Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 6

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 6

 

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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 6

 

scuòcere, v. v. intr. L'essere troppo cotto.
v. intr. pron. Diventare troppo cotto.

scuoiaménto, sm. L'atto di scuoiare.

scuoiàre, v. tr. Levare la pelle.

scuoiatóre, sm. Chi svolge il lavoro di scuoiare gli animali.

scuòla, sf. 1 Istituzione che ha come scopo l'istruzione e l'educazione. ~ corso, facoltà. 2 Attività di insegnamento. 3 Edificio in cui si svolge l'insegnamento. ~ ateneo, collegio, istituto. 4 Insieme di idee, concetti che accomunano un certo gruppo di artisti, scienziati e così via.
 sf. 1 school. 2 (elementare) primary school. 3 (guida) driving school.
 lat. schola, dal greco scholè.
Non scholae sed vitae discimus. (Impariamo non per la scuola ma per la vita) Seneca soleva dolersi che spesso non vitae sed scholae discimus.
Ordinamento scolastico italiano
In Italia l'istruzione e l'istituzione di scuole per ogni ordine e grado spetta allo stato. Possono essere riconosciute scuole non statali che abbiano particolari requisiti, purché esse siano istituite senza oneri per lo stato. Il ministero della pubblica istruzione presiede l'attività che lo stato svolge nel campo educativo e culturale. Su base provinciale, la competenza per l'istruzione secondaria e elementare spetta al provveditorato agli studi. Le università hanno amministrazione e bilancio propri. L'attuale ordinamento comprende l'istruzione primaria, secondaria e superiore. L'istruzione primaria prevede la scuola materna e quella elementare. La scuola elementare è obbligatoria e gratuita ed è suddivisa in cinque classi. L'obbligo scolastico si conclude con i tre anni della scuola media. Successivamente si può scegliere tra vari istituti: professionale, tecnico, d'arte, magistrale oppure i licei (classico, scientifico, linguistico, artistico) della durata di cinque anni. Gli istituti professionali possono avere durata triennale o quinquennale, hanno vari indirizzi, industriale, commerciale, per il turismo, per l'agricoltura. Gli istituti tecnici hanno durata quinquennale ed hanno i seguenti indirizzi: agrario, industriale, nautico, commerciale, per geometri, corrispondenti in lingue estere, turismo. Dalla scuola secondaria superiore si può accedere all'università (durata dei corsi da quattro a sei anni), agli istituti superiori statali (educazione fisica, ISEF, Istituto navale, Istituto orientale, Istituto di scienze sociali), all'Accademia di belle arti, alle Accademie militari.

Scuola dei mariti, La Commedia di Molière (1661).

Scuola della maldicenza, La Commedia di R. B. Sheridan (1777).

Scuola delle mogli, La Commedia di Molière (1662).

Scuola e società Opera di filosofia e pedagogia di J. Dewey (1900).

scuòlabus, o scuolabùs, sm. invar. Servizio di trasporto messo a disposizione degli studenti.

scuolaguìda, sf. (pl. scuoleguìda) Insegnamento della guida degli autoveicoli.

scuòtere, v. v. tr. 1 Dare una serie di colpi per agitare. ~ sbattere, scrollare. 2 Turbare. ~ sconvolgere, scioccare. 3 Incitare. ~ galvanizzare. : : compagni cercavano di scuoterlo per farlo riprendere. 4 Togliere via, di dosso. scosse la polvere dal cappotto
v. intr. pron. 1 Sussultare. 2 Turbarsi. si scosse veramente per poco in quell'occasione.
 v. tr. to shake. v. intr. pron. 1 to rouse oneself, to stir oneself. 2 (turbarsi) to be shaken.
 lat. excutere, comp. da ex-+ quatere scuotere.

scuotiménto => "scotimento"

scuotipàglia, sf. Organo di trebbiatrici e mietitrebbiatrici atto a separare la paglia lunga dai granelli e dalla pula. È formata da griglie metalliche a moto oscillante.

Scùrcola Marsicàna Comune dell'Abruzzo (2.400 ab., CAP 67068, TEL. 0863) in provincia di L'Aquila situata sui monti Carseolani.

scùre, sf. Strumento usato dai boscaioli per spaccare legna o abbattere gli alberi. ~ accetta, ascia. con pochi e sapienti colpi di scure, l'albero fu abbattuto evitando danni.
 sf. axe.
 lat. securis, da secare tagliare.

Scure di Wandsbek, La Romanzo di A. Zweig (1947).

Scurèlle Comune in provincia di Trento (1.232 ab., CAP 38050, TEL. 0461).

scurétto, sm. Uno scuro della finestra.

scurìre, v. v. tr. Far diventare scuro. ~ annerire. <> schiarire. nonostante si fosse esposto tutto il pomeriggio, il sole non aveva scurito la sua pelle.
v. intr. pron. Diventare scuro. ~ imbrunire. <> imbiancare. il cielo cominciava a scurirsi, quindi era meglio rientrare.
 v. tr. to darken.
 deriv. da scuro.

scùro, agg. e sm. agg. 1 Con poca luce, male illuminato. ~ buio, tenebroso. <> chiaro. 2 Di colore vicino al nero. ~ tetro, opaco. <> acceso, brillante. 3 Incomprensibile. ~ ostico, oscuro. <> chiaro, evidente. aveva inviato dei messaggi scuri.
sm. 1 Assenza di luce. 2 Battente interno di una finestra che impedisce il passaggio della luce. 3 Abito di colore tendente al nero. gli piaceva vestire di scuro.
 agg. 1 dark. 2 (umore) grim. sm. dark, darkness.
 lat. obscurus.

Scurpiddu Racconto di L. Capuana (1898).

scurrìle, agg. Volgare, osceno. ~ sboccato, scollacciato. <> castigato, morigerato.
 agg. scurrilous.
 lat. scurrilis.

scurrilità, sf. invar. L'essere scurrile.
 lat. scurrilitas,-atis.

Scùrsola Marsicàna Comune in provincia di L'Aquila (2.332 ab., CAP 67068, TEL. 0863).

Scurzoléngo Comune in provincia di Asti (569 ab., CAP 14030, TEL. 0141).

scùsa, sf. 1 Lo scusare o scusarsi. 2 Attenuante, giustificazione. ~ difesa, scusante. <> aggravante. non esistevano scuse per quell'atteggiamento. 3 Pretesto. si aggrappò a quella scusa per andarsene.
 sf. 1 apology. 2 (attenuante) excuse. 3 (pretesto) pretext.
 deriv. da scusare.

scusàbile, agg. Che può essere o merita di essere scusato.
 agg. 1 pardonable, excusable. 2 (giustificabile) justifiable.
 lat. excusabilis.

scusànte, sf. Giustificazione.
 sf. justification, excuse.

scusàre, v. v. tr. 1 Fornire dei motivi di giustificazione. ~ discolpare, giustificare. <> accusare, incolpare. 2 Scagionare. <> incriminare. 3 Perdonare.
v. rifl. Giustificarsi.
 v. tr. 1 to excuse. 2 (perdonare) to forgive. v. rifl. 1 to make one's excuses, to apologize. 2 (giustificarsi) to justify oneself.
 lat. excusare, comp. da ex-+ deriv. da causa.

Scùtari (Albania) Città (82.000 ab.) dell'Albania, all'estremità sudorientale del lago omonimo. Capoluogo dell'omonimo distretto. Mercato di prodotti agricoli della regione (tabacco e cereali) e di bestiame (pelli e lane). Le principali industrie sono quelle tessili, alimentari, metallurgiche (rame), dei laterizi, della carta, del tabacco e del legno. Fu fondata dai traci, prima della conquista romana, nel II sec. a. C. Passò all'Albania nel 1913.
Scutari
Lago a livello variabile (dai 370 ai 391 km2), al confine tra Albania e Federazione iugoslava.

Scùtari (Turchia) Città (203.000 ab.) della Turchia asiatica, sul Bosforo, di fronte a Istanbul.

scutellària, sf. Genere di piante erbacee o subarbustacee, appartenente alla famiglia delle Labiate, di cui fanno parte quasi duecento specie, per lo più ricadenti o prostrate, diffuse nelle regioni temperate o tropicali montuose.

Scutèllidi Famiglia di Echinoidi irregolari clipeasteroidi.

scutìgera, sf. Genere di Artropodi chilopodi carnivori notturni appartenenti all'ordine degli Scutigeromorfi, famiglia degli Scutingeridi. La Scutigera coleoptrata, diffusa nelle regioni mediterranee, si nutre di insetti dannosi.

scutrettolàre, v. intr. 1 Di uccello, muovere la coda seguendo un moto alterno. 2 Di persona, camminare dondolando i fianchi. ~ sculettare.

scùtulo, sm. Formazione che viene provocata allo sbocco dei follicoli piliferi dai Funghi responsabili della tigna. Ha forma tondeggiante e colore giallo-arancione.

SCV Sigla di Stato della Città del Vaticano.

sd Sigla di senza data (usato nelle indicazioni bibliografiche).

sdamàre, v. intr. Togliere una pedina dall'ultima fila della scacchiera, nel gioco della dama.

sdaziàre, v. tr. Levare i dazi di pagamento.

sdebitàre, v. v. tr. Liberare da un debito.
v. rifl. 1 Liberarsi da un debito. 2 Soddisfare un impegno.

sdebitàrsi, v. rifl. Pagarsi i debiti, disobbligarsi. ~ disimpegnarsi, disobbligarsi. <> indebitarsi, vincolarsi.
 v. rifl. to repay, to return.

sdegnàre, v. v. tr. 1 Rifiutare. 2 Provocare risentimento.
v. intr. pron. Offendersi, risentirsi. ~ impermalirsi, incollerirsi.

sdegnàto, agg. Che mostra sdegno.
 agg. angry, indignant.

sdégno, sm. 1 Collera, risentimento. ~ indignazione. 2 Ripugnanza, disprezzo. ~ spregio.
 sm. 1 disdain, scorn. 2 (indignazione) indignation.
 deriv. da sdegnare.

sdegnosità, sf. invar. L'essere sdegnoso.

sdegnóso, agg. Che provoca o mostra sdegno, risentimento. ~ altezzoso, superbo. <> affabile, cordiale.
1 disdainful. 2 (sprezzante) scornful.
 deriv. da sdegno.

sdentàre, v. v. tr. Levare i denti.
v. intr. pron. Rompersi i denti.

sdentàto, agg. Che ha perso o non ha i denti.

Sdf Sigla di Società di fatto.

sdilinquiménto, sm. Smanceria, svenevolezza.

sdilinquìre, v. v. tr. Indebolire, perdere vigore.
v. intr. pron. 1 Indebolirsi. 2 Lasciarsi andare a tenere effusioni. ~ estasiarsi.

sdipanàre, v. tr. 1 Disfare un gomitolo. 2 Sbrogliare, districare. ~ risolvere.

SDN Sigla di Società Delle Nazioni.

sdoganaménto, sm. L'atto di sdoganare.

sdoganàre, v. tr. Pagare il dazio alla dogana. ~ svincolare.
 v. tr. to clear through the customs.

sdolcinatézza, sf. Moina, l'essere sdolcinato.

sdolcinàto, agg. 1 Dolce. 2 Stucchevole. ~ melenso, mellifluo.
 agg. oversentimental, mawkish.

sdolcinatùra, sf. Sdolcinatezza. ~ leziosaggine, smanceria.

sdoppiaménto, sm. L'effetto di sdoppiare o sdoppiarsi.

sdoppiàre, v. v. tr. Duplicare, fare una copia.
v. intr. pron. Dividersi in due.
 v. tr. e v. intr. pron. to split, to divide.
 da s-+ doppiare.

sdottoreggiàre, v. intr. 1 Dare sfoggio, esibizione di sapienza. 2 Sputare sentenze.

sdràia, sf. Sedia costituita da una tela e da un telaio smontabile.
 deriv. da sdraiare.

sdraiàre, v. v. intr. Stendere, appoggiare a, giacere.
v. intr. pron. Stendersi, coricarsi. ~ rilassarsi, riposarsi.
 v. tr. to lay down. v. intr. pron. to lie down, to stretch out.

sdraiàto, agg. Disteso, supino.

sdràio, sm. sing. 1 L'essere sdraiato. 2 Sedia costruita in modo da potersi sdraiare. sedia a sdraio.
 sm. deck chair.

sdrammatizzàre, v. tr. Rendere meno grave. ~ ridimensionare, razionalizzare. <> drammatizzare.
 da s-+ drammatizzare.

sdrucciolàre, v. intr. Scivolare, cadere scivolando. ~ slittare.
 v. intr. to slip.

sdrucciolévole, agg. Su cui è facile sdrucciolare. ~ scivoloso.
 agg. slippery.

sdrucciolìo, sm. Scivolio continuo e prolungato.

sdrùcciolo, agg. e sm. agg. Che ha accento sulla terz'ultima sillaba.
sm. 1 L'atto di sdrucciolare. 2 Pendio.

sdrucciolóne, sm. Caduta da scivolata.

sdrucciolóni, avv. Sdrucciolando.

sdrucìre, v. v. tr. 1 Lacerare le cuciture. 2 Graffiare.
v. intr. pron. 1 Scucirsi. 2 Graffiarsi.

sdrucìto, agg. Scucito.

sdrucitùra, sf. L'effetto di sdrucire o sdrucirsi.

sdùtto, agg. 1 Lungo e sottile. 2 Esile. ~ magro.

se, cong., pron. e sm. cong. 1 Ammesso che, qualora. 2 Introduce una proposizione dubitativa. 3 Introduce una proposizione interrogativa indiretta.
pron. pers. m. e f. Utilizzato come complemento oggetto per dare un certo rilievo, utilizzabile con stesso o medesimo per rafforzare il senso della frase.
sm. invar. 1 Incertezza, dubbio. 2 Obiezione, condizione.
 cong. 1 if. 2 (se pure) even if. 3 (con dubitative e interrogative indirette) whether. pron. 1 he, she. 2 (lo) him.
 lat. si.

sé, pron. pers. rifl. m. e f. Ha valore riflessivo e viene utilizzato come soggetto. Usato in varie locuzioni: a sé, in disparte, isolato; da sé, senza aiuto di altri; tenere per sé, non dividere con altri; tra sé, da solo; va da sé, è ovvio.
 pron. pers. 1 (maschile) himself. 2 (femminile) herself. 3 (neutro) itself. 4 (plurale) themselves. 5 (impersonale) oneself.
 lat. se.

Se Simbolo chimico del selenio.
se
Sigla di senza editore (usato nelle indicazioni bibliografiche).
SE
Sigla di Sua Eccellenza.

Se avessi un milione Film commedia, americano (1932). Regia di Ernst Lubitsch. Interpreti: W. C. Fields, Charles Laughton, May Robson. Titolo originale: If I Had a Million

Se il grano non muore Memorie di A. Gide (1926).

Se no i xe mati no li volemo Commedia di G. Rocca (1926).

Se questo è un uomo Memorie di P. Levi (1947). Il libro rappresenta la narrazione dell'esperienza diretta dell'autore, che ha avuto la fortuna di essere tra i pochi ritornati a casa dal campo di sterminio di Auschwitz (oggi Oshwieçim in Polonia) ove, dopo la cattura a opera della Milizia fascista nel dicembre 1943, era stato deportato verso la fine di gennaio 1944. L'opera è una testimonianza sconvolgente degli orrori, delle indicibili umiliazioni e torture inflitte sistematicamente ai prigionieri vivi, per non parlare di quelli eliminati con il gas perché ritenuti inabili al lavoro. Una documentazione diretta sui campi di sterminio nazisti.

Se una notte d'inverno un viaggiatore Romanzo di I. Calvino (1979).

SEA Sigla di Società Esercizi Aeroportuali.

Sealsfield, Charles (Poppitz, Moravia 1793-Soletta, Berna 1864) Pseudonimo di Karl Anton Postl. Romanziere austriaco. Tra le opere Tokeah (1829) e Il libro della cabina (1841).

SEAT Sigla di Società Elenchi degli Abbonati al Telefono.

SEATO Sigla di South East Asia Treaty Organization, organizzazione difensiva dell'Asia sudorientale. Alleanza di carattere politico militare, istituita dal trattato di Manila (8 settembre 1954). Promossa dagli USA vi avevano aderito la Nuova Zelanda, l'Australia, le Filippine, il Pakistan e la Thailandia, oltre a Francia e Inghilterra; altre nazioni pur non avendo aderito nominalmente (Viet Nam del Sud, Cambogia) erano considerate come nazioni protette dall'alleanza. Essa tendeva a garantire l'integrità territoriale degli stati membri e a promuovere la collaborazione politica ed economica fra gli stessi. Dopo numerose defezioni, l'alleanza si sciolse nel 1977.

Seattle Città (516.000 ab.) degli USA, nello stato di Washington, sull'oceano Pacifico, nella costa orientale del Puget Sound. Porto commerciale e mercato di prodotti agricoli della regione. Le principali industrie sono quelle cantieristiche, alimentari, tessili, aeronautiche (Boeing), chimiche, elettroniche, siderurgiche e del legno. Sede di un aeroporto e di un'università. Fu fondata nel 1851.

sebàceo, agg. 1 Del sebo. 2 Che produce sebo.
Ghiandole sebacee
Ghiandole alveolari semplici presenti su tutto il corpo tranne che sulle palme di mani e piedi vicino ai follicoli piliferi.

sebàcico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'acido bicarbossilico di formula CO2H(CH2)8CH2H.

Sebastiàno dél Piómbo (Venezia ca. 1485-Roma 1547) Sebastiano Luciani detto Sebastiano del Piombo. Pittore. Tra le opere Resurrezione di Lazzaro (1516-1519, Londra, National Gallery) e Pietà (ca. 1517, Viterbo, Museo Civico).

Sebastòpoli Città dell'Ucraina di circa 356.000 ab., ubicata nella provincia di Crimea, fondata nel 1784 da G. A. Potëmkim. Porto commerciale e militare sul mar Nero, è sede di industrie alimentari, della concia, del legno e cantieristiche. Centro climatico e balneare.
Assedio di Sebastopoli
Durante la guerra di Crimea gli stati maggiori alleati, si accordarono per procedere, con lenta avanzata, a un attacco metodico finalizzato a far cadere la città. Le operazioni, iniziate nell'ottobre del 1854, si conclusero nel settembre del 1855 con la caduta di Sebastopoli. Durante la seconda guerra mondiale la città subì altri due assedi che la distrussero quasi completamente: il primo operato dai tedeschi dall'ottobre del 1941 al 2 luglio 1942 e il secondo operato dalle truppe sovietiche e conclusosi il 9 maggio con la capitolazione delle truppe tedesche.

sebbène, cong. Benché, malgrado. ~ nonostante.
 cong. although, though.

Sebenìco Città (80.000 ab.) della Croazia. Porto e commerciale (esportazione di pesce, vino, legname e bauxite), base navale militare situata sulla costa dalmata, in un'insenatura alla foce del fiume Krka. Sede di industrie metallurgiche e chimiche oltre che di turismo balneare. Tra il 1412 e il 1797 appartenne a Venezia e, nelle lotte contro i turchi, si meritò l'appellativo di fedelissima. Con il trattato di Rapallo (1922), dopo il crollo asburgico, fu annessa alla Iugoslavia. Tra i monumenti, la chiesa di San Domenico e Sant'Antonio Abate (XII sec.), la chiesa di San Francesco (XIV sec.), la Loggia (1542), la cattedrale di San Giacomo (XV-XVI sec.), il palazzo vescovile e palazzo Orsini (XV sec.).

sèbo, sf. Insieme di sostanze grasse secreto dalle ghiandole sebacee della superficie cutanea e avente la funzione di protezione della pelle contro l'essiccamento e l'azione dei microbi.
 lat. sebum.

sebocistomatòsi, sf. Affezione cutanea caratterizzata dalla presenza di cisti sebacee.

