Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 1
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 1
s- Prefisso anteposto a verbi, sostantivi e aggettivi avente diverse significati: idea di togliere, valore intensivo generico, idea contraria rispetto a quella espressa dal nome o dal verbo a cui è preposto, peggiorativo.
s, S Diciassettesima lettera dell'alfabeto italiano derivante dalla lettera sigma () dell'alfabeto greco; rappresenta una sibilante sorda (come in sonno) o sonora (come in rosa).
In fisica s è il simbolo dello spostamento cinematico, S significa sonorità, entropia, potere diottrico, vettore di Poynting ed è il simbolo del siemens.
In chimica S è il simbolo dello zolfo.
In geografia S sta per sud.
Come sigla automobilistica S rappresenta la Svezia.
In astronomia S è una delle dieci classi spettrali, fissate dall'osservatorio di Harvard, in cui vengono differenziate le stelle; le stelle di questa classe hanno temperatura compresa tra i 2.000 °K e i 3.000 °K, sono di colore rosso; sono caratterizzate da un elevato rapporto terre rare-titanio e hanno bande di assorbimento dell'ossido di zirconio.
S/Z Opera di critica letteraria di R. Barthes (1970).
SA Sigla tedesca (Sturmabteilungen) delle squadre militari naziste create da Hitler e denominate anche camicie brune, per il colore della loro divisa. Inizialmente comandate da H. Göring, passarono, dal 1931, sotto il comando di E. Rhöm, che le potenziò enormemente tanto che, nel 1934, disponeva di circa 3.000.000 di unità. Per questo Hitler decise di eliminare Rhöm con tutto il suo stato maggiore il 30 giugno del 1934 (la notte dei lunghi coltelli). L'eccidio, attuato da Himmler con reparti delle SS, liquidò l'organizzazione.
sa
Sigla di sine anno (senza indicazione dell'anno, usato nelle indicazioni bibliografiche).
SA
Sigla di Società Anonima.
Saale di Sassònia Fiume (427 km) della Germania. Nasce dal monte Fichtelgebirge, attraversa la Sassonia e confluisce nell'Elba.
Saar Fiume (246 km) dell'Europa occidentale. Nasce in Francia, dai Vosgi settentrionali e confluisce nella Mosella.
Saarbrücken Città (191.000 ab.) della Germania sudoccidentale, capitale dello stato confederato di Saarland, sul Saar, presso il confine francese. Porto fluviale e nodo ferroviario. Al centro di una zona carbonifera, ha nelle industrie estrattive, siderurgiche, metallurgiche, chimiche, tessili, della birra e del tabacco, le principali risorse economiche.
Saaremaa Isola (50.000 ab.) dell'Estonia, nel mar Baltico. Centro principale Sôrvemaa.
Saarinen, Eero (Kirkonummi, Finlandia 1910-Birmingham 1961) Architetto statunitense. Tra le opere il Massachusetts Institute of Technology a Chicago (1955), l'ambasciata USA a Londra (1956), il terminal TWA del Kennedy Airport a New York (1956-1962) e lo stadio del ghiaccio della Yale University a New Haven (1958).
Saarinen, Eliel (Rantasalmi 1873-Michigan 1950) Architetto finlandese. Tra le opere la stazione ferroviaria di Helsinki (1904-1914).
Saarland Stato (1.084.000 ab.) confederato della Germania, al confine con il Lussemburgo e la Francia. Capitale Saarbrücken.
Saavedra, Ángel dùca di Rivas (Cordova 1791-Madrid 1865) Poeta e drammaturgo. Partecipò alle guerre contro Napoleone ed ebbe incarichi politici importanti (deputato e ministro). Fu anche direttore dell'Accademia spagnola. Tra le opere Ataulfo (1814, dramma), Lanuza (1822, dramma), Il faro di Malta (1828), Il moro esposto (1833-1834, poema narrativo) e Don Alvaro o la forza del destino (1835, dramma). Da questo lavoro fu tratto il libretto per l'omonima opera lirica di G. Verdi. È considerato una delle figure più insigni del romanticismo spagnolo.
Sàba, Umbèrto (Trieste 1883-Gorizia 1957) Pseudonimo di U. Poli, poeta triestino. Nacque da madre ebrea; il padre abbandonò la famiglia in coincidenza con la sua nascita, perciò il bambino fu affidato a una balia slovena, la Peppa, la cui casa rappresentò per lui una sorta di paradiso (Cuor morituro, 1925-1930). Tornato nella casa materna, tra la madre e due zie, il piccolo subì traumi e angosce, che sarebbero sfociati più tardi in una grave forma di nevrosi. Studiò a Pisa e a Firenze. Svolse il servizio militare in Italia. Nel 1909, tornato a Trieste, sposò Carolina Wölfler. Nel 1910 pubblicò Poesie con il nome di Umberto Saba. Finita la guerra, tornò a Trieste dove acquistò una libreria antiquaria e in questa posizione appartata visse gli anni del fascismo. La terapia psicanalitica, a cui si sottopose nel 1929 per il trattamento della malattia nervosa, lo spinse ad approfondire la conoscenza di Freud. Dopo l'8 settembre fuggì da Trieste; nel 1945 si trasferì a Roma. Tornò a Trieste nel 1948, mentre la malattia si aggravava e lo costringeva a viaggi per cure a Roma, Trieste e Gorizia. Dallo stile semplice e raffinato, figura isolata nel panorama letterario italiano, Saba risentì dell'influsso della cultura ebraica, della psicanalisi viennese e della poesia dialettale veneta. Nella poesia e nella cultura italiana di questo secolo, Saba rappresenta il rifiuto di ogni legame tra poesia e modernità: egli sente la poesia come voce della vita e del sentimento, segno di verità e di autenticità; emozione che parte dalle occasioni dell'esistenza comune, dai rapporti familiari, dall'aspirazione ad amare e a capire le ragioni della gioia e del dolore. Le sue raccolte suggeriscono episodi e incontri come le trame di un romanzo personale. Il suo linguaggio, semplice e diretto, è capace di un'assoluta naturalezza, sempre sorretta da una musicalità elementare. Le sue liriche sono riunite nel Canzoniere (1921-1948) e nei volumi Mediterranee (1947), Uccelli (1948) e Quasi un racconto (1951). Le sue opere narrative (Scorciatoie e raccontini, 1946; Storia e cronistoria del Canzoniere, 1948; Ricordi-Racconti, 1956; Ernesto, 1953, incompiuto, pubblicato nel 1975) hanno un prevalente interesse autobiografico che illumina il significato dell'opera poetica. Il linguaggio è essenziale e colpisce per la capacità di analisi e di introspezione.
Sabadell Città (192.000 ab.) della Spagna, nella Catalogna, provincia di Barcellona.
sabadìglia, sf. Nome comune della Sabadilla officinalis, pianta perenne con frutti a capsula contenenti semi neri.
Sabah Stato (1.737.000 ab.) della Malaysia, nel settore nordorientale dell'isola di Borneo.
Capoluogo Kota Kinabalu.
Sabalan Massiccio (4.811 m) vulcanico dell'Iran, nell'Azerbaigian Orientale.
Sabaragamuwa Provincia (1.692.000 ab.) dello Sri Lanka sudoccidentale. Capoluogo Ratnapura.
Sabarkantha Distretto (1.188.000 ab.) dell'India, nello stato di Gujarat, al confine con il Rajasthan. Capoluogo Himatnagar.
Sabarmati Fiume (416 km) dell'India. Nasce dai monti Aravalli e sfocia nel golfo di Cambay.
Sabatier, Paul (Carcassonne 1854-Tolosa 1941) Chimico francese. Compì importanti studi sull'idrogenazione con catalizzatori metallici e nel 1912, con V. Grignard, fu insignito del premio Nobel.
Sabatìni Gruppo montuoso dell'Antiappennino Laziale, esteso intorno al lago di Bracciano. Vetta più elevata il monte Rocca Romana (612 m).
Sabatìni, Lorènzo (Bologna 1530-Roma 1576?) Pittore. Trasferitosi a Roma, collaborò con Giorgio Vasari e F. Zuccari alla realizzazione degli affreschi in Vaticano.
sàbato, sm. Sesto giorno della settimana.
sm. Saturday.
Sabato notte e domenica mattina Romanzo di A. Sillitoe (1958).
Sabato sera, domenica mattina Film drammatico, britannico (1960). Regia di Karel Reisz. Interpreti: Albert Finney, Shirley Ann Field, Rachel Roberts. Titolo originale: Saturday Night and Sunday Morning
Sabato, domenica e lunedì Commedia di E. De Filippo (1959).
Sabato, domenica e lunedì
Film drammatico, italiano (1990). Regia di Lina Wertmüller. Interpreti: Sophia Loren, Luca De Filippo, Pupella Maggio.
Sábato, Ernèsto (Buenos Aires 1911-) Romanziere. Tra le opere Il tunnel (1948) e Sopra eroi e tombe (1961).
Sabàudia Comune in provincia di Latina (14.280 ab., CAP 04016, TEL. 0773). Centro industriale (cantieri, prodotti del legno, elettrotecnici, meccanici e alimentari) e turistico (balneazione) dell'Agro Pontino. Nel territorio bonificato, vi si trova parte del Parco Nazionale del Circeo, fondato nel 1933. Gli abitanti sono detti Sabaudi o Sabaudiesi.
sabàudo, agg. Di casa Savoia.
sàbba, sm. Convegno di streghe che si svolgeva nella notte del sabato. ~ tregenda.
Sabba familiare Romanzo di Ch. Stead (1940).
sabbatàrio, sm. Nome dato a quegli ebrei che praticavano l'osservanza delle leggi giudaiche, in particolare la festività del sabato, pur essendosi convertiti al cristianesimo.
sabbàtico, agg. (pl.-ci) 1 Ricorrente ogni sette anni. • anno sabbatico. 2 Di sabato.
greco sabbatikòs.
Sàbbia (comune) Comune in provincia di Vercelli (134 ab., CAP 13020, TEL. 0163).
Sabbia (valle) Vallata prealpina della Lombardia in provincia di Brescia; si estende dalla val Trompia al lago di Garda.
sàbbia, sf. 1 Detriti provocati dalla disgregazione delle rocce. ~ rena. 2 (pl.) Concrezioni granulose che si formano nelle vie biliari (calcoli).
sf. sand.
• In base all'origine, le sabbie possono essere classificate in eoliche, se formate e depositate per opera del vento, marine, fluviali e lacustri, se originate dall'erosione operata, rispettivamente, dall'acqua di mare, di fiume e di lago. Composta principalmente da quarzo o silice, può contenere piccole quantità di altri minerali. Se tra queste impurità si trovano minerali con una forte componente cromatica, come la magnetite (nera) o il granato (rosso), la sabbia può assumere una colorazione caratteristica. Sabbie di tipo specifico vengono utilizzate per la preparazione delle malte da costruzione, della ceramica e del vetro. La sabbia viene inoltre impiegata in metallurgia e per le operazioni di pulitura e levigatura di superfici in pietra o metallo (sabbiatura).
sabbiàre, v. tr. 1 Lanciare contro una superficie metallica un intenso getto di sabbia. 2 Curare un paziente con la sabbiatura.
sabbiàto, agg. Pezzo trattato con la sabbiatura. ~ granuloso, scabro. <> levigato, liscio.
sabbiatrìce, sf. Macchina usata per eseguire la sabbiatura.
sabbiatùra, sf. 1 L'operazione di sabbiare. 2 Trattamento terapeutico per curare artriti o reumatismi. •: :a sabbiatura provocò una forte sudorazione nel paziente
sabbièra, sf. Serbatoio di sabbia che permette, tramite opportuni tubi, di far scorrere sulle ruote di una motrice ferroviaria o tranviaria una quantità di sabbia tale da consentire una migliore aderenza alle rotaie.
Sàbbio Chièse Comune in provincia di Brescia (2.791 ab., CAP 25070, TEL. 0365).
Sabbioncèllo Penisola della Croazia, nella Dalmazia, di fronte alla foce del fiume Narenta.
sabbióne, sm. Sabbia mista a terra.
lat. sabulo,-onis.
Sabbióne, pùnta dél Vetta (3.183 m) delle Alpi Lepontine, al confine tra Italia e Svizzera.
Sabbionéta Comune in provincia di Mantova (4.460 ab., CAP 46018, TEL. 0375).
sabbióso, agg. 1 Ricco di sabbia. ~ arenoso. 2 Che ha la consistenza della sabbia. ~ friabile. <> compatto, duro.
agg. sandy.
lat. sabulosus.
sabèi 1 Abitanti del regno di Saba. 2 Altro nome dei sabii.
sabellària, sf. Genere di Anellidi policheti della famiglia dei Sabellaridi.
sabellianìsmo, sm. Dottrina di Sabellio e dei suoi seguaci.
sabèllico, sm. Gruppo di antichi dialetti italici parlati nell'Italia centrale tra l'Umbria e il Sannio.
Sabèllidi Famiglia di Anellidi policheti sedentari che vivono in tubi di varie dimensioni in cui si rifugiano in presenza di pericoli.
Sabena Compagnia belga dio trasporto aereo fondata nel 1923. È l'abbreviazione di Société Anonyme Belge d'Exploitation de la Navigation Aérienne.
Sabiàcee Famiglia di piante tipicamente asiatiche con quattro generi e un centinaio di specie. Appartiene alla famiglia delle Terebintali.
Sabin, Albert Bruce (Byalistok 1906-Washington 1993) Microbiologo statunitense di origine polacca, scopritore del vaccino antipoliomielite composto da virus vivi attenuati e somministrabile per via orale (1956) che sostituì quello per via parenterale di J. Salk. Negli anni successivi al 1961 si occupò della ricerca relativa ai tumori.
Sabìna (Lazio) Regione storica del Lazio, compresa tra la provincia di Rieti e quella di Roma, estesa sui monti Sabini.
Sabìna (santa) (?-127?) Santa, martire e matrona romana. È protettrice di Roma. Secondo la leggenda e la tradizione cristiana, fu convertita al cristianesimo dalla schiava Serapia, dopo la morte del marito.
Sabine (fiume) Fiume (612 km) degli USA. Nasce nel Texas e sfocia nel Golfo del Messico.
Sabine (monte) Vulcano (3.719 m) dell'Antartide, presso la costa del mare di Ross, nella Terra Victoria.
Sabìni Gruppo montuoso del Lazio orientale, di natura calcarea. Comprende i monti Sabini, i monti Lucretili e Cornicolani. Gruppo più occidentale dell'Appennino, domina la valle del Tevere. Le cime principali sono: il monte Pellecchia (1.968 m) e il monte Pizzuto (1.287 m).
sabiniàni Giuristi romani dell'epoca classica appartenenti alla scuola sabiniana, una delle due grandi scuole in cui si divisero i giureconsulti del primo principato.
sabìno, agg. Della regione Sabina (parte dell'Umbria e dell'Abruzzo).
sabora, sm. invar. Denominazione ebraica con cui erano noti i dottori della Legge che curarono la precisa redazione del Talmud.
sabotàggio, sm. (pl.-i) Effetto del sabotare. ~ boicottaggio, danneggiamento.
sm. sabotage.
franc. sabotage.
Sabotaggio Film di spionaggio, britannico (1936). Regia di Alfred Hitchcock. Interpreti: Sylvia Sidney, Oscar Homolka, John Loder. Titolo originale: Sabotage.
sabotàre, v. tr. 1 Danneggiare intenzionalmente. ~ boicottare, danneggiare. <> favorire, sostenere. 2 Intralciare.
v. tr. to sabotage.
franc. saboter, deriv. da sabot zoccolo.
sabotatóre, sm. Colui che svolge un'azione di sabotaggio.
Sabrina Film commedia, americano (1954). Regia di Billy Wilder. Interpreti: Audrey Hepburn, Humphrey Bogart, William Holden. Titolo originale: Sabrina Fair
saburràle, agg. Riferito alla superficie superiore della lingua in presenza di una patina bianco-giallastra costituita da cellule epiteliali in desquamazione in conseguenza di una patologia tossica.
Sacatepéquez Dipartimento (191.000 ab.) del Guatemala centro-meridionale, capoluogo Antigua.
sàcca, sf. 1 Borsa, contenitore capace. ~ bisaccia. • aveva con sé solo una sacca da viaggio. 2 Cavità in un tessuto animale o vegetale. 3 Rientranza, insenatura di un fiume. • far sacca, presentare una incurvatura.
sf. 1 bag. 2 (bisaccia) haversack. 3 (rientranza) inlet.
deriv. da sacco.
saccar(o)- Primo elemento di parole composte che nella terminologia scientifica significano zucchero.
dal greco sáccharon.
saccaràto, sm. 1 Composto di addizione del saccarosio con idrossidi alcalino terrosi. 2 Preparato farmaceutico a base di polvere di zucchero, oli essenziali e tinture alcoliche.
Saccàrdo, Piètro Andrèa (Treviso 1845-Padova 1920) Botanico italiano. Scienziato di chiara fama, si specializzò nello studio di funghi e spore. Tra i sui trattati, Fungi italici graphice delineati (1877-1886), Sylloge fungorum omnium hucusque cognitorum (1882-1931), Del primato degli Italiani nella botanica (1893), La botanica in Italia (1895-1902), Cronologia della flora italiana (1909) e Iconotheca botanicorum.
saccàride, sm. Carboidrato.
saccarìfero, agg. 1 Contenente zucchero. 2 Relativo alla produzione di zucchero.
saccarificàre, v. tr. Trasformare i polisaccaridi (amido, cellulosa) in zuccheri.
saccarificazióne, sf. Processo del saccarificare.
saccarìmetro, sm. Strumento per misurare la quantità di zucchero in un composto.
saccarìna, sf. Polvere bianca derivata dal toluolo, di sapore dolce, con potere dolcificante 450-600 volte maggiore di quello del saccarosio. Leggermente solubile in acqua, si usa come dolcificante in sciroppi, cibi, bevande e veniva utilizzata in diete speciali come quelle per i diabetici. Secondo le ultime ricerche è stata ritenuta cancerogena e ne è stato limitato l'impiego solo in casi di stretta necessità.
sf. saccharine.
Saccaromicetàcee Famiglia di Funghi Ascomiceti cui appartengono molti lieviti. Appartiene all'ordine delle Endomicetali.
Saccaromicèti Tipo di funghi delle Saccaromicetacee al quale appartengono i lieviti, come il lievito della fermentazione del vino (Saccharomyces ellipsoideus) o il comune lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae). Sono detti anche Blastomiceti perché si riproducono per gemmazione. Alcuni tipi come la candida o la monilia provocano infezioni delle mucose o dermatiti cutanee dette blastomicosi.
saccaromicòsi, sf. Malattie parassitarie generiche provocate dai Funghi microscopici del genere Saccharomyces.
saccaròsio, sm. Composto chimico di formula C12H22O11. Disaccaride idrolizzabile a glucosio e fruttosio, si estrae dalla canna di zucchero, dalle radici delle barbabietole, dal mais dolce, dal sorgo e dai semi di molte piante. È usato principalmente come dolcificante per sciroppi, dolci e come sostanza alimentare.
saccàta, sf. Quantità che può essere contenuta in un sacco.
saccatùra, sf. Zona di bassa pressione.
saccènte, agg. 1 Che presume di sapere e non sa. ~ presuntuoso. <> modesto. 2 Con saccenteria.
agg. know-all.
lat. sapiens,-entis.
saccenterìa, sf. 1 Sfoggio, esibizione del proprio sapere. 2 Essere saccente.
saccharomyces, sm. invar. Genere di Funghi Ascomiceti endomicetali che comprende i più importanti lieviti. Appartiene alla famiglia delle Saccaromicetacee.
saccheggiàre, v. tr. 1 Depredare, rubare. ~ razziare, spogliare. 2 Plagiare in modo sfacciato. 3 Prendere in grande quantità da un deposito. • aveva saccheggiato la libreria. 4 Mettere al sacco una città, una regione. ~ devastare, distruggere.
v. tr. to ransack, to loot, to plunder.
deriv. da sacco.
saccheggiatóre, sm. Chi compie un saccheggio.
sacchéggio, sm. Atto del saccheggiare. ~ depredazione, razzia.
sm. sacking, looting.
Sacchèri, Giovànni (Sanremo 1667-Milano 1733) Logico e matematico. Tra le sue opere, Logica demonstrativa (1697) e Euclides ab omni naevo vindicatus (1977). In queste dimostrò per assurdo il quinto postulato di Euclide e, involontariamente, anche numerosi enunciati di geometria non euclidea.
Sacchétti, Frànco (Ragusa, Dalmazia, ca. 1332-San Miniato, Pisa 1400) Novelliere. Tra le opere Trecentonovelle (1392-1396 ca.).
