Vulcani tipi di vulcani

 

 

 

Vulcani tipi di vulcani

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

LA DIVERSITA’ DEI VULCANI

 

Il magma può avere composizione differente. I due tipi fondamentali sono magma acidi e magma basici, che si distinguono per molte caratteristiche:

 

Chimismo del magma

basico

Acido

Viscosità del magma

fluido

Viscoso

Solidificazione

lenta

± rapida

Colore della roccia

scuro

chiaro

Eruzioni

effusive

esplosive

 

hawaiane

stromboliane

vulcaniane

Peleane

Lave

basalti

andesiti o leucititi

rioliti

 

 

 

Un frammento di basalto, una roccia derivante dalla solidificazione di una roccia basica; si noti il colore quasi nero.

 

 

 

L’andesite è un tipo di lava né molto basica né molto acida; è tipica soprattutto dei vulcani dele Ande e del Giappone

 

 

 

 

la riolite (sotto)  è un tipo di lava molto acido; spesso deriva dal tappo che ostruisce il camino vulcanico del vulcani esplosivi

 

Il tufo (a destra) deriva da cenere, pomici e lapilli che, dopo essersi depositati intorno a un vulcano, sono diventati compatt.

TIPI DI ERUZIONE

Il tipo di eruzione dipende soprattutto dal tipo di magma contenuto all’interno del vulcano. Esistono quattro tipi di eruzioni principali

Eruzioni effusive

Le eruzioni effusive producono soprattutto lava. Si verificano quando il magma è fluido (basico), si solidifica molto lentamente, e può quindi sgorgare facilmente e a lungo. Dato che la lava procede lentamente lungo i fianchi del vulcano, le eruzioni effusive sono in genere poco pericolose. A seconda della viscosità del magma si distinguono due tipi di eruzione effusiva:

  • eruzioni hawaiane: sono caratterizzate dall’emissione di lava molto fluida e con poco gas che sgorga lentamente e tranquillamente dal cratere del vulcano. Spesso si formano laghi di lava nel cratere. Vulcani hawaiani sono Mauna Kea e Mauna Loa (Hawaii), il Piton de la Fournaise (Seychelles), il Nyiragongo (Africa).

Una variante dell’eruzione hawaiana è quella islandese, in cui non si ha un edificio vulcanico ma la lava esce da crepe nel terreno

 

 

 


  • eruzioni stromboliane: sono caratterizzate da lava fluida, ma meno di quella dei vulcani di lava; inoltre è presente una discreta quantità di gas; le eruzioni sono quindi caratterizzate da fontane di lava, come quelle che lo Stromboli (nelle Eolie, in Sicilia), emette senza interruzione da più di 2000 anni.

 

 

 

Le fontane di lava di un’eruzione dello Stromboli
Eruzioni esplosive

Le eruzioni esplosive producono soprattutto cenere, pomici, lapilli (tephra) e una gran quantità di gas. Si verificano quando il magma è viscoso, e quindi si solidifica rapidamente nel camino vulcanico tendendo a tapparlo. La pressione dei gas sottostanti a un certo punto fa però saltare questo tappo, come il tappo di una bottiglia di champagne, provocando un’esplosione che se è molto violenta (come nelle eruzioni pelane) può portare alla distruzione di gran parte del vulcano. Data la violenza dell’esplosione questi vulcani sono molto pericolosi. Quando il gas è molto abbondante, si formano spesso colate piroclastiche (nubi ardenti), cioè una schiuma, simile alla schiuma da barba ma incandescente, di gas, polvere, cenere e lapilli che corre velocissima lungo i fianchi del vulcano distruggendo tutto e uccidendo chiunque si trovi nei pressi. Se nel vulcano sono presenti strati intrisi d’acqua (falde acquifere), l’esplosione provoca la formazione di un fango incandescente detto lahar, estremamente pericoloso.
A seconda della viscosità del magma si distinguono due tipi di eruzioni esplosive:

