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Appunti di Logica
insiemi
Insieme : collezione di elementi dove è sempre possibile stabilire se un elemento appartiene o meno all’insieme in questione.
Sottoinsieme: all’interno di un insieme, l’insieme stesso e l’insieme vuoto Æ sono i
Improprio sottoinsiemi impropri. Se prendo un insieme A, i sottoinsiemi impropri sono: A e Æ.
Rappresentazione: I = {1;2;5}
Tabulare
Rappresentazione: I = {x: (condizione che deve rispettare x affinché appartenga all’insieme)}
Caratteristica
Relazione tra: è un sottoinsieme del prodotto cartesiano A x B
A e B
Classe di: si scrive come: [a] dove: a Î I ed il suo risultato appartiene a R Í IxI.
Equivalenza Consiste nel sottoinsieme di I costituito dagli elementi x: (a;x) Î R. In pratica: prendi l’insieme a cui appartiene a, fai il prodotto cartesiano; considera tutte le coppie ottenute dal prodotto che hanno come primo membro a.
Insieme quoziente: Viene scritto I/R, dove I è un insieme e R = IxI. Si tratta dell’insieme delle classi di equivalenza degli elementi di I rispetto ad R. Con l’operazione I/R si ottiene una partizione di I in classi d’equivalenza.
Ordine totale: Ogni elemento dell’insieme è confrontabile con tutti gli altri. Se a Î I e b Î I; allora alla relazione d’ordine S definita su I abbiamo (a;b) Î S e/o (b;a) Î S.
Ordine parziale: Non tutte le coppie di elementi sono confrontabili. Esistono 2 elementi a; b nell’insieme I, per cui nella relazione d’ordine S: (a;b) Ï S e (b;a) Ï S.
Insieme delle parti: Insieme composto da tutti i sottoinsiemi di un insieme, anche quelli impropri. È composto da 2n elementi, con n cardinalità dell’insieme.
Proiezione di S : sia S una relazione AxB; l’insieme di tutti gli elementi al primo membro delle
su A coppie generate dalla relazione. Formalmente: U={x: xÎA e (x;b) Î S per almeno un b}
Proprietà riflessiva: ogni elemento dell’insieme è un relazione con sé stesso: a Î I Þ (a;a) Î R
Proprietà: nessun elemento è in relazione con sé stesso: a Î I Þ (a;a) Ï R.
Antiriflessiva
Proprietà: Se esiste la coppia (a;b), esiste anche la coppia (b;a): a Î I, b Î I, (a;b) Î R
Simmetrica Þ (b;a) Î R.
Proprietà: Se esiste la coppia (a;b), esiste anche la coppia (b;a): a Î I, b Î I, (a;b) Î R
Antisimmetrica Þ (b;a) Ï R.
Proprietà: Se esistono (a;b) e (b;c), esiste anche (a,c): (a;b) Î R, (b;c) Î R Þ (a,c) Î R.
Transitiva
Chiusura: la chiusura di un relazione R è la più piccola relazione transitiva tale che A
Transitiva sia contenuta in quest’ultima. Si tratta di prendere A e aggiungere tutte le relazioni che è possibile dedurre tramite la proprietà transitiva. (es. BDD: equivale a calcolare la chiusura di un insieme di attributi).
Relazione di relazione che gode delle proprietà: riflessiva, simmetrica e transitiva.
Equivalenza:
Relazione: relazione che gode delle proprietà: riflessiva, antisimmetrica e transitiva.
d’ordine
Relazione: relazione che gode delle proprietà: antiriflessiva, transitiva.
d’ordine stretto
funzioni
Funzione: è una relazione R contenuta in DxB dove per ogni elemento a Î D esiste uno e un solo elemento b Î B tale che (a;b) Î R. Per ogni elemento del dominio esiste un solo elemento del codominio.
Funzione niettiva: ad ogni elemento del codominio corrisponde un solo elemento del dominio.
Funzione: per ogni elemento del codominio corrisponde almeno un elemento del
Suriettiva dominio.
Funzione biiettiva: è sia iniettiva che suriettiva.
Funzione: una funzione si dice invertibile se la sua relazione inversa rispetta la
invertibile di funzione. In pratica quando la funzione è biiettiva.
Funzione identità: dato un insieme I, è definita la funzione identità su IxI che ad ogni elemento associa sè stesso.
Relazione inversa: si indica con R-1, consiste nella relazione formata dalle coppie invertite della relazione R. R-1={(b;a): (a;b) Î R}}
Capitolo II
Equipotenza: due insiemi si dicono equipotenti se esiste una funzione biiettiva tra i due. In pratica ciò si ha quando i due insiemi hanno lo stesso numero di elementi.
Cardinalità: Numero di elementi di un insieme, equivale a dire potenza di un insieme.
Teorema di: Per ogni insieme I, il numero di elementi di I è strettamente minore del
Cantor numero di elementi compreso nell’insieme delle parti di I. #I < #P(I). (dimostrazione non richiesta)
Insieme finito: Insieme che non è equipotente ad alcun sottoinsieme proprio.
Insieme infinito: Insieme che è equipotente ad un suo sottoinsieme proprio.
Aritmetica di: è fondata su 3 concetti primitivi e 6 assiomi:
Peano a) lo zero;
b) il numero;
c) il successivo;
ax0) i numeri formano una classe;
ax1) lo zero è un numero;
ax2) se a è un numero, il successivo a+ è un numero;
ax3) se la classe s contiene lo 0 e per ogni elemento b di s b+ Î s, allora ogni
numero naturale è in s;
ax4) se a, b sono numeri e a+, b+ sono numeri uguali, a e b sono uguali;
ax4) se a è un numero, i suo successivo a+ non può essere lo zero;
la relazione creata è una funzione f: a ® a+ con dominio N e condominio N\{0}. Peano introduce N in ordine stretto.
