Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale P parte 8

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale P parte 8

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale P parte 8

 

ponderàre, v. tr. Valutare attentamente prima di decidere. ~ pesare, analizzare.
 v. tr. 1 (pesare) to weigh up. 2 (considerare) to consider carefully.
 lat. ponderare, deriv. da pondus,-eris peso.

ponderatézza, sf. L'abitudine di ponderare.

ponderàto, agg. Che procede con ponderatezza.

ponderazióne, sf. 1 Il ponderare. 2 Esame, considerazione.
 sf. reflection.
 lat. ponderatio,-onis.

ponderóso, agg. 1 Di peso consistente. ~ pesante, gravoso. <> leggero, lieve. 2 Arduo, difficile. ~ faticoso, impegnativo.
 agg. weighty.
 lat. ponderosus, deriv. da pondus,-eris peso.

Pondicherry Città (163.000 ab.) dell'India, nella penisola del Deccan, sulla costa del Coromandel.

pòndo, sm. Peso, gravezza.

ponènte, sm. 1 Il punto dell'orizzonte, dove il sole tramonta. 2 Sinonimo di ovest. ~ occidente. <> levante.
 sm. west.
 lat. ponens,-entis, p.pres. di ponere porre.

ponentìno, sm. Vento leggero che soffia da ponente.

Ponerìni Sottofamiglia di Insetti Imenotteri comprendente formiche formicidi.

pónfo, sm. Protuberanza cutanea delimitata caratteristica dell'orticaria.

Ponge, Francis (Montpellier 1899-Bar-sur-Loup 1988) Prosatore francese. Tra le opere Il partito preso delle cose (1942).

Pòngidi Famiglia di Scimmie Catarrine della quale fanno parte lo scimpanzé, il gorilla e l'orango.

Pongìni Sottofamiglia di Scimmie antropomorfe comprendente lo scimpanzé, il gorilla e l'orango.

Poni Provincia (235.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Gaoua.

Poniatowski Famiglia di nobili polacchi. Stanislao (1676-1762) combatté dalla parte di Carlo XII di Svezia e depose Augusto II di Sassonia dal trono polacco, quindi dovette fuggire dopo la sconfitta subita a Poltava (1709). In seguito rientrò e ricoprì alcune cariche amministrative e di governo. Michal Jerzy (1736-1794), figlio di Stanislao, fu un importante ecclesiastico, arrivando anche alla carica di primate, e sostenne la necessità di riformare la chiesa. Jozef (1763-1813) combatté contro i russi che avevano invaso il paese e, con l'ingresso di Napoleone in Polonia, ebbe la guida dell'esercito del granducato di Varsavia. Partecipò alla campagna di Russia e morì nella battaglia di Lipsia.

Pònna Comune in provincia di Como (289 ab., CAP 22020, TEL. 031).

Ponnamperuma, Cyryl (Galle 1923-1994) Chimico statunitense. Originario dello Sri Lanka, compì importanti studi sulle possibilità evolutive di sostanze chimiche verso forme viventi.

Ponsàcco Comune in provincia di Pisa (12.131 ab., CAP 56038, TEL. 0587). Centro industriale (mobilifici, prodotti alimentari e chimici). Gli abitanti sono detti Ponsacchini.

Ponselle, Rosa (Meriden, Connecticut 1897-Baltimora 1981) Pseudonimo della soprano statunitense Rosa Ponzillo. Agli inizi della sua carriera si dedicò alla musica leggera per passare al repertorio classico dal 1918. Nello stesso anno, mentre studiava con William Thorner, fu scoperta da E. Caruso che la introdusse al Metropolitan, dove si esibì con il celebre tenore in La forza del destino di G. Verdi. Divenne famosa come soprano in ruoli drammatici.

Pònso Comune in provincia di Padova (2.291 ab., CAP 35040, TEL. 0429).

Ponson du Terrail, Pierre-Alexis (Montmaur, Grenoble 1829-Bordeaux 1871) Romanziere. Tra le opere Le avventure di Rocambole (1859).

Pónt Canavése Comune in provincia di Torino (3.879 ab., CAP 10085, TEL. 0124).

Pontàno, Giovànni (Cerreto di Spoleto 1429-Napoli 1503) Umanista e poeta di grande importanza per l'umanesimo meridionale, Pontano diresse l'Accademia napoletana, che prese da lui il nome di Pontaniana, dopo la scomparsa del Panormita. Scrisse numerose opere in latino, sia in poesia (Amorum libri, Hendecasyllabi, di tema amoroso, Lepidina, Urania, di carattere epico, De amore coniugali, sull'amore coniugale), sia in prosa (con alcuni dialoghi, come Charon e Antonius).

pontàre, v. tr. Dotare una nave o un galleggiante di ponte.

Pontassiève Comune in provincia di Firenze (20.439 ab., CAP 50065, TEL. 055). Centro enologico e industriale (vetrerie, prodotti per l'edilizia, metalmeccanici, chimici, tessili). Vi si trova, nelle vicinanze, il monastero di Santa Maria di Rosano, costruito tra il XII e il XVI sec. Gli abitanti sono detti Pontassievesi.

pontàtico, sm. (pl.-ci) Nel medioevo, tributo richiesto a chi passava su un ponte.

pontàto, agg. Di battello o imbarcazione munito di uno o più ponti.

Pont-Aven Città (3.700 ab.) francese, situata nel dipartimento dei Finistére, in Bretagna.
Scuola di Pont-Aven
Con questo termine si indica un gruppo di artisti che operò in questa località negli anni dal 1886 al 1894, sotto la guida di P. Gauguin (fra gli altri, É. Bernard, C. Laval, L. Fauché, H. Moret, M. Denis). Questi artisti dettero origine a un movimento postimpressionista caratterizzato da un forte simbolismo, in reazione all'impressionismo e al naturalismo, che sfociò poi nel movimento dei Nabis e influenzò altre tendenze artistiche.

Pontboset Comune in provincia di Aosta (229 ab., CAP 11020, TEL. 0125).

Pónte Comune in provincia di Benevento (2.546 ab., CAP 82030, TEL. 0824).

pónte, sm. 1 Costruzione creata allo scopo di superare un ostacolo come un fiume, una valle, una gola ecc. 2 Nell'edilizia, impalcatura di legno e tubi metallici. 3 I vari piani orizzontali di una nave. 4 Negli autoveicoli, gruppo che comprende il differenziale e i due semiassi. 5 Tipo di protesi dentaria. 6 Collegamento, via etere, tra stazioni radiofoniche o televisive.
 sm. 1 bridge. 2 (di nave) deck. 3 (impalcatura) scaffold. 4 (aereo) air lift. 5 (radio) radio link. 6 (vacanza) long weekend.
In effetti, per tipi particolari di ostacoli è più appropriato parlare di viadotti (gole), cavalcavia e sovrapassaggi (superamento di strade o ferrovie). I ponti possono essere classificati sia in base ai materiali utilizzati per la costruzione (legno, metallo, muratura, cemento) sia in base alla tipologia costruttiva (a travata, ad arco, sospeso, mobile; un tipo particolare è quello del ponte di barche). Nei ponti a travata si hanno una serie di travi portanti appoggiate sulle due spalle e su alcuni altri supporti intermedi; nei ponti ad arco si ha invece un arco (o più archi) che poggia su piloni oppure è sospeso mediante una serie di tiranti. Nei ponti sospesi, la parte portante viene ancorata a funi d'acciaio che passano per i piloni e sono attaccate alle spalle. I ponti mobili sono strutture di vario genere, che possono essere spostate (sollevate, ruotate o aperte). Furono gli etruschi a realizzare i primi ponti in muratura, seguiti poi dai romani, le cui tecniche furono impiegate fino a tutto il XVIII sec.; molti ponti costruiti dai romani sono tuttora in uso.
Ponte radio
Sistema di comunicazione con onde radio, in cui viene utilizzata una serie di stazioni di trasmissione intermedie fra l'emittente e il ricevente, tutte collocate a distanza ottica fra di loro.

Pónte Buggianése Comune in provincia di Pistoia (7.274 ab., CAP 51019, TEL. 0572).

Ponte della Ghisolfa, Il Racconto di G. Testori (1958).

Pónte déll'Òlio Comune in provincia di Piacenza (4.827 ab., CAP 29028, TEL. 0523).

Pónte di Légno Comune in provincia di Brescia (1.977 ab., CAP 25056, TEL. 0364).

Pónte di Piàve Comune in provincia di Treviso (6.233 ab., CAP 31047, TEL. 0422).

Ponte di pietra, Il Opera di poesia di J. Seifert (1944).

Ponte di San Luis Rey, Il Romanzo di Th. N. Wilder (1927).

Pónte Gardèna (in ted. Waidbruck) Comune in provincia di Bolzano (210 ab., CAP 39040, TEL. 0471).

Pónte in Valtellìna Comune in provincia di Sondrio (2.239 ab., CAP 23036, TEL. 0342).

Pónte Làmbro Comune in provincia di Como (3.866 ab., CAP 22037, TEL. 031).

Pónte nélle Àlpi Comune in provincia di Belluno (7.562 ab., CAP 32014, TEL. 0437).

Pónte Nìzza Comune in provincia di Pavia (899 ab., CAP 27050, TEL. 0383).

Pónte Nòssa Comune in provincia di Bergamo (2.140 ab., CAP 24028, TEL. 035).

Pónte San Nicolò Comune in provincia di Padova (10.589 ab., CAP 35020, TEL. 049).

Pónte San Piètro Comune in provincia di Bergamo (10.115 ab., CAP 24036, TEL. 035). Centro industriale (mobilifici, prodotti tessili e meccanici). Gli abitanti sono detti Pontesampietrini.

Ponte sul fiume Kwai, Il Film di guerra, americano (1957). Regia di David Lean. Interpreti: Alec Guinness, William Holden, Jack Hawkins. Titolo originale: The Bridge on the River Kwai

Ponte sulla Drina, Il Romanzo di I. Andric (1945).

Pontèbba Comune in provincia di Udine (2.206 ab., CAP 33016, TEL. 0428).

Pontecagnàno Faiàno Comune in provincia di Salerno (21.781 ab., CAP 84098, TEL. 089). Centro agricolo (coltivazioni ortofrutticole, di tabacco e di cereali) e industriale (prodotti per l'edilizia, del legno, chimici e alimentari). Gli abitanti sono detti Picentini o Pontecagnanesi.

Pontécchio Polésine Comune in provincia di Rovigo (1.372 ab., CAP 45030, TEL. 0425).

Pontechianàle Comune in provincia di Cuneo (213 ab., CAP 12020, TEL. 0175).

Pontecòrvo Comune in provincia di Frosinone (13.064 ab., CAP 03037, TEL. 0776). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, cereali e frutta) e industriale (cementifici, lavorazione del tabacco, prodotti alimentari e tessili). Gli abitanti sono detti Pontecorvesi.

Pontecòrvo, Brùno (Pisa 1913-Dubna 1993) Fisico, fratello di Gillo e Guido. Assistente di E. Fermi a Roma, lavorò con P. Joliot-Curie in Francia, poi si spostò negli USA, in Canada, in Gran Bretagna, per trasferirsi infine in Unione Sovietica, presso Dubna. Ha studiato soprattutto le interazioni deboli, con particolare attenzione per la fisica del neutrino.

Pontecòrvo, Gìllo (Pisa 1919-) Regista cinematografico fratello di Guido e Bruno. Diresse Kapò (1959), La battaglia di Algeri (1966), Queimada (1969) e Ogro (1979). Direttore artistico della mostra del cinema di Venezia (1995-1996), nel 1996 è diventato presidente dell'Ente Cinema.

Pontecòrvo, Guìdo (Pisa 1907-) Genetista statunitense fratello di Gillo e Bruno. Compì importanti studi di genetica umana, scoprendo processi di ricombinazione esterni alla normale riproduzione sessuale.

Pontecuróne Comune in provincia di Alessandria (4.224 ab., CAP 15055, TEL. 0131).

Pontedàssio Comune in provincia di Imperia (1.651 ab., CAP 18027, TEL. 0183).

Pontedècimo Comune in provincia di Genova (CAP 16164, TEL. 010).

Pontedèra Comune in provincia di Pisa (26.303 ab., CAP 56025, TEL. 0587). Centro industriale (sede della Piaggio, di mobilifici, di industrie per l'edilizia, alimentari e della ceramica). Vi si trova la chiesa di San Iacopo e San Filippo, costruita tra il XII e il XVI sec. Gli abitanti sono detti Pontederesi.

Pontederiàcee Famiglia di piante erbacee acquatiche, radicate o fluttuanti, generalmente perenni, appartenenti all'ordine delle Liliflore, con fiori ermafroditi e zigomorfi in spighe.

pontéfice, sm. Il papa, capo della chiesa cattolica. ~ santo padre, sua santità.
 sm. pontiff.
Presso gli antichi romani, membro del principale collegio di sacerdoti, il cui capo era il pontefice massimo; il collegio aveva il compito di definire le tradizioni religiose, ma anche giuridiche, del popolo romano. A partire da Augusto (nel 12 d. C.) il titolo di pontefice massimo venne attribuito direttamente all'imperatore.

ponteggiatóre, sm. L'operaio che mette in opera i ponteggi.

pontéggio, sm. Impalcatura edile. ~ incastellatura, palco.

Pontelandòlfo Comune in provincia di Benevento (3.502 ab., CAP 82027, TEL. 0824).

Pontelatóne Comune in provincia di Caserta (1.818 ab., CAP 81050, TEL. 0823).

Pontèlli, Bàccio (Firenze ca. 1450-Urbino 1495) Architetto. Tra le opere lo studiolo di Federigo da Montefeltro nel palazzo ducale di Urbino (1476).

Pontelòngo Comune in provincia di Padova (3.571 ab., CAP 35039, TEL. 049).

Pontenùre Comune in provincia di Piacenza (5.042 ab., CAP 29010, TEL. 0523).

Ponterànica Comune in provincia di Bergamo (7.084 ab., CAP 24010, TEL. 035).

Pontestùra Comune in provincia di Alessandria (1.639 ab., CAP 15027, TEL. 0142).

Pontevedra Città (70.000 ab.) della Spagna, nella Galizia. Capoluogo della provincia omonima (889.000 ab.), al confine con il Portogallo, affacciata sull'oceano Atlantico.

Pontevìco Comune in provincia di Brescia (6.390 ab., CAP 25026, TEL. 030).

Pontey Comune in provincia di Aosta (588 ab., CAP 11024, TEL. 0166).

Pónti Comune in provincia di Alessandria (727 ab., CAP 15010, TEL. 0144).

Pónti sul Mìncio Comune in provincia di Mantova (1.736 ab., CAP 46040, TEL. 0376).

Pónti, Càrlo (Magenta 1913-) Produttore cinematografico. Produsse La ciociara (1960), Il dottor Zivago (1964) e Blow-up (1966).

Pónti, Giovànni (Milano 1897-1979) detto Giò. Architetto. Tra le opere la facoltà di fisica nella città universitaria a Roma (1935) e il grattacielo Pirelli a Milano (1957-1960).

Pontianak Città (387.000 ab.) dell'Indonesia, sull'isola di Borneo. Capoluogo della provincia di Kalimantan Occidentale.

ponticèllo, sm. 1 Ponte di piccole dimensioni. 2 Tavoletta provvista di due piedini che sostiene le corde negli strumenti musicali ad arco.

Pòntici, mónti Catena montuosa dell'Anatolia settentrionale, lungo la costa del mar Nero.

Pontìda Comune in provincia di Bergamo (2.672 ab., CAP 24030, TEL. 035).
Giuramento di Pontida
Giuramento pronunciato durante il convegno dei comuni lombardi (7 aprile 1167) nella località bergamasca. I comuni s'impegnavano a lottare contro il Barbarossa e a ricostruire Milano distrutta nel 1162.

pontière, sm. Soldato del genio militare, specializzato nella costruzione di ponti.

pontificàle, agg. e sm. agg. 1 Relativo al pontefice. 2 Solenne. tono pontificale.
sm. 1 Funzione religiosa solenne. 2 Libro delle funzioni dei vescovi.
 lat. pontificalis.

Pontificale in San Marco Romanzo di E. Bartolini (1978).

pontificàre, v. intr. 1 Celebrare solennemente le funzioni sacre. 2 Assumere atteggiamento solenne.
 v. intr. to pontificate.
 franc. pontifier.

pontificàto, sm. 1 Dignità di pontefice. 2 Periodo di tempo della carica religiosa di un papa. il suo pontificato fu breve a causa di una malattia.
 lat. pontificatus,-us.

pontifìcio, agg. Relativo al pontefice.
 agg. papal.
Stato pontificio
Noto anche come stato della chiesa, indica l'insieme di territori che erano soggetti alla sovranità temporale del papa, fino al 1870. L'origine dello stato pontificio si fa risalire al 728, con la cessione di una zona dell'Italia centrale da parte dei longobardi. Fu però nel 754 che lo stato si espanse dal Tirreno all'Adriatico, dopo che il re dei franchi, alleato del papa, sconfisse i longobardi, costringendoli a cedere alla chiesa i territori dell'Esarcato e della Pentapoli. Dopo la discesa di Carlo Magno in Italia, lo stato pontificio si espanse ulteriormente, con l'acquisizione dell'Emilia, della Tuscia, dei ducati di Spoleto e Benevento, della Corsica e della costa veneta fino alla penisola istriana. In seguito, un periodo di crisi e di frammentazione del potere spinse l'imperatore Ottone I ad affermare la sovranità imperiale sui territori della chiesa e sull'elezione del papa (963). Nell'XI sec. i papi cercarono di reagire a questa situazione, appoggiandosi ai normanni in Italia meridionale; fu Innocenzo III a contrastare le pretese imperiali di dominio nei confronti della chiesa (fine del XII sec.). Tuttavia, dal 1309 al 1377 le spinte all'autonomia dei comuni e delle signorie indebolirono l'autorità della chiesa e la sede papale fu trasferita da Roma ad Avignone, favorendo così la disgregazione. In seguito fu il cardinale di Albornoz il protagonista della restaurazione, anche da un punto di vista giuridico (proclamazione della Constitutiones, un insieme di leggi valide in tutto lo stato pontificio, 1357), ricomponendo quasi per intero gli antichi territori. Lo stato pontificio si espanse ulteriormente con l'acquisizione di Ravenna, Ferrara, Urbino, Castro, tra XVI e XVII sec., ma non seppe porre rimedio all'inefficienza dell'amministrazione e al malgoverno locale, cause di una diffusa povertà. Napoleone I soppresse lo stato pontificio nel 1809; esso venne però restaurato a seguito del congresso di Vienna (1815); si ebbe una politica decisamente conservatrice fino all'avvento di Pio IX, che operò alcune riforme. Tuttavia, questo non impedì la proclamazione della Repubblica romana (1849). Entro il 1860, a seguito delle guerre di indipendenza, lo stato pontificio manteneva il controllo solo sul Lazio e su Roma. Infine, nel 1870, privato dell'aiuto francese per via della guerra franco-prussiana, lo stato della chiesa scomparve definitivamente con l'entrata a Roma delle truppe italiane, seguita da un plebiscito. Solo nel 1929, con i patti lateranensi, la chiesa riconobbe la fine dello stato pontificio, ottenendo peraltro la sovranità sui territori di Città del Vaticano, dei palazzi lateranensi e di Castelgandolfo.

Pontìggia, Giusèppe (Como 1934-) Romanziere. Tra le opere L'arte della fuga (1968), Il giocatore invisibile (1978, la sua opera migliore), Il raggio d'ombra (1983), La grande sera (1989, premio Strega), L'isola volante (1996).

pontìle, sm. Opera di legno o muratura che si protende dalla riva, per agevolare l'attracco delle imbarcazioni. ~ imbarcadero.
 sm. pier, wharf.
 lat. tardo pontilis.

Pontìne Gruppo di isole del mar Tirreno, a sud del Circeo, in provincia di Latina.

Pontìnia Comune in provincia di Latina (12.203 ab., CAP 04014, TEL. 0773). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, cereali e frutta) e industriale (prodotti chimici, alimentari ed elettrotecnici). Gli abitanti sono detti Pontiniani.

pontiniàno, agg. e sm. Relativo alla facies italiana del musteriano caratterizzata da strumenti ricavati da ciottoli di spiaggia.

Pontinvrèa Comune in provincia di Savona (759 ab., CAP 17040, TEL. 019).

Pontiròlo Nuòvo Comune in provincia di Bergamo (3.862 ab., CAP 24040, TEL. 0363).

pontìsta, sm. (pl.-i) Ponteggiatore.

Pònto Antica regione situata nella parte settentrionale dell'Asia Minore, sul mar Nero, compresa fra Armenia, Galazia e Cappadocia. La regione faceva parte dell'impero persiano prima come satrapia, poi come regno del Ponto (creato nel 363 a. C.). Il regno conquistò l'indipendenza nel 301 a. C. a opera di Mitridate II, alleato di Roma. In seguito, il regno del Ponto entrò in conflitto con Roma (63 a. C.) venendo infine sconfitto e perdendo la propria indipendenza. Il Ponto divenne una provincia romana con Pompeo, per essere poi ripristinato come regno da Antonio; venne poi diviso in due parti, il Ponto Polemoniaco e il Diosponto. La zona ebbe per i romani una notevole importanza grazie alla sua posizione, in particolare nelle guerre contro i parti.

Pontòglio Comune in provincia di Brescia (6.139 ab., CAP 25037, TEL. 030).

pontóne, sm. Grande e robusto galleggiante, utilizzato nei porti per trasportare grossi pesi.

Pontoppidan, Henrik (Fredericia 1857-Copenaghen 1943) Scrittore. Tra le opere Ali tarpate (1881) e Terra (1891).

Pontórmo (Pontormo 1494-Firenze 1556) Iacopo Carucci. Pittore allievo di Leonardo e A. Del Sarto, fu uno dei principali interpreti del manierismo toscano, che espresse in una serie di ritratti (Dama col cagnolino) e affreschi (Cena in Emmaus, 1525; Deposizione, 1526-1528). Nelle sue opere seppe mettere a punto uno stile originale, distaccandosi dalle regole rinascimentali, in favore di un utilizzo particolare dei colori e della luminosità, con effetti quasi astratti.

Pontrèmoli Comune in provincia di Massa Carrara (8.639 ab., CAP 54027, TEL. 0187).

Pont-Saint-Martin Comune in provincia di Aosta (3.800 ab., CAP 11026, TEL. 0125).

pony, sm. invar. Cavallo di piccola statura, a pelo lungo, originario della Scozia e dell'Irlanda.

Pony Express Film western, americano (1953). Regia di Jerry Hopper. Interpreti: Charlton Heston, Rhonda Fleming, Jan Sterling. Titolo originale: Pony Express

Pónza Isola maggiore dell'arcipelago delle Pontine (mar Tirreno, provincia di Latina), ha un'estensione di 7 km e mezzo. Il territorio è prevalentemente montuoso e l'economia si basa sul turismo, sull'agricoltura e sulla pesca. Il comune di Ponza (3.315 ab., CAP 04027, TEL. 0771) è formato dall'isola di Ponza e dalle isole di Palmarola, Zannone e Gavi; il centro principale è Ponza.

