Itinerari turistici Madrid cosa visitare e cosa fare a Madrid

 


 

Itinerari turistici Madrid

 

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Itinerari turistici Madrid cosa visitare cosa fare a Madrid

 

Museo Prado di Madrid

Il Museo più importante di Madrid

Il Prado è uno dei musei più importanti del mondo, e vale la pena dedicare un buon numero di ore per visitarlo. Da Caravaggio a Goya, da Raffaello a Velasquez, il Prado raccoglie la storia dell’arte europea degli ultimi cinque secoli. Per poterlo visitare con comodo, è meglio andare al Prado nei giorni feriali, troverete meno gente. Se avete con voi molte borse, rischiate di attendere un bel po’ prima di poter entrare: le cassette per il deposito non sono moltissime. Il Prado ha un efficiente ambulatorio nell’edificio de los Jerónimos: garanzia per chi rischia la “Sindrome di Stendhal”.

 

Palazzo Reale di Madrid

Palazzo Reale

Se sperate di vedere i Reali di Spagna dietro le vetrate del Palazzo Reale di Madrid, rimarrete abbastanza delusi, a meno che voi non capitiate da quelle parti in occasione di importanti cerimonie ufficiali. Ma in tal caso, il Palazzo non è aperto alle visite, quindi la delusione sarebbe la stessa. Se è vero, come è vero che i Reali di Spagna sono molto simpatici, va anche detto che non sono sicuramente la principale attrazione del Palazzo Reale di Madrid. Ci sono ben altre cosette da guardare in questa struttura immensa e imponente, che fu costruita sui resti dell’Alcazar.

 

El Parque del Buen Retiro di Madrid

Il polmone verde della città

Il polmone verde di Madrid è il luogo ideale per fare lunghe passeggiate e godersi le prime giornate di primavera. Al centro del parco, capeggia il monumento dedicato al Re Alfonso XII, sotto il quale tutte le domeniche, percussionisti di tutto il mondo si danno appuntamento per suonare ritmi coinvolgenti ai quali è impossibile resistere. Per i più romantici, è possibile noleggiare una piccola barca a remi, e fare un giro sul laghetto artificiale del Parque del Buen Retiro. Nelle giornate di sole, il Parco diventa luogo d’incontro per saltimbanchi, giocolieri e musicisti che colorano l’antico parco di Madrid con la tipica vitalità spagnola.

 

 

Madrid quando è sera

La movida da non perdere

La movida madrilena inizia con il calare del sole, quando aprono bar, locali e trattorie. La popolazione si riversa nelle strade di Madrid, portandosi dietro un’irresistibile voglia di muoversi, ridere e ballare fino alle prime luci del mattino. Ogni zona della città ha i suoi appuntamenti imperdibili per chi ha voglia di vedere come si trasforma la città di notte. Il ritmo si scatena senza sosta negli alternativi quartieri di Malasana, Chueca e Lavapies, ma anche nelle zone centrali di Puerta del Sol e Plaza Major. Non aver partecipato almeno una sera alla movida spagnola, è come non esser mai stati a Madrid.

 

 


