Differenza tra wiki e blog
Differenza tra wiki e blog
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Il social software: differenza tra wiki e blog
Dopo aver analizzato le teorie di Lévy e di de Kerckhove ed aver messo in evidenza come le nuove forme di intelligenza modificano le modalità di interconnessione e di conoscenza attraverso la rete, sarà analizzata, nelle pagine seguenti, un applicazione concreta delle nuove frontiere della conoscenza in Internet: il wiki. Il wiki è un social software, ovvero un programma che permette l’interazione sociale, la condivisione della conoscenza, lo scambio di informazioni e la partecipazione attiva di tutti gli utenti della rete ad un progetto collettivo. Wiki e weblog, contratto in blog, sono le due tipologie più famose di social software. Essi si differenziano l’uno dall’altro principalmente per tre aspetti:
- a differenza dei wiki, i blog utilizzano prevalentemente una modalità di comunicazione uno a molti: i blog sono pensati e gestiti da uno o più blogger che stimolano il dialogo reciproco con i frequentatori del blog. In tal senso, si può affermare che nel blog la partecipazione deriva da un’azione esplicita dell’autore e rappresenta, quindi, una sorta di risposta ad un input data dal gestore del blog. Nel wiki, invece, salvo alcune eccezioni, non esistono proprietari o gestori che dirigono il sito ma solo amministratori che controllano e ciascuno può apportare il proprio contributo attivamente e liberamente, agendo in maniera congiunta alle altre persone;
- il blog si sviluppa secondo un ordine cronologico, mentre il wiki secondo una suddivisone per contenuti: nel blog ogni articolo, commento, riflessione, contributo è ordinato in maniera cronologica, dal più datato al più recente. Nel wiki, invece, i contenuti sono divisi per argomento. Ogni qualvolta qualcuno scrive una pagina wiki, questa viene inserita nel settore di appartenenza e modifica o integra il contenuto preesistente. Sebbene esista una cronologia delle modifiche anche all’interno dei wiki, questa non rappresenta il criterio base di ordinamento.
- i blog sono caratterizzati da maggiore volatilità: essi sono effimeri, seguono la moda del momento e possono avere vita breve, soprattutto se mal gestiti. Al contrario, il wiki presenta maggiore oggettività e stabilità e nasce per soddisfare a lungo termine il bisogno di conoscenza delle persone.
Oltre a blog e wiki, si stanno sviluppando negli ultimi anni nuove forme di social software, come il bliki, il twiki ed il Barcamp. Il primo rappresenta un’applicazione del wiki all’interno di un blog, dove ogni utilizzatore del sito può modificare liberamente l’impostazione del blog stesso senza dover chiedere l’autorizzazione del proprietario. Il twiki è un wiki con funzionalità avanzate, utilizzato in ambito didattico e aziendale, che permette lo sviluppo di progetti, la gestione di basi di dati e l’organizzazione di gruppi di lavoro. Il barcamp è una sorta di conferenza aperta non gestita da un moderatore ma con una scaletta di argomenti stabilita dagli stessi partecipanti.
Seppur con le dovute differenze, tutti i social software si fondano sulla collaborazione, sulla partecipazione, sulla condivisione e sull’assenza di gerarchie. Le applicazioni sociali livellano le differenze di status e danno voce a tutti.
Introduzione al wiki e breve storia
Il termine wiki è un vocabolo di origine hawaiana che significa “molto veloce” o “rapido”. Il primo a parlare di wiki fu il programmatore statunitense, Ward Cunningham, che apprese il termine durante il suo primo viaggio nelle isole Hawaii. Il wiki wiki bus è il nome dato al bus navetta che collega i terminal dell’aeroporto di Honolulu. La parola wiki affascinò Cunningham, il quale decise di chiamare il suo sito WikiWikiWeb (conosciuto anche come Ward’s wiki), al posto del sicuramente meno originale “Quick Web”. Wiki deriva, dunque, dall’abbreviazione di WikiWikiWeb. Talvolta il termine è usato anche come acronimo inglese di “what I know is”, per sottolineare, già a partire dal nome, la sua filosofia fondata sulla condivisione e la partecipazione.
