Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale L parte 9
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale L parte 9
Lomblen Isola (50.000 ab.) dell'Indonesia, nel gruppo delle Solor, amministrativamente compresa nella provincia delle Isole della Sonda Orientale.
lómbo, sm. 1 Parte posteriore dell'addome. 2 Fianco. ~ anca. 3 Zona del corpo predisposta alla riproduzione. 4 Lombata. ~ arista.
sm. loin.
lat. lumbus.
lomboartròsi, sf. Artrosi che colpisce il tratto lombare della colonna vertebrale.
Lombok Isola (1.300.000 ab.) dell'Indonesia, nell'arcipelago delle Piccole Isole della Sonda. Capoluogo Mataram.
lombosacràle, agg. Relativo all'ultima vertebra lombare e con il sacro.
Lombriàsco Comune in provincia di Torino (937 ab., CAP 10040, TEL. 011).
lombricàle, agg. e sm. Relativo ai piccoli muscoli dei piedi e delle mani, che hanno forma fusiforme e allungata come quella dei lombrichi.
lombrìco, sm. Denominazione comune degli Anellidi Oligocheti della famiglia dei Lumbricidi. I lombrichi sono quasi tutti utili all'agricoltura, poiché, scavando nel terreno le gallerie in cui vivono e rielaborando la terra dalla quale traggono il nutrimento, ne provocano l'umidificazione e l'areazione. Sono uccisi dai pesticidi. Un esempio è il lumbricus terrestris.
sm. earthworm.
lombricoltóre, sm. Chi si dedica alla coltura dei lombrichi.
lombricoltùra, sf. Coltura dei lombrichi.
Lombróso, Césare (Verona 1835-Torino 1909) Psichiatra e antropologo italiano. Considerato il fondatore dell'antropologia criminale, riteneva che le tendenze criminali dei delinquenti potessero essere individuate da determinate caratteristiche fisiche (caratteri degenerativi lombrosiani). Scrisse Genio e follia (1864).
Lomé Città (400.000 ab.) del Togo, capitale della repubblica e capoluogo della regione omonima, sul golfo di Guinea. Porto commerciale, esporta cacao, caffè, cotone, olio di palma e fosfati. Le principali industrie sono quelle alimentari e chimiche. Sede di un aeroporto.
Lomellìna Regione della Lombardia sudoccidentale (1.265 km2), compresa nella provincia di Pavia. È una pianura alluvionale compresa tra il fiume Po a sud, il fiume Ticino a est, il fiume Sesia a ovest, arrivando a nord fino a Palestro e Cassolnovo. Vi sono coltivati riso, frumento, foraggi e ortaggi. Vi è praticato l'allevamento bovino e suino. Sono presenti industrie casearie, metalmeccaniche, tessili, delle calzature. I centri principali sono Mortara e Vigevano.
Lomèllo Comune in provincia di Pavia (2.392 ab., CAP 27034, TEL. 0384).
Loménie de Brienne, Etienne-Charles (Parigi 1727-Sens 1794) Cardinale e politico francese. Nel 1787 e 1788 fu direttore generale delle finanze, ma dovette dimettersi e convocare gli stati generali per il 1° maggio 1789 a causa dell'opposizione del parlamento di Parigi alla sua politica fiscale. Nel 1794 fu arrestato e imprigionato a vita.
loménto, sm. Legume che si disarticola in tanti pezzi ognuno dei quali ha un solo seme.
lat. lomentum pasta di fave.
Lomonosov, Michail Vasilevic (Denissovka 1711-San Pietroburgo 1765) Scienziato e scrittore russo. Figlio di un pescatore, studiò all'Accademia slavo-greco-latina di Mosca e in Germania nelle università di Marburgo e Friburgo. Professore all'Accademia delle scienze di San Pietroburgo dal 1741, ne divenne direttore dal 1758. Nel 1755 fu tra i fondatori dell'università statale di Mosca, che ancora oggi porta il suo nome. Lasciò impronte fondamentali sia nella scienza che nella letteratura russa e contribuì a rinnovare entrambe in sintonia con i principi del movimento illuminista europeo. Enunciò il principio di conservazione della materia e del moto, da cui ricavò la legge di conservazione della materia nelle reazioni chimiche. Si devono a lui anche le prime formulazioni della teoria cinetica del calore e di quella dei gas e l'enunciazione della teoria ondulatoria della luce. Come letterato redasse la prima Grammatica russa (1755), gettando le basi della lingua russa moderna. Introdusse nella poesia russa il metro equisillabico accentato usato anche ai nostri giorni. Scrisse alcune tragedie (Tamira e Selim, 1750, Demofoonte, 1757), le Odi e scritti satirici.
Lomphat Città della Cambogia, capoluogo della provincia di Ratanakiri, sul fiume Srepok.
Lom¿ü¿a Città (61.000 ab.) della Polonia, sul fiume Narew. Capoluogo del voivodato omonimo.
Lon Nol (Kompong-Leau 1913-Fullerton 1985) Politico cambogiano. Due volte primo ministro (1966-1967 e 1969-1975), nel 1970 destituì con un colpo di stato il presidente Sihanouk. Di ideologia filoamericana, fu anche presidente della repubblica dal 1972, ma venne travolto dalle forze alleate di Sihanouk e dei khmer rossi.
Lóna-Lases Comune in provincia di Trento (650 ab., CAP 38040, TEL. 0461).
Lonàte Ceppìno Comune in provincia di Varese (3.663 ab., CAP 21050, TEL. 0331).
Lonàte Pozzòlo Comune in provincia di Varese (10.870 ab., CAP 21015, TEL. 0331). Centro industriale (prodotti tessili e meccanici). Gli abitanti sono detti Lonatesi.
Lonàto Comune in provincia di Brescia (10.923 ab., CAP 25017, TEL. 030). Centro industriale (prodotti tessili, chimici e meccanici) sul lago di Garda. Il 3 agosto 1796, fu sede della battaglia che vide Napoleone sconfiggere gli austriaci. Vi si trovano il castello di Drugolo, dell'XI sec., e il palazzo del Podestà, del XVI sec. Gli abitanti sono detti Lonatesi.
Lonchèidi, sm. invar. Famiglia di Insetti Ditteri Brachiceri comprendente specie fitofaghe.
Loncòdidi Famiglia di grandi Insetti fasmoidei atteri originari di Africa e Indomalesia.
Lónda Comune in provincia di Firenze (1.216 ab., CAP 50060, TEL. 055).
londinése, agg. e sm. agg. Di Londra.
sm. Abitante, nativo di Londra.
agg. London. sm. Londoner.
London Città (303.000 ab.) del Canada, nella provincia di Ontario, sul fiume Thames.
London (City of) Corporation della Grande Londra, in Gran Bretagna, corrispondente al nucleo più antico della città e chiamata anche The Square Mile (4.143 ab.). Cuore finanziario di Londra, vi si trovano la Banca e la Borsa d'Inghilterra oltre a vari tribunali.
London, Jack (San Francisco 1876-Glen Ellen, California 1916) Pseudonimo dello scrittore statunitense John Griffith London. Condusse una vita avventurosa (fu cacciatore di foche, cercatore d'oro, corrispondente di guerra), che gli fornì gli spunti per i suoi romanzi, nei quali vengono esaltati l'amore per la natura, la lotta per la sopravvivenza e il ritorno allo stato primitivo. I suoi libri riscossero uno straordinario successo di pubblico anche all'estero. Morì suicida, distrutto dall'alcool. Tra le sue opere si ricordano, Il figlio del lupo (1900), Il richiamo della foresta (1903) considerato il suo capolavoro, Il lupo di mare (1904), Zanna bianca (1906), oltre a tre libri autobiografici: La strada (1906), Martin Eden (1909) e John Barleycorn (1913) che descrive la lotta di London contro l'alcolismo.
Londonderry Città (72.000 ab.) della Gran Bretagna, nel distretto omonimo (95.000 ab.) dell'Irlanda del Nord. Porto commerciale e peschereccio, è mercato di prodotti agricoli e bestiame. Le principali industrie sono quelle tessili, meccaniche, conciarie, petrolchimiche, cantieristiche e dell'abbigliamento. Vi si trovano una cattedrale e il Foyle College del XVI sec.
Lóndra In inglese London, città capitale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (6.750.000 ab.), posta nell'Inghilterra sudorientale, sul fiume Tamigi, in prossimità del suo estuario. Possiede uno dei principali porti del mondo, estendentesi fino alla foce del fiume, distante circa 60 km. La città ha una parte centrale, la City of London, il cuore di Londra, circondata da trentadue quartieri (boroughs): insieme costituiscono la contea metropolitana della Great London. Presenta numerose aree verdi e parchi, come Hyde Park, Kenwood, St. James Park, Richmond Park, Kensington Garden e Regent's Park. Una ricca rete metropolitana regge bene il traffico intenso e molto sostenuto. Numerosi i centri, all'interno dell'anello periferico, con cui la città è collegata: Soho, East End, Quartiere latino, West End. L'umidità del clima è caratteristica della zona. È un importante centro commerciale, finanziario, culturale e industriale, con cantieri navali e industrie chimiche, meccaniche, petrolchimiche, grafico-editoriali, tessili e dell'abbigliamento, del cuoio, dei liquori, della birra, cartarie, elettroniche. È sede del governo e della casa regnante. Storicamente la città era di origini celtiche (Lyndyn), e divenne Londinium sotto i romani per passare poi ai sassoni e ai normanni. L'attuale City sorgeva in corrispondenza del ponte di collegamento con la strada per Dover. La sua espansione cominciò dal XVI sec., raggiungendo i 750.000 ab. nel XVIII sec. Fu vittima della peste (1655) e di un incendio che ne distrusse quasi completamente tutti gli edifici in legno (1666). Dal 1931, anno in cui si ebbe la massima concentrazione demografica, è iniziato un processo di decentramento. Tra i monumenti vi sono la cattedrale di St. Paul (XVII sec.), la torre di Londra (XI sec.), l'abbazia di Westminster (XIII-XVIII sec.), Westminster Palace (sede del parlamento, XIX sec.), i palazzi di Kensington e Buckingham (residenza reale del XVIII sec.), Cumberland Terrace (XIX sec.) insieme con Temple Church e Trafalgar Square. Grande importanza hanno i musei tra cui il British Museum (XVIII sec.), la National Gallery, la Tate Gallery, il Victoria and Albert Museum, la Wallace Collection, il Soane Museum, la Royal Accademy of Arts e il Courtauld Institute. Fra gli istituti culturali, il British Museum Library.
Conferenze di Londra
Incontri avvenuti a Londra durante il XIX sec. per risolvere problemi di ordine internazionale, tra i quali i più importanti sono la conferenza del 1827-1832 convocata da Francia, Gran Bretagna e Russia per riconoscere l'indipendenza della Grecia (che fu assegnata a Ottone di Baviera) e la conferenza del giugno-luglio 1933, che fu indetta per risolvere i problemi economici seguiti alla crisi del 1929. Durante la seconda guerra mondiale furono tenute diverse conferenze, tra cui quella che portò alla Dichiarazione delle Nazioni Unite (1942) e quella che dichiarò l'indipendenza della Birmania (1947).
Patti di Londra
Il 5 settembre 1914 Francia, Gran Bretagna e Russia stabilirono che non avrebbero trattato paci separate con gli imperi centrali. Al patto si aggiunse, nell'ottobre 1915, il Giappone. L'Italia firmò il 26 aprile 1915 il patto di Londra che prevedeva tra l'altro la sua entrata in guerra al fianco delle potenze della triplice intesa. Il patto non fu riconosciuto nella pace di Versailles.
Londrina Città (390.000 ab.) del Brasile, nello stato di Paran´.
Long Beach Città (429.000 ab.) degli USA, nello stato della California, sull'oceano Pacifico.
long drink, loc. sost. m. invar. Bevanda alcolica diluita con acqua o succhi di frutta. ~ cocktail.
Long Island (Bahama) Isola (4.000 ab.) del gruppo delle Bahama.
Long Island (USA) Isola (7.150.000 ab.) degli USA, nello stato di New York, tra la costa del continente e l'oceano Atlantico. Una serie di ponti e tunnel la collega all'isola di Manhattan. Sul suo territorio si sono sviluppati i famosi quartieri di New York (Queens e Brooklyn). È sede dell'aeroporto J. F. Kennedy. Lungo la costa vi si trovano alcuni centri balneari (Coney Iland e Long Beach).
long playing, loc. sost. m. invar. Disco fonografico a trentatré giri al minuto. ~ ellepì.
Long, Marguerite (Nîmes 1874-Parigi 1966) Pianista francese. Diplomata al Conservatorio di Parigi, dal 1906 al 1940 si dedicò all'insegnamento. Aprì una scuola di musica privata e si dedicò all'attività concertistica interpretando opere di autori francesi: Ravel, Debussy e Faurè. Nel 1943, istituì il concorso pianistico Long-Thibaud.
long. Abbreviazione di longitudine.
longa manus, loc. sost. f. invar. 1 Espressione latina che significa "lunga mano". Designa chi opera nascostamente per conto di un altro. 2 Uomo di fiducia, braccio destro. 3 Galoppino. ~ portaborse.
Longanési Casa editrice fondata a Milano nel 1946 da Leo Longanesi e da Giovanni Monti che dal 1979 fa parte delle Messaggerie Italiane.
Longanési, Lèo (Bagnacavallo, Ravenna 1905-Milano 1957) Vero nome Leopoldo. Prosatore. Tra le opere Parliamo dell'elefante (1947) e Ci salveranno le vecchie zie? (1953).
longànime, agg. Che usa grande clemenza. ~ generoso. <> intollerante.
longanimità, sf. Carattere, qualità di chi è longanime. ~ generosità.
Longàno Comune in provincia di Isernia (811 ab., CAP 86090, TEL. 0865).
Longàre Comune in provincia di Vicenza (5.176 ab., CAP 36023, TEL. 0444).
longarìna ved. ¤longherina¤
longaróne ved. ¤longherone¤
Longaróne Comune in provincia di Belluno (4.234 ab., CAP 32013, TEL. 0437).
longevità, sf. Lunga durata della vita.
longèvo, agg. Che vive molto a lungo.
agg. long-lived.
Longfellow, Henry Wadsworth (Portland, Maine 1807-Cambridge, Massachussets 1882) Poeta. Tra le opere Evangelina (1847) e Traduzione della Divina Commedia (1865-1867).
Longford Contea (31.000 ab.) dell'Irlanda centro-settentrionale, attraversata dal fiume Shannon.
Longhèna Comune in provincia di Brescia (522 ab., CAP 25030, TEL. 030).
Longhèna, Baldassàrre (Venezia 1598-1682) Architetto. Dopo un inizio come scultore nella bottega del padre, facendo tesoro dell'insegnamento di Vincenzo Scamozzi, divenne ben presto uno dei più importanti esponenti dell'architettura barocca italiana. Tra le opere la chiesa di Santa Maria della Salute (1631-1682), lo scalone del Monastero di San Giorgio Maggiore (1643-1645), la chiesa degli Scalzi (ca. 1660) e Ca' Pesaro a Venezia.
longherìna, sf. 1 Lunga verga di ferro. 2 Trave lignea o metallica per l'appoggio longitudinale delle rotaie.
Lònghi (Venezia 1702-1785) Pietro Falca detto Longhi. Pittore. Tra le opere Il concertino (1741, Venezia, Galleria dell'Accademia) e Il rinoceronte (1751, Venezia, Ca' Rezzonico).
Lònghi, Robèrto (Alba, Cuneo 1890-Firenze 1970) Critico d'arte. Tra le opere Piero della Francesca (1927) e Officina ferrarese (1934).
Lòngi Comune in provincia di Messina (1.784 ab., CAP 98070, TEL. 0941).
longi- Primo elemento di parole composte.
lat. longus lungo.