* 1. Veduta dei Giardini di Puerta de Atocha
* 2. Vedere il monumento in memoria di 11-M
* 3. Vedere la scultura Angel Caido
* 4. Vedere el Palacio de Cristal
* 5. Andare in bici per el Retiro
* 6. Andare in barca sul laghetto
* 7. Posare per una foto a Oso y el Madroño
* 8. Passeggiando per i giardini di Cecilio Rodriguez
* 9. Vedere la fontana di Cibeles
* 10. Andare al Circulo de Bellas Artes
* 11. Passeggiate lungo la Gran Vía
* 12. Godersi un musical in un teatro della Gran Vía
* 13. Shopping a Calle Preciados
* 14. Vedere la Puerta de Alcalá
* 15. Godere di un dolce a “la Mallorquina”
* 16. Prendere l’uva alla vigilia di Natale in Puerta del Sol
* 17. Mangiare un panino nella Plaza Mayor
* 18. Vedere la statua di Eloy Gonzalo in Plaza del Cascorro
* 19. Passeggiare per el Rastro ogni Domenica mattina
* 20. Prendete un piatto di patatas bravas al leggendario “Las Bravas”
* 21. Visitare don Chisciotte e Sancho in Plaza de España
* 22. Guardare il tramonto dal balcone del Tempio de Debod
* 23. Vedere la “Guernica” di Picasso nel Museo Reina Sofía
* 24. Godersi la grande arte al Museo del Prado
* 25. Vedere la collezione di bonsai che si trova all’interno del Real Jardín Botánico
* 26. Tapas a Mercado de San Miguel
* 27. Visitare el Palacio Real y la Plaza de Oriente
* 28. Passeggiare per i Jardines de Sabatini
* 29. Mangiare nel mitico Chino Subterráneo
* 30. Camminare al Km 0
* 31. Visitare il Museo Sorolla
* 32. Ammirare Plaza de la Villa
* 33. Visitare la Valle de los Caídos
* 34. Toccare l’erba del Santiago Bernabeu
* 35. Godetevi la Smooth Jazz Café Central
* 36. Circondarsi di celebrità al Museo delle Cere
* 37. Vedere tutta Madrid da Tetas de Vallecas
* 38. Passeggiare per Palacio de Aranjuez
* 39. Visitare Monasterio de las Descalzas Reales
* 40. Vedere le quattro torri della stazione Chamartin
* 41. Godersi un buon pasto indiano nel quartiere di Lavapiés
* 42. Iniziare la giornata con Churros alla Chocolatería San Ginés
* 43. Iniziare una battaglia a palle di neve con uno sconosciuto
* 44. Vedere la cupola luccicante di Edificio Metrópolis
* 45. Godersi il profilo di Madrid, dalla funivia
* 46. Scoprire i gioielli nascosti del Museo Thyssen
* 47. Scoprire parte della storia al Museo de America
* 48. Andare sul Tren de la Fresa
* 49. Trovare qualcosa di originale da regalare a Mercado de Fuencarral
* 50. Una passeggiata nel parco di Tierno Galván
* 51. Trascorrete la giornata a el Escorial
* 52. Vedere il Palazzo Reale dal Campo del Moro
* 53. Ammirate i murales di Casa de la Panadería
* 54. Visitare la Catedral de la Almudena
* 55. Visitare Las Ventas
* 56. Uscire per la Chueca y Malasaña
* 57. Vedere la Puerta de Toledo
* 58. Vedere la Gran Vía di notte
* 59. Leggere su una panchina nella Plaza de Colón
* 60. Fotografare Torres Kio
* 61. Ammirare il giardino verticale di Caixa Forum
* 62. Visitare la Cappella del Vescovo nella Plaza de la Paja
* 63. Prendere una bevanda su di una terrazza de la Latina
* 64. Provare con un succoso pollo arrosto a Casa Mingo
* 65. Andare al parco di divertimenti “Abismo”
* 66. Ruggire ai leoni di fronte al Congreso de los Diputados
* 67. Vedere gli affreschi Goya della Cappella di San Antonio de la Florida
* 68. Vedere plaza de Neptuno
* 69. Ammirate le finestre della Calle Serrano
* 70. In posa per una foto con lo sfondo della Gran Vía
* 71. Visitare la Sierra de Madrid Nevada
* 72. Vedere Madrid dal Cerro de los Angeles (altezza 666 metri)
* 73. Godere di un film nelle sale in Gran Via
* 74. Scopri la storia della metropolitana a Anden Cero
* 75. Vedere la Plaza de Oriente
* 76. Passare la giornata con gli eroi della tua infanzia a Warner Park
* 77. Visitate la casa dove è nato Cervantes (Alcalá de Henares  non lontana da Madrid)
* 78. Andare in bicicletta a Anillo Verde Ciclista
* 79. Vedere il cielo stellato al Planetario del Tierno Galván
* 80. Visita alla Basilica di San Francisco el Grande
* 81. In una giornata limpida, andare al Faro de la Moncloa
* 82. Vedere i Panda allo zoo
* 83. Cacciare gli Zombies sulla Linea 6 alle 8 del mattino
* 84. Passeggiare attraverso la Casa de Campo
* 85. Trova un appartamento di più di 30 metri quadrati
* 86. Perdersi per Madrid
* 87. Correre una maratona
* 88. Mangiare un piatto di stufato di Madrid
* 89. Portare i bambini a vedere i burattini al Retiro.
* 90. Collaborare con le ONG in una FNAC
* 91. Restare con i vecchi amici per un caffè
* 92. Organizzare un pic-nic urbano in località Plaza de España
* 93. Scoprire la Plaza Dos de Mayo. Origine della Movida.
* 94. Costruire un pupazzo di neve nel Parco del Retiro
* 95. Godetevi un concerto al Palacio de Deportes
* 96. Visitare la Fábrica Nacional de Moneda y Timbre
* 97. Sciare in Snowzone di Xanadu. In qualsiasi momento.
* 98. Trovare il miglior Mojito di Madrid.
* 99. Avere a disposizione la Urban Art
* 100. Vivere una Notte Bianca
* 101. Fare tutto di nuovo. Questa volta, in compagnia.

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Notizie storiche su Madrid

 

Dalle diverse documentazioni storiche reinvenute negli scavi archeologici della zona del fiume Manzanares, Madrid trova le sue origini più antiche in età preistorica.

Ciò nonostante, le fonti storiche più certe ci garantiscono l’esistenza dell’attuale capitale spagnola sin dal IX secolo, periodo in cui si testimonia di una località chiamata Mayrit nome di origine araba dattole dall’emiro Muhammed I.

Nel X secolo, Mayrit era già conosciuta per il proprio castello fortificato, sempre di occupazione moresca, per poi venire conquistata, nell’XI secolo, da Alfonso VI a servizio del territorio di Al-Andalus e Toledo.

Nella riconquista, solo la cittadella circondata dalle mura difensive, laAlmaidana, e la fortezza stessa (Alcázar) resistetero la distruzione. Con l’avvento di Alfonso VI, la Corona de Castilla fu spostasta a Toledo, permettendo così alla società islamica di continuare le proprie tradizioni in Al-Andalus.

Sotto la guida di Alfonso VI la piccola località scoprì una nuova architettura urbana, questo anche attraverso la consacrazione delle antiche moschee arabe alla religione cattolica, sotto la protezione della Vergine di Almudena (oggi santo patrono della città).

Nel XII secolo, venne determinato il primo codice legislatico a Madrid, lo stesso che poi venne usato a Toledo nel secolo precedente. Venne creato un consiglio cittadino che divenne poi di significativa importanza nella società castigliana, attraverso il supporto dato ad Alfonso VIII nel conflitto contro i ‘almohades’, i conquistatori islamici.

Nei secoli successivi si testimoniano numerosi conflitti civili, dovuti in particolare modo all’opposizione della corona alla politica della società nobiliare, contraria al consolidamento di un governo centralizzato.

Il XIV secolo segna una nuova epoca per la piccola Madrid che divenne residenza preferita del Re di Spagna. Si insediarono nuove corti e nuovi agglomerati nobiliari. A questo iniziale fortunato periodo seguì tuttavia, verso la metà dello stesso secolo, quello funesto della grande peste, che colpì tutta la Spagna e l’Europa.

Nel XV secolo, dopo diversi conflitti interni alla corona spagnola, relativi alle successioni al trono, il re Felipe II fece di Madrid la capitale del suo regno.

Fu questo un secolo molto florido per la Spagna e la corona spagnola, tanto da essere conosciuto nella storia come il‘Siglo de Oro’ (il Secolo d’Oro): notevole lo sviluppo culturale, con le arti e la letteratura rappresentata da artisti come il Ribera, El Greco e Velázquez, o ancora Tirso de Molina e Santa Teresa de Jesus, solo per citarne alcuni; da un punto di vista architettonico si assistete all’edificazione di importanti monumenti come il Monastero Reale di El Escorial.

Lo sviluppo culturale fu accompagnato anche da un ovvio sviluppo economico, ma dalla stagnazione demografica e sociale, tanto che la popolazione diveniva sempre più povera e il divario tra il nobile e il popolo sempre più marcato.

