Il galateo

 

 

 

Il galateo

 

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Il galateo

 

Il Galateo

 

  “Trattato nel quale, sotto la persona d’ un vecchio idiota
ammaestrante un suo giovinetto, si ragiona
de’ modi che si debbono o tenere o schifare
nella comune conversazione, cognominato.”
[Galateo overo de’ costumi]

 

Storia

In italiano il termine Galateo definisce l'insieme di norme comportamentali con cui si identifica la buona educazione: è un codice che stabilisce le aspettative del comportamento sociale, la norma convenzionale. Termini affini sono etichetta e bon ton.
“Il Galateo overo de' costumi” è un breve trattato scritto da Giovanni Della Casa (1503-56) probabilmente negli anni in cui si ritirò a Nervesa, paese del trevigiano, tra il 1551 e il 1555, e pubblicato postumo nel 1558.
Questo trattato ricco di arguzia e bonarietà si prefiggeva l’obbiettivo di istruire un giovanetto secondo le regole della buona creanza, regole che dovevano guidare un gentiluomo del tempo nei vari momenti della sua vita privata.
Nel 1800 circa, cambiando la civiltà e i costumi, Melchiorre Gioia scrisse il Nuovo Galateo, ispirandosi non più ai principi dell'armonia estetica o della bellezza ma più precisamente all'utilità sociale.
Per Gioia il Galateo era inteso come "l'arte di modellare la persona, le sue azioni, i discorsi, in modo da mettere a loro agio gli altri".
Dopo Gioia nessuno ha più scritto con tanta sobrietà ed in modo così limpido per illustrare ad uomini e donne come comportarsi, come affrontare modi di vita e costumi modificati con l'avvento della meccanizzazione.
Forse ancor oggi accennando alle regole di etichetta si parla di Galateo, un testo, e un modo di vivere che con la fretta del giorno d'oggi ha ben poco a che fare. Nonostante ciò il senso dell' ospitalità non è ancora scomparso, anzi, sembra conoscere una sempre nuova maggiore fortuna.
Ecco quindi che, quando dobbiamo affrontare nel concreto i problemi dell'ospitalità, ci poniamo quesiti ai quali, spesso, diamo qualche risposta impacciata.

 

Fonte: http://docenti.lett.unisi.it/files/12/13/3/1/galateo_word.doc

 

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IL GALATEO DEI FIORI

I fiori hanno il loro galateo che suggerisce alcune regole generali da tenere in considerazione tutte le volte che si intende regalare un fiore o un mazzo di fiori.
Ecco alcuni suggerimenti per evitare di commettere errori.

Il fiore giusto
In alcune occasioni i fiori devono avere una certa importanza e allora la scelta cade sulle orchidee. In questo caso è meglio scegliere piccole orchidee su un lungo ramo: sono le più eleganti e leggere, anche se avranno una durata inferiore rispetto alle specie a grande fiore.
L'orchidea può essere donata anche da sola soprattutto se in una elegante confezione.

Un grande mazzo o un grazioso bouquet?
Regalare mazzi enormi, soprattutto se particolarmente ingombranti, non è di buon gusto.
Steli di rosa legnosi alti oltre un metro non serviranno; è meglio scegliere un piccolo bouquet, confezionato con cura, magari con qualche rosellina mignon. Qualche eccezione può essere fatta con la persona amata, alla quale anche un singolo fiore sarà sempre gradito.

Fiori recisi o pianta verde?

Non tutti amano i fiori recisi e spesso, se non si conosce bene il destinatario, è preferibile scegliere una bella pianta da appartamento o da balcone.
Ad un professionista o ad una persona di riguardo che si desideri ringraziare è comunque sempre più opportuna la classica pianta verde.
Attenzione anche ad omaggiare fiori ad una persona malata: in tale circostanza evitare assolutamente fiori profumati, preferendo, senza dubbio, specie completamente inodori o una pianta verde.