Sebórga Comune in provincia di Imperia (352 ab., CAP 18012, TEL. 0184).

seborrèa, sf. Aumento della produzione sebacea ricorrente in alcune dermopatie quali l'acne e l'eczema seborroico. In base ad alcune variazioni sintomatiche, la patologia si distingue in seborrea furfuracea, quando il sebo è secco e ha l'aspetto della forfora, seborrea grassa, allorché la secrezione sebacea è fluida e si localizza su determinate regioni anatomiche (fronte, naso, mento, cuoio capelluto ecc.), seborrea eczematoide, nel caso in cui la produzione di sebo viene accompagnata da un processo infiammatorio eczematoso.

seborròico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla seborrea, secrezione di grassi dalle ghiandole della pelle.

Sebou Fiume (450 km) del Marocco. Nasce dal Medio Atlante e sfocia nell'oceano Atlantico.

SECAM Sigla di Sequéntiel à Memoire (sequenziale a memoria).

Sécan, Georges (Bucarest 1913-) Pittore francese. Tra le opere Precivilizzazione (1961, Losanna, Musée des Beaux-Arts).

secànte, agg. e sf. agg. Che interseca.
sf. In trigonometria, la funzione inversa del coseno.

secantòide, sf. Curva piana di equazione y=sec x.

secàre, v. tr. Tagliare.

sécca, sf. 1 Mancanza d'acqua. 2 Zona in cui il livello dell'acqua è tanto basso da impedire la navigazione.
 sf. shallows.

seccàggine, sf. 1 Mancanza di umidità. 2 Noia. ~ tedio.

seccaménte, avv. In modo secco, bruscamente. ~ aspramente, burberamente. <> amabilmente, cordialmente.

seccànte, agg. Noioso, importuno. ~ fastidioso, molesto. <> gradito.
 agg. tiresome, annoying.

seccàre, v. v. tr. 1 Importunare. ~ infastidire, molestare. 2 Far diventare secco, inaridire. ~ asciugare. <> bagnare. il caldo eccessivo gli aveva seccato la gola.
v. intr. Diventare secco.
v. intr. pron. 1 Annoiarsi, disturbarsi. ~ infastidirsi. si era seccata per quell'osservazione sul suo comportamento, l'aveva avuta a male. 2 Asciugarsi, perdere l'acqua.
 v. tr. 1 to dry up. 2 (importunare) to bother. 3 (disturbare) to annoy. v. intr. to dry. v. intr. pron. 1 to dry up. 2 (irritarsi) to get annoyed, to grow annoyed.
 lat. siccare, prosciugare.

seccàto, agg. 1 Infastidito. 2 Secco.

seccatóio, sm. Ripiano o locale in cui sono messi a seccare i prodotti agricoli.

seccatóre, sm. (f.-trìce) Chi importuna, annoia. ~ disturbatore, importuno.
 sm. pest, nuisance.

seccatùra, sf. Noia, fastidio. ~ bega, impiccio.
 sf. bore, nuisance, bother, trouble.

secchézza, sf. L'essere secco, sbrigativo.

Sécchi, Angelo (Reggio Emilia 1818-Roma 1878) Astronomo italiano, compì una prima classificazione spettrale delle stelle, che divise in quattro gruppi; insieme a P. Tacchini fondò la prima rivista di astrofisica del mondo (Memorie della Società degli spettroscopisti italiani). Fu uno dei primi a utilizzare i metodi fotografici e spettrografici in astronomia ed effettuò alcune osservazioni interessanti sulle comete e il Sole.

sécchia, sf. 1 Recipiente per liquidi. 2 Studente che passa tutto il tempo a studiare.
 sf. pail, bucket.

Sécchia Fiume (172 km) dell'Emilia Romagna. Nasce dall'Appennino Tosco-Emiliano e confluisce nel Po, a 10 km da Ostiglia. Vi confluiscono i fiumi Dragone, Rossenna e Tresinaro.

Secchia rapita, La Poema di A. Tassoni (1624).

secchiàta, sf. 1 Colpo dato con un secchio. 2 La quantità di liquido contenuto in un secchio.

secchièllo, sm. Piccolo secchio.

sécchio, sm. 1 Recipiente, contenitore di liquidi e altro. 2 Il contenuto del recipiente.
 sm. 1 pail, bucket. 2 (il contenuto) bucketful.
 lat. situlus.

secchióne, sm. (f.-a) Studente che passa tutto il tempo a studiare.

sécco, agg. e sm. (pl. m.-chi) agg. 1 Asciutto, privo di umidità. ~ essiccato. <> umido. 2 Sottoposto a essiccazione. ~ disidratato. <> reidratato. fichi secchi. 3 Dal sapore aspro e forte. vino secco. 4 Morto. lo lasciarono secco sul marciapiede dopo averlo investito. 5 Brusco. ~ sbrigativo, scostante. <> affabile, amabile. discorso secco.
sm. 1 Luogo privo di acqua. restare a secco, senza denaro. 2 Siccità.
 agg. 1 dry. 2 (essiccato) dried. 3 (magro) skinny, thin. 4 (brusco) sharp, clean. 5 (modo) abrupt, curt.
 lat. siccus, da siticus, deriv. da sitis sete.

seccùme, sm. L'insieme di oggetti secchi.

secentésco, agg. (pl. m.-chi) Relativo al Seicento.

secentèsimo, sm. Il gusto, gli ornamenti che caratterizzano le opere artistiche del Seicento.

secentìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Artista del Seicento.

secentìstico, agg. (pl. m.-ci) Del Seicento.

secèrnere, v. tr. Emettere una sostanza. ~ essudare, gocciolare.

secessióne, sf. Separazione di un gruppo dall'unità politica o sociale di cui faceva parte, per discordanze di idee, di interessi o per ribellione. ~ distacco, dissociazione.
 sf. secession.
Guerra di secessione
Combattuta tra il 1861 e il 1865 negli Stati Uniti, causata dal problema dell'abolizione della schiavitù. La questione era stata regolata, da principio, con la possibilità per i singoli stati di abolire o meno tale istituto. L'elezione di Abramo Lincoln, favorevole all'abolizione, alla presidenza degli Stati Uniti, fece precipitare il conflitto nel quale si trovarono di fronte i ventiquattro stati del nord contro gli undici del sud i quali proclamarono la secessione e si costituirono in confederazione. Nel dicembre 1861 la Carolina del Sud abbandonò l'unione dichiarandosi indipendente, seguita dagli altri stati del sud. Le ostilità furono aperte dall'attacco al forte Sumter. Nei primi due anni di guerra (1861-1863) le sorti furono favorevoli ai sudisti, ma dopo l'affidamento dell'esercito nordista al generale Grant, le vittorie di Vicksburg, la presa di New Orleans e di Savannah (a opera di Sherman) sovvertirono la situazione. La caduta di Richmond portò alla resa del generale sudista Robert Lee e alla pace di Appomattox (9 aprile 1965) che mise fine alla guerra di secessione americana.
Secessione della plebe romana
Avvenuta nel 494 a. C. a Roma, nella lotta politica tra patrizi e plebei quando questi ultimi si ritirarono sul monte Sacro, la separazione si ricompose dopo l'apologo di Menenio Agrippa.
Secessione di Monaco-Secessione di Vienna-Secessione di Berlino
Nel campo dell'arte serie di movimenti artistici d'avanguardia, sviluppatisi in Germania e in Austria alla fine del 1800 e all'inizio del 1900, contro l'autoritarismo artistico, che intendevano opporsi all'arte ufficiale delle accademie. La secessione di Monaco fu influenzata dagli impressionisti francesi; quella di Vienna fu ispirata dal movimento belga art nouveau. Nell'area culturale tedesca, il termine Sezessionstil (stile della secessione) viene usato come equivalente di art nouveau. In Germania, nello stesso senso, viene utilizzato anche il termine jugendstil (dalla rivista Jugend, gioventù). L'arte della secessione viennese esprime l'intreccio di sentimenti di decadenza dei valori culturali della vecchia Europa e la ricerca di nuovi valori che possano sostenere un progetto di rifondazione culturale. Il suo programma si può riassumere nella ricerca di un'arte totale, di un'arte applicata che plasmi tutti gli oggetti della vita quotidiana. Tra i maggiori esponenti, si ricordano i pittori G. Klimt ed E. Schiele, oltre agli architetti J. M. Olbrich e A. Loos.

secessionìsmo, sm. Inclinazione a separarsi dal gruppo.

secessionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi è favorevole alla secessione.

secessionìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al secessionismo.

Secinàro Comune in provincia di L'Aquila (558 ab., CAP 67029, TEL. 0864).

Seclì Comune in provincia di Lecce (1.808 ab., CAP 73050, TEL. 0836).

séco, pron. pers. Con sé.

secolàre, agg. 1 Che accade ogni secolo. rito secolare. 2 Che è vecchio di secoli. ~ antico, storico. <> giovane, recente. istituzioni secolari. 3 Laico. ~ civile, laicale. <> clericale, ecclesiastico. potere secolare, opposto a quello ecclesiastico.
 agg. 1 centuries-old, age-old. 2 (laico) lay, secular.
 lat. saecularis.

secolarésco, sm. (pl.-chi) Terreno. ~ mondano. <> religioso.

secolarità, sf. invar. L'avere durata secolare.

secolarizzàre, v. tr. 1 Ridiventare laico. 2 Passare alle dipendenze del potere civile da quello religioso.

secolarizzazióne, sf. Laicizzazione.

sècolo, sm. 1 Il tempo di cento anni. 2 Periodo storico ben definito. il secolo delle grandi invenzioni. 3 Periodo di tempo abbastanza lungo. non si faceva sentire da secoli. 4 Vita laica e non religiosa.
 sm. 1 century. 2 (epoca) age.
 lat. saeculum.

Secolo di Luigi XIV, Il Opera di storia di Voltaire (1751-1756).

Sècolo d'Itàlia, Il Quotidiano di estrema destra fondato a Roma nel 1952. Ha fiancheggiato il movimento sociale italiano. Ora è l'organo di Alleanza Nazionale.

secónda, sf. 1 La seconda posizione, la seconda marcia dei motori. in seconda, in posizione subordinata in una gerarchia. 2 La seconda classe scolastica. a seconda, relativamente a, dipendentemente da ( comportarsi a s. del contesto), dipendentemente dal caso che (sceglierò a s. che lei sia d'accordo o meno). 3 In medicina e veterinaria complesso della placenta e delle membrane che rimangono nell'utero dopo la fuoriuscita del feto nel parto.
 da secondo, dal lat. secundus, deriv. da sequi seguire.
 sf. 1 second. 2 (classe) second class.

secondaménto, sm. L'effetto di assecondare.

secondàre, v. tr. Seguire, assecondare.

secondariaménte, avv. Successivamente.
 avv. in the second place, secondly.

secondarietà, sf. L'essere secondario.

secondàrio, agg. 1 Che ha importanza minore. ~ accessorio, ausiliario. <> essenziale, primario. attività secondarie di una ditta. 2 Che viene come secondo in una successione ordinata. istruzione secondaria, quella che precede l'università.
 agg. 1 secondary. 2 (questione secondaria) side issue.
 lat. secundarius, di second'ordine.

secondìno, sm. Guardia carceraria. ~ custode, carceriere.
 sm. warder.

secóndo, agg., avv., prep. e sm. agg. num. ord. 1 Che si trova dopo il primo, all'interno di una serie ordinata. 2 Minore, di valore inferiore.
avv. In secondo luogo.
prep. impr. 1 In modo conforme. 2 In proporzione.
sm. 1 La sessantesima parte del minuto. ~ momento, istante. 2 Chi assiste in un duello, un incontro di pugilato. 3 Persona che si trova nella seconda posizione, rispetto a un ordinamento indicato.
 agg. second. sm. 1 second. 2 (portata) second course. 3 (ufficiale in seconda) second in command. avv. secondly. prep. 1 according to. 2 (come prescritto) in accordance with. 3 (secondo me) in my opinion. 4 (secondo che) according to.
In geometria unità di misura sessagesimale degli angoli piani, pari a 1/3600°.
In metrologia è l'unità di misura degli intervalli di tempo nel Sistema Internazionale (SI). La sua definizione, basata su un orologio al cesio, è costituita dalla durata di 9.192.631.770 oscillazioni della radiazione emessa da un atomo di cesio 133, in una ben precisa transizione di stato. In Italia è realizzato tramite il campione dell'Istituto elettrotecnico nazionale Galileo Ferraris di Torino.

Secondo libro della giungla, Il Romanzo di J. R. Kipling (1895).
=> "Il libro della giungla"

Secondo sesso, Il Saggio di S. de Beauvoir (1949).

secondogènito, sm. Il secondo nato in una famiglia.
 sm. second child, second son.

secondogenitùra, sf. La condizione del secondogenito.

secrétaire, sm. invar. Mobile costituito da scrivania e cassettiera.

secretìna, sf. Ormone che stimola la secrezione del succo pancreatico e, di conseguenza, della bile e del succo intestinale. Viene prodotto dalla mucosa del duodeno.

secretìvo, agg. Che è relativo alla secrezione.

secrèto, sm. Liquido ottenuto dalla secrezione.
 lat. secretus, p.p. di secernere.

secretóre, sm. (f.-trìce) Che ha funzione di secernere.

secretòrio, agg. Secretivo.

secrezióne, sf. 1 L'effetto del secernere. 2 Ciò che viene secreto.
 lat. secretio,-onis.

Secugnàgo Comune in provincia di Lodi (1.597 ab., CAP 20070, TEL. 0377).

sed, sm. invar. In informatica è il nome di un editor di testo (Stream editor) a linea singola disponibile nel sistema operativo UNIX.

Sedan Città della Francia (23.000 ab.) sul fiume Mosa, del dipartimento delle Ardenne. È sede di industrie tessili, chimiche, meccaniche, metallurgiche e alimentari. Fu annessa alla Francia da Carlo V e diventò quindi feudo dei La Marck che la fortificarono. Nel 1552 Robert IV duca di Bovillon discendente dei La Marck, fu riconosciuto principe di Sedan. Passò sotto la riforma, diventando sede di un'accademia calvinista. Ritornata nel 1642 ancora alla corona, la città grazie alle industrie tessili conobbe un periodo di forte sviluppo e ricchezza; in coincidenza con la revoca dell'editto di Nantes, la città conobbe poi un declino politico ed economico che portò anche alla chiusura dell'Accademia (1685).
Battaglia di Sedan
Combattuta il 1° settembre del 1870 tra le truppe francesi di E. P. Mac Mahon e quelle prussiane di H. von Moltke, rappresentò la fine della guerra franco prussiana e determinò la caduta del secondo impero francese. Le truppe francesi, costituite da 120.000 uomini e 400 cannoni, furono battute dai prussiani, forti di 240.000 uomini e 800 cannoni, costringendo Napoleone III alla resa. Il 2 settembre presso il castello di Bellevue fu firmata la capitolazione dell'esercito francese. L'imperatore stesso fu fatto prigioniero e rinchiuso nel castello di Wilhelmshöhe, in Germania, mentre i suoi uomini (83.000) furono internati in campi di prigionia tedeschi.

sèdano, sm. Angiosperma (Apium graveolens) della famiglia delle Ombrellifere e dell'ordine delle Umbelliflore. Pianta erbacea aromatica, originaria dell'Europa meridionale. Viene utilizzato in cucina.
 sm. celery.
 lat. volg. selinum, dal greco sèlinon.

sedàre, v. tr. Placare, calmare. ~ lenire, mitigare. <> aizzare, incitare.

sedatìvo, agg. Che svolge azione di calmante, tranquillante. ~ lenitivo, rasserenante. <> eccitante, stimolante.
 agg. sedative.

sède, sf. 1 Dimora, residenza. ~ domicilio. operare fuori sede, svolgere un'attività lontano dalla dimora abituale. 2 Edificio, città in cui ha la residenza un'istituzione. ~ filiale, agenzia, sezione, succursale. in sede di, durante una fase particolare della procedura.
 sf. 1 seat. 2 (ufficio) office. 3 (sede principale) head office. 4 (organizzazione) headquarters. 5 (elettorale) polling station. 6 (in separata sede) in private. 7 (sociale) registered office.
 lat. sedes, deriv. da sedere.

Sedegliàno Comune in provincia di Udine (3.978 ab., CAP 33039, TEL. 0432).

sedentarietà, sf. L'essere sedentario.

sedentàrio, agg. e sm. agg. 1 Di poco movimento. 2 Stabile, fisso in un luogo. ~ stanziale, fermo. <> errabondo, nomade.
sm. Chi fa poco moto.
 agg. sedentary.

sedentarizzazióne, sf. Fenomeno per cui si passa da nomadi a sedentari.

sedére, sm. e v. sm. 1 L'essere seduti. 2 Parte anatomica su cui ci si siede. dovevano prenderlo a calci nel sedere invece di perdonarlo!
v. intr. 1 Appoggiare la parte posteriore su un piano. 2 Essere situato. sedere in cattedra, insegnare; sedere al volante, guidare.
v. intr. pron. Mettersi a sedere. ~ accomodarsi, assidersi. <> alzarsi, levarsi.
 sm. behind, bottom. v. intr. to be seated, to be sitting. v. intr. pron. to take a seat, to sit down.
 lat. sedere, essere seduto.

Sedgwick, Anne Douglas (Englewood, New Jersey 1873-Hampstead, Inghilterra 1935) Scrittrice statunitense. Visse prevalentemente in Europa e nei suoi romanzi rispecchiò il problema dei rapporti tra la società europea e quella americana. Tra le opere Il salvataggio (1902), Tante (1911) e La francesina (1927).

SEDI Sigla di Società Editrice dei Documentari Italiani.

sèdia, sf. 1 Mobile dotato di piano orizzontale e di schienale su cui ci si può sedere. ~ seggiola. sedia elettrica, strumento di esecuzione capitale che uccide con elevate scariche elettriche. 2 Trono.
 sf. 1 chair. 2 (a rotelle) wheel chair.
 deriv. da sedere.

sediàrio, sm. (pl.-i) Chi porta la sedia gestatoria, su cui si trova il papa.

sedicènne, agg., sm. e sf. agg. Che ha sedici anni.
sm. e sf. Chi ha sedici anni.

sedicènte, agg. Che si attribuisce titoli o virtù che non ha. ~ preteso.
 agg. would-be, self-styled.

sedicèsimo, agg. e sm. agg. num. ord. Che occupa la posizione sedici in un ordinamento indicato.
sm. 1 La parte ottenuta dividendo l'unità per sedici. 2 Libro formato da sedici pagine. fu stampato in sedicesimo.

sédici, agg. e sm. agg. num. card. invar. Quantità formata da una decina e sei unità.
sm. invar. Numero che corrisponde a una decina e sei unità.
 agg. e sm. sixteen.

Sèdico Comune in provincia di Belluno (8.056 ab., CAP 32036, TEL. 0437).

Sedie, Le Commedia di E. Ionesco (1952).

sedìle, sm. Oggetto su cui ci si può sedere. ~ seggiola, sedia.
 sm. 1 seat. 2 (panca) bench.

Sèdilo Comune in provincia di Oristano (2.676 ab., CAP 09076, TEL. 0785).

sedimentàre, v. intr. Depositare sul fondo.

sedimentàrio, agg. Ottenuto da materiali depositati.

sedimentazióne, sf. In geologia processo di deposito, sul fondo, del materiale in sospensione nelle acque fluviali e marine. Accumulo di detriti minerali e di materiali provenienti dal disfacimento di rocce preesistenti con formazione delle rocce sedimentarie.
In chimica, processo di deposito, sul fondo, di materiale sospeso in un liquido per reazione chimica avvenuta fra i componenti chimici disciolti.
Velocità di sedimentazione
(VES) Velocità di eritrosedimentazione. Tempo occorrente affinché i globuli rossi sedimentino nel proprio plasma. Un aumento dei valori standard è indice di alterazioni dei componenti del plasma, quindi di stati infiammatori o malattie reumatiche.

sediménto, sm. 1 Deposito. ~ fondo, fondiglio. 2 Accumulazione di parti organiche e inorganiche.

sedimentologìa, sf. Parte della geologia che studia le rocce sedimentarie.