Massimo comune: Si calcola rispetto a una coppia (a;b) in un insieme parzialmente ordinato (X,
minorante £) e si indica con aÇb, è il piu’ grande elemento che è £ sia di a che di b. aÇb = MinCM se ( aÇb £ a, aÇb £ b ) e per ogni c ( c£a, c£b ) troviamo che c £ (aÇb).
Minimo comune: Si calcola rispetto a una coppia (a;b) in un insieme parzialmente ordinato (X,
maggiorante £) e si indica con aÈb, è il più piccolo elemento che è ³ sia di a che di b. aÈb = MaxCM se ( aÈb ³ a, aÈb ³ b ) e per ogni c ( c³a, c³b ) troviamo che c ³ (aÈb).
Reticolo: insieme parzialmente ordinato (X, £, Ç, È) dove per ogni coppia di elementi
Esiste un massimo comune minorante e un massimo comune maggiorante.
Reticolo: reticolo (X, £, Ç, È) che gode della proprietà distributiva.
Distributivo
Reticolo: reticolo (X, £, Ç, È) che possiede un massimo (max.) e un minimo (min.), e
Complementato ogni a ÎX esiste un a’ (detto complemento di a) per cui il massimo comune minorante di (a;a’) = max. e il minimo comune maggiorante di (a;a’) = min.
Algebra di Boole: un reticolo complimentato distributivo. (Un reticolo distributivo, se è anche complimentato è unico).
N divisibile: un numero naturale N è divisibile per un naturale b, se esciste un naturale c tale che a = b*c. b viene detto divisore di a.
Numero primo: un numero naturale p di dice primo se è maggiore di 1 ed è divisibile solo per 1 e per se stesso, altrimenti viene detto composto.
Potenza del: lo è un insieme equipotente ad N.
Numerabile
Potenza del: lo è un insieme equipotente ad R.
Continuo
Capitolo III
Linguaggio: oggetto dello studio.
Oggetto
Metalinguaggio: linguaggio nel quale la definizione viene formulata.
Enunciato: proposizione che assume uno ed un solo valore di verità: vero o falso.
Enunciato atomico: Enunciati costituiti da una sola affermazione (es: “la neve è bianca”).
Connettivi: collegano più enunciati atomici, tenendo conto solo dei valori di verità degli enunciati stessi. Sono definiti tramite le tavole di verità.
Interpretazione: si dice interpretazione di un enunciato composto una funzione che assegna uno dei valori di verità V o F a ciascun enunciato atomico e quindi quello composto, sulla base delle tavole di verità.
Logicamente: due enunciati si dicono logicamente equivalenti se assumo lo stesso valore di
Equivalenti verità per ogni interpretazione.
Modello: interpretazione che assegna il valore di verità ad ogni enunciato.
Enunciato: se assume il valore di verità V per almeno 1 interpretazione.
Soddisfacibile
Enunciato valido: se assume il valore di verità V per ogni interpretazione.
(tautologia)
Enunciato: se non assume il valore di verità V nessuna interpretazione.
Insoddisfacibile
Enunciato: se assume il valore di verità F per almeno 1 interpretazione.
Falsificabile
Dimostrazione: basta prendere le a e le b regole e biforcare in caso di a - regole invece che di
In Gentzen b. Se si ottiene con queste un tableau (rovesciato) chiuso si dimostra una tautologia.
Sistema di Hilbert: Formato da 3 assiomi e su una regola di inferenza (modus ponens)
1) |- A®(B®A)
2) |- [A®(B®C)]®[(A®B)®(A®C)]
3) |- [(ØB)®(ØA)]®(A®B)
modus ponens: |- A, |- (A®B) Þ |- B
Regola di: |- (ØB)®(ØA)
Contrapposizione |- A®B
Regola di: U |- A®B U |- B®C
Transitività |- A®C
Regola di: |- (ØB)®(ØA)
Contrapposizione |- A®B
Regola di: |- (ØB)®(ØA)
Contrapposizione |- A®B
Capitolo IV
Quantificatore: Simbolo che garantisce l’esistenza di almeno un oggetto tale da verificare la
Esistenziale proprietà data.
Quantificatore: Simbolo che garantisce Il rispetto della proprietà data da parte di tutti gli
Universale oggetti di una considerata totalità.
Campo d’azione: in una formula ("xa), oppure ($xa), a viene detto campo d’azione o ambito del quantificatore " oppure $.
Variabile: (detta anche variabile vincolata) variabile che deve sottostare a qualche
Quantificata condizione, ad esempio in ("xa), oppure ($xa), x è la variabile vincolata, una variabile non vincolata si dice libera.
T. Liberamente: un termine t si dice liberamente se sostituendolo con tutte le variabili libere
Sostituibile di un certo tipo all’interno di una formula, nessuna occorrenza di t risulta vincolata.
Complessità: ogni volta che si trova un connettivo binario si aggiunge + 1 alla complessità.
Logica se si ha un quantificatore riferito a una formula b, si aggiunge +1.
Termine chiuso: se si ha un termine tipo ("xa) senza variabili, quel termine si dice chiuso.
Conseguenza: l’enunciato P si dice conseguenza logica di a se P vale per tutti i modelli in
Logica cui valgono le formule di a, ciò si esprime scrivendo: a|= P.
Fonte http://twiki.dsi.uniroma1.it/pub/Users/LucaPastorello/AppuntidiLogica.doc
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