Longiàno Comune in provincia di Forlì (4.699 ab., CAP 47020, TEL. 0547).
longilìneo, agg. Tipo costituzionale in cui prevale lo sviluppo degli arti sul tronco. ~ slanciato. <> brevilineo.
agg. long-limbed.
longìnquo, agg. Lontano. ~ remoto.
longipènne, agg. Di uccello, munito di penne lunghe.
longitìpo, sm. Tipo costituzionale longilineo.
longitudinàle, agg. Che è disposto o si sviluppa nel senso della longitudine.
longitudinalménte, avv. In modo longitudinale. ~ orizzontalmente.
longitùdine, sf. 1 Distanza tra due meridiani. 2 Estensione in lunghezza.
sf. longitude.
lat. longitudo,-inis lunghezza.
• Coordinata geografica che indica la distanza, misurata in gradi e frazioni di grado, di un punto della superficie terrestre da un meridiano di riferimento, o fondamentale (usualmente il meridiano di Greenwich, Londra). Tale misura indica il valore dell'angolo corrispondente all'arco di parallelo passante per quel punto e compreso tra il punto stesso e il meridiano di riferimento. La longitudine varia da 0° (longitudine relativa al meridiano fondamentale), a 180°; è positiva a ovest del meridiano di riferimento (si parla di lungitudine ovest) e negativa a est dello stesso (si parla di longitudine est).
Lòngo, Luìgi (Fubine Monferrato 1900-Roma 1980) Politico italiano. Fu uno dei fondatori del PCI e delegato dell'Internazionale comunista. Nel 1937 fu ispettore generale delle brigate internazionali nella guerra civile spagnola. Guidò la resistenza italiana sia come comandante generale delle brigate Garibaldi che come vicecomandante del CVL. Fu segretario generale del PCI dal 1964 al 1972, succedendo a Togliatti, per diventarne subito dopo presidente (1972-1980). Scrisse Un popolo alla macchia (1946).
Lòngo, Renàto (Vittorio Veneto 1937-) Corridore ciclista italiano. È stato per cinque volte campione mondiale di ciclocross (1959, 1962, 1964, 1965 e 1967).
Longobàrdi Comune in provincia di Cosenza (2.357 ab., CAP 87030, TEL. 0982).
longobàrdi In origine i longobardi erano stanziati nel basso corso dell'Elba e quindi in Pannonia. Nel 569, guidati da re Alboino giunsero in Italia, occupando dapprima il Friuli, per passare poi a Milano e alla regione che allora si chiamava Liguria e che fu denominata in seguito Longobardia (da cui il nome Lombardia). Occuparono anche Emilia, Toscana, Umbria (formando il ducato di Spoleto) e Campania (ducato di Benevento). Soltanto Pavia resistette all'occupazione per tre anni, anche se alla fine dovette cedere ad Alboino, che la fece diventare capitale. Il regno era costituito da ducati, controllati dal re tramite agenti speciali, detti castaldi. Ariani in origine, i longobardi si convertirono al cattolicesimo soprattutto per opera di Teodolinda, moglie di Agilulfo (591-616). L'editto di Rotari (643), che modella il diritto longobardo su quello latino, è la testimonianza dell'influenza che ebbe la civiltà romana. Il regno, che ebbe il suo periodo di massimo splendore sotto Liutprando (712-744), cominciò a declinare sotto Astolfo (749-758). Egli cercò di conquistare le terre della chiesa e il papato si alleò per questo con i franchi. Furono proprio il re dei franchi, Pipino il Breve e suo figlio, Carlo Magno, a sconfiggere definitivamente i longobardi nel 774. Il titolo di re dei longobardi passò così da Desiderio (756-774) a Carlo Magno.
longobàrdico, agg. (pl. m.-ci) Dei longobardi.
longobardìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Studioso di diritto longobardo.
longobàrdo, agg. e sm. agg. Dei longobardi. • la dominazione longobarda in Italia.
sm. Ogni appartenente a un'antica popolazione germanica stanziatasi nell'Italia settentrionale fra il VI e l'VIII sec.
lat. Longobardus, dal tedesco lang lungo + bart barba.
Longobùcco Comune in provincia di Cosenza (5.431 ab., CAP 87066, TEL. 0983).
Longóne al Segrìno Comune in provincia di Como (1.314 ab., CAP 22030, TEL. 031).
Longóne Sabìno Comune in provincia di Rieti (699 ab., CAP 02020, TEL. 0765).
Longóni, Emìlio (Barlassina 1859-Milano 1932) Pittore. Tra le opere L'oratore dello sciopero (1891, Pisa, Collezione privata) e Melanconie (1895, Milano, Galleria d'Arte Moderna).
Longs Peak Vetta (4.345 m) degli USA, nelle Montagne Rocciose, in Colorado.
longuette, sf. invar. Abito o gonna femminile la cui lunghezza arriva tra il ginocchio e il polpaccio.
Longueuil Città (130.000 ab.) del Canada, nella provincia del Québec, sul fiume San Lorenzo.
lonìcera, sf. Genere di piante arbustacee o rampicanti, della famiglia delle Caprifogliacee, diffuse nell'emisfero settentrionale, a cui appartiene il caprifoglio.
Lonìgo Comune in provincia di Vicenza (12.709 ab., CAP 36045, TEL. 0444). Centro industriale (prodotti conciari, alimentari, tessili, meccanici). Vi si trova il duomo del XIX sec., la chiesa della Madonna dei Miracoli, del XV sec., Villa Pisani di V. Scamozzi, chiamata la Rocca, e il palazzo del Comune, del XVI sec. Gli abitanti sono detti Leonicini o Leoniceni.
lontanaménte, avv. 1 Da lontano. ~ lontano. <> vicino. 2 Vagamente. ~ indistintamente. <> esattamente.
lontanànza, sf. 1 Condizione di chi è lontano. ~ distanza. <> vicinanza. • sapeva che avrebbe patito la lontananza dalla sua ragazza. 2 Assenza. ~ distacco. <> presenza. 3 Divergenza. • la lontananza di opinioni aveva impedito qualunque dialogo.
sf. 1 distance. 2 (assenza) absence.
lontàno, agg. e avv. agg. 1 Che dista. ~ distante. <> vicino. 2 Distante nel tempo. ~ passato. <> presente. • avevano trovato i resti di una lontana civiltà. 3 Assente. <> attento. •: :n quel momento sembrava lontano, preso dai suoi pensieri. 4 Che non è legato da vincoli. ~ staccato. 5 Diverso. ~ discorde. <> somigliante. 6 Che è alieno. ~ estraneo. <> simile. 7 Immune. 8 Vago. ~ incerto. <> vivido. 9 Di parente, non prossimo. <> stretto. • parenti alla lontana
avv. A lunga distanza. ~ distante. <> vicino. • andare lontano, fare carriera.
agg. 1 distant, faraway. 2 (assente) absent. 3 (parenti alla lontana) distant relations. 4 (vago) faint, vague. 5 (sospetto) slight. avv. 1 a long way, far away. 2 (più lontano) farther. 3 (da lontano) from far. 4 (lontano da) a long way from.
lat. volg. longitanus, deriv. da longus lungo.
lòntra, sf. Mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Mustelidi, con abitudini acquatiche. Le lontre vivono in Europa, Asia, Africa e America e abitano vicino a laghi, fiumi o ruscelli; sono ottime nuotatrici e tuffatrici e si nutrono di piccoli mammiferi, di pesci, gamberi e rane. La lontra comune, o Lutra lutra, ha il corpo slanciato, lungo circa 150 cm, di cui 50 cm di coda; orecchie piccole; muso largo e corto; zampe corte; piedi palmati; narici che si possono aprire e chiudere ed è coperta da una pelliccia bruna fitta e soffice. Simile a questa è anche la lontra del Canada, o Lontra canadiensis, mentre di genere diverso sono la lontra nana (Amblonix cinerea), la lontra marina (Enhydra lutris, lunga 1 m ca) e la lontra gigante del Brasile (Pteronura brasiliensis).
sf. otter.
lónza, sf. 1 Lombata. 2 Fianchi. 3 Nome dato nell'antichità a un felino, probabilmente la lince o il leopardo. Nell'Inferno Dante simboleggia con la lonza il peccato della lussuria.
look, sm. invar. Aspetto esteriore di una persona. ~ immagine.
looping, sm. invar. Giro della morte.
Loos, Adolf (Brno 1870-Kalksburg 1933) Architetto austriaco. Tra le opere la villa karma a Montreux (1903), la casa sulla Michaelerplatz (1910), la casa Steiner (1910), la casa Scheu (1912) a Vienna e la casa di Tristan Tzara a Parigi (1926).
Lop Nur Lago (2.570 km2) salato della Cina, nella provincia di Xinjiang Uygur.
López de Santa Anna, Antonio (Jalapa 1794-Città del Messico 1876) Generale messicano. Dopo aver partecipato alla rivoluzione del 1821, che fece salire al potere il nazionalista Agustín de Itúrbide, nel 1823 passò con i federali e proclamò la repubblica di cui, nel 1833, divenne presidente. Quando nel 1836 il Texas si ribellò al governo messicano, non esitò a far ricorso alle armi. Dopo la sconfitta subita nella battaglia di San Jacinto, durante la quale fu anche fatto prigioniero dai rivoltosi, fu obbligato a concedere l'indipendenza ai texani. Nel 1841, alla scadenza del suo mandato, abrogò la costituzione e continuò a governare come dittatore. Deposto e costretto a fuggire all'estero nel 1845, riconquistò il potere l'anno successivo. Dopo la sconfitta subita nel 1847 nella guerra contro gli Stati Uniti, fu nuovamente costretto a fuggire e riparò in Giamaica. Nel 1853 fu richiamato in patria dai militari e si proclamò dittatore a vita. Costretto ancora all'esilio da una nuova rivolta nel 1855, uscì definitivamente dalla scena politica del suo paese.
López Pilar (San Sebastiano 1912-) Ballerina e coreografa spagnola. Nel 1946 fondò il Ballet Español.
López Ruy (sec. XVI) Scacchista spagnolo. Nel 1561 analizzò l'apertura oggi nota come spagnola.
López y Portaña, Vicente (Valencia 1772-Madrid 1850) Pittore spagnolo. Autore di ritratti per la corte spagnola di Ferdinando VII (1784-1833). Tra le opere, Ritratto della regina Maria Cristina (Madrid, Museo del Prado).
López, Carlos Antonio (Asunción 1792-1862) Uomo politico paraguaiano. Avvicinatosi alla vita politica solo nel 1840, dopo la morte del dittatore José Gaspar Rodríguez de Francia, del quale era nipote, nel 1844 venne eletto presidente della Repubblica. Continuando la tradizione di famiglia, si impose subito al paese come dittatore. Pur reprimendo gli oppositori e accumulando ricchezze personali, si preoccupò anche del benessere del paese, sviluppando il commercio con l'estero e migliorando le istituzioni economiche e sociali.
lophocolea, sf. invar. Genere di piante Epatiche vogliose che si trovano nei boschi delle regioni temperate.
lophortyx, sf. invar. Genere di Uccelli galliformi della famiglia dei Fasianidi che comprende la quaglia della California.
lòppa, sf. 1 Pula. 2 Roba di nessun valore. 3 Scoria fluida galleggiante.
lòppo, o lòppio, sm. Altro nome dell'acero campestre.
loppóne, sm. Altro nome dell'acero montano.
loquàce, agg. 1 Che parla molto. ~ chiacchierone. <> taciturno. 2 Eloquente. ~ significativo. <> inespressivo.
agg. 1 talkative, loquacious. 2 (eloquente) eloquent.
lat. loquax,-acis, deriv. da loqui parlare.
loquaceménte, avv. In modo loquace.
loquacità, sf. 1 Disposizione a parlare troppo. ~ chiacchiera. 2 Volubilità di linguaggio. ~ parlantina.
lat. loquacitas,-atis.
loquèla, sf. 1 Facoltà di parlare. 2 Modo di parlare. 3 Loquacità. ~ parlantina.
loran, sm. invar. Sistema di radionavigazione in grado di calcolare la posizione di una nave o di un aereo in base ai radioimpulsi che vengono periodicamente emessi da stazioni costruite appositamente per tale scopo.
inglese Long Range Aid to Navigation aiuto alla navigazione su lunghe distanze.
Lorantàcee Famiglia di piante legnosi per lo più tropicali, appartenente all'ordine delle Poligonali, che vivono quasi tutte (a eccezione del genere Nuytsia) come semiparassiti sulle parti aeree di altre piante legnose.
lorànto, sm. Genere di piante legnose, appartenente alla famiglia delle Lorantacee, che comprende duecento specie quasi tutte tropicali (una sola vive in Europa).
Loranzè Comune in provincia di Torino (1.062 ab., CAP 10010, TEL. 0125).
Lorca, Federico García ved. ¤Garcia Lorca, Federico¤
lord, sm. invar. 1 Titolo attribuito in Gran Bretagna ai pari del regno. 2 Persona ricca.
Lord Jim Romanzo di J. Conrad (1900). Il protagonista del libro Lord Jim è un marinaio che per un'errata valutazione, abbandona, insieme al capitano, la nave su cui è imbarcato ritenendo che stia sul punto di affondare. Sottoposto a inchiesta ne esce con la reputazione compromessa. Costretto a emigrare, si stabilisce in un'isola della Malesia, dove riesce a conquistarsi la fiducia e la simpatia degli indigeni. Il dramma si scatena quando arriva una banda di rapinatori guidata da un bianco. Volendo evitare la violenza, Jim ottiene di lasciare loro salva la vita. Ritenuto responsabile del massacro, che i briganti in ritirata compiono grazie alle informazioni di un traditore, Jim verrà ucciso. Eroe solitario, si riscatta affrontando la prova suprema riservatagli dal destino. L'opera è da alcuni considerata il capolavoro di Conrad.
lordaménte, avv. In modo sporco.
lordàre, v. v. tr. 1 Sporcare. ~ imbrattare. <> pulire. 2 Deturpare. ~ contaminare.
v. rifl. Insudiciarsi. ~ insozzarsi.
deriv. da lordo.
lórdo, agg. e sm. agg. 1 Sporco. ~ sudicio. <> pulito. 2 Impuro. ~ indegno. <> immacolato. • aveva la coscienza lorda. 3 Detto di peso dal quale non si é detratta la tara. <> netto. • stipendio lordo, comprensivo delle tasse da versare.
sm. Persona lorda.
agg. 1 filthy, dirty. 2 (peso) gross.
lat. luridus, giallastro, deriv. da luror,-oris pallore di cadavere.
lordòsi, sf. Deviazione anteriore della colonna vertebrale. Si definisce lordosi fisiologica la normale curvatura dei tratti cervicale e lombare. La lordosi assume carattere patologico quando interessa tratti normalmente retti della colonna vertebrale o quando viene accentuata la curvatura fisiologica.
lordòsico, agg. e sm. (pl. m.-ci) 1 Relativo a lordosi. 2 Affetto da lordosi.
lordùme, sm. Quantità di cose lorde.
lordùra, sf. 1 Stato o condizione di ciò che è lordo. ~ sporcizia. 2 Corruzione. ~ immoralità. <> onestà.
Loreau, Max (Bruxelles 1928-) Poeta e saggista belga. Tra le opere Cri, éclat e phases (Grido, scoppio e fasi, 1973) e il saggio sulla pittura di J. Dubuffet Jean Dubuffet, stratégie de la création (Jean Dubuffet, strategia della creazione, 1973).
Loredàn, Francésco Nobile veneziano, doge dal 1752 al 1762.
Loredàn, Leonàrdo (1438-1521) Nobile veneziano, fu doge dal 1501. Dal 1499 al 1503 fronteggiò i turchi in Morea e la lega di Cambrai, ma venne sconfitto nel 1509 ad Agnadello.
Loredàn, Pàolo (sec. XV) Nobile veneziano avversario di Francesco Foscari, nel 1457 lo costrinse ad abdicare.
Loredàn, Piètro Nobile veneziano, doge dal 1567 al 1570.