Sacchétti, Lorènzo (Padova 1759-? dopo il 1830) Scenografo teatrale. Allestì le scenografie di varie opere teatrali a Venezia, Vienna e Praga. Scrisse il trattato Quanto sia facile l'inventare decorazioni teatrali (1830).
sacchétto, sm. Piccolo sacco di carta, plastica o tela.
sm. bag.
Sàcchi, Andrèa (Nettuno 1599-Roma 1661) Pittore. Tra le opere Divina Sapienza (1629-1630, Roma Palazzo Barberini) e Morte di Sant'Anna (1648-1649, Roma, San Carlo ai Catinari).
Sàcchi, Arrìgo (Fusignano 1946-) Allenatore di calcio. Lavorò con il Milan dal 1987 al 1991 e quindi con la nazionale con la quale conquistò il secondo posto al mondiale del 1994.
saccifórme, agg. A forma di sacco.
sàcco, sm. 1 Contenitore di tela o carta, lungo e aperto in alto. ~ bisaccia, borsa. • mettere qualcuno nel sacco, ingannarlo. 2 La quantità contenuta in un sacco. 3 Grande quantità. ~ mucchio. 4 Saccheggio. ~ incursione, razzia, scorreria. 5 Recipiente di forma simile a un sacco.
sm. 1 bag, sack. 2 (mucchio) a lot, heaps. 3 (tela) sacking. 4 (saccheggio) sacking.
lat. saccus, dal greco sàkkos.
Sàcco (comune) Comune in provincia di Salerno (905 ab., CAP 84070, TEL. 0974).
Sàcco (fiume) Fiume (87 km) del Lazio centro-meridionale. Nasce dai monti Prenestini e confluisce nel fiume Liri.
Sacco bello, Un Film commedia, italiano (1980). Regia di Carlo Verdone. Interpreti: Carlo Verdone, Mario Brega, Renato Scarpa.
Sàcco, Nicòla (Torremaggiore 1891-Charlestown 1927) Operaio, anarchico. Fu protagonista, assieme al compagno Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto 1888-Charlestown 1927), di uno straordinario caso giudiziario. Emigrati negli Stati Uniti, durante una campagna antisindacale e xenofoba, furono accusati di omicidio, a scopo di rapina, di un cassiere e di una guardia. Ritenuti colpevoli, nonostante le numerose testimonianze a discarico, furono condannati a morte (1921) e giustiziati nel 1927.
saccòccia, sf. (pl.-ce) Ampia tasca di un abito.
Saccolòngo Comune in provincia di Padova (4.254 ab., CAP 35030, TEL. 049).
saccóne, sm. Grosso sacco che un tempo veniva riempito di paglia e messo sotto il materasso.
Saccóni, Giusèppe (Montalto delle Marche 1854-Collegigliato, Pistoia 1905) Architetto. Dopo aver compiuto i propri studi a Roma, fu accolto nello studio di L. Carimini, collaborando al restauro della Santa Casa di Loreto. Tra le opere il monumento a Vittorio Emanuele II (1885-1911, cosiddetto Altare della Patria) a Roma.
Saccopastóre Località nei pressi di Roma in cui furono rinvenuti (nel 1929 e nel 1935) due crani umani risalenti al tardo Pleistocene.
saccopelìsta, sm. Turista che viaggia con sacco a pelo, per risparmiare sulle spese di pernottamento.
sàcculo, sm. Nei Vertebrati è la piccola vescica che deriva, insieme all'utricolo, dalla primitiva vescicola otica. Nell'uomo ha un diametro di circa 2 mm e contiene l'endolinfa: la sua parte sensibile o macula acustica è innervata dal nervo sacculare.
sacèllo, sm. Piccola cappella, tempietto. ~ loculo, tomba.
sacerdotàle, agg. Relativo a un sacerdote o ai sacerdoti.
sacerdòte, sm. 1 Ministro del culto divino. ~ ecclesiastico, religioso. 2 Chi ha passione per o è cultore di una certa disciplina, quasi si trattasse di una religione.
sm. priest.
• Il termine sacerdote indica una persona la cui funzione consiste nel celebrare rituali come delegato e rappresentante di una comunità religiosa e fungere così da mediatore tra l'uomo e la divinità. La sua potestà può essere ereditaria oppure conferita tramite apposita procedura di consacrazione. In questa sua funzione, il sacerdote è il custode della tradizione cultuale della comunità che egli conosce e della quale è in grado di garantire la puntuale osservanza. Per poter conservare il ruolo di mediatore con la divinità, egli deve sottoporsi a determinati esercizi ascetici e osservare precise norme sugli alimenti e la purezza. In cambio la comunità gli riconosce speciali privilegi. Nelle civiltà antiche il sacerdote spesso si identificava con il sovrano. Nell'ebraismo antico, i sacerdoti amministravano l'applicazione della Torah (la Legge). La funzione sacerdotale era di origine ereditaria e tranne isolate eccezioni, riservata ai membri della tribù di Levi, perciò tutti i sacerdoti erano leviti; il termine levita viene spesso utilizzato come sinonimo di sacerdote. Nella cultura cristiana, sacerdote è colui che è delegato a rappresentare Cristo, sommo sacerdote e unico mediatore tra Dio e gli uomini. In senso lato, ciascun cristiano è sacerdote; in senso stretto, sacerdote è il rappresentante della chiesa come comunità. In quest'ultimo senso, sacerdote è sinonimo di prete.
sacerdotéssa, sf. Donna che ha dignità sacerdotale (in genere nelle religioni pagane). ~ pizia, vestale.
sacerdòzio, sm. 1 Funzione o dignità del sacerdote, generalmente nella Chiesa Cattolica. 2 Sacramento dell'ordine.
sm. priesthood.
Sacharov, Aleksandr (Mariupol, Ucraina 1886-Siena 1963) Ballerino, coreografo e insegnante di danza ucraino. Trasferitosi a Parigi per studiare pittura, abbandonò quest'arte per passare alla danza. Nella comunità degli artisti russi emigrati a Monaco affinò le proprie tecniche di balletto classico e acrobatico, venendo in contatto anche con V. Kandinskij. Nel 1910 fece il proprio debutto nella stessa Monaco, dove conobbe anche la ballerina solista Clothilde von Derp, della quale divenne prima partner artistico e poi marito (1919). La coppia ebbe uno straordinario successo in tutta Europa fino all'inizio degli anni Cinquanta quando, trasferitasi in Italia, mise in scena gli ultimi spettacoli e poi si dedicò all'insegnamento.
Sacharov, Andrej Dmitrevic (Mosca 1921-1989) Fisico russo, premio Nobel per la pace nel 1975. Esperto di fusione termonucleare, collaborò alla costruzione della bomba all'idrogeno sovietica. Membro dell'Accademia delle Scienze dell'URSS, nel 1957-1958 si oppose agli esperimenti nucleari a scopo bellico. È stato il rappresentante della dissidenza intellettuale sovietica e fondatore del comitato sovietico per i diritti civili. Accusato nel 1980 di attività sovversiva, fu confinato a Gorki. Riabilitato da M. Gorbaciov, ritornò a Mosca e fu eletto deputato nel 1989.
Sacher-Masoch, Leopold von (Leopoli, Galizia 1836-Lindheim, Assia 1895) Romanziere austriaco. Tra le opere Venere in pelliccia (1870) e Falso ermellino (1873-1879).
Sachs, Hans (Norimberga 1494-1576) Poeta. Tra le opere L'usignolo di Wittenberg (1523).
Sachs, Nelly (Berlino 1891-Stoccolma 1970) Poetessa tedesca. Tra le opere Nella casa della morte (1946).
Sacìle Comune in provincia di Pordenone (16.759 ab., CAP 33077, TEL. 0434). Centro industriale (prodotti meccanici, del vetro, del legno, dei laterizi e alimentari) e dell'allevamento bovino, sul fiume Livenza. Vi si trova il duomo del XV sec. Gli abitanti sono detti Sacilesi.
Sacks, Oliver (Londra 1933-) Neuropsichiatra statunitense. Tra le sue opere, Risvegli (1973), L'uomo che cambiò sua moglie per un cappello (1975), Un antropologo su Marte (1994), L'isola dei senza colore (1996).
Sackville, Thomas (Buckhurst 1536-Londra 1608) Politico inglese. Fu il primo conte di Dorset.
Saclay (Centro di studi nucleari) Centro per la ricerca nucleare, uno dei più importanti della Francia, provvisto di un sincrotrone, di un ciclotrone, di due acceleratori di Van de Graaff, di un acceleratore lineare e di alcune pile atomiche.
sàcra, sf. Sagra. ~ fiera.
sacràle, agg. 1 Che ha carattere sacro. 2 Relativo all'osso sacro.
sacralgìa, sf. Dolore relativo alla zona dell'osso sacro.
sacralità, sf. invar. Attributo di ciò che è sacro.
sacralizzàre, v. tr. Rendere sacro.
sacralizzazióne, sm. Atto del sacralizzare.
sacramentàle, agg. e sm. agg. Relativo a un sacramento. ~ consacrato, sacro.
sm. pl. Al plurale, atti, azioni, svolte nelle cerimonie religiose per ottenere la grazia divina.
lat. tardo sacramentalis.
sacramentàre, v. tr. Proferire bestemmie. ~ bestemmiare.
sacramentàrio, agg. e sm. agg. Relativo ai sacramenti.
sm. Libro liturgico della chiesa latina dell'alto medioevo.
sacraménto, sm. La parola sacramento deriva dal latino sacramentum, che è la traduzione latina del termine greco mysterion. Nell'uso linguistico precristiano si riferiva al giuramento di un soldato o di un funzionario romano in rapporto al suo compito. Negli scritti in greco dell'Antico Testamento, mysterion significa conoscenza, e, in particolare, conoscenza della grazia finale del regno di Dio. Questo significato escatologico prevale anche nel Nuovo Testamento. Tertulliano definì il battesimo sacramentum, in quanto con esso il pagano convertito si dichiarava fedele al Dio di Gesù Cristo e si impegnava a servirlo. Sant'Agostino definì i sacramenti segni che si riferiscono al divino. A partire da queste premesse, nel medioevo il termine sacramento assunse l'attuale significato di segno della grazia divina (azione simbolica in cui si incarna la promessa di salvezza di Gesù Cristo). Nel sacramento oggetti fisici divengono segni in cui realtà spirituali e divine vengono rese sensibili e comunicabili. Per la chiesa cattolica i sacramenti sono sette (battesimo, cresima, eucaristia, penitenza o riconciliazione, unzione degli infermi, ordine sacro, matrimonio) e vennero stabiliti ufficialmente dal concilio di Firenze nel 1439. Tra questi, tre (battesimo, cresima e ordine sacro) imprimono un carattere indelebile e per tale ragione non possono essere ripetuti. La riforma protestante riconobbe carattere di sacramento solo al battesimo e all'eucaristia (santa cena), in base alla considerazione che solo per questi si possono stabilire con chiarezza parole di Gesù che li fondano o li istituiscono.
sm. sacrament.
lat. cristiano sacramentum, deriv. da sacrare consacrare.
Sacramento (città) Città (369.000 ab.) degli USA, alla confluenza dell'American River nel Sacramento, a 150 km da San Francisco. Capitale dello stato della California. Mercato agricolo, ha nelle industrie tessili, alimentari, meccaniche, aeronautiche, elettroniche, poligrafiche e del legno le principali risorse economiche.
Sacramento (fiume) Fiume (615 km) degli USA, nella California. Nasce dal monte Shasta e sfocia nella baia di San Francisco insieme al fiume Saint Joaquin. Attraversa la Central Valley.
sacràre, o sagràre, v. v. tr. Offrire, votare, sacrificare. ~ consacrare.
v. rifl. Consacrarsi, dedicarsi. ~ offrirsi.
sacràrio, sm. 1 Luogo entro cui si custodivano gli oggetti sacri. ~ cappella, santuario. 2 Edificio dedicato alla memoria di qualcuno. • il sacrario dei caduti. 3 Profonda intimità. • il sacrario inviolabile dei sentimenti.
lat. sacrarium.
sacràto => "sagrato"
sacrestàno => "sagrestano"
sacrestìa => "sagrestia"
sacrificàle, agg. Relativo al sacrificio. ~ votivo.
lat. sacrificalis.
sacrificàre, v. v. tr. 1 Offrire in sacrificio. ~ immolare. 2 Accettare di perdere un bene, allo scopo di giungere a un obiettivo. • sacrificò il pomeriggio per risolvere quel problema.
v. rifl. 1 Immolarsi, offrirsi in sacrificio. 2 Accettare di subire un danno in favore di altri. ~ privarsi. • si sarebbe sacrificato per lei.
v. tr. to sacrifice. v. rifl. to sacrifice oneself.
lat. sacrificare, comp. da sacer,-cra,-crum, sacro +-ficare fare.
sacrificàto, agg. 1 Offerto in sacrificio. 2 Colui che vive una situazione di rinunce.
sacrifìcio, sm. 1 Offerta fatta alla divinità per onorarla. 2 Ciò che viene immolato. ~ immolazione. 3 Privazione, rinuncia.
sm. sacrifice.
• Nella religione pagana, cerimonia, rito con cui viene offerta una cosa materiale alla divinità per ringraziarla o per placarne la collera. Nella religione cattolica, celebrato con la messa, indica il sacrificio di Cristo sulla croce, per la redenzione degli uomini.
Sacrificio Film drammatico, svedese (1986). Regia di Andreij Tarkovskij. Interpreti: Erland Josephson, Susan Fleetwood, Gudrun Gisladottir. Titolo originale: Offert
Sacrificio d'amore Dramma di J. Ford (1633).
sacrilègio, sm. 1 Profanazione di un oggetto sacro o di una persona. ~ empietà, profanazione. 2 Mancanza di rispetto.
sm. sacrilege.
sacrìlego, agg. (pl.-ghi) Che costituisce un sacrilegio. ~ blasfemo, empio.
agg. sacrilegious.
sacripànte, sm. e sf. 1 Persona molto robusta e imponente. 2 Spaccone.
sacrìsta, sm. (pl.-i) 1 Sagrestano. 2 Vescovo con particolari funzioni in Vaticano.
sacristìa, sf. Sacrestia.
sàcro, agg. e sm. agg. 1 Dedicato a Dio o al suo culto. ~ divino. <> laico, profano. 2 Degno di massimo rispetto, inviolabile. <> spregevole.
sm. 1 Ciò che è sacro. 2 Osso alla base della colonna vertebrale fra le due ossa iliache.
agg. holy, sacred.
• Osso tipico dei Mammiferi, formato dalla fusione di più vertebre sacrali, di cui le prime, espanse ad ala lateralmente, svolgono la funzione di agevolare l'articolazione con l'ileo. È percorso dal canale sacrale, occupato dalle terminazioni del midollo spinale. Nell'uomo esso chiude dorsalmente il bacino e presenta quattro paia di fori sacrali che consentono il passaggio dei nervi sacrali.
Guerra sacra
Nell'antica Grecia, termine che indicava la guerra combattuta per difendere l'incolumità di un santuario, soprattutto quello di Apollo a Delfi. Nella prima guerra (guerra di Crisa), ai margini della leggenda (600-590 a. C.), gli abitanti di Delfi insorsero contro il potere della città di Crisa, capitale della Focide, distruggendola. Nella seconda fase (448 a. C.), Delfi si liberò del controllo dei focesi, sfruttando le difficoltà ateniesi nella guerra del Peloponneso e ottenendo l'indipendenza con la pace di Nicia (421 a. C.). Nella terza guerra, detta focese, i focesi si ribellarono alla dominazione di Tebe, con l'appoggio di Sparta e Atene, mentre Tebe si alleò con i tessali, a capo dei quali c'era Filippo II di Macedonia, che alla fine riuscì a espandersi anche nella penisola balcanica, sostituendosi ai focesi nel consiglio dell'anfizionia (346 a. C.). La quarta guerra, detta anche guerra di Amfissa (339-338 a. C.), fu condotta da Filippo II contro Amfissa, capitale della Locride, colpevole di aver coltivato una parte della terra consacrata. Terminò con la vittoria di Filippo II a Cheronea (338 a. C.), con la quale iniziava per i greci la dominazione macedone.
Sacro e il profano, Il Opera di storia delle religioni M. Eliade (1956).
Sàcro Mónte (Lombardia) Monte della Lombardia (880 m) a nord-ovest di Varese su cui sorge il santuario di Santa Maria del Monte.
Sàcro Mónte (Piemonte) Monte del Piemonte (608 m) a nord di Varallo su cui sorge il santuario del Sacro Monte (XV sec.).
Sàcro Romàno Impèro Istituzione politico religiosa medievale, creata da Carlo Magno, quale difensore dell'Europa cristiana occidentale e come continuazione ideale dell'impero romano. Il suo inizio risale all'incoronazione di Carlo Magno a Roma nella notte di Natale dell'800 da parte di Leone III. L'ideale di un impero unico e universale con sede a Roma sopravvisse in occidente alla caduta dell'impero d'occidente (476) e, verificatisi successivamente eventi favorevoli (specificatamente di carattere politico e religioso), fu possibile a Carlo Magno attuarne la restaurazione. Giuridicamente la sede imperiale fu così di nuovo trasferita a Roma, dopo che Costantino il Grande l'aveva trasferita a Costantinopoli: questo determinò il secolare conflitto tra Sacro Romano Impero e impero bizantino. Successivamente l'impero si sgretolò in una miriade di feudi e solo con Ottone I di Sassonia (962) raggiunse una precisa fisionomia politica. Il Sacro Romano Impero divenne così Sacro impero romano germanico perché Ottone I associò definitivamente la corona imperiale a quelle reali di Germania e d'Italia; ma la denominazione tradizionale di Sacro Romano Impero rimase anche nell'epoca successiva. La lotta delle investiture (1059-1122), i conflitti provocati dalla dinastia sveva, i contrasti interni all'impero (signorie e comuni), indebolirono non poco il potere politico. Nel 1356 la Bolla d'Oro, emanata da Carlo IV di Lussemburgo, stabiliva le norme per l'elezione imperiale; l'impero veniva privato di molti territori meridionali, identificandosi sempre più con il solo regno germanico. Anche Carlo V dovette accettare una sovranità limitata (pace di Augusta 1555) al di fuori dell'area tedesca. La riforma protestante e le conseguenti guerre infine distrussero contemporaneamente l'unità germanica e l'idea stessa dell'unità imperiale: i trattati di Westfalia (1648) ridussero l'impero a una semplice finzione politica e le guerre napoleoniche ne determinarono la fine. Entrato a far parte del regno degli Asburgo, il Sacro Romano Impero finì con Francesco II, il 6 agosto 1806. Esso non ebbe mai una struttura organica vera e propria: nato come un insieme di feudi, mantenne le strutture feudali; mancò anche all'azione degli imperatori dall'inizio alla fine dell'impero una linea politica e ideologica unitaria e coerente; né il concetto di Sacro Romano Impero uscì mai da una sfera ideale per rappresentarsi in un sistema giuridico e politico, capace di definire concretamente i poteri internazionali dell'imperatore in relazione a quelli dei vari stati a lui subordinati nominalmente.
Sacrobòsco (Holywood, oggi Halifax 1190-Parigi 1256) Giovanni di, o John of Holywood. Matematico e astronomo inglese. Fu autore di un notissimo trattato astronomico, che fu insegnato per tutto il medioevo: De sphaera mundi, in cui riassumeva tutte le nozioni allora conosciute, facendo una sintesi della cultura astronomica occidentale e di quella araba. Scrisse anche un'opera di aritmetica, Algoritmus sive de arte numerandi.
sacrococcigèo, agg. Che si riferisce al sacro e al coccige.
Legamenti sacrococcigei
Fasci fibrosi che collegano il sacro al coccige.
Sacrofàno Comune in provincia di Roma (4.475 ab., CAP 00060, TEL. 06).
sacroilìaco, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce al sacro e all'osso iliaco.
Articolazione sacroiliaco
Anfiartrosi che collega il sacro all'osso iliaco.
Legamenti sacroiliaci
Fasci fibrosi che uniscono il sacro e l'osso iliaco.
sacrosànto, agg. 1 Rafforzativo di sacro (e inviolabile). 2 Assolutamente corretto, indubitabile.
Sàdali Comune in provincia di Nuoro (1.206 ab., CAP 08030, TEL. 0782).
