Venezia
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Venezia e la sua laguna
La laguna di Venezia si è formata circa 6000 anni fa. Precedentemente, durante l’era glaciale tutta l’area era emersa e ci potrebbero essere stati insediamenti paleolitici. Tuttavia non è ancora stato trovato nessun reperto riferibile a quell’età. Nell’antichità Venezia e la sua laguna hanno ricoperto un ruolo importantissimo nei commerci mondiali marittimi, benché adesso sia diminuita. La laguna di Venezia è la più vasta laguna italiana e ha una superficie di 550 kmq. La laguna comunica con il mare attraverso tre bocche di porto: Lido, Malamocco e Chioggia. Le isole coprono l’8%della superficie lagunare. Le isole si dividono in due gruppi: quelle di origine naturale e quelle di origine artificiale. Quelle naturali si possono formare dei residui di antichi cordoni litoranei, come Sant’Erasmo, o dall’accumulo di detriti trasportati dai fiumi, come Burano e Torcello. Quelle artificiali sono molte e cominciarono a venir costruite nel XIX secolo.
Venezia è l’isola più importante della laguna ed è nata nel V secolo d.C. quando un gruppo di abitanti della pianura veneta si nascose nelle isole della laguna per fuggire all’invasione degli Unni. La città cominciò ad arricchirsi e Venezia diventò una delle quattro repubbliche marinare che nel Medioevo avevano il predominio nel Mediterraneo. Questo condizionava non solo gli stati posti questo mare ma anche gli altri stati europei. Però quando fu scoperta l’America il centro del commercio marittimo si spostò dal Mediterraneo all’Atlantico e Venezia si indebolì notevolmente. Poi quando fu annessa all’Impero d’Austria fu la sua fine e perse definitivamente la sua indipendenza. Nel 1866 venne annessa all’Italia. Nello stemma di Venezia è presente il leone di San Marco che regge il Vangelo. Alle sue spalle sono raffigurati i tre elementi che compongono il territorio della regione: le montagne, la pianura e il mare. Il monumento più importante di Venezia è sicuramente il campanile di San Marco, alto quasi 99 metri e ricostruito per l’ultima volta nel 1912. Altri monumenti importanti sono l’Arsenale, la Ca’ d’Oro che è il più noto edificio sul Canal Grande, che è il canale più grande della città e la Ca’Foscari. A Venezia è presente inoltre la collezione Peggy Guggenheim, nella quale ci sono le opere frutto delle numerose correnti artistiche del nostro secolo. Qui sono conservate opere di Picasso, Duchamp, Chagall, Ray e Moore. Da un portale sul lato del molo si accede alla biblioteca nazionale marciana, che contiene circa 750000 volumi. Un altro simbolo di Venezia è la gondola. La gondola rinascimentale aveva la prua e la poppa erano alte e decorate nella loro parte finale con delle punte metalliche. La forcola, quel remo con qui si voga, era una tavola di legno con due morsi molto più semplice di quella odierna. Inoltre la “vecchia” gondola era più corta di circa due metri ed era simmetrica, motivo per cui veniva guidata da due gondolieri. Adesso la gondola è asimmetrica per cause economiche in modo da poter far vogare un solo gondoliere al posto di due o più. Il Carnevale ricopre un ruolo molto importante nel folclore della città. Ogni anno, nei dieci giorni che precedono la Quaresima la città è invasa da persone in maschera e da turisti. La maschera tipica del Carnevale veneziano è Pantalone, un vecchio mercante avaro e non Arlecchino, che si pensa provenga da Bergamo e non da Venezia.
Murano è un’isola molto importante della laguna e conta circa seimila abitanti e un’estensione pari a quella dell’isola di Venezia. Murano è famosa in tutto il mondo per la produzione del vetro soffiato e della murrina. La murrina è una composizione di canne di vetro che formano dei motivi floreali. Le canne vengono poi rifuse insieme mantenendo il disegno e, dopo essere state levigate vengono montate su una base d’oro. A Murano sono presenti la basilica di S.Donato e il museo d’arte vetraria.
L’isola di Burano è abitata fin dai tempi delle invasioni barbariche. Il prodotto tipico di quest’isola è il merletto ad ago, con il “ punto in aria ” e per questo nel Medioevo era famosa in tutta Europa. Siccome quest’arte ha costi molto alti e tempi di produzione molto lunghi ( una tovaglia in merletto richiede tre anni di lavoro di dieci operaie ) morirà con l’ultima generazione di merlettaie. Burano inoltre è molto amata dai pittori per i suoi colori e la sua atmosfera, infatti le case sono dipinte a colori molto vivaci.
