Elsa Morante
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Elsa Morante
Elsa Morante (Roma 1912-1985)
figlia di Irma Poggibonsi, maestra elementare ebrea, e Francesco Lo Monaco, trascorre l'infanzia dal padre anagrafico, Augusto M., aio in un riformatorio per minorenni, nel quartiere Testaccio. Dopo il liceo, vive da sola, ma la povertà costringe ad abbandonare la facoltà di lettere. Da adolescente scrive racconti. Negli anni Trenta esordisce nel giornalismo di costume: lavora per «Oggi» (1939-41). Nel 1936 conosce, tramite il pittore Capogrossi, Alberto Moravia, che sposa nel 1941. Le sue inquietudini emergono nel Diario, redatto nel 1938 (1990). Con Moravia vive a Anacapri e Roma e la loro casa diviene luogo di incontro. Nel 1943 segue il marito al confino sui monti di Fondi, in Ciociaria. Nel 1944, a Roma, il rapporto con Moravia è a fasi alterne: vuole un figlio, ma non sempre. Nel 1948 viaggia in Francia e Inghilterra. Collabora con la RAI. Viaggia, con una delegazione culturale, in URSS e Cina. Si reca, nel 1959, negli USA, dove conosce a New York il pittore Bill Morrow. Nel 1960 si trasferisce da sola. Con Moravia va in Brasile e l'anno successivo, anche con Pasolini, in India. Nel 1962 si separa; Bill precipita da un grattacielo. Dopo un intervento chirurgico al femore, trascorre gli ultimi anni di vita a letto. Nel 1983 tenta il suicidio, ma è salvata da una domestica.
Opere: racconti, Le straordinarie avventure di Caterina (1941); Menzogna e sortilegio (iniziato nel 1943; 1948, premio Viareggio); poesie, Alibi (1958); L'isola di Arturo (1957, premio Strega); poesie, Mondo salvato dai ragazzini (1968); La Storia (1974); Aracoeli (1982).
- il suo realismo (recupero della narrativa tradizionale) è coniugato con elementi di analisi psicologica e favolistici (a parte La Storia, dove è anche un narratore tradizionale)
- scrittura musicale e suggestiva
- temi: solitudine, nostalgia per l'infanzia (mito dell'incorruttibilità --> l'isola), un mondo "fanciullo" e "povero" che riscatta un mondo fittizio, generatore di sopraffazione, sfruttamento e morte.
Menzogna e sortilegio (1948): storia di una nobile famiglia siciliana in decadenza, il cui protagonista è una donna sola.
L’isola di Arturo (1957): Procida, anni '30: il quattordicenne A., orfano di madre e figlio di un italo-austriaco dalla bellezza ambigua, Wilhelm Gerace, sempre lontano per viaggi, trascorre un'infanzia libera, tra il castello-penitenziario, il palazzo dei Gerace, detto casa dei Guaglioni, e i vicoli del porto. Sogna storie di pirati e avventurieri, adorando i genitori. W. torna con la giovane moglie Nunziatina, una napoletana sedicenne, verso cui A. per gelosia finge disprezzo ma che ama. Il padre, annoiato dalla devozione della moglie, riparte. La nascita di un fratellastro accentua la gelosia di A. che finge un suicidio coi sonniferi. La passione del ragazzo diventa alla fine furiosa, ma Nunziatina lo respinge. E' l’ultima estate che segna il passaggio dall’adolesvcena alla maturità: iniziato al sesso da Assunta, giovane vedova, vuole ingelosire la matrigna. Scopre la passione non ricambiata del padre per un detenuto che, amnistiato, è accolto in casa per una notte. Le assenze del padre sono solo banali scorribande per Napoli. Caduto il mito del padre, A. lascia l’isola per andare in guerra.
- narra l'infanzia con la coscienza dell’adulto, proiettandola nel mito
- padre come un dio lontano dalla bellezza nordica vs. Nunziatina, meridionale e teatrale
- lingua pittoresca e sgrammaticata del popolo
- scoperta dell’abiezione del padre >>> superamento dell’infanzia
La Storia (1974): la vita di una vedova ebrea, Ida Ramundo, maestra elementare, e del figlio Nino è sconvolta dalla Storia: un soldato tedesco la violenta. Nasce Useppe. Nino si arruola nelle camicie nere, mentre la casa di Ida è distrutta e fugge tra i senza tetto. Gli ebrei del ghetto sono deporati; Nino passa ai partigiani; Useppe si scopre epilettico. Ida deve rubare per sfamare il bambino. Con la fine della guerra, Nino si dà al contrabbando e è ucciso dalla polizia; Useppe muore di epilessio e Ida impazzisce.
- la Storia è un insieme di violenze che ricadono sugli innocenti.
- requisitoria contro la società.
- il mondo potrà essere salvato soltanto dai ragazzini
Fonte: http://alumniterribiles.files.wordpress.com/2010/08/appunti-di-letteratura-italiana-per-il-terzo-anno.docx
Sito web da visitare: http://alumniterribiles.files.wordpress.com/
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