Sadat, Anwar (Mit Abu el-Kom 1918-Cairo 1981) Politico egiziano. Ministro nel governo Nasser, alla morte di questi fu eletto presidente (1970). Dopo l'esito, parzialmente vittorioso, della guerra del Kippur (1973) contro Israele, sottoscrisse, con il premier israeliano Begin, la pace di Camp David (1978), iniziativa che procurò a entrambi il premio Nobel per la pace. Fu assassinato in un attentato, nel 1981, a opera di integralisti islamici.
sadducèo, sm. Il termine indica i seguaci della seconda scuola filosofica giudaica (l'altra era quella dei farisei) che negava la fede nell'aldilà, nella resurrezione, nell'esistenza degli angeli e nell'immortalità dell'anima; praticava un'interpretazione individuale della Legge, la libera condotta morale e il compromesso politico. I sadducei sostenevano di essere discendenti dal sommo sacerdote Sadoc (dell'epoca di Salomone). In realtà i veri detentori di questo titolo si ritirarono a Leontopoli e a Qumran. La disposizione alla collaborazione politica portò i sadducei in auge durante l'occupazione romana, quando erano essi a nominare i sommi sacerdoti. Poiché il partito dei sadducei era legato al sussistere di stato e tempio, esso venne meno nel 70, dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme.
Sade prossimo mio Saggio di P. Klossowski (1947).
Sade, Donatien-Alphonse-François (Parigi 1740-Charenton 1814) Detto il marchese di Sade, scrittore francese. La sua vita dissoluta e le sue opere licenziose, gli procurarono scandali, processi, lunghi periodi di detenzione e si concluse con la reclusione nel manicomio di Charenton. Durante la prigionia scrisse gran parte delle sue opere, alcune delle quali ancora inedite. Tra le opere principali, Dialogo di un prete e un moribondo (1782), Le 120 giornate di Sodoma (1782-1785), Justine o i guai della virtù (1791), Aline e Valcour (1795), La filosofia nel boudoir (1795), I crimini dell'amore (1800).
sàdico, agg. e sm. (pl.-ci) agg. Del sadismo. <> masochistico.
sm. Chi manifesta sadismo. ~ crudele.
agg. sadistic. sm. sadist.
sadìsmo, sm. 1 Perversione consistente nel provare piacere a infliggere sofferenze agli altri. 2 Crudeltà.
sm. sadism.
Sadko Opera epica in sette quadri di N. Rimskij-Korsakov, libretto proprio (Mosca, 1897).
Sado Isola (61.000 ab.) del Giappone, nella prefettura di Niigata, al largo della costa occidentale dell'isola di Honshu, nel mar del Giappone.
sadomasochìsmo, sm. sing. Perversione congiunta di sadismo e masochismo.
sadomasochìsta, sm. e sf. Chi è affetto da sadomasochismo.
sadomasochìstico, agg. (pl. m.-ci) Di sadomasochista.
Sadoveanu, Mihail (Pascani Moldavia 1880-Bucarest 1961) Romanziere rumeno. Tra le opere La stirpe dei falconieri (1912-1913) e I fratelli Jder (1935-1936-1942).
Saenredam, Pieter (Assendelft 1597-Haarlem 1665) Pittore olandese. Tra le opere Interno della chiesa di Sant'Odulphus (1649, Amsterdam, Rijksmuseum).
saétta, sf. 1 Freccia. ~ dardo, strale. 2 Fulmine. ~ folgore, fulmine. 3 Chi è molto veloce. 4 Tipo di punta del trapano.
sf. 1 arrow. 2 (fulmine) thunderbolt.
lat. sagitta.
saettàre, v. tr. 1 Colpire con saette. 2 Lanciare saette.
saettàta, sf. 1 Ferita da saetta. 2 Frecciata.
saettifórme, agg. A forma di saetta.
saettóne, sm. Elemento di rinforzo in costruzioni di legno.
• Rettile (Elaphe longissima) della famiglia dei Colubridi e dell'ordine degli Squamati. Di colore marrone chiaro, raggiunge i 2 m. Vive anche in Sardegna.
SAF Sigla di Strategic Air Force (forze strategiche dell'aria).
safàri, sm. invar. Spedizione di caccia grossa fatta in Africa.
sm. invar. safari.
safèno, agg. Termine anatomico che designa nervi e vene superficiali dell'arto inferiore.
Vena safena esterna (o piccola)
Nasce dalla vena dorsale laterale del piede, scorre lungo il tendine di Achille e si getta nella vena poplitea.
Vena safena interna (o grande)
Nasce dal piede, risale l'arto e si getta nella vena femorale profonda.
SAFFA Sigla di Società Anonima Fabbriche Fiammiferi e Affini.
Sàffi, Aurèlio (Forlì 1819-San Varano 1890) Politico. Nel 1849 fu prima ministro degli interni e quindi triumviro con Armellini e Mazzini della Repubblica romana. Dopo la morte di Mazzini fu a capo del movimento repubblicano.
sàffico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla poetessa greca Saffo. 2 Omosessuale (tra donne). ~ lesbico. <> eterosessuale.
Ode saffica
Nella poesia italiana moderna, quella composta a imitazione del metro saffico, con una strofa di quattro versi, composta di tre endecasillabi e di un quinario o un settenario; per esempio, la seguente strofa, tratta dalla lirica Dinanzi alle terme di Caracalla di G. Carducci (dalle Odi barbare): Corron tra "l Celio fosche e l'Aventino / le nubi: il vento dal pian tristo move / umido: in fondo stanno i monti albani / bianchi di neve".
Strofa saffica
Strofa costituita da tre endecasillabi saffici più un adonio.
saffìsmo, sm. sing. Omosessualità femminile, lesbismo.
Sàffo (fine VII sec.-prima metà VI sec. a. C.) Poetessa greca. Di origine aristocratica, visse quasi sempre a Mitilene, principale centro dell'isola di Lesbo, esercitando la poesia, la musica, la danza, circondata da un gruppo di fanciulle a lei strettamente legate, verso le quali nutriva appassionato amore. Della sua vita non si sa molto; come per tutte le personalità famose, sono fiorite sul conto di Saffo storie (per esempio su immoralità, bruttezza, suicidio) e leggende che la critica recente ritiene infondate. Il caso di Saffo è da inquadrare nel culto greco della bellezza e nel valore pedagogico ed etico dell'amore tra individui dello stesso sesso, che troverà la consacrazione nel Simposio di Platone. Compose canti d'amore, inni, poemetti di soggetto mitologico ed epitalami in dialetto eolico, usando vari metri; dei nove libri in cui fu divisa, in età ellenistica, la sua poesia, rimangono un'ode intera e circa 200 frammenti, alcuni dei quali pervenuti per via indiretta, citati da autori antichi. In essi il tema dominante è l'amore in tutte le sue sfumature, tenerezza, passione, gelosia, ricordo, nostalgia, dolore per la perdita di un'amica e le descrizioni della natura, ma si trovano anche versi per la figlia Cleide e per il fratello Carasso. La poesia di Saffo è una poesia essenziale, raffinata e preziosa nella lingua, ricca di preziose immagini, di modernità sconvolgente che non ha mancato di toccare numerosi poeti che nei secoli hanno avuto occasione di leggere le liriche della poetessa (tra essi Catullo, U. Foscolo e G. Leopardi). L'arte di Saffo è caratterizzata dalla sua immediatezza. In essa, il sentimento è tutto. La musicalità della lingua non fa che accentuare l'effetto della poesia come forza della natura.
Saffo
Tragedia lirica in tre atti di G. Pacini, libretto di S. Cammarano (Napoli, 1840).
Saffo
Dramma di F. Grillparzer (1818).
Safi Città (197.000 ab.) del Marocco, capoluogo della provincia omonima.
Saga Città (170.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Kiushu. Capoluogo della prefettura omonima.
sàga, sf. (pl.-ghe) 1 Leggenda, narrazione epica in genere tipica di popoli nordici. ~ epopea. 2 Maga.
• Sorte verso il X sec. fra le popolazioni norvegesi emigrate in Islanda, ebbero una fortunata tradizione orale e poi, a partire dalla fine del XII sec., furono scritte. Quasi sempre a contenuto tragico, le saghe raccontano fatti sanguinari, vendette, passioni cupe.
Saga dei Forsyte, La Romanzo di J. Galsworthy (1906-1921).
Saga dei Vela, La Romanzo di S. Gotta (1954).
Saga di Gösta Berlin, La Romanzo di S. Lagerlöf (1890-1891).
sagàce, agg. 1 Che ha buon fiuto. 2 Perspicace, astuto, intelligente. ~ accorto, attento. <> incauto, malaccorto.
agg. sagacious, shrewd.
lat. sagax,-acis, deriv. da sagire avere buon fiuto.
sagàcia, sf. (pl.-cie) L'essere sagace.
sagacità, sf. Sagàcia.
lat. sagacitas,-atis.
Sàgama Comune in provincia di Nuoro (254 ab., CAP 08010, TEL. 0785).
Sagamihara Città (532.000 ab.) del Giappone, nella prefettura di Kanagawa, sull'isola di Honshu.
Sagan, Carl (New York 1934-Seattle 1996) Astrofisico statunitense. Compì importanti studi di fisica planetaria, sostenendo l'esistenza di forme di vita nell'universo. Tra le opere La vita intelligente nell'universo (1966), I pianeti (1966), Cosmo (1980).
Sagan, Françoise (Cajarc 1935-) Pseudonimo di F. Quoirez, scrittrice francese. Autrice di grande popolarità, le sue opere teatrali e narrative trattano il tema dell'illusione amorosa e dell'adolescenza precoce fondate su riflessioni autobiografiche. Tra le principali opere, Buongiorno tristezza (1954), Un certo sorriso (1956), Tra un mese, tra un anno (1957), Le piace Brahms? (1959), Un profilo perduto (1974), La donna truccata (1981), Un temporale immobile (1984). Per il teatro ha scritto tra l'altro, Castello in Svezia (1960), Se i violini talvolta... (1961), Un cavallo svanito (1966), Un pianoforte sull'erba (1970). Il successo clamoroso del primo romanzo, oltre che alla rivelazione di una giovane autrice, fu dovuto anche al titolo particolarmente felice preso da una poesia di P. Éluard. La storia narrata non è particolarmente originale: una vacanza in una villa di lusso in riva al Mediterraneo; un uomo (vedovo da quindici anni e con una figlia di diciassette anni) tra due donne, un'amante giovane e una donna matura e intelligente. La figlia farà di tutto per impedire che il padre si risposi.
Sagasta, Práxedes Mateo (Torrecilla de Cameros 1827-Madrid 1903) Politico spagnolo. Di ideologia liberale, dal 1870 al 1873 sostenne Amedeo di Savoia e dal 1881 si alternò al potere con A. Cánovas del Castillo, un conservatore.
sagèna, sf. Bastimento medievale di piccole dimensioni che i pirati utilizzavano per la navigazione costiera.
saggézza, sf. L'essere saggio.
sf. wisdom.
Saggezza Opera di poesia di P. Verlaine (1881).
Saggezza del bramino, La Opera di poesia di F. Rückert (1836-1839).
Saggezza nel sangue, La Film drammatico, americano (1979). Regia di John Huston. Interpreti: Brad Dourif, Harry Dean Stanton, Ned Beatty. Titolo originale: Wise Blood
Saggi Saggi di F. Bacone (1597).
Saggi
Scritti morali di M. E. de Montaigne (1580, 1588 e 1595).
Saggi
Opera di filosofia di R. W. Emerson (1841-1843).
Saggi critici Opera di critica letteraria di F. De Sanctis (1867).
Saggi critici
Opera di critica letteraria di G. Debenedetti (1929).
Saggi critici
Opera di critica letteraria di R. Barthes (1964).
Saggi di linguistica generale Opera linguistica di R. Jakobson (1966).
Saggi sul realismo Opera di critica letteraria di G. Kukács (1946).
Saggi sulla letteratura italiana del Seicento Saggi di B. Croce (1911, 1931).
saggiàre, v. tr. 1 Verificare. ~ accertare, controllare, sperimentare. 2 Mettere alla prova. • voleva saggiare l'onestà di quella ragazza. 3 Sottoporre a saggio una sostanza chimica.
v. tr. 1 (verificare) to test. 2 (metalli) to assay.
deriv. da saggio.
saggiatóre, sm. 1 Chi sottopone a saggio una sostanza. 2 Bilancia di precisione per metalli preziosi.
Saggiatore, Il Opera scientifica di G. Galilei (1623).
saggiatùra, sf. 1 Operazione del saggiare. 2 Segno che rimane su un metallo saggiato.
saggiavìno, sm. invar. Strumento per assaggiare il vino di una botte.
saggìna, sf. => "sorgo"
sagginàle, sm. Fusto della saggina sottoposta a essiccazione.
sàggio, agg. e sm. agg. 1 Di persona assennata, dotata di esperienza e prudenza. ~ equilibrato. <> avventato. • non aveva ascoltato quei saggi consigli. 2 Dotto.
sm. 1 Esperimento atto a verificare una certa proprietà. 2 Campione, quantità da esaminare. 3 Manifestazione di attitudini personali. 4 Opera critica di tipo monografico. • era interessato ai saggi storici sulle crociate. 5 Valore percentuale di un interesse.
agg. 1 wise. 2 (sensato) sensible. 3 (dotto) sage. sm. 1 trial, test. 2 (campione) sample. 3 (dimostrazione) demonstration. 4 (esame scritto) essay.
franc. sage, dal lat. sapius; nel significato sm.: lat. exagium, deriv. da exigere, esaminare.
Saggio sopra gli errori popolari degli antichi Opera di erudizione di G. Leopardi (1815).
Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799 Opera di storia di V. Cuoco (1801).
Saggio sui costumi Opera di filosofia di Voltaire (1756).
Saggio sui dati immediati della coscienza Opera di filosofia di H. Bergson (1889).
Saggio sui saggi Saggio di M. Butor (1968).
Saggio sul Leopardi Opera di critica letteraria di G. De Robertis (1944).
Saggio sul Pascoli Opera di critica letteraria di R. Serra (1910).
Saggio sul principio di popolazione Opera di economia di Th. R. Malthus (1798).
Saggio sull'indifferenza in materia di religione Opera di filosofia di H. F. R. de Lamennais (1817-1823).
Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane Saggio di J. A. Gobineau (1853-1855).
Saggio sull'intelletto umano Opera di filosofia di J. Locke (1690).
Saggio sull'origine delle conoscenze umane Opera di filosofia di É. B. de Condillac (1746).
saggìsta, sm. e sf. Chi scrive saggi.
sm. e sf. essayist.
saggìstica, sf. 1 Arte di scrivere saggi. 2 Insieme dei saggi relativi a un certo genere letterario.
saggìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo ai saggi letterari.
sagìtta, sf. 1 Freccia, saetta. ~ dardo. 2 In zoologia, genere di chetognati trasparenti, appartenenti alla famiglia dei Sagittidi, che si trovano anche nel plancton del mar Mediterraneo.
sagittàle, agg. 1 A forma di freccia. 2 Che divide in due parti simmetriche.
sagittària, sf. Angiosperma (Sagittaria sagittifolia) della famiglia delle Alismatacee e dell'ordine delle Elobie. Pianta erbacea acquatica, nasce spontanea in Europa.
Sagittàrio Nona costellazione dello zodiaco, risulta osservabile nelle notti estive anche dalle nostre latitudini, guardando poco sopra l'orizzonte; è posta nell'emisfero celeste australe e il Sole si trova nel suo segno dal 22 novembre al 21 dicembre, nella sua costellazione dal 18 dicembre al 18 gennaio.
sagittàrio, sm. (pl.-i) Antico arciere.
lat. sagittarius, deriv. da sagitta saetta.
sagittàto, agg. Di foglia, che ha la lamina a forma di freccia. ~ saettato.
Sagliàno Mìcca Comune in provincia di Biella (1.811 ab., CAP 13065, TEL. 015).
sàgo, sm. (pl.-ghi) Mantello di lana grezza o di feltro di forma quadrata che nell'antica Roma veniva indossato allacciato su una spalla o sul petto. Era originario della Gallia.
sàgola, sf. Termine marinaro per indicare una piccola fune usata per issare la bandiera, filare uno scandaglio ecc.
sàgoma, sf. 1 Profilo di un oggetto. ~ contorno. 2 Forma in legno o cartone usata come modello. 3 Bersaglio per il tiro a segno. • da quella distanza ravvicinata aveva mancato la sagoma. 4 Persona bizzarra. • quel suo amico era proprio una sagoma.
sf. 1 shape. 2 (bersaglio) dummy, target. 3 (profilo) profile, outline.
lat. sacoma,-atis, contrappeso, dal greco sàkoma, da sèkoma.
sagomàre, v. tr. Modellare secondo un profilo prefissato. ~ formare, plasmare.
sagomàto, agg. Modellato secondo una certa sagoma.
sagomatrìce, sf. Macchina utensile che effettua la sagomatura di pietre e legno.
sagomatùra, sm. Operazione del sagomare.
sàgra, sf. Festa popolare con mercato, fiera e divertimenti.
sf. festival.
Sagra della primavera, La Balletto in due parti e quattro quadri di I. Stravinskij, libretto proprio e di N. Rörich (Parigi, 1913).
Sagrada Familia Chiesa di Barcellona la cui costruzione venne iniziata nel 1883 dall'architetto Gaudì e non venne mai portata a termine. Gaudì sostituì in tale impresa F. del Villar y Lozano.
Sagràdo Comune in provincia di Gorizia (1.961 ab., CAP 34078, TEL. 0481).
sagràre, v. intr. Bestemmiare. ~ sacrare.
sagràto, sm. Spazio, in genere sopraelevato di pochi gradini, antistante la chiesa.
sm. parvis.
sagrestàno, sm. Colui che è addetto alla sagrestia e cura la pulizia della chiesa. ~ chierico, sacrista.
sm. sexton, sacristan.
lat. mediev. sacristanus, deriv. dal lat. sacer,-cra,-crum sacro.
sagrestìa, sf. Luogo in cui si conservano gli arredi sacri e i paramenti sacerdotali, in genere annesso alla chiesa.
sf. vestry, sacristy.
sagrì, sm. invar. Pelle utilizzata per fabbricare scarpe, borse e coperture di libri.
sagrìsta => "sacrista"
Sagrón Mis Comune in provincia di Trento (220 ab., CAP 38050, TEL. 0439).
sagù, sm. invar. Fecola, ricavata dal midollo di una pianta simile alla palma.
Sagunto Città della Spagna (55. 000 ab.) nella provincia di Valencia, celebre per la conquista da parte di Annibale (220-219 a. C.) che scatenò la seconda guerra punica.
Sahalin => "Sakhalin"
Sahara Estesa regione dell'Africa del nord, caratterizzata da molti paesaggi desertici con clima arido e, politicamente, divisa tra Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Sahara occidentale, Mauritania, Mali, Niger, Ciad e Sudan. Il territorio si estende dal mar Rosso alla costa atlantica, venendo solcato dalla valle del Nilo. I paesaggi tipici, sotto l'azione del vento, sono le grandi aree dunose (erg), le piatte estensioni di pietrisco granulare (senir) e le distese rocciose affioranti, molto levigate (hamada); vi sono vie d'acqua, consistenti in alvei di fiumi (uidian), ricchi di acqua solo in caso di piogge abbondanti. Nei pressi di affioramenti della falda freatica si può individuare una vegetazione anche rigogliosa (oasi) e una produzione di datteri, frutta, orzo, ortaggi ecc. La popolazione del Sahara è costituita da arabi, berberi e tebu; le popolazioni sono per lo più nomadi, praticano la pastorizia, vivono in tribù, sono di religione musulmana. Sono stati scoperti giacimenti di petrolio, ferro, manganese, cromo, diamanti e sodio. Grazie ai reperti litici del Paleolitico e del Neolitico, ai graffiti e affreschi su roccia, è stato possibile individuare la presenza, fin dalla preistoria, di importanti insediamenti umani, principalmente cacciatori e pescatori. Fin dall'epoca romana, l'utilizzo del cammello come mezzo di locomozione e di trasporto ha consentito di incrementare l'attività commerciale, anche con le coste mediterranee. Nel VII sec. sono gli arabi a imporre la loro cultura e la loro religione, sostituendosi ai berberi; l'islam viene diffuso in tutta la zona sahariana, entrando spesso in conflitto con altre religioni, oltre che in contatto con altri regni (Ghana, Mali, Songhai). Nella parte occidentale, dominano gli almoravidi, mentre nel sud fioriscono le culture sudanesi (Timbuctù). Verso la metà del XVIII sec., inizia la penetrazione francese nella parte centroccidentale; nel 1888 la Spagna fonda la colonia della Costa d'Oro e nel 1912 l'Italia conquista la Libia.
Sahara occidentàle Regione dell'Africa occidentale, sull'Atlantico; confina con il Marocco, a nord, l'Algeria, a est, la Mauritania, a sud.