Sèdini Comune in provincia di Sassari (1.543 ab., CAP 07035, TEL. 079).

sediolìno, sm. Piccolo carrozzino a due ruote.

sediòlo, sm. Carrozzino monoposto a due ruote usato nell'ippica.

sedizióne, sf. Sommossa. ~ insurrezione, ribellione.

sedizióso, agg. Sovversivo, ribelle. ~ facinoroso, rivoltoso.
 lat. seditiosus.

Sedotta e abbandonata Film commedia, italiano (1966). Regia di Pietro Germi. Interpreti: Stefania Sandrelli, Saro Urzí, Lando buzzanca.

Sedriàno Comune in provincia di Milano (8.823 ab., CAP 20018, TEL. 02).

Sedrìna Comune in provincia di Bergamo (2.410 ab., CAP 24010, TEL. 0345).

seducènte, agg. Che attrae. ~ attraente, ammaliante.
 agg. 1 seductive. 2 (affascinante) charming, fascinating.

sedùrre, v. tr. 1 Attrarre, allettare. ~ ammaliare. l'ambiente dello spettacolo lo sedusse fatalmente. 2 Sottomettere al proprio volere. ~ irretire, adescare. non riuscì a sedurre quella donna.
 v. tr. 1 to seduce. 2 (affascinare) to fascinate, to charm.
 lat. seducere condurre in disparte, comp. da se-+ ducere condurre, incrociato con l'italiano condurre.

sedùta, sf. 1 Riunione. ~ assemblea, adunanza. la seduta del consiglio comunale fu sospesa a notte fonda. 2 Appuntamento presso un professionista per ottenere una prestazione. seduta di fisioterapia.
 sf. 1 session, sitting. 2 (riunione) meeting. 3 (spiritica) séance. 4 (seduta stante) immediately.

seduttìvo, agg. Che seduce.

seduttóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che seduce.
sm. Chi seduce. ~ ammaliatore.
 sm. seducer.

Seduttore, Il Dramma di D. Fabbri (1951).

seduzióne, sf. L'azione di ammaliare, allettare, adescare. ~ attrazione, attrattiva.
 sf. 1 seduction. 2 (fascino) charm, appeal.

seek, sm., invar. In informatica indica il movimento della testina di lettura o scrittura di un drive finalizzato ad acquisire informazioni dal disco.

sefardìta, sm. (pl.-iti) Ebreo di origine spagnola.

Seferìs, Ghiorgos (Smirne 1900-Atene 1971) Pseudonimo di Ghiorgos Seferiadis. Poeta greco. Tra le opere La svolta (1931) e La cisterna (1932).

sefirot, sf. pl. Termine cabalistico indicante il complesso delle dieci perfezioni della natura divina ossia amore, bellezza, corona, fondamento, intelligenza, potenza, regno, saggezza, splendore e vittoria.

Sèfro Comune in provincia di Macerata (483 ab., CAP 62030, TEL. 0737).

séga, sf. (pl. seghe) Attrezzo per tagliare, formato da una lama munita di denti. sega elettrica, a mano.
 sf. saw.
 deriv. da segare.

segàccio, sm. Attrezzo grossolano per segare.

Segal, George (New York 1925-) Scultore statunitense. Tra le opere Rock'n roll combo (1964, Darmstadt, Hessisches Landesmuseum).

ségale, sf. Pianta erbacea annua della famiglia delle Graminacee, originaria dell'Asia. Ha infiorescenza a spiga, cariosside allungata ed è coltivata per il foraggio e per la farina alimentare.
 sf. rye.
Segale cornuta
Fungo (noto anche come fungo delle streghe, Claviceps purpurea) della famiglia delle Clavicipitacee e della classe degli Ascomiceti. Le spore di questo fungo possono contaminare i fiori delle Graminacee e successivamente le farine prodotte. Causa una sindrome caratteristica (ergotismo) a volte mortale.

segalìgno, agg. 1 Di segale. 2 Che ha aspetto asciutto e scuro. ~ ossuto, scarno. <> fiorente, florido.

Segantìni, Giovànni (Arco, Trento 1858-sullo Schafberg, Engadina 1899) Pittore. Dopo gli studi all'accademia di Brera a Milano, abbandonò i temi dell'ultimo romanticismo lombardo e, sotto l'influenza di J. F. Millet, approfondì lo studio degli effetti luminosi. Studiò il divisionismo francese e ne applicò le tecniche in modo del tutto personale. Tra le opere Le due madri (1889, Milano, Galleria d'Arte Moderna), L'angelo della vita (1894, Milano, Galleria d'Arte Moderna), L'amore alle fonti della vita (1896, Milano, Galleria d'Arte Moderna), Trittico delle Alpi: la natura, la vita, la morte (1896-1899, St. Moritz, Museo Segantini).

segantìno, sm. Chi si occupa di segare tronchi.

segàre, v. tr. 1 Tagliare con la sega. ~ resecare, ricidere, troncare. 2 Stringere eccessivamente, provocando una ferita.
 v. tr. 1 to saw. 2 (troncare) to saw off.

Segarìu Comune in provincia di Cagliari (1.383 ab., CAP 09040, TEL. 070).

segatrìce, sf. Macchina per segare, costruita in vari modi.

segatùra, sf. 1 L'operazione di segare. 2 L'insieme dei piccoli frammenti provocati dal segare il legno.
 sf. sawdust.

Segèsta Antica città della Sicilia nordoccidentale, attualmente frazione del comune di Calatafimi, sulla costa tirrenica. In costante rivalità con Selinunte e Siracusa, fu infine conquistata dal siracusano Agatocle (307 a. C.). Durante la prima guerra punica (264-241) fu alleata di Roma. Esiste un famoso centro archeologico, che racchiude il tempio dorico esastilo (fine V sec. a. C.), incompiuto e perfettamente conservato, il teatro (III-II sec. a. C.) e resti di un santuario elimo.

seggétta, sf. Sedia con annesso un vaso da notte.

Seggiàno Comune in provincia di Grosseto (1.088 ab., CAP 58038, TEL. 0564).

sèggio, sm. 1 Sedile. ~ sedia. 2 Posto di rappresentanza. ~ carica. la maggioranza aveva perso numerosi seggi in parlamento. 3 Ufficio che permette di far svolgere la votazione o l'edificio in cui si svolge. ~ sede, sezione. il seggio elettorale iniziò le operazioni di scrutinio dei voti.
 sm. 1 seat, chair. 2 (elettorale) polling station.
 deriv. da seggere, da sedere.

sèggiola, sf. Sedia.
 sf. chair.

seggiolàio, sm. (pl.-ai) Colui che fabbrica e vende seggiole.

seggiolìno, sm. 1 Piccolo sedile per bambini. 2 Sedia pieghevole e portatile.
 sm. child's chair.

seggiolóne, sm. Sedia con piano di appoggio, in cui vengono fatti accomodare i bambini per mangiare o giocare.
 sm. high chair.

seggiovìa, sf. Impianto di trasporto costituito da cavi e sedili sospesi.
 sf. chair lift.

Seghedìno Città (176.000 ab.) dell'Ungheria meridionale (ung. Szeged), presso la confluenza del fiume Mures nel Tibisco. Capoluogo della contea di Csongr´d.

segherìa, sf. Stabilimento in cui si trovano macchinari per segare il legno.
 sf. sawmill.

Seghers, Anna (Magonza 1900-Berlino 1983) Pseudonimo di Netty Reiling. Scrittrice tedesca. Di famiglia ebrea, nel 1933 emigrò in Francia e poi in Messico. Nel 1947 rientrò in Germania e si stabilì prima a Berlino e poi nella Repubblica democratica tedesca. Tra le opere La rivolta dei pescatori di Santa Barbara (1928), I compagni di viaggio (1932), La via di Febbraio (1934), La settima croce (1942), I morti non invecchiano (1949) e La decisione (1959). L'ispirazione comunista delle sue opere è visibile nel tema ricorrente della lotta di classe. L'andamento della sua fortuna letteraria ha seguito le vicende politiche della Germania orientale; inoltre la pubblicazione delle memorie dell'editore Walter Janka ha offuscato la popolarità della scrittrice (arrestato dalla polizia STASI, avrebbe potuto ricevere aiuto dalla Seghers, che glielo negò). La settima croce è la sua opera più nota; racconta le vicende di sette uomini che fuggono da un campo di concentramento e che vengono ripresi tutti tranne uno. La storia è stata portata sullo schermo da Fred Zinnemann.

Seghers, Hercules Pietersz (Haarlem ca. 1590-Amsterdam 1639) Pittore olandese. Tra le opere Paesaggio montuoso (ca. 1620-1630, Firenze, Uffizi).

seghétta, sf. Piccola sega utilizzata per aprire le fiale medicinali.

seghettàre, v. tr. Tagliare, lasciando un profilo dentellato, come da una sega.

seghettàto, agg. Con il profilo di una sega. ~ dentato, dentellato.
 agg. serrated.

seghétto, sm. Piccola sega con impugnatura a manico.

Séghi, Celìna (Abetone, Pistoia 1920-) Sciatrice italiana. È stata per ventitré volte (dal 1937 al 1954) campionessa italiana. Ha vinto il campionato mondiale nello slalom nel 1941 a Cortina.

segmentàle, agg. Relativo a un segmento.

segmentàre, v. tr. Dividere in parti.
 v. tr. 1 to segment. 2 (dividere in parti) to subdivide.

segmentàrio, sm. In matematica, relativo a un segmento.

segmentazióne, sf. La suddivisione in segmenti, parti.
Primo processo dello sviluppo embrionale, consiste in più divisioni cellulari, in progressione geometrica (2-4-8-16), con la formazione, a partire dallo zigote, di un numero notevole di cellule dette blastomeri. Venne descritta per la prima volta nel 1824 da J. L. Prévost e J. B. Dumas in base allo studio dell'uovo di una rana.

segménto, sm. 1 Tratto di retta compreso fra due punti, in geometria. 2 Ogni parte risultante da una suddivisione.
 sm. segment.
 lat. segmentum.

segnacàrte, sm. invar. Segnalibro.

segnacàso, sm. invar. Elemento grammaticale posto davanti al nome per indicare il caso, la funzione logica.

segnàcolo, sm. Simbolo, contrassegno.

segnalaménto, sm. 1 Segnalazione. 2 Nella locuzione segnalamento ferroviario che indica l'insieme dei segnali ottici e acustici che si scambiano gli agenti della linea ferroviaria e gli appartenenti al personale del treno assieme alle tecniche di impiego e alle operazioni relative.

segnalàre, v. v. tr. 1 Fare un segnale a scopo di indicazione. ~ avvisare, avvertire. le ultime rilevazioni meteorologiche segnalavano l'arrivo di una burrasca. 2 Far notare. 3 Indicare, far presente. fu segnalato ai dirigenti per la sua solerzia nel lavoro.
v. intr. pron. Farsi notare in mezzo a tanti.
 v. tr. 1 to point out, to indicate. 2 (annunciare) to announce. 3 (con segnali) to signal. v. intr. pron. (distinguersi) to distinguish oneself.
 deriv. da segnale.

segnalàto, agg. Notevole.

segnalatóre, agg. e sm. agg. Che serve a segnalare.
sm. Chi o ciò che fa segnalazioni.
 deriv. da segnalare.

segnalazióne, sf. 1 L'effetto del segnalare. ~ indicazione. un sistema di specchi permetteva di fare segnalazioni riguardo ai movimenti di truppe nei dintorni della città. 2 Avviso, annuncio. ~ cartello, insegna, scritta.

segnàle, sm. 1 Segno convenzionale. ~ cenno. segnale di soccorso. 2 Arnese, strumento che serve a segnalare. il segnale stradale fu divelto dall'auto nella sbandata.
 sm. 1 signal. 2 (cartello stradale) road sign.
 lat. signale, da signalis, deriv. da signum.

segnalètica, sf. (pl.-che) L'insieme dei segnali e il loro significato.
 sf. 1 signals, signalling. 2 (stradale) road signs.

segnalètico, agg. (pl. m.-ci) Che riguarda i segnali.

segnalìbro, sm. Oggetto in carta o altro materiale utilizzato per tenere traccia di una pagina in un libro.
 sm. bookmark.

segnalìnee, sm. invar. Guardalinee.
 sm. linesman.
 da segna-+ linee.

segnapósto, sm. invar. Indicazione, biglietto che riserva un posto a una persona.
 sm. invar. place card.

segnaprèzzo, sm. Cartellino in cui viene riportato il prezzo della merce.

segnapùnti, sm. invar. 1 Chi si occupa di tenere traccia del punteggio di una partita. 2 Oggetto che mostra il punteggio di una partita.
 da segna-+ punti.

segnàre, v. v. tr. 1 Riportare un segno. ~ contrassegnare, marcare. 2 Prendere nota. ~ annotare, registrare. aveva dimenticato di segnare il suo numero di telefono. 3 Evidenziare agli altri. 4 Mettere a segno. 5 Indicare, riportare una misura. il termometro segnava una temperatura sotto lo zero.
v. intr. pron. 1 Farsi il segno della Croce. 2 Includersi in una lista.
 v. tr. 1 to mark. 2 (annotare) to write down. 3 (indicare) to show, to indicate. 4 (sport, goal) to score. v. intr. pron. 1 (rel.) to make the sign of the cross. 2 (in una lista) to cross oneself.
 lat. signare, deriv. da signum segno.

segnataménte, avv. Specialmente.

segnatàsse, sm. invar. Bollo di imposta che il destinatario di una lettera non affrancata deve pagare.

segnatèmpo, sm. invar. Chi controlla i tempi di lavoro.
 da segna-+ tempo.

segnàto, agg. 1 Marchiato con un segno. 2 Stabilito dal destino.

segnatùra, sf. 1 L'effetto di segnare. ~ marcatura, timbro. 2 Etichetta, collocazione di biblioteca.

segnavènto, sm. invar. Banderuola che indica la direzione del vento.

segnavìa, sm. invar. Segnalazione che indica un percorso sulle montagne. È costituito da un segno colorato, spesso unito a un numero, che viene apposto a sassi e piante.

Ségni Comune in provincia di Roma (8.306 ab., CAP 00037, TEL. 06).

Ségni, Antònio (Sassari 1891-Roma 1972) Politico. Deputato democristiano fin dalla costituente, fu ministro dell'agricoltura dal 1946 al 1951 ed elaborò il progetto di riforma agraria. Ricoprì numerose cariche di governo e per due volte fu presidente del consiglio, nel 1955 e nel 1959. Fu eletto presidente della repubblica nel 1962, ma dovette dimettersi due anni dopo a causa di una grave malattia.

ségnico, agg. (pl. m.-ci) In linguistica, che si riferisce al segno.

ségno, sm. 1 Manifestazione, traccia lasciata da qualcosa, dimostrazione, indizio, elemento caratterizzante. si vede il segno dei suoi passi segno di amicizia segno di riconoscenza segno di gioia segno di sventura 2 Espressione grafica, od altra cosa, utilizzata per rappresentare qualche entità segno di punteggiatura segno di operazione la colomba è un segno di pace ~ simbolo. 3 la relazione d'ordine rispetto a 0 che ha un numero -3 e -2 sono numeri dello stesso segno, -2 e 5 hanno segno diverso 4 linea, figura o altro mezzo con cui si indica il punto a cui si à arrivati o in cui si deve arrivare o che non deve essere superato 5 grado, punto, obiettivo, bersaglio è preparato a tal segno che potrebbe farlo ad occhi chiusi abbiamo messo a segno il motore tiro a segno ha messo a segno un nuovo colpo 6 Una delle dodici parti che compongono lo zodiaco (segno astronomico) 7 avviso, segnale.
 sm. 1 sign, token. 2 (contrassegno) mark. 3 (bersaglio) target. 4 (cenno con il capo) nod. 5 (cenno con la mano) gesture. 6 (fig.) to hit the mark.
 lat. signum.
Nei linguaggi scientifici, e in particolare nei linguaggi formali, con segno si intende in genere un elemento grafico costitutivo di un simbolo e che di per sè non ha un significato; ad esempio l'apice ('), la virgola, le parentesi, le frecce, … sono segni utilizzati per costruire simboli: x', x", (x,y), {x/…}, limx→2f(x), …. L'apice "'", ad es., in matematica, è anche un simbolo quando viene usato in F' per indicare la funzione derivata della funzione F; la lettera C, in chimica, nel caso sia usata per indicare il carbonio è un simbolo, mentre, come parte del simbolo Cu del rame è solo un segno.
In linguistica, per F. de Saussure, un segno è invece un'entità composta da due elementi inseparabili, il "significante" (immagine acustica - o grafica, …) e il "significato" (concetto mentale associato all'immagine), il cui legame è convenzionale. Il "referente" è invece la "realtà" rappresentata dal segno. Un paio di esempi: il suono, o la stringa, "verde" è il significante che ha per signficato il concetto di verde che associamo al referente costituito dalla sensazione visiva che ci è fornita da foglie, lucertole, rane, smeraldi, …; invece il significante "colore" ha per significato il concetto di colore che associamo al referente costituito dai concetti di verde, rosso, bianco, …. In questa accezione segno è praticamente sinonimo di simbolo.
Tiro a segno
Sport che consiste nello sparare con armi da fuoco, a bersagli fissi o mobili.

Segno del leone, Il Film commedia, francese (1959). Regia di Eric Rohmer. Interpreti: Jess Hahn, Van Doude, Stephan Audra. Titolo originale: Le signe du lion

Segno della croce, Il Film storico, americano (1932). Regia di Cecil Blount De Mille. Interpreti: Fredric March, Claudette Colbert, Charles Laughton. Titolo originale: The Sign of the Cross

Segno di Zorro, Il Film d'avventura, americano (1940). Regia di Rouben Mamoulian. Interpreti: Tyrone Power, Linda Darnell, Basil Rathbone. Titolo originale: The Mark of Zorro

Segno rosso del coraggio, Il Romanzo di S. Crane (1894).

ségo, sm. (pl.-ghi) Grasso animale.
 lat. sebum.

Segonzàno Comune in provincia di Trento (1.354 ab., CAP 38047, TEL. 0461).

segóso, agg. Contenente sego.

Ségou Città (99.000 ab.) del Mali, sul fiume Niger. Capoluogo della regione omonima.

Segovia Città (55.000 ab.) della Spagna centrale e capoluogo della provincia omonima, nella regione Castiglia-León, alle falde occidentali della Sierra de Guadarrama. Situata sulle rive del fiume Eresma, è sede di industrie tessili (lana e cotone), alimentari, della concia, del vetro e delle ceramiche, mercato agricolo (cereali) e del bestiame. Sviluppato il turismo. Nell'alto medioevo fu la residenza preferita dei re di Castiglia. Presenti resti archeologici, tra cui l'acquedotto romano e la cinta muraria (XI sec.) su basi romane. Altri monumenti la chiesa romanica di San Mill´n (XII sec.), l'Alcazar (XIV sec.), la cattedrale tardo gotica del XVI sec.

Segovia, Andrés (Linares, Jaén 1893-Madrid 1987) Chitarrista spagnolo. Compì i propri studi a Granada, dove fece anche il proprio debutto artistico nel 1908, a soli quattordici anni. Dopo aver raggiunto la notorietà in Spagna e in Sudamerica, nel 1924 ottenne il riconoscimento internazionale grazie a uno straordinario concerto nella capitale francese. Viene universalmente considerato il più grande chitarrista dei nostri tempi e moltissimi autori di prestigio hanno composto brani per lui.

