare) to savour. 3 (apprezzare) to appreciate. 4 (gradire) to enjoy. v. intr. to please.
lat. gustare.
gustatìvo, agg. Concernente il senso del gusto.
Gustàvo Nome di sovrani.
Gustavo I
(Lindholmen 1496-Stoccolma 1560) Eriksson Vasa, fu re di Svezia dal 1523. Introdusse la riforma protestante e fu a capo dell'insurrezione svedese contro Cristiano II di Danimarca.
Gustavo II Adolfo
(Stoccolma 1594-Lützen 1632) Figlio di Carlo IX, fu re di Svezia dal 1611. Lottò a lungo contro la Polonia e nel 1631 entrò nella guerra dei trent'anni riportando vittorie a Breitenfeld e Lützen, battaglia che però gli costò la vita.
Gustavo III
(Stoccolma 1746-1792) Figlio di Adolfo Federico, fu re illuminato di Svezia dal 1771. Tentò di limitare il potere della nobiltà, ma venne ucciso in una congiura.
Gustavo IV
(Stoccolma 1778-San Gallo 1837) Figlio di Gustavo III, fu re di Svezia dal 1792. Abdicò nel 1809.
Gustavo V
(Drottningholm 1858-1950) Figlio di Oscar II, fu re di Svezia dal 1907.
Gustavo VI
(Stoccolma 1882-Hälsingborg 1973) Fu re di Svezia dal 1950.
gùsto, sm. 1 Uno dei cinque sensi, mediante il quale si percepiscono i sapori. 2 Sensazione di piacere. ~ gradimento. 3 Sentimento di soddisfazione. 4 Facoltà e capacità di apprezzare il bello. ~ buongusto. <> ineleganza. 5 Tendenza. ~ inclinazione. 6 Insieme delle tendenze estetiche che delineano un'epoca, un artista, una scuola.
sm. 1 taste. 2 (piacere) pleasure. 3 (sapore) flavour. 4 (mangiare di gusto) to eat heartily.
lat. gustus,-us.
• La papille gustative mandano al cervello l'impulso nervoso a seguito del contatto con le sostanze sciolte dalla saliva, unitamente ad altri impulsi legati all'olfatto e all'azione di recettori termici presenti nel cavo orale.
In filosofia, nel XVII-XVIII sec. nell'ambito dell'estetica, modo soggettivo di sentire, apprezzare, giudicare le cose. Per Hume il limite alla soggettività del gusto è dato dal senso comune; per Burke il limite è la ragione. Per Kant, nella Critica al giudizio, il giudizio estetico è considerato come sentimento condiviso e comunicabile.
gustosaménte, avv. In modo gustoso.
gustosità, sf. Caratteristica di ciò che è gustoso.
gustóso, agg. 1 Grato al gusto. ~ appetitoso. <> immangiabile. 2 Che diletta. ~ piacevole. <> sgradevole. 3 Sapido. ~ saporoso. <> scipito.
agg. tasty.
Gutenberg, Beno (Darmstad 1889-Pasadena 1960) Geologo statunitense. Compì importanti studi sulla struttura interna della Terra.
Gutenberg, Johannes (Magonza 1400 ca.-1468) Tipografo tedesco, inventore dei caratteri mobili per la stampa. Utilizzando un torchio da lui stesso ideato, nel 1450 iniziò a comporre il primo libro a stampa, la Bibbia latina, detta delle quarantadue linee o mazarina, terminata in seguito da Peter Schöffer, genero del socio J. Fust. Nel 1455 le difficoltà economiche costrinsero Gutemberg a lasciare la società, cedendo a Fust tutte le attrezzature di sua invenzione. La sua città natale gli ha dedicato un museo, nel quale sono stati ricostruiti i suoi macchinari.
guttapèrca, sf. Sostanza flessibile e plastica contenuta nel lattice di alcune Sapotacee.
guttazióne, sf. Fenomeno caratterizzato dalla comparsa sui margini della lamina fogliare di piccole gocce d'acqua che si verifica quando una pianta viene a trovarsi in un ambiente a umidità relativa molto alta.
lat. gutta goccia.
Guttiferàli Ordine di piante Dicotiledoni Dialipetale per lo più legnose a cui appartengono le Guttifere.
Guttìfere Famiglia di piante arbustacee, arboree o erbacee sempreverdi tropicali con foglie opposte e prive di stipole, radici aeree e fiori, unisessuati o bisessuati in modo incompleto, con stami in fascetti.
gùtto, sm. Vaso usato dai commensali per abluzioni o contenente unguenti o profumi.
gutturàle, agg. e sf. agg. Di gola.
sf. Velare.
gutturalìsmo, sm. Difetto per cui si pronunciano i suoni in gola.