Ponzàno di Férmo Comune in provincia di Ascoli Piceno (1.372 ab., CAP 63020, TEL. 0734).

Ponzàno Monferràto Comune in provincia di Alessandria (437 ab., CAP 15020, TEL. 0141).

Ponzàno Romàno Comune in provincia di Roma (906 ab., CAP 00060, TEL. 0765).

Ponzàno Vèneto Comune in provincia di Treviso (7.542 ab., CAP 31050, TEL. 0422).

ponzàre, v. intr. Pensare, meditare.

ponziàno, agg. e sm. agg. 1 Relativo all'isola di Ponza e ai suoi abitanti. 2 Nella locuzione isole ponziane, altra denominazione delle isole pontine.
sm. Abitante o nativo di Ponza.

Pònzio, Flamìnio (Viggiù, Varese, 1559/60-Roma 1613) Architetto. Tra le opere la cappella Paolina in Santa Maria Maggiore (1605-1611) e il casino di Villa Borghese (1609-1613) a Roma.

Ponzóne Comune in provincia di Alessandria (1.120 ab., CAP 15010, TEL. 0144).

Pooh Complesso italiano di musica leggera (Red Canzian, Roby Facchinetti, Stefano d'Orazio e Dody Battaglia) formatosi nel 1966.

pool, sm. invar. 1 Organismo internazionale che gestisce un fondo comune. 2 Accordo tra imprese. 3 Consorzio. 4 Equipe.

Poopó Lago (2.800 km2) della Bolivia, nel dipartimento di Oruro. Collegato al lago Titicaca dal suo immissario, il fiume Desaguadero.

POP 1 Sigla di Post Office Protocol; è un protocollo che controlla la connessione a un sistema per gestire la posta elettronica e che trasferisce i messaggi degli utenti. 2 Sigla di Point Of Presence; indica l'area in cui è attivo un provider.

pop In informatica designa l'operazione che viene eseguita quando si estrae un dato dalla cima di uno stack.

pop art Abbreviazione del termine inglese popular art, indica un movimento artistico sorto negli anni '60 in Gran Bretagna e USA, con l'intento di distaccarsi dai temi dell'astrattismo, utilizzando invece temi della cultura popolare presenti in oggetti di vita quotidiana e nelle immagini proposte dai mezzi di comunicazione di massa (pubblicità, prodotti dell'industria di consumo, fumetti). I principali esponenti della pop-art inglese sono E. Paolozzi (scultore), R. Hamilton, D. Hocney, A. Jones (pittori); fra gli americani A. Warhol, R. Lichtenstein, C. Oldenburg, J. Rosenquist.

pop music, loc. sost. f. invar. Genere di musica rock contemporaneo.

Popay´n Città (142.000 ab.) della Colombia, nella Cordigliera Centrale. Capoluogo del dipartimento di Cauca.

pop-corn, sm. invar. Chicco di granoturco fatto scoppiare sul fuoco.

pòpe, sm. invar. Prete nella Chiesa ortodossa.

Pope, Alexander (Londra 1688-Twickenham, Middlesex 1774) Poeta e saggista. Tra le opere Il ricciolo rapito (poesia, 1712) e Saggi morali (1731-1735).

pòpelin, sm. invar. Tessuto dalla caratteristica orditura fitta.

pop-jazz, sm. invar. Genere musicale, avviato dal gruppo pop statunitense Weather Report all'inizio degli anni '70, in cui si fondono elementi della pop music e del jazz.

pòplite, sm. 1 Ginocchio. 2 In anatomia, regione corrispondente alla parte posteriore del ginocchio; è attraversato dai nervi peroneo comune e tibiale e dalla vena e dall'arteria poliptea. ~ regione poliptea.

poplitèo, agg. 1 Relativo al poplite. 2 Che appartiene al poplite. 3 Di arteria che costituisce la prosecuzione di quella femorale. 4 Di vena satellite dell'arteria poplitea.

popò, sf. e sm. sf. indec. Nel linguaggio infantile, gli escrementi. ~ cacca, feci.
sm. Deretano. ~ chiappe, sedere.

Popocatépetl Vulcano (5.452 m) del Messico, al confine tra gli stati di Puebla, Morelos e México, nella Sierra Nevada, a sud-est di Città del Messico. Inattivo dal 1802.

popolaménto, sm. Il popolare.

popolàno, agg. e sm. agg. Relativo al popolo. ~ plebeo, popolaresco. <> patrizio.
sm. Chi appartiene alle classi subalterne. ~ campagnolo, contadino. <> aristocratico, nobile.
 agg. of the people, popular.

popolàre, agg. e v. agg. 1 Del popolo, fatto per il popolo. ~ nazionale, civico. tradizioni popolari, spettacolo popolare. 2 Conosciuto dal popolo. musiche popolari. 3 Democratico. ~ sociale.
v. tr. 1 Rendere abitato un luogo. ~ colonizzare. <> spopolare. 2 Stare in un luogo. ~ abitare, dimorare. solo i minatori popolavano quella impervia regione.
v. intr. pron. 1 Diventare popolato. 2 Affollarsi.
 agg. 1 popular. 2 (casa) council house. 3 (clientela) working-class. v. tr. to populate. v. intr. pron. to become populated, to fill with people.
 lat. popularis, deriv. da populus popolo; per il verbo: deriv. da popolo.

popolarésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo al popolo.

popolarità, sf. L'essere popolare. ~ celebrità, gloria. <> impopolarità.
 sf. popularity.
 lat. popularitas,-atis.

popolarizzàre, v. v. tr. Rendere popolare.

popolàto, agg. Che ha popolazione.

popolazióne, sf. 1 In biologia il termine indica l'insieme di appartenenti alla stessa specie che vivono nello stesso ambiente. ~ cittadinanza, collettività. 2 L'insieme degli individui ai fini statistici.
 sf. population.
 lat. tardo populatio,-onis.
Demograficamente, le popolazioni umane sono soggette a studi di vario genere; un esempio tipico è quello del movimento della popolazione, sia naturale, provocato da morti e nascite, sia sociale, dovuto a fenomeni di carattere migratorio. Proprio a fini di studio, le popolazioni vengono divise in varie categorie interne, sulla base di caratteristiche economiche, culturali, d'età, politiche e religiose.
Popolazione stellare
Classificazione delle stelle, effettuata da W. Baade nel 1943, che presentano le stesse caratteristiche morfologiche, evolutive e dinamiche. L'osservazione delle galassie ha consentito di notare come i bracci presentassero delle stelle con caratteri diversi rispetto a quelle presenti nel centro; in base a ciò, si decise di chiamare stelle di popolazione I le prime e di popolazione II le seconde. Le prime sono ricche di metalli e sono associate a gas e polveri interstellari, mentre le seconde sono molto più pure in idrogeno e si trovano nel centro della galassia e nell'alone.

Pòpoli Comune in provincia di Pescara (5.755 ab., CAP 65026, TEL. 085).

popolìno, sm. Il popolo minuto, spesso rappresentato negli aspetti più deteriori.

pòpolo, sm. 1 La comunità dei cittadini di un determinato paese. ~ etnia, popolazione. 2 Il ceto economicamente subalterno. ~ popolino, proletariato. <> alta borghesia, aristocrazia. figlio del popolo, popolano. 3 Gruppo di persone accomunato da una fede comune.
 sm. 1 people. 2 (popolino) lower classes.
 lat. populus.

popolóso, agg. Molto popolato. ~ abitato, popolato. <> deserto, disabitato.
 agg. densely-populated.
 lat. tardo populosus.

popóne, sm. Altro nome del melone.
 sm. melon.

Popov, Aleksandr Stepanovic (Turinskie Rudniki 1859-San Pietroburgo 1905) Fisico russo. Ripeté gli esperimenti di Hertz sulla propagazione di onde elettromagnetiche applicandole alla trasmissione. Riuscì a trasmettere il primo radiomessaggio in alfabeto Morse a 250 m di distanza. Insegnò a San Pietroburgo ed è considerato dai russi il vero inventore della radio, contestandone il merito al nostro Marconi.

Popov, Alexander (Ekaterinburg 1971-) Nuotatore russo. Dal 1992 è primatista dei 50 m e dal 1994 anche dei 100 m, in stile libero. In queste stesse specialità fu vincitore alle olimpiadi del 1992 e campione europeo nell'anno successivo.

póppa, sf. 1 Mammella. ~ seno. 2 Genericamente, petto. 3 La parte posteriore di un'imbarcazione.
 sf. 1 breast. 2 (di nave) stern.
 lat. volg. puppa; nel significato [3]: lat. puppis.

Póppa Costellazione appartenuta un tempo alla gigantesca costellazione della Nave d'Argo; è osservabile nelle notti invernali anche dalle nostre latitudini; è di grandi dimensioni e si trova nell'emisfero celeste australe, a est e a sud del Cane maggiore.

poppànte, agg., sm. e sf. Lattante. ~ bebè, infante.
 sm. suckling.

poppàre, v. tr. e intr. Succhiare il latte dalla poppa.
 v. tr. to suck.

poppàta, sf. 1 Il poppare. 2 La quantità di latte assunta dal lattante in un pasto.
 sf. feed.

poppatóio, sm. Recipiente di materiale vario, provvisto di tettarella in gomma, usato per l'allattamento artificiale dei lattanti.
 sm. feeding bottle.

poppavìa, loc. avv. Verso poppa.

Poppèa, Sabìna (Roma 30 ca.-65) Moglie di Otone, fu amante di Nerone. Quest'ultimo, nel 62 uccise la moglie Ottavia per sposarla. Secondo la leggenda, l'imperatore avrebbe poi ucciso anche lei.

Pöppelmann, Matthäus Daniel (Herford 1662-Dresda 1736) Architetto tedesco. Tra le opere Zwinger a Dresda(1709-1736), il castello di Pillnitz (1720-1724) e il castello di Moritzburg (1724-1733).

Popper, Karl Raimund (Vienna 1902-Londra 1994) Filosofo ed epistemolgo austriaco, oppositore dei concetti neopositivistici proposti sia dal circolo di Vienna sia dalla scuola di Francoforte, Popper ha affermato che la conoscenza scientifica è provvisoria; in questo senso ha elaborato il principio della falsificabilità, secondo cui si può affermare la scientificità di una teoria solo quando questa è falsificabile. Servendosi di questi concetti ha definito metafisica, e non scientifica, la teoria storica marxista. Fra le sue opere Logica della scoperta scientifica (1934), La società aperta e i suoi nemici (1945), Congetture e confutazioni (1962), La conoscenza oggettiva (1972).

poppétta, sf. In gergo marinaro, sinonimo di fonte.

Póppi Comune in provincia di Arezzo (5.601 ab., CAP 52014, TEL. 0575).

poppière, sm. Rematore che sta a poppa.

poppièro, agg. Che riguarda il lato di poppa.

poppùto, agg. Che ha mammelle molto grandi.

populazionìsmo, sm. Indirizzo di politica sociale mirato all'incremento demografico della popolazione.

populìsmo, sm. Movimento politico-culturale che ebbe origine in Russia nella seconda parte del XIX sec. ed ebbe fine con la rivoluzione bolscevica del 1927, che peraltro ne conservò alcune tendenze anche in seguito, con la creazione dell'Unione Sovietica. Il populismo, i cui fondatori furono P. Lavrov e N. Michajlovskij, sosteneva la necessità di appoggiarsi alle popolazioni rurali per favorire un tentativo rivoluzionario di rovesciamento del regime zarista; in questo senso si dette un'organizzazione clandestina terroristica che culminò nell'attentato del 1881 contro lo zar Alessandro II.

populìsta, agg., sm. e sf. Che, o chi, è seguace del populismo.

populìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a populismo.

populìt, o pòpulit, sm. invar. Nome commerciale di un isolante termico, usato nell'edilizia.

Poràno Comune in provincia di Terni (1.591 ab., CAP 05010, TEL. 0763).

pòrca, sf. 1 La scrofa. 2 Striscia di terra in rilievo tra un solco e l'altro.

porcàio, sm. 1 Guardiano dei porci. 2 Luogo sudicio. ~ immondezzaio, letamaio.

Porcàri Comune in provincia di Lucca (6.827 ab., CAP 55016, TEL. 0583).

porcàta, sf. Azione o comportamento disonesto.

porcèlla, sf. Piccola volta a botte a sesto ribassato costruita in laterizio e utilizzata, in serie con altre, sotto il pavimento di locali seminterrati o di pianoterra per creare un particolare isolamento del terreno.

porcellàna, sf. 1 Materiale ceramico. 2 Pianta erbacea (Portulaca oleracea) di origine americana molto diffusa in Italia, le cui foglie sono commestibili. 3 Mollusco (Luria lurida) della famiglia dei Cipreidi e della classe dei Gasteropodi. Di colore nocciola, misura 6 cm circa. Vive sui fondali pietrosi.
 sf. porcelain china.
Materiale ceramico compatto, traslucido, con notevoli caratteristiche di impermeabilità e resistenza agli agenti chimici e alle sollecitazioni meccaniche ed elettriche. La porcellana è prodotta da un impasto di caolino, quarzo, feldspato e acqua che viene poi cotto ad alte temperature.

porcellanàto, agg. Detto di oggetti rivestiti di smalto bianco e lucido.
 agg. glazed.

porcellìno, sm. 1 Il piccolo del porco. 2 Cavia.
 sm. 1 piglet. 2 (d'India) guinea pig.
Porcellino d'India
Nome comune delle cavie; in particolare denominazione della Cavia porcellus o cavia comune.

porcèllo, sm. Maiale giovane.

porcellóne, sm. 1 Persona sudicia. 2 Scostumato.

porcherìa, sf. 1 Cosa sudicia o disonesta. ~ immondizia, pattume, schifezza. 2 Di lavoro mal riuscito. ~ pastrocchio.
 sf. 1 (cosa disgustosa) rubbish. 2 (atto disonesto) dirty trick. 3 (oscenità) obscenity.

porchétta, sf. Maialino da latte cotto al forno.

Porci con le ali Romanzo di L. Ravera (1976).

Pòrcia Comune in provincia di Pordenone (13.086 ab., CAP 33080, TEL. 0434). Centro industriale (fabbriche di elettrodomestici, prodotti tessili, alimentari e meccanici). Gli abitanti sono detti Purliliesi.

porciglióne, sm. Nome volgare del Rallus aquaticus, un uccello ralliforme dal lungo becco rosso che vive in Europa e Asia e migra nell'Asia meridionale e nell'Africa settentrionale.

porcìle, sm. 1 La stalla dei porci. ~ porcilaia. 2 Luogo sudicio, schifoso. ~ immondezzaio, letamaio.
 sm. pigsty.

Porcìle, Màrio (Genova 1921-) Organizzatore di balletto italiano. Fondatore del Festival internazionale del balletto di Nervi (1955) è stato direttore dell'Accademia di danza di Venezia (1975 e 1976). Dal 1980 è direttore dello Stage internazionale di Genova.

porcinèllo, sm. Denominazione di funghi della famiglia delle Boletacee e della classe dei Basidiomiceti. Vi appartengono il porcinello comune (Boletus scaber) e il porcinello rosso (Boletus aurantiacum), entrambi commestibili.

porcìno, sm. Nome utilizzato per indicare alcuni funghi appartenenti alla famiglia delle Boletacee, con particolare riferimento al Boletus edulis, porcino commestibile di gusto prelibato, caratterizzato da un gambo cilindrico e un cappello a due colori: bruno nella parte superiore, giallo in quella inferiore. Un altro porcino, il Boletus satanas, è invece velenoso; specie commestibile è invece il Boletus pinicola, con cappello rossiccio.
 sm. boletus.

pòrco, sm. (pl.-ci) 1 Mammifero domestico. ~ maiale, porcello, suino. gettare a cani e porci, sprecare. 2 La carne del maiale. 3 Persona sudicia, anche moralmente. ~ sudicione, schifoso.
 sm. 1 swine, pig. 2 (carne) pork.
 lat. porcus.

porcospìno, sm. 1 Istrice. 2 Nell'uso popolare, riccio. 3 Persona scontrosa. ~ orso.
 sm. porcupine.

Pordenóne Città (50.000 ab., CAP 33170, TEL. 0434) capoluogo di provincia del Friuli-Venezia Giulia, situata nella pianura friulana. Le origini della città sono molto antiche e al tempo dei romani (Portus Naonis) era utilizzata come porto. Nel XIII sec. passò dal patriarcato di Aquileia all'Austria, poi a Venezia, sotto il cui dominio rimase quasi tre secoli, fino al 1797. Nel 1968 è diventata capoluogo di provincia. Conserva vari palazzi (Comunale, XIV sec., Mantica, Policreti, Ricchieri, XVI-XVII sec.) e diverse chiese (duomo, San Francesco, entrambi risalenti al XV sec.). È un importante centro per il commercio dei prodotti agricoli e per l'attività industriale (settori alimentare, tessile, degli elettrodomestici).
Provincia di Pordenone
Zona pianeggiante compresa fra i fiumi Livenza e Tagliamento; nella parte settentrionale arriva alle Prealpi Carniche. Le attività economiche principali sono l'agricoltura, l'allevamento, le industrie alimentari, tessili, elettromeccaniche, meccaniche, chimiche.

Pordenóne (de Sàcchis) (Pordenone ca. 1484-Ferrara 1539) Giovan Antonio de Sacchis detto il Pordenone. Pittore. Dopo un primo periodo friulano sotto l'influenza di Gian Francesco da Tolmezzo, verso il 1507 modificò il proprio stile, adeguandosi all'arte di Giorgione, Palma il Vecchio e L. Lotto. Durante il suo soggiorno romano del 1516, trasse beneficio dalla vicinanza di Raffaello e Michelangelo. Tra le opere Madonna della Misericordia (1515, Pordenone, Duomo) e Storie di Cristo (1520-1522, Cremona, Duomo).

Pordòi Passo (2.239 m) delle Dolomiti che collega la valle dell'Avisio con quella del Cordevole. Fiorente il turismo invernale.

pòrfido, sm. In mineralogia definisce le rocce magmatiche filoniane, caratterizzate da una struttura pastosa con l'inserimento di formazioni cristalline; la composizione di queste rocce è variabile, ma gli elementi principali sono biotite e feldspati alcalini, quarzo (porfido quarzifero), mica. Alcune varietà di porfido, per la loro bellezza, vengono utilizzate a scopo ornamentale o come materiali da costruzione.
 sm. porphyry.

porfìrico, agg. (pl. m.-ci)Relativo a porfido.

porfirìna, sf. Denominazione generica di composti eterociclici ottenuti dalla porfirina per sostituzione degli otto atomi esterni di idrogeno con altrettanti gruppi atomici.

porfirogènito, agg. Attributo, corrispondente a una dichiarazione di legittimità, che veniva dato ai membri della famiglia imperiale bizantini nati da padre regnate.

pòrgere, v. v. tr. 1 Dare, offrire a qualcuno una cosa. ~ allungare, passare. porgere l'altra guancia, detto evangelico. 2 Presentare. ~ donare. porgere l'occasione.
v. intr. Recitare, declamare curando molto la pronuncia e la mimica.
v. rifl. Presentarsi.
 v. tr. 1 to give. 2 (offire) to offer. 3 (tendere) to hold out. 4 (con le mani) to hand.
 lat. porgere, da porrigere, comp. da por-+ regere reggere.

Porgi l'altra guancia Film commedia, italiano (1974). Regia di Franco Rossi. Interpreti: Terence Hill, Bud Spencer, Jean-Pierre Aumont.

Porgy and Bess Dramma musicale in tre atti di G. Gershwin, libretto di Du Bose, Heyward, I. Gershwin (New York, 1935).

poricìda, agg. Relativo a un tipo di deiscenza tipico di alcuni frutti a capsula caratterizzata dalla fuoriuscita dei semi da piccoli fori.

Porìferi Tipo di animali acquatici invertebrati (comprendeti le spugne), caratterizzati da corpo a forma di sacco, in cui viene introdotta l'acqua dall'esterno, per mezzo di cellule ciliate specializzate. Questi animali sono divisi in calciosponge (spugne calcaree), ialosponge (spugne silicee), demosponge (spugne cornee); lo scheletro di spugne calcaree e silicee è costituito da spicole calcaree o silicee, quello delle spugne cornee è costituito dalla spongina. I vari tipi di poriferi si distinguono anche in base alla struttura; i più semplici (Ascon) presentano una serie di pori sulle pareti corporee dai quali l'acqua penetra all'interno del corpo, per essere poi sospinta all'esterno dalle cellule ciliate, mentre nei tipi più complessi (Sycon e Leucon) le cellule ciliate sono disposte in canali o camerette che comunicano con l'esterno.

Porlézza Comune in provincia di Como (3.928 ab., CAP 22018, TEL. 0344).

Pornàssio Comune in provincia di Imperia (635 ab., CAP 18020, TEL. 0183).

pòrno, agg. invar. Abbreviazione di pornografia, usata anche come primo elemento di parole composte.

pornodìva, sf. invar. Attrice di film pornografici.

pornografìa, sf. Scritto, rappresentazione a carattere osceno.
 sf. pornography.

Pornografia Romanzo di W. Gombrowicz (1960).

pornogràfico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a pornografia, a volte abbreviato in porno. ~ lascivo, licenzioso.
 agg. pornographic.

pornògrafo, sm. Chi si occupa di pornografia.

pornoshow, sm. invar. Spettacolo di carattere pornografico.
 comp. da porno + l'inglese show spettacolo.

pòro, sm. Piccola apertura verso l'esterno di corpi animali, vegetali e minerali.
 sm. pore.
 lat. tardo porus, dal greco pòros passaggio.

Poro (370 ca.-317? a. C.) Re indiano. Nel 326, Alessandro Magno lo sconfisse presso il fiume Idaspe.

poròmetro, sm. Apparecchio atto a misurare la larghezza relativa delle aperture degli stomi nella foglia.

Poròmidi, o Poromìidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi settibranchi dalla conchiglia sottile, madreperlacea all'interno. Vivono in tutti i mari a grande profondità.

porosità, sf. L'essere poroso.

poróso, agg. 1 Che ha pori. 2 Spugnoso. ~ assorbente, filtrante. <> compatto, impermeabile.
 agg. porous.

Porpétto Comune in provincia di Udine (2.665 ab., CAP 33050, TEL. 0431).

pòrpora, sf. 1 Sostanza colorante rossa che gli antichi ricavavano da un mollusco marino. 2 L'autorità regia o cardinalizia. 3 Stoffa di colore rosso, dei regnanti. 4 Macchia cutanea rossa.
 sf. 1 purple. 2 (autorità cardinalizia) the dignity of cardinal.
 lat. purpura, dal greco porphyra.

