Invecchiamento
Invecchiamento
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Invecchiamento
Invecchiamento
L'invecchiamento è la successione delle modificazioni irreversibili strutturali e funzionali che precedono la morte dell'individuo ed è un processo fisiologico.
La curva di sopravvivenza umana ha una discesa ripida nei primi anni di vita, un plateau fra i 10 e i 30 anni e poi decresce fino ad arrivare prossima allo 0 verso i 90-95 anni. Migliorando le condizioni di vita si è osservato che la prima curva si riduce e il plateau si innalza ma la seconda scende comunque a zero verso i 90-95 anni [longevità massima]. Quindi l'aspettativa di vita [l'età al quale sopravvive il 50% dei nati,attualmente intorno ai 75-80 anni] è largamente influenzata da fattori ambientali,a differenza della longevità massima che è predisposta geneticamente ed è diversa da specie a specie.
La durata del periodo riproduttivo corrisponde a circa 2/3 della longevità massima.
Basi biologiche della senescenza
La maggior parte delle cellule [fanno eccezione cellule nervose e muscolari striate] muoiono e vengono sostituite da cellule più giovani e tale successione di generazioni cellulari è un'espressione importante dell'invecchiamento.
Senescenza replicativa: Le cellule sono comunque capaci,anche nelle migliori condizioni di coltura, di un numero limitato di replicazioni [limite di Hayflick] correlato con la longevità massima dell'organismo a cui appartengono poiché esiste un meccanismo genetico conta-mitosi programmato per le cellule embrionali che è indipendente dalla condizione in vivo/in vitro,anche se ben poche arrivano a raggiungere tale limite.
Si pensa che il meccanismo della senescenza sia correlato alla biologia dei telomeri,piccole sequenze di DNA non codificante situate agli estremi del cromosoma che impediscono la fusione fra le estremità dei cromosomi. Tali sequenze vanno accorciandosi sempre più fra una mitosi e l'altra [in quanto le DNA polimerasi usano piccoli frammenti di RNA come innesco] finchè dopo un certo limite,attivano i geni p53 e rb che bloccano la crescita cellulare e la replicazione ma tale meccanismo,sembra essere più un meccanismo atto a prevenire i danni delle mutazioni che portano alle neoplasie [tant'è che il 90% delle cellule tumorali sono immortalizzate per la presenza delle telomerasi,enzimi che si comportano come trascrittasi inverse, impedendo l'accorciamento del telomero]
Ora si cerca di unire le teorie del programma genetico di invecchiamento e le teorie degli errori o dell'usura somatica.
Sulle teorie genetiche non si è ancora trovato un gene umano che controlli il meccanismo dell'invecchiamento ma si è scoperto che l'invecchiamento è per lo più dovuto ai meccanismi di danno ossidativo e che la conservazione indefinita del soma è molto costosa in termini energetici, più della riproduzione.
Le teorie dell'usura somatica si basano sull'accumulo di errori nel DNA,sulla metilazione del DNA [che diventa sempre più irregolare andando avanti con gli anni], sulla modificazione delle proteine glicosilate [AGE], sui ROS e sui mitocondri [che hanno in sé una parte di DNA].
Invecchiamento di tessuti e organi
Sistema nervoso e sensoriale: nell'uomo il 20% dei neuroni va incontro ad apoptosi selettiva durante la vita. Nella senescenza si osservano riduzione del volume cellulare,accumulo di lipofuscine,riduzione contatti sinaptici [in particolare asso-spinose] la presenza di grovigli neurofibrillari e di accumuli di sostanza amiloide [aumentano nella malattia di Alzheimer].
Ciò si traduce in vari sintomi:
-
SNC: minor controllo della motilità,allungamento dei tempi di reazione,diminuzione dell'attenzione, della concentrazione e della memoria a breve termine, tendenza alla depressione,all'emotività e attenuazione della volontà, minore efficienza della termoregolazione.
-
SNP: riduzione della velocità di conduzione assonica.
-
SNA: ipotensione postprandiale e ortostatica,alterazione dei riflessi pupillari e stipsi [dovute a alterazioni dei nervi orto e parasimpatici] .