 


  • eruzioni vulcaniane (meno violente) e pliniane (più violente): sono caratterizzate da lava viscosa; quando i gas fanno saltare il tappo formatosi nel camino vulcanico, si forma un pennacchio di cenere, pomici e lapilli a forma di fungo o di pino che si alza alto nel cielo. L’eruzione del 79 d.C che distrusse Pompei è stata una tipica eruzione pliniana. Oltre alla colonna di polvere e pomici possono essere emesse colate piroclastiche. Vulcani di tipo pliniano sono diffusi soprattutto sui margini del Pacifico (“cintura di fuoco): Merapi, Krakatoa, Pinatubo, monte Saint Helens, monte Augustine.  Vul.

 

 

 

 

 

  • eruzioni peleane: sono caratterizzate da lave ancora più viscose di quelle delle eruzioni vulcaniane, che formano un tappo che provoca la produzione di grandi colate piroclastiche; spesso il tappo successivamente esce dal cratere formando una colonna al centro del vulcano (spina); l’eruzione più famosa è quella del 1912 del Mt. Pelée, alla Martinica, nei Caraibi, che distrusse completamente un villaggio vicino – l’unico superstite fu il galeotto del carcere del paese, che rimase protetto dalla prigione seminterrata. Vulcani di tipo peleano sono diffusi soprattuto ai Caraibi: montagna Pelée, la Soufrière de Montserrat, la Soufrière de la Guadeloupe.

 

 

 

 

Eruzioni freatomagmatiche

Le eruzioni freatomagmatiche sono provocare dall’incontro del magma con l’acqua.

 

  • un tipo particolare di eruzione vulcanica è quello surtseyano, che si verifica quando un vulcano erutta sotto una coltre di ghiaccio (più raramente sotto un lago). L’acqua diventa improvvisamente vapore e si ha una forte esplosione, come una pentola a pressione che scoppia, provocando la formazione di un pennacchio a forma di cipresso. Le eruzioni di questo tipo sono diffuse soprattutto in Islanda, dove il vulcano più grande prende il nome di Vatnajökull.

 


 

 

 

TIPI DI VULCANi

  • vulcani a scudo: sono vulcani costituiti soprattutto da lava molto fluida, con una pendenza molto debole, quindi molto ampi rispetto all’altezza. Siccome questi vulcani producono molta lava, sono però spesso assai alti: l’Etna è alto 3000 m, il Mauna Loa, alle Hawai, se misurato dal fondo del mare è alto circa 10.000 m.
  • strato-vulcani: sono vulcani costituiti soprattutto da accumulo di polvere, pomici e lapilli (tufo) – quindi da attività prevalentemente esplosiva - anche se spesso sono presenti colate di lava solidificata. Il cono vulcanico ha pareti piuttosto ripide. Si tratta di vulcani in genere non grandissimi; il Vesuvio e i vulcani spenti del Lazio sono strato-vulcani
  • coni di scorie: sono vulcani prodotti dall’attività di una singola eruzione esplosiva, e sono costituiti da accumuli soprattutto di pomici; sono coni piuttosto piccoli. Intorno al lago di Albano sono presenti numerosi coni di scorie.

 

I vulcani a scudo sono vulcani che eruttano prevalentemente in modaltià hawaiana, mentre gli strato-vulcani eruttano prevalentemente in modalità vulcaniana o peleana.

 

L’Etna è un vulcano a scudo; la base del vulcano è molto larga, mentre i fianchi hanno una pednenza molto dolce

Il Mt. St. Helens, in America, è uno strato-vulcano; i fianchi hanno una pendenza molto ripida

 

Fonte: http://hischool.weebly.com/uploads/1/2/6/5/1265472/la_diversita_dei_vulcani.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

Vulcani tipi di vulcani

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Vulcani tipi di vulcani

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

Vulcani tipi di vulcani