L'importanza del colore……..
Una certa attenzione va posta nella scelta del colore, perché anche a questo viene attribuita una certa simbologia.
Le corolle rosse, in particolare se di rosa, hanno un significato ben preciso, quello di amore ardente.
Attenzione anche a non regalare un fiore giallo alla fidanzata, perché è simbolo di tradimento.
Il bianco, di solito, è invece riservato alle spose, o a ricorrenze quali battesimi, comunioni o cresime, ma è comunque sempre un colore raffinato.
A Natale l'usanza vuole che la scelta cada sul colore rosso: tutto ciò che si trova di quel colore porta allegria.
Nessun particolare problema, infine, per gli altri colori (rosa, azzurro, blu, giallo, arancione e lilla); hanno anch'essi un preciso simbolismo, ma in genere non presentano controindicazioni.

……. e del numero dei fiori: meglio dispari
Come già accennato, un solo fiore è in genere indicato solo per la persona amata come simbolo d'affetto. In questo caso sarà apprezzata qualsiasi specie, anche una semplice violetta raccolta dal ciglio di un fosso.
Nella maggior parte dei casi si regalano mazzi o grandi bouquet nei quali, chi li riceve, ben difficilmente va a contare il numero dei fiori, ma in alcune circostanze particolarmente sentite (anniversari, fidanzamenti, etc.) possono bastare pochi fiori, purché rari e pregiati.
Se si offre un mazzo di fiori di una sola specie sarebbe comunque meglio che il numero dei fiori fosse dispari, soprattutto se il destinatario è un po' superstizioso.

Fiori anche agli uomini
Anche agli uomini possono essere regalati fiori, purchè si evitino fiori fragili, dal significato romantico e di colori tenui. I colori devono essere decisi (rosso, giallo o arancio) così come deciso deve essere il disegno della corolla (tulipani, anthurium rossi o sterlizie).
Andranno bene anche le rose purchè di colore vivace. Anche la confezione dovrà essere appropriata, evitando nastrini di velluto o di seta, ma preferendo una fettuccia di cotone opaco, possibilmente in accordo con il colore dominante dei fiori.
Per i medici e gli altri professionisti, in ogni caso, una pianta verde rappresenta sempre un omaggio ben gradito da sistemare nell'anticamera, soprattutto se si tratta di una specie non particolarmente esigente di cure specifiche.

 

Fonte: http://daali.altervista.org/GALATEO-DEI-FIORI.doc

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Il Galateo a tavola

Qual è il modo migliore di servire l'acqua, come usare i vari tipi di posate, come servire un antipasto? Ecco una serie di utili accorgimenti per stupire i nostri ospiti e per essere sempre preparati ad un pranzo o cena importanti.


Antipasti
Acqua
Apparecchiare
Bacinella
Bicchieri
Buffet
Caffè
Confetti
Dessert
Formaggi
Frutta
Inviti
Olive
Posti a tavola
Stuzzicadenti
Tovagliolo
Zucchero

 

ANTIPASTI
Gli antipasti devono essere consumati con la forchetta, mentre il coltello dovrà essere usato solo come appoggio.
Fanno eccezione le sardine, i salumi e il pesce, per "loro"il coltello e la forchetta sono la coppia ideale.
I paté si mangiano con la sola forchetta.
Il melone richiede il cucchiaio se intero o tagliato a metà, mentre se a fette il coltello e la forchetta.
Ricordiamo che una varietà di antipasti si serve rispettando una precisa sequenza: salumi, verdure crude e pesce.

 

ACQUA
Se c'è una bevanda che non dovrà davvero mai mancare è proprio l'acqua che, sulla tavola, dovrà essere sempre presente in quantità e non dovrà mai venire mischiata al vino!