Il primo wiki fu creato il 25 marzo 1995 da Cunningham e prese il nome di Portland Pattern Repository (PPR), un progetto che aveva come obbiettivo la libera discussione on-line riguardo l’utilizzo dei pattern nella programmazione informatica. La pagina di apertura del sito, tuttora in funzione, recita così:
“Questo wiki si concentra principalmente su PersoneProgettiEPattern nello sviluppo del software. Comunque, è molto più che una semplice StoriaInformaleDelleIdeeDellaProgrammazione. È partito da qui, ma il tema ha creato da sé una cultura e una IdentitàDrammatica. Tutto il contenuto wiki è un LavoroInCorso. Soprattutto, questo è un forum dove le persone condividono idee! Cambia con il cambiare delle persone. Se stai cercando informazioni autorevoli, prova Wikipedia. Tutte le informazioni qui sono soggettive.”
Il Portland Pattern Repository rappresenta il primo esperimento wiki e, sebbene fosse un progetto aperto a tutti, gli utilizzatori del sito erano in numero limitato viste le non indifferenti competenze informatiche richieste per interagire. Le persone dovevano compilare una sorta di pagina web, utilizzando un linguaggio di programmazione, e ciò limitò lo sviluppo del progetto, lasciandolo appannaggio della comunità tecnica fino all’inizio del Ventunesimo secolo.
Cinque anni dopo la fondazione del PPR, fu creata Nupedia con l’obbiettivo di creare un’enciclopedia libera scritta da esperti di diverse discipline. Il funzionamento di Nupedia era molto più lungo ed articolato rispetto a quello utilizzato da Wikipedia ed a partire dal gennaio 2001 il progetto fu abbandonato. Il funzionamento di Wikipedia è più rapido ed intuitivo rispetto al suo predecessore ed è tuttora l’applicazione wiki sicuramente più conosciuta.
Il wiki è uno strumento per la condivisione delle informazioni, che permette la partecipazione attiva delle persone e la costruzione collettiva di un patrimonio di conoscenza superiore a quello di un individuo singolo. Quando si parla di wiki, si può far riferimento al sito wiki oppure al software che lo supporta ma, essendo i due elementi strettamente integrati, normalmente il termine è utilizzato in maniera estensiva per indicare entrambi.
Come precedentemente affermato, wiki significa veloce ma resta da chiarire in cosa consista questa maggiore velocità. La seguente tabella (vedi figura 1) evidenzia la semplicità e la rapidità del processo di modifica di una pagina wiki rispetto a quello di una pagina web (tratto da Jane Klobas, Oltre wikipedia: i wiki per la collaborazione e l’informazione, 2007, p. 6).
Pagina wiki |
Pagina Web |
1. Andare alla pagina sul Web browser |
1. Caricare l’editor di pagine Web |
2. Cliccare su modifica |
2. Aprire la pagina Web sul disco locale |
3. Apportare i cambiamenti |
3. Aprire il file |
4. Salvare i cambiamenti |
4. Apportare le modifiche |
|
5. Salvare il file |
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6. Caricare il file sul server Web |
|
7. Aprire il browser |
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8. Visualizzare la pagina caricata |
Figura 1: fasi per la creazione di una pagina wiki e di una pagina Web.
La tabella evidenzia come il numero di passaggi richiesti per la creazione di una pagina Web sia doppio rispetto a quello per la creazione di una pagina wiki e richieda competenze più elevate.