La questione sociale rimase invariata anche nei secoli successivi tanto da divenire di difficile controllo dal parte del regno.

Nel 1706,Felipe V della casata dei Borboni, ebbe la visione di portare Madrid al rango delle grandi città reali europee attraverso l’edificazione di nuovi edifici come il Palazzo Realee l’Aranjuez; ma fu solo con Carlos III, benvoluto dal popolo madrileno, che la città raggiunse una propria posizione nel panorama dell’Europa imperiale.

Agli inizi del XIX secolo, il suo successore Carlos IV, non ebbe gli stessi fortunati emeriti, tanto che dovette combattere contro il popolo in rivolta nei disordini di Aranjuez. Tali disordini furono inoltre guidati dal Principe Fernando VII che, a tradimento, constrinse il padre Re ad abdicare a suo favore.

In breve il nuovo governo del nuovo Re venne quindi assogettato al volere delle truppe Napoleoniche, che tuttavia caddero sotto la potente ribellione del popolo madrileno; nel 1814, dopo la Guerra d’Indipendenza spagnola,Fernando VII riprese infine possesso del suo trono, riconoscendo, con non poche difficoltà, la nuova Costituzione liberale.

Nella seconda metà del XIX secolo, la regina Isabella II venne spodestata dal trono con l’ennesima rivoluzione popolare, a cui seguì la prima Repubblica della Spagna, che tuttavia non ebbe lunga vita vista la sua soppressione nei due anni successivi con la proclamazione a Re di Alfonso XII.

 La perdita delle lontane colonie spagnole confermarono l’indebolimento della casata reale, mentre la sempre crescente questione sociale portò nuovi malesseri tra le secolari differenze di classe; il tutto portò a nuove tendenze culturali e politiche come quelle marxiste. Il passo ad una nuova nuova   rivoluzione sociale e alla dittatura fu breve.

Durante il 1936 e il 1939, Madrid fu uno dei luoghi maggiormente colpiti dalla Guerra Civile spagnola, fu pertanto facile porre le speranza di risoluzione ai problemi del dopo guerra nelle mani di coloro che promettevano lo sviluppo sociale ed economico.

Sotto i primi anni della dittatura del Generale Franco, Madrid fu testimone di un forte incremento demografico, causato dallo sfollamento delle vicine zone agricole verso la nuova industrializzazione della capitale.

Alla morte del generale Franco nel 1975, Madrid ritrovò la figura simbolica di Juan Carlos I come nuovo monarca della Spagna, mentre con le prime elezioni parlamentari avvenute nel 1979 la città divenne testimone di una nuova Era costituzionale e democratica, oggi emblema della crescita economica e sociale della Spagna intera.


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La città di Madrid

 

Come tutte le grandi capitali europee Madrid può essere cara. Allo stesso tempo ci sono una grande quantità di cose da fare gratuitamente o quasi, rendendola alla portata di tutte le tasche.  Cominciando dal volo aereo, come tutti avranno imparato a  conoscere, ci sono le ormai notissime compagnie low cost, a basso costo, che permettono se si prenota con un certo anticipo di trovare offerte eccezionali. Per risparmiare nella capitale spagnola, basta fare scelte oculate su dove dormire e dove mangiare e, perché no, lasciarsi sedurre dalla moltitudine di giovani che occupano le strade della movida madrilegna. Soprattutto in primavera e estate, con il dovuto senso di responsabilità e rispetto nei confronti di spazi pubblici, si può tranquillamente indugiare all'aperto, sorseggiando un boccale di birra o  unvaso di tinto, un bicchiere di vino.

Anche la visita culturale di Madrid offre possibilità di risparmio, a cominciare dall'opportunità di acquistare abbonamenti per più musei con la Madrid Card, con notevole riduzione del costo dei biglietti di ingresso. Vi sono, inoltre, occasioni gratuite non meno interessanti delle visite a pagamento. I bambini godono inoltre di sconti e di tariffe vantaggiose. Non tutti sanno, ad esempio, che l'ingresso alla casa museo di Lope de Vega e gratuita il sabato: anche chi non fosse interessato alla storia del drammaturgo più famoso di Madrid, rimarrà incantato degli interni e dagli arredi originari dell'abitazione, fatti di pesanti scuri di legno alle finestre, con drappi e arazzi per tenere caldo durante l'inverno, il soffitto con le travi e le scale scricchiolanti. Un bel tuffo nello stile della capitale imperiale della metà del 1500
 
Nei dintorni del Palazzo Reale,Casa del Campo, in quelli che furono i terreni di caccia diFilippo II, aperto al pubblico nel 1931: oggi i giardini ospitano una deliziosa area ristoro immersa nel verde e un laghetto navigabile. Chi non dispone di un budget nutrito o comunque vuole fare una vacanza in economia, può anche optare per un bel picnic, tempo permettendo, in una delle tante gastronomia che vendono Bocadillos, il classico panino farcito spagnolo. Se invece vi trovate a Madrid della notte di San Silvestro, per l'ultimo dell'anno, invece di ristoranti costosi e champagne, ci si può dare appuntamento sotto la torre dell'orologio nella Plaza de Puera del Sole aspettare lì la mezzanotte, con una bottiglia di vino, tapas, bocaddilos e altri stuzzichini. Se siete a Madrid di domenica, quando la maggior parte dei negozi è chiusa e magari il tempo non è dei migliori, ricordate che in questo giorno la visita del Museo del Pradoè completamente gratuita, nonostante quello che si trova scritto sul depliant del museo presso l'ufficio preposto alla vendita di biglietti. Le code sono ben gestite e le sale sono così numerose da consentire un flusso regolare di visitatori, senza incorrere in ingombri snervanti e caos. Il Museo  Reina Sofiainvece, offre al visitatore una una visita gratuita il sabato dalle 14.30 fino alle 21 e la domenica dalle 10 alle 14.30. Dopo i musei non resta che godersi il fresco nello splendido Parco del Buon Retiro gratuito anch'esso naturalmente.