Segràte Comune in provincia di Milano (32.368 ab., CAP 20090, TEL. 02). Centro industriale (prodotti grafici, dell'editoria, elettronici, tessili, del legno, chimici e meccanici) e sede di emittenti televisive. Vi si trovano l'aeroporto di Linate (Forlanini) e i centri residenziali di Milano San Felice e Milano Due. Gli abitanti sono detti Segratesi.

Segre Fiume (261 km) della Spagna. Nasce in Francia presso il Col de la Perche nei Pirenei orientali e confluisce nell'Ebro in Spagna.

Sègre, Césare (Verzuolo, Cuneo 1928-) Critico letterario. Tra le opere Lingua, stile e società (1963), Esperienze ariostesche (1966) e I segni e la critica (1969).

Segrè, Emìlio (Tivoli 1905-La Fayette 1989) Fisico. Negli USA dal 1938, ottenne la cittadinanza americana nel 1944. Studioso di chimica dei radioisotopi, nel 1937 produsse il primo elemento artificiale (tecnezio). Collaborò all'isolamento dell'astato e del plutonio, si dedicò allo studio delle particelle elementari e, nel 1955, produsse e riconobbe, con O. Chamberlain, l'antiprotone. Collaborò con E. Fermi alle ricerche di fisica nucleare sul bombardamento di atomi con neutroni lenti e lavorò a Los Alamos alla realizzazione della bomba atomica. Ottenne il premio Nobel per la fisica nel 1959. Nel 1974 assunse, presso l'università di Roma, la cattedra di fisica nucleare. Autore di Personaggi e scoperte della fisica contemporanea (1970) e Personaggi e scoperte della fisica classica (1983).

segregaménto, sm. Segregazione.

segregànte, agg. Che allontana, isola.

segregàre, v. v. tr. Separare, isolare.
v. intr. pron. Isolarsi in modo assoluto dagli altri.
 v. tr. to isolate, to segregate.
 lat. segregare separare dal gregge, comp. da se-+ deriv. da grex, gregis.

segregazióne, sf. L'effetto di segregare o segregarsi. ~ separazione, esilio.
 sf. segregation.
 lat. tardo segregatio,-onis.

segregazionìsmo, sm. Politica a sostegno della segregazione razziale.

segregazionìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Sostenitore del segregazionismo.

segregazionìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al segregazionismo.

Segrelles, Vicente (1936-) Pittore e illustratore spagnolo. Creatore della figura del Mercenario (1980) fumetto pubblicato sulla rivista Cimoc. Il suo stile è caratterizzato da un'eccezionale accuratezza grafica.

segréta, sf. Cella isolata in cui vengono tenuti i prigionieri.

Segreta offesa, segreta vendetta Commedia di P. Calderón de La Barca (1636).

segretaménte, avv. In modo segreto, nascosto.

segretària, sf. Impiegata che effettua le pratiche di segreteria.

segretariàle, agg. Di segretario.

segretariàto, sm. 1 Carica del segretario. 2 Sede del segretario generale, in grandi organizzazioni. 3 Segreteria.

segretàrio, sm. (pl.-i) 1 Chi svolge il lavoro di ordinaria amministrazione in un ufficio. ~ cancelliere. fare da segretario, assistere qualcuno in un lavoro. 2 Chi redige i verbali di un'assemblea. segretario di un seggio elettorale. 3 Chi stabilisce la politica del partito.
 sm. 1 secretary. 2 (comunale) town clerk.
 lat. mediev. secretarius, dal lat. secretum segreto, incrociato con l'italiano segreto.

segreterìa, sf. 1 Carica e mansioni del segretario. 2 Luogo in cui lavora il segretario e relativi impiegati. segreteria telefonica, strumento in grado di registrare brevi messaggi da telefonate, quando non esiste nessuno in grado di rispondere al telefono.
 sf. 1 office of secretary. 2 (di scuola ecc.) secretary's office.
 deriv. da segretario.

segretézza, sf. 1 Il mantenimento del segreto. 2 Riservatezza.
 sf. secrecy.

Segreti del Gonzaga, I Romanzo di M. Bellonci (1947).

segréto, agg. e sm. agg. 1 Nascosto, non visibile a tutti. ~ celato, occultato. <> pubblico, manifesto. 2 Intimo. ~ profondo, recondito. 3 Ignorato. <> conosciuto.
sm. 1 Informazione che non deve essere divulgata. segreto professionale, tutto ciò che viene confidato a un professionista nell'esercizio delle sue funzioni. 2 Artificio per ottenere qualcosa. 3 Cosa misteriosa e incomprensibile. 4 Parte più riservata e intima. le aveva mostrato i segreti del suo cuore, i suoi sentimenti.
 agg. e sm. secret.
 lat. secretus, p.p. di secernere.

Segreto del Sahara, Il Film d'avventura, italiano (1988). Regia di Alberto Negrin. Interpreti: Michael York, David Soul, Ben Kingsley.

Segreto di Luca, Il Romanzo di I. Silone (1956).

Segreto di Susanna, il Opera in un atto di E. Wolf-Ferrari, libretto di E. Golisciani (Monaco di Baviera, 1909).

Segreto, Il Romanzo di anonimo (1961).

Segrìno Lago della Brianza, a nord del lago di Pusiano.

seguàce, agg. e sm. agg. Che segue una certa dottrina.
sm. Sostenitore di una dottrina. ~ adepto, discepolo.
 sm. 1 follower. 2 (discepolo) disciple.
 lat. sequax,-acis, con l'incrocio dell'italiano seguire.

seguènte, agg. Che segue, viene dopo in una successione. ~ consecutivo, successivo. <> precedente.
 agg. following, next.

segùgio, sm. 1 Cane da caccia abile nel rilevare tracce di selvaggina. ~ bracco, bracchetto. 2 Buon poliziotto. ~ investigatore, detective.
 lat. tardo segusius.
Segugio italiano
Cane originario dell'Italia, è un ottimo segugio dotato di un'indole molto coraggiosa.

seguidilla, sf. invar. Danza popolare spagnola molto diffusa in Andalusia. Di tempo ternario e movimento vivace, si balla con l'accompagnamento ritmico delle castagnette, vocale e musicale della chitarra.

seguìre, v. v. tr. 1 Andare dietro qualcuno. ~ pedinare. <> precedere. 2 Sostenere un'idea o un comportamento. 3 Ascoltare. essendo arrivato in ritardo, non aveva seguito il suo discorso. 4 Aiutare, assistere. lo aveva seguito durante la tesi.
v. intr. 1 Continuare. 2 Venire dopo, di conseguenza.
 v. tr. e v. intr. 1 to follow. 2 (corso) to attend. 3 (di testo, continua a pag.) continued on page.
 lat. sequi.

seguitàre, v. v. tr. Proseguire, continuare. ~ insistere. <> abbandonare.
v. intr. 1 Persistere. ~ permanere. <> cessare. 2 Venire dopo.
 v. tr. e v. intr. to carry on, to continue.

séguito, sm. 1 Gruppo di persone che accompagna qualcuno. ~ codazzo, corte. 2 Consenso. le sue teorie non trovarono inizialmente un grande seguito nel mondo scientifico. 3 Sequenza, continuazione. ~ prosecuzione. 4 Effetto. stava ancora patendo il seguito di quell'avventura.
 sm. 1 suite, retinue. 2 (conseguenza) consequence, sequel. 3 (discepoli) followers. 4 (serie) series. 5 (continuazione) continuation. 6 (il seguito al prossimo numero) to be continued in our next issue.
 deriv. da seguitare.

Segura Fiume (325 km) della Spagna. Nasce dalla Sierra omonima e sfocia nel mar Mediterraneo.

Segusìno Comune in provincia di Treviso (2.019 ab., CAP 31040, TEL. 0423).

Sehore Città (52.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh. Capoluogo del distretto omonimo.

sèi, agg. e sm. agg. num. card. invar. In quantità di cinque unità più una.
sm. invar. Il numero che indica la quantità di cinque unità più una.
 agg. e sm. six.

SEI Casa editrice di area cattolica che pubblica soprattutto testi scolastici e per la gioventù. Venne fondata nel 1910 a Torino.

Sei giorni e sette notti Film commedia, americano (1998). Regia di I. Reitman. Interpreti: H. Ford, A. Heche, D. Schwimmer, J. Obrados.

Sei libri della repubblica, I Opera giuridica e politica di J. Bodin (1576).

Sei mogli di Enrico VIII, Le Film storico, britannico (1933). Regia di Alexander Korda. Interpreti: Charles Laughton, Merle Oberon, Robert Donat. Titolo originale: The Private Life of Henry VIII

Sei personaggi in cerca d'autore Dramma in tre atti di L. Pirandello (1921). I componenti di una famiglia si presentano al capocomico di una compagnia teatrale che sta dirigendo una prova. La famiglia è composta di: Padre, Madre, Figlio, Figliastra di 18 anni, e dei suoi fratelli (un Giovinetto di 14 anni e una Bambina di 4 anni). Sono sei personaggi che l'autore ha abbandonato dopo averli creati e che cercano qualcuno che possa realizzare il loro dramma. Di fronte al capocomico perplesso, iniziano a narrare la loro storia, continuamente interrotti dagli attori della compagnia decisi a continuare la prova appena iniziata. L'intreccio appare sconclusionato, ma lentamente si crea un clima di dramma che raggiunge il culmine con la morte della Bambina, annegatasi in una vasca da bagno, e con il suicidio del Giovinetto con un colpo di pistola. Mentre il pubblico si domanda se si tratti di teatro o di realtà, il regista grida Luce! Luce!.
Si tratta di una delle più note e innovative commedie di Pirandello. Accolta con molte contestazioni in occasione della prima rappresentazione, è poi divenuta una di quelle più rappresentate. L'opera fa parte della trilogia definita dall'autore del teatro nel teatro, insieme a Questa sera si recita a soggetto (1930) e Ciascuno a suo modo (1924).

Sei problemi per don Isidro Parodi Romanzo di A. Bioy Casares, con J. L. Borges (1942).

Sei Shonagon (965?-?) Scrittrice giapponese. Tra le opere Appunti sul guanciale (994-1021 ca.).

Seicelle Repubblica indipendente (membro del Commonwealth) dell'Africa. Si tratta di uno stato insulare nell'oceano Indiano, a nord-est del Madagascar, costituito da 88 fra isole e isolotti (superficie complessiva 453 km2), tra cui le principali sono Mahé, Praslin, Silhouette, La Digue; tra le dipendenze sono il gruppo delle Amiranti, le isole Alphonse, Bijoutier, Saint François, Platte, Coetivy, Providence, Saint Pierre, Cerf, Astone, Assumption, le Cosmoledo e le isole Aldabra, Farquhar e Desroches.
Le Seicelle sono essenzialmente montuose e raggiungono i 916 m nel monte Morne, su Mahè. Qui il terreno è granitico, mentre i gruppi insulari dipendenti sono di origine corallina.
Il clima è caldo umido, con piogge abbondanti.
Delle 88 isole, solo 36 sono abitate; la popolazione, costituita prevalentemente da creoli-francesi, con minoranze di neri, indiani, malgasci, si concentra soprattutto su Mahè e su Praslin.
La capitale è Victoria, sulla costa settentrionale dell'isola di Mahè, centro portuale e commerciale.
L'economia del paese si fonda sostanzialmente sul turismo, soprattutto in seguito all'apertura dell'aeroporto internazionale su Mahè: il governo sta tuttavia tentando di potenziare tutto il sistema produttivo, l'agricoltura in particolare. Le colture sono prevalentemente commerciali (palma da cocco, cinnamomo), per cui il paese è costretto a dipendere quasi interamente dall'estero per il proprio fabbisogno alimentare.
In fase di espansione è invece il settore della pesca, che alimenta l'industria conserviera.
Occupate dai francesi nel 1756, le Seicelle passano sotto il controllo britannico nel 1814. Dal 1976 esse formano uno stato indipendente, membro del Commonwealth.
Abitanti-73.000
Superficie-280 km2
Densità-260,7 ab./km2
Capitale-Victoria
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Rupia delle Seicelle
Lingua-Dialetto creolo-francese, inglese e francese
Religione-Cattolica

seicentésco => "secentesco"

seicentismo e derivati => "secentismo e derivati"

seicènto, agg. e sm. agg. num. card. invar. In quantità di sei volte cento unità.
sm. invar. 1 Il numero che indica la quantità di sei volte cento. 2 Il secolo diciassettesimo.

Seifert, Jaroslav (Praga 1901-1986) Poeta ceco. Tra le opere La città in lacrime (1921), Sulle onde della telegrafia senza fili (1925) e Il ponte di pietra (1944).

Seiffert, Max (Beeskow, Brandeburgo 1868-Schleswig 1948) Musicologo tedesco. Insegnante a Berlino, effettuò studi sulla musica barocca. Tra le opere Storia della musica pianistica (1901).

seigiórni, sf. invar. Corsa della durata di sei giorni, svolta in pista.

seigiornìsta, sm. (pl.-i) Atleta che partecipa a una seigiorni.

Seine-et-Marne Dipartimento (1.078.000 ab.) della Francia, nel settore sudorientale del Bacino Parigino. Capoluogo Melun. Si estende tra i corsi dei due fiumi da cui prende il nome ed è formato dalle colline della Champagne, della Brie e dalla pianura alluvionale della Senna. Clima atlantico. Le risorse economiche si basano sull'agricoltura (cereali, ortaggi, foraggi, barbabietole da zucchero e frutta), sull'allevamento bovino e sul turismo. Le industrie presenti sono quelle alimentari, chimiche, metalmeccaniche, elettriche, editoriali e del vetro. Altre città importanti, oltre al capoluogo, sono: Fontainebleu, Meaux e Provins.

Seine-Maritime Dipartimento (1.223.000 ab.) della Francia, nell'Alta Normandia, tra i fiumi Senna, Epte e Bresle. Capoluogo Rouen. Si affaccia sulla Manica e confina con i dipartimenti della Somme, dell'Oise e dell'Eura. Il territorio è formato, in prevalenza, dall'altopiano di Pays de Caux che si estende sino alle scogliere della costa. Clima atlantico. Le principali risorse economiche si basano sull'agricoltura (cereali, lino, foraggi e barbabietole da zucchero), sull'allevamento bovino (latticini) e sulla pesca (porti di Fécamp, Dieppe). Le industrie presenti sono quelle metallurgiche, meccaniche, petrolchimiche, cantieristiche, tessili, alimentari (prodotti caseari) e della carta. Turismo balneare.

Seine-Saint-Denis Dipartimento (1.381.000 ab.) della Francia, nel settore nordorientale dell'Île-de-France. Capoluogo Bobigny. Attraversato dai fiumi Senna e Marna, il territorio è prevalentemente pianeggiante, tranne verso sud dove si trovano le colline di Montreuil. Importanti vie di comunicazione stradali, ferroviarie e fluviali. Le principali risorse economiche si basano sulle industrie chimiche, metalmeccaniche, siderurgiche e alimentari. I principali centri sono: Montreouil, Aubervilliers, Drancy e Saint-Denis.

Sekondi-Takoradi Città (175.000 ab.) del Ghana, capoluogo della Regione Occidentale.

Selàci Genere di pesci Elasmobranchi caratterizzati da corpo affusolato, simile a quello degli squali, scheletro cartilagineo, pinna caudale più sviluppata nella parte superiore. Sono di natura aggressiva e predatori. Possono essere ovipari o vivipari e sono quasi tutti marini. Tra di essi, lo smeriglio, il gattuccio, il pesce bove e lo squalo pellegrino sono diffusi nel Mediterraneo.

selaginèlla, sf. Genere di minuscole piante Pteridofite licopside pluriennali sempreverdi a cui appartengono più di settecento specie diffuse in Europa, Africa meridionale, Australia e soprattutto nell'America tropicale.

Selangor Stato (2.290.000 ab.) della Malaysia peninsulare, nel settore sudoccidentale della penisola di Malacca.

Selàrgius Comune in provincia di Cagliari (23.237 ab., CAP 09047, TEL. 070). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi e frutta), dell'allevamento di ovini e industriale (prodotti del legno e meccanici). Gli abitanti sono detti Selargini.

sèlce, sf. Roccia sedimentaria composta da calcedonio, onice, quarzo e resti organici. Di vario colore, ha grana finissima con tipica frattura concoide. Nella preistoria fu usata per la costruzione di utensili.
 lat. silex,-icis.

Sélci Comune in provincia di Rieti (937 ab., CAP 02040, TEL. 0765).

selciàre, v. tr. Pavimentare strade con lastre di marmo o cubetti di porfido.

selciàto, agg. e sm. agg. Pavimentato con pietre.
sm. Strada che è pavimentata con pietre. ~ lastricato, acciottolato.
 paving, pavement, cobbled surface.

selciatóre, sm. Chi è addetto a selciare le strade.

selciatùra, sf. L'operazione di pavimentazione per ottenere un selciato.

sélcio, sm. Sasso.

Sèle Fiume della Campania (64 km) che nasce alle pendici del monte Cervialto (1.809 m). Alimenta l'acquedotto pugliese e sfocia nel golfo di Salerno dopo aver attraversato la Piana del Sele. Questa pianura è stata bonificata in parte tra le due guerre mondiali (1936) e negli anni successivi la fine della seconda guerra mondiale. La diga di Persano e la fitta rete di canali, indispensabili per l'irrigazione della pianura, consentono all'agricoltura (colture ortofrutticole) e all'allevamento un sempre maggiore sviluppo anche nell'ambito dell'attività economica di tutto il salernitano.

Sèlegas Comune in provincia di Cagliari (1.506 ab., CAP 09040, TEL. 070).

Selenga Fiume (992 km) dell'Asia nordorientale. Nasce con due rami sorgentiferi dai monti Hangaj, in Mongolia e sfocia nel lago Bajkal, in Russia.

seleniàto, agg. e sm. agg. Che contiene selenio.
sm. Sale dell'acido selenico.

selènico, agg. (pl. m.-ci) Della Luna. ~ lunare.

selènio, sm. Elemento chimico di numero atomico 34, peso atomico 78,96 e simbolo Se. È presente in alcuni minerali rari, come la berzelianite. Attualmente viene estratto dai fanghi anodici della raffinazione del rame. Si presenta amorfo, cristallino, colloidale, o con lucentezza metallica, ed è un buon conduttore di elettricità. È impiegato per fotocellule, esposimetri, pannelli solari e come raddrizzatore.

selenìta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo alla Luna.
sm. e sf. Immaginario abitante della Luna.

seleno- Primo elemento di parole composte derivante da un termine greco che significa "luna".

selenodónte, agg. Dei molari dei Ruminanti, che presentano dei tubercoli uniti da creste longitudinali semicircolari.

selenografìa, sf. Studio della cartografia della Luna.

selenologìa, sf. sing. Astronomia relativa alla Luna.

selenòsi, sf. Intossicazione da selenio. SI manifesta con dolori addominali, diarrea, vomito, infiammazione delle vie aeree superiori, tosse e alito che sa di aglio.

selettivaménte, avv. In modo selettivo.

selettività, sf. invar. 1 Attitudine a essere selettivo. 2 Possibilità di selezionare radiazioni elettromagnetiche.

selettìvo, agg. 1 Che seleziona. ~ selezionatore. 2 Che si basa sulla selezione. indagine selettiva. 3 In grado di discriminare le onde elettromagnetiche da ricevere. circuito elettronico selettivo.
 agg. selective.
 deriv. da selezione.

selettóre, agg. e sm. agg. Che seleziona.
sm. Meccanismo che effettua una commutazione di linea per la comunicazione.