Loréggia Comune in provincia di Padova (4.977 ab., CAP 35010, TEL. 049).
Loréglia Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (357 ab., CAP 28020, TEL. 0323).
Loreley Azione romantica in tre atti di A. Catalani, libretto di C. d'Omerville e A. Zanardini (Torino, 1890).
Lòren, Sophia (Roma 1934-) Nome d'arte dell'attrice cinematografica italiana Sofia Scicolone. Iniziò la sua carriera nella commedia italiana come maggiorata. Successivamente fu attrice drammatica. Ha ricevuto due premi Oscar, il primo nel 1960 come migliore attrice per il film La ciociara e il secondo nel 1991 alla carriera. Ha interpretato, tra l'altro, L'oro di Napoli (1954), Orgoglio e passione (1957), Matrimonio all'italiana (1964), Una giornata particolare (1977), Qualcosa di biondo (1988) e gli sceneggiati televisivi Madre coraggio (1987), Mamma Lucia (1988) e La ciociara (1989).
Lorèna Regione storica e amministrativa della Francia nordorientale (24.000 km2, 2.300.000 ab.), con capoluogo Nancy. Confina a nord con Belgio e Lussemburgo, a nord-est con la Germania, a est con l'Alsazia, a sud con la Franca Contea e a ovest con la Champagne. Il territorio, in prevalenza collinare (Vosgi), è percorso dai fiumi Mosa e Mosella. Amministrativamente è divisa tra Moselle, Meuse, Meurthe-et-Moselle e Vosges. I centri principali sono Épinal, Lunéville, Nancy, Metz, Thionville, Toul e Verdun. Vi sono grandi industrie siderurgiche, alimentate dai notevoli giacimenti di ferro e che coprono quasi interamente la produzione nazionale, industrie tessili, chimiche, del vetro, della ceramica e dei cristalli. Nei bacini della Mosa e della Mosella sono prodotti vini rinomati. Sono coltivati uva, cereali e canapa.
La regione fu abitata nell'epoca neolitica da nomadi e successivamente da liguri, celti, belgi, alemanni e franchi. Fece parte della provincia romana della Gallia Belgica e poi della Lotaringia (Lotario I, trattato di Verdun). Alla morte di Lotario II fu contesa da franchi e germanici e nel 959 fu suddivisa in due ducati, l'Alta Lorena, in seguito possedimento dei duchi d'Alsazia e degli Angioini, e la Bassa Lorena. Nel 1542 ottenne l'indipendenza da parte di Carlo V. Nel 1738 con il trattato di Vienna fu affidata a Stanislao Leszczy¿Õ¿ski e quando questi morì, nel 1766, fu unita alla Francia, la cui influenza si faceva già sentire dal 1738. Al termine della guerra franco-prussiana (1870-1871), parte della Lorena passò sotto l'impero tedesco. Rimase in mano alla Germania, fomando un reichsland con l'Alsazia, fino al 1919, quando il trattato di Versailles la restituì alla Francia. Ritornò di nuovo in mano ai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e vi rimase fino alla liberazione, avvenuta nel 1944.
Duchi di Lorena
Famiglia che fa capo a Gerardo, duca d'Alsazia, che ottenne dall'imperatore Enrico III il ducato dell'Alta Lorena nel 1048. Nel 1431 Isabella d'Alsazia trasmise il ducato al marito Renato d'Angiò. La casata angioina governò il ducato fino a quando, nel 1738, Francesco Saverio (futuro Francesco I), marito di Maria Teresa d'Austria, lo cedette in cambio del granducato di Toscana.
lorenése, agg. e sm. agg. Relativo alla Lorena.
sm. 1 Nativo o abitante della Lorena. 2 Monetina di mistura coniata da alcuni principi della casa di Lorena.
Lorentz, Hendrik Antoon (Arnhem 1853-Haarlem 1928) Fisico e matematico olandese, si laureò e divenne poi professore di fisica all'università di Leida. Coautore insieme al connazionale Pieter Zeeman della teoria elettronica della materia, fu premio Nobel per la fisica nel 1902 per le ricerche sul rapporto tra magnetismo e radiazioni elettromagnetiche. È noto soprattutto per la formulazione delle trasformazioni spaziotemporali, che vennero poi riprese nella teoria della relatività da A. Einstein e sostituirono le analoghe formule a suo tempo enunciate da Galileo, chiamate trasformazioni di Lorentz. Un altro suo apporto alla teoria della relatività fu lo studio che condusse con l'irlandese G. F. Fitzgerald sulla deformazione dei corpi sottoposti a un rapido movimento (contrazione Lorentz-Fitzgerald).
Lorenz, Konrad Zacharias (Vienna 1903-Altenberg 1989) Biologo austriaco, fondatore dell'etologia. S'impegnò nello studio del comportamento degli animali, per il quale nel 1949 creò ad Altengerg un istituto di ricerche. Ebbe il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1973 insieme a K. von Frish e N. Tintenberg. Scrisse L'anello di re Salomone (1949), Il cosiddetto male (1963), L'altra faccia dello specchio (1973), Il declino dell'uomo (1983).
Lorenz, Max (Düsseldorf 1901-Salisburgo 1975) Cantante lirico tedesco. Tenore di talento, si esibì nei maggiori teatri affermandosi come interprete delle opere di R. Wagner.
Lorenz, Max Otto (Burlington, Iowa 1876-? 1959) Matematico statunitense. Ha studiato la distribuzione statistica dei redditi, dando il nome alla curva che la rappresenta (curva di Lorenz o curva di concentrazione).
Lorenzaccio Dramma in cinque atti, in prosa, di A. de Musset (1810-1857) pubblicato nel 1834. Il titolo del dramma deriva dal protagonista della vicenda, Lorenzo, cugino del tirannico governatore di Firenze duca Alessandro de' Medici (1510-1537). Il nomignolo Lorenzaccio gli deriva dal suo comportamento vizioso e dissoluto a fianco del duca. Approfittando del clima di congiura contro il tiranno, Lorenzo sente il bisogno di riscattarsi e uccide il duca. Sarà a sua volta ucciso da sicari della famiglia de' Medici. Il lavoro fu rappresentato per la prima volta solo nel 1896 con la partecipazione dell'attrice Sarah Bernhardt.
Lorenzaccio
Melodramma romantico in cinque atti di S. Bussotti, libretto proprio (Venezia, 1972).
Lorenzàgo di Cadóre Comune in provincia di Belluno (646 ab., CAP 32040, TEL. 0435).
Lorenzàna Comune in provincia di Pisa (1.030 ab., CAP 56040, TEL. 050).
Lorenzétti, Ambrògio (Siena 1285-1348?) Pittore italiano, fratello di Pietro. Riprese la lezione grottesca interpretandola in modo molto originale. Creò figure plastiche e caratterizzò il dato paesaggistico usando una concezione spaziale personalissima. Tra le sue opere vi sono i capolavori conservati agli Uffizi (Firenze), ossia Madonna e il Bambino coi Santi Nicola e Procolo (1319) e Allegorie ed effetti del buono e del cattivo governo in campagna e in città (1337-1339).
Lorenzétti, Piètro (Siena 1280 ca.-1348?) Pittore italiano, fratello di Ambrogio. La sua pittura si ispirò a Duccio, Giotto e Giovanni Pisano, per poi approdare a una rilettura dello stile gotico in chiave grottesca, ottenendo opere caratterizzate da drammaticità espressiva e solennità. Tra i suoi lavori si ricordano Polittico della Piave di Arezzo (1320), Storie della Passione (1326-1329, basilica inferiore di San Francesco in Assisi), Madonna del Carmine (1327, Pinacoteca Nazionale di Siena), Nascita della Vergine (1335-1342, Museo dell'Opera del duomo, Siena) e Pala della Beata Umiltà (1341 ca., Uffizi di Firenze).
Lorenzétto ved. ¤Lotti, Lorenzo¤
Lorenzétto, Lorènzo Lòtti détto il (Firenze 1490-Roma 1541) Scultore. Di formazione classica, realizzò il Giona per la cappella Ghigi nella chiesa di S. Maria del Popolo, da un disegno di Raffaello, e il monumento al cardinale Forteguerri, nel duomo di Pistoia.
Lorènzo (santi) Nome di santi.
Lorenzo
(Spagna ca. 210-Roma 258) Martire e arcidiacono. Secondo le notizie contenute in una Passione risalente al V-VII sec., San Lorenzo, avendo ricevuto l'ordine dal prefetto di Roma di consegnargli tutte le ricchezze della Chiesa, le distribuì ai poveri. Imprigionato, venne arso vivo su una graticola, durante le persecuzioni di Valeriano. Sulla sua tomba venne fatta erigere una chiesa dall'imperatore Costantino (330). Ampliata da papa Pelagio II nel VI sec., fu successivamente ingrandita ed elevata alla dignità di basilica (San Lorenzo fuori le Mura); è una delle sette basiliche visitate durante i giubilei.
Lorenzo di Brindisi
(Brindisi 1559-Belém, Lisbona 1619) Frate cappuccino, svolse attività di predicazione in vari paesi europei al tempo della Controriforma cattolica. Tra le opere, una raccolta di sermoni Oratoria e una trattazione storico-dottrinale del luteranesimo Lutheranismi Hypotyposis in tre volumi. Fu canonizzato nel 1881 da papa Leone XIII. La sua festa viene celebrata il 22 luglio.
Lorenzo di Canterbury
(?-Canterbury 619) Monaco, accompagnò in Inghilterra Sant'Agostino di Canterbury (596) nella sua missione di evangelizzazione. Fu vescovo di Canterbury dal 604 al 619. La sua festa viene celebrata il 2 febbraio.
Lorenzo di Siponto
(??-ca. 546) Secondo la tradizione, avrebbe salvato la città di Siponto dagli Ostrogoti, intervenendo direttamente presso Totila (re degli Ostrogoti dal 541 al 552). La sua festa viene celebrata il 7 febbraio.
Lorenzo Giustiniani
(Venezia 1381-1456) Fondatore della confraternita dei canonici regolari di S. Giorgio in Alga (1404), e autore di varie opere: Synodicon (1438), De instituzione et regimine praelatorum (1450), Lignum vitae (1419), De gradibus perfectionis (1455).
Lorenzo O'Toole
(Leinster, Irlanda 1124-abbazia di Eu, Normandia, Francia 1181) Di famiglia nobile, nel 1153 divenne abate del monastero di Glendalough. Nominato vescovo di Dublino nel 1154, morì nel 1181 durante una missione in Normandia presso il re Enrico II d'Inghilterra (il cui regno comprendeva allora anche le regioni francesi della Normandia, dell'Aquitania e altre minori). Fu canonizzato nel 1226. La sua festa viene celebrata il 14 novembre.
Lorènzo d'Alessàndro (Sanseverino Marche not. dal 1462 al 1503) Pittore. Gli vengono attribuiti il trittico(1481; Pinacoteca di Corridonia), gli affreschi(1483; Sarnano, chiesa di S. Maria di Piazza) e le Nozze mistiche di S. Caterina (Londra, National Gallery).
Lorènzo da Bológna (XV sec.) Architetto. Praticamente sconosciute la sua origine e la sua formazione, lavorò prevalentemente in Veneto, nelle città di Padova (chiostro di S. Giovanni di Verdara) e Vicenza (cappella maggiore e confessione nella chiesa di S. Corona, palazzo Thiene, casa Valmarana-Bertolini).
Lorènzo da Vitèrbo (Viterbo 1440-dopo il 1476) Pittore. Artista minore al quale sono attribuiti gli Affreschi con Storie di Maria (1469; Viterbo, chiesa di S. Maria della Verità), e la Madonna e Santi (1472; Cerveteri, chiesa di S. Michele).
Lorènzo de' Mèdici (Firenze 1492-1519) Duca di Urbino. Nipote di Lorenzo il Magnifico, divenne capitano della Repubblica (1513), quindi capitano generale della chiesa e nel 1516 duca di Urbino. Diede i natali a Caterina, che sarebbe diventata regina di Francia.
Lorènzo di Bìcci (Firenze 1350 ca.-1427) Pittore. Artista minore al quale vengono attribuiti gli affreschi nella chiesa del Carmine a Firenze e quelli nella chiesa di S. Francesco ad Arezzo.
Lorènzo di Crédi (Firenze 1459-1537) Pittore e scultore. Allievo e collaboratore del Verrocchio. Tra le opere realizzate con il maestro, il Colleoni a Venezia e il monumento Forteguerri nel duomo di Pistoia. La sua arte risente dell'influenza del maestro (Venere, e Annunciazione, Firenze, Uffizi). Divenuto seguace del Savonarola limitò la sua opera alla raffigurazione di soggetti sacri: Madonna e Santi (1510, Pistoia, chiesa di S. Maria delle Grazie) e S. Michele (1523; Firenze, sacrestia del duomo).
Lorènzo il Magnìfico (Firenze 1449-Careggi 1492) Lorenzo de' Medici detto il Magnifico. Figlio di Piero e di Lucrezia Tornabuoni, ereditò la signoria di Firenze alla morte del padre (1469), insieme al fratello Giuliano. Sfuggì nel 1478 alla congiura organizzata dalla famiglia Pazzi, nella quale morì il fratello Giuliano, e rimase unico signore di Firenze. La rappresaglia popolare dopo la congiura, a lui favorevole, fece sì che Firenze entrasse in guerra contro papa Sisto IV e contro il re di Napoli. Uomo politico di notevole valore, Lorenzo riuscì a porre termine alla guerra (1780) e contemporaneamente a rafforzare la propria signoria, modificando gli statuti di Firenze. Si impegnò anche attivamente per il raggiungimento della pace tra gli stati italiani e per lo sviluppo politico, culturale e artistico. Al suo governo è dovuta la nascita del rinascimento e dell'umanesimo. Fu letterato e scrittore. Le opere principali sono Il simposio, La caccia col falcone, I canti carnascialeschi e le Laudi spirituali.
Lorènzo Mònaco (Siena 1370 ca.-Firenze 1423) Pittore e miniatore. Tra le opere, Cristo nell'orto e le Marie al Sepolcro (Parigi, Louvre), l'Incoronazione di Maria (1414) e l'Adorazione dei Magi (1422; Firenze, Uffizi).
Lorènzo Veneziàno (Venezia not. 1357-1372) Pittore. Tra le opere, il Polittico Lion (1357; Venezia, gallerie dell'Accademia), lo Sposalizio mistico di S. Caterina (1359; Venezia, galleria dell'Accademia), il Cristo resuscitato, esposto nel Castello Sforzesco di Milano; la Madonna del Louvre.
Lorèo Comune in provincia di Rovigo (3.785 ab., CAP 45017, TEL. 0426).
Lorestan Provincia (1.367.000 ab.) dell'Iran centro-meridionale, capoluogo Khorramabad.
Lorèto (comune) Comune in provincia di Ancona (10.780 ab., CAP 60025, TEL. 071). Centro industriale (prodotti alimentari, chimici e meccanici) e della fabbricazione di armoniche a bocca e fisarmoniche. Vi si trova il santuario della Madonna di Loreto, luogo di pellegrinaggio, la cui costruzione venne avviata nel 1468 e alla quale parteciparono A. Bramante, A. Sansovino, G. Sangallo e, per il campanile, L. Vanvitelli. Contiene affreschi di L. Signorelli e di Melozzo da Forlì. Gli abitanti sono detti Loretani.
Loreto (Perú) Dipartimento (673.000 ab.) del Perú, tra l'Ecuador, la Colombia e il Brasile. Capoluogo Iquitos.
Lorèto Aprutìno Comune in provincia di Pescara (7.228 ab., CAP 65014, TEL. 085).
lòri, sm. Genere di Proscimmie (Loris) di piccole dimensioni (30 cm ca.). Vivono sugli alberi e hanno abitudini notturne. Il più comune è il Loris gracilis diffuso in India.
Denominazione (anche lorichetto) dei pappagalli dei Loridi. Da ricordare il Lorius domicella, molto diffuso in cattività.