 

APPARECCHIARE
Avete un pranzo oppure una cena importante? Allora sarà necessario disporre la tavola nel migliore dei modi…basterà un po' di pazienza:
- il sottopiatto non dovrà mai essere tolto;
- a destra dei piatti: il coltello con la lama rivolta verso l'interno e il cucchiaio;
- a sinistra dei piatti: una o due forchette e il tovagliolo piegato a rettangolo o a triangolo;
- in alto, sopra il piatto: le posate da dessert (manico della forchettina a sinistra, il coltellino o il cucchiaino con l'impugnatura a destra;
- sopra le posate di destra: i bicchieri fino ad un massimo di quattro, con questo ordine partendo da sinistra: per l'acqua il bicchiere grande, per il vino quello medio, sopra, l'eventuale bicchiere per il dessert o lo spumante;
- sopra le posate di sinistra: il piattino per il pane;
- eventuali segnaposti, dietro le posate da dessert.

 

BACINELLA
Se il menù prevede l'uso delle mani, per esempio per mangiare crostini, supplì o olive ascolane, o alimenti con particolari odori come pesce o pollo è bene fornire la tavola di bacinelle lavadita nelle quali sia stata messa una fettina di limone.
Non dimenticare di porre sul piattino su cui poggia la bacinella anche un tovagliolino.

 

BICCHIERI
La forma dei bicchieri varia a seconda del tipo di vino:
- per i vini novelli ed i bianchi i bicchieri devono essere a calice con stelo lungo
- per i vini con un forte aroma i bicchieri dovranno essere a calice ma panciuti
- per il cognàc sarà necessario il tradizionale bicchiere a pancia tonda (ballon)
La disposizione dei bicchieri può essere informale oppure adeguarsi alle regole: da sinistra a destra vanno posti il bicchiere grande da acqua, il medio da vino rosso, il piccolo da vino bianco,tutti davanti al coltello, quindi alla destra del piatto.

 

BUFFET
Visto che il buffet prevede che gli ospiti mangino in piedi è necessario che i cibi abbiano una facile manipolazione, evitare dunque le enormi tartine o i tramezzini troppo farciti.
Tutti dovranno avere facile accesso al tavolo imbandito, mentre i piatti da servizio vuoti andranno prontamente sostituiti. Nel caso in cui, invece, si tratti di un buffet informale sarà possibile usare piatti e posate "usa e getta". Anche se il buffet va consumato in piedi è bene non far comunque mai mancare alcune sedie e tavolini per le persone anziane o per chi, semplicemente, preferisce sedersi.

 

CAFFE'
Sarà la padrona di casa ad offrire il caffè, anche due volte se necessario; dopo aver chiesto all'ospite quanto, e se, lo desideri addolcito, aggiunge lo zucchero e porge la tazzina.
Lo zucchero si mescola muovendo il cucchiaino dall'alto in basso, e viceversa mentre la tazzina si tiene con il pollice e l'indice, mentre l'altra mano sorregge il piattino.
Attenzione:è un errore gravissimo alzare il mignolo mentre si sorseggia una qualsiasi bevanda.

 

CONFETTI
I confetti cambiano colore a seconda della ricorrenza:
- per il battesimo: bianchi, rosa, azzurri o fantasia, sono acquistati dal padrino
- per il matrimonio: bianchi e l'acquisto compete ai genitori
- per le ricorrenze matrimoniali: argento per 25 anni, oro per 50 anni e bianchi con un diamantino per i 75 anni
- per la laurea: rossi
Secondo la tradizione sarà la sposa, al termine del ricevimento e accompagnata dallo sposo, a distribuire con un cucchiaio d'argento i confetti sciolti che si trovano in un raffinato vassoio d'argento oppure in un cesto.

 

DESSERT
Questo pasto rappresenta l'ultima parte del pranzo o della cena (infatti la parola "dessert" viene dal francese desservir che significa "sparecchiare") e raggruppa, nell'ordine: formaggio, dolce, frutta.
Per il gelato e le creme si utilizza il cucchiaio; i pasticcini si prendono dal vassoio, unitamente al cartoccio di carta pieghettata che generalmente li accompagna.
Ricordatevi: l'invitato non porta il dessert, salvo che non l'abbia preannunciato al momento dell'invito.