Guttùso, Renàto (Bagheria 1912-Roma 1987) Pittore. Compì gli studi classici a Palermo. Nel 1931 si stabilì a Roma; nel 1935 si trasferì a Milano dove passò su posizioni antifasciste. Nel 1940 si iscrisse al Partito comunista e successivamente, nel 1943, entrò nella resistenza. Muovendo da influenze espressionistiche e picassiane, approdò a un intenso realismo con opere di grande contenuto sociale e politico. Lavorò per il teatro lirico e per la prosa con notevoli scenografie. Tra le opere Fuga dall'Etna (1939, Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna), Crocifissione (1941, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), Occupazione delle terre in Sicilia (1949-1950, Dresda, Gemäldegalerie), La battaglia di Ponte Ammiraglio (1952, Milano, Biblioteca Feltrinelli), Boogie-Woogie (1953-1954, Roma, collezione Farinelli), La spiaggia (1955-1956, Parma, Galleria Nazionale), La discussione (1959-1960, Londra, Tate Gallery), Autobiografia (1966, trentasei quadri), Donne stanze paesaggi oggetti (1967), Giornale murale del maggio 1968 (1968, Aquisgrana, Altes Kurhaus), La notte di Gibellina (Roma, collezione privata), I funerali di Togliatti (1972, Bologna, Galleria d'Arte Moderna), La Vucciria (1974, Palermo, università), Caffè Greco (1976, Colonia, Ludwig Museum) e Fuga in Egitto (1983, Varese, Sacro Monte).
Guyana => "Guayana"
guyot, sm. invar. Rilievo sottomarino isolato avente forma troncoconica. È frequente nell'oceano Pacifico.
gùzla, sf. Specie di violino a una sola corda, tipico dei popoli serbi o croati.
Guzm´n Blanco, Antònio (Caracas 1829-Parigi 1899) Generale e uomo politico venezuelano. Esponente del Partito liberale del Venezuela, nel 1863 divenne vicepresidente di Juan Falcón. Nel 1868, mentre era in Europa, Falcón fu deposto dai rivoluzionari. Guzm´n predispose una controrivoluzione e nel 1870 riuscì a farsi eleggere presidente. Governò per diciotto anni, adoperandosi per promuovere lo sviluppo culturale, sociale ed economico del Venezuela. Venne deposto nel 1888 da una nuova rivoluzione che lo sorprese a Parigi e fu costretto a rimanere in esilio nella capitale francese.
Guzm´n de Alfarache Romanzo picaresco di M. Alem´n (1599-1604).
Gùzzi (Moto) Casa costruttrice di motocicli con sede a Mandello Lario. Fondata da Carlo Guzzi (1889-1964), passò poi alla Benelli-De Tomaso e quindi alla Biesse. Le prime motociclette, uscite nel 1920, si chiamavano GP dalle iniziali dei cognomi dei due progettisti, Guzzi e Parodi.
Gùzzo, Augùsto (Napoli 1894-Torino 1986) Filosofo italiano. Fondatore della rivista Filosofia (1950), ne fu anche direttore. Il suo pensiero si fondava sull'accettazione della dualità di pensiero ed essere e sul riconoscimento della trascendenza dei valori.
Gwalior Città (693.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh.
Gwangju Città (906.000 ab.) della Corea del Sud, capoluogo della provincia di Jeonra Meridionale.
GW-BASIC In informatica è il nome di un vecchio dialetto del linguaggio BASIC utilizzato sui computer IBM-compatibili.
Gwent Contea (450.000 ab.) della Gran Bretagna, nel Galles. Capoluogo Newport.
Gweru Città (79.000 ab.) dello Zimbabwe, capoluogo della provincia di Midlands.
Gwynedd Contea (240.000 ab.) della Gran Bretagna, nel Galles. Capoluogo Caernarvon.
Gy Sigla di gray (unità di misura fisica).
Gyaring Go Lago (650 km2) della Cina, nella sezione centrale del Tibet.
Gyeonggi Provincia (6.156.000 ab.) della Corea del Sud, al confine con la Corea del Nord. Capoluogo Suweon.
Gyeongsang Meridionale Provincia (3.672.000 ab.) della Corea del Sud, capoluogo Masan.
Gyeongsang Settentrionale Provincia (2.861.000 ab.) della Corea del Sud, capoluogo Daegu.
gymel, sm. invar. Denominazione di una forma arcaica della polifonia vocale inglese a due voci.
Györ Città dell'Ungheria nordoccidentale (130.000 ab.), capoluogo della contea di G.-Sopron. Porto fluviale. Fra le industrie importanti vi sono quelle alimentari, chimiche, tessili. Cattedrale romanica del XII sec.
Gyor-Moson-Sopron Contea (424.000 ab.) dell'Ungheria, capoluogo Gyor.
gypaëtus, sm. invar. Genere di Uccelli Falconiformi appartenenti alla famiglia degli Accipitridi.
Gypsophila, sf. invar. Genere di piante erbacee e subarbustacee mediterranee, appartenenti alla famiglia delle Cariofillacee, con fiori bianchi o rossi.
gyromitra, sf. invar. Genere di Funghi Ascomiceti dal corpo fruttifero con il cappello a forma di cervello umano.
Gyulai, Ferencz (Pest 1798-Vienna 1868) Militare austriaco. Al comando di truppe in Italia durante la seconda guerra d'indipendenza, nel 1859 venne sconfitto dai franco-piemontesi a Montebello, Palestro e Magenta.
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
indica l'etimologia | |
~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo" | |
<> indica (in genere) un "contrario" |
Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_g.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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