Pórpora, Nicòla (Napoli 1686-1768) Compositore. È autore, tra l'altro, di circa 60melodrammi e intermezzi, musica sacra e strumentale.

Pórpora, Pàolo (Napoli 1617-1673) Pittore. Tra le opere Natura morta (Parigi, Louvre).

porporàto, agg. e sm. agg. Vestito di porpora.
sm. Cardinale.

porporìna, sf. 1 Colorante rosso. 2 Polvere metallica usata per colorare.

porporìno, agg. Che ha color porpora.

pórre, v. v. tr. 1 Mettere, collocare. ~ situare, alloggiare, sistemare. <> asportare, levare. 2 Ammettere. anche ponendo il caso di andare, come ci andiamo? 3 Stabilire. poneva un termine tassativo alla consegna del lavoro.
 v. tr. 1 to put. 2 (posare) to put down, to lay down. 3 (collocare) to place.
 lat. ponere.
v. rifl. Mettersi, collocarsi. ~ prospettarsi. porsi in disparte, estraniarsi.
 v. rifl. 1 (mettersi a sedere) to sit down. 2 (una domanda) to put a question, to ask a question.

Porrétta Valico stradale (933 m) dell'Appennino Tosco-Emiliano, situato in Toscana. Mette in comunicazione i bacini dell'Ombrone pistoiese e del Limentra.

Porrétta Tèrme Comune in provincia di Bologna (4.665 ab., CAP 40046, TEL. 0534).

porridge, sm. invar. Piatto tipico della cucina inglese formato da farina d'avena bollita nel latte.

pòrro, sm. Pianta erbacea aromatica e commestibile, appartenente alla famiglia delle Liliacee. Ha bulbo bianco allungato, a sapore agliaceo e foglie appuntite e carnose.
 sm. leek.
 lat. porrum.

Pòrro Lamberténghi, Luìgi (Como 1780-Milano 1860) Patriota liberale, collaborò al periodico Il Conciliatore (1818-1819); in seguito partecipò alla cospirazione guidata da S. Pellico e dovette fuggire all'estero. Fu condannato a morte in contumacia (1822), ma rientrò in patria nel 1840 e nel 1848 svolse alcuni incarichi per conto del governo provvisorio della Lombardia.

Pòrro, Enrìco (Milano 1885-1967) Atleta. Alle olimpiadi del 1908, fu il primo italiano a conquistare una medaglia d'oro ai giochi olimpici, nella lotta greco-romana.

Pòrro, Ignàzio (Pinerolo 1801-Milano 1875) Topografo. Ideò la tacheometria, apportò modifiche al cannocchiale, raddrizzando le immagini mediante l'introduzione dei prismi e nel 1865 fondò la Società filotecnica.

porróso, agg. Pieno di porri.

Porsche, Ferdinand (Maffersdorf 1875-Stoccarda 1951) Creatore della Volkswagen, nel 1947, insieme al figlio, fondò la omonima casa automobilistica tedesca.

Porsènna (VI sec. a. C.) Re etrusco di Chiusi che, secondo la tradizione, accorse in aiuto di Tarquinio il Superbo che era stato cacciato da Roma; assediò Roma, ma non la conquistò. Da un punto di vista storico, la figura di Porsenna pare dimostrare la supremazia degli etruschi nei confronti di Roma, fatto che emergerebbe anche dalle affermazioni di Tacito.

Port Arthur Città cinese (Lushun) situata nella provincia del Liaoning, in Manciuria. È un importante porto sul mar Giallo, sede di numerose industrie siderurgiche, meccaniche, petrolchimiche, tessili, alimentari. La città era già un centro importante durante la dinastia dei Ming; nel XIX sec. fu occupata dalla Gran Bretagna e dal Giappone, quindi fu affittata alla Russia. All'inizio del Novecento tornò ai giapponesi, mentre dopo la conclusione della seconda guerra mondiale fu amministrata congiuntamente per un decennio da cinesi e sovietici.
Assedio di Port Arthur
Assedio mantenuto dal febbraio 1904 al gennaio 1905 da parte dei giapponesi nei confronti della guarnigione russa zarista che alla fine si arrese.

Port Blair Città (75.000 ab.) dell'India, sulla costa sudorientale dell'isola Andaman Meridionale. Capoluogo del Territorio delle Andamane e Nicobare.

Port Elizabeth Città (652.000 ab.) della Repubblica Sudafricana, nella Provincia del Capo orientale. Fondata nel 1820, la città si è sviluppata rapidamente dopo il completamento della ferrovia che la collega alle miniere di diamanti del Kimberley (1873). Posta sulla baia di Algoa nell'oceano indiano. L'area metropolitana di Port Elizabeth produce soprattutto autoveicoli, pneumatici, tessuti, pellami e prodotti chimici. È sede di università dal 1964. Nelle vicinanze, si trovano il Parco nazionale degli elefanti e il noto Parco dei serpenti con circa 2.000 rettili. La città ha anche una spiaggia assai frequentata.

Port Harcourt Città (380.000 ab.) della Nigeria, sul delta del fiume Niger. Capoluogo dello stato di Rivers.

Port Hedland Città sulla costa nordoccidentale dell'Australia, grande porto che si affaccia sull'oceano Indiano.

Port Louis Città (143.000 ab.) dell'isola Maurizio, capitale dello stato.

Port Moresby Città (193.000 ab.), capitale della Papua Nuova Guinea sudorientale (mar dei Coralli). Porto principale del paese dal quale vengono esportati i prodotti agricoli della regione (cacao, caffè e copra), rame e gomma.

Port of Spain Città (51.000 ab.), capitale di Trinidad e Tobago, sulla costa nordoccidentale dell'isola di Trinidad. Porto commerciale sul mare delle Antille. Presenti industrie petrolchimiche, del tabacco e alimentari (zuccherifici e distillerie di rhum). Sede di un aeroporto.

Port Phillip Bay Baia dell'Australia, sulla costa di Victoria, nello stretto di Bass.

Port Sudan Città (207.000 ab.) del Sudan, capoluogo della Regione Orientale, sulla costa del mar Rosso.

Port Vila Città delle Vanuatu (19.000 ab.), capitale dello Stato, situata sull'isola di Efate. Aeroporto.

pòrta, sf. 1 Apertura per la quale si entra e si esce dagli edifici e simili. ~ soglia, uscio. 2 Ingresso. 3 Nello sport, struttura entro la quale i giocatori di ciascuna squadra cercano di dirigere la palla; nello sci, indica un passaggio obbligato per i concorrenti. 4 Passaggio, valico. ~ accesso. 5 Ogni apertura provvista di sportello.
 sf. 1 door. 2 (di città) gate.
 lat. porta.
Vena porta
Vena che porta al fegato il sangue della parte superiore del tubo digerente, del pancreas e della milza. Entrata nel fegato forma una fitta rete di capillari.

Porta stretta, La Romanzo di A. Gide (1909).

Pòrta, Antònio (Milano 1935-Roma 1989) Pseudonimo di Leo Paolazzi. Poeta. Tra le opere Quanto ho da dirvi (1977) e Passi passaggi (1980).

Pòrta, Càrlo (Milano 1775-1821) Poeta dialettale milanese. Di orientamento politico liberale, fu impiegato nell'amministrazione finanziaria dello stato. Nel 1816 aderì alle idee romantiche, che corrispondevano alla sua visione del discorso poetico come spontaneità e rifiuto di pedanteria, in particolare ritraendo nelle sue opere la vita delle classi popolari, meno agiate. Lo strumento di cui Porta si servì magistralmente fu il dialetto milanese, utilizzato comunemente dai suoi personaggi. Nel corso del Novecento la poetica di Porta è stata rivalutata positivamente, sia per quanto concerne la sua abilità puramente poetica, sia per aver saputo ritrarre con un certo realismo la vita della sua società. Tra le sue poesie, pubblicate postume nel 1821 a cura di T. Grossi, sono da ricordare El lavapiatt del Meneghin ch'è mort (1792), I desgrazzi de Giovannin Bongee (1812), Ona vision (1812), On miracol (1813-1814), Olter desgrazzi de Giovannin Bongee (1813), La Ninetta del Verzee (1814), El lament del Marchionn di gamb avert (1816), On funeral (1816), Meneghin biroeu di ex monegh (1819), La nomina del cappellan (1819), La preghiera (1820) e l'incompiuta La guerra di pret. Inoltre sono da citare due componimenti in difesa della sua scelta poetica: I paroll d'on lenguagg (1810) e Il romanticismo (1818). Nei suoi componimenti è possibile leggere la vicenda tragica del proletariato urbano, in balìa di prepotenti, signori, ecclesiastici o militari.

portabagàgli, sm. invar. 1 Facchino. ~ portatore, scaricatore. 2 Struttura posta sopra le automobili per deporvi i bagagli. ~ portapacchi. 3 Vano per i bagagli. ~ baule.
 sm. 1 porter. 2 (di automobile) boot. 3 (portapacchi) roof rack.
 da porta-+ bagagli.

portabandièra, sm. invar. 1 Chi porta la bandiera. ~ alfiere, gonfaloniere. 2 Principale esponente di un movimento e simili. ~ leader.

portàbile, agg. Che può essere portato.

portaborràcce, sm. invar. Nelle corse ciclistiche, è il gregario che rifornisce il caposquadra di bevande.

portabórse, sm. e sf. invar. Chi si rende disponibile fino al servilismo. ~ fiduciario, galoppino.
 sm. e sf. sidekick.

Portaborse, Il Film commedia, italiano (1991). Regia di Daniele Luchetti. Interpreti: Silvio Orlando, Nanni Moretti, Giulio Brogi.

portabottìglie, sm. invar. Attrezzo o scaffale, per conservare le bottiglie.

portacàrte, sm. invar. Astuccio o borsa per contenere lettere e documenti.

portacénere, sm. invar. Recipiente per raccogliere la cenere, i mozziconi di sigarette e di sigari. ~ ceneriera, posacenere.
 sm. invar. ashtray.

portachiàvi, sm. invar. Piccolo arnese di varie forme, in cui si inseriscono le chiavi.
 sm. invar. key holder, key-ring.

portacìpria, sm. invar. Astuccio da borsetta che contiene cipria e piumino.
 sm. powder compact.

portacolóri, sm. e sf. invar. Atleta che gareggia in veste di rappresentante di una società e simili.

Portacomàro Comune in provincia di Asti (1.844 ab., CAP 14037, TEL. 0141).

portacontenitóri, agg. invar. Di nave da trasporto in cui la merce da trasportare è situata in contenitori metallici.

portadólci, sm. invar. Arnese da tavola, composto di vari piatti concentrici e disposti su vari piani, usato per servire i dolci.

portaèrei, sf. invar. Nave militare di grandi dimensioni, dotata di un ponte predisposto al decollo e all'atterraggio di velivoli. Le prime portaerei sono state costruite alla fine del primo conflitto mondiale, per divenire, nel corso della seconda guerra mondiale, il fulcro delle flotte da guerra. Attualmente le portaerei (che possono imbarcare fino a cento aerei e 5.000 uomini) sono costruite in modo tale da avere il ponte completamente sgombro e utilizzabile, un'isola laterale circa a metà della nave in cui sono concentrate le attività di comando e controllo, e vasti hangar sotto il ponte per l'alloggiamento degli aerei, che vengono issati sul ponte mediante speciali elevatori. Il decollo degli aerei viene aiutato da catapulte, mentre l'atterraggio è frenato da appositi cavi con ganci, che riducono lo spazio necessario alla manovra.
 sf. invar. aircraft carrier.
 da porta-+ aerei.

portaferìti, sm. invar. Soldato addetto al trasporto dei feriti. ~ barelliere, infermiere, portantino.

portafiàccole, sm. invar. Braccio di metallo atto a sorreggere fiaccole per l'illuminazione fissato alle pareti dei palazzi.

portafinèstra, sf. Finestra, apribile fino al pavimento, che consente anche il passaggio.
 sf. French window.

portafióri, sm. invar. Vaso o sostegno usato per tenervi i fiori.

portafòglio, sm. 1 Contenitore di pelle o altro materiale, con tasche interne, usato per custodirvi denaro e documenti. ~ borsellino, portamonete. 2 Carica ministeriale. 3 Insieme delle cambiali.
 sm. 1 wallet. 2 (ministero) portfolio.
In economia indica le voci attive e passive che concorrono a formare il patrimonio di un determinato soggetto. In particolare, il portafoglio titoli indica l'insieme dei titoli (privati e pubblici) che formano il patrimonio di una banca, il portafoglio cambiario indica l'insieme delle cambiali in possesso della banca, il portafoglio estero è l'insieme degli effetti in valuta estera.

portafortùna, agg. e sm. invar. Amuleto. ~ talismano.
 sm. mascot, lucky charm.

portagiòie, sm. invar. Cofanetto usato per contenere gioielli. ~ astuccio, scrigno.
 sm. jewel case, jewellery box.

portainségna, sm. invar. Persona che porta un'insegna o una bandiera in un corteo o simili.

portalàmpada, sm. invar. Supporto su cui si avvita una lampadina, per stabilire il contatto elettrico.
 sm. bulb socket.

portalàpis, sm. invar. Piccolo recipiente cilindrico aperto per contenere matite.

Portàlbera Comune in provincia di Pavia (1.160 ab., CAP 27040, TEL. 0385).

portàle, sm. Porta principale di una chiesa o di altro edificio.
 sm. portal.

portalèttere, sm. e sf. invar. Impiegato postale incaricato di recapitare le lettere a domicilio. ~ postino.
 sm. postman. sf. postwoman.

portaménto, sm. L'incedere, l'atteggiarsi della persona. ~ andatura, camminata.
 sm. walk, gait, carriage.

portamìna, sm. invar. Matita costituita da un cannello cilindrico esterno e da una mina interna, intercambiabile.

portamonéte, sm. invar. Borsettina, per lo più di pelle, usata per tenervi la moneta spicciola. ~ borsellino, portafogli.
 sm. invar. purse.

portamunizióni, sm. invar. Soldato addetto al trasporto di munizioni.

portànte, agg. e sm. agg. 1 Che porta. 2 Detto di elemento che ha funzione di sostegno.
sm. Ambio del cavallo.
 agg. load-bearing, supporting.

portantìna, sf. 1 Sedia portatile, sorretta da due portatori. 2 Lettiga, barella per infermi. ~ bussola, palanchino.
 sf. 1 sedan chair. 2 (barella) stretcher.

portantìno, sm. Chi porta la portantina. ~ barelliere.

portànza, sf. 1 Capacità di carico di un mezzo di trasporto. 2 La componente verso l'alto della forza esercitata sulle ali di un velivolo in moto dall'aria circostante.

portaoggètti, sm. invar. Contenitore o supporto per oggetti vari.

portaombrèlli, sm. invar. Recipiente destinato a contenere gli ombrelli.
 sm. umbrella stand.
 da porta-+ ombrelli.

portaórdini, sm. invar. Militare che ha il compito di recapitare dispacci. ~ corriere, inviato, messo.

portaorecchìni, sm. invar. Cofanetto usato per contenere gli orecchini.

portapàcchi, sm. invar. 1 Portabagagli per biciclette e motociclette. 2 Chi ha il compito di consegnare i pacchi a domicilio. ~ facchino, scaricatore.
 sm. carrier.

portapénne, sm. invar. 1 Asta in cui s'infila il pennino per scrivere. 2 L'astuccio per le penne.

portaposàte, sm. invar. Cassetta divisa in scomparti per contenere le posate.

portàre, v. tr. 1 Muovere da un luogo all'altro. ~ recare, trasferire. 2 Trasportare, recapitare. 3 Portare con sé, indossare. portare gli occhiali. 4 Condurre.
 v. tr. 1 (sostenere) to carry. 2 (indossare) to wear. 3 (condurre) to lead. 4 (andare a prendere) to fetch. 5 (accompagnare) to take.
 lat. portare, deriv. da porta porta.

portaritràtti, sm. invar. Cornice con vetro, nel quale si espongono fotografie.

portarivìste, sm. invar. Supporto per contenere giornali e riviste.

portasapóne, sm. invar. Piccolo contenitore a vaschetta, per mettervi il sapone.
 sm. soap dish.

portascàlmo, sm. 1 Braccio metallico sporgente delle imbarcazioni da regata. ~ portascalmiere. 2 Pezzo di legno che corre lungo la frisata di una barca, sul quale si aprono le scalmiere per i remi e sono fissati gli scalmi.

portasigarétte, sm. invar. Astuccio di vario materiale, usato per tenervi le sigarette.
 sm. invar. cigarette case.

portaspìlli, sm. invar. Cuscinetto per appuntarvi gli spilli.

portàta, sf. 1 Ciascuna vivanda portata in tavola. ~ pietanza. 2 Distanza massima a cui un'arma da fuoco può lanciare un proiettile. ~ forza, gittata. 3 Capacità di carico. ~ stazza, tonnellaggio. 4 Quantità d'acqua che passa attraverso una sezione di un corso d'acqua. ~ portanza.
 sf. 1 (vivanda) course. 2 (capacità di carico) capacity. 3 (tonnellaggio di nave) tonnage. 4 (importanza) importance. 5 (d'acqua) rate of flow. 6 (limite) capability, scope.
In fisica è la quantità di fluido che attraversa nell'unità di tempo la sezione di una condotta. Per esempio, la portata cardiaca è la quantità di sangue che attraversa ogni ventricolo in un minuto, ed è variabile, dipendendo da fattori di varia natura (esercizio fisico, malattie ecc.).

portàtile, agg. Che si può comodamente trasportare.
 agg. portable.

portàto, agg. 1 Trasportato. 2 Incline.
 agg. (incline) inclined.

portatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi porta o trasporta. ~ latore, facchino. 2 Di titoli non intestati pagabili a chi li presenta. ~ detentore, depositario. pagabile al portatore. 3 Persona o animale che ospita germi patogeni senza essere ammalato. portatore sano di una malattia.
 sm. 1 carrier. 2 (comm.) bearer.
 lat. tardo portator,-oris, deriv. da portare portare.
Portatore di spada
Nome volgare dello Xiphophorus helleri, un piccolo pesce ciprinodontiforme della famiglia dei Peciliidi.

portatovagliòlo, sm. Busta, anello o contenitore in cui si ripone il tovagliolo.

portauòvo, sm. invar. Piccolo bicchiere, in cui si tiene in posizione verticale l'uovo.
 sm. invar. eggcup.

Port-au-Prince Città (753.000 ab.) di Haiti, sulla costa occidentale, nel golfo di Gonâve. Capitale dello stato e capoluogo del Dipartimento dell'Ovest, nella baia omonima. Porto commerciale e mercato di prodotti agricoli e zootecnici. Le principali industrie sono quelle del tabacco, zuccherifici, distillerie, tessili e del rhum. Sede di un aeroporto e di un'università. Fu fondata dai francesi nel 1749.

portavalóri, sm. invar. Persona che trasporta denaro, assegni, documenti ecc.
 sm. security guard.

portavàsi, sm. invar. Sostegno per vaso da fiori.

portavivànde, sm. invar. Arnese per il trasporto di vivande calde.

portavóce, sm. e sf. invar. 1 Megafono. ~ altoparlante, amplificatore. 2 Chi parla o espone concetti per conto di altri. ~ ambasciatore, legato.
 sm. spokesman.

Pòrte Comune in provincia di Torino (936 ab., CAP 10060, TEL. 0121).

Porte aperte Film drammatico, italiano (1990). Regia di Gianni Amelio. Interpreti: Gian Maria Volonté, Ennio Fantastichini, Renzo Giovampietro.

porte-enfant, sm. invar. Sacco di stoffa imbottito, adibito al trasporto dei neonati.

portèlla, sf. Ognuna delle due tavole poste lateralmente alla cassa di un organo e che si capovolgono sopra di essa coprendola.

Portèlla Mandràzzi Valico (1.125 m) della Sicilia nordorientale, tra i monti Nebrodi e Peloritani, in provincia di Messina.

portèllo, sm. 1 Piccola porta praticata in una più grande. ~ porticina. 2 Imposta di armadi e simili. ~ anta.

portellóne, sm. Apertura rettangolare che si apre sul fianco di una nave per permettere l'imbarco e lo sbarco di materiali e personale.

portènto, sm. Persona, fatto o cosa fuori dalla norma, straordinaria. ~ fenomeno, prodigio. <> incapace, nullità.
 sm. marvel, wonder.
 lat. portentum, deriv. da portentus, p.p. di portendere.

portentóso, agg. 1 Prodigioso, meraviglioso. ~ fenomenale, sbalorditivo. <> normale.
 lat. portentosus, deriv. da portentum.

Porter, Edwin Stratton (Pittsburgh 1870-New York 1941) Regista e produttore cinematografico statunitense. Diresse Vita di un pompiere americano (1902) e L'assalto al treno (1903).

Porter, George (Stainforth 1920-) Chimico inglese. Compì importanti studi sulle reazioni veloci e nel 1967, con M. Eigen e R. Norrish, fu insignito del premio Nobel.

Porter, Jane (Durham 1776-Bristol 1850) Narratrice inglese. È ricordata come autrice di romanzi storici come Taddeo di Varsavia (1803) e I capi scozzesi (1810), di notevole successo.

Porter, Katherine Anne (Indian Creek, Texas 1890-1980) Scrittrice statunitense. Pseudonimo di Callie Porter. Nella sua carriera di scrittrice produsse quattro libri di racconti e il romanzo Nave di pazzi. La pubblicazione dei suoi racconti fu accolta con grande successo, per la capacità di trattare le più intense emozioni umane e per la chiarezza e l'eleganza dello stile. Ella rivendicava di appartenere a una famiglia distinta e un'educazione di alto livello, in realtà non possedeva nessuna delle due cose. La sua istruzione fu quasi inesistente, la sua vita fu assai difficile fino a quando si guadagnò la notorietà come scrittrice. Nel 1920 effettuò un viaggio in Messico come inviata di un giornale. Qui ambientò il suo primo racconto pubblicato, Maria Concepción (1922). La sua prima raccolta di racconti Flowering Judas (Alberi di Giuda in fiore), apparve in 1930. Nel 1931, ottenne una borsa di studio per lavorare in Germania e si imbarcò nel porto messicano di Veracruz. Questo viaggio che durò ben 27 giorni avrebbe più tardi costituito la base di Ship of Fools (La nave dei follii, 1962), romanzo allegorico che allude alla satira dello stesso titolo scritta da Sebastian Brant, nella quale una ciurma di pazzi fa vela per il paese Mai-mai. Nel romanzo della Porter, un gruppo di tedeschi ritorna a casa alla vigilia dell'ascesa dei nazisti. L'opera ebbe un enorme successo; tuttavia la sua reputazione di scrittrice tra le più complete del tempo si fonda sui racconti della sua prima raccolta e di Pale Horse, Pale Rider (Cavallo pallido cavaliere pallido, 1939) e The Leaning Tower (La torre pendente, 1944). La raccolta Collected Short Stories of Katherine Anne Porter (Racconti scelti, 1965) ha ricevuto il Premio Pulitzer nel 1966. L'ultimo suo lavoro pubblicato è stato The Never-Ending Wrong (L'ingiustizia che non ha mai fine, 1977), resoconto del processo e dell'esecuzione (23 agosto 1927) degli immigrati italiani con simpatie anarchiche Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, presunti autori di una rapina avvenuta a South Braintree (Massachusetts) il 15 aprile 1920 nella quale erano state uccise due persone e rubate le paghe destinate agli operai di una fabbrica di scarpe.

portfolio, sm. invar. Busta o cartella al cui interno sono contenute pubblicità scritte e illustrate di prodotti e attività.