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La Movida di Madrid

 

La movida? Roba vecchia, da anni '80. Ora, tenetevi forte, c'è la re-movida: cena alle 10, discoteca dalle 3 di notte e, per chiudere in bellezza, after hours fino alle 9 del mattino. Perché i nomadi della noche sono tanti, tantissimi, e fanno un gran casino. Polizia permettendo...


Ana e Xavier hanno poco più di 20 anni, stanno insieme da 2 ed escono quasi ogni sera. Come tutti fanno tappa in diversi locali. Sono ragazzi socievoli e disponibili ad allacciare nuove amicizie, ma se gli domandate qualcosa a proposito della famosa movida madrilena vi guardano come un marziano: "La movida è morta quando noi eravamo ancora in fasce". Adesso al massimo si può parlare di re-movida, ma è tutta un'altra cosa. Quella frenetica esplosione della vita notturna, nata alla fine degli anni '70 e durata per quasi tutti gli '80, era infatti una reazione a 4 decenni di regime franchista e aveva quindi in sè anche elementi politici e sociali. Oggi è tutto diverso. Se chiedete ad Ana e Xavier come vorrebbero essere definiti, rispondono senza neanche rifletterci troppo: "Nomadi della notte". In ogni caso, chiamatela come vi pare, ma la notte madrilena sembra non aver mai fine: si va a cena dopo le 22, in un bar atomar una copa("bere un drink") dopo mezzanotte e in discoteca non prima delle 3. Durante il fine settimana, alle 4 di notte certe strade sono intasate come da noi la vigilia di Natale. E da uno studio recente risulta che quasi tutto il centro di Madrid risente di un forte inquinamento acustico, in parte causato dal traffico e in parte dagli schiamazzi dei frequentatori dei bar. Un problema molto serio, al punto che l'amministrazione comunale ha lanciato una campagna il cui slogan era Silencio por favor, ha minacciato di non rilasciare licenze per aperture di nuovi bar in centro e ha aumentato il servizio di vigilanza per far rispettare gli orari di chiusura. Ma tutto questo è servito a ben poco, centinaia di migliaia di madrileni continuano a sciamare per le viuzze dei barrios di Chueca e Malasaña, nei dintorni di Plaza de Santa Ana, di Huertas e di Plaza de España. In base a una legge emanata dalla Comunidad de Madrid circa 3 anni fa, pub e bar oggi dovrebbero chiudere alle 2,30 (un'ora più tardi nel fine settimana), mentre l'orario di chiusura dei club è fissato alle 6. Comunque sia, un sacco di madrileni tra i 18 e i 30 anni proprio non ne vuole sapere di andare a dormire. Così fioriscono gli after hour, cioè club che aprono i battenti tra le 6 e le 9 del mattino. Sono tutti fuorilegge e quando la polizia ne scova uno usa il pugno di ferro: ecco perché cambiano sede in continuazione e li si può trovare solo grazie alle dritte di chi conosce bene la nightlife locale. C'è soltanto un after hour legale, lo Space of Sound: si svolge nella discoteca Macumba, un ambiente enorme da 1.600 metri quadri dotato di impianti ultramoderni che si trova all'interno dell'Estación de Chamartín. Apre alle 10 e va avanti fino alle 19 in un'orgia di house e techno. Ogni domenica passano da lì circa 3 mila persone, un campionario di varia umanità. Molti non sono andati a dormire, altri si sono concessi un sonnellino di 3 o 4 ore. Droga ne circola parecchia, inutile negarlo; sarebbe difficile spiegare altrimenti come si può tener duro per 24 ore filate. Per alcuni di loro, infatti, la festa non finisce qui: un manipolo di irriducibili dopo se ne va alloShangay Tea Dance, la più conosciuta tra le serate gay. Chiaro che soltanto in pochi riescono a tenere questi ritmi. La maggior parte si accontenta di vedere l'alba della domenica. Ma rimane il fatto che gli spagnoli con il tempo hanno un rapporto particolare, tutto è spostato in avanti di qualche ora. La tarde (più o meno il nostro pomeriggio), ad esempio, inizia verso le 16 e va avanti ben oltre il tramonto. Poi c'è il concetto di madrugada, che esiste solo qui: sono le ore che vanno dalla mezzanotte all'alba, quelle in cui tutto è concesso.

Per i madrileni la nightlife è così importante che c'è persino chi si è inventato un mestiere.

È il caso di Juan Escudero, titolare della Night Travel Service, un'agenzia che organizza veri e propri giri turistici notturni: vi prelevano in albergo, vi portano a cena, poi in un tablao flamenco e quindi in vari bar e club, accompagnandovi in giro per la città fino alle 6 (infoline 915352821, ovviamente in funzione 24 ore su 24, oppurewww.fiestas-nts.com).


Comunque Madrid, soprattutto di notte, è una città molto democratica e accoglie anche chi ha pochi soldi in tasca. Solo qui poteva nascere quello che è stato ribattezzato movimento del botellón (bottiglione): sono gruppi di ragazzini che si aggirano per le strade scolandosi grandi bottiglie di birra acquistate a poco prezzo nei supermercati. L'alternativa alla birra è un beverone micidiale chiamato a seconda dei casi calimocho (vino rosso di qualità scadente e coca cola), kalitxurri (col vino bianco) o kaligorri (col rosé).
Tutto questo casino notturno ovviamente crea malumori in quella parte di popolazione che durante il giorno conduce una vita regolare. Perché non possiamo dimenticare che in ogni caso Madrid è una metropoli efficiente e moderna. L'immagine di città sonnacchiosa e pigra appartiene al passato: oggi non ha niente da invidiare a qualsiasi capitale europea.


Altro mito negativo da sfatare è che le sue uniche attrazioni turistiche siano i 3 grandi musei (Prado, Thyssen-Bornemisza e Reina Sofia): il fascino di Plaza Mayor, dei marmi del Palazzo Reale e dell'adiacente Plaza de Oriente, per non dire della storica Plaza de la Villa, del Parque del Buen Retiro e della Estación de Atocha, sono lì a testimoniare che Madrid in realtà è una città tutta da scoprire. Basta averne voglia (e la forza) e la si può vivere 24 ore su 24, magari in 2 turni: dalle 7 alle 22 e dalle 22 alle 7.