L’isola di Torcello è stata un isola molto importante e con più di 50000 abitanti fino al XV secolo. In quel secolo alcune zone si impaludarono e scoppiarono delle epidemie di malaria. Allora gli abitanti la abbandonarono e smantellarono case e palazzi. Tra i pochi edifici rimasti ci sono la basilica di S.Maria Assunta, la chiesa di S.Fosca, il battistero e i palazzi dell’archivio e del consiglio.
Autore: Eugenio
http://eugen.altervista.org/ricerche.html
Venezia
Lo sviluppo di Venezia
Nel Medioevo Venezia, posta alla frontiera dell'Impero Bizantino, sviluppò un forte spirito d'indipendenza che la portò ad essere la più potente tra le quattro più celebri Repubbliche marinare. Rivaleggiava con Genova e il suo predominio sull'Adriatico era tale che i veneziani indicavano questo mare con il nome di "Golfo di Venezia".
Il capo del governo era il Doge (dal latino dux), teoricamente eletto a vita, ma in pratica, spesso costretto a rimettere il proprio mandato a seguito di risultati insoddisfacenti del proprio governo. Nei secoli Venezia divenne la capitale della Repubblica Serenissima Veneta, che fu la più lunga e duratura repubblica della storia , fu per secoli una delle maggiori potenze europee e centro di cultura per tutto il continente europeo. Le sue lingue ufficiali furono il latino, il veneto e l'italiano (allora fiorentino). Non divenne mai signoria principesca né monarchia e impero, restando sempre fedele allo spirito repubblicano.
Il governo repubblicano
Le istituzioni veneziane hanno le loro radici nell'Alto Medioevo, quando comparve appunto la figura del Doge (Dose in lingua venetica). Questi era l'erede del dux, il governatore bizantino.Quando Venezia si rese autonoma dalla sovranità di Bisanzio, il doge, eletto democraticamente nell’arengo , assunse il potere sulla città. Egli era dotato di poteri molto ampi, ma era affiancato da una assemblea popolare che, nel 1172, fu sostituita dal Maggior Consiglio . Tale organismo, o meglio un gruppo ristretto di persone interno ad esso chiamato Quarantia, assunse il ruolo di governo effettivo della repubblica relegando il doge a funzioni onorifiche.
Dal 1297 l'ordinamento istituzionale della città si orientò verso una forma strettamente oligarchica, infatti, con la "serrata", si stabilì che al Maggior Consiglio potessero partecipare solo coloro che ne fossero già stati membri in precedenza (almeno da quattro anni). In questo modo si limitarono drasticamente le possibilità di ascesa sociale per i nuovi ricchi borghesi che non appartenevano all’élite aristocratica. L'oligarchia bloccò dunque ogni dinamismo sociale e si definì come classe ereditaria.
Questa chiusura non fu però accettata da tutti senza reazioni, ma l’aristocrazia veneziana reagì col “pugno di ferro” : intorno al 1300 furono debellate e soffocate nel sangue le ribellioni dei borghesi e nel 1355 venne decapitato il doge Marin Faliero che voleva dare alla repubblica un assetto signorile, assumendo gran parte dei poteri. In seguito la città, per prevenire ogni tentativo di colpo di mano, istituì il Consiglio dei Dieci, per reprimere le congiure e per mantenere salda la Repubblica contro ogni colpo di stato antirepubblicano.
All'inizio del XVI secolo, la Repubblica era una delle principali potenze italiane per la ricchezza dei traffici; aveva inoltre consolidato il suo dominio territoriale, ma si trovava circondata da potenze continentali (la Spagna nel Ducato di Milano, l'Impero degli Asburgo a nord, l'Impero Ottomano ad oriente), che ostacolavano ogni ulteriore espansione e che, nel caso dell'Impero Ottomano, rappresentavano una concreta minaccia per i possessi d'oltremare.
La crisi
La perdita di importanza delle rotte mediterranee a favore delle nuove vie commerciali atlantiche aperte dai viaggi di esplorazione e dalla colonizzazione dei continenti extraeuropei segnò l'inizio dell'emarginazione commerciale di Venezia, aggravata pure dal continuo avanzare dei turchi. Nel 1571, a Lepanto , una flotta cristiana, composta da navi veneziane, spagnole, genovesi, sabaude, della Chiesa, sconfisse la flotta turca. Nella battaglia l'apporto di Venezia fu decisivo, ma si trattò di un successo momentaneo.
Nel XVII secolo iniziò la lenta decadenza della Serenissima. Nel 1669, dopo una sanguinosa guerra, durata vent'anni, che lasciò Venezia stremata, i turchi presero Candia, conquistando così il completo controllo di Creta. Nel 1718 fu la volta di Morea nel Peloponneso. Intanto il patriziato da ceto mercantile si stava trasformando in aristocrazia terriera, perché i patrizi trovavano più conveniente investire il loro patrimonio nell’acquisto di latifondi nella "Terraferma Veneta". Sempre in quegli anni, a fronte di un’economia debole, i patrizi veneziani bocciarono l’idea di una banconota per gli scambi con altri Stati, ispirandosi ancora una volta a quel motto antimodernista che il doge Foscarini continuava a ripetere ancora nel 1762 “Impedir le novità perniziose e lassar le cose come che sta”.