 

FORMAGGI
Il formaggio è un'unica portata, quindi la quantità offerta dovrà essere abbastanza abbondante. Per i formaggi duri si userà il coltello e la forchetta mentre per quelli molli il solo coltello se spalmati su bocconi di pane.

 

FRUTTA
- Banana: tenendola con la mano sinistra, la si sbuccia passando il coltello per tutta la sua lunghezza. Poi, con entrambe le posate, si fanno i pezzetti da portare alla bocca con la forchetta.
- uva: servita in piccoli grappoli, si tiene con la mano sinistra mentre la destra stacca gli acini
- cachi: andranno mangiati con il cucchiaino, e se la padrona di casa vuole evitare difficili operazioni ai suoi ospiti potrà servirli in coppette individuali, già sbucciati e ridotti in crema.
- ciliege e amarene: si mangiano tenendole per il picciolo, mentre il nocciolo si deposita sul bordo del piatto
- cocomero: dopo aver liberato la nostra fetta di cocomero dai suoi semini, utilizzando il coltello, potremo tagliarlo a pezzetti e mangiarlo con forchetta e coltello
- fichi: tenendoli con la forchetta si tagliano in 4 spicchi, si usa il coltello per staccare la polpa che si porta alla bocca con la forchetta
- fragole e lamponi: serviti con il picciolo, si portano alla bocca con la mano.

 

INVITI
L'invito deve giungere agli ospiti almeno una settimana prima, se è un invito in là nel tempo allora sarà necessaria una "rinfrescata" con un biglietto, restando sempre nell'informalità. Ormai si è diffusa l'abitudine di invitare a voce, per telefono ma spesso si cade nell'eccesso facendo inviti vaghi, i vostri inviti, quindi dovranno essere precisi, chiari e senza insistenza.

 

OLIVE
Se l'oliva è piccola si mette in bocca intera, mentre il nocciolo, deposto nel palmo della mano si lascerà nel portacenere o nel piattino.
Se l'oliva è grande si mangerà a piccoli morsi, tenendola tra due dita
Se siamo a tavola andrà presa sempre con la forchetta, come pure il nocciolo che dalla forchetta sarà accompagnato al bordo del piatto.

 

POSTI A TAVOLA
Potrete indicare con cartellini appositamente creati, magari da voi, il posto del vostro ospite, solo nei pranzi formali si indicano i titoli delle persone.
L'ospite più importante va alla destra dei padroni di casa che siedono a capotavola e di fronte, non dimenticate l'alternanza uomo-donna.
Nei pranzi di famiglia se sono presenti i quattro suoceri, il padrone di casa ha alla destra la suocera, alla sinistra la madre. La padrona di casa, alla destra il suocero, alla sinistra il padre.
Gli stranieri trovano posto a fianco di persone che parlano la loro lingua, facilitando in questo modo il loro inserimento nella conversazione.

 

STUZZICADENTI
Mettere gli stuzzicadenti in tavola è come metterci il filo interdentale! Niente di più sbagliato. Chi ne avesse proprio bisogno potrà farlo nella toilette. In tal caso chi ha invitato i soui ospiti farà cosa gradita se gli ospiti potranno trovare in bagno spazzolini, magari usa e getta.

 

TOVAGLIOLO
Il tovagliolo andrà sempre piegato in modo semplice, e si troverà alla sinistra del piatto o sopra di esso. Una volta seduti a tavola il tovagliolo va aperto e appoggiato sulle ginocchia. Mentre a fine pranzo il tovagliolo, senza ripiegarlo, si lascerà alla sinistra del piatto.

 

ZUCCHERO
Non si mette mai lo zucchero in una tazzina ancora vuota, lo si passa, invece, al momento del caffè o del tè. Se manca la pinzetta, le zollette di zucchero si prendono con due dita.