Lòria Comune in provincia di Treviso (6.987 ab., CAP 31037, TEL. 0423).
lorìca, sf. (pl.-che) Leggera corazza dei soldati romani.
loricària, sf. Genere di Pesci siluriformi, appartenente alla famiglia dei Locariidi, con corpo e capo coperti da una corazza di placche ossee spinose, che vivono nei fiumi dell'America tropicale.
loricàto, agg. Armato di lorica.
lorichétto, sm. Pappagallo variopinto originario della Nuova Guinea e delle isole limitrofe. ~ lori.
Lorìsidi Famiglia di Proscimmie con occhi grandi e pelliccia soffice alla quale appartengono i lori (asiatici) e il potto (africano).
lòro, agg., pron. e sm. agg. poss. m. e f. pl. Di essi, di esse. • i loro averi avevano entità limitata.
pron. pers. m. e f. pl. Che appartiene a essi. • la mia idea è ben diversa dalla loro.
sm. Tutto ciò che appartiene a essi.
agg. poss. 1 their. 2 (predicato) theirs. 3 (forma di cortesia) your. 4 (predicato) yours. pron. 1 theirs. 2 (forma di cortesia) yours. 3 (loro stessi) they themselves. pron. 1 (complemento oggetto) to them. 2 (soggetto) they. 3 (forma di cortesia) you.
lat. illorum, da ille,-a,-ud quello.
Lòro Ciuffénna Comune in provincia di Arezzo (4.452 ab., CAP 52024, TEL. 055).
Loro occhi guardavano Dio, I Romanzo di Z. Hurston (1937).
Lòro Picèno Comune in provincia di Macerata (2.496 ab., CAP 62020, TEL. 0733).
Lorrain, Claude (Chamagne 1600-Roma 1682) Pittore francese. Tra le opere Paesaggio con l'adorazione del vitello d'oro (1635, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle) e Paesaggio con Tobia e angelo (ca. 1639, Madrid, Prado).
Lorre, Peter (Ruzomberok 1904-Hollywood 1964) Attore statunitense. Di origine ungherese, interpretò Il mistero del falco (1941), Casablanca (1943), Arsenico e vecchi merletti (1944) e Der Verlorene (1951).
Lórsica Comune in provincia di Genova (563 ab., CAP 16045, TEL. 0185).
Los Alamos Centro statunitense (11.000 ab, 2.200 m d'altezza) del Nuovo Messico, situato a nord-ovest di Santa Fé, nei pressi del Rio Grande. Nei suoi laboratori fu costruita la prima bomba atomica, quella che venne fatta esplodere il 16 luglio 1945 nella regione di Alamogordo.
Los Angeles Città della California negli USA (3.350.000 ab., 8.300.000 ab. l'area metropolitana). Attivo porto petrolifero dell'oceano Pacifico (grazie a un bacino artificiale costruito tra il 1912 e il 1914), rinomata stazione balneare, importante nodo stradale e ferroviario, sede di vari aeroporti di cui uno internazionale (a Culver City), la città è il secondo agglomerato urbano degli USA. Possiede importanti industrie siderurgiche, metalmeccaniche, elettrotecniche, areonautiche (localizzate nei centri di Santa Monica, Glendale, Burbank, rappresentando oltre il 40% della produzione americana), chimiche, tessili, del legno, del vetro, alimentari, dell'abbigliamento, edilizie e cantieristiche oltre a raffinerie petrolifere. Il paesaggio vario e originale dei suoi dintorni ha favorito poi lo sviluppo dell'industria cinematografica (Hollywood) che è, per attrezzature ed espansione, la più grande degli Stati Uniti e del mondo. Los Angeles (Beverly Hills) è la residenza preferita di molti attori e produttori cinematografici. Grazie al clima, alle lunghe spiagge, ai centri di soggiorno invernale (Santa Monica, Santa Barbara, Long Beach) e al famoso parco di Disneyland e al grande acquario oceanico di Marineland, la città è anche un importante centro turistico. Sede di una sezione dell'università della California, dell'università della California meridionale e di altri istituti universitari. Fu fondata dagli spagnoli nel 1781, presso un accampamento e una missione già precostituiti sempre dagli spagnoli, ed ebbe il suo massimo sviluppo con lo sfruttamento del petrolio iniziato verso la fine del XIX sec.
Los Teques Città (141.000 ab.) del Venezuela, capitale dello stato di Miranda.
losànga, sf. (pl.-ghe) Rombo.
franc. losange.
losangàto, agg. e sm. In araldica, di scudo coperto interamente di losanghe alternate si due smalti.
Losànna Città della Svizzera, capitale del cantone di Vaud (125.000 ab., 265.000 ab. l'agglomerato urbano), situata sulla riva settentrionale del lago di Ginevra e ai piedi del monte Jorat. Losanna, la meno industrializzata delle grandi città svizzere, possiede industrie alimentari, tessili, meccaniche di precisione, cartarie, dei mobili, grafico-editoriali. Grande centro commerciale è sede di numerose imprese, istituti bancari e assicurativi. Stazione turistica di fama internazionale, grazie soprattutto al suo aspetto caratteristico (quartieri sparsi nel verde, grandi alberghi, lungolago, città vecchia) e ai numerosi monumenti quali il Museo delle Belle Arti, il castello del XIV-XV sec., la chiesa di San Francesco del XIII-XIV sec. e la cattedrale in stile gotico del XIII sec. con il suo magnifico portale degli apostoli. Dopo aver abbandonato l'antica città in riva al lago (perché devastata dagli alemanni nel IV sec.) gli abitanti edificarono un nuovo centro sulle colline circostanti e vi insediarono un proprio vescovo fin dal 573 ca. I vescovi che si avvicendarono divennero, nel medioevo, sempre più potenti, fino a quando, nel 1536, fu introdotto il protestantesimo: i bernesi occuparono la parte del Vaud in mano ai Savoia e i vescovi trasferirono la loro sede a Friburgo. La città, dopo la sottomissione a Berna, divenne una prefettura del cantone di Lemano, ma nel 1803 ritornò capitale del ricostituito cantone di Vaud. In francese Lausanne.
lósca, sf. (pl.-che) Il foro che viene praticato nella volta della poppa per far passare l'asse del timone e il condotto relativo.
loscaménte, avv. In modo losco. ~ biecamente.
lósco, agg., avv. e sm. (pl. m.-chi) agg. 1 Che ha uno sguardo bieco. ~ torvo. <> amichevole. 2 Di onestà e moralità dubbia. ~ equivoco. <> pulito.
avv. Di sbieco, di traverso.
sm. invar. Ciò che losco. ~ disonesto. <> onesto.
agg. shady, suspicious.
lat. luscus cieco da un occhio.
Losey, Joseph (La Crosse 1090-Londra 1984) Regista teatrale e cinematografico statunitense. Fino al 1951 lavorò negli USA sia come registra teatrale (Galileo, 1947), che come regista cinematografico (Il ragazzo dai capelli verdi, 1948; Linciaggio, 1947), affrontando tematiche sociali. A causa del maccartismo dovette emigrare in Gran Bretagna. Nei suoi film il motivo dominante sono i conflitti dati dalla discrepanza tra i desideri personali e ciò che la società richiede. Tra i suoi film vi sono anche Eva (1962), Il servo (1963), Modesty Blaise (1966), L'incidente (1970), Messaggero d'amore (1971), L'assassinio di Trosky (1972), Una romantica donna inglese (1975), Mr. Klein (1976), Don Giovanni (1979), Steming (1984).
Lòsine Comune in provincia di Brescia (537 ab., CAP 25040, TEL. 0364).
lossodromìa, sf. Linea che forma con i meridiani terrestri, e quindi con il nord geografico, una angolo costante.
comp. dal greco loxós obliquo + drómos corso.
lossodròmico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla lossodromia.
Rotta lossodromica
Rotta seguita mantenendo costante la direzione rispetto al nord geografico.
Tavole lossodromiche
Tavole atte a calcolare la rotta seguita da una nave.
Lot (Francia) Dipartimento (156.000 ab.) della Francia, esteso al margine sudoccidentale del Massiccio Centrale. Capoluogo Cahors. Territorio costituito da un altopiano calcareo piuttosto arido, vi si trovano anche fitti boschi di querce e vigneti. Nelle zone pianeggianti, oltre all'allevamento ovino e suino, è sviluppata la coltivazione di cereali, frutta, tabacco e ortaggi. Zona famosa anche per i tartufi. Le principali industrie sono quelle di trasformazione di prodotti agricoli, meccanici e tessili (nelle città di Figeac, Gourdon e Padirac). Turismo.
Lot
Fiume (480 km) della Francia. Nasce dal monte Lozère e confluisce nella Garonna.
Lot (religione) Personaggio biblico. Figlio di Aran e nipote di Abramo, riuscì a fuggire da Sodoma prima della sua distruzione, perché fu avvisato da due angeli. La moglie, durante la fuga, si voltò a guardare la città incendiata e per questo venne tramutata in una statua di sale. Le figlie lo fecero ubriacare ed ebbero un rapporto incestuoso con lui. Da questo rapporto nacquero Moab e Ammon, capostipiti di Moabiti e Ammoniti.
lotarìngio, agg. e sm. agg. Della Lotaringia.
(pl. f.-ge o-gìe) sm. Abitante o nativo della Lotaringia.
Lotàrio Nome di sovrani.
Sacro romano impero Lotario I
=> ¤Lotario I¤
Lotario II di Supplimburgo
(1060 ca.-Breitenwang am Lech 1137) Re di Germania e d'Italia dal 1125, fu contrastato da Corrado di Svevia. Innocenzo II, che egli appoggiò contro l'antipapa Anacleto II, lo incoronò imperatore. Nel 1136 combatté i normanni di Sicilia.
Italia Lotario I ved. ¤Lotario I¤
Lotario II d'Italia
(?-Torino 950) Figlio di Ugo di Provenza, fu associato al trono d'Italia dal 931. Regnò da solo dal 945, subendo però l'influenza di Berengario II, marchese d'Ivrea.
Lotaringia Lotario I
=> ¤Lotario I¤
Lotario II
(825?-Piacenza 869) Figlio di Lotario I, nell'865 ne ereditò la Lotaringia. Non avendo eredi, il suo regno andò diviso tra gli zii Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico.
Lotàrio I (795-Prüm 855) Re di Germania e d'Italia e imperatore del Sacro Romano Impero. Figlio primogenito di Ludovico il Pio, venne da lui associato all'impero nell'817. Nell'818 divenne re d'Italia. Nell'824 emanò la Constitutio romana con la quale sancì la superiorità dell'impero sul papato, stabilendo l'obbedienza del clero all'imperatore e obbligando i papi a giurare fedeltà a un messo imperiale. Alla morte del padre (840) ereditò l'impero. Entrò per questo in conflitto con i fratelli. Il trattato di Verdun (843), che chiuse il conflitto, gli assegnò il titolo d'imperatore, la corona di re d'Italia e il territorio della futura Lotaringia.
Lot-et-Garonne Dipartimento (306.000 ab.) della Francia sudoccidentale, nell'Aquitania. Capoluogo Agen.
Lothian Regione (754.000 ab.) della Gran Bretagna, nella Scozia, affacciata al mar del Nord.
Loti, Pierre (Rochefort-sur-Mer 1850-Hendaye 1923) Pseudonimo di Julien Viaud. Romanziere francese. Tra le opere Pescatore d'Islanda (1886).
lòtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo ad animale, che vive sulle rive e sul fondo dei fiumi.
Lotman, Jurij (San Pietroburgo 1922-Tartu 1993) Critico letterario. Tra le opere Struttura del testo letterario (1972), Testo e contesto (1980), La semiosfera (1985), opera nella quale definisce appunto la semiosfera, origine di tutti i fenomeni culturali.
lòto, sm. Nome comune di diverse specie di piante erbacee acquatiche, appartenenti al genere Nelumbo e Nymphaea, che presentano grandi fiori ornamentali. Il Loto d'Egitto (Nymphaea lotus) è una pianta del Nilo dai fiori bianchi o rosa. Il Loto indiano (Nelumbo nucifera) è coltivato in Oriente e ha i fiori rosa e grandi foglie.
Mitica pianta che dava, secondo la leggenda, l'oblio a chi se ne nutriva.
Il loto è simbolo molto usato delle religioni orientali. Nel buddhismo, per esempio, un fiore di loto fa da trono a Buddha.
lotòfagi Secondo la mitologia greca, popolazione che viveva sulla costa libica e che si cibava dei frutti del loto i quali, se ingeriti da uno straniero, gli facevano dimenticare la patria. Omero ne raccontò nell'Odissea come una delle esperienze vissuta da Ulisse e dai suoi compagni.
lòtta, sf. 1 Combattimento corpo a corpo. ~ mischia. 2 Combattimento sportivo di due avversari che cercano di atterrarsi senza utilizzare armi. 3 Contrasto fra persone o gruppi. ~ battaglia. 4 Disaccordo. ~ vertenza. <> consenso.
sf. 1 fight, struggle. 2 (sport) wrestling. 3 (libera) all-in wrestling.
lat. tardo lucta, deriv. da luctare lottare.
• Fu, insieme alla corsa, una delle prime discipline a rappresentare una gara sportiva. Vi sono diversi tipi di lotta, che si distinguono per modalità di combattimento e diffusione. Quelle più diffuse sono la lotta libera, la lotta greco-romana e la lotta giapponese (jujitsu, judo), che sono anche discipline olimpiche. La lotta greco-romana è suddivisa in due tempi per un totale di dieci minuti. Vince chi mette fuori combattimento l'avversario, tenendogli entrambe le spalle appoggiate al suolo per almeno due secondi, oppure in base al punteggio assegnato. La lotta libera è simile alla greco-romana, ma permette delle ulteriori mosse, come l'uso delle gambe per atterrare l'avversario. Vi sono altri tipi di lotta praticati per scopi spettacolari nei paesi da cui traggono origine. Esempi di queste lotte sono il sumo giapponese e la lotta libera americana o catch.
Lotta per la vita, La Romanzo di P. Baroja (1904).
lottàre, v. intr. 1 Essere impegnato in una lotta. ~ combattere. 2 Impegnarsi. ~ partecipare. • lottò con tutte le sue forze ma alla fine fu costretto alla resa. 3 Azzuffarsi. ~ litigare. • non potevano lottare su ogni minima questione. 4 Opporsi, contrastare, polemizzare. ~ resistere. • il suo impegno era di lottare contro la corruzione.
v. intr. 1 to fight, to struggle. 2 (in una competizione sportiva) to wrestle.
lat. tardo luctare.
lottatóre, sm. (f.-trìce) Chi pratica lo sport della lotta.
sm. wrestler.
lat. luctator,-oris.
lotterìa, sf. Gioco a premi. ~ lotto, pesca, riffa.
sf. raffle, lottery.
Lòtti, Lorènzo (Firenze 1490-Roma 1541) Scultore e architetto italiano detto il Lorenzetto, appartenente alla corrente classicheggiante del '500. Fu incaricato di eseguire le sculture della cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, a Roma, su disegni di Raffaello (1919).
lottinoplàstica, sf. (pl.-che) Metodo per la modellazione dei bassorilievi, consistente nel prendere l'impronta con strati successivi di fogli di carta umida.
lottizzàre, v. tr. 1 Dividere in lotti. ~ frazionare. <> accorpare. 2 Assegnare cariche abbastanza importanti in enti pubblici. ~ spartire.
v. tr. 1 to divide up. 2 (pol.) to carve up.
lottizzatóre, agg. (f.-trìce) Chi lottizza.
lottizzazióne, sf. 1 Suddivisione in lotti. 2 Pratica politica del lottizzare.
lòtto, sm. 1 Gioco d'azzardo autorizzato, gestito dal ministro delle finanze tramite ricevitorie autorizzate. 2 Appezzamento. ~ terreno, proprietà. 3 Parte di un tutto diviso; porzione. ~ quota. 4 Blocco. ~ stock. 5 Lotteria.
sm. 1 lottery. 2 (porzione) lot. 3 (catastale) site.
franc. lot.