Ultimi splendori della Repubblica
Nel XVIII secolo Venezia fu una delle città più raffinate d'Europa, con una forte influenza sull'arte, l'architettura e la letteratura del tempo. Il suo territorio comprendeva Veneto, Friuli, Istria, Dalmazia, parte della Lombardia e le isole Ionie. Ma dopo 1070 anni d'indipendenza, il 12 maggio 1797 la città si arrese a Napoleone Bonaparte che la cederà poi all’Austria. Il Doge Ludovico Manin fu costretto ad abdicare, il Consiglio venne sciolto e fu proclamato il Governo Provvisorio della Municipalità di Venezia.
I Dogi
I Dogi furono 120, il primo secondo la leggenda fu Paulicio Anafesto (697-717) e l’ultimo Ludovico Manin (1789-1797) . Tra le famiglie veneziane che diedero Dogi alla Serenissima ricordiamo: i Dandolo, i Gradenigo, i Contarini, I Giustiniani, i Pisani e i Mocenigo.
Riduzione e adattamento della voce Storia di Venezia in it.wikipedia.org a cura di Giuliana Coletta
http://www.insegnareitaliano.it/documenti/Laboratorio%20docenti/storia/Coletta%20Giuliana/Documenti/Riassunti%20Storia/storia%20di%20venezia.doc
Storia dell'arte Autore: Classe 4
VENEZIA
BENVENUTI A VENEZIA!
E’ L’UNICA CITTA’ SULL’ACQUA, E’ CONOSCIUTA PER LE SUE BELLEZZE NATURALI, E’ RICCA DI STORIA ED E’ ANCHE FAMOSA PER I SUOI BELLISSIMI TESORI D’ARTE.
VENEZIA E’ SITUATA DI FRONTE ALL’ADRIATICO ED E’ VICINO ALLA LOMBARDIA.
I TURISTI CHE VENGONO DA TUTTO IL MONDO SONO AMICHEVOLMENTE BENVENUTI DA ABITANTI OSPITALI.
VENEZIA E’ ANCHE CARATTERIZZATA DA CANALI CHE SONO ATTRAVERSATI DALLE “GONDOLE”.
MOLTI TURISTI VENGONO AD AMMIRARE PIAZZA SAN MARCO CHE E’ IL CUORE DI VENEZIA; LA TORRE CAMPANARA; LA TORRE DELL’OROLOGIO CHE HA 15 SECOLI; LA BASILICA DI SAN MARCO CHE E’ UNA CATTEDRALE DI STILE BIZANTINO-ROMANICO; IL PALAZZO DUCALE; IL PONTE DEI SOSPIRI; IL CANAL GRANDE CHE E’ LA VIA D’ACQUA MAGGIORE; LA CA’ D’ORO; IL PALAZZO REZZONICO; IL BAROCCO PALAZZO PESARO E FAMOSI MUSEI.
CI SONO ANCHE ALCUNI EVENTI: IL FESTIVAL DEL CINEMA A SETTEMBRE; IL CARNEVALE A FEBBRAIO-MARZO; LA FESTA DEL REDENTORE.
VENEZIA E’ FAMOSA PER LE SUE TRADIZIONI CULINARIE COME LA “POLENTA E UCCELLI” E “RISI E BISI”.
ALL’INTERNO DI VENEZIA POSSIAMO MUOVERCI CON I BATTELLI CHE SONO IL MEZZO DI TRASPORTO PIU’ ECONOMICO.
VENEZIA HA ECCITANTI ESCURSIONI COME BURANO, MURANO E TORCELLO.
MURANO E’ CONOSCIUTA FUORI DAL MONDO PER LA SUA INDUSTRIA DI VETRO.
BURANO E’ FAMOSA NON SOLO PER I SUOI MERLETTI MA ANCHE PER LE SUE CASE DEI PESCATORI, DIPINTE IN COLORI BRILLANTI.
A TORCELLO POSSIAMO AMMIRARE LA CATTEDRALE CON I SUOI MAGNIFICI MOSAICI E LA CHIESA DI SANTA FOSCA.
fonte: http://www.portaleboselli.it/christophernolan/Archivio%20schede/TURISTICO/3.%20BIENNIO%20POST%20QUALIFICA/area%20indirizzo/STORIA%20DELL%27ARTE/Storia%20dell%20arteVENEZIA-CL%204-C.doc
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