Port-Gentil Città (164.000 ab.) del Gabon, sul delta del fiume Ogooué. Capoluogo della provincia dell'Ogooué Marittimo.

porticàto, agg. e sm. agg. Fornito di portici.
sm. Portico lungo e ampio. ~ colonnato, loggiato.

Pòrtici Comune in provincia di Napoli (69.980 ab., CAP 80055, TEL. 081). Centro industriale (prodotti delle confezioni, tessili, alimentari, chimici e meccanici). Vi si trovano il Museo Nazionale Ferroviario e il palazzo Reale, del 1738. Gli abitanti sono detti Porticesi.

pòrtico, sm. (pl.-ci) 1 Luogo aperto esternamente, posto al piano terra e sorretto da colonne. 2 Nelle abitazioni rurali, tettoia poggiante su pilastri, adibita al ricovero di carri e mezzi agricoli.
 sm. portico, arcade.
 lat. porticus, deriv. da porta.

Pòrtico di Casèrta Comune in provincia di Caserta (5.419 ab., CAP 81050, TEL. 0823).

Pòrtico e San Benedétto Comune in provincia di Forlì (966 ab., CAP 47010, TEL. 0543).

portièra, sf. Sportello di autoveicolo. ~ porta, portello.
 sf. door.

portieràto, sm. La mansione di portiere in un edificio.

portière, sm. 1 Portinaio di palazzi e alberghi. ~ custode, portinaio. 2 Nello sport chi sta a difesa della porta della propria squadra.
 sm. 1 caretaker, concierge. 2 (di hotel) hall porter. 3 (calcio) goalkeeper.

Portigliòla Comune in provincia di Reggio Calabria (1.356 ab., CAP 89040, TEL. 0964).

portinàio, sm. Persona cui è affidata la custodia e la sorveglianza degli edifici.
 sm. caretaker, concierge.

portinerìa, sf. Il locale dove il portinaio svolge la sua mansione.
 sf. caretaker's lodge, porter's lodge.

Portland (Gran Bretagna) Penisola britannica, situata nella contea del Dorset, in Inghilterra meridionale, nel canale della Manica; la penisola forma da un lato la Lyme Bay, dall'altro la Weymouth Bay. Nella zona, il terreno di carattere calcareo viene estratto e utilizzato come materiale da costruzione.
Cemento Portland
Tipo di cemento a presa lenta, composto da una miscela di calcare e argilla.

Portland (USA) Città (435.000 ab.) degli USA, situata nello stato dell'Oregon sul fiume Willamette presso la sua confluenza nel fiume Columbia. Portland è un importante porto commerciale da cui si esportano legname, prodotti alimentari, lana, carta e si importano caffè, cotone, copra, carbone e prodotti metallurgici. Centro di comunicazione e polo ferroviario è sede di industrie cantieristiche, meccaniche, alimentari, elettroniche. La regione circostante è nota per le bellezze naturali fra cui il Mount Hood e i picchi delle Cascade Range che sono visibili dalla città; il turismo è un'importante risorsa economica. Sede arcivescovile cattolica, di importanti atenei e di istituti di istruzione superiore, tra cui l'università di Portland. Conosciuta con il nome di città delle rose, ospita ogni anno la manifestazione Portland Rose Festival. Nei pressi della città si trova Bonneville Dam, grande diga sul Columbia. Fondata nel 1845 fu punto di riferimento e centro di scambi per i cercatori d'oro diretti in California, in Alaska e nel Klondike.

portlandiàno, sm. Piano superiore del malm, sottoperiodo del giurassico, rappresentato in Europa da depositi d'acqua dolce o salmastra e nel Mediterraneo da depositi di mare profondo.

pòrto, sm. 1 Luogo sul lido di un corso d'acqua, di un lago o del mare attrezzato in modo specifico per effettuare il carico e lo scarico di merci e passeggeri dalle navi, riparato in modo naturale oppure con costruzioni artificiali. ~ darsena, marina. 2 Licenza di portare armi. 3 Il portare e il relativo costo. 4 Vino liquoroso tipico del Portogallo.
 sm. 1 port, harbour. 2 (trasporto) carriage free. 3 (d'armi) gun licence.
I porti si possono dividere in varie categorie, secondo differenti riferimenti; marittimi, lacustri, fluviali (lontani dalla foce del fiume) o di estuario. Si può poi operare un'ulteriore distinzione secondo il tipo di utilizzo (porto mercantile, civile, militare ecc.). I porti sono dotati di vari tipi di attrezzature a terra, come le banchine, le calate, le darsene, ma anche magazzini di vario genere, raccordi stradali, raccordi ferroviari e di strutture di protezione dal mare, come le dighe foranee, antemurali o frangiflutti, e i moli, che ne delimitano l'estensione.
Vino liquoroso ad alta gradazione alcolica che viene prodotto in Portogallo, utilizzando vitigni che crescono lungo il corso del fiume Douro, nella regione di Porto.
Porto franco
Zona che gode di extraterritorialità per quanto concerne i controlli doganali; le merci infatti possono entrarvi e uscirvi senza controlli, o con controlli ridotti.

Porto Città (349.000 ab.) del Portogallo, situata nella parte settentrionale del paese, sul corso del fiume Douro, a pochi chilometri dall'Atlantico; è capoluogo dell'omonimo distretto. La città è di origine preromana; al crollo dell'impero passò sotto il controllo dei visigoti e poi degli arabi (716), per tornare indipendente nel XII sec. È la seconda città del Portogallo per importanza; l'economia si basa sull'attività del porto e sulla presenza di molte industrie. Fra gli edifici notevoli, la cattedrale (XII sec.) e il ponte Dom Luis I (1880-1886).

Pôrto Alegre Città (1.263.000 ab.) del Brasile meridionale, capitale dello stato di Rio Grande do Sul. Porto commerciale sulla lagoa dos Patos. Esporta i prodotti agricoli della regione (cereali, frutta, soia, tabacco, lana, pelli, carne e carbone). Presenti industrie alimentari, chimiche, conciarie, meccaniche, tessili e navali. Fu fondata dai portoghesi nel 1742.

Pòrto Azzùrro Comune in provincia di Livorno (3.111 ab., CAP 57036, TEL. 0565).

Pòrto Cerèsio Comune in provincia di Varese (2.959 ab., CAP 21050, TEL. 0332).

Pòrto Cesàreo Comune in provincia di Lecce (4.044 ab., CAP 73010, TEL. 0833).

Porto delle nebbie, Il Film drammatico, francese (1938). Regia di Marcel Carné. Interpreti: Jean Gabin, Michèle Morgan, Michel Simon. Titolo originale: Quai des brumes

Pòrto Empèdocle Comune in provincia di Agrigento (16.755 ab., CAP 92014, TEL. 0922). Porto, centro industriale (cementifici, prodotti chimici e meccanici), dell'estrazione ed esportazione di salgemma, della pesca e turistico (balneazione). Vi si trova la casa natale di Luigi Pirandello. Gli abitanti sono detti Empedoclini.

Pòrto Mantovàno Comune in provincia di Mantova (12.204 ab., CAP 46047, TEL. 0376). Porto sul fiume Mincio e centro industriale (calzaturifici, prodotti meccanici, alimentari e tessili). Nel XVI sec. il porto venne fortificato dai Gonzaga. Gli abitanti sono detti Portomantovanesi.

Pòrto Recanàti Comune in provincia di Macerata (8.119 ab., CAP 62017, TEL. 071).

Porto Sàid Città (401.000 ab.) dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo.

Pòrto San Giórgio Comune in provincia di Ascoli Piceno (15.583 ab., CAP 63017, TEL. 0734). Centro industriale (calzaturifici, mobilifici e prodotti alimentari), porto peschereccio e turistico (balneazione) sul mar Adriatico. Vi si trova la rocca del XIII sec. Gli abitanti sono detti Sangiorgesi.

Pòrto Sant'Elpìdio Comune in provincia di Ascoli Piceno (21.112 ab., CAP 63018, TEL. 0734). Centro industriale (calzaturifici, prodotti del legno, chimici e meccanici), dell'attività della pesca e turistico (balneazione) sul mar Adriatico. Gli abitanti sono detti Portoelpidiensi o Santelpidiesi.

Porto sepolto, Il Opera di poesia di G. Ungaretti (1916).

Pòrto Tòlle Comune in provincia di Rovigo (11.170 ab., CAP 45018, TEL. 0426). Centro agricolo (coltivazione di barbabietole e cereali), dell'allevamento bovino e della pesca. Vi si trova una centrale per la produzione di energia termoelettrica. Gli abitanti sono detti Portotollesi.

Pòrto Tòrres Comune (22.000 ab., CAP 07046, TEL. 079) della provincia di Sassari situato sul golfo dell'Asinara. È un importante centro turistico e porto per il traffico dei passeggeri, collegato con Genova, Livorno e Civitavecchia. L'economia si basa, oltre che sul turismo e sull'attività portuale, anche su alcune industrie nei settori meccanico, chimico, alimentare, tessile. Oltre a resti di costruzioni di epoca romana, un edificio importante è la cattedrale di San Gavino, che risale all'XI sec.

Pòrto Valtravàglia Comune in provincia di Varese (2.409 ab., CAP 21010, TEL. 0332).

Pôrto Velho Città (286.000 ab.) del Brasile, sul fiume Madeira. Capoluogo dello stato di Rondônia. Sede di un aeroporto.

Pòrto Vìro Comune in provincia di Rovigo (14.200 ab., CAP 45014, TEL. 0426).

Portobuffolè Comune in provincia di Treviso (699 ab., CAP 31019, TEL. 0422).

Portocannóne Comune in provincia di Campobasso (2.531 ab., CAP 86045, TEL. 0875).

Portoferràio Comune in provincia di Livorno (11.042 ab., CAP 57037, TEL. 0565). Porto, centro agricolo (coltivazione di viti), industriale (prodotti alimentari) e turistico (balneazione) dell'isola d'Elba. Fondata dagli etruschi, venne chiamata dai romani Fabricia e quindi Ferraio. Vi si trovano la casa di Napoleone, il forte della Stella e il forte del Falcone. Gli abitanti sono detti Portoferraiesi.

Portofìno Comune in provincia di Genova (608 ab., CAP 16034, TEL. 0185).

portogàllo, sm. Altra denominazione dell'arancio e dell'arancia che deriva dal fatto che essi provenivano dal Portogallo.

Portogàllo Repubblica dell'Europa sudoccidentale, nella penisola Iberica, confina a nord e a est con la Spagna ed è bagnata a sud e a ovest dall'oceano Atlantico.
Il territorio portoghese presenta una forma rettangolare, allungata in direzione nord sud per circa 550 km, per una larghezza media di circa 150 km.
Il fiume Tago separa le regioni settentrionali montuose da quelle centrali e meridionali, essenzialmente pianeggianti; la parte settentrionale presenta notevoli rilievi, prolungamento della Cordillera Central Iberica, che culminano nella Serra da Estrela (Malhao, 1.991 m) ed è tagliata longitudinalmente dalla profonda valle del Douro.
A sud del Douro fino all'estuario del Tago si susseguono dorsali e tavolati, che digradano nelle regioni meridionali in ampie pianure alluvionali, l'Alentejo, la più estesa, e l'Algarve, la più meridionale, separata dal resto del paese dalla Serra de Monchique e dalla Serra de Caldeirao, entrambe di altitudine inferiore ai 1.000 m.
Le coste sono piuttosto basse e regolari, interrotte solo in corrispondenza dei profondi estuari dei fiumi, a tratti paludose, fronteggiate da fasce sabbiose.
I fiumi principali hanno origine in territorio spagnolo, e attraversano il Portogallo solo con il loro corso inferiore. È il caso del Douro, del Tago e del Guadiana, tutti almeno in parte navigabili.
Meno rilevanti sono i fiumi che hanno l'intero corso in Portogallo, quali il Mondego e il Sado, dalla portata più modesta e irregolare.
Appartengono al Portogallo gli arcipelaghi delle Azzorre (2.247 km2, circa 250.000 ab.) e di Madeira (794 km2, circa 270.000 ab.).
Il clima varia secondo la latitudine (più temperato a nord, caldo e asciutto a sud) e secondo la distanza dalla costa (l'interno presenta spiccati tratti di continentalità).
Le principali città si sono sviluppate lungo la costa. La capitale è Lisbona, il maggiore centro politico e culturale, commerciale e industriale del paese.
Sul Douro sorge Porto, il cui nome è legato all'importanza del suo porto, centro commerciale e industriale, ma nota anche per l'ottima produzione vinicola del suo retroterra.
Setubal è a sua volta un attivissimo porto e centro commerciale. All'interno sorgono Coimbra, al centro di un fertile distretto agricolo, e Braga.
L'agricoltura portoghese presenta una netta arretratezza tecnica rispetto agli altri paesi europei che, associata a un clima spesso eccessivamente asciutto e a una distribuzione non ottimale della proprietà (diffuso il latifondo), determina una bassa produttività e il ricorso a massicce importazioni.
Tra i cereali di produzione locale dominano il frumento, il mais e il riso, e in misura più contenuta la segale, l'avena e l'orzo; considerevole è la produzione di patate.
Molto diffusa è la frutticoltura e l'orticoltura, specialmente nel sud, dove si producono in particolare mandorle, fichi, arance e altri agrumi, mele, pomodori, legumi. Tra le oleaginose spicca l'ulivo, diffuso in tutto il paese, che permette una discreta produzione di olio di oliva, in buona parte esportato.
Un posto di particolare rilievo occupa la vite, sia per l'uva da tavola, che, soprattutto, per la produzione di vino, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Il patrimonio forestale è importante solo per la produzione di sughero, di resine e di trementina.
L'allevamento non è particolarmente diffuso, con una certa preponderanza di ovini e suini.
La pesca rappresenta, con le attività di conservazione collegate, una delle maggiori risorse dell'economia portoghese, pur cominciando a risentire della crescente concorrenza straniera e della diminuita pescosità delle coste.
Il settore estrattivo ha scarsa importanza, considerevoli sono solo i quantitativi estratti di piriti cuprifere e di tungsteno; si estraggono anche argento, manganese, minerale di ferro, piombo, zinco, ma in quantità modeste.
Il settore energetico è orientato allo sfruttamento del potenziale idroelettrico e rappresenta un fattore importante nello sviluppo dell'industria di base.
I principali impianti industriali sorgono sulla costa, con stabilimenti siderurgici, metallurgici, meccanici, chimici e petrolchimici.
Fiorente è l'industria di trasformazione alimentare, che può contare su numerosi oleifici, zuccherifici, conservifici di pesce e ortaggi, birrifici.
L'industria tessile vanta in Portogallo un'antica tradizione e numerosi sono i cotonifici e i lanifici, associati a un rinomato artigianato di ricami e pizzi.
Un certo ruolo conservano l'industria del vetro, della gomma, della carta, del cuoio, delle calzature e delle ceramiche.
Rilevante è il turismo.
STORIA Il paese è occupato da tribù che hanno rapporti con i fenici, i cartaginesi e i greci. Nel II sec. a. C. viene creata la provincia romana di Lusitania. Nel V sec. d. C. essa viene invasa dagli svevi e dagli alani, quindi dai visigoti che vi si insediano stabilmente. Nel 711 i musulmani conquistano il paese. Tra l'866 e il 910 Alfonso III, re delle Asturie, riprende il controllo della regione di Porto. Nel 1064 Ferdinando I, re di Castiglia, libera la regione compresa tra Douro e Mondego. Alfonso VI, re di Castiglia e di León, affida la contea del Portogallo al genero, Enrico di Borgogna. Alfonso Henriques, figlio di Enrico di Borgogna, assume il titolo di re del Portogallo dopo la vittoria di Ourique sui mauri (1139) e fa riconoscere l'indipendenza del Portogallo.
Nel 1211 a Coimbra si tiene la prima assemblea delle Cortes. Alfonso III (1248-1279) prosegue la Reconquista occupando l'Algarve. Dionigi I (1279-1325) fonda l'università di Lisbona (1290), che viene trasferita, nel 1308, a Coimbra. Con Ferdinando I (1367-1385) si estingue la dinastia di Borgogna. Giovanni I (1385-1433) fonda la dinastia d'Aviz e riporta la vittoria di Aljubarrota sulla Castiglia.
Il Portogallo continua nel XV sec. e all'inizio del XVI sec. la sua espansione marittima e svolge un ruolo importante nei viaggi di scoperta, animati da Enrico il Navigatore (1394-1460). Nel 1487 Bartlomeo Diaz doppia il Capo di Buona Speranza. Nel 1494 il trattato di Tordesillas stabilisce una linea di separazione tra i possedimenti extraeuropei della Spagna e quelli del Portogallo. Nel 1497 Vasco de Gama scopre la via delle Indie. Nel 1500 Cabral prende possesso del Brasile. Tra il 1505 e il 1515 si costituisce l'Impero portoghese delle Indie. Con Giovanni III (1521-1557), la cultura intellettuale e artistica conosce un notevole sviluppo, pari a quello dell'economia.
Sebastiano I (1557-1578) viene ucciso nella battaglia di Alcazar Quivir, in Marocco. Nel 1580, con l'estinzione della dinastia d'Aviz, Filippo II di Spagna diventa re del Portogallo, unendo in tal modo i due regni. Nel 1640 i Portoghesi si ribellano contro la Spagna e proclamano re il duca di Braganza, Giovanni IV (1640-1656); con il trattato di Lisbona, la Spagna riconosce l'indipendenza del Portogallo. Alla fine del XVII sec., rassegnandosi al crollo delle proprie posizioni in Asia e al proprio ridimensionamento in Africa, il Portogallo si dedica all'esplorazione del Brasile. Nel 1703 il trattato di Methuen unisce economicamente il Portogallo e la Gran Bretagna. Con Giovanni V (1707-1750), l'oro del Brasile non riesce più a stimolare l'economia del paese. Giuseppe I (1750-1777) fa appello a Pombal, che impone un regime energico di dispotismo illuminato e ricostruisce Lisbona dopo il terremoto del 1755. Maria I (1777-1816) lascia il potere al figlio (1792), il futuro Giovanni VI.
Nel 1801 si assiste alla guerra degli Orange tra il Portogallo e la Spagna. Nel 1807 il paese viene invaso dalle truppe francesi di Junot; la famiglia reale raggiunge il Brasile. L'anno successivo Wellesley sbarca in Portogallo. Nel 1811 il paese è liberato dai francesi; la Corte rimane in Brasile e il Portogallo è sottoposto a un regime militare sotto il controllo dell'Inghilterra. Nel 1822 Giovanni VI (1816-1826) ritorna a Lisbona su richiesta delle Cortes e accetta una costituzione liberale. Il figlio primogenito, Pietro I, si proclama imperatore del Brasile, la cui indipendenza è riconosciuta nel 1825. Alla morte di Giovanni VI, Pietro I diventa re del Portogallo con il nome di Pietro IV, ma abdica a favore della figlia Maria II e affida la reggenza al fratello Michele. Questi si proclama re con il nome di Michele I e tenta di ristabilire l'assolutismo. Pietro I sbarca in Portogallo e rimette sul trono Maria II (1826-1853). Tra il 1834 e il 1853 la tensione politica e le lotte civili persistono. Dopo l'approvazione del suffragio censitario, il Portogallo conosce con i re Pietro V (1853-1861), Luigi I (1861-1889) e Carlo I (1889-1908) un effettivo regime parlamentare; il paese tenta di rigenerarsi e di ricostituire un proprio impero coloniale con l'Angola e il Mozambico. Nel 1907-1908 João Franco instaura una dittatura. Carlo I viene assassinato con il figlio primogenito. Manuel II rinuncia al regime autoritario, ma viene cacciato dalla rivoluzione.
Nel 1910-1911 viene proclamata la repubblica. Il governo provvisorio decreta la separazione tra la Chiesa e lo Stato e riconosce il diritto di sciopero. Durante la Prima Repubblica si assiste a una grave instabilità politica; il Portogallo non ottiene vantaggi sostanziali per la sua partecipazione, a fianco degli Alleati, alla prima guerra mondiale. Il colpo di stato del generale Gomes da Costa nel 1926 rovescia il regime. Due anni dopo Carmona, presidente della repubblica, richiama alle finanze Salazar che realizza un risanamento spettacolare. Dal 1933 al 1968 Salazar, padrone del paese, governa secondo la costituzione del 1933 che instaura lo Stato nuovo corporativo e nazionalista.
Negli anni 1968-1974 il presidente Caetano combatte le rivolte in Guinea, Mozambico e Angola. Nel 1974 una giunta, guidata dal generale Spinola, prende il potere e inaugura la rivoluzione dei garofani. L'anno successivo il Consiglio nazionale della rivoluzione avvia un programma di ispirazione socialista. Le antiche colonie portoghesi ottengono l'indipendenza. Dal 1976 al 1986 A. Eanes è a capo della Repubblica, mentre si succedono i governi di M. Soares (socialista, 1976-1978), S´ Carneiro (centrodestra, 1979-1980), F. Pinto Balsemão (socialdemocratico, 1981-1983), M. Soares (1983-1985), A. Cavaco Silva (socialdemocratico, 1985-1995).
Nel 1986 M. Soares diventa presidente della repubblica. Il Portogallo entra nella CEE. Nelle elezioni del 1987 e del 1991, il partito socialdemocratico, sempre guidato da Cavaco Silva, ottiene la maggioranza assoluta. Nel 1995 il partito socialista vince le elezioni: il suo segretario, António Guterres, diventa Primo ministro. L'anno successivo il socialista Jorge Sampaio è eletto presidente della repubblica.
Abitanti-10.800.000
Superficie-92.080 km2
Densità-117,3 ab./km2
Capitale-Lisbona
Governo-Repubblica parlamentare
Moneta-Escudo portoghese
Lingua-Portoghese
Religione-Cattolica

portoghése, agg., sm. e sf. agg. Relativo al Portogallo. ~ lusitano.
sm. e sf. 1 Abitante e lingua del Portogallo. 2 Chi entra in un luogo pubblico per assistere a uno spettacolo, senza pagare il biglietto. ~ parassita.
 agg., sm. e sf. Portuguese.
 portog. portuguez.

