Polifonia
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MUSICA
Glossario musicale
Significato del termine polifonia
POLIFONIA: Sovrapposizione di più linee metodiche (voci) che procedono simultaneamente secondo le regole contrappuntistiche. Se sotto l'aspetto orizzontale la polifonia e dunque oggetto del contrappunto, dal punto di vista della combinazione verticale dei suoni, ovvero della loro contemporanea emissione, è invece oggetto dell'armonia. Il principio inverso e quello della monodia (anche accompagnata) che fa intervenire una voce sola o più voci all'unisono. Polifonia si oppone a omofonia cioè emissione da parte di più voci o strumenti degli stessi suoni all'unisono o anche ad intervallo d'ottava. Il termine è nato tra il IX e il X sec., all'interno della musica gregoriana (organum, discantus), quando in Inghilterra alla "vox principalis" detta "tenor" si sovrappose un'altra linea melodica, detta "vox organalis". L'unione delle due "voces" determinò l'idea del contrappunto (punctum contra puntcum, cioè nota contro nota).La tecnica dell'"ars antiqua" attuò il significato di polifonia com composizioni a tre o a quattro linee melodiche. Le sue composizioni, cioè il mottetto e il conductus, erano di carattere sacro.La tecnica dell'"ars nova" invece si espresse in forme profane, quali il madrigale, la caccia, la canzone e la ballata.La polifonia è detta "a canone" quando le linee melodiche si inseguono imitandosi.Nel corso del XV e del XVI secolo la polifonia vive in tutta Europa (ma in particolare in Inghilterra, Francia, Italia e nei paesi fiamminghi) il suo periodo d'oro, soprattutto con i lavori di Orlando di Lasso, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Luca Marenzio, Carlo Gesualdo. Nel XVII secolo, anche dopo l'avvento e il predominio della monodia accompagnata, la polifonia continuò a godere il favore di numerosi compositori tra cui Johann Sebastian Bach, l'unico capace con le sue opere di eguagliare e sorpassare la perfezione polifonica raggiunta da Orlando di Lasso.Le due scuole italiane polifoniche più importanti furono quella romana, di cui massimo esponente era Palestrina, che adottò lo stile a cappella- e quella veneziana (Andrea e Giovanni Grabrieli), che adottò invece lo stile concertante, in quanto i cori erano accompagnati dall'organo. Andrea Gabrieli introdusse per la prima volta il violino nella cantoria di San Marco nel 1500.
Fonte: http://profgiucu.files.wordpress.com/2011/02/glossario-forme-musicali.docx
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