Il territorio è rivendicato dal Marocco, ma nel 1976 la sua sovranità venne contestata dal Fronte popolare di liberazione del Saguiat el Hamra e del Rio de Oro, che proclamò, la repubblica araba Saharawi, con governo in esilio, e intraprese una lotta armata per la liberazione. Incerto è anche il riconoscimento internazionale, ostacolato dell'effettiva difficoltà di individuare un vero e proprio stato, visto che la scarsa popolazione è sparsa su un territorio desertico vastissimo.
Il territorio è costituito essenzialmente da una vasta zona pianeggiante, che dalla costa si spinge verso l'interno e si eleva fino ai 500 m nel settore orientale: il paesaggio è tipicamente desertico e presenta numerosi uidian generalmente asciutti, come il Saguia el Hamra, con l'Uad El Jat, suo tributario, e l'Uad Atui.
Assai limitate sono le aree coltivabili: esse producono cereali e palme nelle oasi.
Diffusa è la pastorizia nomade (cammelli, capre e pecore).
Notevoli sono i giacimenti di fosfati e il sale viene prodotto nelle saline di Dakhla.
Capoluogo della regione è El-Aaiùn (25.000 abitanti).
Saharanpur Città (374.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Uttar Pradesh, sul fiume Yamuna.
sahariàna, sf. Giacca di tela priva di risvolti sul collo.
sahariàno, agg. Relativo al deserto del Sahara.
Saharsa Città (58.000 ab.) dell'India, nello stato di Bihar. Capoluogo del distretto omonimo.
saheliàno, agg. e sm. agg. Relativo alla regione africana del sahel.
sm. In geologia, formazione sedimentaria marnosa tipica del sahel. Vi è inclusa fauna risalente al periodo compreso tra il Miocene e il Pleistocene.
sàhib, o sahìb, sm. invar. Appellativo indiano con cui ci si rivolge alle persone di riguardo, in particolare agli europei.
Sahiwal Città (151.000 ab.) del Pakistan, nella provincia di Punjab, sul fiume Ravi.
Sahty Città (228.000 ab.) della Russia, nella provincia di Rostov.
SAI Sigla di Società Assicuratrice Industriale.
sàia, sf. Panno leggero di lana.
Saiani Sistema montuoso della Russia, presso il confine con la Mongolia. Vetta più elevata il monte Munku-Sardyk (3.491 m).
Saïda Città (85.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.
sàiga, sf. Mammifero (Saiga tatarica) della famiglia dei Bovidi e dell'ordine degli Artiodattili. Alta circa 76 cm, presenta una livrea chiara che muta colore secondo la stagione. Diffusa dal Caucaso alla Mongolia, si nutre di vegetali.
Saigon => "Hô Chi Minh"
Sailer, Toni (Kitzbühel 1935-) Sciatore austriaco. Nel 1956 partecipò alle olimpiadi nelle specialità di discesa libera, slalom gigante e slalom speciale.
Saimaa Sistema lacustre (4.400 km2) della Finlandia sudorientale, presso il confine con la Russia.
saimiri, sm. invar. Genere di Scimmie Platirrine appartenenti alla famiglia dei Cebidi.
termine tupì che significa piccola scimmia.
sainete, sm. invar. Termine spagnolo che indica una breve composizione teatrale di carattere comico o farsesco i cui personaggi rispecchiano le caratteristiche popolari.
Saint Andrew Contea (63.000 ab.) di Trinidad e Tobago, sull'isola di Trinidad.
Saint Christopher Isola (32.000 ab.) delle Piccole Antille, capoluogo Basseterre.
Saint Clair Lago (1.191 km2) dell'America Settentrionale, tra il fiume Ontario, in Canada, e il fiume Michigan negli USA.
Saint Croix Isola (50.000 ab.) del gruppo delle Isole Vergini Americane, nel mar delle Antille.
Saint David Contea (63.000 ab.) di Trinidad e Tobago, nel settore nordorientale dell'isola di Trinidad.
Saint Elias, mónti Catena montuosa dell'America Settentrionale, estesa tra l'Alaska e il Canada.
Saint George Contea (526.000 ab.) di Trinidad e Tobago, nella sezione nordoccidentale dell'isola di Trinidad.
Saint John Fiume (673 km) dell'America Settentrionale. Nasce dai monti Maine negli USA e sfocia nella baia di Fundy.
Saint John's Città (96.000 ab.) del Canada orientale, nella penisola di Avalon. Capoluogo della provincia di Terranova.
Saint Kitts e Nevis Stato indipendente (nell'ambito del Commonwealth) dal 1983, costituito dalle isole di Saint Christoper (Saint Kitts) e di Nevis, nelle Piccole Antille.
Saint Kitts, di origine vulcanica, affiora su una superficie di 176,2 km2: di forma ovale, è prevalentemente montuosa e coperta da vaste foreste; il rilievo più marcato è il monte Misery, che raggiunge i 1.315 m.
L'isola Nevis è costituita dai residui di tre rilievi vulcanici e si estende per 93,2 km2. Si eleva a 1.096 m con il picco Nevis.
Il clima è tropicale e le precipitazioni sono abbondanti.
La capitale è Basseterre, il maggiore centro portuale, sull'isola di Saint Kitts, mentre Golden Rock è un importante aeroporto. Sull'isola Nevis il centro maggiore è Newcastle.
Le coltivazioni forniscono canna da zucchero, cotone, noci di cocco, assai praticata e fruttuosa è la pesca.
In notevole espansione e voce rilevante nell'economia del paese è il turismo.
• Abitanti-41.800
Superficie-269,4 km2
Densità-155,1 ab./km2
Capitale-Basseterre
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth
Moneta-Dollaro dei Caraibi orientali
Lingua-Inglese e idioma creolo-inglese
Religione-Anglicana, protestante
Saint Louis Città (397.000 ab.) degli USA, nello stato di Missouri, sul fiume Mississippi.
Saint Lucia Stato insulare dell'America centrale, indipendente (nell'ambito del Commonwealth) dal 1979, costituito dall'isola omonima, nelle Piccole Antille.
L'isola è di origine vulcanica, prevalentemente montuosa e boschiva. Le cime principali sono il monte Gimie (950 m) e i due coni vulcanici Gros Piton (798 m) e Petit Piton (750 m).
L'isola è percorsa da vari corsi d'acqua che formano ampie pianure alluvionali lungo il litorale.
Il clima è tropicale con una temperatura media dai 20 ai 32 °C; le precipitazioni sono molto abbondanti e variano con l'altitudine fino a raggiungere i 3600 mm nelle zone più elevate.
Le coste dell'isola offrono numerose possibilità di immersioni e nuoto subacqueo. Le foreste pluviali dell'interno offrono la possibilità di escursioni e di birdwatching. L'isola offre anche la possibilità di praticare attività sportive come golf, tennis e vela. Nelle magnifiche foreste pluviali si trovano orchidee, felci giganti e numerosi uccelli del paradiso. Abbondano uccelli tropicali dai piumaggi variopinti, tra i quali il pappagallo indigeno di St. Lucia. La foresta è interrotta solo da campi verdeggianti e da coltivazioni di banane, noci di cocco, mango e papaya.
La popolazione è prevalentemente negra e meticcia e si raccoglie soprattutto nelle zone costiere.
La capitale Castries (51.200 ab.) offre interessanti esempi architettonici, tra cui la cattedrale riccamente decorata e la Biblioteca Centrale. La Derek Walcott Square ospita un albero di ben 400 anni che ombreggia la cattedrale dell'Immacolata Concezione, costruita nel 1897.
Altre città sono Laborie, Vieux Fort e Hewanorra e Vigie, sedi di due aeroporti internazionali.
L'economia è basata sull'agricoltura che produce banane, agrumi, noci di cocco e cacao, sull'allevamento del bestiame (bovini, suini, volatili da cortile, ecc.) e sulla pesca.
In espansione il turismo, alimentato dalle bellezze naturali dell'isola.
Scoperta nel 1500, l'isola venne occupata nel XVII sec. dai Francesi e successivamente dagli Inglesi nel 1803. Dal 1967 divenne Stato associato al Regno Unito, fino a ottenere l'indipendenza il 22 febbraio 1979), sotto la guida prima del Partito laburista e successivamente del partito conservatore. Divenuto stato indipendente Saint Lucia è entrato a far parte dell'Organizzazione degli stati caraibici orientali (Organization of Eastern Caribbean States).
SCHEDA
Abitanti-151.000
Superficie-612 km2
Densità-246,7 ab./ km2
Capitale-Castries
Governo-Monarchia costituzionale; capo dello stato è il sovrano britannico.
Lingua-Inglese e dialetto creolo-francese.
Religione-cattolica.
Saint Moritz Centro della Svizzera (5.428 ab., 1.800 m d'altezza) che si trova nell'alta Engadina, nel cantone dei Grigioni, sulle sponde del lago omonimo. Sede della prima centrale idroelettrica svizzera (1878), è un'importante stazione turistica e di sport invernali.
Saint Patrick Contea (141.000 ab.) di Trinidad e Tobago, sull'isola di Trinidad.
Saint Paul Città (273.000 ab.) degli USA, capitale dello stato di Minnesota, sul fiume Mississippi.
Saint Petersburg Città (237.000 ab.) degli USA, nello stato della Florida.
Saint Pierre e Miquelon Collettività territoriale della repubblica francese.
Si tratta di un arcipelago costituito da otto isolotti montuosi situati a sud di Terranova nell'oceano Atlantico (superficie complessiva 242 km2).
L'isola più estesa, quella di Miquelon, è separata da Saint Pierre dallo stretto di La Baie.
Il capoluogo è Saint Pierre.
Le attività prevalenti sono l'agricoltura, la pesca, l'allevamento della volpe argentata, l'industria alimentare della lavorazione del pesce, in gran parte esportato.
Saint Thomas Isola (48.000 ab.) dell'arcipelago delle isole Vergini americane, nel mar delle Antille.
Saint Tropez Famosa stazione balneare (6.000 ab.) in Costa Azzurra (Francia).
Saint Vincent e Grenadine Stato insulare dell'America centrale (membro indipendente del Commonwealth).
Situato nelle Piccole Antille, esso è costituito dall'isola omonima e dalle isole Grenadine settentrionali, tutte di origine vulcanica. (superficie complessiva dello stato 389 km2).
Saint Vincent è percorsa da nord a sud da una catena montuosa culminante a 1.234 m nel Soufrière, vulcano tuttora attivo.
L'isola è percorsa da vari corsi d'acqua, che danno luogo a piccole pianure lungo il litorale.
Il clima è tropicale, con precipitazioni piuttosto abbondanti, che aumentano con l'altitudine.
La popolazione è prevalentemente negra e meticcia e si raccoglie soprattutto nelle zone costiere dell'isola maggiore.
La capitale è Kingstown, servita da un discreto porto.
L'economia poggia sull'agricoltura, che fornisce manioca, banane, batate, noci di cocco, canna da zucchero e arrow-root, una fecola pregiata, di cui il paese è il massimo produttore mondiale.
In espansione è il turismo, in parte svantaggiato dalla mancanza di un adeguato aeroporto.
• Abitanti-112.000
Superficie-389 km2
Densità-287,9 ab./km2
Capitale-Kingstown
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth
Moneta-Dollaro dei Caraibi orientali
Lingua-Inglese e idioma creolo-inglese
Religione-Anglicana, protestante, cattolica
Saint-Aubin, Gabriel de (Parigi 1724-1789) Pittore francese. Tra le opere La fiera di Bezons (1750, Parigi, Gabinetto delle Stampe).
Saint-Barthélemy Isola delle Antille francesi (21 Km2, 5.040 ab.), dipendenza della Guadalupa, con capoluogo Gustavia. Venne colonizzata dai francesi nel 1648, concessa alla Svezia nel 1784 e riconsegnata alla Francia nel 1877.
Saint-Christophe Comune in provincia di Aosta (2.598 ab., CAP 11020, TEL. 0165).
Saint-Denis (comune) Comune in provincia di Aosta (356 ab., CAP 11023, TEL. 0166).
Saint-Denis (Francia) Città (91.000 ab.) della Francia, nel dipartimento di Seine-Saint-Denis, alla periferia settentrionale di Parigi.
Saint-Denis, Ruth (Neward 1877-Los Angeles 1968) Coreografa statunitense. Fu una brillante esponente della danza moderna.
Sainte-Beuve, Charles Augustin de (Boulogne-sur-Mer, Pas-de-Calais 1804-Parigi 1869) Critico letterario. Tra le opere Port-Royal (1840-1859, 1867-1871) e Ritratti letterari (1844).
Saintes Arcipelago di isolotti delle Antille francesi (13 Km2, 3.040 ab.), dipendenza della Guadalupa, il cui capoluogo è Terre-de-Haut.
Saint-Étienne Città (199.000 ab.) della Francia, situata nella regione Rhône-Alpes nel Massiccio Centrale, a sud-ovest di Lione, tra le vie fluviali della Loira, del Rodano e della Saona. Capoluogo del dipartimento della Loire. Al centro di una zona carbonifera, ha nelle industrie siderurgiche, meccaniche, chimiche, delle armi, dell'abbigliamento e della carta le principali risorse economiche. Sede della chiesa gotica di Sant Étienne (XV sec.), dell'abbazia di Notre-Dame-de-Valbenoîte (XIII sec.) e del Museo dell'arte e dell'industria.
Saint-Exupéry, Antoine de (Lione 1900-mar Mediterraneo 1944) Scrittore francese, aviatore. Morì in volo durante una missione di guerra, tra la Corsica e la Francia. La sua produzione letteraria è centrata sulle esperienze di volo e sulla concezione dell'uomo moderno, eroico e teso all'azione. Tra le opere principali, L'aviatore (1926), Corriere del Sud (1929), Volo di notte (1930), Terra degli uomini (1939), Pilota di guerra (1942), Il piccolo principe, il suo racconto più famoso (1943), Lettera a un ostaggio (1944).
Saint-Gobain Centro della Francia (2.340 ab.) che si trova nella foresta di Saint-Gobain o alta foresta di Coucy, nel dipartimento dell'Aisne. Vi ha sede un'importante manifattura vetraria che nel XIX sec. fu convertita in una grande società chimica.
saint-honoré, sm. Dolce composto da pasta sfoglia, panna, crema e bignè.
Saint-John, Perse (Pointe-à-Pitre, Guadalupa 1887-Giens, Var 1975) Pseudonimo di Alexis Saint-Léger Léger. Poeta francese. Tra le opere Elogi (1911) e Anabasi (1924).
Saint-Just, Louis-Antoine-Léon (Decize 1767-Parigi 1794) Politico francese. Nel 1792 fu deputato montagnardo alla convenzione, quindi dall'anno successivo entrò a far parte del comitato di salute pubblica insieme a Robespierre, con il quale fu responsabile del grande terrore nel giugno 1794. Morì ghigliottinato.
Saint-Laurent, Yves (1936-) Sarto francese. Fu allievo di C. Dior.
Saint-Louis Città (161.000 ab.) del Senegal, capoluogo della regione omonima.
Saint-Malo Città della Francia (45.000 ab.) nella Bretagna. Conserva mura medioevali del XIII sec., un castello del XV sec. e la pregevole cattedrale di San Vincenzo. È un importante porto turistico e commerciale situato sull'imbocco dell'estuario del fiume Rance. La sua posizione ha permesso il fiorire dell'industria alimentare con il trattamento di prodotti ittici e di quella cantieristica. È fiorente anche il turismo balneare.
Saint-Marcel Comune in provincia di Aosta (962 ab., CAP 11020, TEL. 0165).
Saint-Martin Isola dell'arcipelago delle Piccole Antille, nel mare delle Antille, situata tra le isole Vergini e le isole Leeward.
Saint-Nicolas Comune in provincia di Aosta (274 ab., CAP 11010, TEL. 0165).
Saint-Oyen Comune in provincia di Aosta (195 ab., CAP 11014, TEL. 0165).
saintpàulia, sf. Genere di piante erbacee perenni pelose appartenenti alla famiglia delle Gesneriacee con fiori rosa o blu e foglie ovate dal lungo picciolo. Originarie dell'Africa tropicale, sono coltivate a scopo ornamentale.
Saint-Pierre Comune in provincia di Aosta (2.199 ab., CAP 11010, TEL. 0165). Centro agricolo (ortaggi, frutta, cereali, foraggi), dell'allevamento (bovino) e della lavorazione del legno.
Saint-Rhémy-en-Bosses Comune in provincia di Aosta (407 ab., CAP 11010, TEL. 0165).
Saint-Saëns, Camille (Parigi 1835-Algeri 1921) Compositore e pianista francese. Fondò a Parigi, nel 1871, la Société Nationale de Musique, per l'affermazione della musica francese contemporanea contro la supremazia della musica italiana. Apprezzato concertista, dallo stile legato alla tradizione settecentesca di A. Scarlatti, J. S. Bach, F. J. Haydn e Mozart, scrisse l'opera Sansone e Dalila (1877), i poemi sinfonici L'arcolaio d'Onfale (1871) e Danza macabra (1874), musica da camera (Il carnevale degli animali, 1886), oltre a una Messa di Requiem (1878), tre sinfonie e cinque concerti per pianoforte e orchestra.
Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy cónte di (Parigi 1760-1825) Filosofo. Tra le opere Del sistema industriale (1820-1822), Catechismo degli industriali (1823-1824) e Nuovo cristianesimo (1825).
Saint-Simon, Louis de Rouvroy duca di (Parigi 1675-1755) Memorialista. Tra le opere Memorie (postumo, 1813).
Saint-Tropez Centro della Francia (5.795 ab.) situato sulla costa Azzurra, vicino ai monti dei Maures, nel dipartimento di Varo. La sua cittadella risale ai secc. XVI-XVII.
Golfo di Saint-Tropez
Golfo, su cui si trova l'omonimo centro francese, che penetra nei monti dei Maures per ca. 8 Km con una larghezza massima di 5 Km ca.
Saint-Venant, Adhémar-Jean-Claude Barré de (Parigi 1797-Saint-Ouen 1886) Fisico e matematico francese. Membro dell'Accademia delle scienze, studiò il problema dell'equilibrio di cilindri elastici che prende il suo nome. Studiò anche le equazioni di congruenza e le relative condizioni necessarie e sufficienti affinché sia possibile esprimere mediante sei funzioni la deformazione elastica infinitesima di un solido.
Saint-Vincent Comune in provincia di Aosta (4.860 ab., CAP 11027, TEL. 0166). Centro agricolo (cereali, ortaggi, frutta), dell'allevamento (bovini) e industriale (prodotti meccanici e dolciari). Località turistica di richiamo internazionale, per la presenza di impianti termali (acque bicarbonato-solfato-bromoiodiche) e di un famoso casinò da gioco (Casino de la Vallée). Vi si svolgono numerose manifestazioni culturali, come il premio cinematografico La Grolla d'oro, il premio di giornalismo e il premio teatrale Saint-Vincent e il Grand Prix de Littérature.
sàio, sm. (pl.-i) Tonaca di monaci e frati.
Saipan L'isola (5.000 ab.) più vasta dell'arcipelago delle Marianne.
Saitama Prefettura (6.561.000 ab.) del Giappone, nel settore centrale dell'isola di Honshu. Capoluogo Urawa.
Sajama, Nevado de Massiccio (6.544 m) vulcanico delle Ande boliviane, al confine con il Cile.
Sakai Città (808.000 ab.) del Giappone, nella prefettura di Osaka, sull'isola di Honshu.
Sakakura, Junzo (Gifu 1904-Tokyo 1969) Architetto giapponese. Tra le opere il Museo di Arte Moderna di Kamakura (1951) e i laboratori Shionogi a Osaka (1962).
Sakarya Fiume (824 km) della Turchia, nell'Anatolia nordoccidentale. Nasce dall'Emir Dag e sfocia nel mar Nero.
sakè, sm. invar. Bevanda liquorosa tipica del Giappone, ricavata distillando il riso.
Sakhalin Isola della Federazione russa nel mare di Ohotsk, separata dalla costa orientale della Siberia dallo stretto di Tataria e dall'isola giapponese di Hokkaido dallo stretto di Pérouse. Costituisce con le isole Curili e altri territori e isole minori, la provincia omonima (700.000 ab.) il cui capoluogo è Juzno-Sahalinsk. Il territorio è pianeggiante a nord mentre a sud è caratterizzato da rilievi montuosi. Le principali risorse economiche sono dovute allo sfruttamento delle foreste e dei giacimenti di carbone e di petrolio, alla pesca e alle industrie alimentari. Oltre al capoluogo hanno importanza i centri di Oha, Poronajsk, Aleksandrovsk-Sahalinsk. I russi la esplorarono nel XVII sec. e ne iniziarono la colonizzazione, con i giapponesi, nel XVIII e XIX sec. Nel 1905, la parte meridionale, fu assegnata al Giappone che la tenne fino alla fine della seconda guerra mondiale quando entrò a far parte del territorio dell'URSS.
saktìsmo, sm. Forma di religiosità induista che si è sviluppata dal sivaismo per influsso del tantrismo e dello yoga.