Portoghési, Pàolo (Roma 1931) Architetto e storico dell'architettura allievo di B. Zevi, ha operato in opposizione al funzionalismo progettando luoghi di culto (chiesa della Sacra Famiglia a Fratte, 1969-1970); molto discusso il progetto di moschea e centro culturale islamico a Roma e abitazioni commissionate da privati (casa Baldi, 1959-1961; casa Papanice, 1966-1970) o da enti pubblici (IACP a Sesto San Giovanni, ENEL a Tarquinia). Fra i suoi saggi Roma barocca (1966), Le inibizioni dell'architettura moderna (1974), I nuovi architetti italiani (1985).

 

Predator Film d'avventura, americano (1987). Regia di John McTiernan. Interpreti: Arnold Schwarzenegger, Carl Weathers, Bill Duke. Titolo originale: Predator

predatóre, agg. e sm. (f.-trìce) 1 Che, o chi, preda. 2 Animale rapace. ~ belva, carnivoro.
 agg. predatory. sm. plunderer, predator.
 lat. praedator,-oris.

Predatori dell'arca perduta, I Film d'avventura, americano (1981). Regia di Steven Spielberg. Interpreti: Harrison Ford, Karen Allen, John Rhys-Davies. Titolo originale: Raiders of the Lost Ark

predazióne, sf. Azione del carnivoro consistente nella cattura e nell'assunzione come cibo di un animale.

Predàzzo Comune in provincia di Trento (4.110 ab., CAP 38037, TEL. 0462).

predecessóre, sm. 1 Chi ha preceduto qualcuno in una carica e simili. 2 Antenato.
 sm. predecessor.

predeìsmo, sm. Denominazione di fasi della storia della religiosità caratterizzate dalla mancanza di una concezione personale della divinità.

predèlla, sf. 1 Gradino davanti all'altare o sotto la cattedra dell'insegnante.

predellìno, sm. Scalino delle carrozze, delle vetture ferroviarie e simili.
 sm. footboard.

predestinàre, v. tr. 1 Prestabilire, predisporre. ~ destinare, designare. 2 Detto del volere divino.
 v. tr. to predestine.

predestinàto, agg. e sm. Destinato in precedenza. ~ votato.
 agg. predestined.

predestinazióne, sf. Il predestinare.
 lat. tardo praedestinatio,-onis.

predestinazionìsmo, sm. Opinione teologica secondo la quale Dio assumerebbe alcune persone come mezzo per manifestare la propria misericordia, dando loro la salvezza, e altre per manifestare la sua giustizia, dannandole.

predestinazionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo al predestinazionismo.
sm. Seguace del predestinazionismo.

predeterminàre, v. tr. Prestabilire. ~ definire, programmare.

predeterminazióne, sf. Il predeterminare.

predeterminìsmo, sm. Concezione filosofica per la quale le azioni, in quanto fatti oggettivi, sono determinate dagli avvenimenti precedenti.

predétto, agg. Ricordato in precedenza con parole o con scritti. ~ anzidetto, menzionato.

prediàle, agg. Relativo ai poderi, ai terreni.

prediatùra, sf. Nel diritto romano, prestazione di garanzia.

prèdica, sf. 1 Discorso con cui il sacerdote interpreta le sacre letture. ~ omelia, sermone. 2 Rimprovero. ~ filippica, paternale. non accettava prediche da quella persona.
 sf. 1 sermon. 2 (rimprovero) talking to, lecture.
 deriv. da predicare.

predicàbile, agg. 1 Che può essere fatto oggetto di una predica. 2 Nella logica, di tutto ciò che si può riferire come predicato a un soggetto.

predicàre, v. v. tr. 1 Divulgare pubblicamente. ~ pubblicizzare, diffondere. 2 Lodare. predicava continuamente le qualità del figlio.
v. intr. 1 Tenere prediche. ~ sermoneggiare. 2 Dare consigli. ~ esortare, consigliare.
 v. tr. to preach.
 lat. praedicare celebrare, proclamare.

predicatìvo, agg. 1 Relativo al predicato. 2 Che svolge funzione di predicato. verbo predicativo.
 deriv. da predicato.

predicàto, sm. In grammatica il predicato è parte della proposizione, con cui si indica ciò che si dice del soggetto. Il predicato verbale è espresso solo da un verbo, mentre il predicato nominale è composto da un verbo e da un elemento nominativo.
In matematica è un attributo che serve all'affermazione di un enunciato.
 sm. predicate.

predicatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi predica. 2 Sacerdote che predica le verità della fede. ~ apostolo, divulgatore. 3 Chi parla o legge in tono moraleggiante.

predicatòrio, agg. Relativo a predicatore.

predicazióne, sf. Il predicare.

Prediche italiane ai fiorentini Opera di oratoria sacra di G. Savonarola (1483-1498).

predicòzzo, sm. Rimprovero.

Predìl, pàsso dél Valico (1.156 m) delle Alpi Giulie, sul confine italo-sloveno.

predilètto, agg. e sm. Che, o chi, è preferito agli altri. ~ privilegiato. <> malvisto.
 agg. e sm. favourite.

predilezióne, sf. 1 Preferenza particolare. ~ inclinazione, simpatia. <> disinteresse, freddezza. 2 Ciò che si predilige.
 sf. partiality, fondness.

predilìgere, v. tr. Amare una cosa o persona, preferendola ad altre. ~ preferire, privilegiare. <> aborrire, detestare.
 v. tr. to have a preference for, to prefer.

prèdio, sm. Podere, tenuta.

predìre, v. tr. 1 Dire o annunciare una cosa prima che avvenga. ~ preannunciare. 2 Profetizzare. 3 Pronosticare. ~ prevedere.
 v. tr. to predict, to foretell.

predispórre, v. tr. 1 Provvedere in anticipo. ~ prestabilire. predispose l'organizzazione della festa nei minimi dettagli. 2 Preparare. ~ apprestare, approntare. predisporre qulacuno a ricevere una cattiva notizia. 3 Rendere favorevole.
 v. tr. to prepare, to get ready.
 da pre-+ disporre.

predisposizióne, sf. 1 Il predisporre. 2 Tendenza, inclinazione. ~ attitudine. <> inattitudine. 3 Attitudine a contrarre determinate malattie.

predizióne, sf. 1 Il predire. 2 Cosa predetta. ~ oracolo, profezia.
 sf. prediction.

Predòi (in ted. Prettau) Comune in provincia di Bolzano (663 ab., CAP 39030, TEL. 0474).

predominànte, agg. Che predomina.

predominàre, v. v. tr. Sopraffare.
v. intr. Avere prevalenza. ~ sovrastare.
 v. intr. to predominate.

predomìnio, sm. 1 Il predominare. 2 Prevalenza, superiorità. ~ dominio, egemonia.
 sm. 1 predominance. 2 (supremazia) supremacy.

predóne, sm. Chi è dedito a saccheggi e rapine. ~ bandito, brigante.
 lat. praedo,-onis, deriv. da praeda.

Predóre Comune in provincia di Bergamo (1.628 ab., CAP 24060, TEL. 035).

Predósa Comune in provincia di Alessandria (2.104 ab., CAP 15077, TEL. 0131).

preedìpico, agg. (pl. m.-ci) In psicologia, relativo alla fase dello sviluppo psicosessuale che è precedente al periodo in cui si manifesta il complesso di Edipo.

preellènico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che è anteriore ai greci. 2 Delle lingue e delle civiltà che dell'Egeo precedenti all'invasione greca.

preesistènte, agg. Che esisteva prima.
 agg. preexistent.

preesistènza, sf. Il preesistere.

preesìstere, v. intr. Esistere prima di altre cose.

prefabbricàre, v. tr. Costruire strutture edili in sede diversa da quella in cui troveranno sistemazione.

prefabbricàto, agg. e sm. agg. Detto di struttura edile o altro elemento, fabbricato in serie, per essere montato successivamente. montarono case prefabbricate per ovviare all'emergenza.
sm. La costruzione ottenuta dai prefabbricati.
 agg. prefabricated.

prefabbricazióne, sf. Il prefabbricare.

prefàzio, sm. Orazione alternata fra celebrante e fedeli che precede il canone della Messa e la musica che l'accompagna.

prefazióne, sf. Scritto introduttivo di un'opera. ~ preambolo, premessa.
 sf. foreword, preface.
 lat. praefatio,-onis, deriv. da praefari.

preferènza, sf. 1 Atto del preferire. titolo di preferenza, precedenza acquisita, in condizioni di parità, sulla base di particolari criteri. 2 Il preferire una cosa o una persona a un'altra. ~ predilezione, simpatia. <> antipatia, odio. 3 Parzialità. 4 Voto dato al candidato prescelto. ~ scelta, elezione. voto di preferenza.
 sf. preference.
 deriv. da preferire.

preferenziàle, agg. Relativo a preferenza.
 agg. preferential.

preferìbile, agg. Che si deve preferire.
 agg. preferable.

preferìre, v. tr. Gradire una cosa o una persona rispetto a un'altra. ~ prediligere, privilegiare. <> boicottare, osteggiare.
 v. tr. to like, to prefer.

Preferisco l'ascensore Film commedia, americano (1923). Regia di Fred Newmeyer e Sam Taylor. Interpreti: Harold Lloyd, Mildred Davis, Bill Strothers. Titolo originale: Safety Last

preferìto, agg. e sm. Prediletto, prescelto.
 agg. favourite.

prefestìvo, agg. e sm. Che viene prima di una festa.

prefettìzia, sf. Abito da cerimonia.

prefettìzio, agg. Relativo al prefetto o alla prefettura.

prefètto, sm. 1 Il rappresentante del governo in una provincia. 2 Titolo attribuito a chi ricopre uffici ecclesiastici, scolastici e simili. 3 Ufficiale che, nell'antica Roma, aveva competenze militari, amministrative o politiche.
 sm. prefect.
Termine di origine latina (praefectus), in Italia definisce la carica di rappresentante del governo nazionale a livello provinciale; il prefetto viene scelto dal governo, in particolare su proposta del ministro degli interni, e la sua nomina avviene mediante decreto del presidente della repubblica. I compiti del prefetto sono vari, fra cui il coordinamento e il controllo sull'attività degli uffici periferici dello stato, la tutela dell'ordine pubblico, la protezione civile.

prefettùra, sf. 1 La carica del prefetto e la sua giurisdizione. 2 La residenza e gli uffici del prefetto.
 sf. prefecture.

prèfica, sf. Donna pagata per piangere nelle cerimonie funebri.

prefìggere, v. tr. 1 Determinare prima, prestabilire. ~ determinare, predeterminare. 2 Fissare.

prefiguràre, v. tr. 1 Rappresentare simbolicamente avvenimenti o persone future. 2 Anticipare.

prefigurazióne, sf. Il prefigurare.
 lat. tardo praefiguratio,-onis.

prefinanziaménto, sm. Finanziamento provvisorio che un istituto di credito accorda a un'impresa contro presentazione di una garanzia rappresentata da un pegno sulla sovvenzione concessa dallo stato all'impresa per l'esecuzione di opere pubbliche.

prefioritùra, sf. Fioritura che si verifica prima del tempo.

prefìsso, agg. e sm. agg. Predisposto, proposto. obiettivo prefisso
sm. 1 Particella anteposta a una parola per formarne un'altra. 2 Serie di cifre composte prima di un numero telefonico per chiamate in teleselezione.
 sm. 1 (gramm.) prefix. 2 (tel.) dialling code.
 lat. praefixus, p.p. di praefigere conficcare in cima.

prefissòide, sm. Primo elemento delle parole composte.

preflorazióne, sf. Posizione reciproca degli elementi nel bocciolo di un fiore.

prefogliazióne, sf. Disposizione delle foglie nella gemma.

preformàre, v. tr. Formare in precedenza.

preformazióne, sf. 1 Il formare precedentemente. 2 La cosa che si è formata in precedenza.

prefrontàle, agg. In anatomia, relativo alla parte anteriore del lobo frontale.

pregàdi Magistrati della repubblica di Venezia. L'origine dei pregadi risale al 1172.

Preganziòl Comune in provincia di Treviso (13.141 ab., CAP 31022, TEL. 0422). Centro agricolo (coltivazione di frutta e barbabietole), dell'allevamento bovino e industriale (mobilifici, prodotti elettrotecnici, chimici e meccanici). Gli abitanti sono detti Preganziolesi.

pregàre, v. tr. 1 Recitare preghiere alle divinità. ~ invocare, orare. <> bestemmiare, imprecare. 2 Invito cortese. fu pregato di non fumare. 3 Chiedere umilmente. non farsi pregare, accettare immediatamente, mostrarsi disponibile.
 v. tr. 1 to pray. 2 (richiedere) to request. 3 (implorare) to beg.
 lat. precari, deriv. da prex, precis.

pregenitàle, agg. Nella psicanalisi, relativo alle organizzazioni della sessualità infantile in cui la funzione principale non è ancora assunta dalle zone genitali.

pregévole, agg. Degno di pregio e di considerazione. ~ apprezzabile, encomiabile. <> spregevole.
 agg. valuable.

preghièra, sf. 1 Il pregare Dio. 2 Richiesta di favore. 3 Supplica.
 sf. 1 prayer. 2 (domanda) request.

Preghiera, La Opera di poesia di C. Porta (1820).

pregiàre, v. tr. 1 Tenere in pregio. 2 Stimare.

pregiàto, agg. Che ha valore, pregio.
 agg. 1 valuable. 2 (stimato) esteemed.

prègio, sm. 1 Stima, considerazione. ~ qualità, dote. <> difetto, neo, pecca. 2 Qualità positiva. ~ pregevolezza.
 sm. 1 value. 2 (stima) esteem. 3 (merito) good point.
 lat. pretium.

pregiudicàre, v. tr. Compromettere, danneggiare. ~ inficiare, invalidare. <> agevolare, avvantaggiare.
 v. tr. to compromise, to prejudice.

pregiudicàto, agg. e sm. agg. Compromesso, danneggiato.
sm. Chi è stato in prigione o è stato condannato.
 sm. previous offender.

pregiudiziàle, agg. e sf. agg. 1 Che precede un giudizio, un'azione, una decisione. 2 Riguardante un aspetto fondamentale. poneva nelle trattative delle questioni pregiudiziali, senza le quali non si poteva procedere.
sf. Nei procedimenti giudiziari ogni questione su cui ci si deve pronunciare prima di procedere.
 lat. tardo praeiudicialis, pregiudiziale.

pregiudizialità, sf. Rapporto di connessione tra l'oggetto di un giudizio e un fatto antecedente logicamente legato a esso.

pregiudizièvole, agg. 1 Che può portare pregiudizio. 2 Che è dannoso. ~ negativo. <> favorevole, positivo.

pregiudìzio, sm. 1 Idea errata, a seguito di giudizio avventato o non conoscenza dei fatti. ~ fissazione, preconcetto. persona senza pregiudizi. 2 Danno. ~ danneggiamento, detrimento. 3 Superstizione.
 sm. 1 prejudice. 2 (danno) harm.
 lat. praeiudicium, comp. da prae prima + iudicium giudizio.

pregiuliàno, agg. Precedente alla riforma del calendario promulgata da Giulio Cesare.

Pregl, Fritz (Lubiana 1869-Graz 1930) Chimico e fisiologo austriaco. Tra i fondatori della microanalisi organica quantitativa, nel 1923 fu insignito del premio Nobel.

Pregmo Sigla di Pregiatissimo.

Pregnàna Milanése Comune in provincia di Milano (5.835 ab., CAP 20010, TEL. 02).

pregnàno, sm. Idrocarburo saturo tetraciclico di formula C21H36, nucleo base dei più importanti steroidi.

pregnànte, agg. Ricco di significati. ~ intenso, pieno. <> banale, fatuo.

pregnànza, sf. L'essere pregnante.

prégno, agg. 1 Gravido. 2 Pieno. ~ denso, gonfio.
 agg. 1 pregnant. 2 (saturo) full of, saturated with.

prègo, inter. e sm. inter. Forma di cortesia scambiata tra persone educate.
sm. Preghiera.
 inter. 1 not at all, don't mention it. 2 (per invitare) please. 3 (per cedere il passo) after you.

pregrèco, agg. (pl. m.-ci) Precedente alla comparsa dei greci e della loro lingua.

pregrèsso, agg. Relativo a un fatto che si è svolto nel passato rispetto ad altri fatti.

pregustàre, v. tr. Gustare anticipatamente con il pensiero.
 v. tr. to look forward to.

pregustatóre, sm. (f.-trìce) Assaggiatore che nelle antiche corti era addetto a controllare la bontà dei cibi e la loro non velenosità.

pregustazióne, sf. Azione ed effetto del pregustare.

prehnìte, sf. Silicato di calcio e alluminio riscontrabile nelle geodi di rocce eruttive e metamorfiche.

preindoeuropèo, agg. Precedente alla diffusione di una lingua indoeuropea.

preistòria, sf. Periodo dello sviluppo umano che va dalla comparsa dell'uomo sula Terra all'avvento della scrittura, durato circa due milioni di anni. La preistoria è suddivisa in Paleolitico, Mesolitico, Neolitico, Età dei metalli, divisa a sua volta in Eneolitico, Età del bronzo, Età del ferro. Pur essendo scientificamente accettato, questo schema non si può applicare in modo omogeneo a tutte le popolazioni umane; infatti, in località diverse si hanno variazioni anche notevoli nel passaggio da un periodo all'altro o, addirittura, si riscontra la totale assenza di alcuni periodi (per esempio, in alcune zone dell'Africa non ci fu l'Età del bronzo) e, soprattutto, la data del passaggio dalla preistoria alla storia è diversa da luogo a luogo.
 sf. prehistory.

preistòrico, agg. (pl. m.-ci) 1 Anteriore al tempo storico. ~ antichissimo, primordiale. <> attuale, contemporaneo. 2 Vecchissimo.
 agg. prehistoric.

Prelà Comune in provincia di Imperia (526 ab., CAP 18020, TEL. 0183).

prelatìzio, agg. Relativo a prelato.

prelàto, sm. Chi riveste un'alta dignità ecclesiastica.
 sm. prelate.

prelatùra, sf. 1 Grado e dignità di prelato. 2 La residenza del prelato.

prelavàggio, sm. Lavaggio di preparazione, effettuato dalle lavatrici automatiche.
 sm. prewash.

prelazióne, sf. È la facolta che la legge (o un accordo fra le parti) riconosce a un determinato soggetto a parità di condizioni, con precedenza su altri soggetti, di esercitare un diritto, come per esempio l'acquisto di un bene. ~ preferenza, priorità.
 lat. praelatio,-onis, deriv. da praelatus, p.p. di praeferre.

prelegàto, sm. Legato fatto allo stesso erede.

prelevaménto, sm. 1 Il prelevare. 2 Cosa prelevata.

prelevàre, v. tr. 1 Ritirare una parte da una quantità. ~ prendere. <> mettere. prelevare il sangue, estrarlo per fare analisi mediche. 2 Portare via da un luogo con un'azione giudiziaria.
 v. tr. 1 to draw. 2 (catturare) to capture, to take.
 lat. tardo praelevare levare prima.

prelibàre, v. tr. Assaggiare anticipatamente.

prelibatézza, sf. Cibo o bevanda dal gusto squisito.

prelibàto, agg. 1 Dal gusto squisito. ~ buonissimo. <> disgustoso, repellente. 2 Dal gusto eccellente.

prelibazióne, sf. La deflorazione della sposa prima della sua unione coniugale.

prelièvo, sm. 1 Il prelevare. ~ detrazione, sottrazione. <> aggiunta. prelievo fiscale, l'ammontare delle tasse dovute allo Stato. 2 In medicina, prelevamento di un campione di sangue, di tessuto o di prodotto organico per fini diagnostici.
 sm. 1 withdrawal. 2 (med.) sample.
 deriv. da prelevare.

preliminàre, agg. e sm. agg. Iniziale, di introduzione. ~ preventivo. <> conclusivo, finale. concetti preliminari di elettronica.
sm. Premessa. ~ preludio, preambolo. cercò di saltare i preliminari per giungere subito al dunque.
 agg. e sm. preliminary.
 lat. preliminaris, comp. da prae davanti + deriv. dal lat. limen,-inis soglia.

preliminarménte, avv. 1 In modo preliminare. 2 Prima di entrare nel merito.

Prelog, Vladimir (Sarrajevo 1906-) Chimico svizzero. Di origine bosniaca, compì importanti studi di stereochimica. Nel 1975, con J. W. Cornforth, fu insignito del premio Nobel.

prelogìsmo, sm. 1 Categoria mentale primitiva elaborata da Lévy-Bruhl. 2 Modo di pensare al di fuori delle categorie della logica, tipico dei bambini e dei primitivi.

prelùdere, v. intr. 1 Preannunciare. ~ anticipare, precedere. <> concludere, terminare. 2 Introdurre un argomento.

preludiàre, v. intr. 1 Fare preludio musicale. 2 Preludere.

prelùdio, sm. 1 In musica è un brano strumentale concepito come introduzione a una composizione (vocale o strumentale). 2 Preambolo, introduzione. ~ premessa. <> conclusione.
 sm. prelude.
Questo tipo di componimento di musica strumentale ha origini molto antiche, esistendo già presso i greci. Nella sua concezione moderna ebbe inizio nel XVI sec., per assumere, dal periodo romantico, sempre più una validità a sé stante, e non solo quella di introduzione ad altri brani (tranne che nel campo operistico): a ciò contribuirono autori come F. Chopin (Preludi op. 28 per piano) e C. Debussy (due libri di Préludes 1910 e 1913 per piano) che intesero il preludio come composizione autonoma. Anche J. S. Bach è autore di preludi per organo (che l'autore designa con il nome di Corali) basati su temi gregoriani o su inni religiosi e di preludi per clavicembalo.

Prem Chand (Lamahi 1880-Benares 1936) Pseudonimo di Dhanpat Rai. Romanziere pachistano. Tra le opere Malversazione (1928) e Il dono di una vacca (1936).

pré-maman, agg. e sm. invar. Abito destinato alle gestanti.
 sm. invar. maternity dress.

Premàna Comune in provincia di Lecco (2.166 ab., CAP 22050, TEL. 0341).

Premariàcco Comune in provincia di Udine (3.784 ab., CAP 33040, TEL. 0432).

premascellàre, agg. e sm. Relativo alle ossa che nella mascella superiore dei Vertebrati si trovano davanti ai mascellari.

pre-matrimoniàle, agg. Che è precedente al matrimonio.
 agg. premarital.

prematuraménte, avv. 1 In modo prematuro. 2 Innanzi tempo.

prematùro, agg. 1 Di ciò che avviene prima del tempo stabilito. nascita prematura, avvenuta prima dei nove mesi. 2 Anticipato. ~ precoce. <> tardivo. giudizio prematuro.
 agg. premature.
 lat. praematurus, comp. da prae prima + maturus maturo.

premeditàre, v. tr. Preordinare, tramare. ~ calcolare, orchestrare. <> improvvisare, inventare.

premeditàto, agg. Preordinato, predisposto. ~ deliberato, intenzionale. <> accidentale, casuale.
 agg. premeditated.

premeditazióne, sf. 1 Il premeditare. 2 Proposito deliberato. ~ deliberazione, intento. <> accidentalità, fortuità.
 sf. premeditation.
 lat. praemeditatio,-onis.