Selèuco Nome di sei sovrani della dinastia dei Seleucidi di Siria.
Seleuco I Nicatore
(354-281 a. C.) Generale di Alessandro Magno, combatté gli altri diadochi e ottenne il regno di Siria ove iniziò la dinastia dei Seleucidi (312 a. C.) e fondò la capitale Antiochia. Riuscì a conquistatre in tempi successivi la Media, la Mesopotomia, l'Asia Minore, la Cilicia, la Macedonia e la Grecia. La tradizione gli attribuisce la fondazione di quasi sessanta città. Fu ucciso da Tolomeo Cerauno, in seguito a una congiura.
Seleuco II Callinico
(265?-226 a. C.) Figlio di Antioco II, combatté contro Tolomeo re d'Egitto, perdendo gran parte dei territori asiatici.
Seleuco III Sotere Cerauno
(244-223 a. C.) Figlio e successore di Seleuco II, contese ad Attalo re di Pergamo, il possesso dell'Asia Minore; morì vittima di una congiura.
Seleuco IV Filopatore
(218-175 a. C.) Figlio di Antioco III gli succedette al trono nel 187 a. C. Iniziò una politica di distensione filomacedone, dando la propria figlia in sposa a Perseo figlio di Filippo V. Morì in seguito a una congiura promossa da Eliodoro, suo ministro.
Seleuco V Nicatore
(?-125 a. C.) Figlio di Demetrio II, appena salito al trono, nel 125 a. C., fu fatto uccidere dalla madre Cleopatra per favorire l'altro figlio Antioco VIII.
Seleuco VI Epifane Nicatore
(?-95 a. C.) Figlio di Antioco VIII, uccise lo zio Antioco IX, ma successivamente fu ucciso dal figlio di questi Antioco X, a Mopsuestia durante una rivolta.

selezionàre, v. tr. Scegliere, fare una selezione. ~ cernere, vagliare.
 v. tr. to select.
 deriv. da selezione.

selezionàto, agg. Scelto.

selezionatóre, sm. 1 Chi si occupa di fare la selezione.

selezionatrìce, sf. Macchina che svolge una selezione automatica.

selezióne, sf. 1 L'azione di scelta di elementi migliori. ~ cernita, vaglio. 2 Gli elementi che sono stati selezionati. 3 Scelta della linea di comunicazione.
 sf. selection.
 lat. selectio,-onis, deriv. da selectus, p.p. di seligere scegliere.
Regole di selezione
In spettroscopia atomica, regole usate per spiegare il minor numero di componenti della struttura fine rispetto a quelli previsti dal modello atomico di Bohr-Sommerfeld.
Selezione artificiale
Meccanismo, attuato dall'uomo, per la riproduzione di piante e animali, basato su una selezione degli elementi atti a tramandare alla prole determinate caratteristiche conformi alle sue esigenze.
Selezione naturale
In biologia è il processo naturale, descritto per la prima volta da C. Darwin nel 1858, mediante il quale gli individui più dotati hanno maggiore probabilità di sopravvivenza in particolari condizioni ambientali.

self, pron. Termine inglese che significa se stesso.

self-control, sm. invar. Autocontrollo.

self-made man, loc. sost. m. invar. Uomo che ha raggiunto una posizione in base alle proprie fatiche.

self-service, sm. invar. Esercizio, locale in cui i clienti sono liberi di servirsi da soli.

Selgiùchidi Dinastia di sultani turchi. A partire dalla metà dell'XI sec. conquistò la Persia, la Mesopotamia, parte dell'Asia Minore e la Turchia. Il capostipite fu Selgiuq (X sec.) ma la potenza politica fu determinata da Toghrul Beg (1038-1053) che estese il suo dominio, divenne sultano ed ebbe il titolo di re dell'oriente e dell'occidente. Tra i successori, nell'XI sec., Alp Arslan che occupò la Georgia e l'Armenia e combatté contro l'impero bizantino, Malikshan che estese il dominio fino al Bosforo. Alla sua morte nel 1092, il vasto impero si divise in quattro sultanati, quello dell'Iraq, di Kenan, di Siria e di Iconio.

Selinùnte Antica città della Sicilia nell'odierna Castelvetrano, sulla costa sudoccidentale. Fondata dai greci nel VII sec. a. C., fu devastata dai cartaginesi nel 409 a. C. e da questi distrutta quasi completamente nel 250 a. C. Il porto occidentale sorgeva sul fiume Modione. Conserva una ricca zona archeologica, centrata attorno all'acropoli cinta da mura. Pregevoli i resti di templi e il santuario della Malaphoros (identificata in Demetria). L'efebo bronzeo (470 ca. a. C.) è un famoso reperto proveniente da Selinunte.

sèlla, sf. 1 Rivestimento di pelle o cuoio che si appoggia sul dorso dei cavalli per facilitare la cavalcatura. rimanere saldamente in sella, mantenere la propria posizione. 2 Sedile della bicicletta o motoveicoli. 3 Valico fra valli.
 sf. saddle.
 lat. sella sedia.

Sèlla Gruppo montuoso delle Dolomiti, fra la val Gardena, la val Badia, la val di Fassa e la valle del Cordevole. Vetta più elevata il Piz Boè (3.151 m).

sèlla tùrcica, loc. sost. f. invar. Formazione cava all'interno della quale è alloggiata l'ipofisi, ricavata nell'osso cranico dello sfenoide.

Sèlla, Quintìno (Sella di Mosso Santa Maria 1827-Biella 1884) Economista e uomo politico, ministro delle finanze nel 1862 nel governo Rattazzi, nel 1864 nel governo Lamarmora, dal 1869 al 1873 nel governo Lanza. Restaurò l'erario con un regime di economie durissime e di tasse, anche impopolari, come quella sul macinato. Questi sforzi portarono però nel 1876 al pareggio del bilancio. Lavorò anche nel campo scientifico della mineralogia. Fondò, con altri, nel 1863 il CAI.

sellàio, sm. (pl.-i) Chi fabbrica o ripara selle e oggetti di cuoio.

Sellàno Comune in provincia di Perugia (1.337 ab., CAP 06030, TEL. 0743).

sellàre, v. tr. Fornire di sella.
 v. tr. to saddle.

sellatùra, sf. L'atto del sellare.

selle français, loc. sost. m. invar. Cavallo da sella adatto alle competizioni, originario della Francia.

sellerìa, sf. 1 Negozio del sellaio. 2 Locale in cui sono tenuti le selle e i finimenti. 3 Produzione di selle e finimenti.

Sèllero Comune in provincia di Brescia (1.508 ab., CAP 25050, TEL. 0364).

Sellers, Peter (Southsea 1925-Londra 1980) Attore cinematografico inglese. Tra le sue interpretazioni, il Dottor Stranamore (1963), nel quale riveste i panni di un ufficiale inglese, del presidente degli Stati Uniti e dello scienziato nazista; La pantera rosa (1963), Uno sparo nel buio (1964), Ciao Pussycat (1965), Hollywood Party (1968), Oltre il giardino (1979).

Sellìa Comune in provincia di Catanzaro (682 ab., CAP 88050, TEL. 0961).

Sellìa Marìna Comune in provincia di Catanzaro (5.466 ab., CAP 88050, TEL. 0961).

sellìno, sm. Sella molleggiata da bicicletta o ciclomotore.
 sm. saddle.
 dimin. di sella.

sèltz => "selz"

sélva, sf. 1 Bosco molto fitto. ~ boscaglia, foresta. 2 Grande quantità di persone.
 lat. silva.

Sélva Boèma Catena montuosa dell'Europa centrale, al confine tra la Germania, la Repubblica Ceca e l'Austria. Vetta più elevata il monte Arber (1.456 m).

Sélva déi Molìni (in ted. Mühlwald) Comune in provincia di Bolzano (1.440 ab., CAP 39030, TEL. 0474).

Sélva di Cadóre Comune in provincia di Belluno (304 ab., CAP 32020, TEL. 0437).

Sélva di Prògno Comune in provincia di Verona (1.017 ab., CAP 37030, TEL. 045).

Sélva di Val Gardèna (in ted. Wolkenstein im Gröden) Comune in provincia di Bolzano (2.394 ab., CAP 39048, TEL. 0471).

 

Sèlva Nèra Foresta Nera (in tedesco Schwarzwald). Catena montuosa della Germania sudoccidentale, nel Baden-Württemberg, la cui cima più alta è il Feldberg (1.493 m). Domina la piana del Reno con scarpate disposte a gradini che l'erosione ha trasformato in una serie di colline, su cui crescono i vigneti del Baden. In corrispondenza di Friburgo, in Brisgovia, è caratterizzata da altopiani dalle superfici arrotondate e occupate da piccoli laghi. L'economia associa l'agricoltura all'allevamento, basandosi sull'alternanza delle coltivazioni di patate e segale con le praterie, sempre più sviluppate a mano a mano che aumenta l'altitudine. Le industrie (tessili, del legno, del vetro, della carta e della produzione di orologi) hanno un carattere locale. Vi nascono il Danubio, il Neckar e molti affluenti del Reno. Sviluppato il turismo grazie anche alle stazioni idrotermali di Baden-Baden e Wildbad.

selvaggiaménte, avv. Violentemente, in modo spietato.

selvaggìna, sf. 1 Animali selvatici che possono essere cacciati. ~ cacciagione. 2 La carne di questi animali cacciati.
 sf. game.

selvàggio, agg. e sm. agg. 1 Selvatico, incolto. <> domestico. 2 Non civilizzato. esistevano delle tribù selvagge in quelle terre inesplorate. 3 Crudele. ~ spietato, disumano. quel delitto selvaggio aveva turbato la tranquillità della cittadina.
sm. 1 Chi vive al di fuori della civiltà. 2 Persona poco socievole.
 agg. 1 wild. 2 (tribù) savage, uncivilized. 3 (incontrollato) uncontrolled. 4 (fig.) savage. sm. savage.
 prov. salvatge, dal lat. silvaticus.

Selvaggio, Il Film drammatico, americano (1954). Regia di Laslo Benedek. Interpreti: Marlon Brando, Mary Murphy, Lee Marvin. Titolo originale: The Wild One

selvatichézza, sf. L'essere selvatico.

selvàtico, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Che cresce senza cure. 2 Non domestico. ~ brado. <> addomesticato. 3 Poco socievole.
sm. Sapore caratteristico della carne di animale non allevato. apprezzava il sapore del selvatico.
 agg. 1 wild. 2 (rude) rough. 3 (poco socievole) unsociable.
 lat. silvaticus, deriv. da silva selva.

selvaticùme, sm. 1 L'insieme delle cose selvatiche. 2 Scontrosità.

Selvazzàno Déntro Comune in provincia di Padova (18.809 ab., CAP 35030, TEL. 049). Centro industriale (concerie, mobilifici, prodotti tessili, meccanici e chimici). Gli abitanti sono detti Selvazzanesi.

Selve d'amore Poema di L. de' Medici (dopo il 1484).

Sélve Marcóne Comune in provincia di Biella (113 ab., CAP 13061, TEL. 015).

selvicoltóre, sm. Chi si occupa di selvicoltura.

selvicoltùra, sf. Tecniche per la coltivazione dei boschi.

Selvìno Comune in provincia di Bergamo (1.837 ab., CAP 24020, TEL. 035).

selvóso, agg. Folto come una selva, boschivo.

sèlz, sm. invar. Acqua gassata con anidride carbonica contenuta in sifoni.
 sm. invar. soda.

Sem Personaggio della Bibbia. Figlio di Noè, la Genesi lo propone come l'antenato del popolo dei semiti, uno dei tre gruppi in cui si sarebbe divisa l'umanità dopo il diluvio universale.

semafòrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo a un semaforo.

semaforìsta, sm. (pl.-i) Chi svolge la manutenzione o fa funzionare i semafori.

semaforizzàre, v. tr. Regolare mediante semafori.

semàforo, sm. 1 Dispositivo fornito di segnalazioni luminose per regolare il traffico agli incroci stradali. fu multato per essere passato con il semaforo rosso. 2 Dispositivo utilizzato in marina per comunicare da punti visibili della costa alle navi. 3 In informatica indica una variabile che viene utilizzata per sincronizzare i processi.
 sm. traffic lights.
 dal greco sèma-segnale +-foro.

semantèma, sm. (pl.-i) L'elemento linguistico che porta il significato. <> morfema.

semàntica, sf. In breve: "scienza del significato". Branca della linguistica che studia il rapporto delle cose e concetti con i vocaboli (e più in generale i segni) usati per dare loro significato. Studia inoltre l'evoluzione storica dei significati dei vocaboli. I metodi della semantica utilizzano i risultati della filosofia del linguaggio e della linguistica (sociolinguistica, psicolinguistica, etnolinguistica, linguistica descrittiva, geografia linguistica, grammatica storica). Tra gli studiosi di linguistica, R. O. Jakobson (sostienne che i fonemi sarebbero configurazioni diverse di tratti distintivi rilevabili in tutte le lingue), F. de Saussure (distinse nei sistemi linguistici un livello profondo, che costituisce la norma grammaticale riconosciuta o langue, e un livello superficiale costituito dalle espressioni utilizzate quotidianamente o parole, che dipende dalle variazioni attuate da ciascun parlante) e N. Chomsky (scopo della linguistica è la descrizione della struttura profonda del linguaggio per ricercare una grammatica universale dalla quale sia possibile derivare tutte le variazioni linguistiche possibili). Tra i filosofi che si sono occupati dell'analisi linguistica, si citano B. Russell, R. Carnap, G. Frege, A. J. Ayer, W. V. Quine, L. Wittgenstein. I risultati della semantica vengono utilizzati, tra l'altro, dagli psicologi per la descrizione dei processi mentali della comprensione e dagli antropologi per studiare la correlazione dei segni espressi in una lingua con la percezione del mondo di chi la parla.  In Logica Matematica con semantica si intende, più restrittivamente, lo studio della verità/falsità degli enunciati a partire dalla interpretazione delle variabili e di altri simboli (per funzioni e relazioni) in particolari contesti matematici (in contrapposizione ai metodi "sintattici", che si basano solo sulla forma degli eunciati). In Informatica si intende il modo in cui le istruzioni di un linguaggio di programmazione vengono associate a specifiche azioni da parte del computer.
 dalle voci greche sèma - segno significativo, semáinein - significare, semeiòun - interpretare i sogni.

semanticità, sf. Specificità nel significato.

semàntico, agg. (pl. m.-ci) 1 Relativo alla semantica. 2 Relativo al significato.

Semarang Città (1.005.000 ab.) dell'Indonesia, sulla costa settentrionale dell'isola di Giava. Capoluogo della provincia di Giava Centrale.

sembiànte, agg. e sm. agg. Che assomiglia.
sm. Aspetto.

sembiànza, sf. 1 Apparenza, somiglianza. 2 Viso. ~ volto, faccia.
 provenz. semblanza, deriv. da semblar.

sembràre, v. intr. Parere, assomigliare. ~ rassomigliare.
 v. intr. to seem.

séme, sm. 1 Parte del frutto che permette la riproduzione della pianta. ~ semenza. aveva sparso i semi dell'ingiustizia, aveva diffuso una pratica immorale. 2 Ciò che stimola una reazione altrui. ~ motivo. 3 Ciò che si semina. tenere per seme, come semente. 4 Uno dei quattro simboli delle carte da gioco.
 sm. 1 seed. 2 (sperma) semen. 3 (di frutto) pip. 4 (carte) suit.
 lat. semen,-inis, da serere seminare.
Seme santo
Droga medicinale che viene ricavata dalle sommità fiorite si alcune specie di artemisia (l'Artemisia maritima o assenzio marittimo in Italia, l'Artemisia cina e l'Artemisia contra in Asia).

Seme del piangere, Il Opera di poesia di G. Caproni (1959).

Seme della violenza, Il Romanzo di E. McBain (1954).

Semeghìni, Pìo (Quistello, Mantova 1878-Verona 1964) Pittore. Tra le opere La casa incantata (1913, Venezia, Ca' Pesaro).

semeiòlogo, sm. (pl.-gi) Medico che si occupa di semeiotica.

semeiòtica, sf. Termine che designa un settore della medicina che si occupa dello studio dei sintomi (è una variante del termine "semiotica": è lo studio dei "segni" corporei che possono orientare la diagnosi).

semeiòtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla semiotica.

semel in anno licet insavire, loc. avv. Locuzione latina divenuta proverbiale nel medioevo che significa "una volta all'anno è lecito fare follie". Viene riportato nel De civitate Dei di Sant'Agostino. Forse deriva dal dialogo De superstitione di Seneca andato perduto.

Semèlidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi Eulamellibranchi marini dalla conchiglia piccola e compressa.

seménta, sf. 1 Il seminare. 2 Periodo della semina.

seménte, sf. I semi da utilizzarsi per la semina.

semènza, sf. 1 Semente. 2 Chiodo usato dai calzolai.
 lat. tardo sementia.

semenzàio, sm. (pl.-i) Luogo in cui vengono gettati i semi di piante che poi saranno trapiantate altrove.

semenzàle, agg. Pianta appena germinata dal seme.

Semeru Vulcano (3.669 m) dell'Indonesia, nella sezione orientale dell'isola di Giava.

Semèstene Comune in provincia di Sassari (296 ab., CAP 07010, TEL. 079).

semestràle, agg. 1 Relativo a un semestre. 2 Di durata sei mesi.
 agg. 1 (ogni sei mesi) six-monthly, half-yearly. 2 (della durata di sei mesi) six month.

semestralità, sf. 1 Un periodo di sei mesi. 2 Pagamento corrisposto ogni sei mesi.

semestralménte, avv. Ogni sei mesi.

semèstre, sm. 1 Periodo di tempo della durata di sei mesi. 2 Pagamento corrispondente al periodo di sei mesi.
 sm. six-month period, half-year.

semi- Primo elemento di parole composte.
 dal lat. semi quasi, a metà.

semiacèrbo, agg. Non ancora giunto alla piena maturazione.