Caratteristiche dei wiki
Nelle pagine precedenti si è visto come la filosofia che anima il wiki sia una filosofia della condivisione e della partecipazione. Questo strumento ha avuto notevole sviluppo nel corso degli ultimi anni e viene utilizzato in molteplici campi. L’applicazione wiki più conosciuta è sicuramente Wikipedia, di cui si parlerà ampiamente nel terzo capitolo, che permette l’accesso a materiale di consultazione proprio come in una grande enciclopedia elettronica. Wikipedia è un wiki pubblico, accessibile quindi a tutti gli utilizzatori di Internet, in cui ogni persona può sia leggere e consultare il materiale già disponibile sia creare nuove informazioni o modificare quelle esistenti. Esistono, inoltre, numerose applicazioni wiki, ad esempio in ambito aziendale, che sono riservate ad una ristretta cerchia di persone. La differenza tra wiki pubblici e wiki privati sta nella restrizione dell’accesso ai secondi da parte di persone esterne al gruppo di riferimento. Tuttavia la filosofia sottostante e gli obbiettivi sono sempre gli stessi: partecipazione e ottimizzazione della conoscenza; che si tratti di wiki aperti a tutti o riservati ad un gruppo ristretto, questi strumenti permettono la libera espressione a tutti i suoi utilizzatori senza restrizioni o censure. La differenza tra wiki pubblici e privati consiste, dunque, unicamente in una questione di cifre. I primi possono essere adoperati da tutti, i secondi da un numero limitato.
Gli ambiti di utilizzo dei wiki sono svariati. Oltre al già citato Wikipedia, esitono siti wiki all’interno dei quali è possibile organizzare riunioni, conferenze ed eventi (Blogwalk Wiki), collaborare a progetti (Portland Pattern Repository), gestire gruppi di persone (Meatballwiki), creare elenchi e liste (Dottorato wiki).
Tutti i wiki sono accomunati da alcune caratteristiche, che vengono di seguito presentate:
- elevata democraticità: il wiki da voce a tutti i suoi utilizzatori e mira a creare un network all’interno del quale non esistano gerarchie ma viga il libero scambio di idee, opinioni e pensieri. Esso rappresenta l’opera collaborativa di più persone e non il lavoro di un unico autore;
- struttura semplice dei permessi: spesso l’interazione attraverso un wiki non richiede nemmeno che la persona si registri al sito. Ad alcuni è inoltre concesso il privilegio di amministratori. Un amministratore non è il proprietario del wiki ma un supervisore e un gestore del sito, il quale si adopera affinché questo rappresenti sempre una valida fonte di conoscenza;
- facilità di utilizzo: per usare un wiki non è necessario possedere competenze tecniche elevate. Un sito wiki è visualizzabile con un comune Web browser e non richiede conoscenza di particolari linguaggi di programmazione. Le persone digitano le parole come se utilizzassero un semplice elaboratore di testi;
- aggiornamento costante ed in tempo reale: per essere utile, un wiki deve essere dinamico, ovvero deve essere continuamente aggiornato. Le persone editano il testo e, dopo aver salvato le modifiche, queste sono immediatamente visibili, salvo alcuni casi in cui le modifiche devono essere preventivamente autorizzate. Esiste, ad ogni modo, una cronologia delle modifiche, in modo tale da poter ripristinare facilmente la situazione precedente, ed in alcuni casi esistono dei meccanismi di notifica, che possono essere attivati da ogni utente, per essere avvertiti di eventuali cambiamenti ai contenuti. Inoltre, alcuni wiki presentano una sezione delle modifiche recenti che permettono ai vecchi utilizzatori di orientarsi più facilmente ed ai nuovi di capire in che modo si è sviluppato il discorso;
- monitoraggio e sicurezza: per permettere a tutte le persone di contribuire attivamente alla realizzazione del wiki, è necessario allestire un meccanismo di controllo che assicuri lo sviluppo ottimale del wiki. A tal proposito, è stato coniato il termine soft security in contrapposizione all’hard security. L’idea alla base della soft security è di proteggere il sistema in modo non intrusivo, non accentratore e non rigidamente programmato. Il caposaldo principale della soft security è credere nella buona fede della gente, cioè nel ritenere che le persone quasi sempre cercano di essere d’aiuto e desiderano partecipare a progetti collettivi. L’eventuale male deve essere sconfitto dall’azione congiunta di tutti e l’errore dev’essere prontamente eliminato ma soprattutto perdonato.“Poiché la soft security si affida interamente alle forze sociali per mantenere l’ordine, non solo è adattabile alle nuove minacce ma è tollerante nelle sue reazioni. Al contrario, la sicurezza codificata, programmata (hard security) è incapace di distinguere gli attacchi dagli errori, non ammette discussione e non è responsabile” (Jane Klobas, Oltre wikipedia: i wiki per la collaborazione e l’informazione, 2007, p. 11). In definitiva, si tratta di credere nelle persone e permettere a tutti di esprimersi, limitando gli errori e minimizzando i danni. Per questo, come già osservato precedentemente, i wiki posseggono un meccanismo di tracciabilità delle modifiche, chiamato “audit trail”, che consente di annullare le modifiche e, allo stesso tempo, rassicurare psicologicamente le persone, consapevoli che, se commetteranno errori, questi potranno essere facilmente dimenticati.