Premèno Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (741 ab., CAP 28057, TEL. 0323).

prèmere, v. tr. e intr. 1 Fare pressione, spingere. ~ comprimere, pigiare. premere su qualcuno, indurlo a prendere una particolare decisione. 2 Opprimere. 3 Interessare. gli premeva la vita.
 v. tr. to press. v. intr. 1 to press. 2 (insistere) to urge. 3 (importare) to matter.
 lat. premere.

preméssa, sf. 1 Cosa detta antecedentemente. ~ preliminare. <> conclusione. 2 Nei sillogismi, ciascuna delle due proposizioni che precedono quella conclusiva. premessa maggiore, minore.
 sf. introduction, preamble, introductory statement.
 da premesso, p.p. di premettere.

premésso, agg. Detto prima.

premestruàle, agg. Che precede le mestruazioni.
Sindrome premestruale
Complesso dei disturbi che si presentano nei giorni che precedono le mestruazioni.

preméttere, v. tr. Far precedere. ~ anteporre, anticipare. <> concludere.
 v. tr. to state in advance.
 lat. praemittere, comp. da prae prima + mittere mandare.

Prèmia Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (660 ab., CAP 28038, TEL. 0324).

premiàle, agg. Che costituisce un premio o una ricompensa.

premiàndo, sm. Chi deve ricevere un premio.

premiàre, v. tr. Ricompensare, onorare, tramite un premio. ~ gratificare, omaggiare. <> castigare, punire.
 v. tr. 1 to give a prize to. 2 (onestà) to reward.

premiàto, agg. e sm. Che, o chi, ha avuto un premio.

premiazióne, sf. Il premiare e la cerimonia della consegna dei premi.
 sf. prizegiving.

prèmice, agg. invar. Relativo ai frutti secchi, in particolare alle noci, che presentano un guscio tenero.

premier, sm. invar. Primo ministro.

première, sf. 1 La prima rappresentazione di un'opera. 2 La prima lavorante della sartoria.

Premilcuòre Comune in provincia di Forlì (951 ab., CAP 47010, TEL. 0543).

premilitàre, agg. Riferito all'istruzione impartita ai giovani prima della chiamata alle armi.

preminènte, agg. Che ha preminenza. ~ prevalente. <> accessorio, marginale.

preminènza, sf. Vantaggio, supremazia sugli altri in fatto di importanza, di meriti e simili.

Preminger, Otto (Vienna 1906-New York 1986) Regista cinematografico statunitense. Diresse Vertigine (1944), La magnifica preda (1954) e L'uomo dal braccio d'oro (1955).

prèmio, sm. 1 Ricompensa data al vincitore di una gara o per riconoscimento di un merito. ~ gratificazione, omaggio. <> castigo, punizione. 2 Nel campo assicurativo il premio è la quota che l'assicurato paga alla società di assicurazione per garantirsi la copertura di un rischio. 3 Vincita nelle lotterie e simili. ~ gratifica.
 sm. 1 prize. 2 (ricompensa) reward. 3 (assicurativo) insurance premium. 4 (indennità) bonus.
Per quanto riguarda le obbligazioni, si parla di premio di emissione (o premio di rimborso) per indicare la differenza calcolata fra valore nominale di un titolo e prezzo di emissione.

premistòffa, sm. invar. Accessorio della macchina da cucire che tiene ferma la stoffa durante la cucitura.

premistóppa, sm. invar. Dispositivo circolare che, comprimendole, garantisce la tenuta di guarnizioni meccaniche.

prèmito, sm. Contrazione della muscolatura dell'addome, del diaframma, dell'intestino.

premitùra, sf. Il premere.

premolàre, agg. e sm. I denti posti tra i canini e i molari.

Prèmolo Comune in provincia di Bergamo (1.007 ab., CAP 24028, TEL. 035).

premonitóre, agg. (f.-trìce) Che annuncia in anticipo. ~ annunciatore, anticipatore.

premonitòrio, agg. Che serve di avvertimento.

premonizióne, sf. 1 Il premonire. ~ presagio, presentimento. 2 In parapsicologia, percezione di un fatto che deve ancora accadere.
 lat. praemonitio,-onis.

premonstratènse, agg. e sm. Appartenente o relativo all'omonima congregazione fondata da Norberto a Prémontré, vicino a Laon, secondo la regola di Sant'Agostino.

premontàggio, sm. Disposizione delle diverse parti di una macchina o di una struttura eseguendo un assemblaggio parziale delle parti prima del loro montaggio vero e proprio.

premorìre, v. intr. Morire prima di un altro o di un termine fissato.

Premosèllo Chiovènda Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (2.153 ab., CAP 28020, TEL. 0324).

premunìre, v. v. tr. 1 Munire preventivamente. ~ assicurare, garantire. <> indebolire, sguarnire. 2 Immunizzare. ~ fortificare. 3 Mettere sull'avviso. lo premunì contro i facili entusiasmi.
v. rifl. Provvedersi, cautelarsi. ~ tutelarsi.
 v. rifl. 1 to provide oneself. 2 (salvaguardarsi) to protect oneself.
 lat. praemunire, comp. da prae davanti + munire.

premunizióne, sf. Il premunire o il premunirsi.

premùra, sf. 1 Cura, attenzione particolare per cosa o persona. ~ delicatezza, sollecitudine. <> disinteresse, incuria. 2 Urgenza. ~ corsa, fretta. <> calma.
 sf. 1 haste, hurry. 2 (cura) care. 3 (riguardo) attention.

premuróso, agg. 1 Che ha premura, fretta. ~ affettuoso, attento. <> indifferente, noncurante. 2 Sollecito. 3 Pieno di riguardi o attenzioni. ~ delicato, riguardoso. <> insolente, irriguardoso.
 agg. attentive, solicitous.

prenatàle, agg. Che è precedente alla nascita. ~ embrionale, fetale.
 agg. antenatal.

prèndere, v. v. tr. 1 Pigliare una cosa per servirsene. ~ abbrancare, acchiappare. <> dare. 2 Catturare. non riuscì a prendere neanche una lepre. 3 Ricevere. 4 Accettare. 5 Cogliere sul fatto.
v. intr. 1 Cominciare. 2 Andare in una certa direzione. 3 Attecchire. ~ vivere, adattarsi. <> avvizzire, seccare. 4 Rapprendersi.
 v. tr. 1 to take. 2 (colpire) to get. 3 (guadagnare) to earn. 4 (catturare) to catch. 5 (trasportare) to pick up. 6 (comprare) to buy. v. intr. 1 (rapprendere) to set. 2 (attecchire) to take root.
 lat. tardo prendere.

Prendi i soldi e scappa Film commedia, americano (1969). Regia di Woody Allen. Interpreti: Woody Allen, Janet Margolin, Marcel Hillaire. Titolo originale: Take the Money and Run

prendìbile, agg. Che si può prendere.

prendisóle, sm. invar. Costume femminile da spiaggia.
 sm. invar. sundress.

prenditóre, sm. (f.-trìce) Chi prende.

Prenestìna, vìa Antica via romana lunga ventitré miglia che metteva in comunicazione Porta Maggiore a Roma con Preneste, l'attuale Palestrina.

Prenestìni Gruppo montuoso del Preappennino Laziale, tra le valli dell'Aniene e del Sacco.

Prennushi, Vinçenc (Scutari 1885-1952?) Poeta. Frate francescano, fu arcivescovo di Durazzo. Tra le opere, Foglie e fiori (1925).

prenóme, sm. Nome proprio della persona. È detto anche nome civile o nome di battesimo.

prenotàre, v. v. tr. Fissare in anticipo. ~ prefissare.
v. rifl.1Mettersi in nota. ~ annotarsi, iscriversi. 2 Assicurarsi. ~ garantirsi.
 v. tr. to reserve, to book. v. rifl. to book.

prenotazióne, sf. Il prenotare.
 sf. reservation, booking.

prenozióne, sf. 1 Nozione preliminare. 2 In filosofia è la conoscenza anteriore al sapere scientifico.

prènsile, agg. Generalmente detto di organo animale atto ad afferrare.

prensióne, sf. Il prendere.

Préobrajenska, Olga (San Pietroburgo 1870-Saint-Mandé 1962) Ballerina classica. Insegnò danza a Buenos Aires, Parigi, Londra e alla Scala.

preoccupànte, agg. Che preoccupa.

preoccupàre, v. v. tr. Mettere in pensiero, impensierire. ~ affliggere, angosciare. <> calmare, rasserenare.
v. rifl. Stare in pensiero.
 v. tr. to preoccupy, to worry. v. rifl. to worry about.
 lat. praeoccupare, comp. da prae + occupare.

preoccupàto, agg. Impensierito, ansioso.

preoccupazióne, sf. 1 Il preoccupare. 2 Ansietà, inquietudine. ~ timore, apprensione, angoscia. <> pace, serenità.
 sf. care, worry, anxiety.
 lat. praeoccupatio,-onis.

preolimpiònico, agg. (pl. m.-ci) Detto di selezione sportiva, per scegliere gli atleti che partecipano alle olimpiadi.

preomìnide, sm. Essere intermedio tra la scimmia e l'uomo.

Preóne Comune in provincia di Udine (310 ab., CAP 33020, TEL. 0433).

preopinànte, agg. e sm. Riferito a chi esprime la propria opinione prima degli altri partecipanti a una riunione.

preordinaménto, sm. Il preordinare.

preordinàre, v. tr. 1 Organizzare in modo ordinato per un dato scopo. 2 Predestinare.

preordinazióne, sf. Il preordinare o l'essere preordinato.

Preóre Comune in provincia di Trento (373 ab., CAP 38070, TEL. 0465).

prep In informatica è il nome di un filtro (prepare text) del sistema operativo UNIX che visualizza, una parola per linea, il contenuto dei file specificati.

preparàre, v. v. tr. 1 Rendere pronto all'uso, allestire, predisporre. ~ apprestare, organizzare. 2 Allenare qualcuno, istruirlo. il docente non fu in grado di prepararli in modo adeguato all'esame. 3 Riservare.
v. rifl. 1 Accingersi. 2 Predisporsi, mettersi nelle condizioni di poter fare qualcosa. si preparò accuratamente per gli esami.
 v. tr. 1 to prepare. 2 (allenare) to train. v. rifl. to prepare oneself, to get ready.
 lat. praeparare, comp. da prae prima + parare disporre.

preparatìvo, sm. Tutto quello che è necessario per realizzare qualcosa.
 sm. pl. preparations.

preparàto, agg. e sm. agg. 1 Pronto, preparato. 2 Disposto.
sm. Prodotto chimico o farmaceutico.
 sm. preparation.

preparatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, prepara.

preparatòrio, agg. Che serve alla preparazione. ~ preliminare, propedeutico.

preparazióne, sf. 1 Il preparare. ~ predisposizione, preparativo. 2 Insieme di concetti, nozioni, abilità di cui si dispone per affrontare un certo obiettivo. la preparazione per l'esame procedeva al meglio. 3 Prodotto. preparazione farmaceutica.
 sf. 1 preparation. 2 (allenamento) training.
 lat. praeparatio,-onis.

prepensionaménto, sm. Pensionamento anticipato.

preponderànte, agg. Che prevale.

preponderànza, sf. 1 L'essere preponderante. 2 Prevalenza.

preponderàre, v. intr. 1 Aver maggior peso. 2 Avere maggiore forza.

prepórre, v. tr. 1 Porre innanzi. ~ anteporre, premettere. <> posporre. 2 Dare la preferenza. 3 Mettere a capo.

prepositìvo, agg. Relativo a preposizione, che si prepone.

prepòsito, sm. 1 Funzionario amministrativo o rappresentante di un particolare potere nella Roma imperiale. 2 Prevosto.

preposizióne, sf. 1 Il preporre. 2 Particella invariabile che si pone davanti a un nome o pronome per formare un complemento. preposizione articolata o semplice.
 sf. preposition.
 lat. praepositio,-onis premessa, deriv. da praepositus, p.p. di praeponere preporre.

prepósto, agg. e sm. agg. Messo a capo.
sm. 1 Parroco preminente sugli altri parroci. 2 Prevosto.

prepotènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che può più degli altri, che vuole imporsi. 2 Irresistibile. 3 Superiore.
sm. e sf. Persona arrogante, autoritaria. ~ tracotante, aggressivo. <> accomodante, mite. non poteva sopportare i prepotenti.
 agg. overbearing, arrogant. sm. e sf. domineering person, bully.
 lat. praepotens,-entis, comp. da prae + potens,-entis potente.

prepotènza, sf. 1 Abuso di potere. ~ strapotere. 2 Sopruso. ~ arroganza.
 sf. arrogant behaviour, arrogance.
 lat. tardo praepotentia.

prepotére, sm. Potere eccessivo.

Prepòtto Comune in provincia di Udine (985 ab., CAP 33040, TEL. 0432).

prepùbere, agg. Relativo al periodo precedente la pubertà.

prepuziàle, agg. Riferito al prepuzio.

prepùzio, sm. Rivestimento cutaneo-mucoso retrattile del pene che ricopre il glande a cui è unito da un tratto fibroso (frenulo o filetto) che, a volte, se troppo corto, causa una fimosi.

preraffaelìta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo al preraffaellismo.
sm. e sf. Seguace del preraffaellismo.

preraffaellìsmo, sm. Movimento artistico e letterario sorto in Inghilterra nel 1848 a opera di D. G. Rossetti, W. H. Hunt, J. E. Millais, F. G. Stephens, W. M. Rossetti, T. Woolner e J. Collinson. Fu poi J. Ruskin a strutturare una teoria basata sulle tendenze del movimento, che erano quelle di rivalutazione del medioevo, degli artisti precedenti a Raffaello (di cui il termine preraffaellismo) e delle culture primitive, per estenderne l'ambito anche al campo sociale ed educativo. In seguito, con A. C. Swinburne il movimento si spinse oltre, sfociando poi nelle tendenze artistiche dell'estetismo e del decadentismo.

prerogatìva, sf. 1 Diritto speciale concesso a qualcuno. ~ privilegio. 2 Proprietà caratteristica. ~ connotazione, dote.
 sf. 1 prerogative. 2 (caratteristica) special quality.

preromanticìsmo, sm. Corrente di pensiero e letteraria che alla fine del Settecento anticipò determinate caratteristiche tipiche del romanticismo, come le atmosfere malinconiche, l'attrazione per la natura, le meditazioni su temi sepolcrali e orridi. Il movimento si diffuse in primo luogo in Inghilterra, Francia e Germania, per poi diffondersi in tutta Europa. I principali esponenti del movimento furono J. Macpherson in Inghilterra (Canti di Ossian), A. von Haller e S. Gessner in Germania, I. Pindemonte (Prose e poesie campestri) e A. Verri (Le notti romane) in Italia.

preromàntico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al preromanticismo.

présa, sf. 1 L'atto del prendere. ~ cattura, conquista. presa di ferro, tenace. 2 La forza esercitata dalla mano nel prendere. 3 Colpire. 4 Attacco per acqua, corrente elettrica e simili. ~ bocchettone, attaccatura. 5 Attaccamento, indurimento di malta o collanti. fare presa.
 sf. 1 grasp, hold. 2 (fig.) taking sides. 3 (d'aria) intake. 4 (elettrica) socket. 5 (pizzico) pinch. 6 (conquista) seizure. 7 (a carte) trick.
 deriv. da prendere.

Presa del potere da parte di Luigi XIV, La Film storico, francese (1966). Regia di Roberto Rossellini. Interpreti: Jean-Marie Patte, Raymond Jourdan, Katharina Renn. Titolo originale: La prise du pouvoir par Louis XIV

Presagi Opera di poesia di P. Salinas (1923).

presàgio, sm. 1 Segno premonitore. ~ augurio, auspicio. 2 Presentimento, profezia.
 sm. omen.
 lat. praesagium, deriv. da praesagus.

presagìre, v. tr. e intr. 1 Predire cosa futura. ~ indovinare, intuire. 2 Presentire. ~ avvertire, capire.
 v. tr. to foresee.

presàgo, agg. (pl. m.-ghi) Che sente, che ha presentimento del futuro, che lo prevede.

Pré-Saint-Didier Comune in provincia di Aosta (976 ab., CAP 11010, TEL. 0165).

presalàrio, sm. Assegno di studio universitario.

presàme, sm. Ciò che si mette nel latte per farlo coagulare.

Presanèlla Massiccio montuoso delle Alpi Retiche, a nord-est dell'Adamello, con il quale forma un unico sistema. Vetta più elevata, la cima omonima (3.556 m). Turismo invernale.

presbiacusìa, sf. Diminuzione dell'udito che si manifesta in particolare nell'età senile.

presbiopìa, sf. Termine medico che definisce un difetto della vista, dovuto a un'imprecisa rifrazione, per cui l'individuo ha difficoltà nella visione degli oggetti vicini. Si tratta di un difetto che colpisce soprattutto le persone che hanno superato i quarant'anni di età e si corregge utilizzando lenti convergenti. A differenza della ipermetropìa, causata da una insufficiente lunghezza del bulbo oculare e indipendente dall'età, la presbiopia è dovuta alla perdita di elasticità del cristallino.

prèsbite, agg., sm. e sf. Che, o chi, è affetto da presbiopia.
 agg. long-sighted.

presbiteràle, agg. Riferito al sacerdozio.

presbiteràto, sm. 1 Ordine sacro per cui si conferisce il sacerdozio. 2 Ufficio e dignità di sacerdote.

presbiterianésimo, sm. Organizzazione della chiesa adottata dai calvinisti, con la finalità di eliminare le gerarchie ecclesiastiche. L'organizzazione presbiteriana prevede infatti l'esistenza di un consiglio (il presbiterio) composto sia da religiosi sia da laici, in assoluta parità; i delegati dei consigli formano il sinodo (un'assemblea a livello locale, ossia cittadino, provinciale o regionale) che fa poi capo all'assemblea generale delle chiese presbiteriane. Questo tipo di organizzazione venne ideata dallo stesso G. Calvino (1541); il presbiterianesimo è la chiesa di stato in Scozia. Attualmente conta circa cinquanta milioni di fedeli diffusi in tutto il mondo.

presbiteriàno, agg. e sm. agg. Relativo al presbiterianesimo.
sm. Fedele della Chiesa presbiteriana.

presbitèrio, sm. 1 La parte della chiesa riservata ai preti. 2 Casa parrocchiale.
 sm. presbytery.

presbìtero, sm. Gli anziani che governavano le prime comunità cristiane.

prescégliere, v. tr. Scegliere secondo preferenza.

prescélto, agg. e sm. Che, o chi, è stato scelto tra molti altri.
 agg. selected, chosen.

presciènte, agg. Che ha prescienza.

presciènza, sf. 1 Conoscenza che Dio ha del futuro. 2 Presentimento, preveggenza.

prescìndere, v. intr. 1 Fare eccezione. 2 Lasciare da parte. ~ escludere, ignorare. <> comprendere, includere.
 v. intr. to leave out of consideration.

prescolàstico, agg. (pl. m.-ci) Che precede il periodo scolare.

prescrittìvo, agg. Atto a prescrivere.

prescrìtto, agg. 1 Stabilito, ordinato, comandato. ~ codificato, comandato. 2 Colpito da prescrizione.
 lat. praescriptus, p.p. di praescribere.

prescrìvere, v. v. tr. Ordinare secondo un certo criterio. ~ comandare, obbligare.
v. intr. Cadere in prescrizione.
 v. tr. to prescribe.

prescrizióne, sf. È l'estinzione di un diritto che non viene esercitato dal titolare entro un termine temporale stabilito dalla legge. In generale, questo termine è pari a un periodo di dieci anni, ma può anche essere più breve. Caratteristica della prescrizione, contrariamente alla decadenza, è quella di poter essere temporaneamente sospesa, o anche interrotta, in presenza di situazioni particolari, previste dalla legge. ~ decadimento.
 sf. 1 prescription. 2 (norma) regulation.
Prescrizione del reato e prescrizione della pena
La prescrizione del reato estingue una punizione comminata da una condanna non irrevocabile, mentre la prescrizione della pena prevede l'estinzione di una punizione comminata con una condanna definitiva. In ogni caso, l'ergastolo è escluso dalla prescrizione.

Preséglie Comune in provincia di Brescia (1.397 ab., CAP 25070, TEL. 0365).

presegnàle, sm. Segnale che preannuncia un altro segnale successivo o un veicolo fermo.

preselettóre, sm. Circuito selettivo delle telecomunicazioni per rendere sensibile l'entrata di un'apparecchiatura solo per quei segnali che possiedono determinate caratteristiche.

presèlla, sf. 1 La parte delle briglie che si tiene stretta in mano cavalcando. 2 Arnese metallico che serve per ribattere i bordi di lamiere chiodate.

presenìle, agg. Che è precedente alla senilità.

presentàbile, agg. Che può essere presentato o essere mostrato con decoro. ~ decente, decoroso. <> impresentabile.

presentabilità, sf. L'essere presentabile.

presentàre, v. v. tr. 1 Condurre alla presenza o al giudizio di qualcuno. 2 Mostrare. ~ esibire, esporre. <> celare, nascondere. 3 Introdurre. ~ illustrare, spiegare. 4 Proporre. presentare una domanda di assunzione. 5 Offrire. ~ porgere, tendere. 6 Far conoscere.
v. intr. 1 Occorrere. 2 Capitare. non si presentò l'occasione per parlarne.
v. rifl. 1 Comparire, rispondere alla chiamata. 2 Offrirsi, proporsi. ~ mostrarsi.
 v. tr. 1 to present. 2 (far conoscere) to introduce. 3 (esibire) to show. v. rifl. 1 to present oneself. 2 (farsi conoscere) to introduce oneself. 3 (occasione) to arise. 4 (capitare) to occur.
 lat. tardo praesentare, deriv. da praesens,-entis presente.

presentatóre, sm. (f.-trìce)Chi presenta spettacoli.
 sm. compère.

presentazióne, sf. 1 Esibizione. 2 Introduzione. ~ prefazione, premessa. era onorato di scrivergli la presentazione del libro. 3 Raccomandazione. 4 Conoscenza fra persone. ~ contatto, incontro.
 sf. presentation, introduction.
 lat. tardo praesentatio,-onis.