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http://www.informagiovani-italia.com/madrid_la_movida_spagnola.htm#ixzz1SBEtmkei

 

Musei a  Madrid

 

La zona definita del Triangolo d’Oro Madrileno comprende i famosi tre musei come il Museo del Prado, il Museo di Thyssen Borbenisza e il Museo della Reina Sofia.

 

Museo Nazionale di Prado

Paseo del Prado, s/n

 

Metro: Banco de España e Atocha.

http://www.museoprado.mcu.es 

 

Si tratta di una delle maggiori gallerie d’Arte al mondo, sicuramente tra le più belle. Diversi i dipinti esposti tra cui ricordiamo le importantissimeopere del Velázquez, delGoya,TizianoeRubens, tra le tante.

 

Museo Nazionale della Reina Sofía 

Santa Isabel, 52

 

Metro: Atocha.   

http://www.museoreinasofia.mcu.es

 

Situato in uno splendido palazzo del XVIII secolo, il museo ospita una dellemaggiori collezioni d’arte contemporanea spagnola.

 

Museo Thyssen-Bornemisza 

Paseo del Prado, 8

 

Metro: Banco de España.

http://www.museothyssen.org

 

Situato nel belPalazzo di Villahermosa, il museo ospita la collezione privata del Barone Thyssen-Bornemisza, tra le piú importante del XX secolo. Qui possiamo ammirare i capolavori delDurero,Tiziano,Goya,Degas, per citarne alcuni.  

 

Diversi sono i musei che la capitale spagnola offre al visitatore, tra i tanti altri da non perdere consigliamo:

 

Museo Nazionale Archeologico

Serrano, 13

 

Metro: Serrano, Colón e Retiro

http://man.es

 

Museo Navale

Paseo del Prado, 5

 

Metro: Banco de España.

http://www.museonavalmadrid.com 

 

Museo Picasso - Colección Arias

Pza. de Picasso, 1

Buitrago de Lozoya

 

http://madrid.org

Museo Casa Natal de Cervantes

Mayor, 48

Alcalá de Henares

 

http://www.museo-casa-natal-cervantes.org

 

Museo del Libro

Paseo de Recoletos, 20

 

Metro: Colón e Serrano

http://www.bne.es

 

Museo Taurino

Alcalá, 237

Plaza de Toros de las Ventas

 

Metro: Ventas

 

Museo Sorolla

Paseo del General Martínez Campos, 37 

Metro: Iglesia, Rubén Darío e Gregorio Marañón

http://www.mcu.es/nmuseos/sorolla

 

Museo Ceralbo

Ventura Rodríguez, 17

Metro: Ventura Rodríguez e Plaza de España.

Da non perdere la visita ad altri Musei (Madrid ne ha veramente tanti) come laCasa Museo Manuel Benedito, ilMuseo De La Farmacia Hispana, ilMuseo Del RelojGrassy.


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La cucina di Madrid

 

Madrid da capitale iberica raccoglie i sapori della Spagna intera e, più precisamente, della cucina di regioni quali l’Andalusia, laGalizia, l’Asturiae altre ancora.

Ed eccoci pronti ad assaporare il famoso Cocido Madrileño, uno stufato i cui ingredienti principali sono ceci, pancetta, cavolo, carote, porri, pomodori, patate, salame tipo Chorizo, pollo, manzo, maiale e uova.

IlCallos alla Madrilena invece consiste in un ottima trippa preparata con erbe aromatiche, mentre il Cochinillo asado altro non è che un succulento maiale arrosto.

Per i palati più forti, consigliamo di non perdere la Sopa de Ajo, come si comprende dal nome, una gustosa zuppa all’aglio.

I classici piatti spagnoli trovano a Madrid piena approvazione, e quindi via alle note Tortillas come quelle di patate, oppure alle tipiche e numerose Tapas(provate il‘Quartiere Tapas’in zona Latina!)  e, per i frettolosi, i classici sandwiches Bocadillos Vegetales, in genere con il formaggio.

Tra i dolci madrileni, ricordiamo il Bartolillos alla crema (dolce tipico alla crema), ilBuñuelos (un dolce fritto e ripieno con crema), le Rosquillas de anís (delle ottime ciambelle all’anice) e le Torrijas (un tipico toast).

Tra le bevande in voga a Madrid  ricordiamo il ‘chato’, che altro non è che un piccolo bicchiere di vino rosso o bianco. I principali luoghi di produzione sonoNavalcarnerodove troviamo i vari Bodegas, Francisco Casa, Bodegas Ricardo Benito, Villarejo de Salvanes, che inoltre producono il famoso vino ‘Puerta del Sol’. Altri famosi vini in circolazione nella capitale spagnola sono anche i rossi diRibera Del Duero, La Rioja e i classici vini della La Mancha e Valdepenas, quelli della Galicia (Rias Baixas) eLa Rueda.


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Tre itinerari per Madrid

 

Il periodo migliore per un soggiorno a Madrid è fra aprile e giugno e fra metà settembre e fine ottobre. L'inverno è freddissimo e l'estate è torrida. Se siete appassionati di tauromachia dovete recarvi nella famosissima Plaza de Toros Monumenta l (ma non è l'unica) in cui tutte le domeniche e i giorni festivi potrete assistere alla corrida. L'apertura.della stagione avviene, normalmente, nella domenica di Pasqua. Appuntamento alle cinque del pomeriggio, ora canonica per la lotta fra uomo e toro.

Cosa fare? A Madrid (ma vale per tutta la Spagna) gli orari dei pasti sono spostati parecchio in avanti. Si prende l'aperitivo alle 13,30 e si va a tavola fra le 14 e le 15. La sera non si cena mai prima delle 22. La «paella» non deve mancare sulla tavola di chi si reca nella capitale spagnola. Ottima alla «Casa de la Paella» (nella Gran Via, di fronte alla Plaza del Callao) dove si prepara come facevano un tempo le donne di Sueca, la cittadina nei pressi di Valencia, sulla costa mediterranea,. dove la «paella» è nata. Con il riso raccolto sulle aie ed i resti del pesce appena pescato, i poveri della località si preparavano all'aperto questo piatto originale e squisito. Altre varianti di «paella» sono quelle a base di carne di pollo e di maiale. Anche in questo secondo caso però non mancano qualche pezzettino di polpo e di calamaro e qualche gambero.