I criteri per valutare un sito wiki sono per lo più simili a quelli per la valutazione di qualsiasi altra risorsa Web. Come prima cosa, il wiki deve rispondere alle necessità degli utenti. Questo aspetto non si esaurisce nella semplice presentazione di informazioni corrette ed approfondite. Soddisfare le necessità degli utilizzatori implica progettare un sito che sia facilmente navigabile, con l’aggiunta di indici e mappe, prevedere la presentazione dei contenuti in più lingue, impostare i link in modo tale che questi siano rilevanti e aggiornati, progettare un meccanismo per la visualizzazione delle modifiche più recenti.
Un wiki deve essere autorevole ed affidabile: l’informazione contenuta deve essere corretta e bisogna prevedere un sistema di monitoraggio delle pagine che fronteggi eventuali atti vandalici, come lo spamming. Inoltre, un sito wiki deve essere visualizzabile con qualsiasi Web browser, 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Infine, ma non meno importante, un wiki deve avere un’elegante veste grafica. Un aspetto curato è il primo indicatore di accuratezza ed è quello che invoglia le persone ad avvicinarsi al sito.
Considerazioni sui wiki
Essendo una risorsa derivante dai contributi di più persone, il vantaggio principale del wiki sta nel mettere a disposizione contenuti più completi di quelli che potrebbe fornire un unico autore. Come afferma anche il famoso proverbio “l’unione fa la forza”, se più persone si scambiano informazioni, notizie e più in generale conoscenze, otterranno un prodotto finale più esaustivo ed approfondito. Ma se nella teoria la collaborazione ha un valore superiore rispetto al lavoro svolto da una sola persona, nella pratica il coordinamento, o meglio l’autogestione, di tante persone non è un obbiettivo così semplice da raggiungere. Più persone lavorano ad un progetto collettivo e più sarà alto il rischio che tra queste persone emergano contrasti d’opinione. Nell’ambito dei wiki è stato coniato il termine “edit wars” (guerra di revisione), ad indicare la situazione in cui due o più autori, con differenti punti di vista su un argomento, rivedono il testo e ristabiliscono in continuazione la propria versione fino all’intervento finale dell’amministratore. La possibilità di ripristinare il contenuto precedente diventa così un’arma a doppio taglio.
La critica fondamentale che viene fatta ai wiki, in particolare a quelli d’informazione, riguarda l’accuratezza e la validità dei contenuti. Alcuni manifestano scetticismo nei confronti di un testo di cui non si ha la garanzia che il contenuto sia stato scritto da persone competenti in materia. Inoltre, anche da parte di chi utilizza il wiki vi è la paura che il proprio lavoro possa essere rovinato se non addirittura boicottato. Per ovviare a questo problema, alcuni wiki utilizzano dei software che leggono la pagina ed eliminano il contenuto indesiderato oppure richiedono agli utenti di registrarsi, prima di poter inserire il loro contributo.
Un’altra critica ai wiki riguarda lo scarso livello estetico del sito. Sebbene i promotori della filosofia wiki privilegino il contenuto alla forma, l’estetica del sito può avere implicazioni diverse dalla semplice gratificazione visiva. Una bella impostazione grafica aumenta l’attrattività e l’autorevolezza del sito ed invoglia le persone ad avvicinarvisi. I primi wiki erano oggettivamente brutti (la stessa versione del Portland Pattern Repository di Cunningham era graficamente povera). Attualmente si assiste ad un cambiamento di tendenza e i wiki più recenti presentano pagine con colori, sfondi, loghi e formattazioni ben studiate. Ciò, oltre a migliorare l’impatto visivo e ad avvicinare le persone, contribuisce anche all’usabilità del sito, tramite l’aggiunta di indici di ricerca interni, barre laterali ed icone.