Semiàna Comune in provincia di Pavia (257 ab., CAP 27020, TEL. 0384).

semianalfabèta, sm. Chi ha ricevuto una pessima istruzione o l'ha dimenticata.

semianalfabetìsmo, sm. Il leggere o scrivere con difficoltà a causa di una pessima istruzione o di mancanza di esercizio.

semiàperto, agg. Non interamente aperto, socchiuso.
 lat. semiapertus, comp. da semi-mezzo + apertus aperto.

semiapertùra, sf. Apertura parziale.
Semiapertura di un cono
In matematica, angolo formato da ogni generatrice di un cono circolare retto con l'asse.

semiàsse, sm. Ognuna delle due parti che compongono un asse e che trasmettono il moto alle ruote di un veicolo.

semiautomàtico, agg. (pl. m.-ci) Parzialmente automatico.

semibàrbaro, agg. 1 Non completamente civilizzato. 2 Rozzo.
 lat. semibarbarus, comp. da semi-mezzo + barbarus barbaro.

semibiscròma, sf. Nota musicale che corrisponde alla sessantaquattresima parte di una semibreve.

semibràdo, agg. Di un sistema di allevamento degli animali domestici che è intermedio tra quello stallino e quello brado.

semibrève, sf. Nota musicale che corrisponde a quattro quarti.

semicérchio, sm. (pl.-chi) La metà di un cerchio. ~ emiciclo.
 sm. semicircle.

semichetàle, sm. Composto instabile che si ottiene addizionando un alcol a un chetone.

semichiùso, agg. Parzialmente chiuso, socchiuso.

semicingolàto, sm. Mezzo di trasporto che presenta cingoli al posto delle ruote posteriori.

semicircolàre, agg. La cui forma è un semicerchio.

semicìrcolo, sm. La metà di un cerchio.

semicirconferènza, sf. L'arco di circonferenza sotteso da un diametro, la metà della circonferenza.

semiconduttóre, sm. Sostanza di natura cristallina la cui resistenza elettrica diminuisce con l'aumento della temperatura, con l'irraggiamento o con l'aggiunta di impurità (drogaggio). Lo studio dei semiconduttori iniziò con M. Faraday (1833) e si sviluppò con le scoperte di W. Smith (1874) sulla fotoconduttività del selenio. Il punto di partenza per lo sviluppo applicativo dei semiconduttori si ebbe con i lavori di W. Shockley, J. Bardeen e W. H. Brattain (premi Nobel). Queste ricerche hanno permesso di verificare che la conduzione nei semiconduttori avviene in due modi diversi: da una parte si verifica uno spostamento di elettroni negli interstizi del reticolo cristallino (banda di conduzione) e dall'altra c'è un movimento di elettroni da atomo a atomo per riempire le cosiddette lacune lasciate libere dalla banda di conduzione (banda di valenza). I principali semiconduttori sono elementi come il selenio, il germanio e il silicio e composti come il seleniuro di zinco e l'arseniuro di gallio. Questi materiali vengono oggi comunemente utilizzati dall'industria elettronica per realizzare diodi, transistori, circuiti integrati ecc. Questi componenti costituiscono ormai il "cervello" di tutte le apparecchiature di uso più comune, dall'orologio al telefono, dalla calcolatrice ai personal computer.

semiconsonànte, sf. Vocale che ha suono intermedio fra vocale e consonante, come per esempio la i e la u quando sono seguite da un'altra vocale.

semiconsonàntico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'essere semiconsonante.

semiconvergènte, agg. Di serie convergente che diventa divergente sostituendone i termini con i relativi moduli.

semicròma, sf. Nota musicale che corrisponde alla sedicesima parte di una semibreve.

semicrùdo, agg. Non completamente cotto.

semicùpio, sm. (pl. m.-i) 1 Vasca da bagno con alta spalliera. 2 Il bagno stesso.

semideponènte, agg. e sm. agg. Relativo a un verbo latino che ha coniugazione attiva nell'indicativo presente e all'infinito presente mentre negli altri coniuga con la forma passiva.
sm. Verbo che ha tale coniugazione.

semidetenzióne, sf. Condizione di parziale detenzione.

semidiàmetro, sm. La metà del diametro, raggio.

semidìo, sm. (pl.-dèi) Divinità di secondaria importanza nata dall'unione di un dio con una donna, o viceversa.
 lat. semideus, comp. da semi-mezzo + deus dio.

semidistrùtto, agg. Parzialmente distrutto.

semiellìsse, sf. La metà di un ellisse.

semiesònero, sm. Esonero parziale.

semifinàle, sm. Gara che precede e permette l'accesso alla finale di una competizione sportiva.
 sm. semifinal.

semifinalìsta, sm. Chi partecipa alle semifinali.

semiflùido, agg. Di sostanza quasi allo stato fluido.

semifréddo, sm. Dolce a base di gelato ma che presenta anche altri ingredienti.
 sm. ice-cream cake.

semigràsso, agg. Che presenta ridotta percentuale di grassi.

semigratùito, agg. Quasi gratuito, dal pagamento ridotto.

semigrùppo, sm. In algebra, insieme I su cui è definita una legge di composizione interna che associa a ogni coppia di elementi a e b di I un altro elemento c di I per la quale è valida la proprietà associativa, ossia (ab)c=a(bc) per ogni a, b e c appartenenti a I.

semilavoràto, sm. Prodotto che deve ancora subire delle lavorazioni prima di essere messo sul mercato.

semilibertà, sf. invar. Condizione di libertà parziale di un detenuto che può trascorrere parte della giornata fuori dal carcere.
 sf. invar. semicustody.
Nell'ordinamento italiano, beneficio previsto dalla legge penitenziaria, per cui il detenuto può trascorrere una parte del giorno fuori dal carcere per svolgere un lavoro o attività di studio, partecipando in tal modo al reinserimento sociale. È ammesso a usufruirne chi sconta una pena inferiore ai sei mesi. Sono ammessi a tale regime anche i condannati a pene superiori quando l'abbiano già scontata per una metà della durata. Chi è ammesso alla semilibertà deve attenersi alle disposizioni del tribunale circa gli orari di rientro in carcere.

semilìquido, agg. Di sostanza quasi allo stato liquido.

semilùna, sf. Mezzaluna.

semilunàre, agg. Dalla forma a mezzaluna.

semilùnio, sm. (pl.-i) Periodo in cui è visibile solo metà della luna.

semimembranóso, agg. e sm. Relativo al muscolo della regione posteriore della coscia.

semimetàllo, sm. Materiale con parziali caratteristiche e proprietà dei metalli.

semimìnima, sf. Nota musicale che corrisponde a un quarto di una semibreve.

semimpermeàbile, agg. Che è parzialmente impermeabile.

sémina, sf. 1 L'atto di seminare. ~ seminatura, seminagione. 2 Il periodo in cui si semina.
 sf. sowing.
 deriv. da seminare.

seminàbile, agg. Che può essere seminato.

seminagióne, sf. Semina.

seminàle, agg. Relativo al seme. ~ spermatico.

Seminàra Comune in provincia di Reggio Calabria (3.965 ab., CAP 89028, TEL. 0966).

seminàre, v. tr. 1 Mettere il seme nel terreno per far crescere la pianta. ~ piantare, inseminare. seminare sulla sabbia, fare qualcosa di inutile. 2 Spargere inavvertitamente, diffondere. ~ disseminare. 3 Provocare. seminare odio.
 v. tr. 1 to sow. 2 (fig.) to shake off.
 lat. seminare, deriv. da semen,-inis seme.

seminariàle, agg. Seminarile.

seminarìle, agg. Relativo al seminario.

seminàrio, sm. 1 Luogo in cui vengono formati i sacerdoti. ~ collegio, convitto, educandato. 2 Incontro, lezione in cui si affronta un argomento di studio. ~ simposio, congresso. si teneva un ciclo di seminari sull'evoluzione della tecnologia nell'informazione.
 sm. 1 seminary. 2 (lezione) seminar.
 lat. seminarium vivaio, deriv. da semen,-inis seme.

Seminario sulla gioventù Romanzo di A. Busi (1984).

seminarìsta, sm. (pl.-i) Chi studia in seminario.

seminatìvo, agg. Adatto a essere seminato.

seminàto, agg. e sm. agg. 1 In cui sono stati sparsi dei semi. 2 Pieno. sembrava che la sua esistenza fosse seminata di sfortuna.
sm. Campo che è stato seminato. uscire dal seminato, in un discorso, fare una digressione.

seminatóre, sm. Chi sparge le sementi.
 lat. seminator,-oris.

seminatrìce, sf. Macchina che viene utilizzata per seminare.

seminfermità, sf. Parziale infermità.
 sf. partial infirmity.

seminférmo, agg. Che presenta seminfermità.
 agg. semi-invalid.

seminìfero, agg. 1 Che porta lo sperma. 2 Che è attraversato dallo sperma.

seminìo, sm. Un continuo seminare.

seminòma, sm. Neoplasia maligna del testicolo.

seminòmade, agg. e sm. agg. Che ha tendenza a non fermarsi, a non avere fissa dimora.
sm. 1 Chi si comporta quasi come un nomade. 2 Chi appartiene a una tribù che stagionalmente sposta i suoi insediamenti.
 deriv. da semi-+ nomade.

seminomadìsmo, sm. Sistema di vita intermedio tra il nomadismo e la sedentarietà.

seminterràto, sm. Parte di un edificio parzialmente sotto il livello della strada.
 sm. 1 basement. 2 (appartamento) basement flat.

seminùdo, agg. Parzialmente svestito.

semiografìa, sf. Sistema di scrittura sintetico basato su segni convenzionali.

semiologìa, sf. Semiotica.

semiològico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla semiologia.

semiòlogo, sm. Chi studia semiologia.

semióncia, sf. Unità di misura di capacità pari alla metà di un'oncia.

semiónda, sf. 1 Metà di un'onda. 2 La parte di un'onda sinusoidale rappresentante la propagazione di una grandezza fisica in cui la grandezza stessa assume valori dello stesso segno.

semiopàco, agg. (pl. m.-ci) Parzialmente opaco.

semiopàle, sm. Varietà di opale opaco di diversi colori.

semioscurità, sf. Penombra. ~ mezza luce. <> oscurità, buio.

semiòsi, sf. invar. Processo con cui un oggetto assume la funzione di segno.

semiòtica, sf. In breve: "scienza dei segni". Termine usato per indicare la teoria generale dei segni linguistici e non, e della loro produzione e interpretazione. Comprende tre parti, la pragmatica (studia l'uso dei segni da parte degli uomini), la semantica (studio il rapporto tra il simbolo e il suo referente) e la sintattica (studia i rapporti dei simboli tra loro). Alla base dell'impostazione moderna della semiotica, vi è l'opera di C. S. Peirce (che ha introdotto l'uso di questo termine), che tentò una classificazione complessiva dei segni, e quella di F. de Saussure che si occupò più specificamente del segno linguistico. Tra i principali semiologi italiani, U. Eco, C. Segre, M. Corti, prevalentemente indirizzati al settore linguistico letterario. Il termine semiologia (usato da Saaussure) è praticamente un sinonimo di semiotica, anche se a volte il primo è più usato in ambito psicologico e il secondo in ambito filosofico (o nel significato ristretto di studio della semiosi). È, invero, piuttosto labile anche la distinzione da semantica, termine spesso usato dagli studiosi di linguistica includendo anche gli aspetti "pragmatici" e "sintattici".

Semiotica e filosofia del linguaggio Saggio di U. Eco (1984).

semiòtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla semiotica.

Semipalatinsk Città (334.000 ab.) del Kazakistan, sul fiume Irtis. Capoluogo della provincia omonima.

semiparassìta, agg. (pl. m.-i) Dal comportamento simile a un parassita.

semiperìmetro, sm. La metà del perimetro.

semiperìodo, sm. Metà del periodo.

semipermeàbile, agg. Che lascia passare solo determinate sostanze e non in entrambi i versi.

semipermeabilità, sf. Di una membrana o di un setto separatore, che può essere attraversato solo da determinati fluidi o da particolari sostanze in soluzione.

semipettinàto, agg. Parzialmente pettinato.

semipiàno, sm. Ognuna delle due regioni in cui viene diviso un piano da una retta.

semipièno, agg. Parzialmente pieno.

semipolàre, agg. Relativo a quel legame tra due atomi in cui uno dei due fornisce all'altro gli elettroni di legame.

semiprodòtto, sm. 1 La metà del prodotto di due fattori. 2 Prodotto semilavorato.

semiprofessionìsta, sm. Chi non svolge a tempo pieno una professione e non guadagna completamente da vivere da una certa attività.

semipùbblico, agg. (pl. m.-ci) Non completamente aperto al pubblico.

semiraffinàto, agg. Non completamente raffinato.

Semiràmide Nella tradizione greca regina assira, figura leggendaria e celebre per il suo comportamento dissoluto. Alla morte del marito, il re Nino, regnò in nome del figlio Nynias e, secondo la tradizione, avrebbe fatto costruire i monumenti e i giardini di Babilonia. Si uccise dopo aver represso un complotto ordito contro di lei dal figlio. Storicamente è da identificare con Shammuramat (IX sec. a. C.), moglie del re assiro Shamshiadad V e reggente per il figlio Adadnirari III.
Semiramide
Melodramma tragico in due atti di G. Rossini, libretto di G. Rossi (Venezia, 1823).

semirètta, sf. L'insieme dei punti di una retta, a partire da un fissato punto della retta.

semirìgido, agg. Parzialmente rigido.

semirimòrchio, sm. (pl.-chi) Rimorchio che presenta solo le ruote posteriori e che deve essere collegato a snodo a una motrice.

semiscopèrto, agg. Parzialmente scoperto.

semisécco, agg. (pl. m.-chi) Quasi secco.

semiselvàggio, agg. Ancora parzialmente selvaggio.

semisèrio, agg. Tra il serio e lo scherzoso.

semisfèra, sf. La metà di una sfera.
 da semi-+ sfera.

semisfèrico, agg. (pl. m.-ci) Di forma a metà di sfera.

semisòlido, agg. Parzialmente solido.

semisómma, sf. La metà di una somma.

semispàzio, sm. Insieme dei punti che stanno dalla stessa parte rispetto a un piano che divide l'intero spazio in due parti.

semispènto, agg. Quasi spento.

semìta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo ai semiti.
sm. e sf. Gruppo etnico del vicino Oriente originato secondo la Bibbia da Sem. ~ israelita.

semitàppa, sf. Una delle due frazioni in cui è divisa una tappa ciclistica.

semitendinóso, sm. Muscolo che insieme al semimembranoso consente di flettere la gamba sulla coscia, se il bacino è fisso, o di estendere il bacino sulla coscia, se quest'ultima è fissa.

semìti Nome dato ai popoli che parlavano lingue appartenenti al gruppo etnico linguistico del vicino Oriente, detto appunto semitico. La Bibbia mette in relazione alcuni popoli che hanno la stessa origine linguistica come gli ebrei, gli assiri con l'antenato comune Sem, figlio di Noè. A tale comunanza linguistica non corrisponde però identità di razza; non esiste una razza semitica. Esistono però altre analogie, come la comune appartenenza alle civiltà superiori antico-orientali. I principali popoli semiti attuali e storici sono le stirpi storiche della Mesopotamia, gli aramei, i cananei (estesi nell'attuale Siria, in Palestina e nel Libano), gli arabi, gli israeliti, gli amorrei e gli etiopi. L'importanza storica dei semiti coincide con il forte periodo di declino che le prime civiltà sumere subirono in seguito alla sconfitta che loro inferse Sargon il Grande, re della popolazione dei semiti di Accad, le cui origini si perdono nella leggenda. Il popolo dei semiti probabilmente ebbe origine dall'Arabia o dalla zona della Siria (Amurru). In seguito si spostarono in Palestina e nella città di Accad, la cui posizione non è ancora stata identificata con certezza; Accad è anche citata nella Bibbia come una delle quattro città fondate da Nemrod nella zona di Sennaar in Mesopotamia. Sargon il Grande conquistò la regione di Sumer spingendosi fino in Cappadocia. I suoi successori, Rimush e Naram-Sin, continuarono l'opera di conquista, che subì però più volte una battuta d'arresto a causa delle invasioni dei popoli dell'Armenia; in particolare i guti, che riuscirono a fondare un loro stato nell'Assiria e compirono opere di devastazione e distruzione delle principali città della regione, come Lagash.

semìtico, agg. (pl. m.-ci) Relativo ai semiti. ~ israelitico, ebraico.
 agg. Semitic.

semitìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Chi studia le letterature, le lingue e le civiltà semitiche.

semitìstica, sf. (pl.-che) Studio delle letterature, delle lingue e delle civiltà semitiche.

semitòno, sm. Il più breve intervallo fra due note consecutive.

semitrasparènte, agg. Parzialmente trasparente.

semiufficiàle, agg. Di valore quasi ufficiale.

semivìvo, agg. A metà tra la vita e la morte.
 lat. semivivus, comp. da semi-mezzo + vivus vivo.

semivocàle => "semiconsonante"
 lat. semivocalis, comp. da semi-mezzo + vocalis vocale.

semivocàlico => "semiconsonantico"

semivuòto, agg. Quasi vuoto.

Semliki Fiume (250 km) dello Zaire, emissario del lago Edoardo. Sfocia nel lago Alberto.

semmài, cong. e avv. cong. Per caso, qualora. avv. Al massimo, se occorrerà.
 cong. 1 if. 2 (in caso che) in case. avv. (al massimo) if anything.

sémola, sf. 1 Crusca. 2 Lentiggini. 3 Farina di grano duro.
 sf. bran.
 lat. volg. simula fior di farina.

semolàta, sf. Preparato liquido a base di semola, da dare ai cavalli.

semolàto, agg. Raffinato, non più grezzo.

semolìno, sm. Minestra a base di farina di grano duro.
 sm. semolina.

semolóso, agg. Contenente parecchia semola.

Semon, Larry (West Point 1889-Victorville, California 1928) Attore e regista cinematografico statunitense. Fu l'autore, a partire dal 1916, di una serie di film comici nella quale interpretò il ruolo del protagonista, noto in Italia con il nome di Ridolini.

semovènte, agg. Che ha autonomia di movimento. ~ automatico, mobile.

Semper, Gottfried (Amburgo 1803-Roma 1879) Architetto tedesco. Tra le opere il teatro dell'Opera (1838-1841), la sinagoga (1839-1840) e la pinacoteca (1847-1854) di Dresda; il Kunsthistorisches Museum di Vienna (1872).

sempervivum, sm. invar. Genere di piante erbacee della famiglia delle Crassulacee diffuse in Africa e nell'Europa centromeridionale.

Sempióne, pàsso dél Valico (2.005 m) delle Alpi Centrali (Pennine). Situato tra il massiccio del monte Leone e quello del Fletschhorn, mette in comunicazione la valle del Toce (val d'Ossola), e quindi la pianura padana, con l'alta valle del Rodano. Il passo è in territorio svizzero; il confine con l'Italia si trova infatti sul versante sud in provincia di Novara (Iselle) e lascia alla Svizzera i villaggi di Sempione e di Gondo (nell'alta val Divedro). Considerato il confine tradizionale tra le Alpi Pennine e le Alpi Lepontine, ebbe grande importanza fin dall'epoca romana. La strada che, mediante il valico unisce Domodossola a Briga venne fatta costruire, tra il 1801 e il 1805, da Napoleone I.
Traforo del Sempione
Consta di due gallerie ferroviarie affiancate fra le più lunghe del mondo. Collega Iselle (634 m) in territorio italiano a Briga (686 m) in territorio elvetico. La prima è lunga 19.803 m ed è stata inaugurata nel 1906; la seconda, lunga 19.824 m, è stata inaugurata nel 1921.

sempitèrno, agg. Eterno e perenne.
 lat. sempiternus, comp. da semper sempre + aeternus eterno.

sémplice, agg. e sm. agg. 1 Che è costituito da pochi elementi, non complesso, non ricercato. <> complesso, sofisticato. 2 Sincero. 3 Solo, soltanto. aveva manifestato una semplice osservazione. 4 Sciocco, sprovveduto. è una persona semplice che crede a tutto ciò che gli dici.
sm. Erba medicinale, medicamento.
 agg. 1 simple. 2 (singolo) single. 3 (non ricercato) plain.
 lat. simplex,-icis, comp. da sem +-plex per cui.

sempliceménte, avv. 1 Senza ricercatezza. 2 Soltanto, solamente. ~ solo.
 avv. simply.