Presentazione di Pan Romanzo di J. Giono (1929-1930).

presènte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che è nel luogo in cui si parla. ~ esistente, visibile. <> assente. tenere presente qualcosa, ricordare. 2 Che si sta svolgendo attualmente. nel presente giorno.
sm. e sf. 1 Persona che sta in un luogo. ~ astante. 2 Regalo. ~ dono, pensiero.
 agg. 1 present. 2 (questo) this. 3 (tenere presente) to bear in mind. sm. 1 present. 2 (regalo) gift.
 lat. praesens,-entis, comp. da prae-davanti +-entis assente.

presentiménto, sm. Sensazione di qualcosa che sta per accadere. ~ intuizione, percezione.
 sm. presentiment.

presentìre, v. tr. Avere un presentimento.

presènza, sf. 1 L'essere presente in un luogo. presenza di spirito, prontezza. 2 Esistenza. <> assenza. fu verificata la presenza di sostanze radioattive in quel luogo. 3 Cospetto. 4 Aspetto esteriore. ~ sembianza.
 sf. 1 presence. 2 (in un luogo) attendance. 3 (aspetto) appearance.
 lat. praesentia, deriv. da praesens,-entis presente.

Presenzàno Comune in provincia di Caserta (1.801 ab., CAP 81050, TEL. 0823).

presenzialìsmo, sm. Tendenza a essere sempre presenti ad avvenimenti di qualche importanza.

presenziàre, v. tr. e intr. Assistere di persona, essere presente. ~ intervenire. <> assentarsi, negarsi.

presèpio, sm. Rappresentazione della natività di Gesù, raffigurata mediante l'utilizzo di statuine, di materiale vario. La consuetudine prevede che il presepio si prepari nel periodo che va da Natale all'Epifania e la sua origine va fatta risalire, secondo la tradizione, a San Francesco, nel 1223. Il presepio più antico fra quelli realizzati in Italia è quello creato nel 1280 da Arnolfo di Cambio, che viene conservato nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma. Fu nel XVII e nel XVIII sec. che la realizzazione dei presepi divenne una vera e propria arte, radicata particolarmente in Sicilia, a Roma, a Genova e a Napoli.
 sm. crib.

Presèpio Ammasso stellare della costellazione del Cancro visibile anche a occhio nudo.

Preseren, Francé (Vrba, Bled 1800-Kranj 1849) Poeta sloveno. Tra le opere La madre illegittima (1843) e Brindisi (1844).

preservàre, v. tr. Tenere lontano da pericoli o danni. ~ difendere, proteggere. <> azzardare, mettere in pericolo.
 v. tr. to save, to preserve, to protect.

preservatìvo, agg. e sm. agg. Atto a preservare. ~ difensivo, protettivo.
sm. 1 Rimedio che preserva. 2 Anticoncezionale maschile. ~ profilattico.
 sm. rubber, condom, sheath.

preservazióne, sf. Il preservare.

Presézzo Comune in provincia di Bergamo (4.107 ab., CAP 24030, TEL. 035).

Presìcce Comune in provincia di Lecce (5.794 ab., CAP 73054, TEL. 0833).

prèside, sm. e sf. Che è a capo di un istituto scolastico e simili.
 sm. principal, headmaster, head teacher. sf. headmistress.

presidènte, sm. Capo di un'assemblea, di un ente, di un organo collegiale e simili, che ne dirige e coordina l'attività.
In Italia, il presidente della repubblica è il capo dello stato, eletto dal parlamento in seduta comune, che mantiene la carica per un periodo di sette anni. Il presidente del consiglio è il capo del governo e viene nominato dal presidente della repubblica. Il presidente del consiglio propone al presidente della repubblica la lista dei ministri, con cui forma il consiglio dei ministri, che presiede.
 sm. 1 president. 2 (in assemblea) chairman. 3 (del consiglio) prime minister.

Presidente Hayes Dipartimento (60.000 ab.) del Paraguay, nella regione di Chaco. Capoluogo Colorado.

presidentéssa, sf. Donna con la carica di presidente.

Presidentessa, La Romanzo di Clarín (1884).

presidènza, sf. 1 Carica o dignità di presidente o di preside. 2 La sede della presidenza. 3 Il presidente e i suoi collaboratori.
 sf. 1 presidency. 2 (di assemblea) chairmanship, chair. 3 (di società) management.

presidenziàle, agg. Relativo al presidente o alla presidenza.

Presìdi, Stàto déi Stato costituito da Filippo II di Spagna lungo il litorale maremmano, nel 1557. Filippo II cedette a Cosimo I de' Medici il territorio senese, ma conservò una serie di fortezze (Orbetello, Porto Ercole, Porto Santo Stefano, Talamone, Ansedonia, Monte Argentario) con cui costituì appunto lo Stato dei Presidi. Nel corso del Settecento il territorio passò agli Asburgo e poi ai Borbone; nell'Ottocento venne inserito definitivamente nel granducato di Toscana.

presidiàre, v. tr. 1 Occupare con truppe una fortezza o una città a scopo di difesa. 2 Difendere, proteggere. ~ sorvegliare.
 v. tr. to garrison.

presìdio, sm. 1 Contingente di militari a difesa di un luogo. ~ distaccamento, guarnigione. le truppe di presidio erano state ridotte. 2 Protezione, difesa, garanzia. ~ salvaguardia, tutela.
 sm. garrison.
 lat. praesidium, deriv. da praesidere difendere, proteggere.

presidium, sm. invar. Nei Paesi comunisti, organismo direttivo di partito.

presièdere, v. v. tr. Dirigere, reggere. ~ capeggiare, comandare. presiedeva una seduta del consiglio di amministrazione.
v. intr. Essere a capo di un'adunanza. presiedere alla riunione sindacale.
 v. tr. to preside over. v. intr. to preside, to direct.
 lat. praesidere, comp. da prae davanti + sedere stare seduto.

Presley, Elvis (Tupelo 1935-Memphis 1977) Cantante e cantautore statunitense. Nel 1956 lanciò il rock'n roll con Heartbreak Hotel. Tra le opere Don't be cruel e Love me tender. Fu anche attore.

presocràtico, agg. Termine utilizzato per definire filosofi greci che vissero prima di Socrate, con particolare riferimento alle scuole ionica e pitagorica, agli eleatici, agli atomisti, ai sofisti, a singoli pensatori come Eraclito, Empedocle, Anassagora, ma anche a filosofi contemporanei a Socrate che però non vennero influenzati dal suo pensiero. La contrapposizione, in termini filosofici, fra presocratici e Socrate (a eccezione dei sofisti) consiste nella centralità assegnata dai primi alla natura, dal secondo all'uomo.

Presolàna, pìzzo délla Gruppo montuoso delle Prealpi Orobie, tra la Val Seriana e la valle di Scalve. Una strada collega le due valli attraverso il passo omonimo. Vetta più elevata, il monte omonimo (2.521 m). Turismo estivo e invernale. Le sue vette, aspre e rocciose, sono simili a quelle alpine.

Prespa Lago (274 km2) della Penisola Balcanica, al confine tra Grecia, Albania e repubblica di Macedonia.

press agent, loc. sost. m. invar. Persona addetta ai rapporti con la stampa per conto di un ente o di una persona.

prèssa, sf. 1 Il pressare. 2 Calca, ressa. 3 Macchina per stampaggi e simili.
 sf. press.

pressaforàggi, sf. invar. Macchina usata per comprimere il fieno o altri foraggi.

Pressàna Comune in provincia di Verona (2.405 ab., CAP 37040, TEL. 0442).

pressànte, agg. Urgente, incalzante. ~ impellente.

pressapochìsmo, sm. Tendenza alla superficialità.

pressapochìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi tende al pressapochismo.

pressappòco, avv. All'incirca, suppergiù. ~ più o meno, quasi. <> esattamente.
 avv. roughly, about.

pressàre, v. tr. 1 Comprimere, schiacciare. ~ calcare, pigiare. la folla pressava i cancelli. 2 Premere con la pressa. 3 Mettere fretta, incalzare. ~ sollecitare. gli impegni lo pressavano sempre più.
 v. tr. to press.
 lat. pressare, deriv. da pressus, p.p. di premere premere.

pressatóre, sm. Operaio addetto alla pressatura.

pressatùra, sf. Il pressare.

Pressburger, Giórgio (Budapest 1937-) Regista teatrale. Di origine tedesca, scrisse anche romanzi, tra i quali Il sussurro della grande voce (1990).

pressing, sm. invar. Azione persistente al fine di togliere l'offensiva alla squadra avversaria.

pressióne, sf. 1 Il premere e l'effetto. ~ compressione, spinta. 2 Azione esercitata da una forza su un corpo. 3 La tensione del sangue nelle arterie. 4 Insistere.
 sf. pressure.
In fisica è una grandezza scalare, che viene definita come il rapporto fra la forza applicata perpendicolarmente a una superficie e l'area della superficie in questione. Nel Sistema Internazionale la pressione viene misurata in pascal (pa), equivalente a 1 N/m2 (newton per metro quadrato). Altra unità di misura è il kg/m2. Il manometro è lo strumento di misura della pressione.
Pressione arteriosa (o pressione sanguigna)
È la pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie. Il suo valore dipende da vari fattori, fra cui la quantità di sangue, l'attività cardiaca, la resistenza opposta dai vasi arteriosi al passaggio del sangue, ed è regolata da centri specializzati a livello cerebrale, da ormoni e da altre sostanze nell'organismo. Normalmente, la misurazione della pressione di un individuo avviene mediante una coppia di valori: la pressione massima e quella minima, corrispondenti rispettivamente alla sistole e alla diastole, le fasi di contrazione e di rilassamento del muscolo cardiaco. Al di sopra dei livelli considerati normali (per un adulto, 140/90) e al di sotto, si parla di stati patologici detti ipertensione e ipotensione.
Pressione atmosferica
È la pressione che l'atmosfera esercita sulla superficie della Terra. La pressione normale è quella esercitata dall'atmosfera a 45° di latitudine, a livello del mare e a 0 °C (equivalente a 1 atm, pari alla pressione esercitata da una colonna di 760 mm di mercurio); all'aumento dell'altitudine corrisponde una diminuzione della pressione atmosferica. Il valore della pressione atmosferica dipende anche dalla latitudine del luogo (più precisamente, cresce con l'altitudine e con l'accelerazione di gravità, e decresce con la temperatura).
Pressione di radiazione
È la pressione esercitata su una superficie da una radiazione elettromagnetica. Ricorrendo all'immagine quantistica della radiazione, essa è il risultato del cambiamento di quantità di moto di ogni singola particella incidente e rimbalzata dalla superficie stessa.
ressione osmotica è, in una soluzione, la pressione esercitata dalle molecole del soluto contro una membrana che separa la soluzione dal solvente.
Pressione venosa
È la pressione di riempimento del cuore.

prèsso, avv. e prep. avv. 1 Nelle vicinanze. 2 All'incirca.
prep. 1 Vicino a. abitava presso la questura. 2 Esprime vicinanza temporale. essere presso a fare una cosa, essere in procinto di farla.
 avv. nearby. prep. 1 near. 2 (accanto) next to, beside. 3 (negli indirizzi) c/o, care of.
 lat. presse, strettamente, deriv. da pressus, p.p. di premere premere.

Presso il Dnepr Romanzo di D. Bergelson (1936).

pressoché, avv. Quasi. ~ ormai, praticamente.

pressofusióne, sf. Operazione consistente nell'iniettare sotto pressione metallo fuso in uno stampo.

pressòrio, agg. Detto della pressione sanguigna.

pressòstato, sm. Dispositivo per tener costante la pressione all'uscita di un generatore che porta un fluido in pressione.

pressurizzàre, v. tr. Produrre all'interno di un ambiente o di un recipiente una pressione superiore a quella esterna.
 v. tr. to pressurize.

pressurizzàto, agg. Riferito a un ambiente in cui si mantiene una pressione costante ben definita.

pressurizzazióne, sf. Il pressurizzare.

prestabilìre, v. tr. Stabilire prima. ~ destinare, prefissare.

prestanóme, sm. Chi agisce in nome di un altro che vuol restare anonimo. ~ testa di legno.
 sm. figurehead.

Prestanome, Il Film commedia, americano (1976). Regia di Martin Ritt. Interpreti: Woody Allen, Zero Mostel, Herschel Bernardi. Titolo originale: The Front

prestànte, agg. Di bell'aspetto. ~ attraente, piacente.
 agg. good-looking.

prestànza, sf. L'essere di bell'aspetto.

prestàre, v. v. tr. 1 Dare denaro o altro bene con impegno alla restituzione. ~ dare in prestito, imprestare. prestare con ipoteca, richiedendo una forte garanzia. 2 Dare, porgere. ~ offrire. prestare soccorso, soccorrere.
v. intr. pron. e rifl. 1 Adoperarsi. 2 Concedere la propria opera. 3 Essere adatto. ~ confacersi.
 v. tr. 1 to lend. 2 (denaro) to loan. 3 (dare) to give. v. intr. pron. e v. rifl. 1 to be useful 2 (essere adatto) to be fit, to be suitable.
 lat. praestare fornire, deriv. da praesto a disposizione.

prestatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi presta. 2 Lavoratore subordinato.

prestavóce, sm. e sf. invar. Doppiatore.

prestazióne, sf. 1 Servigio personale. 2 Il lavoro, l'opera prestata. ~ servigio, servizio. quella prestazione di lavoro era ben retribuita. 3 Rendimento. ~ capacità, resa. le tue ultime prestazioni sportive sono scadenti.
 sf. 1 (servigio) service. 2 (rendimento) performance.
 lat. praestatio,-onis garanzia.

prestézza, sf. Celerità nell'agire.

prestidigitatóre, sm. (f.-trìce) Prestigiatore. ~ giocoliere, illusionista.

prestidigitazióne, sf. L'arte di creare illusioni tramite l'abilità delle mani o con l'ausilio di trucchi.

prestigiatóre, sm. (f.-trìce) Chi fa giochi di prestigio. ~ giocoliere, illusionista.
 sm. conjuror, conjurer.

prestìgio, sm. 1 Posizione di potere, di influenza. 2 Illusione ottenuta con destrezza e trucchi.
 sm. 1 prestige. 2 (illusione) conjuring trick.

prestigióso, agg. Che colpisce per prestigio, fascino. ~ autorevole, importante. <> anonimo, ignoto.

Prèstine Comune in provincia di Brescia (423 ab., CAP 25040, TEL. 0364).

prèstito, sm. 1 Il prestare e l'effetto. 2 Il denaro o il bene dato a prestito.
 sm. 1 loan. 2 (prestare) to lend. 3 (prendere in prestito) to borrow.
Consiste nella cessione temporanea di beni mobili o immobili da parte del creditore nei confronti del debitore, con l'impegno da parte del debitore a restituirli entro una precisa scadenza. Si distingue il mutuo (un prestito in denaro) dal comodato (prestito di beni immobili). I prestiti possono essere effettuati da privati, da istituti di credito, da banche e possono essere distinti, secondo la durata, in prestiti a breve termine, a medio termine, a lungo termine.

prèsto, agg. e avv. agg. Pronto, sollecito.
avv. 1 Entro breve tempo. arriverò presto a casa. 2 Subito. 3 Di buon'ora. si alzava presto per studiare. 4 In modo facile. è presto fatto.
 avv. 1 before long, soon. 2 (in fretta) quickly. 3 (di buon'ora) early. 4 (presto o tardi) sooner or later.
 lat. praesto, usato nella loc. praesto esse essere pronto.

Preston Città (168.000 ab.) della Gran Bretagna, capoluogo della contea di Lancashire, nell'Inghilterra centro-occidentale.

prèsule, sm. Vescovo, prelato.

presùmere, v. intr. 1 Supporre. ~ congetturare. 2 Desumere, conoscere. ~ comprendere. 3 Avere la pretesa. ~ pretendere. 4 Nutrire un'eccessiva stima.
 v. tr. to presume.
 lat. praesumere, comp. da prae prima + sumere prendere.

presumìbile, agg. 1 Che si può presumere. ~ immaginabile, pensabile. <> impensabile, improbabile. 2 Che si può ritenere quasi certo. ~ probabile, possibile. <> impossibile, incredibile.

presumibilménte, avv. Per quel che si può presumere.

presuntìvo, agg. 1 Atto a essere presunto. 2 Prevedibile.

presùnto, agg. 1 Che si presume. ~ ritenuto. le spese presunte erano troppo alte. 2 Supposto. ~ considerato, creduto. erede presunto. 3 Previsto.
 agg. 1 presumed. 2 (colpevole) alleged culprit.
 lat. praesumptus, p.p. di praesumere.

Presunto innocente Film giallo, americano (1990). Regia di Alan J. Pakula. Interpreti: Harrison Ford, Greta Scacchi, Brian Dennehy. Titolo originale: Presumed Innocent

presuntuosità, sf. L'essere presuntuoso.

presuntuóso, agg. e sm. agg. Che pecca di presunzione. ~ borioso, orgoglioso. <> modesto, schivo.
sm. Persona presuntuosa. non mi piaceva quel suo modo di fare da presuntuoso.
 agg. conceited, presumptuous.
 lat. tardo praesumptuosus.

presunzióne, sf. 1 Congettura. ~ ipotesi. 2 Opinione esagerata di sé. ~ boria, burbanza. <> modestia, umiltà.
 sf. presumption.
In diritto è un'argomentazione utilizzata dal giudice per dedurre un fatto ignoto basandosi su uno conosciuto. La presunzione è detta legale quando è la legge a prevederne l'utilizzo per provare certi fatti, mentre viene detta semplice se il suo utilizzo è liberamente affidato a una decisione del giudice.

presuppórre, v. tr. 1 Supporre. ~ reputare, stimare. 2 Immaginare in anticipo. 3 Comportare, implicare. 4 Richiedere come condizione precedente a un'altra. un simile impegno presuppone che tu abbia tempo e voglia di farlo.
 v. tr. to presuppose, to suppose.
 da pre-+ supporre.

presupposizióne, sf. Il presupporre e la cosa presupposta.

presuppósto, agg. e sm. agg. Supposto, previsto prima.
sm. Congettura, ipotesi. ~ premessa.

pretàglia, sf. Insieme di preti inteso di solito in tono dispregiativo.

prêt-à-porter, sm. invar. Capo di abbigliamento prodotto in serie.

prète, sm. 1 Il sacerdote cattolico. ~ pastore, religioso. fu consacrato prete. 2 Ministro del culto. ~ sacerdote. 3 Intelaiatura di legno atta a contenere lo scaldino nel letto. ~ scaldaletto, munnia.
 sm. 1 priest. 2 (protestante) minister.
 lat. tardo prebyter,-eri, dal greco presbyteros, comparat. di prèsbys anziano.

Prete bello, Il Romanzo di G. Parise (1954).

Prète, Giànni Leggendario re medievale, di cui racconta Marco Polo. Al governo di un paese orientale non ben definito, difendeva i cristiani dai musulmani.

pretendènte, sm. 1 Chi accampa diritti a una carica. ~ aspirante, candidato. 2 Chi corteggia una donna per sposarla. ~ spasimante.
 sm. 1 pretender. 2 (spasimante) suitor, admirer.

pretèndere, v. v. tr. 1 Reclamare un diritto. ~ chiedere, volere. 2 Esigere con ostinazione. pretendeva ciò che gli era dovuto. 3 Sostenere con forza.
v. intr. Aspirare. ~ ambire. pretendere a un'eredità.
 v. tr. 1 to expect, to demand. 2 (esigere) to require. 3 (sostenere) to pretend.
 lat. praetendere tendere davanti, comp. da prae + tendere.

pretensióne, sf. 1 Pretesa. 2 Eccessiva ricercatezza.

pretenzióso, agg. Che ha molte pretese. ~ appariscente, ostentato. <> calibrato, misurato.
 agg. pretentious.

preterintenzionàle, agg. 1 Detto di delitto in cui l'effetto è andato oltre le intenzioni del reo. ~ accidentale, casuale. <> intenzionale. 2 Che ha sorpassato l'intenzione. ~ involontario. <> deliberato.

preterintenzionalità, sf. L'essere preterintenzionale.

preterìre, v. v. tr. Tralasciare, omettere. ~ trascurare.
v. intr. Non venire a effetto. ~ mancare.

pretèrito, agg. e sm. agg. Passato.
sm. Tempo passato.

preterizióne, sf. Figura retorica con la quale si finge di tacere cosa che invece si dice.

preterméttere, v. tr. Non menzionare, tralasciare. ~ omettere.

preternaturàle, agg. Riferito a un fenomeno il cui andamento non è conforme alle norme naturali, pur non essendo soprannaturale.

pretésa, sf. 1 Richiesta sostenuta energicamente con ragione o con forza. 2 Esigenza esagerata. ~ bisogno.
 sf. 1 (esigenza) demand, claim. 2 (presunzione) pretension.

pretésco, agg. (pl. m.-chi) Che è secondo il costume dei preti.

pretéso, agg. 1 Voluto per forza. 2 Supposto. ~ presunto.

pretèsta, sf. Nell'antica Roma, toga listata di porpora indossata dai magistrati e dagli adolescenti.

pretèsto, sm. 1 Ragione, fittizia che si adduce a giustificazione di un'azione. ~ motivo, scusa. 2 Occasione.
 sm. 1 pretext. 2 (opportunità) opportunity.
 lat. praetextum ornamento.

pretestuóso, agg. Addotto a pretesto. ~ fazioso, opportunistico. <> obbiettivo, reale.

Prèti, cìma déi Monte (2.706 m) delle Alpi Orientali, tra le valli del fiume Piave e del torrente Cimoliana.

Prèti, Mattìa (Taverna, Catanzaro 1613-La Valletta 1699) detto il Cavaliere Calabrese. Pittore. Tra le opere La resurrezione di Lazzaro (ca. 1656, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica) e Convito di Assalonne (ca. 1660, Napoli, Museo e Galleria Nazionale di Capodimonte).

pretìno, agg. 1 Relativo a prete. 2 Pretesco.

pretóre, sm. Presso gli antichi romani il pretore era il magistrato addetto all'amministrazione della giustiza, dunque una delle figure pubbliche più importanti. Nel corso del tempo il potere dei pretori aumentò progressivamente, perché furono loro affidati anche compiti di carattere amministrativo.
Nel diritto recente era un giudice monocratico di primo grado, con competenza sul territorio di vari comuni (mandamento) per le cause civili di valore inferiore ai dieci milioni (e per altri argomenti, come provvedimenti d'urgenza, sfratti, controversie condominiali e del lavoro subordinato ecc.), e per le cause penali limitatamente a reati punibili con un massimo di quattro anni, con una pena pecuniaria e per reati contro pubblici ufficiali. La legge dell'8 luglio 1997 ha decretato la scomparsa del ruolo del pretore, accorpando le preture ai tribunali e istituendo il giudice unico.
 sm. magistrate, lower court judge.