-
Organi di senso: ipoacusia [alte frequenze] e presbiopia
Sistema cardiovascolare: si osservano varie modificazioni non patologiche
-
Cuore: riduzione globale di volume, accumulo di lipofuscine e di materiale amiloide, aumento di collegeno, ispessimento dell'endocardio [soprattutto a livello delle valvole AV], riduzione delle cellule nel nodo AV,.
-
Arterie: ispessimento dell'intima [per neoformazione di connettivo ad opera di cellule muscolari migrate dalla media]diminuzione della componente elastica e muscolare a favore di quella collagene
-
Arteriole: ialinizzazione progressiva e aumento RPT totale con innalzamento P arteriosa.
Connettivo: il rapporto fra sostanza fondamentale e componente fibrillare decresce [riduzione progressiva dei proteoglicani] con diminuzione del compartimento liquido EC],si riducono l'acido ialuronico e il condroitin-6-solfato e aumentano il condroitin-4-solfato e il cheratansolfato con diminuzione della permeabilità dei connettivi e deterioramento dei trasporti molecolari, il collageno aumenta in quantità e in grado di compattazione e maturazione [rafforzamento dei legami crociati]con rallentamento del turnover [dovuto anche alla riduzione delle metallo proteasi] e trasformazione in materia amorfa, riduzione delle componenti elastiche con raggrinzamento della cute e diminuzione della compliance polmonare, osteoporosi [diminuita formazione della matrice e ridotto contenuto di Ca,dovuto anche a riduzione estrogeni e testosterone]
Gonadi: nella donna veloce atrofia delle gonadi,dell'utero e delle ghiandole mammarie,nell'uomo il processo è più lento e più graduale.
Sistema immunitario: il tessuto linfatico comincia ad atrofizzarsi già dopo i 20 anni.
Nella senescenza c'è un aumento delle popolazioni di cellule accessorie [macrofagi, cellule dendritiche, ecc..] e della sintesi di citochine.
I linfociti B rimangono invariati,aumenta la produzione di IgA e IgG ma c'è diminuzione di IgM [riduzione della risposta verso antigeni nuovi] e IgE [riduzione ipersensibilità].
I linfociti T sono ridotti globalmente di numero,il rapporto CD4/CD8 è conservato ma aumentano le cellule della memoria rispetto a quelle periferiche, si riduce la popolazione Th1 e aumenta la Th2 con relative citochine, aumento della triade infiammatoria, ridotta sintesi di IL3 provoca anemia, granulocitopenia e piastrinopenia. Probabilmente la riduzione dei CTL favorisce l'incidenza della patologia neoplastica.
Le cellule NK non diminuiscono né in numero né in attività anzi tendono ad aumentare,probabilmente per contrastare l'emergenza di cellule neoplastiche.
Si osserva inoltre un aumento dell'insorgenza di patologie autoimmunitarie.
Danno che una regione dell'organismo subisce per urto violento con altro corpo o superficie.
Il danno varia a seconda della natura e dell'energia del corpo in movimento,se il trauma è molto intenso si possono avere effetti sistemici [shock traumatico] che coinvolgono soprattutto gli apparati cardiocircolatorio e nervoso.
Possono essere:
Superficiali: interessano cute e sottocute e si dividono in
-
Abrasioni: distruzione strati epidermici superficiali senza sanguinamento
-
Contusioni: rottura di vasi con stravaso di sangue senza interruzione dello strato cutaneo sovrastante
-
Ferite: lesione dei vasi e della cute sovrastante con fuoriuscita di sangue all'esterno. Viene arrestata da fenomeni coagulativi e dalla contrazione della ferita.
Cicatrizzazione: il sangue riempie il fondo della ferita dove coagula,infiammando i margini. L'infiammazione richiama macrofagi che inglobano i componenti del coagulo e stimola la proliferazione di fibroblasti che insieme ai macrofagi formano il tessuto di granulazione, al di sopra di esso si ricrea la barriera epiteliale.
Possibili complicanze:
-
Infezioni
-
Deiescenza [riapertura della ferita,di solito addominale,per sforzi come tosse e vomito]
-
Cheloidi [cicatrice esuberante per eccesso di fattori di crescita]
-
Profondi: si dividono in
-
Rottura organi interni
-
Volvolo [torsione ilo organo]
-
Pneumotorace [lesione polmonare con penetrazione di aria nella cavità pleurica]
-
Pneumo/Emopericardio [raccolta di aria/sangue nel pericardio]
-
Pneumo/Emoperitoneo [raccolta di aria/sangue nel peritoneo]
-
Commozione cerebrale/viscerale [coinvolgimento funzionale del cervello o dei visceri senza evidenti lesioni anatomiche]
Fratture: Rottura di un segmento scheletrico.