Semplicidentàti Vecchia denominazione con cui si indicavano i Roditori che presentano un solo paio di incisivi sulla mascella superiore. <> duplicidentati.

semplicióne, sm. Ingenuo.

semplicionerìa, sf. Ingenuità.

sempliciòtto, agg. e sm. agg. Che è ingenuo.
sm. Ingenuo, ottuso. ~ credulone. <> diffidente.

semplicìsmo, sm. Superficialità.

semplicìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) 1 Chi pecca di superficialità. 2 Erborista.

semplicìstico, agg. (pl. m.-ci) Che mostra semplicismo.
 agg. over-simplified, simplistic.

semplicità, sf. 1 L'essere semplice, facile. 2 Ingenuità. ~ sprovvedutezza. <> astuzia.
 sf. simplicity.
 lat. semplicitas,-atis.

semplificàre, v. v. tr. 1 Rendere più facile. <> complicare. 2 Dividere numeratore e denominatore per uno stesso fattore. ~ ridurre. semplificare una frazione.
v. intr. pron. Diventare più semplice e chiaro. con le sue spiegazioni il compito si semplificò.
 v. tr. to simplify. v. intr. pron. to get simpler.
 lat. mediev. simplificare, comp. da simplex,-icis semplice +-ficare fare.

semplificatìvo, agg. Che semplifica.

semplificatóre, agg. e sm. agg. Che semplifica.
sm. Chi semplifica.

semplificazióne, sf. L'atto di semplificare.

sèmpre, avv. 1 Con continuità nel tempo. <> mai. da sempre, da tempo immemorabile. 2 Per l'eternità. per sempre. 3 Purché. verrò sempre che invitiate anche la mia ragazza. 4 Ancora. ~ nuovamente. le chiese se lavorasse sempre per lo stesso ufficio.
 avv. 1 always. 2 (ancora) still. 3 (per sempre) for ever. 4 (di solito) usual. 5 (sempre meno) less and less.
 lat. semper.
Ora e sempre. Era il motto della Giovine Italia, società politica segreta fondata da Mazzini nel 1832.

semprevérde, agg. e sm. agg. Che conserva il colore verde delle foglie in ogni stagione.
sm. Pianta che conserva il verde delle foglie.
 agg. e sm. evergreen.

semprevìvo, sm. Angiosperma (Sempervivum tectorum) della famiglia delle Crassulacee e dell'ordine delle Rosali. Pianta erbacea con fiori di colore rosa, originaria dell'Europa. Viene coltivato a scopo ornamentale.

Sempronia Gens dell'antica Roma a cui appartenne la famiglia dei Gracchi. Dalle documentazioni sembra che fosse patrizia nel V sec. a. C. e plebea successivamente.
Lex Sempronia
Nell'antica Roma, denominazione di diversi provvedimenti legislativi i primi dei quali furono varati da M. Sempronio Tuditano (193 a. C.) e da T. Sempronio Gracco (167 a. C.).

Semproniàno Comune in provincia di Grosseto (1.462 ab., CAP 58055, TEL. 0564).

semprònio, sm. sing. Persona generica di cui non interessa nulla, citato con tizio e caio.

Semprun, Jorge (Madrid 1923-) Romanziere. Tra le opere Il grande viaggio (1963) e Che bella domenica! (1960).

sèna, o sènna, sf. 1 Denominazione di alcune specie di cassia. 2 La droga lassativa ricavata dalle foglie di alcune specie di cassia.

Senàgo Comune in provincia di Milano (18.203 ab., CAP 20030, TEL. 02). Centro agricolo (coltivazione di foraggi e cereali) e industriale (prodotti tessili, chimici, alimentari, meccanici ed elettrotecnici). Gli abitanti sono detti Senaghesi.

senàle, sm. Asta cilindrica sulla quale si appoggia e scorre la gola del picco nei veliere forniti di rande a picco.

Senàles (in ted. Schnals) Comune in provincia di Bolzano (1.379 ab., CAP 39020, TEL. 0473).

Senàle-San Felìce (in ted. Unsere Liebe Frau im Walde-Sankt Felix) Comune in provincia di Bolzano (709 ab., CAP 39010, TEL. 0463).

Senancour, Étienne-Pivert de (Parigi 1770-Saint Cloud 1846) Romanziere. Tra le opere Oberman (1804).

senapàto, agg. A base di senape.

sènape, sf. 1 Pianta dai semi rossi. 2 La salsa piccante ricavata.
 sf. mustard.
 lat. sinapi, dal greco sìnapi.
Denominazione di due piante erbacee della famiglia delle Crucifere, senape nera (Brassica nigra) e senape bianca (Sinapis alba)dai cui semi si ricava una farina usata per fare una salsa piccante. Alte fino a un metro, sono comuni in Europa; hanno foglie inferiori pennatifide, fiori gialli e frutti contenenti semi.

senapìsmo, sm. 1 Cataplasma ottenuto mediante farina di senape. 2 Persona noiosa.

senàrio, agg. e sm. (pl. m.-i) agg. Di un verso che ha sei sillabe e accenti sulla seconda e quinta sillaba.
sm. Il verso stesso.

senàto, sm. 1 Il consiglio di stato dell'antica Roma. 2 Uno dei due rami del parlamento nei regimi bicamerali. 3 Organo collegiale non politico.
 sm. senate.
 lat. senatus,-us, deriv. da senex,-is vecchio.
Nella Roma antica assemblea dei cittadini più autorevoli che dava vita al consiglio supremo dello stato; si fa risalire la sua istituzione a Romolo. Assemblea di anziani con ampi poteri deliberativi e consultivi, a essa partecipavano, inizialmente, solo i patrizi. Dopo la riforma di Servio Tullio furono ammessi anche i plebei, con il nome di conscripti. In età repubblicana entravano a far parte del senato gli ex magistrati, ai quali venivano sottoposte tutte le proposte di legge che dovevano essere presentate alle assemblee popolari. Il senato aveva competenza anche in materia internazionale, amministrativa e finanziaria. Il suo ruolo si modificò con il basso impero in quanto la politica dello stato era accentrata nelle mani dell'imperatore e dell'esercito. Inizialmente era composto solo da 100 senatori, poi raccolse tra i suoi membri fino a 900 senatori (con G. Cesare), in epoca augustea fu ridotto a 600 membri. Nel medioevo mantenne una funzione puramente amministrativa e fu espressione di un ceto sociale di antiche tradizioni che rivestiva prestigio pur avendo perso le funzioni istituzionali. Intorno al XII sec. a causa dell'aumento del potere papale perse ogni importanza e decadde definitivamente.
Senato della repubblica
Uno dei due rami del parlamento, le sue funzioni sono uguali a quelle della camera. È formato da 315 senatori, eletti da tutti i cittadini che abbiano superato i venticinque anni di età. Sono eleggibili quei cittadini che abbiano superato i quarant'anni di età. Sono senatori a vita, di diritto, gli ex presidenti della repubblica, inoltre il presidente può nominare senatori a vita cinque cittadini che abbiano dato lustro alla patria per meriti in campo sociale, scientifico, artistico, letterario. Il presidente del senato è la seconda carica istituzionale in Italia, sostituisce il presidente della repubblica in caso di suo impedimento. Il senato viene eletto per cinque anni.

senatoconsùlto, sm. Questione su cui il senato romano si esprimeva dopo esserne stato richiesto da un magistrato.

senatóre, sm. (f.-trìce) Componente del senato.
 sm. senator.
 lat. senator,-oris.

senatoriàle, agg. Relativo al senato o a un senatore.

senatòrio, agg. (pl. m.-i) Senatoriale.

Sendai Città (918.000 ab.) del Giappone, sull'isola di Honshu. Capoluogo della prefettura di Miyagi.

Sender, Ramón José (Alcolea de Cinca, Aragona 1902-San Diego, California 1982) Romanziere spagnolo. Tra le opere Il luogo dell'uomo (1939) e Cronaca dell'alba (1942-1966).

Sèneca, Lùcio Annèo (Cordoba 4 a. C.-Roma 65 d. C.) Filosofo, poeta, oratore latino. Figlio di Seneca il Vecchio dopo la nomina a senatore fu condannato all'esilio in Corsica (41-49 d. C.) dall'imperatore Claudio. Ritornato a Roma divenne precettore e maestro di Nerone, diresse la politica imperiale cercando di sottrarre l'imperatore all'influenza della madre Agrippina. Sospettato di complicità nella congiura dei Pisoni, fu condannato a morte, ma preferì uccidersi tagliandosi le vene. Come filosofo seguì lo stoicismo, mostrando spiccato interesse per i problemi morali. Tra le sue opere, De constantia sapientis, De vita beata, De otio, De tranquillitate animi, Naturales quaestiones, Epistulae morales. Come scrittore è stato definito il più moderno della letteratura latina, le sue nove tragedie sono le uniche rimaste del teatro romano, Hercules furens, Troades, Medea, Phaedra, Oedipus, Agamennon, Thyestes, Hercules Oetaeus. Scrisse anche una satira contro Claudio con il titolo Apokolokyntosis.

senècio, sm. Genere di piante cosmopolite erbacee, arbustacee e suffruticose appartenenti alla famiglia delle Composite. Sono diffuse nelle zone temperate e temperate-fredde.

Sènegal (fiume) Fiume (1.440 km) dell'Africa occidentale. Nasce dal Fouta Djalon in Guinea e sfocia nell'oceano Atlantico, presso Saint Louis. Attraversa gli stati del Mali e del Senegal (di cui segna il confine settentrionale). Il fiume, parzialmente navigabile, ha regime irregolare, con straripamenti estivi e magre invernali.

Sénégal (stato) Repubblica presidenziale dell'Africa occidentale; confina a nord con la Mauritania, a est con il Mali, a sud con la Guinea Bissau e la repubblica di Guinea, a ovest è bagnato dall'oceano Atlantico e circonda con il proprio territorio il Gambia.
Il territorio è prevalentemente pianeggiante, con coste basse e sabbiose. Formazioni vulcaniche di un certo rilievo si trovano in corrispondenza della penisola del Capo Verde, il punto più occidentale di tutta l'Africa.
Il grande fiume Senegal scorre a nord, segnando il confine con la Mauritania: nonostante il suo regime sia decisamente incostante, esso è tuttavia interamente navigabile nella stagione delle piogge, costituendo la principale via di penetrazione all'interno del continente dall'oceano.
Altro fiume importante è il Casamance: scorre all'estremità meridionale del paese ed è anch'esso navigabile per un centinaio di chilometri.
Il clima varia da nord a sud, soprattutto in rapporto all'intensità delle precipitazioni, a nord scarse e irregolari, a sud più abbondanti. Le temperature sono generalmente elevate, mitigate sulla costa dall'effetto del mare.
La popolazione è composita: prevalgono i neri sudanesi di varie tribù, come i wolof, i serèr, i toucouleur, i diola; presenti sono anche i fulbe, per lo più nomadi. La maggior densità si registra lungo la costa e nella penisola del Capo Verde.
La capitale è Dakar, grande centro portuale (il più importante dell'Africa occidentale), nonché centro culturale e amministrativo di rilievo. Alla città tipicamente europea fa riscontro, nella parte più interna, la medina, la sua parte africana, che accoglie la popolazione più emarginata in misere bidonvilles.
Altri centri di rilievo sono situati lungo la principale linea ferroviaria per il Mali, come Rufisque, Thiès, Kaolack.
La base dell'economia senegalese è costituita dall'agricoltura: la coltura principale è quella delle arachidi, di cui il Senegal è uno dei principali fornitori. L'attuale tendenza è tuttavia quella di diversificare le varie produzioni agricole e avviare il paese all'autosufficienza alimentare.
A tale fine si è cercato di valorizzare il fiume Senegal, creando un notevole sistema di irrigazione a beneficio di 400.000 ettari di terreno nel nord del paese.
Tra le colture alimentari prevalgono i cereali, soprattutto il miglio, seguono manioca, banane, agrumi; tra le colture industriali hanno registrato un sufficiente incremento quelle del cotone e della canna da zucchero.
Un settore notevole nell'economia del Senegal è quello zootecnico, grazie anche alla vastità delle aree destinate a pascolo su cui il paese può contare. Prevale l'allevamento bovino, ma si contano anche un discreto numero di ovini e caprini.
Ancora più importante è il settore della pesca, che fornisce un fondamentale elemento dell'alimentazione locale oltre a favorire una fiorente industria conserviera.
Dakar, in particolare, è uno dei maggiori centri africani per la pesca del tonno.
Tra le risorse minerarie spiccano i fosfati, con ricchi giacimenti nella zona di Thiès, ma è stata accertata recentemente la presenza di giacimenti petroliferi e di gas naturale.
L'industria è forse il settore più dinamico: essa si concentra sulle attività manifatturiere, in primo luogo sul settore alimentare, con impianti per la lavorazione delle arachidi, zuccherifici, conservifici, oleifici, cotonifici, calzaturifici, impianti tessili, stabilimenti chimici e petrolchimici.
STORIA Il paese, popolato fin dalla preistoria, ha conosciuto il passaggio di popolazioni successive. Veri regni si sono costituiti, successivamente e alternativamente, a partire dal IX sec. Il primo regno conosciuto è quello di Tekrur (che prende il nome di Futa nel XIV sec.), progressivamente islamizzato e reso vassallo dal Mali. Nel XIV sec. si costituisce il regno Dyolof. Nel 1456 o 1460 il Capo Verde viene raggiunto dal veneziano Ca' da Mosto per conto del Portogallo, che stabilisce propri insediamenti sulle coste. Nel XVI gli olandesi fondano l'insediamento di Goree. Nel XVII sec. la Francia fonda Saint Louis (1659) e occupa Goree (1677). Nel periodo da 1854 al 1865 il generale Faidherbe porta avanti una politica di espansione. Nel 1857 viene creata Dakar. Tra il 1879 e il 1890, la Francia completa la conquista del paese. Nel 1885, il Senegal, integrato nell'Africa Occidentale Francese, il cui governo generale è stabilito a Dakar, è dotato di uno statuto privilegiato. Gli abitanti dei quattro comuni (Saint Louis, Dakar, Rufusque, Gorée) godono della cittadinanza francese, mentre la colonia è rappresentata da deputati.
Nel 1958, a seguito di un referendum, il Senegal diventa una repubblica autonoma. Nei due anni successivi forma con il Mali un'effimera federazione. Nel 1960 diventa indipendente e il suo primo presidente è Léopold S. Senghor. Nel 1963 a seguito di disordini, i partiti di opposizione vengono proibiti. Nel 1970 diventa primo ministro Abdou Doiuf. Nel 1976 un emendamento costituzionale istituisce un sistema a tre partiti. A partire dal 1980 si sviluppa un movimento separatista nel Casamance. L'anno successivo, dopo il ritiro di Senghor dal potere, gli succede Abdou Diouf; il multipartitismo viene legalizzato. Il paese forma con il Gambia la confederazione Senegambia (sospesa nel 1989). Dal 1989 scontri interetnici tra senegalesi e mauritani provocano una forte tensione con la Mauritania. Nel 1992 il Senegal ristabilisce le proprie relazioni diplomatiche con la Mauritania. Si sviluppano il movimento separatista del Casamance e l'opposizione sale al potere.
Abitanti-8.310.000
Superficie-196.200 km2
Densità-42,3 ab./km2
Capitale-Dakar
Governo-Repubblica presidenziale
Moneta-Franco CFA
Lingua-Francese e dialetti sudanesi
Religione-Musulmana sunnita, cristiana

senegalése, agg. e sm. agg. Del Senegal.
sm. Abitante o lingua parlata nel Senegal.

Sèneghe Comune in provincia di Oristano (2.051 ab., CAP 09070, TEL. 0783).

Senèrchia Comune in provincia di Avellino (1.072 ab., CAP 83050, TEL. 0827).

senescènte, agg. Prossimo alla vecchiaia.
 lat. senescens,-entis, p.pres. di senescere invecchiare.

senescènza, sf. Invecchiamento. ~ senilità.

senése, agg. e sm. agg. Relativo a Siena e ai suoi abitanti.
sm. 1 Abitante o nativo di Siena. 2 La regione intorno a Siena.

Senghor, Léopold Sédar (Joal 1906-) Uomo politico e scrittore senegalese. Deputato del Senegal alla costituente francese (1945), divenne nel 1960 presidente della repubblica del Senegal, carica che mantenne fino al 1980. Massimo esponente del movimento della negritudine e del socialismo senegalese, fondò la rivista Présence africaine, perseguendo l'unità politico culturale dei popoli africani. Assai noto in Occidente per la sua opera poetica e per i saggi storico politici. Opere principali, Libertà IV: socialismo e pianificazione (1983), Canti d'ombra (1945), Canti per Naëtt (1949), Etiopiche (1956), Notturni (1961).

Senìga Comune in provincia di Brescia (1.579 ab., CAP 25020, TEL. 030).

Senigàllia Comune (41.000 ab., CAP 60019, TEL. 071) delle Marche, in provincia di Ancona, sull'Adriatico. Porto-canale e stazione balneare, è sede di industrie alimentari, tessili, cartarie, meccaniche e dell'abbigliamento.
Colonia romana a partire dal III sec. a. C. fu semidistrutta da Pompeo (82 a. C.), divenne sede vescovile (IV sec.) e quindi fortezza bizantina nel VI sec. Con la donazione di Pipino passò alla chiesa (756), fu libero comune (XII sec.). Contesa fra il papato e i Malatesta, passò ai Della Rovere (1474) e fu definitivamente assegnata alla chiesa nel 1631. Tra i monumenti, la Rocca (1480-1491), palazzo del Duca, Palazzetto Baviera (XV sec.), il duomo ricostruito nel XVIII sec., la chiesa di Santa Maria delle Grazie (1491) e la chiesa di Santa Croce (XVI-XVII sec.).

senìle, agg. Relativo alla vecchiaia.
 agg. senile.
 lat. senilis, deriv. da senex,-is vecchio.

Seniles Epistole di F. Petrarca (1361-1374).

senilìsmo, sm. sing. Invecchiamento precoce.

senilità, sf. Vecchiaia.
 sf. senility.

Senilità Romanzo di I. Svevo (1898).

senilizzazióne, sm. L'invecchiare precocemente.

Sènio Fiume (92 km) dell'Emilia Romagna. Nasce dall'Appennino Tosco Emiliano e confluisce nel Reno.

senior, agg. e sm. agg. Più vecchio. <> junior.
sm. (pl. seniores) Categoria sportiva di atleti al di sopra di un certo limite di età.

Sènis Comune in provincia di Oristano (674 ab., CAP 09080, TEL. 0783).

Senìse Comune in provincia di Potenza (7.316 ab., CAP 85038, TEL. 0973).

Sènna Fiume (776 km) della Francia settentrionale. Nasce dall'altopiano di Langres a nord di Digione e attraversa la bassa Borgogna e la Champagne meridionale. Bagna Troyes, riceve le acque del fiume Aube e dei fiumi Yonne e Loing, penetra nell'Île-de-France, dove subito a monte di Parigi riceve la Marna. Uscita dalla capitale, la Senna costeggia il Bois-de-Boulogne, la foresta di Saint-Germain, bagna Rouen e sfocia a estuario (lungo 15 km ca.), nello stretto della Manica, dove si trova il porto di Le Havre. Il regime della Senna è regolare, con un periodo di piene in inverno e di magre in estate. La via fluviale aperta dalla Senna su uno dei mari più frequentati del mondo e in prossimità della regione parigina è intensamente frequentata, permettendo e favorendo un grande sviluppo industriale, soprattutto tra Rouen (specializzata nel commercio di prodotti pesanti come carbone, minerali, concime e prodotti agricoli) e Le Havre (porto dove approdano piroscafi, petroliere e trasporti carichi di merci varie). Bacini artificiali regolano il deflusso delle sue acque e una fitta rete di canali navigabili la collegano alla Loira, al Reno, alla Saône e alla Mosa.

Sénna Comàsco Comune in provincia di Como (1.726 ab., CAP 22060, TEL. 031).

Sénna Lodigiàna Comune in provincia di Lodi (1.914 ab., CAP 20080, TEL. 0377).

Sennariòlo Comune in provincia di Oristano (204 ab., CAP 09078, TEL. 0785).

sénno, sm. 1 Saggezza. ~ sensatezza. <> dissennatezza. 2 Qualità di giudicare senza avventatezza, con prudenza. ~ criterio.
 sm. wisdom, judgment.
 german. sin.

sennò, o se no, avv. In caso contrario, altrimenti.
 avv. otherwise.

sennonché, cong. Ma, però, invece.
 cong. but.

Sènnori Comune in provincia di Sassari (7.252 ab., CAP 07036, TEL. 079).

