Giappone
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Giappone
GIAPPONE
Capitale: Tokyo |
Superficie: 377.835 km² |
Stima del PIL:4.354.368 milioni di $ (3°) |
Lingue ufficiali: giapponese |
1 Origine del nome
I Giapponesi si riferiscono alla loro nazione con il toponimo "Nippon", che letteralmente significa: "origine del sole". Ecco perché spesso ci si riferisce al Giappone come alla terra del sol levante.
Il termine "Giappone", invece, deriva dall'antico mandarino "Jepang", che Marco Polo, nel Milione, interpretò come "Cipango". Intorno a metà del Cinquecento furono i mercanti portoghesi ad usare per primi la parola in Europa, importandola dalla Malacca.
2 Geografia
2.1 Confini
Situato nell'Oceano Pacifico, il Giappone si trova ad est del Mar del Giappone, della Cina, della Corea del Nord, della Corea del Sud e della Russia; si snoda tra il Mare di Ochotsk a nord e il Mar Cinese orientale e Taiwan a sud.
2.2 Rilievo
Il Giappone, interamente circondato dal mare, è costituito da quattro isole principali (Honshu, che è la più estesa, Kiushu, Schikoku, Hokkaido) e molte minori, poste ad est della penisola della Corea e legate tra loro da canali di pochi chilometri di larghezza. Presenta un mare interno, detto del Giappone (la cui larghezza massima è di 800 km). A nord, lo stretto di La Perouse separa Hokkaido dalla penisola russa di Sakhalin; a sud, invece, le isole Ryu-Kyu arrivano a toccare Taiwan, chiudendo il mar Cinese Orientale.
Il paese è caratterizzato dalla marittimità che facilita le comunicazioni interne ed è la prima causa della generale mitezza del clima. Le coste sono frastagliate, ma più inciso appare il versante sull'Oceano Pacifico. La terra è prevalentemente montuosa: d'aspetto imponente è la catena sul lato verso l’oceano, compresa tra Kiush e Schikoku, la quale attraversa la parte centro-settentrionale di Honshu e taglia Hokkaido. La pianura più vasta è Kwanto, dove è situata la capitale. L’impronta del paesaggio è umana: solo i contorni montuosi più alti sono sottratti alle colture.
Il Giappone sorge esattamente all'incrocio tra due grandi zolle che si incontrano presso le sue coste: la zona è quindi sottoposta ogni giorni a 4/5 scosse di terremoto e a ondate di maremoto. I 165 vulcani che lo caratterizzano e di cui 60 sono attivi (il simbolo del Giappone è il cono innevato del Fuj, 3777 m) prevalgono ad ovest; Hokkaido ha distretti vulcanici anche sul Pacifico, come Kiushu, dove è uno dei più grandi recinti craterici del mondo: l’Aso, di 24 x 16 km.
Il clima è subtropicale, mite e piovoso sotto il 37° parallelo. A nord, a causa di una corrente fredda che lambisce Hokkaido e la parte settentrionale di Honshu, gli inverni sono piuttosto lunghi; d'altra parte, l’estate permette comunque la coltivazione del riso. Un'altra corrente calda proveniente da sud tocca la zona meridionale di Honshu S, mitigando il clima invernale.
2.3 Fiumi e laghi
Data la conformazione stretta e allungata delle isole giapponesi, non esistono grandi bacini idrografici e i fiumi sono generalmente brevi e a carattere torrentizio, per cui diventano esigui corsi d'acqua durante la stagione asciutta. Il fiume più lungo è lo Shinano (Honshu), di circa 370 km; sull'isola altri fiumi importanti sono il Tone, il Kitakami, il Tenryu e il Mogami. Tra i principali fiumi di Hokkaido vi sono l'Ishikari, il Teshio e il Tokachi. Il Yoshino è il maggiore fiume di Shikoku. Numerosi sono i laghi, alcuni formati da sbarramenti delle valli fluviali; in gran parte sono situati in montagna, dove sono luoghi di soggiorno estivi. Il principale è il Biwa (Honshu).
2.4 Particolarità della flora e della fauna
Grazie alle estati calde e umide, il Giappone ha una flora varia e rigogliosa. Il fiore nazionale è il ciliegio, che fiorisce a inizio primavera; in aprile, le colline si ricoprono di camelie e azalee e, a maggio, di peonie. Il loto è in fiore in agosto, mentre in novembre un festival floreale celebra il crisantemo, emblema della famiglia imperiale. Tra gli alberi predominano le conifere; diffuso è il cedro giapponese, detto sugi. La pianta del tè e della cera vegetale sono coltivate nella zona centrale di Honshu e in tutta l'area meridionale del paese. Al centro e a nord dell'isola di Honshu sono tipici la pianta della lacca e il gelso. La vegetazione di Hokkaido è di tipo subartico, con abeti e larici. La fauna giapponese a confronto può apparire scarsa: è interessante la salamandra gigante del Giappone, che può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza.