Sakuntala Dramma in sanscrito in sette atti di Kalidasa (VI-V sec.), considerato il capolavoro del teatro indiano per l'approfondimento psicologico, le forme classiche e la religiosa considerazione della natura. Schubert vi s'ispirò per una sua opera (1820, incompiuta).
Šakuntal¿ª¿
Opera in tre atti di L. Alfano, libretto proprio (Bologna, 1921).
Sal Isola (6.000 ab.) di Capo Verde, nell'oceano Atlantico.
sàla, sf. Locale ampio e ben arredato, adibito a vari usi. • sala da ballo, sala da pranzo.
sf. 1 room. 2 (stanza da pranzo) dining room. 3 (soggiorno) living room. 4 (cinematografica) cinema. 5 (d'aspetto) waiting room.
franco sal.
Sàla Bagànza Comune in provincia di Parma (4.198 ab., CAP 43038, TEL. 0121).
Sàla Biellése Comune in provincia di Biella (615 ab., CAP 13050, TEL. 015).
Sàla Bolognése Comune in provincia di Bologna (4.935 ab., CAP 40010, TEL. 051).
Sàla Comacìna Comune in provincia di Como (636 ab., CAP 22010, TEL. 0344).
Sàla Consilìna Comune in provincia di Salerno (12.722 ab., CAP 84036, TEL. 0975). Centro agricolo (coltivazione di viti, tabacco e cereali) e industriale (prodotti alimentari e meccanici). Gli abitanti sono detti Salesi.
Sàla Monferràto Comune in provincia di Alessandria (501 ab., CAP 15030, TEL. 0142).
salàcca, sf. Pesce simile all'aringa che viene mangiato dopo essere stato essiccato e affumicato.
salàce, agg. Osceno, lascivo, scurrile. ~ mordace, caustico, ironico, scabroso, licenzioso.
lat. salax,-acis, deriv. da salire saltare.
salacità, sf. L'essere salace.
Saladìno (Takrit 1138-Damasco 1193) Vero nome Salah ad-din Yusuf ibn Ayyub, sultano d'Egitto e Siria, capostipite della dinastia degli Ayyubiti. Nel 1169 divenne gran visir e si proclamò sultano nel 1171. Ampliò il suo regno sottomettendo l'Arabia meridionale, la Siria e i principati di Mesopotamia e Asia Minore. Occupò Gerusalemme (1187) e Antiochia togliendole ai cristiani e scatenando, di conseguenza, una feroce reazione in occidente che portò alla terza crociata guidata da Riccardo Cuor di Leone, respinta con successo da Saladino. Fu magnanimo con i cristiani sconfitti concedendo loro il permesso di visitare i luoghi santi, ma fu determinato contro i più fanatici cavalieri degli ordini religiosi, come i templari. Il suo regno fu diviso, alla sua morte, tra i tre figli e il fratello. Eroe dell'islam, fu ritratto inizialmente, in occidente, come un guerriero feroce, ma poi fu considerato sovrano saggio, nobile e generoso. Dante lo colloca nel limbo.
Salado, Río Nome di alcuni fiumi dell'America Meridionale, i più importanti, che scorrono in Argentina, sono: il primo (1.200 km), emissario a nord-est di Mendoza delle Lagunas de Guanacache, si perde nella laguna Urre Lauquen; il secondo (2.000 km), nasce dalle Ande e confluisce nel fiume Paraná.
salagióne, sf. Salatura.
Salaj Distretto (267.000 ab.) della Romania, nella Transilvania occidentale. Capoluogo Zalau.
Salam, Abdus (Jhangmaghiana 1926-Oxford 1996) Fisico pakistano. Compì importanti studi sulle particelle elementari e nel 1979, con S. Weinberg e S. Glashow, fu insignito del premio Nobel. Fu fondatore e direttore (1964-1994) a Trieste della Scuola internazionale di studi avanzati.
salàma, sf. Insaccato di maiale, mangiato cotto e condito di varie spezie.
Salamanca Città spagnola (161.000 ab.), capoluogo della provincia omonima (358.000 ab.), in Castiglia-León, a 800 m di altitudine, sulle rive del fiume Tormes. Oltre che importante mercato agricolo (olio, vino, cereali, legumi) e del bestiame (ovini e bovini), è anche sede di industrie alimentari, chimiche, conciarie, meccaniche e tessili. Attivo l'artigianato con la lavorazione di metalli preziosi. Sede di antica università (XIII sec.) e di numerosi collegi. Tra i monumenti più prestigiosi, la cattedrale romanica di Santa Maria de la Sede (XII sec.), il ponte romano sul fiume Tormes (I-II sec.), la nuova cattedrale (tardogotica, XVI sec.), il palazzo delle Conchiglie, Plaza Mayor (XVIII sec.).
salamàndra, sf. Genere di Anfibi Urodeli.
Salamandra gigante del Giappone
Anfibio (Andrias japonicus) della famiglia dei Criptobranchidi e dell'ordine degli Urodeli. Di colore scuro, raggiunge 1,5 m. Vive nei fiumi dell'isola di Hondo.
Salamandra pezzata
Anfibio (Salamandra salamandra) della famiglia dei Salamandridi e dell'ordine degli Urodeli. Di colore nero lucido con macchie gialle, misura anche 20 cm. Vive in Europa in prossimità dell'acqua.
Salamàndridi Famiglia di Anfibi urodeli in cui, in genere, gli arti anteriori sono muniti di quattro dita e quelli posteriori di cinque. Hanno il palato con due file di denti longitudinali e occhi sporgenti provviste di palpebre. Gli individui adulti sono privi di branchie.
salamandrìna, sf. Anfibio (noto anche come salamandrina dagli occhiali, Salamandrina terdigitata) della famiglia dei Salamandridi e dell'ordine degli Urodeli. Di colore nero e rosso, presenta due macchie frontali. Misura 10 cm di lunghezza.
salamànna, sf. invar. Tipo di uva da tavola.
salàme, sm. 1 Carne di maiale tritata, condita con spezie e insaccata. 2 Persona impacciata e goffa. ~ sciocco, tonto.
sm. salami.
salamelècco, sm. (pl.-chi) Saluto cerimonioso, ostentato. ~ riverenza.
Salamìna Isola (23.000 ab.) della Grecia, nel mar Egeo, allo sbocco della baia di Eulesi. Il territorio collinare favorisce la coltivazione di olive, cereali, alberi da frutta e vigneti. Sviluppata anche la pesca (spugne e sardine) e l'allevamento ovino e caprino. Sede di una base navale.
Salamìna di Cìpro Antica città sulla costa orientale dell'isola di Cipro, presso la foce del fiume Pedieo. Colonia greca della fine del II millennio raggiunse il massimo splendore nel V sec. a. C. Passò, nel 311, sotto il dominio dei Tolomei e in seguito sotto i romani. Più volte distrutta, nel 116 da una sanguinosa rivolta e nel IV sec. da due terremoti, fu ricostruita dall'imperatore Costanzo e infine definitivamente distrutta dagli arabi nel 648. Rimangono i resti, di età romana, di un anfiteatro, del foro, e del tempio di Zeus.
salamìno, sm. Salame piccolo.
Salammbô Romanzo di G. Flaubert (1862).
salamòia, sf. Soluzione di acqua e sale da cucina utilizzata per la conservazione di alcuni cibi.
sf. pickle, brine.
Salàndra Comune in provincia di Matera (3.363 ab., CAP 75017, TEL. 0835).
Salàndra, Antònio (Troia 1853-Roma 1931) Politico e giurista. Deputato dal 1886 ricoprì più volte la carica di sottosegretario e di governo. Ministro dell'agricoltura nel 1899, del tesoro nel 1906, delle finanze nel 1909 e anche di presidente del consiglio, in sostituzione di Giolitti (marzo 1914). Allo scoppio della prima guerra mondiale, dapprima neutrale, si orientò in seguito verso l'intervento trattando l'entrata in guerra al fianco dell'intesa (Patto di Londra, 1915). Rimase al potere fino al giugno 1916, quando si dovette dimettere per l'esito negativo delle operazioni belliche. Terminata la guerra, fu plenipotenziario alla conferenza della pace a Versailles. Si avvicinò in seguito al fascismo. Opere principali, La giustizia amministrativa nei governi liberi (1904), La neutralità italiana (1914), L'intervento (1915).
salangàna, sf. Nome volgare di piccoli Uccelli apodiformi del genere Collocalia, famiglia degli Apodidi, a cui appartengono rondoni dalle ali lunghe e dalla corta e quadrata diffusi in Australia, Polinesia e isole della Sonda.
Salaparùta Comune in provincia di Trapani (1.889 ab., CAP 91020, TEL. 0924).
salar, sm. invar. Termine in uso nell'America del sud per indicare i laghi salati che si formano negli altipiani desertici posti lungo la catena andina.
Salàra Comune in provincia di Rovigo (1.321 ab., CAP 45030, TEL. 0425).
salàre, v. tr. Cospargere di sale a scopo di condimento o conservazione.
v. tr. to salt.
Salària, vìa Via romana che collegava Roma a Castro Truentino, l'odierna Porto d'Ascoli, e che veniva utilizzata per trasportare il sale dall'Adriatico a Roma. Il suo tracciato era già presente nel IV sec. a. C.
salariàle, agg. Concernente il salario.
salariàre, v. tr. Retribuire, pagare.
salariàto, agg. L'insieme dei lavoratori dipendenti retribuiti con il salario. ~ impiegato, stipendiato.
agg. wage-earner.
salàrio, sm. Remunerazione del lavoro dipendente, esercitata all'interno di un processo produttivo sotto la direzione e per conto di un imprenditore. Può essere nominale o reale se si esprime in termini monetari o è stabilito in base alla quantità di beni e servizi che si possono raggiungere con il salario monetario. Secondo la legge fondamentale (legge bronzea del salario) esso tende a garantire un livello minimo di sussistenza ai lavoratori ed è influenzato dalla disponibilità di un esercito industriale di riserva di lavoratori non occupati. Secondo J. M. Keynes, il livello del salario viene stabilito sul mercato del lavoro in relazione alla domanda dei beni finali e il suo legame con il livello di occupazione è complesso. ~ compenso, retribuzione, stipendio.
sm. wage, pay.
lat. salarium razione di sale.
Salàsco Comune in provincia di Vercelli (240 ab., CAP 13040, TEL. 0161).
Salàssa Comune in provincia di Torino (1.490 ab., CAP 10080, TEL. 0124).
salassàre, v. tr. 1 Fare un salasso. 2 Spillare del denaro. ~ derubare, rapinare.
salàsso, sm. 1 Incisione della vena di un braccio per provocare un'emorragia destinata a ridurre un sovraccarico del sistema cardiocircolatorio. ~ flebotomia. 2 L'atto di sborsare molto denaro.
salàta, sf. Il salare una vivanda.
salatìno, sm. Piccola pasta salata che accompagna in genere l'aperitivo.
salàto, agg. e sm. agg. 1 Contenente sale. ~ sapido, saportito. <> insipido. • biscotti salati. 2 Conservato sotto sale. • olive salate. 3 Costoso. ~ caro, dispendioso, esoso. <> modico. 4 Salace. ~ ironico, mordace.
sm. Carne salata.
agg. 1 salty. 2 (conservato sotto sale) salt, salted. 3 (discorso) sharp, biting. 4 (costoso) dear, stiff.
salatùra, sf. Operazione del salare.
Salavat Città (151.000 ab.) della Russia, nella repubblica autonoma dei Baschiri, sul fiume Belaja.
Salazar, Antònio de Oliveira (Santa Comba Dao 1889-Lisbona 1970) Politico portoghese. Dal 1932 fu presidente del consiglio, ma assunse poteri dittatoriali annullando la costituzione e, con il plebiscito del 1933, introducendo un estado novo autoritario. M. Caetano lo sostituì di fatto dal 1968.
Salbertrand Comune in provincia di Torino (441 ab., CAP 10050, TEL. 0122).
Sàlce, Luciàno (Roma 1922-1989) Attore e regista cinematografico e televisivo. Diresse Il federale (1961), La voglia matta (1962) e Fantozzi (1975).
Salcédo Comune in provincia di Vicenza (990 ab., CAP 36040, TEL. 0445).
salciàia, sf. 1 Protezione dei terreni in pendio o degli argini dei corsi d'acqua costruita con rami di salice. 2 Saliceto.
salcìccia => "salsiccia"
salcìgno, agg. 1 Relativo al salice. 2 Stopposo. 3 Intrattabile.
Salcìto Comune in provincia di Campobasso (775 ab., CAP 86026, TEL. 0874).
sàlda, sf. Soluzione a base di amido o gomma utilizzata per dare rigidità ai tessuti da stirare.
saldàbile, agg. Di materiale, che ha una buona saldabilità.
saldabilità, sf. Qualità specifica di un materiale consistente nel determinare saldature aventi buone caratteristiche tecniche.
saldaménto, sm. Operazione del saldare.
saldàre, v. v. tr. 1 Riattaccare parti distaccate di un oggetto. <> dissaldare, separare. • doveva saldare i cocci del vaso. 2 Coordinare, amalgamare fra loro i vari componenti. 3 Estinguere un pagamento. • non aveva ancora saldato tutti i suoi debiti.
v. intr. pron. 1 Ricongiungersi, riunirsi. 2 Cicatrizzarsi.
v. tr. 1 (unire) to bind, to join. 2 (saldatura) to weld. 3 (conto) to settle.
deriv. da saldo.
saldatóre, sm. 1 Colui che esegue saldature. 2 Utensile per eseguire saldature.
saldatrìce, sf. Macchina elettrica per eseguire saldature.
saldatùra, sf. Atto del saldare. ~ giunzione.
sf. welding, soldering.
• Tecnica che consiste nella giunzione di pezzi metallici attraverso l'azione del calore, della pressione o di entrambi questi metodi, con o senza l'aggiunta di metallo di apporto. In relazione al metodo usato e alla fonte di calore utilizzata, i principali procedimenti di saldatura possono essere a gas, ossiacetilenica od ossidrica; elettrica ad arco, a resistenza, a punti, a rulli, a scintilla, alluminotermica (per reazione chimica dei componenti), per compressione a freddo, per bollitura.
saldézza, sf. 1 Compattezza, solidità. ~ sicurezza. <> incertezza. 2 Determinazione, fermezza. ~ risolutezza. <> esitazione.
sf. strength, firmness.
Sàldidi Famiglia di Insetti Emitteri Eterotteri. Sono chiamati anche acantidi.
sàldo, agg. e sm. agg. 1 Compatto, senza rotture. ~ solido. 2 Sicuro nei propri propositi. <> volubile, superficiale. 3 Tenace. • quella salda amicizia era l'unica cosa su cui poter contare.
sm. 1 Il pagamento definitivo di un debito. 2 Liquidazione. • il periodo dei saldi era già cominciato.
agg. 1 steady, strong. 2 (fermo) firm, stable. sm. 1 (liquidazione) sale. 2 (di conto) settlement. 3 (bancario, econ. ecc.) balance.
lat. solidus, incrociato con validus forte; nel significato sm.: deriv. da saldare.
sàle, sm. 1 Composto chimico ottenuto dalla reazione di una base e di un acido. ~ salgemma, salmarino. 2 Buon senso. ~ acume, sensatezza.
sm. 1 salt. 2 (ha poco sale in testa) he doesn't have much sense.
• In chimica è ciascun composto cristallino, caratterizzato dalla presenza del legame ionico; può essere definito come il prodotto di una reazione chimica in cui un metallo sposta l'idrogeno di un acido, oppure il prodotto di reazione tra un acido e una base: uno o più cationi metallici di una base sostituiscono uno o più ioni idrogeno di un acido, formando contemporaneamente acqua. I tipi di sali più diffusi e conosciuti si dividono in neutri (cloruro di sodio, NaCl); acidi, nei quali sussistono ancora atomi di idrogeno sostituibili (da idrato di sodio e acido solforico si forma il solfato acido di sodio, NaHSO4); basici, prodotti per reazione di un acido monovalente con una base polivalente; possono anche essere doppi, composti cristallini formati da un anione e da due cationi (allumi) o da un catione e due anioni (fluofosfati dei clorofosfati di calcio). Generalmente solubili in acqua, si comportano da forti elettroliti, poiché si dissociano completamente in anioni e cationi, carichi elettricamente, che possono migrare verso catodo e anodo della soluzione.
Sale da cucina
Cloruro di sodio, presente nell'acqua del mare e nel sottosuolo come salgemma. Ampiamente impiegato nella preparazione dei cibi, il suo abuso è decisamente sconsigliato nelle patologie aggravate da una ritenzione idrica (ipertensione, sindrome di Menière ecc.).
Salé Città (289.000 ab.) del Marocco, sulla costa dell'oceano Atlantico.
Sàle Comune in provincia di Alessandria (4.363 ab., CAP 15045, TEL. 0131).
Sàle délle Lànghe Comune in provincia di Cuneo (513 ab., CAP 12070, TEL. 0174).
Sàle Marasìno Comune in provincia di Brescia (3.071 ab., CAP 25057, TEL. 030).
Sàle San Giovànni Comune in provincia di Cuneo (192 ab., CAP 12070, TEL. 0174). Centro agricolo (cereali, uva da vino, foraggi).
Salem Città (364.000 ab.) dell'India, nello stato di Tamil Nadu.
salemelècco, sm. (pl.-chi) Saluto cerimonioso, smanceria.
Salémi Comune in provincia di Trapani (12.321 ab., CAP 91018, TEL. 0924). Centro agricolo (coltivazione di agrumi, grano, olive e viti), dell'allevamento bovino e industriale (prodotti alimentari e per l'edilizia). G. Garibaldi assunse la dittatura della Sicilia il 13 maggio 1860 con il proclama di Salemi. Vi si trova il castello di Federico II, risalente al XIII sec. Gli abitanti sono detti Salemitani.
salentìno, agg. Del Salento.
Salènto (comune) Comune in provincia di Salerno (2.136 ab., CAP 84070, TEL. 0974).
Salènto (Puglia) Regione della Puglia (5.800 km2), corrispondente all'estremità sudorientale della penisola. Lunga 138 km e larga mediamente 40 km, la penisola si protende tra l'Adriatico e lo Ionio, dalla soglia messapica a nord a Santa Maria di Leuca a sud. Comprende il fertile Tavoliere di Lecce, le Murge tarantine e le Murge salentine o Serre (altezza massima 2.001 m con la Serra dei Cianci). Zona dal clima mediterraneo con estati calde e asciutte e inverni freschi e con precipitazioni scarse soprattutto nella parte sudoccidentale. Alle due estremità della penisola sorgono i porti di Taranto e di Brindisi. La penisola salentina comprende per intero la provincia di Lecce e parte delle province di Taranto e di Brindisi. Altri centri importanti sono Nardò, Galatina, Gallipoli, Otranto, Maglie, Manduria, San Pietro Vernotico. Zona prevalentemente agricola produce uva, mandorle, olive, cereali e tabacco. Le industrie sono collegate alla produzione agricola. La pesca e il turismo balneare sono le altre principali risorse.
salep, sm. invar. Droga che si produce con i tuberi di alcune Orchidacee.
Saleràno Canavése Comune in provincia di Torino (550 ab., CAP 10010, TEL. 0125).
Saleràno sul Làmbro Comune in provincia di Lodi (1.706 ab., CAP 20090, TEL. 0371).
salernitàno, agg. e sm. agg. Relativo a Salerno.
sm. 1 Abitante o nativo di Salerno. 2 La regione intorno a Salerno.
Salèrno Città (151.000 ab., CAP 84100, TEL. 089) della Campania, capoluogo dell'omonima provincia, nella parte settentrionale del golfo di Salerno. Il centro storico della città sorge sulla zona collinare, mentre la parte più recente costituisce insediamento strettamente collegato con Napoli. Importante porto commerciale e mercato agricolo (cereali, agrumi, ortaggi, uva), ha industrie meccaniche, tessili, alimentari, conciarie, delle ceramiche. Tra i monumenti, il duomo normanno (XI sec.), le chiese di San Giorgio e Sant'Andrea, dell'Annunziata. Fondata probabilmente dagli etruschi, fu colonia romana nel 197 a. C., nel 646 fu invasa dai longobardi e divenne parte del ducato di Benevento. Nel 1076 venne conquistata da Roberto il Guiscardo che ne fece la capitale del ducato di Puglia. Divenne fiorente centro culturale (Scuola medica salernitana) ed economico, raggiungendo il massimo splendore nell'XI e XII sec., per decadere al passaggio alla casa di Svevia. Dopo vari passaggi, ai Colonna (1419), agli Orsini e ai Sanseverino, nel 1632 fu annessa al regno di Napoli. Testa di ponte alleata (sbarco di Salerno, settembre 1943), fu sede del governo italiano dal febbraio al luglio 1944.