Cosa vedere a Madrid? Limitiamoci all'essenziale: il Palacio Real (chiamato anche Palacio de Oriente), l'ex palazzo reale, situato nelle vicinanze della Stazione del Nord. Il palazzo guarda sulla plaza de Oriente, una delle più grandi della città. Da non perdere Plaza Mayor (un tempo vi si svolgevano rappresentazioni teatrali, corride e feste popolari, cui assistevano i sovrani dal balcone della Panaderia); la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando; il Museo Galdeano; la Puerta de Alcalà (con l'Arco di trionfo del 1778) e il Museo dell'Ejercito (un museo militare che contiene una delle i più belle collezioni di armi del mondo). Madrid vanta uno dei più famosi musei al mondo, il Prado, che contiene oltre tremila opere (tra cui la M aya desnuda di Ooya). Fu inaugurato nel 1819. Le scuole maggiormente rappresentate sono quella spagnola con sale dedicate a El Grego, Velazquez, Murillo), quella italiana (Raffaello, Tiziano, Tintoretto) e quella fiamminga (Hieronymus Bosch). Per visitarlo è indispensabile munirsi di una guida. Discorso a parte merita il Museo Archeologico Nazionale con oggetti di culture preistoriche, iberiche, greche e romane, paleocristiane. E inoltre particolarmente ricco di oreficeria visigota, di ceramiche ispanoarabe, di avori e smati medievali. Comprende anche una importante sezione numismatica. Per lo svago c'è il Parque de Atracciones, in Casa de Campo, che può competere con Disneyland e Gardalan. Famosissimo anche il parco di EI Retiro, che ha origini lontane; risale al XV secolo. Ha un'estensione di 143 ettari e nella sua parte sudorientale c'è anche il giardino zoologico della capitale.

Il primo itinerario per le calle di Madrid, che vi proponiamo in questa guida parte dalla chiesa di Sant'Isidoro, ubicata nel quartiere più "madrileno", incomincia un altro itinerario, che segue i passi del santo patrono. All'interno risaltano la pala della Sacra Famiglia, opera di Sebastián Herrera, e la cappella dedicata a Gesù Onnipotente. Fedele al progetto di Pedro Sánchez, la chiesa somiglia a quella del Gesù che si trova a Roma, la cui prima pietra fu posta da Filippo IV. Molto vicino è conservato uno dei rari esempi d'architettura medievale: la chiesa di San Pietro Vecchio o Reale, eretta da Alfonso XI sui resti di un'anteriore Moschea. La torre - in stile mudéjar - venne ricostruita nel XIV secolo. 

Da San Pietro si sbocca in Piazza della Paglia, dov'è ubicata la Cappella del Vescovo, esempio quasi unico della transizione dallo stile gotico a quello rinascimentale. Fu fatta costruire nel 1518 da Francisco de Vargas e Inés de Carvajal. Al numero 2 della Piazza di Sant'Andrea, sopra il Palazzo dei Conti Paredes - dove visse come servitore il santo contadino - oggi è sistemato il Museo di Sant'Isidoro, che conserva il pozzo dov'egli salvò miracolosamente il proprio figlio sul punto di morire affogato. Riunisce una notevole collezione di resti paleontologici e archeologici della zona.

La Carrera de San Francisco conduce a San Francesco Grande. Se si tengono presenti le dimensioni, la chiesa ricorda piuttosto una cattedrale e fu eretta sopra un convento francescano dove, secondo la leggenda, si era fermato il santo poverello di Assisi. Nel 1776, Sabatini portò a termine il progetto, iniziato nel 1761 dal frate architetto Francisco Cabezas, il quale aveva avuto qualche problema con la cupola - la quarta al mondo per grandezza -. All'interno è esposta un'importante collezione di dipinti, tra cui risalta il "San Bernardino" di Goya. La Gran Vía de San Francisco arriva fino alla Porta di Toledo, progettata da Giuseppe Bonaparte. Nella piazza, il primitivo Mercato Centrale del Pesce è stato trasformato piuttosto di recente in centro commerciale e culturale: "Mercado Puerta de Toledo". 

In direzione al Manzanares, la calle Toledo scende fino al monumentale Ponte di Toledo. Costruito da Pedro Ribera nel XVIII secolo, le sculture di Sant'Isidoro e della moglie, Santa María de la Cabeza, sembrano invitare ad attraversare il fiume e proseguire il cammino fino al prato dov'è l'eremo del santo. 

Il secondo itinerario parte dalla zona che circonda la Reale Accademia delle Belle Arti di San Fernando, all'inizio di calle Alcalá, è tra le più monumentali di Madrid, con edifici imponenti e belli, molto spesso sedi di banche e imprese di rilievo. Istituita nell'anno 1744, l'Accademia fu installata nel vecchio palazzo progettato da Churriguera nell'anno 1773. La superba pinacoteca custodisce quadri di Goya, oltre ad una raccolta con più di 15.000 disegni. Alcuni appartengono ad artisti della taglia di Raffaello, Picasso, Rubens, Tiepolo, Velázquez, Rodin. 

Imboccando la calle Alcalá in direzione alla Porta del Sole, sul marciapiede di sinistra si può ammirare la chiesa delle "Calatravas". Opera postuma di Churriguera, risale al XVII secolo; gli elementi di maggior rilievo sono la cupola e la pala maggiore. L'edificio Metrópolis -costruito fra il 1905 e il 1911 per ospitare due importanti compagnie di assicurazioni: La Unión ed el Fénix - separa la calle Alcalá da Gran Vía. Giusto qui, si trovano la chiesa di San Giuseppe, il Ministero dell'Istruzione nonché il Circolo delle Belle Arti. Quest'ultimo, che si deve ad Antonio Palacios, viene considerato il massimo esempio madrileno di arte "liberty"; può essere definita straordinaria la sua torre, che termina nella statua di Pallade Atena - da attribuire a Vasallo -. 