3 Storia
Il Giappone fu l'unico paese asiatico a non essere mai colonizzato, da una parte per il suo isolamento geografico, dall'altra per la natura avara del suolo. La razza originaria dell'isola furono gli Yamato, che alla fine del IV sec. d.C. ebbero contatti con la civiltà cinese tramite la Corea.
Alla fine del XII sec., le lotte tra famiglie nobili portarono alla creazione di una struttura "feudale" dominata dagli Shogun; in questa società, portatore dei valori di forza fisica e coraggio è il samurai, il cui codice d’onore è il Bushida.
Nel 1543 alcuni mercanti portoghesi sbarcarono vicino al Giappone, seguiti qualche anno dopo dai missionari gesuiti di Francesco Saverio. Nel 1639 lo Shogunato dei Tokugawa chiuse così lo stato all’esterno; questa situazione durò finché nel 1853 il commodoro americano Perry entrò nella rada di Tokyo e ottenne la firma di un trattato di amicizia.
Il contatto con gli Occidentali portò alla crisi dell'antica struttura e all'era di Meiji (1868-1912). L’imperatore trasferì la capitale da Kyoto a Tokyo e cancellò la vecchia società, facendo scomparire i samurai e la feudalità. Durante la prima guerra mondiale, il Giappone, che stava sviluppando il proprio sistema industriale, invase l'isola di Formosa, la penisola di Sachalin e la Corea, ottenendo a fine conflitto un mandato sugli arcipelaghi del Pacifico. Fu l'impero a causare la sconfitta della Società delle Nazioni (la prima forma di ONU) nel 1937, quando, nonostante la condanna di quest'ultima, invase la Manciuria.
L'avventura accanto alla Germania nazista e all'Italia fascista portò il Giappone, sconfitto grazie alla bomba atomica, ad una occupazione americana durata sette anni. Nel 1952, avvenne una nuova crescita che lo portò a diventare un moderno paese industrializzato, fino al 1973, l'anno della crisi petrolifera.
Il Giappone è sempre stato un paese in difficile equilibrio tra vecchio e nuovo: ancorati alle tradizioni antiche del teatro dei no, del kimono, dei giardini rocciosi, i Giapponesi credono in un modello di famiglia-azienda, dove il padrone dev'essere rispettato come un altro padre. Ciò li ha condotti ad accettare salari bassi e ritmi di lavoro massacranti, oltre che decisioni ambientali sciagurate, che hanno prodotto l'asma di Yokkaidi e la malattia di Minimata (dovuta al mercurio che finisce nei pesci consumati dai pescatori, i quali perdono la facoltà della vista, non riescono più a parlare né a muoversi). Un altro dei problemi del Giappone è stata la crescita troppo rapida del sistema urbano, con la conseguente carenza di strutture pubbliche e di verde, e della popolazione.
Ancora oggi, la forma di governo è la monarchia costituzionale. L’imperatore non ha nessun potere, ma la religione di stato, lo scintoismo, lo venera come un dio. Il potere esecutivo è affidato al consiglio dei ministri e quello legislativo alla Dieta, formata da due camere.
4 Economia
L'agricoltura, limitata dalla conformazione fisica, non rende autosufficiente il Giappone che deve importare il 50% dei prodotti alimentari necessari al suo sostentamento. In particolare, la risicoltura occupa metà del suolo coltivato. Importanti sono le coltivazioni di té, agrumi, frutta, patate dolci, soia, tabacco, gelso, bambù. Fondamentale è la pesca, che fa del Giappone il secondo paese al mondo per pesce sbarcato; importante è anche la produzione di alghe, utilizzate sia come alimento sia come concime.
Più sviluppato appare il sistema industriale, che, penalizzato dalla povertà di materie prime e di fonti energetiche, è costretto ad importare il petrolio, anche se il governo giapponese ha cercato di potenziare il settore nucleare. I settori più forti sono quello siderurgico, quello chimico, quello petrolchimico; in tempi più recenti, hanno assunto importanza anche l'industria navale, quella automobilistica e quella informatica.
4.1 Risorse del sottosuolo
Caratteristica del Giappone è la mancanza di materie prime: dispone, però, di considerevoli quantità di carbone da coke, che è comunque in parte importato, come il legname. Le riserve carbonifere più consistenti sono nell'isola di Hokkaido; a sud-ovest di Hokkaido si trovano anche depositi di manganese. Nell'isola di Honshu vi sono ricchi giacimenti di rame.
5 Città più importanti
Tokyo è la capitale dal 1868, ricostruita due volte nel XX sec.; la sua struttura caotica e irregolare è dovuta alla eccessiva espansione, durante la quale ha assorbito il distretto di Yokohama, che era una città vicina. Osaka, secondo centro industriale del paese, sorge su una fitta rete di canali. Infine, non è da dimenticare Kyoto, culla della civiltà giapponese ed ex capitale del paese: essa conserva le tradizioni più antiche, con i suoi duemila templi, santuari, palazzi, musei.
Fonte: http://alumniterribiles.files.wordpress.com/2010/09/giappone.doc
sito web: http://alumniterribiles.files.wordpress.com/
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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