• Il gioco del lotto consiste in estrazioni di cinque numeri da un'urna che ne contiene novanta. Tali estrazioni sono eseguite in dieci sedi autorizzate, dette ruote, che sono Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Vengono eseguite estrazioni settimanali, generalmente il sabato. Le persone possono scommettere sull'uscita di combinazioni costituite da uno a cinque numeri (estratto semplice, ambo, terno, quaterna, cinquina), presi da una o più ruote. Le vincite sono 10,5, 52,5, 250, 4.250, 80.000 e un milione di volte la posta.
Lòtto, Lorènzo (Venezia 1480-Loreto 1556) Pittore italiano. Il suo stile originale, caratterizzato da grande ricchezza cromatica, è stato influenzato dal naturismo lombardo, dalla pittura nordica, dall'opera di Raffaello e dalle esperienze manieristiche, allontanandosi dalle tendenze dominanti nel Veneto, regione nella quale si formò come pittore. Tra le sue opere, di tema fondamentalmente religioso, vi sono Deposizione di Cristo nel sepolcro (1512), Madonna e Santi (1513), Pala Martinengo (1516), Storie di Santa Barbara (1524), Annunciazione (1527), Ritratto di un giovane (1527), Gloria di San Nicola (1529).
Lotus Cars Ltd Industria automobilistica inglese (sede sociale a Norwich) che produce vetture sportive in piccola serie.
Lotzorài Comune in provincia di Nuoro (2.046 ab., CAP 08040, TEL. 0782).
Loubomo Città (84.000 ab.) della repubblica del Congo, capoluogo della regione di Niari.
Louis, Joe (Lexington 1914-1980) Pugile statunitense. Dal 1937 al 1949 fu campione mondiale dei pesi massimi.
Louis, Spyridon (1872-1940) Atleta greco. Alle olimpiadi di Atene del 1896 vinse la maratona.
Louise Romanzo musicale in quattro atti di G. Charpentier (1860-1956), su libretto proprio (Parigi, 1900). Ambientata nel quartiere di Montmartre della Parigi dell'inizio del secolo, l'opera narra musicalmente una vicenda romantica di amore tra la protagonista, la sartina Luisa e il poeta Giuliano, che abita in una casa vicina. I genitori non vedono di buon occhio la relazione con un poeta e cercano di dissuadere Luisa dal frequentarlo. Ma l'amore è più forte: Luisa si allontana da casa e va a vivere con Giuliano. Una malattia del padre, la convince a tornare temporaneamente in famiglia. Dopo la guarigione del padre, Luisa intende tornare da Giuliano. L'opposizione dei suoi scatena un violento alterco, che si conclude con la partenza definitiva di Luisa e con la maledizione della città crudele da parte del padre.
Louisiade Arcipelago (12.000 ab.) della Papua Nuova Guinea, nella Melanesia.
Louisiana Stato degli USA meridionali (124.000 km2, 4.180.000 ab.) con capitale Baton Rouge. Confina con il Texas, l'Arkansas, il Mississippi e il golfo del Messico. È percorso dal fiume Mississippi e dai suoi affluenti, tra cui il Red River. Sua principale città e porto è New Orleans. Il clima è caldo umido. Vi sono vaste foreste che coprono più della metà del territorio. Vi sono coltivazioni di canna da zucchero, cotone, soia, riso, tabacco, patate dolci, alberi da frutto e allevamenti di suini, bovini e ovini. È praticata la pesca e la caccia di animali da pelliccia. Ha giacimenti di petrolio, gas naturale, zolfo. Sono presenti industrie chimiche, metalmeccaniche, petrolifere, alimentari, navali, tessili. Presenta quasi 12.000 km di rete fluviale. Nacque come colonia fondata da R. R. Cavelier de La Salle nel 1682, che la chiamò con il nome attuale in onore di Luigi XIV. Fu venduta da Napoleone agli USA nel 1803, fu annessa all'unione nel 1812, aderì alla confederazione nel 1861 e fu definitivamente integrata all'unione nel 1868.
Louisiana Story Film documentario, americano (1948). Regia di Robert Flaherty. Interpreti: Joseph Boudreaux, Frank Hardy. Titolo originale: Louisiana Story
Louisville Città (269.000 ab.) degli USA, nello stato del Kentucky.
Loungine, Pavel (1949-) Regista cinematografico russo. Diresse Taxi Blues (1990) e Luna Park (1992).
louping hill, loc. sost. m. invar. Malattia provocata da un virus che colpisce le pecore, provocando una meningoencefalite infettiva. Raramente colpisce anche l'uomo causando un'encefalite a lungo decorso.
Lourdes Cittadina della Francia meridionale posta sul Gave du Pau, alle propaggini settentrionali dei Pirenei, nella dipendenza degli Hautes-Pyrénées. Sede vescovile è uno dei più famosi centri di pellegrinaggio del mondo cattolico. Grazie infatti ai numerosi pellegrini e ammalati che vi giungono annualmente, il turismo e il commercio a esso collegato è la principale risorsa economica della città. È famosa per l'apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous avvenuta l'11 febbraio 1858. Sulla roccia soprastante la grotta dove la Madonna fece sgorgare acqua, venne costruita nel 1871 la basilica dell'Immacolata Concezione o basilica superiore (consacrata nel 1876) e nel 1901 fu consacrata un'altra basilica, chiamata del Rosario o inferiore, unita alla prima da gradinate e archi. Nel 1882, a seguito di numerose guarigioni fra i pellegrini che si erano bagnati con l'acqua della fonte, venne istituito un Ufficio particolare che aveva il compito di raccogliere le documentazioni e di stabilire la veridicità dei singoli casi per comunicarle alle competenti comunità ecclesiastiche.
loure, sf. invar. 1 Danza francese molto lenta del XVII sec. 2 Strumento musicale medievale della famiglia della cornamusa, utilizzato in Normandia e forse in Bretagna.
Louth Contea (92.000 ab.) dell'Irlanda, nel Leinster, sul mar d'Irlanda. Capoluogo Dundalk.
Louvois, François-Michel Le Tellier marchése di (Parigi 1641-Versailles 1691) Politico francese. Figlio di Michel Le Tellier, fu ministro della guerra in associazione con il padre. Consigliere di Luigi XIV, collaborò al riordinamento dell'esercito e ne appoggiò la dispendiosa politica estera.
Louvre Palazzo parigino, residenza dei re di Francia a Parigi dai tempi di Carlo V e fino al 1682. Costruito nel XIII sec. per ordine del re Filippo Augusto, subì nel corso dei secoli numerose trasformazioni, rifacimenti e ampliamenti. Vi lavorarono architetti famosi come P. Lescot, J. Lemercier, L. Le Vau, C. Percier, P. Fontaine e C. Perrault. Fu terminato da L. T. J. Visconti e H. Lefuel sotto Napoleone III. Dal 1793 ospita il più importante museo d'arte di Francia e uno dei più vasti e importanti musei del mondo. La raccolta delle collezioni fu iniziata da Francesco I (XVI sec.) e notevolmente accresciuta sotto Luigi XIII e Luigi XIV, soprattutto per merito del ministro Colbert; nel 1793 esse vennero aperte al pubblico e dall'epoca di Napoleone fino ai giorni nostri incessantemente incrementate. Oggi comprendono più di 200 mila pezzi catalogati. Le collezioni si dividono in varie sezioni (tra parentesi sono indicati i reperti più pregevoli): Antichità greche e romane (fregio delle Panatenee, dal Partenone di Atene; due metope del tempio di Zeus a Olimpia; Venere di Milo, originale ellenistico del II sec. a. C.); Antichità egiziane (Mastaba, piccola cappella funeraria del funzionario Akhut-hétep (2563-2433 a. C.; Scriba accoccolato; Codice del re Hammurabi, blocco di basalto nero con incise 282 leggi; Vittoria di Samotracia); Antichità orientali; Scultura medievale e moderna (due Prigioni di Michelangelo); Oggetti d'arte; Pittura medievale e moderna (Madonna in trono e angeli di Cimabue, San Francesco riceve le stimmate di Giotto; Concerto campestre del Giorgione; La Gioconda di Leonardo; Ritratto di Baldasserre Castiglione di Raffaello; Ritratto di donna alla toletta di Tiziano; Madonna del Cancelliere Rolin di J: Van Eyck; Morte di Maria del Caravaggio; Betsabea al bagno di Rembrandt). Tra le raccolte presenti è da segnalare quella assai ricca della pittura francese del XIX sec.
Lovànio (olandese Leuven, francese Louvain) Città del Belgio (85.000 ab.) a 30 km da Bruxelles sul fiume Dyle. Ospita industrie meccaniche, dell'elettronica, della chimica, alimentari e della lavorazione del tabacco. È sede di artigianato fiorente nella lavorazione dei merletti. Fu residenza dei duchi del Brabante e fiorente centro tessile del medioevo. Tra i monumenti, la collegiata di San Pietro (XV sec.) il palazzo comunale (XV sec.) e alcune chiese gotiche. Famosa in Europa l'università cattolica fondata nel 1426.
love story, loc. sost. f. invar. Relazione amorosa. ~ rapporto.
Love story
Romanzo di G. Segal (1970).
Lovec Distretto (1.016.000 ab.) della Bulgaria, capoluogo la città omonima (52.000 ab.) sul fiume Osam.
Lovell, Bernard (Oldland Common 1913-) Astronomo inglese. Costruì il primo grande radiotelescopio a Jodrell Bank.
Lovelock, James (1919-) Chimico inglese. Elaborò un'ipotesi che vedeva la Terra come organismo vivente, suscitando vivaci discussioni tra gli studiosi di problemi ambientali. Tra le sue opere, Gaia: nuove idee sull'ecologia (1979) e Le età di Gaia (1990).
Lovercraft, Howard Philips (Providence, Rhode Island 1890-1937) Scrittore statunitense. Tra le opere Il richiamo di Chthulluh (1929) e La casa delle streghe (1932).
Lóvere Comune in provincia di Bergamo (5.675 ab., CAP 24065, TEL. 035).
Lóvero Comune in provincia di Sondrio (686 ab., CAP 23030, TEL. 0342).
Lovett, William (Newlyn 1800-Londra 1877) Politico britannico. Nel 1836 fondò l'Associazione degli operai londinesi. Promosse il cartismo.
Lowe, sìndrome di Sindrome che colpisce i bambini rachitici di sesso maschile. I suoi sintomi sono uno spiccato ritardo mentale, ipotonia e iporeflettività, albuminuria e cataratta bilaterale, in genere associata a microftalmo.
dal nome del pediatra americano Charles Upton Lowe.
Lowell, Percival (Boston 1855-Flagstaff 1916) Astronomo americano, fu sicuro assertore dell'esistenza di un nono pianeta nel sistema solare, ossia di quello che sarebbe stato chiamato in seguito Plutone. Dedicò gran parte della sua vita e carriera alla costruzione di un osservatorio a Flagstaff, dal quale studiò principalmente Marte, convinto dell'esistenza di possibili forme di vita.
Lowell, Robert (Boston 1917-New York 1977) Poeta. Cattolico, durante la seconda guerra mondiale fu incarcerato perché obiettore di coscienza; successivamente si impegnò attivamente nella lotta per la pace e per i diritti civili. Con Il castello di Lord Weary (1946) vinse il premio Pulitzer. Tra le altre opere, Terra della dissomiglianza (1944) riflette il disagio successivo alla guerra mondiale, Studi dal vero (1959) è considerato il suo capolavoro, Vicino all'oceano (1967), Il delfino,premiato con un secondo premio Pulitzer e il Taccuino 1967-1968 (1969), diario nel quale rivive la storia contemporanea.
Lower River Divisione amministrativa (55.000 ab.) del Gambia, capoluogo Mansa Konko.
Lowry, Malcom (Birkenhead 1909-Ripe, Sussex 1957) Romanziere inglese. Tra le opere Sotto il vulcano (1947).
Lòy, Nànni (Cagliari 1925-Fregene 1995) Regista e attore. Diresse Un giorno da leoni (1961), Le quattro giornate di Napoli (1962), Il padre di famiglia (1967), Caffè Express (1978), Scugnizzi (1989) e Mi manda Picone (1989).
Lòy, Rosétta (Roma 1931-) Scrittrice. Tra le opere La bicicletta (1974), Le strade di polvere (1987), Sogni d'inverno (1992), Cioccolata da Hanselmann (1995) e il saggio La parola ebreo (1997).
Loyòla, Ignàzio di ved. ¤Ignazio di Loyola¤
Lozère Dipartimento (73.000 ab.) della Francia, nella Languedoc. Capoluogo Mende.
Lòzio Comune in provincia di Brescia (460 ab., CAP 25040, TEL. 0364).
lozióne, sf. Soluzione acquosa di sostanze medicamentose. ~ liquido.
sf. lotion.
lat. tardo lotio,-onis, deriv. da lotus, p.p. di lavare lavare.
Lòzza Comune in provincia di Varese (890 ab., CAP 21040, TEL. 0332).
Lòzzo Atesìno Comune in provincia di Padova (3.123 ab., CAP 35034, TEL. 0429).
Lòzzo di Cadóre Comune in provincia di Belluno (1.567 ab., CAP 32040, TEL. 0435).
Lòzzolo Comune in provincia di Vercelli (815 ab., CAP 13060, TEL. 0163).
lp Abbreviazione di long playing.
LP Sigla di Long Playing (lunga esecuzione).
LPF In informatica è la sigla di League for Programming Freedom. Si tratta di un'associazione che contesta l'eccessiva produzione di software a scopi di lucro.
LPG Sigla di Liquefied Petroleum Gas (gas di petrolio liquefatto).
LPI In informatica è la sigla di Lines Per Inch (linee per pollice). Rappresenta l'unità di misura della spaziatura orizzontale nella stampa.
LPM In informatica è la sigla di Lines Per Minute (linee al minuto). Rappresenta l'unità di misura della velocità di una stampante.
LPT In informatica identifica la porta parallela a cui in genere si collega la stampante.
Lr Simbolo chimico del laurenzio.
ls In informatica è il nome di un comando (list directory) del sistema operativo UNIX che lista il contenuto delle directory indicate.
LSB In informatica è la sigla di Least Significant Bit (bit meno significativo). In una successione di bit indica quello meno determinante.
LSD Sigla che sta per Lysergic Acid Diethilamide, indicante il dietilamide dell'acido lisergico. Estratto dalla segale cornuta, viene illegalmente smerciato sotto forma di pastiglie e utilizzato come sostanza stupefacente per i suoi effetti allucinogeni. Pur non inducendo assuefazione fisica, comporta una dipendenza psichica del soggetto, con importanti mutazioni comportamentali. Viene considerato socialmente pericoloso perché può provocare comportamenti dannosi sia per gli altri che per il soggetto stesso.
LSI In informatica è la sigla di Large Scale Integration (integrazione su larga scala). Consiste in una tecnica che permette di integrare su un chip un grande numero di porte logiche.
Ltd Sigla di "Limited" (a responsabilità limitata).
Lu Simbolo chimico del lutezio.
Lu (comune) Comune in provincia di Alessandria (1.295 ab., CAP 15040, TEL. 0131).
Lu Hsun (Shaoxing, Chekiang 1881-Shanghai 1936) Pseudonimo di Chou Shu-jen. Scrittore cinese. Tra le opere Storia vera di AQ (1921), Grida (1923) e Storia della letteratura cinese (1923).
Luaces, Joaquin Lorènzo (L'Avana 1826-1867) Poeta cubano. Ispirato dalle bellezze naturali dell'isola di Cuba, scrisse le poesie d'amore Anacreonticas cubanas, le opere di impegno politico e civile La caida de Misolonghi, Oración de Matatias, il dramma El mendigo rojo (1859) e la tragedia Aristodemo (1867).