Vero simbolo di Madrid, Piazza Cibele è circondata da edifici maestosi. Menzioniamo il Quartiere Generale dell'Esercito, insediato nel Palazzo Buenavista e costruito nel 1769; la Banca di Spagna, fedele allo stile rinascimentale nonostante risalga al XIX secolo; il Palazzo delle Poste, di Otamendi e Palacios, dell'inizio del XX secolo. Nel vecchio Palazzo Linares, edificio neobarocco della fine del XIX, oggigiorno è sistemata la Casa d'America. La fontana di Cibele fu progettata da Ventura Rodríguez ed eseguita da Roberto Michel e Francisco Gutiérrez: rappresenta la madre Terra.

Sulla medesima linea della Cibele, lungo un percorso che di notte assume toni così suggestivi da assomigliare ad uno sfondo magico, svetta la Porta d'Alcalá. Opera di Francesco Sabatini - 1778 -, riporta alla memoria il detto secondo cui Carlo III fu "il miglior sindaco di Madrid". Prendendo la calle Alfonso XII ci si sposta parallelamente ai Giardini del Ritiro. La Palazzina del Buon Ritiro (Casón del Buen Retiro) sarà il punto di riferimento, prima d'entrare a visitare questi giardini reali voluti da Filippo IV. La gran serra del Palazzo di Vetro, il padiglione del Palazzo Velázquez, i Giardini di Cecilio Rodríguez, il lago artificiale - presieduto dalla statua di Alfonso XII -, un qualsiasi sentiero dov'è normale incontrare uccelli e scoiattoli, porta il turista lontano dal rumore e la fretta che regnano nella gran urbe, in un mondo bucolico che costituisce un polmone verde in mezzo al caos quotidiano. 

Il terzo percorso parte dalla zona limitrofa a Gran Vía si sviluppò nel XX secolo e concentra la maggior parte dei punti di svago cittadini: cinema, teatri, bar, ristoranti e negozi. Prevalgono gli edifici imponenti, ad entrambi i lati della strada. Di fronte al Museo Chicote - in passato luogo di ritrovo della Madrid bohémien frequentata da Ava Gardner e Orson Welles spicca l'Oratorio del "Caballero de Gracia", ubicato nella strada omonima: elegante costruzione neoclassica della fine del XVIII, è opera di Juan de Villanueva. 

Più avanti, sorprende piacevolmente la sede della società "Telefónica"; progettata dallo statunitense Weeks nel 1929, fu il primo grattacielo di Madrid e segna la fine della denominata "Red de San Luis". Il tratto successivo arriva a Plaza del Callao, dove esiste solo l'imbarazzo della scelta tra i numerosi film annunciati dagli enormi cartelloni pubblicitari. Più di una sala cinematografica occupa costruzioni aristocratiche; accenniamo ad esempio al Palacio de la Prensa, che mostra chiari influssi della Scuola di Chicago, e all'edificio Carrión, dov'è insediato il cinema Capitol, entrambi dell'inizio del secolo scorso. 

L'ultimo tratto termina in Piazza di Spagna. Risaltano l'Edificio España e la Torre di Madrid, salendo sulla terrazza di entrambi la vista spazia tutt'intorno, abbracciando una veduta urbana a dir poco straordinaria. Prima d'arrivare a Piazza di Spagna, vale la pena di fare una deviazione di pochi metri per ammirare la chiesa barocca di San Marco, opera di Ventura Rodríguez. Il monumento a Cervantes e a Don Chisciotte presiede la piazza, zona verde che si può considerare un anticipo dei Giardini di Ferraz. 

A continuazione s'incontra il Parco dell'Ovest e il Tempio di Debod. Trasportato fin qui pietra dopo pietra dall'Egitto, è un belvedere eccezionale, che dà un'idea dell'espansione alla quale ha assistito Madrid. Dalla parte opposta a Ferraz, il Museo Cerralbo - insediato in una palazzina del XIX secolo - accoglie considerevoli collezioni d'arte e pezzi d'arredamento. 

Imboccando la strada dedicata al grand'architetto Ventura Rodríguez si fa ritorno a calle Princesa, da dove si raggiunge il Palazzo Liria; progettato dall'artista sopra accennato, risale al 1780 e fu la dimora madrilena dei Duchi d'Alba. Dietro il palazzo, la Caserma del Conte Duca vanta un frontespizio barocco; nell'attualità non è più una caserma e ospita il Museo Municipale d'Arte Contemporanea, l'Emeroteca Municipale, l'Archivio Storico Municipale, diverse sale-mostra e uffici municipali. Nella stagione estiva, il suo cortile è scenario di concerti e spettacoli notturni. 

Altri luoghi interessanti: 

Quartiere Malasaña e la piazza del 2 Maggio

Il rettangolo formato da calle Fuencarral, Carranza, San Bernardo e il tratto finale di Gran Vía delimita praticamente la zona dove si concentrò la celebre "movida" (vita notturna N.d.T) spagnola negli anni '80, essendo tuttora uno dei punti preferiti per divertirsi di sera. Le chiese di San Placido, San Martino e Sant'Antonio dei Tedeschi, il Museo Municipale, i Giardini dell'Architetto Ribera, che arrivano fino al Museo Romantico, il Museo del Teatro, si trovano nei dintorni della Piazza del Due Maggio, data che commemora la rivolta popolare contro l'invasione napoleonica, avvenuta nel 1808.

Plaza Colon e quartiere Salmanca

L'elegante Quartiere Salamanca va dalla Porta d'Alcalá a calle María de Molina e include la zona limitrofa a calle Serrano: strade parallele e perpendicolari. Progettato dal Marchese di Salamanca nel XIX secolo, mostra ampi viali e costruzioni nobiliari, oggigiorno trasformate in negozi d'abbigliamento e arredamento, gallerie d'arte, caffè, uffici. Entrano in quest'itinerario i Giardini della Scoperta (Jardines del Descubrimiento), in Piazza Colombo, di fronte allo splendido complesso formato dalla Biblioteca Nazionale e dal Museo Archeologico Nazionale. 