Provincia di Salerno
(1.080.000 ab., 4.922 km2) Vasta zona tra l'Appennino campano e il mar Tirreno, comprende gran parte della penisola sorrentina, la piana del Sele e il Cilento. È solcata dai fiumi Tanagro, Tusciano, Sele, Mingardo e Calore. Fonte principale economica, il turismo, lungo la costiera amalfitana (Amalfi, Positano) e a Paestum; agricoltura (ortaggi, agrumi, olivo, vite), allevamento di bestiame e pesca. L'attività industriale è concentrata principalmente nel capoluogo.
Golfo di Salerno
Insenatura dell'Italia meridionale che si trova sulla costa tirrenica a sud del golfo di Napoli. Largo ca. 50 Km, penetra per ca. 40 Km. È delimitato a sud-est dalla punta Licosa e a nord-ovest dalla punta Campanella.
Salèrno, Enrìco Marìa (Milano 1926-Roma 1994) Attore e regista teatrale e cinematografico. Interpretò La lunga notte del '43 (1960) e Le stagioni del nostro amore (1966) e diresse Anonimo veneziano (1970) ed Eutanasia di un amore (1978). In televisione si fece apprezzare per le interpretazioni in Concerto di prosa (1959), negli sceneggiati Orgoglio e pregiudizio (1957), Umiliati e offesi (1958), in Mastro don Gesualdo (1964), Disperatamente Giulia (1990), nelle serie La famiglia Benvenuti (1968) e Piazza di Spagna (1992). Svolse anche il ruolo del conduttore, presentando un'edizione del Cantagiro, il Festival di Sanremo (1970) e la trasmissione Come eravamo.
salers Razza francese di grandi bovini.
salesiàne Denominazione delle figlie di Maria Ausiliatrice, una comunità istituita nel 1872 da San Giovanni Bosco allo scopo di occuparsi dell'istruzione e dell'educazione femminile.
salesiàni Denominazione degli appartenenti alla società di San Francesco di Sales (o società salesiana di San Giovanni Bosco), una comunità religiosa istituita nel 1859 da San Giovanni Bosco allo scopo di occuparsi dell'educazione dei giovani poveri.
salesiàno, agg. e sm. Religioso della congregazione di San Francesco di Sales, fondata da San Giovanni Bosco nel 1864. • l'ordine dei salesiani era molto attivo nell'educazione dei giovani.
Salétto Comune in provincia di Padova (2.422 ab., CAP 35046, TEL. 0429).
Salford Città (236.000 ab.) della Gran Bretagna, in Inghilterra, nella contea metropolitana della Grande Manchester.
Salgado, Sebastião (Aimorés 1944-) Fotografo brasiliano. Lavora per la Magnum.
Salgaréda Comune in provincia di Treviso (4.634 ab., CAP 31040, TEL. 0422).
Salgàri, Emìlio (Verona 1862-Torino 1911) Scrittore. Narratore di successo, fu tuttavia assillato da ristrettezze economiche e morì suicida. Pubblicò i primi racconti (Tay-see e I selvaggi della Papuasia, 1883) a puntate nei giornali veronesi La nuova Arena e La Valigia, dove era impiegato come giornalista. In seguito ha dato vita, con la sua grande fantasia, a una serie di romanzi avventurosi ambientati in un oriente fantastico e convenzionale che ebbero subito successo, in special modo fra i giovani. Tra i circa ottanta romanzi di Salgari, si ricordano La scimitarra di Buddha (1890), I misteri della giungla nera (1895), Il Corsaro Nero (1899), La figlia del Corsaro Nero (1903), I pirati della Malesia (1896), Le tigri di Mompracem (1901) e Sandokan alla riscossa (1907).
salgèmma, sm. sing. Cloruro di sodio cristallizzato.
Sàli Vercellése Comune in provincia di Vercelli (174 ab., CAP 13040, TEL. 0161).
Salicàcee Famiglia di piante, per lo più arbustacee e arboree, appartenenti all'ordine delle Salicali, che comprendono i pioppi e i salici. Vivono nelle regioni temperate dell'emisfero boreale.
Salicàli Ordine di piante Dicotiledoni monoclamidee, prevalentemente arboree, a cui appartiene la sola famiglia delle Salicacee.
sàlice, sm. Genere di piante arboree e arbustive della famiglia delle Salicacee e dell'ordine delle Salicali, spontanee nelle regioni temperate, in luoghi umidi o lungo i corsi d'acqua. Alberi, arbusti o piccoli cespugli, hanno foglie allungate, fiori a impollinazione anemofila, frutto a capsula; il legno, bianco e tenero, è facilmente lavorabile.
sm. 1 willow. 2 (piangente) weeping willow.
Salice piangente (Salix babylonica)
D'origine cinese, è coltivato a scopo ornamentale per i suoi rami ricadenti.
Salice purpurea (Salix viminalis)
È coltivato per i suoi rami che servono per lavori d'intreccio (vimini).
Sàlice Salentìno Comune in provincia di Lecce (8.963 ab., CAP 73015, TEL. 0832).
Sàlice Tèrme Frazione del comune di Godiasco, in provincia di Pavia (Lombardia), importante stazione termale posta sul torrente Staffora.
salicéto, sm. Campo di salici.
Salicéto Comune in provincia di Cuneo (1.564 ab., CAP 12079, TEL. 0174).
salicilàto, sm. Estere e sale dell'acido salicilico. Molti salicilati metallici vengono usati in terapia.
salicìlico, agg. (pl. m.-ci) Acido contenuto nella corteccia del salice usato come disinfettante o come conservante di frutta e alimenti. Tra i suoi derivati, l'acido acetilsalicilico, usato come antipiretico, antireumatico e antinevralgico, la salicilanilide, usata come fungicida locale, l'aldeide salicilica, usata in profumeria e l'alcol salicilico, usato come anestetico locale in medicina.
salicòrnia, sf. Genere di piante cosmopolite, suffruticose o erbacee, appartenenti alla famiglia delle Chenopodiacee. Vive nei terreni umidi e salmastri.
saliènte, agg. e sm. agg. In evidenza, che spicca sul resto. ~ importante, rilevante. <> marginale, secondario. • gli aspetti salienti della faccenda non sono molti.
sm. Sporgenza.
agg. main, salient.
salièra, sf. Piccolo contenitore per il sale, da tenere a tavola.
sf. saltcellar.
Salièri, Antònio (Legnago 1750-Vienna 1825) Musicista. Dopo aver studiato a Venezia, si trasferì a Vienna dove divenne maestro della cappella di corte (1774) e, nel 1790, compositore di corte. Fu tra i fondatori, nel 1817, del conservatorio e fra i suoi allievi ebbe Beethoven, Liszt, Schubert. Scrisse opere serie, ma fu anche autore di opere comiche, musica vocale e strumentale. Tra le sue opere, Armida (1771), Europa riconosciuta (1778), Le Danaidi (1784).
Saliètti, Albèrto (Ravenna 1892-Chiavari 1961) Pittore. Formatosi all'accademia di Brera a Milano, fece parte del movimento Novecento. Sono apprezzati i suoi paesaggi e nature morte. Tra le opere Cestino di funghi (1934, Firenze, Galleria d'Arte Moderna).
salìfero, agg. Che produce sali o li contiene.
salificàbile, agg. Che può formare sali.
salificàre, v. tr. Trasformare in sale.
salificazióne, sf. Trasformazione in sale.
salìgno, agg. Somigliante al sale.
Salimbèni da Sanseverìno, Lorènzo (San Severino Marche 1374?-prima del 1420) Pittore. Tra le opere, gli affreschi nell'Oratorio di San Giovanni a Urbino (1416) e nel Duomo Vecchio di San Severino.
Salimbèni, Ventùra (Siena 1568-1613) Pittore. Tra le opere Vita di San Galgano (1612, Siena, Santa Maria degli Angeli).
Salìna Isola dell'arcipelago delle Eolie, nel mar Tirreno, a nord-ovest di Lipari.
salìna, sf. Impianto per l'estrazione del sale dall'acqua marina.
sf. saltworks.
lat. salinae,-arum.
salinàio, sm. Colui che lavora in una salina.
Salinàri, Càrlo (Montescaglioso, Matera 1919-Roma 1977) Critico e storico letterario. Insegnò nelle università di Milano e di Roma. Membro del partito comunista, partecipò alla resistenza contro il fascismo. L'ispirazione marxista lo portò a propugnare con forza il neorealismo in letteratura. Tra le opere La questione del realismo (1960), Storia popolare della letteratura italiana (1962), Preludio e fine del realismo in Italia (1967) e Miti e coscienza del decadentismo italiano (1960, studi su G. D'Annunzio, G. Pascoli, A. Fogazzaro e L. Pirandello).
Salinas, Pedro (Madrid 1892-Boston 1951) Poeta spagnolo. Tra le opere Presagi (1923) e La voce che ti devo (1934).
salinatùra, sf. Insieme delle operazioni eseguite per l'estrazione del sale da una salina.
Salinger, Jerome David (New York 1919-) Romanziere. Tra le opere Il giovane Holden (1951) e Nove racconti (1953).
salinità, sf. invar. Percentuale di sali contenuta in una sostanza.
salìno, agg. Relativo al sale, contenente sale.
agg. saline.
lat. salinus.
salìre, v. v. tr. 1Percorrere verso l'alto. 2 Arrampicarsi. • salire la cima.
v. intr. 1 Procedere verso l'alto. ~ montare. <> scendere. 2 Librarsi nell'aria. <> precipitare. 3. Aumentare. <> dimunuire. • il numero dei presenti continuava a salire.
v. tr. 1 (scale) to come up, to go up. 2 (su) to climb up. 3 (in macchina) to get into car. v. intr. 1 (scale) to come up, to go up. 2 (passeggero) to get on. 3 (prezzi) to rise.
lat. salire, saltare.
Salisàno Comune in provincia di Rieti (541 ab., CAP 02040, TEL. 0765).
Salisbùrgo Città (140.000 ab.) dell'Austria, che si affaccia sul fiume Salzach, ai piedi del Mönchsberg (542 m); è capoluogo del land omonimo, oltre che via principale dell'Europa, sia ferroviaria che stradale. Notevole centro industriale, con le numerose industrie meccaniche, alimentari, chimiche, del legno e dell'abbigliamento, tessili e della birra. Riveste una grande importanza dal punto di vista delle attività musicali e culturali, famose in tutto il continente, concernenti principalmente il festival mozartiano. Famoso centro musicale, Salisburgo in passato ebbe come direttori della cappella di corte e della cattedrale celebri musicisti quali G. Muffat, H. I. F. Biber, M. Haydn, Leopold e W. A. Mozart (la città divenne il più importante centro di studio e di divulgazione dell'opera di Mozart). Centro turistico molto frequentato per le sue attrattive naturali e artistiche. Sede di un'università e di vari edifici culturali. L'odierna Salisburgo (il cui nome ricorda le miniere di sale sfruttate nel medioevo) ebbe origine da un monastero (diventato famoso per la scuola di canto) fondato nel VII sec. dal vescovo di Worms San Ruperto; successivamente nel 798 divenne sede arcivescovile. Gli arcivescovi della città vennero nominati principi dell'impero nel 1278 da Rodolfo d'Asburgo, svolgendo un'opera importantissima nella colonizzazione tedesca dell'Austria. Nella città vecchia che si estende sulla sinistra del fiume, si trova la casa natale di Wolfgang Amadeus Mozart (sede del Mozart Museum) e il castello di Hohensalzburg, prevalentemente gotico, fondato nell'XI sec. sulle rovine di un'antica fortezza romana. Rimasta quasi intatta nel corso della seconda guerra mondiale che danneggiò invece i quartieri moderni, la città vecchia presenta strade e piazze con fontane e monumenti di pregevole fattura, palazzi, case e chiese nelle quali predomina lo stile barocco. La città moderna conserva il castello barocco di Mirabell (residenza estiva degli arcivescovi), la chiesa di Sankt Andreas e il teatro civico.
Stato di Salisburgo
Stato (484.000 ab.) federato dell'Austria, al confine con l'Italia e la Germania. Capitale la città omonima. Comprende il versante settentrionale degli Alti Tauri, le valli superiori dei fiumi Mur e Salzach, parti delle Alpi e Prealpi Salisburghesi e del Salzkammergut. Le principali attività sono date dallo sfruttamento del sottosuolo (ferro, rame, sale), dall'allevamento del bestiame, dalla produzione di energia elettrica e dalle industrie del legno. Fiorente il turismo.
Salisbury, Robert Arthur Talbot Gascoyne Cecil marchése di (Hatfield 1830-1903) Politico britannico. Di ideologia conservatrice, dal 1881 fu a capo del partito succedendo a Disraeli. Fu anche tre volte primo ministro (1885, 1886-1892 e 1895-1902).
saliscéndi, sm. invar. 1 Meccanismo di chiusura delle porte. ~ nottolino. 2 Salite e discese alternate.
salish, sm. invar. Lingua parlata dai salish. Costituisce uno dei gruppi della famiglia algonchina wakash.
salìta, sf. 1 Il salire, l'ascesa. <> discesa. 2 Strada che procede verso l'alto. ~ erta, rampa.
sf. 1 slope, hill. 2 (aumento) increase, rise. 3 (in salita) uphill.
salìva, sf. Secreto delle ghiandole salivari che viene prodotto in presenza del cibo e anche in seguito a riflessi condizionati quali la vista del cibo o il ricordo di esso. Composta prevalentemente da acqua, ha la funzione di favorire la masticazione, la deglutizione e la digestione del cibo grazie al suo potere di lubrificante e alla ptialina (enzima) in essa contenuta. ~ bava.
sf. saliva.
lat. saliva.
salivàre, agg. e v. agg. (o salivàle) Della saliva.
v. intr. Secernere saliva.
salivatòrio, agg. (pl.-òri) Relativo alla salivazione.
salivazióne, sf. Emissione di saliva.
Salizzòle Comune in provincia di Verona (3.741 ab., CAP 37056, TEL. 045).
Salk, Jonas Edward (New York 1914-La Jolla, California 1995) Microbiologo statunitense, compì numerose ricerche sui virus dell'influenza e scoprì nel 1952 il vaccino antipoliomielite composto da virus uccisi e somministrabile per via parenterale, sostituito nel 1961 da quello per via orale scoperto da A. Sabin.
Sàlle Comune in provincia di Pescara (414 ab., CAP 65020, TEL. 085).
Sallé, Marie (1707-Parigi 1756) Ballerina francese. Fu celebre per il suo stile espressivo.
sallustiàno, agg. 1 Di Sallustio. 2 Delle opere di Sallustio. 3 Che ha stile simile a quello di Sallustio.
Sallùstio Crìspo, Gàio (Amiterno 86-Roma 35 a. C.) Storico latino, fu sostenitore di Cesare, nonché tribuno della plebe (52 a. C.) e avversario di Cicerone e Milone. Venne espulso dal senato per immoralità e partecipò a fianco di Cesare alla guerra civile, ottenendo da lui il proconsolato dell'Africa Nova. Dopo essere diventato molto ricco, fece ritorno a Roma, dove diede ordine di sistemare i celebri horti sallustiani, tra il Quirinale e il Pincio. Ci sono pervenute complete solo due monografie, La congiura di Catilina e La guerra giugurtina, alcuni frammenti delle Storie, rappresentanti gli avvenimenti dalla morte di Silla alla fine della guerra di Pompeo contro i pirati. Con la sua opera inizia una nuova storiografia romana, lontana e indipendente dai modelli ellenistici.
sàlma, sf. 1 Cadavere di una persona. ~ spoglia. 2 Peso.
sf. corpse.
Salmanàssar Nome di sovrani.
Salmanassar I
Re assiro dal 1274 al 1244 a. C. Estese i suoi domini a nord e a ovest.
Salmanassar II
Re assiro dal 1031 al 1020 a. C.
Salmanassar III
Re assiro dall'858 all'824 a. C. Invase la Siria, ma si scontrò con una coalizione, composta tra l'altro da Israele e Damasco, che non riuscì a piegare del tutto. Si spinse in Cilicia e in Armenia.
Salmanassar IV
(782-772 a. C.) Re assiro dal 782 al 772 a. C. Lottò contro Urartu.
Salmanassar V
Figlio di Tiglatpileser III, fu re assiro dal 727 al 722 a. C. Ereditò dal padre un enorme impero e tentò di conquistare Samaria, preceduto però da Sargon II. Quest'ultimo in seguito lo spodestò.
salmàstro, agg. e sm. agg. Dal sapore di sale. ~ salato.
sm. Odore di salsedine.
agg. brackish.
salmeggiàre, v. intr. Recitare dei salmi.
salmerìa, sf. Usato quasi esclusivamente al plurale, l'insieme degli oggetti caricati su carri e animali da soma. ~ masserizie, vettovaglie.
salmerìno, sm. Nome comune dei Pesci clupeiformi del genere Salvelinus e della famiglia dei Salmonidi.
salmì, sm. invar. Piatto a base di selvaggina, condito con olio, vino, erbe aromatiche e aceto.
salmista, sm. Chi scrive salmi o li canta.
salmistràre, v. tr. Trattare con sale e salnitro, a scopo di conservazione (in genere riferito alla lingua di bue).
salmistràto, agg. Ciò che è stato salmistrato.
sàlmo, sm. Termine derivato dal verbo greco psàllein che significa "cantare al suono della cetra". Canto sacro ebraico, poi adottato anche dal cristianesimo. ~ cantico, inno.
sm. psalm.
Libro dei salmi
Il libro della Bibbia, nel quale sono raccolte 150 composizioni di carattere sacro, d'incerta datazione e attribuite in gran parte al re David. Scritti per essere cantati, i salmi venivano usati anche per devozioni pubbliche e private e recavano spesso delle annotazioni con indicazioni sull'uso e sul modo di eseguirli. I salmi si possono suddividere in diversi gruppi in base ai contenuti, alla forma e alle situazioni nelle quali venivano usati nell'antico Israele.
Inni: celebrano la grandezza di Dio nella creazione (per esempio i salmi 8, 33 e 104) oppure le opere da lui compiute a favore del suo popolo (per esempio i salmi 100, 105 e 114).
Preghiere: richieste di aiuto rivolte a Dio in una situazione di sofferenza o di pericolo. Alcuni di questi salmi sono preghiere del popolo o della comunità intera (per esempio salmi 12, 44, 60, 74, 79, 80, 83 e 137).
Preghiere per il re o preghiere del re (per esempio i salmi 2, 18, 20, 21, 45, 72, 89, 101, 110 e 144).
Canti dei pellegrini: si tratta dei salmi da 120 a 134, probabilmente erano cantati da chi si recava al tempio per le grandi feste, come la Pasqua, la Pentecoste o la festa delle Capanne.
Salmi didattici: contengono insegnamenti per la vita simili a quelli che si trovano nelle opere dei sapienti (per esempio i salmi 1, 37, 49, 73, 78, 112 e 119).
Salmi di ringraziamento: esprimono riconoscenza e ringraziamento a Dio (per esempio i salmi 9, 10, 30, 32, 34, 92, 107, 116 e 118).
Salmi di messaggio: contengono un messaggio da parte di Dio, trasmesso per bocca di un sacerdote o di un profeta (per esempio i salmi 14, 50, 53, 75, 81 e 95).
salmodìa, sf. Tecnica di canto dei salmi, in genere cantilenante e triste.
salmodiàle, agg. Relativo alla salmodia.
salmodiànte, agg. Ciò che è cantilenante.
salmodiàre, v. intr. Cantare salmodie.
salmòdico, agg. (pl. m.-ci) Relativo ai salmi o alle salmodie.
Salmoiràghi, Àngelo (Milano 1848-1938) Ingegnere e industriale italiano. Fondatore del grande complesso industriale La Filotecnica Salmoiraghi spa, ora facente parte del gruppo IRI, si dedicò alla costruzione di apparecchi fotografici, ottici e di precisione e di strumenti geodetici e topografici.