Luàldi, Antonèlla (Beirut 1931-) Nome d'arte dell'attrice cinematografica italiana Antonietta De Pascale. Tra i numerosi film da lei interpretati si ricordano Cronache di poveri amanti di C. Lizzani (1953), L'uomo e il diavolo (1954), I delfini (1960), Non sparate sui bambini (1980) e Tutti gli uomini di Sara (1992).
Luanda Capitale dell'Angola (1.300.000 ab.) e capoluogo della della provincia omonima (1.807.000 ab.). Porto sull'oceano Atlantico, è un centro commerciale e industriale, con industrie alimentari, tessili, chimiche, meccaniche, metallurgiche, del cemento, del tabacco e petrolchimiche. Fu fondata dai portoghesi nel 1576.
Luangwa Fiume (800 km) dello Zambia. Nasce al confine con il Malawi e confluisce nello Zambesi. Attraversa l'omonimo parco nazionale.
Luapula Fiume (550 km) dell'Africa centrale. Fa da confine tra Zaire e Zambia.
Luapula
Provincia (526.000 ab.) dello Zambia, al confine con lo Zaire. Capoluogo Mansa.
Lubècca Città (217.000 ab.) della Germania, nello Schleswig-Holstein, a 15 km dall'avamposto di Travemüde sul mar Baltico. Un canale navigabile la collega all'Elba. Porto commerciale, ha nelle industrie cantieristiche, metalmeccaniche, alimentari, tessili, chimiche e delle ceramiche le principali risorse economiche. Vi si trovano una cattedrale romanica, la chiesa gotica di Santa Maria e la chiesa di Santa Caterina (XII-XIV sec.). Fu fondata nel XII sec. dal conte Holstein. La sua importanza economica diminuì dopo l'apertura del canale che collega il Baltico al mar del Nord (1895).
Baia di Lubecca
Baia del mar Baltico, parte interna del golfo di Meclemburgo.
Lubiàna Città capitale della Slovenia (300.000 ab.), posta tra i fiumi Ljubljanca e Sava. Ha industrie chimiche, metalmeccaniche, metallurgiche, tessili, conciarie, del legno, della carta e calzaturiere. Luogo turistico. In sloveno Ljubljana. Fu fondata nel 34 a. C. dai romani su un insediamento di Illiri. Nel XII sec. passò ai duchi di Corinzia e nel 1282 agli Asburgo. Presenta rovine delle mura romane, il castello del sec. XI, il palazzo Vescovile (XVIII sec.), la fontana dei Fiumi della Cerniola (1751) e il duomo di San Nicola del XVII sec.
Congresso di Lubiana
Congresso internazionale della Santa Alleanza (Austria, Francia, Gran Bretagna, Prussia, Russia; cancelliere K. W. L. Metternich) che ebbe luogo dall'11 gennaio al 25 febbraio 1821, in prosecuzione di quello di Troppau, per risolvere le problematiche sorte a partire dai moti liberali del regno delle Due Sicilie (1820). Il congresso sancì il diritto d'intervento armato da parte degli austriaci nel regno di Napoli.
Lubitsch, Ernst (Berlino 1892-Hollywood 1947) Regista cinematografico statunitense. Di origine tedesca, diresse La vedova allegra (1934), Ninotchka (1939) e Il cielo può attendere (1943).
Lublìno Città della Polonia sudorientale (340.000 ab.), capoluogo del voivodato omonimo (1.021.000 ab.) e posta sul fiume Bystrzyca. Presenta industrie meccaniche, metallurgiche, alimentari, chimiche, del legno e tessili. In polacco Lublin. Presenta il castello di Casimiro il Grande (XIV sec.), la piazza del Mercato, la porta di Cracovia (1341), il duomo di San Giovanni (XVI sec.), oltre a chiese ed edifici monumentali.
Lubombo Distretto (154.000 ab.) dello Swaziland orientale. Capoluogo Siteki.
Lubriàno Comune in provincia di Viterbo (958 ab., CAP 01020, TEL. 0761).
lubricità, sf. Caratteristica di ciò che lubrico.
lùbrico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che è liscio da far scivolare. ~ sdrucciolevole. 2 Indecente. ~ osceno. <> casto.
lubrificànte, agg. e sm. agg. Ingrassante.
sm. Olio o grasso che unge perni, cuscinetti e simili.
sm. lubricant.
lubrificàre, v. tr. Porre olio o grasso tra elementi di un ingranaggio per eliminare l'attrito. ~ ingrassare.
v. tr. to lubricate.
lubrificatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che serve a lubrificare; di apparecchio per lubrificare.
lubrificazióne, sf. Introduzione di una sostanza liquida, solida o gassosa tra due superfici in modo da impedirne il contatto diretto. In questo modo si migliora l'efficienza del sistema, riducendo l'attrito e disperdendo il calore. Si ha una diversa lubrificazione a seconda del lubrificante usato. I lubrificanti si dividono in minerali o sintetici a seconda del loro utilizzo. Quando si usano lubrificanti fluidi si ha una lubrificazione perfetta, mentre con i lubrificanti grassi o i semisolidi si ha una lubrificazione limite. La lubrificazione forzata è ottenuta tramite un circuito a pressione.
Lubumbashi Città (565.000 ab.) dello Zaire, capoluogo della regione di Shaba, presso la frontiera con lo Zambia. Centro minerario (estrazione di argento, rame, uranio e cobalto) e industriale (prodotti metallurgici, alimentari, tessili, metalmeccanici e del legno). Fu fondata nel 1910.
Lùca Santo di origine antiochena, autore del terzo Vangelo (80 a. C. ca.) e degli Atti degli Apostoli. Fu anche medico e pittore. Dopo la conversione al cristianesimo, divenne stretto collaboratore di Paolo e lo seguì nei suoi viaggi. Morì martire in Beozia. La sua festa viene celebrata il 18 ottobre.
Lùca da Lèida (Leida 1494-1533) Lucas Hugenszoon (Lucas Van Leyden) detto Luca da Leida. Pittore olandese. Tra le opere La partita a scacchi (ca. 1508, Berlino, Gemäldegalerie) e Giudizio universale (1526, Leida, Museo De Lakenhal).
Lucània Antico nome della regione Basilicata in uso fino al XII sec. e utilizzato in epoca moderna dal 1932 al 1947. Deriva dall'antica popolazione dei lucani.
Lucànidi Famiglia di Insetti Coleotteri, comprendente soprattutto specie tropicali viventi in Asia, Australia e America, a cui appartiene il cervo volante (Lucanus cervus).
Lucàno Sezione dell'Appennino Meridionale, tra la sella di Conza e il passo dello Scalone. Vetta più elevata la Serra Dolcedorme (2.267 m).
lucàno, agg. e sm. agg. 1 Dell'antica Lucania. 2 Della Basilicata
sm. 1 Abitante o nativo della Lucania. 2 Abitante o nativo della Basilicata.
Lucàno, Màrco Annèo (Cordova 39-Roma 65) Poeta latino, nipote del filosofo Seneca. Inizialmente amico di Nerone, divenne poi un suo accanito avversario, aderendo alla congiura di Pisone (65). Oltre a molte opere andate perdute, scrisse il poema epico in dieci libri Bellum civile o Pharsalia (Farsaglia) che ha per tema le lotte tra Cesare e Pompeo, culminanti nella battaglia di Farsalo, con il quale si discosta dal modello virginiano, eliminando gli elementi mitici e preferendo la descrizione di personaggi storici e il discorso politico. In quest'opera esprime infatti la sua forte opposizione all'impero dichiarandosi a favore dell'antica repubblica. Lo stile, che segue le tendenze dell'asianismo, è ricercato, con toni cupi e tragici e particolari macabri.
lucarìno, sm. Uccello (Carduelis spinus) della famiglia dei Fringillidi e dell'ordine dei Passeriformi. Di colore verdastro, vive nei boschi dell'Europa e dell'Asia. Durante l'inverno si mantiene in prossimità dell'acqua.
Lùcca Città della Toscana nordoccidentale, capoluogo di provincia (comune di 1.773 km2, 86.100 ab., CAP 55100, TEL. 0583). È situata in una pianura all'imbocco della Garfagnana. È un importante mercato agricolo (uva, olive, cereali, tabacco, frutta) e del bestiame. Sono presenti industrie meccaniche, alimentari, del tabacco, tessili, del legno, della carta e chimiche. Fu fondata dai liguri, in seguito occupata dagli etruschi (V sec. a. C.), per divenire prima colonia romana (180 a. C.) e poi municipio di Roma (89 a. C.). Fu capitale del ducato longobardo della Tuscia (VI sec.), di una contea franca (VIII sec.) e infine del marchesato di Toscana (IX e X sec.). Divenuta comune nel sec. XI, ebbe il suo periodo di massimo splendore nel XII e XIII sec., soprattutto per la produzione e la lavorazione di seta e lana. Nel 1197 aderì alla lega guelfa. Da sempre nemica di Pisa, a causa del suo tentativo di espansione economica, si rimise in lotta con la città avversaria (guerre per il controllo della Garfagnana e della Versilia del XIII sec.) e ne fu sconfitta nel 1314. Si liberò nel 1320 sotto la guida di C. Castracani. Colpita più volte dalla peste e indebolita da un'altra occupazione pisana e dai tributi, decadde definitivamente nel 1799, anno in cui fu occupata da Napoleone. Nel 1815 fu data alla duchessa Maria Luigia di Borbone e nel 1847 Carlo Ludovico la cedette al granducato di Toscana. Nel 1860 fu annessa al regno d'Italia. La parte antica della città è racchiusa in una cinta muraria di circa 4 km (1504-1645). Tra i numerosi importanti monumenti, vi sono il duomo di San Martino (San Frediano, VI sec.), ricostruito nell'XI sec., le chiese di San Michele in Foro (XII-XIV sec.), San Frediano (112-147), San Cristoforo (XIII sec.); palazzo e villa Guinigi (XIV-XV sec.) e palazzo Pretorio (XV-XVI sec.). È sede di una pinacoteca Nazionale e di un museo civico.
Provicia di Lucca
(1.775 km2, 380.000 ab.) È compresa tra il mare e l'Appennino Tosco-Emiliano. Il territorio è per circa il 70% montuoso (Alpi Apuane, nella parte centrale), con le piane di Lucca e della Versilia a sud e a ovest ed è attraversato dal fiume Serchio. Sono coltivati uva, olive, ortaggi e cereali. Sono presenti allevamenti bovini. Oltre all'estrazione e la lavorazione del marmo dalle Alpi Apuane, vi sono industrie della carta, del legno, alimentari, tessili, del tabacco, siderurgiche, chimiche e dei mobili. I centri principali sono Camaiore, Capannori, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Serravezza, Viareggio. Rinomate le stazioni balneari della Versilia.
Lùcca Sìcula Comune in provincia di Agrigento (2.299 ab., CAP 92010, TEL. 0925).
lucchése, agg. e sm. agg. Relativo a Lucca.
sm. 1 Nativo o abitante di Lucca. 2 Dialetto parlato a Lucca.
Lucchése, Romèo (Treviso 1916-) Scrittore italiano. Ha tradotto molti famosi scrittori (Molière, Vigny, Eliot, Beckett ecc.). Tra le opere si ricorda Pazienza e impazienza (1949).
Lucchesìa Regione pianeggiante della Toscana, situata a est di Lucca.
Lucchesìni, Giovàn Lorènzo (Lucca 1638-Roma 1716) Letterato. Appartenente alla Compagnia di Gesù, scrisse il poema satirico Specimen didascalici carminis et satyrae (1672) e Saggio delle sciocchezze di N. Machiavelli (1677).
Lucchétti, Danièle (Roma 1960-) Regista cinematografico. Diresse Domani accadrà (1988), La settimana della sfinge (1990), Il portaborse (1991) e La scuola (1995).
lucchétto, sm. 1 Serratura metallica mobile. 2 Gioco enigmistico.
sm. padlock.
franc. antico loquet.
Lucchìni, Luìgi (Casto, Brescia 1919-) Industriale siderurgico e finanziere italiano, creatore dell'omonimo gruppo. Dal 1984 al 1988 è stato presidente della Confindustria, succedendo a Vittorio Merloni. Il suo successore è stato Sergio Pininfarina.
luccicànte, agg. 1 Sfavillante. ~ scintillante. <> opaco. 2 Gioioso. ~ allegro.
sparkling, scintillant, glittering, aglow
luccicàre, v. intr. Mandare, riflettere luce; risplendere. ~ brillare.
v. intr. 1 to sparkle, to glitter. 2 (stella) to twinkle.
lat. volg. lucicare, deriv. da lux, lucis luce.
luccichìo, sm. Il luccicare. ~ scintillio, splendore.
luccicóne, sm. Grossa lacrima.
luccicóre, sm. Bagliore.
lùccio, sm. Pesce d'acqua dolce della famiglia degli Esocidi (Esox lucius). Ha il corpo allungato di colore verde giallo e una grande bocca. Può raggiungere la lunghezza di 4 m e il peso di 35 kg. È un grande predatore.
sm. pike.
lùcciola, sf. 1 Insetto. 2 Riflettore cinematografico. 3 Persona che, nelle sale cinematografiche, accompagna le persone al posto con una pila. 4 Prostituta. ~ battona.
sf. 1 (insetto) firefly, glowworm. 2 (prostituta) streetwalker.
• Nome degli Insetti Coleotteri della famiglia dei Lamparidi. Sono dotate di organi addominali luminosi, che usano come richiamo sessuale. I maschi sono alati e le femmine attere. In Italia si trovano la Lucciola italica e la Lampyris noctiluca, lunga fino a 18 mm. Meno diffusa la Phausis splendicula (lucciola di San Giovanni).
lùcco, sm. (pl.-chi) Veste di panno o di damasco, lunga e munita di aperture laterali per il passaggio delle braccia, indossata nel medioevo dai fiorentini. In origine era portata solo da magistrati, notai e persone facoltose.
lùce, sf. 1 Radiazione elettromagnetica. ~ chiaro. <> buio, ombra. 2 Forma di energia che è causa di ogni sensazione della vista. 3 Raggi del sole. 4 Qualsiasi sorgente luminosa. ~ lampada. 5 Corrente elettrica. ~ illuminazione. 6 Chiarore. ~ luminosità. <> oscurità. 7 Faro. ~ guida. 8 Bagliore, fulgore. ~ luccichio. 9 Apertura. ~ vano. 10 Al plurale, fanali. ~ fari.
sf. 1 light. 2 (luce elettrica) electricity. 3 (vetrina, finestra) window. 4 (aut., luci di posizione) side lights. 5 (alla luce di) by the light of. 6 (fig., fare luce) to throw light. 7 (fig., dare alla luce) to give birth to. 8 (luce del sole) sunlight. 9 (luce della luna) moonlight.
lat. lux, lucis.