Un altro aspetto molto importante è quello della proprietà intellettuale dei contenuti di un wiki pubblico. Bisogna distinguere due differenti tipologie di copyright: quello su materiale proveniente da fonti esterne e quello sui contenuti del wiki stesso. Tutto il materiale proveniente da fonti esterne resta di proprietà del suo autore e bisogna prevedere un sistema di controllo che vigili affinché il diritto di proprietà non venga violato. Per quanto concerne la proprietà dei contenuti interni al wiki, salvo disposizioni diverse, questi risultano normalmente di proprietà della collettività e possono essere utilizzati liberamente. La proprietà intellettuale dei contenuti di un wiki è un aspetto alquanto spinoso, anche perché la giurisprudenza in materia è ancora piuttosto giovane e varia a seconda delle diverse situazioni.
Differenza tra siti Web e siti wiki
Siti web e siti wiki presentano alcuni aspetti in comune. Ad esempio, entrambi possono essere visualizzati con un browser e in entrambi le ricerche possono essere effettuate utilizzando dei normali motori di ricerca. Essi presentano, altresì, notevoli differenze nel funzionamento e nell’impostazione. La tabella seguente (vedi figura 2) presenta un confronto in forma schematica tra le due tipologie di siti (tratto da Jane Klobas, Oltre Wikipedia: i wiki per la collaborazione e l’informazione , 2007, p. 191).
Siti Web |
Siti wiki |
Filosofia: fornire informazioni |
Filosofia: fornire informazioni, promuovendo la collaborazione e l’esplorazione |
Normalmente per scriverlo o modificarlo bisogna usare il linguaggio html |
Si usa un linguaggio di formattazione stile editor di testi |
Per creare un sito che consiste di pagine collegate tra loro, bisogna prima creare le pagine una alla volta |
Si crea una nuova pagine inserendo un link in una pagina esistente |
Le pagine vengono messe online quando decide l’amministratore |
Le pagine vengono aggiornate in tempo reale, a meno che non sia attivo un sistema per l’approvazione dei contenuti |
Ogni pagina ha pochi autori spesso conosciuti |
Ogni pagina può avere molti autori che restano anonimi |
Solo le persone autorizzate possono aggiungere o modificare i contenuti |
L’aggiunta e la modifica dei contenuti possono essere effettuate da tutti |
Potrebbe non essere possibile ripristinare la versione precedente di una pagina, se non installando un sistema apposito |
E’ possibile ripristinare una versione precedente di una pagina in maniera rapida e semplice |
Non si possono individuare i cambiamenti recenti in una pagina |
E’ possibile individuare i cambiamenti recenti in una pagina |
Struttura complessa dei permessi |
Semplice struttura dei permessi |
I contenuti vengono scelti dall’autore |
I contenuti vengono scelti dalla comunità di autori |
La struttura del sito è predefinita |
La struttura del sito è dinamica e cambia man mano che gli utenti aggiungono pagine |
Le pagine pubblicate sono considerate concluse |
Le pagine sono sempre in lavorazione |
Può fornire supporto ad una comunità esistente ma non può essere uno strumento per lo sviluppo di una comunità |
Può dare origine e sviluppare una comunità |
Figura 2: confronto tra siti Web e siti wiki.
Fonte: http://140.105.112.3/ttnm/Documenti%20condivisi/wiki/primo%20capitolo/nuove%20forme%20di%20intelligenza%20e%20sviluppo%20dei%20wiki.doc
Autore: SCOGNAMIGLIO ANTONIO
http://140.105.112.3/ttnm/Documenti%20condivisi/wiki/primo%20capitolo/nuove%20forme%20di%20intelligenza%20e%20sviluppo%20dei%20wiki.doc
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