Salmon, Thierry (1957-) Regista teatrale belga. Diresse A. da Agata (1986) e Le troiane (1989).
salmonàto, agg. Che ha caratteristiche del salmone.
salmóne, sm. Pesce (Salmo salar) della famiglia dei Salmonidi e dell'ordine dei Clupeiformi, lungo in media 1 m e pesante fino a 15 kg. Ha corpo grigio, con macchie scure e parti inferiori più chiare. Tipico pesce migratore, da adulto vive nelle acque dolci dell'Europa e dell'America settentrionale, dove si riproduce. Dalle carni pregiate, viene consumato fresco, affumicato o conservato.
sm. salmon.
lat. salmo,-onis.
salmonèlla, sf. Gruppo di germi enterobatterici patogeni, responsabili di malattie dell'uomo quali il tifo, il paratifo e la salmonellosi. Hanno corpo a bastoncino e sono gram-negativi.
salmonellòsi, sf. Malattia infettiva contagiosa provocata da salmonella, un gruppo di germi gram-negativi. Si può essere contagiati ingerendo alimenti contaminati o con un contatto diretto con i portatori (umani, bovini, suini, pollame, rettili o uccelli). I sintomi della salmonellosi sono diarrea, vomito, febbre e dolori addominali. Può essere adeguatamente curata con una terapia antibiotica.
salmonicoltùra, sf. Tecnica di allevamento di salmoni.
Salmònidi Grande famiglia di Pesci clupeiformi con il corpo allungato, ricoperto da squame cicloidi che presenta una marcata linea trasversale.
Salmonifórmi Ordine di Pesci Actinopterigi al quale in data odierna si fanno appartenere le famiglie degli argentinidi, dei cauliodontidi, dei coregonidi, dei dallidi, degli esocidi, dei galassisidi, degli idiacantidi, dei malacosteidi, opistoprottidi, dei salangidi, dei salmonidi, degli sternoptichidi, degli stomiatidi e degli umbridi.
Salmour Comune in provincia di Cuneo (582 ab., CAP 12040, TEL. 0172).
Salnikov, Vladimir (San Pietroburgo 1960-) Nuotatore russo. Alle olimpiadi del 1980 vinse l'oro nei 400 m e nei 1500 m, e nel 1988 nei 1500 m. Dal 1983 al 1991 fu primatista mondiale nel 1500 m con 14'54"76.
salnìtro, sm. Nitrato di potassio che si trova sulle pareti di grotte calcaree e cantine o nei terreni stepposi. Cristallizza in cristalli rombici, in efflorescenze o in incrostazioni. È usato in pirotecnica, nella produzione dei fiammiferi e degli esplosivi e come fertilizzante.
Salò Comune in provincia di Brescia (9.882 ab., CAP 25087, TEL. 0365).
Salomè (15?-70 ca.) Figlia di Erode Filippo e di Erodiade, principessa giudaica. Lo zio Erode Antipa, amante della madre, le chiese di danzare dietro compenso; ella chiese la testa di Giovanni il Battista.
Salomè (opere) Commedia di O. Wilde (1891).
Salomè
Dramma musicale in un atto di R. Strauss, testo di O. Wilde (Dresda, 1905).
Salomon, Erich (Berlino 1886-Auschwitz 1944) Fotografo tedesco. Fu celebre per l'abilità di sorprendere personaggi famosi e riprenderli.
Salomone (isole) Stato insulare (membro indipendente del Commonwealth) dell'Oceania, a est della Nuova Guinea.
È costituito dall'arcipelago omonimo (escluse Buka e Bougainville, che appartengono politicamente alla Nuova Guinea), al quale si aggiungono le vicine isole di S. Cruz, Duff, Tikopia, Fataka, Cherry e l'atollo Ontong Java.
Le maggiori isole dell'arcipelago sono Choiseul, Santa Isabel, New Georgia, Malaita, Guadalcanal e San Cristòbal: prevalentemente di origine vulcanica, esse sono tutte montuose, raggiungendo i 2.331 m col monte Popomanaseu, nell'isola di Guadalcanal.
Il clima è equatoriale, con piogge copiosissime.
La popolazione è costituita prevalentemente da melanesiani: si concentra per lo più nelle isole di Guadalcanal e Malaita.
Il centro più importante è la capitale Honiara, nell'isola di Guadalcanal.
Alla base dell'economia del paese è l'agricoltura, in particolare quella industriale, con palme da cocco (copra) e da olio, e inoltre riso, cacao, patate dolci, frutta, ortaggi e tabacco, ma anche l'allevamento, bovino e suino in prevalenza, si sta sviluppando con buoni risultati. Si stanno inoltre intensificando attività come la pesca e lo sfruttamento forestale.
Il sottosuolo presenta giacimenti di oro, rame, argento, fosfati e amianto.
L'industria è limitata e quasi esclusivamente legata alla trasformazione alimentare.
In fase di espansione è il turismo.
STORIA Suddiviso nel 1899 tra la Gran Bretagna (parte orientale) e la Germania (Bougainville e Buka). Attualmente, l'antica parte tedesca, sotto tutela australiana dal 1921, dipende dalla Papua-Nuova Guinea. Teatro, dal 1942 al 1945, di violenti combattimenti tra americani e giapponesi. La parte britannica ha ottenuto l'indipendenza nel 1978.
• Abitanti-378.000
Superficie-28.446 km2
Densità-13,3 ab./km2
Capitale-Honiara
Governo-Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth
Moneta-Dollaro delle Salomone
Lingua-Inglese, lingue melanesiane e polinesiane
Religione-Protestante, anglicana, cattolica
Salomóne (re) (X sec. a. C.) Terzo re d'Israele, figlio di David e Betsabea. Salito al trono nel 961, trasformò lo stato d'Israele da compagine tribale a saldo regno centralizzato, fortificando le frontiere, potenziando l'esercito e stringendo alleanze con egizi e fenici. Promosse la costruzione di opere pubbliche la più imponente delle quali fu la costruzione del tempio di Gerusalemme, città che divenne il centro politico e spirituale della nazione. La tradizione ha attribuito a Salomone la paternità di alcuni libri dell'Antico Testamento, come la Sapienza, il Cantico dei Cantici, l'Ecclesiaste oltre ad alcuni salmi e opere apocrife.
salomònico, agg. (pl. m.-ci) Imparziale, ineccepibile, giusto. ~ equo, saggio. <> ingiusto, parziale.
salóne, sm. 1 Locale ampio nelle abitazioni signorili, adibito al ricevimento. 2 Esposizione, mostra dedicata a un particolare prodotto. • salone dell'informatica. 3 Bottega.
sm. 1 salon. 2 (esposizione) exhibition, show. 3 (stanza) sitting room. 4 (di bellezza) beauty parlour, beauty salon.
accresc. di sala.
Salonìcco Città (406.000 ab.) della Grecia nordorientale, in Macedonia, capoluogo del nomo omonimo. Porto mercantile sul golfo omonimo, allo sbocco del fiume Vardar, nel mar Egeo. Importante nodo di comunicazione ferroviarie e stradali e centro commerciale, ha industrie chimiche, petrolchimiche, tessili, cantieristiche, meccaniche, dei tappeti, del tabacco. Tra i monumenti, arco di Galerio, chiese di Santa Sofia (VII sec.), della Vergine dei Calderai (XI sec.). Fondata alla fine del IV sec. a. C. con il nome di Tessalonica, da Cassandro, fu importante centro macedone; passò poi sotto il dominio romano, bizantino e dei veneziani, infine conquistata dai turchi nel XV sec., che la tennero fino al 1912 quando fu assegnata alla Grecia. San Paolo la cristianizzò (Lettere ai tessalonicesi).
Golfo di Salonicco
Insenatura della Grecia, tra la penisola Calcidica e la costa orientale della Grecia, nel mar Egeo.
saloon, sm. invar. Locale tipico delle cittadine nordamericane durante l'espansione verso l'ovest.
salopette, sf. invar. Indumento costituito da pantaloni con pettorina e bretelle.
Salòrno (in ted. Salurn) Comune in provincia di Bolzano (2.548 ab., CAP 39040, TEL. 0471).
salottièro, agg. Di salotto, superficiale. ~ frivolo, mondano. <> grave, solenne.
salòtto, sm. 1 Piccola stanza di ricevimento e per conversazioni. • discorsi da salotto, chiacchiere futili. 2 Mobili di arredamento di tale stanza. 3 Riunione fatta con cadenza regolare. • salotto letterario.
sm. 1 living room, drawing room., sitting room. 2 (mobilio) living-room furniture, living-room suite, lounge suite.
deriv. da sala.
Saloum Fiume (250 km) del Senegal. Sfocia nell'oceano Atlantico.
sàlpa, sf. 1 Genere di tunicati taliacei planctonici appartenenti alla famiglia dei Salpidi, ordine dei Desmomiari. 2 Nome comune dei tunicati appartenenti all'ordine dei Desmomiari.
salpàre, v. tr. Ritirare l'ancora dal fondo del mare, prima di effettuare la partenza. <> attraccare, ormeggiare.
v. tr. to sail, to set sail.
Sàlpidi Famiglia di tunicati taliacei dell'ordine dei Desmomiari a cui appartengono individui dal corpo di forma cilindrica.
salpìnge, sf. In anatomia è usato come sinonimo di tuba o tromba, soprattutto in riferimento a quelle di Falloppio.
salpingectomìa, sf. Asportazione chirurgica di una o di entrambe le salpingi di Falloppio.
salpingìte, sf. Infiammazione acuta di una o di entrambe le salpingi.
salpingostomìa, sf. Intervento chirurgico plastico durante il quale si ricostruisce una salpinge di Falloppio e la si collega con l'ovaia opportuna.
salpingotomìa, sf. Apertura chirurgica di una salpinge di Falloppio che si effettua solitamente nei casi di gravidanza extrauterina per conservare la salpinge stessa.
sàlsa, sf. 1 Liquido di varia densità, utilizzato per il condimento di cibi. ~ condimento, intingolo. • cucinare in tutte le salse, in vari modi. 2 Piccolo cratere in cima a un rilievo di fango. 3 Il getto fangoso prodotto. 4 Emissione di acqua salata dovuta alla presenza di gas, come metano, o di cloruro di sodio.
sf. sauce.
dal lat. salsus.
salsamentàrio, sm. Salumiere. ~ pizzicagnolo.
salsamenterìa, sf. Pizzicheria.
salsaparìglia, sf. Droga usata dalla popolazione come depurativo del sangue che viene ricavata dalle radici di piante dell'America centromeridionale del genere Smilax.
salsèdine, sf. 1 L'impregnazione di elementi salini. 2 Insieme degli elementi salini disciolti in acqua di mare.
lat. tardo salsedo,-inis, deriv. da salsus.
salsìccia, sf. (pl.-ce) Insaccato di maiale condito con spezie e aromatizzato.
sf. sausage, pork sausage.
salsicciàio, sm. Chi vende salsicce.
salsicciòtto, sm. Grossa salsiccia, in genere mangiata cruda.
salsièra, sf. Recipiente adibito a contenitore di salse, da lasciare sulla tavola.
sf. sauce boat.
sàlso, agg. e sm. agg. Dal sapore di sale. ~ salato, salmastro. <> dolce.
sm. Salsedine.
Sàlso Fiume (144 km) della Sicilia. Nasce dal versante meridionale delle Madonie e sfocia nel mar Mediterraneo (golfo di Gela), presso Licata. Immissari sono i fiumi Gangi e Morello.
salsoiòdico, agg. (pl. m.-ci) Che contiene cloruro di sodio e iodio.
sàlsola, sf. Genere di piante erbacee e superarbustacee aventi la proprietà di assorbire grandi quantità di elementi minerali. Si trovano nei terreni salini delle regioni costiere a clima temperato. È detta anche soda.
Salsomaggióre Tèrme Comune in provincia di Parma (17.406 ab., CAP 43039, TEL. 0524). Centro industriale (acque minerali, prodotti meccanici e alimentari) e turistico (stabilimenti termali di acque curative). Gli abitanti sono detti Salsesi.
SALT Sigla di Strategic Armament Limitation Talks (conversazioni per la limitazione degli armamenti strategici). Venne così denominata la trattativa intrapresa, nel 1969, tra gli Stati Uniti e l'URSS e svoltasi in due fasi. La prima trattativa (SALT I) si concluse con la firma del trattato di Mosca (16 maggio 1972). La seconda trattativa (SALT II) fu firmata a Ginevra il 18 giugno 1979, ma non fu mai ratificata dal senato USA a causa dell'invasione militare sovietica dell'Afghanistan (dicembre 1979). Le trattative ripresero a Ginevra nel 1982 e furono denominate START (Strategic Arms Reduction Talks).
Salt Lake City Città (160.000 ab.) degli USA, capitale dello stato dell'Utah, a 1.338 m sul livello del mare nelle vicinanze del Gran Lago Salato. Nodo ferroviario e mercato di prodotti agricoli della regione. Le principali industrie sono quelle alimentari, chimiche, petrolifere, editoriali, elettrotecniche, del cemento e del legno.
Salta Città (368.000 ab.) dell'Argentina, capoluogo della provincia omonima.
saltabécca, sf. Termine popolare indicante la cavalletta.
saltabeccàre, v. intr. Camminare a piccoli balzi.
saltafòssi, sm. invar. 1 Scapestrato. ~ scavezzacollo. 2 Persona che vive di espedienti. ~ vagabondo, scioperato.
saltamartìno, sm. 1 Antico pezzo di artiglieria. 2 Gioco per bambini con un congegno per farlo saltare. 3 Termine popolare indicante insetti che saltano.
Saltàra Comune in provincia di Pesaro (4.754 ab., CAP 61030, TEL. 0721).
saltàre, v. v. tr. 1 Superare un ostacolo. 2 Trascurare.
v. intr. 1 Sollevarsi da terra rimanendo per qualche istante sospeso in aria. ~ balzare. • saltare giù dal letto, alzarsi con grande precipitazione. 2 Esplodere. 3 Danneggiare. • far saltare una serratura.
v. tr. 1 to jump, to leap. 2 (saltar fuori) to turn up. 3 (trascurare) to skip. v. intr. 1 to jump, to leap. 2 (venir via) to pop off. 3 (esplodere) to explode, to blow up. 4 (cancellare) to be cancelled. 5 (omettere) to skip.
lat. saltare, da salire saltare.
saltarellàre, v. intr. Fare piccoli balzi.
saltarèllo, sm. Danza popolare.
saltatóio, sm. Piccola bacchetta collocata all'interno delle gabbie come appoggio per gli uccelli.
saltatóre, agg. e sm. agg. Che salta.
sm. Chi salta.
lat. saltator,-oris.
saltellaménto, sm. L'effetto del saltellare.
saltellàre, v. intr. Fare piccoli salti con elevata frequenza.
v. intr. to hop, to skip
saltellìo, sm. Il saltellare lesto e continuo.
saltéllo, sm. Piccolo salto eseguito in genere a piedi uniti.
saltellóni, avv. Che procede a salti.
salterellàre => "saltarellare"
salterèllo, sm. 1 Piccolo salto. 2 Fuoco artificiale. 3 Asta di legno per far risonare le corde negli strumenti musicali.
saltèrio, sm. 1 Strumento musicale con cassa a forma triangolare. 2 Libro dei salmi.
salticchiàre, v. intr. Procedere a piccoli salti.
Saltìcidi Famiglia di Aracnidi Araneidi a cui appartengono piccoli ragni colorati diffusi soprattutto nei paesi tropicali.
Saltillo Città (421.000 ab.) in Messico, nella Sierra Madre Orientale. Capitale dello stato di Coahuila.
saltimbànco, sm. (pl.-chi) Colui che svolge giochi di destrezza o agilità, in genere in circhi o piazze. ~ acrobata.
sm. acrobat.
saltimbócca, sm. invar. Piccola braciola cotta in un tegame con olio e salvia.
saltimpàlo, sm. Nome volgare della Saxicola torquata, un piccolo uccello passeriforme di macchia diffuso nell'Europa meridionale e nell'Asia occidentale.
Saltìni, Zèno (Fossoli di Carpi, Modena 1900-Nomadelfia, Grosseto 1981) Ecclesiastico e fondatore di Nomadelfia. Nel 1953 domandò la riduzione allo stato laicale, essendo stato allontanato dalla proprie funzioni l'anno precedente dal Sant'Uffizio. Giovanni XXIII lo reintegrò nel sacerdozio nel 1962.
Salto Città (81.000 ab.) dell'Uruguay, sul fiume Uruguay. Capoluogo del dipartimento omonimo.
sàlto, sm. 1 Atto del saltare. 2 Disciplina sportiva. 3 Omissione, mancanza. ~ lacuna. 4 Dislivello. ~ sbalzo.
sm. 1 jump. 2 (atletica) jumping. 3 (in avanti) leap. 4 (sport, con l'asta) pole vaulting. 5 (di qualità) improvement.
lat. saltus,-us, deriv. da saltum, supino di salire saltare.
• Specialità dell'atletica leggera e dello sci; nella prima, ne esistono quattro sottospecialità, ossia in alto, con l'asta, in lungo e triplo. Nello sci, le gare di salto si effettuano lanciandosi da appositi trampolini con grande pendenza.
Salto con l'asta
Sport in cui l'atleta utilizza un'asta flessibile (lunga 5 m), per superare l'asticella.
Salto in alto
Specialità nella quale l'atleta deve superare un'asticella orizzontale collocata tra due pali; per far ciò può eseguire una rincorsa, la cui lunghezza può essere illimitata.
Salto in lungo
Si esegue la rincorsa su una pedana di solito in materiale sintetico alla fine della quale si trova la linea di battuta, dove l'atleta finisce la corsa e inizia lo stacco per il salto.
Salto triplo
È un salto in lungo compiuto con tre balzi consecutivi. Il salto triplo e quello con l'asta, una volta solo maschili, vengono oggi praticati anche nell'atletica femminile.
Salto nel buio Film d'avventura, americano (1987). Regia di Joe Dante. Interpreti: Dennis Quaid, Martin Short, Meg Ryan. Titolo originale: Innerspace
saltrato, sm. pl. Sali cristallini profumati (nome brevettato).
Sàltrio Comune in provincia di Varese (2.925 ab., CAP 21050, TEL. 0332).
saltuarietà, sf. L'essere saltuario.
saltuàrio, agg. Privo di continuità. ~ sporadico. <> continuo, ininterrotto.
agg. irregular, occasional.
Saltykov-Scedrin (Spas-Ugol, Tver 1826-San Pietroburgo 1889) Pseudonimo di Michajl-Evgrafovic Saltykov. Narratore russo. Tra le opere I Pompadour e le Pompadour (1873) e La famiglia Golovlëv (1880).
salubèrrimo Superlativo di salubre.
salùbre, o sàlubre, agg. Che ha effetti positivi sulla salute, sano. ~ salutare.
agg. healthy.
lat. saluber,-bris, bre, deriv. da salus,-utis.
salubrità, sf. L'essere salubre.
lat. salubritas,-atis.
Saludècio Comune in provincia di Rimini (2.324 ab., CAP 47040, TEL. 0541).
Saludos Amigos Film d'animazione, americano (1943). Regia di Walt Disney. Titolo originale: Saludos Amigos
Salùggia Comune in provincia di Vercelli (4.063 ab., CAP 13040, TEL. 0161).
saluki, sm. invar. Cane originario del Medio Oriente, è noto anche come levriere persiano. Grazie alla sua indole affettuosa è un buon cane da compagnia.
salumàio, sm. Colui che vende salumi.
salùme, sm. Ogni prodotto basato sulla lavorazione della carne suina.
salumerìa, sf. Negozio in cui si vendono salumi. ~ gastronomia.
sf. delicatessen shop.
salumière, sm. Salumaio. ~ pizzicagnolo.
salumifìcio, sm. Stabilimento in cui si fabbricano salumi.
salùnta, sf. Fetta di pane che viene abbrustolita, soffregata con l'aglio, salata e quindi unta d'olio.
salurètico, agg. (pl. m.-ci) Di farmaco diuretico, atto a impedire il riassorbimento dei sali.
Salussòla Comune in provincia di Biella (2.106 ab., CAP 13060, TEL. 0161).
salutàre, agg. e v. agg. 1 Che fa bene alla salute. ~ salubre. <> malsano. • aria salutare. 2 Che è di giovamento. ~ benefico. <> malefico, nefasto.
v. rifl. Scambiarsi un saluto.
v. tr. 1 Fare un gesto o parlare quando si incontra o lascia qualcuno. • passerò più tardi a salutarti, a fare visita. 2 Accogliere con affetto. 3 Acclamare. ~ onorare, osannare.
agg. 1 healthy. 2 (fig.) salutary. v. tr. 1 (per congedarsi) to say goodbye. 2 (incontrandosi) to say hallo, to greet. 3 (mil.) to salute.
lat. salutaris, deriv. da salus,-utis salute; nel significato di v. tr.: lat. salutare, deriv. da salutem! Salute!