 

 

Fonte: http://www.elca3.altervista.org/Ebook/Il%20Galateo%20A%20Tavola.doc

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Il galateo a tavola

 

 

COME APPARECCHIARE LA TAVOLA

I pranzi e le cene importanti richiedono:
il sottopiatto (per tutta la durata del pranzo non verra' mai tolto), il piatto piano, la fondina;

a destra dei piatti:
il coltello (con la lama rivolta verso l'interno) e il cucchiaio;

a sinistra dei piatti:
una o due forchette (secondo il menu') e il tovagliolo piegato in modo semplice, a rettangolo o a triangolo;


in alto, sopra il piatto:
le posate da dessert (manico della forchettina a sinistra, il coltellino o il cucchiaino con l'impugnatura a destra);

sopra le posate di destra:
i bicchieri fino ad un massimo di quattro, con questo ordine partendo da sinistra:
per l'acqua (grande), per il vino rosso (medio), per il vino bianco;
sopra, l'eventuale bicchiere per il dessert o lo spumante;

sopra le posate di sinistra:
il piattino per il pane;
eventuali segnaposti, dietro le posate da dessert.
Il sale e il pepe negli appositi contenitori o in ciotoline provviste di adeguato cucchiaino;
Le coppe lavadita, si portano in tavola sul piattino da frutta coperto da un centrino o da un tovagliolino,
servono per lavare la punta delle dita, asciugate poi con il tovagliolo.

 

PADRONI DI CASA

La padrona di casa deve:

accogliere con il sorriso ogni invitato, gli invitati devono ricevere conferma che la loro visita sia la piu' desiderata;
avere anche un pur breve colloquio con tutti gli ospiti;
mantenere il sangue freddo e il sorriso, minimizzando ogni "incidente" o "disguido" che dovesse accadere
rianimare conversazioni languenti o tristi e allontanarle da argomenti spinosi o imbarazzanti per altri ospiti
interrompere le discussioni troppo accese, con tatto, cambiando argomento
fare attenzione che ognuno abbia il bicchiere pieno e i fumatori, se non disturbano i commensali,
i portacenere a portata di sigaretta
non costringere gli invitati a bere.

Il padrone di casa, oltre ad aiutare la consorte nell'assistere gli ospiti, si occupa:

della scelta e del servizio dell'aperitivo, dei vini, dei liquori
del servizio dei formaggi e del vino che li accompagna

 

PRESENTAZIONI

La presentazione deve essere fatta possibilmente da una terza persona che si preoccupa di far conoscere le parti.

La persona di minor riguardo viene presentata a quella di maggiore importanza:
l'uomo alla donna, la persona con la quale si ha maggiore familiarita' a quella che si conosce meno
la persona di maggior prestigio a quella di grado superiore
la giovane alla signora, il giovane alla giovane ecc. ecc.
La signora risponde con un sorriso, mentre l'uomo si dichiara "molto lieto".
Il coniuge viene presentato nel modo piu' semplice: mia moglie, mio marito, evitando di usare formule ridicole quali: la mia signora; il dottore X, mio marito; la mia meta', la mia padrona ecc. ecc.

La persona presentata non deve porgere la mano per prima, ma aspetta "l'accettazione".
Gurdare negli occhi la persona presentata mentre si porge la mano.
L'uomo se seduto, alla presentazione si alza.
Non le signore, a meno che la presentazione sia di una persona anziana.

 

POSTI A TAVOLA

L'assegnazione dei posti:

ad un pranzo l'assegnazione dei posti puo' indicarsi con cartellini che riportano i nomi dei commensali (se si e' in piu' di otto).
Solo nei pranzi formali si indicano i titoli delle persone.
I padroni di casa siedono a capotavola e di fronte, quando il numero degli ospiti consente di trovare posto ad un'unica tavola.
Alla loro destra l'ospite piu' importante e di maggior riguardo, non dimenticando l'alternanza uomo-donna tra tutti i commensali.
Il padrone di casa avra' alla destra la signora piu' importante e alla sinistra un'altra signora;
la padrona di casa: alla destra l'uomo piu' importante, alla sinistra un altro ospite.
Inoltre "lei" siede dirimpetto alla porta d'ingresso della sala.