Il processo di guarigione segue fasi simile alla guarigione delle ferite con la formazione di un ematoma fra i due monconi,la risposta infiammatoria, la formazione del callo osseo da parte del tessuto di granulazione,la sua evoluzione in tessuto osteoide e infine osseo.
Le complicanze fondamentali delle fratture sono le infezioni e la formazione delle cosiddette pseudoarticolazioni allorché il tessuto fibroso non viene rimpiazzato da tessuto osseo e i fibroblasti si differenziano come cellule sinoviali.
Virus
Radioattività di base: radiazioni provenienti da sorgenti naturali.
Nella collisione con la materia le radiazioni cedono parte della loro energia alle molecole che la assorbono.
Elettromagnetiche: V = c. L'energia è presente sotto forma di fotoni.
Corpuscolari: V < c. L'energia è costituita da atomi e dai loro nuclei.
Ionizzanti: E<10 eV. Onde radio, microonde, infrarossi,luce visibile, UV. L'energia ceduta da tali radiazioni permette l'eccitazione dell'atomo che diventa così reattivo.
Infrarossi: effetti termici,gravità dipendente da dose,distanza dalla sorgente e durata dell'esposizione. Usato nella terapia diatermica.
Microonde: insorgenza di cateratta ed effetti termici se esposizione ad alta intensità.
Luce: danni ai tessuti oculari.
UV: se ne individuano 3 sottotipi [A,B,C] di cui il B è il più assorbito dai tessuti viventi soprattuto acidi nucleici e proteine.
Usati per la sterilizzazione in quanto i microrganismi sono particolarmente sensibili non avendo rivestimenti molecolari.
L'esposizione ai raggi UV è utile per la creazione della Vit D
-
Danni diretti: assorbimento energia amplificata da sostanze fluorescenti nella cute, manifestazioni flogistiche ed eritematose, flittene, cheratosi, melaninogenesi.
-
Danni indiretti: azione fotodinamica, formazione dei radicali liberi dell'ossigeno, carcinomi spinocellulari e basocellulari dell'epidermide [mutazioni puntiformi. maggiore sensibilità in fase S],
Ionizzanti: E >10 eV, più penetranti delle eccitanti. Radiazioni corpuscolate, raggi X, raggi gamma.
Le cellule più sensibili al danno sono quelle labili,in special modo emopoietiche e tiroidee.
-
Danni diretti: rottura DNA, distruzioni basi, rottura legame zucchero-fosfato e quindi gravi alterazioni [delezioni,traslocazioni, maggiore sensibilità in fase G2, M o post G1], attivazione provirus.
-
Danni indiretti: formazione dei radicali liberi dell'ossigeno.
Gli effetti somatici variano a seconda dell'entità della radiazione
-
> 6 Gy: Morte immediata per effetti termici,caduta della P arteriosa [liberazione sostanze vasoattive], insufficienza cardiaca precedute da alterazioni neurologiche.
-
3–6 Gy: Gravi danni alle mucose, stomatiti, diarrea, alopecia. Dopo 2 settimane leucopenia e quindi infezioni.
-
0,5-2 Gy: Radiodermiti, tumori,sterilità o malformazioni nella progenie
La neutralizzazione del danno ossidativo viene operata da meccanismi protettivi enzimatici [superossido dismutasi, catalasi, perossidasi,composti con gruppi -SH]
Fallout Radioattivo: deposito sulla superficie terrestre [ovunque la pioggia possa battere] di contaminanti radioattivi che raggiungono l'uomo attraverso la catena alimentare e il contatto diretto.
Fonte: http://www.autistici.org/castalia/download/Med%20-%20schemi,%20appunti%20e%20dispense/Appunti%20di%20Patologia%20-%20Invecchiamento%20(5).odt
sito web: http://www.autistici.org/castalia/home.html
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Parola chiave google : Invecchiamento tipo file : odt
Invecchiamento
Visita la nostra pagina principale
Invecchiamento
Termini d' uso e privacy