Salutàti, Lìno Colùccio (Stignano in Valdinievole 1331-Firenze 1406) Cancelliere fiorentino dal 1375. Tra le sue opere, De laboribus Herculis, De saeculo et religione e De tyranno. Nel 1392 rinvenne le lettere Ad familiares di Cicerone.
salutatòrio, agg. e sm. agg. Che si riferisce al saluto, al gesto del salutare.
sm. Sala che veniva utilizzata per ricevimenti e udienze.
salutazióne, sf. L'atto del salutare.
salùte, inter. e sf. inter. Espressione di augurio, di saluto. ~ salve.
sf. 1 Stato fisico di un organismo che non ha malattie. ~ benessere. • casa di salute, casa di cura. 2 Prosperità. 3 Salvezza.
sf. health.
lat. salus,-utis, deriv. da salvus salvo.
• Quando c'è la salute, c'è tutto. Frase tratta dalla commedia Il Professor Papotti di L. A. Vassallo.
Salute di Montaigne e altri scrittori, La Saggio di S. Solmi (1942).
salutévole, agg. 1 Che dimostra salute. 2 Che reca salute. ~ salutare. 3 Utile.
salutìsmo, sm. L'essere salutista.
salutìsta, sm. e sf. (pl.-i) Chi mantiene una cura, a volte eccessiva, del proprio stato di salute, igienista.
sm. e sf. hygienist.
salutìstico, agg. Riguardante il mantenimento della salute.
salùto, sm. Atto del salutare. ~ ossequio, reverenza. • togliere il saluto a una persona, smettere di rispettarlo.
sm. 1 salutation, greeting. 2 (congedandosi) farewell. 3 (discorso) welcome.
deriv. da salutare.
Salùzzo Comune (16.300 ab., CAP 12037, TEL. 0175) della provincia di Cuneo. Sviluppato l'artigianato del mobile, del ferro battuto e del rame. Ha industrie tipografiche, alimentari e meccaniche. Il centro storico ha conservato l'aspetto medievale. Tra i monumenti, chiesa gotica di San Giovanni, casa Cavassa (XV-XVI sec.), cattedrale del XVI sec., molti palazzi e chiese barocche.
Marchesato di Saluzzo
Costituito nel 1130 ca. da Manfredo. Si ingrandì con Tommaso I (1244-1296), che incluse anche Cuneo. Con Tommaso III (1396-1416) divenne fiorente centro culturale; nel 1487 venne occupato da Carlo I di Savoia, con il trattato di Lione del 1601 venne assegnato a Carlo Emanuele I di Savoia.
sàlva, sf. 1 Insieme di spari (o esplosioni) contemporanei. • sparare a salve, senza proiettili. 2 Insieme di manifestazioni rumorose. • una salva di fischi accompagnò la sfilata militare.
franc. salve, dal lat. salve.
salvàbile, agg. Che può essere salvato.
salvacondótto, sm. Lasciapassare. Permesso di transito.
sm. safe-conduct, pass.
Salvacondotto, Il Prosa autobiografica di B. Pasternak (1931).
salvadanàio, sm. Piccolo contenitore di varie forme che presenta una fessura in cui inserire monete.
sm. moneybox.
Salvador Città (2.072.000 ab.) del Brasile meridionale, capitale dello stato di Bahia. Porto commerciale sull'oceano Atlantico. Mercato agricolo di prodotti della regione ed esportazione di cacao, zucchero, tabacco e petrolio. Le principali industrie sono quelle alimentari, tessili, cantieristiche, metalmeccaniche, chimiche, calzaturiere, del tabacco e della raffinazione del petrolio. Sede di numerosi edifici in stile barocco coloniale, del palazzo Saldhana, della fortezza Montserrat e di un museo di arte sacra. Fu fondata dai portoghesi nel 1549 e fu capitale del Brasile fino al 1763.
Salvadoràcee Famiglia di piante arboree o arbustacee del genere Salvadora che vivono nelle regioni tropicali di Africa e Asia.
salvadorègno, agg. e sm. agg. Relativo allo stato del Salvador.
sm. Abitante della Repubblica del Salvador.
salvadorìte, sf. Solfato idrato di ferro e rame dai cristalli prismatici monoclini.
salvagènte, sm. invar. 1 Involucro galleggiante. • non era in grado di nuotare senza il salvagente. 2 Marciapiede destinato alla sosta o transito dei pedoni.
sm. 1 life belt. 2 (stradale) traffic island. 3 (giubbotto) life jacket.
da salva-+ gente.
Salvagnòli, Vincènzo (Corniola, Empoli 1802-Pisa 1861) Politico. Membro dell'Accademia dei Georgofili, fondò il giornale La Patria (1847) insieme a B. Ricasoli. Nel 1860 venne nominato senatore da Vittorio Emanuele II.
salvagócce, sm. invar. Tappo particolare per impedire lo scolo delle gocce.
salvaguardàre, v. v. tr. Custodire. ~ preservare, tutelare.
v. rifl. Proteggersi, difendersi.
v. tr. to safeguard.
salvaguàrdia, sf. Protezione, difesa. ~ tutela.
sf. safeguard.
salvaménto, sm. L'atto del salvarsi.
salvamotóre, sm. Dispositivo di sicurezza sui motori elettrici, basato su fusibili.
salvapùnte, sm. invar. Cappuccio per proteggere le punte di matite e penne.
salvàre, v. v. rifl. 1 Scampare a un pericolo. 2 Liberarsi da un danno o molestia. 3 Difendersi. • non riuscì a salvarsi da quell'importunatore
v. tr. 1 Mettere fuori pericolo. ~ proteggere. 2 Preservare da un pericolo. ~ custodire, tutelare. 3 Mantenere. • salvò almeno le apparenze.
v. tr. 1 to save. 2 (proteggere) to protect. 3 (mettere fuori pericolo) to rescue. v. rifl. to save oneself.
lat. tardo salvare, deriv. da salvus salvo.
salvarsan, sm. invar. Nome commerciale dell'arsfenammina, il primo chemioterapico che si dimostrò efficace nella cura della sifilide.
salvatàcco, sm. (pl.-chi) Copertura in gomma o sintetica applicata sotto il tacco per limitarne il consumo.
salvatàggio, sm. Insieme di operazioni svolte per salvare qualcuno o qualcosa.
sm. 1 rescue. 2 (mar.) salvage.
Salvate il soldato Ryan Film di guerra, americano (1998). Regia di S. Spielberg. Interpreti: T. Hanks, T. Sizemore, M. Damon, B. Pepper, J. Davies.
salvatelecomàndo, sm. Involucro di gomma atto a impedire che cadute a terra rompano il telecomando.
salvatóre, agg. e sm. agg. Che può salvare.
sm. Colui che salva.
sm. saviour.
Salvatore Giuliano Film drammatico, italiano (1962). Regia di Francesco Rosi. Interpreti: Frank Wolff, Salvo Randone.
Salvatòres, Gabrièle (Napoli 1950-) Regista teatrale e cinematografico. Diresse Marrakech Express (1982), Turné (1990), Mediterraneo (1991, premio Oscar per il miglior film straniero), Puerto Escondido (1992), Sud (1994), Nirvana (1996).
salvavìta, agg. e sm. agg. invar. Che può salvare la vita.
sm. Interruttore elettrico di sicurezza che può scattare automaticamente per interrompere l'erogazione di corrente elettrica.
sm. circuit breaker.
salvazióne, sf. L'atto del salvare o salvarsi.
sàlve, inter. Formula di saluto.
inter. 1 hello. 2 (escl.) hi!
Sàlve Comune in provincia di Lecco (4.524 ab., CAP 73050, TEL. 0833).
Salvèmini, Gaetàno (Molfetta 1873-Sorrento 1957) Storico e politico. Militante socialista, fu un tenace sostenitore del suffragio universale e della soluzione del problema del Mezzogiorno. Oppositore di Giolitti, ne criticò i metodi politici denunciando il malcostume politico e i legami tra sottogoverno e malavita nelle regioni meridionali. Deputato nel 1919, antifascista, si schierò contro Mussolini e collaborò con i fratelli Rosselli al periodico Non mollare! Esule nel 1925, si recò in Francia, poi a Londra e negli Stati Uniti. Partecipò alla fondazione del movimento Giustizia e Libertà e, nel 1948, rientrato in Italia continuò la sua battaglia riformista e meridionalista. Opere principali, Magnati e popolani in Firenze dal 1280 al 1295 (1899), Mazzini (1905), La dittatura fascista in Italia (1928), Mussolini diplomatico (1932), Sotto la scure del fascismo (1936), La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1914 (1944), Preludio alla seconda guerra mondiale (1953), Scritti sulla questione meridionale (1955).
salveregìna, sm. invar. Preghiera rivolta alla Madonna.
salvézza, sf. 1 L'essere in salvo. 2 Riparo, rifugio sicuro. 3 Incolumità.
sf. 1 salvation. 2 (sicurezza) safety. 3 (via di salvezza, anche fig.) escape.
sàlvia, sf. Angiosperma (Salvia officinalis) della famiglia delle Labiate e dell'ordine delle Tubiflore. Suffrutice aromatico, originario della regione mediterranea. Viene utilizzata in cucina e in erboristeria.
sf. sage.
Salviàti (Firenze 1510-Roma 1563) Francesco De Rossi detto Cecchino. Pittore. Tra le opere Visitazione (1538, Roma, San Giovanni Decollato) e Storie di David (1552-1554, Roma, Palazzo Ricci-Sacchetti).
Salviàti, Francésco (?-1478) Nobile fiorentino. Fu arcivescovo di Pisa e promosse la congiura dei Pazzi. Morì giustiziato.
salviétta, sf. Piccolo asciugamano.
sf. 1 (asciugamano) towel. 2 (tovagliolo) napkin.
salvìfico, agg. (pl. m.-ci) Che permette di ottenere la salvezza.
Salvìni, Alessàndro (Padova 1827-Firenze 1866) Attore tragico, figlio di Giuseppe.
Salvìni, Giusèppe (Livorno 1790 ca.-Palmanova 1844) Attore ed eccellente caratterista.
Salvìni, Guìdo (Firenze 1893-Trespiano 1964) Regista e scenografo.
Salvìni, Gustàvo (Livorno 1859-Marina di Pisa 1930) Attore tragico, figlio di Tommaso. Celebre per la modernità di recitazione.
Salvìni, Tommàso (Milano 1825-Firenze 1915) Attore tragico, figlio di Giuseppe. Fu un celebre interprete alfieriano e shakespeariano.
salvìnia, sf. Genere di minuscole Pteridofite, appartenenti alla famiglia delle salviniacee, che galleggiano sulle acque stagnanti.
Salviròla Comune in provincia di Cremona (864 ab., CAP 26010, TEL. 0373).
Salvitèlle Comune in provincia di Salerno (927 ab., CAP 84020, TEL. 0975).
sàlvo, agg., prep. e sm. agg. Che è fuori pericolo, al riparo.
prep. impr. Tranne, eccetto che. ~ escluso, fuorché. <> compreso, incluso. • salvo quella persona gli altri sono affidabili.
sm. 1 Situazione di sicurezza. 2 Luogo sicuro. • non fecero in tempo a mettersi in salvo.
agg. 1 safe, unharmed. 2 (al riparo) secure. 3 (fuori pericolo) out of danger. prep. 1 except. 2 (a meno che) unless.
lat. salvus, collegato con salus,-atis, salvezza, salute.
Salween Fiume (2.500 km) dell'Asia sudorientale. Nasce dai monti Tanglha, in Tibet (dove è chiamato Nu Jiang), attraversa lo Yunnan e la Birmania e sfocia nel mare delle Andamane (golfo di Martaban).
Sàlza di Pineròlo Comune in provincia di Torino (92 ab., CAP 10060, TEL. 0121).
Sàlza Irpìna Comune in provincia di Avellino (852 ab., CAP 83050, TEL. 0825).
Salzach Fiume (220 km) dell'Austria settentrionale e della Germania meridionale. Nasce dalle Alpi di Kitzbühel e confluisce nel fiume Inn.
Salzàno Comune in provincia di Venezia (10.997 ab., CAP 30010, TEL. 041).
Salzkammergut Regione naturale dell'Austria centro-settentrionale, tra il Salisburghese, l'Austria Superiore e la Stiria.
Samangan Provincia (274.000 ab.) dell'Afghanistan settentrionale, capoluogo Aibak.
Samar Isola delle Filippine, del gruppo delle Visayan, separata dall'isola di Leyte dal canale di San Juanico.
samàra, sf. Frutto secco indeiscente caratterizzato dalla presenza di un prolungamento del pericarpo, di forma simile a quella di un'ala, che sfrutta il vento nel processo di disseminazione.
Samara Città (1.257.000 ab.) della Russia, sul fiume Volga. Capoluogo della provincia omonima (3.322.000 ab.).
Samaras, Lucas (Kastoria 1936-) Fotografo statunitense. Creò assemblaggi di gusto surrealista.
Samaràte Comune in provincia di Varese (15.107 ab., CAP 21017, TEL. 0331). Centro industriale (prodotti tessili, meccanici, elettrotecnici e chimici). Gli abitanti sono detti Samaratesi.
Samarcànda Città dell'Uzbekistan (366.000 ab.), capoluogo della provincia omonima e situata a 720 m di altitudine, sulla riva sinistra del fiume Zeravsan. Centro commerciale (produzione di tappeti, sete, pellicce astrakan) e sede di industrie alimentari, tessili, chimiche, meccaniche, calzaturiere e del tabacco. Di origine achemenide, fu conquistata da Alessandro Magno e in seguito passò all'impero greco-sciitico di Battriana. Conquistata dagli arabi nel 712, fu rioccupata dai mongoli nel XIII sec. divenendo la capitale dell'impero di Tamerlano. Con la conquista russa del 1868 divenne capoluogo del Turkestan. Monumenti di rilievo, la moschea di Bibi-Hanym, fatta edificare da Tamerlano, la madrasa di Talakari, la necropoli di Sah-i-Zinda (XIV-XV sec.), l'osservatorio astronomico di Ulug Beg (1424-1429).
Samarinda Città (335.000 ab.) dell'Indonesia, capoluogo della provincia di Kalimantan Orientale.
samàrio, sm. Elemento chimico di numero atomico 62, simbolo Sm, peso atomico 150,34. Elemento metallico bianco verde appartenente alla famiglia dei lantanidi o terre rare, nel gruppo del sistema periodico degli elementi comune al cerio.
samaritàno, agg. e sm. agg. Relativo alla regione della Samaria.
sm. 1 Persona caritatevole. 2 Abitante della Samaria.
• Membro dell'antica popolazione della Palestina settentrionale, sorta dalla fusione degli ebrei, rimasti in Samaria dopo la parziale deportazione del 721 a. C. a opera degli assiri e i nuovi popoli da loro colonizzati. Terminata la cattività babilonese, i samaritani ripararono sul monte Garizim presso Nablus, ove edificarono un nuovo tempio e scelsero come unico libro sacro il Pentateuco. Nel 67 d. C. vennero massacrati dai romani; oggi sopravvivono solo poche centinaia di famiglie a Nablus, in Palestina.
samarskìte, sf. Niobato tantalato di uranio, ittrio, erbio, cerio, e ferro che si trova in masse compatte o in cristalli prismatici.
Samàssi Comune in provincia di Cagliari (5.463 ab., CAP 09030, TEL. 070).
Samatzài Comune in provincia di Cagliari (1.708 ab., CAP 09050, TEL. 070).
Samaveda => "Veda"
sàmba, sf. Ballo di origine brasiliana.
Sambalpur Città (113.000 ab.) dell'India, nello stato di Orissa. Capoluogo del distretto omonimo.
sambernàrdo => "sanbernardo"
sàmbo, sm. Tipo di lotta per la difesa personale di origine asiatica simile al judo.
sambùca, sf. 1 Liquore all'anice molto forte ma di sapore dolce. 2 Strumento musicale dell'antica Grecia simile all'arpa.
Sambùca di Sicìlia Comune in provincia di Agrigento (6.797 ab., CAP 92017, TEL. 0925).
Sambùca Pistoiése Comune in provincia di Pistoia (1.630 ab., CAP 51020, TEL. 0573).
Sambùci Comune in provincia di Roma (819 ab., CAP 00020, TEL. 0774).
sambùco, sm. (pl.-chi) 1 Angiosperma (Sambucus nigra) della famiglia delle Caprifogliacee e dell'ordine delle Rubiali. Arbusto originario dell'Eurasia. Raggiunge i 5 m di altezza, è utilizzato in pasticceria e in erboristeria. 2 Imbarcazione a vela.
sm. (bot.) elder tree.
Sambùco Comune in provincia di Cuneo (110 ab., CAP 12010, TEL. 0171).
samisen, sm. invar. Strumento a corde pizzicate utilizzato in Giappone nel teatro kabuki, dalle geishe e dai cantanti girovaghi a partire dal XVI sec.
Sammartìni, Giovànni Battìsta (Milano 1700-1775) Compositore. È autore, tra l'altro, di circa 80sinfonie, concerti, musica da camera e opere teatrali.
Sammichèle di Bàri Comune in provincia di Bari (7.207 ab., CAP 70010, TEL. 080).
Sàmo (comune) Comune in provincia di Reggio Calabria (1.198 ab., CAP 89030, TEL. 0964).
Sàmo (Grecia) Isola greca (476 km2, 41.000 ab.) del mar Egeo orientale, nel gruppo delle Sporadi meridionali. Samo è l'isola greca più vicina alla Turchia, famosa per essere stata la patria di Pitagora. Ha un territorio montagnoso (la cima più alta è il monte Kerketeo, 1.433 m), ricoperto da una ricca vegetazione che ne costituisce un'attrattiva; l'isola digrada a est verso la piana di Chóra. Le principali attività dell'isola sono l'agricoltura, la pesca e la costruzione di navi; il turismo è in rapido sviluppo, ma è stato avviato soltanto di recente, soprattutto in forma d'agriturismo. Samo è il capoluogo odierno dell'isola; si trova sulla costa settentrionale, nella baia di Vathì (nome che in greco designa la città stessa). Ospita un interessante museo archeologico dove sono conservati i reperti dell'Heraion, il sito archeologico più importante dell'isola. Colonia ionica del XII sec., sotto il tiranno Policrate dominò a lungo le isole dell'Egeo. Occupata dai persiani, ateniesi e romani, passò poi ai bizantini e infine, nel 1566, ai turchi. Durante la guerra d'indipendenza greca, le fu riconosciuto lo status di principato cristiano sotto la sovranità della Turchia e venne riunita alla Grecia nel 1912. Numerosi i resti archeologici di età greca e romana.
Samo
Nomo della Grecia che comprende, oltre all'isola omonima, anche quella di Nicaria e il gruppo delle Foúrnoi.
È costituita dalla sezione occidentale dell'arcipelago della Samoa, che comprende le isole di Savaii e Upolu e alcune isole minori, situate nel Pacifico centromeridionale.
Le isole sono di origine vulcanica e si presentano piuttosto rilevate; la più accidentata è Savaii, con numerosi vulcani, che raggiunge i 1.844 m nel monte Silisili, ancora attivo. Tratti dell'isola sono costituiti da depositi di lava, che rendono impossibile la coltivazione e contribuiscono ad allontanare dall'isola parte della popolazione.
L'isola di Upolu presenta un paesaggio meno aspro: al centro si erge il monte Fito che raggiunge i 1.098 m.
Il clima è equatoriale caldo-umido tutto l'anno, con precipitazioni piuttosto abbondanti: da dicembre a marzo, frequenti sono i cicloni.
La popolazione, prevalentemente polinesiana, si concentra maggiormente nell'isola di Upolu, sulla quale si colloca la stessa capitale, Apia, cittadina ormai tipicamente occidentale e maggiore porto dell'arcipelago.
L'economia si basa sostanzialmente sull'agricoltura, in particolare quella di piantagione, con palme da cocco, banane, cacao, taro e canna da zucchero.
Un'altra risorsa è costituita dallo sfruttamento forestale che fornisce buoni quantitativi di legname e che alimenta piccole aziende artigianali di falegnameria.
La pesca è assai praticata e con buoni risultati, come pure l'allevamento del bestiame, in particolare quello suino e bovino.
Se si eccettuano le piccole attività artigianali di lavorazione dei prodotti locali, si può definire irrilevante il settore manifatturiero.
STORIA Scoperto nel 1722 dagli olandesi, l'arcipelago è suddiviso nel 1900 tra gli americani (Samoa orientali) e i tedeschi (Samoa occidentali). Nel 1920, le Samoa occidentali passano sotto tutela neozelandese; diventano indipendenti nel 1962, entrano nel Commonwealth nel 1970 e fanno parte dell'ONU dal 1976. Le Samoa orientali sono amministrate dal 1951 da un governatore che dipende da Washington.
• Abitanti-171.000
Superficie-2.842 km2
Densità-60,2 ab./km2
Capitale-Apia
Governo-Repubblica parlamentare
Moneta-Tala (dollaro della Samoa)
Lingua-Samoano e inglese
Religione-Protestante, cattolica
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
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<> indica (in genere) un "contrario" |
Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_s.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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