Seno Provincia (230.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Dori.

séno, sm. 1 Il petto, in particolare delle donne. 2 Animo. 3 In anatomia, cavità ossea. 4 Insenatura. ~ baia, cala, golfo.
 sm. 1 breast. 2 (fig.) bosom. 3 (insenatura) creek, inlet.
 lat. sinus,-us.
In matematica, funzione trigonometrica, periodica con periodo 2, il cui valore assoluto varia da 0 a 1. In un triangolo rettangolo, il seno di uno degli angoli acuti è il rapporto tra il lato opposto a esso e l'ipotenusa. Funzione circolare di un arco di circonferenza con raggio unitario o di un angolo che fa corrispondere a un angolo formato da un segmento di lunghezza unitaria intersecante una retta la distanza dell'estremo libero del segmento dalla retta stessa.
Seni paranasali
Cavità delle ossa della faccia e della volta cranica, in comunicazione con il naso.

Senòfane (Colofone ca. 570 a. C.-?) Poeta e filosofo greco. Tra le opere Sulla natura delle cose.

Senofónte (Atene 430 ca. a. C.-354 ca. a. C.) Scrittore e storico greco. Nato da famiglia di elevata condizione sociale, ebbe un'educazione adeguata al suo stato. Frequentò Socrate, pur restando distaccato dalla concezione filosofica del maestro. Nel 401 a. C. si unì ad altri mercenari greci e partecipò alla campagna di Ciro il Giovane, che voleva combattere e sconfiggere il fratello Artaserse, re di Persia. I motivi della decisione non sono chiari. Senofonte aveva probabilmente l'incarico di stendere un resoconto dell'impresa. Quando Ciro cadde nella battaglia di Cunassa (401 a. C.), mentre i generali greci furono uccisi a tradimento, Senofonte assunse la guida dei 10.000 mercenari sopravvissuti. In una dura e pericolosa marcia in territorio impervio e ostile condusse l'esercito in salvo fino al mare. Da questa avventura nacque la sua opera più nota intitolata l'Anabasi (letteralmente, marcia verso l'interno). La spedizione di Ciro aveva avuto l'appoggio spartano. Senofonte continuò a collaborare con gli spartani e seguì il re spartano Agesilao nella battaglia di Cheronea (394 a. C.) contro la coalizione della quale faceva parte anche Atene. L'ideologia ebbe in lui la meglio sul legame con la patria. Dallo stato spartano ebbe in dono una proprietà a Scillunte, presso Olimpia. Avvenuta la riconciliazione tra Sparta e Atene, il bando contro Senofonte venne revocato. Senofonte scrisse molto e in campi diversi. Tra le altre opere, sono da ricordare le Elleniche, opera storiografica che copre il periodo dal 410 a. C. al 362 a. C., la Ciropedia, saggio sull'educazione o piuttosto romanzo storico e pedagogico, i Memorabili di Socrate, l'Apologia di Socrate, l'Economico, dialogo sull'amministrazione della casa contenente un elogio dell'agricoltura e, indirettamente, della funzione della donna come collaboratrice, il Simposio, e, infine, il Cinegetico, trattato sulla caccia, la cui autenticità è da taluni studiosi messa in dubbio in base a considerazioni riguardanti lo stile. La lingua di Senofonte è un modello di armonia e di misura, tende alla chiarezza e alla vivacità delle descrizioni, con accenti di simpatia umana e di partecipazione, anche se per il suo intento divulgativo resta aliena dalle raffinatezze stilistiche.

senoniàno, sm. Piano del Cretaceo superiore. È compreso tra il Turoniano e il Maestrichtiano ed è suddiviso nei sottopiani Conaciano, Santoniano e Campaniano.

Senorbì Comune in provincia di Cagliari (4.228 ab., CAP 09040, TEL. 070).

sensàle, sm. Mediatore di vendite e acquisti. ~ procacciatore, intermediario.
 arabo simsar.

sensataménte, avv. In modo saggio, giudizioso.

sensatézza, sf. L'essere sensato.

sensàto, agg. Di buon senso, saggio. ~ logico, razionale. <> insensato, irrazionale.
 agg. judicious, sensible.
 lat. tardo sensatus, deriv. da sensus assennatezza.

sensazionàle, agg. Che provoca impressione, interesse. ~ clamoroso, eclatante.
 agg. sensational.
 franc. sensationnel.

sensazionalìsmo, sm. sing. Tendenza a far risaltare in modo eccessivo certe notizie, a renderle o considerarle sensazionali.

sensazionalìstico, agg. (pl. m.-ci) Del sensazionalismo.

sensazióne, sf. 1 Impressione, stupore. a sensazione, che provoca meraviglia. 2 Ciò che viene avvertito attraverso i sensi. ~ percezione. non doveva affidarsi alle sole sensazioni. 3 Sentimento, presentimento.
 sf. feeling, sensation.
 lat. tardo sensatio,-onis, deriv. da sensatus.

senserìa, sf. Ciò che viene guadagnato dal sensale, per la mediazione fatta.

sensìbile, agg. e sm. agg. 1 Percepibile tramite i sensi. ~ tangibile, reale. <> astratto, impercettibile. 2 Che ha sensibilità, capacità di sentire. 3 Impressionabile. aveva un animo' molto sensibile.
sm. Ciò che può essere percepito tramite i sensi.
 agg. 1 sensitive. 2 (rilevante) appreciable. 3 (notevole) notable.
 lat. sensibilis, deriv. da sensus, p.p. di sentire percepire.

sensibilità, sf. invar. 1 L'essere sensibile. 2 Precisione di uno strumento di misurazione.
 sf. invar. sensibility, sensitivity.
 lat. tardo sensibilitas,-atis.
In fisiologia è la facoltà del sentire, la capacità di avvertire le modifiche prodotte da stimoli interni o esterni sugli organi dei sensi.
In fisica e nella tecnica indica la reattività di un dispositivo agli stimoli che tendono a modificarne lo stato (es.: sensibilità di un'autovettura allo sterzo, al freno, …). Può essere quantificata come la più piccola entità di stimolo a cui il dispositivo reagisce con effetto apprezzabile. Nel caso degli strumenti di misura è, in particolare, la minima variazione della grandezza misurata che determina una variazione del valore indicato dallo strumento.
In fotografia è la capacità di annerimento di un'emulsione fotografica quando è colpita dalla luce.

sensibilizzànte, agg. Che sensibilizza.

sensibilizzàre, v. v. tr. 1 Rendere sensibile. <> desensibilizzare. 2 Affrontare e far interessare a una determinata questione, ritenuta di grande importanza. non riuscirono a sensibilizzare l'opinione pubblica con quella piccola manifestazione.
v. rifl. Interessarsi a una questione.

sensibilizzatóre, agg. e sm. 1 In fotografia, di agente che rende il materiale fotografico sensibile all'azione della luce o di altre radiazioni. 2 In fisiologia e medicina, sensibilizzante.

sensibilizzazióne, sf. 1 L'effetto di rendere sensibile. 2 Rendere una sostanza chimica reattiva a un certo agente.

sensibilménte, avv. 1 Attraverso i sensi. 2 Con notevole intensità.

sensìsmo, sm. Dottrina che pone come sola fonte del conoscere la sensazione. Il termine sensismo entrò a far parte del linguaggio filosofico ai primi dell'Ottocento, ma una forma di sensismo gnoseologico si incontra, nella storia della filosofia, già con i sofisti, in particolare con Protagora. Nella storia del materialismo, una dottrina sensistica, in opposizione al razionalismo cartesiano, è espressa, per esempio, da Hobbes, Locke e Gassendi. Classico del sensismo resta il Traité des sensations (Trattato delle sensazioni) di Condillac del 1754, che descrive le varie facoltà dell'animo a partire dalla sensazione. Temi sensistici in età moderna furono ripresi dalla dottrina psicologica di Ardigò.

sensìsta, sm. (pl.-i) Sostenitore della filosofia del sensismo, secondo la quale ogni conoscenza deriva dall'esperienza sensibile.

sensìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla filosofia dei sensisti.

sensitìva, sf. Nome volgare della Mimosa pudica, un arbusto della famiglia delle Mimosacee originaria del Brasile.

sensitività, sf. L'essere sensitivo.

sensitìvo, agg. e sm. agg. 1 Riguardante la percezione tramite i sensi. 2 Molto sensibile.
sm. Chi è dotato di poteri paranormali. ~ recettivo, telepate.
 lat. mediev. sensitivus, deriv. da sensus, p.p. di sentire percepire.

sensitometrìa, sf. In fotografia, studio delle caratteristiche e delle proprietà delle emulsioni sensibili.

sènso, sm. 1 Facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni per mezzo di speciali organi e ritrasmetterli al sistema nervoso centrale. ~ percettività. 2 Stato d'animo. 3 Significato, logica. 4 Criterio. 5 Il verso su una direzione. 6 Al plurale, lussuria, sensualità. ~ pulsioni, sessualità.
 sm. 1 sense. 2 (significato) meaning. 3 (direzione) direction. 4 (sensazione) feeling, sensation.
 lat. sensus,-us, deriv. da sensus, p.p. di sentire percepire.
Le funzioni sensoriali sono svolte dagli organi di senso, cioè organi o apparati specifici disposti alla periferia del corpo; sono rappresentati dalle terminazioni nervose poste nella cute e nelle mucose, destinate alla percezione delle sensazioni tattili, termiche e dolorifiche; dalle terminazioni dell'apparato muscolare; dall'organo dell'olfatto, situato nella parte della cavità nasale; dall'organo del gusto, situato nelle papille gustative della lingua; dall'organo dell'udito, rappresentato dall'orecchio; dall'organo della vista, rappresentato dagli occhi.

Senso Film drammatico, italiano (1954). Regia di Luchino Visconti. Interpreti: Alida Valli, Farley Granger, Massimo Girotti.

sensóre, sm. Strumento che permette di misurare una certa grandezza fisica.
 lat. tardo sensorium.

sensoriàle, agg. Relativo ai sensi.

sensòrio, agg. e sm. agg. Relativo al senso.
sm. Organo di senso.
 lat. tardo sensorium deriv. da sensus, p.p. di sentire percepire.

sensorizzàre, v. tr. Rendere percepibile ai sensi.

sensuàle, agg. Che riguarda i sensi, in particolare ne stimola il desiderio. ~ eccitante, erotico.
 agg. sensuous, sensual.

sensualìsmo, sm. 1 In arte e letteratura, tendenza a rappresentare la realtà in termini sensuali. 2 Dottrina morale per la quale il fine dell'agire è il godimento dei sensi.

sensualità, sf. sing. L'essere sensuale, il suscitare il desiderio dei sensi.
 sf. sensuousness, sensuality.
 lat. tardo sensualis, deriv. da sensus, p.p. di sentire percepire.

sentènza, sf. 1 Giudizio espresso da un magistrato. ~ verdetto, delibera. 2 Opinione.
 sf. 1 sentence. 2 (massima) saying, maxim.
 lat. sententia, deriv. da sentire.
In diritto civile, è la decisione del giudice di pronunciarsi sull'esistenza o inesistenza di un diritto soggettivo, oppure su una situazione di inadempienza, che si risolve nell'accertamento del fatto e nell'intervento dello stato per riparare gli interessi lesi.
In diritto penale, costituisce l'accertamento della violazione di un precetto della legge, ne consegue una sanzione, cioè una pena prevista dal potere dello stato, in nome del pubblico interesse.
Sentenza definitiva
Quando vengono accertate e decise tutte le questioni di merito, di fatto e di diritto.
Sentenza dichiarativa
Quando accerta l'esistenza di un diritto.
Sentenza irrevocabile
Si dice anche passata in giudicato, quando non è più soggetta né ad appello, né a ricorso in cassazione, né a revoca per vizi apparenti.
Avviso, parere, opinione.

sentenziàre, v. v. intr. 1 Parlare con tono da saccente, che non ammette repliche. 2 Emettere una sentenza. ~ decretare.
v. tr. Infliggere.
 v. tr. e v. intr. to pass sentence, to pass judgment, to judge.
 lat. mediev. sententiare.

sentenziosaménte, avv. Con tono sentenzioso.

sentenziosità, sf. L'essere sentenzioso.

sentenzióso, agg. 1 Che parla con tono autorevole. ~ saccente, cattedratico. 2 Che ha caratteristiche delle sentenze.
 lat. sententiosus.

Sentieri interrotti Opera di filosofia di M. Heidegger (1950).

Sentieri selvaggi Film western, americano (1956). Regia di John Ford. Interpreti: John Wayne, Natalie Wood, Jeffrey Hunter. Titolo originale: The Searchers

sentièro, sm. 1 Strada stretta e non ben tracciata, in mezzo a campagne o boschi. ~ mulattiera, tratturo. 2 Cammino.
 sm. path.
 franc. antico sentier, dal lat. semita sentiero.

Sentiero dei nidi di ragno, Il Romanzo di I. Calvino (1947).

sentimentàle, agg. 1 Riguardante i sentimenti. 2 Romantico. ~ languido, lezioso. <> duro, ruvido.
 agg. sentimental.

sentimentalìsmo, sm. L'essere sentimentale, il dare grande importanza ai sentimenti. ~ romanticheria, smanceria.
 sm. sentimentalism.

sentimentalìsta, sm. (pl.-i) Che si lascia andare al sentimentalismo.

sentimentalìstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al sentimentalismo.

sentimentalità, sf. invar. L'essere sentimentale in maniera eccessiva.

sentimentalménte, avv. 1 Con sentimento. ~ emotivamente. <> razionalmente. 2 Dal punto di vista sentimentale.

sentiménto, sm. 1 Ogni espressione dell'animo e della coscienza. 2 L'affettività, la sensibilità. ~ emotività. 3 Stima.
 sm. feeling, sentiment.
 lat. mediev. sentimentum, deriv. dal lat. sentire percepire.

Sentimento del mondo Opera di poesia di C. Drummond de Andrade (1940).

Sentimento del tempo Opera di poesia di G. Ungaretti (1933).

sentìna, sf. Parte dello scafo in cui vengono raccolti i liquidi di scolo.

sentinèlla, sf. Chi monta la guardia. ~ vedetta, palo, piantone.
 sf. sentry.

sentìre, sm. e v. sm. Sensibilità, sentimento.
v. tr. 1 Provare sensazioni. ~ percepire. 2 Udire, ascoltare, consultare. decise di sentire un medico per quel malanno. 3 Ascoltare. 4 Avere un presentimento.
v. intr. Avere il sapore. la pasta sentiva di rancido.
v. rifl. Provare sensazioni, avvertire una propria condizione interiore.
 v. tr. 1 to feel. 2 (ascoltare) to listen. 3 (udire) to hear. 4 (odorare) to smell. 5 (assaggiare) to taste. v. rifl. 1 to feel. 2 (aver voglia) to feel like. 3 (sentirsi bene) to feel well.
 lat. sentire.

sentitaménte, avv. Con grande partecipazione.

sentìto, agg. 1 Che è stato udito. 2 Che ha suscitato profonda impressione, sensazione.
 agg. 1 sincere, heartfelt, warm. 2 (udito) heard.

sentóre, sm. 1 Indizio. ~ segnale, indice. 2 Profumo. ~ odore, aroma.

sènza, cong. e prep. cong. Non.
prep. impr. 1 In assenza, escluso. <> con. 2. Oltre a. doveva avere ancora qualcosa da lui, senza ciò che già aveva ricevuto.
 prep. 1 without. 2 (escludendo) excluding.
 lat. absentia assenza.

Senza famiglia Romanzo di H. Malot (1878).

Senza tetto né legge Film drammatico, francese (1985). Regia di Agne's Varda. Interpreti: Sandrine Bonnaire, Macha Méril, Stephane Freiss. Titolo originale: Sans toit ni loi

Senza via di scampo Film thriller, americano (1987). Regia di Roger Donaldson. Interpreti: Kevin Costner, Gene Hackman, Sean Young. Titolo originale: No Way Out

senzadìo, sm. e sf. invar. 1 Ateo, chi non ha alcuna fede. 2 Chi non ha moralità.

senzapàtria, sm. e sf. invar. 1 Apolide. 2 Colui che rifiuta la propria patria.

senzatétto, sm. e sf. invar. 1 Chi non ha fissa dimora. 2 Chi è sfollato in seguito a calamità naturali.
 sm. e sf. homeless person.

senziènte, agg. e sm. agg. Che è dotato di sensibilità.
sm. Chi è dotato di sensibilità.

Seoni Città (54.000 ab.) dell'India, nello stato di Madhya Pradesh. Capoluogo del distretto omonimo.

Seoul => "Seul"

sèpalo, sm. Ognuno degli elementi derivanti dalla trasformazione di una foglia che compongono il calice.

separàbile, agg. Che può essere diviso, separato.

separàre, v. v. tr. 1 Dividere, disunire, allontanare. <> congiungere, giuntare. 2 Distinguere. non riusciva a separare i due concetti. 3 Far da confine. 4 Essere elemento di contrasto. opposte idee politiche separano quei due.
v. rifl. Dividersi, lasciarsi interrompendo un rapporto iniziato tempo prima. non voleva separarsi da lei, almeno non senza avere una spiegazione esauriente e valida.
 v. tr. 1 to divide, to separate. 2 (distinguere) to distinguish. v. rifl. 1 to part, to separate. 2 (amici) to leave each other.
 lat. separare, comp. da se-+ parare disporre.

separataménte, avv. Singolarmente, senza legame.

separatézza, sf. L'essere separato, diviso.

separatìsmo, sm. 1 Tendenza ad allontanarsi, staccarsi da un'autorità centralizzata. ~ autarchia, autonomia. 2 Movimento che vuole costituire l'organizzazione di un nuovo stato, indipendente da quello di cui originariamente era parte.
Separatismo siciliano
Movimento nato in Sicilia verso la fine del regime fascista durante la seconda guerra mondiale e che intendeva fare dell'isola uno stato indipendente dall'Italia; alcuni esponenti proponevano anche l'associazione dell'isola agli Stati Uniti. A capo del Movimento per l'indipendenza della Sicilia (MIS) erano Aprile e Varvaro che organizzarono un esercito di volontari per l'indipendenza siciliana, al quale aderirono anche banditi comuni e mafiosi (bande armate di Salvatore Giuliano); il movimento che era caratterizzato da un acceso anticomunismo e da una ostilità ai movimenti sindacali, ottenne un certo seguito di massa e svolse una funzione di raccordo tra la vecchia e la nova classe dirigente. Nel 1948 tale movimento perse ogni seguito dopo la concessione dello statuto regionale alla Sicilia (1946) e l'affermazione di un nuovo blocco storico.

separatìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. Relativo al separatismo.
sm. e sf. Sostenitore del separatismo.

separatìstico, agg. (pl. m.-ci) Che riguarda il separatismo.

separàto, agg. 1 Disgiunto, staccato. 2 Allontanato, isolato. in separata sede, in privato. 3 Che non convive più con il coniuge. erano separati ormai da più di due anni.
 agg. 1 separate. 2 (coniugi) separated.

separatóre, agg. e sm. (f.-trìce) agg. Che divide.
sm. Chi separa, distacca.
 lat. tardo separator,-oris.

separazióne, sf. 1 L'atto di separare o separarsi. ~ disgiungimento. <> congiungimento. 2 Suddivisione.
 sf. division, separation.
 lat. separatio,-onis.
Separazione personale dei coniugi
Istituto giuridico che determina una divisione tra i coniugi. Il vincolo matrimoniale non viene meno, ma attenua i doveri reciproci di fedeltà, assistenza e coabitazione, mentre l'obbligo di mantenimento sostituisce completamente i diritti-doveri patrimoniali. Ha carattere transitorio in quanto può essere composta in ogni momento con la riconciliazione. La separazione può essere di fatto, quando non avviene per l'intervento del giudice, legale, quando interviene il tribunale; è consensuale quando viene decisa dai coniugi, è giudiziale quando si ottiene con sentenza, a conclusione di un processo, quando non si raggiunge un accordo. Trascorsi tre anni dall'inizio della separazione legale è possibile, se questa è perdurata, richiedere il divorzio.

 

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_s.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

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