• Radiazione dello spettro elettromagnetico che viene emessa da atomi eccitati e si propaga a una velocità di 299.792,5 km/s. Quando colpisce la retina dell'occhio, produce il fenomeno della visione e dei colori dell'iride. La velocità della luce fu per la prima volta determinata, nel 1675, dall'astronomo danese O. Roemer per mezzo di osservazioni delle eclissi dei satelliti di Giove. La costanza della velocità della luce è un fondamento basilare della teoria della relatività di Einstein che si basò, per enunciarla, sullo storico esperimento di Michelson-Morley del 1887: il fallimento del tentativo da essi escogitato per misurare la velocità della luce relativamente all'etere portò sia ad abbandonare il concetto di etere sia all'affermazione della costanza della velocità della luce e con essa di tutte le radiazioni elettromagnetiche. Le prime ipotesi sulla natura della luce furono azzardate dai filosofi greci. Nel 1690 C. Huygens sostenne che la luce fosse data da un moto ondulatorio dell'etere, materia elastica che riempie tutto lo spazio. Newton, nella sua opera Ottica (1704), ne diede la prima vera spiegazione scientifica, sostenendo che la luce è determinata dal movimento di corpuscoli di materia che sono emessi dai corpi e viaggiano con velocità diversa a seconda del mezzo che attraversano, seguendo traiettorie rettilinee. I fenomeni della riflessione e della rifrazione erano a sostegno dell'ipotesi corpuscolare. Negli studi successivi del XIX sec. A. Fresnel e T. Young riproposero la teoria della natura ondulatoria della luce, formulando la teoria meccanica della luce: i fenomeni che essa doveva spiegare erano l'interferenza, la diffrazione, la polarizzazione, difficilmente interpretabili dalla teoria corpuscolare. La natura della luce fu poi approfondita da C. Maxwell che, con la sua teoria elettromagnetica della luce, con la quale venivano unificati tutti i fenomeni elettrici e magnetici, dimostrò che la luce è costituita da oscillazioni del campo elettromagnetico. Gli studi successivi relativi all'assorbimento e all'emissione di energia e la conseguente scoperta della fotoelettricità e di altri fenomeni, portarono alla formulazione della teoria quantistica. Secondo questa teoria, ipotizzata da M. Planck e da A. Einstein, la luce è descritta come un aggregato di singole particelle, i fotoni o quanti. La meccanica quantistica risolve l'apparente contraddizione tra la natura ondulatoria e quella corpuscolare, unificandole in un'unica teoria. Secondo questa teoria le onde elettromagnetiche sono il mezzo di trasporto dei fotoni e rappresentano la probabilità che un dato fotone ha di trovarsi in un punto dello spazio in un dato istante di tempo. Il fotone, o quanto di luce, trasporta una quantità discreta di energia che è funzione della sua frequenza tramite una costante di proporzionalità, la costante di Planck. Il dualismo onda-corpuscolo è quindi l'approccio del fisico moderno, consapevole che, a seconda del tipo di esperimento, la luce può comportarsi ora come un pacchetto di onde, ora come un aggregato di corpuscoli (fotoni). Le radiazioni elettromagnetiche della luce hanno una frequenza compresa tra 380 e 780 nanometri. La varietà di colore che l'occhio percepisce è data dalla variazione della lunghezza d'onda della luce. I colori di base sono quelli presenti nell'arcobaleno e quelli in cui viene scomposto un fascio di luce bianca che attraversa un prisma, ossia i colori viola (corrispondente alla lunghezza d'onda più piccola), blu, verde, giallo, arancione e rosso (lunghezza d'onda maggiore).
Luce cinerea
Luce poco intensa, caratterizzante la zona di Luna non illuminata dai raggi del Sole: essa è causata dalla luce solare riflessa dalla Terra verso il nostro satellite naturale e che poi ritorna a noi dalla Luna stessa. È di colore grigio cenere e provoca uno strano fenomeno ottico, ossia la zona di disco lunare che produce la luce cinerea appare più piccola rispetto alla dimensione della falce, ossia della parte illuminata dal Sole: questo avviene perché una figura scura in un campo chiaro sembra sempre più piccola di una di pari dimensione, chiara in campo scuro. Tale fenomeno è più frequente nei giorni seguenti o precedenti il novilunio.
Luce zodiacale
Leggero splendore che si verifica poco tempo prima che il Sole sorga o dopo il tramonto, in una fascia intorno all'eclittica (zodiaco): il Sole deve essere al di sotto dell'orizzonte di almeno 15° perché si possa osservare. Può essere studiata con un fotometro, grazie al quale si può osservare che tale luce è presente su tutta l'eclittica; con uno spettrografo, appare come luce del Sole generata da un pulviscolo cosmico diffuso su tutto il piano dell'eclittica all'esterno e all'interno dell'orbita terrestre. Contribuiscono all'effetto anche emissioni elettroniche.
Luce d'agosto Romanzo di W. Faulkner (1932).
Luce della risonanza, La Trattato di poesia di Anandavardhana (IX sec.).
Luce, Maximilien (Parigi 1858-1941) Pittore e illustratore francese. Debuttò al Salon des Indépendants nel 1887. Influenzato dall'impressionismo e dal divisionismo, ha realizzato numerose illustrazioni per giornali e riviste. Tra le opere, Veduta di Montmartre (1887, Otterlo, Museo Kröler-Müller).
Lucena Città (108.000 ab.) delle Filippine, capoluogo della provincia di Quezon.
lucènte, agg. Che risplende; luminoso, splendente. ~ brillante. <> opaco.
agg. shining, bright.
lucenteménte, avv. Con lucentezza.
lucentézza, sf. Caratteristica di ciò che è lucente. ~ luminosità.
Lucèra Comune in provincia di Foggia (35.000 ab., CAP 71036, TEL. 0881) in Capitanata. Ha industrie meccaniche, di trasformazione dei prodotti agricoli, dei materiali edili e del legno. Artigianato tessile e del cuoio. Presenta i resti della città romana, il castello di Federico II, la chiesa di San Francesco (XIV sec.) e il duomo gotico (1302-1317).
lùcere, v. intr. 1 Risplendere. ~ brillare. 2 Rifulgere, in senso figurato.
lucèrna, sf. 1 Lume portatile a olio. ~ lanterna. 2 Luce. 3 Cappello a due punte del carabiniere.
sf. oil-lamp.
lat. lucerna, deriv. da lux, lucis luce.
Lucèrna Città della Svizzera (60.000 ab.), capitale del cantone omonimo. Si trova sulla riva nordorientale del lago dei Quattro Cantoni, nel punto in cui ne esce il fiume Reuss. Importante centro turistico, ha industrie tessili, metallurgiche, della meccanica di precisione, elettrotecniche, chimiche, grafiche e della birra. In tedesco Luzern, in francese Lucerne. Sorse nel XIII sec. intorno a un convento benedettino. Nei secoli che seguirono ebbe un ruolo di primo piano nelle lotte religiose che contrapposero i cantoni cattolici ai protestanti. Vi sono chiese dal XIII al XVI sec., caratteristici ponti medievali in legno sul fiume Reuss e il palazzo Ritter (XVI sec.).
Cantone di Lucerna
(1.492 km2, 320.000 ab.) Cantone della Svizzera prevalentemente montuoso o collinare (Alpi Bernesi ed Emmental). È ricco di laghi e corsi d'acqua. L'economia si basa sul turismo, sullo sfruttamento del terreno e delle foreste. Vi sono inoltre allevamenti e industrie meccaniche, metallurgiche, chimiche, tessili, alimentari, del legno. Oltre al capoluogo, altri centri importanti sono Emmen, Kriensù, Sursee e Willisau.
lucernària, sf. Genere di scifozoi dell'ordine delle Stauromeduse, famiglia dei Lucernariidi, composto da scifomeduse che vivono fissate alle erbe marine.
lucernàrio, sm. Apertura del tetto fornito di vetrata. ~ abbaino.
sm. skylight.
Lucèrtola Costellazione di modeste dimensioni, facilmente visibile nelle notti estive e autunnali; è costituita da stelle con scarsa luminosità e si trova a nord di Pegaso, nell'emisfero celeste boreale.
lucèrtola, sf. Nome di molti generi di Rettili Sauri della famiglia dei Lacertidi. Vivono in luoghi asciutti e arieggiati. Sono presenti nelle regioni calde del Vecchio Mondo. Hanno il corpo snello e squamato con zampe pentadattili, la lingua bifida e una lunga coda sottile con capacità di rigenerazione. In Italia le specie più diffuse sono la Podarcis muralis (lucertola dei muri), la Podaricis sicula, la Lucertola vivipara e la Lucertola Virdis (il ramarro).
sf. lizard.
Luchian, Stefan (Stefanesti 1868-Bucarest 1916) Pittore rumeno. Attratto dallo stile impressionista, si trasferì prima a Monaco e successivamente a Parigi. Tra le opere, Fiori, Cluj, conservate nella pinacoteca V. Cioflec.
Luci d'inverno Film drammatico, svedese (1962). Regia di Ingmar Bergman. Interpreti: Gunnar Björnstrand, Ingrid Thulin, Max von Sydow. Titolo originale: Nattvardsgaesterna
Luci della città Film commedia, americano (1931). Regia di Charlie Chaplin. Interpreti: Charlie Chaplin, Virginia Cherril, Harry Myers. Titolo originale: City Lights
Luci della ribalta Film drammatico, americano (1952). Regia di Charlie Chaplin. Interpreti: Charlie Chaplin, Claire Bloom, Sidney Chaplin. Titolo originale: Limelight
Lucìa Nome di sante.
Lucia
(Siracusa 283 ca-304 ca) Vergine, santa e martire cristiana. È protettrice della vista, poiché secondo leggenda, le furono strappati gli occhi durante il martirio sotto Diocleziano. Secondo la tradizione, era di nobili origini ed era stata promessa sposa a un pagano. Ella rifiutò però il matrimonio per non tradire il suo voto di castità. Per questo motivo, fu denunciata come cristiana, torturata e uccisa. I suoi resti furono trasportati a Corfino e a Metz. Nell'iconografia sacra, è stata ritratta da Altichiero nell'oratorio di San Giorgio a Padova, da Lorenzo Lotto in una pala della pinacoteca di Iesi e da Jacobello del Fiore nella pinacoteca di Fermo. Particolari cari ai pittori nelle raffigurazioni di Santa Lucia sono gli occhi e il pugnale o la spada con la quale si narra la santa fosse stata trafitta. La sua festa si celebra il 13 dicembre.
Lucia Filippini
(Tarquinia 1672-Montefiascone 1732) Benefattrice e santa. Svolse l'attività di educatrice prima nella scuola femminile di Montefiascone (fondata da Rosa Venerini) e successivamente aprì numerose altre scuole gratuite sul modello di quella di Montefiascone. Fondò le Maestre Pie Filippine. Fu canonizzata nel 1930. La sua festa si celebra l'11 maggio.
Lucia da Narni
(Narni 1476-Ferrara 1544) Beata. Lucia Brocadelli. Entrò nel terzo ordine domenicano, dopo essere stata lasciata libera dal marito (1494). Ricevette le stimmate nel 1496. Invitata a Ferrara dal duca Ercole d'Este nel 1499, vi fondò un monastero nel 1501.
lucìa, sf. 1 Nella tradizione popolare indica diversi animali: la coccinella (e altri Coleotteri colorati), l'orbettino e (usato soprattutto al plurale) i Pirosomi, Ascidiacei che presentano una fosforescenza molto intensa. 2 Antico ballo popolare delle regioni meridionali che viene eseguito con contorsioni e movimenti di tutta la persona. 3 Mantello triangolare di trina di seta tipico della fine dell'800. Si portava fermato sui capelli con i lembi annodati sul petto.
Lucia di Lammermoor Dramma tragico in due parti e tre atti di G. Donizetti, libretto di S. Cammarano (Napoli, 1835). L'opera ha per tema l'amore contrastato di Lucia per Edgardo di Ravenswood, narrato nel romanzo La sposa di Lammermoor (The bride of Lammermoor, 1819) dello scrittore scozzese Walter Scott (1771-1832). In Scozia alla fine del XVI secolo, Lucia ama Lord Arturo ma il fratello vuole farle sposare un altro e contrasta il suo amore. I due amanti si scambiano un anello, pegno di eterno amore, prima della partenza di lui. A seguito di un inganno ordito da Lord Enrico, il fratello, Lucia sposa un altro e provoca la reazione di Edgardo, l'innamorato, che le rende l'anello. Dopo alcuni drammatici eventi, Lucia impazzisce di dolore mentre Edgardo si uccide.
Considerato il capolavoro di Donizetti, Lucia di Lammermoor rivela pienamente la tecnica solida e accurata del musicista e una melodia ricca di sfumature che ben rappresenta il clima romantico e nordico della vicenda.
Lucìa Mondèlla Personaggio dei Promessi sposi di A. Manzoni. È la protagonista femminile, la promessa sposa di Renzo Tramaglino.
Luciàno (Samostata 121?-181?) Scrittore greco esponente della scuola sofistica. Produsse satire filosofiche, opere autobiografiche e morali, scritti letterari e satirico religiosi, critiche storiche e romanzi d'avventura. Sono giunte a noi quasi settanta opere, tra cui Dialoghi degli dei, Dialoghi dei morti, Dialoghi marini, Due volte accusato, Elogio della mosca, Ermotino, Falaride, Il sogno, La morte di Peregrino, Lucio e l'asino, Modo di scrivere la storia, Nigrino, Storia vera.
lucidalàbbra, sm. invar. Cosmetico che spalmato sulle labbra le rende lucide.
sm. invar. lipgloss.
lucidaménte, avv. In modo lucido. ~ luminosamente, logicamente.
lucidaménto, sm. Azione ed effetto del lucidare.
lucidànte, agg. e sm. Di sostanza usata per lucidare. ~ lucido.
lucidàre, v. tr. 1 Rendere lucido. ~ lustrare. <> opacizzare. 2 Ricalcare un disegno su carta lucida. ~ copiare.
v. tr. 1 to polish. 2 (ricalcare, copiare) to trace.
lat. tardo lucidare, deriv. da lucidus luninoso.
lucidàrio, sm. Testo di catechismo.
lucidatóio, sm. Dispositivo che facilita il ricalco del disegno.
lucidatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Chi, che lucida.
lucidatrìce, sf. Elettrodomestico utilizzato per la lucidatura del pavimento.
sf. floor polisher.
lucidatùra, sf. 1 Atto, effetto del lucidare. 2 Operazione di ricalco di un disegno su carta lucida e trasparente.
lucidézza, sf. Caratteristica di ciò che è lucido.
lucidìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Tecnico che esegue lucidi.
lucidità, sf. 1 Lucidezza. 2 Chiarezza. ~ cognizione, consapevolezza. <> confusione, inconsapevolezza.
lùcido, agg. e sm. agg. 1 Di corpo che riflette la luce. ~ lucente. <> opaco. • occhi lucidi, di chi è sull'orlo di piangere o ha pianto. 2 Splendente. ~ scintillante. <> appannato. • il marmo lucido abbagliava la vista. 3 Chiaro, acuto, penetrante. ~ perspicace. <> confuso. • le sue lucide spiegazioni mi furono molto di aiuto. 4 Freddo, determinato. ~ calcolato. <> improvvisato. 5 Cosciente. ~ equilibrato. <> incosciente. • era ancora lucido nonostante la quantità di vino bevuta.
sm. 1 Lucidezza. 2 Qualsiasi sostanza che serve per lucidare. ~ cera.
agg. 1 bright, shiny. 2 (lucidato) polished. 3 (fig.) clear, lucid. sm. 1 lustre, shine. 2 (da scarpe) polish.
lat. lucidus luminoso, deriv. da lucere splendere.
Lucien Leuwen Romanzo di Stendhal (1834) frutto di una lunga gestazione, lasciato incompiuto dall'autore. Protagonista è Lucien Leuwen, figlio di un banchiere, che, grazie alla protezione paterna, ottiene incarichi importanti nell'esercito. Inizialmente assegnato a una guarnigione dislocata a Nancy, deluso della routine, così diversa dagli eroismi sognati, s'innamora della giovane vedova Mme de Chasteller. Tra malintesi e tenerezza, la storia d'amore sembra svilupparsi in modo irresistibile, se non fosse per l'intervento di un lestofante che per togliersi di torno Lucien, non esita a ricorrere all'inganno e al falso, facendo credere che M.me Chasteller nasconde un figlio avuto da un amante segreto. Lucien crede alla storia e si allontana dall'esercito facendo ritorno a Parigi. Seguendo lo spostamento del protagonista, l'azione si trasferisce a Parigi, dove si svolge la seconda parte del romanzo. Lucien passa al ministero degli interni, dove chiude un occhio su pratiche poco oneste delle quali viene a conoscenza. Troppo intelligente per la società nella quale si trova a operare, Lucien attraversa una profonda crisi e medita di tornare dalla sua amante a Nancy. La morte del padre, costringe il giovane ad abbandonare i suoi progetti. Ambientata nella Francia del periodo di Luigi Filippo, della quale fornisce un vasto quadro sociale d'insieme, l'opera descrive l'ascesa della ricca borghesia. La vicenda è stata portata sullo schermo da Claude Autant-Lara nel 1972.
luciferianèsimo, sm. Atteggiamento di piccole comunità di Sardegna, Spagna e oriente che dissentono nei confronti dell'indulgenza usata verso i vescovi rientrati nel cattolicesimo dopo aver aderito all'arianesimo. Deriva il nome da Lucifero di Cagliari.
luciferiàni 1 Seguaci di Lucifero di Cagliari. 2 Nel medioevo, appartenente a una setta accusata di adorare Satana.
luciferìna, sf. Denominazione generica di sostanze organiche presenti nei tessuti animali e vegetali che, sotto l'azione un enzima, la luciferasi, vengono ossidate dall'ossigeno atmosferico emettendo nello stesso tempo luce.
luciferìno, agg. Diabolico, malvagio. ~ demoniaco.