Faro di Moncloa e il Museo D'America

Nei pressi della Città Universitaria, entrando a Madrid da nordovest, il quartiere Moncloa presenta un'ampia zona verde riservata allo svago - dal Parco dell'Ovest fino alla Dehesa de la Villa - animata in genere dagli studenti universitari. Dal monumentale Faro di Moncloa, vicino al Museo d'America, i panorami di cui si gode sono eccezionali e giustificano appieno la scelta di Madrid come capitale "verde" d'Europa. L'Arco di Trionfo e il Quartier Generale dell'Aviazione (fedele allo stile di Herrera) sono costruzioni interessanti. 

Dal ponte di Segovia a Sant'Antonio della Florida

Il Ponte di Segovia - che unisce le due rive del fiume Manzanares - è il più vecchio della città. Opera di Juan de Herrera, risale alla fine del XVI secolo e offre una magnifica veduta del Palazzo Reale e della Cattedrale dell'Almudena. Risalendo il corso del fiume, attraverso parchi e albereti, s'arriva a Sant'Antonio della Florida. Spiccano le cappelle gemelle; vi sono esposti gli straordinari affreschi di Goya e vi è sepolto l'artista. 

Nei secoli scorsi in Piazza Maggiore si teneva il mercato, si leggevano i bandi, si susseguivano le feste, gli atti di fede, le corride. Questo "cortile della Spagna", come lo definì lo scrittore Gómez de la Serna, può essere considerato il punto d'incontro e di partenza di qualsiasi percorso cittadino. Facendo riferimento a detta piazza, Alessandro Dumas padre affermò che possedeva "la cupola più bella e meglio dipinta" di tutti i teatri che avesse mai conosciuto: il cielo di Madrid. Inaugurata nell'anno 1620, da allora rappresenta il simbolo per eccellenza della zona denominata "la Madrid degli Asburgo", ornata dai begli affreschi della Casa del Forno (Casa de la Panadería) e dalla statua equestre di Filippo III, tra gli elementi di maggior rilievo. 

Sono ben nove le porte attraverso le quali si accede a questa piazza circondata da portici, che fa bella mostra di negozi e luoghi di ritrovo, dove i pittori ambulanti mantengono viva l'immagine della Madrid dei bohemiens e di Galdós. Imboccando la calle (via) Ciudad Rodrigo s'arriva al Mercato di San Michele, e continuando lungo la Cava de San Miguel ci s'imbatte nell'Arco dei Coltellai (Arco de Cuchilleros). Sulla scalinata, le Grotte (Cuevas) di Luis Candelas richiamano alla memoria la cittadina romantica dei secoli XVIII e XIX, quando i re attraversavano queste strade popolate da artigiani e delinquenti.

L'itinerario conduce fino a Porta Chiusa (Puerta Cerrada). In questo punto aveva termine - sull'antico precipizio coperto oggi dalla calle Segovia - il tracciato della Madrid medievale. Prendendo San Justo s'arriva ai piedi dell'originale facciata della basilica di San Michele. La calle Puñonrostro sbocca in Piazza del Conte di Miranda, dove s'innalza il convento di clausura delle Gerolamine del Corpus Christi, più conosciute con il nome di Carbonaie. Nella loro cappella maggiore è esposta una magnifica "Cena" di Vincenzo Carducci, si possono inoltre acquistare dolci buonissimi, d'elaborazione artigianale. 

All'angolo di calle del Codo s'apre quella che possiamo considerare la seconda "piazza maggiore" di Madrid: Piazza del Municipio (Plaza de la Villa), presieduta dalla statua di Don Álvaro de Bazán, grand'ammiraglio di Filippo II. Nella Torre dei Luján - l'edificio civile più vecchio della città nonché raro esempio di mudéjar madrileno, che risale al XV secolo - fu rinchiuso il re francese Francesco I, dopo essere stato sconfitto a Pavia dall'imperatore Carlo V; nella sede di quella che fu l'emeroteca municipale oggi è insediata l'Accademia delle Scienze Morali e Politiche. Unite da uno stretto passaggio elevato, la Casa Cisneros e la Casa Concistoriale circondano la piazza.

Scendendo lungo la Calle Mayor, a destra si trova il Palazzo Abrantes, sede dell'Istituto Italiano di Cultura. La costruzione risale al XVII secolo; in passato ospitò l'ambasciata italiana e nel corso della guerra civile spagnola servì da caserma ai battaglioni italiani delle Brigate Internazionali. Sul lato opposto, il Palazzo dei Duchi d'Uceda o Palazzo dei Consigli accoglie la Capitaneria Generale di Madrid; l'edificio fu costruito dal primo ministro di Filippo III, Cristóbal Gómez de Sandoval. Figlio del Duca di Lerma, egli aggiunse al palazzo il convento del Santissimo Sacramento, con l'intenzione di creare un complesso che gareggiasse con quello costituito dall'Alcázar e dal Convento Reale dell'Incarnazione. Di fronte alla chiesa, c'è un monumento in memoria delle vittime dell'attentato compiuto contro il re Alfonso XIII, giusto qui, il 31 maggio 1906. 

Oltre la calle Bailén, Madrid sembra quasi specchiarsi nel Manzanares, dal Parco dell'Emiro Mohamed I. Qui si trovano i ruderi della Muraglia Araba di Maherit, la cittadina fondata dal quinto emiro omeiade di Cordova; attualmente delimita un recinto utilizzato per gli spettacoli all'aria aperta nella stagione estiva. Di fronte al parco c'è l'entrata alla cripta neogotica della Cattedrale dell'Almudena. Progettata dal Marchese di Cubas nell'anno 1879, il resto del tempio venne costruito da Fernando Chueca Goitia, alla fine del XX secolo. Si tratta di una cattedrale assolutamente contemporanea, che s'erge sull'appezzamento di terreno più vecchio di Madrid.

 

Fonte testo : estratto da http://www.lagora.net/wp/wp-content/uploads/2011/08/GMG-Madrid-cose-da-vedere.doc

Sito web da visitare per ulteriori informazioni : http://www.spain.info/it/

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