Se questa disposizione non fosse possibile (ad esempio nel caso di un tavolo rettangolare con otto persone) la padrona di casa siede a capotavola, avendo di fronte l'invitato piu' importante.
Regola primaria da seguire e' l'alternanza uomo-donna.
Nei pranzi di famiglia, presenti i quattro suoceri, il padrone di casa ha alla destra la suocera, alla sinistra la madre. La padrona di casa: alla destra il suocero, alla sinistra il padre.
Una coppia invita un'altra coppia: le due signore, una di fronte all'altra.
La padrona di casa avra' alla sua destra l'invitato, alla sinistra il marito.
Se la tavola e' rettangolare: la padrona di casa e l'invitato siedono dallo stesso lato (lui alla destra di lei), il padrone e l'invitata sull'altro lato (lei alla destra di lui).
Una coppia invita una persona sola: se donna siede alla destra del padrone di casa; se uomo, alla destra della padrona.
Le signore divise dai rispettivi mariti.
Egualmente divisi i grandi amici e i colleghi di lavoro.

Gli stranieri trovano posto a fianco di persone che parlano la loro lingua, facilitando in questo modo il loro inserimento nella conversazione.
Persone con interessi comuni vanno disposte in prossimita', favorendo in questo modo la loro conversazione.
Posti d'onore sono quelli alla destra del padrone e della padrona di casa.

 

APERITIVO:

L'aperitivo va servito in continuazione, senza attendere la presenza di tutti gli ospiti.
Serve per riempire questo spazio.
Lo stimolo dell'aperitivo non viene dalla gradazione alcolica, ma dalle sostanze amare e aromatizzanti.

 

SERVIRE A TAVOLA

I piatti da portata si ricevono da sinistra, cominciando dalla persona di maggior riguardo.
Si continua servendo tutte le signore fino alla padrona di casa (che si trova al lato opposto del marito).
Quindi, nell'ordine: l'uomo alla destra della padrona di casa, tutti gli uomini, il padrone di casa.
Il vino si serve dopo il primo giro di antipasti, mescendo non oltre la meta' del bicchiere (dipende dal tipo di vino a dalla linea del bicchiere).
Con il cambio del tipo di vino anche il bicchiere va sostituito.
Prima di servire il dessert e' consigliabile togliere i bicchieri superflui.
I piatti si sostituiscono ad ogni cambio di portata, ma solo quando tutti i commensali avranno terminato.
Il piatto da sostituire, e l'eventuale piatto piano su cui questo appoggia, va tolto da destra, lasciando sulla tovaglia il sottopiatto.
Il nuovo piatto, tiepido se la pietanza che segue e' calda, si mette sul sottopiatto da sinistra.
Si servono una sola volta: il brodo in tazza, la minestra, il formaggio, la frutta.
La pietanza va servita due volte: al primo giro i commensali si servono in modo contenuto, proprio per poter accettare il secondo passaggio, evitando in tal modo di lasciare che a tavola ci sia una sola persona a farlo.
Il pane sistemato nell'apposito piattino (in alto, a sinistra) si rimpiazza prontamente prendendolo dal cestino, utilizzando le pinze o, in mancanza, il cucchiaio e la forchetta.
Prima del dessert il piattino del pane va tolto dalla tavola e spazzolate le eventuali briciole.
Caffe', liquori, bibite e dolcetti si servono in salotto.
Il caffe' va portato in salotto e impegno della padrona di casa e' quello di versarlo nelle tazzine, chiedendo ad ogni ospite quanto lo desideri zuccherato.
Il padrone di casa si occupa dell'offerta dei liquori o delle bibite, mentre la padrona di casa serve i cioccolatini o i dolcetti.

 

Fonte: http://daali.altervista.org/galateo-a-tavola.doc

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