Lucìfero Antico nome del pianeta Venere, quando sorge al mattino prima del Sole. Significa stella del mattino, cioè che anticipa e annuncia il sorgere del Sole. Quando invece Venere tramonta dopo il Sole e si rende visibile a sera, prende il nome di Vespero.
lucìfugo, agg. (pl. m.-ghi) Di animale, che rifugge la luce.
Lucignàno Comune in provincia di Arezzo (3.349 ab., CAP 52046, TEL. 0575).
lucìgnolo, sm. 1 Treccia di fili che si mette nell'olio della lucerna. ~ stoppino. 2 Persona lunga e magra.
lucìlia, sf. Genere di Ditteri Brachiceri Ciclorafi caratterizzate da livree di colore verde brillante, appartenenti alla famiglia dei Calliforidi.
Lucìlio, Gàio (Sessa Aurunca 175 a. C. ca.-Napoli 102 ca. a. C.) Poeta latino. Viene considerato l'inventore della satira, che ricavò sulla base della commedia attica antica e della diatriba stoico-cinica. Amava la cultura greca ed era cultore della virtus e della tradizione. La sua opera, principalmente autobiografica, esprime l'opposizione al vizio tramite l'utilizzo dell'ironia. Rimangono della sua opera solo un migliaio di frammenti, appartenenti a trenta libri di satira e scritti in metriche diverse.
Lucìlla (148?-182?) Figlia di Marco Aurelio. Andò sposa nel 164 a Lucio Vero e, dopo la morte del marito, a Tiberio Claudio Pompeiano. Fu coinvolta in una congiura contro il fratello, l'imperatore Commodo; venne esiliata a Capri e uccisa.
Lucinàsco Comune in provincia di Imperia (260 ab., CAP 18023, TEL. 0183).
Lucinde Romanzo di F. von Schlegel (1799).
Lucìnidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi Eulamellibranchi marini, di dimensioni medio-piccole, provvisti di conchiglia.
Lùcio Nome di papi.
Lucio I
(Roma-254) Santo e papa dal 253.
Lucio II
(Bologna-Roma 1145) Gerardo Caccianemici, papa dal 1144. Venne ucciso in una rivolta.
Lucio III
(Lucca-Verona 1185) Ubaldo Allucingoli, papa dal 1181. Venne cacciato da Roma, ma nel 1184 tenne un concilio a Verona che pose le basi per la terza crociata.
luciopèrca, sm. Pesce (Stizostedion lucioperca) della famiglia dei Percidi e dell'ordine dei Perciformi. Lungo 1 m, predilige le acque dolci cibandosi di pesci.
lucìte, sf. Dermatite causata dall'esposizione della pelle ai raggi solari.
Lucìto Comune in provincia di Campobasso (1.205 ab., CAP 86030, TEL. 0874).
lucìvago, agg. (pl. m.-ghi) Di piante che si sviluppano solo in piena luce.
Luck Città (210.000 ab.) dell'Ucraina, sul fiume Styr. Capoluogo della regione di Volinia.
Lucknow Città (1.592.000 ab.) dell'India, capitale dell'Uttar Pradesh.
Lucky Luciano Film drammatico, italiano (1973). Regia di Francesco Rosi. Interpreti: Gian Maria Volonté, Silverio Blasi, Vincent Gardenia.
Lùco dei Màrsi Comune in provincia di L'Aquila (5.347 ab., CAP 67056, TEL. 0863).
Lùcoli Comune in provincia di L'Aquila (1.046 ab., CAP 67045, TEL. 0862).
Lucomàgno Passo (1.916 m) della Svizzera, nelle Alpi Lepontine, tra la Val Blenio e la Val Medel.
lucràre, v. tr. 1¤ ¤Ricavare utili in denaro. ~ realizzare. <> perderci. 2 Speculare. ~ profittare.
lat. tardo lucrare, deriv. da lucrum.
lucratìvo, agg. Che serve a dare lucro. ~ redditizio. <> svantaggioso.
Lucrèzia (sec. VI a. C.) Matrona romana e moglie di Collatino. Sesto, figlio di Tarquinio il Superbo, le usò violenza, ed ella si uccise causando, secondo leggenda, la cacciata dei tarquini da Roma.
Lucrezia Borgia Melodramma in un prologo e due atti di G. Donizetti, libretto di F. Romani (Milano, 1833).
Lucrezia violata Poema di W. Shakespeare (1594).
Lucrèzio Càro, Tìto (98 a. C. ca.-55 a. C. ca.) Poeta latino. Non si sa dove nacque, sebbene si ipotizzi che fosse campano, né è certa la data della sua nascita. Di lui si hanno solo incerte notizie giunteci da parte di Svetonio e di San Girolamo. Secondo quest'ultimo si sarebbe suicidato nel 54 a. C. all'età di quarantaquattro anni. Scrisse il De rerum natura, poema in esametri in sei libri, che aveva come scopo la divulgazione della teoria epicurea e la liberazione degli uomini dalla paura della morte e degli dei. Probabilmente il De rerum natura non ha ricevuto l'ultima revisione da parte dell'autore: lo dimostrerebbero alcune ripetizioni di versi e alcune incongruenze rilevate dai commentatori. L'inno a Venere dell'inizio sembra contrapporsi al terrificante quadro della peste di Atene, una sorta di trionfo della morte sulla vita, senza conciliazione degli opposti. Secondo la fisica epicurea, che recupera le teorie atomistiche di Leucippo e Democrito, l'universo vive del moto incessante di atomi, che si aggregano e disgregano originando le realtà esistenti; nascita e morte sono costituite da questo continuo processo di aggregazione e disgregazione; l'anima è anch'essa una combinazione fortuita di atomi che cessa di vivere contemporaneamente al corpo. Il fondamento del sapere è la sensazione. La morte non deve essere temuta perché pone fine alle sensazioni. Tutti i fenomeni hanno cause naturali: gli dei non devono essere temuti poiché non si preoccupano delle vicende umane. L'atarassia, cioè l'imperturbabilità è il presupposto della felicità. L'uomo felice è colui che riconosce come regola dell'esistenza il piacere, inteso come soppressione del dolore, soddisfazione dei bisogni naturali e limitazione dei desideri. Questo è il motivo per cui il De rerum natura si apre con un'invocazione a Venere, simbolo dell'amore e del piacere cui tendono naturalmente tutti gli esseri viventi. Lucrezio si mostra costantemente attento al problema del linguaggio. Il libro, poco apprezzato per la sua posizione antireligiosa, fu rivalutato dagli umanisti per le sue qualità poetiche. Lo stile severo, capace di durezza e di eleganza è sempre nobile e concreto e non cede mai alle ampollosità della retorica.
lùcro, sm. 1 Guadagno, vantaggio economico. ~ profitto. <> perdita. 2 Speculazione.
sm. profit, gain.
lat. lucrum.
lucróso, agg. Che dà guadagno. ~ fruttuoso, proficuo. <> magro, modesto.
agg. profitable, lucrative.
lat. lucrosus.
luculliàno, agg. Detto di ciò che per abbondanza appare degno del buongustaio latino Lucio Licinio Lucullo. ~ copioso. <> frugale.
Lucùllo, Lùcio Licìnio (106 circa-57 a. C.) Politico romano. Fu comandante nella guerra contro Mitridate, re del Ponto, che sconfisse più di una volta. Fu tra i principali sostenitori di Silla e divenne console nel 74 a. C. Abbandonò la politica nel 66 a. C., dedicandosi all'eloquenza e alla filosofia. È famoso per lo sfarzo e il lusso di cui si circondava.
lucumóne, sm. 1 Supremo magistrato degli etruschi. 2 Persona molto autorevole.
lucus a non lucendo, loc. avv. Espressione latina che significa "[si chiama] lucus (bosco) in quanto non ha luce". Viene usata per indicare una conclusione totalmente opposta a quella tratta dalle premesse, un'etimologia assurda, un nome dal significato assurdo e simili.
Lucy Denominazione dei reperti archeologici (tecnicamente indicati come fossile AL 288), che sarebbero appartenuti a un'australopitecide (australopithecus afarensis) di sesso femminile, di circa vent'anni, vissuta circa tre milioni di anni fa nel Pleistocene inferiore, scoperti nel 1974 nella depressione dell'Afar, in Etiopia, da una missione archeologica internazionale. Lucy (il cui nome deriva dalla canzone dei Beatles Lucy in the sky with diamonds) è considerata un antenato comune agli australopitecidi e all'uomo. L'altezza doveva essere di poco superiore al metro; la capacità cranica di circa 412 cm3. Il femore indica l'idoneità alla stazione eretta e alla locomozione su due piedi. Per quanto riguarda gli arti, il pollice è opponibile, mentre l'alluce è allineato alle altre dita, con una forma simile a quella umana.
Lüda Città (1.300.000 ab.) della Cina, nel Liaoning, all'estremità sudorientale della penisola di Liaotung.
luddìsmo, sm. Movimento operaio inglese dell'inizio del XIX sec., consistente nella distruzione delle macchine che a loro parere minacciavano l'occupazione.
dal nome Ned Ludd, il primo che aveva iniziato questa forma di lotta.
luddìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Seguace del luddismo.
Ludendorff, Erich (Poznan 1865-Tutzing 1937) Generale tedesco. Capo di stato maggiore di Hindenburg sul fronte russo e al comando supremo, diresse lo sforzo bellico tedesco nella prima guerra mondiale. Nel dopoguerra mantenne una linea filonazista.
Luderitz Città della Namibia meridionale, posta sulla costa dell'oceano Atlantico.
Ludhiana Città (1.012.000 ab.) dell'India, nello stato del Punjab, sul fiume Sutlej.
ludìbrio, sm. 1 Beffa, derisione. ~ scherno. <> rispetto. 2 Oggetto di scherno. ~ vituperio. <> orgoglio, vanto.
sm. 1 mockery. 2 (oggetto di scherno) laughing-stock.
lat. ludibrium, deriv. da ludere beffare.
ludicaménte, avv. In modo ludico.
lùdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al gioco; ricreativo, giocoso. ~ spensierato. <> serio.
ludìsmo, sm. Atteggiamento di ricerca sistematica del gioco in tutte le sue forme.
lùdo, sm. 1 Gara, spettacolo. 2 Gioco.
lat. ludus.
ludotèca, sf. (pl.-che) Locale dove sono raccolti giochi o giocattoli.
ludoterapìa, sf. Psicoterapia che utilizza il gioco per riadattare il malato.
Ludovica Maria Gonzaga-Nevers (Parigi 1612-Varsavia 1667) Regina di Polonia. Figlia del duca Carlo Gonzaga-Nevers. Andò sposa al re di Polonia Ladislao IV Wasa (1595-1648). Morto Ladislao IV, sposò Giovanni Casimiro nel 1649. Il suo tentativo di far succedere al trono un principe francese diede origine a una violenta guerra civile.
Ludovìco Nome di sovrani.
Sacro Romano Impero Ludovico I il Pio
(Chasseneuil 778-Ingelheim 840) Figlio di Carlo Magno, gli succedette come imperatore del Sacro Romano Impero dall'814. Nell'817 divise l'impero tra i figli Pipino, Ludovico il Germanico e Lotario, ma modificò questa spartizione nell'829 per includervi anche il figlio di seconde nozze Carlo il Calvo. Per questo fu poi in costante conflitto con i figli maggiori.
Ludovico II
(825?-Brescia 875) Figlio di Lotario I, dall'844 fu re d'Italia e dall'855 imperatore del Sacro Romano Impero. Combatté contro saraceni e longobardi.
Ludovico III il Cieco
(Autun 880 ca.-Arles 928) Nipote di Ludovico II, fu re di Provenza dall'887 e nel 901 venne acclamato imperatore a Roma. Nel 905 fu detronizzato e accecato da Berengario.
Germania Ludovico il Germanico
(804?-Francoforte 876) Figlio di Ludovico il Pio, lottò col padre e i fratelli per la spartizione dell'impero e nell'843 ottenne con il patto di Verdun le terre a est della Mosa e del Reno. Iniziò una dinastia nazionale germanica.
Etruria Ludovico I di Borbone
(Colorno 1773-Firenze 1803) Figlio di Ferdinando, duca di Parma e Piacenza, ottenne da Napoleone i territori dell'ex granducato di Toscana, divenendo re di Etruria dal 1801. In cambio rinunciò ai diritti sui domini paterni.
Savoia Ludovico di Savoia
(Ginevra 1413-Lione 1465) Quando il padre Amedeo VIII fu eletto antipapa col nome di Felice V, nel 1440, divenne duca di Savoia. Nel 1445 dovette cedere alla Francia il Valentinois e nel 1452 riconoscerne la supremazia sul ducato stesso.
Ludovìco Sfòrza (Vigevano 1452-Loches, Francia 1508) Duca di Milano, detto il Moro, figlio quartogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti. Fu tutore del fratello Gian Galeazzo. Quando questo morì, nel 1576, tentò di opporsi in ogni modo alla successione del nipote Gian Galeazzo Maria e riuscì a farsi nominare suo tutore (1480), esautorandolo di fatto dal governo per succedergli alla sua morte (1494). Dapprima alleato del regno di Napoli, in seguito lo avversò, chiedendo aiuto alla Francia. Quando però Carlo VIII scese in Italia, gli si oppose, alleandosi alla lega antifrancese strettasi a Venezia. La sua fortuna decadde con l'avvento di Luigi XII d'Orlèans, che lo costrinse a rifugiarsi a Innsbuck (1499). Nel tentativo di riconquistare Milano, vittima del tradimento delle truppe svizzere, venne sconfitto a Novara (1500) e consegnato ai francesi. Insieme alla moglie Beatrice d'Este, era stato un mecenate, facendo della corte di Milano uno dei maggiori centri culturali e accogliendo i maggiori umanisti e artisti del tempo.
Ludwig Film storico (su Luigi II di Baviera), italiano/tedesco (1973). Regia di Luchino Visconti. Interpreti: Helmut Berger, Romy Schneider, Trevor Howard.
Ludwigshafen am Rhein Città (168.000 ab.) della Germania, nella Renania-Palatinato, sul fiume Reno.
lùe, sf. invar. 1 Sifilide. ~ tabe. 2 Corruzione.
luètico, agg. (pl. m.-ci) Che è affetto da lue.
lùffa, sf. Genere di piante erbacee rampicanti annue, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, con frutti oblunghi al cui interno vi è una rete di fibre e vasi lignificati che, estratti, costituiscono la spugna vegetale. Le luffe vivono nelle regioni calde di Asia e Africa.
Lufira Fiume (500 km) dello Zaire. Nasce presso Lubumbashi e confluisce nel Lualaba.
Lugagnàno Val d'Àrda Comune in provincia di Piacenza (4.235 ab., CAP 29018, TEL. 0523).
lugànega, sf. (pl.-ghe) Tipica salsiccia del Veneto e della Lombardia.
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
indica l'etimologia | |
~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo" | |
<> indica (in genere) un "contrario" |
Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_i.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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