Pretòria Città (823.000 ab.) della repubblica sudafricana, capoluogo della provincia di Pretoria/Witwatersrand/Vereeniging, sede del governo e capitale amministrativa della nazione sudafricana. La città è un importante centro industriale con industrie siderurgiche (grazie a giacimenti di ferro nei dintorni), chimiche, meccaniche, del tabacco e del vetro. Sede arcivescovile cattolica e di un'università. Fondata da M. Pretorius nel 1855, divenne capitale della Repubblica sudafricana nel 1860. Verso la fine del XIX sec. ebbe un rapido sviluppo economico e urbanistico con lo sfruttamento dei giacimenti auriferi del Transvaal, divenendo centro ferroviario di primaria importanza.

pretoriàno, sm. Al tempo dell'impero romano, i pretoriani erano i soldati che costituivano la guardia del corpo dell'imperatore. La guardia pretoriana fu istituita da Augusto ed era composta da nove coorti di mille uomini, tutti volontari ed esclusivamente italici. In seguito quest'ultima limitazione cessò; la guardia pretoriana ebbe un ruolo importante nella vita politica, partecipando a intrighi e arrivando anche a uccidere diversi imperatori (come Caligola e Domiziano). Dopo aver combattuto vittoriosamente per Costantino contro Massenzio presso Ponte Milvio (312) fu sciolta dallo stesso Costantino.

pretorìle, agg. Riferito al pretore.

pretòrio, agg. e sm. agg. 1 Che concerne il pretore. sentenza pretoria. 2 L'albo dove vengono pubblicati gli atti ufficiali.
sm. Accampamento delle legioni romane.
 lat. praetorius; per il sm. lat. praetorium.

Pretorius, Marthinus (Graaff Reinet 1819-Magaligsberg 1901) Politico sudafricano. Nel 1857 fu il primo presidente del Transvaal e dal 1859 fu presidente dello stato libero di Orange. Fu nuovamente presidente del Transvaal dal 1864 al 1871.

Pretòro Comune in provincia di Chieti (1.113 ab., CAP 66010, TEL. 0871).

prettaménte, avv. Schiettamente.

prètto, agg. Puro, schietto. ~ autentico, mero. <> alterato, fasullo.

Pretty Woman Film commedia, americano (1990). Regia di Garry Marshall. Interpreti: Richard Gere, Julia Roberts, Ralph Bellamy. Titolo originale: Pretty Woman

pretùra, sf. 1 Ufficio e giurisdizione del pretore. 2 Sede ove agisce il pretore.
 sf. 1 magistracy. 2 (sede) magistrate's court.

Preuss, Paul (Alt-Ausse 1886-1913) Alpinista austriaco. Nel 1911 scalò la parete ovest del Campanile Basso del Brenta e la fessura Preuss alla cima Piccolissima di Lavaredo.

prevalènte, agg. Che prevale. ~ predominante, preminente. <> marginale, secondario.
 agg. prevailing, prevalent.

prevalènza, sf. 1 Il prevalere. 2 L'essere prevalente.
 sf. predominance.
 lat. tardo praevalentia.

prevalére, v. intr. 1 Valere maggiormente. 2 Vincere. <> perdere. 3 Risultare superiore. ~ eccellere, imporsi.
 v. intr. 1 to prevail. 2 (essere in eccesso) to outnumber.

Prevàlle Comune in provincia di Brescia (4.354 ab., CAP 25080, TEL. 030).

prevaricàre, v. intr. 1 Abusare della propria carica per ottenere guadagni illeciti. ~ sopraffare. 2 Comportarsi oltre i limiti della morale o della decenza.
 v. intr. to abuse one's power.
 lat. tardo praevaricare, comp. da prae + varicare avanzare.

prevaricatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, o chi, prevarica. ~ prepotente, tiranno.

prevaricazióne, sf. 1 Il prevaricare. ~ prepotenza, soperchieria. 2 Abuso del proprio potere.

prevedére, v. tr. 1 Conoscere in anticipo gli avvenimenti del futuro. ~ predire, profetizzare. 2 Presagire. 3 Prendere in considerazione.
 v. tr. 1 to foresee. 2 (presagire) to foretell. 3 (tempo) to forecast. 4 (considerare) to make provision for.

prevedìbile, agg. Che si può prevedere.

preveggènte, agg. 1 Previdente. 2 Indovino.

preveggènza, sf. L'essere preveggente. ~ chiaroveggenza, veggenza.

prevenìre, v. tr. 1 Arrivare o fare una cosa, prima degli altri. ~ anticipare, precedere. 2 Provvedere in modo da evitare. ~ impedire, parare. prevenire una domanda, rispondere con anticipo. 3 Sventare. prevenire un danno. 4 Avvisare.
 v. tr. 1 (evitare) to avoid, to prevent. 2 (anticipare) to anticipate. 3 (avvertire) to inform, to forewarn.
 lat. praevenire.

preventivàre, v. tr. Fare il preventivo in anticipo di una spesa.

preventìvo, agg. agg. 1 Atto a prevenire. ~ cautelativo, precauzionale. 2 Presunto.
sm. Calcolo presuntivo di una spesa. ~ stima, valutazione. <> consuntivo.
 agg. 1 preventive. 2 (precauzionale) precautionary. sm. estimate.

preventòrio, sm. Sanatorio in cui si effettuano interventi preventivi sui soggetti con tendenza alla tubercolosi.

prevenùto, agg. e sm. agg. 1 Che ha dei preconcetti, dei pregiudizi. ~ maldisposto. <> bendisposto, disponibile. 2 Preavvisato
sm. 1 Imputato. 2 Reo.
 agg. biased, prejudiced.

prevenzióne, sf. 1 Il prevenire. ~ cautela, precauzione. 2 Profilassi.
 sf. 1 prevention. 2 (preconcetto) bias, prejudice.
 lat. tardo praeventio,-onis.

preverbàle, agg. Riferito allo stadio di sviluppo del linguaggio infantile antecedente alla fase del linguaggio articolato.

Prévert, Jacques (Neuilly-sur-Seine 1900-Omonville-la-Petite 1977) Poeta francese. Legato inizialmente al movimento surrealista, fu costantemente attento alle tematiche della vita quotidiana, con uno stile vicino alla lingua parlata. Nella realtà più quotidiana, intese mettere in luce tutto ciò che è insieme più vicino e più inatteso. Prévert realizzò anche numerose e brillanti sceneggiature cinematografiche (per registi come J. Renoir, M. Carné) e scrisse i testi di diverse canzoni. Fra le sue opere Parole (1945), Storie (1946), Spettacolo (1951), L'Opéra della luna (1953), La pioggia e il bel tempo (1955), Cose e altro (1973). La poesia di Prévert è spesso visiva, ma con una sfumatura di fantasia che circonda le cose di un alone magico. Gli esseri più semplici parlano al poeta un linguaggio ricco di sensibilità, la cui libertà ritmica accentua le linee del quadro rappresentato. Accanto al poeta affascinato delle piccole cose quotidiane, c'è un poeta libertario capace di passione accorata, in linea con la sua giovinezza surrealista, che attacca in modo provocatorio le espressioni dell'ordine sociale stabilito (famiglia, esercito, polizia, politica) e suggerisce una sua visione del mondo e della società.

Prévesa, o Préveza Città (14.000 ab.) greca dell'Epiro, capoluogo del nomo omonimo, è un importante porto sullo Ionio, sia per il traffico dei passeggeri sia per le merci, e un attivo centro per il commercio dei prodotti agricoli. Nel 31 a. C. nella zona si svolse la battaglia di Azio, vinta da Ottaviano; nel 1538 ci fu la battaglia fra le flotte cristiana e turca, che vide la vittoria di Khair ad-Din (Barbarossa) contro le navi comandate da A. Doria, con cui si identifica l'inizio della supremazia turca nel Mediterraneo.

Previàti, Gaetàno (Ferrara 1852-Lavagna 1920) Pittore. Tra le opere Maternità (1890-1891, Novara, Banca Popolare di Novara) e Il Re Sole (1890-1893, Milano, Galleria d'Arte Moderna).

previdènte, agg. 1 Che prevede. 2 Prudente. ~ lungimirante. <> imprudente.
 agg. 1 provident. 2 (prudente) prudent.

previdènza, sf. 1 Il prevedere per tempo. 2 L'essere previdente, prudente. 3 Forma assistenziale a favore di determinate categorie di persone. previdenza sociale, svolta dallo Stato.
 sf. 1 providence. 2 (istituto di previdenza) provident institution. 3 (sociale) social security.
 lat. tardo praevidentia.

previdenziàle, agg. Relativo alla previdenza sociale.

prèvio, agg. Precedente.

previsióne, sf. 1 Il prevedere. ~ ipotesi, pronostico. 2 La cosa prevista. ~ profezia.
 sf. 1 forecast. 2 (di mercato) estimate.

prevìsto, agg. e sm. agg. Preveduto. ~ aspettato, atteso. <> imprevisto.
sm. La cosa preveduta.
 sm. expected.

Previtàli (Berbenno di Valtellina ca. 1470-Bergamo 1528) Andrea Cordegliaghi detto Previtali. Pittore. Tra le opere Madonna Cassotti (ca. 1520, Bergamo, Accademia Carrara) e Madonna Baglioni (ca. 1520, Bergamo, Accademia Carrara).

Prévost, Antoine-François (Hesdin, Artois 1697-Courteuil, Chantilly 1763) Romanziere francese. Ebbe un'esistenza molto movimentata. Novizio presso i gesuiti, abbandonò il convento due volte. Poi passò nei benedettini e fu ordinato prete nel 1726. Nel 1728 abbandonò di nuovo il convento. Si trasferì all'estero (Inghilterra e Olanda) e rientrò in Francia nel 1734. Autore inesauribile, scrisse numerose opere che oggi sono pressoché dimenticate. La notorietà di Prévost è legata a una storia d'amore, considerata uno dei capolavori del romanzo francese: La vera storia del cavaliere de Grieux e di Manon Lescaut (1731, Amsterdam), contenuta nel settimo volume delle Memorie e avventure di un uomo di qualità (1728-1731) e successivamente stampata separatamente. È il racconto della fatale passione tra un giovane e Manon Lescaut, nella quale l'autore ha trasfuso numerosi elementi autobiografici, in un impianto di particolare finezza psicologica e con uno stile sobrio ed essenziale. La storia di Manon Lescaut ispirò, tra l'altro, le opere liriche omonime di J. Massenet e di G. Puccini. Tra le altre opere una Storia generale dei viaggi (1740-1759), Il filosofo inglese o Storia di M. Cleveland (1732-1739) e Il decano di Killerine (1735-1740).

prevòsto, sm. Titolo onorifico attribuito ai parroci delle città o di circoscrizioni ecclesiastiche importanti.

Preziose ridicole, Le Commedia di Molière (1659).

preziosìsmo, sm. 1 Ricercatezza. ~ raffinatezza. <> semplicità. 2 Indirizzo letterario del Seicento francese.
Tendenza letteraria e sociale sviluppatasi in Francia nel XV sec., inizialmente in reazione alle aperture di Enrico IV nei confronti della borghesia e della piccola nobiltà, esaltò la ricercatezza più spinta nella composizione letteraria, cercando peraltro lo sviluppo di nuove forme di espressione e di utilizzo del linguaggio. Fulcro del movimento furono i salotti di M.me de Rambouillet e in seguito di M. de Scudery, con i principali esponenti in V. Voiture, I. de Benserade, J. F. Sarasin.

preziosità, sf. 1 L'essere prezioso. 2 Ricercatezza, eleganza.

prezióso, agg. e sm. agg. 1 Di gran pregio e valore. ~ raffinato. metallo prezioso. 2 Ricercato. ~ pregiato, raro. <> banale, comune. 3 Che si fa desiderare. 4 Che dà conforto morale o vantaggio. consiglio prezioso. 5 Elegante.
sm. Oggetto prezioso, gioiello.
 agg. precious. sm. valuable, jewel.
 lat. pretiosus, deriv. da pretium prezzo.

Prèzza Comune in provincia di L'Aquila (1.231 ab., CAP 67030, TEL. 0864).

prezzàre, v. v. tr. 1 Fissare il prezzo di una merce applicandogli il relativo cartellino. 2 Tenere conto di qualcosa. 3 Dare valore a qualcosa. ~ apprezzare.
v. intr. pron. Darsi lustro. ~ vantarsi.

prezzàrio, sm. Listino dei beni in vendita, con relativo prezzo.

prezzémolo, sm. Angiosperma (Petroselinum hortense) della famiglia delle Ombrellifere e dell'ordine delle Umbelliflore. Pianta erbacea aromatica, cresce spontanea nella zona del Mediterraneo. Viene utilizzata in cucina e a scopo medicinale.
 sm. parsley.

prèzzo, sm. 1 Valore di scambio di un prodotto o di un servizio definito in denaro. ~ cifra, costo. 2 Pregio, stima.
 sm. 1 price. 2 (d'acquisto) buying price. 3 (di vendita) selling price.
Il prezzo è un elemento che concerne la vendita dei beni e dei servizi, ed è utilizzato come indicatore dell'andamento globale dell'economia. Nell'ambito di un mercato libero, di tipo concorrenziale, la determinazione dei prezzi viene fortemente influenzata da molti fattori ed è legata all'andamento di altri prezzi; in altre parole, se aumenta il prezzo di un bene o di un servizio utilizzati per la produzione di altri beni e servizi, anche i prezzi di questi ultimi tenderanno ad aumentare. Laddove l'economia sia invece guidata e pianificata dall'alto, i prezzi non sono più fissati liberamente dagli operatori di mercato, ma vengono fissati d'autorità. Anche nelle economie di mercato i governi possono comunque decidere, per motivi politico-sociali, di fissare i prezzi di determinati beni o servizi in modo indipendente dalla pura e semplice situazione economica contingente.

Prézzo Comune in provincia di Trento (175 ab., CAP 38085, TEL. 0465).

Prezzo della vita, Il Opera di psicologia di B. Bettelheim (1960).

prezzolàre, v. tr. Assoldare qualcuno.

prezzolàto, agg. Pagato per compiere azioni criminali. ~ comprato, corrotto.

Prezzolìni, Giusèppe (Perugia 1882-Lugano 1982) Scrittore e giornalista, è stato il fondatore, assieme a G. Papini, de Il Leonardo (1903) e della Voce (1908) di cui fu anche direttore. Fu dapprima influenzato da H. Bergson, quindi dalle idee di B. Croce. Combatté come volontario nella prima guerra mondiale. Sulla guerra scrisse Dopo Caporetto (1919), Vittorio Veneto (1920); fu anche autore di diversi saggi, come La cultura italiana (scritto con G. Papini, 1906), biografie, come Benito Mussolini (1924), Vita di Niccolò Machiavelli fiorentino (1927) e altre opere (America in pantofole, 1950; L'italiano inutile, 1953; Diario 1942-1968, 1980).

PRG Sigla di Piano Regolatore Generale.

PRI Sigla del partito repubblicano italiano.

prìa, avv. Prima.

Priacàntidi Famiglia di Pesci Perciformi, con pinna dorsale unica e grandi occhi, che vivono nei mari tropicali.

Prìamo Ultimo re di Troia, figlio di Laomedonte, sposo di Ecuba. Secondo Omero, generò diciannove figli dalla moglie e altri dalle sue concubine, per un totale di cinquanta, fra cui Ettore, Paride, Eleno, Cassandra. Il suo personaggio compare sia nell'Iliade sia nell'Eneide.

priapìsmo, sm. Patologia consistente nell'erezione prolungato del pene, senza eccitazione sessuale né eiaculazione.

prìapo, sm. Membro virile in erezione.

Prìapo Personaggio mitologico, dio greco della forza generativa maschile.

Priapùlidi Gruppo di animali marini vermiformi, riuniti nel tipo omonimo, sottoregno dei Metazoi, per un totale di sole quattro specie. Raggiungono i 10 cm di lunghezza e hanno la bocca con proboscide retrattile e uncini. Vivono nei fondali fino ai 100 m di profondità.

Price, Margaret (Monmouthshire, Galles 1942-) Soprano. Dotata di una pregevole finezza stilistica supportata da una splendida voce, poté spaziare in un vasto repertorio con eccellenti risultati.

Price, Vincent (1911-1993) Attore cinematografico statunitense. Interpretò Il pozzo e il pendolo (1961), I maghi del terrore (1962), L'abominevole dottor Phibes (1972) ed Edward mani di forbice (1990).

Prichard, Katharine Susannah (Isole Figi 1883-presso Perth, Australia Occidentale 1969) Scrittrice australiana. Le sue opere trattano temi caratteristici del suo paese natale e sono fortemente impregnate delle sue convinzioni politiche, descrivendo intensamente le condizioni di vita del proletariato. Tra le opere, I pionieri (1915), Giovenchi da lavoro (1926), i racconti Bacio sulle labbra e altri racconti (1932) e N'Gola e altri racconti.

Prie, Jeanne Agnès Berthelot de Pléneuf marchésa di (Parigi 1698-Courbepine, Normadia 1727) Sposa del marchese di Prie, fu l'amante del duca di Borbone. Allontanata dalla corte, si uccise.

Prièro Comune in provincia di Cuneo (405 ab., CAP 12070, TEL. 0174).

Priestley, John Boynton (Bradford, Yorkshire 1894-Londra 1894) Commediografo. Tra le opere Il tempo e la famiglia Conway (1937) e La gabbia di vetro (1957).

Priestley, Joseph (Fieldhead 1733-Northumberland 1804) Chimico inglese. Nel 1774 scoprì e preparò l'ossigeno. Compì importanti studi di psicologia associazionistica.

prigióne, sf. 1 Luogo di custodia per gli accusati e di pena per i condannati. ~ bagno penale, carcere. 2 Luogo dove si sta di malavoglia.
 sf. gaol, jail, prison.

Prigione senza sbarre Film commedia, francese (1938). Regia di Léonide Moguy. Interpreti: Corinne Luchaire, Annie Ducaux. Titolo originale: Prison sans barreaux

Prigióni (I) Nome delle quattro sculture di Michelangelo che raffigurano dei prigioni o degli schiavi. Scolpite tra il 1532 e il 1534 sono chiamate rispettivamente: il Giovane schiavo, lo Schiavo barbuto, lo Schiavo detto Atlante e lo Schiavo ridestantesi.

prigionìa, sf. La condizione di prigioniero. ~ carcerazione, detenzione.
 sf. imprisonment.

Prigioniera, La Romanzo di M. Proust (1923), quinto del ciclo di 7 romanzi intitolato Alla ricerca del tempo perduto (La strada di Swann; All'ombra delle fanciulle in fiore; I Guermantes; Sodoma e Gomorra; La prigioniera; Albertine scomparsa; Il tempo ritrovato). La tormentosa convivenza con Albertine è l'oggetto principale di questo romanzo, nel quale Marcel apprende la notizia della morte di Swann e quella dello scrittore Bergotte. Un'esperienza essenziale di Marcel è l'ascolto di un'esecuzione di un lavoro inedito del musicista Vinteuil. L'autore riflette sull'arte e sulla sua capacità di resistere al tempo. Il libro si chiude con l'improvvisa partenza di Albertine, che mette fine alla tormentosa convivenza. Marcel è sconvolto.

Prigionieri del cielo Film drammatico, americano (1954). Regia di William A. Wellman. Interpreti: John Wayne, Claire Trevor, Laraine Day. Titolo originale: The High and the Mighty

prigionièro, agg. e sm. 1 Che, o chi, è in prigione. ~ carcerato, detenuto. <> libero. 2 Militare caduto nelle mani del nemico. ~ recluso. non si tenne alcuno scambio di prigionieri. 3 Che subisce qualcosa. era prigioniero di quel ricordo d'infanzia.
 agg. imprisoned. sm. prisoner.
 deriv. da prigione.

Prigioniero del Caucaso, Il Poema di A. S. Puskin (1822).

Prigioniero di Falconer, Il Romanzo di J. Cheever (1977).

Prigioniero di Zenda, Il Film d'avventura, americano (1937). Regia di John Cromwell. Interpreti: Madeleine Carroll, Ronald Colman, Douglas Fairbanks jr. Titolo originale: The Prisoner of Zenda

Prigioniero, Il Opera in un prologo e un atto di L. Dallapiccola, libretto di Villiers de l'Isle-Adams e Ch. de Coster (Firenze, 1950).

Prignàno Cilènto Comune in provincia di Salerno (921 ab., CAP 84060, TEL. 0974).

Prignàno sùlla Sécchia Comune in provincia di Modena (3.109 ab., CAP 41048, TEL. 059).

Prigogine, Ilya (Mosca 1917-) Chimico belga. Di origine russa, compì importanti studi di termodinamica, sviluppando la teoria dei sistemi dissipativi e il concetto di irreversibilità. Nel 1977 fu insignito del premio Nobel e scrisse anche trattati di epistemologia: La nuova alleanza (1979) e La nascita del tempo (1984-1987).

prillàre, v. intr. Girare rapidamente su se stesso.

prìma, avv., loc. prep. e sf. avv. 1 Nel tempo anteriore, in precedenza, per l'addietro, una volta. ~ dianzi, innanzi. <> dopo, più tardi. 2 Più presto, in primo luogo.
loc. prep. In unione con di.
sf. 1 La prima rappresentazione di un'opera teatrale o cinematografica. 2 La prima marcia del cambio dei veicoli a motore. 3 Secondo la misurazione del tempo delle giornate canoniche, la prima ora è la prima ora del giorno. 4 Nello sport della scherma è una delle posizioni della guardia.
 avv. 1 before. 2 (in anticipo) in advance, beforehand. 3 (più presto) sooner, earlier. 4 (una volta) formerly, once. 5 (per prima cosa) first. sf. 1 (teatro) first night. 2 (aut., prima marcia) first gear. 3 (treno, aereo, nave, prima classe) first class.

Prima dell'alba Dramma di G. Hauptmann (1889).

Prima Linea Organizzazione terroristica italiana fondata nel 1976. Proponeva uno scontro armato legato all'esperienza del movimento. Fu sgominata grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti.

Prima linea Film di guerra, americano (1956). Regia di Robert Aldrich. Interpreti: Jack Palance, Eddie Albert, Lee Marvin. Titolo originale: Attack!

Prima moglie: Rebecca, La Romanzo di D. Du Maurier (1938).

Prima pagina Film commedia, americano (1974). Regia di Billy Wilder. Interpreti: Jack Lemmon, Walter Matthau, Susan Sarandon. Titolo originale: The Front Page

primadònna, o prìma dònna, sf. o loc. sost. f. 1 Cantante che interpretava il ruolo femminile principale nel teatro d'opera italiano. 2 Donna che si atteggia da protagonista dandosi molte arie.

Primalùna Comune in provincia di Lecco (1.695 ab., CAP 22040, TEL. 0341).

primàrio, agg. e sm. agg. 1 Primo, principale. ~ prioritario. 2 Di scuola, elementare. ~ basilare. <> marginale, secondario.
sm. Il medico che dirige un reparto ospedaliero.
 agg. 1 primary. 2 (principale) leading, chief. sm. head physician.
 lat. primarius, deriv. da primus.
In botanica è un tessuto vegetale che cresce dai meristemi apicali delle piante, nelle fasi iniziali della crescita.
In geologia l'era primaria è sinonimo di Paleozoico.

 

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_p.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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